rassegna stampa - Consorzio per le Autostrade Siciliane

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rassegna stampa - Consorzio per le Autostrade Siciliane
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RASSEGNA STAMPA
5-2-2017
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IL SOLE 24 ORE
Quotidiano di Sicilia II Messaggero
CORRIERE DELLA SERA
RAOSicilia MEDIASET
A cura di Sandro Cuzari
Responsabile Ufficio Stampa CAS
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05-02-2017
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CATANIA SIRACUSA RAGUSA
TELE GAZZETTA MESSINA
ANTENNA DELLO STRETTO
«CANALE siciuAA/18 E A/20
Al via i lavori in autostrada
05/02/2017
Da domani sfalcio degli arbusti e dei cespugli sporgenti sul nastro
autostradale della tratta compresa tra la gallerìa Telegrafo,
tangenziale di Messina, e lo svincolo di Falcone, in entrambe le
direzioni di marcia. Intanto cominciati sulla Messina-Catania i lavori
per sistemare il manto stradale ammalorato.
di Antonio Sangiorgi
L'appuntamento con il G7 di Taormina non è poi così molto lontano, ansi si avvicina
sensibilmente ma l'autostrada Messina-Catania rischia di presentarsi a maggio non nelle
migliori condizioni possibili. I problemi sono tutti legali al versante pel ori lano, in particolare
alla frana di Letojanni e alla gallerìa Sant'Alessio. Per la prima, il progetto è duplice.
Sgombero de!la carreggiata per consentire il regolare transito e creazione di una nuova
gallerìa paramassi che eviti che il terreno possa ancora franare sulle corsie di marcia. Ma
perle due operazioni i tempi sono lunghi, almeno un anno dopo l'avvio dei lavori. Perla
seconda, invece, il Gas, con fondi propri, dovrebbe pubblicare a breve il bando e dare il via
agli interventi, in attesa di eliminare queste criticità, si sta tentando di rendere più sicuro il
percorso e, a tal proposito, sono già cominciati gli interventi per migliorare la A/18 prima
della fine di aprile. Previsti lavori per gallerie, asfalto con l'eliminazione dei cosiddetti fossi
di guardia, dove stagna l'acqua, e segnaletica. Nelle scorse settimane erano arrivate pesanti
critiche sullo stato di salute della Messina-Catania anche per la differente manutenzione tra
il tratto etneo e quello peloritano. Intanto i! Gas guarda anche alla A/20. Da domani, !a ditta
Preve di Saponara, avvierà i lavori di sfalcio degli arbusti e dei cespugli sporgenti sul nastro
autostradale della tratta compresa tra la galleria Telegrafo, tangenziale di Messina, e lo
svincolo di Falcone, in entrambe le direzioni di marcia. Gli interventi cominceranno con la
sagomatura dello spartitraffico dallo svincolo di Falcone . Per ridurre i disagi alla viabilità,
saranno chiuse, di volta in volta ed alternativamente, le corsie di emergenza, marcia o
sorpasso in corrispondenza dei cantieri.
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nastro autostradale
sporgenti s
Pubblicato il: 4 febbraio 2017 alle 11:05
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Lunedì 6 febbraio saranno avviati i lavori di sfalcio degli arbusti e dei cespugli sporgenti sul nastro
autostradale della tratta compresa tra la galleria Telegrafo (Tangenziale di Messina) e lo svincolo di
Falcone (A20), in entrambe le direzioni di marcia.
La ultimazione dei lavori è prevista per la metà di luglio.
La manutenzione è stata ritardata a causa delle recenti avverse condizioni atmosferice.
Gli interventi inizieranno con la sagomatura dello spartitraffico dallo svincolo di Falcone verso Milazzo. A
seguire secondo la programmazione dell'Ufficio Opere in Verde.
Tutti i favori saranno eseguiti in presenza di traffico.
Per ridurre i disagi alla viabilità, saranno chiuse, di volta in volta ed alternativamente, le corsie di
emergenza, marcia o sorpasso in corrispondenza dei cantieri. In tali luoghi la velocità gli utenti dovranno
transitare con il limite di velocità non superiore ai 60 km/h e divieto di sorpasso.
Lavori, deviazioni, restringimenti e possibili codes_aranno segnatoti.da apposita cartel!onìstica._
Ditta incaricata a seguii o ssleziene PREVE Antonino di Saponara.
Spesa sostenuta con fondi del CAS.
