Tricheco News Reloaded N° 8 - associazione giovanile tricheco
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Tricheco News Reloaded N° 8 - associazione giovanile tricheco
mezzo altrui.L’auto di Jonny è piena di questi ricordini e Jonny è praticamente rassegnato a vedere l’auto così martoriata. Jonny si chiede il motivo per cui alcune persone hanno così poco rispetto delle cose altrui: Jonny crede che quello che non è di Jonny deve essere rispettato al pari delle cose che invece sono di Jonny. Davanti alla porta scorrevole, come tutte le mattine, un capannello di tabagisti acquietano la costante richiesta di nicotina del proprio corpo “divorando” (Jonny distingue l’azione “fumare” dall’azione “divorare” a seconda della forma della parte accesa della sigaretta) la celeberrima “ultima sigaretta prima di cominciare”. I colleghi salutano distaccatamente Jonny, e Jonny risponde con un cenno della testa, quindi supera l’ingresso e si dirige verso le scale. Jonny preferisce non utilizzare l’ascensore e percorre ogni giorno i 54 scalini due volte in salita e due volte in discesa per un totale di 216 che lo separano dalla porta dell’ufficio. Jonny ha calcolato che dopo 5 anni di lavoro in quello studio ha percorso un totale di circa 250.000 scalini, per un dislivello totale di 50.000 metri. Jonny lo trova un esercizio tonificante per il corpo di Jonny, soprattutto dopo aver osservato il fisico deformato dalla totale mancanza di attività fisica di alcuni colleghi. Al termine dell’ascesa, lungo il corridoio che conduce all’ufficio, Jonny ritrova una vecchia conoscenza, Moka, la Macchinetta automatica distributrice di caffè del 9° piano. Da molti anni, da prima ancora 12 che Jonny venisse assunto, Moka sforna caffè e cappucci in quantità industriale e, per gli amanti dei gusti particolari, l’introvabile caffè marocchino. Per Jonny, Moka non è una semplice macchina, ma una vera è propria amica. In alcuni momenti della giornata, Moka diventa l’unica cosa capace di dare conforto al tormentato Jonny. La macchina prepara il caffè ad un prezzo tutto sommato onesto (35 centesimi) e allo stesso tempo ascolta i monologhi lavorativi di Jonny senza (ovviamente) ribattere o rispondere “Il capo ha sempre ragione” come invece succede all’interno dell’ufficio.Jonny si chiede il motivo per cui persone dotate di intelligenza possano essere di fronte a un problema meno convincenti di una macchina per il caffè, che ha come unica possibilità quella del silenzio. Ma la macchinetta non è in grado di rispondere a questa domanda e Jonny entra in ufficio e timbra il cartellino. Jonny è in ritardo. N° 08 EDITORIALE (PAG. 01) VITA O MORTE ? (PAG. 02) DOVRESTI SAPERE CHI E’... (PAG. 03) ARIA VIZIATA (PAG. 05) R COME RAP I COME...(PAG. 08) WELCOME TO THE REAL WORLD (PAG. 09) LA SAGA DI JONNY (PAG. 11) LINO CICLOSTILATO IN PROPRIO http://creativecommons.org/Licenses/ by-nc-sa/2.5/it Hanno collaborato a questo numero: IELPO, AUGUSTO, TONI, MATTIA e LINO. EDITORIALE Ciao a tutti! Eccoci finalmente con un nuovo numero del nostro mitico Tricheco News! Vi abbiamo fatto attendere forse un po’ più del solito... ma alla fine eccoci qua. Dopotutto in questo periodo la nostra associazione è stata impegnatissima nell’organizzazione di in un sacco di nuove attività. Abbiamo avviato un corso di chitarra, sta per iniziare un torneo di calciobalilla e sono in pro- gramma moltissimi altri eventi e tornei per tutta la stagione. Come al solito vi rimandiamo su www.tricheco.altervista.org per tutti gli aggiornamenti e le informazioni sulle nostre attività. Vi anticipo che questo numero è particolarmente interessante, per cui non vorrei trattenervi oltre… Buona Lettura! 01 PRIMO PIANO - VITA O MORTE? Non Sono diversi mesi che il caso di Eluana Englaro, la ragazza entrata in stato vegetativo 17 anni fa, occupa la cronaca quotidiana sui giornali e nei tg. Durante l’ultima settimana il dibattito politico e culturale si è inasprito, poiché il padre della ragazza ha ottenuto grazie ad una sentenza della Corte di Cassazione il permesso di sospendere la nutrizione artificiale che tiene in vita la figlia. Ritengo che le idee dell’opinione pubblica e dei politici in merito al caso siano molto confuse, pertanto sarà bene fare alcune precisazione tecniche in merito alle condizioni in cui versa Eluana. Primo, la ragazza non è in coma ma in stato vegetativo, il che significa che è in grado di aprire gli occhi però non di reagire agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno. Secondo, Eluana non è tenuta in vita da macchine che ne consentono una respirazione artificiale ma, pur respirando autonomamente non è in grado di nutrirsi per via naturale, pertanto il 02 ho mai avuto un occasione. cibo le viene dato attraverso una sonda artificiale. Ciò detto, le posizioni assunHo l’occasione te nelavuto dibattito all’internochedel volevo. Paese possono essere ricondotte a due poli: il partito della “vita” e quello della “morte”. Il primo è capeggiato dalla Chiesa, la quale non ha alcuna intenzione di cedere sulla questione, poiché la vita è un dono di Dio e indietreggiare sulla questione significherebbe aprire varchi per l’accettazione di aborto, ricerche con cellule staminali ecc…Il che porterebbe inevitabilmente alla fine della sua autorità morale e quindi alla sua scomparsa (quindi potremmo dire che essa lotti più per la sua sopravvivenza che per quella della ragazza). Al partito della “vita”, oltre ai cattolici, ha deciso di aggiungersi pochi giorni fa anche il governo Berlusconi, causando uno strappo istituzionale con il Quirinale senza precedenti. Il governo intendeva fermare la sospensione dell’alimentazione di Eluana ricorrendo ad un decreto legge, ma Napolitano si è rifiutato di firmarlo poiché ha spiegato che con questo strumento non si può ribaltare la decisione della Cassazione, inoltre non ricorrono i requisiti di necessità ed urgenza (ad es. una calamità naturale) per emettere un decreto. Lo strappo si è consumato allorché Palazzo Chigi ha deciso di seguire la strada del disegno di legge da presentare in tempi rapidissimi al Parlamento in modo da farlo approvare e scavalcare cosi l’autorità di Napolitano. Il par- LA SAGA DI JOHNNY : ARRIVO IN UFFICIO L’ufficio di Jonny si trova in un