La merenda con il leone
Transcript
La merenda con il leone
La merenda con il leone 2 Prefazione 5 Introduzione 7 Fast o slow 16 La merenda 68 Le ricette 82 Consigli pratici FAST O SLOW MERENDA Andrea Scaramuzza • Alessandra Bosetti • Gian Vincenzo Zuccotti Servizio di Diabetologia e Malattie del Metabolismo Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Milano Ospedale “Luigi Sacco“ RICETTE CONSIGLI Prefazione Cari ragazzi, il Ministero della Salute, insieme all’Ospedale Sacco di Milano e ai suoi medici pediatri è lieto di presentare a voi ed ai vostri genitori questo libro. Il lavoro di tutti gli operatori della sanità è fatto di una quotidianità difficile e spesso del contatto con la sofferenza ed il dolore. Talvolta però la gioia che nasce dal sorriso di chi ritrova la salute ripaga di tanti momenti difficili. Allora il lavoro si trasforma nella soddisfazione che riempie e dà un senso alle nostre giornate. Le iniziative La merenda con il leone, raccontate in questo libro dagli Autori ne sono un esempio. Sono nate da una semplice, ma innovativa intuizione: i ragazzi con il diabete hanno necessità di nutrirsi con equilibrio più volte durante la giornata e quindi di fare merenda nel pomeriggio. Ai miei tempi e a quelli dei vostri genitori, quando la televisione ed i computer erano meno importanti dei giochi con gli amici, la merenda era un momento atteso. Inoltre, era un pasto a base di ingredienti sani, fondamentale per chi consumava molte 2 energie per giocare all’aria aperta. Perché non potrebbe tornare ad esserlo anche oggi? Perché non organizzare un percorso che presenti ai ragazzi con diabete e ai loro genitori, attraverso queste merende, un modello educativo nuovo e vincente, utilizzando il pasto pomeridiano come occasione per veicolare informazioni? Questa è l’intuizione che è stata alla base delle iniziative raccontate in questo libro. Se siete venuti a contatto con questo libro o se avete partecipato a La merenda con il leone di cui si racconta, avete probabilmente una forma di diabete. Ma di sicuro le semplici nozioni e le tabelle di facile consultazione per orientarsi nei meandri dell’educazione alimentare sono utili non solo a voi, ma anche a tutti gli altri ragazzi come voi. Essere consapevoli di ciò che si mangia è oggi sempre più importante. Infatti, è noto a tutti che la salute dipende moltissimo dall’educazione alimentare. La divulgazione di informazioni che danno consapevolezza ai ragazzi, con o senza il diabete, e alle loro famiglie è già un valido motivo per il Ministero della Salute per sposare l’iniziativa, e lo è ancora di più se l’obiettivo finale può essere, come nel caso di questo libro, la salute dell’intera popolazione. 3 Per questo, ragazzi, nell’augurarvi buona lettura, vi esorto a condividere con i vostri amici e con le vostre famiglie ciò che imparerete nelle pagine che seguono. Infine, vi ringrazio, a nome di tutti gli operatori della sanità, per i sorrisi che speriamo potrete condividere con noi negli anni a venire. On. dr.ssa Francesca Martini Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute 4 Introduzione Il libro è pensato per i bambini, i ragazzi (e i loro genitori), in particolare per chi ha il diabete o è in sovrappeso/obeso, ma può essere letto da tutti perché un’alimentazione sana ed equilibrata deve essere un diritto/dovere per tutti i bambini e per le loro famiglie. Il libro nasce da un’esperienza condotta presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Sacco e racconta di un modo diverso di fare educazione. Anche se sembra un paradosso, infatti, pur vivendo in una società informatizzata, tecnologizzata, che ha fatto della comunicazione (e della velocità) il suo credo, è sempre più difficile trovare spazi e modi adeguati alle esigenze dei ragazzi per trasmettere loro delle nozioni importanti sulla loro salute. È triste (e anche piuttosto sconsolante) vedere adolescenti di 13-14 anni ciondolare nei pressi di un bar con un bicchiere di vino in mano, quando invece dovrebbero essere a scuola. L’idea nuova (e vincente) è stata quella di riproporre e rivalutare un pasto importante, spesso sottovalutato o usato male – la merenda – e di approfittare di questo momento piacevole 5 per trasmettere ai ragazzi e ai loro genitori “pillole“ di nutrizione e (nel nostro caso) di tecnologia legata al diabete. Gli incontri si sono succeduti per un anno intero, una volta al mese, e ogni volta erano presenti sempre più ragazzi. Ogni incontro aveva un tema, sia nel preparare la merenda, sia nella “pillola“ educativa. E tutte le volte c’era un ospite d’eccezione, gradito ai bimbi più piccoli, ma non solo: il nostro amico Lenny. Proprio Lenny sarà la vostra guida per orientarvi nelle pagine che seguiranno. Dopo una prima parte introduttiva dedicata ad una riflessione sulla lentezza contrapposta alla velocità (fast food contro slow food), nella seconda parte seguono tutte le “pillole“ raccontate di volta in volta negli incontri coi ragazzi. La terza parte proporrà alcune ricette di merende fra quelle che abbiamo preparato e che sono state più gradite. Nella quarta parte troverete, invece, alcuni cenni sul conteggio dei carboidrati, modalità utile per valutare la quantità di carboidrati contenuti in un pasto e in base alla quale stimare le unità di insulina necessarie. Prima parte Fast o slow ... a te la scelta! FAST O SLOW MERENDA RICETTE FAST O SLOW 6 MERENDA RICETTE CONSIGLI Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti CONSIGLI Ciao ragazzi! Sono qui con voi per accompagnarvi in questo viaggio dentro e attorno alla merenda. Fidatevi di me! Ormai lo sappiamo, è diventata quasi un’abitudine di cui non ci rendiamo nemmeno conto: essere sempre di corsa, fare tutto con una frenesia e con una velocità tali che i ritmi della nostra vita diventano pesanti, talvolta difficili da sopportare. Le abitudini sono mutate proprio per poter sostenere il tempo che scorre velocissimo. Abbiamo dovuto adeguarci e questo ha creato spazi e luoghi preposti a soddisfare i nostri bisogni in modo rapido, per non dover perdere troppo tempo. Da una parte pasti veloci, snack rigorosamente seduti su uno sgabello in un fast food, che si contrappongono agli appuntamenti appassionati all’insegna del gusto e del sapore nuovo, del modo di mangiare lento e senza fretta e del piacere di passare il tempo libero davanti a fornelli pregustando prima con il naso e poi con il palato! Slow food: sinonimo di creatività e relax. È un modo per esprimere, attraverso il cibo, amore per le persone cui vuoi bene e affetto per gli amici. Un rituale di tempi lenti e di benessere. 8 - Fast o slow Il recupero delle tradizioni, il valore delle stagioni che danno più sapore ai cibi, la cura per il territorio e la salvaguardia delle sue specificità, l’importanza dei colori. Se mangi “di fretta“, invece, chi ne farà le spese saranno le tue tasche e soprattutto il tuo stomaco! Risultato? … L’obesità, che colpisce sempre più spesso, e sempre di più, soprattutto i bambini e i ragazzi come voi. Se ci pensate bene, oggi durante la giornata consumiamo meno energie rispetto al passato: si cammina poco, non si sta all’aria aperta, si fa poco sport e la nostra alimentazione è ricca di grassi, cibi sazianti altamente energetici. Un pericolo per la nostra salute. L’obesità, in pochi anni, è passata dall’essere un problema individuale a una realtà collettiva; non è un problema estetico, ma una vera malattia e come tale va prevenuta e affrontata. Troppi chili addosso sono un danno per la salute. È essenziale quindi correggere le proprie abitudini alimentari e il proprio stile di vita, anche se modificare i propri comportamenti è molto più difficile e richiede molta più forza di volontà che assumere un farmaco o sottoporsi a un intervento estetico. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Fast o slow - 9 Fast o slow? Il fast food è un modello americano, penetrato in ogni angolo della terra, che propone hot dog, hamburger, patatine fritte e soft drink (bevande gassate e zuccherate). Il fast food ha dimostrato di essere una forza che ha rivoluzionato prima la vita degli americani, poi di tutti noi. È servito in ristoranti, take-away, stadi, aeroporti, scuole, cinema, treni, navi, aerei, stazioni di servizio e persino in ospedale. Le catene di fast food sono diventate un simbolo dell’economia americana, e non solo. Le porzioni in pochi anni sono passate dalle dimensioni small a large e addirittura extra-large! Oggi il fast food è un luogo comune, un elemento della vita moderna. È comodo, veloce e costa poco! Centinaia di milioni di persone si servono dei fast food ogni giorno senza riflettere più di tanto, inconsapevoli delle conseguenze. Non pensiamo da dove provengono quei cibi, come sono stati confezionati, che effetti possono provocare. La maggior parte di noi si limita a prendere un vassoio, trovare un tavolo, prendervi posto, scartare e mordere! L’intera esperienza è transitoria e presto dimenticata. Veramente fast… tutto troppo veloce; la lentezza 10 - Fast o slow e il ritmo del pasto improvvisamente sono diventati solo disagio e sofferenza. Poca attenzione ai sapori, cibo sbrigativo e buon prezzo sono i punti di forza maggiori che spingono a scegliere il fast food. La vostra adesione, ragazzi, è fonte di preoccupazione, poiché i cibi consumati sono poco salutari e speso sono all’origine del crescente numero di bambini, adolescenti e adulti affetti da obesità. Che molti ragazzi scelgano volentieri questo tipo di pasto non deve stupire: è un fenomeno legato ad abitudini nutrizionali nuove e ad una politica di prezzi che rende l’hamburger alla portata di tutte le tasche. Non voglio spaventarvi, ma sappiate che nutrirsi al fast food è senz’altro poco salutare. Troppi grassi (fritti, maionese), sapori forti (ketchup e senape), troppi carboidrati (pane, patate). Insomma, una bomba calorica vera e propria. E come se non bastasse tutto questo favorisce la comparsa di malattie quali l’obesità, l’ipertensione, il diabete tipo 2. Forse non abbiamo ancora raggiunto gli eccessi degli Stati Uniti, dove il fast food spopola soprattutto consumato in auto: “dashboard dining“, cioè cena da cruscotto, nei drive-in, in autostrada, nei parcheggi dei centri commerciali. In America, dagli anni ‘50, il piatto a base di hamburger e patatine fritte FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Fast o slow - 11 è diventato la quintessenza del pasto americano, grazie allo sviluppo e all’impegno promozionale delle catene di fast food. Oggi un americano medio consuma, approssimativamente, tre hamburger e quattro porzioni di patatine fritte alla settimana. Fa colazione con salsiccia, uova e muffin, caffè, nuggets e soft drink. Almeno un paio di volte la settimana consuma milk-shake al cioccolato o alla vaniglia. A cena ancora pollo fritto e insalata. In Italia, invece, dominano i surgelati. Negli ultimi anni il consumo di surgelati precotti è aumentato del 17%. Molte mamme che lavorano, costrette a risolvere in fretta il problema della cena, cercando di non assecondare pericolosi peccati di gola, sono le maggiori consumatrici di questo tipo di prodotti. Al contrario, slow food è un’ idea, un insieme di idee, che alla base di tutto pone la convinzione che l’alimentazione è parte essenziale della vita, una qualità legata al piacere di mangiare in modo sano, gustoso, vario. Slow food è diventata un’associazione internazionale, fondata da Carlo Petrini, che oggi coinvolge oltre trentamila persone in Italia e settantamila nel mondo (in 107 diversi paesi). Slow food significa dare la giusta importanza all’alimentazione, non standardizzare il gusto, difendendo i consumatori, tutelando 12 - Fast o slow i luoghi di produzione, rispettando ritmi e stagioni; i soci si impegnano per la salvaguardia dei cibi e delle tecniche di trasformazione. Un’idea che ha bisogno di molti sostenitori e ci assicura un avvenire migliore. Come simbolo, per sottolineare letteralmente il fenomeno slow (lento) ha scelto una chiocciolina. Slow food rilancia il patrimonio gastronomico; se la velocità minaccia la fruizione del tranquillo piacere del palato, la lentezza può diventare un antidoto all’impazienza, alla voracità eccessiva. Slow food propone e invita a recuperare le vecchie tradizioni, il fascino e la vivacità dei sapori, i colori del cibo. Promuove una campagna di educazione permanente alle papille gustative. Aderire a tale filosofia significa addestrare e riacutizzare la percezione, un aspetto fondamentale che è una tappa essenziale nell’educare al gusto, apprezzando attraverso la sfera sensoriale (con gli impareggiabili strumenti del gusto e dell’olfatto) il senso stesso dell’atto nutritivo e delle sue valenze salutistiche. Mangiare lento, in pratica, significa mangiare bene: Slow food è un antidoto allo stress della vita moderna. Il recupero di cibi e ricette è sinonimo di ritorno alle origini, una filosofia che ha riflessi sulla salute e sul territorio. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Fast o slow - 13 La regola essenziale è assaporare e non divorare! Mangiare meno, mangiare meglio, imparare a rilassarsi. Nel concreto, una colazione sostanziosa, ma non grassa, a base di latte, fette biscottate, pane e marmellata, magari fatta in casa! Il tutto gradevolmente preparato su un simpatico vassoio colorato e, perché no?, alle prime luci dell’alba! A pranzo un piatto di pasta, di riso o di farro e per cena, pesce ai ferri, verdura dell’orto raccolta, lavata e cucinata (anche perché altrimenti finiremo tutti per credere davvero che i piselli crescono nelle scatole). E poi la merenda, già proprio lei, a cui i nostri nonni davano tanta attenzione e che oggi rischiamo di “divorare“ trangugiando una delle tante “merendine“! Slow food è mangiare lentamente e con piacere, riproponendo sfumature andate perdute, aggiungendo un tocco di freschezza, dove si possono distinguere sapori e profumi, e identificando gli ingredienti base dei piatti che allietano la nostra tavola. Slow food 14 - Fast o slow è un movimento che tutela le identità culturali, protegge i luoghi conviviali, soprattutto per il loro valore storico-sociale. È bello riunirsi attorno a un tavolo, con vecchi amici, e riscoprire e ricordare insieme il profumo del pane, il sapore pieno del formaggio e il gusto di un buon bicchiere di vino! È tutto nella “soffitta“ del nostro cervello, si tratta solo di armeggiare con i sapori e i vecchi ricordi. Nel manifesto di Slow food, approvato a Parigi il 9 dicembre 1989 al Congresso della sua fondazione troviamo scritto: “La salute è il piacere degli altri piaceri , come diceva la Marchesa di Sévigné. Quindi la pigrizia a tavola è spesso frutto di malumori, poca varietà e monotonia che sono senz’altro indice di svalutazione del cibo. È quindi obbligatorio variare, perché il piacere della tavola è la premessa per recuperare ritmi di vita lenti e armoniosi. Slow food insegna con le sue teorie a distinguere tra qualità e quantità, in modo da difendere e rinnovare costantemente livelli di vita più gradevoli, senza cadere nel voluttuoso, nel piacere smodato, creando quindi una misura, un autocontrollo. Questo nostro secolo, nato e cresciuto sotto il segno della civiltà industriale, ha prima inventato la macchina e poi ne ha fatto il proprio modello di vita. La velocità è diventata la nostra catena, tutti siamo FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Fast o slow - 15 in preda allo stesso virus: la fast life, che sconvolge le nostre abitudini, ci assale fin nelle nostre case, ci rinchiude a nutrirci nei fast food. Ma l’uomo sapiens deve recuperare la sua saggezza e liberarsi dalla velocità che può ridurlo a una specie in via d’estinzione. Perciò, contro la follia universale della fast life, bisogna scegliere la difesa del tranquillo piacere materiale. Contro coloro, e sono i più, che confondono l’efficienza con la frenesia, proponiamo il vaccino di un’adeguata porzione di piaceri sensuali assicurati, da praticarsi in lento e prolungato godimento. Iniziamo proprio a tavola con lo slow food, contro l’appiattimento del fast food riscopriamo la ricchezza e gli aromi delle cucine locali. Se la fast life in nome della produttività ha modificato la nostra vita e minaccia l’ambiente e il paesaggio, lo slow food è oggi la risposta d’avanguardia. È qui, nello sviluppo del gusto e non nel suo immiserimento, la vera cultura, di qui può iniziare il progresso, con lo scambio internazionale di storie, conoscenze, progetti. Lo slow food assicura un avvenire migliore. È un’idea che ha bisogno di molti sostenitori qualificati, per fare diventare questo moto (lento) un movimento internazionale, di cui la chiocciolina è il simbolo”. 16 - Fast o slow Seconda parte La merenda … a spasso con Lenny fra “pillole“ di buona alimentazione e consigli per migliorare la terapia con il microinfusore FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La MERENDA Cari ragazzi, vorrei parlarvi di un pasto importante, troppo spesso dimenticato o usato male anche da chi fra voi ne avrebbe più bisogno: la merenda, che può diventare un momento per “fare educazione“. Immagino che siate curiosi di sapere cosa troverete per merenda, ma anche di scoprire cosa vi racconteranno i miei amici, il Doc e la brava Alessandra, che in quanto a conoscenze alimentari ne sa una più del diavolo e raccontate da lei tutte le cose diventano facili facili… Come voi tutti sapete, l’alimentazione riveste un ruolo fondamentale per l’essere umano: è la base e il fondamento del suo “agire“ in quanto fonte di nutrimento e quindi di “carburante“ per l’organismo. Nel caso del diabete tipo 1, malattia caratterizzata da una mancanza di secrezione di insulina che è una sostanza indispensabile per la vita, in quanto “chiave“ che permette l’ingresso del carburante nelle cellule, l’alimentazione non è la causa della malattia, ma diviene spesso centro focale delle tensioni generate dalla complessa gestione della patologia 18 - La merenda stessa (alimentazione intesa come dieta, quindi “restrizione“, cibi “proibiti“, e per questo tanto desiderati, ecc.). In questo libro, ragazzi, scoprirete invece quanto siano false la maggior parte delle credenze intorno al cibo, anche se si deve fare i conti con un rompiscatole come il “Signor Diabete“. Il cibo di cui ci nutriamo, prima ancora di essere buono da mangiare, deve essere buono da pensare, apprezzato e compatibile con la cultura di cui facciamo parte, che ci ha trasmesso, oltre alla lingua che parliamo, alla religione che professiamo e alle norme che regolano la vita sociale, anche delle preferenze e delle abitudini alimentari piuttosto precise. Da un punto di vista biologico, invece, mangiare e bere sono comportamenti di risposta a bisogni primari, comuni a tutti gli animali, che però gli esseri umani soddisfano secondo modalità che di naturale possono avere ben poco. La biologia insegna che si avverte lo stimolo della fame quando il livello degli zuccheri nel sangue si abbassa (quando la glicemia diminuisce). In realtà, la maggior parte di noi ha appetito quando si avvicina l’ora in cui è nostra abitudine consumare il pasto. Un’altra considerazione di fondo è quella per cui non consumiamo le sostanze alimentari così come si trovano FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 19 in natura o appena arrostite sul fuoco, ma le sottoponiamo a preparazioni culinarie (più o meno lunghe, più o meno elaborate) che le trasformano, le rendono appetibili e anche belle da vedere. L’uomo è un animale onnivoro che trae il nutrimento (e i nutrienti) di cui ha bisogno da vegetali, animali, minerali (ad esempio il sale) e si distingue da tutte le altre specie perché cuoce i cibi. Una caratteristica del cibo di grande interesse “sociale“ è il suo potere socializzante, di aggregazione, creazione di legami e pacificazione. Mangiare insieme è in molte culture un modo per rinsaldare i rapporti interpersonali, celebrare una ricorrenza o sancire la fine di un conflitto. In tutte le occasioni importanti della vita il cibo è presente: battesimi, matrimoni, funerali, feste di laurea, pensionamenti, avanzamenti di carriera. La nostra merenda! Una persona (un bambino in particolare) con una malattia cronica quale il diabete tipo 1, dove il cibo assume (o può assumere) molteplici valenze negative, rischia di essere “tagliato fuori“ da un punto di vista sociale. Da qui il rischio della trasgressione, per non sentirsi “doppiamente“ escluso. Anche se in fondo trasgredire non è assolutamente necessario. 20 - La merenda Ciò di cui, cari ragazzi, avete bisogno è imparare ad avere un rapporto corretto col cibo. Un’ultima notazione: semplice, schietto, rustico, tradizionale, ma soprattutto leggero. Una vera ossessione dei nostri tempi, quella per il cibo con poche calorie, con pochi grassi e pochi condimenti. Colpa della sedentarietà, senza dubbio pericolosa, che ci obbliga a ridurre la quantità di cibo e a preferire alimenti di origine vegetale ricchi di fibre e poveri di grassi. Ma non si tratta solo di preservare la salute, come ci raccomandano giustamente il nostro Doc e Alessandra. Leggerezza, purezza, semplicità, naturalità, così come il ritorno al passato, il rispetto dell’ambiente, la riscoperta delle tradizioni e del “mangiare lento” sono anche valori, cioè modelli ideali, capaci di orientare il comportamento. Eccoci allora arrivati al momento di far parlare i fatti. Mettetevi comodi e ascoltate. Ci sono un sacco di cose da imparare… buona lettura! FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 21 PRIMO incontro 4. 5 x 5, Mangiar Contando ... ovvero le 5 Regole del 5 Per capire le regole fondamentali di un’alimentazione sana e corretta possiamo usare le 5 dita della mano destra (o anche della sinistra, non importa). Come 5 sono le dita, così 5 sono le regole e per ciascuna il numero 5 è fondamentale (ecco perché si dice 5 x 5, come quando a scuola vi insegnano le tabelline): 1. 5 sono i pilastri di un’alimentazione sana, nutriente e piacevole: attenzione al Territorio, rispetto delle Stagioni, mantenere l’Equilibrio fra i nutrienti, cura dei Sapori, ricerca dell’Innovazione. 2. 5 sono i pasti che ogni giorno ti devi ricordare di consumare: colazione, pranzo, cena e 2 spuntini (a metà mattina e la merenda, già la merenda!). 3. 5 sono le porzioni di frutta e verdura che ogni giorno devi mangiare. Ricorda! La frutta, ma anche la verdura, possono essere ottimi spuntini; è importante cambiare ogni giorno, consumando verdura e frutta di tutti i colori, solo se di stagione. 22 - La merenda 5. 5 sono i bicchieri di acqua che devi bere ogni giorno; solo così potrai mantenere un’idratazione ideale. Se possibile evita bibite, soft drink, bevande zuccherate e limita l’assunzione di alcool. 5 sono i colori dei cibi che devi assumere ogni giorno: bianco, rosso, blu, verde e arancione. Approfondimento La merenda è uno dei 5 pasti importanti, e non andrebbe mai trascurata. Meglio mangiare poco e spesso (i 5 pasti!), che saltare un pasto per poi, magari, “recuperare“. La merenda dovrebbe essere varia, nutriente, gustosa, ma è pur sempre un pasto “leggero“. È meglio scegliere, quindi, fra un piccolo pezzo di dolce, un panino con salume o un pezzetto di formaggio, un pezzo di focaccia o pizza (meglio se fatte in casa o in forneria), uno yogurt , un frutto, una tazza di the con 3 o 4 biscotti. Durante le nostre merende vedremo di sperimentare tutte queste tipologie e altre ancora. Un suggerimento per non appesantire la merenda: quando è a base di dolci, meglio prediligere l’acqua rispetto alle bibite: in questo modo puoi limitare la quantità di zuccheri assunti. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 23 Approfondimento tecnologico (il microinfusore) Ragazzi, sapete cos’è un microinfusore? Si tratta di un piccolo computer, di forma generalmente rettangolare, munito di una siringa che si carica con insulina ultra-rapida. Le dimensioni degli ultimi modelli sono estremamente ridotte (come quelle di un pacchetto di fazzoletti), sono colorati e leggeri (circa 100 grammi). Alcuni modelli si possono controllare con un telecomando e permettono di essere programmati senza necessità di estrarre il microinfusore dalla custodia o dai vestiti. Il microinfusore viene generalmente indossato legato alla cintura o posizionato in tasca, consentendo così la somministrazione di insulina nell’addome tramite il set d’infusione. Programmando il dispositivo, esso è in grado di rilasciare nell’arco delle 24 ore, in modo automatico, piccole quantità di insulina per soddisfare le esigenze metaboliche a digiuno (basale). In corrispondenza dei pasti, si può impostare la quantità di insulina necessaria che viene rilasciata premendo semplicemente un pulsante (dose bolo) per far fronte alle esigenze alimentari, variabile anche in base al tipo di pasto. Ma di questo, e di altro ancora, parleremo nelle prossime pagine. Buon proseguimento! 24 - La merenda SECONDO incontro I Colori della Salute ... ovvero l’arcobaleno del mangiar sano Dopo aver imparato le regole fondamentali per una buona alimentazione, ragazzi miei, proviamo ad approfondire un po’ il discorso dei colori. Lo abbiamo appena detto, ma lo ripetiamo perché questo è davvero il fondamento di tutto. Cinque porzioni a colori di frutta e verdura, ogni giorno, contribuiscono a mantenere il nostro benessere. È una regola semplice e buona (da mangiare!), un consiglio utile per proteggere la salute e coprire tutto il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo. Sono tanti i modi per consumare con gusto 5 porzioni di 5 colori al giorno. Bianco, blu-viola, giallo-arancio, rosso e verde: questi sono i 5 colori che dobbiamo cercare. A ognuno il suo. È proprio il caso di dirlo, visto che ogni specie vegetale ha il suo colore, oltre che un buon sapore. Facciamo qualche esempio. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 25 Rosso Anguria, Arancia rossa, Barbabietola rossa, Ciliegia, Fragola, Lampone, Pomodoro, Ravanello, Rapa rossa Giallo-arancio Albicocca, Arancia, Carota, Clementina, Kaki, Limone, Mandarino, Melone, Nespola, Nettarina, Peperone, Pesca, Pompelmo, Zucca Verde Agretti, Asparagi, Basilico, Bieta, Broccoletti, Broccoli, Carciofo, Cavolo broccolo, Cavolo cappuccio, Cetriolo, Cicoria, Cime di rapa, Indivia, Kiwi, Lattuga, Prezzemolo, Rughetta, Spinaci, Uva, Zucchina Blu-viola Fichi, Frutti di bosco, Melanzane, Prugne, Radicchio, Uva nera Bianco Aglio, Cavolfiore, Cipolla, Finocchio, Funghi, Mela, Pera, Porri, Sedano 26 - La merenda Cinque colori, proprio una buona regola. Insomma, sostanze chimiche vegetali (che con una parola difficile chi studia queste cose chiama phytochemical, cioè composti chimici di origine vegetale), acqua, vitamine, minerali e fibre contenuti nella frutta e nella verdura fresca sono tanti buoni motivi per tenersi in forma naturalmente e per avere cura della propria salute con allegria. Approfondimento tecnologico (il basale) Abbiamo visto che il microinfusore permette di somministrare insulina in due modi, il primo con un’erogazione continua, il basale appunto, il secondo con un’erogazione immediata della quantità necessaria (dose bolo). Il basale ha il compito di soddisfare le richieste metaboliche del nostro organismo in condizioni di riposo. Perciò, per essere più chiari, se per assurdo ti svegli una mattina, controlli il valore della glicemia, e poi fino al mattino dopo stai sdraiato sul letto o seduto in poltrona a leggere un libro, senza muoverti e senza mangiare nulla, quando il tuo basale è ben impostato, la glicemia che troverai dovrebbe essere grosso modo la stessa del giorno prima. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 27 Capisci allora quanto sia importante programmare bene il basale? Non esiste un solo modo per impostarlo e alla fine il basale più corretto è quello che va bene per te. Di solito la quantità di insulina erogata in modalità basale rappresenta circa il 50% dell’insulina totale (anche se possono esserci variazioni dal 40% al 60%). Nel Centro dove sono seguito (ricordate, anche io ho il diabete) è abitudine dividere il basale in fasce di 3 ore (da mezzanotte alle 3, dalle 3 alle 6 e così via). Il Doc dice che così è più facile fare le modifiche, quando servono. Ovviamente questo è solo uno dei tanti modi possibili, ed è sempre meglio chiedere al proprio medico. Se non sei sicuro che la quantità di insulina sia giusta per quella fascia oraria puoi verificarlo anche da solo. Fai una glicemia, aspetti 2 ore senza fare nulla di particolare (non mangiare e non fare troppo movimento!), ricontrolli la glicemia e verifichi che il valore sia uguale o molto simile al precedente. In questo caso vuol dire che il basale va bene; se la seconda glicemia è più bassa vuol dire che il basale è esagerato e lo dovrai ridurre, mentre se la glicemia si alza il basale è insufficiente e andrà aumentato. È una prova semplice ma efficace! Ogni tanto ricordati di farla anche tu! 28 - La merenda TERZO incontro Quando gli zuccheri possono complicare la vita ... ovvero come non rendere “amara“ una dolce coccola! Gli zuccheri non sono tutti uguali, anzi sono molto diversi fra loro. Saper riconoscere il tipo di zucchero che stai per consumare è molto importante per prevedere quale impatto quel cibo avrà sulla tua glicemia. Esistono diversi tipi di zuccheri (carboidrati) definiti in base alla loro composizione: 1. Zuccheri (o carboidrati) semplici: glucosio, fruttosio, galattosio, lattosio, saccarosio, maltosio, melassa, zucchero di canna, miele, frutta, succo di frutta, caramelle, gazzosa, soft drink, punch, vino, muffin, latte, gelato, yogurt , sport drink, zollette di zucchero, cioccolato, dolci/torte, pasticcini, uvetta/frutta secca, sciroppi, gelatine. 2. Carboidrati complessi, detti anche amidi: patate, riso, pasta, cereali, farina, pane, tortillas, frittelle, cialde, cracker, ciambelle, pizza, fagioli, grano, patatine, popcorn, birra. 3. Zuccheri alcoolici (o poli-alcooli): sorbitolo, lattitolo, maltitolo, mannitolo, xylitolo (utilizzati come dolcificanti). 4. Fibre. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 29 Gli zuccheri, però, possono essere distinti anche in base alla velocità in cui vengono assorbiti dall’organismo: 1. Zuccheri a rapido assorbimento: pane/cracker, snack salati, patate, riso, cereali, caramelle. 2. Zuccheri a medio assorbimento: frutta, succhi, pizza, minestra, torta. 3. Zuccheri a lento assorbimento: pasta, legumi, insalata di verdure, latticini, cioccolato. Poiché sia i carboidrati semplici (zuccheri), che quelli complessi (amidi) hanno un effetto diretto sulla glicemia, alla fine la quantita’ di carboidrati assunti ha molta più importanza del tipo di zucchero (1/2 kg di pasta ha un effetto maggiore sulla glicemia di 100 gr di gelato!!). È quindi fondamentale fare attenzione a: 1. Porzioni. 2. Quantità totale di carboidrati. 3. Presenza eventuale di fibre (che NON vanno mai conteggiate nel computo totale di carboidrati) e il cui apporto calorico è stimabile in 2 kcal/gr. 4. Presenza eventuale di poli-alcooli, che invece vanno tenuti in considerazione. Gli zuccheri alcoolici (poli-alcooli), infatti, 30 - La merenda sono dei dolcificanti e sono contenuti prevalentemente in cicche, caramelle, mentine, yogurt , gelati, dolci. Vengono assorbiti lentamente e parzialmente (~50%). Ma, anche se con maggiore lentezza, possono influire sulla glicemia, facendola aumentare (magari dopo 2-3 ore dal momento in cui sono stati assunti), dando origine a iperglicemie altrimenti inspiegabili. Se consumati in eccesso, poi, non ti dimenticare che possono addirittura causare diarrea. Approfondimento tecnologico (il bolo) Abbiamo parlato di basale. L’altra componente fondamentale della terapia con infusione è la dose bolo. Per bolo si intende la dose di insulina somministrata per un pasto, uno spuntino, o anche solo per correggere un valore di glicemia troppo alto, che viene iniettata, dopo che l’hai impostata premendo un semplice pulsante! Come fare un’iniezione di insulina, ma senza doversi pungere di nuovo. A differenza dell’iniezione, però, in cui la quantità da iniettare viene somministrata tutta insieme, il microinfusore permette di fare boli diversi a seconda del tipo di pasti. Quando la dose di insulina viene iniettata tutta insieme, il bolo si chiama semplice FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 31 (questo è il tipo di bolo più utilizzato). Quando la dose di insulina viene iniettata in un arco temporale che va da 30 minuti a 8 ore si parla di bolo a onda quadra o “prolungato“. Quando si uniscono le due modalità si parla di bolo ad onda doppia, con una parte (dal 10% al 90%) iniettata subito e una parte (dal 90% al 10%) iniettata in un arco di tempo da 30 minuti a 8 ore. Più avanti vi spiegherò quando e come usare ciascun tipo di bolo. Vi assicuro che poter disporre di una così grande varietà permette di adattarsi a qualsiasi situazione, dal pasto normale, al compleanno, alla pizza, al pranzo al ristorante. 32 - La merenda QUARTO incontro Quei carboidrati che non pesano ... ovvero l’importanza delle fibre Le fibre alimentari sono parti di alimenti vegetali che il nostro organismo non è in grado di assimilare, se non in minima parte, perché manca l’enzima appropriato (cellulasi). Esse sono contenute in frutta e verdura, cereali, noci e semi, legumi. Le fibre sono dei polisaccaridi, ossia zuccheri complessi che si legano fra loro in lunghe catene, ma non apportano calorie se non in minima parte (circa 2 kcal/gr secondo la direttiva 2008/100/CE), transitano nello stomaco e nell’intestino senza essere digerite. Esistono due tipi di fibre: quelle solubili e quelle insolubili ed entrambe svolgono funzioni molto importanti. Le fibre solubili aiutano ad abbassare il colesterolo, perché ne favoriscono l’eliminazione, e abbassano la glicemia, poiché rallentano l’assorbimento dei carboidrati. Le fibre insolubili riducono il tempo di transito intestinale delle feci, riducono l’utilizzo delle calorie e dei grassi, hanno un’azione disintossicante FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 33 e anticancerogena (in seguito alla riduzione del tempo di transito delle feci diminuisce il contatto delle feci con le pareti interne dell’intestino). La quantità di fibre consigliata è di 25-30 grammi al giorno. Di seguito sono riportati i valori approssimativi in fibre dei vari gruppi di alimenti. Cereali raffinati: da 1 a 3 grammi di fibra per 100 grammi di parte edibile (cioè la parte che si può mangiare). Cereali integrali: da 6 a 10 grammi di fibra per 100 grammi di parte edibile. Legumi: da 5 a 8 grammi di fibra per 100 grammi di parte edibile. Frutta secca: da 5 a 12 grammi di fibra per 100 grammi di parte edibile. Frutta fresca: da 1 a 4 grammi di fibra per 100 grammi di parte edibile. Verdura: da 1 a 8 grammi di fibra per 100 grammi di parte edibile. 34 - La merenda Approfondimento Ragazzi aiutatemi a fare due conti. Per mangiare la giusta quantità di fibre, ogni giorno ciascuno di noi dovrebbe assumere 700 g tra frutta e verdura (le famose 5 porzioni); i cereali integrali sono un’ottima fonte di fibre e si possono assumere (se piacciono). Per chi utilizza il conteggio dei carboidrati, le fibre (carboidrati che non “pesano“ perché non assorbiti dal corpo umano) non vanno conteggiate. Ma ne parleremo più diffusamente in un’altra sezione di questo libro. Approfondimento tecnologico (sospendere il microinfusore) L’erogazione di insulina può essere sospesa in caso di necessità. Innanzitutto se avete la glicemia bassa (di solito <70 mg/dl) è saggio sospendere il microinfusore per almeno 30 minuti al termine dei quali è necessario ricontrollare la glicemia. Solo quando la glicemia torna a valori >100 mg/dl potete riavviare in tutta sicurezza il vostro microinfusore. A tale proposito, da alcuni mesi è disponibile sul mercato un modello di microinfusore che, qualora abbinato ad un sensore in continuo della glicemia, quando raggiunge un valore FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 35 di “allarme“ precedentemente impostato si blocca da solo, senza la necessità di un intervento tuo o dei tuoi genitori. Non si tratta ovviamente ancora di un pancreas artificiale esterno (uno strumento cioè che sostituisce la funzione originaria del pancreas di produrre insulina e regolare questa produzione in base ai valori glicemici), ma è il primo passo verso la realizzazione di questa possibilità. Il microinfusore, inoltre, può essere sospeso per brevi periodi (da 15 minuti fino a 30/40 minuti) senza il pericolo che la glicemia subisca variazioni importanti. Puoi tranquillamente fare una doccia, o un bagno in piscina, o comunque puoi decidere la sospensione ogniqualvolta tu ne abbia la necessità. Per sospensioni più lunghe (come quando si pratica attività sportiva, ad esempio, o durante una vacanza al mare o se trascorri una giornata in piscina) è necessario fare delle integrazioni di insulina per evitare che la glicemia si alzi troppo incorrendo nel rischio di una chetoacidosi. Ma parleremo di questo nei rispettivi approfondimenti. 