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Lunedì 6 febbraio
saranno avviati i
lavori di sfalcio degli
arbusti e dei cespugli
sporgenti sul nastro
autostradale della
tratta compresa tra Sa
galleria Telegrafo (Tangenziale di Messina) e lo
svincolo dì Falcone (A20), in entrambe ìe direzioni di
marcia. La ultimazione dei lavori è prevista per la
metà di luglio. La manutenzione è stata ritardata a
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atmosferiche. Gli interventi inizieranno con la sagomatura dello spartitraffico dallo svincolo di
Falcone verso Milazzo. A seguire secondo la programmazione dell'Ufficio Opere in Verde. Tutti i
lavori saranno eseguiti in presenza di traffico. Per ridurre i disagi alla viabilità, saranno chiuse, di
volta in volta ed alternativamente, le corsie di emergenza, marcia o sorpasso in corrispondenza
dei cantieri, fn tali luoghi la velocità gii utenti dovranno transitare con il limite di velocità non
superiore ai 60 km/h e divieto di sorpasso. Lavori, deviazioni, restringimenti e possibili code
saranno segnalati da apposita cartellonistica. Ditta incaricata a seguito selezione PREVE Antonino
di Saponara. Spesa sostenuta con fondi dei CAS.
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A-2O, avviati i lavori di manutenzione tra
Messina e Falcone
Notizie Messina > Tempo Stretto
Inizieranno oggi i lavori di manutenzione dell'autostrada A-2O Messina Palermo, nel tratto
compreso tra la galleria Telegrafo e lo svincolo di Falcone. I primi interventi riguarderanno
la scerbatura di cespugli e arbusti sporgenti e, in generale, la rifinitura del verde da Falcone
a Milazzo, in entrambe le direzioni di marcia. Gli interventi saranno effettuati in presenza di
traffico per ridurre al minimo i disagi, anche se bisognerà comunque prestare attenzione ad
eventuali indicazioni che...
la provenienza: Tempo Stretto
Oggi 13:12
A-20, AVVIATI I LAVORI DI MANUTENZIONE TRA
MESSINA E FALCONE
Sabato, 4. Febbraio 2017 - 13:05
Scritto da: Redazione Tirreno
Gli interventi inizieranno con la scerbatura delle piante sporgenti, e verranno effettuati in presenza
di traffico; possibili, dunque, disagi lungo il percorso tra la galleria Telegrafo e lo svincolo di
Falcone
Inizieranno oggi i lavori di manutenzione dell'autostrada A-20 Messina Palermo, nel tratto compreso tra
la galleria Telegrafo e lo svincolo di Falcone. 1 primi interventi riguarderanno la scerbatura di cespugli e
arbusti sporgenti e, in generale, la rifinitura del verde da Falcone a Milazzo, in entrambe le direzioni di
marcia. Gli interventi saranno effettuati in presenza di traffico per ridurre al minimo i disagi, anche se
bisognerà comunque prestare attenzione ad eventuali indicazioni che verranno apposte dagli addetti ai
lavori: è infatti probabile che la circolazione venga convogliata su un'unica corsia o che la corsia
d'emergenza venga chiusa per consentire agli operai di svolgere in sicurezza il lavoro. Le operazioni di
manutenzione dovrebbero terminare entro il prossimo luglio.
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TAORMINA
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A20, finalmente la cura del verde
Da lunedì interventi di manutenzione sul tratto
Messina-Falcone, saranno rimosso gli arbusti
sporgenti in\entrambe le direzioni
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Con un'autostrada che cade a pezzi e lontana dagli standard dì sicurezza
europei, anche un ordinario intervento di manutenzione può essere accolto
con soddisfazione. Succede a Messina ed in particolare per un tratto dell'A20
Messina-Palermo. "Lunedì 6 febbraio - comunica il Gas - saranno avviati i
lavori di sfalcio degli arbusti e dei cespugli sporgenti sul nastro autostradale
della tratta compresa tra la galleria Telegrafo (Tangenziale di Messina) e lo
svincolo di Falcone (A20), in entrambe le direzioni di marcia. L'ultimazione dei
lavori è prevista per la metà di luglio.
La manutenzione - sì legge nel comunicato del Consorzio autostrade - è
stata ritardata a causa delle recenti avverse condizioni atrnosferiche. Gli
interventi inizieranno con la sagomatura dello spartitraffico dallo svincolo di
Falcone verso Milazzo. A seguire secondo la programmazione dell'Ufficio
Opere in Verde. Tutti i lavori saranno eseguiti in presenza di traffico.