grosso condominio, luogo di pellegrinaggio per molti contribuenti che ogni anno effettuano la dichiarazione dei redditi. Diversi studi di commercialisti si trovano infatti in questo edificio e quello di Jonny è uno dei più importanti. Come al solito il parcheggio è saturo e Jonny è costretto a parcheggiare tra due macchine di grossa cilindrata. Jonny è terrorizzato all’idea: i due veicoli faranno certamente parte dell’immensa schiera di mezzi acquistati in leasing da benestanti che come Jonny lavorano in quel condominio, e Jonny sa benissimo che un’auto in leasing non gode del rispetto che merita e che i proprietari non si fanno scrupoli se durante le manovre viene “involontariamente” tamponato un 11 una donna, un grande uomo, o una grande donna: la determinazione, la tenacia, la perseveranza e l’occasione. Si, anche l’occasione ma non intesa come fortuna, bensì come possibilità. Penso che chiunque possa fare grandi cose, possa realizzarsi pienamente, eccellere in ciò che davvero desidera; basta che segua l’obbiettivo con determinazione, lottando, senza mollare. L’occasione “della vita” non capita per caso o per fortuna, la si deve conquistare. E spesso riuscire non è la cosa più importante, ma raggiungere quell’occasione, quella possibilità di giocartela, l’essere arrivato a conquistarti il diritto di provarci è la vera vittoria. La vittoria che può valere una vita. La gente muore ogni giorno Frankie, mentre lucida il pavimento o lava i piatti. Sai qual è il loro ultimo pensiero? Non ho mai avuto un occasione. Invece grazie a te Maggie ce l’ha avuta. E se morisse oggi sai quale sarebbe il suo ultimo pensiero? Ho avuto l’occasione che volevo. Se morisse appunto. Perché in ultimo, ma non ultimo, si affronta il tema dell’eutanasia; ma non voglio affrontarlo ora, ci sarà occasione. Ciò nonostante il Clint Eastwood registra coglie l’occasione della condizione straordinariamente negativa per mostrare ancora una volta il potere della tenacia. Le vite dei personaggi sono piene di rimpianti e di rimorsi, e qui nasce la fatidica domanda: meglio vivere con il rimorso di aver fallito o con il rimpianto di non averci provato? A volte penso sia meglio la prima, a volte la seconda. Personalmente però, il film mi ha trasmesso: meglio vivere con il rimorso che con il rimpianto. M. tito della “morte” è composto dalla sinistra e dal mondo laico che, insieme al padre di Eluana, si battono perché l’agonia della ragazza possa cessare. Culturalmente la posizione della Chiesa appare strana, infatti essa sostiene che la vita è un dono di Dio, ma l’uomo non può rinunciarvi volontariamente. Ora questo è un concetto alquanto strano di dono, poiché se qualcuno mi fa una donazione si presume che io possa farne ciò che voglio senza dover rendere conto al donatore. Quindi più che un dono, per la Chiesa la vita sembra essere un regalo condizionato ( ma se è condizionato allora non è un regalo, ma un prestito!). Anche gli scienziati sono perplessi a riguardo, perchè nemmeno loro sanno se Eluana soffrirà oppure no con la sospensione della nutrizione. Quello che mi chiedo è se questa ragazza non stia soffrendo in maniera atroce da 17 lunghi anni, durante i quali vede il mondo ma non può inte- ragire con esso, chiusa com’ è nella gabbia del suo stato di semicoscienza ( perché se uno è pienamente cosciente risponde all’ambiente che lo circonda). Il padre di Eluana da anni chiede che la vita della figlia possa cessare naturalmente come naturalmente è cominciata, mentre i partiti (di destra come di sinistra) in tutto questo tempo non hanno mai varato una legge che consentisse di regolare casi come questo (es. legge sull’eutanasia). La nostra civiltà sta vivendo un periodo in cui la cultura non è preparata ad affrontare i progressi della scienza, ed è questo gap che infonde tutti questi dubbi nelle coscienze della gente. Se è vero che stiamo andando verso il paradiso della tecnica, ciò non si è ancora verificato perché la scienza non ha ancora trovato tutte le risposte e tutte le dimostrazioni necessarie a non lasciare spazio ad angosce e incertezze. IELPO DOVRESTI SAPERE CHI E’… MUHAMMAD YUNUS « Un giorno i nostri nipoti andranno nei musei per vedere cosa fosse la povertà » Muhammad Yunus (Chittagong, 28 giugno 1940) è un economista e banchiere bengalese. Yunus consegue la Laurea in Economia presso l’Università di Chittagong (Bangladesh) e in seguito il Dottorato di Ricerca in Economia presso l'Università Vanderbilt di Nashville (Tennessee, U.S.A.) nel 1969. 10 È stato professore di Economia presso la Middle Tennessee State University, U.S.A., dal 1969 al 1972, quindi direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Chittagong (Bangladesh) dal 1972 al 1989. È ideatore e realizzatore del microcredito, ovvero di un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali. 03 Per i suoi sforzi in questo campo ha vinto il premio Nobel per la Pace 2006. Yunus è anche il fondatore della Grameen Bank, di cui è direttore dal 1983. Verso la metà del 1974 il Bangladesh fu colpito da una violenta inondazione, a cui seguì una grave carestia che causò la morte di centinaia di migliaia di persone. Fu in quest'occasione che Yunus si rese conto di quanto le teorie economiche che egli insegnava fossero lontane dalla realtà. Decise, dunque, di uscire nelle strade per analizzare l’eco- nomia di un villaggio rurale nel suo svolgersi quotidiano. La conclusione che egli trasse dall'analisi fu la consapevolezza che la povertà non osse dovuta all'ignoranza o alla pigrizia delle persone, bensì al carente sostegno da parte delle strutture finanziare del paese. Fu così che Yunus decise di mettere la scienza economica al servizio della lottà alla povertà, inventando il microcredito. Il suo primo prestito fu di solo 27 dollari USA, che prestò ad un grup- 04 po di donne del villaggio di Jobra (vicino all'Università di Chittagong), che producevano mobili in bambù. Esse erano costrette a vendere i prodotti del loro lavoro a coloro dai quali avevano preso in prestito le materie prime ad un prezzo da essi stabilito. Questo riduceva drasticamente il margine di guadagno di queste donne e le condannava di fatto alla povertà. D'altra parte, le banche tradizionali non erano (e non sono) interessate al