WI fascicolo bilancio 2015

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WI fascicolo bilancio 2015
Waste Italia S.p.A.
Bilancio d’esercizio e consolidato al 31 Dicembre 2015
Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015
DATI SOCIETARI:
Waste Italia
Società soggetta al controllo e coordinamento di Gruppo Waste Italia S.p.A.
Sede in MILANO - Via Giovanni Bensi, 12/3
Capitale Sociale versato Euro 10.309.280,00
Iscritto alla C.C.I.A.A. di MILANO
Codice Fiscale e N. Iscrizione Registro n. 01689940185
Partita IVA: 01689940185 – N. Rea: 1646711
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015
CARICHE SOCIALI
Consiglio di Amministrazione
Marco Fiorentino
Presidente
Flavio Raimondo
Consigliere Delegato (1)
Mario Bagna
Consigliere
Francesco Capone
Consigliere è stato nominato con l’assemblea del 12/10/2015
Roberto Maggio
Consigliere
(1) Nominato in sostituzione del dott. Enrico Friz
Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato con l’assemblea del 26 marzo 2015 e rimane in carica fino
all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, ad eccezione del consigliere Mario Bagna che è stato
cooptato in occasione del Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016 e rimane in carica fino alla
prossima Assemblea dei Soci.
Collegio Sindacale
Poretti Stefano
Presidente
Renato Bolongaro
Sindaco Effettivo
Roberto Lorusso Caputi
Sindaco Effettivo
Maurizio Moccaldi
Sindaco supplente
Mirka Cesnik
Sindaco supplente
Il Collegio sindacale è stato nominato con l’assemblea del 30 aprile 2014 e rimane in carica fino
all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.
La società di revisione PwC S.p.A. con sede in Milano, Via Monte Rosa 91, è stata incaricata, con l’assemblea
del giorno 28 febbraio 2012, di svolgere la revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e dell’art.
165-bis del D. Lgs. 58/1998 del bilancio di esercizio e consolidato relativi agli esercizi dal 31 dicembre 2011
al 31 dicembre 2019
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015
Struttura societaria del gruppo di cui Waste Italia fa parte al 31 dicembre 2015:
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Relazione degli Amministratori sulla Gestione
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Highlights
Di seguito vengono riportati in forma tabellare i principali risultati conseguiti dal gruppo Waste Italia nel corso
dell’esercizio 2015.
I Risultati consolidati
Euro/000
2015
DATI DI SINTESI ECONOMICI
Ricavi
EBITDA
% EBITDA
EBIT
Proventi (oneri) finanziari netti
Proventi (oneri) straordinari netti
Risultato ante imposte
Imposte di periodo
Risultato Netto
Risultato pertinenza di terzi
Risultato Netto di Gruppo
DATI DI SINTESI PATRIMONIALI
2014
120.322
38.195
32%
(10.819)
(25.527)
(799)
(37.145)
(455)
(37.599)
(1.153)
(38.753)
Dicembre
2015
15 vs 14
78.000
21.957
28%
(4.246)
(7.081)
(13.035)
(24.362)
2.600
(21.762)
49
(21.712)
Dicembre
2014
%
42.323
16.237
4%
(6.573)
(18.446)
12.236
(12.783)
(3.055)
(15.838)
(1.203)
(17.040)
15 vs 14
54
74
13
155
261
(94)
52
(117)
73
(2.432)
78
%
Capitale investito netto
Patrimonio Netto
277.331
45.117
295.133
83.725
(17.802)
(38.608)
(6)
(46)
Indebitamento Finanziario Netto
232.214
211.408
20.806
10
292
220
72
33
Personale (Puntuale)
Prima di passare al commento dei risultati economici consuntivati 2015 del gruppo facente capo a Waste Italia
S.p.A. (qui di seguito anche: “Società”, “Waste”, “WI” e insieme con le società controllate: “Gruppo Waste
Italia”, “Gruppo WI”, “Gruppo Waste”) è d’obbligo una premessa generale. Il perimetro societario cui fanno
riferimento i dati economici del 2015, difatti, è sostanzialmente diverso da quello che aveva prodotto i risultati
del 2014, periodo considerato di confronto. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2014, difatti, a seguito
dell’emissione di un prestito obbligazionario di complessivi Euro 200 milioni (il “Bond Waste”) la controllante
Waste Italia aveva significativamente ampliato il proprio perimetro di consolidamento acquisendo società in
precedenza racchiuse all’interno del perimetro dell’attuale holding di controllo, Gruppo Waste Italia S.p.A.
(all’epoca Kinexia S.p.A.), nonché società completamente esterne al Gruppo, quali quelle facenti parte del
gruppo Geotea. Avendo completato le acquisizioni nella seconda fase dell’ultimo trimestre del 2014, non era
stato possibile consolidare i risultati economici delle società acquisite, che invece erano state consolidate dal
punto di vista patrimoniale. Di conseguenza i risultati economici consolidati del 2015 non sono pienamente
confrontabili con quelli del 2014, facendo i primi riferimento ad un perimetro significativamente più ampio.
I dati consolidati 2015 del Gruppo Waste Italia, in funzione dell’ampliato perimetro di consolidamento come
discusso nel paragrafo precedente, evidenziano un rilevante incremento del valore della produzione, superiore
al 50%, a Euro 120,3 milioni (2014: Euro 78,0 milioni), mentre l’EBITDA mostra un incremento ancora
maggiore e pari a quasi il 75% a Euro 38,2 milioni (2014: Euro 22,0 milioni). Il positivo apporto sia in termini
di ricavi che di EBITDA delle società acquisite alla fine del 2014, in special modo per quanto concerne le
società del savonese, è stato il principale motore di questo rilevante incremento.
Le performance delle attività di raccolta, segmento che non è stato interessato dall’ampliamento di perimetro
in quanto gestito esclusivamente dalla capogruppo Waste Italia S.p.A., ha subito un rallentamento nel corso
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
del 2015 a causa della diminuzione dei volumi gestiti, principalmente dovuta alla fuoriuscita dal gruppo di
alcuni commerciali e dei relativi clienti. Tali uscite, sebbene abbiano fatto sentire il proprio peso in termini di
ricavi complessivi, hanno interessato clienti caratterizzati da prezzi inferiori alla media del segmento, di fatto
comportando un aumento dei prezzi a fine 2015 se confrontati con quanto consuntivato per il 2014. I ricavi da
attività di raccolta hanno di conseguenza fatto registrare un decremento a Euro 39,2 milioni (2014: Euro 41,5
milioni) con una contrazione del 5,5%, mentre a livello di volumi sono state consuntivate quasi 276 mila
tonnellate (2014: oltre 294 mila tonnellate) le quali a loro volta mostrano una diminuzione tendenziale del
6,3%. Le acquisizioni perfezionate al termine del 2014 ed interamente consolidate nel 2015 per quanto
concerne le grandezze economiche hanno invece influenzato in maniera rilevante i risultati del segmento di
attività connesso allo smaltimento finale in discarica. Difatti le tre principali società acquisite alla fine del 2014
(Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.) sono ognuna proprietaria di un sito di smaltimento rifiuti i
quali, ad oggi, risultano essere quelli di maggiori dimensioni in termini di volumetria residua. Confrontando
quindi i risultati economici dei restanti settori di attività, risulta evidente l’apporto determinante delle società
acquisite. Difatti le attività diverse dalla raccolta, che comprendono quindi tutto la catena di valore della
gestione integrata dei rifiuti dal trattamento allo smaltimento fino al recupero energetico del biogas, hanno
contribuito al valore della produzione consolidato per Euro 81,1 milioni (2014: Euro 36,5 milioni), di fatto più
che raddoppiando l’apporto ai ricavi delle medesime attività per l’esercizio precedente. Nel 2015 i ricavi
afferenti alle altre attività beneficano, peraltro, di un contributo non ricorrente pari ad Euro 4,2 milioni in
connessione ad un accordo transattivo sottoscritto con un prestatore d’opera in merito alle attività relative alla
chiusura e post chiusura della discarica di Faeco, acquisita nel contesto dell’emissione del Bond Waste. Anche
nel 2014 i risultati consolidati del gruppo facente capo a Waste Italia beneficiavano di alcuni proventi non
ricorrenti relativi alla liberazione da parte di Waste Italia dell’obbligo di svolgere l’attività di post chiusura del
giacimento di messa a dimora di rifiuti della discarica di Alice Ambiente (società uscita dal perimetro di
consolidamento nel corso del primo trimestre del 2015 in quanto ceduta alla parte correlata Aker S.r.l., già
Waste to Water S.r.l.), nonché alla parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla
discarica di Albonese per un apporto complessivo di circa Euro 9,6 milioni.
L’incidenza dell’EBITDA sul valore della produzione risulta pari al 32%, in crescita di quattro punti
percentuali rispetto al 2014 (28%) grazie al positivo contributo delle società acquisite in occasione
dell’emissione del Bond Waste che, espletando principalmente l’attività di smaltimento finale dei rifiuti, sono
caratterizzate da una marginalità media più alta rispetto alle società del “vecchio” gruppo Waste Italia.
Nel corso del 2015 il Gruppo si è dedicato al consolidamento ed all’integrazione all’interno delle proprie
attività delle società acquisite in connessione all’emissione del Bond Waste le quali hanno apportato un
incremento significativo nella volumetria disponibile presso i siti di smaltimento del Gruppo (valutata al 31
dicembre 2014 in complessivi 3.437 migliaia di metri cubi). La piena disponibilità del sito di Albonese a
seguito dell’autorizzazione all’ampliamento ricevuta a fine 2014 ha permesso di incrementare le attività di
smaltimento nel corso del secondo semestre dell’anno, in ritardo rispetto alle aspettative iniziali. Al fine di
ampliare la propria proposta commerciale e tecnica e di rappresentare sempre di più un operatore verticalmente
integrato ed in grado di fornire soluzioni di tipo “one stop shop” nella gestione dei rifiuti, nel corso del 2015
Waste Italia, tramite la propria controllata Waste to Water S.r.l., ha concluso un contratto di affitto di due rami
d’azienda dalla La.Fu.Met S.r.l. dedicati al trattamento di rifiuti solidi e liquidi, pericolosi e non pericolosi, e
gestori di un impianto di trattamento sito a Villastellone (TO), in un’area logisticamente già all’interno
dell’area di influenza del Gruppo. I risultati economici apportati da tale ramo d’azienda vengono consolidati a
partire dalla fine del mese maggio 2015.
I ricavi del 2015, infine, beneficiano degli effetti economici di due contratti di cessione spazi del sito di
smaltimento di Albonese in logica take or pay sottoscritti con la correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water
S.r.l.), per complessive 120.000 tonnellate ed un controvalore economico pari ad Euro 9 milioni.
In funzione delle incrementate attività di smaltimento presso i siti di discarica gestiti dal Gruppo, siano essi di
nuova acquisizione oppure storicamente di proprietà del Gruppo stesso, gli accantonamenti a fondi chiusura e
post chiusura, così come gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (fra cui primeggiano proprio le
discariche), hanno fatto registrare nel 2015 un sensibile incremento rispetto al 2014 il quale era stato peraltro
caratterizzato da un maggiore ricorso a siti di smaltimento di proprietà di soggetti terzi rispetto al passato. Di
conseguenza, nonostante l’importante crescita fatta registrare in termini di EBITDA, il risultato operativo è
stato oltremodo appesantito da ammortamenti e accantonamenti (questi ultimi anche legati a suddetti contratti
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
di cessione spazi). L’EBIT dell’esercizio 2015 è infatti diminuito fino ad Euro 10,8 milioni negativi (2014:
negativo per Euro 4,2 milioni). Nel valutare questo dato è necessario considerare anche che nel corso del 2015
sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni e crediti a seguito della messa in liquidazione della
controllata Ecoadda S.r.l., dell’abbandono di un’iniziativa di sviluppo (KM Verde) e di una politica
maggiormente prudenziale di calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali che hanno complessivamente
comportato la registrazione di svalutazioni per Euro 3,5 milioni.
La struttura finanziaria del Gruppo è stata completamente riscritta alla fine del 2014 con l’emissione del Bond
Waste il quale risulta caratterizzato da un tasso di interesse nominale del 10,5%. Di conseguenza il carico
complessivo in termini di oneri finanziari sopportati dal Gruppo nel corso del 2015 è stato notevolmente
superiore a quanto registrato nel 2014. Difatti gli oneri finanziari consolidati netti fatti registrare dal Gruppo
nel corso del 2015 sono risultati pari ad Euro 25,5 milioni ovvero circa tre volte e mezzo quanto consuntivato
nel corso dell’esercizio precedente (2014: Euro 7,1 milioni). I risultati operativi del 2015, per quanto superiori
a quelli del 2014 con il vecchio perimetro, si sono rivelati essere significativamente inferiori rispetto alle
aspettative iniziali, di fatto rendendo insostenibile per il Gruppo un tale carico di oneri finanziari che è stato
sopportato durante il 2015, anno in cui sono stati pagati per intero gli interessi legati al Bond Waste,
esclusivamente al prezzo di un sensibile peggioramento dello stato di salute del Gruppo, sia da un punto di
vista finanziario, che di gestione del circolante operativo. La presa di coscienza di tale insostenibilità ha portato
la Società a prendere la decisione strategica di iniziare un percorso di ristrutturazione della propria struttura