Per ridurre i disagi alla viabilità, saranno chiuse, dì volta in volta ed
alternativamente, le corsie di emergenza, marcia o sorpasso in
corrispondenza dei cantieri. Gli utenti dovranno transitare con II lìmite di
velocità non superiore ai 60 km/h e divieto di sorpasso. Lavori, deviazioni,
restringimenti e possibili code saranno segnalati da apposita cartellonistica",
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i to!,u. > Consorzio autostrade siciliane, il o febbraio partiranno i lavori nella A 20 MessinaPalermo
sr-ALCIO DEGLI ARBUSTI E DEI CESPUGLI SPORGENTI SUL NASTRO AUTOSTRADALE
Consorzio autostrade siciliane, il 6 febbraio
partiranno i lavori nella A 20 MessinaPalermo
Lunedì o febbraio saranno avviati i lavori
di sfalcio degli arbusti e dei cespugli
sporgenti sui nastro autostradale delta
tratta compresa tra la galleria Telegrafo
(Tangenziale di Messina) e lo svincolo di
Falcone (A20), in entrambe le direzioni di
marcia. La ultimazione dei lavori è prevista
per la metà di luglio. La manutenzione è
stata ritardata a causa delle recenti avverse
condizioni atmosferiche.Gli interventi
inizieranno con la sagomatura dello spartitraffico dallo svincolo di Falcone verso Milazzo.
A seguire secondo la programmazione dell'Ufficio Opere in Verde. Tutti i lavori
saranno eseguiti in presenza di traffico.
Per ridurre i disagi alla viabilità, saranno chiuse, di volta in vofta ed alternativamente,
le corsie di emergenza, marcia o sorpasso in corrispondenza dei cantieri.
In tali luoghi la velocità gli utenti dovranno transitare con il limite di velocità non
superiore ai 60 km/h e divieto di sorpasso.
Lavori, deviazioni, restringimenti e possibili code saranno segnalati da apposita
cartellonìstica. Ditta incaricata a seguito selezione PREVE Antonino di Saponara. Spesa
sostenuta confondi def CAS.
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Quotidiano
Gazzetta del Sud
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Santa Teresa dì Riva? lunedì 13 nell'aula consiliare
A18, Pistorio incontra gli utenti
L'assessore regionale
ascolterà le richieste
degli automobilisti
Giuseppe Puglisl
SANTA TERESA DI RIVA
Lunedì 13 febbraio, a Letojanni, nell'aula consiliare (ore
11) l'assessore regionale alle
Infrastnitture Giovanni Pistorio ed i vertici del Gas incontreranno gli utenti della "Al 8"
Messina - Catania che recentemente si sono costituiti in
comitato.
A promuovere l'incontro
Ritaglio
l'ex consigliere provinciale
Matteo Francilia che, in questi
giorni, ha nuovamente sollecitato l'assessore Pistorio ad
interessarsi alle condizioni
vergognose dell'autostrada.
L'importante arteria ionica,
inaugurata negli anni Settanta del secolo scorso, è divenuta una trappola mortale per
chi quotidianamente la percorre. La sede stradale è peggio di un campo minato, sono
più le buche che l'asfalto; le
barriere di protezione in molti
tratti sono obsolete per non
parlare delle gallerie molto
stampa
ad
uso
esclusivo
spesso al buio. Da qualche settimana la protesta è incessante.
Diverse mozioni sono state
presentate all'Assemblea regionale siciliana e alla Camera
dei Deputati ed in entrambi i
casi non hanno sortito alcun
effetto. In questi giorni, grazie
all'interessamento
dell'ex
consigliere provinciale Matteo Francilia qualcosa però si
stia muovendo. Francilia è
riuscito a mettere in contatto
telefonico uno degli utenti che
rappresenta il movimento prò
A18 e l'assessore regionale al-
del
destinatario,
non
le infrastnitture Giovanni Pistorio: un segnale forte di come le istituzioni si avvicinano al cittadino. Francilia dopo il colloquio si è interessato personalmente per creare
un incontro tra Pistorio ed i
cittadini. L'incontro ci sarà e
vedrà anche la partecipazione dei vertici de] Gas. Sembra, insomma, che qualcosa
si stia muovendo. Speriamo
che nel più breve tempo le
istituzioni in sinergia con chi
gestisce la rete autostradale
possa dare risposte e sicurezza all'utenza. «
riproducibile.
Taormina, un emendamento del ministro Uè Vincenti ha corretto IS decreto delle polemiche"
Lavori per il "G7", nuove regole
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Un emendamento del ministro
per la Coesione territoriale,
Claudio De Vincenti, ha rivisitato e corretto nelle scorse ore il
"decreto delle polemiche" (il n.
243 dello scorso 23 dicembre)
con il quale il Consiglio dei Ministri ha disposto le procedure
semplificate perilavori (smora
nonavviati) perii "G7" diTaormina.
