adorare e` essere amati
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adorare e` essere amati
Basilica Santuario San Michele Arcangelo 7 luglio 2015 ADORAZIONE EUCARISTICA ADORARE E AMARE Canto Sac. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen. Sac. Sia Lodato e ringraziato ogni momento Ass. il Santissimo e Divinissimo Sacramento. (3v) Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo … Lett. 1 Dio, Dio mio, dall’alba io desidero te solo, di te la mia gola ha sete, la mia carne a te è protesa come terra arida, assetata, senz’acqua (Salmo 63, 2). «La sete esprime il desiderio d’una cosa, ma un desiderio così intenso che noi ne moriamo se ne restiamo privi». Queste parole del Cammino di perfezione di s. Teresa d’Avila ci fanno capire perché la sete, esperienza primordiale e capitale dell’essere fisico, sia divenuta un simbolo universale del desiderio soprattutto spirituale. Un simbolo ancor più incisivo per chi, come l’uomo della Bibbia, vive in un panorama assetato perché affidato spesso alla steppa arida, al miraggio delle scarse oasi, dei pochi pozzi, dei torrenti impetuosi d’inverno, ma inesorabilmente secchi d’estate. La preghiera e la vita spirituale autentica, perciò, sono simili alla pulsione primaria, istintiva della sete che è un bisogno elementare, radicale. È una necessità, analoga a quella che il profeta Geremia raffigurava nella brama degli asini selvatici i quali, durante una siccità, «si fermano sulle alture e aspirano l’aria come sciacalli» a causa delle fauci riarse, «mentre i 2 loro occhi languiscono perché non si trova più erba» (14, 6). Allo stesso modo anche il Salmista rappresenta la tensione dell’anima verso Dio, soprattutto quando egli si nasconde e tace; e alla sete aggiunge la metafora della fame che artiglia non solo lo stomaco, ma la stessa esistenza. Ecco, allora, le sue parole successive: «Il tuo amore è più dolce della vita, le mie labbra ti celebrano» (63, 4). S. Gregorio di Nazianzo, grande padre della Chiesa di Cappadocia, nel IV secolo commentava così la stupenda immagine della sete proposta dal Salmista: «Dio ha sete che si abbia sete di lui», un’espressione che nell’antica versione latina della sua opera scritta in greco, diventava un essenziale e illuminante “Deus sitit sitiri”, che può diventare l’emblema di questa nostra riflessione, ricordando che anche Dio condivide la nostra sete. Lett. 2 Ripetiamo insieme: Regna per sempre il Signore. Venite, adoriamo! Intonate la lode al Signore: come è dolce cantare al Dio nostro, componiamogli inni soavi, a lui i salmi cantiamo. R. La città sua rialza dal fango, d’Israele i dispersi raduna, dà sollievo ai cuori affranti e guarisce le loro ferite. R. Egli conta le innumerevoli stelle, e ognuna egli chiama per nome: il Signore è grande e potente, la sua scienza è senza confini. R. 3 Il Signore solleva gli oppressi e nel fango abbatte i potenti. Innalzategli un canto di grazie, onorate con cetre il Signore. R. Egli oscura il suo cielo di nubi, per la terra dispone la pioggia e i monti ammanta di verde; dona il cibo a tutti i viventi. R. Dio lodate, voi gigli dei campi, voi uccelli dell’aria, lodatelo, mentre noi cercheremo il suo Regno tutto il resta verrà in abbondanza. R. Sac. Credo, mio Dio, di essere innanzi a te che mi guardi ed ascolti la mia preghiera. Tu sei tanto grande e tanto santo: io ti adoro. Tu mi hai dato tutto: io ti ringrazio. Canto Lett. 1 Credere in Dio, o credere a Dio? «Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano»(Giacomo 2.19). Se domandiamo alla gente: «Lei crede in Dio?», la maggior parte di essi ci risponderà: «Certo, io credo in Dio!». La Bibbia dice che anche il diavolo e i suoi seguaci conoscono Dio e credono in Lui, ma non si pentono del male fatto. Credono che Lui esiste, che è un Dio grande e che niente gli può resistere; che Egli è il 4 Creatore dell’universo, che regna nei cieli e che è l’unico Dio supremo. Questa piccola e sottile differenza cambia tutto il contesto e ci chiama a riflettere. Per esempio, quando hai bisogno di cure ospedaliere tu credi che c’è un ospedale che allevierà il tuo male... ma se non ci vai non succederà nulla! Credere “a” Dio significa afferrare le sue promesse, vivere secondo i suoi comandamenti e condividere la nostra vita con Lui, credere per fede a ciò che Lui ha riservato per noi, aspettando con pazienza come se già l’avessimo. Credere a Dio vuol dire riconoscere la sofferenza di Gesù sulla croce, perché Dio aveva promesso di mandare un Salvatore sulla terra affinché per mezzo Suo noi potessimo vivere in comunione con Lui. Credi a Dio? Lett. 2 Ripetiamo