finanziaria e di non procedere al pagamento del Coupon dovuto in data 16 maggio 2016 come verrà più
ampiamente dettagliato nel corso del successivo paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” all’interno
della Nota Integrativa al presente bilancio.
Oltre a suddetti oneri finanziari, nel corso del 2015 il Gruppo ha registrato oneri straordinari netti pari ad Euro
0,8 milioni, in diminuzione rispetto a quanto consuntivato nell’esercizio precedente (2014: Euro 13,0 milioni)
il quale accoglieva anche quota parte dei costi relativi all’emissione del Bond Waste privi di utilità pluriennale,
pari a circa Euro 5,4 milioni, oltre allo stanziamento di un fondo di Euro 4,7 milioni relativo alla
ristrutturazione del Gruppo. Gli oneri straordinari registrati nel corso del 2015 hanno fatto invece riferimento
a costi legati ad incentivi all’esodo e cause promosse da ex dipendenti passate in giudicato per complessivi
Euro 0,5 milioni
Il risultato ante imposte è negativo per Euro 37,1 milioni (2014: negativo per Euro 24,4 milioni) a causa
principalmente del maggior peso degli oneri finanziari discusso in precedenza a seguito dell’emissione del
Bond Waste.
Il risultato netto di Gruppo risulta quindi negativo per Euro 38,8 milioni rispetto ad una perdita di Euro 21,7
milioni del 2014.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 232,2 milioni, in aumento di circa Euro
20,8 milioni rispetto a Euro 211,4 milioni al 31 dicembre 2014, principalmente a seguito dell’integrale utilizzo
per complessivi Euro 15 milioni della linea di tipo Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas (la “Linea
RCF”), della diminuzione dei debiti finanziari verso controllanti nel corso dell’esercizio per Euro 12,4 milioni
e della conseguente diminuzione delle disponibilità liquide per Euro 6,2 milioni parzialmente compensati da
un aumento degli altri debiti finanziari relativi a scoperti di conto corrente bancario e debiti verso società di
factoring per circa Euro 2 milioni. Il capitale investito netto risulta pari a Euro 277,3 milioni in contrazione
rispetto a Euro 295,1 milioni per effetto, principalmente, della riduzione del capitale circolante netto dovuta
ad un contestuale decremento dei crediti commerciali e di altra natura, a fronte di una situazione debitoria
sostanzialmente invariata.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
I risultati di Waste Italia S.p.A.
Euro/000
DATI DI SINTESI ECONOMICI
2015
Ricavi
EBITDA
% EBITDA
EBIT
Proventi (oneri) finanziari netti
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Proventi straordinari netti
Risultato ante imposte
Imposte di periodo
Risultato Netto
DATI DI SINTESI PATRIMONIALI
2014
66.458
10.875
16%
(13.022)
(24.077)
(3.365)
(585)
(41.048)
985
(40.063)
Dicembre
2015
15 vs 14
77.395
13.492
17%
(4.354)
(5.553)
(6.010)
(7.415)
(23.333)
1.915
(21.418)
Dicembre
2014
%
(10.937)
(2.617)
-1%
(8.667)
(18.524)
2.645
6.830
(17.715)
(841)
(18.556)
15 vs 14
(14)
(19)
(6)
199
334
100
0
76
(49)
87
%
Capitale investito netto
Patrimonio Netto
273.335
44.757
292.145
84.820
(18.809)
(40.063)
(6)
(47)
Indebitamento Finanziario Netto
228.579
207.325
21.254
10
144
133
11
8
Personale (Puntuale)
I Ricavi della società Waste Italia S.p.A. stand alone per l’anno 2015 diminuiscono di circa il 14%, in
controtendenza rispetto a quanto consuntivato a livello consolidato dall’intero Gruppo. In particolare i ricavi
della gestione caratteristica diminuiscono di Euro 4.668 migliaia ad Euro 60.909 migliaia di Euro al 31
dicembre 2015 (2014: Euro 65.577 migliaia) principalmente a causa della riduzione delle attività di raccolta,
eseguita in esclusiva da Waste Italia S.p.A., nonché del rallentamento delle attività di selezione e trattamento
svolte presso gli impianti gestiti dalla Società a causa di una revisione completa nella gestione di tale attività
che ha portato a privilegiare la capacità di selezione a discapito dei volumi. I ricavi della gestione caratteristica
di Waste Italia accolgono integralmente nel 2015 i proventi rinvenienti dai contratti di cessione spazi della
discarica di Albonese in logica take or pay alla correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) per un
controvalore di Euro 9 milioni. Anche gli “altri ricavi e proventi” registrano una contrazione a circa Euro 5.549
migliaia al 31 dicembre 2015 rispetto al dato dell’esercizio precedente (2014: Euro 11.818 migliaia, la cui voce
accoglieva nel 2014 alcuni proventi non ricorrenti relativi alla liberazione da parte di Waste Italia dell’obbligo
di svolgere l’attività di post chiusura del giacimento di messa a dimora di rifiuti della discarica di Alice
Ambiente nonché alla parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di
Albonese per un controvalore complessivo pari a circa Euro 9,6 milioni. La voce relativa ad “altri ricavi e
proventi” nel 2015 accoglie invece principalmente i ricavi connessi alla produzione di energia a partire dal
biogas recuperato in discarica per Euro 2,2 milioni in connessione agli impianti di valorizzazione energetica
acquisiti dalla correlata Volteo Energie in connessione all’emissione del Bond Waste, nonché circa Euro 1
milione per ricavi maturati nei confronti della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. in connessione a progetti
internazionali in ambito ambientale sviluppati dalla holding e circa Euro 1 milione per ricavi maturati nei
confronti della correlata Alice Ambiente e relativi allo smaltimento del percolato e ad altre attività di gestione
in sicurezza per cui la Società è subentrata ad Alice a seguito della cessione della stessa ad Aker S.r.l. (già
Waste to Water S.r.l.).
L’EBITDA ha registrato nel 2015 un valore di Euro 10.875 migliaia (2014: Euro 13.492 migliaia), in
diminuzione di 2.617 migliaia di Euro rispetto al 2014 e con un’incidenza sul totale dei ricavi sostanzialmente
stabili al 16% (2014: 17%). Tutte le principali macro voci di costo hanno subito un una riduzione rispetto
all’anno precedente, ad eccezione degli altri costi operativi che hanno fatto registrare un aumento di Euro 1.292
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
migliaia principalmente a seguito della ripresa dei conferimenti presso il sito di Albonese, con conseguente
aumento dei costi legati ad aggi (in aumento di Euro 599 migliaia rispetto al 2014) ed ecotassa (in aumento di
Euro 700 migliaia rispetto al 2014). È peraltro proseguita anche nel 2015 l’attività di razionalizzazione della
struttura di Waste Italia che ha comportato una riduzione del costo del personale pari ad Euro 539 migliaia su
base annua.
