1 - consiglio comunale del 26.01.2017

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1 - consiglio comunale del 26.01.2017
COMUNE DI PIETRA LIGURE
(Provincia di Savona)
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DI DATA 26 GENNAIO 2017
Il Segretario procede all’appello.
PRESIDENTE
Negro è assente per malattia.
Prima di iniziare il Consiglio, chiedo a nome dell’Amministrazione un minuto di raccoglimento
in ricordo di domani, che è il 27 gennaio, è il Giorno della memoria, oltretutto cogliamo anche
l’occasione per ricordare le vittime della valanga, dei terremoti e purtroppo delle disgrazie che si
sono succedute, nei paesi del Centro Italia, con la caduta dell’elisoccorso che ha fatto altre
vittime, quindi chiedo a tutti di partecipare a questo minuto di raccoglimento.
Il Consiglio Comunale osserva un minuto di silenzio.
PRESIDENTE
Grazie.
PUNTO N. 1 ALL’ORDINE DEL GIORNO - LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI
SEDUTA CONSILIARE DEL 29 DICEMBRE 2016, DAL NUMERO 75 AL NUMERO 78
COMPRESO.
PRESIDENTE
Interventi nessuno.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 10, contrari nessuno, astenuti 1.
PUNTO N. 2 ALL’ORDINE DEL GIORNO - COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO
COMUNALE DEL PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA ORDINARIO AI
SENSI DELL’ART. 166 COMMA 2 DEL TESTO UNICO N. 267/2000 E DELL’ART. 25
DEL VIGENTE REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
La parola al Cons. Bianchi.
CONS. BIANCHI
Il Consigliere delegato, ai sensi *** decreto legislativo 18 agosto 2000 N. 267 e dell’Art. 13 del
vigente regolamento di contabilità, comunica che la Giunta Comunale con delibera 193 del 29
dicembre 2016, dichiarata immediatamente eseguibile e che si intende integralmente richiamata,
ha effettuato il prelevamento dal fondo di riserva ordinario, missione 20 fondi ed
accantonamenti, programma 01 fondo di riserva, titolo 1 spese correnti, macroaggregato 110
altre spese correnti, al capitolo 535/99 del bilancio di previsione 2016 /2018 per l’esercizio 2016,
la complessiva somma di Euro 5 mila per incrementare il fondo del lavoro straordinario.
Faccio notare - come certamente non ce ne sarà bisogno - che anche per venire incontro in
qualche modo a quegli elementi di incertezza che tante volte abbiamo raccolto nei pareri
espressi, in particolare dalle minoranze, ho chiesto, e il prezioso e sempre professionale concorso
della Dottoressa Olio mi ha aiutato e mi è venuta incontro, ho chiesto di togliere quel versetto
finale dove si diceva “il Consiglio prende atto”, perché ho visto che più e più volte si andava a
disquisire sul fatto stesso che la presa d’atto potesse essere considerata in qualche modo come
adesione e costringeva talvolta a cercare degli espedienti, per cui dire “ho ascoltato ma non
prendo atto”.
Quindi la formula ora è quella della comunicazione al Consiglio e non è chiesto a alcun
consigliere comunale alcuna affermazione di alcun tipo, cioè c’è uno che parla e un altro che
riceve la comunicazione, del che ovviamente non è pregiudicata la possibilità di chiedere
argomentazioni o meno, argomentazioni che nello specifico, rispetto agli eventi in particolare
alluvionali e in concorrenza con la fine dell’anno finanziario, si è in maniera preventiva
accantonato un piccolo gruzzolo per fare fronte alle eventuali necessità - “eventuali” in allora - di
corrispondere la giusta retribuzione a chi ha svolto lavoro straordinario. Pare - credo di potere
dire - a oggi che neanche la metà di questi fondi sono stati e saranno utilizzati, il che verranno
ovviamente stornati, però diciamo così il capitolo è stato un po’ foraggiato per questa esigenza e
è una comunicazione come tale che, come atto consiliare, finisce qua, fatti salvi e non
pregiudicati altri indirizzi da parte di qualunque consigliere comunale.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Bianchi.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PUNTO N. 3 ALL’ORDINE DEL GIORNO - APPROVAZIONE REGOLAMENTO
COMUNALE
PER
L’APPLICAZIONE
DELL’ISEE
(INDICATORE
DELLA
SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE).
PRESIDENTE
La parola al Vicesindaco Foscolo.
VICESINDACO
“Richiamati i provvedimenti normativi di seguito indicati: Legge 08 novembre 2000 N. 328,
Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, Legge
regionale N. 12 /2006 promozione del sistema integrato dei servizi sociali e sociosanitari,
pubblicata sul Bur N. 8 del 31 maggio 2006, che all’Art. 5 attribuisce in particolare ai comuni,
quali soggetti che concorrono alla realizzazione della rete delle unità di offerta sociali, il compito
di pianificazione, gestione e erogazione delle prestazioni del sistema integrato e in particolar
modo di definire le condizioni per l’accesso alle prestazioni sociali erogate dal sistema integrato,
nonché a determinarne i livelli di assistenza ulteriori e integrativi rispetto a quelli determinati
dallo Stato e dalla Regione;
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri N. 159 del 05 dicembre 2013 regolamento
concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione
dell’indicatore della situazione economica equivalente, decreto del Ministero del lavoro e delle
politiche sociali 08 marzo 2013 definizione e modalità di rafforzamento del sistema dei controlli
Isee, decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 07 novembre 2014
approvazione del modello tipo della dichiarazione sostitutiva unica, ai fini Isee, dell’attestazione
nonché delle relative istruzioni per la compilazione, ai sensi dell’Art. 10 comma 3, decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri N. 159 /2013 regolamento concernente la revisione delle
modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica
equivalente, decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 29 dicembre 2015 di
approvazione del modello tipo della dichiarazione sostitutiva unica e delle relative istruzioni;
Considerato in particolare che ai sensi dell’Art. 14 comma 1 e 2 del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri in oggetto gli enti che disciplinano l’erogazione delle prestazioni sociali
agevolate sono tenuti a emanare atti, anche normativi, necessari all’erogazione delle nuove
prestazioni in conformità con le disposizioni del suddetto decreto, nel rispetto degli equilibri di
bilancio programmati; che ai sensi del medesimo Art. 14 comma 2 le prestazioni sociali
agevolate, richieste successive alla data di cui al comma 1, sono erogate sulla base dell’Isee
rivisto ai sensi del presente decreto;
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Richiamata la definizione di cui all’Art. 1 comma 1 lettera E, per la quale sono prestazioni
sociali agevolate le prestazioni sociali non destinate alla generalità dei soggetti, ma limitate a
coloro in possesso di particolari requisiti, ma comunque collegate nella misura o nel costo a
determinate situazioni economiche, fermo restando il diritto a usufruire delle prestazioni e dei
servizi assicurati a tutti dalla Costituzione e dalle altre disposizioni vigenti;
Considerato che ai sensi dell’Art. 2 comma 1 la determinazione e l’applicazione dell’Isee ai fini
dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, nonché alla definizione del livello di
compartecipazione al costo delle medesime, costituisce livello essenziale delle prestazioni ai
sensi dell’Art. 117 secondo comma lettera M della Costituzione, fatte salve le competenze
regionali in materia di normazione, programmazione e gestione delle politiche sociali e
sociosanitarie e ferme restando le prerogative dei comuni;
Ritenuto opportuno e necessario individuare i criteri univoci e semplificati per l’applicazione
omogenea delle nuove norme in materia di Isee, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 05 dicembre 2013 in premessa richiamato;
Considerato che nell’ottica dell’omogeneità delle politiche sociali il Comune di Pietra Ligure,
quale capofila nell’ambito territoriale sociale 21, ha proposto l’adozione di un regolamento unico
per i 5 comuni dell’ambito, che non si limitasse a definire esclusivamente gli aspetti relativi
all’applicazione dell’Isee, ma che nelle stesse materie indicate nel decreto del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali 08 marzo 2013 elencazione di tutte le prestazioni sociali agevolate
condizionate dall’Isee perseguisse l’obiettivo di uniformare i criteri per l’accesso, in modo da
garantire una omogeneità di trattamento ai cittadini dell’ambito;
Preso atto della bozza elaborata dall’Ufficio servizi sociali denominata regolamento comunale
per l’applicazione dell’Isee (indicatore della situazione economica equivalente), composto da 12
articoli che si allega alla presente quale parte integrante;
Ritenuta l’opportunità per quanto sopra esposto di sottoporlo all’approvazione del Consiglio
Comunale;
Richiamata la Legge 328/2000, richiamato il decreto legislativo 18 agosto 2000 N. 267,
richiamato lo statuto comunale e i regolamenti applicabili, acquisito il parere in ordine alla
regolarità tecnica della proposta, allegato alla presente, espresso dal Dirigente area
amministrativa Dottoressa Patrizia ?Losno?, ai sensi dell’Art. 49 comma 1 del decreto legislativo
del 18 agosto 2000 N. 267;
Delibera: di approvare per le motivazioni indicate in premessa, che si intendono qui riportate
integralmente, il regolamento comunale per l’applicazione dell’Isee (indicatore della situazione
economica equivalente) composto da 12 articoli, allegato alla presente proposta di deliberazione
quale parte integrante e sostanziale della stessa; di dare mandato al Dirigente dell’area
amministrativa di ogni successivo adempimento; di dare atto che il presente regolamento, ai
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sensi dell’Art. 12 comma 6 del vigente statuto comunale, sarà pubblicato all’albo pretorio
contestualmente alla presente deliberazione e nuovamente pubblicato per la durata di 15 giorni
dopo l’avvenuta esecutività della stessa, ai sensi del decreto legislativo 33 /2016 sarà pubblicato
sul sito istituzionale del Comune nella sezione amministrazione trasparente, atti generali e
regolamenti; di rendere il presente atto, ai sensi dell’Art. 134 comma 4 del decreto legislativo
267 /2000, immediatamente eseguibile stante l’urgenza di provvedere agli adempimenti e alle
iniziative necessarie.”
PRESIDENTE
Grazie Vicesindaco Foscolo. Interventi? Cons. Novara.
CONS. NOVARA
C’è stato sottoposto questo regolamento, c’è scritto “preso atto della bozza elaborata dall’Ufficio
di Pietra Ligure” etc. etc., io ho verificato: è uguale e identico a quello di Finale, lo stesso! Forse
è solo un refuso, il comma 4 dell’Art. 3 è stato conglobato nel comma 3, bisognerebbe passare a
un altro paragrafo. È uguale e identico, probabilmente abbiamo visto che laggiù funziona e
l’abbiamo adottato uguale e identico.
Volevo chiedere però: non sono state inserite e sarebbe stato magari opportuno averle, oppure
avere un’indicazione di quello che poi probabilmente farà la Giunta, le soglie di reddito per cui
ogni singola agevolazione potrà essere concessa, cioè non è stato stabilito a che reddito o che
cifra di importo di Isee si avrebbe avuto diritto a una singola agevolazione, quindi questo non è
stato inserito, anche perché spero che l’Ufficio abbia fatto un calcolo più o meno di quella che
potrà essere la conseguenza dell’agevolazione che si andrà a concedere, perché sulla base di
questa proiezione di agevolazione diciamo sono fondamentali per potere determinare la tariffa un
domani, perché se su 8 mila abitanti 7.999 hanno l’agevolazione, uno solo dovrà pagare tutto
quello che gli altri non pagheranno! Quindi buono, però bisognerebbe forse avere un’idea e per
questo chiedevo se erano già state identificate più o meno le soglie di reddito per avere diritto a
delle agevolazioni e se l’Ufficio si era fatto un’idea di quello che questo regolamento poteva
comportare.
Inoltre, per dire ancora un’ultima cosa, volevo porre un po’ più di attenzione, e l’Ufficio
dovrebbe poi farlo in seguito, soprattutto sui controlli ai fini del rilascio delle eventuali
agevolazioni, perché spesso capita che le certificazioni che vengono rilasciate e vengono
consegnate non sono proprio consone a quello che magari è la situazione patrimoniale di ogni
contribuente, quindi spesso vediamo che non coincidono, quindi porre una maggiore attenzione
al momento in cui si concede una eventuale agevolazione, sulla base di una certificazione Isee,
quindi eventualmente il Comune farsi carico di verificare ulteriori elementi che possono aiutare a
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comprendere se quella situazione che la certificazione Isee viene certificata corrisponda alla
realtà. Quindi per adesso questo, grazie.
PRESIDENTE
Prego Ass. Foscolo.
VICESINDACO
Adesso la cifra precisa non me la ricordo, ma è 4.100 è qualcosa il limite Isee, quello per
accedere alle agevolazioni dei servizi sociali. Comunque qui oggi viene fatto un regolamento, ma
da quando è entrato in vigore questo nuovo metodo di calcolo dell’Isee, che a quanto pare è più
preciso perché diciamo tiene conto di tutta la situazione patrimoniale del nucleo o del singolo,
perché per esempio prima i contributi comunali non venivano calcolati, mentre adesso chiedono
addirittura il tipo di veicolo che una persona possiede, comunque già da un paio di anni c’era
stato, avevamo portato nel 2015, il 16 febbraio 2015 avevamo comunque approvato
all’unanimità una delibera di Consiglio Comunale appunto per la nuova modalità di applicazione
del nuovo indicatore e quindi da allora già i controlli sono sicuramente più fiscali diciamo.
PRESIDENTE
Altri interventi? Prego.
CONS. NOVARA
L’ultima cosa. Il regolamento va bene, però qualora si dovesse in futuro magari verificare di
riscontrare qualche anomalia sul meccanismo, se si potesse eventualmente poi intervenire sul
regolamento, perché mi è capitato di verificare che alcuni comuni hanno riscontrato alcune
anomalie, date magari sui coniugi divorziati e sul fatto dei figli minori o sul reddito, quindi ci
sono alcune anomalie che si sono già presentate in alcuni comuni. Quindi, se si dovesse
verificare qualche situazione che oggi non abbiamo tenuto conto, magari un domani di andare a
intervenire sul regolamento o su quello che si può, sugli scaglioni e verificare se è il caso.
Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Novara.
VICESINDACO
Sì, sicuramente i regolamenti sappiamo che sono modificabili, quindi in futuro se questo non
sarà più conforme potrà essere modificato dal Consiglio Comunale.
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PRESIDENTE
Grazie Ass. Foscolo. Altri? Passiamo alla votazione. Punto 3 approvazione regolamento
comunale per l’applicazione dell’Isee, indicatore della situazione economica equivalente.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: approvato all’unanimità.
Immediata eseguibilità.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: approvato all’unanimità.
PUNTO N. 4 ALL’ORDINE DEL GIORNO - MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE MARIO CARRARA, LISTA CIVICA DEI PIETRESI, IN DATA
09.12.2016, PROTOCOLLO 34731, A OGGETTO: NUOVE DISPOSIZIONI SULL’USO
DEL SUOLO PUBBLICO NELLE PIAZZE DEL CENTRO STORICO, NELLE
CIRCOSTANZE DI MANIFESTAZIONI CULTURALI, RELIGIOSE, CIVILI E
DURANTE IL TRANSITO DELLE VIE FINITIME DI PROCESSIONI O FUNERALI.
PRESIDENTE
La parola all’Ass.Rembado… ah no, pardon! Scusatemi, la parola al Cons. Carrara. Pensavo che
la leggesse lui.
CONS. CARRARA MARIO
Quando la farà lui, la leggerà lui! Magari neanche in un futuro remotissimo, perché qua i posti
sono disponibili!
PRESIDENTE
Eh ma sono pochi giorni, Mario, il 31 si chiude la campagna, il 31 chiude la campagna degli
acquisti, non si può più.
CONS. CARRARA MARIO
Ah quella del calcio! Figurati: non guardo neanche le partite. Comincio adesso eh.
“Quello che è accaduto durante il concerto”… allora un momento: la cosa è del 05.12.16, però è
stata depositata a agosto. “Quello che è accaduto durante il concerto della cantante Fiorella
Mannoia in Piazza San Nicolò è inqualificabile. Il concerto doveva portare lustro alla nostra
Città, ospitando una cantante di livello nazionale, contestualmente a una manifestazione di
carattere turistico-culturale di qualità, e si è trasformato invece in un annoso boomerang che ha
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leso l’immagine turistica di Pietra Ligure, ciò per colpa di un branco di facinorosi maleducati, se
non teppisti, (sic). Che differenza c’è infatti tra chi sfregia l’opera di un artista che dipinge o che
colpisce e chi rovina l’opera musicale di un artista che canta, che danza, che suona? La risposta
è: nessuna, in entrambi i casi ci si trova di fronte a chi rovina un’opera d’arte.
Quello che è successo durante il concerto ha lasciato il segno, sia negli spettatori paganti sia in
chi ha letto i giornali. Il risultato di immagine è che Pietra Ligure sia un paese dove ci sia una
schiuma di persone di basso livello intellettuale e culturale, che nell’occasione di una
manifestazione culturale valida si divertano, godano, trovino piacere a rovinarla. Non male come
pubblicità di invito a frequentare questo luogo!
Quello che è successo all’Ass. Rembado, il solo che nel disinteresse o nella tolleranza di chi era
preposto è intervenuto per fare cessare l’ignobile gazzarra, è ancora più grave; redarguito,
sbeffeggiato e sul punto di essere addirittura aggredito, a lui va la nostra solidarietà, ha cercato di
riportare ordine, pure non essendone istituzionalmente tenuto, salvaguardando la dignità del
Comune che organizzava l’evento artistico.
Tutte queste cose insieme hanno fatto il giro d’Italia e l’immagine di Pietra Ligure ne è uscita
incrinata. Tutto ciò deve necessariamente portare a una seria riflessione sull’uso del suolo
pubblico nel centro storico e in particolare nelle piazze centrali nelle occasioni di manifestazioni
di rilevanza per tutta la comunità cittadina, culturali, religiose, civili o di particolari circostanze,
nelle quali la comunità manifesta un tributo di partecipazione e rispetto per l’evento come il
passaggio delle processioni tradizionali o dei funerali.
Il fatto che riguarda ciò che è avvenuto durante il concerto in argomento è tuttavia sporadico e
occasionale, infatti non riusciamo a ricordare una circostanza in cui tutta la piazza principale
della Città fosse transennata o blindata a ogni passaggio, anche pedonale, se non dietro
pagamento di un ticket oneroso. Ciò ha provocato innumerevoli lamentele e proteste, anche
perché la Piazza San Nicolò è uno snodo essenziale per la transitabilità pedonale del centro
urbano, oltre che essere e rappresentare il cuore commerciale di Pietra Ligure.
La sera del concerto, a eccezione di bar e ristoranti che hanno fatto indubbiamente ragguardevoli
incassi, anche potendo godere della rendita di posizione rappresentata dalla contiguità dei loro
dehors con la platea, che ha fatto godere ai loro clienti la musica e l’evento artistico che veniva
prodotto, ha rappresentato al contrario per gli esercizi commerciali il fermo della loro attività per
la cessazione o meglio il blocco della transitabilità. Probabilmente in futuro, se si dovesse
organizzare eventi o manifestazioni in centro a pagamento, sarebbe meglio scegliere un altro sito
che non Piazza San Nicolò. Se in passato non si ricordi che sia mai stato fatto, un motivo, una
ragione valida ci sarà stata! I benefici pratici sono stati pochi e di pochi, i disagi e le
controindicazioni molti e di molti. Se tuttavia si optasse ancora per la blindatura della Piazza,
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
sarebbe più che opportuno, per evitare ulteriori brutte figure visto quello che è successo,
revocare l’agibilità dei dehors almeno un’ora prima dell’inizio della manifestazione.
Se l’evento del concerto in Piazza lo abbiamo definito “sporadico e occasionale”, è invece
purtroppo frequente e normale il passaggio dei funerali e a cadenza di calendario il transito delle
processioni delle solennità religiose di Pietra Ligure. Abbiamo assistito e direi stiamo assistendo
con i nostri occhi sgomenti al fatto che nei dehors ben pochi siano gli avventori che si alzano in
piedi in segno di rispetto per il morto che viene portato in chiesa, ma anche per il dolore dei
parenti e delle persone che lo accompagnano. I più di quelli che sono seduti ai tavolini assistono
impassibili e indifferenti, stando stravaccati sulle loro sedie e continuando imperterriti a
consumare quanto ordinato, nessun segno di rispetto o considerazione per il momento di dolore,
altri invece sempre stando seduti chiacchierano, ridono, scherzano come se nulla fosse, anzi
guardano chi sta transitando come se si trattasse di una manifestazione folcloristica o peggio
come se si trattasse di un disturbamento alla loro spensieratezza, che deve essere non turbata da
visioni tristi o seriose in quanto cosa dovuta e fotografano anche con i telefonini.
La stessa cosa, se non di più e peggio, succede con le processioni religiose. Qui tuttavia a essere
offeso non è il ristretto gruppo di cittadini, bensì tutta la comunità che portando in processione i
suoi santi perpetua nel tempo la sua devozione e le sue tradizioni. Si obietterà che la maggior
parte delle persone che siedono nei dehors sono abitanti nelle città dove non ci sono quasi più né
processioni né cortei funerari, quindi non c’è più la cultura e la consapevolezza della solennità e
aggiungo io soprattutto del rispetto di tali circostanze. Tuttavia nella nostra Città questi usi,
queste tradizioni sono ancora per fortuna ben vive e non dobbiamo essere noi pietresi a adattarci
o assuefarci alla sciatteria, alla maleducazione degli altri che vengono come ospiti, bensì è chi
viene nella nostra Città a dovere rispettare le nostre consolidate consuetudini.
Se stiamo degradando verso una deriva di indifferenza e apatia, verso i valori del rispetto e
dell’educazione, questi devono essere proposti tramite un’opera di cultura, ma anche di regole
certe, che stabiliscano quali sono i tempi in cui al proprio piacere e tornaconto personale devono
sostituirsi il rispetto e le ragioni degli altri.
È per tutto quanto sottoscritto che chiediamo sia approvata la presente mozione consiliare nel
dispositivo che segue: il Consiglio Comunale di Pietra Ligure impegna il Sindaco e la Giunta a
emettere provvedimenti competenti in tema di nuove regole per il godimento del suolo pubblico
nelle piazze centrali del centro storico, allorquando le stesse siano interessate da manifestazioni
culturali, religiose, civili, siano esse rappresentate da intrattenimenti stabili nelle piazze come da
transiti ai margini delle stesse, tramite un’ordinanza di competenza del Sindaco e poi con una sua
successiva normazione regolamentare si stabilisca che: a) allorquando si chiede una
manifestazione di carattere stabile a pagamento nell’ambito del perimetro delle piazze i suoli
pubblici, ove hanno sede i dehors, sono revocati un’ora prima dell’inizio della manifestazione, b)
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
allorquando ai margini delle piazze, sulle vie finitime, transita una processione religiosa o un
corteo funebre, i dehors dei pubblici esercizi devono essere sgombrati dai frequentatori e
avventori mezz’ora prima dell’ora programmata per il passaggio del corteo, c) deve essere
stabilita una sanzione pecuniaria da calcolarsi sul numero dei contravventori che fossero presenti
comunque nei dehors a carico dei titolari della licenza, d) alla seconda riscontrata violazione
delle regole suddette revoca della concessione di suolo pubblico del dehor.”
Mentre stavamo completando la presente, abbiamo letto dal Secolo X-IX - stiamo parlando che
quando l’ho fatta eravamo alla fine di luglio - del 31 luglio 2016 che è stata riportata a grandi
linee la proposta sopra illustrata, che avevamo preannunciato in apertura dello scorso Consiglio
Comunale e stiamo parlando di ferragosto, di agosto; in riscontro a essa il Sindaco si dice nella
sostanza d’accordo, ma non nel metodo, preferendo all’emissione di un’ordinanza l’invio di una
semplice lettera di persuasione e raccomandazione. Noi speriamo che il Sindaco non sia stato
compreso o si sia espresso bene, oppure noi speriamo di avere capito male, perché una semplice
lettera di persuasione o raccomandazione avrebbe gli stessi effetti di tutte quelle altre dello stesso
tipo che in Italia sono state mandate o si mandano, per fare vedere che formalmente ci si
interessa ai problemi, ma nella sostanza per non scontentare o mettersi contro lobby, categorie di
persone, persone singole o centri di interessi, non si adottano regole certe e sanzioni precise, ma
solo raccomandazioni. Anche questa lettera farà probabilmente la fine delle altre.
D’altronde non ci stupirebbe più di tanto questo atteggiamento, in linea con quanto da lui già
operato per esempio con le devastazioni dei parchi da parte dei giovani teppisti: anziché
sanzionati, solo sgridati con una ramanzina. Per fare il Sindaco bisogna avere anche la dose
giusta di coraggio di prendere dei provvedimenti, che possono scontentare alcuni pochi, ma
essere apprezzati dalla maggioranza se sono giusti. Tuttavia lo insegnava già Don Abbondio: se
uno il coraggio non ce l’ha, non è che se lo può dare. Questa è la mozione.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. La parola all’Ass. Rembado.
ASS. REMBADO
L’inserimento nel calendario degli eventi estivi del concerto di Fiorella Mannoia è stato
preceduto da attente valutazioni e sono state fatte valutazioni di tipo economico e politico. Ho
già avuto modo di evidenziare che il concerto di i Fiorella Mannoia si è quasi completamente
autofinanziato e la possibilità di autofinanziare un evento culturale di un certo livello comporta
tutta una serie di accorgimenti anche sotto l’aspetto logistico di un certo tipo. Da qui la necessità
di chiudere la Piazza.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Questa Amministrazione sta cercando con difficoltà di elevare quella che è la proposta culturale
e turistica del nostro paese, del nostro territorio e questo ci sta consentendo in qualche modo di
differenziarci rispetto a altre realtà anche a noi limitrofe, perché riteniamo che bisogna puntare
sempre in alto e non adeguarsi a un tipo di intrattenimento piatto e rivolto a un’utenza che può
anche essere non ai livelli di una città turistica come la nostra. Queste valutazioni sono state
fatte, sono stati quindi valutati i pro e i contro e a parere dell’Amministrazione sono stati molti
più i pro a favore di questo tipo di operazione rispetto a quelli che sono, invece, i contro. I
risultati ci hanno dato ragione.
Quindi vedo non positivamente, accolgo non positivamente le parole del Cons. Carrara e non le
condivido, perché l’evento del concerto di Fiorella Mannoia ha avuto un eco positivo sulla
cittadinanza, ma anche soprattutto per quanto riguarda l’immagine della Città e del turismo della
nostra Città. Tra l’altro credo che sia proprio il luogo dove si va a svolgere un determinato tipo di
evento che è capace in qualche modo di dare quel valore aggiunto all’evento, nello stesso tempo
l’evento portato in un luogo culturale e di pregio architettonico può in qualche modo valorizzare
anche il luogo stesso.
Ne troviamo conferma in numerose manifestazioni, soprattutto negli ultimi anni, che tendono a
collocarsi nelle piazze centrali delle città italiane e estere, ricordo con un ricordo piacevole il
concerto inaugurale dell’Expo di Milano, che è stato, si è svolto in Piazza Duomo, non è stato
portato nella periferia di Baggio o di Cinisello Balsamo o quale altro paese, quindi è stato scelto
un luogo centrale della vita culturale del paese. Quindi questo ci rincuora e ci conferma che il
fatto che la scelta di collocare in un determinato luogo può essere, come dire dare valore
aggiunto a un determinato evento.
