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Le Nostre
Poesie
(e non solo)
Sintesi del lavoro di ricerca e riproduzione effettuato durante l’anno scolastico 2011-2012
dalle classi 4e A-B della Scuola Primaria di Sinalunga
Realizzazione a cura della Biblioteca Comunale di Sinalunga
eBook Marzo 2013
ALUNNI 4° A
AGNELLI FILIPPO
BOSCAGLI MARTINA
BURACCHI ALLEGRA
CENNI ALESSANDRA
CONZA JACOPO
DE SIMONE GABRIELE
DI BENEDETTO GABRIELE
DI DOMENICO CRISTIAN
DI GORO GIULIA
FALINI FRANCESCO
GIANNETTONI BIANCA
MENDITTO DYLAN
MUSCATIELLO MARIELLO
NANUSHI BRISILDA
PERUGINI FILIPPO
REGOLI VITTORIA
RICCARELLI VITTORIA
SPOTORNO GAIA
TAMMARO ELISA
ALUNNI 4° B
BANDINI FABIO
BIANCONI GLIULIA
BURACCHI ELISA
COPPOLA MICHELA
D’AMICO MATTEO
ELEZI MILENA
FARALLI GIULIA
MERCURI HELENA
MUNICCHI DAVIDE
NAPOLITANO CARMEN
PAGLIARULO EMIL
PINSUTI PIETRO
RADUELA ALEXANDRA
SCARPINI SIMONE
TERROSI LETIZIA
VIRZI MELANIE
INSEGNANTI
CARONI NADIA - GIULIANI LUCIA - LANGELLOTTI SABRINA PACE VITTORIA - VESSICHELLI ANTONELLA
Questo è l’occhio bello
questo è suo fratello
questa è la gotina
questa è la sorellina
questa è la piazzina
questa è la porticina
e questa è la campanellina
dilin dilin dilon.
Batti le mani
ecco la micia
lo spagnolo senza camicia
lo spagnolo camicia non ha
batti le mani
che viene papà!
Mano Mano piazza
di qui passò una lepre pazza
questo la vide
questo l’ammazzò
questo la mise in pentola
questo la mangiò
e al povero mignolino
non gliene restò neanche un pezzettino.
La bella lavanderina
La bella lavanderina
che lava i fazzoletti
per i poveretti
della città
fai un salto
fanne un altro
fai la giravolta
falla un’altra volta
inginocchiati
addormentati
indovina:
chi ti mette il fazzoletto in testa?
Guarda in su
guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu.
Hai tu penna e calamaio?
Hai qualcuno che ti ama?
Sai tu dir come si chiama?
Se quell’uno ti amerà
Questo dito scrocchierà.
Tre tazzine di caffè
me le bevo tutte e tre
tre e tre fanno sei
sei e sei fanno dodici
dodici e dodici ventiquattro
uno due tre e quattro.
RINOCERONTE
Rinoceronte
La palla sotto il ponte
Che salta, che balla
Che gioca con la palla
Che sta sull’attenti
Che fa i complimenti
Che dice buongiorno
Guardandosi attorno,
gira e rigira
la testa mi gira
mi gira e non ne posso più
cara pallina,cadimi giù!
ERO IN BOTTEGA
Ero in bottega
tiche tach
che lavoravo
tiche tach
e non pensavo
tiche tach
alla prigione
tiche tach
ma un certo giorno tiche tach
venne una guardia tiche tach
di polizia
tiche tach
mi portò via
tiche tach
alla prigione
tiche tach
ma io furbone
tiche tach
presi un melone
tiche tach
e lo tirai
tiche tach
sul suo testone
tiche tach
SULLE GINOCCHIA
Staccio Buratto
Martino e cavallaccio
Martino andò al Colle
tornò tutto molle
molle asciutto
aprimi l’uscio
l’uscio non lo voglio aprire
casca casca giù a dormire.