L’EBIT di Waste Italia S.p.A. per l’anno 2015 risulta negativo per Euro 13.022 migliaia (2014: negativo per
Euro 4.354 migliaia) principalmente a causa di ammortamenti di periodo pari ad Euro 14.031 migliaia (2014:
Euro 15.672 migliaia) e di accantonamenti e svalutazioni di Euro 9.865 migliaia (2014: Euro 2.174 migliaia).
In particolare gli accantonamenti accolgono nel 2015 maggiori costi legati a fondi chiusura e post chiusura
connessi alla ripresa delle attività presso la discarica di Albonese per complessivi Euro 4.390 migliaia (2014:
Euro 507 migliaia) e accantonamenti per oneri futuri in connessione ai contratti di cessione spazi della discarica
di Albonese per Euro 3.628 migliaia (2014: Euro 31 migliaia).
Gli oneri finanziari si attestano a Euro 24,1 milioni in aumento rispetto a Euro 5,6 milioni rilevato lo scorso
esercizio, a causa della maggiore incidenza in termini di interessi relativo al Bond Waste (Euro 24,1 milioni
fra interessi dell’esercizio ed ammortamento del disaggio di emissione).
La gestione straordinaria consuntiva un risultato negativo pari a Euro 3.949 migliaia (2014: negativa per Euro
13.425 migliaia) a seguito dell’iscrizione di un fondo svalutazione di Euro 3.365 migliaia in connessione alla
partecipazione detenuta nella controllata Ecoadda S.r.l., posta in liquidazione in data 4 febbraio 2016, oltre ad
oneri straordinari per incentivi all’esodo e per cause promosse da ex dipendenti passate in giudicato per Euro
474 migliaia. Si rammenta che nel 2014 la gestione straordinaria di Waste Italia accoglieva una parte degli
oneri connessi all’emissione del Bond Waste privi di utilità pluriennale, pari a circa Euro 5.373 migliaia, e da
rettifiche di valore delle attività finanziarie per complessivi Euro 6.010 migliaia a causa della svalutazione, per
pari importo, della partecipazione detenuta da Waste Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l..
Il risultato netto di Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 risulta quindi negativo per Euro 40,1 milioni contro
una perdita di Euro 21,4 milioni del 2014.
Il capitale investito netto si attesta a Euro 273,3 milioni in diminuzione rispetto a Euro 292,1 milioni dello
scorso esercizio a seguito degli ammortamenti dell’anno e delle svalutazioni sopra commentate parzialmente
compensate da un aumento del capitale circolante netto di Euro 9 milioni per effetto della contrazione dei
debiti commerciali avvenuta in corso d’anno e dall’aumento (per la ripresa della discarica di Albonese) dei
fondi rischi, oneri e passività per discariche i quali al 31 dicembre 2015 risultavano pari a Euro 11,6 milioni
(2014: Euro 3,8 milioni). Nello specifico, la posizione finanziaria netta della Società è aumentata ad Euro
228,6 milioni (2014: Euro 207,3 milioni) a seguito dell’integrale utilizzo per complessivi Euro 15 milioni della
linea di tipo Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas (la “Linea RCF”), della diminuzione dei debiti
finanziari verso controllanti nel corso dell’esercizio per Euro 11 milioni, dell’incremento dei debiti finanziari
verso controllate per Euro 11,7 milioni nonché dell’incremento degli altri debiti finanziari relativi a scoperti
di conto corrente bancario e debiti verso società di factoring per circa Euro 1,5 milioni.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Evoluzione del quadro normativo e regolamentare di riferimento
D.lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambiente
Il D.lgs. 152/2006 è il provvedimento nazionale di riferimento in materia di valutazione di impatto ambientale,
difesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento atmosferico e risarcimento
dei danni ambientali. Dalla sua data di entrata in vigore (29 aprile 2006) ad oggi il Codice dell’ambiente ha
subito numerose modifiche ed integrazioni ad opera di successivi provvedimenti che ne hanno ridisegnato il
contenuto, così come numerosi sono stati i provvedimenti emanati in attuazione delle singole parti dello stesso
decreto legislativo. Il Codice ambientale, pur costituendo la trasposizione nazionale di numerose direttive Ue,
non esaurisce tuttavia il novero delle norme di matrice comunitaria relative alle materia più sopra menzionate.
Accanto alla disciplina recata dal D.lgs. 152/2006 bisogna infatti considerare le regole Ue “self executing”
(come i regolamenti su import/export dei rifiuti ed “end of waste” dei rottami metallici), ossia regole
direttamente applicabili nell'ordinamento statale senza necessità di essere veicolate da provvedimenti interni.
Per quanto concerne il D.lgs. 152/2006 si segnala che esso è costituito da 318 articoli, si divide in sei sezioni
e che i principali campi di applicazione di tale provvedimento legislativo interessano:
-
La prima parte dal titolo “disposizioni comuni”: individua l’ambito di applicazione del provvedimento,
le finalità ed i criteri per l’adozione dei provvedimenti successivi.
-
La seconda parte dal titolo “procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la
valutazione d’impatto ambientale (via) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)” ordina la
disciplina di tutte le autorizzazioni ambientali, ad eccezione di quelle previste per le grandi opere.
-
La terza parte dal titolo “norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela
delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” adegua la nostra normativa a quella
comunitaria, supera la procedura di infrazione aperta nei confronti dell’Italia, istituisce il principio di
precauzione, quello dell’azione preventiva e del “chi inquina paga”.
-
La quarta parte dal titolo “norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” unisce
disposizioni concernenti settori omogenei e raccoglie la pluralità di disposizioni emanate
successivamente al d.lgs.22/97 (decreto ronchi).
-
La quinta parte dal titolo “norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in
atmosfera” raccoglie e coordina tutte le norme specifiche dando alle amministrazioni un quadro di
attribuzioni e di adempimenti più precisi.
-
La sesta parte dal titolo “norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente” è dedicata
alla responsabilità ambientale in materia di precauzione, prevenzione e risarcimento in forma specifica
(ripristino) o per equivalente patrimoniale.
D.lgs. 36/2003 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti
Il Decreto Legislativo n. 36 del 2003 disciplina la realizzazione e la gestione delle discariche e nella pratica si
configura come il testo normativo di riferimento per quanto concerne l’intero iter di vita di una discarica, dalla
sua autorizzazione fino alla gestione del periodo di post chiusura. Esso in particolare contiene:

una serie di definizioni, solo in parte inedite e quindi valide limitatamente all’ambito normativo in cui
sono previste (art. 2), tra le quali meritano di essere evidenziate in particolare:
o
la definizione di «trattamento», finalizzata a rendere non eccessivamente rigoroso il principio
in base al quale in discarica possono essere smaltiti solo rifiuti trattati;
o
la definizione di «rifiuti inerti» come poi specificata e dettagliata nell’art. 2 del d.m. 3 agosto
2005,

la definizione del proprio ambito di applicazione (art. 3);

la nuova classificazione delle discariche (art. 4) con relative nuove norme tecniche (all. 1);

gli obiettivi di riduzione dello smaltimento in discarica per i rifiuti biodegradabili (art. 5);
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
l’elenco, parzialmente inedito, dei rifiuti comunque non ammissibili in discarica (art. 6);

l’individuazione, per lo più tramite il d.m. di attuazione, delle condizioni e caratteristiche dei rifiuti
smaltibili distinti per ciascuna categoria di discarica (art. 7);

una serie di disposizioni relative agli atti di autorizzazione, alla realizzazione ed all’esercizio delle
discariche ed ai relativi procedimenti amministrativi ad integrazione ed in variante, limitatamente per
le discariche, di quanto già previsto dagli artt. 27 e 28 del d.lgs. n. 22/1997, ovvero, ora, dall’art. 208
del d.lgs. n. 152/2006 (artt. 8, 9 e 10 ed all. 2); vanno in particolare evidenziati i piani di gestione
operativa, di gestione post-operativa, di sorveglianza e controllo, di ripristino ambientale e finanziario
che l’interessato deve predisporre e presentare per l’approvazione;

le «procedure di controllo» per il conferimento e l’accettazione dei rifiuti in discarica (art. 11), che
peraltro non rappresentano una novità assoluta, essendo perlopiù solo la definizione più dettagliata di
verifiche ed adempimenti comunque già prescritti;

la definizione della «procedura di chiusura» delle discariche (art. 12) e delle modalità della «gestione
operativa e post-operativa» (art. 13) ed anche in questo caso non si è in presenza di disposizioni
concettualmente del tutto inedite, ma piuttosto di una migliore, più esplicita e dettagliata
regolamentazione di come debba essere gestita e chiusa una discarica.
DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. - Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate
di recupero
Il Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998, e sue successive modifiche e integrazioni, rappresenta il testo
normante le attività di recupero rifiuti.
I principi alla base del Decreto sono fondamentalmente contenuti all’interno del primo articolo dello stesso:

le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna delle tipologie di rifiuti individuati dal
DM non devono costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio all'ambiente, e in
particolare non devono:
o
creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora;
o
causare inconvenienti da rumori e odori;
o
danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse;

sono definite le norme tecniche generali che individuano i tipi di rifiuto non pericolosi e fissano, per
ciascun tipo di rifiuto e per ogni attività e metodo di recupero degli stessi, le condizioni specifiche in
base alle quali l'esercizio di tali attività è sottoposto alle procedure semplificate di cui all'articolo 33,
del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche e integrazioni;

le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto, disciplinati dal DM devono
rispettare le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di
sicurezza sul lavoro; e in particolare:

o
le acque di scarico risultanti dalle attività di recupero dei rifiuti disciplinate dal DM devono
rispettare le prescrizioni e i valori limite previsti dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dai
decreti legislativi 27 gennaio 1992, n. 132, e 27 gennaio 1992, n. 133, e successive modifiche
e integrazioni dal decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modificazioni;
o
le emissioni in atmosfera risultanti dalle attività di recupero disciplinate dal presente decreto
devono, per quanto non previsto dal decreto medesimo, essere conformi alle disposizioni di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, e successive modifiche
e integrazioni.
le procedure semplificate disciplinate dal presente decreto si applicano esclusivamente alle operazioni
di recupero specificate ed ai rifiuti individuati dai rispettivi codici e descritti negli allegati del DM.
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DM 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005
Il Decreto Ministeriale 27 settembre 2010 rappresenta il testo guida in materia di ammissibilità di rifiuti in
discarica. Esso norma le tipologie di rifiuti che possono essere smaltite per tipo di discarica, le procedure
necessarie allo smaltimento delle stesse nonché principi generali che interessino lo smaltimento in discarica
dei rifiuti inerti, non pericolosi e pericolosi.
I principi di base su cui si basa l’impianto normativo del decreto sono i seguenti:

i rifiuti sono ammessi in discarica, esclusivamente, se risultano conformi ai criteri di ammissibilità
della corrispondente categoria di discarica secondo quanto stabilito dal DM;

per accertare l'ammissibilità dei rifiuti nelle discariche sono impiegati i metodi di campionamento e
analisi di cui all'allegato 3 del DM;

tenuto conto che le discariche per rifiuti pericolosi hanno un livello di tutela ambientale superiore a
quelle per rifiuti non pericolosi, e che queste ultime hanno un livello di tutela ambientale superiore a
quelle per rifiuti inerti, è ammesso il conferimento di rifiuti che soddisfano i criteri per l'ammissione
ad ogni categoria di discarica in discariche aventi un livello di tutela superiore;

lo smaltimento in discarica di rifiuti contenenti o contaminati da inquinanti organici persistenti deve
essere effettuato conformemente a quanto previsto dal Regolamento (Ce) n. 850/2004 e successive
modificazioni.
Sulla base di suddetti principi guida il DM sviluppa le norme, regole e limitazioni all’ammissibilità dei rifiuti
in discarica, differenziando per tipo di rifiuto e tipo di discarica.
D.lgs. 14 marzo 2014, n. 49 – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Attuazione direttiva
2012/19/Ue
Il D.lgs. 49/14 stabilisce misure e procedure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana: prevenendo o
riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione delle apparecchiature elettriche
ed elettroniche e dalla produzione e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). In
tale contesto il decreto prevede che la gestione dei Raee debba privilegiare le operazioni di riutilizzo e
preparazione per il riutilizzo dei Raee, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione
dei principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse e solo ove
non sia possibile rispettare i criteri di priorità di cui al periodo precedente, i Raee raccolti separatamente sono
avviati al recupero.
Suddetto recupero deve prevedere che tutti i Raee raccolti separatamente siano sottoposti ad un trattamento
adeguato, trattamento che include almeno l'eliminazione di tutti i liquidi e un trattamento selettivo effettuato
in impianti conformi alle disposizioni vigenti in materia, nonché ai requisiti tecnici e alle modalità di gestione
e di stoccaggio.
D.lgs. 4 marzo 2014, n. 46. – Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali
(prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)
Dall’11 aprile 2014 sono in vigore le nuove regole del D.lgs. 46/2014 che ha prodotto un corposo restyling
della Parte II del “Codice ambientale” e che tocca praticamente tutti gli aspetti della disciplina relativa all’AIA
(autorizzazione integrata ambientale) contenuta all’interno del Titolo III-bis, D.lgs. 152/2006.
Le principali novità introdotte dal decreto legislativo di attuazione della direttiva europea possono essere
riassunte nei punti seguenti:

ingresso delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Technologies o Bat);

ampliamento del campo di applicazione della disciplina Ippc;

introduzione di specifici obblighi su oggetto e frequenza dei controlli sulle installazioni;
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
introduzione dell'obbligo di ricorso alle procedure di evidenza pubblica telematiche;

modifica dei requisiti autorizzativi minimi richiesti per alcune categorie di impianti;

introduzione di nuovi e più stringenti obblighi di scambio delle informazioni a livello europeo;