36 - La merenda QUINTO incontro I carboidrati non fanno male ... ovvero come imparare a mangiare bene senza rinunciare ai piaceri della dieta mediterranea! Finora abbiamo parlato degli zuccheri semplici (facilmente identificabili con gli zuccheri contenuti nei dolci) e delle fibre. Ma esistono altri zuccheri e sono anch’essi molto importanti: stiamo parlando dei carboidrati complessi, o amidi. Proprio per la loro struttura vengono digeriti più lentamente perché la molecola di amido deve essere spezzata nei singoli mattoncini che la costituiscono: il glucosio. Un’alimentazione corretta prevede una quota giornaliera di carboidrati del 58-60%, di cui solo il 10% a più rapido assorbimento, meglio se provenienti dalla frutta e il resto da carboidrati complessi. Gli amidi sono contenuti nei cereali, nei legumi e nelle patate. Non tutti i carboidrati complessi sono uguali e la loro composizione ne determina la velocità di assorbimento; questo concetto è stato riassunto nell’indice glicemico: più elevato è l’indice glicemico più veloce è il suo assorbimento e più elevato è il rialzo della glicemia. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 37 Approfondimento tecnologico (ipoglicemia) Correggere un’ipoglicemia causata dalla terapia con microinfusore è faccenda del tutto diversa dalla correzione di un’ipoglicemia causata dalla terapia multi-iniettiva. Iniettare insuline diverse, ognuna con il suo profilo d’azione, ognuna con tempi differenti di entrata in azione, picco massimo e durata, determina un profilo caratterizzato da diverse curve che possono a volte sommarsi, contrapporsi, rafforzarsi, creando in ogni modo una discreta instabilità. Ecco perché un’ipoglicemia causata dalle iniezioni è di solito un’ipoglicemia che tende a persistere e che necessità di una correzione “forte“. Discorso del tutto diverso è quello della terapia infusiva con microinfusore. L’insulina utilizzata è una e una sola (di solito un analogo rapido come Aspart, Lyspro o Glulisine), con una durata d’azione piuttosto breve e soprattutto con profili molto più sovrapponibili e prevedibili di quelli disegnati dalle insuline utilizzate con le iniezioni. Per tale motivo, nella maggior parte dei casi l’ipoglicemia è di modesta entità e non necessita di grandi quantitativi di zucchero per essere corretta. Si parla di ipoglicemia per valori <70 mg/dl, come abbiamo già detto e in accordo con quelle che sono le indicazioni della Associazione Americana per il Diabete. Ma ovviamente non tutte 38 - La merenda le ipoglicemie sono uguali. Indicativamente ti potrei suggerire di fare così: 1. Per valori <70 mg/dl, ma senza i tipici sintomi dell’ipoglicemia, pallore, sudorazione, percezione del battito cardiaco, gambe molli, senso di fame, è sufficiente sospendere il microinfusore per 30 minuti e poi ricontrollare la glicemia. Se persiste un valore <100 mg/dl il microinfusore resta sospeso altrimenti viene riavviato. 2. Per valori <70 mg/dl, ma con sintomi avvertiti, oltre alla sospensione del microinfusore ti consiglio di assumere un po’ di carboidrati, meglio se non sono zuccheri semplici, quindi 2 fette biscottate, 1 pacchetto di cracker, 1 frutto (molto bene le banane, l’uva, i fichi), al limite un bicchiere di succo di frutta. 3. Per valori <70 mg/dl, ma >50 mg/dl, sospendere il microinfusore e assumere carboidrati come descritto al punto 2. Se i sintomi sono particolarmente fastidiosi si può associare ai carboidrati complessi un bicchiere di succo di frutta. 4. Per valori <50 mg/dl, sospendere immediatamente il microinfusore, di solito anche per 60 minuti o piu (in base al valore di glicemia rilevato al controllo), somministrare 1 succo di frutta o 1/2 lattina di soft drink e associare carboidrati complessi. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 39 SESTO incontro Non tutto il grasso vien per nuocere ... ovvero l’abito non fa il monaco! Dici grasso, ma non tutto il grasso vien per nuocere. E non è solo un gioco di parole: i grassi (o lipidi) sono uno dei macronutrienti indispensabili alla nostra alimentazione. Nell’organismo svolgono diverse funzioni: Entrano nella struttura della membrana cellulare (e tutto il nostro corpo è composto da cellule, quindi senza grassi le nostre cellule non sarebbero efficienti come dovrebbero). Proteggono gli organi interni. Permettono di mantenere una temperatura corporea costante. Intervengono attivamente nella regolazione ormonale. Assolvono un’importante funzione energetica: sono infatti una fonte concentrata di energia (1 g di lipidi fornisce 9 kcal). Funzionano, a livello intestinale, da trasportatori per le vitamine liposolubili e sono dei precursori vitaminici (vitamina D – le vitamine, d’altra parte, sono sostanze indispensabili per il funzionamento del nostro corpo che non ne può fare a meno). 40 - La merenda I grassi si distinguono grossolanamente in due famiglie: i grassi di origine animale e quelli di origine vegetale. Entrambi sono importanti, ma non si deve eccedere nel loro consumo, che rappresenta il 25-27% dell’introito calorico giornaliero. I grassi possono dividersi anche in: 1. Trigliceridi: sono molecole complesse formate da uno scheletro di glicerolo, combinato con 1, 2 o 3 acidi grassi. Gli acidi grassi possono essere saturi (prevalentemente di natura animale) o poli-insaturi e monoinsaturi (prevalentemente di natura vegetale). La lunghezza degli acidi grassi e il rapporto saturi/insaturi presente in un grasso ne influenza lo stato fisico: i grassi saturi sono prevalentemente solidi, quelli vegetali sono prevalentemente liquidi a temperatura ambiente. Nell’uomo due acidi grassi poli-insaturi sono essenziali: acido linoleico e acido α-linolenico, attivi nella risposta infiammatoria, nel meccanismo di contrazione muscolare, nella coagulazione e, durante la vita intrauterina, per il corretto sviluppo del sistema nervoso del bambino. 2. Fosfolipidi: sono trigliceridi combinati con fosforo, entrano nella costituzione delle membrane cellulari e dei complessi che trasportano i grassi stessi nel sangue (lipoproteine). FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 41 3. Colesterolo: è un alcool con una struttura chimica particolare contenuto negli alimenti di origine animale; nell’uomo viene anche sintetizzato dal fegato. Approfondimento Il burro è meno calorico dell’olio, ma la qualità nutrizionale premia l’olio in quanto ricco di acidi grassi poli-insaturi. I grassi idrogenati sono grassi sottoposti a trattamenti industriali che ne modificano la composizione, rendendoli commestibili o di uso versatile; gli acidi grassi trans per la loro particolare conformazione spaziale sono particolarmente dannosi per la salute di cuore e arterie (quindi meglio poco burro che tanta margarina!) Il pesce azzurro è ricco di grassi (omega-3 e omega-6) assolutamente utili per il nostro organismo in quanto contribuiscono alla prevenzione del danno endoteliale. Approfondimento tecnologico (il fattore di sensibilitA’ insulinica e il rapporto insulina / carboidrati) Il microinfusore ha una funzione (calcolatore di boli o bolus wizard) che ti assiste nel decidere la dose di insulina più adeguata da iniettare, sia per i pasti che per correggere un valore elevato 42 - La merenda di glicemia. Per poter utilizzare questo strumento è necessario inserire alcuni parametri quali il fattore di sensibilità insulinica (FSI) e il rapporto insulina / carboidrati (Ins:CHO), che sono individuali e possono anche dover essere modificati nel tempo. FSI indica di quanti mg/dl si abbassa la glicemia con 1 U di insulina. Si calcola dividendo 1800 per la quantità totale di insulina giornaliera (media di 10 giorni). Facciamo un esempio: se la tua dose totale di insulina media è 50 U, dovrai dividere 1800 per 50 (1800 : 50 = 36). Questo significa che 1 U di insulina farà diminuire la tua glicemia di 36 mg/dl. Il rapporto Ins:CHO, invece, rappresenta un fattore che ci dà l’idea di quanti grammi di carboidrati possono essere metabolizzati da 1 U di insulina. Si calcola dividendo 500 per la quantità totale di insulina giornaliera (media di 10 giorni). Facciamo un esempio: se la tua dose totale di insulina media è 50 U, dovrai dividere 500 per 50 (500 : 50 = 10). Questo significa che 1 U “brucerà“ 10 grammi di carboidrati. Una volta impostati questi fattori, sarà sufficiente inserire nel microinfusore il valore della glicemia e la quantità di carboidrati che si pensa di assumere e in pochi secondi il microinfusore vi suggerirà la dose migliore per quella specifica situazione (tenendo anche conto dell’insulina ancora eventualmente in circolo in quel momento, la cosiddetta insulina attiva). FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 43 SETTIMO incontro Le proteine non devono mai mancare nel tuo piatto ... ovvero i mattoni che costruiscono il corpo Nell’organismo umano le proteine rappresentano la metà di tutti i componenti che costituiscono ed entrano nella struttura di quasi tutte quelle sostanze (enzimi, ormoni, anticorpi, fattori di crescita, fattori della coagulazione, vettori trasportatori di sostanze nel torrente circolatorio, fattori di regolazione intestinale) che sono indispensabili al buon funzionamento della macchina/uomo. La struttura chimica delle proteine comprende carbonio, idrogeno, ossigeno ed azoto che si organizzano in aminoacidi i quali sono le strutture più semplici, il risultato finale della degradazione delle proteine alimentari. La grande variabilità delle proteine presenti nel copro umano è dovuta all’estrema variabilità con la quale gli aminoacidi si organizzano in catene più o meno lunghe e complesse chiamate peptidi. In natura sono presenti più di 5000 tipi di proteine e chissà quante ne verranno scoperte nei prossimi anni! Le proteine hanno prevalentemente una funzione plastica e non 44 - La merenda energetica; essendo nutrienti “nobili“, un’alimentazione sana deve permettere il loro utilizzo solo per la costruzione di organi, apparati, mediatori cellulari. In caso di digiuno prolungato e malnutrizione le proteine vengono degradate a scopo energetico, ma questo è molto pericoloso perché i muscoli vengono danneggiati. Gli aminoacidi sono 20: Otto aminoacidi vengono definiti “essenziali“ cioè non sintetizzabili dall’organismo umano e pertanto devono essere introdotti quotidianamente con gli alimenti: fenilalanina, leucina, isoleucina, lisina, metionina, treonina, triptofano, valina (e l’istidina, ma solo nelle primissime età della vita). Gli altri aminoacidi sono definiti “semi essenziali“, in quanto l’organismo è capace di sintetizzarli in condizioni particolari (cisteina, taurina, tirosina), e “non essenziali“ (alanina, arginina, glicina, prolina, glutammina, serina, acido glutammico, acido aspartico). Il valore biologico delle proteine, ovvero la loro completezza in aminoacidi essenziali, varia notevolmente tra gli alimenti di origine animale, che sono completi, e le proteine di origine FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 45 vegetale (cereali e legumi), che contengono miscele meno “preziose“ di aminoacidi essenziali. Per ovviare a queste caratteristiche chimiche differenti si può ricorrere alla complementarietà: unendo cereali e legumi (esempio pasta e lenticchie o un