Arrì arrì arrò
piglia il ciuco che ti dò
per andare a casa mia
ti daran le fave cotte
per scorreggiar tutta la notte.
CON LA CORDA
Cameriera!
Cosa desidera?
Un caffè.
Eccomi qua.
Quanto costa?
Trenta lire.
Uno due tre quattro cinque
sei sette otto nove dieci
undici dodici tredici quattordici quindici
sedici diciassette diciotto diciannove venti
ventuno ventidue ventitre ventiquattro venticinque
ventisei ventisette ventotto ventinove trenta.
CON LA PALLA
Muovendomi
stando fermo
con un piè
con una mano
batti batti
zigo zago
un violino
un bacino
tocco terra
tocco cuore
angiolin d’amore.
Bis e bisella
colore si bella
colore si fina
salta Martino
la bella Pulinara
che siede sulla sala
sala e salone
la penna del pavone
la scatola del mare
la caterinella
prendi lo schioppo
buttalo in terra
tiralo su
tiralo giù
uno due e tre
ti tocca a te.
Oh Pelé che sai giocare
quanti goal potrai segnare
potrai segnarne ventitre
uno due e tre.
C’era una volta un re
seduto sul sofà
che disse alla sua serva
raccontami una storia
e la serva incominciò
c’era una volta un re
seduto sul sofà
che disse…
FILASTROCCA DELLE MAESTRE
Maestra insegnami il fiore e il frutto.
Col tempo ti insegnerò tutto.
Insegnami fino al profondo dei mari.
Ti insegerò fino a dove tu impari.
Insegnami il cielo più che si può.
Ti insegnerò fino a dove so.
E dove non sai?
Da li andiamo insieme.
Maestra e scolaro
un albero e un seme.
Insegno ed imparo,
insieme perché
io insegno se imparo con te.
Staccia stacciola
domani si va a scuola
a scuola non voglio andare
la maestra mi vuol menare
mi vuol menare con la bacchetta
scuola scuola benedetta!
Ci hai creduto
faccia di velluto
suona il campanello
faccia di cammello
suona la trombetta
ti butto dalla finestra
suona il campanellino
faccia di maialino.
Nevicata favoletta,
la befana fa la calzetta,
la fa di lana
la fa di cotone
la fa così lunga
che sembra un calzone.
C’era una volta Cecco rivolta
che rivoltava i maccheroni
se la fece nei calzoni
la sua mamma lo sgridò
povero Cecco s’ammalò
s’ammalò di malattia
povero Cecco lo portan via
lo portarono all’ospedale
e ci stava tanto male
lo portarono al camposanto
e ci stava come un santo.
Ogni macchina si sa
corre libera in città.
Ma un semaforo invidioso
Fece un giorno il capriccioso:
“Automobile altolà!
Guarda il rosso che c’è qua! ”
L’auto subito s’arresta
E in attesa un’ora resta.
“Ma semaforo, che fai,
con te il verde non vien mai?”
“Mi dispiace macchinina
resto fermo stamattina,
così in giro a fare guai
d’ora in poi tu più non vai.”
“Tu stai fermo e io mi muovo
era questo il nostro ruolo.”
Il semaforo invidioso
dall’invidia fu sì roso
che di verde si coprì
ed il rosso allor sparì.
Il gatto azzurro
compera il burro
per la padella
e si fa in quella
saltar le cervella.
IL LUPO E IL GRILLO
Un lupo prepotente
voleva essere fatto re presidente.
Mostraci i denti … un grillo gli gridò.
E il lupo le sue fauci spalancò.
Tirintoppete pan bollito
prende un gatto per marito
una gatta per cognata
che le spazzi ben la casa
che le lavi le scodelle
e le rompa le più belle.
COLAZIONE
Tante fette biscottate
Da inzuppare nel caffellatte.
Non si sa chi le ha impastate,
né di cosa sono fatte,
ma non c’è niente di meglio
per la tua colazione:
sono lunghe un minuto,
vanno giù in un boccone!