insieme: Vieni, Spirito Santo! O Spirito Santo, Gesù ha rivelato il tuo mistero, ha detto che tu sarai il nostro Consolatore ogni giorno fino al suo ritorno. Noi crediamo in te. R. Vieni e vinci ogni paura dentro di noi, rendici felici di credere, di sperare e di amare. Metti entusiasmo nella nostra vita, mitezza e serenità nel nostro cuore. R. Togli ogni fermento di divisione, fa’ che siamo sempre una cosa sola, affinché il mondo creda in Gesù, Figlio di Dio. R. 5 Vieni e guidaci nella Verità, facci amare la Scrittura per riconoscere la voce viva di Gesù; rendici umili e semplici per comprendere i misteri del Regno di Dio. R. Vieni e libera il nostro spirito dal peso del peccato! Vieni e parla dentro di noi perché possiamo lodare Dio e la sua misericordia! Vieni e portaci fuori del Cenacolo a dire con forza che solo in Gesù si incontra la vita che diventa carità. R. Sac. Ti chiediamo, o Signore, di darci il dono della preghiera. Fa’ che sia vera, o Signore; che essa esprima ciò che noi siamo: poveri, peccatori davanti a te, e anche ciò che noi siamo per la tua grazia. Fa’ che sappiamo lodarti, o Signore: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Sac. Ed ora preghiamo affidandoci totalmente al Si- gnore: A te mio Dio, Uno e Trino, a te elevo l’anima mia. O mio Dio, a te, mio padre, mia vita, mio unico amore: in te solo confido. Come posso confidare nelle creature che sono impotenza, stoltezza ed egoismo? Tu ti sei degnato di stringere alleanza con noi tue creature, dandoci la tua Legge, redimendoci col Sangue del tuo Figlio e vivificandoci col tuo eterno Amore, ed io a te voglio stringermi perché tu sei il mio sostegno, la mia guida e la mia vita. Confido in Ass. 6 te e ti porgo la mia debole mano come un bimbo la porge alla mamma, perché la tua Sapienza mi guidi e il tuo Spirito Santo mi porti nelle mie vie, secondo la tua adorabile volontà. Confido in te e mi abbandono al tuo Amore, perché voglio vivere per te e glorificarti in tutte le cose e sopra tutte le cose. Chi può consolarmi nella vita fuor di te che mi hai creato per te e sei l’infinito oggetto della mia felicità? Te solo desidero, te solo bramo, a te solo sospiro, e ti supplico a rendermi tutto una fiamma di amore per te solo. Chi può vincermi se tu mi sostieni? Perciò a te solo mi appoggio. Chi può illudermi se tu mi illumini? Perciò da te solo voglio essere guidato, per la Chiesa e per quelli che ti rappresentano in terra. Chi può farmi morire alla tua grazia se tu mi vivifichi? Perciò al tuo infinito Amore mi abbandono, perché tutto m’accenda di vita soprannaturale. Tu hai mandato in terra il tuo Figlio per redimerci e tu rinnovaci nel tuo Sangue per lo Spirito, affinché tutti gli uomini si uniscano alla Chiesa e formino un solo ovile sotto un solo Pastore. O Maria Immacolata, mia Madre e Regina, a te affido e consacro il valore delle mie buone opere e tutta la mia vita, in particolare la fedeltà ai miei impegni con Dio e con la Chiesa. Rinunzio a satana, alle sue opere e alle sue seduzioni, rinunzio ad ogni peccato, per vivere nella fede della Chiesa la grazia del mio Battesimo e portare con Cristo, con amore, la mia croce quotidiana. Proteggimi, o Madre, da ogni male e guidami nella sequela del tuo Figlio Gesù, nostro 7 Maestro e Signore. Disponi di me e di quanto mi appartiene secondo le intenzioni del tuo Cuore di Madre della Chiesa e dell’umanità, alla gloria della Santissima Trinità. Amen. Lett. 2 Diciamo insieme: Niente ci separerà dall’amore di Cristo. Non la menzogna e la violenza dilagante della società di oggi. Non l’indifferenza e il laicismo che dilagano negli stessi ambienti cristiani. R. Non le minacce di guerra e di fallimenti economici delle nostre società civili. R. Non la corruzione e lo scandalo che spesso non appaiono più peccato tra la nostra gente. R. Non l’eliminazione di ogni discorso cristiano nella famiglia e negli ambienti di lavoro. R. Non le leggi di aborto e di divorzio che distruggono i valori familiari. R. Non la ricerca di potere e di vita comoda nel vivere sociale e religioso. Non l’orgoglio e l’egoismo che attanagliano il cuore dell'uomo. R. Non lo sfruttamento, l’assenteismo, lo sciopero sbagliato che degradano l’operaio nel suo lavoro. R. 8 Niente ci separerà dall’amore di Cristo che tu, o Padre, hai messo nel nostro cuore, se noi sapremo con sempre nuovo coraggio aprirci a questo grande dono nella piena disponibilità del bambino, nella ricerca del povero e nell’attenzione premurosa del servo. R. Sac. Te lo chiediamo, per la grazia dello Spirito Santo, come cibo quotidiano che ci fa in Cristo Eucaristia figli obbedienti