contorno di fagioli con pane) il valore biologico del pasto si avvicina a quello di una porzione di proteine di origine animale. Un’alimentazione sana prevede l’apporto di circa il 10-13% di proteine, sia di origine animale che vegetale. con possibili ipoglicemie. Se dopo 2 ore la glicemia non si è abbassata o peggio, se è ancora più elevata, la prima cosa da fare è sospettare un’ostruzione o un malfunzionamento del set infusionale e sostituirlo. In questo caso potrebbe essere utile somministrare un po’ di insulina analogo rapido utilizzando una penna. Quando l’iperglicemia si manifesta in occasione del pasto, la dose di correzione andrebbe iniettata da 30 a 60 minuti prima dello stesso, scorporandola dal resto del bolo (da iniettare sempre 15 minuti prima del pasto). Approfondimento tecnologico (iperglicemia) L’iperglicemia è una condizione pericolosa per il tuo organismo così come l’ipoglicemia. Mentre le ipoglicemie vengono sempre corrette, quando si incorre in un episodio di iperglicemia si tende a minimizzare e non sempre si effettua la correzione. Un valore >180 mg/dl, soprattutto se a più di 2 ore di distanza dal pasto, va sempre corretto. Per una correzione ottimale si può utilizzare il calcolatore di boli, inserendo solo il valore della glicemia e seguendo le indicazioni. Ogni correzione non deve essere effettuata a distanza di meno di 2,5-3 ore dalla precedente, per evitare il rischio di sovrapposizione delle curve dell’insulina, 46 - La merenda OTTAVO incontro Sali minerali ... ovvero indispensabili perche’ tutto funzioni Sono numerosi i minerali essenziali alla vita! Si distinguono in minerali presenti in grandi quantità (macro-elementi) da quelli presenti in piccola quantità o oligoelementi (o elementi traccia). FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 47 macroELEMENTI RUOLO BIOLOGICO FONTI ALIMENTARI Alcune curiosita’ Sodio Principale ione extracellulare. Sale da cucina e alimenti conservati. La salsa di soia è un concentrato di sale! Potassio Principale ione intracellulare. Frutta e verdura, in particolare banane e patate. Insieme al sodio regola la trasmissione dell’impulso nervoso; mantiene l’equilibrio tra interno ed esterno della cellula. Forma il succo gastrico, il secreto che da l’avvio alla digestione degli alimenti nello stomaco; permette la conduzione dell’impulso nervoso. Sale da cucina, verdura. Quando ci arrabbiamo lo stomaco brucia! Formazione di ossa e denti; cicatrizzazione delle ferite; contrazione muscolare. Latte e derivati, legumi, ortaggi. Mineralizzazione di ossa e denti; forma composti che prontamente rendono disponibile l’energia. Formaggi, uova, pesce, soft drink. Mineralizzazione ossea; contrazione muscolare; conduzione impulso nervoso. Frutta secca, cioccolato, cereali integrali, verdura a foglia verde. Cloro Calcio Fosforo Magnesio 48 - La merenda Il calcio degli ortaggi e dei legumi è meno disponibile di quello di latte e derivati. Più i formaggi sono stagionati maggiore è il contenuto di fosforo. oligoELEMENTI RUOLO BIOLOGICO FONTI ALIMENTARI Ferro Trasporta ossigeno ai tessuti; funzioni immunologiche (di difesa). Carne e pesce, ciocco- Il ferro degli alimenti animali lato, cereali integrali, è più disponibile di quello legumi, verdura. del regno vegetale (povero Braccio di Ferro!). Zinco Potente antiossidante; essenziale per una crescita armoniosa; costituisce gli anticorpi. Alimenti di origine animale. Le aringhe e le uova sono le fonti alimentari più ricche di zinco. Selenio Potente antiossidante; partecipa alla produzione degli ormoni tiroidei. Carne, pesce, uova. È molto reattivo e a contatto con l’ossigeno si trasforma velocemente! Iodio Essenziale alla creazione degli ormoni tiroidei. Uova, latte, pesce di mare, sale iodato. Una carenza/eccesso di ormoni tiroidei ti rende irritabile! Cromo Costituisce la molecola del RNA. Germe di grano, tè nero. Carenze di cromo aumentano l’intolleranza al glucosio. Fluoro Mineralizzazione ossea; costituisce struttura dello smalto dei denti. Cacao, acqua, uova, tè nero. Una dentatura sana e robusta non può fare a meno del fluoro! Rame Potente antiossidante; costituisce l’emoglobina, l’elastina, il collagene, la mielina. Cacao, ostriche. Le ostriche sono ricche di rame e di… potere afrodisiaco! Crampi dolorosi? Probabilmente abbiamo esaurito le scorte di magnesio! FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Alcune curiosita’ La merenda - 49 Approfondimento Il calcio è uno dei sali minerali presenti nell’organismo e necessario perché tutto funzioni (indispensabile alla vita!). Insieme a sodio, potassio, cloro, fosforo e magnesio, il calcio è uno dei macro-minerali (così chiamati perché presenti in grandi quantità). Il calcio è responsabile della formazione di ossa e denti, della cicatrizzazione delle ferite, e della contrazione muscolare. Il calcio è contenuto nel latte e nei suoi derivati (formaggi, yogurt), nei legumi e negli ortaggi; ma la biodisponibilità di calcio contenuto in questi ultimi (legumi e ortaggi) è molto bassa. Il latte rappresenta quindi la fonte principale di calcio. Due minerali, fosforo e magnesio, insieme al calcio sono responsabili della crescita delle ossa e dei denti, e della contrazione muscolare. È quindi molto importante un giusto equilibrio fra di loro. Solo una corretta alimentazione permette questo equilibrio (i formaggi stagionati ad esempio contengono sia molto calcio che molto fosforo). Per soddisfare il fabbisogno di calcio dobbiamo assumere 100 ml di latte che contengono 120 mg di calcio, pari al 15% della razione giornaliera raccomandata; il formaggio contiene una maggiore quantità di calcio: 100 g di provolone, ad esempio, 50 - La merenda contengono 720 mg di calcio, pari al 90% della razione giornaliera consigliata. Un vasetto di yogurt da 125 ml contiene 156 mg di calcio. Cibi ricchi di calcio, oltre al latte e ai suoi derivati, sono alcune verdure (spinaci 170 mg, rucola 300 mg, fagioli 32 mg, piselli 40 mg, riferiti a 100 g di prodotto), frutta secca (fichi secchi 186 mg, mandorle 240 mg), pesce (acciughe o alici fresche 148 mg, polpo 144 mg). Anche alcuni tipi di acqua sono ricchi di calcio (fare particolare attenzione alle etichette!). Per esemplificare, indichiamo alcuni tipi di acqua minerale e il relativo contenuto di calcio: Boario 183 mg, Fabia 130 mg, Ferrarelle 441 mg, Sangemini 346 mg, San Pellegrino 212 mg, Uliveto 294 mg. Approfondimento tecnologico (quando usare i diversi boli) Come abbiamo visto, il bolo può essere di vari tipi (semplice, prolungato o a onda quadra, combinato oppure a onda doppia). Ma quando dobbiamo usare l’uno oppure l’altro? Per la mia esperienza, ma soprattutto per quella del Doc, il bolo semplice può essere usato con un pasto leggero, a base FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 51 di carboidrati, meglio se di un solo tipo. Prendiamo ad esempio la pizza. Se scegliete quella più semplice, la pizza margherita, un bolo semplice iniettato 15 minuti prima di mangiare è sufficiente per avere buoni valori glicemici fino a 4-6 ore dopo. Se invece consumate un pasto tipico della dieta mediterranea, con primo, secondo, verdura, magari un pezzetto di pane e un po’ di frutta, un bolo ad onda doppia somministrato sempre 15 minuti prima di mangiare, iniettando il 70% della dose subito e il 30% in 4 ore, garantisce la migliore risposta glicemica post-prandiale. Per pasti più elaborati, ricchi di grassi, come una pizza con molta farcitura, un bolo 70/30 in 6 ore (o in alternativa 50/50 in 6 ore) assicura una buona risposta post-prandiale. A proposito di bolo, una regola fondamentale è iniettare la dose di insulina (che sia bolo semplice, prolungato o combinato) 15 minuti prima del pasto. Questo garantisce una migliore risposta post-prandiale della glicemia. Nei soggetti che non hanno il diabete, infatti, proprio appena prima di mangiare è possibile che venga prodotta un po’ di insulina (questa fase della secrezione si chiama “cefalica“ perché viene stimolata dalle sensazioni olfattive e visive del cibo che si sta per mangiare) assolutamente indispensabile per ottenere una risposa della glicemia dopo 52 - La merenda il pasto “normale“. Se, però, la glicemia prima del pasto è elevata è necessario anche un bolo di correzione (meglio se separato dal bolo di pranzo/cena), 30-60 minuti prima, in rapporto al valore dell’iperglicemia. Un’altra cosa che non dovete assolutamente dimenticare, ragazzi, è il bolo prima degli spuntini (a metà mattina a scuola oppure a merenda). Il bolo è necessario tutte le volte che si mangia! FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 53 NONO incontro Vitamine ... ovvero piccoli gioielli molto preziosi Sono sostanze indispensabili per il buon funzionamento del nostro corpo; si possono sciogliere in acqua e si chiamano “idrosolubili“ oppure si possono sciogliere nei grassi e prendono il nome di “liposolubili“. Sono una famiglia molto varia, sia da un punto di vista della struttura sia da un punto di vista nutrizionale. Le vitamine non liberano energia, ma concorrono attivamente ai processi di utilizzo dei nutrienti nell’organismo umano. Spesso esistono in natura come “precursori biologici“, forme inattive che una volta ingerite con gli alimenti svolgono la loro azione biologica. Durante il corso della vita possono crearsi carenze (ad esempio, in seguito a terapie antibiotiche, diete squilibrate, digiuno, malattie) o situazioni di accumulo. Infatti, l’utilizzo di supplementi senza che ve ne sia la necessità (magari documentando l’eventuale carenza con i molteplici strumenti di cui oggi disponiamo), tipico dei nostri costumi moderni, può comportare assunzioni di dosi eccessive e inutili, con ricadute 54 - La merenda negative sulla nostra salute. Le vitamine sono largamente diffuse nel mondo vegetale e animale e solo raramente, e sempre su consiglio del tuo medico, vanno assunte come integratori! Sono sensibili alla luce, alle temperature elevate e interagiscono con l’ossigeno; questo significa che siccome le vitamine si trovano prevalentemente nella verdura e nella frutta, queste vanno consumate prestando attenzione alla cottura (meglio la cottura al vapore o al microonde) e vanno trattate con utensili affilati e di acciaio inox, in tempi brevi. La surgelazione preserva le vitamine di un alimento, mentre le cotture prolungate e la sterilizzazione, le danneggiano pesantemente. Le vitamine “naturali“, quelle della frutta e della verdura, hanno una “marcia“ in più rispetto a quelle degli integratori. La frutta e la verdura, infatti, sono fonte non solo delle “classiche“ vitamine, ma anche di tutta una serie di sostanze ad azione protettiva (pensate agli anti-ossidanti). FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 55 VITAMINE RUOLO BIOLOGICO FONTI ALIMENTARI Alcune curiosita’ VITAMINE RUOLO BIOLOGICO FONTI ALIMENTARI Vitamina A Provitamina A (carotenoidi) Resistenza alle infezioni. Visione notturna e dei colori (crepuscolare). Tuorlo d’uovo, latte intero e derivati, verdura e frutta giallo-arancione e a foglia verde. Per avere una vista infallibile mangia molti agrumi! Gruppo B: Tiamina (B1) Riboflavina (B2) Piridossina (B12) Cobalamina Partecipano nei complicati processi di utilizzazione energetica dei nutrienti. Carne, legumi, cereali integrali, pesce, germe di grano. La vitamina B12 (cobalamina) non è presente nel regno vegetale. Vitamina D Assorbimento del calcio, formazione e modellamento delle ossa. Latte e derivati, tuorlo d’uovo. Latte parzialmente scremato e intero apportano un giusto quantitativo di vitamina D che permette l’assorbimento del calcio. Niacina (vitamina PP) Rende possibile un normale utilizzo dei lipidi a scopo energetico. Tonno, salmone, pollo, manzo, fegato, cereali integrali. Latte e derivati forniscono ‘triptofano’ un aminoacido precursore della niacina. Folacina Preserva la sintesi di DNA, il nostro patrimonio genetico. Vegetali a foglia verde, legumi, carni magre. Durante i primi tre mesi di gravidanza è importante che la mamma assuma acido folico, infatti una sua carenza porta a danni neuronali