relazione finale - Comune di Senigallia
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Comune di Senigallia PROPOSTA DI FINANZA DI PROGETTO ART.153 C.19 EX D.LGS. 163/2006, GESTIONE ED AMPLIAMENTO COMPRENSORIO CIMITERIALE DI SENIGALLIA Valutazione dell’interesse Pubblico Relazione Pag. 1 a 18 Sommario Premesse...........................................................................................................................................3 Profilo giuridico della valutazione di Pubblico interesse.................................................................3 Caratteri della proposta di P.F..........................................................................................................3 Cronoprogramma di progetto...........................................................................................................4 Investimento.....................................................................................................................................5 Previsioni di Vendite e Tariffe.........................................................................................................7 Identificazione dei rischi ..................................................................................................................7 Rischi tipici della fase di realizzazione............................................................................................7 Rischi tipici della fase di gestione dell’opera ..................................................................................8 Rischi comuni ad entrambe le fasi ...................................................................................................8 Allocazione dei rischi.......................................................................................................................9 Analisi di Convenienza ......................................................................................................................10 La convenienza del partenariato pubblico-privato.........................................................................11 La convenienza sociale delle alternative progettuali .....................................................................12 Analisi Svolte.....................................................................................................................................12 1. Analisi del fabbisogno ...............................................................................................................12 2. Dati ed informazioni economico-finanziari circa la gestione diretta del servizio cimiteriale ...13 3. Comparazione delle politiche e dei regimi tariffari ...................................................................15 Conclusioni ........................................................................................................................................17 allegati................................................................................................................................................18 Pag. 2 a 18 Premesse Il raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle ditte L.C. Infrastrutture s.r.l. con sede a Roma, in viale A. Ciamarra, n.259 (capogruppo); ETNA EKO SRL con sede in Belpasso (CT) Contrada Difesa S.P. 4/II^, Km. 2,800; ed EKO Costruzioni s.r.l. con sede a Paternò (CT),in via V. Emanuelen.43618, di seguito chiamato <<proponente>> ,ha avanzato a questo Comune una proposta in Projet Financing per realizzare l’ampliamento del cimitero comunale “Cimitero maggiore delle Grazie” e la gestione dei servizi cimiteriali dei tre cimiteri Comunali, in regime di concessione per la durata di anni 30. Scopo della presente relazione è la valutazione dell’interesse pubblico attraverso l’esame delle caratteristiche quali-quantitative della proposta e la comparazione con il sistema delle convenienze della Pubblica Amministrazione. Profilo giuridico della valutazione di Pubblico interesse Nella finanza di progetto, la procedura d’individuazione del promotore non è soggetta, in linea generale, a regole rigorose. Tale fase è caratterizzata da un alto livello di discrezionalità da parte dell'Amministrazione Pubblica