Venendo a quelli che sono gli aspetti, invece, più logistici, quelli che hanno preceduto
l’organizzazione e la scelta di questo evento, diciamo che la chiusura della Piazza è stata limitata
per quanto riguarda il tempo, perché si tratta del tempo necessario allo svolgimento dell’evento;
prima dell’evento sono state fatte numerose riunioni insieme ai commercianti in particolare della
piazza, commercianti del food e del non food; questi commercianti, sia quelli del food che quelli
del non food, hanno acconsentito a questo tipo di evento, quindi c’è stato un confronto con loro
proprio perché i commercianti hanno capito che un evento di questo tipo poteva dare lustro
all’immagine della Città, quindi è stata assolutamente condivisa e accolta la scelta. Da qui poi si
sono organizzati nel dettaglio gli aspetti, invece, un pochettino più logistico-organizzativi fino a
arrivare alla buona riuscita, all’ottima riuscita dell’evento.
Rispondendo a quelle che sono le considerazioni del Cons. Carrara sul fatto che determinati
eventi non debbano essere svolti in determinate circostanze, perché ci sono persone maleducate
che possono in qualche modo andare a inficiare la buona riuscita di questo evento, beh noi a
questo tipo di situazione vogliamo rispondere portando la cultura nelle piazze, cioè pensiamo,
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
riteniamo che andare a imporre atteggiamenti e come dire azioni anche repressive non possa dare
un risultato positivo. Il risultato positivo lo si ottiene se la cultura scende nelle piazze e diventa
strumento di educazione, quindi al soggetto che ha rumoreggiato durante il concerto di Fiorella
Mannoia, così come al soggetto che scatta la foto durante il funerale e il passaggio del corteo
funebre, a questi soggetti bisogna rispondere portando la cultura nelle piazze e fare in modo che
la cultura possa in qualche modo educarli.
Quindi la proposta poi al Consiglio Comunale è quella di respingere la mozione del Cons.
Carrara, a fronte delle considerazioni appena svolte.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Rembado. Cons. Mario Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
Questa mozione
ha tratto spunto dal concerto di Fiorella Mannoia per parlare della
regolamentazione, ma non è che il concerto di Fiorella Mannoia ci abbia fatto molto caldo o
molto freddo. Fiorella Mannoia è una dei tantissimi cantanti che, se non vanno al Metropolitan o
se non vanno a Milano o se non vanno all’Arena di Roma e vengono a Pietra Ligure, è una delle
tanti che si cerca di salvare sbarcando il lunario, né più né meno come fanno tanti, come hanno
diritto di fare tutti quelli che fanno quel mestiere lì.
Lo spunto è stato dato però dal fatto che, se lei mi dice che l’eco è stato positivo per la Città, lo
dice lei che forse lei non legge tutti gli altri giornali! L’eco è stato catastrofico per la Città, mi
hanno telefonato delle persone non dico da Milano, da qualsiasi parte per dire “cos’è successo a
Pietra Ligure? Che fischiate i cantanti, che ci sono delle gazzarre ignobili nelle piazze, quando ci
sono manifestazioni di cultura c’è gente che approfitta per contestare”, non contestare delle
manifestazioni, contestare della cultura come dice lei, io sinceramente ho detto “non lo so,
perché combinazione io non c’ero” e riporto quello che i giornali hanno scritto. Il concerto
seppure lei mi dice, e sento quello che ha detto lei, che si è autofinanziato, guardi che però i dati
che mi ha dato il suo ufficio smentiscono quello che dice l’Assessore, perché lei me l’ha già
detto l’altra volta nell’altro Consiglio Comunale che si è autofinanziato, il suo ufficio mi dice
che invece ha avuto dei costi veramente rilevanti, me l’ha dato il suo ufficio, non me l’ha dato il
parroco o me l’ha dato Santa Corona, me l’ha dato il suo ufficio!
Qui c’è un ufficio che dice una cosa e l’Assessore che forse per motivi di immagine viene qui in
Consiglio Comunale e ne dice un’altra! Adesso sa cosa farò? Siccome lei continua, io farò
un’indagine personale per vedere se è l’ufficio che dice delle storie, che dice delle fandonie, o se
è lei che viene qua e dice delle menzogne, perché non è possibile venire qui e dire che il concerto
di Fiorella Mannoia si è autofinanziato, quando invece sembra che sia in passivo di 60 mila
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Euro, capisce? Perché è il suo ufficio che mi ha dato delle notizie, io ho fatto la richiesta non
perché ero bravo perché sono andato a chiedere per piacere, ho fatto una richiesta depositando a
protocollo la domanda per avere notizie sulle spese, chiedendo le delibere e chiedendo anche le
determine, e mi hanno dato dei risultati che smentiscono clamorosamente. I funzionari - non lei
che può avere un interesse di immagine a dare delle altre notizie - mi hanno dato queste, così
adesso andrò a vedere se quello che dice lei è vero o seppure i suoi funzionari straparlano o
strascrivono.
Eppure io le ho detto che le davamo la solidarietà perché lei non era quello che doveva andare a
fare il Carabiniere o il Vigile o qualcosa, lei doveva starsene seduto, non è addetto a tutelare
l’ordine pubblico, non è il suo compito. Le dicevo: bravo che l’ha fatto, sennò non l’avrebbe
fatto nessuno e l’eco sarebbe stata ancora più negativa.
Vede? Quando io parlo che la Piazza centrale di San Nicolò di Pietra Ligure è cruciale per la
viabilità, dico che è cruciale perché avete chiuso la Piazza e tutti quelli, tutti gli esercizi
commerciali in Piazza, ma anche quelli da una parte e dell’altra hanno chiuso quella sera, e
perché? Perché non si poteva più passare. E si avanzi, Ass. Rembado, di citarmi esempi da altre
parti, perché il concerto dell’Expo in Piazza Duomo è stato un concerto al quale ho partecipato
anch’io, ho qui le fotografie che gliele facevo vedere all’Avv. De Vincenzi, ero dalla parte di chi
lo eseguiva, ho le fotografie sia della preparazione sia delle prove che prima e dopo, c’ero
anch’io, ho avuto anch’io questo onore, ma le posso garantire che la Piazza del Duomo non è
stata transennata tutta, è stata transennata nella parte centrale, la Piazza del Duomo era
percorribile in tutti i sensi. La Piazza del Duomo non è morta, anzi era un posto assolutamente
vivo, che continuava a vivere e non è stato fatto morire, com’è stata fatta morire invece la Piazza
di Pietra Ligure, perché è stata fatta morire a eccezione di alcuni dehors di bar, che poi abbiamo
visto hanno effettuato il servizio di catering, che il Comune ha anche pagato 600 Euro tanto per
dire, che quindi hanno svolto un determinato… come possiamo dire? Servizio nella parola più
appropriata, ma hanno lavorato.
Mi sembra quindi che la Piazza San Nicolò completamente chiusa sia una assoluta assurdità, se
non è mai stato fatto in 50 anni un motivo ci sarà. Se poi lei la vuole continuare a chiudere
semini così, poi raccoglierà, vedremo!
Portare la cultura nelle piazze è una cosa bella, però portare la cultura quando ci sono i
maleducati non è una cosa bella e io dico che chi usufruisce di un dehor, piccolo o grande che sia
in una piazza, come può essere la piazza San Nicolò, la Piazza Vittorio Emanuele o la Piazza
Vecchia, che usa questo dehor in modo improprio, cioè consentendo che passa un funerale, e ho
assistito io perché partecipavo al funerale, c’era gente che sberleffava, nessuno che si alzava in
piedi, gente che continuava a sghignazzare, alla processione del venerdì santo io ho assistito a
gente che rideva a crepapancia, prendendo in giro quelli che portavano la bara del Cristo Morto,
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
tanto per dire. A me non sembra una gran bella cosa, non sembra un gran segno di civiltà e la
maleducazione si può curare portando la cultura nelle piazze, ma la maleducazione in questi
termini non deve essere consentita!
A me sembra che, se si dice mezz’ora prima che passi un funerale, una processione o un
qualcosa che porta, comporta il rispetto, se si va a dire al titolare del dehor “guarda sta per
passare un funerale, per mezz’ora tu devi chiudere e devi dire ai signori che sono lì che si alzino
in segno di rispetto”, una volta passato il funerale si risiedono, una volta passata la processione si
risiedono, ma ci deve essere un elemento di rispetto che deve essere imposto dal Comune, che
non deve solo tutelare l’interesse dei titolari dei dehors e quindi dei bar, deve tutelare
l’immagine, il senso civico, il senso di rispetto, di educazione di tutta la popolazione, della quale
facciamo parte anche noi che non siamo titolari di un bar, tanto per dire. Lo so che sarebbe molto
più comodo, molto più semplice, che non comporterebbe grane o critiche non avere fatto questa
mozione, perché così tutto continua a andare così com’è, tutto continua a scivolare nella
sciatteria, tutto continua a scivolare nel disordine e nella maleducazione, ma io dico: ci dovrà
essere qualcuno che pone un freno, che pone un limite, che dice basta a queste cose? Perché
questa è la parola che bisogna dire “basta” a quelli che ridono quando passa un morto, a quelli
che sghignazzano di fronte a quando passa una processione, ci deve essere un “basta” e il “basta”
non si può esprimere soltanto facendo la raccomandazione, perché le raccomandazioni, come ha
detto, come ha scritto il Sindaco sul giornale, lasciano il tempo che trovano, perché nessuno le
applicherà mai le raccomandazioni e se le applicheranno le applicheranno in modo blando “non
si sono voluti alzare, cosa facciamo?”, ma se noi diciamo a questi signori “guardate che ognuno
che sta lì sono 100 Euro di multa” oh accipicchia se li fanno alzare! Ma non dico di farli alzare
tutta la sera, dico di farli alzare per quei minuti che passa la processione, il funerale o
quant’altro.
Mi sembra un criterio di ordine, che salvaguarda la nostra esigenza di cittadini, che non siamo i
baristi e che non siamo coloro che eserciscono l’attività pubblica, di avere tutelata quella che è
l’immagine della nostra Città e il rispetto che si deve per certe tradizioni e per… la vogliamo
mettere? Non solo per la religione, anche per la cultura stessa che è in noi e che è nelle nostre
consuetudini.
PRESIDENTE
Grazie Carrara, il tempo è scaduto.
CONS. CARRARA MARIO
Tanto ho finito.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
Prego Ass. Rembado.
ASS. REMBADO
Solo un’ultima precisazione. Il Cons. Carrara continua in qualche modo a giocare sul fatto che il
concerto di Fiorella Mannoia è costato x soldi pubblici, ripeto: l’ambizione è quella di
organizzare eventi di questo tipo, che hanno dei costi, e cercare di autofinanziarli. Se, Cons.
Carrara, l’obiettivo è questo e ci siamo avvicinati al completo autofinanziamento, però …
(intervento fuori microfono) Cons. Carrara, se lei fa l’accesso agli atti per avere …(intervento
fuori microfono)
PRESIDENTE
Per favore!
ASS. REMBADO
L’ha già fatto, ma evidentemente l’accesso agli atti l’ha fatto in modo errato, perché l’accesso
agli atti non si fa l’accesso agli atti per estrarre documentazione comprovante le uscite, gli
accessi agli atti si fanno anche per avere la documentazione comprovante le entrate. Allora, se lei
si legge le uscite a suo piacimento e fa delle considerazioni che sono legittime, si vada anche a
fare l’accesso agli atti per avere ha documentazione comprovante le entrate.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Rembado. Cons. Cutturini.
CONS. CUTTURINI
Innanzitutto mi scuso per il ritardo, va beh. Io volevo solo dire un paio di cose, cioè ho capito la
sua ratio, diciamo così, nell’agire secondo il suo ruolo, secondo quelle che sono le mansioni etc.,
non era possibile veramente comunque mantenere - diciamo così - la strategia del recupero etc.,
spostando? Abbiamo un campo sportivo per esempio, quale era il problema? Perché mi viene
anche da pensare che innanzitutto si è favorita una parte del paese, della Città e magari chiedo
anche, solleciterei a favorire anche altre zone. Capisco che è differente, capisco che il centro
storico, la Piazza è la perla attrattiva, che se non ci fosse la Piazza, le periferie potrebbero pure
tranquillamente morire, di fatto non mi sembra che ci sia comunque un’attenzione quantomeno
equilibrata nel favorire, diciamo così, la Piazza e anche i commercianti della Piazza, perché
dobbiamo mettere in gioco anche queste questioni. Lo sapete meglio di me: Pietra Ligure vive di
turismo sostanzialmente, comunque il turismo è una parte fondamentale dell’economia pietrese.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Vedo che avviene anche questo, questa ridistribuzione equa di eventi o comunque è molto
limitata in questo caso.
E poi mi viene anche da pensare che molti turisti magari non era interesse loro e comunque
avevano diritto, sia turisti che cittadini, a transitare all’interno di quella Piazza, quindi messe
insieme queste due cose è possibile che non si poteva comunque recuperare i soldi, avere una
ratio di questo tipo da un’altra parte? E in qualsiasi caso si è favorito un gruppo, teniamo
attenzione anche a favorire gli altri gruppi e teniamo attenzione al fatto che ci sono dei cittadini i
quali vengono a Pietra, spendono dei soldi, incrementano la nostra economia e avrebbero avuto
magari piacere di passare in quella Piazza e di Fiorella non gli sarebbe interessato nulla! È questa
la mia…
PRESIDENTE
Grazie Consigliere.
ASS. REMBADO
Vorrei essere chiaro sul punto, perché qui l’Amministrazione comunale favorisce la Città, tutti i
cittadini, non favorisce, non c’è tizio, caio, sempronio, non c’è chi deve essere tutelato e chi non
deve essere tutelato. L’Amministrazione Comunale cerca di tutelare la cittadinanza e lo sta
dimostrando in tutti i settori, dal turismo ai lavori pubblici al sociale alle politiche educative,
quindi vorrei che sia chiaro questo concetto, vorrei davvero che fosse chiaro.
Ripeto: il collocare un evento in un determinato luogo è una scelta, la scelta è quella di andare a
valorizzare l’evento e a valorizzare il luogo in cui viene svolto l’evento, ripeto: non avrebbe
secondo me alcun senso organizzare un evento di qualità in un luogo che non ha qualità. Ho fatto
l’esempio prima di Baggio a Milano o Cinisello Balsamo in un altro, quindi la linea politica è
quella: vogliamo valorizzare i luoghi meritevoli di valorizzazione e lo facciamo portandoci
eventi, che sono Piazza San Nicolò, sono il centro storico, possono essere la passeggiata di
Levante così come la passeggiata di Ponente e stiamo dimostrando di cercare in tutti i modi di
portare eventi anche in luoghi che fino a oggi non sono mai stati toccati da eventi, eventi appunto
sulla passeggiata di Levante e sulla passeggiata di Ponente.
Qui non c’è nessuno che è stato agevolato, addirittura mi permetto anche di stare questa piccola
considerazione, ma coloro che lei dice, che asserisce essere stati agevolati dal fatto di avere un
concerto di un certo tipo, hanno visto il loro dehor ridurre evidentemente, ridurre notevolmente
gli incassi che avrebbero avuto quella serata, perché non hanno avuto alcuna rotazione di
clientela e hanno visto il tavolino bloccato per 2 ore, quando invece quel tavolino avrebbe
prodotto uno, due, tre volte tanto se avesse avuto un tipo di rotazione, quindi venendo proprio
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
allo specifico: i dehors della Piazza, i 4 dehors della Piazza hanno avuto probabilmente un danno
economico rispetto al favore che lei ritiene che si sia prodotto.
Le attività commerciali della Piazza hanno dato il benestare, perché qui ci si vuole solo e
esclusivamente con il dialogo con le attività di categoria. C’è un confronto quotidiano con tutte
le attività di categoria e hanno dato il benestare e non solo, anche un ultimo dato: la chiusura
ovviamente della Piazza è una porzione talmente circoscritta rispetto a tutto il centro storico
della Città che è sotto gli occhi di tutti, questo ha comportato che il flusso di gente fosse
spalmato su tutto il centro storico della Città, a partire (sic) ai vicoli, portando tantissima gente
che nella settimana di vacanza non si era neanche affacciata minimamente sui carrugi del centro
storico, quell’occasione ha portato migliaia di persone a veicolare all’interno del centro storico,
portando vantaggi economici alle attività del centro storico che fino a ieri ne avevano inferiori
rispetto a quelli che hanno avuto quel giorno, ricevendo numerosissime richieste
paradossalmente, da parte delle attività del centro storico, di procedere più spesso alla chiusura
della Piazza centrale.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Rembado. Altri? Cons. Novara.
CONS. NOVARA
Sì, io volevo un po’ più ritornare forse all’oggetto proprio della mozione, che non è solo un
evento particolare, ma è proprio un qualcosa che parla di una disciplina del suolo pubblico in
determinate circostanze, che sono quelle delle manifestazioni religiose, civili, funerali etc..
Probabilmente a nostro avviso ci sembra che l’attuale regolamento comunale dell’occupazione
spazi e suoli pubblici non regolamenti i casi particolari, se non all’Art. 15 dove prevede la
sospensione della concessione, dove dice proprio al comma 1 che è facoltà del Comune, in
occasioni straordinarie e /o ragioni di utilità o di ordine pubblico, prescrivere lo sgombro delle
aree concesse in uso etc. etc..
Quindi è già previsto, però non è regolamentato quello che chiedevamo noi in determinate
occasioni di adottare, forse basterebbe una norma di buon comportamento, non so se basta o
meno, certo è vero quello che diceva il collega Carrara che sovente, in occasioni religiose
soprattutto, la gente non si comporta nel modo più educato. Questo sarà difficile regolamentare,
perché il Comune non può forse dettare le regole di comportamento, però ci può provare
cercando di concedere la concessione spiegando che forse l’utilizzo va fatto secondo determinate
norme.
Quindi sta a voi magari vedere cosa va migliorato in questo regolamento, in modo che sia le
concessioni sia anche gli esercizi commerciali in determinate occasioni osservino determinate
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
regole, che possono essere anche quelle del - basterebbe - buonsenso di non schiamazzare in
determinati momenti. Certo non è facile regolamentarlo, però chiediamo che in determinate
occasioni possa essere fatto uno sforzo da parte del Comune e fare una modifica nel
regolamento, perlomeno prevedere qualcosa un po’ più restringente, in modo che si possano
evitare casi come quelli che succedono e non solo in occasione della Mannoia, ma magari in
determinate manifestazioni.
Tutto qua, non so se siete dell’idea di modificare o perlomeno andare a trovare un qualcosa che
possa regolamentare meglio determinate occasioni, perché è palese che certi cittadini, non solo
noi, c’è stato riportato da certi cittadini il comportamento di certe persone che vanno a utilizzare
determinati spazi, ledono un po’ anche l’immagine di Pietra come si è detto, dei cittadini pietresi
o di quelli che si comportano in modo corretto. Per colpa di qualcuno, andiamo un po’ a
rimetterci tutti, tutto qua.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Novara. Altri? Carrara Mario secondo intervento.
CONS. CARRARA MARIO
Infatti non è che dobbiamo concentrarci sul concerto della Mannoia, a noi del concerto…
PRESIDENTE
Ah no, è dichiarazione di voto.
CONS. CARRARA MARIO
No, io il secondo intervento devo fare, ho letto la mozione, ho fatto il primo intervento, ho diritto
alla replica.
PRESIDENTE
Non mi mandate in fibrillazione, me lo sono scritto.
CONS. CARRARA MARIO
Ricomincio da adesso, decorrono adesso i 5 minuti, non da prima, altrimenti sono già persi 2
minuti.
Allora non è che a noi il concerto della Fiorella Mannoia - ripeto - ci faccia tanto caldo o ci
faccia tanto freddo....**** un pretesto per introdurre il discorso della regolazione dei suoli
pubblici, in particolare i suoli pubblici nelle piazze. È indubbio che chi usufruisce del suolo
pubblico delle tre piazze principali di Pietra Ligure, Piazza San Nicolò in primis, Piazza Vittorio
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Emanuele e Piazza Vecchia, ha una posizione di rendita di vantaggio, una cosa è usufruire del
suolo pubblico in quelle tre piazze lì, un’altra cosa è usufruirne, con tutto il rispetto, in Via
Genova o Viale della Repubblica. Allora io dico: siccome la posizione già è commercialmente
diciamo così favorita, a questo punto ci sono dei diritti, ci sono dei benefici, ma devi anche dare
dietro qualcosa e dare indietro qualcosa è quello a cui si riferiva il Cons. Novara, cioè bisogna
che inseriamo una norma regolamentare che stabilisce che le particolari circostanze, che sono
appunto quelle dei passaggi delle processioni e dei funerali, per il rispetto che si deve a chi sta
vivendo una particolare situazione di sofferenza e di dolore, devono vedere la revoca del suolo
pubblico per il momento che coincide e che precede immediatamente il passaggio della
processione e del funerale stesso.
Attenzione: non dico che dobbiamo contrastare la maleducazione sic et simpliciter, perché se
uno è maleducato stando sotto gli alberi della Piazza o sul margine, rimane maleducato ma sarà
sanzionato solo se commette un reato, un illecito, ma se uno è solo maleducato perché ride, fa le
boccacce e fotografa così, rimane quello che è. Io dico che non bisogna favorire una cosa del
genere quando, nel momento in cui tu dovresti godere di un momento di relax, di tranquillità e
goderti la vacanza, te ne stai seduto ignorando che in quel momento, in quel particolare luogo
della Città che hai scelto per vivere la vacanza e per passarti il tuo relax, c’è un momento di
dolore oppure un momento di raccoglimento: non puoi ignorarlo.
Io so benissimo che a Milano non si fanno più i funerali, i funerali vedono soltanto
l’accoglimento della salma di fronte alla chiesa e basta, poi se ne vanno via, non ci sono più le
processioni, non ci sono più le processioni da nessuna parte, perché per motivi di viabilità e di
circolazione non se ne fanno più. Vengono visti in questi piccoli paesini questi momenti con
grande interesse, il funerale dove vede le persone che fotografano il funerale ma dove si è mai
visto? Eppure ho visto che si fotografano i funerali come se fosse il passaggio di una banda (sic),
ma che motivazione c’è? Lo puoi fare, ma se lo fai in piedi sul marciapiede, non lo devi fare se
stai seduto in un dehor, perché il Comune non la può favorire questa cosa e secondo me non può
favorire, non può accettare che nessuno si alzi in piedi e che per di più vada contro quelle che
sono determinate regole di comportamento e di rispetto.
Dico anche che io sono d’accordo che si vada d’accordo con le categorie, specialmente con
quelle del centro, siamo nel centro! Però una cosa è andare d’accordo e un’altra cosa è essere
succubi o subire dei diktat, perché io non posso accettare questa parola che ha usato lei: il
benestare? Il benestare delle categorie? Ma che benestare! Il Comune dà delle regole di
comportamento, poi si concordano, si prova a trovare un accordo, ma il Comune non accetta i
benestare delle categorie, il Comune impone delle regole se del caso, perché rappresenta la
pubblica collettività, anche gli interessi di quelli che non eserciscono attività commerciali o di
pubblici esercizi e che vogliono soltanto che le cose vadano in un determinato modo di rispetto.
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Il benestare, come ha usato lei, caro Ass. Rembado, io non la accetto una cosa del genere! Il
Comune è un ente superiore e voi siete lì e noi siamo qua perché siamo stati eletti da tutta la
collettività rappresentata dai 9.200 abitanti, non dai 50, i 20, i 30 membri dell’associazione varia
che tutela la propria categoria. Di questi io sto a sentire l’opinione senz’altro e la rispetto, ma se
questa non coincide con l’interesse generale che lo rappresentate voi, io non sto (sic) il benestare,
prendo atto e se del caso mi comporto diversamente, perché questo è il vostro mandato, non solo
di tutelare la categoria, ma di tutelare tutti. Quando parliamo di categoria si intende non solo chi
vende o chi somministra, ma si intende anche chi consuma e si intende anche chi non consuma,
chi passa soltanto.
PRESIDENTE
Grazie Carrara…
CONS. CARRARA MARIO
Finisco. È per questo che io ritengo che la motivazione della mozione sia valida, è per questo che
ritengo una risposta da voi positiva, anche solo di cambiare il regolamento, vada nella direzione
di una regolamentazione e di una sistemazione di questa cosa che non può essere accettata.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Replica Cons. Rembado.
ASS. REMBADO
Noi evidentemente usiamo il dialogo e non la forza e l’arroganza, noi dialoghiamo
quotidianamente con tutti, quindi evidentemente da questo punto di vista siamo molto distanti,
culturalmente distanti con il Cons. Carrara. In ultimo mi permetto anche di dire un’altra cosa:
poco fa il Consigliere diceva “a me del concerto di Fiorella Mannoia non importa nulla, non mi
fa né caldo né freddo”, il concerto di Fiorella Mannoia occupa due terzi della mozione, che non
ha presentato l’Ass. Rembado, è stata presentata dal Cons. Carrara, quindi questo dimostra che
c’è anche un uso improprio della mozione.
La mozione dovrebbe essere un dialogo che nasce su tematiche che richiedono un impegno alla
Giunta di operare in un determinato settore, secondo la sua politica che la minoranza può
chiedere. Ci sono altri strumenti per fare questo tipo di considerazione, che sono le interpellanze
e le interrogazioni, quindi noi rispondiamo nel momento in cui ci vengono fatte delle determinate
richieste e lo strumento per fare delle richieste sono le interpellanze e le interrogazioni, non le
mozioni dove ci sono, ripeto: due terzi della mozione vengono occupati da Fiorella Mannoia, si
parla di Fiorella Mannoia perché due terzi della mozione hanno a oggetto questo tipo di tematica.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Quindi anche per questa ragione chiedo non solo nel contenuto, ma anche perché c’è un uso
improprio quotidiano di mozioni che, anziché essere mozioni, dovrebbero essere interpellanze
che richiederebbero 5 minuti di discussione, anziché 2 ore e mezza, ecco anche per questa
ragione chiedo al Consiglio Comunale e alla maggioranza soprattutto di respingere questa
mozione.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Rembado. Altri? Dichiarazioni di voto? Cons. Mario Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
L’Ass. Rembado, quando è andato a scuola, non era bravo di matematica, come non lo ero io
probabilmente, perché dire che due terzi, e ho qui la cosa, c’è una pagina dedicata a Fiorella
Mannoia, sono 4 pagine, le altre 3 sono dedicate al problema più grave. Se poi lui vuole fare il
gioco delle tre carte e, dato che siamo ripresi in streaming, far vedere quello che non è, faccia.
Comunque, Cons. Rembado, la ringrazio che dice all’opposizione come devono fare
l’opposizione, lo saprai meglio quando sarà all’opposizione lei, il che glielo auguro presto, così
si accorgerà come si fa e si accorgerà cosa vuol dire essere all’opposizione e come ci si
comporta. Finora non mi sembra che da assessore, le poche volte che è intervenuto, abbia brillato
per avere la lode dell’opposizione, l’opposizione è stata benefica dei suoi riguardi perché non
l’ha mai preso di mira, però le poche volte che adesso lei è intervenuto è intervenuto con un
animus pugnandi che la dobbiamo riconsiderare. E comunque io dico che rispondere in questo
modo vuol dire esulare il problema.
Fiorella Mannoia è l’elemento scatenante, è successo un fatto che ha avuto un eco nazionale
perché ne ha parlato Il Corriere della Sera, ne ha parlato la stampa, ne hanno parlato altri giornali
fuori da Pietra Ligure, ma non per dire che Fiorella Mannoia ha fatto il concerto a Pietra, per dire
che alcuni hanno sghignazzato durante il suo concerto. Se ne avesse parlato Il Corriere della Sera
dicendo “Fiorella Mannoia è venuta a Pietra, è stato un evento nazionale”: no, ne hanno parlato
per dirne male e allora su questo siamo intervenuti, perché anche la gente ci ha detto “ma perché
non fate qualcosa? Quando passano le famose processioni e i funerali la gente sghignazza,
perché non fate niente?” e abbiamo fatto, non ce lo siamo inventati noi, non ce lo siamo inventati
noi.