modifica delle procedure autorizzative.
Cambia profondamente anche il regime sanzionatorio dove un primo versante riguarda l’intero sistema di
sanzioni relativo all’omessa fornitura alla P.A. di informazioni rilevanti (es. omessa presentazione senza
giustificato e documentato motivo, della documentazione richiesta dall'autorità competente in sede
procedimentale), il secondo versante, invece, riguarda l’introduzione di nuovi reati (es. comunicazione di dati
falsificati o alterati relativi alle misurazioni delle emissioni).
Parimenti innovativa è la disciplina della violazione delle prescrizioni dell’AIA o di quelle imposte
dall’autorità competente.
Significative novità si registrano anche in ordine al rapporto con gli illeciti di settore, a seguito della modifica
sia delle previgenti norme sanzionatorie in materia di acque (artt. 133 e 13, D.lgs. 152/2006), rifiuti (art. 256),
emissioni in atmosfera (art. 279) e combustibili (art. 296), sia della clausola di specialità delle sanzioni in tema
di AIA già prevista dall’art. 29-quattuordecies, D.lgs. 152/2006.
Decreto Legge 150/2013 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”
Il DL 150/2013 all’art.10 “Proroga di termini in materia ambientale” prevede al comma 1 la proroga al 31
dicembre del 2014 del termine di cui all’art. 6 comma 1 lett. p) del D.lgs. 36/2003, riguardante la possibilità
di smaltire nelle discariche rifiuti con PCI maggiore di 13.000 kJ/kg. Il Decreto è stato successivamente
convertito in Legge 27 febbraio 2014, n. 15.
La normativa SISTRI (sistema di tracciabilità dei rifiuti) è stata introdotta nel sistema legislativo nazionale nel
2009, ma sia il campo di applicazione che l’effettiva entrata in vigore hanno subito numerose sospensioni e
modifiche nel corso degli anni. Attualmente la normativa è in vigore per quanto riguarda la tracciabilità dei
soli rifiuti speciali pericolosi; l’obbligo del pagamento dell’iscrizione per l’anno 2014 da parte dei soggetti
obbligati è stato posticipato al 1 aprile 2015; infine sono state posticipate al 31 dicembre 2015 l’adozione del
cosiddetto “doppio binario” (utilizzo parallelo di SISTRI e formulari e registri) e la sospensione delle sanzioni
relative all’applicazione del SISTRI. Ecosavona è regolarmente iscritta al SISTRI e lo utilizza in qualità di
“produttore inziale” e “nuovo produttore” (per i rifiuti prodotti dal trattamento) di rifiuti speciali pericolosi.
Normativa regionale
In considerazione dell’acquisizione del Gruppo Geotea e del suo bacino di operatività, si riporta che la Regione
Liguria a fine dicembre 2014 ha deliberato la proposta di approvazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti
per la regione, concludendo l’iter di consultazioni pubbliche avviato nel 2013 con la presentazione del piano.
Tale piano aveva intrapreso la VAS dopo essere stato adottato con delibera di Giunta Regionale n.1801 del 27
dicembre 2013 come previsto dalla normativa nazionale di settore (D.Lgs.152/2006). Il Piano regionale
costituisce il documento riassuntivo delle politiche regionali in materia di gestione dei rifiuti e, in particolare,
ha il compito di indicare il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la
gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità ed autosufficienza.
Si rimane in attesa della definitiva adozione.
La Regione Liguria ha poi deliberato in merito agli aggiornamenti impiantistici delle discariche liguri legate
all’approvazione del nuovo piano dei rifiuti con le legge regionale n. 1 del 24 Febbraio 2014 modificata con
la n. 21 del 5 agosto 2014, definendo di portare avanti i progetti già presentati e derogare sino alla loro
definitiva entrata in esercizio, all’uso degli attuali sistemi di trattamento e smaltimento. Le parti delle norme
che prevedevano tali presupposti sono state ritirate a novembre 2014 dalla regione stessa in quanto a rischio
di incostituzionalità, rendendo necessario alla provincia di Savona emanare una ordinanza provinciale (la n.
26 del 21 Novembre 2014) che permette ad oggi lo smaltimento in discarica del rifiuto urbano.
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Sul fronte dei disposti normativi a risvolto tecnico, invece sono intervenute due modifiche alla DGR 1361 del
16/11/2007, la DGR 1293 del 21/10/2014 e la DGR 1615 del 19/12/2014, che hanno inasprito e reso
maggiormente onerose le modalità gestionali degli impianti di trattamento a servizio della discarica.
Per quanto sopra è in corso, a tappe forzate, la costruzione e adeguamento impiantistico del sito di Boscaccio
(Ecosavona) per permettere di rispettare i minori tempi possibili, cercando di cogliere i tempi di vigenza
dell’ordinanza stessa, almeno con la messa in marcia della nuova linea di impianto meccanico. A maggio 2015
l’impianto di trattamento meccanico è entrato in funzione e per il resto del 2015 è stata condotta questa nuova
sezione impiantistica fino alla separazione secco ed umido con l’abbancamento della frazione secca imballata,
quindi è stato implementato un servizio in outsourcing per la stabilizzazione della frazione umida. Con l’ausilio
dell’impianto ARAL di Alessandria si è raggiunto di fatto un assetto impiantistico regolare sotto il profilo
normativo ma che ha comportato una serie di extra costi, ribaltati ai comuni conferenti, per la gestione di questa
frazione fuori dell’impianto Ecosavona. In particolare come da accordi interregionali svolti dagli uffici della
regione stessa e della Provincia di Savona verso le province piemontesi ospitanti gli impianti di destino, il
rifiuto di sottovaglio, quindi umido, è stato inviato a trattamento presso l’impianto ARAL, una volta
stabilizzato lo stesso rifiuto è rientrato in Ecosavona per le funzioni di copertura come da assetto impiantistico
autorizzato, con le stesse modalità che si seguiranno una volta completato il proprio impianto.
Nel frattempo durante l’anno, sono continuate le lavorazioni di costruzione dell’impianto di biostabilizzazione.
Sono concluse a fine 2015 le operazioni di consolidamento del piazzale su cui insisterà l’impianto di
trattamento biologico. Tali lavori sono risultati lunghi e complessi per via dei movimenti franosi che hanno
continuato per tutto il tempo a interessare il versante in lavorazione. Vista la continuità della problematica
dell’instabilità di tale versante, ancora durante la lavorazione operativa, è stato necessario ad agosto 2015
presentare un’ulteriore piccola variante alla costruzione del capannone ed in particolare alla gestione delle
acque meteoriche, attraverso un canale di recapito per la gestione dei deflussi interessanti il canale di gronda
della discarica. Tale iter burocratico, in corso di conclusione a febbraio 2016, ha comportato un rallentamento
dei lavori di costruzione con lo slittamento della conclusione degli stessi a fine 2016.
Oltre alla sezione relativa ai rifiuti urbani, il Piano contiene una sezione dedicata ai rifiuti speciali ed una
dedicata ai siti da bonificare nel territorio regionale. L’impianto di Bossarino è correttamente richiamato
all’interno del piano.
Il contesto macroeconomico
La contenuta ripresa economica, la debole dinamica dei prezzi, l’orientamento complessivamente espansivo
di politica monetaria delle principali banche centrali, la rinnovata crisi finanziaria greca e il riemergere di
irrisolte tensioni geopolitiche sono stati i temi che hanno maggiormente influenzato l’andamento dei mercati
finanziari nel corso del 2015.
Nel 2015, il ciclo economico internazionale è rimasto positivo, supportato da buoni fondamentali e, soprattutto,