severi nel bambino (spina bifida). Biotina (vitamina H) Interviene nel metabolismo dei carboidrati e dei lipidi. Largamente presente nel mondo animale e vegetale. Esiste una sostanza nell’uovo, ad azione antinutrizionale, chiamata avidina, che inibisce l’assorbimento della vitamina H. Acido Pantotenico Interviene nel metabolismo dei lipidi. Largamente presente nel mondo animale e vegetale. Permette una buona cicatrizzazione delle ferite; mantiene in buona salute i capelli; se carente può portare a mal di testa e affaticamento generale. Vitamina E Antiossidante, protegge le cellule dalla degradazione da radicali liberi. Olio di oliva, di semi, noci, verdura a foglia verde, uova. Gli “scienziati” la chiamano “tocoferolo”. Vitamina K Permetta la formazione di fattori di coagulazione (formazione ferite). Vegetali a foglia verde, legumi, olio di oliva e di semi, burro. Viene sintetizzata anche dalla flora batterica intestinale; quando manca aumentano le emorragie. Vitamina C (acido ascorbico) Permette una normale sintesi di collagene, anticorpi, ormoni e sostanze che consentono la trasmissione dell’impulso nervoso (neurotrasmettitori). Frutta e verdura giallo-rossa, patate, broccoli, cavoli. È un valido alleato contro il raffreddore! Alcune curiosita’ (segue) 56 - La merenda FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 57 Approfondimento tecnologico (le vacanze) Un problema che si potrebbe riscontrare in occasione di una vacanza, specialmente al mare, è la necessità di sospendere il microinfusore per lunghi periodi per poter fare il bagno (questo potrebbe accadere anche solo quando si trascorre una giornata in piscina o in un parco acquatico). Il microinfusore è studiato per resistere alla caduta accidentale in acqua o agli spruzzi (pensate cosa può succedere se si trascorre un periodo su una barca). È quindi possibile sospendere il microinfusore e sconnetterlo dal corpo. Come ho già detto, se il periodo di sospensione è breve (meno di 60 minuti) non si dovrebbero avere problemi. Se il periodo diventa più lungo è necessario ricordarsi di prendere alcune precauzioni.Di solito è sufficiente riconnettere il microinfusore ogni 2-3 ore e fare una piccola quantità di insulina in forma di bolo che rappresenta la quantità che si perde non potendo fare il basale. Faccio un esempio: sei al mare e vuoi nuotare con i tuoi amici per tutta la mattina. Quando arrivi in spiaggia sospenderai il micro e ti divertirai con gli amici, giocando con la sabbia o facendo un bel bagno. Dopo 2-3 ore ti dovrai ricordare di riattivare il microinfusore per pochi minuti. 58 - La merenda Calcolerai qual è la velocità basale nelle successive 3 ore (diciamo 0,8 U all’ora, pari a 2,4 U nelle 3 ore), la ridurrai del 20% (perché devi tenere conto del fatto che ti stai muovendo, quindi dovrai togliere 0,48 U che possiamo arrotondare a 0,5 U) e ti inietti la dose rimasta in forma di bolo (2,4 U – 0,5 U = 1,9 U). E tutto è molto più semplice di quanto possa sembrare a prima vista. Sarà, poi, sufficiente ripetere questa operazione tutte le volte che ne avrai bisogno, in rapporto al tempo totale che decidi di trascorrere al mare (o in piscina, o in un parco acquatico). In alternativa, è possibile, in accordo con il tuo medico curante, sospendere la terapia con microinfusore per il periodo che trascorri in vacanza e tornare alle iniezioni. A te la scelta! E buon divertimento! DECIMO incontro Acqua da bere, acqua da mangiare ... ovvero come non disidratare il nostro corpo! L’acqua, pur non avendo nessuna caloria, è una componente indispensabile per il nostro organismo; se manca l’acqua l’organismo si disidrata, fino a morire. L’acqua svolge innumerevoli funzioni: è un ottimo solvente per numerose sostanze chimiche; regola il volume cellulare e la temperatura corporea; favorisce i processi digestivi; consente il trasporto dei nutrienti e la rimozione delle scorie metaboliche attraverso l’urina e il sudore; favorisce lo sviluppo muscolare in soggetti che praticano attività fisica; ha un effetto estetico in quanto conferisce forma e rigidità ai tessuti; consente di mantenere adeguatamente umide le superfici di naso, occhi, orecchie. Quantitativamente l’acqua è il costituente principale dell’organismo. In un uomo adulto di 70 kg rappresenta 60 - La merenda approssimativamente il 60% del peso corporeo, cioè circa 40 kg. Le donne, rispetto all’uomo, hanno un contenuto minore di acqua, pari a circa il 50% del peso corporeo (per maggiori riserve di tessuto adiposo rispetto all’uomo). Nei neonati e nei bambini, al contrario, tale percentuale arriva al 75% del peso corporeo. Le bibite zuccherate vanno limitate o evitate. Innalzano bruscamente la glicemia, determinano una riduzione (solo momentanea) del senso di fame e di sete, favorendo, una cattiva alimentazione. Studi scientifici hanno rilevato che il consumo di bevande zuccherate è associato ad un incremento del peso corporeo. La quantità giornaliera di acqua è compresa tra 1000 ml (5 bicchieri, ricordate!) e 2000 ml (10 bicchieri). Il consumo di acqua aumenta: 1. se si svolge attività fisica, per prevenire un innalzamento eccessivo della temperatura corporea; 2. in alta quota; 3. in tutte le occasioni (oltre all’attività fisica) in cui si ha un aumento della sudorazione: stati febbrili, nel caso di perdite idriche dovute a diarrea o vomito; 4. in climi particolarmente caldi (e comunque sempre durante le calde giornate estive). FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 61 Approfondimento tecnologico (l’attivita’ sportiva) Lo sport e il movimento dovrebbero fare parte della tua vita, sempre. Lo sport fa bene, aiuta ad utilizzare meglio il glucosio, riduce i valori dei grassi nel sangue (trigliceridi e colesterolo), dà maggiore salute al tuo corpo. Coniugare, però, attività sportiva e terapia insulinica non è sempre facile. Il microinfusore ti aiuta! Basta seguire alcune semplici regole. Nella figura troverai queste indicazioni che riassumo velocemente: È possibile fare attività sportiva indossando il microinfusore, senza bisogno di sospenderlo. In questo caso, ricordarsi di iniziare un basale temporaneo in riduzione del 20-30% al termine dell’esercizio. Se non è possibile indossare il micro durante lo sport, sospenderlo senza fare boli di correzione, a meno di una glicemia >180 mg/dl (in questo caso fai solo il bolo per la correzione). In questo caso, ricordarsi di iniziare un basale temporaneo aumentato del 20-30% alla fine dell’esercizio. Dopo l’attività sportiva, è consigliabile usare il basale temporaneo piuttosto che il bolo di correzione. Se l’attività fisica dura più di 2 ore, fare il bolo di correzione 62 - La merenda solo dopo la seconda ora. Il bolo di correzione va calcolato sommando la quantità di insulina che si farebbe se il basale fosse attivo, ridotto del 30% (ad esempio, 0,9 U/h per 2 ore = 1,8 U ridotte del 30% = 1,3 U). Glicemia pre-esercizio >100 mg/dl <180 mg/dl Se glicemia <100 mg/dl: correggere glicemia assumendo 15/30 g CHO controllare glicemia dopo 30 minuti Se glicemia >180 mg/dl: fare un bolo di correzione controllare glicemia dopo 30 minuti o più raccomandazioni suggerite per la gestione ottimale della terapia con microinfusore in caso di attivita’ sportiva in bambini con diabete tipo 1 Microinfusore Micro ON Se esercizio 60 minuti Se esercizio 90-120 minuti Assumere 15 g CHO dopo 60 minuti e a fine esercizio Basale temporaneo –20-30% per 4 ore dopo esercizio Assumere 15 g CHO a fine esercizio Basale temporaneo –20% per 2 ore dopo esercizio FAST O SLOW MERENDA RICETTE Micro OFF CONSIGLI Se esercizio 60 minuti Assumere 15 g CHO a fine esercizio Basale temporaneo +20% per 2 ore dopo esercizio Se esercizio 90-120 minuti Assumere 15 g CHO dopo 60 minuti e a fine esercizio Basale temporaneo +20-30% per 4 ore dopo esercizio La merenda - 63 UNDICESIMO incontro innanzitutto, che cosa c’è nella confezione, ad esempio “confettura“ o “maionese“, tutti gli ingredienti, il peso, il luogo e la ditta produttrice, la data di durabilità o di scadenza, (quando occorre) le modalità di conservazione e preparazione. Etichette nutrizionali ... ovvero se li conosci (i pericoli) li eviti! Le etichette sono come un libro da leggere attentamente e, tra i vari generi di libri, somigliano ai “gialli”: alcune notizie sono scritte chiaramente, altre sono un po’ nascoste e altre ancora sono indizi da interpretare. Mettendo insieme tutti i tasselli si possono trarre conclusioni molto interessanti: facendo attenzione al peso netto e alla qualità del prodotto (ad esempio, controllando sull’etichetta la presenza di ingredienti freschi o pregiati), si può capire se il prezzo è davvero conveniente. La prossima volta che andate al supermercato, potreste divertirvi a condurre una piccola indagine alla Sherlock Holmes sui cibi che mettete nel carrello e, anziché l’assassino, scoprirete alla fine il “miglior acquisto“. Leggere sempre l’etichetta dei prodotti alimentari e il cartello degli ingredienti esposto negli esercizi pubblici: è la regola numero uno per capire che oggi ad occhi chiusi non si deve comprare più nulla. I produttori hanno l’obbligo di indicare: 64 - La merenda Inoltre, secondo le indicazioni di una Direttiva Europea, le etichette possono riportare una tabella nella quale è indicato (in kilocalorie) il valore energetico dell’alimento: informazione molto utile per conoscere esattamente quante calorie forniscono 100 grammi del prodotto. Nella stessa tabella è indicata anche la quantità dei principali nutrienti contenuti nel prodotto, come proteine, carboidrati e grassi, eventualmente anche zuccheri semplici, grassi saturi, fibre alimentari e sodio, nonché vitamine e sali minerali se presenti in quantità significative. Tutte queste informazioni devono essere anche in lingua italiana. L’elenco degli ingredienti deve comprendere “qualsiasi sostanza, compresi gli additivi, utilizzata nella fabbricazione o nella preparazione di un prodotto alimentare ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata”. Ricorda che FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 65 tutti gli ingredienti utilizzati sono indicati sull’etichetta e sono elencati in ordine decrescente di quantità presente nel prodotto. Tabella nutrizionale: l’etichetta normale non dichiara le quantità dei singoli ingredienti, mentre con l’etichetta nutrizionale il consumatore sa anche quanto mangia e questo è ancora più utile in caso di diete o situazioni particolari. Approfondimento tecnologico (i set infusionali) Parte integrante del microinfusore è il set infusionale, quella parte costituita da un lungo tubicino (60 o 90 cm) che ad un’estremità è collegato al serbatoio che contiene l’insulina (ed è alloggiato nel microinfusore), mentre dall’altra è connesso al catetere che si posiziona sottocute. Esistono diverse tipologie di cateteri sottocutanei: quelli che si inseriscono a 90° e quelli che si inseriscono a 45°. Anche la lunghezza dell’ago è differente per rispondere a differenti esigenze (6 mm, 9 mm, 13,5 mm, 17 mm). Una volta inserito il catetere sottocutaneo, l’ago guida viene sfilato e nel sottocute resta solo il catetere, che può restare in sede per un massimo di 3 giorni. Vista la lunga permanenza del catetere in sede, si raccomanda 66 - La merenda la massima pulizia al momento del suo inserimento, al fine di evitare il più possibile il rischio di infezioni locali. A tale scopo si raccomanda di disinfettare con cura la zona in cui si intende inserire il catetere, facendola poi asciugare bene per una perfetta adesione del cerotto. Un altro accorgimento può essere quello di utilizzare una pomata antibiotica da applicare sul sito di inserzione una volta rimosso il catetere. L’inserzione del catetere, viste le dimensioni estremamente ridotte, non è più fastidiosa di una iniezione con la siringa o lo stiloiniettore; se però ve ne fosse la necessità, è meglio utilizzare il ghiaccio spray per anestetizzare con rapidità la cute interessata piuttosto che le pomate anestetiche che richiedono tempi lunghi e a volte, se non rimosse completamente, non garantiscono una perfetta adesione del cerotto alla cute. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI La merenda - 67 Terza parte Le ricette TORTA al CIOCCOLATO La torta al cioccolato è un’ottima merenda, semplice, facile da preparare e gradita a molti bambini. Ti propongo questa ricetta. … qualche consiglio per una merenda sana e gustosa! Ingredienti: 250 gr fecola di patate 200 gr burro 4 uova (solo tuorlo) 200 gr zucchero 250 gr cioccolato fondente mezza bustina di lievito FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Preparazione: Montare il burro e lo zucchero fino ad ottenere una morbida spuma. In seguito aggiungere solo i tuorli d’uovo, poi la fecola e il lievito. Aggiungere al composto il cioccolato fondente precedentemente fuso. Montare i tuorli a neve ed aggiungerli delicatamente al composto, girando con una spatola dall’alto verso il basso. Mettere in una teglia da 24 cm e infornare a 180 gradi per 40 minuti circa. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Le ricette - 69 TORTA di MELE In alternativa alla torta al cioccolato, un altro dolce che riscuote sempre il gradimento di voi ragazzi, ma sono sicuro anche dei vostri genitori, è la torta di mele. Ecco come la preparo io. Versare il composto in una teglia imburrata ed infarinata di circa 24 cm, sistemare le mele a raggiera, spolverizzare con un pochino di zucchero ed infornare a 180 gr per 35 minuti (tempo che può variare in funzione del tipo di forno). Buon appetito! Ingredienti: 200 gr farina 00 60 gr olio extravergine d’oliva 2 uova intere 130 gr zucchero buccia e succo di 1 limone mezza bustina di lievito 4 mele di medie dimensioni (ciascuna tagliata in 8 parti) Una tazzina di latte Consigli: Preparazione: Sbattere le uova con lo zucchero, unire l’olio, il succo e la buccia grattugiata del limone, la farina e il lievito sciolto nella tazzina del latte. 70 - Le ricette Una fetta di torta si accompagna bene con un frutto di stagione, diventando una merenda sana ed equilibrata. Si raccomanda di bere acqua (per evitare di aumentare la quota di zuccheri semplici, già ben rappresentati nel dolce). FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Le ricette - 71 PANE e SALUMI Le Un’altra merenda gustosa è un panino con un salume (salame, prosciutto crudo, bresaola, coppa). La ricetta è semplice e facile. Basta prendere un bel panino, tagliarlo a metà stando attenti a non tagliarsi le dita e imbottirlo con 50 gr di salume a piacere. Se vuoi rendere la merenda ancora più golosa e stupire i tuoi amici, prepara un panino a testa, con diverse farciture, taglia a metà ciascun panino e fai in modo di assaggiarne due metà. In questo modo tu e i tuoi amici senza aumentare le calorie e la quota di carboidrati potete gustare una merenda varia e appetitosa. Una possibile variante è sostituire il pane bianco con il pane integrale. Non l’hai mai provata? Coraggio, è favolosa! E in più ti permette di ridurre la quantità di carboidrati, perché se ricordi quello che abbiamo detto prima, le fibre non contano (perché non vengono assorbite). Ecco un’altra possibile merenda che piace a tutti i bambini, è semplice da preparare e ti aiuta a riscoprire quei sapori a cui forse non sei abituato, ma che erano molto familiari ai tuoi genitori e ai tuoi nonni: sto parlando di pane burro e zucchero, pane olio e sale, pane e marmellata, pane e pomodoro (che qualcuno chiama anche frisella col pomodoro). Sono tutte molto facili da preparare. Procurati del pane casereccio (provalo anche in versione integrale!), taglialo a fette e farcisci ciascuna fetta a tuo piacimento: con un velo di burro e una spolverata di zucchero, oppure con un filo di olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale, con un velo di marmellata (magari scelta fra quelle con un minore carico di zucchero, che sono anche più buone perché hanno una percentuale maggiore di frutta, oppure usando una marmellata fatta in casa), oppure con un pomodoro tagliato a dadini piccoli piccoli e conditi con un filo d’olio, poco sale e una spolverata di origano. Mangiare per credere! Sapori antichi, ma sempre attuali e golosi! 72 - Le ricette FAST O SLOW MERENDE di una volta MERENDA RICETTE CONSIGLI PANE e CIOCCOLATO MACEDONIA Una variante al pane e Nutella®, a mio parere molto più gustosa, è pane e cioccolato. Fondente o al latte, scegli tu. Ti procuri due fettine di pane casereccio (meglio se integrale), una tavoletta da 50 gr di cioccolato (io preferisco quello fondente, ma se ti va puoi usare anche quello al latte), la inserisci fra le due fette di pane e buon appetito! Una merenda molto fresca, adatta al periodo estivo in cui vi è una maggiore necessità di un’idratazione ottimale (visto tutti i liquidi che si perdono con il sudore) è la merenda a base di frutta. È sufficiente procurarsi 3 o 4 tipi di frutta diversi, rigorosamente di stagione, lavarla, pulirla bene dagli scarti, magari senza togliere la buccia che è ricca di vitamine e fibre, tagliarla in piccoli pezzi, metterla in una ciotola capiente, bagnarla con il succo di 1 o 2 limoni (dipende quanta macedonia state preparando), mescolare il tutto e assaggiare quanto è buona questa merenda. Una variante gustosa è quella con dello yogurt, meglio se bianco e se di origine artigianale oppure, per i più golosi, con una pallina di gelato alla vaniglia o alla crema. Se il periodo dell’anno lo permette, utilizzate anche i frutti di bosco (mirtilli, more, lamponi, fragole, ribes) che rappresentano la frutta più ricca di fibre! 74 - Le ricette di frutta (con lo yogurt) PROSCIUTTO e MELONE In estate quando i meloni sono succosi e dolci, due fettine di melone accompagnate da due fettine di prosciutto crudo di ottima qualità sono una bella merenda alternativa. MERENDE d’autore 1 (Merende di Gianluca Modugno, chef dell’Isola di Wight) SGONFIOTTI DI RICOTTA SEIRASS fritti ripieni con prosciutto cotto e fontina FAST FOOD So che molti di voi amano fare merenda nei fast food. Non è proprio una scelta sana, e dovrebbe essere limitata il più possibile. Questo però non significa rinunciare ai piaceri di un buon hamburger che potete preparare anche in casa. Dopo aver fatto cuocere in una padellina antiaderente il vostro hamburger e dopo aver scaldato un po’ il pane nel forno (un panino di quelli al latte va benissimo), potete preparare il vostro hamburger guarnendolo con una foglia di insalata e una bella fetta di pomodoro. Non sentirete la mancanza della maionese o di altre salse, spesso ricche di sale e di grassi. Così facendo non dovete rinunciare ad una merenda golosa, salvaguardando però la vostra salute. 76 - Le ricette Ingredienti: Pasta per gli sgonfiotti: 500 g farina 00 250 ml latte intero 100 g ricotta di Seirass 50 g burro 1 cucchiaino di sale e 2 di zucchero 1 cubetto da 25 g di lievito di birra fresco Preparazione: Mettete la farina a fontana su una spianatoia e all’interno versate il latte tiepido con il lievito di birra sciolto, il burro ammorbidito, la ricotta, il sale e lo zucchero. Impastate fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea, FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Le ricette - 77 riponetela in una terrina, incidetela con un taglio a croce e coprendola con un canovaccio fatela riposare in un luogo tiepido ed asciutto per almeno 1 ora e mezza. Rompete la lievitazione, stendendo la pasta con un mattarello e tiratela ad uno spessore di circa 3-4 mm. Con un bicchiere formate degli stampi tondi e metteteli a riposare su un vassoio spolverizzato di farina, per circa 45 minuti. Portate nel frattempo l’olio in temperatura a 160° e friggeteli da ambo i lati (si gonfieranno come palloncini). Riponeteli ad asciugare su carta assorbente e spolverizzateli con sale. Attendiamo che lo sgonfiotto si intiepidisca per farcirlo in seguito, come un comunissimo panino, ma con il gusto di una frittella. MERENDE d’autore 2 CROSTATA zenzero, pere e cioccolato Ingredienti: Pasta frolla: 500 g farina 200 g burro 120 g zucchero 4 uova zenzero fresco scorza di arancia e di limone sale Ripieno: 450 g cioccolato fondente 300 g panna fresca 12 pere Kaiser 4 arance 1 baccello di vaniglia anice stellato zucchero cacao Preparazione: Pelate le pere, tagliatele a metà, liberatele dal torsolo e fatele sobbollire per 35 minuti in 3 litri di acqua con 10 cucchiai di zucchero, una stella di anice, una rondella di arancia e le scorze di tutto il frutto. Lasciatele poi raffreddare nel loro sciroppo. 78 - Le ricette FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Le ricette - 79 Pasta frolla: strofinate la farina e il burro morbido ottenendo un mucchio di briciolame che raccoglierete sulla spianatoia facendo la fontana; al centro mettete un tuorlo e mezzo uovo, lo zucchero, un po’ di scorza di arancia e di limone grattugiata, 6 cucchiaini di succo di zenzero e un pizzico di sale. Impastate tutto molto rapidamente; avvolgete la pasta in poca pellicola e passatela a riposare in frigo per 30 minuti circa. Stendete la pasta ad uno spessore di 3-4 mm e ricoprite una tortiera bassa. Rivestitela di carta da forno, riempitela di legumi secchi e infornatela a 200 °C per 15 minuti, quindi liberatela da carta e legumi e cuocetela in bianco per altri 20 minuti. Infine sfornatela, lasciatela raffreddare e sformatela. Scaldate a bagnomaria la panna con la polpa di mezzo baccello di vaniglia, un po’ di scorza di arancia grattugiata e il cioccolato a pezzettini, mescolandolo fino a quando non si sarà sciolto. Distribuite la crema nel guscio di pasta frolla, freddo, completate con 5 pere, sgocciolate e ridotte a fettine senza tagliare l’apice, in modo che formino un ventaglio, spolverizzate di cacao e guarnite a piacere con la pera rimanente. 80 - Le ricette TÈ con i biscotti Per finire una merenda leggera, da gustare in una fredda giornata d’inverno dopo aver fatto tutti i compiti di scuola. Preparate un buon the (scegliendo magari fra infusi diversi quello che più solletica il vostro olfatto e il vostro palato) e lo accompagnate con 3-4 biscotti frollini. Poche calorie, una dolce coccola e come al solito tanto gusto. Buona merenda a tutti! FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Le ricette - 81 Quarta parte Alimentarsi bene conviene Per ottenere buoni risultati, è necessaria la collaborazione di tutta la famiglia. Per i bambini gli alimenti non sono solo una fonte energetica, ma forniscono anche tutti i nutrienti indispensabili per una crescita armoniosa e lo sviluppo psico-motorio. Per “crescere in salute“ è opportuno imparare a scegliere gli alimenti in modo sapiente, con un occhio al gusto! L’uomo nasce “onnivoro, deve pertanto potersi nutrire, soprattutto durante la crescita, con una varietà di alimenti di origine animale e vegetale. Solo così si assicura una crescita sana. I diversi alimenti contengono qualità e quantità diverse di nutrienti. Come fare? 1. Variare il più possibile la dieta, scegliendo tutti i giorni alimenti diversi al passo con le stagioni. 2. I cereali e i loro derivati (pane, pasta, riso, orzo) sono fondamentali per l’equilibrio alimentare quotidiano. È importante preferire i cereali integrali, ricchi di fibra alimentare, un nutriente utile alla buona funzionalità dell’intestino che, inoltre, è in grado di indurre un senso di sazietà (ci aiuta pertanto a limitare le “crisi di appetito“). Consigli pratici … qualche consiglio per orientarsi fra carboidrati, calorie e gusto! FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Consigli pratici - 83 Le patate sono tuberi che possono sostituire, i cereali. Si raccomanda di limitare il consumo di patate fritte (anche quelle cucinate al forno!). 4. I legumi dovrebbero essere consumati con maggior frequenza nell’arco della settimana: ceci, fagioli, lenticchie, soia, piselli sono un valido alleato per nutrirsi con gusto limitando l’apporto di grassi animali e di colesterolo. Via libera a minestroni, sughi, contorni a base di legumi sia freschi che surgelati o secchi da consumarsi almeno 3-4 volte a settimana. 