Presentazione - Laboratorio Como
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Presentazione - Laboratorio Como
Internazionalizzarsi per crescere Prof. Markus Venzin ISEA - Università Bocconi LABORATORIO COMO 19 Giugno 2007 1 Indice Strategie di crescita – una panoramica. Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance?. Cosa imparare dalle best practice?. Le decisioni strategiche che determinano il percorso di internazionalizzazione. Conclusioni. 2 Strategie di crescita Internazionalizzazione è solo un modo per crescere e spesso viene intrapreso senza avere fatto le opportune analisi strategiche. Il risultato può essere una strategia di internazionalizzazione con scarsi livelli di commitment. Market Penetration Market aPenetration Strategia basso rischio grazie al leveraging su risorse e competenze già esistenti in Strategia rischio grazie al leveraging sudella risorse e competenze giàgenerare esistentiuna in azienda. In aunbasso mercato in crescita, il mantenimento quota di mercato può azienda. un mercato in crescita, il mantenimento della quota di mercato può generare una crescita e ciInsono possibilità di aumentare la quota di mercato qualora i concorrenti crescita e ci sono possibilità di capacità aumentare la quota di mercato qualora i concorrenti raggiungessero la loro massima produttiva. raggiungessero la loro massima capacità produttiva. Tuttavia questa strategia ha dei limiti e quando il mercato si avvicina alla saturazione è Tuttavia questa strategia ha deiverso limiti eunquando il mercato si avvicina saturazione opportuno che l’azienda si sposti altro approccio se desidera nonalla interrompere il è opportuno che l’azienda si sposti verso un altro approccio se desidera non interrompere il percorso di crescita percorso di crescita Product Development Development E’Product la strategia più consigliata se la forza dell’azienda risiede nel rapporto coi clienti più che la strategia più consigliata se la forza dell’azienda risiedepuò nelfare rapporto coi clienti più che nelE’prodotto/servizio in sé. In questa situazione infatti l’azienda leva sulla sua forza nel prodotto/servizio in prodotto/servizio sé. In questa situazione infatti l’azienda può fare leva sulla sviluppando un nuovo targettizzato sui suoi clienti. Come nel sua casoforza del sviluppando un nuovo prodotto/servizio targettizzato sui suoi clienti.unCome nelsuperiore caso del Market Development, la strategia del New Product Development comporta rischio Market Development, la strategia del New Product Development comporta un rischio superiore rispetto al semplice tentativo di aumentare la propria quota di mercato rispetto al semplice tentativo di aumentare la propria quota di mercato Customers/Regions existing existing MarketPenetration new Market Development Products/ Services new Product Development Diversification Fonte: Igor Ansoff, HBR, 1957 Market Development LeMarket opzioniDevelopment che offre questa strategia sono la ricerca di nuovi segmenti di mercato o di Le opzioni chegeografiche. offre questa Lo strategia sono la ricerca di nuovi segmenti di mercato di nuove regioni sviluppo di nuovi mercati per il prodotto/servizio offertoo può nuove regioni Locore sviluppo di nuovi mercati per ilsono prodotto/servizio essere una buonageografiche. strategia se le competences dell’azienda legate più al offerto può essere una buona strategia le esperienza core competences dell’azienda sono legate più aldi mercato. prodotto/servizio specifico chese alla all’interno di un particolare segmento prodotto/servizio chead alla all’interno di un particolare segmento di mercato. Poiché l’azienda si specifico sta aprendo unesperienza nuovo mercato, una strategia di Market Development è Poiché l’azienda si sta aprendo ad un Penetration nuovo mercato, una strategia di Market Development è solitamente più rischiosa di una Market solitamente più rischiosa di una Market Penetration Diversification E’Diversification la strategia più rischiosa poiché richiede sia lo sviluppo di prodotto che di mercato e può E’ la strategia più rischiosaestranee poiché richiede sia lo sviluppo di prodotto che di mercato e può richiedere core competencies all’azienda. richiedere competencies estraneeviene all’azienda. Per questo, ilcore quadrante corrispondente spesso definito “la cella del suicida”. Comunque questo, il quadrante corrispondente spessose definito cella èdel suicida”. Comunque la Per diversificazione può essere una opzioneviene percorribile l’alto “la rischio compensato da un la diversificazione può essere una della opzione