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Le Nostre Poesie (e non solo) Sintesi del lavoro di ricerca e riproduzione effettuato durante l’anno scolastico 2011-2012 dalle classi 4e A-B della Scuola Primaria di Sinalunga Realizzazione a cura della Biblioteca Comunale di Sinalunga eBook Marzo 2013 ALUNNI 4° A AGNELLI FILIPPO BOSCAGLI MARTINA BURACCHI ALLEGRA CENNI ALESSANDRA CONZA JACOPO DE SIMONE GABRIELE DI BENEDETTO GABRIELE DI DOMENICO CRISTIAN DI GORO GIULIA FALINI FRANCESCO GIANNETTONI BIANCA MENDITTO DYLAN MUSCATIELLO MARIELLO NANUSHI BRISILDA PERUGINI FILIPPO REGOLI VITTORIA RICCARELLI VITTORIA SPOTORNO GAIA TAMMARO ELISA ALUNNI 4° B BANDINI FABIO BIANCONI GLIULIA BURACCHI ELISA COPPOLA MICHELA D’AMICO MATTEO ELEZI MILENA FARALLI GIULIA MERCURI HELENA MUNICCHI DAVIDE NAPOLITANO CARMEN PAGLIARULO EMIL PINSUTI PIETRO RADUELA ALEXANDRA SCARPINI SIMONE TERROSI LETIZIA VIRZI MELANIE INSEGNANTI CARONI NADIA - GIULIANI LUCIA - LANGELLOTTI SABRINA PACE VITTORIA - VESSICHELLI ANTONELLA Questo è l’occhio bello questo è suo fratello questa è la gotina questa è la sorellina questa è la piazzina questa è la porticina e questa è la campanellina dilin dilin dilon. Batti le mani ecco la micia lo spagnolo senza camicia lo spagnolo camicia non ha batti le mani che viene papà! Mano Mano piazza di qui passò una lepre pazza questo la vide questo l’ammazzò questo la mise in pentola questo la mangiò e al povero mignolino non gliene restò neanche un pezzettino. La bella lavanderina La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città fai un salto fanne un altro fai la giravolta falla un’altra volta inginocchiati addormentati indovina: chi ti mette il fazzoletto in testa? Guarda in su guarda in giù dai un bacio a chi vuoi tu. Hai tu penna e calamaio? Hai qualcuno che ti ama? Sai tu dir come si chiama? Se quell’uno ti amerà Questo dito scrocchierà. Tre tazzine di caffè me le bevo tutte e tre tre e tre fanno sei sei e sei fanno dodici dodici e dodici ventiquattro uno due tre e quattro. RINOCERONTE Rinoceronte La palla sotto il ponte Che salta, che balla Che gioca con la palla Che sta sull’attenti Che fa i complimenti Che dice buongiorno Guardandosi attorno, gira e rigira la testa mi gira mi gira e non ne posso più cara pallina,cadimi giù! ERO IN BOTTEGA Ero in bottega tiche tach che lavoravo tiche tach e non pensavo tiche tach alla prigione tiche tach ma un certo giorno tiche tach venne una guardia tiche tach di polizia tiche tach mi portò via tiche tach alla prigione tiche tach ma io furbone tiche tach presi un melone tiche tach e lo tirai tiche tach sul suo testone tiche tach SULLE GINOCCHIA Staccio Buratto Martino e cavallaccio Martino andò al Colle tornò tutto molle molle asciutto aprimi l’uscio l’uscio non lo voglio aprire casca casca giù a dormire. Arrì arrì arrò piglia il ciuco che ti dò per andare a casa mia ti daran le fave cotte per scorreggiar tutta la notte. CON LA CORDA Cameriera! Cosa desidera? Un caffè. Eccomi qua. Quanto costa? Trenta lire. Uno due tre quattro cinque sei sette otto nove dieci undici dodici tredici quattordici quindici sedici diciassette diciotto diciannove venti ventuno ventidue ventitre ventiquattro venticinque ventisei ventisette ventotto ventinove trenta. CON LA PALLA Muovendomi stando fermo con un piè con una mano batti batti zigo zago un violino un bacino tocco terra tocco cuore angiolin d’amore. Bis e bisella colore si bella colore si fina salta Martino la bella Pulinara che siede sulla sala sala e salone la penna del pavone la scatola del mare la caterinella prendi lo schioppo buttalo in terra