PRANZO
All’ora del pranzo che cosa si fa?
Si legge un romanzo, si corre di là,
si rompe una noce, si gioca col fango,
si strilla a gran voce o si balla il tango?
Né questo né quello: lo sa pure il gatto
che il grasso e lo snello aspettano il piatto
ben pieno di arrosto e di maccheroni.
Con sugo di storie saranno più buoni!
Filastrocca dolce e corta
Filastrocca della torta
Ad ognuno andrà una fetta
Da gustare in tutta fretta.
MERENDA
La merenda è quella cosa
per davvero appetitosa
che puoi far con pane e
tutto quel che piace a te.
La merenda è quell’istante
dolce, soffice e croccante
che si scioglie lento in bocca
e diventa filastrocca,
che trasforma il tanto in poco
in un salto, in un gioco.
La merenda, renda, ndà,
fortunato chi la fa.
TABELLINE
Sette per otto cinquantasei
Ricordarlo son problemi miei.
Sette per nove sessantatre
Costa fatica pure a te.
Nove per nove ottantuno
Non lo sbaglia mai nessuno.
Nove per sei cinquantaquattro
Lo ripeto come un matto.
Cinque per quattro venti
Gli scolari son contenti
Cinque per cinque venticinque
Scioglie sempre tutte le lingue.
Ma del due la tabellina
Ti ripeto anche senza rima:
lei per me è il primo amore
te lo dico con ardore.
IL MAGGIOLINO TUTTO MATTO
Il maggiolino tutto matto
Andò a spasso con il gatto
Si comprò un bello sportello
Per metterci dentro
il gatto monello,
ma sparì per la città
e il maggiolino lo andò a cercà.
PINOCCHIETTO
Pinocchietto va a palazzo
Con il libro sotto il braccio
La lezione non la sa
Ma che voto prenderà?
Con il cinque non si passa,
con il sei appena appena,
con il sette ben benino
con l’otto ben benone,
con il nove da professore,
con il dieci da direttore!!
Conosci Maggio, il mese che fa fiori
Che mette le bandiere dei colori,
che scalda il pelo dell’acqua dei ruscelli,
che soffia aria azzurra sugli uccelli,
che accende di ciliegie tutti i rami,
che riempie boschi e cieli di richiami,
che butta in giro semi di allegria,
senza pensare a chi ha l’allergia,
che fa arrivare l’erba molto in alto,
e che alla rana nova insegna il salto,
che nella notte accende mille grilli,
che strillano alla luna i loro trilli,
che fa la notte corta e il giorno lungo,
che sotto il faggio fa spuntare il fungo,
che alle farfalle gialle dà coraggio:
dimmi, bambino, tu conosci Maggio?
SCIOLGLILINGUA
Guglielmo coglie ghiaia dagli scogli
scagliandola fa in mar mille gorgogli.
In una conca nuotano a rilento
tre trote, cinque triglie e tinche cento.
Nel pentolino piccolo
poca pappa c’è.
Il lupo peloso del Peloponneso
scappando al galoppo non poco deluso
si lecca la panna rimasta sul naso.
La zanzara per decenza
ha una tunica d’organza
quando è sbronza vola senza
a zig-zag per la Brianza.
C’è il questore in questura a quest’ora?
No il questore in questura a quest’ora non c’è
se il questore fosse in questura a quest’ora
la questura sarebbe questa.
Sotto un uscio tutto liscio
cadde un grosso guscio
a strisce.
Tre tozzi di pan secco
in tre strette tasche stanno.
In cucina ci son ceci
nocciolini di ciliegi
e ci sono caci e cicce
e ci son cicorie ricce
ci son capperi e carote
cose semplici o farcite
cavolini e cozze cotte
cetrioli e costolette
e ci son noci e cipolle
cachi, ciccioli e ciambelle:
in cucina cosa c’è?
