Report Campagna inTRATTAbili 2010-2012
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Report Campagna inTRATTAbili 2010-2012
Report Campagna inTRATTAbili 2010-2012 Campagna di Mani Tese contro il traƫco di esseri umani in Cambogia e Bangladesh False promesse Piccoli schiavi di un inganno Il traƧcking, o traƧco di esseri umani, si fonda principalmente sull'inganno e il tradimento. Le vittime diventano tali perché credono alle false promesse di intermediari che le traghettano verso un futuro di sfruttamento e schiavitù, perché credono di poter realizzare il sogno di una vita migliore. A volte sono consapevoli dei rischi che corrono ma non hanno altra scelta per uscire dalla miseria. Troppo spesso, però, non hanno la minima idea di ciò a cui stanno andando incontro, né mai accetterebbero di essere sfruttati ƥno alla schiavitù. Mani Tese è consapevole della complessità del fenomeno del traƧcking e dell'impossibilità di indicare un’unica soluzione a cause e manifestazioni molteplici. Per questo, con l'indispensabile collaborazione di organizzazioni partner in loco, ha deciso nel 2010 di lanciare la Campagna inTRATTAbili all'interno della quale si articolano azioni diverse. Per intervenire in modo eƧcace nella lotta al traƧcking la Campagna lavora su “3P”: 1. Prevenzione attraverso l'informazione e la sensibilizzazione dei diversi stakeholder nelle zone e nei Paesi d’origine, transito e destinazione della tratta. 2. Protezione delle vittime e delle potenziali vittime attraverso servizi di accoglienza e reinserimento, ove e quando possibile, nelle famiglie d'origine, contribuendo attivamente a eliminare le cause che hanno portato le vittime di traƧcking a diventare tali: povertà estrema, mancanza di servizi essenziali, istruzione, cure mediche, formazione professionale, opportunità lavorative, ecc. 3. Partnership perché queste azioni possono avere successo solo se realizzate in stretta collaborazione con la società civile, il tessuto commerciale e le autorità locali dei Paesi in cui si opera. Il futuro è una promessa La Campagna inTRATTAbili ha vinto il Premio Aretè per la comunicazione responsabile. Il Premio Aretè si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e valorizzare i soggetti che comunicano in maniera responsabile. Il presente è una certezza L'obiettivo della Campagna per il prossimo triennio è quello di sostenere i partner e le azioni intraprese sinora, estendendone il raggio d’azione sia geograƥco che tematico. Il traƧcking è per deƥnizione un fenomeno tentacolare che si ramiƥca e diversiƥca con rapido successo. Le azioni della Campagna saranno tese a informare e sensibilizzare le potenziali vittime diminuendone sensibilmente la vulnerabilità, proteggere chi, soprattutto bambini, è già una vittima e coinvolgere attivamente sempre più attori, dai partner in loco ai volontari in Italia. Nel concreto questo signiƥca: • accoglienza e riabilitazione dei minori vittime di traƧcking; • istruzione primaria e secondaria, sostegno alle scuole dell'infanzia; • formazione professionale; • informazione e sensibilizzazione sul traƧcking, (im)migrazioni nazionali e internazionali, diritti del lavoro, igiene e salute di base, questioni di genere; • ricerca e documentazione; • servizi sanitari di base. 3 I nostri numeri contro il trafficking Facciamo i conti con questo drammatico fenomeno Periodo di riferimento: 2010-2012 Paesi d’intervento: Bangladesh, Cambogia, Italia Budget totale: € 408.820 BeneƩciari diretti: 2.595 BeneƩciari indiretti sensibilizzati (in loco e in Italia): 170.741 Categorie di beneƩciari: bambini (3-15); adolescenti; adulti; famiglie; insegnanti; giornalisti e media; leader delle comunità; autorità locali; volontari di