finanziamento di progetti tanto piccoli che offrivano basse possibilità di profitto a fronte di rischi elevati. Soprattutto le banche non avevano alcuna intenzione di concedere prestiti a donne, tanto più se non potevano offrire garanzie.Yunus e i suoi collaboratori cominciarono a battere a piedi centinaia di villaggi del poverissimo Bangladesh, concedendo in prestito pochi dollari alle comunità, somme minime che servivano per attuare iniziative imprenditoriali. Tale intervento ha avviato un circolo virtuoso, con ricadute sull'emancipazione femminile, avendo Yunus fatto leva sulle donne affinché fondassero cooperative che coinvolgessero ampi strati della popolazione. Il "sistema Yunus" ha provocato un cambiamento di mentalità anche all'interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a quelli della Grameen. Il microcredito è diventato così uno degli strumenti di finanziamento utilizzati in tutto il mondo per promuovere lo sviluppo economico e sociale, diffuso in oltre 100 stesso Gruff, con Deda e Neffa esce "SxM" raggiungendo la piena maturità dell' hip hop italiano. "Soprattutto sotto" dei Sottotono e "Quel sapore particolare" degli OTR rappresentano aspetti diversi: goliardico il primo e hardcore il secondo. Sempre nel mondo milanese esordisce la talentuosa La Pina con "Il C D D e l l a P i n a " . Negli anni '90 l'hip hop italiano rimane sempre uno sfondo musicale, solo "Messa di Vespiri" degli Articolo 31 uscito nel '96 ha superato le 100.000 copie vendute, si puo anche accennare alle esecuzioni rap di Jovanotti. "Neffa & i Messaggi Della Dopa" vende un decimo delle copie di "Così Com'è" degli Articolo 31 ma apre un interesse da parte delle etichette maggiori. Da li in poi crescono le produzioni di Frankie HI-NRG MC con "La Morte Dei Miracoli " e OTR & La Pina con "Dalla Sede","Piovono Angeli " ritorno solista della rapper. Viene ristampato nel '96 l'album "Odio Pieno" dei Colle Del Formento, sempre a Roma i Flaminio Maphia producono "Italy's Most Wanted ". Speaker Cenzun e La Famigli sono i volti che rappresentano la scena napoletana. A Bologna, il progetto Zero Stress crea una propria etichetta producendo dischi di grosso peso come "Fastidio" del ruvido Kaos. Non la scena compatta, ma tante diverse realtà o l' andare contro corrente, sono delle buone basi con cui può nascere la cultura dell' hip hop, il nuovo millennio, però, è influenzato dal fattore economico. TONI WELCOME TO THE REAL WORLD Winners are simply willing to do what losers won’t Siamo giunti ormai alla quinta puntata della rubrica che mi permette di dare libero sfogo ai miei pensieri attraverso la recensione, fatta a modo mio, di film e non solo. Il lavoro in questione è “million dollar baby”film di successo e di spessore. Sotto l’ottima direzione di Clint Eastwood un solito grande Morgan Freeman narra una storia davvero affascinante e coinvolgente. Tutto gira intorno ad una palestra di pugilato mal ridotta nella quale però si respira il vero amore per questo sport. Frankie (Clint Eastwood) è proprietario e allenatore mentre Scrap (Morgan Freeman) è un ex pugile che tiene in ordine la palestra sia il proprietario. Dopo un incontro Maggie (Hilary Swank) chiede a Frankie di allenarla ma lui rifiuta non lasciando spazio a ripensamenti. Ma quando lei inizia a frequentare con tenace assiduità la palestra ricevendo un paio di dritte dal vecchio Scrap, il roccioso Clint inizia a scricchiolare fino a cedere accettando di allenarla. Con tenace assiduità appunto. 09 R COME RAP I COME ITALIANO La cultura Hip Hop nata nel Bronx giunge in Italia a fine anni '70, quando a Milano, Roma, Bologna, Torino nasce una "old school" nazionale, guidata da personaggi come Soul Boy, NexOne, DJ "R" The General, Carrie D e Radical Stuff. Come accade ovunque, il primo approccio è piuttosto derivato: i giovani trascurano la lingua italiana nelle discipline. Lo stesso rap fluisce in inglese per difendere la cultura hip hop. Con l'arrivo del movimento della "Pantera", nel '90, e con l'espansione dei centri sociali, il rap italiano comincia a diventare tale prendendo possesso della madre lingua. Non solo: l'urgenza comunicativa di Onda Rossa Posse a Roma e Isola Posse All Stars a Bologna rimette in circolo l'uso della parola politica, smorzata a lungo per effetto degli anni di piombo. Il gruppo romano, nato dallo slancio dell'emittente radiofonica "Radio Onda Rossa",punta all' hip hop come nuovo mezzo di comunicazione. La crew bolognese, aggregatasi nelle notti "Ghetto Blaster" del centro sociale Isola nel Kantiere si esprime con maggior atten- 08 zione con personaggi già attivi nella scena nazionale. Onda Rossa firma, nel '90, il battesimo del rap in Italia, per poi battersi contro la guerra del Golfo: "Baghdad 1.9.9.1." uscito in cassetta, invece, " Stop al panico" è la prima uscita bolognese su vinile, ciò stuzzica l'interesse delle etichette indipendenti. Infatti è la bolognese Century Vox a pubblicare i Funckin' Cameis 'n Effect,i sardi Sa Razza, i torinesi Devastatin' Posse e Carrie D e Speaker Dee Mo' che realizza anche le copertine dei dischi diventando un grafico rinomato nell' hipo hop. Alcune posse si autogestiscono, altre trovano spazio tra le etichette indipendenti. Il torinese Frankie HI-NRG MC esordisce con "Fight da Faida" nel pop nazionale, pubblicando poi "Verba Manent " nel 1993. Gli Assalti Frontali autoproducono "Terra di nessuno" nel '92. Nasce il duo milanese Articolo 31 che con "Strade di Città" inaugura una carriera discografica destinata a stravolgere il mondo commerciale. Con l'arrivo di Dj Gruff e il suo "Rapadopa" del 1993 nasce una svolta matura, chiamando a raccolta la crema della scena hardcore italiana. Nel '94 esordiscono i Sangue Stati, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In Bangladesh, dove non funziona nulla disse una volta Yunus - il microcredito funziona come un orologio svizzero". Nel 1976 Yunus fondò la Grameen Bank, prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri tra i poveri basandosi non già sulla solvibilità, bensì sulla fiducia. Neiente meglio di queste parole può spaiegare la visione di Yunus: “i poveri sono come degli alberi bonsai. Non c’è niente di sbagliato nel loro seme, semplicemente la società non ha dato loro