Nuova Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020

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Nuova Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020
LA NUOVA POLITICA DI
SVILUPPO RURALE
2014 2020
Regione Basilicata
Potenza 23 maggio 2014
Matteo Rastelli
AGEA
[email protected]
In questa presentazione :
La nuova politica di sviluppo rurale dell’UE: principali
elementi, architettura e misure
Il nuovo "Quadro" della Politica di sviluppo rurale
Programmazione strategica
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Riformare la politica di sviluppo rurale dell’UE
•  Contribuire agli obiettivi di UE 2020
•  Rispondere alle sfide concentrando gli obiettivi
•  Migliorare l’interazione con le altre politiche dell’UE
-  Complementarietà/sinergie, coordinamento, divisione
del lavoro
•  Rafforzare l’orientamento ai risultati
•  Semplificare e razionalizzare l’attuazione
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Principali elementi della riforma
1.  Accrescere l'efficacia, l'efficienza e i risultati della politica di SR
- rafforzando l'approccio strategico.
2.  Assicurare un migliore coordinamento e complementarietà con gli
altri Fondi europei strutturali e di investimento
- stabilendo un quadro comune.
3.  Migliorare il potenziale della politica di SR per meglio sostenere le
zone rurali e i loro specifici fabbisogni di sviluppo
- migliorando gli strumenti della politica.
4.  Rendere lo SR più facile da utilizzare e accessibile per i beneficiari.
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Principali elementi della riforma (1)
1.  Accrescere l'efficacia, l'efficienza e i risultati della politica di SR
- rafforzando l'approccio strategico
-  Chiaro contributo alle priorità della Strategia EU 2020.
-  Flessibilità nell'uso e combinazione delle misure per meglio affrontare gli
specifici fabbisogni territoriali.
-  Orientato ai risultati con un insieme di target a livello di programma.
-  Sistema di monitoraggio e valutazione.
-  Condizionalità ex ante e verifica delle performance.
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Principali elementi della riforma (2)
2.  Assicurare un migliore coordinamento e complementarietà con gli
altri Fondi europei strutturali e di investimento
- stabilendo un quadro comune
-  Quadro regolamentare comune.
-  Meccanismi comuni: AP, condizionalità ex ante, verifica performance.
-  Strumenti comuni: CLLD, strumenti finanziari.
-  Regole armonizzate: ammissibilità , rapporti, valutazione
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Principali elementi della riforma (3)
•  Migliorare il potenziale della politica di SR per meglio sostenere le
zone rurali e i loro specifici fabbisogni di sviluppo
- migliorando gli strumenti della politica
-  Migliorare il potenziale delle misure a favore dell'innovazione, dell'ambiente
e del contrasto/adattamento ai cambiamenti climatici.
-  Gruppi/pacchetti di misure per migliorare i risultati e semplificare la
gestione finanziaria,
-  Nuove misure per affrontare i fabbisogni emergenti (ex. Strumenti di
gestione dei rischi per la produzione, sia ambientali che economici,
cooperazione e strumenti per l'avviamento di LEADER).
-  Flessibilità nella scelta delle misure (abolizione del sistema degli "assi”) per
una più ampia utilizzazione degli effetti sinergici.
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Principali elementi della riforma (4)
4.  Rendere lo SR più facile da utilizzare e accessibile per i beneficiari
-  Lo Stato membro nell'AP deve indicare le azioni previste nei programmi
per ridurre il carico amministrativo per i beneficiari.
-  Utilizzazione possibile di un sistema semplificato per i costi da parte degli
Stati membri.