la quale, dopo aver valutato la proposta presentata, provvede a sancirne, o meno, il pubblico interesse. Il Pubblico interesse è riconosciuto sulla base di valutazioni di fattibilità strettamente connesse a scelte interne di carattere economico e tecnico. Le scelte assunte sono sindacabili in sede giurisdizionale soltanto sotto il profilo della manifesta illogicità, irrazionalità, contraddittorietà e degli errori di fatto. La valutazione è connotata da un carattere informale e discrezionale, non richiedendosi un'analitica motivazione articolata per ciascuno dei profili indicati, essendo invece sufficiente una valutazione unitaria e globale che di essi comunque tenga conto. Caratteri della proposta di P.F. La proposta pervenuta è caratterizzata dai seguenti dati progettuali: - L'oggetto della concessione è la progettazione definitiva ed esecutiva, gli eventuali espropri, la costruzione e la gestione tecnico-amministrativa e la gestione dei servizi cimiteriali (giardinaggio, pulizia, illuminazione, ecc.) e di lampade votive dei complessi cimiteriali siti sul territorio comunale di Senigallia, e consistenti in Cimitero Maggiore "LE GRAZIE", di quello sito nella frazione di Marzocca di Senigallia, in località Montignano, e di quello sito nella frazione di Roncitelli. Pag. 3 a 18 Il progetto prevede di incrementare l'attuale dotazione di posti, di ulteriori 6797 unità così distribuite: - n. 1080 in cappelle a l0 posti singole o a schiera; - n. 760 in cappelle a 10 posti su colombari; - n. 720 in cappelle a 5 posti su colombari; - n. 80 in cappelle a 8 posti su colombari; - n. 80 in cappelle a 4 posti su colombari; - n. 3969 in loculi; (di cui 200 recuperabili dal restauro del vecchio colombario RETT. IVBIS) - n. 108 in spazi inumazione (di cui 78 mediante ampliamento del cimitero ebraico, 12 per inumazioni con rito ordinarie e 12 per inumazioni con rito islamico). Le opere di ampliamento, restauro e sistemazioni è previsto vengano realizzate per stralci nel corso dei primi 10 anni della concessione, nel rispetto dei vigenti Piano Particolareggiato senza ricorrere a varianti urbanistiche. Gli ampliamenti interessano complessivamente una superficie di circa 22.000,00 m2. Tutte le aree oggetto di interventi di ampliamento, ad eccezione di un ridotto frustolo di circa 350 m2 presso il Cimitero Maggiore "Grazie", risultano già di esclusiva proprietà del Comune di Senigallia. L'importo complessivo dell'investimento per il completamento dei due ampliamenti proposti (compreso il Cimitero Ebraico) ed il restauro del vecchio colombario RETT.II/BIS ammonta ad euro 17.593.721 (al netto di I.V.A.). Oltre all'investimento per l'ampliamento e restauro, la proposta di P.F. prevede per il soggetto promotore la gestione dei servizi cimiteriali e i servizi gestione lampade votive e manutenzioni ordinarie per una durata complessiva di 30 anni (Art. 143 c. 6 D.L. 163/06). I servizi e le manutenzioni interesseranno il complesso dei tre cimiteri e riguarderanno sia le strutture esistenti che quelle in ampliamento. Cronoprogramma di progetto ll cronoprogramma prevede il periodo di realizzazione delle opere di 10 anni con la previsione media di 2,5 anni per il completamento degli stralci più significativi, ciò significa in sintesi che: * L'investimento e la costruzione si realizzeranno nei primi 10 anni, con il completamento dei 10 stralci (7 per Le Grazie e 3 per Montignano) come meglio dettagliato nel Cronoprogramma. * Sempre nel primo decennio è previsto sia un piano di vendite (con percentuali specifiche per singolo stralcio) di quanto realizzato (con un meccanismo di Acconto e Saldo precisato nei Pag. 4 a 18 documenti della proposta), sia la gestione dei cimiteri (Attrezzature esistenti e di nuova realizzazione). Sulla Base di previsioni del Promotore, nei Venti anni successivi è previsto invece il completamento delle Vendite delle opere realizzate e la gestione dei servizi cimiteriali. Investimento Il costo complessivo (Investimento) per la realizzazione dell'opera, stimato sulla base del progetto preliminare, è pari a Euro 17.593.721, oltre a circa Euro 495.460 per spese di preparazione offerta. La tabella che segue raggruppa per macro