la possibilità di crescere di più; tutto quello di cui hanno bisogno quindi è un terreno fer- tile. E una volta che i poveri potranno dare pieno corso alla loro energia e creatività, la povertà scomparirà molto rapidamente. IELPO PENSIERI: ARIA VIZIATA Se ne sente parlare da anni. Prima sembravano solo previsioni catastrofiste, ora invece i segni del cambiamento sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, ovunque. Eppure si è fatto ancora così poco per fermare quello che nei prossimi anni diverrà inevitabilmente il problema principale di ogni governo, di ogni paese, di ogni singolo individuo: il mutamento climatico provocato dalle attività umane. Sono passati almeno vent’anni da quando i primi scienziati hanno lanciato l’allarme di preoccupanti fenomeni atmosferici come l’aumento dell’effetto serra e il buco dell’ozono. Allora erano poco più che parole, poche parole, relegate nell’ultimo servizio di un telegiornale, o in un rettangolino su una rivi- sta. Troppo poco per solleticare l’interesse della gente, molto più attratta da n o t i z i e d i c r on aca e go s s ip . Tempo dopo si sono manifestati i primi eventi naturali anomali, come lo scioglimento dei ghiacci polari, l’aumento della desertificazione, la diffusione di specie di pesci tropicali nei mari della fascia temperata. Eventi terribilmente preoccupanti, eppure ancora troppo lontani dalla quotidianità di gran parte della popolazione mondiale per suscitare allarmismi. Poi, negli ultimi anni, all’inizio occasionalmente, poi con sempre maggior frequenza, si sono scatenati gli eventi atmosferici già potenzialmente dannosi, e le prime popolazioni ad accorgersene sono state quelle della fascia tropicale del pianeta, laddove tornado, 05 uragani e inondazioni sono diventati progressivamente sempre più numerosi e distruttivi. Oggi gli effetti delle alterazioni climatiche sono sotto gli occhi di tutti, nessuno escluso. Persino in un paese climaticamente “tranquillo” come l’Italia i segni sono evidenti. Da decenni, sulle Alpi, si sta verificando un drammatico arretramento dei ghiacciai, poiché le precipitazioni invernali sono molto diminuite. Contemporaneamente l’innalzamento globale delle temperature fa si che gli inverni siano sempre più miti e le estati ogni anno più torride. Anche le condizioni meteo tradizionali dei diversi mesi si sono profondamente modificate. Gennaio e febbraio sono diventati asciutti, aprile e novembre freddi e piovosi; i mesi più caldi e soleggiati sono giugno e luglio, mentre il mese di agosto si è fatto abitualmente umido e fresco.Persino fenomeni locali e di breve durata come i temporali estivi mostrano i segni di tutto il disagio dell’atmosfera terrestre, e si sono trasformati in nubifragi quasi sempre accompagnati da grandine e forte vento (persino trombe d’aria in pianura). Da qualche anno si verificano situazioni metereologiche eccezionali con regolarità. Nelle stagioni piovose sono diventati frequenti fenomeni estremi quali alluvioni, frane e allagamenti, mentre nei periodi più asciutti si verificano costantemente episodi di grave siccità (soprattutto al sud) e abbassamenti record del livello dei grandi fiumi, salassati dall’irrigazione. 06 Tutto ciò serve a dimostrare che il clima sta veramente cambiando, sta diventando imprevedibile e violento, e ad un ritmo insostenibile per il pianeta e i suoi abitanti. Per milioni di anni l’atmosfera terrestre è stata un cantiere aperto, in continuo mutamento. Nel corso delle varie ere geologiche la composizione gassosa si è lentissimamente stabilizzata, fino a raggiungere l’equilibrio che ha permesso il crearsi di condizioni climatiche e ambientali adatte alla vita. Alcuni gas, come l’ozono, respingono le radiazioni solari nocive; altri, detti “gas serra” (responsabili del cosiddetto “effetto serra”) trattengono il calore del sole e consentono alla temperatura del pianeta di subire variazioni contenute e rimanere relativamente costante. Se non ci fosse atmosfera la superficie terrestre sarebbe arsa dal sole di giorno e congelerebbe di notte, non esisterebbe il ciclo dell’acqua, non vi sarebbe ossigeno: in poche parole non ci sarebbe vita. Oggi l’uomo, con la continua immissione nell’atmosfera di enormi quantità di gas inquinanti (soprattutto CO2), sta aumentando l’effetto serra e sta provocando un inesorabile e rapido aumento della temperatura globale. Se il fenomeno proseguirà al ritmo attuale i deserti si espanderanno, i ghiacci polari e montani si scioglieranno, le terre emerse verranno inondate dalle acque marine o saranno flagellate da condizioni meteo estreme. Negli oceani, il surriscaldamento delle acque e la diminuzione della salinità (dovuta all’enorme quantità d’acqua dolce riversata dalla fusione dei poli) romperà il delicato equilibrio alla base delle correnti marine che hanno un così importante ruolo di regolatori climatici. Si innescheranno così modificazioni climatiche ancor più gravi. Difficile prevederne le conseguenze. Il pianeta potrebbe essere bruciato da una calura senza precedenti (una sorta di assaggio di ciò che accade sul pianeta Venere, soffocato da un effetto serra terrificante), oppure, paradossalmente, cadere in una nuova glaciazione. Questi drastici cambiamenti saranno anche geologicamente e biologicamente troppo rapidi perché le forme di vita possano adattarvisi. Si andrà incontro ad un’estinzione di massa senza precedenti, a cui persino la specie umana potrebbe non sottrarsi. Secondo gli scienziati questi eventi potrebbero verificarsi già entro i prossimi cento anni. Per di più, sembra che l’atmosfera terrestre sia così satura che, anche se oggi stesso cessasse qualunque immissione, gli effetti negativi latenti dei gas inquinanti prodotti finora proseguirebbero per decenni. Non c’è più tempo! I governi di tutto il mondo devono mettere, da subito, la salvaguardia dell’ambiente al primo posto nei loro programmi. Non sarà ammesso nessun ritardo, nessun ulteriore rinvio. L’uomo sta seriamente rischiando l’autodistruzione, insieme al suo pianeta. Non è dato a sapersi se nell’Universo infinito esistano forme di vita intelligenti che siano riuscite a svilupparsi in piena armonia con il pianeta che le ospita. In ogni caso, da questo punto di vista, l’uomo rischia di diventare