La procedura negoziata potrà essere utilizzata solo con
motivazionipuntualie adeguate gara per gara. Si tratta di un
primo argine che arriva dopo i
rilievi dell'Anac fatte in Commissione Bilancio alla Camera
dal presidente Raffaele Cantone, e dopo anche la presa di posizione del presidente della
Commissione antimafia., on.
Nello Musumeci, e le proteste
del presidente Ance Gabriele
Buia.
Sulle deroghe alle norme ordinarie del codice degli appalti,
per far fronte al ritardo di eventi programmati da tempo, come
nel caso del "G7", si era palesato il malumore soprattutto di
Cantone che aveva lamentato il
rischio di infiltrazioni e, quindi,
società "inquinate" tra quelle
interessate a partecipare ai lavori. Sipunta, insomma, ad una
corretta attuazione della norma per scongiurarne usi distorti, mentre comunque il tempo
dal 'nrpsiHpnfp Raffaplp riantn-
c/vwrp la
la scadenza
waHpn'ya del
HP! 26
9fi e
p 27
97
scorre,
maggio si avvicina e, come detto, l'avvio dei lavori rimane un
rebus.
In queste ore aumentano le
preoccupazioni a Taormina su
quando verranno avviati gli interventi finanziati dal Governo
con 15 milioni di euro nella
Legge diBilancio 2016. Adesso,
dunque, sarà sempre possibile
"dribblare" Ubando, maperfar-
Si è corso ai ripari
dopo i rilievi
deU'Anac avanzati
in Commissione
Bilancio alla Camera
••^•^••B
_
•_ ^M^^BMK-
_.:: ..
Claudio De Vincenti
lo bisognerà motivare la propria scelta. La prima versione
dell'articolo 7, cheha scatenato
le proteste di più parti e la richiesta di correzioni, dava via
libera incondizionato al commissario straordinario per la
realizzazione degli interventi
sul territorio ed al capostruttura di missione del "G7" italiano,
Per tutti gli appalti di lavori,
forniture e servizisi poteva perciò utilizzare la clausola dell'articolo 63 comma 1 del Codice
appalti: quindi procedura ne-
;„.-.„ __„„„ _.._.,:„ _
goziata
senza previa pubblicazione del bando di gara. Da qui
le polemiche e le proteste che
hanno portato a rimodellare la
normativa conun emendamento portato dal Governo in commissione Bilancio, che delimita
il perimetro delle deroghe applicabili e va a limitare la possibilità di effettuare la trattativa
privata senza bando. La procedura speciale potrà essere applicabile soltanto «sulla base di
motivazione che dia conto, peri
singoli interventi, delle ragioni
di urgenza e della necessità di
derogare all'ordinaria procedura di gara, per motivi stretta,. , _ mente correlati ai tempi di realizzazione degli stessi nei termini necessari a garantire l'operatività della strutture a supporto della medesima presidenza italiana del G7». La deroga, in ogni caso, ha spiegato De
Vincenti, rimane sostanzialmente in essere poiché «l'applicazione della procedura di cui
al citato articolo 62 del Codice
(procedura negoziata con bando) non consentirebbe di rispettare i tempi assai ristretti
ancora a disposizione». Chiarita e risolta questa vicenda, al
"G7" mancano ormai solo 110
giormedècorsacontro il tempo
per sbloccare l'impasse. •-
GIRO Di VITE SOGU STATALI. Dall'assenteismo dei «furbetti» allo scarso rendimento professionale,]
Pubblico impiego, decalogc
L'assessore Lantieri:«La Sicilia è pronta a reperire le norme». La Cgia:
arrivano le regole per le sanzioni previste dal decreto Madia
•
• ••
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dei licenziamenti
. sprechi e inefficienze costano 16 miliardi l'anno
stificazione per più giorni, il rifiuto
del trasferimento e la presentazioROMA
ne di documenti mendaci per otte•••Arriva una sorta di «decalogo» nere il posto. Poi dovrebbero esseche dovrebbe mettere in fila, uno re distinte, slegate, condizioni che
per uno, i dieci casi in cui per un attualmente appaiono «intrecciadipendente
pubblico
scatta te». Ecco che il licenziamento per
l'espulsione: dalla falsa attestazio- scarso rendimento si dovrebbe atne della presenza allo scarso ren- tivare per chi già è stato richiamadimento. La riforma Madia del to. Un'altra fattispecie coinciderà
pubblico impiego in arrivo, che tra con la reiterata valutazione negatiuna decina di giorni dovrebbe ap- va delle performance. E lo stesso
prodare in Consiglio dei ministri, vale per tutti quei casi di grave viorimetterà infatti mano anche al ca- lazione del codice di comportapitolo che tocca i licenziamenti. Le mento (dal!'accettare regali costonovità non mancheranno: vizi for- si a un uso improprio dell'auto di
mali, cavilli giuridici, non potran- rappresentanza). Dovrebbe rienno fermare o annullare le sanzioni trare nel decalogo anche l'infrazioe la procedura sprint, immaginata ne dolosa delle regole sulla reper i furbetti del cartellino, verrà sponsabilità disciplinare.
