Tricheco News Reloaded N° 8 - associazione giovanile tricheco

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Tricheco News Reloaded N° 8 - associazione giovanile tricheco
mezzo altrui.L’auto di Jonny è piena
di questi ricordini e Jonny è praticamente rassegnato a vedere l’auto così
martoriata. Jonny si chiede il motivo
per cui alcune persone hanno così poco
rispetto delle cose altrui: Jonny crede
che quello che non è di Jonny deve
essere rispettato al pari delle cose che
invece sono di Jonny. Davanti alla
porta scorrevole, come tutte le mattine, un capannello di tabagisti acquietano la costante richiesta di nicotina
del proprio corpo “divorando” (Jonny
distingue l’azione “fumare” dall’azione “divorare” a seconda della forma
della parte accesa della sigaretta) la
celeberrima “ultima sigaretta prima di
cominciare”. I colleghi salutano distaccatamente Jonny, e Jonny risponde con un cenno della testa, quindi
supera l’ingresso e si dirige verso le
scale. Jonny preferisce non utilizzare
l’ascensore e percorre ogni giorno i 54
scalini due volte in salita e due volte
in discesa per un totale di 216 che lo
separano dalla porta dell’ufficio.
Jonny ha calcolato che dopo 5 anni di
lavoro in quello studio ha percorso un
totale di circa 250.000 scalini, per un
dislivello totale di 50.000 metri.
Jonny lo trova un esercizio tonificante
per il corpo di Jonny, soprattutto dopo aver osservato il fisico deformato
dalla totale mancanza di attività fisica
di alcuni colleghi. Al termine dell’ascesa, lungo il corridoio che conduce all’ufficio, Jonny ritrova una vecchia
conoscenza, Moka, la Macchinetta
automatica distributrice di caffè del 9°
piano. Da molti anni, da prima ancora
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che Jonny venisse assunto, Moka sforna caffè e cappucci in quantità industriale e, per gli amanti dei gusti particolari, l’introvabile caffè marocchino.
Per Jonny, Moka non è una semplice
macchina, ma una vera è propria amica. In alcuni momenti della giornata,
Moka diventa l’unica cosa capace di
dare conforto al tormentato Jonny. La
macchina prepara il caffè ad un prezzo
tutto sommato onesto (35 centesimi) e
allo stesso tempo ascolta i monologhi
lavorativi di Jonny senza (ovviamente)
ribattere o rispondere “Il capo ha sempre ragione” come invece succede all’interno dell’ufficio.Jonny si chiede il
motivo per cui persone dotate di intelligenza possano essere di fronte a un problema meno convincenti di una macchina per il caffè, che ha come unica
possibilità quella del silenzio. Ma la
macchinetta non è in grado di rispondere a questa domanda e Jonny entra in
ufficio e timbra il cartellino.
Jonny è in ritardo.
N° 08
EDITORIALE (PAG. 01)
VITA O MORTE ? (PAG. 02)
DOVRESTI SAPERE CHI E’... (PAG. 03)
ARIA VIZIATA (PAG. 05)
R COME RAP I COME...(PAG. 08)
WELCOME TO
THE REAL WORLD (PAG. 09)
LA SAGA DI JONNY (PAG. 11)
LINO
CICLOSTILATO IN PROPRIO
http://creativecommons.org/Licenses/
by-nc-sa/2.5/it
Hanno collaborato a questo numero:
IELPO, AUGUSTO, TONI,
MATTIA e LINO.
EDITORIALE
Ciao a tutti! Eccoci finalmente con un
nuovo numero del nostro mitico Tricheco News! Vi abbiamo fatto attendere
forse un po’ più del solito... ma alla fine
eccoci qua. Dopotutto in questo periodo
la nostra associazione è stata impegnatissima nell’organizzazione di in un sacco di nuove attività. Abbiamo avviato
un corso di chitarra, sta per iniziare un
torneo di calciobalilla e sono in pro-
gramma moltissimi altri eventi e tornei per tutta la stagione.
Come al solito vi rimandiamo su
www.tricheco.altervista.org per tutti
gli aggiornamenti e le informazioni
sulle nostre attività. Vi anticipo che
questo numero è particolarmente interessante, per cui non vorrei trattenervi
oltre…
Buona Lettura!
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PRIMO PIANO - VITA O MORTE? Non
Sono diversi mesi che il caso di Eluana
Englaro, la ragazza entrata in stato
vegetativo 17 anni fa, occupa la cronaca quotidiana sui giornali e nei tg. Durante l’ultima settimana il dibattito
politico e culturale si è inasprito, poiché il padre della ragazza ha ottenuto
grazie ad una sentenza della Corte di
Cassazione il permesso di sospendere la
nutrizione artificiale che tiene in vita
la figlia. Ritengo che le idee dell’opinione pubblica e dei politici in merito
al caso siano molto confuse, pertanto
sarà bene fare alcune precisazione tecniche in merito alle condizioni in cui
versa Eluana. Primo, la ragazza non è
in coma ma in stato vegetativo, il che
significa che è in grado di aprire gli
occhi però non di reagire agli stimoli
provenienti dall’ambiente esterno.
Secondo, Eluana non è tenuta in vita
da macchine che ne consentono una
respirazione artificiale ma, pur respirando autonomamente non è in grado
di nutrirsi per via naturale, pertanto il
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ho mai avuto un occasione.
cibo le viene dato attraverso una sonda
artificiale. Ciò detto, le posizioni assunHo
l’occasione
te nelavuto
dibattito
all’internochedel volevo.
Paese
possono essere ricondotte a due poli: il
partito della “vita” e quello della
“morte”. Il primo è capeggiato dalla
Chiesa, la quale non ha alcuna intenzione di cedere sulla questione, poiché
la vita è un dono di Dio e indietreggiare sulla questione significherebbe aprire varchi per l’accettazione di aborto,
ricerche con cellule staminali ecc…Il
che porterebbe inevitabilmente alla
fine della sua autorità morale e quindi
alla sua scomparsa (quindi potremmo
dire che essa lotti più per la sua sopravvivenza che per quella della ragazza). Al partito della “vita”, oltre ai
cattolici, ha deciso di aggiungersi pochi
giorni fa anche il governo Berlusconi,
causando uno strappo istituzionale con
il Quirinale senza precedenti. Il governo intendeva fermare la sospensione
dell’alimentazione di Eluana ricorrendo ad un decreto legge, ma Napolitano
si è rifiutato di firmarlo poiché ha spiegato che con questo strumento non si
può ribaltare la decisione della Cassazione, inoltre non ricorrono i requisiti
di necessità ed urgenza (ad es. una calamità naturale) per emettere un decreto. Lo strappo si è consumato allorché
Palazzo Chigi ha deciso di seguire la
strada del disegno di legge da presentare in tempi rapidissimi al Parlamento
in modo da farlo approvare e scavalcare cosi l’autorità di Napolitano. Il par-
LA SAGA DI JOHNNY : ARRIVO IN UFFICIO
L’ufficio di Jonny si trova in un grosso
condominio, luogo di pellegrinaggio
per molti contribuenti che ogni anno
effettuano la dichiarazione dei redditi.