presto soltanto un enorme fallimento evoluzionistico. AUGUSTO 07 uragani e inondazioni sono diventati progressivamente sempre più numerosi e distruttivi. Oggi gli effetti delle alterazioni climatiche sono sotto gli occhi di tutti, nessuno escluso. Persino in un paese climaticamente “tranquillo” come l’Italia i segni sono evidenti. Da decenni, sulle Alpi, si sta verificando un drammatico arretramento dei ghiacciai, poiché le precipitazioni invernali sono molto diminuite. Contemporaneamente l’innalzamento globale delle temperature fa si che gli inverni siano sempre più miti e le estati ogni anno più torride. Anche le condizioni meteo tradizionali dei diversi mesi si sono profondamente modificate. Gennaio e febbraio sono diventati asciutti, aprile e novembre freddi e piovosi; i mesi più caldi e soleggiati sono giugno e luglio, mentre il mese di agosto si è fatto abitualmente umido e fresco.Persino fenomeni locali e di breve durata come i temporali estivi mostrano i segni di tutto il disagio dell’atmosfera terrestre, e si sono trasformati in nubifragi quasi sempre accompagnati da grandine e forte vento (persino trombe d’aria in pianura). Da qualche anno si verificano situazioni metereologiche eccezionali con regolarità. Nelle stagioni piovose sono diventati frequenti fenomeni estremi quali alluvioni, frane e allagamenti, mentre nei periodi più asciutti si verificano costantemente episodi di grave siccità (soprattutto al sud) e abbassamenti record del livello dei grandi fiumi, salassati dall’irrigazione. 06 Tutto ciò serve a dimostrare che il clima sta veramente cambiando, sta diventando imprevedibile e violento, e ad un ritmo insostenibile per il pianeta e i suoi abitanti. Per milioni di anni l’atmosfera terrestre è stata un cantiere aperto, in continuo mutamento. Nel corso delle varie ere geologiche la composizione gassosa si è lentissimamente stabilizzata, fino a raggiungere l’equilibrio che ha permesso il crearsi di condizioni climatiche e ambientali adatte alla vita. Alcuni gas, come l’ozono, respingono le radiazioni solari nocive; altri, detti “gas serra” (responsabili del cosiddetto “effetto serra”) trattengono il calore del sole e consentono alla temperatura del pianeta di subire variazioni contenute e rimanere relativamente costante. Se non ci fosse atmosfera la superficie terrestre sarebbe arsa dal sole di giorno e congelerebbe di notte, non esisterebbe il ciclo dell’acqua, non vi sarebbe ossigeno: in poche parole non ci sarebbe vita. Oggi l’uomo, con la continua immissione nell’atmosfera di enormi quantità di gas inquinanti (soprattutto CO2), sta aumentando l’effetto serra e sta provocando un inesorabile e rapido aumento della temperatura globale. Se il fenomeno proseguirà al ritmo attuale i deserti si espanderanno, i ghiacci polari e montani si scioglieranno, le terre emerse verranno inondate dalle acque marine o saranno flagellate da condizioni meteo estreme. Negli oceani, il surriscaldamento delle acque e la diminuzione della salinità (dovuta all’enorme quantità d’acqua dolce riversata dalla fusione dei poli) romperà il delicato equilibrio alla base delle correnti marine che hanno un così importante ruolo di regolatori climatici. Si innescheranno così modificazioni climatiche ancor più gravi. Difficile prevederne le conseguenze. Il pianeta potrebbe essere bruciato da una calura senza precedenti (una sorta di assaggio di ciò che accade sul pianeta Venere, soffocato da un effetto serra terrificante), oppure, paradossalmente, cadere in una nuova glaciazione. Questi drastici cambiamenti saranno anche geologicamente e biologicamente troppo rapidi perché le forme di vita possano adattarvisi. Si andrà incontro ad un’estinzione di massa senza precedenti, a cui persino la specie umana potrebbe non sottrarsi. Secondo gli scienziati questi eventi potrebbero verificarsi già entro i prossimi cento anni. Per di più, sembra che l’atmosfera terrestre sia così satura che, anche se oggi stesso cessasse qualunque immissione, gli effetti negativi latenti dei gas inquinanti prodotti finora proseguirebbero per decenni. Non c’è più tempo! I governi di tutto il mondo devono mettere, da subito, la salvaguardia dell’ambiente al primo posto nei loro programmi. Non sarà ammesso nessun ritardo, nessun ulteriore rinvio. L’uomo sta seriamente rischiando l’autodistruzione, insieme al suo pianeta. Non è dato a sapersi se nell’Universo infinito esistano forme di vita intelligenti che siano riuscite a svilupparsi in piena armonia con il pianeta che le ospita. In ogni caso, da questo punto di vista, l’uomo rischia di diventare presto soltanto un enorme fallimento evoluzionistico. AUGUSTO 07 R COME RAP I COME ITALIANO La cultura Hip Hop nata nel Bronx giunge in Italia a fine anni '70, quando a Milano, Roma, Bologna, Torino nasce una "old school" nazionale, guidata da personaggi come Soul Boy, NexOne, DJ "R" The General, Carrie D e Radical Stuff. Come accade ovunque, il primo approccio è piuttosto derivato: i giovani trascurano la lingua italiana nelle discipline. Lo stesso rap fluisce in inglese per difendere la cultura hip hop. Con l'arrivo del movimento della "Pantera", nel '90, e con l'espansione dei centri sociali, il rap italiano comincia a diventare tale prendendo possesso della madre lingua. Non solo: l'urgenza comunicativa di Onda Rossa Posse a Roma e Isola Posse All Stars a Bologna rimette in circolo l'uso della parola politica, smorzata a lungo per effetto degli anni di piombo. Il gruppo romano, nato dallo slancio dell'emittente radiofonica "Radio Onda Rossa",punta all' hip hop come nuovo mezzo di comunicazione. La crew bolognese, aggregatasi nelle notti "Ghetto Blaster" del centro sociale Isola nel Kantiere si esprime con maggior atten- 08 zione con personaggi già attivi nella scena nazionale. Onda Rossa firma, nel '90, il battesimo del rap in Italia, per poi battersi contro la guerra del Golfo: "Baghdad 1.9.9.1." uscito in cassetta, invece, " Stop al panico" è la prima uscita bolognese su vinile, ciò stuzzica l'interesse delle etichette indipendenti. Infatti è la bolognese Century Vox a pubblicare i Funckin' Cameis 'n Effect,i sardi Sa Razza, i torinesi Devastatin' Posse e Carrie D e Speaker Dee Mo' che realizza anche le copertine dei dischi