Fumetti di donne/donne a fumetti
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Fumetti di donne/donne a fumetti
Fumetti di donne/donne a fumetti Con questa breve panoramica di titoli abbiamo pensato di farvi conoscere alcune autrici/disegnatrici di fumetti italiane e dei paesi del medioriente. Nella storia del fumetto sono in poche ad essersi cimentate in questa professione prettamente maschile. Molte donne “confessano” di essersi avvicinate al mondo dei fumetti leggendo albi o periodici che appartenevano ai loro fratelli. Tra le prime donne ad avere avuto successo ci sono due italiane, le sorelle Giussani, che nel 1962 creano Diabolik, personaggio che ottiene ancora oggi notevole successo. Sempre in Italia, negli anni ‘70, Grazia Nidasio crea il personaggio Valentina Melaverde un’adolescente appartenente alla piccola borghesia, e la sua pestifera sorellina Stefi, una sorta di “Mafalda” all'italiana. Ispirata a Valentina Melaverde è la figura di Martina, la protagonista del romanzo a fumetti Amori lontani, nata dalla fantasia di Laura Scarpa , direttrice dei periodici Scuola del fumetto e Animals. Vanna Vinci racconta donne diverse sia per carattere che per età. A dispetto del nome, infatti, la sua bambina filosofica è un personaggio autobiografico: una nichilista che è solita leggere Kant per prendere sonno o di notte va a dormire nuda con.......30 gocce di Valium. Nelle opere di Francesca Ghermandi, disegnatrice e sceneggiatrice, si sperimentano nuove tecniche di disegno e illustrazione. È il caso di Grenuord con le sue linee semplici, rotondeggianti e chiuse come quelle del fumetto per bambini che esprimono un senso di disagio.....e come se fossero sbagliate . Non più fumetti per bambini ma fumetti per adulti che rivivono un'infanzia a cui è stata tolta l'innocenza. Gabriella Giandelli pubblica i suoi primi fumetti su riviste sia italiane che francesi. Nel suo fumetto Interiorae, un coniglio cresciuto si aggira tra i mille piani di un condominio grigio topo il fantastico che irrompe nel quotidiano. Alice e Lucrezia sono nate dalla matita di Silvia Ziche, che nelle sue strisce umoristiche ce le mostra alle prese con la vita di tutti i giorni e alla ricerca sempre più disperata del principe azzurro. Ben diversa è la situazione delle disegnatrici del Medio Oriente, impegnate attraverso il fumetto a raccontare miti e contraddizioni di paesi che conosciamo poco. L’iraniana Marjane Satrapi racconta, nella graphic novel Persepolis, la sua infanzia e la sua adolescenza negli anni della caduta dello Scià, della vittoria della rivoluzione islamica e del disastroso conflitto con l' Iraq. In Taglia e cuci, un pomeriggio di pettegolezzi è il pretesto per uno spaccato di vita delle donne iraniane. Zeina Abirached, autrice libanese, con la sua graphic novel, Mi ricordo Beirut, narra della sua terra e della guerra civile scoppiata nel 2006. Rutu Modan illustratrice e fumettista israeliana, ambienta il suo romanzo grafico Unknown/Sconosciuto, a Tel-Aviv e con quest'opera si aggiudica il Premio Eisner nel 2008. Nel cuore di smog city è la prima graphic novel indiana tradotta in Italia, scritta e disegnata da Amruta Patil che con questo suo primo lavoro tocca il tema dell' omosessualità, a tutt'oggi un tabù in India e non solo. Del fumetto indiano abbiamo poche notizie, anche perchè al momento non ci sono state altre traduzioni. Molti tra i più famosi manga giapponesi sono disegnati da donne. La più famosa è certo Ikeda Riyoko, la disegnatrice di Lady Oscar. Ikeda Riyoko si è ispirata ancora alla storia europea per il manga Elisabetta. La regina che sposò la patria, in cui racconta le travagliate vicende di Elisabetta I d’Inghilterra, la “Regina Vergine”. Di certo nella storia del fumetto, in poco più di un secolo, si sono affermati personaggi femminili che hanno rappresentato, spesso in anticipo sui tempi, un'identità femminile completa, sicura di sé, indipendente, curiosa e determinata, decisa ad appropriarsi dei suoi spazi nella società. Il fumetto ha continuamente proposto, accanto a identità femminili tra loro differenziate, situazioni che fanno esplicito richiamo a interrogativi tutt'altro che frivoli. E ha finito per raccontare, a suo modo e sempre più anche attraverso gli occhi delle donne stesse, in quanto voci narranti, la realtà che gli gravitava intorno.(“Le donne del fumetto” ed. Tunuè 2009.) Note: Questi libri sono tutti disponibili per il prestito nella Biblioteca delle Oblate. Ti informiamo che ogni martedì dalle ore 14,00 alle ore 18,00 un operatore sarà presente nella sezione fumetti per accompagnarti nella ricerca di altri autori o personaggi.