tiralo su tiralo giù uno due e tre ti tocca a te. Oh Pelé che sai giocare quanti goal potrai segnare potrai segnarne ventitre uno due e tre. C’era una volta un re seduto sul sofà che disse alla sua serva raccontami una storia e la serva incominciò c’era una volta un re seduto sul sofà che disse… FILASTROCCA DELLE MAESTRE Maestra insegnami il fiore e il frutto. Col tempo ti insegnerò tutto. Insegnami fino al profondo dei mari. Ti insegerò fino a dove tu impari. Insegnami il cielo più che si può. Ti insegnerò fino a dove so. E dove non sai? Da li andiamo insieme. Maestra e scolaro un albero e un seme. Insegno ed imparo, insieme perché io insegno se imparo con te. Staccia stacciola domani si va a scuola a scuola non voglio andare la maestra mi vuol menare mi vuol menare con la bacchetta scuola scuola benedetta! Ci hai creduto faccia di velluto suona il campanello faccia di cammello suona la trombetta ti butto dalla finestra suona il campanellino faccia di maialino. Nevicata favoletta, la befana fa la calzetta, la fa di lana la fa di cotone la fa così lunga che sembra un calzone. C’era una volta Cecco rivolta che rivoltava i maccheroni se la fece nei calzoni la sua mamma lo sgridò povero Cecco s’ammalò s’ammalò di malattia povero Cecco lo portan via lo portarono all’ospedale e ci stava tanto male lo portarono al camposanto e ci stava come un santo. Ogni macchina si sa corre libera in città. Ma un semaforo invidioso Fece un giorno il capriccioso: “Automobile altolà! Guarda il rosso che c’è qua! ” L’auto subito s’arresta E in attesa un’ora resta. “Ma semaforo, che fai, con te il verde non vien mai?” “Mi dispiace macchinina resto fermo stamattina, così in giro a fare guai d’ora in poi tu più non vai.” “Tu stai fermo e io mi muovo era questo il nostro ruolo.” Il semaforo invidioso dall’invidia fu sì roso che di verde si coprì ed il rosso allor sparì. Il gatto azzurro compera il burro per la padella e si fa in quella saltar le cervella. IL LUPO E IL GRILLO Un lupo prepotente voleva essere fatto re presidente. Mostraci i denti … un grillo gli gridò. E il lupo le sue fauci spalancò. Tirintoppete pan bollito prende un gatto per marito una gatta per cognata che le spazzi ben la casa che le lavi le scodelle e le rompa le più belle. COLAZIONE Tante fette biscottate Da inzuppare nel caffellatte. Non si sa chi le ha impastate, né di cosa sono fatte, ma non c’è niente di meglio per la tua colazione: sono lunghe un minuto, vanno giù in un boccone! PRANZO All’ora del pranzo che cosa si fa? Si legge un romanzo, si corre di là, si rompe una noce, si gioca col fango, si strilla a gran voce o si balla il tango? Né questo né quello: lo sa pure il gatto che il grasso e lo snello aspettano il piatto ben pieno di arrosto e di maccheroni. Con sugo di storie saranno più buoni! Filastrocca dolce e corta Filastrocca della torta Ad ognuno andrà una fetta Da gustare in tutta fretta. MERENDA La merenda è quella cosa per davvero appetitosa che puoi far con pane e tutto quel che piace a te. La merenda è quell’istante dolce, soffice e croccante che si scioglie lento in bocca e diventa filastrocca, che trasforma il tanto in poco in un salto, in un gioco. La merenda, renda, ndà, fortunato chi la fa. TABELLINE Sette per otto cinquantasei Ricordarlo son problemi miei. Sette per nove sessantatre Costa fatica pure a te. Nove per nove ottantuno Non lo sbaglia mai nessuno. Nove per sei cinquantaquattro Lo ripeto come un matto. Cinque per quattro venti Gli scolari son contenti Cinque per cinque venticinque Scioglie sempre tutte le lingue. Ma del due la tabellina Ti ripeto