Incrementare la competitività The increase of competitiveness

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Valeria Gasperi - [email protected]
Incrementare la competitività
The increase of competitiveness
Su energia, fiscalità e costo del lavoro precise e articolate le richieste dell'Assofond
Bene le produzioni ma meno le pro-
siva di 1,97 milioni di tonnellate:
iezioni in un Paese che non tutela e
ergo, ha detto il presidente, nonché
non sostiene a sufficienza la mani-
consigliere delegato, di Assofond,
fattura: in chiaroscuro il bilancio che
si parla del +18% rispetto al 2009.
Enrico Frigerio ha tratteggiato per il
L'incremento maggiore si è avuto
pubblico intervenuto all'assemblea
per le fonderie di non ferrosi, con un
annuale dell'Assofond (Federazione
30% che deriva dalle oltre 870 mila
Nazionale delle Fonderie Italiane na-
tonnellate, mentre quelle di ferrosi
ta nel 1948, e costituita dalle asso-
hanno sfornato più di 1,1 milioni di
ciazioni di Fonderie di Ghisa, di Ac-
tonnellate. Brescia, che conta circa
ciaio, di Precisione e di Metalli non
300 fonderie, rappresenta un quarto
Ferrosi), riunita in assemblea an-
della produzione nazionale.
nuale alla Fonderia di Torbole (Bre-
Le proiezioni per il 2011 vedono la
scia), pubblico attentissimo, anche
quota dei 90 milioni di tonnellate.
perché per la maggior parte coin-
Da un raffronto con l’andamento
volto in prima persona. Il 2010 si è
del settore a livello mondiale, i dati
chiuso con una produzione comples-
più aggiornati disponibili indicano
Good production but not so good projections for a country that fails to protect and does not sufficiently support
manufacturing: mixed results outlined
by Enrico Frigerio for the very attentive attendants, who are in large part
directly involved, at the Assofond annual
meeting held at the Fonderia di Torbole
(Brescia). Assofond is the National Federation of Italian Foundries established
in 1948, and constituted by the iron,
steel, precision and non-ferrous metals
foundry associations. The President and
Managing Director of Assofond noted
that 2010 ended with a total production
of 1.97 million tonnes, about +18%
over 2009. The biggest increase was
recorded for non-ferrous smelters, with
30% stemming from more than 870,000
tonnes, while iron foundries churned out
more than 1.1 million tonnes. Brescia,
which has about three hundred foundries, represents one-quarter of Italian
production. The projections for 2011 are
for 90 million tonnes. A comparison with
the performance of the sector worldwide based on the latest data available
indicates a global decrease of castings
by 14% with respect to 2008 totalling
around 80 million tonnes. Almost 80% of
the world production of castings is concentrated in China (44% of world production), Europe (15% of world production), India (9% of world production),
and the U.S. (9% of world production).
Regarding the Italian system, the general framework within which the foundry
industry operates is not encouraging:
"the Country has not yet managed to
stabilize the recovery trend, growth is
stunted, while elsewhere it is more con-
Die Casting & Foundry Techniques 2 - 2011
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vincing and solid. The GDP is stagnant
along with industrial production, with
uninspiring growth prospects of not
more than 1% at year-end. Investment
is discouraged by profit margins, already
low by international standards, which
have been further eroded by the increase
in commodities prices and labour costs
per unit of product. Indicators of orders
expectations and consumer confidence
confirm the signs of stagnation for the
next few months, showing a still weak
dynamic in the short term, with cautious
household consumption due to fears of
loss of employment, exacerbated by the
use of the Layoff Benefits Fund, which
has stopped decreasing".
Yet it is worrisome to see high quality
companies with strong innovative structures close their balance sheets with
negative or poor results, Frigerio said,
adding bluntly that energy, taxation and
labour costs are now the brakes holding
back the recovery for the 1117 Italian
foundries (200 ferrous metals, about
900 non-ferrous) with their 28,000 employees. As the main distortion factors
responsible for the reduced competitiveness of the Italian metallurgical industry
in the global market, the Assofond President named the following:
- The burdensome energy bill that an
"energy intensive" sector like the metal
foundry must pay: the current unsustainable energy costs will force many
entrepreneurs to choose between relocation or closure of the plant, resulting
in an exit from the market;
- The weight of the tax burden, which
varies depending on the methodology of
calculation from 55% to 65%, but that
actually goes beyond those levels due to
hidden costs in the energy bill making
said burden unbearable; the investments in research and innovation that
we are encouraged to make by many
come without the provision of adequate
tools to access funding.
