Banche inglesi a rischio polizza
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Banche inglesi a rischio polizza
Credito. Il costo a carico dell'intero sistema nazionale potrebbe salire fino a 9 miliardi di sterline Banche inglesi a rischio polizza Scoppia il caso delle assicurazioni sui mutui «imposte» alla clientela Leonardo Maisano LONDRA. Dal nostro corrispondente • a II conto finale rischia di avere le dimensioni di un mini crack sui conti delle banche inglesi. La Financial service authority (Fsa) s'è dimostrata ottimista nel fissare in 4,5 miliardi di sterline il costo globale a carico del sistema del credito per compensare clienti a cui erano state piazzate polizze assicurative inutili. È possibile che la cifra salga molto, anchefinoa raddoppiare come immaginano alcuni analisti che si spingono a ipotizzare indennizi fra gli 8 e i 9 miliardi di sterline. Dipenderà dall'attenzione dei clienti perchè le banche fanno sapere di rinunciare ad ogni scontro legale e di essere disponibili a comunicarlo alle parti in causa, ma non si mobiliteranno per allertare l'intera comunità finita nella rete di Ppi, payment protection insurance. Si tratta di polizze offerte a chi accende un mutuo immobiliare per proteggerlo dalle conseguenze della perdita di lavoro q da un improvviso calo di reddito tale da impedirgli di fare fronte alle rate. Eccellente prodotto se non fosse per una serie di clausole affatto evidenti che rendevano in moti casi assolutamente inutile l'assicurazione. Per esempio sono spesso state sottoscritte da lavoratori autonomi nonostante fosse una delle categorie espressamente escluse nelle norme contrattuali. Negli anni del grande boom immobiliare britannico le polizze Ppi hanno rappresentato un eccellente prodotto per gli istituti emittenti e hanno ISTITUTI NEL MIRINO PerLloyds, Hsbc, Barclays, Rbs si trasforma in un boomerang la negoziazione delle Ppi offerte a chi chiedeva finanziamenti continuato ad esserlo fino a quando la vicenda è finita davanti alla corte di Londra. I giudici hanno condannato il comportamento delle banche. Dopo qualche settimana di resistenza il fronte credito ha ceduto. Per prima è stata Lloyds bank, il maggiore istituto retail del Paese che si è vista costretta ad accantonare 3,2 miliardi di sterline gettando i conti del prirno trimestre in profondo rosso. Nel week end è stata la volta di Barclays che fissa in circa un miliardo il montante dei compensi e ieri Hsbc che ha riconosciuto di dover mettere a bilancio circa 440 milioni di sterline per andare incontro alle esigenze dei sottoscrittori delle pblizze. Rbs è l'unica fra le maggiori banche a non aver reso noto l'esposizione ai Ppi precisando solo di essere in discussione con l'authority sui mercati finanziari per avere chiarimenti. \ Royal bank potrebbe avere un danno potenziale significativo, secondo alcuni analisti non meno di un miliardo di sterline. Se così fosse il costo globale delle allegre polizze assicurative sui mutui per le banche sarebbe a quota 5,6 miliardi. Resta pòi da valutare l'impatto sugli istituti minori. La British banking association pur riconoscendo le decisioni adottate da Lloyds, Hsbc, Barclays e probabilmente presto anche da Rbs, ha precisato di volere proseguire «in altre sedi (non quella giudiziaria n.d.r.) l'esame di una situazione che solleva importanti problemi di principio». © RIPRODUZIONE RISERVATA