Cuochi e cibo per me e te!
Se l’arcivescovo di Costantinopoli
Si disarcivescovodecostantinopolizzasse,
vi disarcivescovodecostantinopolizzereste voi?
Intorno al palazzo
gira un povero cane pazzo;
date un pezzo di pane
a quel povero pazzo cane.
In un coppo poco cupo
poco pepe pesto cape.
C’è una bulimacola da bulimacolare.
Se mi muore la mia bulimacola
chi mi imbulimacolerà
la mia bulimacola?
Lievito lievitò
rilievitati un po’.
Il papa pesa e pesta il pepe a Pisa
e Pisa pesta e pesa il pepe al Papa.
Ramerino, quando è il tempo
Della tua sdiramerinatura?
quando è il tempo della mia sdiramerinatura,
mi sdiramerinerò senza paura.
Trentatré trentini trottavano verso Trento
Tutti e trentatré trotterellando.
Fai la nanna diciotto e venti
il mio bimbo mette i denti
e ne mette una dozzina
tra stasera e domattina
Fai la nanna diciotto e dua
il mio bimbo ha tanta bua
ha la bua e guarirà
la Madonna l’aiuterà.
BIRIBISSI
Biribissi a corpo sodo,
eran sette a bere un ovo;
e la vecchina ch’era sull’uscio
gli toccò a leccare il guscio.
PASTA E CECI
Ninna otto e ninna dieci
la minestra di pasta e ceci:
te la dà la tua mammà,
e la bambina la mangerà.
FAI LA NINNA
Fai la ninna, fai la nanna!
il bambino gli è di mamma;
gli è di mamma e della nonna,
di Gesù e della Madonna;
della mamma e della zia,
di Gesù e di Maria.
VAI PER LE MURA
Sonno sonno che vai per le mura
vieni negli occhi di questa creatura,
vieni negli occhi e non fargli male
e s’addormenti su questo guanciale.
FAI UN BEL SONNO
Fa’ la ninna, fa’ la nanna,
piccinino della mamma;
fa’ la nanna, fa’ un bel sonno:
poverino, n’hai bisogno.
Hai bisogno di dormire:
poverino, ‘un lo sai dire.
Nanna oh, nanna oh!
Il mio bimbo si addormentò.
NINNA NANNA AL MIO CIOCIONE
Ninna nanna al mio ciocione
e di pane non ce n’è un boccone,
né del crudo e né del cotto,
né del macinato troppo.
Il mugnaio non è venuto
Lo potesse mangiare il lupo;
il lupo e la lupaia,
li venisse l’anguinaia.
L’anguinaia l’è mala cosa
e più giù ci sta una sposa
e più giù ce ne sta un’altra
una fila e una l’annaspa.
Una fa il cappellino di paglia
per portarlo alla battaglia
la battaglia e ‘l battaglino
dettero foco a Barberino.
Barberino, corri corri,
dette foco a quelle torri,
una torre la si spezzò,
il bambino s’addormentò.
Alla tua sposa
che è appena nata,
e in braccio a mamma sua
si è addormentata.
Fai la ninna, fai la nanna
bimbo bello della mamma.
Fate la nanna coscine di pollo
La vostra mamma v’ha fatto il gonnello
E ve lo ha fatto con lo smerlo intorno
Fate la nanna coscine di pollo.
Fate la nanna, possiate dormire
Letto sia fatto di rose e di viole
E la coperta di panno sottile
Fate la nanna begli occhi di sole.
Ninna nanna, ninna nanna,
questo bimbo è della mamma,
della mamma e di Gesù,
il bambino non piange più.
A come armatura
B come bravura
C come canaglia:
stai attento alla questura!
D come diamante
E come elefante
F è il furfante che in galera finirà.
Per G c’è tanta gente
per H non c’è niente
ed immediatamente alla L passerò:
L di lunare
M meno male
N è Natale e tanti doni io avrò.