- The persistence of anachronistic custom duties on some imported commodities in a country like Italy, notoriously devoid of raw materials, within the
equally deficient European Union, making its foundry industry non-competitive
from the first step of the production
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2 - 2011 Pressocolata & Tecniche Fusorie
sto del lavoro per unità di prodotto.
Gli indicatori che colgono le attese
delle imprese sugli ordini e la fiducia
dei consumatori, per i prossimi mesi
confermano i segnali di stagnazione,
tracciando una dinamica ancora debole nel breve periodo, con consumi
delle famiglie resi cauti dai timori di
perdita del posto di lavoro, acuiti dal
ricorso alla CIG che ha smesso di
decrescere”.
Preoccupa vedere aziende di alta
qualità e forti di strutture innovative
chiudere bilanci con risultati negativi
Enrico Frigerio, presidente di Assofond
o pessimi, ha detto Frigerio, aggiungendo senza mezzi termini che
energia, fiscalità e costo del lavoro
una diminuzione della produzione
sono ad oggi dei freni per la ripresa
mondiale di getti del 14% rispetto
delle nostre 1117 fonderie (200 di
al 2008 con un livello pari a circa
metalli ferrosi, circa 900 di non fer-
80 milioni di tonnellate. Quasi l’80%
rosi) con i loro 28mila addetti. Co-
della produzione mondiale di getti
me principali elementi distorsivi re-
è concentrata in Cina (44% della
sponsabili della ridotta competitivà
produzione mondiale); Europa (15%
della nostra industria metallurgica
della produzione mondiale); India
sul mercato globale, il presidente
(9% della produzione mondiale);
Assofond ha ricordato i seguenti:
U.S. (9% della produzione mondia-
- la pesante fattura energetica che
le). Guardando al sistema Italia, il
un settore “energy intensive” come
quadro generale all’interno del quale
quello della fonderia metalli deve
l’industria della fonderia si colloca
pagare: gli attuali insostenibili costi
non è incoraggiante: “il Paese non
dell’energia, imporranno a molti im-
è ancora riuscito a prendere stabil-
prenditori la necessità di scegliere
mente il treno della ripresa, la cre-
tra la delocalizzazione o la chiusu-
scita stenta, mentre altrove risulta
ra degli impianti, con conseguente
più convincente e consistente. Il PIL
uscita dal mercato;
ristagna, insieme alla produzione in-
- il peso della pressione fiscale, che
dustriale, con la poco entusiasman-
varia a seconda delle metodologie
te prospettiva di crescita non oltre
di calcolo dal 55% al 65%, ma che
l'1% a fine anno. Gli investimenti
a causa di costi occulti che si na-
sono scoraggiati da margini di pro-
scondono nella bolletta energetica,
fitto che, già bassi nel confronto
va addirittura ben oltre questi livelli
internazionale, sono stati ulterior-
sino a rendere il carico non tollera-
mente erosi dall'aumento delle quo-
bile; gli investimenti che ci vengono
tazioni delle commodities e del co-
sollecitati da più parti in ricerca ed
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innovazione, senza fornire strumenti
guardare alla progressiva ma decisa
adeguati per accedere a finanzia-
riduzione delle posizioni di rendita
menti finalizzati
delle aziende di stato, privatizzate
- il persistere, in un paese come
solo nella forma, e beneficiarie di un
l’Italia, notoriamente privo di mate-
mercato assolutamente non libera-
rie prime, all’interno di una Unione
lizzato. Servirà inoltre una maggio-
Europea altrettanto carente, di dazi
re liberalizzazione del mercato del
anacronistici su alcune commodity
gas, per usufruire della riduzione
che importiamo, tali da rendere già
dei prezzi indotta dalla competizione
in partenza non competitive le pri-
tra i fornitori, e nel contempo un'a-
me lavorazioni.