Diversi studi di commercialisti si trovano infatti in questo edificio e quello
di Jonny è uno dei più importanti.
Come al solito il parcheggio è saturo e
Jonny è costretto a parcheggiare tra
due macchine di grossa cilindrata.
Jonny è terrorizzato all’idea: i due veicoli faranno certamente parte dell’immensa schiera di mezzi acquistati in
leasing da benestanti che come Jonny
lavorano in quel condominio, e Jonny
sa benissimo che un’auto in leasing non
gode del rispetto che merita e che i
proprietari non si fanno scrupoli se
durante le manovre viene
“involontariamente” tamponato un
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una donna, un grande uomo, o una
grande donna: la determinazione, la
tenacia, la perseveranza e l’occasione.
Si, anche l’occasione ma non intesa
come fortuna, bensì come possibilità.
Penso che chiunque possa fare grandi
cose, possa realizzarsi pienamente, eccellere in ciò che davvero desidera;
basta che segua l’obbiettivo con determinazione, lottando, senza mollare.
L’occasione “della vita” non capita per
caso o per fortuna, la si deve conquistare. E spesso riuscire non è la cosa
più importante, ma raggiungere quell’occasione, quella possibilità di giocartela, l’essere arrivato a conquistarti il
diritto di provarci è la vera vittoria.
La vittoria che può valere una vita.
La gente muore ogni giorno Frankie,
mentre lucida il pavimento o lava i piatti. Sai qual è il loro ultimo pensiero?
Non ho mai avuto un occasione.
Invece grazie a te Maggie ce l’ha avuta.
E se morisse oggi sai quale sarebbe il suo
ultimo pensiero?
Ho avuto l’occasione che volevo.
Se morisse appunto. Perché in ultimo,
ma non ultimo, si affronta il tema dell’eutanasia; ma non voglio affrontarlo
ora, ci sarà occasione. Ciò nonostante il
Clint Eastwood registra coglie l’occasione della condizione straordinariamente negativa per mostrare ancora
una volta il potere della tenacia. Le
vite dei personaggi sono piene di rimpianti e di rimorsi, e qui nasce la fatidica domanda: meglio vivere con il rimorso di aver fallito o con il rimpianto
di non averci provato? A volte penso
sia meglio la prima, a volte la seconda.
Personalmente però, il film mi ha trasmesso: meglio vivere con il rimorso
che con il rimpianto.
M.
tito della “morte” è composto dalla
sinistra e dal mondo laico che, insieme
al padre di Eluana, si battono perché
l’agonia della ragazza possa cessare.
Culturalmente la posizione della Chiesa
appare strana, infatti essa sostiene che
la vita è un dono di Dio, ma l’uomo
non può rinunciarvi volontariamente.
Ora questo è un concetto alquanto
strano di dono, poiché se qualcuno mi
fa una donazione si presume che io
possa farne ciò che voglio senza dover
rendere conto al donatore. Quindi più
che un dono, per la Chiesa la vita sembra essere un regalo condizionato ( ma
se è condizionato allora non è un regalo, ma un prestito!). Anche gli scienziati sono perplessi a riguardo, perchè
nemmeno loro sanno se Eluana soffrirà
oppure no con la sospensione della nutrizione. Quello che mi chiedo è se questa ragazza non stia soffrendo in maniera atroce da 17 lunghi anni, durante
i quali vede il mondo ma non può inte-
ragire con esso, chiusa com’ è nella
gabbia del suo stato di semicoscienza
( perché se uno è pienamente cosciente
risponde all’ambiente che lo circonda).
Il padre di Eluana da anni chiede che
la vita della figlia possa cessare naturalmente come naturalmente è cominciata, mentre i partiti (di destra come
di sinistra) in tutto questo tempo non
hanno mai varato una legge che consentisse di regolare casi come questo
(es. legge sull’eutanasia).
La nostra civiltà sta vivendo un periodo in cui la cultura non è preparata ad
affrontare i progressi della scienza, ed è
questo gap che infonde tutti questi
dubbi nelle coscienze della gente. Se è
vero che stiamo andando verso il paradiso della tecnica, ciò non si è ancora
verificato perché la scienza non ha ancora trovato tutte le risposte e tutte le
dimostrazioni necessarie a non lasciare
spazio ad angosce e incertezze.
IELPO
DOVRESTI SAPERE CHI E’… MUHAMMAD YUNUS
« Un giorno i nostri nipoti andranno
nei musei per vedere cosa fosse la povertà »
Muhammad Yunus (Chittagong, 28
giugno 1940) è un economista e banchiere bengalese. Yunus consegue la
Laurea in Economia presso l’Università di Chittagong (Bangladesh) e in seguito il Dottorato di Ricerca in Economia presso l'Università Vanderbilt di
Nashville (Tennessee, U.S.A.) nel 1969.
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È stato professore di Economia presso
la Middle Tennessee State University,
U.S.A., dal 1969 al 1972, quindi direttore del Dipartimento di Economia
dell’Università di Chittagong
(Bangladesh) dal 1972 al 1989.
È ideatore e realizzatore del microcredito, ovvero di un sistema di piccoli
prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali.
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Per i suoi sforzi in questo campo ha
vinto il premio Nobel per la Pace 2006.
Yunus è anche il fondatore della Grameen Bank, di cui è direttore dal 1983.
Verso la metà del 1974 il Bangladesh
fu colpito da una violenta inondazione,
a cui seguì una grave carestia che causò la morte di centinaia di migliaia di
persone. Fu in quest'occasione che Yunus si rese conto di quanto le teorie
economiche che egli insegnava fossero
lontane dalla realtà. Decise, dunque, di
uscire nelle strade per analizzare l’eco-
nomia di un villaggio rurale nel suo
svolgersi quotidiano. La conclusione
che egli trasse dall'analisi fu la consapevolezza che la povertà non osse dovuta all'ignoranza o alla pigrizia delle
persone, bensì al carente sostegno da
parte delle strutture finanziare del paese. Fu così che Yunus decise di mettere
la scienza economica al servizio della
lottà alla povertà, inventando il microcredito. Il suo primo prestito fu di solo
27 dollari USA, che prestò ad un grup-
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po di donne del villaggio di Jobra
(vicino all'Università di Chittagong),
che producevano mobili in bambù.
Esse erano costrette a vendere i prodotti del loro lavoro a coloro dai quali
avevano preso in prestito le materie
prime ad un prezzo da essi stabilito.
