introduzione all`epica

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introduzione all`epica
INTRODUZIONE ALL'EPICA
Epica e mito
Il mito racconta una storia sacra;
sacra riferisce
un avvenimento che ha avuto luogo nel
tempo primordiale, nel tempo delle
origini. […] E' dunque sempre il
racconto di una “creazione”:
“creazione” si narra
come qualcosa che è stato prodotto, che
ha cominciato a essere.
(Mircea Eliade, Aspects du Mythe)
Mito, storia e fede
Spesso le vicende narrate nel mito hanno
luogo in un'epoca che precede la storia
scritta. Il mito è una narrazione sacra in
quanto in quanto soddisfa il desiderio di
ottenere una spiegazione a fenomeni
naturali o a interrogativi sull'esistenza
e sul cosmo che vengono considerati
verità di fede.
fede
Il mito (mythos = discorso, racconto)
è una narrazione investita di
sacralità relativa alle origini del
mondo o alle modalità con cui il
mondo stesso e le creature viventi
hanno raggiunto la forma presente in
un certo contesto socio culturale o
in un popolo specifico
I temi del mito
Le origini del mondo o degli esseri umani
Le imprese di grandi personaggi:
personaggi eroi
fondatori, antenati comuni, eletti che
hanno liberato il gruppo da minacce
terribili
La biografia di un dio:
dio la sua nascita, le
sue imprese
Il mito come ordinatore della realtà
Di fronte all'uomo primitivo la natura,
natura la vita
e la storia appaiono incomprensibili; egli non
conosce le leggi che governano la natura, le
cause della vita e della morte, del bene e del
male, non comprende i motivi storici che
hanno determinato la condizione del suo
popolo.
Attraverso il mito trova il modo per ordinare e
conoscere la realtà che lo circonda.
Il mito spiega e ordina la realtà e costituisce un
elemento di unione e differenziazione tra i popoli
Unione:
Unione popoli vissuti in epoche diverse e in zone
lontanissime tra loro hanno miti simili, perché certe
intuizioni ed esperienze sono così comuni che gli
uomini le esprimono con le stesse immagini e
invenzioni
(il mito del diluvio si trova in 64 culture diverse)
Differenziazione:
Differenziazione ogni civiltà esprime miti propri,
che corrispondono alle necessità della propria tribù,
gruppo o etnos di ordinare il mondo circostante
Serbatoio di cultura
I miti vengono trasmessi oralmente di
generazione in generazione, ma non fissano in
modo definitivo una determinata visione del
mondo. Infatti se da un lato rappresentano un
punto di riferimento per la creazione di un
modello culturale – che viene considerato
come tradizionale,
tradizionale ricevuto dagli antenati -,
dall'altro sono continuamente influenzati e
modificati dai mutamenti dei costumi e della
realtà sociale di coloro che li narrano.
LA NASCITA DELL'EPICA
La parola greca “epos” significa narrazione,
racconto, ma anche poesia, verso
L’epica si sviluppò a partire dal III millennio a. C.
in tempi diversi e in varie aree geografiche:
dal poema sumero-babilonese di Gilgamesh e
dall’indiano Mahabharata, fino a quelli omerici, alle
saghe nordiche e ai poemi cavallereschi medievali e
rinascimentali.
Un fenomeno culturale comune a molti popoli o a
molte età ...
Una definizione di epica
L'epica è una narrazione che tratta, in un registro
formale aulico, in un linguaggio alto (solitamente in
versi) vicende di uomini speciali e di eroi,
accanto ai quali troviamo gli dei
Le vicende sono ambientate in un tempo e in uno
spazio mitici, spesso connesse ad un evento storico
(più o meno trasfigurato) considerato centrale nelle
tradizioni comuni
QUANDO NASCE L'EPICA?
L'epica nasce quando un popolo comincia ad
assumere consapevolezza della propria identità, di
un suo specifico patrimonio di memorie e di valori
che la distingue dalle altre
L'epica racconta gli avvenimenti, sentiti come
realmente accaduti, che fondano un popolo...
... narra le sue origini
Come si trasmette?
L'epica si origina all'interno di tradizioni orali,
tramandate per lunghissimi periodi, che non conservano
l'esatta memoria di quello che è accaduto
Tali tradizioni trovano ad un certo punto della storia di
un popolo una particolare forma letteraria, trasmessa
da specialisti: aedi, rapsodi, bardi, cantastorie...
...dotati di memoria allenata, padroni di tecniche di
apprendimento, di composizione e recitazione basate
sulla formularità
GLI ASPETTI FORMALI
Linguaggio nobile, ricco di epiteti, formule
ripetitive, arcaismi, metafore, similitudini
Un ritmo lento, quasi cantato
Un andamento pieno di pause, divagazioni
DOVE SI FRUISCE?
L'epica è raccontata in situazioni particolari:
banchetti, corti, feste...
...davanti a un pubblico che si identifica in pieno
con i valori esaltati nel racconto
... e non di rado si ritiene discendente degli eroi
cantati
La società rappresentata
nei poemi epici
è la proiezione della società che ascolta
quegli stessi poemi
EPICA DUNQUE COME:
- poesia collettiva
- memoria di un popolo nella sua fase di
formazione...
...e voce della sua classe dirigente
- una macchina narrativa che intrattiene e
gratifica il pubblico
- serbatoio di valori e modelli di comportamento
Ascoltando quelle storie si riceve anche
un‘ educazione...
... si costruisce un‘ identità
LA QUESTIONE OMERICA
Omero fu, secondo la leggenda, un cantore cieco
autore dei poemi epici Iliade e Odissea
E’ mai esistito?
Quando è vissuto?
Dove è nato?
Non è possibile rispondere a tali quesiti
Omero o due autori diversi?
La redazione scritta si colloca attorno all'VIII secolo
a. C. (non dimentichiamo che tra l'XI e il IX secolo a. C. in Grecia si
interruppe la pratica della scrittura, finché non venne introdotta la scrittura
alfabetica di derivazione fenicia)
Sicuramente tra la redazione dei due poemi
intercorrono alcuni decenni.
Rappresentano la rielaborazione di materiali di
diversi cantori, vissuti in luoghi e tempi diversi,
con differenze linguistiche, di narrazione e di
presentazione dei personaggi
Omero o due autori diversi?
La redazione scritta si colloca intorno all’VIII sec. a. C e
sicuramente tra i due poemi intercorrono alcuni decenni...
...rappresentano una riorganizzazione di materiali di
diversi
cantori,
in luoghi
tempi diversi
...
...rappresentano
unavissuti
riorganizzazione
di emateriali
di diversi
cantori, vissuti in luoghi e tempi diversi ...
... con evidenti differenze linguistiche, di narrazione
... con evidenti differenze linguistiche, di narrazione e di
e di presentazione
personaggi
presentazione deidei
personaggi
GLI DEI OLIMPICI
Urano
Zeus
Ares
Apollo
Gea
(il cielo)
(la terra)
Rea
Crono
Era
Poseidone
Demetra
Ade
Efesto
Artemide
Ermes
Afrodite
Atena
Il Destino
Secondo Omero, gli uomini e gli dei sono soggetti al
potere del Destino, chiamato anche
Moira (colei che assegna la porzione del tempo)
oppure Chere (colei che spezza)
Esiodo, nella Teogonia, cita tre Moire:
Cloto = colei che fila
Lachesi = colei che tiene il fuso della vita
-
Atropo = l’inflessibile