Tutte norme che verranno apestesa a tutti gli illeciti commessi
inflagranza,Insomma si appliche- plicate anche in Sicilia, come assirà pure a chi ruba o si macchia di cura l'assessore alla Funzione
corruzione. La materia sarà perù Pubblica, Luisa Lantieri. La Regioanche sistemata organicamente.
ne deve solo valutare quali misure
Verrà per lo più ripreso l'elenco siano direttamente applicabili e
che vige oggi. Le prime situazioni quali hanno bisogno di un recepicoinciderebbero perfettamente, mento esplicito. «Ciò perché tra cui anche l'assenza senza giu- spiega l'assessore - su alcune maMarianna Berti
•
.
•
^
GIORNALE DI SICILIA del /? fi
i
tene la Regione ha legiferato (e
quindi dovrebbe prima abrogare le
proprie norme) e su altre materie
vigono accordi contrattuali. In
ogni caso - sintetizza l'assessore applicheremo in Sicilia tutte le
nuove norme nazionale. Chi ha un
posto di lavoro se lo deve tenere
stretto con impegno».
Il nuovo Testo Unico riprenderà
la procedura rafforzata e abbreviata prevista per chi timbra il badge
e poi se ne va, estendendola ai casi
in cui si viene colti con le «mani
nel sacco». Iter da concludere in 30
giorni, con possibile sanzione
massima perii dirigente che si gira
dall'altra parte. Dovrebbe poi essere esplicitata la validità dell'articolo 18 per gli statali, nella versione pre-Fornero e pre-Jobs act,
«L'articolo 18 non si tocca», ha
sempre detto la ministra della P.a,
Marianna Madia. Tuttavia vizi formali, come la violazione dei termini interni al procedimento, non
potranno bloccare l'azione, fermo
restando il diritto alla difesa. Ciò
che conta è il inerito, o meglio i
fatti, ha più volte sottolineato Madia. Inoltre se il giudice accerta
una sproporzione con la sanzione
disciplinare, il procedimento si rifa.
Sulle sanzioni «light» decideranno invece i contratti. Con i sindacati il confronto, informale, è in
corso.
Le organizzazioni dei lavoratori
mirano a restituire quanto più
spazio possibile alla contrattazione, soprattutto in materia di valutazione, su cui si cerca un compromesso per superare le fasce Brunetta (indicando magari una sola
soglia per premiare i migliori).
Intanto, sempre sul fronte P.a,
la Cgia di Mestre da una cifra precisa agli sprechi della macchina
statale, stimando in 16 miliardi di
euro all'anno le uscite su cui si potrebbe risparmiare, dalla sanità al
fisco. Il segretario generale della
Cgil, Susanna Camusso, riconosce
il problema ma allo stesso tempo
sconsiglia dal «prendersela con i
lavoratori della pubblica amministrazione».
GIORNALE DI SICILIA del ftìfi
Statali, arriva il decalogo per i licenziamenti
IL DECRETO MADIA. Da assenteismo a scarso rendimento: ecco cosa farà scattare le sanzioni
LA MINISTRA MARIANNA MADIA
ROMA. Arriva una sorta di 'decalogo' che dovrebbe mettere in fila, uno per uno, i dieci casi in cui
per un dipendente pubblico scatta l'espulsione:
dalla falsa attestazione della presenza allo scarso rendimento. La riforma Madia del pubblico
impiego in arrivo, che tra una decina di giorni
dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri, rimetterà infatti mano anche al capitolo che tocca
i licenziamenti. Le novità non mancheranno: vizi formali, cavilli giuridici, non potranno fermare o annullare le sanzioni e la procedura sprint,
immaginata per i furbetti del cartellino, verrà estesa a tutti gli illeciti commessi in flagranza. Insomma si applicherà purea chi ruba o si macchia
di corruzione. La materia sarà però anche sistemata organicamente.
Verrà per lo più ripreso l'elenco che vige oggi.