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Il nuovo "Quadro" della
politica di sviluppo rurale
Produzione alimentare
redditizia
Politica
Agricola
Comune
Gestione sostenibile delle
risorse naturali e azioni
sul cambiamento climatico
Sviluppo territoriale
equilibrato
Strategia Europa
2020 per una
crescita
intelligente,
sostenibile e
solidale
Pilastro 1
Pilastro 2:
Politica di sviluppo rurale
6 priorità
dell'Unione
Fondi
Strutturali
e di
Investimento
Europei
11 Obiettivi tematici
Orizzonte
2020
Agricoltura sostenibile
Partenariato
Europeo per
l'innovazione
Produttività e Sostenibilità
dell'agricoltura
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Il nuovo "Quadro" della
politica di sviluppo rurale
Nuovi elementi chiave della politica
•  Quadro unico per i fondi strutturali dell'UE – approccio territoriale,
semplificazione, armonizzazione delle norme
-  Quadro Strategico Comune e Accordo di Partenariato
-  Valutazione della performance dei programmi sulla base di obiettivi
quantificati e condizionalità ex ante
•  Approccio strategico, targeting e orientamento ai risultati
-  6 priorità dell’Unione per lo sviluppo rurale in relazione a UE2020 e una
serie di aree tematiche per ciascuna priorità
-  Obiettivi quantificati ex ante per area tematica a livello di programma
•  Programmi a livello nazionale o regionale
-  Abbandono degli assi, flessibilità e possibilità di creare “pacchetti” di
misure per rispondere a esigenze locali specifiche
-  Possibilità di sotto-programmi tematici
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Il nuovo "Quadro" della
politica di sviluppo rurale
Complementarietà e coordinamento dei Fondi QSC
Livello
europeo
Regolamento Fondi comunitari del Quadro
Strategico Comune
FEASR, Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo
(FSE), Fondo di coesione e Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
(FEAMP)
Livello
nazionale
Accordo di Partenariato
Documento nazionale che definisce la strategia e le priorità dello Stato
membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei Fondi per
perseguire la strategia UE2020
Livello
nazionale o
regionale
Programma di sviluppo rurale
(Programmi operativi degli altri Fondi)
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Il nuovo "Quadro" della
politica di sviluppo rurale
La politica di sviluppo rurale dell'UE come secondo pilastro
della PAC
•  Complementarietà con il Primo Pilastro:
- 
- 
- 
- 
- 
- 
- 
Inverdimento (Greening)
Sostegno ai giovani agricoltori
Sostegno alle piccole aziende agricole
Sostegno alle Zone soggette a Vincoli Naturali (ZVN)
Promozione
Servizi di consulenza alle aziende agricole
Sostegno agli investimenti e misure ambientali per Vino, Ortofrutta e
organizzazioni di mercato
•  Regole comuni orizzontali su gestione finanziaria e controlli.
•  OCM unica.
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Il nuovo "Quadro" della
politica di sviluppo rurale
Regolamento Disposizioni Comuni (CPR)
• 
Obiettivi:
-  Ottimizzare sinergie, efficacia ed efficienza – nell'ambito di una sufficiente
flessibilità per ogni politica di perseguire la propria missione
-  Semplificare la programmazione e l'attuazione
• 
11 obiettivi tematici comuni esplicitati nelle specifiche priorità dei Fondi
• 
Aspetti rinforzati per una maggiore efficacia della politica
-  Condizionalità ex ante e quadro dei risultati
• 
Armonizzazione di un insieme di regole di attuazione:
-  Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD), per un approccio territoriale
integrato
-  Ammissibilità e durata della spesa, incluso approccio unico per semplificare costi
-  Strumenti finanziari
-  Monitoraggio & Valutazione, rapporti annuali e strategici
-  Gestione e controllo
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Il nuovo "Quadro" della
politica di sviluppo rurale
Accordo di Partenariato
•  Documento nazionale preparato dallo Stato membro
-  Coinvolgimento dei partners
-  Approvato dalla Commissione in seguito a valutazione e dialogo
•  Definisce la strategia e le priorità dello Stato membro, le modalità di
impiego efficace ed efficiente dei Fondi del QCS:
-  Modalità per garantire l'allineamento con la strategia UE 2020(per ex.