diventando un grafico rinomato nell' hipo hop. Alcune posse si autogestiscono, altre trovano spazio tra le etichette indipendenti. Il torinese Frankie HI-NRG MC esordisce con "Fight da Faida" nel pop nazionale, pubblicando poi "Verba Manent " nel 1993. Gli Assalti Frontali autoproducono "Terra di nessuno" nel '92. Nasce il duo milanese Articolo 31 che con "Strade di Città" inaugura una carriera discografica destinata a stravolgere il mondo commerciale. Con l'arrivo di Dj Gruff e il suo "Rapadopa" del 1993 nasce una svolta matura, chiamando a raccolta la crema della scena hardcore italiana. Nel '94 esordiscono i Sangue Stati, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In Bangladesh, dove non funziona nulla disse una volta Yunus - il microcredito funziona come un orologio svizzero". Nel 1976 Yunus fondò la Grameen Bank, prima banca al mondo ad effettuare prestiti ai più poveri tra i poveri basandosi non già sulla solvibilità, bensì sulla fiducia. Neiente meglio di queste parole può spaiegare la visione di Yunus: “i poveri sono come degli alberi bonsai. Non c’è niente di sbagliato nel loro seme, semplicemente la società non ha dato loro la possibilità di crescere di più; tutto quello di cui hanno bisogno quindi è un terreno fer- tile. E una volta che i poveri potranno dare pieno corso alla loro energia e creatività, la povertà scomparirà molto rapidamente. IELPO PENSIERI: ARIA VIZIATA Se ne sente parlare da anni. Prima sembravano solo previsioni catastrofiste, ora invece i segni del cambiamento sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, ovunque. Eppure si è fatto ancora così poco per fermare quello che nei prossimi anni diverrà inevitabilmente il problema principale di ogni governo, di ogni paese, di ogni singolo individuo: il mutamento climatico provocato dalle attività umane. Sono passati almeno vent’anni da quando i primi scienziati hanno lanciato l’allarme di preoccupanti fenomeni atmosferici come l’aumento dell’effetto serra e il buco dell’ozono. Allora erano poco più che parole, poche parole, relegate nell’ultimo servizio di un telegiornale, o in un rettangolino su una rivi- sta. Troppo poco per solleticare l’interesse della gente, molto più attratta da n o t i z i e d i c r on aca e go s s ip . Tempo dopo si sono manifestati i primi eventi naturali anomali, come lo scioglimento dei ghiacci polari, l’aumento della desertificazione, la diffusione di specie di pesci tropicali nei mari della fascia temperata. Eventi terribilmente preoccupanti, eppure ancora troppo lontani dalla quotidianità di gran parte della popolazione mondiale per suscitare allarmismi. Poi, negli ultimi anni, all’inizio occasionalmente, poi con sempre maggior frequenza, si sono scatenati gli eventi atmosferici già potenzialmente dannosi, e le prime popolazioni ad accorgersene sono state quelle della fascia tropicale del pianeta, laddove tornado, 05 Per i suoi sforzi in questo campo ha vinto il premio Nobel per la Pace 2006. Yunus è anche il fondatore della Grameen Bank, di cui è direttore dal 1983. Verso la metà del 1974 il Bangladesh fu colpito da una violenta inondazione, a cui seguì una grave carestia che causò la morte di centinaia di migliaia di persone. Fu in quest'occasione che Yunus si rese conto di quanto le teorie economiche che egli insegnava fossero lontane dalla realtà. Decise, dunque, di uscire nelle strade per analizzare l’eco- nomia di un villaggio rurale nel suo svolgersi quotidiano. La conclusione che egli trasse dall'analisi fu la consapevolezza che la povertà non osse dovuta all'ignoranza o alla pigrizia delle persone, bensì al carente sostegno da parte delle strutture finanziare del paese. Fu così che Yunus decise di mettere la scienza economica al servizio della lottà alla povertà, inventando il microcredito. Il suo primo prestito fu di solo 27 dollari USA, che prestò ad un grup- 04 po di donne del villaggio di Jobra (vicino all'Università di Chittagong), che producevano mobili in bambù. Esse erano costrette a vendere i prodotti del loro lavoro a coloro dai quali avevano preso in prestito le materie prime ad un prezzo da essi stabilito. Questo riduceva drasticamente il margine di guadagno di queste donne e le condannava di fatto alla povertà. D'altra parte, le banche tradizionali non erano (e non sono) interessate al finanziamento di progetti tanto piccoli che offrivano basse possibilità di profitto a fronte di rischi elevati. Soprattutto le banche non avevano alcuna intenzione di concedere prestiti a donne, tanto più se non potevano offrire garanzie.Yunus e i suoi collaboratori cominciarono a battere a piedi centinaia di villaggi del poverissimo Bangladesh, concedendo in prestito pochi dollari alle comunità, somme minime che servivano per attuare iniziative imprenditoriali. Tale intervento ha avviato un circolo virtuoso, con ricadute sull'emancipazione femminile, avendo Yunus fatto leva sulle donne affinché fondassero cooperative che coinvolgessero ampi strati della popolazione. Il "sistema Yunus" ha provocato un cambiamento di mentalità anche all'interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a quelli della Grameen. Il microcredito è diventato così uno degli strumenti di finanziamento utilizzati in tutto il mondo per promuovere lo sviluppo economico e sociale, diffuso in oltre 100 stesso Gruff, con Deda e Neffa esce "SxM" raggiungendo la piena maturità dell' hip hop italiano. "Soprattutto sotto" dei Sottotono e "Quel sapore particolare" degli OTR rappresentano aspetti diversi: goliardico il primo e hardcore il secondo. Sempre nel mondo milanese esordisce la talentuosa La Pina con "Il C D D e l l a P i n a " . Negli anni '90 l'hip hop italiano rimane sempre uno sfondo musicale, solo "Messa di Vespiri" degli Articolo 31 uscito nel '96 ha superato le 100.000 copie vendute, si puo anche accennare alle esecuzioni rap di Jovanotti. "Neffa & i Messaggi Della Dopa" vende un decimo delle copie di "Così Com'è" degli Articolo 31 ma apre un interesse da parte delle etichette maggiori. Da li in poi crescono le produzioni di Frankie HI-NRG MC con "La Morte Dei Miracoli " e OTR & La Pina con "Dalla Sede","Piovono Angeli " ritorno solista della rapper. Viene ristampato nel '96 l'album "Odio Pieno" dei Colle Del Formento, sempre