Allora, siccome siamo noi che oltre a occupare le sedie dobbiamo anche prenderci delle
responsabilità, e sto venendo alla dichiarazione di voto, per prendersi le responsabilità non
bisogna essere soltanto coloro che dicono “siamo stati votati, siamo noi che rappresentiamo”,
bisogna oltre che rappresentare anche decidere e anche decidere in modo, se si vuole, magari
impopolare o contro le correnti di pensiero normali, però decidere. Io penso che in questo modo
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
la parola “basta alla maleducazione, basta favorire questi atteggiamenti di sciatteria” bisogna
dirla, che qualcuno abbia il coraggio di dirla. Noi abbiamo fatto la proposta, dite no e ne
prenderemo atto, la gente saprà che voi avete detto no e il primo funerale che c’è che la gente
sghignazza noi diremo “noi l’abbiamo fatta, la Giunta Valeriani ha detto no, che può
continuare”.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Il punto è chiuso, dichiarazioni di voto? L’ha già fatta l’Ass. Rembado,
altri? Il Sindaco, la parola al Sindaco Valeriani.
SINDACO
Grazie Presidente, volevo solamente mettere in evidenza un paio di aspetti che secondo me
devono essere considerati. Capisco nella sostanza, nella forma no, nella sostanza capisco molto
la mozione di Carrara, in realtà processioni ne abbiamo fatte molte insieme in 10 anni di
amministrazione e questo discorso si faceva continuamente durante le processioni, dove si
notavano sensi di maleducazione, senso effettivamente di poco rispetto, soprattutto nei confronti
delle processioni. Ma aimè in quel momento forse se ne parlava, ma non era possibile farlo, in
questo momento è più facile farlo e addirittura si evoca addirittura Don Abbondio: Don
Abbondio viene paragonato, o io sottoscritto vengo paragonato a Don Abbondio, non avendo
coraggio di impormi su delle questioni di questo tipo.
Io ho detto che mi sembrava molto di buonsenso fare una lettera alle attività commerciali delle
piazze, dove si poteva raccomandare una cosa di questo genere, non credo che sia possibile fare
una mozione di questo genere, ma aimè i lettori dei romanzi storici, i lettori dei romanzi d’amore
si dividono secondo me in tre categorie: ci sono i lettori che leggono il titolo e leggono il primo
passo, il primo pezzo, poi non gli piace, lo chiudono e lo mettono via; ci sono altri lettori che
sono molto più, per esempio i lettori di romanzi amorosi, leggono il titolo, leggono la prima
parte, poi vogliono andare a vedere come finisce e vanno a vedere la fine, mentre invece ci sono
dei lettori molto più oculati, molto più tranquilli, molto più pacati che lo leggono tutto il
romanzo e chi legge tutto il romanzo dei Promessi Sposi, il romanzo più letto scritto in lingua
italiana, sa benissimo come termina. Don Abbondio viene rivalutato e ha la possibilità di
celebrare il matrimonio di Renzo e Lucia.
I personaggi che si addicono più al Cons. Carrara, e lo mette in evidenza anche nell’esposizione
della sua mozione, perché usa il plurale maiestatis “mentre stavamo” e la firma lui, quindi cosa
mette in evidenza? Un aspetto di Don Rodrigo, un aspetto dell’Avv. Azzecca Garbugli, ecco se
uno va a leggere bene completamente il romanzo, va a vedere come terminano l’Azzecca
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Garbugli e Don Rodrigo! Quindi io ritengo che questa mozione debba essere completamente da
respingere.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Passiamo alla votazione, punto N. 4 mozione presentata …(intervento fuori
microfono) ah Cutturini sì, è già un po’ che è entrato, lo diciamo al microfono: presentiamo
l’amico Cons. Cutturini. Passiamo alla votazione del punto 4, mozione presentata dal Cons.
Mario Carrara, Lista Civica Dei Pietresi, in data 09.12.2016, protocollo 34731, a oggetto: nuove
disposizioni sull’uso del suolo pubblico nelle piazze del centro storico, nelle circostanze di
manifestazioni culturali, religiose, civili e durante il transito delle vie finitime di processioni e
funerali.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8, astenuti nessuno.
PUNTO N. 5 ALL’ORDINE DEL GIORNO - MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE MARIO CARRARA, LISTA CIVICA DEI PIETRESI, IN DATA
09.12.2016 PROTOCOLLO 34732, A OGGETTO: PROVVEDIMENTO DI ADOZIONE
LINEE GUIDA PER LA SALVAGUARDIA DELLA TIPICITÀ DEL COMMERCIO E
DEGLI ESERCIZI PUBBLICI NEL CENTRO STORICO E DIVIETO PER NUOVI
ESERCIZI COMMERCIALI E PUBBLICI NON CORRISPONDENTI AI NUOVI
INDIRIZZI E CRITERI.
PRESIDENTE
La parola al Cons. Mario Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
Allora uso il plurale maiestatis perché l’ho scritta io, ma l’hanno assistita anche tutti quelli che
hanno visto cos’è successo.
“Abbiamo assistito in questi ultimi tempi a un proliferare abnorme di attività commerciali
anomale nel centro storico. Sono saliti a 6 i punti vendita di collanine, braccialetti e monili vari,
tutti dello stesso tipo e genere, tutti negozi arredati e illuminati con le stesse caratteristiche
(bianco ghiaccio asettico, tipico degli obitori); mentre si avanzerebbero già seri dubbi sulla
possibilità di sopravvivenza commerciale di uno solo di tali punti vendita, viste le locazioni
prevalenti e considerando pure la redditività commerciale dei mesi invernali, si prende atto
invece che questo tipo di attività, al contrario di quanto avviene per i negozi italiani, è in
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progressivo sviluppo e espansione, sembra inarrestabile. Si vede che i clienti acquistano questi
prodotti a mano bassa, ma facendo attenzione a non essere visti da nessuno!
Poiché però non è giusto né bello che i nostri centri storici, così attraenti per le loro tipicità
architettoniche e estetiche, siano invasi da attività di vendita di questi prodotti, tutti provenienti
dall’estero, di scarso valore, tocca al Comune approntare gli strumenti normativi per impedire il
loro assurdo proliferare. Ciò vale anche per il caso di pubblici esercizi che si volessero aprire,
sempre nel centro storico, per prodotti come kebab, hot-dog, patatine fritte etc. estranei alla
tradizione culinaria ligure o quantomeno italiana. Riteniamo infatti che una promozione valida
del centro storico di Pietra Ligure, come di tutte le cittadine della riviera, si debba e si possa
attuare con la vendita di prodotti tipici locali, o almeno prevalentemente italiani, con la
somministrazione di cibi e bevande originarie del luogo, almeno prevalenti.
Andando avanti così come sta andando ora, il centro storico cadrà sempre più in una depressione
commerciale che lo renderà commercialmente privo di ogni attrattiva. Il nostro Comune è già
intervenuto con la precedente Amministrazione a regolare e impedire il proliferare delle agenzie
immobiliari nell’ambito del centro storico, anche se ultimamente abbiamo notato l’apertura di
una nuova. Ma vigilate o no? Altri comuni ben più grandi e importanti di noi hanno adottato
appositi regolamenti specifici per il centro storico, per esaltarne e preservarne le tipicità e il
valore.
Firenze ne è l’esempio più insigne: nel suo centro storico non si possono vendere che determinati
tipi di generi commerciali e in ogni caso la prevalenza di ciò che si vende nei negozi deve essere
di origine italiana, inoltre bar e ristorante devono esercire la loro attività in linea con la tradizione
della Città; altre attività non sono consentite, quelle che sono esistenti hanno due anni per
adeguarsi alle nuove norme, pena la revoca della licenza.
Per tutti questi motivi si sottopone la presente mozione consiliare all’esame del Consiglio
Comunale, chiedendo di approvarla nella parte del suo dispositivo come segue. Linee guida da
fare proprie da parte dell’Amministrazione Comunale per un loro successivo inserimento nei
regolamenti già esistenti, o per la redazione di nuovi all’uopo predisposti: a) nell’ambito del
centro storico di Pietra Ligure, così come individuato urbanisticamente dal vigente Prg, è vietata
l’apertura e il trasferimento a altre zone della Città di esercizi commerciali non omogenei con la
tradizione commerciale della Liguria o almeno italiana, b) in ogni caso i prodotti posti in vendita,
almeno per il 70% del loro quantitativo complessivo, devono essere di provenienza della Liguria
o almeno italiana, c) è vietata l’apertura di bar e ristoranti non omogenei con la tradizione
culinaria della Liguria o almeno italiana, d) gli esercizi commerciali e i pubblici esercizi
esistenti, le cui caratteristiche non corrispondessero o collidessero con le prescrizioni stabilite ai
punti precedenti, hanno 2 anni di tempo per adeguarsi alle stesse; decorso invano questo lasso di
tempo, il Comune provvederà alla revoca delle relative licenze. Si allega a puro titolo
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
esemplificativo il regolamento apposito scaricato dal sito del Comune di Firenze, che ha
costituito spunto per la redazione della presente mozione consiliare.”
Questa è la mozione.
PRESIDENTE
La parola al Vicesindaco Foscolo.
VICESINDACO
Io ho letto attentamente anche il regolamento che lei ha allegato alla mozione, quello della Città
di Firenze. Intanto il centro storico della Città di Firenze è un patrimonio mondiale dell’Unesco,
purtroppo quello di Pietra Ligure è bello, però non può ancora aspirare a tanto! Sicuramente in
questo regolamento ci sono molte limitazioni, però soprattutto, visto che si parla principalmente
di vendita e somministrazione di cibi e bevande, è una modifica a un regolamento che se non
sbaglio era del 2013, che già limitava l’insediamento di determinate tipologie merceologiche nel
centro storico di Firenze, soprattutto si parla di - cito - fast-food, self-service, sale da ballo, night
club, officine e carrozzerie, attività di money change etc., cose che non hanno comunque a che
vedere con credo quello che è lo spirito della mozione, perché lei forse attacca una determinata
tipologia di negozi.
Inoltre c’è da dire che questo regolamento, che è stato approvato un anno fa, è già stato oggetto
di numerosi ricorsi da società di money transfert, da società di minimarket e addirittura da Mc
Donald’s …(intervento fuori microfono) voglio dire: bisognerà anche vedere come andranno a
finire questi ricorsi. Inoltre Firenze fa anche una distinzione di zone, dice in certe zone cosa si
può vendere, parla di gallerie d’arte, di moda d’alta gamma, vendita di oggetti d’arte, Pietra
Ligure non ha certo il bacino d’utenza di una città d’arte come Firenze, quindi a mio avviso un
regolamento applicato al nostro centro storico non può essere così restrittivo.
Detto questo, lo spirito della mozione sicuramente è condivisibile, anche perché lei nella
mozione dice che sono saliti a 6, ma erano 5 quando siamo arrivati noi, non è che, quindi già noi
ci siamo resi conto del proliferare di questi negozi e già in maggioranza comunque abbiamo
discusso numerose volte su come limitare l’apertura di questi negozi. Sicuramente un passo da
fare è agire su quello che è il decoro, perché il problema di questi negozi sicuramente è
l’ammasso di merce che deturpa l’estetica di un centro storico. Questa è competenza di altri
Assessorati, ma sicuramente anche l’Assessore che ha la delega al suolo pubblico sta lavorando
su questo.
A livello commerciale è già stato dato mandato agli uffici comunali di fare uno studio di
fattibilità, perché è vero che l’Art. 52 dei beni culturali stabilisce che i comuni possono
individuare aree pubbliche aventi valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico nelle
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
quali vietare o sottoporre a condizioni particolari l’esercizio del commercio, ma tutto questo
deve avvenire nel rispetto delle normative e le normative in materia sono, per quanto riguarda il
commercio, la Legge regionale, che è il Testo unico sul commercio del 2007 che è stato
modificato a luglio del 2016 dall’attuale Giunta Regionale.
Sicuramente in questa Legge regionale ci sono delle linee guida che promuovono anche la
collaborazione tra pubblico e privato, per esempio a Genova si è già sperimentata l’esperienza
dei patti d’area che possono essere un metodo per arginare questo fenomeno. Sicuramente
l’intenzione del Comune di Pietra Ligure è promuovere un piano commerciale, che ovviamente
sarà diverso da quanto proposto dalla mozione, perché essendo un regolamento regionale si rifà a
una legge della Regione Liguria e non certo a un riferimento al regolamento toscano. Quindi
come ho già detto è già stato dato mandato agli uffici comunali di avviare uno studio di fattibilità
e di compatibilità per redigere un piano commerciale, in grado di rendere attrattivo il centro
storico come un centro commerciale naturale.
La mozione, così com’è stata esposta, a mio avviso non può essere accolta, anche perché non
credo sia possibile per la nostra realtà, per il bacino d’utenza che ha un comune come Pietra
Ligure, ridurre così tanto la tipologia merceologica, lei parla del 70% di provenienza dalla
Liguria o almeno italiana, i bar e i ristoranti devono essere omogenei con la tradizione culinaria
della Liguria o almeno italiana e in ultimo anche il punto d, secondo me provvedimenti aventi
valenza retroattiva potrebbero avere gravi conseguenze economiche per l’ente, perché
compromettono la sopravvivenza di imprenditori che hanno effettuato investimenti negli anni
passati. Quindi per quanto mi riguarda, così com’è scritta, la mozione non può essere accolta.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Foscolo. Cons. Cutturini.
CONS. CUTTURINI
Io volevo semplicemente fare un appello, ho capito che non riceverete, non approverete questa
mozione, quantomeno cercate di fare il possibile, perché la situazione italiana è veramente
devastante, proprio anche a livello nazionale, andiamo a comprare i limone in Cile …(intervento
fuori microfono) ho capito, però sono cose secondo me, infatti ho premesso: cercate di fare, ho
capito che non accettate questa mozione, ma guardate che quantomeno questa mozione è un
campanello, cioè fate il possibile perché effettivamente c’è una situazione di grosso rischio, 35
mila tonnellate di olio tunisino, qui in Liguria abbiamo l’olio migliore del mondo e stiamo
andando a capofitto.
Non so, tra l’altro la richiesta non mi sembrava neanche così tanto strana, a livello turistico
poteva anche diventare una attrazione, una attrattiva, adesso io non so tecnicamente come
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
sarebbe possibile, il mio comunque è un appello, l’enogastronomia italiana è una fetta importante
della nostra economia in generale nazionale, ma anche a livello turistico ligure, diciamo così,
cioè il valorizzare e il proteggere i nostri prodotti, le arance calabresi le buttano, cioè voglio
dire… non lo so, a volte non capisco noi italiani come siamo fatti, abbiamo delle ricchezze sia a
livello artistico che culturale, potremmo vivere quantomeno l’80% di turismo e enogastronomia,
eppure sembra che non riusciamo a fare più di tanto per difendere delle cose importanti.
Semplicemente volevo fare un appello, dire: attenzione, perché buttiamo via delle ricchezze,
troviamo comunque una modalità, un modo per proteggere le nostre cose.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Cutturini. Cons. Novara.
CONS. NOVARA
Anch’io brevemente, condivido anche quello che ha detto Cutturini precedentemente, perché
anche se non accetterete la mozione così com’è stata presentata, con questi parametri,
sicuramente lo spunto è quello di porre un rimedio, trovare una soluzione, magari con parametri
diversi o magari non solo prendendo spunto dal Comune di Firenze, perché io ho fatto una breve
ricerca e ho visto che a Roma c’è la stessa cosa, a Verona la stessa cosa, è stata approvata dal
Consiglio Comunale nel 2011 e proprio il Consiglio Comunale ha detto che non si possono
aprire - non so - call center, kebab, sexy shop, cinema a luci rosse, distributori di carburante etc.
etc., però tutto nella tutela, disciplina “attività commerciali in contrasto con la tutela dei valori
artistici, storici e ambientali”, quindi presumo che anche per Pietra Ligure in qualche modo si
possa fare qualcosa, ripeto se non nei parametri che sono stati indicati nella mozione, magari con
altri vincoli o altri termini da adottare.
Addirittura ho trovato anche una sentenza del 2015, la 4856 del Consiglio di Stato, con la quale
dice che è legittima la delibera del Consiglio Comunale di Roma, al fine di salvaguardare i
caratteri tradizionali del centro storico, quindi altri comuni sì che sono quelli grossi, però altri
comuni che hanno adottato, non dovendo necessariamente giustificare in un modo particolare,
hanno voluto salvaguardare il centro storico, alcune zone, ponendo dei limiti. Questi limiti
magari sono solo quelli della mozione, potrebbero essere diversi, magari potete gradualmente
porli in un modo diverso, però è vero che il campanello d’allarme è già suonato e bisognerà in
qualche modo regolamentare meglio quello che è l’attività commerciale, non diciamo di limitare
completamente, però perlomeno nel prossimo regolamento, come ha detto già l’Assessore che
probabilmente verrà vagliato, di tenere conto di queste esigenze che al giorno d’oggi si stanno
verificando, grazie.
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PRESIDENTE
Grazie Cons. Novara. Cons. Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
Quando abbiamo deciso di scrivere questa mozione avevamo appena sentito alla televisione il
Sindaco Garella - Garella si chiama o una roba del genere - che si vantava in una trasmissione…
PRESIDENTE
Nardella.
CONS. CARRARA MARIO
Nardella, non mi intendo tanto di esponenti del Partito Democratico, allora lasciami fare qualche
errore. Il Sindaco Nardella si vantava di avere posto un limite con successo a questo proliferare
di kebab, di gente che vendeva le collanine, di gente che vendeva questi generi commerciali
orientali, che niente avevano a che fare con la tradizione di Firenze. L’Assessore Vicesindaco,
nonché Assessore al commercio, dice delle cose assolutamente vere, non è mica paragonabile
Firenze con la povera ?meschinetta?, detto nel termine ligure, di Pietra Ligure porca miseria!
Pietra Ligure è Pietra Ligure, Firenze è Firenze.
Ma si immagina se io invece, anziché portarle un esempio così fulgido come punto di
riferimento, le avessi detto “il Comune di Upega ha approvato un regolamento che limita nel
centro storico queste cose, oppure il Comune di Badalucco oppure il Comune di Crocefieschi
sopra Genova ha deciso una cosa del genere”? No, le cerco di portare degli esempi forti, degli
esempi probanti, degli esempi da seguire, perché lei mi avrebbe potuto dire “non siamo Upega,
non siamo Crocefieschi, non siamo Badalucco, non siamo Giustenice - con tutto il rispetto per
Giustenice - siamo Pietra Ligure”. Porto degli esempi.
E come è riuscita Firenze, applicando un regolamento alla sua fattispecie, io penso che
riducendoci, facendo uno sforzo di immaginazione, uno sforzo di elaborazione mentale per fare
delle norme, si potrebbe trovare il sistema per limitare anche a Pietra Ligure. A me non
sarebbe… come possiamo dire? Io non avrei voluto che lei mi dicesse “facciamo esattamente
tutto quello che lei ha chiesto che si faccia”, mi sarebbe bastato un impegno, come diceva il
Cons. Novara, come ha fatto capire il Cons. Cutturini, di un intervento del Comune che
prevenga, ma a livello normativo, quello che sta succedendo, perché è vero che quando voi siete
entrati erano 5, poi sono diventati 6, ma lei si ponga il problema: perché i commercianti, o
meglio gli esercizi commerciali gestiti da italiani stanno chiudendo uno dopo l’altro e quelli
gestiti da cingalesi, indiani, pakistani e tutto quello che si vuole stanno proliferando, vendendo
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
tutti le stesse cose? Perché? Ci sarà un motivo! Se questo motivo noi non lo riusciamo a capire, e
lo scrivo in corsivo detto tra virgolette, forse sarebbe meglio portare un limite.
Ma attenzione, Assessore Vicesindaco: non le sto dicendo di vietare questo tipo di attività, sia
commerciali che di esercizi pubblici, in tutto il paese, non me lo permetto, non sono razzista, ma
mi chiedo perché quelli che vendono le collanine non vanno a venderle anche fuori dal centro
storico e le vendono tutti nel centro storico? Perché non sono in Viale della Repubblica, in Via
Genova, in Via Como? Sono solo quasi tutti lì. E perché nel centro storico di Pietra Ligure non
c’è più - forse ce n’è uno adesso - un ristorante che faccia qualcosa di ligure e la maggior parte
sono ristoranti gestiti, con tutto il rispetto, meno male che ci sono magari, se non ci fosse nessun
altro sarebbe peggio, ma da persone che vengono dall’Africa - voglio dire anche l’Africa
sahariana - nel centro storico, perché? Bisognerà fare qualcosa, sennò Pietra Ligure non è più
Pietra Ligure.
Allora io dico: vedendo quello che sta succedendo nelle grandi città e anche nelle città non tanto
grandi, ma che hanno comunque un’affluenza commerciale non indifferente, dove stanno
aprendo negozi di alimentari che vendono prodotti che vengono da tutte le parti, e non sto
dicendo dalla Lidl che sono contentissimo che apra a Pietra Ligure, perché rappresenta uno
sbocco di natura commerciale, ma soprattutto sociale per quelli che ne usufruiranno, ma sto
parlando di generi commerciali che vengono dalle più lontane parti del mondo e che tengono
aperto 24 ore, c’è un negozio a Finale che, a qualsiasi ora che io vado a prenderlo e torno con il
treno, è sempre aperto sia a mezzanotte che alle 5 del mattino, magari sarà un bene perché così
uno si adegua come succede in Giappone, in Cina, in America che i negozi sono sempre aperti,
ma se fossero negozi dei nostri generi.
Allora io dico: ho portato l’esempio di Firenze soltanto per dire e vi ho anche allegato il
regolamento, non perché lo copiaste e lo applicaste a Pietra Ligure, perché so benissimo che non
si può fare una cosa del genere, Firenze è Firenze e Pietra Ligure è Pietra Ligure, ma ve l’ho
portato perché voi faceste uno sforzo mentale e trovaste il sistema per applicare alla realtà di
Pietra Ligure quella che deve essere una norma di salvaguardia nei confronti di quello che c’è, e
è già preoccupante che ci sia, e nei confronti di quello che verrà. Lei mi dice no, bastava tanto
poco dire “guardi non la approviamo così com’è, ma ci impegniamo a farlo”.
Sa perché le dico così? Perché l’ho detto questa sera ai miei amici prima di vederci: ci bocciano
le mozioni come Bianchi, alla fine del Consiglio precedente, ha detto “le bocciamo tutte”, ma
non importa, io anche con la regola di quelli che ho sempre combattuto che sono i comunisti, la
regola del “tanto peggio tanto meglio”, il prossimo funerale quando la gente sghignazzerà sarete
stati voi a farla sghignazzare, quando ci sarà il prossimo venerdì santo la gente che farà la
maleducata sarete stati voi, la prossima apertura di negozi di collanine oltre il sesto, il settimo,
l’ottavo sareste stati voi, la prossima apertura di un kebab che voi non avrete impedito sarete stati
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
voi e da lì fino al 2019, che spero non ci si arrivi fino al 2019, ma se ci si arriva sarete stati voi…
“non ci si arrivi” nel senso di amministrazione, poi tutti noi arriviamo più in là possibile come
Dio vorrà e come Dio potrà disporre, ma voglio dire: fino al 2019 le conseguenze delle mancate
approvazioni delle pratiche che noi vi proponiamo si ritorceranno solamente su chi non le ha
approvate, quindi sarà vostra responsabilità e vostra adesso non approvarle e sarà vostra
responsabilità dopo subirne le conseguenze. Bastava poco dire “ci applicheremo perché una cosa
del genere venga adottata nei termini di Pietra Ligure”? Non volete farlo? Va bene, ne subirete le
conseguenze e noi diremo che come opposizione la nostra parte l’abbiamo fatta.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. La parola all’Ass. Rembado.
ASS. REMBADO
L’argomento posto in discussione dal Cons. Carrara è molto complesso e anche strategico per
quanto riguarda il futuro della nostra Città, perché qui si parla davvero di futuro e siamo davvero
molto molto molto preoccupati come il Cons. Carrara di come si sta evolvendo il tessuto
commerciale della nostra Città, perché andare a condizionare, a deturpare quello che è l’aspetto
estetico del centro storico vuol dire perdere in tema di appetibilità turistica e economica, con
tutta una catena che davvero c’è il rischio che possa dare conseguenze negative. Tra l’altro faccio una piccola parentesi - non c’è nessun animus pugnandi per l’amor del cielo, ho rispetto di
tutti i Consiglieri di minoranza e si cerca in qualche modo di controbattere a quelle che sono le
tesi della minoranza quando c’è da controbattere, di accogliere quando c’è da accogliere.
Quindi i timori del Cons. Carrara sono i miei e sono timori che non mi hanno fatto dormire, le
dico la verità, perché sono davvero preoccupato di come si stia evolvendo la questione che lei ha
posto in discussione. Abbiamo cercato di agire su questo, la normativa è una normativa che non
ci consente di avere spazio di manovra, soprattutto la normativa di carattere commerciale, la
normativa commerciale non ci consente di andare a dare dei segnali forti, o meglio ci
consentirebbe di dare dei segnali forti come l’ha fatto il Comune di Firenze, perché è andato a
colpire determinate categorie merceologiche, quindi fast-food e kebab, che sono specifiche
categorie merceologiche. Qui invece abbiamo a che fare con categorie merceologiche che di
fatto, se si mettessero delle restrizioni, andrebbero a incidere anche su attività generalizzate che
colpirebbero la stragrande maggioranza delle attività commerciali pietresi e abbiamo il dovere di
riflettere molto su questo, perché andiamo a toccare il lavoro della gente, non solo il lavoro dei
pietresi, ma anche delle attività gestite da stranieri, se il lavoro dello straniero non va a deturpare
quello che è il carattere estetico del nostro territorio.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Nel limite delle nostre possibilità e nel campo di azione che abbiamo, che è quello nello
specifico del suolo pubblico, come faceva prima cenno l’Ass. Foscolo, abbiamo cercato di
rimediare e agire con tempestività. Gli interventi che siamo andati a fare nel campo del
regolamento, della disciplina del suolo pubblico ci hanno consentito di andare a arginare questo
tipo di fenomeno, perché dai 5 negozi a cui alludeva il Cons. Carrara sono saliti a 6, quando ci
siamo resi conto che la situazione poteva degenerare, quindi con rapidità proprio fatta di giorno,
proprio con un intervento repentino, siamo riusciti a porre un rimedio, che è stato quello di
andare a vietare l’apertura all’interno dell’area del centro storico, quindi l’occupazione del suolo
pubblico, con l’obiettivo di riqualificare il centro storico sotto l’aspetto architettonico, storico,
ambientale, paesaggistico, attraverso il divieto per le sole attività no food dell’installazione di
qualsivoglia manufatto o bene mobile su suolo pubblico.
Questa è una linea di indirizzo che abbiamo preso il 19 maggio di quest’anno, il 19 maggio 2016,
che era stata preceduta da un altro intervento un pochettino più localizzato, che era del 24
febbraio dello stesso anno, quindi 24 febbraio e 19 maggio, appunto due linee di indirizzo che
hanno appunto vietato, che hanno dato l’indicazione di vietare l’occupazione del suolo pubblico
per le attività, esclusivamente per le attività no food di qualsivoglia manufatto o bene mobile su
suolo pubblico.
Questo ci ha consentito, in termini proprio di risultato, di evitare l’apertura di numerose, perché
grazie a questa linea di indirizzo a cui si è uniformato il parere dell’ufficio del suolo pubblico, ci
ha consentito di evitare numerose aperture di attività del genere a cui fa cenno il Cons. Carrara,
perché erano davvero numerose. Grazie a questo si è evitato, perché? C’è una ragione: perché
questo tipo di attività merceologica vive nel momento in cui… “vive” è un termine improprio,
ma lavora e riesce a avere uno sviluppo nel momento in cui ha la possibilità di esporre la propria
merce in modo massiccio. Nel momento in cui non c’è questa possibilità, è molto difficile che
l’utente si rechi all’interno dell’attività commerciale per potere andare a visionare merce che,
come dice il Cons. Carrara, qualitativamente è di basso livello, di conseguenza questa possibilità
viene meno, questo specchietto per le allodole viene meno e di conseguenza le attività
commerciali che propongono la vendita di questo materiale sono disincentivate nel richiedere
locazioni di locali a uso commerciale nel centro storico.