Questo riduceva drasticamente il margine di guadagno di queste donne e le
condannava di fatto alla povertà. D'altra parte, le banche tradizionali non
erano (e non sono) interessate al finanziamento di progetti tanto piccoli che
offrivano basse possibilità di profitto a
fronte di rischi elevati. Soprattutto le
banche non avevano alcuna intenzione
di concedere prestiti a donne, tanto più
se non potevano offrire garanzie.Yunus e i suoi collaboratori cominciarono a battere a piedi centinaia di
villaggi del poverissimo Bangladesh,
concedendo in prestito pochi dollari
alle comunità, somme minime che servivano per attuare iniziative imprenditoriali. Tale intervento ha avviato un
circolo virtuoso, con ricadute sull'emancipazione femminile, avendo Yunus fatto leva sulle donne affinché fondassero cooperative che coinvolgessero
ampi strati della popolazione. Il
"sistema Yunus" ha provocato un cambiamento di mentalità anche all'interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a
quelli della Grameen. Il microcredito è
diventato così uno degli strumenti di
finanziamento utilizzati in tutto il
mondo per promuovere lo sviluppo
economico e sociale, diffuso in oltre 100
stesso Gruff, con Deda e Neffa esce
"SxM" raggiungendo la piena maturità
dell' hip hop italiano. "Soprattutto sotto"
dei Sottotono e "Quel sapore particolare"
degli OTR rappresentano aspetti diversi: goliardico il primo e hardcore il secondo. Sempre nel mondo milanese esordisce la talentuosa La Pina con "Il
C D
D e l l a
P i n a " .
Negli anni '90 l'hip hop italiano rimane
sempre uno sfondo musicale, solo
"Messa di Vespiri" degli Articolo 31
uscito nel '96 ha superato le 100.000
copie vendute, si puo anche accennare
alle esecuzioni rap di Jovanotti. "Neffa
& i Messaggi Della Dopa" vende un
decimo delle copie di "Così Com'è" degli
Articolo 31 ma apre un interesse da
parte delle etichette maggiori. Da li in
poi crescono le produzioni di Frankie
HI-NRG MC con "La Morte Dei Miracoli " e OTR & La Pina con "Dalla Sede","Piovono Angeli " ritorno solista
della rapper. Viene ristampato nel '96
l'album "Odio Pieno" dei Colle Del Formento, sempre a Roma i Flaminio Maphia producono "Italy's Most Wanted ".
Speaker Cenzun e La Famigli sono i
volti che rappresentano la scena napoletana. A Bologna, il progetto Zero
Stress crea una propria etichetta producendo dischi di grosso peso come
"Fastidio" del ruvido Kaos.
Non la scena compatta, ma tante diverse realtà o l' andare contro corrente,
sono delle buone basi con cui può nascere la cultura dell' hip hop, il nuovo millennio, però, è influenzato dal fattore
economico.
TONI
WELCOME TO THE REAL WORLD
Winners are simply willing to do what
losers won’t
Siamo giunti ormai alla quinta puntata
della rubrica che mi permette di dare
libero sfogo ai miei pensieri attraverso
la recensione, fatta a modo mio, di film
e non solo.
Il lavoro in questione è “million dollar
baby”film di successo e di spessore.
Sotto l’ottima direzione di Clint Eastwood un solito grande Morgan Freeman narra una storia davvero affascinante
e
coinvolgente.
Tutto gira intorno ad una palestra di
pugilato mal ridotta nella quale però si
respira il vero amore per questo sport.
Frankie (Clint Eastwood) è proprietario
e allenatore mentre Scrap (Morgan Freeman) è un ex pugile che tiene in ordine
la palestra sia il proprietario.
Dopo un incontro Maggie (Hilary
Swank) chiede a Frankie di allenarla
ma lui rifiuta non lasciando spazio a
ripensamenti.
Ma quando lei inizia a frequentare con
tenace assiduità la palestra ricevendo
un paio di dritte dal vecchio Scrap, il
roccioso Clint inizia a scricchiolare fino
a cedere accettando di allenarla.
Con tenace assiduità appunto.
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R COME RAP I COME ITALIANO
La cultura Hip Hop nata nel Bronx
giunge in Italia a fine anni '70, quando
a Milano, Roma, Bologna, Torino nasce
una "old school" nazionale, guidata da
personaggi come Soul Boy, NexOne,
DJ "R" The General, Carrie D e Radical Stuff. Come accade ovunque, il primo approccio è piuttosto derivato: i
giovani trascurano la lingua
italiana nelle
discipline. Lo
stesso rap fluisce in inglese
per difendere
la cultura hip
hop. Con l'arrivo del movimento
della
"Pantera", nel
'90, e con l'espansione dei
centri sociali,
il rap italiano comincia a diventare tale
prendendo possesso della madre lingua.
Non solo: l'urgenza comunicativa di
Onda Rossa Posse a Roma e Isola Posse All Stars a Bologna rimette in circolo
l'uso della parola politica, smorzata a
lungo per effetto degli anni di piombo.
Il gruppo romano, nato dallo slancio
dell'emittente radiofonica "Radio Onda
Rossa",punta all' hip hop come nuovo
mezzo di comunicazione. La crew bolognese, aggregatasi nelle notti "Ghetto
Blaster" del centro sociale Isola nel
Kantiere si esprime con maggior atten-
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zione con personaggi già attivi nella
scena nazionale. Onda Rossa firma, nel
'90, il battesimo del rap in Italia, per
poi battersi contro la guerra del Golfo:
"Baghdad 1.9.9.1." uscito in cassetta,
invece, " Stop al panico" è la prima uscita bolognese su vinile, ciò stuzzica
l'interesse delle etichette indipendenti.
Infatti è la bolognese
Century Vox a pubblicare i Funckin'
Cameis 'n Effect,i
sardi Sa Razza, i torinesi Devastatin' Posse e Carrie D e
Speaker Dee Mo' che
realizza anche le copertine dei dischi diventando un grafico
rinomato nell' hipo
hop. Alcune posse si
autogestiscono, altre
trovano spazio tra le
etichette indipendenti.
Il torinese
Frankie HI-NRG MC esordisce con
"Fight da Faida" nel pop nazionale,
pubblicando poi "Verba Manent " nel
1993.
Gli Assalti Frontali autoproducono "Terra di nessuno" nel '92. Nasce il duo milanese Articolo 31 che con
"Strade di Città" inaugura una carriera
discografica destinata a stravolgere il
mondo commerciale. Con l'arrivo di Dj
Gruff e il suo "Rapadopa" del 1993 nasce una svolta matura, chiamando a
raccolta la crema della scena hardcore
italiana. Nel '94 esordiscono i Sangue
Stati, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In
Bangladesh, dove non funziona nulla disse una volta Yunus - il microcredito
funziona come un orologio svizzero".