analisi e sviluppo dei fabbisogni, risultati attesi e ripartizione finanziaria
indicativa per Fondo)
-  Descrizione delle modalità volte a garantire l'approccio integrato dei
Fondi per lo sviluppo territoriale
-  Modalità per garantire l'attuazione efficiente (incluso: partenariato,
capacità amministrativa, riduzione degli oneri amministrativi a carico dei
beneficiari)
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Programmazione Strategica
Approccio strategico rinforzato
• 
Chiare indicazioni sulle principali aree tematiche d'intervento:
-  6 Priorità dell'Unione per lo sviluppo rurale
§  Aspetti chiave sui quali impostare gli interventi nel rispetto dei fabbisogni
d'intervento a livello dell'Unione
§  Suddivise in aree tematiche operative per meglio strutturare l'attribuzione
delle misure e gli interventi programmati
-  3 Temi/Obiettivi orizzontali: Innovazione, Ambiente, Cambiamento climatico
• 
Rafforzamento dell'orientamento ai risultati dei programmi:
-  Obiettivi quantificati ex ante per area tematica a livello di programma
• 
Elevato gradi di flessibilità nell'uso e combinazione delle misure per meglio
affrontare i fabbisogni e tener conto delle opportunità delle aree rurali (per ex.
abbandono degli assi, flessibilità e possibilità di creare “pacchetti” di misure ecc.)
• 
Possibilità di prevedere sottoprogrammi tematici
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6 priorità dell'Unione per lo
sviluppo rurale
Innovazione, Ambiente e Cambiamento Climatico
come temi trasversali
1. Promuovere
il trasferimento di conoscenze e l’innovazione
in agricoltura, silvicoltura e zone rurali
2. Potenziare la redditività e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme in tutte le
Regioni, promuovere tecnologie agricole innovative e la gestione sostenibile delle foreste
3. Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, incluse la trasformazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi
4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi
relativi all'agricoltura e alle foreste
5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse
emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale
6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà
e lo sviluppo economico nelle zone rurali
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Programmazione Strategica
Priorità dello sviluppo rurale
1. 
2. Redditività,
competitività,
Innovazione tecnologica
delle aziende
Gestione sostenibile
delle foreste
3.Organizzazione
filiera agroalimentare
Trasform./ commer.
Benessere an. e
Gestione rischi
(a) Innovazione , cooperazione, e sviluppo delle conoscenze di base;
(b) Legame tra agricoltura, produzione alimentare e foreste , ricerca e
innovazione;
(c) Apprendimento lungo tutto l'arco di vita e formazione professionale.
(a) Redditività economica di tutte le aziende , ristrutturazione e
modernizzazione, in particolare per accrescere la partecipazione/orientamento
al mercato e la diversificazione;
(b) Favorire l'accesso, un'adeguata qualifica degli agricoltori e il ricambio
generazionale.
(a) Integrazione del settore primario nella filiera agroalimentare: schemi di
qualità, valore aggiunto, promozione nei mercati locali e nelle filiere corte,
associazioni / organizzazioni di produttori e interprofessionali
(b) Prevenzione e gestione dei rischi aziendali.
4. Ripristinare,
Preservare e
Valorizzare
ecosistemi
(a) Biodiversità, incluse le aree Natura 2000, zone soggette a vincoli naturali o
altri vincoli specifici e nelle zone agricole di alto pregio naturale nonché
dell'assetto paesaggistico dell'Europa;
(b) Gestione delle risorse idriche, inclusa la gestione dei fertilizzanti e dei
pesticidi;
(c) Prevenzione dell'erosione del suolo e migliore gestione del suolo.
5. Uso efficiente
delle risorse
Passaggio a un'economia
basse emissioni di
carbonio
e clima resiliente
(a) Uso efficiente dell'acqua
(b) Uso efficiente dell'energia
(c) Fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e altre materie
grezze non alimentari per la bio-economia
(d) Riduzione dei gas a effetto serra e delle emissioni di ammoniaca
(e) Conservazione e sequestro del carbonio.
6. Inclusione sociale,
Riduzione povertà
E sviluppo
economico
nelle aree rurali
(a) Diversificazione, creazione e sviluppo delle piccole imprese e creazione di
impiego
(b) Sviluppo locale nelle zone rurali
(c) Tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle aree rurali (TIC).