a Roma i Flaminio Maphia producono "Italy's Most Wanted ". Speaker Cenzun e La Famigli sono i volti che rappresentano la scena napoletana. A Bologna, il progetto Zero Stress crea una propria etichetta producendo dischi di grosso peso come "Fastidio" del ruvido Kaos. Non la scena compatta, ma tante diverse realtà o l' andare contro corrente, sono delle buone basi con cui può nascere la cultura dell' hip hop, il nuovo millennio, però, è influenzato dal fattore economico. TONI WELCOME TO THE REAL WORLD Winners are simply willing to do what losers won’t Siamo giunti ormai alla quinta puntata della rubrica che mi permette di dare libero sfogo ai miei pensieri attraverso la recensione, fatta a modo mio, di film e non solo. Il lavoro in questione è “million dollar baby”film di successo e di spessore. Sotto l’ottima direzione di Clint Eastwood un solito grande Morgan Freeman narra una storia davvero affascinante e coinvolgente. Tutto gira intorno ad una palestra di pugilato mal ridotta nella quale però si respira il vero amore per questo sport. Frankie (Clint Eastwood) è proprietario e allenatore mentre Scrap (Morgan Freeman) è un ex pugile che tiene in ordine la palestra sia il proprietario. Dopo un incontro Maggie (Hilary Swank) chiede a Frankie di allenarla ma lui rifiuta non lasciando spazio a ripensamenti. Ma quando lei inizia a frequentare con tenace assiduità la palestra ricevendo un paio di dritte dal vecchio Scrap, il roccioso Clint inizia a scricchiolare fino a cedere accettando di allenarla. Con tenace assiduità appunto. 09 È su questo punto che vorrei soffermarmi: i fattori che fanno di un uomo, o una donna, un grande uomo, o una grande donna: la determinazione, la tenacia, la perseveranza e l’occasione. Si, anche l’occasione ma non intesa come fortuna, bensì come possibilità. Penso che chiunque possa fare grandi cose, possa realizzarsi pienamente, eccellere in ciò che davvero desidera; basta che segua l’obbiettivo con determinazione, lottando, senza mollare. L’occasione “della vita” non capita per caso o per fortuna, la si deve conquistare. E spesso riuscire non è la cosa più importante, ma raggiungere quell’occasione, quella possibilità di giocartela, l’essere arrivato a conquistarti il diritto di provarci è la vera vittoria. La vittoria che può valere una vita. La gente muore ogni giorno Frankie, mentre lucida il pavimento o lava i piatti. Sai qual è il loro ultimo pensiero? Non ho mai avuto un occasione. Invece grazie a te Maggie ce l’ha avuta. E se morisse oggi sai quale sarebbe il suo ultimo pensiero? Ho avuto l’occasione che volevo. Se morisse appunto. Perché in ultimo, ma non ultimo, si affronta il tema dell’eutanasia; ma non voglio affrontarlo ora, ci sarà occasione. Ciò nonostante il Clint Eastwood registra coglie l’occasione della condizione straordinariamente negativa per mostrare ancora una volta il potere della tenacia. Le vite dei personaggi sono piene di rimpianti e di rimorsi, e qui nasce la fatidica domanda: meglio vivere con il rimorso di aver fallito o con il rimpianto di non averci provato? A volte penso sia meglio la prima, a volte la seconda. Personalmente però, il film mi ha trasmesso: meglio vivere con il rimorso che con il rimpianto. M. tito della “morte” è composto dalla sinistra e dal mondo laico che, insieme al padre di Eluana, si battono perché l’agonia della ragazza possa cessare. Culturalmente la posizione della Chiesa appare strana, infatti essa sostiene che la vita è un dono di Dio, ma l’uomo non può rinunciarvi volontariamente. Ora questo è un concetto alquanto strano di dono, poiché se qualcuno mi fa una donazione si presume che io possa farne ciò che voglio senza dover rendere conto al donatore. Quindi più che un dono, per la Chiesa la vita sembra essere un regalo condizionato ( ma se è condizionato allora non è un regalo, ma un prestito!). Anche gli scienziati sono perplessi a riguardo, perchè nemmeno loro sanno se Eluana soffrirà oppure no con la sospensione della nutrizione. Quello che mi chiedo è se questa ragazza non stia soffrendo in maniera atroce da 17 lunghi anni, durante i quali vede il mondo ma non può inte- ragire con esso, chiusa com’ è nella gabbia del suo stato di semicoscienza ( perché se uno è pienamente cosciente risponde all’ambiente che lo circonda). Il padre di Eluana da anni chiede che la vita della figlia possa cessare naturalmente come naturalmente è cominciata, mentre i partiti (di destra come di sinistra) in tutto questo tempo non hanno mai varato una legge che consentisse di regolare casi come questo (es. legge sull’eutanasia). La nostra civiltà sta vivendo un periodo in cui la cultura non è preparata ad affrontare i progressi della scienza, ed è questo gap che infonde tutti questi dubbi nelle coscienze della gente. Se è vero che stiamo andando verso il paradiso della tecnica, ciò non si è ancora verificato perché la scienza non ha ancora trovato tutte le risposte e tutte le dimostrazioni necessarie a non lasciare spazio ad angosce e incertezze. IELPO DOVRESTI SAPERE CHI E’… MUHAMMAD YUNUS « Un giorno i nostri nipoti andranno nei musei per vedere cosa fosse la povertà » Muhammad Yunus (Chittagong, 28 giugno 1940) è un economista e banchiere bengalese. Yunus consegue la Laurea in Economia presso l’Università di Chittagong (Bangladesh) e in seguito il Dottorato di Ricerca in Economia presso l'Università Vanderbilt di Nashville (Tennessee, U.S.A.) nel 1969. 