Nel 1976 Yunus fondò la Grameen
Bank, prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri tra i poveri
basandosi non già sulla solvibilità,
bensì sulla fiducia. Neiente meglio di
queste parole può spaiegare la visione
di Yunus: “i poveri sono come degli
alberi bonsai. Non c’è niente di sbagliato nel loro seme, semplicemente la
società non ha dato loro la possibilità
di crescere di più; tutto quello di cui
hanno bisogno quindi è un terreno fer-
tile. E una volta che i poveri potranno
dare pieno corso alla loro energia e creatività, la povertà scomparirà molto
rapidamente.
IELPO
PENSIERI: ARIA VIZIATA
Se ne sente parlare da anni. Prima
sembravano solo previsioni catastrofiste, ora invece i segni del cambiamento
sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, ovunque. Eppure si è fatto ancora
così poco per fermare quello che nei
prossimi anni diverrà inevitabilmente
il problema principale di ogni governo,
di ogni paese, di ogni singolo individuo:
il mutamento climatico provocato dalle attività umane.
Sono passati almeno vent’anni da
quando i primi scienziati hanno lanciato l’allarme di preoccupanti fenomeni
atmosferici come l’aumento dell’effetto
serra e il buco dell’ozono. Allora erano
poco più che parole, poche parole, relegate nell’ultimo servizio di un telegiornale, o in un rettangolino su una rivi-
sta. Troppo poco per solleticare l’interesse della gente, molto più attratta da
n o t i z i e d i c r on aca e go s s ip .
Tempo dopo si sono manifestati i primi
eventi naturali anomali, come lo scioglimento dei ghiacci polari, l’aumento
della desertificazione, la diffusione di
specie di pesci tropicali nei mari della
fascia temperata. Eventi terribilmente
preoccupanti, eppure ancora troppo
lontani dalla quotidianità di gran parte
della popolazione mondiale per suscitare allarmismi.
Poi, negli ultimi anni, all’inizio occasionalmente, poi con sempre maggior
frequenza, si sono scatenati gli eventi
atmosferici già potenzialmente dannosi, e le prime popolazioni ad accorgersene sono state quelle della fascia tropicale del pianeta, laddove tornado,
05
uragani e inondazioni sono diventati
progressivamente sempre più numerosi
e distruttivi. Oggi gli effetti delle alterazioni climatiche sono sotto gli occhi
di tutti, nessuno escluso. Persino in un
paese climaticamente “tranquillo” come l’Italia i segni sono evidenti. Da
decenni, sulle Alpi, si sta verificando
un drammatico arretramento dei
ghiacciai, poiché le precipitazioni invernali sono molto diminuite. Contemporaneamente l’innalzamento globale
delle temperature fa si che gli inverni
siano sempre più miti e le estati ogni
anno più torride. Anche le condizioni
meteo tradizionali dei diversi mesi si
sono profondamente modificate. Gennaio e febbraio sono diventati asciutti,
aprile e novembre freddi e piovosi; i
mesi più caldi e soleggiati sono giugno
e luglio, mentre il mese di agosto si è
fatto abitualmente umido e fresco.Persino fenomeni locali e di breve
durata come i temporali estivi mostrano i segni di tutto il disagio dell’atmosfera terrestre, e si sono trasformati in
nubifragi quasi sempre accompagnati
da grandine e forte vento (persino
trombe d’aria in pianura). Da qualche
anno si verificano situazioni metereologiche eccezionali con regolarità. Nelle
stagioni piovose sono diventati frequenti fenomeni estremi quali alluvioni, frane e allagamenti, mentre nei periodi più asciutti si verificano costantemente episodi di grave siccità
(soprattutto al sud) e abbassamenti
record del livello dei grandi fiumi, salassati dall’irrigazione.
06
Tutto ciò serve a dimostrare che il clima sta veramente cambiando, sta diventando imprevedibile e violento, e
ad un ritmo insostenibile per il pianeta
e i suoi abitanti. Per milioni di anni
l’atmosfera terrestre è stata un cantiere aperto, in continuo mutamento. Nel
corso delle varie ere geologiche la composizione gassosa si è lentissimamente
stabilizzata, fino a raggiungere l’equilibrio che ha permesso il crearsi di condizioni climatiche e ambientali adatte
alla vita. Alcuni gas, come l’ozono,
respingono le radiazioni solari nocive;
altri, detti “gas serra” (responsabili del
cosiddetto “effetto serra”) trattengono
il calore del sole e consentono alla temperatura del pianeta di subire variazioni contenute e rimanere relativamente
costante. Se non ci fosse atmosfera la
superficie terrestre sarebbe arsa dal
sole di giorno e congelerebbe di notte,
non esisterebbe il ciclo dell’acqua, non
vi sarebbe ossigeno: in poche parole
non ci sarebbe vita. Oggi l’uomo, con
la continua immissione nell’atmosfera
di enormi quantità di gas inquinanti
(soprattutto CO2), sta aumentando l’effetto serra e sta provocando un inesorabile e rapido aumento della temperatura globale. Se il fenomeno proseguirà al
ritmo attuale i deserti si espanderanno,
i ghiacci polari e montani si scioglieranno, le terre emerse verranno inondate
dalle acque marine o saranno flagellate
da condizioni meteo estreme. Negli oceani, il surriscaldamento delle acque e la
diminuzione della salinità (dovuta all’enorme quantità d’acqua dolce riversata
dalla fusione dei poli) romperà il delicato equilibrio alla base delle correnti
marine che hanno un così importante
ruolo di regolatori climatici. Si innescheranno così modificazioni climatiche
ancor più gravi. Difficile prevederne le
conseguenze. Il pianeta potrebbe essere
bruciato da una calura senza precedenti
(una sorta di assaggio di ciò che accade
sul pianeta Venere, soffocato da un
effetto serra terrificante), oppure, paradossalmente, cadere in una nuova glaciazione. Questi drastici cambiamenti
saranno anche geologicamente e biologicamente troppo rapidi perché le forme di vita possano adattarvisi. Si andrà
incontro ad un’estinzione di massa senza precedenti, a cui persino la specie
umana potrebbe non sottrarsi. Secondo
gli scienziati questi eventi potrebbero
verificarsi già entro i prossimi cento
anni. Per di più, sembra che l’atmosfera
terrestre sia così satura che, anche se
oggi stesso cessasse qualunque immissione, gli effetti negativi latenti dei gas
inquinanti prodotti finora proseguirebbero per decenni.
Non c’è più tempo! I governi di tutto
il mondo devono mettere, da subito,
la salvaguardia dell’ambiente al primo posto nei loro programmi. Non
sarà ammesso nessun ritardo, nessun
ulteriore rinvio. L’uomo sta seriamente rischiando l’autodistruzione,
insieme al suo pianeta.
Non è dato a sapersi se nell’Universo
infinito esistano forme di vita intelligenti che siano riuscite a svilupparsi
in piena armonia con il pianeta che le
ospita. In ogni caso, da questo punto
di vista, l’uomo rischia di diventare
presto soltanto un enorme fallimento
evoluzionistico.