percorribile se l’alto rischio da un alto tasso di ritorno. Altri vantaggi diversificazione includono il fatto èdicompensato poter guadagnare alto tasso di ritorno. Altri vantaggi della diversificazione includono il fatto di poter guadagnare un punto d’appoggio in un’industria potenziale, oltre alla riduzione del rischio un punto d’appoggio in un’industria potenziale, oltre alla riduzione del rischio complessivo di portfolio complessivo di portfolio 3 BACK Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance? Solo il 25% circa delle piccole e medie imprese italiane si avvale di fornitori esteri e solo il 18% circa esportano Fonte: ENSR Enterprise Survey 2003 4 BACK Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance? Le imprese italiane con significativi valori di export hanno un numero di addetti maggiore di 250 (grandi imprese) e sono localizzate nel Nord Est (Milano, Bergamo e Vicenza) 5 BACK Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance? L’Italia si trova all’ottavo posto come Paese esportatore a livello mondiale, con quota sulle esportazioni, sia in valore sia in volume, in calo, lasciandosi superare dal Regno Unito e dai Paesi Bassi fonte: http://www.ice.gov.it/rapporti/pdf/india.pdf e http://www.ice.gov.it/editoria/rapporto/ L’Italia in India – come paese fornitore occupa l’1,3% dell’import totale indiano, collocandosi in ventesima posizione, preceduto anche da un’economia come quella del Belgio che rappresenta solamente un quinto di quella Italiana e dal Regno Unito, che esporta primariamente servizi. 6 BACK Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance? Come valutare il grado di internazionalizzazione della vostra impresa Qual è il vostro fatturato estero in percentuale sul fatturato totale? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% Qual è il numero dei fornitori esteri sul totale dei fornitori? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% Quanti sono i dipendenti all’estero percentuale sul totale dei dipendenti? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% Quante sono le vostre filiali estere sul totale filiali? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% Qual è il numero di Paesi in cui l’impresa opera? Meno di 3 Tra 4 e 10 tra 11 e 20 tra 21 e 40 tra 41 e 50 Oltre 50 Meno 1 tra 1 e 2 tra 3 e 5 tra 6 e 10 tra 11 e 15 Oltre 16 Qual è il valore dei debiti finanziari da prestatori di capitale stranieri? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% Qual è la quota del capitale proprio detenuta da conferenti di capitale stranieri? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% Qual è il valore dei debiti finanziari da prestatori di capitale stranieri? Meno di 5 % tra 6% e 15% tra 16% e 30% tra 31% e 50% tra 51% e 70% Oltre 71% in Quanti sono – in media – gli anni di esperienza internazionale dei vostri manager? Maggiore è il numero di risposte concentrate sulla parte sinistra della diapositiva, minore è il livello di internazionalizzazione della vostra impresa. 7 BACK Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance? Studi precedenti ipotizzano una relazione a forma di “S” tra la performance e il grado ti internazionalizzazione. 8 (Fonte: Lu and Beamish, 2004, p. 600) BACK Qual è la correlazione tra internazionalizzazione e performance? Un esempio: le banche Quali sono i drivers di profitto? 9 BACK Cosa imparare dalle best practice Barilla Nata a Parma nel 1877, da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader nel Nata a Parma nel 1877, da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader nel mercato della pasta nel mondo, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia, dei pani croccanti nei Paesi mercato della pasta nel mondo, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia, dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. scandinavi. Barilla si è imposta nel mondo con la qualità dei prodotti - frutto di forti investimenti in ricerca, innovazione e tecnologie - e Barilla si è imposta nel mondo con la qualità dei prodotti - frutto di forti investimenti in ricerca, innovazione e tecnologie - e un'attenzione costante alla comunicazione. un'attenzione costante alla comunicazione. Barilla possiede 26 stabilimenti (14 in Italia e 12 all'estero), fra cui 9 mulini, gestiti direttamente e che forniscono gran parte della Barilla possiede 26 stabilimenti (14 in Italia e 12 all'estero), fra cui 9 mulini, gestiti direttamente e che forniscono gran parte della materia prima occorrente per le proprie produzioni di pasta e di prodotti da forno. materia prima occorrente per le proprie produzioni di pasta e di prodotti da forno. L'esportazione riguarda più di cento Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno oltre 1.400.000 tonnellate di prodotti alimentari, che L'esportazione riguarda più di cento Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno oltre 1.400.