evoluzione dei principali tassi di interesse

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evoluzione dei principali tassi di interesse
 Circolare N. 13
Area: TAX & LAW
Periodico plurisettimanale
20 febbraio 2009
EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI TASSI DI INTERESSE
Riproponiamo una breve ricognizione sull’evoluzione dei tassi di interesse che risultano
particolarmente significativi per le aziende, specie in un periodo “critico” dal punto di vista
dell’andamento dei mercati finanziari ed anche del credito alle imprese.
Di seguito esponiamo una tabella riassuntiva dei principali tassi aggiornati. Poiché variano con
diversa periodicità è stata introdotta una colonna che precisa la decorrenza o il periodo di vigenza.
Si noti che la tabella viene modificata, in questa edizione, con l’introduzione di due distinti righi
relativi ai tassi di interesse per le rateazioni sulle cartelle esattoriali erariali, cioè fiscali, da una
parte e previdenziali (INPS e INAIL) dall’altra. La rateazione delle cartelle è oggi una pratica assai
frequente ed è bene dare conto dei diversi tassi di rateazione.
I PRINCIPALI TASSI AGGIORNATI
Esaminiamo i principali tassi di riferimento:
VIGENZA
TASSO
ANNUO
interessi di mora sui crediti commerciali
per 1° semestre 2009
9,50
interessi di mora sui crediti commerciali
(alimentari deteriorabili)
per 1° semestre 2009
11,50
interessi legali (da Codice Civile)
dal 1° gennaio 2008
3,00
tasso ufficiale di sconto praticato dalla BCE
dal 21 gennaio 2009
2,00
EURIBOR 3 mesi (365)
dal 17 febbraio 2009
1,91
TIPO DI INTERESSE
tasso di riferimento per credito agevolato (oltre 18 mesi)
ƒ
settore industria e commercio
ƒ
settore artigianato
ƒ
settore turistico alberghiero
interessi al contribuente sui rimborsi fiscali
dal 1° luglio 2003
5,18
5,23
5,23
2,75
interessi al contribuente sui rimborsi fiscali ultradecennali
dal 1° gennaio 2008
4,41
dal 1° luglio 2003
5,00
dal 1° luglio 2003
4,00
dal 1° gennaio 2008
3,00
dal 1° gennaio 2008
4,00
dal 1° gennaio 2008
4,00
dal 19 gennaio 2009
8,00
dal 19 gennaio 2009
8,00
a febbraio 2009
interessi all’Erario da contribuente (per ritardata iscrizione)
interessi all’Erario
pagamento)
da
contribuente
(per
dilazione
di
interessi all’Erario per ravvedimento operoso
interessi all’Erario per rateazione avvisi bonari (max 20 rate
trimestrali)
interessi per rateazione cartelle esattoriali di natura erariale
interessi per rateazione cartelle esattoriali di natura
previdenziale
interessi di differimento e dilazione dovuti all’INPS e all’INAIL
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I TASSI USURARI GENNAIO/MARZO 2009
Segue una seconda tabella che evidenzia i tassi usurari relativi al trimestre gennaio/marzo 2009
come individuati ai sensi della legge sull’usura. Come è noto, infatti, con DM avente periodicità
trimestrale, vengono rilevati i tassi di interesse effettivi medi globali i quali, aumentati del 50%,
costituiscono la soglia oltre la quale si entra nell’usura.
La tabella che segue, dunque, è interessante sia per capire “da dove comincia l’usura” (tasso di
usura) ma anche per verificare quali sono le condizioni medie praticate da banche ed operatori
finanziari nel periodo precedente (tasso medio) così da poterle confrontare con quelle che sono
state praticate alla nostra azienda.
Nella particolare contingenza di questo periodo, tuttavia, occorre comunque considerare che data
la rapidissima evoluzione dei tassi, la media di quelli precedentemente praticati può assumere una
significato meno segnaletico di quanto avviene quando i mercati finanziari presentano andamenti
più stabili.
SOGLIA IN
UNITÀ DI EURO
TASSO
MEDIO
TASSO
USURA
fino € 5.000
oltre € 5.000
fino € 5.000
oltre € 5.000
fino € 5.000
oltre € 5.000
12,270
9,120
6,890
6,220
7,010
6,280
18,405
13,680
10,335
9,330
10,515
9,420
--
9,930
14,895
fino € 5.000
oltre € 5.000
fino € 5.000
da € 5.001 a € 25.000
da € 25.001 a € 50.000
oltre € 50.000
14,690
11,100
12,340
9,070
8,010
6,820
22,035
16,650
18,510
13,605
12,015
10,230
--
5,390
5,450
8,085
8,175
*
TIPO DI OPERAZIONE
aperture di credito in c/c
anticipi, sconti commerciali e altri finanziamenti
erogati alle imprese dalle banche
factoring
crediti personali e altri finanziamenti erogati alle
famiglie dalle banche
anticipi, sconti commerciali, crediti personali e altri
finanziamenti effettuati dagli intermediari non bancari
leasing
mutui con garanzie reali
ƒ
a tasso fisso
ƒ
a tasso variabile
*I tassi non comprendono le commissioni di massimo scoperto che nella media corrispondono a circa 0,72 punti percentuali.
CONCLUSIONI
Evidenziamo solo due tendenze principali.
La discesa dei tassi principali, per i noti motivi, prosegue impetuosamente dopo aver toccato dei
veri e propri minimi “storici”. Si pensi all’EURIBOR oggi sotto il 2% ed allo stesso tasso di
riferimento BCE per il quale, tra l’altro, sono attesi ulteriori ribassi.
Il sistema dei tassi, tuttavia, anche per la rapidità con la quale si sono evoluti alcuni tassi
fondamentali, risulta assai frastagliato e squilibrato: si pensi ai tassi per il credito agevolato che
risultano oggi sopra il 5%.
E’ evidente che in questa situazione è richiesta una maggiore capacità di cogliere le convenienze
finanziarie che possano presentarsi in un quadro, comunque, di ulteriore prevista discesa dei tassi.
■
090220 CF
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