AUGUSTO
07
uragani e inondazioni sono diventati
progressivamente sempre più numerosi
e distruttivi. Oggi gli effetti delle alterazioni climatiche sono sotto gli occhi
di tutti, nessuno escluso. Persino in un
paese climaticamente “tranquillo” come l’Italia i segni sono evidenti. Da
decenni, sulle Alpi, si sta verificando
un drammatico arretramento dei
ghiacciai, poiché le precipitazioni invernali sono molto diminuite. Contemporaneamente l’innalzamento globale
delle temperature fa si che gli inverni
siano sempre più miti e le estati ogni
anno più torride. Anche le condizioni
meteo tradizionali dei diversi mesi si
sono profondamente modificate. Gennaio e febbraio sono diventati asciutti,
aprile e novembre freddi e piovosi; i
mesi più caldi e soleggiati sono giugno
e luglio, mentre il mese di agosto si è
fatto abitualmente umido e fresco.Persino fenomeni locali e di breve
durata come i temporali estivi mostrano i segni di tutto il disagio dell’atmosfera terrestre, e si sono trasformati in
nubifragi quasi sempre accompagnati
da grandine e forte vento (persino
trombe d’aria in pianura). Da qualche
anno si verificano situazioni metereologiche eccezionali con regolarità. Nelle
stagioni piovose sono diventati frequenti fenomeni estremi quali alluvioni, frane e allagamenti, mentre nei periodi più asciutti si verificano costantemente episodi di grave siccità
(soprattutto al sud) e abbassamenti
record del livello dei grandi fiumi, salassati dall’irrigazione.
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Tutto ciò serve a dimostrare che il clima sta veramente cambiando, sta diventando imprevedibile e violento, e
ad un ritmo insostenibile per il pianeta
e i suoi abitanti. Per milioni di anni
l’atmosfera terrestre è stata un cantiere aperto, in continuo mutamento. Nel
corso delle varie ere geologiche la composizione gassosa si è lentissimamente
stabilizzata, fino a raggiungere l’equilibrio che ha permesso il crearsi di condizioni climatiche e ambientali adatte
alla vita. Alcuni gas, come l’ozono,
respingono le radiazioni solari nocive;
altri, detti “gas serra” (responsabili del
cosiddetto “effetto serra”) trattengono
il calore del sole e consentono alla temperatura del pianeta di subire variazioni contenute e rimanere relativamente
costante. Se non ci fosse atmosfera la
superficie terrestre sarebbe arsa dal
sole di giorno e congelerebbe di notte,
non esisterebbe il ciclo dell’acqua, non
vi sarebbe ossigeno: in poche parole
non ci sarebbe vita. Oggi l’uomo, con
la continua immissione nell’atmosfera
di enormi quantità di gas inquinanti
(soprattutto CO2), sta aumentando l’effetto serra e sta provocando un inesorabile e rapido aumento della temperatura globale. Se il fenomeno proseguirà al
ritmo attuale i deserti si espanderanno,
i ghiacci polari e montani si scioglieranno, le terre emerse verranno inondate
dalle acque marine o saranno flagellate
da condizioni meteo estreme. Negli oceani, il surriscaldamento delle acque e la
diminuzione della salinità (dovuta all’enorme quantità d’acqua dolce riversata
dalla fusione dei poli) romperà il delicato equilibrio alla base delle correnti
marine che hanno un così importante
ruolo di regolatori climatici. Si innescheranno così modificazioni climatiche
ancor più gravi. Difficile prevederne le
conseguenze. Il pianeta potrebbe essere
bruciato da una calura senza precedenti
(una sorta di assaggio di ciò che accade
sul pianeta Venere, soffocato da un
effetto serra terrificante), oppure, paradossalmente, cadere in una nuova glaciazione. Questi drastici cambiamenti
saranno anche geologicamente e biologicamente troppo rapidi perché le forme di vita possano adattarvisi. Si andrà
incontro ad un’estinzione di massa senza precedenti, a cui persino la specie
umana potrebbe non sottrarsi. Secondo
gli scienziati questi eventi potrebbero
verificarsi già entro i prossimi cento
anni. Per di più, sembra che l’atmosfera
terrestre sia così satura che, anche se
oggi stesso cessasse qualunque immissione, gli effetti negativi latenti dei gas
inquinanti prodotti finora proseguirebbero per decenni.
Non c’è più tempo! I governi di tutto
il mondo devono mettere, da subito,
la salvaguardia dell’ambiente al primo posto nei loro programmi. Non
sarà ammesso nessun ritardo, nessun
ulteriore rinvio. L’uomo sta seriamente rischiando l’autodistruzione,
insieme al suo pianeta.
Non è dato a sapersi se nell’Universo
infinito esistano forme di vita intelligenti che siano riuscite a svilupparsi
in piena armonia con il pianeta che le
ospita. In ogni caso, da questo punto
di vista, l’uomo rischia di diventare
presto soltanto un enorme fallimento
evoluzionistico.
AUGUSTO
07
R COME RAP I COME ITALIANO
La cultura Hip Hop nata nel Bronx
giunge in Italia a fine anni '70, quando
a Milano, Roma, Bologna, Torino nasce
una "old school" nazionale, guidata da
personaggi come Soul Boy, NexOne,
DJ "R" The General, Carrie D e Radical Stuff. Come accade ovunque, il primo approccio è piuttosto derivato: i
giovani trascurano la lingua
italiana nelle
discipline. Lo
stesso rap fluisce in inglese
per difendere
la cultura hip
hop. Con l'arrivo del movimento
della
"Pantera", nel
'90, e con l'espansione dei
centri sociali,
il rap italiano comincia a diventare tale
prendendo possesso della madre lingua.
Non solo: l'urgenza comunicativa di
Onda Rossa Posse a Roma e Isola Posse All Stars a Bologna rimette in circolo
l'uso della parola politica, smorzata a
lungo per effetto degli anni di piombo.
Il gruppo romano, nato dallo slancio
dell'emittente radiofonica "Radio Onda
Rossa",punta all' hip hop come nuovo
mezzo di comunicazione. La crew bolognese, aggregatasi nelle notti "Ghetto
Blaster" del centro sociale Isola nel
Kantiere si esprime con maggior atten-
08
zione con personaggi già attivi nella
scena nazionale. Onda Rossa firma, nel
'90, il battesimo del rap in Italia, per
poi battersi contro la guerra del Golfo:
"Baghdad 1.9.9.1." uscito in cassetta,
invece, " Stop al panico" è la prima uscita bolognese su vinile, ciò stuzzica
l'interesse delle etichette indipendenti.
Infatti è la bolognese
Century Vox a pubblicare i Funckin'
Cameis 'n Effect,i
sardi Sa Razza, i torinesi Devastatin' Posse e Carrie D e
Speaker Dee Mo' che
realizza anche le copertine dei dischi diventando un grafico
rinomato nell' hipo
hop. Alcune posse si
autogestiscono, altre
trovano spazio tra le
etichette indipendenti.