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Obiettivi
orizzontali
Innovazione , Cambiamento Climatico
e Ambiente
Trasferimento di
conoscenze
Innovazione
Focus area/Aree tematiche
Programmazione Strategica
Elementi chiave della programmazione strategica
•  Valutazione Ex-ante
•  Analisi SWOT e valutazione dei fabbisogni dell'area interessata
dal programma
•  Definizione della Strategia d'intervento:
-  Analisi SWOT, identificazione dei fabbisogni e loro priorità
-  Scelta delle priorità/aree tematiche appropriate e approccio
rispetto agli obiettivi/temi orizzontali
-  Definire targets appropriati per ogni area tematica scelta
-  Stabilendo e giustificando la scelta e la combinazione delle misure
alla luce dell'analisi SWOT
-  Precisando l'allocazione finanziaria per le misure/operazioni e gli
indicatori appropriati.
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Programmazione Strategica
Analisi SWOT e individuazione dei fabbisogni
•  L'analisi SWOT consente di avere una visione d'insieme di tutta la
zona d'intervento in termini di punti di forza, debolezza,
opportunità e minacce:
-  Deve consentire di individuare e affrontare i più importanti fabbisogni
-  Stabilisce la "baseline" d utilizzare per il monitoraggio e la valutazione
-  Deve coprire gli elementi relativi a tutte le 6 priorità e a tutte le aree
tematiche
•  Identificazione dei fabbisogni – seguito logico dall'analisi SWOT:
-  Definire le priorità fra i diversi fabbisogni, valutare la loro importanza
relativa, analisi e attribuzione alle priorità e aree tematiche
-  Chiara indicazione/giustificazione qualora non emergano specifici
fabbisogni in relazione a uno o più aree tematiche.
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Programmazione Strategica
Sotto-programmi tematici (SPT)
•  Devono contribuire alla realizzazione delle priorità dell'Unione
-  Analisi SWOT generale deve giustificare ogni SPT
• 
Riguarda, ma non solo, (lista non esaustiva):
- 
- 
- 
- 
- 
- 
- 
Giovani agricoltori
Piccole aziende agricole
Zone montane
Filiere corte
Donne in zone rurali
Cambiamento climatico e biodiversità
Specifiche esigenze connesse alla ristrutturazione di determinati settori con un
impatto considerevole in una particolare zona rurale
•  Possibilità di intensità di aiuto più elevate (+10%) per SPT su piccole
aziende e filiere corte, cambiamento climatico e biodiversità e aumento per
giovani agricoltori e zone di montagna
•  Requisiti: specifica analisi SWOT e identificazione dei bisogni, logica
d'intervento, selezione e combinazione di misure, definizione degli obiettivi,
allocazione finanziaria, indicatori specifici, modalità di realizzazione
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Programmazione Strategica
Logica d'intervento
•  Identifica le migliori misure/operazioni per raggiungere gli obiettivi
fissati
•  Base per definire gli indicatori necessari per misurare i progressi
nell'attuazione, l'efficienza e l'efficacia delle azioni/misure in
relazione agli obiettivi
•  Lo Stato membro ha la responsabilità di stabilire un appropriato mix
di misure per raggiungere gli obiettivi previsti
-  Flessibilità nell'uso delle misure a supporto delle differenti priorità e aree
tematiche
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Programmazione Strategica
Concentrazione sui risultati
•  La logica di intervento deve chiaramente come le misure operano
insieme in maniera "complementare":
-  Le misure possono contribuire a più di una priorità/area tematica allo
stesso momento?