Mani Tese; opinione pubblica locale e italiana. Beneficiari disaggregati per genere 48% uomini 52% donne Beneficiari disaggregati per età 20,8% adulti >25 anni 10,5% giovani 15-25 anni 65% bambini 5-15 anni 3,7% bambini 3-5 anni Beneficiari disaggregati per attività 18% salute, ute, sanità 41% scuole dell'infanzia, istruzione dell'in primaria prima e secondaria 31% protezione, riabilitazione, reinserimento nelle famiglie d’origine 10% formaz formazione professionale, attività generatrici di reddito 5 Cambogia Poipet Il partner Damnok Toek è un’organizzazione non governativa locale che dal 1997 opera per il recupero di bambini vittime di abusi, sfruttamento e traƧcking attraverso centri di accoglienza e di riabilitazione, corsi professionali e centri d’istruzione diurni. Obiettivo del progetto L’obiettivo del progetto è accogliere i bambini vittime di abusi e di traƧcking nell’area di Poipet all’interno del centro d’accoglienza, al ƥne di riabilitarli e integrarli nelle famiglie d’origine. Il centro si occupa di promuovere l’istruzione e il reinserimento dei bambini nelle scuole. Ai ragazzi più grandi sono dedicati dei corsi di formazione professionale, mentre per le madri sono previste attività formative quali produzione di manufatti e relativa commercializzazione. Importo impegnato € 108.500 I beneƩciari • 910 bambini e ragazzi (5-15 anni) vittime della tratta sono stati accolti, riabilitati, reintegrati e reinseriti nelle famiglie d’origine. • 30 madri hanno ricevuto formazione professionale e supporto nella vendita dei loro manufatti. • 130 bambini e ragazzi da 5 a 15 anni hanno potuto frequentare la scuola primaria grazie al lavoro delle madri. Testimonianza P.S.K. è una ragazza di 13 anni rimasta orfana di madre a soli 8 mesi. Suo padre, disabile, si è risposato. Ha una sorella di 16 anni. A 8 anni P.S.K. desiderava frequentare la scuola ma questo suo sogno rimase irrealizzato. Un giorno P.S.K. e la famiglia partirono per Bangkok, in Thailandia. P.S.K. fu costretta dai suoi familiari a elemosinare al mercato notturno, dalle 6 del pomeriggio alle 6 del mattino. Quando non raccoglieva abbastanza denaro veniva picchiata. Dopo poco tempo la polizia thailandese arrestò P.S.K. che per un mese rimase in un P.S.K. a soli 13 anni fu costretta a elemosinare al mercato tutte le notti. ricovero di stato e poi rimandata in Cambogia, presso il centro d’accoglienza di Damnok Toek. Qui iniziò una vita normale, rivelandosi subito molto intelligente ed indipendente, nonché capace di seguire gli studi con buon proƥtto. 7 Cambogia Sihanoukville Il partner L’organizzazione non governativa locale M’Lop Tapang dal 2003 fornisce un rifugio sicuro, protezione da ogni forma di abuso, cure mediche e nutrizionali e sostegno psicologico ai bambini di strada di Sihanoukville attraverso le attivtià di un centro diurno e di diverse sedi satellite. Attualmente M’Lop Tapang lavora con oltre 3.000 bambini e 900 famiglie fornendo educazione e formazione professionale, due basi fondamentali sulle quali costruire il proprio futuro. Obiettivo del progetto L’obiettivo del progetto è oƤrire a bambini e ragazzi di strada vitto, alloggio, assistenza medica, psicologica e legale, istruzione, attività ludiche e ricreative. Per gli adolescenti vengono organizzati inoltre corsi di formazione professionale e di inserimento nel mondo del lavoro. Alle madri e alle ƥglie adolescenti viene oƤerta la possibilità di sviluppare abilità sartoriali per la realizzazione e la commercializzazione di manufatti. All’intera comunità viene garantito I beneƩciari • 111 bambini e ragazzi di strada da 5 a 16 anni accolti, nutriti, ospitati, curati e reinseriti nelle famiglie d’origine o adottive. • 227 ragazzi