Quindi l’azione è stata presa, c’è allo studio e siamo in ultimazione, c’è allo studio una revisione
del regolamento del suolo pubblico, che sta cercando in qualche modo di disciplinare e quindi di
recepire questa linea di indirizzo e introdurla all’interno del nuovo regolamento di suolo
pubblico, che si sta predisponendo e che deve tenere necessariamente conto di tutta una serie di
equilibri che non sono di facile soluzione. Stiamo lavorando in questo senso, ma credo che le
linee di indirizzo prese nei mesi scorsi hanno dato gli effetti che ci auguravamo potessero dare.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
Grazie Ass. Rembado. Ass. Foscolo.
VICESINDACO
Vorrei solo aggiungere una cosa e dire una cosa al Cons. Carrara. Intanto non ho mai detto
“meschinetta” a Pietra Ligure, ho semplicemente detto …(intervento fuori microfono) sì però …
(intervento fuori microfono) volevo soltanto dire …(intervento fuori microfono) certo
“poverina” …(intervento fuori microfono) intendevo che Firenze si può anche permettere di
distinguere le zone, cosa vendere sul Ponte Vecchio, cosa vendere in Via dei Tornabuoni,
ovviamente Firenze è una città d’arte, una città completamente diversa dalla nostra.
Però io non ho detto che boccerò le mozioni a prescindere, io credo che così com’è esposta
queste linee guida non possono essere accettate, però come ho già detto prima e dall’intervento
sia del Cons. Novara che del Cons. Cutturini credo che loro abbiano capito: gli uffici stanno già
lavorando per redigere un piano commerciale che sia inattaccabile nel rispetto delle normative
vigenti, che è il Testo unico sul commercio della Regione Liguria.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Foscolo. Altri? Dichiarazioni di voto?
CONS. CARRARA MARIO
La dichiarazione di voto la faccio io in questo senso: prendo atto che per quanto riguarda quello
che è la parte suolo pubblico mi riterrei soddisfatto di certe rassicurazioni che ha dato l’Ass.
Rembado, perché da quello che ha detto e cioè “molti esercizi stavano per aprire e non hanno
aperto” devo dare per buone le cose che ha detto, quindi mi rassicura il fatto che essendo
intervenuti sul suolo pubblico nel senso restrittivo, questi molti in più non abbiano aperto. Quello
che non mi lascia soddisfatto è la parte commerciale esercizi pubblici che viene gestita dall’Ass.
Foscolo, la quale avrebbe secondo me in modo prudenziale dovuto rispondere “accettiamo
questa mozione interpretandola come uno stimolo per modificare i regolamenti nel senso
restrittivo”, dicendomi invece “la rifiutiamo perché stiamo già operando” noi non sappiamo che
cosa state facendo, ma sappiamo solo che rifiutate la mozione, abbiamo soltanto cognizione del
provvedimento che prendete questa sera, ma non sappiamo cosa volete fare.
E siccome quello che volete fare io non so in cosa consiste, devo dire che sono deluso, prendo
atto che se comunque verrà aperto un nuovo esercizio di questi, un kebab, un fast-food, un altro
negozio di collanine stile obitoriale, quello che volete, la colpa sarà vostra, ebbene ognuno si
prende le proprie responsabilità. Noi voteremo sì, voi voterete no.
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PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Leggo il dispositivo, punto 5 mozione presentata dal Cons. Mario Carrara
Lista Civica Dei Pietresi, in data 09.12.2016, protocollo 34732, a oggetto: provvedimento di
adozione linee guida per la salvaguardia della tipicità del commercio e degli esercizi pubblici nel
centro storico e divieto per nuovi esercizi commerciali e pubblici non corrispondenti ai nuovi
indirizzi e criteri.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8, astenuti nessuno.
PUNTO N. 6 ALL’ORDINE DEL GIORNO - MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE MARIO CARRARA LISTA CIVICA DEI PIETRESI, IN DATA
09.12.2016 PROTOCOLLO 34735, A OGGETTO: AREA DEI SANTANIN, RELIQUATO
PIAZZA PUBBLICA DI S. CATERINA - SISTEMAZIONE A AREA DI GIOCO PER I
BAMBINI PIÙ PICCOLI NEL CENTRO STORICO.
CONS. CARRARA MARIO
Questa mi piace particolarmente, anche le altre, ma questa particolarmente.
“Negli anni 2007 e 2008 il Consiglio Comunale trattò, su iniziativa delle opposizioni, con
interrogazioni e soprattutto mozioni per ben 5 volte - lo sono andato a contare - il tema
dell’acquisizione della sistemazione dell’area cosiddetta dei Santanin, cioè il reliquato di ciò che
una volta era stata la Piazza pubblica di Santa Caterina. I gruppi che sollevarono e sollecitarono
l’Amministrazione sul tema erano stati quelli di Pietra Viva del Cons. Pino Iosi e della Lega
Nord con la Cons. Carla Mattea. Successivamente un’ultima volta il Consiglio Comunale prese
atto dell’avvenuto accordo con la Parrocchia di San Nicolò, la quale retrocedette l’area in
questione al Comune, riconoscendone a tutti gli effetti la proprietà pubblica e rimettendolo
pienamente nel possesso e nella disponibilità della medesima.
Una volta che il Comune potette finalmente disporne, fu redatto un progetto finalizzato alla
realizzazione di un’area di gioco dedicata e riservata ai bambini più piccoli del centro storico,
protetta e recintata, da chiudersi con il cancello esistente ogni notte. Il progetto dal costo di circa
70 mila Euro venne finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti con un apposito mutuo. Quando le
gare per l’appalto erano sul punto di essere indette, tuttavia l’Amministrazione Comunale si
trovò nella necessità di dovere devolvere il mutuo stesso in un’opera a più impellente,
rappresentata dall’urgenza di effettuare la riparazione di diverse strade cittadine, che a causa
delle intemperie e della naturale usura si trovavano in uno stato di grave degrado, con il
conseguente pericolo per la circolazione veicolare e pedonale.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Oggi diversi cittadini del centro storico ci hanno interpellato, e è vero, per conoscere lo stato del
progetto e sulla sua attuazione, tenuto conto di voci - ho messo “voci” tra virgolette - circolanti,
secondo le quali sussisterebbero mire di acquisizione dell’area in argomento da parte dei privati
finitimi alla stessa. Appare a questo punto opportuno ricordare che negli anni 2006 e 2007,
quando il tema fu portato all’esame e all’attenzione del Consiglio, lo fu per il fatto che la
Parrocchia di San Nicolò aveva sventato l’iniziativa proprio di un proprietario confinante, che
aveva promosso una causa di usucapione. Inoltre il Comune era successivamente intervenuto
dopo essere venuto a conoscenza che la stessa parecchia di San Nicolò, vinta la causa citata, era
intenzionata a mettere in vendita l’area medesima, vendita che tuttavia il Comune bloccava
eccependo che non avrebbe mai potuto svolgersi e, se si fosse svolta, comunque sarebbero sorti
gravi problemi di carattere giuridico, non essendo titolare la Parrocchia medesima del titolo di
proprietà, essendo l’area stessa un reliquato di una piazza pubblica, quindi appartenente in tutto e
per tutto al patrimonio indisponibile del Comune.
Per tutti i motivi sopra narrati, poiché il progetto di sistemazione del reliquato della Piazza
pubblica Santa Caterina è rimasto lettera morta, nonostante fosse subito ritenuto meritevole del
finanziamento, e poiché lo stesso documento è ancora agli atti dell’Assessorato ai lavori pubblici
e pronto per essere realizzato, in quanto dal momento della sua redazione a oggi nulla è
cambiato, si chiede venga approvata la presente mozione consiliare nel seguente dispositivo: il
Consiglio Comunale di Pietra Ligure approva la presente mozione consiliare, impegnando il
Sindaco e la Giunta a reinserire il progetto di sistemazione dell’area dei Santanin, già
denominato Piazza Santa Caterina, nel programma triennale delle opere pubbliche, quindi a
reperire il finanziamento necessario per fare sistemare la piazzetta stessa, in modo da poterla
mettere a disposizione come zona giochi dei bambini più piccoli, particolarmente di quelli
abitanti nel centro storico.” E voilà.
PRESIDENTE
La parola all’Ass. Amandola.
ASS. AMANDOLA
Questo è un intervento che vuole tranquillizzare il Cons. Carrara e tutta la cittadinanza pietrese,
nel senso che non c’è assolutamente l’intenzione e la volontà, da parte di questa
Amministrazione, di valutare ipotetiche alienazioni di quest’area, quindi queste voci sono
assolutamente infondate e non rispondono al vero in alcun modo. Infatti, come il Consiglio
Comunale ben sa, è stato fatto un piano delle alienazioni e chiaramente Piazza Santa Caterina,
l’area Santanin non è inserita in questo Piano delle alienazioni.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Detto questo, da parte dell’Amministrazione c’è sicuramente la volontà di intervenire su
quest’area, al punto che stiamo facendo tutta una serie di ricerche catastali, anche storiche, per
cercare di capire com’è veramente lo stato di quest’area e delle aree a contorno per tutta una
serie di ragioni. Storicamente risulta di fatti che questa Piazza faceva parte di un sistema viario,
che di fatto collegava Via Paramuro con la zona dei lavatoi, poi successivamente sono stati fatti
gli interventi di realizzazione della Via Aurelia, è stata demolita una parte di volumi, è stato
creato il terrapieno dell’Aurelia, però sembra che ci sia ancora la possibilità in qualche maniera
di ricavare dei percorsi alternativi, in particolare un percorso alternativo che darebbe lo sbocco
da Via Paramuro per potere entrare nella Piazza. Siamo andati a fare un sopralluogo con i tecnici
del Comune e sembra che ci possa essere una situazione in essere di questo tipo, stiamo facendo
degli accertamenti catastali per andare a verificare qual è lo stato dell’arte.
È uscito l’articolo poi sul giornale che non risponde assolutamente al vero, una telefonata caotica
con una giornalista, non si è capito nel modo più assoluto quello che era lo spirito diciamo, qual
è il lavoro che sta facendo l’Amministrazione Comunale, quindi non c’entra niente l’area del
Lux, ma semplicemente si fa riferimento a Via Paramuro.
Detto questo, da parte dell’Amministrazione Comunale non c’è l’esigenza né la volontà
comunque di andare a prevedere una riqualificazione di quella Piazza e di inserire questo
progetto nel Piano triennale delle opere pubbliche, perché come il Cons. Carrara ben sa
l’intervento, sulla base del progetto che è stato fatto e che noi in linea di massima condividiamo,
prevedeva un investimento di 70 mila Euro, il Piano triennale delle opere pubbliche prevede
spese sopra ai 100 mila Euro, quindi è un intervento che noi possiamo fare liberamente quando
vogliamo di anno in anno, non abbiamo bisogno di inserirlo dentro il Piano triennale. La volontà
c’è, oggi non siamo in condizione di fare questo intervento perché quelle situazioni in essere che
diceva prima il Cons. Carrara, ossia l’esigenza di intervenire in tutta una serie di altre fattispecie,
come ci sono state al tempo nel momento in cui c’era da intervenire sulle strade e le piazze, per
esempio c’è una precarietà della quale si è parlato a lungo nello scorso Consiglio Comunale,
ossia quella di intervenire sui corsi d’acqua, quindi molte delle risorse nella nostra disponibilità,
peraltro risorse molto limitate, dovranno essere indirizzate anche in quelle altre direzioni.
Per quanto riguarda interventi di qualificazione del centro storico, so che il Cons. Carrara non è
d’accordo, però sul 2017 l’intervento sul quale incentriamo la nostra attenzione è la
riqualificazione di Piazza Vittorio Emanuele, quindi oggi come piazze stiamo guardando in
quella direzione. Successivamente la volontà di intervenire su Piazza Santanin c’è sicuramente,
però esplicitata in questi termini la mozione non può chiaramente essere accolta anche dentro il
ragionamento che si faceva prima, ossia la facoltà di una amministrazione comunale di andare a
pianificare gli interventi come meglio crede, noi pensiamo che sia un intervento che merita e
cercheremo di farlo quando potremo farlo.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
Grazie Ass. Amandola.
CONS. CARRARA MARIO
Sorrido per le ultime parole “cercheremo di farlo quando potremo farlo”! È nella categoria quasi
dei diritti potestativi “lo farò se vorrò”, cioè chi lo sa! Va beh.
Fatto sta che la Piazza di Santa Caterina è una piazza che è stata recuperata al patrimonio del
Comune di Pietra Ligure, perché che era stata sottratta in un modo subdolo: praticamente alla
fine della guerra, voi sapete che la Via Aurelia è stata costruita negli anni 1941/42, è stata
costruita - non voglio tediare il Consiglio perché non siamo qua per tediare e per fare delle
conferenze storiche - in un modo molto fortunoso e rocambolesco, perché nel 41/42, anni in cui
c’era qualche problema in più rispetto a quelli che ci sono adesso, riuscire a avere dirottato dallo
Stato un finanziamento così notevole per fare una strada alternativa alla strada già che c’era, era
un fatto incredibile no? C’erano altre esigenze nel 41 e 42, fatto sta che si fece e si fece per un
intervento molto fortunoso, dettato da talmente in alto che si decise che Pietra Ligure non poteva
essere bloccata nella unica Via Aurelia che aveva, che era sulla passeggiata, dal fatto che quando
si abbassavano le sbarre tutto il paese si bloccasse. E chi rimase bloccato - c’è chi dice
Mussolini, c’è chi dice il Principe Umberto - rimase bloccato per parecchio tempo, quando tornò
a Roma decise che Pietra Ligure doveva avere il finanziamento per fare un’alternativa e nel
41/42 si fece la Via Aurelia.
Si fece la Via Aurelia e questo comportò per la nostra Città che il secondo degli oratori, che
esistevano prospicienti Piazza Caterina, venne demolito, il primo era stato quello di Santa Lucia
demolito durante il passaggio della ferrovia nel 1860, il secondo fu demolito quando passò la Via
Aurelia. E questo cosa comportò? Comportò che reliquò un pezzo di Piazza e siccome le chiavi
del cancello, quel cancello che chi va a vedere questa sera magari andandosi a prendere la
macchina nel parcheggione di Piazza Geddo se vuole andare a vedere, è ancora lì, venne messo
addirittura nel 1700 con una deliberazione del Parlamento di La Pietra, perché i vandali o i
barboni ci andavano dentro la Piazza, è un cancello quindi molto risalente che serviva per
proteggere la Piazza, l’aveva la chiesa in quanto la chiesa apriva e chiudeva per andare appunto
nella cappella reliquata e poi buttata giù, la chiesa non le consegnò più perché nessuno gliele
richiese le chiavi della Piazza stessa.
Passano gli anni, la chiesa se le tiene e ritiene con il possesso di esserne proprietaria. Ma le tiene
in modo diciamo così blando, perché le dà a un altro, il quale se le tiene per una ventina di anni e
inizia un’azione di usucapione. È quando io, sollecitato da parecchi cittadini di Pietra Ligure, che
dicevano “guardate che questo si sta portando via il terreno e la chiesa sta diventando di
resistere”, allora intervenimmo ma nel frattempo era uscita la sentenza che dava ragione alla
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
chiesa, l’usucapione la chiesa riuscì a respingerlo, ma la chiesa disse “guarda lì c’era uno che si
voleva prendere questa, vuol dire che l’area interessa, la vendo”: è a questo punto che intervenne
il Comune e bloccò la Parrocchia da questa volontà di vendere l’area, in quanto essendo nel
reliquato di una Piazza pubblica apparteneva al patrimonio indisponibile, insomma facemmo in
modo, anche con un do ut des di donazioni e di restauro di beni culturali, che la chiesa ci
retrocedesse la Piazza.
L’intenzione quale era? Era quella che diceva l’Ass. Amandola adesso, cioè la Piazza di Santa
Caterina, unita alla Piazza del Cinema Lux, a quell’epoca c’era il parroco Don ?Fusto?, ma
anche penso che questo parroco non sia indisponibile, si pensava di realizzare una specie di due
poli, uno nella Piazza Santa Caterina dedicato ai bambini più piccoli, cioè la Piazza Santa
Caterina è protetta a nord dal muro dell’Aurelia, da tutte le altre parti da case e nello stesso
tempo è anche chiusa, è una piazza sicurissima per quanto riguarda i bambini piccoli e si pensava
di mettere altalene, scivoli e quant’altro perché era protetta. Il Lux, che è nelle condizioni
deprecabili che vediamo adesso, poteva ospitare - ci stavano perché avevo fatto fare il progetto 2 campi da bocce, uno regolare e un altro quasi regolare, questo per andare a sopperire la
necessità che gli anziani di Pietra Ligure, quelli che non possono prendersi l’automobile e andare
fino al bocciodromo di Giustenice, avrebbero potuto utilizzare dopo che era stato abolito il
bocciodromo che c’era dove adesso c’è il parcheggio dei vigili, fino agli anni 80. C’era un
bocciodromo, mi sembra 7 o 8 campi da bocce, che era il punto di riferimento di tutti gli anziani
di Pietra Ligure, ma non c’è più niente per gli anziani, non c’è più nulla!
Allora cosa si pensava? La Piazza di Santa Caterina per i bambini più piccini, il cinema Lux fare
due campi da bocce, per quelli che non possono prendersi la macchina trovarlo lì. La spesa era
anche poco, perché 70 mila Euro Piazza Santa Caterina e lì praticamente ancora meno, si
pensava a una trentina di migliaia di Euro, avremmo fatto un’opera secondo me lodevole, che si
andava poi a innestare con quello che diceva adesso l’Ass. Amandola. Effettivamente ci potrebbe
essere la possibilità, dal sottopassaggio, ma addirittura nei due sensi, perché se avete fatto caso
dal sottopassaggio, con un piccolissimo passaggio, si potrebbe andare direttamente nella Piazza
Castello, perché adesso c’è un muro, ma ciò non toglie che si potrebbe andare in Piazza Castello
direttamente, dal sottopassaggio si potrebbe andare anche se in modo stretto, perché lo spazio è
quello che è, ma si potrebbe andare a finire nella Piazza del Comune, senza passare da Via Rocca
Crovara in teoria.
Tutto era possibile, è certo che però, se non si interviene prima sulla Piazza Santa Caterina e non
si vede di sistemarla, tutti gli altri provvedimenti concatenati diventa difficile attuarli, ecco
perché abbiamo presentato questa mozione e l’abbiamo presentata anche perché c’era la voce, e
ringrazio l’Ass. Amandola che ha fugato questo timore, che il Comune si volesse vendere, allora
c’era qualcuno che diceva “la compriamo” e per me sarebbe una assurdità che delle più grandi
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
assurdità non ne ho sentite, perché se il Comune ha un fazzoletto di terreno disponibile nel centro
storico, che se lo tenga, che lo adibisca a qualcosa, se se lo può tenere! E penso che non siamo
ancora così ridotti male da doverci vendere dei pezzi di terreno nel centro storico.
È per questo anche che ho fatto questa proposta, so benissimo - vado in conclusione - che magari
c’è qualcuno che magari ci abita vicino, che preferisce avere le erbacce, avere tutto incolto, avere
tutto così che non sentire i bambini che giocano, perché magari gli danno fastidio. Adesso non
c’è nessun rumore se non quello delle macchine e dei camion che passano, un domani ci possono
essere i bambini piccoli che giocano, ma Signore iddio penso che i bambini di Pietra Ligure,
specialmente quelli fino a 5 o 6 anni, possono anche avere uno spazio dove giocare, che
costituirebbe un’alternativa allo spazio che è stato creato sulla passeggiata a mare: più ce n’è e
meglio è, anche perché quello è soggetto al vento e lì vento di nessun tipo c’è, né di mare né di
tramontata, niente perché è riparato.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara, il tempo è scaduto. Altri? Ass. Amandola.
ASS. AMANDOLA
Io penso sia opportuno ringraziare il Cons. Carrara per il lavoro importante che ha fatto quando è
stato assessore ai lavori pubblici, perché il recupero di quest’area alla disponibilità del Comune
di Pietra Ligure secondo me è un elemento assolutamente importante e da non sottovalutare. Se
noi abbiamo la possibilità oggi di prendere in considerazione ipotesi per andare a fare degli
interventi di riqualificazione, è perché c’è stato un lavoro dell’Amministrazione precedente, nella
quale Mario era assessore ai lavori pubblici, che ha portato a questa possibilità. Io lo ripeto come
l’ho detto prima: la volontà c’è, noi stiamo facendo tutta una serie di studi, è difficile cercare di
capire l’intervento dell’Aurelia come ha modificato quello che era lo stato in essere, perché in
effetti c’è questa possibilità di costruire un percorso che vada a collegarsi con la zona dei lavatoi
e poi di lì andare direttamente anche, in qualche maniera andare verso la Piazza a Pietra. È un
po’ difficile cercare di costruire quello che stiamo cercando di fare, però la volontà comunque di
andare a fare un intervento di riqualificazione che parta da Piazza Santanin - io lo ripeto di nuovo
- da parte di questa Amministrazione c’è nel modo più assoluto, non nelle modalità e nei tempi
in qualche maniera esplicitati da questa mozione.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Amandola. Cons. Carrara secondo intervento.
CONS. CARRARA MARIO
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Secondo intervento e anche dichiarazione di voto. Beh allora direi, se c’è la volontà, approvate la
mozione con una postilla “lo faremo quando, la volontà è quella di farlo, ma lo faremo nel
momento in cui riusciamo a reperire i soldi necessari”, tenendo presente una cosa: suggerisco
all’Ass. Amandola di non fare nessuna ricerca di carattere catastale, glielo suggerisco perché io
ne ho fatte ricerche di carattere catastale e posso dire che l’unico che può detenere dei dati di
riferimento precisi è la Prefettura di Savona nell’archivio e le dico anche dove, nelle pratiche che
riguardano i provvedimenti di espropriazione, quando è stata fatta la Via Aurelia, so che ci sono
ma a quell’epoca non mi è stato possibile accedere, perché - lo dico anche proprio fuori dai denti
- l’indisponibilità dei funzionari a potere fare le ricerche negli archivi della Prefettura è stata
totale, mi sono trovato di fronte a un muro di gomma, eppure so che ci sono tutti i faldoni relativi
ai lavori della Via Aurelia, che sono presso la Prefettura di Savona negli archivi. Tutto quello
che abbiamo potuto trovare l’abbiamo trovato e torno a dire che sia la Piazza che l’ex Via
Paramuro sono beni del Comune appartenenti al patrimonio indisponibile.
Detto questo, detta la sollecitazione a votare a favore che ritengo che sarebbe una cosa positiva,
perché non penso che sia nell’interesse di nessuno votare contro, se lo vogliamo tutti, se poi non
lo possiamo fare domani ma lo facciamo dopodomani basta che lo facciate prima che scada il
vostro mandato amministrativo, penso che sia nella felicità e nell’auspicio di tutto il paese,
solleciterei l’Amministrazione Comunale a votare a favore unendovi alla proposta della
minoranza.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Ass. Amandola prego.
ASS. AMANDOLA
Un Consiglio Comunale si svolge con delle modalità e delle liturgie che in qualche maniera
prevedono anche tutta una serie di passaggi organizzativi prima, io ho avuto mandato da parte
del mio gruppo su questa questione di mantenere una linea precisa che è questa: ossia noi ci
impegniamo a vedere di realizzare questo intervento, perché secondo noi è un intervento
assolutamente meritorio, però nei modi e nei tempi della presentazione di questa mozione, anche
alla luce di quello che si diceva prima, ossia il fatto che in quanto Amministrazione Comunale
arroghiamo a noi la facoltà in qualche maniera di scegliere quando e come fare gli interventi,
siamo in qualche maniera obbligati a votare no rispetto a questa mozione.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Amandola. Altri? Nessuno. Andiamo in votazione, punto 6 mozione presentata dal
Cons. Mario Carrara Lista Civica Dei Pietresi, in data 09.12.2016 protocollo 34735, a oggetto:
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area dei Santanin, reliquato Piazza pubblica di Santa Caterina, sistemazione a area gioco per
bambini più piccoli nel centro storico.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8, astenuti nessuno.
PUNTO N. 7 ALL’ORDINE DEL GIORNO - MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE MARIO CARRARA “LISTA CIVICA DEI PIETRESI” IN DATA
09.12.2016 PROT. N. 34736 A OGGETTO: CHE FINE HA FATTO L’AUTOSCALA DEL
COMUNE?
CONS. CARRARA MARIO
“Passando ci siamo accorti che gli elettricisti comunali erano dotati di una nuova autoscala,
eravamo compiaciuti del fatto che essi lavorassero con un nuovo mezzo, tuttavia eravamo anche
perplessi del fatto che l’autoscala precedente fosse già stata rottamata o comunque sostituita
perché non ci sembrava così vecchia e malandata, né conoscevamo le condizioni traendo spunto
dall’esperienza passata nella gestione dell’Assessorato ai lavori pubblici; abbiamo così chiesto
qualcosa in merito agli stessi elettricisti, tuttavia oltre al fatto che l’autoscala con la quale essi
stavano lavorando non apparteneva al Comune, ma era solo noleggiata dallo stesso, non abbiamo
potuto avere alcuna altra notizia su che fine avesse fatto l’autoscala precedente, un mutismo
impenetrabile! - stiamo parlando di un mezzo che è superiore ai 50 mila Euro Da indagini fatte tuttavia abbiamo saputo che la medesima autoscala ci sarebbe ancora, ma in
riparazione, anzi sarebbe già stata riparata e a tutt’oggi sarebbe a Albenga, in un parcheggio
privato dal meccanico che l’ha riparata, il quale oltre a attendere dal Comune di Pietra Ligure,
che non paga, il pagamento della sua prestazione di riparazione, caricherebbe pure sul Comune
l’onere del costo del parcheggio per ogni giorno che passa.
Una situazione del genere francamente ci sembra assurda e inverosimile. Come si può, avendo
una propria autoscala, non farla riparare rapidamente, essendo esso uno strumento indispensabile
per gli interventi di manutenzione dei punti luce della Città, quindi pagare il meccanico
rientrando nella disponibilità del mezzo? Ma addirittura, a causa della supposta morosità, pagare
lo stazionamento dello stesso mezzo nel parcheggio privato e inoltre pagare il costo del noleggio
della nuova autoscala? Se le cose stanno davvero così, si tratta di un caso di vera
disamministrazione, un caso da Striscia La Notizia.
Per tutto quanto sopra esposto, chiediamo che venga approvata la presente mozione consiliare
nel seguente dispositivo: il Consiglio Comunale di Pietra Ligure impegna il Sindaco e la Giunta
a riferire circa l’autoscala, dove essa sia attualmente e se corrisponde al vero che il Comune non
paga la riparazione eseguita, se in seguito alla sua riparazione essa sia stata depositata in un
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
parcheggio privato, per il quale il Comune effettua un pagamento giornaliero, se il Comune
abbia noleggiato una nuova autoscala pure avendone una propria. Il Consiglio Comunale
impegna il Sindaco e la Giunta a effettuare i pagamenti se dovuti, a rientrare in possesso e nella
piena disponibilità della propria autoscala e cessare nel noleggio di una autoscala altrui,
avendone una in proprietà.”
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Ass. Amandola.
ASS. AMANDOLA
Io questa mozione penso che rientri proprio, anzi espliciti in maniera chiara il concetto che
dicevamo prima, questa a tutti gli effetti dovrebbe essere qualificata come un’interrogazione, nel
senso c’è un’interrogazione delle minoranze, l’Assessore competente risponde, poi le minoranze
possono essere o meno soddisfatte rispetto alla cosa, invece c’è sempre in qualche maniera la
volontà di andare a sovrapporre al ruolo della minoranza quello della maggioranza per motivi di
opportunità, per potere portare in Consiglio Comunale la discussione in maniera lunga, per
potere fare più interventi, però questa è a tutti gli effetti a mio avviso una interrogazione alla
quale l’Assessore dovrebbe rispondere rispetto a quelli che sono i quesiti. Questo è un discorso
di carattere generale.