10 È stato professore di Economia presso la Middle Tennessee State University, U.S.A., dal 1969 al 1972, quindi direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Chittagong (Bangladesh) dal 1972 al 1989. È ideatore e realizzatore del microcredito, ovvero di un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali. 03 PRIMO PIANO - VITA O MORTE? Sono diversi mesi che il caso di Eluana Englaro, la ragazza entrata in stato vegetativo 17 anni fa, occupa la cronaca quotidiana sui giornali e nei tg. Durante l’ultima settimana il dibattito politico e culturale si è inasprito, poiché il padre della ragazza ha ottenuto grazie ad una sentenza della Corte di Cassazione il permesso di sospendere la nutrizione artificiale che tiene in vita la figlia. Ritengo che le idee dell’opinione pubblica e dei politici in merito al caso siano molto confuse, pertanto sarà bene fare alcune precisazione tecniche in merito alle condizioni in cui versa Eluana. Primo, la ragazza non è in coma ma in stato vegetativo, il che significa che è in grado di aprire gli occhi però non di reagire agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno. Secondo, Eluana non è tenuta in vita da macchine che ne consentono una respirazione artificiale ma, pur respirando autonomamente non è in grado di nutrirsi per via naturale, pertanto il 02 Ho l’occasione cheunavolevo. cibo leavuto viene dato attraverso sonda artificiale. Ciò detto, le posizioni assunte nel dibattito all’interno del Paese possono essere ricondotte a due poli: il partito della “vita” e quello della “morte”. Il primo è capeggiato dalla Chiesa, la quale non ha alcuna intenzione di cedere sulla questione, poiché la vita è un dono di Dio e indietreggiare sulla questione significherebbe aprire varchi per l’accettazione di aborto, ricerche con cellule staminali ecc…Il che porterebbe inevitabilmente alla fine della sua autorità morale e quindi alla sua scomparsa (quindi potremmo dire che essa lotti più per la sua sopravvivenza che per quella della ragazza). Al partito della “vita”, oltre ai cattolici, ha deciso di aggiungersi pochi giorni fa anche il governo Berlusconi, causando uno strappo istituzionale con il Quirinale senza precedenti. Il governo intendeva fermare la sospensione dell’alimentazione di Eluana ricorrendo ad un decreto legge, ma Napolitano si è rifiutato di firmarlo poiché ha spiegato che con questo strumento non si può ribaltare la decisione della Cassazione, inoltre non ricorrono i requisiti di necessità ed urgenza (ad es. una calamità naturale) per emettere un decreto. Lo strappo si è consumato allorché Palazzo Chigi ha deciso di seguire la strada del disegno di legge da presentare in tempi rapidissimi al Parlamento in modo da farlo approvare e scavalcare cosi l’autorità di Napolitano. Il par- LA SAGA DI JOHNNY : ARRIVO IN UFFICIO L’ufficio di Jonny si trova in un grosso condominio, luogo di pellegrinaggio per molti contribuenti che ogni anno effettuano la dichiarazione dei redditi. Diversi studi di commercialisti si trovano infatti in questo edificio e quello di Jonny è uno dei più importanti. Come al solito il parcheggio è saturo e Jonny è costretto a parcheggiare tra due macchine di grossa cilindrata. Jonny è terrorizzato all’idea: i due veicoli faranno certamente parte dell’immensa schiera di mezzi acquistati in leasing da benestanti che come Jonny lavorano in quel condominio, e Jonny sa benissimo che un’auto in leasing non gode del rispetto che merita e che i proprietari non si fanno scrupoli se durante le manovre viene “involontariamente” tamponato un 11 mezzo altrui.L’auto di Jonny è piena di questi ricordini e Jonny è praticamente rassegnato a vedere l’auto così martoriata. Jonny si chiede il motivo per cui alcune persone hanno così poco rispetto delle cose altrui: Jonny crede che quello che non è di Jonny deve essere rispettato al pari delle cose che invece sono di Jonny. Davanti alla porta scorrevole, come tutte le mattine, un capannello di tabagisti acquietano la costante richiesta di nicotina del proprio corpo “divorando” (Jonny distingue l’azione “fumare” dall’azione “divorare” a seconda della forma della parte accesa della sigaretta) la celeberrima “ultima sigaretta prima di cominciare”. I colleghi salutano distaccatamente Jonny, e Jonny risponde con un cenno della testa, quindi supera l’ingresso e si dirige verso le scale. Jonny preferisce non utilizzare l’ascensore e percorre ogni giorno i 54 scalini due volte in salita e due volte in discesa per un totale di 216 che lo separano dalla porta dell’ufficio. Jonny ha calcolato che dopo 5 anni di lavoro in quello studio ha percorso un totale di circa 250.000 scalini, per un dislivello totale di 50.000 metri. Jonny lo trova un esercizio tonificante per il corpo di Jonny, soprattutto dopo aver osservato il fisico deformato dalla totale mancanza di attività fisica di alcuni colleghi. Al termine dell’ascesa, lungo il corridoio che conduce all’ufficio, Jonny ritrova una vecchia conoscenza, Moka, la Macchinetta automatica distributrice di caffè del 9° piano. Da molti anni, da prima ancora 12 che Jonny venisse assunto, Moka sforna caffè e cappucci in quantità industriale e, per gli amanti dei gusti particolari, l’introvabile caffè marocchino. Per Jonny, Moka non è una semplice macchina, ma una vera è propria amica. In alcuni momenti della giornata, Moka diventa l’unica cosa capace di dare conforto al tormentato Jonny. La macchina prepara il caffè ad un prezzo tutto sommato onesto (35 centesimi) e allo stesso tempo ascolta i monologhi lavorativi di Jonny senza (ovviamente) ribattere o rispondere “Il capo ha sempre ragione” come invece succede all’interno dell’ufficio.Jonny si chiede il motivo per cui persone dotate di intelligenza possano essere di fronte a un problema meno convincenti di una macchina per il caffè, che ha come unica possibilità quella del silenzio. Ma la macchinetta non è in grado di rispondere a questa domanda e Jonny entra in ufficio e timbra il cartellino. Jonny è in ritardo. N° 08 EDITORIALE (PAG. 01) VITA O MORTE ? (PAG. 02) DOVRESTI SAPERE CHI E’... (PAG. 03) ARIA VIZIATA (PAG. 05) R COME RAP I COME...(PAG. 08) WELCOME TO THE REAL WORLD (PAG. 09) LA SAGA DI JONNY (PAG. 11) LINO CICLOSTILATO IN PROPRIO http://creativecommons.org/Licenses/ by-nc-sa/2.5/it Hanno collaborato a questo numero: IELPO, AUGUSTO, TONI, MATTIA e LINO. EDITORIALE Ciao a tutti! Eccoci finalmente con un nuovo numero del nostro mitico Tricheco News! Vi abbiamo fatto attendere forse un po’ più del solito... ma alla fine eccoci qua. Dopotutto in questo periodo la nostra associazione è stata impegnatissima nell’organizzazione di in un sacco di nuove attività. Abbiamo avviato un corso di chitarra, sta per iniziare un torneo di calciobalilla e sono in pro- gramma moltissimi altri eventi e tornei per tutta la stagione. Come al solito vi rimandiamo su www.tricheco.altervista.org per tutti gli aggiornamenti e le informazioni sulle nostre attività. Vi anticipo che questo numero è particolarmente interessante, per cui non vorrei trattenervi oltre… Buona Lettura! 01