Per O abbiamo l’orco
P come Pinocchio
Q è quel marmocchio
che domani mangerò.
R come Roma
S come strada
T tutte le strade che a Roma porterai.
Uh! Che bella storia
Vi abbiamo raccontato
ZZZ..sono stanco
ed a letto me ne andrò.
Sotto le coperte tutte le parole
fan le capriole ed una fiaba sognerò.
Ninna nanna, malcontenta,
babbo gode e mamma stenta!
Babbo va all’osteria
Mamma tribola tuttavia;
babbo mangia il baccalà,
mamma tribola a tutt’andà,
babbo mangia li fagioli;
mamma tribola co’ figlioli;
babbo mangia le polpette,
mamma fa delle crocette!
Buona notte oh gentil
Chiudi gli occhi al riposo
Tra ghirlande di fior
Che profumano il ciel.
E più dolce dei fior
Se al buon Dio piacerà
Ti ritrovi l’albor
Che a svegliar ti verrà.
Hai davanti al guancial
Schiere d’angioli biondi
Dalle belle ali d’or
Che colorano il ciel.
E più dolce dei fior
Se al buon Dio piacerà
Ti ritrovi l’albor
Che a svegliar ti verrà.
Ninna nanna, ninna nanna,
dormi bimbo della mamma
dormi dormi nel tuo lettino
dormi dormi bel bambino.
Ora il sonno è più lontano
e ti prenderà per mano.
FILASTROCCA DI TUTTO IL MONDO
Filastrocca per tutti i bambini,
per gli italiani e per gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
gli americani e i francesi,
per quelli neri come il carbone,
per quelli rossi come il mattone,
per quelli gialli che stanno in Cina,
dove è sera se qui è mattina,
per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dormono dentro un sacco di stracci,
per quelli che stanno nella foresta
dove le scimmie fan sempre festa,
per quelli che stanno di qua e di là,
in campagna od in città,
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo,
con le mani nelle mani,
sui paralleli e sui meridiani.
L’ANNO NUOVO COME SARÀ
Indovinami indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”.
FACCIAMO LA PACE
In italiano si dice “sì”,
in francese si dice “oui”,
i tedeschi dicono”ja”,
mentre i russi dicono “da”,
e in tutte le lingue significa questo:
facciamo la pace, facciamola presto!
UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO
C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri, professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
E lezioni difficili.
Brutte, belle e così così.
Ci si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a volere bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Di imparare non si finisce mai,
e quello che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
Quanto è grosso: apri gli occhi e anche tu
Sarai promosso.
FILASTROCCA IMPERTINENTE
Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente;
chi sta fermo non cammina;
chi va lontano non s’avvicina;
chi si siede non sta ritto;
chi va storto non va dritto;
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà
GIOVANNINO PERDIGIORNO
Giovannino Perdigiorno
ha perso il tram di mezzogiorno,
ha perso la voce, l’appetito,
ha perso la voglia di alzare un dito,
ha perso il turno, ha perso la quota,
ha perso la testa (ma era vuota),
ha perso le staffe, ha perso l’ombrello,
ha perso la chiave del cancello,
ha perso la foglia, ha perso la via,
tutto ha perduto, fuorché l’allegria.
L’Italia sottozero.
Lo stivale è ghiacciato.
Sta la neve sui monti
come panna sul gelato.
BATTAGLIA IN CIELO
Oggi battaglia grossa
tra una nuvola grigia
e una nuvola rossa,
tra una nuvola bianca
e una nuvola nera
battaglia tra l’inverno
e la primavera.
A un colpo di tuono il vento
fugge, sui campi sgomento.
Ma noi sappiamo chi vincerà:
ce lo ha detto una rondine,
arrivò iersera,
e una primula d’oro
appena fiorita
“VITTORIA! VINCE LA VITA
VINCE LA PRIMAVERA!”