Entro nel merito del tema della richiesta. Le cose di fatto stanno così: circa un anno fa
l’autoscala del Comune di Pietra Ligure si è guastata, è stata chiamata una ditta di Albenga che
ha prelevato questa autoscala e l’ha portata a Albenga per fare gli accertamenti rispetto a quello
che è il danno. Il trasporto è 150 Euro di presa in consegna e portarla a Albenga, il lavoro del
meccanico è andato a stabilire quali sono i danni e quali sono le spese per rimetterla in strada è
130 Euro, quindi siamo sui 280 Euro. Poi ci sono eventualmente altri 150 Euro se noi vogliamo
in qualche maniera riprenderci l’autoscala in queste condizioni.
L’autoscala risulta essere oggi, alla luce di quello che ci ha detto il meccanico, in queste
condizioni: ci vogliono circa 5 mila Euro per rimetterla in strada, ossia per ripristinare tutta la
serie di problematiche di natura proprio meccanica per farla muovere, poi ci sono 10 mila, 12
mila Euro per potere collaudare la scala, cioè lo strumento per poterla utilizzare. Questi sono
costi fissi che noi avremo nel momento in cui volessimo rimettere in strada questa autoscala,
quindi siamo indicativamente già sui 17 mila Euro per poterla prendere e rimettere in strada.
Considerato che questa autoscala è una autoscala del 1988, omologata nel 1988 e è un’autoscala
di dimensioni - mi è stato detto da parte degli uffici, mi è stata anche fatta la relazione da parte
del Dirigente dell’Ufficio tecnico - eccessive rispetto a quella che era la reale esigenza nel nostro
territorio, l’Amministrazione ha deciso di sopperire nel 2016 attraverso il noleggio, quando
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
serviva, di un’autoscala esterna e nel 2017, con l’esercizio economico del 2017, comprare una
nuova autoscala di dimensioni più ridotte, un’autoscala che possa consentire ai nostri operai di
entrare nel centro storico, cosa che l’autoscala vecchia non consentiva, e consentire di andare a
fare tutta una serie di lavori all’interno dei parchi comunali che abbiamo, non solo per quanto
riguarda il lavoro di elettricisti, ma anche per quanto riguarda tutta una serie di lavori di potatura
e di altre cose. La spesa indicativamente dovrebbe essere intorno ai 50 mila Euro per potere
acquistare un nuovo mezzo, un mezzo del 2016, non più un mezzo del 1988, quindi di quasi 30
anni.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Amandola. Cons. Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
No no che si doveva fare un’interpellanza, perché se avessimo fatto un’interpellanza adesso
dovremmo essere soltanto soddisfatti o insoddisfatti, invece le volevo fare qualche domandina
che non avrei potuto fare. E siccome noi non è che abbiamo fatto la mozione tanto per farla, ma
ci siamo presi delle informazioni in giro e sappiamo con un certo margine di sicurezza che
questa benedetta autoscala è a Albenga da un bel po’ di tempo, è vero che state pagando l’affitto
dello stazionamento, è vero, io mi chiedo: ma se come ha detto lei è da un anno che è ferma nel
parcheggio di questo benedetto meccanico, che ci sono senz’altro 150 Euro per il trasporto del
mezzo incidentato - mi si è rotta la macchina e costa 150 Euro portare una macchina a Albenga
con un carroattrezzi - e 150 Euro iniziali, ma se è da un anno che questo benedetto meccanico ha
il possesso del mezzo, senz’altro questo vorrà qualcosa. Come? Tu ti tieni un mezzo
ingombrante delle dimensioni che ha detto lui, che è grosso, ancora più grosso di quelle che sono
le necessità del Comune di Pietra Ligure, che ti ingombra il tuo parcheggio e ti ingombra la tua
officina gratis et amore dei nei confronti del Comune di Pietra Ligure, perché sono delle brave
persone, non gli fai pagare niente? Io non ci credo che le cose stiano così eh, che questo non vi
chieda niente da un anno.
E poi mi dice, Ass. Amandola, “noi pensiamo in questo anno 2017 di soprassedere dal ritirare
l’autoscala e di prenderne una adeguata” va bene, è una scelta, ma sono preoccupato per
l’autoscala che c’è. È già un anno di debiti che avete di stazionamento e state andando a pensare
di soprassedere di prendere sine die questa autoscala, qui caricherete un altro anno di
stazionamenti, di affitto, perché questo - ripeto - non sarà così stupido, e lo dico tra virgolette
“stupido”, da non chiedere un indennizzo per questo stazionamento, questa occupazione dello
spazio della sua officina da parte di un mezzo del Comune di Pietra Ligure, vi chiederà
un’indennità, un indennizzo o qualcosa no?
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
A questo punto dico io: perché abbiamo dovuto fare la mozione? La mozione la abbiamo dovuta
fare perché volevamo interloquire per sapere alcune cose e poi perché alla fine la mozione, il
dispositivo non è tutto quello che è in neretto, sono le ultime due righe: “impegna il Sindaco e la
Giunta a effettuare i pagamenti, se dovuti” e voglio dire nel più breve tempo possibile, perché se
li fate tra un anno o quando avrete deciso di comprare la nuova autoscala e lasciate quella,
dovrete pagare quelli dell’anno che è passato più quelli dell’anno che ancora deve passare, se li
farete alla fine di questo periodo, e rientrare in possesso nella piena disponibilità della propria
autoscala.
Quando abbiamo detto di rientrare nel possesso della propria autoscala, vogliamo dire che
rientrare nel possesso di prenderla e se si vedrà che l’autoscala ripararla costa di più o almeno
tanto quanto costerebbe comprarne una nuova, rientrare nella disponibilità non vuole dire
rimetterla in funzione, vuol dire solo rientrare nella disponibilità anche solo per mandarla in
rottamazione, ma prendetevela! Cosa la lasciate laggiù se è vero che è laggiù? Qui c’è una
responsabilità di carattere contabile, altro che mala amministrazione, altro che “fate
un’interpellanza, così vi diciamo com’è la situazione” e adesso avremmo detto che siamo
insoddisfatti, perché non ci avete risposto. Avremmo dovuto dire “la minoranza si dichiara
insoddisfatta, perché la risposta non è esaustiva”, e chi se ne frega di dichiararci insoddisfatti! Lo
sappiamo bene cosa sta succedendo, sappiamo bene cos’è successo, non abbiamo fatto la
mozione tanto per giocare, ma siccome la mozione è l’unico sistema per portare le cose di fronte
a tutti, per renderle pubbliche, così diventa difficile scansare le responsabilità, l’abbiamo fatto e
questo è un caso che può diventare, il granellino che può diventare una montagna.
Io mi domando come si fa a essere così sereni di fronte a una cosa del genere, ripeto: è il
granellino che può diventare una montagna, la minoranza fa la sua parte e sollecita a fare
qualcosa, “rientrare in possesso” vuol dire prenderla e eventualmente distruggerla, rottamarla
oppure rimetterla in funziona. Lasciare la situazione in questo modo, secondo me, è un non
senso, o almeno è un non senso sotto il profilo di carattere di gestione amministrativa, sei
d’accordo?
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Ass. Amandola.
ASS. AMANDOLA
Forse non mi sono spiegato in una maniera abbastanza chiara, o qualcuno non ha capito quello
che volevo dire. Le spese che l’Amministrazione Comunale deve sostenere per questa autoscala
sono 150 Euro per averla portata là, 130 Euro per il collaudo, non è richiesto neanche un
centesimo per lo stazionamento, sarà stupido o sarà tutto quello che volete voi, non lo so i
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
termini che avete usato, non lo so, però non è richiesto - da una relazione che mi è stata fatta dal
Dirigente dei lavori pubblici - alcun rimborso per il tempo che l’autoscala è stoccata là e
eventuale di 150 Euro per portarla indietro.
Nell’esercizio finanziario del 2017 noi metteremo l’acquisto di una nuova autoscala, quindi
appena approveremo il bilancio prenderemo una nuova autoscala. Non mi sembra che ci sia
niente di così eclatante e fantascientifico, nel 2016 non abbiamo potuto farlo perché non
avevamo la disponibilità economica per farlo, quindi abbiamo dovuto temporaneamente
sopperire con degli affidi di autoscale per una spesa, adesso nel dettaglio non lo so, ma
sicuramente è una spesa irrisoria rispetto alle cifre delle quali stiamo parlando. Non mi sembra
che ci sia alcuna mala amministrazione, alcuna incongruità rispetto ai ragionamenti.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Amandola. Secondo intervento Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
Secondo intervento e dichiarazione di voto spero. Io ho capito che volete comprare una nuova
autoscala, ma la mozione non è se è bene o se non è bene comprare una nuova autoscala. Io sto
dicendo, sto parlando della vecchia autoscala, non svicolate dal problema, a me non importa
niente che con la nuova autoscala potete andare nel centro storico, nelle stradine, nei parchi,
tagliare i rami e mettere le nuove lampadine: mi va bene, se la disponibilità del Comune c’è,
compri pure la nuova autoscala.
Voglio capire qual è l’onere e dovrei essere rassicurato dal fatto che questo signore non è uno
stupido, forse ho usato un termine molto forte, perché è un buono, è un generoso, uso questa
parola tratta dal vocabolario: è magnanimo, perché ci vuole bene, perché da un anno accoglie un
mezzo molto grande e ingombrante nel suo parcheggio, non ci fa pagare niente, è munifico nei
nostri confronti, perché ci vuole bene. Io ho dei dubbi che un imprenditore tenga un mezzo
ingombrante, che è grosso quasi come un tir, nel suo parcheggio da un anno e, con la prospettiva
di doverne passare un altro, non si faccia pagare un indennizzo. Dico solo: è magnanimo! E ho
detto tutto, non ci posso credere.
Prendo anche atto delle parole che rimangono registrate, che l’Assessore mi dice “non io, il
Dirigente mi dice che questo signore non vuole niente”, quindi l’Assessore scarica - lo uso tra
virgolette - sul Dirigente la responsabilità dell’affermazione che ha fatto nei suoi confronti e
vedremo se poi, quando arriverà il conto di questo imprenditore meccanico, non ci sarà niente,
magari gli intitoleremo una strada, gli diremo “grazie che ci hai fatto risparmiare dei soldi, te ne
siamo grati nei secoli dei secoli, ti daremo una medaglia perché non ci hai fatto pagare - ipotesi 10 o 20 mila Euro” perché io ci credo poco, vedremo a consuntivo che conto arriverà. Se il conto
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
è quello che pensiamo, è meglio pagare subito quello che si deve e non aspettare di pagare quello
che si deve più quello che si dovrà!
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Passiamo alla votazione, punto 7 mozione presentata dal Cons. Mario
Carrara, Lista Civica Dei Pietresi, in data 09.12.2016 protocollo 34736, a oggetto: che fine ha
fatto l’autoscala del Comune?
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8, astenuti nessuno.
Mozione respinta.
PUNTO N. 8 ALL’ORDINE DEL GIORNO -
MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE MARIO CARRARA LISTA CIVICA DEI PIETRESI, IN DATA
09.12.2016
PROT.
N.
34737
A
OGGETTO:
RECRUDESCENZA
DELL’ACCATTONAGGIO A PIETRA LIGURE.
CONS. CARRARA MARIO
Questo, come gli altri temi, sensibilizzato dalla popolazione.
“Stiamo assistendo a una vera invasione e diremo quasi stabilizzazione degli accattoni a Pietra
Ligure, che ogni giorno, specie nel centro storico, arrivano non si sa da dove e, occupando
postazioni fisse, chiedono l’obolo ai passanti. Infatti essi occupano posizioni ormai stabili e
studiate strategicamente, circa il passaggio dei pedoni o presso esercizi commerciali nei pressi
dei quali si posizionano anche in due al lato dell’entrata, di fronte alla stessa; li troviamo presso
il sottopassaggio di Via Rocca Crovara, in Via del Pretorio, in Via Matteotti e specialmente in
Via Garibaldi ogni giorno.
Noi non vogliamo che si perseguiti il mendicante che stende la mano chiedendo la carità a chi
passa, non ce la abbiamo con chi è misero e non ha altra risorsa che il buon cuore della pietà
altrui, sia ben chiaro! Tuttavia il fatto che ogni giorno dei giovani grandi e grossi si piazzino in
punti prestabiliti, chiedano petulanti la moneta, a volte inseguano il passante, se quest’ultimo non
concede subito quanto loro chiedono e lo assillino insistentemente, non fa pensare al mendicante
che chiede la carità, ma a un sistema della questua, a una vera e propria organizzazione
dell’elemosina, che lucri e sfrutti la generosità della gente tanto da non solo chiedere, ma anche
insistere per avere.
Una cosa del genere, per le dimensioni che sta assumendo, non può tollerarsi oltre, anche perché
Pietra Ligure è città che basa tutta la sua economia sul turismo e sull’immagine che essa dà a chi
la visita, non può offrire sempre l’espressione di essere una città piena di accattoni, perché essa
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non corrisponde alla realtà dei fatti, essendo gli stessi tutti dei perfetti sconosciuti forestieri, che
niente e nulla hanno a che fare con la nostra comunità. Inoltre non si può continuare a lasciare
che questa forma di questua assillante sia rivolta in queste forme, che in quanto espresse da
persone giovani e robuste quasi intimidiscono chi ne è oggetto, specialmente le persone deboli e
anziane.
Per tutto quanto sopra esposto, chiediamo che venga approvata la presente mozione consiliare
nel seguente dispositivo: il Consiglio Comunale di Pietra Ligure impegna il Sindaco e la Giunta
a provvedere, con l’emissione di una ordinanza anti-accattonaggio, valida per tutto il territorio
comunale, con l’intervento deciso delle Forze dell’ordine tale che si elimini finalmente questo
fenomeno, allontanando gli autori e ripristinando sia un aspetto di dignità all’immagine della
Città che di tranquillità per i cittadini pietresi. Non siamo per combattere i poveri e i miseri, ma
per combattere chi abusa del buon cuore della gente, facendo pressione sulla generosità e sulla
volontà di chi passa per strada, chiedendo non tanto un obolo, quanto un pedaggio.” Questa è la
mozione.
PRESIDENTE
La parola al Sindaco.
SINDACO
Grazie Presidente. È molto difficile in via di principio non condividere l’analisi e lo spirito con il
quale il Cons. Carrara affronta il problema dell’accattonaggio, ma credo che sia opportuno fare
delle precisazioni importanti, partendo prima di tutto da un presupposto: che questo triste
fenomeno non è una prerogativa di Pietra Ligure, come si potrebbe desumere dalla lettura della
mozione, ma è purtroppo comune in tutte le città. Lungi da me certo il fatto che mal comune sia
mezzo gaudio, ci mancherebbe altro!
Inoltre è bene precisare, però, un fatto: che fin dal 1995 l’accattonaggio, ovvero il mendicare in
luogo pubblico o aperto al pubblico costituiva un illecito perseguire penalmente, ma una
sentenza della Corte Costituzionale dichiarava anticostituzionale l’articolo del Codice Penale
disciplinante la condotta illecita e con la Legge N. 205 del 99 il legislatore abrogava l’intera
fattispecie della mendicità, togliendo dall’ordinamento giuridico nazionale l’unica norma
incriminatrice di detto comportamento, mai più rivisto nemmeno in campo sostitutivo con
sanzione amministrativa. Rimangono invece in vigore gli articoli che prevedono sanzioni penali
per coloro che utilizzano minori per svolgere l’attività di mendicante e credo che questo sia
veramente nella conoscenza dell’Avvocato che è qui presente nei banchi di minoranza, ma anche
del Cons. Carrara che ha studiato proprio la legislatura.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Ovvio quindi che risulterebbe del tutto pleonastico, superfluo un intervento comunale, quando la
previsione è preesistente a livello nazionale addirittura. La mendicità è uno dei caratteri più
visibili della povertà e dell’indigenza di persone dedite al barbonismo o comunque senza fissa
dimora. Purtroppo l’accattonaggio è un fenomeno antico e forse inevitabile in una società che
non dà sistemazione e inclusione a ogni cittadino. È innegabile inoltre che ci siano dei risvolti
criminali, soprattutto quando vengono impiegati bambini o poveretti brutalmente sfruttati,
diventando fonte di guadagno per organizzazioni criminali. È però sbagliato, a mio modo di
vedere, generalizzare e pensare in negativo su persone che potrebbero essere realmente affette da
forme di degrado talmente elevate da non trovare benefici diversi da quelli provenienti dalla
mendicità.
Il mendicante non si elimina di certo con le ordinanze o con le sanzioni pecuniarie che non
pagherà mai, occorrono misure più caratterizzanti socialmente parlando, piuttosto che meri
interventi di polizia, che spesso sono strumentali a espressione di solidarietà discriminata nei
confronti dei medesimi mendicanti e di tacciata insensibilità nei confronti della Polizia. A un
problema sociale, a mio modo di vedere, si danno risposte politiche, non di Polizia.
L’incostituzionalità, seppure parziale, del decreto sicurezza ha quindi de facto annullato tutte le
ordinanze che erano state emanate in forza del decreto Maroni e si è esclusa la potestà sindacale
della materia. Sappiamo tutti che sono in corso delle discussioni a livello governativo per
l’emanazione di un nuovo decreto, che speriamo attribuirà ai Sindaci competenze di sicurezza
pubblica; è solo con tale emanazione che si potrà riparlare di provvedimenti, che comunque, se
destinati a determinate categorie di persone, avranno ben pochi risultati affettivi.
Per tutto questo ritengo che non può essere assolutamente accettata la richiesta della mozione.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Cons. Cutturini.
CONS. CUTTURINI
Volevo solo chiedere, perché non ho capito. Non può emettere un’ordinanza? Non ho capito: non
può farlo? Scusi, non ho capito questo.
PRESIDENTE
Risponda Sindaco.
SINDACO
Rispondo molto velocemente. In realtà non è che non posso farlo, potrei farlo, ma sono state già
dichiarate tutte senza senso, quindi non ha assolutamente…
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PRESIDENTE
Non hanno efficacia.
SINDACO
Addirittura è anticostituzionale.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Altri? Cons. Novara.
CONS. NOVARA
L’Art. 54 del Testo unico 267 del 2000, però, dà delle possibilità al Sindaco nelle funzioni di
competenza statale e all’Art. 4 parla di sicurezza urbana, quindi a mio avviso il Sindaco potrebbe
emettere un’ordinanza che va in questo senso, tant’è che mi risulta ci sono delle recenti
discussioni in Consigli Comunali di comuni italiani che hanno approvato delle mozioni in tale
senso. Probabilmente si può fare, ci possono essere dei rischi, però altri comuni le hanno adottate
e tra i poteri del Sindaco sicuramente c’è quello di regolamentare meglio, al fine della
salvaguardia dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, quindi probabilmente il Sindaco
può emettere un’ordinanza.
Quella a cui si riferiva prima il Sindaco probabilmente era quella minorile, la numero 127 del 20
marzo del 2007 quella dell’accattonaggio minorile, fatta dalla Finocchiaro, c’era una mozione
che va in questo senso e quindi a livello minorile abbiamo una copertura a livello nazionale, a
livello di persone maggiorenni bisognerebbe trovare un indirizzo e vedere cosa si possa fare. È
vero che magari, se anche non vietare l’accattonaggio, si potrebbe sollecitare la Polizia urbana,
in modo che possa verificare se le persone che fanno accattonaggio sono maggiori persone
regolari o se hanno qualcosa da nascondere, ecco in questo senso andare a verificare. Più che
altro penso che questo lo si possa sicuramente, se poi sono persone regolari è un altro discorso,
però sono convinto che la metà delle persone che fanno accattonaggio non sono in regola su tutto
quello che può essere il rispetto delle norme pubbliche. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Novara. Cons. Cutturini.
CONS. CUTTURINI
Grazie. Volevo dire che sono d’accordo con il collega, effettivamente magari non si può agire in
termini normativi come lei sta dicendo, comunque la questione è molto flessibile, diciamo così,
ma in qualche modo io lo vedo: la mattina porto mia figlia e effettivamente ci sono, al di là delle
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persone che non lo so io quali condizioni di vita avranno avuto, molti secondo me sono
extracomunitari che in qualche modo paradossalmente hanno più tutele rispetto a quei 5 milioni
di italiani che dichiara l’Istat che sono sotto la soglia della povertà e a quei 15 milioni - non sono
dati miei - che dichiara che sono al limite, cioè che presto saranno sotto la soglia di povertà
anche loro. Voglio dire: io lo capisco per l’amor di Dio, non ce l’ho con una persona, tra l’altro
io sono un professionista che sono 25 anni che lavora in ambito del sociale, quindi so cosa era la
solidarietà, ho lavorato anche con persone straniere, cioè non penso assolutamente che se uno è
nero o se uno è poveraccio a prescindere è cattivo, anzi devo dire che ho conosciuto italiani
cattivi e buoni, così come persone marocchine, ho lavorato con senegalesi. Non faccio differenze
di questo tipo, faccio differenze di ordine pubblico.
Quindi chiedo in qualche modo di optare almeno per una azione di Polizia e di controllo in
questo senso, perché se già vengono in qualche modo tutelati, gli viene dato da mangiare, gli
viene data una casa, capisco che la condizione è quella che è, tra l’altro bisognerebbe capire se
sono clandestini, se sono persone in regola, se sono persone aventi diritto, perché un conto è
l’immigrato economico e un altro, invece, è un profugo di guerra. Tra l’altro qui vorrei anche
aprire un discorso, ma forse andremo troppo in alto: questa situazione che sta accadendo, cioè
tutta questa immigrazione per i problemi che in qualche modo siamo andati non tanto noi quanto
cittadini, ma noi occidentali con le guerre che andiamo a creare, con lo sfruttamento dei loro
territori, piuttosto bisognerebbe agire a questo livello, quello sì, però noi a Pietra Ligure quello
che possiamo fare quantomeno è tutelare il nostro territorio.
Io propongo, insisto perché vengano comunque messe in atto delle azioni di tutela del territorio e
dei cittadini, almeno di controllo, ecco questo mi sembra il minimo. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Cutturini. Altri? Cons. Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
Primo intervento. Anche qui non è che ci siamo sognati di fare la mozione perché c’è venuta
voglia, è perché siamo stati sollecitati da persone che fuori da una panetteria, circondate dalla
destra da extracomunitari alla sinistra da un altro, ci chiedevano: ma perché dobbiamo essere
sobillati tutti i giorni? E quando andiamo a mettere la macchina nel parcheggio di Piazza Geddo
c’è uno nel mezzo del sottopassaggio, subito dopo, che ci chiede, non possiamo evitarlo, ma tutti
i giorni, tutti i giorni nei punti strategici, di fronte alla macelleria in Via del Pretorio, c’è sempre
tutti i giorni uno, di fronte alla panetteria ce ne sono uno o due, uno magari seduto di fronte nella
panchina.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Cosa abbiamo fatto per diventare così attrattivi da parte di questa gente? Tenendo conto che ripeto - non è che sono dei poveri anziani che magari hanno perso il lavoro, che magari, come
diceva il Sindaco, non sono anziani ma sono alcolisti o ex drogati, persone che soffrono di
patologie degenerative, ciechi, attenzione non ciechi italiani, perché al cieco italiano non è da
dargli neanche mezzo centesimo in quanto guadagna più di noi, nel senso che lo Stato li
remunera, i ciechi italiani che chiedono l’elemosina sono degli imbroglioni totali, ma voglio dire
magari ciechi che provengono da altre zone, da altre nazioni, o mutilati che provengono da
guerre. No, qui noi ci troviamo con 4 o 5 giovanotti, e qui non faccio una distinzione tra i bianchi
e i neri, ma devo dire di colore perché lo sono, se fossero 5 bianchi direi 5 bianchi, 4 o 5
giovanotti che non soffrono o che non palesano nessuna sintomatologia di carattere medicolegale, o nessuna situazione - diciamo così - di depressione tale che li possa avere costretti a fare
quello che stanno facendo, che tutti i giorni dalle 8 o dalle 7.30 del mattino occupano i punti
strategici nei quali passa la gente, solo al mattino, poi nel pomeriggio scompaiono. Come mai
visto che non ci sono mai stati?
E attenzione: una cosa è la distinzione tra il povero disgraziato, questa mattina sono partito da
Milano alle 6 e mezzo, c’erano una serie di poveri disgraziati che dormivano lungo le entrate, le
porte non delle gallerie, proprio le porte, gli incavi degli accessi della stazione, un grado sopra
zero, coperti da teloni, coperti da imbottiture di plastica per proteggersi dal freddo, questi sono
senz’altro dei poveri disgraziati ai quali lo Stato dovrebbe intervenire per aiutare, ma questi,
quelli che abbiamo a Pietra Ligure, questi danno tutta l’impressione, e ripeto è solo
un’impressione, che facciano parte di una organizzazione che ha ritenuto che, siccome gli italiani
sono brava gente come nei film classici si dice, possano comunque lucrare quei soldi che
comunque gli provengono dal fatto che la generosità comporta. Bastano - ipotesi - 30 Euro di
monetine ogni giorno, 40 Euro - non so quanto è che si prendono - che ti sei fatto era giornata,
magari facendo niente.
Quello che si vuole dire è che in un paese come il nostro, turistico ma tranquillo, che casi di
disperazione per miseria sociale per fortuna non ce ne sono ancora, che vede l’ingresso di
persone da altre realtà, perché io non so da dove provengano questi signori, ebbene dico che
Pietra Ligure debba subire tutti i giorni, o meglio tutte le mattine questo ingresso e queste
richieste petulanti da parte delle stesse persone o direi della stessa organizzazione, non mi
sembra una cosa tollerabile. Io sono d’accordissimo che il reato di mendicità sia stato abolito e ci
mancherebbe, perché devo perseguire quel povero disgraziato che è caduto in povertà e ancora di
più che è sceso nel gradino più sotto, quello della miseria, che non sa più risollevarsi e che è
costretto a tendere la mano per sopravvivere, perché devo anche perseguitarlo, magari
mandandolo in prigione, perché?
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Ma se la mendicità diventa la scusa per creare una organizzazione, allora la cosa mi repelle,
perché è molto più immorale, Sig. Sindaco, potere approfittare, lucrare sui sentimenti della gente
che non, invece, intervenire per evitare che una cosa del genere debba accadere! Io dico che la
Polizia e i vigili urbani, sapete cosa potrebbero fare tutti i giorni se il Sindaco gli desse ordine?
Io lo farei, ma mi direte “tu sei cattivo, Valeriani è molto buono”, io chiederei che tutti i giorni i
vigili chiamino questi signori in Caserma e li terrei fino alle ore 12 per accertamenti sullo stato
dell’identità, tutti i giorni. E se tutti i giorni si facesse così, magari i vigili avrebbero 4 o 5
persone di colore presso il comando che se li dovrebbero tenere, ma dopo 4 o 5 giorni questi
cominciano a dire “forse a Pietra Ligure è meglio che non ci andiamo, perché andiamo lì, non
guadagniamo niente e stiamo tutto il giorno nel comando dei vigili”. Questa è una cosa che si
può fare, perché la Polizia, sia essa Polizia Locale, nell’esercizio dei suoi poteri di indagine e di
accertamento dell’identità delle persone, potrà tenere le persone. Mi direte “magari è una
forzatura”, ma senz’altro, senza mettere in galera le persone, senza sequestrare le elemosine,
dissuaderebbe le persone dal tornare a Pietra Ligure perché è un postaccio, è un postaccio
inospitale e di persone cattive.