voce e per Cimitero i valori dei centri di spesa. Circa l'80% del totale investimento netto è relativo ai lavori, mentre il 2% è relativo ad oneri di sicurezza, il 4% imprevisti, il 10% relativo a spese tecniche (progettazione, D.L, e varie) ed infine il 4% relativo a spese varie. Pag. 5 a 18 Pag. 6 a 18 Previsioni di Vendite e Tariffe L'entità dei ricavi di esercizio è in funzione sia della domanda potenziale attesa che della struttura tariffaria proposta. Entrambe le variabili sono state stimate sulla base di un'analisi storica dei dati forniti dal Comune di Senigallia e di altre informazioni disponibili. Quanto alle previsioni sulla domanda potenziale che assomma le richieste per esigenze immediate e per il soddisfacimento di un bisogno futuro, I ‘analisi storica effettuata sui dati forniti dal 2005 al 2010, evidenzia una certa costanza della domanda stessa (Vedi tabella 3) con una media di circa 500 richieste annuali. Peraltro non va sottovalutata D’influenza sulla domanda stessa di un'offerta limitata che è alla base degli interventi di ampliamento. I risultati di tali statistiche, sono stati utilizzati sia per effettuare le proiezioni in termini quantitativi che in termini di tipologia di "Prodotto" offerto, come meglio specificato nella relazione di accompagno della proposta. Identificazione dei rischi Una corretta e dettagliata identificazione di tutte le possibili categorie di rischio che caratterizzano il progetto da realizzare costituisce l’elemento fondamentale di qualunque valutazione successiva. Senza voler standardizzare eccessivamente i contenuti di una analisi di questo tipo, si riporta di seguito un percorso di classificazione dei rischi realizzata seguendo un criterio cronologico derivato dalla proposta in esame: 1. la fase di realizzazione dell’opera (10 anni); 2. la fase operativa di gestione della stessa (30 anni); Esse risultano caratterizzate da categorie e profili di rischio molto diversi e da un differente impatto sul futuro esito dell’iniziativa. Si possono pertanto distinguere rischi caratteristici di ciascuna delle due fasi considerate e rischi comuni all’intero sviluppo del progetto. Rischi tipici della fase di realizzazione La fase di realizzazione di un’opera si distingue nei momenti successivi della progettazione e della costruzione, caratterizzandosi per una concentrazione di rischi di natura prevalentemente industriale che, a seconda della complessità dei processi, dell’intensità dell’impiego di tecnologie o della realtà ambientale (aspetto che più connota la proposta) possono raggiungere livelli importanti. Il problema consiste sostanzialmente nella gestione della interazione fra tempi e costi di realizzazione, che in un momento in cui l’iniziativa non ha ancora incominciato a produrre flussi Pag. 7 a 18 di cassa positivi può vedere la lievitazioni dei fondi necessari per la copertura del fabbisogno finanziario con uno squilibrio di difficile gestione. Le principali categorie di rischio associate alla fase di realizzazione possono essere così riassunte: 1. rischi relativi alla progettazione, intesa anche come dimensionamento dell’intervento e articolazione dell’offerta; 2. rischi di quantificazione della domanda connessi con la stima della disponibilità di loculi da parte delle famiglie legati al regime di concessione; 3. rischi legati alla tecnologia adottata; 4. rischi connessi alla realizzazione materiale dell’opera (imprevisti, ritardi, extracosti, mancato rispetto delle specifiche tecniche previste, ecc.). Rischi tipici della fase di gestione dell’opera Una volta terminata la costruzione dell’opera ed effettuati i collaudi necessari a verificarne il funzionamento, il progetto entra nella fase operativa cominciando a generare i flussi di cassa destinati al rimborso delle fonti di finanziamento. I principali rischi collegati a questa fase riguardano la vendita del prodotto o del servizio, il regolare approvvigionamento dei fattori produttivi e la resa del processo rispetto agli standard progettuali. Si tratta in pratica di: 1. rischi legati alla errata previsione della domanda (tipologia e quantità); 2. rischi legati al mancato reperimento degli input di produzione (al costo