anche senza rima: lei per me è il primo amore te lo dico con ardore. IL MAGGIOLINO TUTTO MATTO Il maggiolino tutto matto Andò a spasso con il gatto Si comprò un bello sportello Per metterci dentro il gatto monello, ma sparì per la città e il maggiolino lo andò a cercà. PINOCCHIETTO Pinocchietto va a palazzo Con il libro sotto il braccio La lezione non la sa Ma che voto prenderà? Con il cinque non si passa, con il sei appena appena, con il sette ben benino con l’otto ben benone, con il nove da professore, con il dieci da direttore!! Conosci Maggio, il mese che fa fiori Che mette le bandiere dei colori, che scalda il pelo dell’acqua dei ruscelli, che soffia aria azzurra sugli uccelli, che accende di ciliegie tutti i rami, che riempie boschi e cieli di richiami, che butta in giro semi di allegria, senza pensare a chi ha l’allergia, che fa arrivare l’erba molto in alto, e che alla rana nova insegna il salto, che nella notte accende mille grilli, che strillano alla luna i loro trilli, che fa la notte corta e il giorno lungo, che sotto il faggio fa spuntare il fungo, che alle farfalle gialle dà coraggio: dimmi, bambino, tu conosci Maggio? SCIOLGLILINGUA Guglielmo coglie ghiaia dagli scogli scagliandola fa in mar mille gorgogli. In una conca nuotano a rilento tre trote, cinque triglie e tinche cento. Nel pentolino piccolo poca pappa c’è. Il lupo peloso del Peloponneso scappando al galoppo non poco deluso si lecca la panna rimasta sul naso. La zanzara per decenza ha una tunica d’organza quando è sbronza vola senza a zig-zag per la Brianza. C’è il questore in questura a quest’ora? No il questore in questura a quest’ora non c’è se il questore fosse in questura a quest’ora la questura sarebbe questa. Sotto un uscio tutto liscio cadde un grosso guscio a strisce. Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. In cucina ci son ceci nocciolini di ciliegi e ci sono caci e cicce e ci son cicorie ricce ci son capperi e carote cose semplici o farcite cavolini e cozze cotte cetrioli e costolette e ci son noci e cipolle cachi, ciccioli e ciambelle: in cucina cosa c’è? Cuochi e cibo per me e te! Se l’arcivescovo di Costantinopoli Si disarcivescovodecostantinopolizzasse, vi disarcivescovodecostantinopolizzereste voi? Intorno al palazzo gira un povero cane pazzo; date un pezzo di pane a quel povero pazzo cane. In un coppo poco cupo poco pepe pesto cape. C’è una bulimacola da bulimacolare. Se mi muore la mia bulimacola chi mi imbulimacolerà la mia bulimacola? Lievito lievitò rilievitati un po’. Il papa pesa e pesta il pepe a Pisa e Pisa pesta e pesa il pepe al Papa. Ramerino, quando è il tempo Della tua sdiramerinatura? quando è il tempo della mia sdiramerinatura, mi sdiramerinerò senza paura. Trentatré trentini trottavano verso Trento Tutti e trentatré trotterellando. Fai la nanna diciotto e venti il mio bimbo mette i denti e ne mette una dozzina tra stasera e domattina Fai la nanna diciotto e dua il mio bimbo ha tanta bua ha la bua e guarirà la Madonna l’aiuterà. BIRIBISSI Biribissi a corpo sodo, eran sette a bere un ovo; e la vecchina ch’era sull’uscio gli toccò a leccare il guscio. PASTA E CECI Ninna otto e ninna dieci la minestra di pasta e ceci: te la dà la tua mammà, e la bambina la mangerà. FAI LA NINNA Fai la ninna, fai la nanna! il bambino gli è di mamma; gli è di mamma e della nonna, di Gesù e della Madonna; della mamma e della zia, di Gesù e di Maria. VAI PER LE MURA Sonno sonno che vai per le mura vieni negli occhi di questa creatura, vieni negli occhi e non fargli male e s’addormenti su questo guanciale. FAI UN BEL SONNO Fa’ la ninna, fa’ la nanna, piccinino della mamma; fa’ la nanna, fa’ un bel sonno: poverino, n’hai bisogno. Hai bisogno di dormire: poverino, ‘un lo sai dire. Nanna oh, nanna oh! Il mio bimbo si addormentò. NINNA NANNA AL MIO CIOCIONE Ninna nanna al mio ciocione e di pane non ce n’è un boccone, né del crudo e né del cotto, né del macinato troppo. Il mugnaio non è venuto Lo potesse mangiare il lupo; il lupo e la lupaia, li venisse l’anguinaia. L’anguinaia l’è mala cosa e più giù ci sta una sposa e più giù ce ne sta un’altra una fila e una l’annaspa. Una fa il cappellino di paglia per portarlo alla battaglia la battaglia e ‘l battaglino dettero foco a Barberino. Barberino, corri corri, dette foco a quelle torri, una torre la si spezzò, il bambino s’addormentò. Alla tua sposa che è appena nata, e in braccio a mamma sua si è addormentata. Fai la ninna, fai la nanna bimbo bello della mamma. Fate la nanna coscine di pollo La vostra mamma v’ha fatto il gonnello E ve lo ha fatto con lo smerlo intorno Fate la nanna coscine di pollo. Fate la nanna, possiate dormire Letto sia fatto di rose e di viole E la coperta di panno sottile Fate la nanna begli occhi di sole. Ninna nanna, ninna nanna, questo bimbo è della mamma, della mamma e di Gesù, il bambino non piange più. A come armatura B come bravura C come canaglia: stai attento alla questura! D come diamante E come elefante F è il furfante che in galera finirà. Per G c’è tanta gente per H non c’è niente ed immediatamente alla L passerò: L di lunare M meno male N è Natale e tanti doni io avrò. Per O abbiamo l’orco P come Pinocchio Q è quel marmocchio che domani mangerò. R come Roma S come strada T tutte le strade che a Roma porterai. Uh! Che bella storia Vi abbiamo raccontato ZZZ..sono stanco ed a letto me ne andrò. Sotto le coperte tutte le parole fan le capriole ed una fiaba sognerò. Ninna nanna, malcontenta, babbo gode e mamma stenta! Babbo va all’osteria Mamma tribola tuttavia; babbo mangia il baccalà, mamma tribola a tutt’andà, babbo mangia li fagioli; mamma tribola co’ figlioli; babbo mangia le polpette, mamma fa delle crocette! Buona notte oh gentil Chiudi gli occhi al riposo Tra ghirlande di fior Che profumano il ciel. E più dolce dei fior Se al buon Dio piacerà Ti ritrovi l’albor Che a svegliar ti verrà. Hai davanti al guancial Schiere d’angioli biondi Dalle belle ali d’or Che colorano il ciel. E più dolce dei fior Se al buon Dio piacerà Ti ritrovi l’albor Che a svegliar ti verrà. Ninna nanna, ninna nanna, dormi bimbo della mamma dormi dormi nel tuo lettino dormi dormi bel bambino. Ora il sonno è più lontano e ti prenderà per mano. FILASTROCCA DI TUTTO IL MONDO Filastrocca per tutti i bambini, per gli italiani e per gli abissini, per i russi e per gli inglesi, gli americani e i francesi, per quelli neri come il carbone, per quelli rossi come il mattone, per quelli gialli che stanno in Cina, dove è sera se qui è mattina, per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci e dormono dentro un sacco di stracci, per quelli che stanno nella foresta dove le scimmie fan sempre festa, per quelli che stanno di qua e di là, in campagna od in città, per i bambini di tutto il mondo che fanno un grande girotondo, con le mani nelle mani, sui paralleli e sui meridiani. L’ANNO NUOVO COME SARÀ Indovinami indovino tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà? “Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni dodici mesi, ciascuno al suo posto, un carnevale e un ferragosto, e il giorno dopo del lunedì sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno”. FACCIAMO LA PACE In italiano si