Il torinese
Frankie HI-NRG MC esordisce con
"Fight da Faida" nel pop nazionale,
pubblicando poi "Verba Manent " nel
1993.
Gli Assalti Frontali autoproducono "Terra di nessuno" nel '92. Nasce il duo milanese Articolo 31 che con
"Strade di Città" inaugura una carriera
discografica destinata a stravolgere il
mondo commerciale. Con l'arrivo di Dj
Gruff e il suo "Rapadopa" del 1993 nasce una svolta matura, chiamando a
raccolta la crema della scena hardcore
italiana. Nel '94 esordiscono i Sangue
Stati, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In
Bangladesh, dove non funziona nulla disse una volta Yunus - il microcredito
funziona come un orologio svizzero".
Nel 1976 Yunus fondò la Grameen
Bank, prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri tra i poveri
basandosi non già sulla solvibilità,
bensì sulla fiducia. Neiente meglio di
queste parole può spaiegare la visione
di Yunus: “i poveri sono come degli
alberi bonsai. Non c’è niente di sbagliato nel loro seme, semplicemente la
società non ha dato loro la possibilità
di crescere di più; tutto quello di cui
hanno bisogno quindi è un terreno fer-
tile. E una volta che i poveri potranno
dare pieno corso alla loro energia e creatività, la povertà scomparirà molto
rapidamente.
IELPO
PENSIERI: ARIA VIZIATA
Se ne sente parlare da anni. Prima
sembravano solo previsioni catastrofiste, ora invece i segni del cambiamento
sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, ovunque. Eppure si è fatto ancora
così poco per fermare quello che nei
prossimi anni diverrà inevitabilmente
il problema principale di ogni governo,
di ogni paese, di ogni singolo individuo:
il mutamento climatico provocato dalle attività umane.
Sono passati almeno vent’anni da
quando i primi scienziati hanno lanciato l’allarme di preoccupanti fenomeni
atmosferici come l’aumento dell’effetto
serra e il buco dell’ozono. Allora erano
poco più che parole, poche parole, relegate nell’ultimo servizio di un telegiornale, o in un rettangolino su una rivi-
sta. Troppo poco per solleticare l’interesse della gente, molto più attratta da
n o t i z i e d i c r on aca e go s s ip .
Tempo dopo si sono manifestati i primi
eventi naturali anomali, come lo scioglimento dei ghiacci polari, l’aumento
della desertificazione, la diffusione di
specie di pesci tropicali nei mari della
fascia temperata. Eventi terribilmente
preoccupanti, eppure ancora troppo
lontani dalla quotidianità di gran parte
della popolazione mondiale per suscitare allarmismi.
Poi, negli ultimi anni, all’inizio occasionalmente, poi con sempre maggior
frequenza, si sono scatenati gli eventi
atmosferici già potenzialmente dannosi, e le prime popolazioni ad accorgersene sono state quelle della fascia tropicale del pianeta, laddove tornado,
05
Per i suoi sforzi in questo campo ha
vinto il premio Nobel per la Pace 2006.
Yunus è anche il fondatore della Grameen Bank, di cui è direttore dal 1983.
Verso la metà del 1974 il Bangladesh
fu colpito da una violenta inondazione,
a cui seguì una grave carestia che causò la morte di centinaia di migliaia di
persone. Fu in quest'occasione che Yunus si rese conto di quanto le teorie
economiche che egli insegnava fossero
lontane dalla realtà. Decise, dunque, di
uscire nelle strade per analizzare l’eco-
nomia di un villaggio rurale nel suo
svolgersi quotidiano. La conclusione
che egli trasse dall'analisi fu la consapevolezza che la povertà non osse dovuta all'ignoranza o alla pigrizia delle
persone, bensì al carente sostegno da
parte delle strutture finanziare del paese. Fu così che Yunus decise di mettere
la scienza economica al servizio della
lottà alla povertà, inventando il microcredito. Il suo primo prestito fu di solo
27 dollari USA, che prestò ad un grup-
04
po di donne del villaggio di Jobra
(vicino all'Università di Chittagong),
che producevano mobili in bambù.
Esse erano costrette a vendere i prodotti del loro lavoro a coloro dai quali
avevano preso in prestito le materie
prime ad un prezzo da essi stabilito.
Questo riduceva drasticamente il margine di guadagno di queste donne e le
condannava di fatto alla povertà. D'altra parte, le banche tradizionali non
erano (e non sono) interessate al finanziamento di progetti tanto piccoli che
offrivano basse possibilità di profitto a
fronte di rischi elevati. Soprattutto le
banche non avevano alcuna intenzione
di concedere prestiti a donne, tanto più
se non potevano offrire garanzie.Yunus e i suoi collaboratori cominciarono a battere a piedi centinaia di
villaggi del poverissimo Bangladesh,
concedendo in prestito pochi dollari
alle comunità, somme minime che servivano per attuare iniziative imprenditoriali. Tale intervento ha avviato un
circolo virtuoso, con ricadute sull'emancipazione femminile, avendo Yunus fatto leva sulle donne affinché fondassero cooperative che coinvolgessero
ampi strati della popolazione. Il
"sistema Yunus" ha provocato un cambiamento di mentalità anche all'interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a
quelli della Grameen. Il microcredito è
diventato così uno degli strumenti di
finanziamento utilizzati in tutto il
mondo per promuovere lo sviluppo
economico e sociale, diffuso in oltre 100
stesso Gruff, con Deda e Neffa esce
"SxM" raggiungendo la piena maturità
dell' hip hop italiano. "Soprattutto sotto"
dei Sottotono e "Quel sapore particolare"
degli OTR rappresentano aspetti diversi: goliardico il primo e hardcore il secondo. Sempre nel mondo milanese esordisce la talentuosa La Pina con "Il
C D
D e l l a
P i n a " .
Negli anni '90 l'hip hop italiano rimane
sempre uno sfondo musicale, solo
"Messa di Vespiri" degli Articolo 31
uscito nel '96 ha superato le 100.000
copie vendute, si puo anche accennare
alle esecuzioni rap di Jovanotti. "Neffa
& i Messaggi Della Dopa" vende un
decimo delle copie di "Così Com'è" degli
Articolo 31 ma apre un interesse da
parte delle etichette maggiori. Da li in
poi crescono le produzioni di Frankie
HI-NRG MC con "La Morte Dei Miracoli " e OTR & La Pina con "Dalla Sede","Piovono Angeli " ritorno solista
della rapper. Viene ristampato nel '96
l'album "Odio Pieno" dei Colle Del Formento, sempre a Roma i Flaminio Maphia producono "Italy's Most Wanted ".