Le prime situazioni coinciderebbero perfetta-
mente, tra cui anche l'assenza senza giustificazione per più giorni, il rifiuto del trasferimento e
la presentazione di documenti mendaci per ottenere il posto. Poi dovrebbero essere distinte,
slegate, condizióni che attualmente appaiono
'intrecciate'. Ecco che il licenziamento per scarso rendimento si dovrebbe attivare per chi già è
stato richiamato. Un'altra fattispecie coinciderà
con la reiterata valutazione negativa delie performance. E lo stesso vale per tutti quei casi di
grave violazione del codice di comportamento
(dalPaccettare regali costosi a un uso improprio
dell'auto di rappresentanza). Dovrebbe rientrare nel decalogo anche l'infrazione dolosa delle
regole sulla responsabilità disciplinare.
- Il nuovo Testo Unico riprenderà la procedura
rafforzata e abbreviata prevista per chi timbra il
badge e poi se ne va, estendendola ai casi in cui si
viene colti con le 'mani nel sacco'. Iter da concludere in 30 giorni, con possibile sanzione massima per il dirigente che si gira dall'altra parte. Dovrebbe poi essere esplicitata la validità dell'articolo 18per glistatali, nella versione pre-Fornero
e pre-Jobs act. «L'articolo 18 non si tocca», ha
sempre dettola ministra della P.a, Marianna Madia. Tuttavia vizi formali, come la violazione dei
termini interni al procedimento, non potranno
bloccare l'azione, fermo restando il diritto alla
difesa. Ciò che conta è il merito, o meglio i fatti,
ha più volte sottolineato Madia. Inoltre se il giudice accerta una sproporzione con la sanzione
disciplinare, il procedimento si rifa.
Sulle sanzioni 'light' decideranno invece i contratti. Con i sindacati il confronto, informale, è in
corso.
M ARIANNA BERTI
La norma sul part lime agevolato verso la pensione si preannuncia un flop
Licenziamento degli statali, arriva il decalogo
Vizi formali e "cavilli"
non potranno fermare
o annullare le sanzioni
«arianna Berti
-
Arriva una sorta di "decalogo"
che dovrebbe mettere in fila,
lino per uno, idieci casiìn cui per
un dipendente pubblico scatta
l'espulsione: dalla falsa attestazione della presenza allo scarso
rendimento. La riforma Madia
del pubblico impiego in arrivo,
che Ha una decina di giorni dovrebbe approdare in Consiglio
dei ministri, rimetterà infatti
mano anche al capitolo che toccai licenziamenti. Le novità non
mancheranno: vizi formali, cavilli giuridici, non potranno fermare o annuUaré le sanzioni e la
procedura sprint, immaginata
per i furbetti del cartellino, ver-
rà estesa a tutti gli illeciti commessi in flagranza. Irisomma si
applicherà pure a chi ruba o si
macchia di corruzione. La materia sarà però anche sistemata organicamente.
Verrà per lo più ripresoì'elenco che vige oggi. Le prime situazioni coincìderebbero perfettamente, tra cui anche l'assenza
senza giustificazione per più
giorni, il rifiuto del trasferimento e la presentazione di documenti mendaci per ottenere il
posto. Poi dovrebbero essere distinte, slegate, condizioni che
attualmente appaiono "intrecciate". Ecco che Ù licenziamento
per scarso rendimento si dovrebbe attivare per chi già è stato richiamato. Un'altra fattispecie coinciderà con la reiterata
vantazione negativa delle performance. E lo stesso vale per
tutti quei casi dì grave violazio-
Marfanna Madia. Ministra della P.A.
ne del codice di comportamento
(dall'accettare regali costosi a
un uso improprio dell'auto di
rappresentanza).
Dovrebbe
rientrare nel decalogo anche
l'infrazione dolosa delle regole
sulla responsabilità disciplinare.
Il nuovo Testo Unico ripren-
derà la procedura rafforzata e
abbreviata prevista per chi timbra il badgeepoise ne va, estendendolaai casi in cui sì vienecolti con le "mani nel sacco'Mter da
concludere in 30 giorni, con
possibile sanzione massima per
II dirigente che si gira dall'altra
parte. Dovrebbe poi essere
esplicatala validità dell'articolo 18 per gli statali, nella versione pre-Fornero e pre-Jobs act.
Intanto, sempre sul fronte
P.a, la Ggia di Mestre da una cifra precisa agli sprechi della
macchina statale, stimando in
16 miliardi di euro all'armo le
uscite su cui sì potrebbe risparmiare, dalla sanità al fisco. Il segretario generale della CgU, Susanna Camusso, riconosce il
problema ma allo stesso tempo
sconsiglia dal «prendersela coni
lavoratori della pubblica amministrazione».
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Inoltre, non convince Vopzione del part time agevolato per
chi è alle porte della pensione.