dice “sì”, in francese si dice “oui”, i tedeschi dicono”ja”, mentre i russi dicono “da”, e in tutte le lingue significa questo: facciamo la pace, facciamola presto! UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO C’è una scuola grande come il mondo. Ci insegnano maestri, professori, avvocati, muratori, televisori, giornali, cartelli stradali, il sole, i temporali, le stelle. Ci sono lezioni facili E lezioni difficili. Brutte, belle e così così. Ci si impara a parlare, a giocare, a dormire, a svegliarsi, a volere bene e perfino ad arrabbiarsi. Di imparare non si finisce mai, e quello che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già. Questa scuola è il mondo intero Quanto è grosso: apri gli occhi e anche tu Sarai promosso. FILASTROCCA IMPERTINENTE Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente; chi sta fermo non cammina; chi va lontano non s’avvicina; chi si siede non sta ritto; chi va storto non va dritto; e chi non parte, in verità, in nessun posto arriverà GIOVANNINO PERDIGIORNO Giovannino Perdigiorno ha perso il tram di mezzogiorno, ha perso la voce, l’appetito, ha perso la voglia di alzare un dito, ha perso il turno, ha perso la quota, ha perso la testa (ma era vuota), ha perso le staffe, ha perso l’ombrello, ha perso la chiave del cancello, ha perso la foglia, ha perso la via, tutto ha perduto, fuorché l’allegria. L’Italia sottozero. Lo stivale è ghiacciato. Sta la neve sui monti come panna sul gelato. BATTAGLIA IN CIELO Oggi battaglia grossa tra una nuvola grigia e una nuvola rossa, tra una nuvola bianca e una nuvola nera battaglia tra l’inverno e la primavera. A un colpo di tuono il vento fugge, sui campi sgomento. Ma noi sappiamo chi vincerà: ce lo ha detto una rondine, arrivò iersera, e una primula d’oro appena fiorita “VITTORIA! VINCE LA VITA VINCE LA PRIMAVERA!” UNA NUOVA INVENZIONE Ho inventato una macchina che legge nel cervello. Inutile tentare di nasconderla Sotto il cappello. Io vedo col mio apparecchio Nella testa della gente. Di tutti gli spettacoli Questo è il più divertente! LA SVEGLIA La sveglia mi sveglia la mattina Ha una voce che spaventa: io credo che la sentono fino in Cina. Non fingere di non udire per non ubbidire: fin che resto a letto lei non tace e non mi lascia in pace. Il sonno, poveretto, chissà dove va a finire… e fuori della finestra tutt’intorno mi aspetta allegramente il novo giorno. I GRATTACIELI Avrò gusti superati e vi chiedo perdono per me,i grattacieli sono più comodi sdraiati! FILASTROCCA DEL NATALE Ritorna ogni anno, arriva puntuale con il suo sacco Babbo Natale: nel vecchio sacco ogni anno trovi tesori vecchi e tesori nuovi. C’è l’orsacchiotto giallo di stoffa che ballonzola con aria goffa: c’è il cavalluccio di cartapesta che galoppa e scrolla la testa; e in fondo al sacco, tra noci e confetti, la bambolina che strizza gli occhietti. Ma Babbo Natale sa che adesso anche ai giocattoli piace il progresso: al giorno d’oggi le bambole han fretta, vanno in auto o in lambretta! E l’orsacchiotto, al posto del cuore, ha un modernissimo motore. Nel vecchio sacco pieno di doni ci sono ogni anno nuova invenzioni. Io del progresso non mi lamento anzi, vi dico, ne sono contento: “Viva la scienza se ci dà un poco più di felicità!” Signori scienziati, vi prego, inventate le meraviglie più raffinate, ma per favore, lasciate stare certi giocattoli fanno tremare… Non vanno bene per la mia sacca le bombe atomiche e bombe acca! Bella è la pace, chiara la via, dite la vostra che ho detto la mia. IL NATALE Cari bambini grandi e piccini, il Natale è alle porte: tenetevi forte! I