oltre i 15 anni (70% femmine) formati professionalmente in sartoria, cucina e accoglienza, serigraƥa su t-shirt, informatica, vendite. • 83 donne (madri e ƥglie adolescenti) formate professionalmente e assistite nella vendita dei manufatti da loro prodotti. • 340 bambini e ragazzi da 5 a 16 anni che, grazie al lavoro delle madri e delle sorelle maggiori, hanno potuto frequentare la scuola primaria. un servizio di formazione per attivisti antiabusi (venditori ambulanti, tassisti, portieri d’albergo) il cui compito è di vigilare costantemente e orientare le famiglie, i leader comunitari, le forze dell’ordine a una cultura di lotta agli abusi sui minori e al traƧcking. Importo impegnato € 200.000 S.X. a soli 3 anni conosceva bene il dramma di una vita di miseria e degrado sociale. Testimonianza S.X., 3 anni, viveva negli slum di Sihanoukville con la madre e i tre fratelli più grandi. programma di produzione presso la propria abitazione promosso da M’Lop Tapang, partner di Mani Tese. Sua madre era sola, senza un marito o una famiglia, e lavorava in una fabbrica locale che ha dovuto però abbandonare poiché nessuno poteva, in sua assenza, occuparsi dei ƥgli. Dopo 3 settimane di formazione le è stata data una macchina da cucire per poter lavorare da casa e riuscire a guadagnare un reddito ƥsso che le consentirà di prendersi cura dei suoi quattro ƥgli, in particolare di S.X. I fratelli di S.X. erano spesso costretti a vagare per le strade della città e a rovistare nella spazzatura in cerca di qualcosa da rivendere per aiutare la famiglia. Recentemente la mamma di S.X. è entrata a far parte del 99 Bangladesh Dacope Il partner Dalit è un'organizzazione non governativa locale che lavora per lo sviluppo dei gruppi emarginati, individuando per loro opportunità d’impiego e fornendo servizi sanitari ed educativi. Obiettivo del progetto Il progetto intende fornire servizi educativi (scuola dell’infanzia e primaria), assistenza medica per i bambini, alfabetizzazione e sensibilizzazione sul tema del traƧcking per adulti. Importo impegnato € 74.300 10 I beneƩciari • 120 bambini con meno di 6 anni frequentano la scuola dell’infanzia. • 640 bambini e ragazzi da 6 a 15 anni frequentano la scuola primaria. • 100 adulti frequentano corsi di alfabetizzazione. • 581 persone di varia età fruiscono di assistenza sanitaria di base e di interventi di medicina preventiva. • 625 adulti partecipano a incontri di formazione e di sensibilizzazione contro il traƧcking. • 22.800 beneƥciari indiretti sensibilizzati contro il traƧcking. L’estrema miseria della famiglia di Morsheda le impediva di studiare Testimonianza Morsheda era una giovane e bella ragazza che viveva in una famiglia molto povera nel villaggio di Amtalla, Bangladesh. L'estrema miseria impediva alla sua famiglia di farla studiare e, nella speranza di oƤrirle un futuro migliore, i genitori decisero di darla in sposa a Sukur, un ragazzo che aveva conosciuto qualche mese prima. La vita famigliare procedeva tranquilla e nel frattempo era nata una splendida bimba. Ma un giorno Sukur portò la moglie da una banda di traƧcanti e la vendette in cambio di 30.000 taka (273 euro circa). Morsheda diventò prigioniera e venne presto coinvolta in un terribile giro di prostituzione in cui ogni giorno veniva picchiata e sfruttata. Dopo mesi di abusi e violenze oggi Morsheda è libera e la sua partecipazione al programma di sensibilizzazione contro il traƧcking, avviato da Dalit e Mani Tese, l'ha resa più forte e più consapevole dei suoi diritti. Ora il suo sogno è oƤrire un futuro migliore a sua ƥglia. MANI TESE Ong-Onlus Piazzale Gambara 7/9, 20146 Milano Tel. 02 40 75 165 - Fax 02 40 46 890 e-mail: [email protected] www.manitese.it