La norma si preannuncia un
flop, tanto che lo stesso ministro
del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, riconosce
chela misuranonhadatoirisultati speratie chebisogneràfar ricorso a «strumenti diversi». Sono state infatti appena 200 le
domande accolte dall'Inps da
quando, il 2 giugno 2016, è entrato in vigore iì decreto che dava la possibilità ailavoratori che
avrebbero maturato il requisito
anagrafico per la pensione di
vecchiaia entro il 31 dicembre
2018 dì andare in part tòme verso la pensione.
La norma prevede l'accordo
tra lavoratore e impresa ma i
vantaggi sono soprattutto per il
dipendente, mentre per l'azienda è poco conveniente, t
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05-02-2017
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IL RAPPORTO ANNUALE
L'Italia bloccata, i costi del «non fare» a 606 miliardi
di Carlo AndreaFinotto
on bastano la Saierno-Reggio Calabria e la Variante di Valico. Il conto
dell'inadeguatezza infrastnitturale (materiale e immateriale) italiana resta salato
per la competitivita delle imprese, pari a
N
óoo miliardi di euro da qui al 2030. A certificarlo è l'annuale rapporto di Agici finanza d'impresa sui Costi del non fare (Cnfì.
Rispetta al 2015 il conto deU'immobilismoha ridottola sua mole (maselo per effetto della revisione, da parte del Governo, dell'elenco delle opere strategidhe):
erano 40 miliardi in più Io scorso anno e
addirittura 200 in più nel 2014. Lungo il
camminodellacompetitività,però,c'èajicora molto da fare: è stato calcolato che it
solo fabbisogno di banda ultra larga «costa» al Sistema Paese 380 miliardi dì Cnf.
Servìzi •• pagina?
Competitivita. Il rapporto Agici 2016 calcola il peso fino al 2030: solo il fabbisogno di banda ultra larga arriva a 380 miliardi
II «non fare» costa 606 miliardi
Scenario migliore del 2015 grazie a SalernoReggio Calabriae Variante di Valico
di opere e interventi accumulati
nel tempo. Negli ultimi due anni
MILANO
abbiamo osservato un cambio di
•• La carenza, l'inadeguatezza o approccio da parte del governo,
il mancato fviluppo di infrastrut- con una razionalizzazione che tieturestrategiche-daqueHetipiche ne conto delle risorse disponibili,
come strade, ferrovie o logìstica a dei fabbisogni effettivi e con magquelle 2.0 come le connessioni su- giore attenzione al miglioramento
perveloci - continua a rappresen- dell'esistente».
tare un conto salato per il sistema
Lacostante degliultimi rapporti
Paese. Più di óoo miliardi, una ci- è la voce preponderante della banfra astronomica, nelquindicennio da ultralarga, che conun Cnf pari a
prossimo venturo, di qui 312030. 379 miliardi in quìndici anni «vale
È questo il dato complessivo dei più di tuttele altre vocimesse insiecosiddetti Costi del non fare (Cnf) me» conferma Clerici, che spiega:
cheemergedalrapporto2oi6.Acal- «L'inserimento di questa voce nelcolareormaidaundecennioqueste le ultime edizioni del Rapporto ha
diseconomie è Agici finanza d'im- portato con sé un nuovo paradigpresa,società diricercaeconsulen- maileconnessioniabandaultralarzaspeciaìizzatanelsettoredelleuti- gaaprononuoveprospettive,favolities, delle rinnovabili, delle infra- riscono la competitivita delle imstnitture e dell'efficienza energeti- prese, riducono i costì e hanno un
ca, formata da un team di esperti impatto che coinvolge un ambito
guidato da Andrea Gilardoni, docente di economia e gestione delle allargato dell'economia e della società». Ricadute positive che si riimpreseaUIInìveisitàBocconi
Rispetto al rapporto 2015 i costi baltanose la copertura ultrabroaddelnonfareproseguono latenden- band è carente, come avviene, anza alla riduzione: erano 40 miliardi coraalmeno inparte, inltalia, dove
in più lo scorso anno e addirittura arcala metà dei distretti italianirisulta sostanzialmente priva dei
2ooinpiùnel2O]4.