dolci ed i doni saranno per i più buoni. Natale è fatto di felicità E soprattutto di serenità. L’allegria è la cosa principale per un Natale niente male. Giulia BUONE FESTE Buon Natale a tutti quanti Bambini vicini e bambini distanti Buon Natale e anche Capodanno e poi passerà ancora un anno. Brisilda Filastrocca di Natale Caro Babbo Natale, ti scrivo sincero sono stato troppo buono un anno intero. Perciò ti chiedo un po’ di regali: dieci videogiochi non mi faranno male, una macchina radiocomandata, poi una bicicletta tutta dorata. Vorrei per le feste un bel maglione e una gabbia con dentro un piccione, e alla fine,ti scrivo sincero, ma tu Babbo Natale esisti per davvero? Irene IL NATALE Il Natale presto arriverà porterà tanta felicità e a tutti i bambini che saranno buoni Babbo Natale farà tanti doni. Alessandra IL GATTO SFORTUNATO C’ era un giorno un bel gatto Se ne stava quatto quatto A mangiare nel suo piatto Ma ad un tratto chi arrivò? Un grosso cane che lo addentò. Sfortunato fu il gattino Che lasciò nel piatto un avanzino. Martina LA MANGIATA La grande mangiata verrà fatta su un piccolo tavolo si gusterà una buona frittata ma soprattutto un ottimo cavolo e intanto suona la campana mentre una donna fa un ballo ma gli vola la collana che va al collo di un cavallo! Filippo Il mio nonnino Il mio nonnino si chiama Rodolfino porta il cappello per esser più bello. Nella sua vita ha tanto lavorato e tutto questo gli ha fruttato una bella pensione per ogni stagione. Il meccanico è stato il suo lavoro e lo presenta con decoro. Questo è il mio nonnino che per quello che ha fatto meriterebbe un inchino! Ma a lui basta il mio bene per risolvergli tutte le pene! Ettore Cos’hai fatto?! Ti voglio dare in testa un martello perché mi hai perso il pennello; era di mia sorella: non è una cosa bella! Jacopo Sarebbe proprio bello Essere monello Giocare con la colla E tirare con la molla, ma sono un bambino con un grembiulino, mangio un panino che scivola sul piattino. Dylan Mi stavo divertendo: uno spasso saltare sopra il materasso! Mi venne fame, mangiai una castagna e mi accorsi che veniva dalla Spagna. Per cena sopra il tavolo c’era un bel piatto di cavolo, c’era anche il mio fidanzato che non si ricordava di me da quanto è smemorato! Vittoria UNO, DUE, TRE, QUATTRO Un, due, tre, quattro Una volta c’era un gatto Che vestiva come un re Con cappotto e con gilet Aveva fame, poverino E per saziare il languorino Si mangiò tutto d’un fiato Le scarpe che aveva comprato! Allegra LA CONCHIGLIA LA CONCHIGLIA TAGLIA LA BIGLIA NON TAGLIARE LA CONCHIGLIA LA CONCHIGLIA NON È BIGLIA SUL TAGLIERE TAGLIA LA TRIGLIA. FABIO LE ONDE DI SCHIUMA VEDO DALLA FINESTRA CHE SI MUOVONO QUANDO IL MARE È AGITATO E UN FRUSCIO GLI RISPONDE. Giulia IL CONIGLIO Avevo un coniglio Che mangiava l’erbetta Aveva un figlio Che si chiamava Betta. Helena Al vecchietto gli si rompe il berretto. Al bambino gli va via il cugino. Al rubino gli si rompe il cristallino. Gabriele FILASTROCCA DEI DELFINI A me piacciono i delfini: sono agili e carini hanno un lungo musetto ed un piccolo occhietto. Fanno dei gran tuffi e per questo sono buffi, la pinna caudale li aiuta a nuotare. Bianca L’ASTUCCIO Se dentro di me andrai a frugare tante cose potrai trovare. Ho due grandi mani taglienti assomiglian a due grandi denti. Attento a non farti male sennò devi andare all’ospedale! Se mi fai cadere in collo ti potrei tornare son la gomma: con me non puoi sbagliare! Sono la penna, con me una traccia potrai lasciare attento: dopo la dovrai studiare! Davide L’INVERNO L’inverno ha un odorino: profuma di