alla sua volontà di salvezza, ora e sempre per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen. Canto Lett. 1 Resta con noi, Signore! O Signore Gesù, ti consacriamo il nostro cuore, il nostro piccolo cuore, questa sera: prendilo e trasformalo tu, fanne un cuore Eucaristico, un cuore ardente di amore come il tuo, un cuore ricco di fede e di speranza, un cuore ricco di carità fraterna, un cuore abitato dal tuo Amore, dall’Amore Trinitario e dall’amore per il nostro prossimo; prendi questo nostro cuore, unisci i nostri cuori in una sinfonia d’amore, in un coro tutto unito che canta a te, che attraverso di te eleva inni di lode e benedizione al Padre, tutto unito all’Eucaristia, un’unica Eucaristia, il tuo Corpo Mistico, un’unica preghiera che in questo tempo si elevi dal mondo, dalle diverse chiese, dalle diverse comu9 nità, attraverso i loro pastori, attraverso i fedeli laici, i religiosi, i monasteri; un unico canto di lode e adorazione, tutti in te, o Gesù Eucaristia, tutti con te, e con il Papa, preghiamo: Resta con noi Signore! Come i due discepoli del Vangelo, ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi! Tu, divino Viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, non lasciarci prigionieri delle ombre della sera. Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati, orienta i nostri passi sulla via del bene. Benedici i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, in particolare i malati. Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. Benedici tutta l’umanità. Nell’Eucaristia ti sei fatto “farmaco d’immortalità”: dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine. Rimani con noi, Signore! Rimani con noi! Amen. Lett. 2 Ripetiamo insieme: Ti rendiamo grazie, o Signore. La creazione ci circonda dei doni del Signore. Il suo perdono libera nel nostro cuore un canto di gioia riconoscente: invito a meditare di godere i doni di così grande amore. R. Tutta la terra ti lodi, Signore. La Chiesa ti fa grande festa perché ascolti le preghiere di quanti, fiduciosi, vengono a te. R. 10 Le nostre mancanze pesano su di noi, ma tu le perdoni tutte. Beato chi hai scelto e chiamato vicino: potrà stare sempre accanto a te. R. Noi tutti godremo dei tuoi doni e vivremo nella tua santità. Tu ci vieni incontro: ci salvi con la tua giustizia, ci regali la speranza. R. Anche la terra gode dei tuoi doni: i monti, le pianure e i mari fanno una danza di festa, tutto canta e grida di gioia. R. Sac. Ti adoriamo, Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, presente nell’Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Tu dimori nel Tabernacolo e ci chiami a te, perché ci vuoi illuminare, istruire, riscaldare, confortare, sollevare, incoraggiare. «Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi, ed io vi darò riposo». Ti ringraziamo perché hai voluto restare con noi e desideri ardentemente che noi restiamo presso di te e stabiliamo con te un rapporto di dialogo fiducioso e confidenziale. Noi vogliamo amarti. Canto Lett. 1 Dalla Prima lettera di San Giovanni Apostolo 1 Gv 4,7-16 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché 11 Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. Lett. 2 Preghiamo insieme e diciamo: Signore, insegnaci a pregare. Perché tra papa, vescovi, parroci e loro collaboratori nel servizio dei fratelli, ci sia unità di intenti e regnino concordia e pace, preghiamo. R. Perché il mondo capisca che il Figlio di Dio è venuto in mezzo a noi per aiutarci a costruire una vita più serena e un mondo più umano, preghiamo. R. 12 Perché la nostra comunità non trascuri coloro che hanno sbagliato, ma li sostenga con comprensione, li corregga con pazienza e li accolga con bontà, preghiamo. R. Perché i battezzati riscoprano il valore della preghiera e si affidino con fiducia a Dio, preghiamo. R. Sac. A noi che cerchiamo i “perché” del mondo, della vita, di ciò che viviamo, tu, o Dio, offri la tua Parola. Parola viva, sicura, indirizzo per la nostra esistenza, consolazione e conforto per le ore di dubbio, gioia piena per chi confida in te; Parola chiara divenuta persona, uno di noi, Gesù il nostro Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen. Canto Sac. Preghiamo. Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen. 13 Benedizione Eucaristica Preghiera litanica: Sac. Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo Nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo sacratissimo Cuore. Benedetto il suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima. Benedetta la sua santa e immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. Canto 14