5. Consumare almeno una porzione di latte o yogurt al giorno (la cui quantità varia in base all’età; ad esempio, i bambini in età scolare dovrebbero consumare 2 porzioni di latte o di yogurt (125 gr/porzione), fondamentali per assicurare l’apporto di calcio e vitamina D che fortifica le ossa. Nel caso di intolleranza al lattosio, lo zucchero presente nel latte, si dovrebbe ricorrere a latte “delattosato“ o a yogurt che, essendo un latte fermentato, contiene lattosio già scisso ovvero già digerito e più facilmente assimilabile. È pericoloso eliminare completamente dalla dieta quotidiana il latte e i suoi derivati. Non esistono, infatti, in natura alimenti che siano in grado di fornire calcio e vitamina D ad elevata biodisponibilità come questo gruppo di alimenti. Per contro, è opportuno considerare il formaggio un alimento ad elevato valore nutrizionale, un “secondo” a tutti gli effetti e non un “di più” a conclusione del pasto. Nell’arco della settimana (considerando 14 pasti tra pranzo e cena) si raccomanda di rispettare le seguenti frequenze di consumo: 1. 3-4 porzioni di carne (dando la preferenza a carni bianche) privata sempre del grasso visibile e della pelle nel caso di pollo e tacchino. 2. 3 porzioni di pesce (anche surgelato) eventualmente utilizzato per preparare sughi o polpette con verdure. 3. 2 porzioni di formaggio: l’abitudine al consumo di parmigiano sulla pasta dovrebbe essere ridimensionata; è utile soprattutto nei casi di inappetenza o quando non sono graditi altri tipi di formaggio. 4. 1 porzione di salumi sempre sgrassati. 5. 3-4 porzioni di legumi, meglio se associati a cereali (riso e piselli, pasta e lenticchie). 6. 1 porzione di uova: sode, in frittata, strapazzate con verdure, meglio non fritte. Limitare il consumo di pasta all’uovo. 3. 84 - Consigli pratici FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Consigli pratici - 85 7. 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione: le verdure che normalmente non sono molto gradite ai bambini possono essere aggiunte a sughi, polpette, frittate al forno. Limitare il consumo di frutta secca e oleosa solo in occasioni speciali. 8. in caso di sete, bere almeno 5/6 bicchieri di acqua, cercando di limitare alle occasioni “speciali“ il consumo di soft drink zuccherati (tè in bottiglia, succhi di frutta, aranciata, coca-cola) che non dovrebbero essere “mai“ consumati durante il pasto! Pasta riso orzo Pane Pane Fette Legumi comune integr. biscot. Patate Gnocchi secchi Asilo Nido 20 40 25 50 30 60 20 40 – 150 – 100 30 60 S. Materna 50 60 75 50 200 120 70 S. Elementari 60 70 75 90 90 105 60 70 240 280 150 170 85 105 S. Medie 80 90 100 100 110 125 120 135 150 80 90 100 320 360 400 200 220 250 115 130 150 9. e’ sconsigliato l’utilizzo di alimenti light e dolcificanti in genere, perché la mancanza di grassi (che danno senso di sazietà) ne fanno spesso consumare quantità eccessive. Per creare porzioni idonee in base all’età, ecco di seguito una tabella delle porzioni di riferimento (espressa in grammi) per fasce di età. È possibile sostituire gli alimenti che sono fonti di carboidrati nel rispetto del contenuto equivalente: scorrendo la riga corrispondente all’età di vostro figlio troverete le porzioni sostituibili. I carboidrati devono rappresentare la quota calorica principale dell’alimentazione giornaliera e pertanto è opportuno che non manchino mai a tavola!!! 86 - Consigli pratici Le proteine, nobili nutrienti indispensabili alla crescita e al mantenimento dello stato di salute, sono di natura animale (carne, pesce, uova, latte e derivati, salumi) e vegetale (legumi, cereali). L’equilibrio vince: imparare a consumare porzioni idonee di alimenti proteici nell’arco della giornata aiuta a crescere in salute riducendo i rischi legati ad un carico proteico eccessivo (danno renale) che possono verificarsi anche a distanza di parecchi anni. FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Consigli pratici - 87 PORZIONI MEDIE PER FASCE DI ETA’ Formaggi Carne Salumi Uova/ sett. Legumi secchi Pesce Latte (ml) Asilo Nido 40 50 30 n. 1 30 60 100 S. Materna 50 60 40 n. 1 40 70 150 S. Elementari 60 70 50 n. 2 60 80 200 S. Medie 80 80 60 n. 2 70 90 200-250 Frazionare la giornata alimentare in almeno 4/5 pasti giornalieri, recuperando la sana abitudine della prima colazione al mattino e della merenda al pomeriggio; è importante rispettare gli orari evitando di consumare cibo davanti alla TV o mentre si gioca con il computer. Questo, infatti, è il modo migliore per ingrassare senza rendersene conto. Non utilizzare i dolci e le bevande zuccherate come premio o per risolvere situazioni di tensione; concedersi invece una volta a settimana una “coccola“ alimentare! Non saltare mai i pasti e gli spuntini e non mangiare di fretta. 88 - Consigli pratici Cosa metto nel carrello della spesa? Preparare sempre una lista della spesa con un’idea settimanale di menù che aiuta ad organizzare la dispensa e a mangiare sano. Limitare i cibi precotti ed elaborati solo in occasioni particolari. Nel caso di impossibilità di preparare gli ortaggi, scegliere le verdure già pulite e/o già cotte piuttosto che eliminarle dal pasto. Evitare di comprare dolciumi in genere o snack salati, che sono comunque una tentazione… irresistibile! Maionese e salse in genere vanno consumate con molta cautela! La pizza deve essere considerata un piatto unico, meglio se non farcita; è, infatti, un piatto nutrizionalmente completo e non ha bisogno di aggiunte (ad eccezione delle verdure!). Il conteggio dei carboidrati ... ovvero “dare” i numeri per essere liberi e alimentarsi con gusto (cenni di conteggio dei carboidrati) I carboidrati e la fibra sono (tra i macronutrienti) i maggiori responsabili dell’andamento della glicemia. Infatti, nella maggior parte dei casi dopo 20-90 minuti dalla loro assunzione circa FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Consigli pratici - 89 il 90% è trasformato in glucosio e messo in circolo. Le proteine, invece, possono essere trasformate in glucosio, anche se solo parzialmente e con maggiore lentezza, e successivamente messe in circolo a distanza di 4-6 ore dalla loro assunzione; solo il 10% dei grassi, infine, si trasforma in glucosio. Tuttavia, pasti ricchi in grassi possono indurre una resistenza all’azione dell’insulina e causare iperglicemia tardiva. Alcuni fattori possono influenzare la risposta della glicemia, quali: l’indice glicemico e il carico glicemico del pasto, la presenza di fibra alimentare, il momento della giornata in cui avviene il pasto, variazioni interpersonali (soprattutto all’esordio del diabete e nei primi anni di malattia). Una dieta equilibrata (che può pertanto diventare “protettiva“ nei confronti del raggiungimento e il mantenimento di un buon compenso della glicemia) deve prevedere una giusta ripartizione tra nutrienti: il 58-60% delle calorie giornaliere introdotte deve provenire dai carboidrati, meglio se complessi, il 25-27% dai grassi, meglio se di origine vegetale o ricchi di omega-3 e omega-6; la quota restante delle calorie deve essere fornita dalle proteine, con particolare attenzione al rapporto vegetali/animali. L’apporto di fibra alimentare deve essere costante e prevedere almeno 25-30 gr/die. 90 - Consigli pratici Il controllo della glicemia postprandiale, ma in modo più generico il compenso glicemico, è espressione del contenuto di carboidrati e fibra alimentare introdotti con la dieta e da esso dipende il fabbisogno insulinico. Scopo del conteggio dei carboidrati è quello di aiutarti ad essere autonomo nel saper quantificare il contenuto di carboidrati di un pasto, e ad utilizzare questo dato per calcolare al meglio la dose di insulina necessaria, rendendo la terapia dietetica flessibile. Il percorso educativo che porta a conoscere il conteggio dei carboidrati deve essere condotto da un team (diabetologo e dietista) e ha come principale attore il paziente (cioè te o la tua famiglia quando sei ancora troppo piccolo) che è parte attiva di tutto il lavoro. Si identificano 3 livelli di approfondimento, progressivamente più complessi che richiedono al soggetto una maggiore abilità e un buon livello di esercitazione: Primo livello: incoraggiare l’assunzione costante di carboidrati ai pasti e agli spuntini per ottimizzare la risposta della glicemia dopo i pasti. Gli obiettivi specifici del primo livello sono: riconoscere le fonti alimentari di carboidrati, riconoscere le diverse tipologie di carboidrati, FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Consigli pratici - 91 imparare a registrare i consumi ed annotarli nel diario alimentare, saper determinare la porzione di carboidrati assunti con la dieta abituale (pesi e misure di riferimento, album fotografici), rispettare l’assunzione del quantitativo di carboidrati concordato. Secondo livello: saper quantificare la porzione di alimento e la relativa quantità di carboidrati. Gli obiettivi specifici del secondo livello sono: allenarsi a stimare a vista la porzione di alimento e la quantità di carboidrati in essa contenuta, acquisire spirito critico sulla propria giornata alimentare e sul consumo di carboidrati. Terzo livello: è indicato soprattutto per i ragazzi con scarso compenso metabolico e si prefigge di stabilire il rapporto carboidrati assunti/insulina nelle situazioni di vita quotidiana, e in situazioni estemporanee (sport, ristorante, vacanze, ecc.) che possono avere ricadute importanti sulla glicemia. Gli obiettivi specifici del terzo livello sono: individuare il proprio rapporto insulina/carboidrati, individuare il rapporto di sensibilità insulinica, imparare a consumare pasti a contenuto di carboidrati variabile, con orari flessibili apportando le opportune correzioni. Porzione Indice Carico CHO Kcal glicemico glicemico Fibre Bolo indicato Torta al cioccolato 100 gr 27,6 315 38 13,98 0 Semplice Torta di mele 100 gr 32,5 159 60 19,35 1,3 Semplice Pane e salame 60 gr + 50 gr 35,1 346 70 24,19 1,9 Onda doppia 80/20 in 30 min Pane 60 gr + 50 gr 34,6 303 70 24,19 1,9 Onda doppia 80/20 in 30 min 60 gr 34,9 360 70 24,19 1,9 Onda doppia 80/20 in 30 min 60 gr + 15 gr 43,4 195 66 28,59 2,2 Bolo semplice 60 gr + 8 gr + 5 gr 39,9 242 40 27,75 1,9 Onda doppia 70/30 in 30 min 60 gr + 10 gr 29,1 224 78 24,19 3,9 Bolo semplice 60 gr + 100 gr 37,4 268 68 25,26 2,9 Bolo semplice 60 gr + 30 gr 59,4 419 59 34,88 5,9 Bolo semplice 200 gr 34,1 201 50 17,10 4,5 Bolo semplice e prosciutto crudo Pane e coppa Pane e marmellata Pane, burro e zucchero Pane, olio e sale Pane e pomodori Pane e cioccolato Macedonia (segue) 92 - Consigli pratici FAST O SLOW MERENDA RICETTE CONSIGLI Consigli pratici - 93 Porzione Prosciutto e melone Prosciutto e fichi Hamburger Sgonfiotti ricotta, prosciutto cotto 200 gr + 40 gr Indice Carico CHO Kcal glicemico glicemico Fibre 14,8 180 61 9,03 1,4 Bolo indicato Onda doppia 70/30 in 30 min 230 gr + 30 gr 14,6 175 61 8,88 2,6 Onda doppia 70/30 in 30 min 110 gr 27,3 266 – – 1,8 Onda doppia 60/40 in 30 min 4 pezzi pari a 80 gr 26,8 256 – – 1,1 Onda doppia 60/40 in 30 min Crostata zenzero, pere e cioccolato Te’ con i biscotti 94 - Consigli pratici 100 gr 67 492 – – 0 Bolo semplice 1 tazza + 4 biscotti 32 213 68 3,55 1 Bolo semplice Citazione Ringraziamenti Un ringraziamento particolare a: Dr.ssa Alessandra De Palma, dr. Daniele Spiri, dr.ssa Chiara Mameli, dr.ssa Laura Santoro, dr.ssa Elisa Giani, dr.ssa Alessandra Gazzarri, dr.ssa Maddalena Macedoni, dr.ssa Sara Mazzantini, Francesca Redaelli, Laura De Angelis, Matteo Ferrai, dr.ssa Magalì, Monique Grazzini, dr.ssa Laura Nicora. La Caposala Isabella Colombo e tutte le infermiere della Pediatria, Anna Marino e Rossana Pozzi, educatrici del Comune di Milano. Tutti i bambini e i ragazzi che sono intervenuti alle merende e i loro genitori. Con il sostegno di: Ministero della Salute Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA - POLO UNIVERSITARIO Con il contributo non condizionante di: Copyright® Ospedale Sacco Clinica Pediatrica (Direttore prof. GV Zuccotti) Grafica e impaginazione: Promedia Solutions srl, Torino Copertina: Promedia Solutions srl, Torino Stampa: Vincenzo Bona spa Prima edizione: novembre 2010