panettone. Davanti al bar, di cappuccino e tante cose buone. Pietro NONSENSE I mattoni sono bianchi L’acqua non scende giù Gli scolari vanno in branchi camminando fino al Perù.. Letizia LE STELLE Le stelle brillano in cielo e la luna gli fa compagnia. La nebbia le copre come un velo E insieme dormono in allegria. Elisa IL GATTO MALATO In un giorno di vento Un gatto malato mangiava un gelato contando fino a cento. Simone IL PRANZETTO La mia mamma ha cucinato il pranzo a un coccodrillo ammalato. Zampe di formica per una mia amica, denti di serpentello per mio fratello. Contento il papà faceva salti di felicità. Carmen TOMMY LO SCOIATTOLO Tommy lo scoiattolo giocava con il barattolo. Aveva tanti amici tutti molto felici. Su e giù nel bosco andava e veloce scorazzava con gli amici si incontrava e ogni giorno ci giocava. Poi la sera arrivava e Tommy se ne andava il suo albero trovava e tutta la notte russava. Tommy aveva un bel maglione ma lo regalò al gufo dormiglione. Giulia UN BAMBINO PICCOLINO Un bambino piccolino Andava a scuola col cestino Vide un cane rosso e blu Che faceva “PONSI PONSI BUH!” Melanie NONSENSE Sotto le cascate c’è un coccodrillo e a Colorado esce Pistillo. In autunno va a scuola l’alunno. Cecco Bilecco gioca con lo stambecco. Cristian FILASTROCCA Vorrei giocare a nascondino per poi mangiare il budino. Vorrei andare in montagna per mangiare una castagna. Vorrei andare in Cina per tuffarmi in piscina. Vorrei darti un bacino per ringraziarti ogni mattino. Ho pescato un pesciolino nel laghetto al frescolino, sulla spiaggia ho messo l’ombrellone per pararmi dal solleone. Filippo FILASTROCCA È bello stare insieme e volersi tanto bene specialmente a Natale che manda via il male. Gaia LA BELLA GIORNATA Oggi è una bella giornata e allora prendo la cioccolata. Vado a prendere il mio cane e poi mangio il pane, ci metto dentro il Taleggio mentre mamma cerca parcheggio. Elisa NINNA NANNA S’addormentano le mani Biancaneve e i sette nani. Dorme dorme questo occhio e con lui dorme Pinocchio. Ora bolle anche la pentola ci cucina Cenerentola. Ed infine Pollicino Fa dormire il mio bambino. Michela Ho un libro rosso e giallo che mi fa compagnia dalla mattina alla sera lo leggo in allegria. Milena Arriva il Natale La festa speciale Speciale davvero Per il mondo intero Per tutti i bambini Arriveranno tanti pensierini. Alexandra Sull’albero c’è un uccellino Che vola nel giardino Ha un bel cappellino Con un piccolo fiorellino. Come è bello quell’uccello! Mariella L’AMORE Guarda il tuo cuore che è pieno d’amore. Con un bacio mi sento felice. Matteo BIBLIOGRAFIA Alfredo Altieri – Alfredo Scanzani, Elena de Dionigi, Lella Gandini, Rime e assonanze da leggere nelle stanze, La Caravella Ambarabà cicci coccò, Einaudi Ragazzi Albena Ivanovitch-Lair, Sandra Landi, Fa’ la nanna (ninne nanne toscane) Filastrocche per giocare, Fabbri Editori Il quaderno di Quintilio, Protagon Editori Toscana Francesca Lazzarato, Almanacco,magie di tutti i giorni, Libri per Ragazzi Mondatori Francesca Lazzarato, Staccia Buratta, la micia e la gatta , Libri per Ragazzi Mondatori Francesca Lazzarato, Un boccone a me, un boccone a te , Libri per Ragazzi Mondatori Massimiliano Maiuochi e Giulio Forino, Filastrocche a bocca piena, Sinnos Roberto Piumini, Cento ciao, Einaudi Scuola Roberto Piumini, Mesi in rima, Einaudi Scuola Gianni Rodari – Lucia Salemi, Di mese in mese, Emme Edizioni Gianni Rodari, Filastrocche per tutto l’anno, Einaudi Ragazzi Gianni Rodari, Il lupo e il Grillo, Editori Riuniti Federica Sconocchia – Katja Reichert, Edizioni Il gelato raffreddato, Pika