preventivato); 3. rischi generali connessi alla cattiva gestione del progetto. Rischi comuni ad entrambe le fasi Si tratta dei rischi che possono manifestarsi sistematicamente durante l’intero arco di vita del progetto, sia pure con intensità diversa a seconda dello stadio del ciclo evolutivo attraversato dall’iniziativa. Tra questi si evidenziano: 1. Rischio inflazione 2. Rischio tasso di interesse 3. Rischio amministrativo 4. Rischio politico 5. Rischio legale Pag. 8 a 18 Allocazione dei rischi Nel finanziamento dell’iniziativa, secondo la struttura tipica della finanza di progetto, la distribuzione dei rischi fra i soggetti coinvolti nell’iniziativa rappresenta un momento delicato e qualificante dell’intera operazione. L’obiettivo finale è quello di ottenere, tramite un processo di negoziazione, la migliore allocazione degli impegni previsti, individuando le parti che risultano più idonee alla gestione dei fattori che possono compromettere la riuscita dell’iniziativa stessa. Il confronto fra il modello della finanza di progetto e le forme tradizionali di appalto dei lavori e della gestione implica pertanto l’attenta valutazione dei rischi che l’Amministrazione intende trasferire al settore privato. In un’ottica di ottimizzazione delle risorse, risulta opportuno considerare l’eventualità che, a fronte del trasferimento di un determinato rischio, la contropartita richiesta dall’interlocutore privato sia superiore al valore attribuito allo stesso dall’amministrazione. Il caso in esame si verificherà ogni volta in cui l’attribuzione delle competenze non risulti in linea con le rispettive capacità di gestione dei soggetti coinvolti. Date le caratteristiche e l’unicità -pur parzialedi ciascun progetto da realizzare non risultano individuati dei criteri univoci da applicare per la corretta allocazione dei rischi, pertanto si farà uso di un utile strumento volto ad agevolare il processo di analisi e di allocazione dei rischi, che è la matrice dei rischi con cui si possono fornire, in maniera chiara e sintetica, tutta una serie di informazioni rilevanti. Si tratta di uno schema semplice e facilmente adattabile con il quale si procede alla individuazione: 1. delle diverse tipologie di rischio possibili; 2. delle probabili cause di accadimento degli eventi sfavorevoli; 3. delle eventuali conseguenze per il progetto del verificarsi dei suddetti eventi; 4. del soggetto (pubblico o privato) su cui ricadono gli effetti del fatto dannoso; 5. delle conseguenze ipotizzabili per il soggetto danneggiato; 6. delle modalità di copertura/limitazione del rischio Di seguito viene riportato, in forma semplificata, la sintesi del processo fin qui delineato: Pag. 9 a 18 MATRICE DEI RISCHI Rischi Costruzione Descrizione Pubblico Rischio che la realizzazione dell’opera non avvenga nei Privato Misto X tempi, ne i costi e con le specifiche concordate Gestione Rischio che i costi operativi del progetto differiscano da X quelli previsti a budget o che il livello di prestazione previsto non sia raggiunto o che il servizio non possa essere erogato Manutenzione Rischio che i costi necessari a mantenere il bene in perfetto X stato di funzionamento varino rispetto a quelli previsti da budget Disponibilità Rischio che la “quantità di servizio” fornito dal progetto sia X inferiore alla quantità prevista nel contratto Finanziamento Rischio di mancato reperimento delle risorse finanziarie nei X termini e nelle condizioni necessarie alla realizzazione e gestione dell’iniziativa in linea con le previsioni economiche finanziarie iniziali Domanda Rischio che la domanda relativa al progetto sia inferiore al X X X livello previsto Forza Rischio che un evento imprevedibile ed incontrollabile da maggiore parte d i tutte le parti coinvolte nel progetto comporti un X aumento dei costi o, nei casi peggiori, l’impossibilità di erogare il servizio o d i acquistarlo Analisi di Convenienza Le caratteristiche distintive di un’operazione di project financing sono in breve: - la capacità del progetto di generare un cash flow sufficiente a rimborsare i prestiti ottenuti ed a garantire una adeguata remunerazione del capitale investito; - la costituzione di un nuovo