«Deimiglioramentìcisonostati, servizi sopra i 30 Mbps, quindi
con il completamento di alcune quelli che "girano" sullarete a banopere strategiche - sottolìnea An- da ultralarga (si veda il Sole 24 Ore
dreaGUardoni-maìariduzìonedei del23 settembre 2016),
Ai quasi 38omiliardi dì CnflegaCnf è anchelegata a obiettivi meno
ambiziosi, a cominciare, ad esem- ti alla banda ultralarga lo studio e i
pio,dalsettoreeìettrico,doveilcalo arriva considerando come fabbidei consumi ha reso quasi esube- sogno la copertura del 100% della
rante l'esistente. Se gli obiettivi so- popolazione entro il 2030. Se si
no meno elevati, non perseguirli pensa che afineannoi dati dell'Osservatorio trimestrale Agcom dacomporta minori costi».
vano
una copertura ultraveloce di
<dl punto di partenza dello studio - chiarisce Stefano Clerici, di- poco superiore a una linea su dieci
rettoredell'OsservatorioIcosti del si capisce anche il peso del Cnf calnon fare - era in passato la Legge colato da Agici Qualcosa comunobiettivo che riportava sedimenti que è migliorato lungo laPenisola,
Cario AndreaFinotto
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ad
uso
visto che rispetto al 2015 il dato si è
ridotto dickcaio miliardi.
Mala voceTlc (dicuilabandau]tra larga rappresenta la totalità)
non è l'unica, ovviamente, nelRapporto 2016 dei CostideInonfare.La
logistica è la seconda diseconomia
in ordinediimportanza, conun Cnf
di quasi 58 miliardi di qui al 2030 e
con un fabbisogno di 4 milioni di
teu (l'unitàdimisuradeicontainer)
darecuperare alivelloportuale.
L'ordine di grandezza dei Costi
delnonfare sono piùo menosimili,
sempre oltreÌ55miliardi,per ferrovie e energia. Nel primo caso Agici
ealcok un fabbisogno di 620 fon di
lìnee ad alta velocità e 255 km di linee convenzionali (che da sole
"va]gono"quasÌ35miliardi).Nelsecondo caso sì calcolaunanecessità
di impianti di produzione di energia per 22.900 MegaWatt (per un
Cnf di 43,7 miliardi di euro), 5mila
km direti di trasmissioneeióocabine (per un totale di 12 miliardi).
Depuratori e acquedotti, con la
necessità di sostituire oltre 92mila
km di rete (come la voragine apertasi sul lungo Arno di Firenze conferma)presentanounconto diquasi 32 miliardi di euro; la mancanza
atavica di unsistemacomplessivoe
virtuoso digestione e smaltimento
dei rifiuti costa al sistema Paese 24
miliardi, circa dieci volte meno di
quanto ammontino i Cnflegati alla
viabilità:servirebbero597lcmdiautostradeetangenzialiper complessivi 23,8 miliardi E dire che, come
chiarisce il Rapporto, «il 2oi6costituisce uno spartiacque per il settore delleinfrastrutture siaperlerealizzazionimaanche, e forse soprattutto, per il cambio di paradigma
nella loro pianificazione. La conclusione di tre opere per anni em-
esclusivo
del
destinatario,
non
blematiche dell'inefficienza infrastnitturale del Paese - la SalernoReggio Calabria (da oggi Az Autostrada del Mediterraneo), la
Variante di Valico e la ferrovia AV
TrevigUo-Brescia-rappresentaun
segno di cambiamento e rottura
conilpassato.
)f @andreofin8
CAMBIO DI ROTTA
Stefano Clerici, direttore
dell'Osservatorio: la politica
ha abbandonato i libri dei
sogni e si concentra di più
sui fabbisogni effettivi
riproducibile.
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Cosi tra i settori
Fabbisogni infrastnitturali e Costi del Non Fare 2016 - 2030. Dati in miliardi di euro. Fonte: Agic
SETTORE
CLASSEINFRASTRUTTURALE
FABBISOGNI
Energia
Impianti di produzione elettrica
22.900 MW
43,7
Reti di Trasmissione
5-000 km di reti -160 stazioni
12 I
55,7 |
8 impianti per 1.830 kton
2,4
2,4
23,8
23,8
20,9
34,7
55,6
COSTI DEL NON FARE DI COMPARTO
Totale
Rifinii
Termovaio rizzato ri
Totale
Viabilità
597 km
Autostrade e Tangenziali
Totale
Ferrovie
Ferrovie AV/AC
620 km
Ferrovie Convenzionali
255 km
Totale
Logistica
Porti
recupero 4 milioni TEU
Interporti
21 min ton gomma/ferro
Totale
Idrico
Acquedotti
92.400 km (sostituzione)
Depuratori
14 milioni dì A.E.
11,1 I
31,7
379,0
379,0
100% popolazione
Rete a Banda Ultralarga
|
I
I
•
•
51,5
6,3
57,8
20,6 |
Totale
Tic
1
Totale
606,0
Totale Costi del Non Fare di Sistema
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