UNA NUOVA INVENZIONE
Ho inventato una macchina
che legge nel cervello.
Inutile tentare di nasconderla
Sotto il cappello.
Io vedo col mio apparecchio
Nella testa della gente.
Di tutti gli spettacoli
Questo è il più divertente!
LA SVEGLIA
La sveglia mi sveglia la mattina
Ha una voce che spaventa:
io credo che la sentono
fino in Cina.
Non fingere di non udire
per non ubbidire:
fin che resto a letto lei non tace
e non mi lascia in pace.
Il sonno, poveretto,
chissà dove va a finire…
e fuori della finestra tutt’intorno
mi aspetta allegramente il novo giorno.
I GRATTACIELI
Avrò gusti superati
e vi chiedo perdono
per me,i grattacieli sono
più comodi sdraiati!
FILASTROCCA DEL NATALE
Ritorna ogni anno, arriva puntuale
con il suo sacco Babbo Natale:
nel vecchio sacco ogni anno trovi
tesori vecchi e tesori nuovi.
C’è l’orsacchiotto giallo di stoffa
che ballonzola con aria goffa:
c’è il cavalluccio di cartapesta
che galoppa e scrolla la testa;
e in fondo al sacco, tra noci e confetti,
la bambolina che strizza gli occhietti.
Ma Babbo Natale sa che adesso
anche ai giocattoli piace il progresso:
al giorno d’oggi le bambole han fretta,
vanno in auto o in lambretta!
E l’orsacchiotto, al posto del cuore,
ha un modernissimo motore.
Nel vecchio sacco pieno di doni
ci sono ogni anno nuova invenzioni.
Io del progresso non mi lamento
anzi, vi dico, ne sono contento:
“Viva la scienza se ci dà
un poco più di felicità!”
Signori scienziati, vi prego, inventate
le meraviglie più raffinate,
ma per favore, lasciate stare
certi giocattoli fanno tremare…
Non vanno bene per la mia sacca
le bombe atomiche e bombe acca!
Bella è la pace, chiara la via,
dite la vostra che ho detto la mia.
IL NATALE
Cari bambini
grandi e piccini,
il Natale è alle porte:
tenetevi forte!
I dolci ed i doni
saranno per i più buoni.
Natale è fatto di felicità
E soprattutto di serenità.
L’allegria è la cosa principale
per un Natale niente male.
Giulia
BUONE FESTE
Buon Natale a tutti quanti
Bambini vicini e bambini distanti
Buon Natale e anche Capodanno
e poi passerà ancora un anno.
Brisilda
Filastrocca di Natale
Caro Babbo Natale,
ti scrivo sincero
sono stato troppo buono
un anno intero.
Perciò ti chiedo un po’ di regali:
dieci videogiochi non mi faranno male,
una macchina radiocomandata,
poi una bicicletta tutta dorata.
Vorrei per le feste un bel maglione
e una gabbia con dentro un piccione,
e alla fine,ti scrivo sincero,
ma tu Babbo Natale esisti per davvero?
Irene
IL NATALE
Il Natale presto arriverà
porterà tanta felicità
e a tutti i bambini
che saranno buoni
Babbo Natale farà tanti doni.
Alessandra
IL GATTO SFORTUNATO
C’ era un giorno un bel gatto
Se ne stava quatto quatto
A mangiare nel suo piatto
Ma ad un tratto chi arrivò?
Un grosso cane che lo addentò.
Sfortunato fu il gattino
Che lasciò nel piatto un avanzino.
Martina
LA MANGIATA
La grande mangiata
verrà fatta su un piccolo tavolo
si gusterà una buona frittata
ma soprattutto un ottimo cavolo
e intanto suona la campana
mentre una donna fa un ballo
ma gli vola la collana
che va al collo di un cavallo!
Filippo
Il mio nonnino
Il mio nonnino
si chiama Rodolfino
porta il cappello
per esser più bello.