soggetto economico, quasi sempre sotto forma di società con personalità giuridica autonoma (Società di progetto), alla quale vengono destinati i finanziamenti; - la separazione del fabbisogno finanziario del progetto dal bilancio dei promotori. Il project financing ha quindi l’obiettivo di sostenere e contenere l’impegno di capitali del promotore e, allo stesso tempo, di circoscrivere ad una iniziativa ben individuata il rischio dei creditori; per questo è a pieno titolo considerato fortemente idoneo a convogliare capitali privati verso la realizzazione di progetti concernenti infrastrutture di notevole complessità tecnica e dall’elevato costo; e perciò può essere in particolare applicato nel settore delle opere pubbliche, Pag. 10 a 18 per quelle iniziative che si mostrino in grado di generare idonei cash flow di gestione e un adeguato beneficio in termini di capacità a soddisfare un bisogno reale diffuso. L’analisi di convenienza (soggetto pubblico) ha due obiettivi, in primo luogo quello della verifica, sul piano dei flussi finanziari e della ripartizione dei rischi, se il ricorso all’iniziativa privata, nel quadro dei partenariati pubblico-privati, sia conveniente in termini di costi, ovvero, se l’alternativa progettuale da realizzarsi mediante PPP garantisca (in confronto con l’alternativa di riferimento interamente pubblica) un adeguato margine di convenienza indicato come (Value for money) In secondo luogo, riguardando dal punto di vista degli enti pubblici in quanto tutori dell’interesse collettivo, è necessario analizzare le diverse alternative progettuali, verificando quale di esse produca il migliore risultato in termini di costi e benefici. Si tratta in particolare di valutare se il finanziamento pubblico sia o meno giustificato in base alle prestazioni attese dall’investimento. Tale giudizio dovrà tenere conto delle possibili criticità e dei fattori di rischio insiti nelle diverse ipotesi, ma dovrà considerare anche elementi quali la diversa capacità di soddisfare il bisogno che ha motivato la decisione di investimento, l’intensità degli impatti (positivi e negativi), il diverso impegno finanziario a cui sarà chiamato l’ente responsabile dell’investimento. La convenienza del partenariato pubblico-privato La valutazione della convenienza dei PPP, cioè la quantificazione del value for money, si sostanzia in una comparazione monetaria tra due ipotesi alternative: l’ipotesi che prevede un PPP e la relativa alternativa pubblica, ossia una ipotesi il più possibile simile a quella da attuarsi in partenariato ma con un assetto istituzionale-organizzativo e finanziario completamente pubblico. Dato l’ente pubblico che svolge la funzione di riferimento, ovvero colui che sarebbe incaricato di realizzare mediante gestione diretta l’intervento in oggetto, occorre stimare il costo finanziario (al netto dei benefici finanziari) dell’attuazione dell’intervento mediante ipotesi dell’alternativa pubblica. Le grandezze (benefici e costi) non monetarie vengono escluse dall’analisi. La domanda a cui risponde la valutazione del value for money è, infatti, riconducibile all’interrogativo: qual è il differenziale di risorse finanziarie (e patrimoniali) che il settore pubblico deve impiegare se intende ricorrere all’alternativa pubblica, invece che all’intervento pubblico-privato ? Pertanto il public sector comparator deve essere comparato con il costo finanziario che il progetto comporterebbe per lo stesso ente pubblico che svolge la funzione di riferimento, qualora fosse attuato secondo l’alternativa progettuale in partenariato pubblico-privato, cosiddetto corrispettivo netto del progetto. Il value for money (VfM) del PPP è quindi determinato come differenza tra il public sector comparator (PSC) e il corrispettivo netto del progetto (CNP) e indica l’eventuale risparmio Pag. 11 a 18 finanziario che l’ente pubblico di riferimento ottiene ricorrendo all’alternativa progettuale realizzata in partenariato pubblico-privato piuttosto che alla gestione diretta. La convenienza sociale delle alternative progettuali L’analisi di convenienza ha l’obiettivo di verificare il grado di desiderabilità per la collettività (il grado di pubblica