zione forte da parte del Governo
E proprio l'energia elettrica, che
per imprimere un'accelerazione al
rappresenta il 15% dei costi indu-
piano di incremento dei rigassifica-
striali e ha da noi un prezzo molto
tori e dei terminal di pompaggio.
superiore a quello pagato dai com-
L’innalzamento della competitività
petitor esteri anche per via degli
commerciale dipende evidentemen-
oneri, è stata al centro della la ta-
te dall’auspicabile abolizione dei da-
vola rotonda “Competitività... paro-
zi all'importazione sulle materie pri-
le o fatti?” cui han preso parte tre
me dato che siamo un paese e un
esponenti politici della X Commis-
continente trasformatore, mentre
sione delle Attività Produttive della
risulta urgente e necessaria la im-
Camera. Raffaello Vignali (Pdl) ha
posizione di dazi relativi all'import
auspica il ritorno del nucleare, pur-
di prodotti che vengono chiaramen-
ché si punti su risparmio e efficien-
te realizzati in regime di dumping.
tamento energetico. Per Andrea Lulli
Quanto a ricerca ed innovazione,
(Pd), La ricerca dell'efficienza deve
la ricerca della qualità non premia
essere un obiettivo che anticipa il
se non s’inquadra in un contesto
fatto di pensare all'energia dell'ato-
capace di remunerare a sufficienza
mo mentre secondo Alberto Torazzi
gli sforzi compiuti. Guardando al
(Lega) il mondo dell'industria non
saldo della bilancia commerciale «è
ha saputo sostenere un'attività di
positivo vedere - ha precisato - co-
lobby sufficientemente forte per far
me le nostre imprese abbiano au-
capire l'importanza del fattore ener-
mentato la propensione all'export.
gia in manifattura. Occorrerebbe,
Tuttavia, per guadagnare quote di
ha ribadito Frigerio, concedere agli
mercato oltreconfine hanno dovuto
operatori del settore il medesimo
comprimere i margini riducendoli di
trattamento destinato ai grandi con-
molto». Tema cruciale per un com-
sumatori grazie al ricorso a consorzi
parto che ha vissuto di supremazia
di acquisto di categoria di consu-
tecnologica sul piano mondiale e
matori per raggiungere gli stessi
che ha la possibilità, ma anche l'as-
limiti e le medesime agevolazioni
soluto bisogno, di essere sempre
con un consumo minimo per sito
un passo avanti alla concorrenza
di 1.000.000 KW/mese; il concet-
internazionale, Frigerio ha presen-
to di fondo dovrà essere quello di
tato una lista molto circostanziata di
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processes. And electricity, which accounts for 15% of industrial costs and
which has a much higher price than
that paid by foreign competitors, due
also to taxes, was at the centre of the
round table "Competitiveness ... words
or deeds?" which three political leaders
of the X Commission of the Productive
Activities of the Chamber of Deputies
participated in. Raffaello Vignali (PDL)
called for the return of nuclear power
inasmuch as it targets savings and energy efficiency. For Andrea Lulli (PD),
the quest for efficiency must be an
objective that anticipates the fact of
thinking of nuclear energy while according to Alberto Torazzi (Lega) industry
has failed to support a lobbying activity
strong enough to make the importance
of the energy factor in manufacturing
be understood. Frigerio reiterated that
what is needed is to give the operators
in the sector the same treatment as large
consumers through the use of purchasing consortia by consumer category to
achieve the same limits and the same
benefits with a minimum consumption of
1,000,000 kW/month per site; the basic
concept must be to look at the gradual
but steady income reduction of SOEs,
privatized only formally, which benefit
from a completely un-liberalized market.
Greater liberalization of the gas market
will also be needed to take advantage
of lower prices induced by competition
among suppliers, and at the same time
strong action by the Government is
needed to speed up the plan to increase
LNG terminals and pumping terminals.
The improvement of competitiveness
depends on the abolishment of the import duties on raw materials since Italy
is a country, and Europe is a continent,
that transforms, while it is urgent and
necessary to impose duties on imports
of products that are clearly made in a
dumping regime.