Questi provvedimenti li può prendere un sindaco non buono, ma porca miseria non si può mica
essere solo buoni, ma bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni ogni tanto, sennò ci
riempiamo la Città di extracomunitari, facciamo venire ai funerali la gente che sghignazza e non
diciamo niente per non scontentare i baristi, facciamo venire i neri a mendicare quando sappiamo
che non sono mendicanti, ma fanno parte di una organizzazione, con questo “lasciare fare” ecco
lo scivolo dove stiamo andando! Lo scivolo è questo: lo scivolo di una amministrazione che non
ha un bastone per potere andare, un timone, perché non c’è il timone in questa Amministrazione,
si va così, secondo come vanno le onde.
Quello che diceva Cutturini lo condivido al 100%, quello che diceva Novara lo condivido al
100% e, se queste persone sono degli extracomunitari, e con questo niente da dire sul fatto della
razza, perché un extracomunitario è anche un albanese, un extracomunitario è anche un serbo …
(intervento fuori microfono) adesso è un inglese, è uno dagli Stati Uniti, è un canadese, va bene?
Ma se uno viene a Pietra Ligure, è un extracomunitario e non è in regola con il permesso di
soggiorno e non solo non è in regola, ma è anche in una situazione di clandestinità conclamata,
lo potrà trattenere il Comando della Polizia Municipale tutta la mattina tutte le mattine,
accertando la sua identità? E dopo 4 ore che è lì diranno “hai capito come mi chiamo?” “sì ho
capito, adesso te ne puoi andare, sono le ore 13, vai pure”.
Io dico che bisogna fare qualcosa, come un’ordinanza come diceva l’Avv. Devincenzi prima,
penalista, che è andato a vedere se ci sono dei casi in tutta l’Italia, ci sono i casi, è vero, poi
magari arriva quel furbo che dice “impugno l’ordinanza perché mi sembra incostituzionale” sì la
impugni, però hai dato una mazzata al tuo paese, perché poi si riempie di queste organizzazioni
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
così, allora io dico: la mozione secondo me è da approvare, perché viene incontro all’esigenza
che non l’opposizione, ma i cittadini che hanno sollecitato l’opposizione, scontenti di quello che
sta succedendo, che hanno sollecitato l’opposizione perché non ci vengono dal Sindaco perché
sanno che la risposta è già no, perché poverini, perché chiedono la mano, perché dobbiamo fare
tutte le cose che ci ha detto, vengono dall’opposizione per conclamare questa situazione e allora,
per evitare che una situazione del genere vada ancora avanti e degeneri, io penso che il Comune
di Pietra Ligure debba prendere un provvedimento anti-accattonaggio, non di persecuzione, non
di… come possiamo dire? Incisione negativa nei confronti di quello che fanno, come per
esempio dissequestro di quello che hanno incassato, no, ma un provvedimento che scoraggi in
modo deciso il continuare e il perpetuarsi di questa situazione, che ritengo sia intollerabile. Se
siamo qui è perché siamo stati sollecitati in questo senso.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Sindaco, vuole rispondere?
SINDACO
Ma lei pensa veramente che io amo le persone che vengono a chiedere la carità? Pensa che io
amo le persone che vengono a spillare i soldini alle persone anziane? Ma lei pensa che io amo le
persone che fanno i prepotenti? Ma lei cosa pensa? Me lo dica chiaramente! Io le dico
chiaramente che lei è un Azzecca Garbugli! E lo vuole sapere perché? Perché lei non può
chiedere al Sindaco di fare delle ordinanze che sono illegittime, lo vuole capire sì o no che la
Legge non è lei? Io ho giurato sulla Costituzione, io su quella giuro, non su quello che dice lei!
Quello che dice lei mi fa un baffo!
E la vuole sapere un’altra cosa? Lei queste cose le diceva in campagna elettorale, le ha
continuate a dire e le dice ancora, ma lo sai cosa ti dico? Che la gente non le crede più, perché lei
è un Azzecca Garbugli! E la vuole sapere ancora un’altra cosa? Glielo dico molto chiaramente:
io non sono nelle condizioni di potere fare delle ordinanze perché me lo dice lei, io faccio le
ordinanze a seconda di quello che mi dice la Legge e il Testo unico che ha citato il Cons.
Novara, che è una persona molto seria e che stimo …(intervento fuori microfono) la pianti di
fare lo sciocco, perché in realtà glielo ho detto mille volte: metta in serbo la sua intelligenza per
leggere il romanzo fino alla fine, non legga solamente l’inizio, perché in realtà poi alla fine ci
sono le conseguenze di quello che sta dicendo.
Vorrei sapere dove ha trovato lei la Legge che permette a un vigile, che io ringrazio tutti i giorni
perché sono le persone più competenti che ci sono sul nostro territorio e in confronto ai vigili
degli altri paesi io gli dovrei fare un monumento… non riga, perché a me non fa ridere lei, non fa
ridere nessuno! Dove l’ha trovato quell’inghippo, quella Legge che permette a lei o al Sindaco di
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dire “ordini a un vigile di potere perquisire una persona e di portarla in Comando per 4 ore il
mattino”? Ma ci vada lei a fare questo mestiere, ci vada lei o i suoi colleghi come lei e stabilisca
magari delle pattuglie lei! Non mi faccia ridere, Azzecca Garbugli, le piccole cose sono serie qui
dentro, non siamo qui a fare delle sciocchezze, sono stanco dei suoi atteggiamenti e se è stanca la
Città di Pietra Ligure io non sono dalla parte degli accattoni, sia ben chiaro! Non posso fare delle
ordinanze contro la Legge.
Il decreto Maroni ha dato l’incostituzionalità di queste cose, lo vuole capire sì o no? Se lei si
vuole fare, perché c’è lo streaming e vuole fare la bella figura, vuole fare il comizio, lo faccia
pure, ma i risultati… perché qui c’è una amministrazione seria, che fa le cose come sono dette
dalla Legge, non come vengono imposte dall’Azzecca Garbugli o da quell’altro che vi dicevo
prima!
Quindi in realtà quella che lei dice che deve essere votata non può essere votata favorevolmente,
perché è illegittima e io sono sicuramente contrario a tutte le forme di accattonaggio, soprattutto
quelle quando parliamo di accattoni della malavita, super organizzati, delle persone grandi e
grosse che potrebbero fare dell’altro, la povera gente glielo ho già detto prima per carità e Pietra
Ligure non deve essere come me la descrive lei, sembra che sia il posto veramente dove c’è la
malavita, dove c’è l’accattonaggio, dove a Pietra Ligure non ci si può venire perché fa schifo
tutto! Ma è lei che mette in evidenza il negativo, prima ha detto che addirittura nel momento di
massimo… quest’estate la serata di Fiorella Mannoia è stata una delle serate più alte e lei mi
mette in evidenza le cose più negative possibili di questa Città! La pianti, se lei ama veramente
Pietra Ligure metta in pratica le cose per amarla Pietra Ligure, non per denigrarla in questo
modo.
Mi dispiace perdere la pazienza, perché effettivamente non fa parte del mio carattere e non fa
parte del mio modo di essere, ma in alcune circostanze, e chiedo scusa a tutti perché non sono
abituato a fare queste cose.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Altri? Carrara ha fatto un intervento.
CONS. CARRARA MARIO
Visto che questa sera citiamo molto Alessandro Manzoni o l’Avv. Azzecca Garbugli, l’avvocato
mi sarebbe piaciuto farlo, però non ho dato l’esame, ho fatto 2 anni di pratica ma non ho dato
l’esame perché sono andato a fare un’altra professione, però li stimo molto gli avvocati, è vero,
ho molta stima degli avvocati, intanto di quelli che sono qua, sia in maggioranza che
all’opposizione, e non tutti sono considerabili Azzecca Garbugli.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Però non lo so come l’ha interpretata lei la figura di Don Abbondio, ma quello che dice Manzoni
è che se uno il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare, a lei si attaglia completamente. Lei
continua a dire, mi dispiace, ma l’essere Don Abbondio guardi che non lo penso solo io o
qualcuno dell’opposizione, lo sta pensando tutto il paese, perché pensa che sia tempo perso
venire a chiedere da lei delle cose che sanno che lei per indole, per indisposizione personale non
le fa, perché non le vuole fare. Il fatto che la gente ci chieda di fare un provvedimento antiaccattonaggio e ce l’abbia chiesto dicendo “è inutile che andiamo da Valeriani, tanto Valeriani
non le fa queste cose, Valeriani è favorevole agli extracomunitari, è favorevole” …(intervento
fuori microfono) io la pianto quando riterrò di piantarla! Valeriani è una persona tanto seria che
fino a adesso, in 3 anni, non è stato in grado di piantare un chiodo nel paese e finora l’unica cosa
che ha saputo fare è non fare la pulizia del fiume quando c’è da farla e ha procurato forse, anche
per la sua non efficienza, ha procurato degli effetti che sono nefasti e negativi per il paese,
perché per il non coraggio poi si vedono i risultati! D’altronde, se uno il coraggio non ce l’ha,
non se lo può dare, perché uno è fatto com’è fatto.
E allora il provvedimento contro gli accattoni non è contro i miseri e i poveri, come lei vuole fare
capire alla gente, il provvedimento è contro le organizzazioni che sfruttano in modo immorale la
generosità della gente, facendo leva e facendo pressione sul buon cuore della gente. È questo che
lei per ristrettezza mentale non vuole capire! Lei non lo vuole capire perché non lo vuole capire e
perché non è in grado di capirlo forse, cosa vuole che le dica? Tant’è vero che una situazione
come quella che c’è adesso a Pietra Ligure non si è mai riprodotta in passato, non ci sono mai
stati questi fenomeni in modo organizzato, in modo sistematico, come noi stiamo assistendo ci
siano, e è per questo che noi abbiamo presentato questa mozione.
Finisco perché io sono contento che il Sindaco perda le staffe, perché dimostra a questo punto di
avere un po’ di sangue nelle vene, io pensavo che fosse composta la composizione del suo
sangue prevalentemente da acqua, però vedo che anche del sangue c’è e quindi sono contento
quando vedo che lei risponde così. Comunque, Sindaco, quelli che ci hanno sollecitato a
presentare la mozione contro gli accattoni, che sono cittadini che lei amministra, sono tra le tante
persone che, nel momento in cui domani mattina ci saranno di nuovo gli accattoni e nel momento
in cui magari ce ne saranno di più, saranno gli stessi ai quali noi risponderemo “noi abbiamo
fatto il nostro dovere, Valeriani non ha voluto”, saranno con quegli altri ai quali diremo, quando
passeranno le processioni e i funerali “la gente sghignazza, Valeriani non ha voluto”, saranno gli
stessi quando apriranno dei nuovi esercizi commerciali per le collanine, saranno gli stessi a cui
diremo “Valeriani non ha voluto”, saranno tutte queste persone che comunque chiedono che si
facciano provvedimenti e lei, invece, li nega! Le responsabilità sono sue, lei sta seminando e
vedrà come raccoglierà!
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Sindaco dichiarazione di voto.
SINDACO
Sì grazie. Ci tengo a precisare un aspetto. L’Art. 54 del Testo unico dà la possibilità al Sindaco
di intervenire per interventi contingibili e urgenti, che potrebbe essere una voragine, un tetto
pericolante, non certo le persone, gli accattoni che sono per la strada. Accompagnare per fermo e
controllo una persona, si deve avvisare la Procura della Repubblica, anche via fax, quindi questo
in realtà credo che vada esattamente contro quello che mi è stato chiesto dal Cons. Carrara, a me
è stato chiesto dal Cons. Carrara di fermare le persone per 4 ore, mettere i vigili a fermare le
persone per 4 ore e portarle in comando, fare un sequestro di persona! Ci sono due avvocati
operanti qui, all’interno di questo Consiglio Comunale ci sono due avvocati operanti: ma è
possibile richiedere una cosa di questo genere a una amministrazione comunale? Mi domando, lo
chiedo a voi avvocati!
Io non ne ho la facoltà di fare una cosa di questo genere, se poi l’avvocato, anzi colui che si è
laureato in Legge, che per me è un avvocato Azzecca Garbugli, che seguita a trovare l’inghippo
per potere dire alla gente “a Pietra Ligure c’è Valeriani che non ha coraggio, venite pure
accattoni, poveretti, venite a Pietra Ligure perché a Pietra Ligure c’è il Sindaco che è un Don
Abbondio, io che sono un Don Rodrigo vi sistemo le cose, fate sindaco me che vi sistemo le cose
io” …(intervento fuori microfono) “vi sistemerei le cose io” mi scusi …(intervento fuori
microfono) mi scusi, lei veramente che è talmente, guardi apprezzavo tantissimo quando lei
parlava di Santanin, volevo prendere la parola per ringraziarla per le cose che diceva. Le do un
consiglio, non richiesto per carità …(intervento fuori microfono) mi faccia finire, perché sono
una persona molto rispettosa anche delle forme.
Se vuole, le do un consiglio non richiesto: ma perché non prende carta e penna e si mette a
scrivere la storia di Pietra Ligure? Io sarei il primo a acquistare il primo libro, vorrei vedere con
firma, sarei il primo a acquistare il libro che lei scrive sulla storia di Pietra Ligure, perché lei ha
una cultura straordinaria da questo punto di vista, ma poi non ha, lei dice che io non ho la
facoltà, che non lo capisco, io non ci arrivo, ma lei ha delle cose straordinarie, per quanto
riguarda la conoscenza della storia, della cultura, bellissimo, ecco faccia questa cosa, scriva
queste cose, non scriva queste sciocchezze, perché in realtà le scrive in una forma anche molto
scorretta, perché per leggere un periodo come scrive lei ci vuole veramente due ore per capirlo!
Usi la punteggiatura, non gliela hanno mai insegnata? …(intervento fuori microfono) non gliela
hanno mai insegnata la punteggiatura? Faccia una frase di testo compiuto, in modo tale che possa
essere comprensibile, e glielo dico da vecchio maestro, cioè lei è tanto capace a fare delle cose,
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
le faccia per il bene della Città, ma non per creare solamente problematiche e per dire a me che
non ho il coraggio di fare le cose! Io ce l’ho il coraggio di fare le cose serie.
Se non ho ancora piantato un chiodo, sarà il primo che magari pianterò nella sua fronte, non lo
so! Non riesco a capire cosa intende quando dice “non ha ancora piantato un chiodo”, voglio dire
mi dà l’idea che veramente stiamo andando fuori dal seminato!
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Era per un quadretto! …(intervento fuori microfono) intervenga Avv.
Devincenzi.
CONS. DE VINCENZI
Cerchiamo di placare un attimo gli animi, perché io ho un caldo addosso perché mi arriva il
fuoco da parte e non ne posso più! Non vorrei che passasse, però, un concetto un po’ pericoloso,
nel senso la Legge mi impedisce di fare qualunque cosa e domani, se le persone poco abbienti se
ne rendono conto, ci troviamo davanti una fila di accattoni davanti a tutti gli esercizi
commerciali, e cosa gli si va a dire? “Non posso fare niente”? Ho stima per tutti, per tutte le
cariche, non mi permetterei mai di dire a uno che non fa una cosa “uno è troppo buono”,
assolutamente no! Ritengo però che il Comune qualcosa possa fare, c’è una sentenza della Corte
Costituzionale del 2011 che aveva un attimino scosso quelle che erano le ordinanze che erano
state emesse in merito, ma successivamente a questa sentenza della Corte Costituzionale, dal
2011 in poi, sono triplicate le ordinanze comunali da vari comuni non piccoli, anche grandi, che
tentano di comunque limitare questo fenomeno, prendendo spunto dicendo che non deve essere
accattonaggio violento, molesto.
Io - meno male che mia mamma non vede lo streaming - posso dire una mia esperienza
personale: ero con i miei figli al campo sportivo e mi hanno fermato, più che altro parlo come
madre, con due bambini piccoli, uno grande e grosso che mi chiede dei soldi, da sola, come
hanno già fatto anche a mia mamma, non è piacevole. Non so a livello, non mi permetto di dire
“lei deve scrivere questo, questo e questo”, ma secondo me un escamotage come hanno fatto
tanti comuni, per trovare una formula che permetta una sorta di controllo, c’è. Non dico di
arrestare, non dico di fermare, perché non abbiamo una normativa che ce lo permetta, ma un
controllo anche con uno sforzo un pochino più - non lo so - della Polizia, che permetta un
controllo proprio sapendo benissimo quali sono i punti strategici dove queste persone si
appostano, si può fare.
Ora io chiedo uno sforzo all’Amministrazione, che almeno tenti di trovare una formula, un
modo, magari prendendo spunto anche dalle altre amministrazioni comunali, per cercare di
arginare questo fenomeno, perché se effettivamente passa il messaggio che l’Amministrazione
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Comunale non può fare niente, io non so cosa può succedere allora, ce li troviamo veramente a
ogni esercizio commerciale, a ogni angolo, perché quando si entra in un negozio di alimentari se
ne trova uno, si entra in una macelleria se ne trova un altro, per carità alcuni sono anche diventati
amici perché quotidianamente si vedono, però un conto è trovarne uno e un conto è trovarne poi
10, 12, 15.
Senza litigare, senza andarsi a insultare, però vediamo se effettivamente c’è la possibilità di
raggirare come hanno fatto in tanti poi questa normativa un po’ restrittiva, anche perché - ripeto la sentenza è del 2011, ma dal 2011 in poi i comuni che hanno trovato il modo di almeno
tamponare la situazione ci sono stati.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Devincenzi. Passiamo al voto, punto N. 8 mozione presentata dal Cons. Mario
Carrara Lista Civica Dei Pietresi, in data 09.12.2016 protocollo 34737, a oggetto recrudescenza
dell’accattonaggio a Pietra Ligure.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8, astenuti nessuno.
Mozione respinta.
PUNTO N. 9 ALL’ORDINE DEL GIORNO -
MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE GIANCARLO CUTTURINI “MOVIMENTO 5 STELLE PIETRA
LIGURE”
IN
DATA
22.12.2016
PROTOCOLLO
N.
36196
A
OGGETTO:
APPROVAZIONE PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE LIGURIA - CONSORZIO
ECOCARBO, PER LO STUDIO DI SOLUZIONI GESTIONALI E TECNICHE
SULL’UTILIZZO (COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO) DI CUI AL DM 22/2013.
PRESIDENTE
La parola al Cons. Cutturini.
CONS. CUTTURINI
È un po’ lunga la mozione, posso esporla? …(interruzioni) posso esporla? Tra l’altro non è
neanche molto complicata.
Sostanzialmente c’è un dispositivo della Giunta Regionale che vede realizzare un accordo con il
Consorzio Ecocarbo per aprire la possibilità di bruciare Css, che è sostanzialmente un
combustibile formato da rifiuti. Tra l’altro di questi rifiuti possono anche fare parte la carta e la
plastica, che in realtà sarebbe materiale che si può in qualche modo riciclare. Tra l’altro nel
Piano regionale dei rifiuti si dice che questo Piano è finalizzato principalmente al recupero di
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
materie e solo in secondo luogo al recupero di energia, cioè ho portato questa mozione perché mi
sembra anche di cogliere lo spirito che è sempre stato quello del Comune di Pietra Ligure, che ha
sempre lottato per potere raggiungere il massimo della raccolta differenziata, quindi questo
provvedimento della Giunta Regionale va esattamente all’opposto di quello che ho visto che è
sempre stata la filosofia del nostro Paese, perché appunto cosa succederebbe? Non sarebbe un
semplice inceneritore, cioè qual è il rischio? Che questo materiale potrebbe essere bruciato nella
centrale della Tirreno Power qui a Vado Ligure, quindi mi viene da dire: abbiamo appena
scampato un pericolo, ci sono stati 400 e rotti morti certificati, 2 mila problematiche sanitarie per
il carbone, adesso abbiamo tolto e siamo riusciti in qualche modo a togliere il carbone e ci
andiamo a bruciare i rifiuti?!
Questo è il primo motivo per cui ho presentato questa mozione in questo Consiglio e poi anche
come filosofia di soluzione del problema dei rifiuti, io personalmente nel mio Movimento, ma so
anche qui le amministrazioni precedenti di Pietra Ligure hanno ricevuto dei premi, siamo stati
dei capolista per quanto riguarda la raccolta differenziata e questa modalità praticamente va
contro, anche perché l’inceneritore già di per sé crea dei problemi sanitari e dei danni,
l’adeguamento di centrali come i cementifici oppure le centrali a carbone renderebbe ulteriori
rischi rispetto ai rischi sanitari, quindi quello che vengo a chiedere è di fare sì che questo
Consiglio Comunale chieda alla Regione Liguria di revocare la delibera in oggetto, cioè che si
produca un documento per il quale si dica “Pietra Ligure non è d’accordo a questa iniziativa
della Regione e impegna la Giunta Comunale, nell’ambito delle proprie competenze, a impedire
la produzione e l’utilizzo del Css nel proprio territorio” . Sono stato abbastanza chiaro?
PRESIDENTE
Grazie Cons. Cutturini. Risponde l’Ass. Frumento.
ASS. FRUMENTO
Grazie Presidente. Innanzitutto partirei con il definire il combustibile solido secondario, il Css,
che come definizione presa dal Testo unico dell’ambiente è il combustibile solido prodotto dai
rifiuti, che ha le caratteristiche di classificazione e di specificazione individuate dalle norme
tecniche. È classificato come rifiuto speciale.
Il successivo decreto ministeriale del 2013 stabilisce i criteri da rispettare affinché determinate
tipologie di Css cessano di essere qualificate come rifiuto. Il Css combustibile è un sotto lotto del
Css, può essere utilizzato come combustibile negli impianti quali cementifici e centrali
termoelettriche. Il sottolotto di Css cessa di essere rifiuto con l’emissione della dichiarazione di
conformità.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Verificato il protocollo d’intesa tra Regione Liguria e Consorzio Ecocarbo e la relativa delibera
di approvazione, in cui si evidenzia a ulteriore chiarimento, l’Art. 177 comma 5 del Testo unico
dell’ambiente prevede la possibilità per le regioni di definire strumenti concertativi con soggetti
pubblici o privati, al fine di conseguire finalità e obiettivi definiti dalla normativa di settore, e
l’Art. 206 relativo a accordi di programma anche con imprese di settore e soggetti privati, aventi
per oggetto la sperimentazione, la promozione, l’attuazione e lo sviluppo dei processi produttivi
e distributivi e di tecnologie pulite idonee a prevenire e ridurre, con la produzione di rifiuti, la
loro pericolosità e ottimizzare il recupero dei rifiuti.
La produzione di combustibile solido secondario, quale combustibile escluso dal regime
normativo dei rifiuti, riguarda la gestione della frazione residua del rifiuto urbano e assimilato, al
netto di una raccolta differenziata che deve conseguire l’obiettivo almeno del 65% per Legge, dei
risultati di recupero e riciclaggio definiti dalla Legge regionale del 2015 a carico dei comuni.
Tenuto conto che sia nella delibera che nel protocollo la Regione decide di approvare il
protocollo con la Ecocarbo per lo sviluppo di soluzioni gestionali e tecniche sull’utilizzo del Css,
di avviare e mantenere con Ecocarbo un rapporto collaborativo volto allo scambio di
informazioni e allo studio di soluzioni gestionali e tecniche sull’utilizzo del Css, definizione di
un modello ottimale di gestione ecosostenibile del ciclo dei rifiuti e della produzione energetica,
approfondendo la possibilità di produzione, utilizzo e commercializzazione del Css, le relative
soluzioni logistiche e /o impiantistiche afferenti l’intero ambito regionale volte a conseguire
obiettivi di riduzione dello smaltimento dei rifiuti, attraverso la valorizzazione termica della
componente combustibile del rifiuto residuo.
Questa Amministrazione, conscia delle problematiche relative allo smaltimento della frazione
residua secca in discarica e impegnata da anni nella riduzione al minimo della stessa, grazie alla
raccolta differenziata, ritiene sia giustissimo agire a monte educando le persone e spingendo al
massimo la raccolta differenziata e fornendo un servizio che consenta di soddisfare le richieste,
consentendo così di smaltire in discarica solo un minimo quantitativo di residuo secco e quindi
anche alcune problematiche di produzione di percolato e biogas con il tempo diminuiranno. Mi
viene da pensare, per esempio, che grazie alla raccolta differenziata spinta sempre meno umido
finirà in discarica e quindi avremo meno produzione di percolato e biogas; allo stesso tempo si
ritiene che sia giusto valutare eventuali soluzioni per trattare la restante minima parte di residuo
secco.
Per questo motivo non può essere accolta questa mozione.
PRESIDENTE
Grazie Ass. Frumento. Cons. Cutturini.
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CONS. CUTTURINI
Quindi mi state dicendo che siete favorevoli a bruciare i rifiuti? …(intervento fuori microfono)
innanzitutto il Piano regionale dice che essenzialmente deve essere finalizzato al recupero di
materiale e solo in secondo luogo al recupero di energia. Tra l’altro, se andiamo a leggere nelle
proposte operative, si parla di trattamento meccanico biologico, il recupero di materia scompare,
mentre viene considerato esclusivamente il recupero energetico tramite preparazione Css. Quello
che penso io è che comunque andiamo a avvelenare il nostro territorio, andiamo a avvelenare il
futuro dei nostri figli; se dobbiamo andare a recuperare energia, allora mettiamo dei pannelli
solari, usiamo - che ne so - l’energia eolica, insomma è una questione anche di mentalità e di
visione del futuro.
Quello che pensiamo noi è che il Css sia del veleno, in qualsiasi caso - non lo so - non mi
sembra… va bene, prendo atto che per quanto vi riguarda per voi va bene il fatto che si inquini
l’aria con questo tipo di materiale, che come ripeto è fatto di carta, è fatto di plastica, è fatto di
materiale che potrebbe essere tranquillamente recuperato e tra l’altro il Css le faccio presente che
è carico - questo è scientifico - di metalli pesanti e di diossine. Le voglio fare un’altra
considerazione: praticamente la raccolta differenziata in Regione Liguria è al 30%, mentre
addirittura nella Provincia di Savona siamo al 20% contro i valori richiesti, che sono minimo il
65% come le stavo dicendo, tra l’altro incorriamo anche in sanzioni. Direi che forse sarebbe il
caso di stimolare i comuni a produrre maggiore raccolta differenziata, però prendo atto che
secondo voi va bene bruciare rifiuti.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Cutturini. Replica Ass. Frumento? Ci sono altri interventi? No, prego Ass.
Frumento.
ASS. FRUMENTO
Io con il mio intervento ho voluto dire che questo è uno studio, la Regione ha dato mandato allo
studio a Ecocarbo per cercare di valutare i risultati, quindi a questo punto del protocollo noi
riteniamo che sia giusto fare lo studio, valutare i risultati dello studio condotto in collaborazione
tra la Regione e Ecocarbo prima di esprimerci in qualsiasi parere e dare qualsiasi parere in
merito.
PRESIDENTE
Grazie Assessore. Altri? Dichiarazioni di voto? Niente, andiamo. Mozione N. 9 presentata dal
Cons. Giancarlo Cutturini Movimento 5 Stelle Pietra Ligure, in data 22.12.2016 protocollo
numero 36196, a oggetto approvazione protocollo d’intesa Regione Liguria Consorzio Ecocarbo
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
per lo studio di soluzioni gestionali e tecniche sull’utilizzo combustibile solido secondario, di cui
al decreto ministeriale 22/2013.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8.
La mozione è respinta.
PUNTO N. 10 ALL’ORDINE DEL GIORNO - MOZIONE PRESENTATA DAL
CONSIGLIERE MARIO CARRARA LISTA CIVICA DEI PIETRESI, IN DATA
09.01.2017 PROTOCOLLO N. 55, A OGGETTO: PROFUGHI A PIETRA LIGURE.
PRESIDENTE
Prego Cons. Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
“Abbiamo appreso sgomenti che anche Pietra Ligure è diventata luogo di collocamento di
profughi, non solo. Oltre quelli collocati, di cui si è venuti a sapere a cose concluse, i giornali
hanno anche divulgato il fatto che il numero dei profughi stessi avrebbe potuto essere ben più
consistenti di quelli effettivamente già arrivati e già soggiornanti nella nostra Città, fino al
numero esorbitante di 100. Poiché la nostra Città basa pressoché esclusivamente la propria
economia sul turismo, che basa a sua volta la sua forza, oltre che sulla promozione del nome
della Città medesima, anche sulla sua immagine e sul suo decoro, appare veramente non
condivisibile né accettabile che la nostra Città stessa debba essere costretta a accettare di ospitare
persone nullafacenti, che hanno l’unico problema di fare passare in qualche modo il tempo delle
loro giornate.