utilità) associato a ciascun a delle alternative progettuali che, a seguito delle analisi di fattibilità, rappresentano le opzioni effettivamente praticabili da parte della pubblica amministrazione, sul piano tecnologico, istituzionale-organizzativo e finanziario, per realizzare l’idea-progetto. La determinazione quantitativa dell’utilità sociale netta (l’efficienza sociale) delle diverse alternative progettuali serve a: • valutare se ciascuna specifica alternativa comporti dei benefici sociali non inferiori ai costi sociali; • confrontare, in termini di benefici e costi sociali, le diverse alternative progettuali in linea di principio, le alternative progettuali più efficienti consentirebbero la compensazione dei portatori di interessi danneggiati e, quindi, la soluzione del problema distributivo. Analisi Svolte Nell’ambito dei rischi e delle valutazioni sopra evidenziati si sono sviluppate le seguenti analisi e comparazioni dettagliate: 1. Analisi del fabbisogno; 2. Dati ed informazioni economico-finanziari circa la gestione diretta del servizio cimiteriale, a cura del Dott. Andrea Marcantoni; 3. Comparazione delle politiche e dei regimi tariffari, a cura dell’arch. Barbara Rotatori. Le suddette relazioni dettagliate apportano, secondo lo specifico profilo affrontato, ulteriori contributi istruttori che vanno letti in “parallelo” per la finalità assegnata della valutazione dell’interesse pubblico. Di seguito i temi emergenti dalle singole relazioni: 1. Analisi del fabbisogno Con questa analisi si è inteso verificare i presupposti quantitativi della proposta di Projet; rispetto ai 6797 loculi previsti nel trentennio di gestione, l’analisi individua un fabbisogno di 7.757 loculi, circa mille in più, tale differenza deriva sostanzialmente dalla metodologia Pag. 12 a 18 utilizzata, infatti nella proposta di Project si prendono in esame le sole inumazioni effettuate negli ultimi 10 anni (2002/2012), mentre nell’analisi del fabbisogno si sono proiettate le necessità derivate dalla popolazione residente, dal trend di incremento della stessa relazionati con i relativi tassi di mortalità attesi. All’interno di questa stima gioca un ruolo centrale il dato dello stoccaggio di loculi effettuato dalle famiglie e che non risulta disponibile. La stima rispetto a ciò tiene conto di un tasso di sostituzione prudenziale. L’analisi svolta individua inoltre delle proposte di compensazione individuate nella rotazione dei loculi oggi presenti -costituite prevalentemente dalla riduzione delle salme o con mezzi tradizionali (riduzione in ossari o cassette) oppure più efficacemente tramite la cremazione dei resti dopo il periodo minimo di permanenza- e, inoltre, nella modifica del vigente piano regolatore cimiteriale (l’ultimo aggiornamento risale al 1991) prevedendo delle aree da rilasciare in concessione ai privati per la realizzazione di aree in concessione per la costruzione di edicole funerarie famigliari. Per la valutazione di questa ultima misura è stata svolta l’analisi dettagliata n. 2 “Costruzione di una alternativa localizzativa in funzione dei costi e dei ricavi connessi con i costi di costruzione (Variante al Piano particolareggiato cimiteriale)”, di cui in seguito; 2. Dati ed informazioni economico-finanziari circa la gestione diretta del servizio cimiteriale Al fine di permettere agli uffici tecnici di valutare la convenienza economica della proposta di P.F., l'Ufficio Ragioneria ha fornito i dati di input necessari a tale scopo, in particolare sono state svolte le seguenti attività di analisi: 1. Analisi dell’attuale gestione in economia diretta del servizio cimiteriale, in termini sia di equilibri finanziari che di patto di stabilità, prendendo quale riferimento temporale il periodo 2003 - 2013 (Allegato 3, scheda 1); 2. Analisi del piano economico finanziario di una ipotizzata gestione diretta del servizio trentennale (medesimo orizzonte temporale della proposta presentata) prevedendo un miglioramento dell’attuale livello di efficienza e qualità ottenibile per il tramite di un coerente piano di investimenti. L’ipotizzato PEF del Comune è stato poi valutato in termini di impatto sugli equilibri finanziari del bilancio