As for research and innovation, the
search for quality does not payoff unless
it is pursued in a context that rewards
the efforts to achieve it. Looking at the
bottom line of the trade balance Frigerio
explained "it is good to see how our
companies have increased the propensity to export. However, to gain market
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Attualità
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share across the border they have had
to reduce their margins significantly".
This is a critical issue for an industry
that has experienced technological supremacy on the world stage and has
the ability, and the absolute need to
stay one step ahead of international
competition. Frigerio presented a very
detailed list of desiderata: precisely
define the concept of investments for
innovation and research to be applied
to the manufacturing sector, with particular reference to the limited capabilities of R&D in SMEs; extend the current
energy savings and process innovation
investment incentives, and broaden
them to include tax breaks for the replacement and refurbishing of obsolete
and inefficient machinery; increase the
amount of state and regional funds, and
increase the granting of financial subsidies to cover operating costs; facilitate
access to financing with faster and more
streamlined procedures which eliminate
the need for professionals and specialized companies, with a further reduction
of the already small amounts granted;
and introduce automatic and permanent
tax credits like the French model, which
allow for an immediate reduction in costs
incurred.
Having considered these two requirements and having analyzed the situation
of the global economy, in recent years
Assofond developed a series of initiatives
aimed at improving the competitiveness
of companies. During the presentation
of the project aimed at the reduction
of workplace accidents Stefano Porru,
professor of occupational medicine at
the University of Brescia, added that
"the environment inside and outside the
foundry, the issues of health and safety
in the workplace, have become a crucial
element in the strategy Assofond has
brought to the attention of its member
companies, as a crucial component of a
competitive strategy". A thorough investigation revealed that from 2003 to 2007
accidents dropped by 40% in the ferrous
sector and by 20% in the non-ferrous
metals sector. Much has been done, but
the price paid in the last seven years is
still high: 4,300 accidents, four fatalities
and 8 with a permanent disability.
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2 - 2011 Pressocolata & Tecniche Fusorie
desiderata: definire esattamente il
requisiti, e analizzata la situazione
concetto di investimenti per innova-
dell’economia globale, negli ultimi
zione e ricerca da applicare al set-
anni Assofond ha sviluppato una se-
tore manifatturiero, con particolare
rie di iniziative nell’ottica di miglio-
riferimento alle limitate potenzialità
rare la competitività delle imprese.
di R&D nelle PMI; estendere gli at-
«L’ambiente interno ed esterno alla
tuali incentivi agli investimenti per
fonderia, le tematiche di salute e
il risparmio energetico ed alle inno-
sicurezza del lavoro - ha spiegato
vazioni di processo, ricomprendendo
Stefano Porru, docente di medicina
anche agevolazioni per sostituzione
del lavoro all’Università di Brescia,
e rinnovo dei macchinari obsoleti
durante la presentazione del pro-
ed inefficienti; incrementare la do-
getto sulla riduzione infortuni sul
tazione dei fondi statali e regionali,
lavoro - sono diventati un must del-
ed aumentare il contributo a fondo
la strategia che Assofond ha sot-
perduto per la copertura delle spe-
toposto all’attenzione delle proprie
se sostenute; facilitare l'accesso ai
aziende associate, quale elemento
finanziamenti con procedure snelle
sui cui puntare in un’ottica di stra-
e rapide, che eliminino la necessità
tegia competitiva». Un’indagine ac-
di ricorrere a professionisti e socie-
curata ha rivelato che tra il 2003 e
tà specializzate, con una ulteriore
il 2007 gli infortuni sono calati del
riduzione delle già esigue somme
40% nel settore dei ferrosi e del
erogate; introdurre lo strumento del
20% in quello dei non ferrosi. Mol-
credito d'imposta automatico e per-
to è stato fatto, ma il dazio pagato
manente come da modello francese,
negli ultimi sette anni è ancora alt:
che consente un immediato abbatti-
nelle fonderie italiane ci sono stati
mento dei costi sostenuti.
4.368 infortuni, 4 morti e 8 infortuni
Presi in considerazione questi due
con invalidità permanente.