Considerando pure del tutto inaccettabile la politica nazionale che essa stessa provoca al formarsi
di numeri rilevanti di extracomunitari immigrati, mischiando e non distinguendo, se non solo a
parole, i profughi da guerre rispetto ai migranti economici, cioè di coloro che non fuggono da
conflitti ma solo da disagi economici di nazioni economicamente depresse. Tutti insieme,
indistinti nelle motivazioni per le quali hanno lasciato i loro paesi d’origine, vengono quindi
sistemati nelle città e nei nostri paesi, anche quelli della riviera ligure, questi ultimi per la
maggior parte dei casi inadatti a ospitarli, perché privi di prospettive di offerte di lavoro e di
occasioni di occupazione che i profughi possano tenere impegnati, corresponsabilizzandoli negli
ingenti sforzi fatti dallo Stato e dalle comunità per la loro ospitalità, paesi privi di strutture
adeguate alla sistemazione dei profughi medesimi, se non in alberghi privati, che offrono le loro
camere per riempirle nei periodi morti, alberghi attrezzati alla normale ospitalità dei turisti per
brevi periodi, ma non per i lunghi periodi dell’ospitalità sociale caritatevole, paesi privi di ogni
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preparazione e esperienza a una accoglienza di massa di carattere socio-caritatevole di individui
che provengono da altre culture, da altre religioni, con altri valori, con un altro concetto di
civiltà, paesi privi delle adeguate risorse per emergenze di tale genere e per assicurare la
sicurezza delle loro comunità con servizi di sorveglianza e di prevenzione dei crimini, inoltre
ancora ribadendo un concetto espresso più sopra, sempre con riferimento ai paesi costieri della
riviera ligure, del tutto inadeguati alle sistemazioni sociali caritatevoli di massa, poiché rivolti su
un tipo di economia che fa soprattutto dell’immagine positiva e della sicurezza garantita i propri
punti fermi che attirano i turisti a venire e li invogliano a ritornare.
Per tutto quanto sopra, il Consiglio Comunale di Pietra Ligure si esprime e impegna
l’Amministrazione Comunale affinché sia formalmente rappresentata al Prefetto di Savona la
ufficiale contrarietà della Città all’arrivo di nuovi profughi, non considerandoli compatibili con
la vocazione di carattere turistico-economica, su cui si basa prevalentemente l’economia della
Città. Considera inoltre del tutto inaccettabile un’eventuale imposizione dall’alto alla
sistemazione di carattere sociale caritatevole di immigrati, in quanto contraria agli interessi della
Città.” E quanto è il quantum.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. La parola al Sindaco.
SINDACO
Grazie Presidente. Come ho avuto già modo di spiegare, il fatto che Pietra Ligure sia diventato
un luogo di collocamento dei profughi deriva da un accordo tra la Prefettura di Savona e una
struttura privata, che ha messo a disposizione gli alloggi per ospitarli, e che il Comune purtroppo
non può opporsi né evitare che l’accoglienza sia concessa ai privati. Ho già precedentemente
comunicato, sia per mezzo stampa che soprattutto nell’ultimo Consiglio Comunale, quando mi
aveva fatto la richiesta il Cons. Cutturini, che ho personalmente incontrato più volte il Prefetto e
i funzionari prefettizi, al fine di scongiurare quella che poi si è verificata come una voce: l’arrivo
di un numero sconsiderato di profughi e di tutte quelle richieste che avanza l’interrogante,
affrontate dal sottoscritto già da parecchio tempo. Lo sgomento era non solo suo, ma in quel
momento era grandissimo soprattutto mio.
Attualmente sul nostro territorio sono presenti - attualmente sto parlando oggi, domani potrebbe
essere diverso e sarà diverso - attualmente quest’oggi sono presenti sul nostro territorio 15
profughi, 13 adulti e 2 minori, provenienti dai paesi sud sahariani dell’Africa, ospitati presso una
struttura alberghiera di Pietra Ligure, che sono seguiti quotidianamente da educatori della
Fondazione Ceis di Genova. Già dai primi giorni che sono arrivati, e sono arrivati i primi 7 il 23
dicembre, sono stati impiegati in accordo con l’Amministrazione Comunale in lavori
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
socialmente utili, in particolare per la pulizia delle spiagge di Ponente, piagge comunali, dai
detriti dell’alluvione e per la rimozione di sporcizia (sic).
La loro giornata è scandita da un ordinamento molto ferreo, che non permette loro né di
allontanarsi né di svolgere attività non programmate. Sono tutti muniti del certificato medico e è
stata la prima cosa che mi sono voluto accertare. Finora hanno avuto un comportamento del tutto
consono a quanto previsto dal regolamento. Ci tengo a mettere in evidenza che i medici del
nostro territorio hanno dato la loro disponibilità per seguirli in eventuali problematiche sanitarie
e, appena avranno tutti la documentazione adeguata, verrà avviato insieme all’Amministrazione
Comunale un progetto più completo per l’utilizzo di profughi in lavori di pubblica utilità
logicamente a costo zero. I profughi che si trovano a Pietra Ligure sono persone aventi diritto
d’asilo, sono selezionati e quindi non devono essere considerati attualmente un problema.
La mozione non può essere accolta, in quanto le richieste che sono avanzate nella mozione sono
già state, come dire, precedentemente assolte nei fatti per quanto riguarda il primo punto, per
quanto riguarda il secondo punto non è certo Pietra Ligure che si può opporre a quelle che
possono essere le imposizioni dall’alto, che sono della Prefettura, che sono della Regione, che
sono dello Stato. Se i rifugiati politici venissero, e mi voglio ricollegare alla mozione
precedentemente, e qui mi scuso ancora per avere perso la pazienza, se i rifugiati politici
venissero sorpresi a mendicare, perderebbero immediatamente lo stato di rifugiato politico e
diventerebbero clandestini.
Ho tralasciato di dire precedentemente anche che i mendicanti vengono continuamente
costantemente identificati, ma non possono essere allontanati, vengono consigliati di
allontanarsi, ma si allontanano e poi ritornano. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Cons. Carrara.
CONS. CARRARA MARIO
Ho una borsata di articoli di giornale che riguardano Pietra, Loano etc. che non ho voluto tirare
fuori, tanto li conoscete tutti, ma che denotano la preoccupazione di carattere sociale che il fatto
di aprire le porte da parte di strutture private a profughi e comunque a delle persone che vengono
nei nostri comuni, nelle nostre piccole città, nei nostri piccoli paesi, perché spalmati sul territorio
in quanto arrivati in modo - diciamo così - anormale, tramite barconi, tramite navi, tramite
passaggi di montagna etc., non secondo i normali ingressi che si fanno nei territori degli stati,
vengono spalmati sul territorio italiano così, con l’obbligo per tutti i comuni di prenderne una
quota.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Non so se avete notato che finora, e di questo me se sono reso conto almeno qua in Liguria,
quelli che hanno cercato di opporsi all’arrivo di profughi come istituzione sono stati alcuni
sindaci, cioè chi si è opposto perché ha levato gli scudi è il sindaco della località che dice “no, io
non ce li voglio”. E chi si è inventato i certificati medici, chi si è inventato “mancano le
strutture”, chi si è inventato “il territorio non è idoneo”, comunque ognuno con varie motivazioni
di rigetto, ma comunque sono stati i Sindaci. Io non ho trovato un Consiglio Comunale che si sia
confrontato sul tema e che abbia detto no, tenuto conto che noi, portando questo problema in
Consiglio Comunale, caro Sindaco, faremo un piacere al Sindaco, anzi io devo essere sincero:
con tutte le premesse che ha dato nella sua relazione, arrivare alla conclusione “diciamo no” mi
sembra un non senso, perché è il Consiglio Comunale che si sostituisce al Sindaco. Siccome il
Consiglio Comunale esprime tutta la Città, il Sindaco è vero che esprime tutta la Città, ma lo
esprime una parte, quella che l’ha eletto, ma il Consiglio Comunale se fosse unanime,
esprimerebbe con grande forza un concetto che vincolerebbe il Sindaco a andare a rappresentare,
a chi è sopra di lui e cioè il Prefetto che gestisce l’emergenza profughi, un concetto molto forte,
molto semplice: Pietra Ligure non può accettare i profughi, perché adesso sono 15, ho letto sui
giornali che avrebbero potuto essere anche un abnorme 100, ho letto che a Loano, che è nostra
sorella, ne stavano per mandare 50, ne vogliono 25… e cosa siamo? Al mercato delle vacche?!
“Ce ne stanno 50? No, te ne do 25, tu cosa mi dai?” cioè una roba inaccettabile!
Tenuto conto che adesso siamo alla fine di gennaio, c’è ancora febbraio, poi il mare si fa più
calmo, e cosa voglio dire che il mare si fa più calmo? Si creano di nuovo le condizioni
meteorologiche per cui gli afflussi di profughi dalla zona africana ricominceranno in termini
devastanti. E siccome la preoccupazione è che il Governo nazionale non abbia la forza,
specialmente adesso che è in chiesa di legislatura, per fermare questo afflusso, perché non ha la
forza, ma soprattutto non ha la forza di rimandarli indietro, perché dire che qui ci sono 15
profughi che provengono dai paesi subsahariani e - sono andato a vedere - non c’è un paese
subsahariano che sia considerato in guerra, perché anche la Nigeria dove c’è una specie di guerra
civile interna non è considerata paese di guerra, vuol dire che ci sono 15 persone che per motivi
non di carattere umanitario, dovuto dal fatto che c’è un conflitto (vedi Iraq, vedi Afghanistan,
vedi Siria, vedi quello che volete), ma per motivi di carattere economico come farebbe chiunque
non riesce più a vivere, perché in una condizione disagiata cerca di andarsene e di andare in un
posto dove si sta meglio, ebbene hanno attraversato il mare per venire in Italia.
Io non so da dove provengano, se vengano dal Centro Africa, dal Senegal, dal Gambia, da dove
si vuole, dal Camerun, però sono persone che dovevano essere prese e rispedite ai loro paesi,
perché non sono i profughi che scappano da un conflitto, non sono dei siriani, degli afgani o
altro. Quello che sta facendo il nostro Governo come il nostro Parlamento, che non riesce a
legiferare in materia, di non distinguere il profugo da guerra rispetto al profugo economico, farà
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sì che le nuove ondate di profughi che arriveranno, perché arriveranno, andranno a aumentare, a
ammassare di più il numero di quelli che già ci sono, rendendo la cosa assolutamente ingestibile.
È per questo, Sindaco, che io ho ritenuto che fare una mozione di Consiglio Comunale che non si
è mai fatta adesso, che vincoli lei, che quando andrà dal Prefetto gli dirà “guardi io sono
notoriamente una persona buona, ho dovuto votare no, però in Consiglio Comunale, siccome
rappresentiamo tutta la Città, mi dicono di no e io sono costretto a fare sì che il Consiglio
Comunale abbia la prevalenza su quella che è una mia magari opinione personale, il Consiglio
Comunale di Pietra Ligure non vuole più profughi a Pietra Ligure”, ci direte che siamo cattivi,
diteci quello che volete, basta che qui non ne vengono più! Adesso ce ne sono 15 di quelli che
sono arrivati nei mesi passati, e quanti ne arriveranno in tutto il territorio nazionale in questi mesi
che arriveranno? Perché dalla primavera in avanti il fenomeno non è destinato a diminuire, è
senz’altro destinato a aumentare, allora noi vogliamo agire con prevenzione e fare qualcosa?
E quando voi ci direte “li abbiamo dovuti accogliere”, “li abbiamo dovuti accogliere” un
accidente, perché quando ci sono, poi non se ne vanno più via! Io stesso l’anno scorso ho visto in
un paesino vi dico proprio insignificante, Molini di Triora, sono andato a fare un giro là e ho
visto a Molini di Triora che c’erano - con tutto il rispetto, ma non potevo non vederli perché
erano anche con un colore più evidente - più neri che bianchi, che non sapevano esattamente
cosa fare, c’era il campo sportivo con una partita di neri contro neri, poi tutti sparsi per il paese.
A che punto siamo? Che ci sia una prevalenza di profughi rispetto agli indigeni, rispetto a quelli
del posto? Penso che sia una cosa assolutamente intollerabile, laggiù glielo hanno consentito,
glielo vogliamo consentire anche noi? No!
E allora è per questo che ci vuole un qualcosa di forte, Sindaco, semmai sospendiamo un attimo
il Consiglio Comunale, ma pensateci: una mozione di Consiglio Comunale mette lei al riparo …
(intervento fuori microfono) sospendiamo il Consiglio Comunale nel senso che voi ci pensiate
per 5 minuti, ma una cosa del genere mette voi nella condizione di avere uno strumento per dire
no, mette il Sindaco nella condizione di potere dire “il Consiglio Comunale mi vincola a un
determinato modus operandi”, questo secondo me è per fare un qualcosa di positivo e per evitare
che le famose imposizioni dall’alto poi ci vengano effettivamente determinate nei numeri che
decideranno, e non so che vantaggi passano avere al di là dei 45 Euro che possono avere per i
minori o dei 42 Euro che possono avere per i maggiorenni, quelli che ospitano i profughi nelle
loro attività turistiche e alberghiere, ma al di là di questo non so che vantaggi ci possano essere
per tutta una comunità e per tutto un paese avere tanti ospiti che non facciano parte di… come
possiamo dire? O di una comunità come possiamo essere noi, oppure che siano i turisti normali
che reggono la nostra economia, ma al contrario che siano persone che ci vengono imposte per
volere dello Stato, che non riesce a risolvere i problemi e li scarica sui piccoli paesi.
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Concludo, al limite mi prendo 2 minuti dell’intervento dopo. Imporre a paesi come i nostri
turistici, piccoli, dove notoriamente non ci sono delle strutture che possano fare accoglienza,
dove non c’è neanche il lavoro, perché una volta che avrete fatto pulire tutte le spiagge, cosa gli
fate fare? Gli facciamo pulire i boschi? Se ci fosse questa possibilità dell’imposizione, ma in
strutture organizzate, io sarei assolutamente d’accordo su una cosa del genere, ma siccome non
c’è questa possibilità, allora io dico: assolutamente dobbiamo dire no! Potremmo dire sì quando
ci saranno delle regole certe circa la operatività e l’impiego di queste persone che vengono, che
devono provenire da guerre, ma non da situazioni di disagio economico, in strutture organizzate
ma disciplinate. Fintanto che queste condizioni non ci saranno, tutti i nostri paesi sono un
pericolo di ricevere una massa di gente che non potrà essere accolta e è per questo che dico:
approvate questa mozione!
PRESIDENTE
Grazie Cons. Carrara. Sindaco.
SINDACO
Grazie. Ci sono alcune cose che bisogna saperle bene, bisogna approfondirle, bisogna studiarle,
perché poi uno fa confusione. Quello che dice il Cons. Carrara potrebbe essere accoltissimo, più
che accolto, molto di più se il Comune di Pietra Ligure si fosse trovato nelle condizioni di dire:
c’è una struttura comunale come mi è stata chiesta, Consiglio Comunale, cosa vogliamo fare?
Vogliamo dare la struttura comunale ai profughi, possiamo accettare di accogliere dei profughi
nella struttura comunale? Il Sindaco di Pietra Ligure si è preso la responsabilità, senza sentire la
minoranza, di non concedere strutture comunali, quindi già c’è una presa di posizione su un
aspetto molto importante.
Ma per il resto non può essere presa una decisione da parte del Consiglio Comunale, perché il
rapporto è tra Prefettura e privato. Domani mattina potrebbero arrivarne altri 5, come forse
arriveranno, perché i parametri sono 2,5 per ogni mille abitanti e a Pietra Ligure si arriverà a
avere 25 profughi, ma non perché li accoglie o non li accoglie l’Amministrazione Comunale, il
Consiglio Comunale di Pietra Ligure, perché il rapporto è tra la Prefettura e il privato!
Quando si era sparsa la notizia che sembrava che arrivassero 100 profughi, altro che sgomento!
Io sono partito immediatamente, mi sono fatto ricevere dal Prefetto, ho fatto una gazzarra da non
finire più! E da questo punto di vista sono stato rassicurato, e perché ho fatto la gazzarra? Perché
come dice il Cons. Carrara è un paese turistico, non può essere assolutamente condizionato da
tante persone in questo modo. E non solo ho fatto questo, ho convocato gli albergatori,
l’Associazione degli albergatori di Pietra Ligure, ho detto se erano pazzi! Ho detto chiaramente,
e c’è stata una riunione di fuoco, dove veramente ho usato parole molto forti, perché
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
effettivamente mettevano a repentaglio la vocazione turistica di Pietra Ligure. Non si è parlato
più di 100 profughi, ma si è arrivati a un numero considerevole, che sono il 2,5 per mille, e da
questo punto di vista il Comune di Pietra Ligure possiamo accogliere mille mozioni, ma non
possiamo assolutamente farci nulla, perché il rapporto è tra Prefettura e privato.
Nel momento in cui, e questo ora il progetto è fino alla fine di aprile, fino alla fine di aprile la
struttura alberghiera li accoglie, a fine aprile non li accoglie più, e cosa farà la Fondazione o la
Prefettura? Si rivolgerà a appartamenti privati, si rivolgerà a proprietari di case private, come ha
fatto in tutti gli altri comuni e come sta facendo. Magari ai Molini di Triora hanno avuto un
beneficio enorme dal punto di vista economico, perché i negozi di quel paese, che magari
stavano morendo, sono rifioriti e gli abitanti del Comune di Triora magari dicono grazie che
sono arrivati! Ma l’Amministrazione Comunale del Comune di Triora non ha potuto fare nulla.
Nel momento in cui quello che auspica il Cons. Carrara, che venissero attuati dei Cie (centri di
immigrazione e di espulsione), come sono accolti da una parte dalla politica italiana, potrebbero
essere gestiti in un modo più congeniale a quello che diceva prima lei, ma attualmente no,
attualmente non si può. L’accoglienza diffusa di cui si parla, io mi sono andato a leggere tutto,
mi sono fatto delle nottate intere su questo problema, ecco bisogna stare attenti anche nei numeri,
nelle cifre, bisogna stare attenti quando vengono date delle comunicazioni, non è vero che sono
45 Euro o 50 Euro, sono 35 Euro e nei 35 Euro al profugo vanno 2 Euro e 5, se sono famiglie
allora vanno 7 Euro; il resto viene gestito da chi dà da mangiare e da dormire e da chi gestisce
questa questione. Per fortuna a Pietra Ligure e Loano è gestito dalla Fondazione ?Ceis?, che è
una fondazione della famiglia ?Costa?, è una fondazione molto seria, non è una cooperativa che
lo fa solamente per business.
Posso assicurare che i profughi finora sono stati “invisibili”, sono seguiti giorno e notte da
educatori, non possono allontanarsi se non sotto sorveglianza loro, certo poi nel momento in cui
avranno la certificazione e magari andranno a fare la passeggiata, per carità ci può essere anche
questo, però sicuramente come dicevo prima, se venissero sorpresi a mendicare, vengono
immediatamente espulsi dalla Fondazione e perdono il diritto di rifugiati politici, diventeranno
clandestini. Purtroppo la Legge è questa!
Perché - dice - allora non vengono rispediti in patria? Perché con lo Zambia, con la Nigeria non
ci sono ambasciate, non ci sono rapporti, il problema è questo! Ripeto: attualmente non è Pietra
Ligure che, approvando questa mozione, il Sindaco o l’Amministrazione si può fare forte e
andare dal Prefetto a dirgli “Sig. Prefetto, Eccellenza, guardi qui cosa c’ho: il Consiglio
Comunale non mi concede di accogliere i profughi”, “non me ne frega niente” mi dice il Prefetto
“non me ne può fregare di meno, sono fatti tuoi” e a Alassio lei sa benissimo, lo sanno tutti
quanti che il Sindaco ha avuto un atteggiamento completamente diverso, è stato tacciato di
razzista, si è dovuto pagare circa 3 mila Euro e è stato condannato, perché in realtà il Sindaco
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
può esprimere, ripeto: io l’ho espresso, altro che lei quando parla ha avuto sgomento, altro che
sgomento! Mi sono arrabbiato come non so che cosa, molto di più di come mi sono arrabbiato
prima, ma la problematica è purtroppo questa: attualmente non ci sono possibilità, per una
amministrazione comunale, di potersi esprimere se potere accoglierli.
Poi possiamo fare tutto il discorso, chi è più favorevole all’accoglienza, chi è meno favorevole,
io ripeto: per quanto mi riguarda il fatto che queste persone siano a Pietra Ligure finora non sono
state un problema e spero che non lo diventino, finora sono state una risorsa, perché stanno
facendo dei lavori socialmente utili a costo zero e di lavori socialmente utili ce ne sono tantissimi
da fare, dalla pulizia delle spiagge alla pulizia dei torrenti, dal togliere le erbacce per le strade,
tanti tanti lavori ci sono da fare. È ovvio: è importante che siano impegnati, se non fossero
impegnati sarebbe un disastro! Finora - ripeto - dal 23 dicembre che sono arrivati i primi 7 e poi
ne sono arrivati altri 2, altri 5 e poi altri 3, sono - ripeto - 15 attualmente, a quanto ho notizia
forse domani ne arriveranno altri 5 e non ci posso fare nulla, non ci possiamo fare nulla.
Da questo punto di vista - ripeto - io sono disponibile a potere discutere e a potere fare anche
degli incontri con la cittadinanza, questa era una delle cose che forse bisognerebbe fare, però più
di questo non si può fare, perché poi c’è un articolo della Costituzione che è molto chiaro, io
sulla Costituzione ho giurato, glielo ho detto prima, l’Art. 10 della Costituzione dice “lo straniero
al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio della libertà democratica garantita dalla
Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni
stabilite dalla Legge”. Il mio ruolo è quello di eseguire la Legge nel migliore modo possibile,
con tutte le difficoltà e con tutta l’inefficienza, ma da quello non posso uscire.
Io mi auguro - ripeto, lo dico per l’ultima volta - che ci siano, da parte del Governo come ha
detto prima, delle leggi molto chiare e molto precise, che l’Italia non venga abbandonata
dall’Europa come purtroppo sta succedendo. Un’altra notizia che forse è bene dire: oltre l’80%
dei quattrini arriva dall’Europa, non arrivano dalle casse dello Stato italiano, quindi è un’altra
notizia che forse è il caso che la Legge sappia in modo chiaro, non è che dice “come? Date i
soldi?”, come diceva prima mi sembra Cutturini, dice “diamo i soldi per questi che arrivano
dall’Africa e non li diamo per i nostri residenti”, ecco bisogna stare attenti di non fare
confusione.
Però - ripeto - se non ci sono delle indicazioni politiche importanti da parte del Governo centrale,
attualmente il Comune di Pietra Ligure non può arroccarsi la Legge, farsela per conto proprio,
mettersi a posto il Governo. A volte potrebbe essere anche molto utile, ma purtroppo non è
possibile, grazie.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Altri interventi? Novara.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
CONS. NOVARA
Volevo solo chiedere conferma. Quando ha detto 2,5 per mille, forse era 25 per mille, cioè
possono venire a Pietra fino a 230? …(intervento fuori microfono) 25 ogni mille.
PRESIDENTE
2,5 ogni mille, 2 e mezzo.
CONS. NOVARA
Io sapevo 25 ogni mille …(interruzioni) 25 persone, quindi il limite è quello …(intervento fuori
microfono) no per sapere, perché avevo capito, non da quello che aveva detto il Sindaco, ma da
altre notizie, che erano 25 ogni mille. Se è 2,5 è meglio …(intervento fuori microfono) no, non
da quello che ha detto il Sindaco, hai detto 2,5, io sapevo da altre notizie che potevano arrivare
fino a 25, meglio così. Quindi al limite possono arrivarne 23.
PRESIDENTE
Massimo 25.
CONS. NOVARA
Due. Se noi non possiamo dire niente nell’accordo tra privati e Prefettura, va bene, però
possiamo accentuare magari i controlli sulle strutture che ricevono i profughi, nel senso
verificare se sono rispettate tutte le norme sanitarie, se la struttura è antisismica, se l’impianto
elettrico è a norma, tutto quanto, in modo da dire “guarda che ti controllo, fai tutto preciso e
perfetto” in modo da non avere problemi, solamente stringere un po’ i controlli su questo, in
modo che il privato che sa che non è forse perfettamente in regola, magari è un po’ demotivato
dal seguire questa strada. Solo questo.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Novara. Prego Sindaco.
SINDACO
Rispondo velocemente. La prima parte, se mi sono espresso male, lo ribadisco: 2,5 profughi ogni
mille abitanti, quindi noi siamo 9.200 e quindi in realtà dovremmo essere sotto i 25, ma credo
che poi il tetto massimo arriverà a 25, così come a Loano in realtà le notizie sui giornali sono di
un tipo, ma poi la verità è un’altra.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Per quanto riguarda invece il discorso dell’idoneità delle strutture, è già stato fatto, anche se può
essere …(intervento fuori microfono) ecco mi hai capito al volo! Molto molto pericoloso da
questo punto di vista, dice “allora cosa fai?” dice “mi perseguiti perché io faccio questo? Ho già
delle difficoltà economiche” come Carrara ha scritto nella mozione, perché li accolgono? Perché
nel periodo invernale pagano tante spese, tanto affitto etc., dice “e mandi i controlli proprio a
me? Perché non li mandi a tutti?”, a parte il fatto che devono essere tutte le strutture con
l’antincendio, l’antisismica, con tutta l’Haccp etc. etc., tutte devono essere in regola, perché
altrimenti sarebbero chiuse a prescindere. Però è già stata fatta anche questa cosa, ma non posso
dirlo in Consiglio Comunale.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco. Altri? Prego Cons. Bianchi.
CONS. BIANCHI
Volevo intervenire ancora io e ho temporeggiato proprio per parlare possibilmente in ultimo,
cercando di distaccarmi dal merito delle questioni e avendo l’ambizione di fare, di dare così un
contributo per il miglioramento dei lavori del Consiglio Comunale, consapevole anche che la
verbalizzazione del mio intervento sarà cibo per i topi nel sottoscala delle Ferrovie dello Stato
alla stazione! Ma certe volte il dovere è più forte di quelli che sarebbero gli indirizzi umorali che
mi porterebbero a andare a dormire con 10 minuti di anticipo, rispetto a quanto faremo tra 10
minuti.
Detto questo, ho aspettato di arrivare al decimo punto all’ordine del giorno, ovvero la settima
mozione, della quale c’è già il preannuncio del voto negativo, per dirvi: 7 mozioni 7 voti negativi
7 respingimenti. Secondo me, dal punto di vista dell’ordine dei lavori, c’è qualcosa che non va,
ma non è che di questo mi stupisca più di tanto, perché già i cultori della materia sanno, già
Stuart Mill e Alexis De Tocqueville definiva la democrazia come dittatura delle maggioranze e
qui ci siamo molto vicini. Oggi la maggioranza è questa, domani sarà un’altra, qualcuno lo
auspica, qualcuno lo auspica da un po’ di tempo, ma mi sembra che il tempo passi e non accada
niente, ma comunque oggi c’è uno, domani c’è qualcun altro, non cambia niente. Sto dicendo:
cerco, seppure può sembrare provocatorio il mio intervento, ma cerco di dare un contributo
all’utilità del nostro lavoro, perché 7 mozioni che hanno 7 voti di respingimento mi sembra una
patologia del sistema.
