matteo spanu, rider del team gaastra/tabou italia
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matteo spanu, rider del team gaastra/tabou italia
FAQ WAVE 100 AIR CHACHOO 9 8 7 6 5 L’Air Chachoo è una manovra che ho iniziato a • TESTO DI Matteo Spanu chiudere lo scorso inverno in Brasile, a Sao Miguel • FOTO DI Debora Piratsu do Gostoso, grazie a Jacopo Testa che ha • LOCATION Funtana Meiga rianimato la mia voglia di competere. Tecnicamente è una manovra abbastanza MATTEO SPANU, RIDER DEL TEAM GAASTRA/TABOU ITALIA, SPONSORED BY WHITE REEF, È UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL WAVE ITALIANO. A CAPO MANNU E FUNTANA MEIGA È IL LOCAL PIÙ CONOSCIUTO E DA ANNI PASSA LE SUE VACANZE TRA MAUI, L’OMAN, CAPO VERDE E IL BRASILE. QUEST’ANNO AD HO’OKIPA È STATO PROTAGONISTA PARTECIPANDO ALL’ALOHA CLASSIC DOVE HA MESSO IN MOSTRA TUTTO IL SUO TALENTO AL COSPETTO DEI PIÙ FORTI ATLETI DEL MONDO. APPASSIONATO DI SALTI CI PRESENTA L’AIR CHACHOO, UNA MANOVRA TANTO AFFASCINANTE QUANTO DIFFICILE DA VEDERE NEI NOSTRI SPOT. IN COPPA DEL MONDO RICARDO CAMPELLO, GOLLITO ESTREDO E POCHI ALTRI LA INSERISCONO NEL PROPRIO REPERTORIO SIA NELLE PROVE WAVE CHE FREESTYLE LASCIANDO SPESSO A BOCCA APERTA IL PUBBLICO PRESENTE. complessa (medio difficile), ci vuole una buona dose di coraggio e di resistenza. I primi tentativi non sono sempre fortunatissimi, l’impatto non è una carezza. Per iniziare devi avere ottimo controllo del forward e abitudine a provare manovre tipo chachoo normal o chachoo in switch soprattutto per quel che riguarda il passaggio di vela. 101 Matteo Spanu SAR-1 Purista del wave, abita ad Oristano in Sardegna e i suoi home spot sono il mitico Capo Mannu e Funtana Meiga. © Francesca La Croce Waveriding e salti, eccelle in entrambe le specialità. Atleta completa in grado di esprimersi al meglio anche nel freestyle e nel wave. Punto di riferimento in Sardegna. I suoi sponsor sono: White Reef, Gaastra, Tabou, Al360, Arbeke, Play Watch. 4 3 2 1 L’ANDATURA E IL PUNTO DI STACCO LO STACCO L’ATTERRAGGIO 3. A tutta velocità è importante staccare il più alto 5. La rotazione sta per terminare. Con la mano che 1. L’andatura da tenere è il traverso/lasco. Si possibile per favorire la rotazione, la mano è diventata quella di bugna andiamo a prendere il sceglie un’onda abbastanza ripida (dal mezzo posteriore calza forte la vela e da qui si inizia a boma quasi sul terminale (sempre vicino alle clip) metro in poi) per poi accelerare a gran velocità mollare la mano anteriore che va a cercare e cerchiamo di allargare l’impugnatura. Al fino al momento dell’impatto con la parete. direttamente il terminale della bugna. Siete in aria momento dell’atterraggio allungate il braccio che e state per girare la vela. è diventato quello anteriore, aprendo così la vela POSIZIONE DELLE MANI E DEI PIEDI al vento per farsi sostenere e rimanere in piedi “LANCIO” DELLA VELA con un buon equilibrio. Girate la vela la vela e 2. Poco prima dello stacco, in piena accelerazione, 4. Questo è il momento cruciale del salto. La mano riprendete la vostra andatura di partenza. la mano anteriore va arretrata cercando di tenerla sul terminale (quella anteriore al momento dello il più vicino possibile all’attacco della cima del stacco) è l’unica che rimane sul boma finché l’istinto trapezio mentre la posteriore scivola il più non ti porta a “lanciare” la vela sopra la testa indietro possibile, quasi vicino alle clips del boma. (sopravvento). Con il braccio posteriore si va a I piedi devono restare ben saldi dentro le strap prendere il boma più vicino possibile all’albero per per avere il maggior grip e contatto possibile con avere un maggiore controllo della vela. La rotazione, la tavola (in gergo “grubbare” la tavola”). spalle e testa, è quella classica di un forward.