Nella sua vita ha tanto lavorato
e tutto questo gli ha fruttato
una bella pensione
per ogni stagione.
Il meccanico è stato il suo lavoro
e lo presenta con decoro.
Questo è il mio nonnino
che per quello che ha fatto
meriterebbe un inchino!
Ma a lui basta il mio bene
per risolvergli tutte le pene!
Ettore
Cos’hai fatto?!
Ti voglio dare in testa un martello
perché mi hai perso il pennello;
era di mia sorella:
non è una cosa bella!
Jacopo
Sarebbe proprio bello
Essere monello
Giocare con la colla
E tirare con la molla,
ma sono un bambino
con un grembiulino,
mangio un panino
che scivola sul piattino.
Dylan
Mi stavo divertendo: uno spasso
saltare sopra il materasso!
Mi venne fame, mangiai una castagna
e mi accorsi che veniva dalla Spagna.
Per cena sopra il tavolo
c’era un bel piatto di cavolo,
c’era anche il mio fidanzato
che non si ricordava di me da quanto è smemorato!
Vittoria
UNO, DUE, TRE, QUATTRO
Un, due, tre, quattro
Una volta c’era un gatto
Che vestiva come un re
Con cappotto e con gilet
Aveva fame, poverino
E per saziare il languorino
Si mangiò tutto d’un fiato
Le scarpe che aveva comprato!
Allegra
LA CONCHIGLIA
LA CONCHIGLIA TAGLIA LA BIGLIA
NON TAGLIARE LA CONCHIGLIA
LA CONCHIGLIA NON È BIGLIA
SUL TAGLIERE TAGLIA LA TRIGLIA.
FABIO
LE ONDE DI SCHIUMA
VEDO DALLA FINESTRA
CHE SI MUOVONO QUANDO
IL MARE È AGITATO
E UN FRUSCIO GLI RISPONDE.
Giulia
IL CONIGLIO
Avevo un coniglio
Che mangiava l’erbetta
Aveva un figlio
Che si chiamava Betta.
Helena
Al vecchietto
gli si rompe il berretto.
Al bambino
gli va via il cugino.
Al rubino
gli si rompe il cristallino.
Gabriele
FILASTROCCA DEI DELFINI
A me piacciono i delfini:
sono agili e carini
hanno un lungo musetto
ed un piccolo occhietto.
Fanno dei gran tuffi
e per questo sono buffi,
la pinna caudale
li aiuta a nuotare.
Bianca
L’ASTUCCIO
Se dentro di me andrai a frugare
tante cose potrai trovare.
Ho due grandi mani taglienti
assomiglian a due grandi denti.
Attento a non farti male
sennò devi andare all’ospedale!
Se mi fai cadere
in collo ti potrei tornare
son la gomma:
con me non puoi sbagliare!
Sono la penna,
con me una traccia potrai lasciare
attento: dopo la dovrai studiare!
Davide
L’INVERNO
L’inverno ha un odorino:
profuma di panettone.
Davanti al bar, di cappuccino
e tante cose buone.
Pietro
NONSENSE
I mattoni sono bianchi
L’acqua non scende giù
Gli scolari vanno in branchi
camminando fino al Perù..
Letizia
LE STELLE
Le stelle brillano in cielo
e la luna gli fa compagnia.
La nebbia le copre come un velo
E insieme dormono in allegria.
Elisa
IL GATTO MALATO
In un giorno di vento
Un gatto malato
mangiava un gelato
contando fino a cento.
Simone
IL PRANZETTO
La mia mamma ha cucinato
il pranzo a un coccodrillo ammalato.
Zampe di formica
per una mia amica,
denti di serpentello
per mio fratello.
Contento il papà
faceva salti di felicità.
Carmen
TOMMY LO SCOIATTOLO
Tommy lo scoiattolo
giocava con il barattolo.
Aveva tanti amici
tutti molto felici.
