articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl

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articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl
02/12/2010 - PAG. 28
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ALLARME IN PAESE DOPO L’INCURSIONE DI UN GROSSO ESEMPLARE SABATO SCORSO. A RISCHIO LA SICUREZZA STRADALE
«Chiediamo di poter intervenire
più efficacemente contro i cinghiali»
BARENGO «Cosa succederebbe se un bambino o una
persona anziana se li trovasse davanti?» La domanda se
la pone il primo cittadino
di Barengo Fabio Maggeni,
all’indomani dell’incursione di un cinghiale di grosse
dimensioni sabato scorso in
centro paese, di cui abbiamo
dato notizia sul “Corriere” di
lunedì scorso. La preoccupazione per la presenza in boschi e campagne del paese di
questi animali selvatici, che
qualcuno ha avvistato in un
branco di oltre una ventina
di esemplari, resta forte.
Prima dell’episodio di sabato, il sindaco aveva provveduto a segnalare il caso
alla Provincia, dal momento che era già stata messa a
rischio la circolazione stradale: «Venerdì scorso (19
novembre, ndr) – racconta
infatti Giancarla Gilardini – stavo tornando dal lavoro in macchina, intorno
alle sette. Sulla strada per
Momo, all’altezza della cava,
me ne sono ritrovati quattro
davanti. Per fortuna andavo
piano. Ho cercato di evitarli ma uno mi è venuto addosso, ha colpito le portiere
della macchina. Ho provato
davvero un grande spavento,
per fortuna sono scappati
quando sono arrivate altre
macchine. È intervenuta
quasi subito la Polizia provinciale». Un altro ragazzo
Attenzione agli animali selvatici sulle strade di Barengo
racconta di averli incontrati
viaggiando in moto, evitando per un pelo un impatto
che avrebbe potuto avere
gravi conseguenze. Altro
caso quello raccontato da
Stefano Antonini: «Io ne ho
visti 26 sulla strada tra Barengo e Cavaglio – racconta
– mentre passavo in macchina alla sera verso le dieci.
Per fortuna anch’io andavo
piano. Hanno praticamente
attraversato la strada».
«Abbiamo segnalato questi
problemi alla Provincia con
una lettera al settore Ambiente e Agricoltura – dice
il sindaco Maggeni – aspettiamo di sapere cosa si può
fare».
Passiamo invece al fatto di
sabato pomeriggio. In piaz-
za della chiesa era presente
l’assessore comunale Francesco Rabozzi: «Ero lì con
un gruppo di ragazzi di 1314 anni, stavamo preparando una festa – racconta – intorno alle quattro mi sono
visto passare un cinghiale a
circa un metro di distanza.
Capita di vederli nei boschi,
ma in centro paese è un’altra cosa, non è una bella
esperienza. Ho avuto paura
soprattutto per i ragazzi. È
arrivato velocissimo, il rumore degli zoccoli era impressionante. Non trovava
una via di fuga ed è andato a
sbattere contro il muro della
chiesa. Era un grosso esemplare, da più di un quintale.
Poi si è infilato nella strada
che va verso le colline. Mi
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
chiedo cosa sarebbe potuto
succedere se fosse passato in
quel momento una persona
in bicicletta. È un episodio
che richiede interventi urgenti». L’animale sembra tra
l’altro che fosse inseguito
da una gip, il che potrebbe
come mai l’animale si fosse
staccato dal branco.
«I cinghiali hanno fatto anche molti danni all’agricoltura – aggiunge il guardiacaccia della riserva locale,
Roberto Canevari – devastano i campi di mais, i prati.
Alcuni contadini li hanno
trovati nelle vigne e si sono
spaventati. A diverse persone hanno distrutto le macchine. Purtroppo non possiamo fare molto contro i
cinghiali, siamo autorizzati
solo a cacciarli a piedi». Cosa
si può fare per affrontare
l’emergenza? «Il territorio
di Barengo è praticamente
tutta Azienda agri-turistico venatoria, che risponde
anche dei danni causati dai
cinghiali. Dopo tutti questi
episodi, la popolazione del
paese, in gran parte dedita all’agricoltura, ha paura
persino a girare per i campi e le aziende devono sopportate spese esagerate. Una
soluzione semplice sarebbe
che la Provincia autorizzi i
guardiacaccia ad abbattere i
cinghiali di notte in auto e
con fonti luminose».
Lorenzo Crola
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