e di contributo al raggiungimento degli obiettivi di patto di stabilità dell’Ente (Allegato 3, scheda 2) Pag. 13 a 18 Punto 1. I risultati finanziari della gestione delle attività cimiteriali relativa agli ultimi 10 anni evidenziano la produzione di consistenti avanzi di amministrazione correnti che a livello complessivo ammontano a 4,6 milioni di euro, con risultati medi di circa 380 mila euro annui. Per quanto concerne gli equilibri finanziari di parte capitale nel periodo esaminato si registra un disavanzo di gestione abbastanza contenuto di circa 355 mila euro. E’ di tutta evidenza come i rilevanti avanzi finanziari correnti prodotti dalla gestione del servizio abbiano positivamente contribuito alla copertura delle spese correnti dell’Ente. Un’eventuale “esternalizzazione” del servizio non adeguatamente remunerata in termini di canoni di concessione da parte del promotore/concessionario, farebbe venir meno una importante “leva di bilancio”, dovendosi ricercare modalità alternative di copertura per le ordinarie spese di funzionamento (riduzione di altre spese e/o aumento di entrate). Per quanto concerne il patto di stabilità interno l’analisi storica ha evidenziato come la gestione cimiteriale, se considerata a se stante, abbia influito in modo positivo al raggiungimento dell’obiettivo finale di patto. Trattasi, infatti, di investimenti di tipo “caldo” che generano entrate in grado di remunerare adeguatamente le spese di investimento e gestione pluriennale. Punto 2. Per la costruzione del Piano Economico Finanziario dell’Ente sono state considerate le seguenti ipotesi tecniche così come definite dai competenti uffici tecnici: - costi di costruzione dei manufatti: sono fatti pari ai costi storici di realizzazione, - quantità dei manufatti necessari: sono fatti pari alla stima di cui al punto 1) - tipologia dei manufatti: è stato previsto un rapporto prudenziale tra loculi complessivi e loculi realizzati in gruppi famigliari assumendo quest’ultimi nella misura massima del 20% del totale[12] - costo del rinnovo delle urbanizzazioni: è stato stimato un costo integrativo in quanto non disponibile il dato storico - costo dei servizi: sono stati assunti pari ai costi storici oltre all’integrazione dovuta alla ottimizzazione dei servizi stessi - ricavi: sono assunti pari ai ricavi storici a politiche tariffarie immutate [12] il dato assunto non è rilevante rispetto ai costi di produzione ma lo diventa invece rispetto ai ricavi in quanto le vigenti politiche tariffarie prevedono per tale tipologia un prezzo di cessione quarantennale di 4000 euro rispetto ai 2800 (+42,85%) dei loculi a posizione indistinta. Pag. 14 a 18 - altri dati caratteristici: l’analisi economica non considera l’operazione del recupero del cimitero monumentale (pur presente nella proposta del project) in quanto tale operazione in assenza di un adeguato approfondimento progettuale e in particolare in assenza di un censimento delle occupazioni e dei termini di validità, risulta gravata da numerose variabili che renderebbero la stima assolutamente non attendibile. Il PEF è stato poi “proiettato” sul bilancio finanziario dell’Ente in modo da simularne i probabili effetti in termini di equilibri finanziari e di patto di stabilità. Lo studio, al quale si rinvia, evidenzia come l’intero ciclo dell’attività cimiteriale (considerando politiche tariffarie immutate e con esse i relativi ricavi) continui ad avere anche nel futuro -pur prevedendo un piano di investimenti adeguato finalizzato ad un efficientamento del servizio- una marginalità economica che si riflette conseguentemente e positivamente anche sugli equilibri finanziari dell’Ente. Si sottolinea, nel contempo, che in relazione ai puri servizi di gestione, mantenendo inalterata la politica tariffaria ed il livello dei costi attuale, l’attività di gestione dei servizi cimiteriali produce consistenti perdite, più che compensate in ogni caso dai risultati positivi dell’attività di concessione dei loculi e delle aree cimiteriali. L’esame dei risultati finanziari infra-annuali evidenzia, inoltre, che il livello degli investimenti programmato, specie nei periodi di attivazione, non è sostenibile con il solo autofinanziamento interno del servizio (ricavi da concessione loculi/aree/cappelline) necessitando quindi un fabbisogno finanziario esterno. I margini economici comunque garantiti dall’attività di ampliamento/gestione giustificano il ricorso all’indebitamento che, tuttavia, stante l’attuale strutturazione del patto di stabilità interno è particolarmente sfavorevole per le Amministrazioni Locali. 