E guardate non è il discorso di un buonista, non è il discorso di una colomba, perché se volete
che io espliciti quello che penso, per me sarebbe stato da dichiarare non ammissibile per sistema,
come già avevo anticipato la volta precedente, il voto negativo, ma solo per un fatto: perché
l’utilizzo delle mozioni così come fatto si sovrappone al diritto dovere della maggioranza di dare
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
indirizzo politico alle proprie azioni, consapevole del fatto che tra 5 anni ne renderà conto
all’elettorato. E così pure, secondo me, è inappropriato che le minoranze, spinte da - diciamo
così - una legittima ambizione, essendosi proposti alla volontà popolare, è innaturale che possano
pensare di convogliare l’azione amministrativa, che è pertinenza della maggioranza, a volontà
che sono pertinenti di una minoranza che ha perduto le elezioni.
Dico questo per dire e con la consapevolezza e l’auspicio che le cose si ribaltino, perché è
democrazia questo, è semplicemente democrazia, io dico però bisognerebbe trovare la modalità
serena, in una commissione capigruppo, con una proposta che può venire dalle minoranze, che
può venire dalla maggioranza, ma di trovare un sistema regolamentare che non umili la legittima
volontà delle minoranze di fare sapere alla popolazione come affronterebbero una certa
problematica, ma d’altra parte non metta nell’imbarazzo - diciamo le cose come stanno - la
maggioranza di essere tra l’incudine e il martello, per cui se accetta l’indirizzo che gli viene
posto dalle minoranze le minoranze hanno buon gioco nel dire “ecco vedi che non sei capace a
fare niente? Siamo dovuti venire noi in soccorso per farti fare le cose come debbono essere
fatte”, la maggioranza risponde con la citata dittatura della democrazia, per cui dice “va beh,
tanto voi siete in 4, noi siamo in 8, dite quello che volete che tanto non cambia niente”. Qui per
me c’è la patologia del sistema.
Allora proposta, ma davvero neanche fatta alla mia maggioranza, perché sono umiliato da 7
proposte che ricevono il no e io sarei dell’ipotesi di dire no preventivamente, cerco di essere non
frainteso, proprio perché è il sistema che è patologico, io dico istituiamo… ancora un aspetto:
l’interpellanza umilia l’interlocutore, perché chiede tutto lo scibile umano, il nostro regolamento
dice “io ti rispondo e tu hai 3 minuti per dirmi se sei soddisfatto, insoddisfatto e finisce lì”, non è
giusto. Io sono tra i redattori, con il Cons. Carrara, di questo regolamento, però non è un
regolamento perfetto e questo è un limite. Giustamente le minoranze utilizzano il sistema della
mozione per avere più spazio, per potere parlare tutti e io considero un arricchimento sentire le
opinioni di tutti, anche se costa fatica talvolta, ma lo considero un arricchimento davvero, però
poi alla fine si va a finire in questo imputo.
Allora dico: troviamo un sistema che sia diverso, alcuni comuni hanno il question time per
esempio, istituiamo il question time nella forma della mozione, ovvero si può parlare tutti,
ognuno può dire la propria opinione, ma si concluda la mozione dicendo “cara maggioranza
incompetente e che non ha piantato un chiodo, sappiate che noi avremmo fatto così” e questo va
alla popolazione, questo va sui giornali, questo consente di attestare una posizione legittima, ma
non mi si può chiedere “cara maggioranza, rigetta tutto quello che hai detto agli elettori, rigetta il
tuo programma, rigetta tutto quello in cui credi, perché devi fare quello che ti chiedo, auspico e
impongo io minoranza”.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
È questo che vorrei essere utile al ragionamento di tutti, non è una cosa da decidersi questa sera,
però a mio avviso una modifica sul regolamento e vorrei incontrare un dialogo sereno su questo,
perché la dittatura della democrazia, la dittatura della maggioranza, chi è in maggioranza è
facilitato a utilizzarla, lo vedete, credo di parlare con persone sensibili dal punto di vista della
democrazia. Istituiamo il question time che sia possibile interpellare la maggioranza nella forma
delle mozioni, ovvero si parla tutti e ognuno dice la propria opinione, ma non alla fine
coinvolgendo la maggioranza a abdicare sulle proprie affermazioni, programmi credo e nel
cercare di farla convergere su cose nelle quali è impossibile convergere.
Lo dico così, sia utile la riflessione, vediamo se è possibile farla convergere in una commissione
capigruppo, se volete la maggioranza può fare una proposta oppure la proposta la possono fare
quelli di minoranza. Io credo davvero, non provocatoriamente, di fare qualcosa di utile per la
democrazia di questo luogo che nel suo piccolo, nella Città lo rappresentiamo noi oggi per ora,
altrimenti diversamente, per non essere frainteso e letto per una colomba che non sono, la mia
maggioranza sa che io da tempo sto dicendo: di fronte alle mozioni che sono una
sovrapposizione del diritto - dovere della maggioranza a governare, si risponda sempre no a
priori, perché sennò davvero è un teatrino! Non è un’espressione che amo molto, perché sono
molto rispettoso dei luoghi della democrazia si esercita e sono anche memore, anche per radici
familiari, di quali sono le vicissitudini dei paesi e dei momenti storici, quando la democrazia è
compressa, però così un dibattito non serve a niente, perché alla fine diventa un confronto
erculeo tra posizioni di forza e di contabilità per numeri che si confrontano. È ineluttabile il
risultato di quello che avviene.
Io non credo, non chiedo che mi si dia un’opinione su quello che ho detto, però la sottopongo
alla riflessione della maggioranza, perché sennò davvero per me stiamo solamente facendo
qualcosa che può essere fatto meglio, solamente questo.
PRESIDENTE
Grazie Capogruppo Bianchi.
CONS. CARRARA MARIO
Siamo in imbarazzo perché io avrei adesso 3 minuti per fare la dichiarazione di voto, ma qui è
stato buttato un macigno in uno stagno! E adesso per piacere mi dai 3 minuti per rispondere alle
cose che ha detto lui, perché lui non ha parlato del punto…
PRESIDENTE
Volevo concludere che hai 3 minuti del secondo intervento e il voto…
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
CONS. CARRARA MARIO
E la dichiarazione di voto. Dico una cosa sui profughi e una cosa sulle cose che ha detto Marco
Bianchi il Capogruppo.
PRESIDENTE
Va bene, da questo momento 6 minuti.
CONS. CARRARA MARIO
Purtroppo il Consiglio Comunale è iniziato, non in senso cronologico questo, quello del 2014,
con un avere preso il regolamento del Consiglio Comunale e averlo stravolto in senso punitivo
nei confronti delle minoranze, ve lo siete dimenticati? Ve lo siete dimenticati che volevate dare il
tempo di replica di un minuto e mezzo, che poi non avete avuto il coraggio di portare avanti? Ve
lo siete dimenticati che i Consiglieri potevano crearsi dei gruppi, uno distinto dall’altro, con il
diritto di parlare per 10 minuti e ci avete costretti a operazioni di emergenza, in contraddizione
con tutto quello che è successo nelle due legislature precedenti? Ve lo siete dimenticati?
Allora io dico: ha ragione Bianchi quando dice che avevate un programma diverso, un
programma che abbiamo combattuto e che combatto, perché è questa la sede dove i cittadini di
Pietra mi hanno mandato per combatterlo. Io avevo un programma diverso che non era il vostro e
che sostengo. E se su 7 mozioni avete detto no per partito preso a tutte e 7, è un problema
patologico vostro, perché se c’era qualcosa da approvare, dovevamo approvarlo, qualcosa da
respingere lo dovevate respingere. Sono responsabilità vostre, io ve lo dico come ve l’ho detto a
giugno 2014: non partecipo a nessuna Conferenza dei capigruppo, a meno che non ci siano dei
motivi serissimi di emergenza, perché ritengo che il luogo del confronto sia questo e in questo
luogo io mi confronto con voi, cercando di portare avanti i punti del mio programma elettorale,
per cui i cittadini di Pietra mi hanno mandato qua. Contrasto i vostri, sui quali non sono
d’accordo, e faccio delle proposte.
Volete respingere tutte le nostre proposte per partito preso, da quella dell’immondizia riciclabile
di Cutturini alle nostre che abbiamo fatto questa sera per partito preso? Benissimo, seminate, la
gente poi raccoglierà quello che sarà la vostra semina, ma la sede del confronto è questa. Io da
parte mia - ve lo dico subito - la risposta ve l’ho già data e non sono disponibile, dopo che avete
tentato di ammutolire le minoranze cambiando il regolamento all’inizio di questa legislatura, non
sono disponibile a nessuna operazione di inciuci, di pasticci, perché non ne voglio fare. La sede è
questa e ci confrontiamo qua.
Adesso ci sono i 3 minuti di votazione, allora la dichiarazione di voto sul punto è questa:
riteniamo che una mozione, che fissi un paletto, per cui una comunità che è il Comune di Pietra
Ligure dica no all’ingresso di altri immigrati, è un punto importante e fondamentale. Il Sindaco
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questa sera ci ha detto “ci sono 2,5 profughi ogni mille” ora, e se domani il numero per motivi di
emergenza nazionale salisse a 5? E se salisse a 7? Prima non c’erano questi 2,5, adesso ci sono, e
se salisse a 10? Cosa facciamo? Li accogliamo? Secondo me, appunto perché la politica
nazionale cambia, le emergenze cambiano e si è visto che non c’è la volontà e la possibilità di
respingere gli emigranti dai luoghi dai quali partono e quando sono arrivati non c’è la volontà di
riportarli dove sono, per questo motivo io dico che dobbiamo prendere un provvedimento molto
forte, che dica a chi deve sentire, agli organi superiori “Pietra Ligure non è disponibile”. Non
volete? Benissimo, accogliamo i 5 migranti in più, un domani ne accoglieremo 5, 10, 15, 20
quello che sarà, se il Governo deciderà di aumentare il numero di profughi ogni mille abitanti.
Voglio dire poi, e concludo con due piccole osservazioni, che voglio vedere quali saranno le
condizioni degli alberghi per i turisti normali, dopo che sarà finita l’ospitalità dei profughi, dopo
che questi se ne andranno, perché magari i turisti normali hanno prenotato quell’albergo per la
stagione estiva, magari da maggio a giugno in avanti, voglio vedere quali saranno le condizioni
degli alberghi e voglio vedere quei turisti che andranno nelle camere di quegli alberghi, se non li
hanno ristrutturati o risanati, che pubblicità che faranno di Pietra Ligure e degli alberghi stessi!
Mi consola questo fatto che tutti direte di no, che ci saranno 7 probabilmente vostri voti negativi,
anche perché io so che 8 vince contro 4, la matematica …(intervento fuori microfono) è 7, voi
voterete in 7, perché sono sicuro che la rappresentante della Lega Nord voterà a favore di questa
nostra mozione, perché noi questa mozione l’abbiamo presentata anche apposta, perché io la
manderò a Salvini e gli dirò “guarda, Salvini”, a Salvini scriverò una lettera e dirò “guarda,
Salvini, abbiamo presentato una mozione anti-profughi, la tua Vicesindaco leghista
organicamente rappresentante del partito, vicesindaco di un sindaco di area Centro-sinistra con
gli assessori del Pd, l’ha respinta, è del tuo partito o appartiene alla coalizione di Centrosinistra?” gli chiederò questo. Quindi io penso che lei non vorrà fare una corbelleria politica del
genere e voterà a favore, o almeno si asterrà. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie per essere stato nei tempi, Cons. Carrara. Passiamo …(intervento fuori microfono) ah
scusi Ass. Foscolo. Prego.
VICESINDACO
Grazie Presidente. Mi stavo chiedendo come mai non mi aveva ancora tirato in ballo su questa
mozione, Cons. Carrara. Io voglio spiegare il perché voterò con la maggioranza. Quello che io
penso di questo sistema di accoglienza di profughi non è un segreto, perché oltre al partito di cui
faccio parte, come lei ogni tanto si diletta a scrivere su Trucioli, io ogni tanto mi esprimo quello
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che penso sulla mia modesta pagina Facebook e anche questo arriva alla gente, a volte arriva
anche ai giornali, quindi quello che io penso dell’errore di base che c’è nel sistema l’ho espresso.
Voi parlate, voi siete stati …(intervento fuori microfono) no voi, perché anche tu hai detto che
eri sgomento quando hai ricevuto, che eri sgomento quando ti si è prospettata anche l’ipotesi che
potessero essere di più gli alberghi, quindi se voi eravate sgomenti, figuratevi quando l’ho saputo
io! Ovviamente, e il Sindaco lo sa, notoriamente sono una persona che non parla molto, ma in
quei giorni forse il Sindaco non mi sopportava più!
La mozione in oggetto è quello che dicevo prima, Cons. Carrara, è cosa voi chiedete, perché
quando prima lei diceva, augurava all’Ass. Rembado di sedersi in minoranza e che forse avrebbe
visto cosa era fare la minoranza, io se devo vedere l’esperienza che ho di questi 2 anni e mezzo,
e in minoranza non l’ho mai fatta, la mia esperienza è in maggioranza, la mia prima esperienza
comunale, vedo che anche voi comunque attaccate a prescindere quello che fa
l’Amministrazione, la maggioranza e probabilmente in questo caso cercate di prendervi dei
meriti per quel poco di buono che la maggioranza sta cercando di fare.
Mi spiego. Lei ha scritto una mozione dove parla, in certi punti sembra quasi che riprenda le
parole dette prima dal Sindaco e poi da me, parla di vocazione di carattere turistico-economico
della Città di Pietra Ligure, lo sappiamo, l’ha dichiarato prima il Sindaco e l’ho dichiarato poi io.
Quello che lei chiede al Sindaco, cioè di rappresentare al Prefetto la sua contrarietà al
superamento del limite imposto dalla Legge, questo il Sindaco l’ha già fatto ma l’ha fatto subito,
l’ha fatto ancora prima di uscire sui giornali. E quindi perché io devo approvare una mozione
dove lei chiede al Sindaco di fare ciò che ha già fatto?
PRESIDENTE
Grazie Vicesindaco Foscolo. Una precisazione del Sindaco.
SINDACO
Ripeto: quello che effettivamente può fare un comune in questo frangente - ripeto per la
dodicesima o quindicesima volta - non può essere fatto perché è un rapporto tra la Prefettura e il
privato. Quando c’è un rapporto di questo tipo non c’entra il Comune, se l’appartamento di
Foscolo lo affittasse a uno del Bangladesh o uno della Nigeria o uno di Savona o uno di Milano,
il Comune non ci può entrare. Questo credo che sia una cosa ovvia.
Il rapporto privatistico è quello, se il Sindaco di Pietra Ligure o l’Amministrazione Comunale di
Pietra Ligure avesse detto “c’è una struttura e la concediamo”, allora questo potevo essere
tacciato di uno che non fa gli interessi della comunità o che si è arroccato una decisione come
dire sopra il Consiglio Comunale: no! Ripeto: è un rapporto privatistico, il Sindaco o
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l’Amministrazione può anche non essere assolutamente messa a conoscenza del fatto, il
problema è questo! Mi auguro che vengano istituiti dei Cie, come auspica anche lei, ma
attualmente la Legge è questa, non ce ne sono altre, non mi posso arroccare sotto un bicchiere o
sopra un campanile, io ho una legge da rispettare.
È inutile che adesso, perché ci facciamo belli, approviamo questa mozione dicendo “Pietra
Ligure è il baluardo contro i profughi” ma no, ma come facciamo? Facciamo ridere! Non è
assolutamente possibile, perché - ripeto, ora sono arrivato alla ventesima - è un rapporto
privatistico, non è l’Amministrazione Comunale che si pone a favore o contro, e ci mancherebbe
altro! Purtroppo è così.
Le dico - magari è un piccolo aneddoto - che il Viceprefetto precedente, sapete che il Prefetto
precedente era stato trasferito e c’è stato per un periodo di tempo il Viceprefetto con funzioni
prefettizie, aveva trovato un appartamento dove abito io, nella via dove abito io, e il Vicesindaco
ne è pienamente consapevole. Io mi sono meravigliato, ma in realtà c’era un proprietario di un
appartamento di 2 alloggi che li aveva dati benissimo distribuiti, ha detto “io voglio fare
business, non voglio tenere gli appartamenti chiusi, non ho nessuno a cui affittarli, mi portano
dei soldi in cassa, chi me lo fa fare di pagare le tasse?”
Quindi a me sembra che da questo punto di vista il rapporto, per chiudere il discorso sul discorso
dell’accoglienza dei profughi, io desidero e concludo con questo dicendo che i profughi a Pietra
Ligure siano utilizzati - tra virgolette “utilizzati” perché sono delle persone prima di tutto - per
potere fare dei lavori socialmente utili, che non creino un problema.
PRESIDENTE
Grazie Sindaco …(intervento fuori microfono) grazie Cons. Carrara. La minoranza ha chiuso,
stiamo per chiudere, chi ha chiesto la parola? Capogruppo Bianchi.
CONS. BIANCHI
Ho chiesto la parola per dichiarazione di voto, per esprimere il mio settimo no a questa mozione
e per dire che, se le mie parole sono state sufficientemente chiare, io avevo l’ambizione di porre
una riflessione, un ragionamento, nella convinzione che potesse essere utile al miglioramento dei
nostri lavori. A questa, che non voleva essere altro che una riflessione che poteva esplicitarsi o
meno nei modi, nelle modalità meglio viste, è stato risposto con la solita durezza, con la solita
ottusità, non si fa riferimento a alcun inciucio perché l’eventualità di coinvolgere la
Commissione Capigruppo è un istituto previsto dal regolamento consiliare, la maggioranza
potrebbe valutare l’opportunità di modificare unilateralmente, avendone i numeri, anche i tempi
a disposizione per intervenire da parte delle minoranze, perché già è stato fatto, già sono stati
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
fatti ricorsi al Tar e alla Prefettura e è chiaro che è, com’è stato scritto da questi enti
sovraordinati nella assoluta disponibilità delle maggioranze regolarsi in questa maniera, noi non
abbiamo intenzione di adire a queste soluzioni, ma dichiariamo come gruppo di maggioranza, in
maniera unilaterale, che da questo momento noi respingeremo, senza alcuna considerazione né di
fatto né di pertinenza né di utilità, respingeremo ogni proposta che proviene dalle minoranze,
considerando che il contributo di questa minoranza in questa consiliatura, è un contributo
assolutamente ottuso e purtroppo assolutamente determinato e monopolizzato da un esponente di
questa minoranza.
Mi stupisce di prendere atto del silenzio che in qualche modo ne supporta e rende possibile il
confronto muscolare, il confronto sempre e ogni volta ricercato per andare all’ottuso e, diciamo
così, impossibile confronto tra maggioranza e minoranza. Noi eserciteremo la dittatura della
maggioranza, eserciteremo la dittatura della maggioranza facendo riferimento a questo mio
intervento, per non ripeterlo ogni volta, e diremo che voteremo no da qui alla fine della
consiliatura per le ragioni esposte in questo Consiglio Comunale e provocate dall’atteggiamento
ottuso del leader della minoranza, al quale si inginocchiano gli altri Consiglieri appartenenti alla
minoranza stessa.
PRESIDENTE
Grazie Capogruppo Bianchi. Siamo in votazione….
CONS. CUTTURINI
No, mi scusi…
PRESIDENTE
Dichiarazione di voto?
CONS. CUTTURINI
Se mi permette, mi sembra un po’ di delirio, nel senso che mi sono appena affacciato alla scena,
ma mi sembra di avere capito delle cose fondamentali, nel senso che la minoranza ha tutta la
facoltà di fare delle proposte e poi fondamentalmente mi si richiede un impegno, cioè il potere
della minoranza si limita a quello e mi sembra un potere democratico, sufficientemente
democratico. In più devo dire che sono state approvate parecchie mozioni e anche attuate, mi
viene in mente per esempio la Vicesindaco Sara Foscolo, cioè non capisco veramente dove sia il
problema, se il disturbo è venire qui in Consiglio Comunale e servire i cittadini, forse magari
potevate anche non candidarvi! Adesso uso il generico perché magari mi dovrei riferire al Cons.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Bianchi, però visto che lui ha parlato a nome della maggioranza, mi riferisco a tutta la
maggioranza, cioè veramente rimango un po’ scioccato rispetto alle dichiarazioni che ho appena
sentito.
Voglio ricordare al Cons. Bianchi che io ho votato in più di una occasione diversamente da come
il Cons. Bianchi dichiara il super boss qui della minoranza Mario Carrara, cioè vada a vedersi i
consigli e vedrà che questo è capitato. Quindi mi sembra un attacco offensivo, tra l’altro non me
lo aspettavo, non me lo sarei nemmeno aspettato per la conoscenza che ho avuto anche a livello
tecnico, insomma ho sempre apprezzato, l’ho anche riconosciuto in più occasioni nei consigli,
quando lei svolgeva il ruolo, senza togliere nulla a lei, del Presidente del Consiglio. Quindi
rimango un po’ allibito, va bene e è tutto apposto, cioè rimango un po’ scioccato dalle sue
dichiarazioni, grazie.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Cutturini. Andiamo in votazione… ah Cons. Devincenzi.
CONS. DE VINCENZI
Premesso che sulla proposta di Bianchi adesso come adesso non è che si può valutare, perché si
sono dette tante cose, io però ho notato una cosa in particolare, abbiamo fatto una serie di
mozioni e tutto quello che si vuole, ma alcune mozioni sono state respinte secondo me per partito
preso, nel senso che relativamente alla mozione 6, su quello che era l’area del Santanin, quello
che ha detto Carrara è pacifico che è condivisibile da tutti, abbiamo anche visto comunque che
c’è stato un momento in cui non si sapeva cosa votare in modo molto unitario, unanime nella
parte della maggioranza. Secondo me è stata una presa di posizione dire no a priori, perché se
effettivamente la posizione del Comune è che un’opera del genere si può fare, non capisco
perché una mozione non poteva essere approvata. Lo capisco a livello di maggioranza unitaria
perché non è stata votata, come capisco adesso a posteriori, dopo l’intervento del Cons. Bianchi,
il perché non è stata neanche votata con parere favorevole l’ultima relativa ai profughi.
È vero, Sindaco, che lei ha già agito, ma questo non implica che la mozione non deve essere
approvata, può agire ancora, nel senso più si fa magari rumore, più magari tanti comuni fanno
rumore, vediamo se riusciamo a sfondare questo muro, anche perché penso che sarebbe la gioia
del Vicesindaco che una cosa del genere. Quindi capisco che il Vicesindaco ha dovuto trovare
anche un modo per giustificare, secondo me, un no, perché secondo me avrebbero votato un sì
grosso così! Che poi sia stata mal posta, però c’è la sensazione di un partito preso ovviamente,
giustamente perché comunque è così, le regole del gioco sono queste e nessuno le vuole
confutare, però mi sembra un fatto proprio per arrivare a quello che è stata la descrizione della
proposta che ha fatto il Cons. Bianchi.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
Ora che poi qua ci siano scontri fratricidi, beh questo è la natura di questo Consiglio Comunale e
non ho mai partecipato a altri Consigli Comunali, non so come possa essere la vita negli altri
Consigli Comunali. Non so se si potrà prendere in considerazione questa proposta, valuteremo
poi in Consiglio Comunale, certo è che come c’è una maggioranza compatta, anche dal nostro
punto di vista la minoranza deve essere compatta, ma non perché siamo contenti di prenderci
delle mazzate, ma perché secondo me queste mazzate molte volte sono preordinate non dico a un
secondo fine in senso negativo, però sicuramente non arriveremo mai a accettare un programma
che abbiamo combattuto nelle elezioni, anche perché noi dobbiamo rendere conto non a noi 4,
ma a chi ci ha votato dietro. Diamo le nostre proposte e poi va beh sì andiamo a fare il banchetto
con la maggioranza? No.
Valutiamo tra di noi quello che possono essere le proposte, ma sentire dire che a priori verranno
rigettate tutte le mozioni, beh se si vuole parlare di democrazia, non lo so, sinceramente mi
sembra un po’ esagerato. Noi penseremo a questa proposta, voi pensate bene a quello che
dichiarate in Consiglio, anche perché a livello di cittadini non so quanto possano essere contenti
di sapere, specialmente quelli che non vi hanno votato, ma che vengono lo stesso amministrati da
voi, che voi decidete e nessuno può dire niente su quello che decidete, se non con i discorsetti del
question time, che poi alla fine possono non portare a niente, ma poi questa è una proposta che è
buttata lì e in 5 minuti alle 10 di sera sinceramente è un po’ debilitata da questo Consiglio.
PRESIDENTE
Grazie Cons. Devincenzi. Ass. Amandola, dichiarazione di voto?
ASS. AMANDOLA
Sì dichiarazione di voto per fare secondo me un po’ di chiarezza rispetto a quello che realmente
è accaduto, perché qui non è successo quello che in qualche maniera si vuole oggi, con gli ultimi
interventi che sono stati fatti dalla minoranza, fare passare come un fatto acclarato. Qui è stata
fatta una proposta rispetto a una modifica di un sistema che evidentemente funziona male e
funziona male per le ragioni che sono state esplicitate chiaramente dal Presidente del Consiglio.
È stata fatta una proposta su un’ipotesi di ragionamento che funziona benissimo in tutta una serie
di altre realtà e di altri Consigli Comunali vicini al nostro, è stata rigettata senza neanche da parte
vostra chiedere un minimo di, prima si parlava di 5 minuti di sospensione, il Cons. Carrara
faceva riferimento a 5 minuti di sospensione, su una proposta di questo tipo significativa e
importante non è neanche stata presa in considerazione l’ipotesi di dire “ci prendiamo un attimo?
Ne parliamo 5 minuti tra noi della minoranza” no. Perentoriamente da una persona è stato detto
che è una proposta assolutamente inaccettabile, da non prendere …(intervento fuori microfono)
non mi sembra che sia il Capogruppo di Cutturini, Carrara! …(intervento fuori microfono)
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
Uno per volta! Siamo arrivati alla fine.
ASS. AMANDOLA
Un intervento di chiusura totale rispetto a una proposta che aveva semplicemente la volontà di
cercare di risolvere una criticità di sistema, che qua inevitabilmente c’è …(intervento fuori
microfono)
PRESIDENTE
Carrara per favore! L’abbiamo ascoltata finora, per favore! Prosegua, Assessore.
ASS. AMANDOLA
Ci sono due tipologie oggi nel regolamento attuale di meccanismi per interfacciarsi con la
maggioranza da parte vostra, una è quella dell’interpellanza e l’altra è quella della mozione. Voi
pervicacemente, per una ragione di strategia, utilizzate sempre e solo quella della maggioranza,
cioè noi anche possiamo fare quello che vogliamo e noi lo continuiamo a fare! Le avevo fatto
una proposta di sederci intorno a un tavolo e di vedere se esiste un sistema, di valutare se esiste
un sistema migliorativo …(intervento fuori microfono) ma non è vero!
PRESIDENTE
Carrara, per favore!
ASS. AMANDOLA
Noi possiamo andare avanti quanto vogliamo a stare qua!
ACCAVALLAMENTO VOCI
PRESIDENTE
Un momento, silenzio! Concluda la dichiarazione di voto …(intervento fuori microfono) allora
stia zitto, le dico di stare zitto, basta! Concluda ...(interruzioni) rientriamo nell’ordine, Cutturini,
per favore! Assessore, vuole concludere?
ASS. AMANDOLA
No.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017
PRESIDENTE
Allora andiamo in votazione. Mozione N. 10 presentata dal Cons. Mario Carrara Lista Civica
Dei Pietresi, in data 09.01.2017, protocollo 555, a oggetto profughi a Pietra Ligure.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Esito della votazione: favorevoli 4, contrari 8, astenuti nessuno.
La mozione è respinta. Buona notte.
La seduta è tolta.
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Verbale del Consiglio Comunale di data 26 gennaio 2017