Speaker Cenzun e La Famigli sono i
volti che rappresentano la scena napoletana. A Bologna, il progetto Zero
Stress crea una propria etichetta producendo dischi di grosso peso come
"Fastidio" del ruvido Kaos.
Non la scena compatta, ma tante diverse realtà o l' andare contro corrente,
sono delle buone basi con cui può nascere la cultura dell' hip hop, il nuovo millennio, però, è influenzato dal fattore
economico.
TONI
WELCOME TO THE REAL WORLD
Winners are simply willing to do what
losers won’t
Siamo giunti ormai alla quinta puntata
della rubrica che mi permette di dare
libero sfogo ai miei pensieri attraverso
la recensione, fatta a modo mio, di film
e non solo.
Il lavoro in questione è “million dollar
baby”film di successo e di spessore.
Sotto l’ottima direzione di Clint Eastwood un solito grande Morgan Freeman narra una storia davvero affascinante
e
coinvolgente.
Tutto gira intorno ad una palestra di
pugilato mal ridotta nella quale però si
respira il vero amore per questo sport.
Frankie (Clint Eastwood) è proprietario
e allenatore mentre Scrap (Morgan Freeman) è un ex pugile che tiene in ordine
la palestra sia il proprietario.
Dopo un incontro Maggie (Hilary
Swank) chiede a Frankie di allenarla
ma lui rifiuta non lasciando spazio a
ripensamenti.
Ma quando lei inizia a frequentare con
tenace assiduità la palestra ricevendo
un paio di dritte dal vecchio Scrap, il
roccioso Clint inizia a scricchiolare fino
a cedere accettando di allenarla.
Con tenace assiduità appunto.
09
È su questo punto che vorrei soffermarmi: i fattori che fanno di un uomo,
o una donna, un grande uomo, o una
grande donna: la determinazione, la
tenacia, la perseveranza e l’occasione.
Si, anche l’occasione ma non intesa
come fortuna, bensì come possibilità.
Penso che chiunque possa fare grandi
cose, possa realizzarsi pienamente, eccellere in ciò che davvero desidera;
basta che segua l’obbiettivo con determinazione, lottando, senza mollare.
L’occasione “della vita” non capita per
caso o per fortuna, la si deve conquistare. E spesso riuscire non è la cosa
più importante, ma raggiungere quell’occasione, quella possibilità di giocartela, l’essere arrivato a conquistarti il
diritto di provarci è la vera vittoria.
La vittoria che può valere una vita.
La gente muore ogni giorno Frankie,
mentre lucida il pavimento o lava i piatti. Sai qual è il loro ultimo pensiero?
Non ho mai avuto un occasione.
Invece grazie a te Maggie ce l’ha avuta.
E se morisse oggi sai quale sarebbe il suo
ultimo pensiero?
Ho avuto l’occasione che volevo.
Se morisse appunto. Perché in ultimo,
ma non ultimo, si affronta il tema dell’eutanasia; ma non voglio affrontarlo
ora, ci sarà occasione. Ciò nonostante il
Clint Eastwood registra coglie l’occasione della condizione straordinariamente negativa per mostrare ancora
una volta il potere della tenacia. Le
vite dei personaggi sono piene di rimpianti e di rimorsi, e qui nasce la fatidica domanda: meglio vivere con il rimorso di aver fallito o con il rimpianto
di non averci provato? A volte penso
sia meglio la prima, a volte la seconda.
Personalmente però, il film mi ha trasmesso: meglio vivere con il rimorso
che con il rimpianto. M.
tito della “morte” è composto dalla
sinistra e dal mondo laico che, insieme
al padre di Eluana, si battono perché
l’agonia della ragazza possa cessare.
Culturalmente la posizione della Chiesa
appare strana, infatti essa sostiene che
la vita è un dono di Dio, ma l’uomo
non può rinunciarvi volontariamente.
Ora questo è un concetto alquanto
strano di dono, poiché se qualcuno mi
fa una donazione si presume che io
possa farne ciò che voglio senza dover
rendere conto al donatore. Quindi più
che un dono, per la Chiesa la vita sembra essere un regalo condizionato ( ma
se è condizionato allora non è un regalo, ma un prestito!). Anche gli scienziati sono perplessi a riguardo, perchè
nemmeno loro sanno se Eluana soffrirà
oppure no con la sospensione della nutrizione. Quello che mi chiedo è se questa ragazza non stia soffrendo in maniera atroce da 17 lunghi anni, durante
i quali vede il mondo ma non può inte-
ragire con esso, chiusa com’ è nella
gabbia del suo stato di semicoscienza
( perché se uno è pienamente cosciente
risponde all’ambiente che lo circonda).
Il padre di Eluana da anni chiede che
la vita della figlia possa cessare naturalmente come naturalmente è cominciata, mentre i partiti (di destra come
di sinistra) in tutto questo tempo non
hanno mai varato una legge che consentisse di regolare casi come questo
(es. legge sull’eutanasia).
La nostra civiltà sta vivendo un periodo in cui la cultura non è preparata ad
affrontare i progressi della scienza, ed è
questo gap che infonde tutti questi
dubbi nelle coscienze della gente. Se è
vero che stiamo andando verso il paradiso della tecnica, ciò non si è ancora
verificato perché la scienza non ha ancora trovato tutte le risposte e tutte le
dimostrazioni necessarie a non lasciare
spazio ad angosce e incertezze.
IELPO
DOVRESTI SAPERE CHI E’… MUHAMMAD YUNUS
« Un giorno i nostri nipoti andranno
nei musei per vedere cosa fosse la povertà »
Muhammad Yunus (Chittagong, 28
giugno 1940) è un economista e banchiere bengalese. Yunus consegue la
Laurea in Economia presso l’Università di Chittagong (Bangladesh) e in seguito il Dottorato di Ricerca in Economia presso l'Università Vanderbilt di
Nashville (Tennessee, U.S.A.) nel 1969.
10
È stato professore di Economia presso
la Middle Tennessee State University,
U.S.A., dal 1969 al 1972, quindi direttore del Dipartimento di Economia
dell’Università di Chittagong
(Bangladesh) dal 1972 al 1989.
È ideatore e realizzatore del microcredito, ovvero di un sistema di piccoli
prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali.
03
PRIMO PIANO - VITA O MORTE?
Sono diversi mesi che il caso di Eluana
Englaro, la ragazza entrata in stato
vegetativo 17 anni fa, occupa la cronaca quotidiana sui giornali e nei tg. Durante l’ultima settimana il dibattito
politico e culturale si è inasprito, poiché il padre della ragazza ha ottenuto
grazie ad una sentenza della Corte di
Cassazione il permesso di sospendere la
nutrizione artificiale che tiene in vita
la figlia. Ritengo che le idee dell’opinione pubblica e dei politici in merito
al caso siano molto confuse, pertanto
sarà bene fare alcune precisazione tecniche in merito alle condizioni in cui
versa Eluana. Primo, la ragazza non è
in coma ma in stato vegetativo, il che
significa che è in grado di aprire gli
occhi però non di reagire agli stimoli
provenienti dall’ambiente esterno.