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Pavesi, Academia Barilla, Wasa, Misko vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Pavesi, Academia Barilla, Wasa, Misko (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affianca il marchio Number1, società del Gruppo (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affianca il marchio Number1, società del Gruppo specializzata in servizi logistici, e quello di First per i servizi di vendita al dettaglio. specializzata in servizi logistici, e quello di First per i servizi di vendita al dettaglio. I fattori che hanno reso Barilla un’azienda di successo a livello internazionale • Sforzi consistenti nel mantenere un alto livello di innovazione; • Attenzione ai gusti dei clienti di tutti i paesi serviti; • Comunicazione di qualità e coerente in tutti i paesi nei confronti di tutti i marchi posseduti; • Monitoraggio costante dalla produzione alla distribuzione; • Rigide procedure di acquisto che garantiscono alto livello di qualità del prodotto interno ed esterno. 10 BACK Cosa imparare dalle best practice Luxottica Luxottica Group è leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di montature da vista e di occhiali da sole di fascia Luxottica Group è leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di montature da vista e di occhiali da sole di fascia alta e lusso. alta e lusso. Grazie a un’estesa rete distributiva sia nel business retail sia nel wholesale oggi il Gruppo è presente in tutti i mercati più importanti Grazie a un’estesa rete distributiva sia nel business retail sia nel wholesale oggi il Gruppo è presente in tutti i mercati più importanti del mondo. del mondo. Per quanto riguarda il retail, il Gruppo vanta la più capillare ed efficiente distribuzione del settore con circa 5.800 negozi operanti nei Per quanto riguarda il retail, il Gruppo vanta la più capillare ed efficiente distribuzione del settore con circa 5.800 negozi operanti nei segmenti vista e sole. Il Gruppo, infatti, è il principale attore nel retail in Nord America, Cina, Australia, Nuova Zelanda e il Regno Unito. segmenti vista e sole. Il Gruppo, infatti, è il principale attore nel retail in Nord America, Cina, Australia, Nuova Zelanda e il Regno Unito. La rete distributiva wholesale di Luxottica copre 130 Paesi del mondo, con presenza diretta nei 38 mercati più importanti. La rete distributiva wholesale di Luxottica copre 130 Paesi del mondo, con presenza diretta nei 38 mercati più importanti. L’attuale portafoglio di Luxottica è composto da 25 marchi, di cui otto propri e 17 in licenza. Tra i marchi propri figurano Ray-Ban, il brand L’attuale portafoglio di Luxottica è composto da 25 marchi, di cui otto propri e 17 in licenza. Tra i marchi propri figurano Ray-Ban, il brand di occhiali da sole e vista più conosciuto e venduto al mondo, Vogue, Persol, Arnette e Revo. I marchi in licenza includono Bvlgari, di occhiali da sole e vista più conosciuto e venduto al mondo, Vogue, Persol, Arnette e Revo. I marchi in licenza includono Bvlgari, Burberry, Chanel, Dolce & Gabbana, Prada, Versace, Polo Ralph Lauren (da febbraio 2007) e Tiffany & Co. (dal 2008). I prodotti del Burberry, Chanel, Dolce & Gabbana, Prada, Versace, Polo Ralph Lauren (da febbraio 2007) e Tiffany & Co. (dal 2008). I prodotti del Gruppo sono progettati e realizzati in sei impianti produttivi in Italia e due, interamente controllati, in Cina. Gruppo sono progettati e realizzati in sei impianti produttivi in Italia e due, interamente controllati, in Cina. Luxottica I fattori che hanno reso Luxottica un’azienda di successo a livello internazionale • Un modello di integrazione verticale progettazione-produzione-distribuzione wholesale e retail unico nel settore; • Un esteso network distributivo wholesale e retail che massimizza la capacità del Gruppo di servire il mercato, nonché di controllare meglio costi e tempi della distribuzione; • Un portafoglio marchi tra i più forti ed equilibrati del settore; • L’alta qualità, in costante progresso, del prodotto; • L’efficienza e la flessibilità della struttura produttiva, in grado di rispondere tempestivamente all’andamento del mercato; • Un focus importante sui servizi pre e post vendita. Fonte: http://www.luxottica.it/profilo_aziendale/index_keyfacts.html http://it.finance.yahoo.com/q/pr?s=LUX.MI 11 BACK Cosa imparare dalle best practice Geox Nato negli anni Novanta grazie all’inventiva ed alla determinazione del suo fondatore, il gruppo Geox opera nel settore della calzatura e in Nato negli anni Novanta grazie all’inventiva ed alla determinazione del suo fondatore, il gruppo Geox opera nel settore della calzatura e in quello dell’abbigliamento, portando avanti la propria missione di innovazione, in particolare orientata ad individuare soluzioni tecnologiche quello dell’abbigliamento, portando avanti la propria missione di innovazione, in particolare orientata ad individuare soluzioni tecnologiche in grado di garantire traspirabilità e impermeabilità. in grado di garantire traspirabilità e impermeabilità. Geox crea, produce, promuove e distribuisce prodotti innovativi protetti da brevetti in tutto il mondo ed opera nel settore delle moda Geox crea, produce, promuove e distribuisce prodotti innovativi protetti da brevetti in tutto il mondo ed opera nel settore delle moda classic, casual, sport e fashion per uomo, donna e bambino. classic, casual, sport e fashion per uomo, donna e bambino. Il Gruppo può contare sulla leadership in Italia e risulta essere il terzo marchio a livello internazionale nel settore “lifestyle casual”. Il Gruppo può contare sulla leadership in Italia e risulta essere il terzo marchio a livello internazionale nel settore “lifestyle casual”. Negli ultimi anni il gruppo Geox ha registrato una rapida crescita internazionale e oggi è presente in 68 paesi del mondo. Il 59% del Negli ultimi anni il gruppo Geox ha registrato una rapida crescita internazionale e oggi è presente in 68 paesi del mondo. Il 59% del fatturato è realizzato all'estero, principalmente in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti fatturato è realizzato all'estero, principalmente in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti I fattori che hanno reso Geox un’azienda di successo a livello internazionale • Concentrazione su stile e la tecnologia italiana; • Trasferimento del know-how acquisito a settori merceologici complementari alla scarpa; • Una accorta strategia distributiva: per ottimizzare la penetrazione commerciale nei singoli mercati Geox distribuisce i propri prodotti attraverso oltre 10.000 punti vendita multimarca e una rete di più di 500 negozi monomarca (Geox Shop), portabandiera del marchio Geox nelle principali città del mondo; • Stesso lay out dei Geox Shops in tutto il mondo (Espositori a Vela); • Brevetti internazionali (per gomma, cuoio resistente all’acqua e abbigliamento traspirante. 12 BACK Cosa imparare dalle best practice Geox 13 BACK Le decisioni strategiche che determinano il percorso di internazionalizzazione Le aziende non seguono la curva S ma possono modificare l’impatto che il processo d’internazionalizzazione ha sulla performance. Non ci sono delle ricette universali, però ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione. Dobbiamo crescere? Quando il grado di internazionaliz zazione non è più una opportunità? Qual è l’architettura organizzativa più adatta? La crescita attraverso l’internazionaliz zazione è il modo più opportuno? Se si, quando è il momento giusto per iniziare questo processo? Decisioni Strategiche Quando è opportuno affrontare il prossimo mercato estero? A quale velocità è opportuno penetrare il mercato? Quali sono i mercati più attrattivi? Qual è la modalità d’ingresso più opportuno? Quali sono i modello di business e le strategie funzionali locali? 14 BACK Conclusioni • I mercati nazionali diventano sempre più integrati • A lungo termine, sarà molto difficile per molti settori sostenere una posizione competitiva con un modello di business puramente nazionale • Gli imprenditori Italiani devono considerare la leva internazionale prima che il mercato nazionale sia troppo saturo • L’internazionalizzazione è una strategia di diversificazione premiante, che va condotta con attenzione, commitment e con metodologie specifiche a seconda del contesto in cui si opera. • Gli studi fin qui condotti ed i casi di successo dimostrano che internazionalizzarsi permette di innalzare il proprio livello di performance e di diversificare la propria offerta minimizzando il rischio. • La sfida che oggi le imprese Italiane devono intraprendere per sfruttare con successo le possibilità offerte dai mercati internazionali risiede nel comprendere i driver di profitto peculiari della propria realtà e di implementare queste strategie con determinazione. 15 BACK