-  Si crea valore aggiunto se ogni misura supporta l'intervento delle altre – la
somma è maggiore del contributo delle singole parti
-  L'effetto multiplo degli interventi rispetto alle differenti priorità e aree
tematiche deve essere valutato
Approccio orientato ai risultati, programmazione flessibile e attenzione alle
sinergie tra e all'interno delle misure
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Programmazione Strategica
Allocazione finanziaria minima
•  Un importo minimo del totale FEASR del PSR deve essere riservato:
-  Almeno 30% per :
§ 
§ 
§ 
§ 
§ 
§ 
Investimenti per Clima e ambiente (Art 17)
Misure forestali (Art 21 e 28)
Biologico (Art 29)
Natura 2000 (Art 30 eccetto Direttiva Acque)
Indennità Compensativa (Art 31 e 32)
Impegni silvo ambientali (art 34)
-  Almeno 5% per Leader
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Le misure principali (1)
•  Trasferimento di conoscenze, azioni di informazione, consulenza
•  Corsi di formazione, seminari e coaching adattati alle esigenze dei
beneficiari
•  Attività dimostrative e di informazione
•  Programmi di scambi e di visite interaziendali
•  Investimenti
•  Per migliorare la performance dell’ azienda agricola
•  Per la trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei
prodotti agricoli
•  Infrastrutture per l'agricoltura (accesso ai terreni, ricomposizione/
miglioramento fondiari, approvvigionamento energetico e gestione
idrica
•  Investimenti non produttivi
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Le misure principali (2)
•  Regimi di qualità e attività di informazione / promozione
•  Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
•  Aiuti all'avviamento d’impresa per:
•  Giovani agricoltori
•  Attività extra-agricole in zone rurali
•  Sviluppo di piccole aziende agricole
•  Investimenti in attività extra-agricole (diversificazione)
•  Pagamenti annuali agli agricoltori che aderiscono al regime per i piccoli
agricoltori (P1) e cedono la propria azienda ad un altro agricoltore
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Le misure principali (3)
•  Costituzione di gruppi o organizzazioni di produttori
•  Sulla base di un piano aziendale e limitato a PMI
•  Pagamenti agro-climatico-ambientali e agricoltura biologica
•  Compensano impegni che vanno al di là dei pertinenti requisiti
obbligatori (incluso greening)
•  Flessibilità: possibile rinnovo annuale dopo 5 anni e promozione di
contratti collettivi
•  Gli SM devono provvedere a fornire conoscenze e informazioni
necessarie per l’esecuzione di queste misure
•  Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri
vincoli specifici
•  Nuovo metodo a livello europeo per la delimitazione di aree
soggette a vincoli naturali significativi
•  Benessere degli animali
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Le misure principali (4)
•  Strumenti relativi alle foreste
•  Forestazione e imboschimento
•  Allestimento di sistemi agroforestali
•  Prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate da incendi e
calamità naturali, comprese fitopatie, infestazioni parassitarie,
eventi catastrofici e rischi climatici
•  Investimenti diretti ad accrescere la resilienza, il pregio ambientale
e il potenziale di mitigazione degli ecosistemi forestali
•  Investimenti in nuove tecnologie silvicole e nella trasformazione e
commercializzazione dei prodotti delle foreste.
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Le misure principali (5)
•  Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali
•  Investimenti in infrastrutture su piccola scala
•  Energie rinnovabili e banda larga
•  Studi e investimenti in servizi di base, attività o infrastrutture
culturali, ricreative e turistiche, restauro e riqualificazione del
patrimonio culturale e naturale, riconversione
•  Leader: piu’ focalizzato su innovazione e governance locale
•  Approccio coerente e coordinato con gli altri fondi del QSC
-  Disposizioni comuni nel regolamento QSC e designazione di un
“lead-fund”
•  Specifico del FEASR: sostegno preparatorio
-  “Kit di avviamento LEADER” e progetti pilota su piccola scala
-  Potenziamento delle capacità, formazione e creazione di reti in
vista dell'elaborazione e dell'attuazione di strategie di sviluppo
locale
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2. Focus sui nuovi strumenti di
gestione del rischio
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Il toolkit di gestione del rischio
•  3 strumenti disponibili – scatola verde OMC:
1.  Contributi ai premi di assicurazione
2.  Fondi di mutualizzazione
3.  Strumento di stabilizzazione del reddito