Su e giù nel bosco andava
e veloce scorazzava
con gli amici si incontrava
e ogni giorno ci giocava.
Poi la sera arrivava
e Tommy se ne andava
il suo albero trovava
e tutta la notte russava.
Tommy aveva un bel maglione
ma lo regalò al gufo dormiglione.
Giulia
UN BAMBINO PICCOLINO
Un bambino piccolino
Andava a scuola col cestino
Vide un cane rosso e blu
Che faceva “PONSI PONSI BUH!”
Melanie
NONSENSE
Sotto le cascate c’è un coccodrillo
e a Colorado esce Pistillo.
In autunno
va a scuola l’alunno.
Cecco Bilecco
gioca con lo stambecco.
Cristian
FILASTROCCA
Vorrei giocare a nascondino
per poi mangiare il budino.
Vorrei andare in montagna
per mangiare una castagna.
Vorrei andare in Cina
per tuffarmi in piscina.
Vorrei darti un bacino
per ringraziarti ogni mattino.
Ho pescato un pesciolino
nel laghetto al frescolino,
sulla spiaggia ho messo l’ombrellone
per pararmi dal solleone.
Filippo
FILASTROCCA
È bello stare insieme
e volersi tanto bene
specialmente a Natale
che manda via il male.
Gaia
LA BELLA GIORNATA
Oggi è una bella giornata
e allora prendo la cioccolata.
Vado a prendere il mio cane
e poi mangio il pane,
ci metto dentro il Taleggio
mentre mamma cerca parcheggio.
Elisa
NINNA NANNA
S’addormentano le mani
Biancaneve e i sette nani.
Dorme dorme questo occhio
e con lui dorme Pinocchio.
Ora bolle anche la pentola
ci cucina Cenerentola.
Ed infine Pollicino
Fa dormire il mio bambino.
Michela
Ho un libro rosso e giallo
che mi fa compagnia
dalla mattina alla sera
lo leggo in allegria.
Milena
Arriva il Natale
La festa speciale
Speciale davvero
Per il mondo intero
Per tutti i bambini
Arriveranno tanti pensierini.
Alexandra
Sull’albero c’è un uccellino
Che vola nel giardino
Ha un bel cappellino
Con un piccolo fiorellino.
Come è bello quell’uccello!
Mariella
L’AMORE
Guarda il tuo cuore
che è pieno d’amore.
Con un bacio
mi sento felice.
Matteo
BIBLIOGRAFIA
 Alfredo Altieri – Alfredo Scanzani,
 Elena de Dionigi,
 Lella Gandini,
Rime e assonanze da leggere nelle stanze, La Caravella
Ambarabà cicci coccò, Einaudi Ragazzi
 Albena Ivanovitch-Lair,
 Sandra Landi,
Fa’ la nanna (ninne nanne toscane)
Filastrocche per giocare, Fabbri Editori
Il quaderno di Quintilio, Protagon Editori Toscana
 Francesca Lazzarato,
Almanacco,magie di tutti i giorni, Libri per
Ragazzi Mondatori
 Francesca Lazzarato,
Staccia Buratta, la micia e la gatta , Libri per
Ragazzi Mondatori
 Francesca Lazzarato,
Un boccone a me, un boccone a te , Libri per
Ragazzi Mondatori
 Massimiliano Maiuochi e Giulio Forino,
Filastrocche a bocca piena,
Sinnos
 Roberto Piumini,
Cento ciao, Einaudi Scuola
 Roberto Piumini,
Mesi in rima, Einaudi Scuola
 Gianni Rodari – Lucia Salemi,
Di mese in mese, Emme Edizioni
 Gianni Rodari,
Filastrocche per tutto l’anno, Einaudi Ragazzi
 Gianni Rodari,
Il lupo e il Grillo, Editori Riuniti
 Federica Sconocchia – Katja Reichert,
Edizioni
Il gelato raffreddato, Pika