Secondo, Eluana non è tenuta in vita
da macchine che ne consentono una
respirazione artificiale ma, pur respirando autonomamente non è in grado
di nutrirsi per via naturale, pertanto il
02
Ho
l’occasione
cheunavolevo.
cibo leavuto
viene dato
attraverso
sonda
artificiale. Ciò detto, le posizioni assunte nel dibattito all’interno del Paese
possono essere ricondotte a due poli: il
partito della “vita” e quello della
“morte”. Il primo è capeggiato dalla
Chiesa, la quale non ha alcuna intenzione di cedere sulla questione, poiché
la vita è un dono di Dio e indietreggiare sulla questione significherebbe aprire varchi per l’accettazione di aborto,
ricerche con cellule staminali ecc…Il
che porterebbe inevitabilmente alla
fine della sua autorità morale e quindi
alla sua scomparsa (quindi potremmo
dire che essa lotti più per la sua sopravvivenza che per quella della ragazza). Al partito della “vita”, oltre ai
cattolici, ha deciso di aggiungersi pochi
giorni fa anche il governo Berlusconi,
causando uno strappo istituzionale con
il Quirinale senza precedenti. Il governo intendeva fermare la sospensione
dell’alimentazione di Eluana ricorrendo ad un decreto legge, ma Napolitano
si è rifiutato di firmarlo poiché ha spiegato che con questo strumento non si
può ribaltare la decisione della Cassazione, inoltre non ricorrono i requisiti
di necessità ed urgenza (ad es. una calamità naturale) per emettere un decreto. Lo strappo si è consumato allorché
Palazzo Chigi ha deciso di seguire la
strada del disegno di legge da presentare in tempi rapidissimi al Parlamento
in modo da farlo approvare e scavalcare cosi l’autorità di Napolitano. Il par-
LA SAGA DI JOHNNY : ARRIVO IN UFFICIO
L’ufficio di Jonny si trova in un grosso
condominio, luogo di pellegrinaggio
per molti contribuenti che ogni anno
effettuano la dichiarazione dei redditi.
Diversi studi di commercialisti si trovano infatti in questo edificio e quello
di Jonny è uno dei più importanti.
Come al solito il parcheggio è saturo e
Jonny è costretto a parcheggiare tra
due macchine di grossa cilindrata.
Jonny è terrorizzato all’idea: i due veicoli faranno certamente parte dell’immensa schiera di mezzi acquistati in
leasing da benestanti che come Jonny
lavorano in quel condominio, e Jonny
sa benissimo che un’auto in leasing non
gode del rispetto che merita e che i
proprietari non si fanno scrupoli se
durante le manovre viene
“involontariamente” tamponato un
11
mezzo altrui.L’auto di Jonny è piena
di questi ricordini e Jonny è praticamente rassegnato a vedere l’auto così
martoriata. Jonny si chiede il motivo
per cui alcune persone hanno così poco
rispetto delle cose altrui: Jonny crede
che quello che non è di Jonny deve
essere rispettato al pari delle cose che
invece sono di Jonny. Davanti alla
porta scorrevole, come tutte le mattine, un capannello di tabagisti acquietano la costante richiesta di nicotina
del proprio corpo “divorando” (Jonny
distingue l’azione “fumare” dall’azione “divorare” a seconda della forma
della parte accesa della sigaretta) la
celeberrima “ultima sigaretta prima di
cominciare”. I colleghi salutano distaccatamente Jonny, e Jonny risponde con un cenno della testa, quindi
supera l’ingresso e si dirige verso le
scale. Jonny preferisce non utilizzare
l’ascensore e percorre ogni giorno i 54
scalini due volte in salita e due volte
in discesa per un totale di 216 che lo
separano dalla porta dell’ufficio.
Jonny ha calcolato che dopo 5 anni di
lavoro in quello studio ha percorso un
totale di circa 250.000 scalini, per un
dislivello totale di 50.000 metri.
Jonny lo trova un esercizio tonificante
per il corpo di Jonny, soprattutto dopo aver osservato il fisico deformato
dalla totale mancanza di attività fisica
di alcuni colleghi. Al termine dell’ascesa, lungo il corridoio che conduce all’ufficio, Jonny ritrova una vecchia
conoscenza, Moka, la Macchinetta
automatica distributrice di caffè del 9°
piano. Da molti anni, da prima ancora
12
che Jonny venisse assunto, Moka sforna caffè e cappucci in quantità industriale e, per gli amanti dei gusti particolari, l’introvabile caffè marocchino.
Per Jonny, Moka non è una semplice
macchina, ma una vera è propria amica. In alcuni momenti della giornata,
Moka diventa l’unica cosa capace di
dare conforto al tormentato Jonny. La
macchina prepara il caffè ad un prezzo
tutto sommato onesto (35 centesimi) e
allo stesso tempo ascolta i monologhi
lavorativi di Jonny senza (ovviamente)
ribattere o rispondere “Il capo ha sempre ragione” come invece succede all’interno dell’ufficio.Jonny si chiede il
motivo per cui persone dotate di intelligenza possano essere di fronte a un problema meno convincenti di una macchina per il caffè, che ha come unica
possibilità quella del silenzio. Ma la
macchinetta non è in grado di rispondere a questa domanda e Jonny entra in
ufficio e timbra il cartellino.
Jonny è in ritardo.
N° 08
EDITORIALE (PAG. 01)
VITA O MORTE ? (PAG. 02)
DOVRESTI SAPERE CHI E’... (PAG. 03)
ARIA VIZIATA (PAG. 05)
R COME RAP I COME...(PAG. 08)
WELCOME TO
THE REAL WORLD (PAG. 09)
LA SAGA DI JONNY (PAG. 11)
LINO
CICLOSTILATO IN PROPRIO
http://creativecommons.org/Licenses/
by-nc-sa/2.5/it
Hanno collaborato a questo numero:
IELPO, AUGUSTO, TONI,
MATTIA e LINO.
EDITORIALE
Ciao a tutti! Eccoci finalmente con un
nuovo numero del nostro mitico Tricheco News! Vi abbiamo fatto attendere
forse un po’ più del solito... ma alla fine
eccoci qua. Dopotutto in questo periodo
la nostra associazione è stata impegnatissima nell’organizzazione di in un sacco di nuove attività. Abbiamo avviato
un corso di chitarra, sta per iniziare un
torneo di calciobalilla e sono in pro-
gramma moltissimi altri eventi e tornei per tutta la stagione.
Come al solito vi rimandiamo su
www.tricheco.altervista.org per tutti
gli aggiornamenti e le informazioni
sulle nostre attività. Vi anticipo che
questo numero è particolarmente interessante, per cui non vorrei trattenervi
oltre…
Buona Lettura!
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