"Fondo di mutualizzazione": regime riconosciuto dallo Stato membro
conformemente al proprio ordinamento nazionale, che permette agli
agricoltori affiliati di assicurarsi e di beneficiare di pagamenti
compensativi in caso di perdite di produzione o in caso di drastico
calo del reddito
•  Beneficiari devono essere agricoltori attivi cosi come definiti nel
primo pilastro
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Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante
•  Copertura del rischio di perdite economiche causate da:
- 
- 
- 
- 
- 
Avversità atmosferiche
Malattie degli animali o delle piante
Infestazioni parassitarie
Incidenti ambientali
Organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali
•  Soglia di danno: minimo 30% della produzione media
•  Intensità d’aiuto massima: 65% del premio
•  La manifestazione deve essere riconosciuta dall’autorità competente
dello Stato membro in modo formale
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Fondi di mutualizzazione
•  Stesse condizioni come per le assicurazioni in termini di copertura del
rischio (cause), soglia di danno, riconoscimento dell'evento
•  I fondi pubblici non possono contribuire alla costituzione del
capitale iniziale
•  Spese ammissibili:
a)  costi amministrativi di costituzione del fondo (max 3 anni)
b)  importi versati in compensazione agli agricoltori in seguito ad una crisi
c)  interessi su prestiti commerciali eventualmente assunti a fini
compensativi
•  Intensità d’aiuto massima: 65% delle spese ammissibili
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Strumento di stabilizzazione del reddito
•  Basato sullo stesso meccanismo e le stesse condizioni di un fondo di
mutualizzazione
•  Soglia di calo del reddito: superiore al 30% del reddito medio annuo
del singolo agricoltore
•  Importo massimo dell’indennizzo erogato dal fondo: 70% della
perdita di reddito (scatola verde OMC)
"Reddito": somma degli introiti che l'agricoltore ricava dalla vendita
della propria produzione sul mercato, incluso qualsiasi tipo di sostegno
pubblico e detratti i costi dei fattori di produzione
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PEI: Possibili temi nella Comunicazione della Commissione
(NB. Piano strategico di implementazione adottato nel luglio 2013)
•  Produttività agricola
-  Uso più efficiente delle risorse naturali, difesa fitosanitaria integrata e controllo
biologico delle fitopatie e dei parassiti
•  Biodiversità, servizi eco-sistemici e funzionalità del suolo
-  Biorisanamento dei suoli inquinati, strategie innovative di adattamento ai
cambiamenti climatici, sistemi agro-ecologici integrati
•  Bio-economia
-  Bio-raffinazione, riciclaggio e uso intelligente della biomassa prodotta dai materiali
di scarto; migliorare la resistenza alle malattie ed ottenere prodotti finali di qualità
più elevata
•  Catena integrata di approvvigionamento
-  Innovazione gestionale, per es. filiera corta, organizzazioni di produttori;
miglioramento dei sistemi di informazione
•  Qualità e sicurezza degli alimenti
-  Nuovi programmi di qualità alimentare e di trattamento sanitario del patrimonio
zootecnico; informazione e istruzione dei consumatori, imballaggi intelligenti
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Esempio di progetto EIP: Certificazione di piante autoctone
(IT – Lombardia)
Ente di un parco
naturale e una
fondazione
10 vivai
Gruppo sulla certificazione e
commercializzazione di piante autoctone
3 agenzie di
marketing
1 Università
Obiettivo: sviluppare protocolli di certificazione di produzione di piante autoctone
in vivai ornamentali in combinazione con marketing e commercializzazione in una
filiera specifica per piante autoctone.
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Esempio tematico: cosa puo' fare la politica di sviluppo
rurale per sostenere la filiera corta?
•  Sotto-programma tematico sulla filiera corta con maggiorazione
dell'intensità d'aiuto per le misure incluse: +10%
•  Combinazione di misure in un pacchetto “Filiera corta” o sostegno
a singole misure rilevanti, per esempio:
-  Cooperazione
-  Creazione di gruppi o organizzazioni di produttori
-  Partecipazione a regimi di qualità e attività di promozione/
informazione
-  Servizi di base e rinnovamento dei villaggi
-  Investimenti
-  Leader
•  Creazione di un gruppo operativo e realizzazione di un progetto
innovativo nell'ambito del PEI
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Grazie per l’attenzione
Matteo Rastelli
AGEA
[email protected]
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