3. Comparazione delle politiche e dei regimi tariffari In questa sezione delle analisi svolte sono stati presi in esame i costi dei servizi cimiteriali sia relativi alla concessione dei loculi e sia relativi alla gestione dei servizi cimiteriali (inumazioni, tumulazioni, lampade votive, ecc..); i costi del servizio comunale sono stati comparati con i costi proposti dal Project e in particolare con le politiche tariffarie vigenti in altri che gestiscono il servizio in economia diretta e con attività comparabili. Dal confronto emerge che le tariffe attuali del Comune di Senigallia, pur ponendosi nella fascia alta del campionamento verificato, sono in linea con quelle degli altri comuni, mentre relativamente alla proposta di Project, risulta che i prezzi di cessione dei loculi sono incrementati per la sola componente dei gruppi familiari (incremento di circa il 50%) mentre le tariffe attuali risultano fortemente incrementate ( +80% per Pag. 15 a 18 quanto concerne la gestione operativa). Da tale quadro emerge in particolare la componente dovuta al canone annuo per lampade votive che svolge un ruolo strategico all’interno della proposta P.F. in quanto si determina un incremento importante (+59%) di tale componente a fronte di un mancato introito rappresentato ad oggi dall’appalto di gestione del medesimo servizio (120.000,00 €/anno). Pag. 16 a 18 Conclusioni La valutazione dell’interesse pubblico, relativo alla proposta di project financing, ha determinato una conoscenza approfondita del servizio cimiteriale, cosa che non emerge in modo diretto dai dati storici conservati dall’ente. Il servizio cimiteriale, alle condizioni date e a tariffe costanti, produce una rendita importante di cui beneficia il bilancio comunale; d’altro canto, poiché le regole del patto di stabilità fanno considerare rilevanti ai fini del patto solo le spese che andremo a sostenere a fronte del mutuo e non le entrate del mutuo, è inevitabile che questo Ente evita di ricorrere all'indebitamento. A causa di ciò, si sta producendo una carenza infrastrutturale dell’attrezzatura cimiteriale che risulta evidente a livello di opere di urbanizzazione e di recupero del corpo monumentale. Se avviare un P.F. significa sostanzialmente attingere alle capacità imprenditoriali, all’organizzazione, alla capacità economico-finanziaria dell’impresa privata, dobbiamo registrare che nel caso del cimitero di Senigallia ci si trova di fronte ad una unica esigenza: quella del finanziamento degli investimenti (necessari e urgenti). Ponendo questa esigenza al centro della valutazione di convenienza occorre comparare il vantaggio della soluzione in P.F. con le ricadute che sono relative all’equilibrio di bilancio e alla accettabilità sociale dei provvedimenti assunti. L’analisi svolta, ha evidenziato che senza dover ricorrere ad un incremento tariffario, la gestione in amministrazione diretta può permettere, se opportunamente migliorata, adeguata risposta alle esigenze di domanda attualmente note. Risulta anche possibile migliorare il livello qualitativo di gestione fino a livelli comparabili alla proposta ricevuta. Infine si evidenzia che la proposta ricevuta risulta carente (inaccettabile) per quanto attiene: • costi evidenziati per la formulazione della proposta • schema di convenzione proposto • carenza del disciplinare di gestione Per quanto illustrato la proposta di project financing qui esaminata, in base alle relazioni dettagliate riportate in allegato, non rappresenta ad oggi l’interesse Pubblico. Pag. 17 a 18 Senigallia, 8 aprile 2014 Dott. Ing. Roccato Gianni Responsabile unico del procedimento allegati 1. Dati ed informazioni economico-finanziari circa la gestione diretta del servizio cimiteriali 2. Comparazione delle politiche e dei regimi tariffari Pag. 18 a 18