PROMEMORIA REDAZIONE TESINA FINALE
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PROMEMORIA REDAZIONE TESINA FINALE
PROMEMORIA REDAZIONE TESINA FINALE La tesina finale è una dissertazione scritta, su un argomento attinente a una delle discipline studiate nel Master o Corso di Perfezionamento universitario, che ha per autore lo studente. Sostanzialmente si tratta di una breve monografia che ha lo scopo di dimostrare la compiuta conoscenza di un argomento, generico o specifico, della materia prescelta. In realtà, mediante la tesina lo studente dimostra non solo di aver preso visione di buona parte degli scritti pubblicati sull'argomento, quanto di essere stato capace di elaborarli in maniera critica e di esporli in modo chiaro ed originale, offrendo lo spunto per eventuali ricerche ed approfondimenti futuri. È proprio per assolvere a questa duplice funzione che il candidato deve conoscere bene ciò che è stato già detto sull'argomento ma, soprattutto, deve aggiungere qualcosa di nuovo o quantomeno deve essere in grado di rielaborare e rivedere, con un'ottica originale, gli argomenti che sono già stati oggetto di trattazione altrui. Dunque, fare una tesina significa: 1. Individuare un argomento preciso che, a garanzia di un risultato migliore, sarà preferibilmente rispondente agli interessi del candidato; 2. Effettuare un minuzioso lavoro di ricerca e di raccolta dei documenti sull'argomento prescelto; 3. Esaminare ed ordinare con metodo i dati raccolti; 4. Esporre l'argomento oggetto della dissertazione in modo che, a chi legge, siano chiari tanto la struttura quanto gli obiettivi del lavoro; nello stesso tempo il lettore deve essere in grado di risalire ai medesimi documenti per riprendere l'argomento oggetto della trattazione. IMPAGINAZIONE E GRAFICA DELLA TESI Il lavoro, dovrà risultare almeno 15 pagine (o anche più) dattiloscritte ed aventi la seguente Impostazione di pagina: • Superiore 3,8 cm; • Inferiore 3,8 cm; • Sinistro 1,83 cm; • Destro 1,41 cm; • Rilegatura 0 cm; • Posizione Rilegatura: Sinistro. Impostazione Paragrafo: • Rientro sinistra 1,79 cm; • Rientro destra 2,1 cm; • Rientro prima riga 1 cm; • Interlinea multipla con valore 1,92; • Carattere Times New Roman , dimensione 12 pt. La tesina si apre con un frontespizio (clicca qui per scaricare il frontespizio base) Seguono una o più pagine dedicate ad un indice dal quale emerge immediatamente l'organizzazione del testo. Infatti nell'indice vengono sinteticamente registrate con la stessa numerazione, con le stesse parole e con le stesse pagine che ritroveremo poi nel testo, tutte le parti di cui si compone la tesi, e cioè: • indice, composto dai vari capitoli suddivisi in paragrafi • l'introduzione • i vari capitoli (suddivisi in paragrafi ed eventuali sottoparagrafi) • le conclusioni • la bibliografia, eventualmente corredata da sitografia CITAZIONI E NOTE Si è precedentemente sottolineato come una tesina sia frutto di una minuziosa opera di ricerca di scritti altrui. Sarà compito del candidato rielaborare criticamente il materiale raccolto cercando di collegare i vari punti di vista. Tuttavia, spesso sarà più utile, o più comodo, riportare fedelmente le parole testuali di un autore (c.d. citazioni d'autore). Tali citazioni devono essere riportate nel testo della tesi tra le virgolette doppie ".........". Le citazioni devono essere fedeli, nel senso che le parole dell'autore (che si cita) devono essere trascritte così come sono. Di ogni citazione devono essere chiaramente riconoscibili l'autore, la fonte (il libro) e il luogo (la pagina) da cui si cita. Due sono i sistemi per risalire ad essi: 1. mediante esponente e rinvio in nota 2. si riporteranno il nome dell'autore e la data di pubblicazione dell'opera, tra parentesi tonda, subito dopo la citazione. Si ricordi che i termini in lingua straniera o classica devono essere scritti in corsivo. Le note contengono informazioni bibliografiche: servono dunque ad indicare la fonte della citazione. È preferibile che esse siano a piè di pagina. Esse servono ad aggiungere su un argomento discusso nel testo ulteriori indicazioni bibliografiche di rinforzo mediante rinvii esterni, ad altri testi, oppure interni ad un capitolo, o paragrafo, della tesina stessa. Servono inoltre ad ampliare e specificare le affermazioni fatte nel corso della trattazione, evitando così di appesantire il testo con affermazioni che, seppure importanti, rischiano di far perdere fluidità al discorso. • nelle note è preferibile non inserire capoversi (gli 'a capo') • anche nelle note, le citazioni dovranno essere tra virgolette doppie (in tal caso, al riconoscimento dell'autore e della fonte da cui si cita, si procederà indicando i riferimenti bibliografici tra parentesi tonda immediatamente dopo la citazione). CRITERI PER RIMANDI BIBLIOGRAFICI ARTICOLI IN RIVISTA 1. Cognome e nome dell'autore 2. Titolo dell'articolo (o capitolo) 3. In 4. "Titolo della rivista (abbreviato)" 5. Anno 6. Volume (I, II, etc.) o numero (1, 2, etc.) del fascicolo (ove necessario) 7. Prima pagina in cui appare l'articolo (p. 210; pag. 210) 8. Se necessario, pagina da cui si cita Esempio: S. ROSSI , PEDAGOGIA DELLA SCUOLA , in LD, 1996, p. 687