dalle politiche accomodanti delle principali banche centrali. Nonostante gli sforzi profusi, la crescita globale
resta, tuttavia, distante dal suo potenziale: il Fondo Monetario Internazionale stima che la crescita mondiale
nel 2015 sia stata del 3,1% dal 3,4% dell’anno precedente, con contributo in aumento dei Paesi industrializzati
al 2,0% dall’1,8% del 2014 e in calo dei Paesi Emergenti al 4,0% dal 4,6% del 2014. Nel dettaglio, la variazione
del prodotto interno lordo nel 2015 è stimata negli Usa al 2,6% (2,4% nel 2014), nell’area euro all’1,5% (0,9%
nel 2014), in Giappone allo 0,6% (-0,1% nel 2014). Nel periodo, si è assistito in Spagna alla conferma
dell’uscita dalla recessione già evidenziata nel 2014 (+1,4% e +3,1% i tassi di crescita nel 2014 e nel 2015
rispettivamente) e in Italia alla chiusura del rallentamento economico degli ultimi tre anni (-0,4% nel 2014 e
+0,8% nel 2015); il prodotto interno lordo è previsto attestarsi a +1,5% in Germania (+1,6% nel 2014) e a
+1,2% in Francia (+0,2% nel 2014).
Nelle economie avanzate, il protratto sostegno da parte delle politiche monetarie ha contribuito al
miglioramento di produzione e occupazione; in particolare, la ripresa si è mostrata maggiormente robusta e
sostenibile in USA e UK, dove Federal Reserve e Bank of England stanno gradualmente abbandonando
l’indirizzo monetario espansivo, mentre è ancora incerta in Eurozona e Giappone, dove gli analisti stimano
necessari ulteriori incrementi dei programmi di quantitative easing di Banca Centrale Europea e Bank of Japan,
anche alla luce delle persistenti pressioni deflazionistiche. Quello appena concluso è stato di fatto l’anno della
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normalizzazione della politica monetaria statunitense: il 16 dicembre 2008, la Federal Reserve azzerò i tassi
di riferimento con l’obiettivo di contrastare la concomitante recessione; dopo esattamente sette anni, il 16
dicembre 2015, l’emergenza è terminata con il primo rialzo dei tassi, giustificato da un ritorno del tasso di
disoccupazione al 5% dai massimi del 10% del 2009.
Nell’Eurozona, dall’altro lato, la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea, incentrata su un
vigoroso programma di acquisto titoli avviato nel mese di marzo, contrasta le pressioni deflazionistiche e
mantiene i tassi d’interesse su livelli contenuti, favorendo sia il rifinanziamento degli elevati debiti pubblici
accumulati durante la crisi, sia la debolezza della moneta unica verso le principali divise (con conseguente
stimolo per le esportazioni). Nella riunione del 3 dicembre, la BCE ha, inoltre, deciso di ridurre ulteriormente
il tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale, a -0,30% dal precedente -0,20%, e di estendere il
programma di acquisto titoli fino alla fine di marzo 2017 dalla precedente scadenza di settembre 2016.
Nell’area, la ripresa economica si fonda anche sulla crescita della domanda interna, sostenuta dalle vendite al
dettaglio e dai consumi delle famiglie, ed è maggiormente presente nel settore terziario piuttosto che nel
comparto manifatturiero. Nello specifico, la Germania assiste ad un incremento della spesa pubblica, al fine di
sopperire al calo delle esportazioni e degli investimenti fissi rispetto agli anni precedenti; in Italia, come già
accennato, l’economia sta riemergendo da una prolungata recessione sulla spinta di elementi quali la riduzione
dei prezzi del petrolio, la debolezza dell’euro verso le principali divise, le riforme economiche ed istituzionali
in fase di realizzazione e la riduzione dei rendimenti prodotta dal quantitative easing della BCE. I dati e le
survey confermano l’inversione economica e il miglioramento della fiducia di consumatori e imprenditori: le
iniziali stime conservative di inizio anno (+0,4%) del FMI circa la ripresa economica del nostro Paese
sottostimavano significativamente le potenzialità espresse nel corso del 2015.
Le prospettive
Se nel 2015 l’attenzione di analisti ed operatori si è ripetutamente focalizzata sulle decisioni di politica
monetaria delle principali banche centrali, nel 2016 una corretta analisi dei mercati finanziari non potrà
prescindere dall’andamento della crescita economica, dal carattere asincrono di quest’ultima nelle diverse aree
geografiche, dai livelli occupazionali e dalla stabilizzazione del mercato delle materie prime. Il Fondo
Monetario Internazionale e l’Organizzazione Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
formulano stime di crescita per il 2016 (rispettivamente 3,6% e 3,3%) in aumento rispetto al 2015 (3,1% e
2,9%), ma richiamano entrambi la necessità di riforme strutturali in grado di migliorare efficienza, produttività
e sostenibilità della espansione economica in atto. Con un aumento del prodotto interno lordo dello 0,8% nel
2015 e atteso all’1,3% nel 2016, l’Italia mostra un quadro economico in graduale e costante miglioramento.
Gli eventi succedutisi nel corso dell’anno hanno chiaramente confermato come i principali rischi di mercato,
con particolare riferimento ai Paesi emergenti, possano considerarsi di natura fondamentale (Cina, Paesi
emergenti in generale), geopolitica (Russia, Ucraina, Medio Oriente) e di governo (Grecia, Brasile, Turchia).
Il tema della crescita cinese e del processo di transizione di Pechino verso un’economia maggiormente basata
su consumi e servizi saranno determinanti ai fini dell’equilibrio economico-finanziario internazionale;
un’eventuale stabilizzazione delle quotazioni delle materie prime favorirebbe i Paesi produttori, evitando
ulteriori deprezzamenti valutari e deterioramenti nei bilanci societari e statali; una corretta gestione delle crisi
in Medio-Oriente, dei rischi di natura terroristica e dei flussi di rifugiati sarà funzionale ad evitare una
escalation nei conflitti e a favorire la crescita nelle aree interessate.
Situazione della società e andamento della gestione
Panoramica delle attività del Gruppo
Operativo in Italia nel mercato dei servizi ambientali con attività che traggono origine dalla fine degli anni ‘80,
il Gruppo Waste Italia è oggi specializzato nell’erogazione di servizi all’impresa aventi ad oggetto la gestione
(i.e. raccolta, selezione/trattamento e smaltimento) dei rifiuti speciali (derivanti essenzialmente da attività
industriali e commerciali), assistendo i propri clienti nell’adempimento dell’obbligo di gestione di detti rifiuti
loro imposto dalla normativa applicabile.
Il mercato dei servizi ambientali, che in Italia si caratterizza per la sua frammentazione e per l’assenza di
operatori in grado di coprire la domanda in modo completo, specialmente nel campo dei rifiuti “speciali” e
quindi di far fronte alla domanda interna, è normalmente suddivisibile in due segmenti principali, distinti in
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ragione dell’origine del rifiuto oggetto delle attività di gestione: quello dei rifiuti solidi urbani e quello dei
rifiuti speciali, entrambi segmenti regolamentati in maniera significativa dalla normativa comunitaria e
nazionale seppur quello degli “speciali” sia caratterizzato da logiche tipiche del mercato in libera concorrenza.
In quest’ambito le attività del gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. coprono integralmente tutta la filiera
della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la
valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi, cioè tipicamente quelli che provengono dalle
attività produttive industriali e commerciali. Possiede un portafoglio di oltre tremila clienti consolidati nel
mercato dei servizi di gestione e smaltimento rifiuti (di cui 31 fanno parte della categoria National essendo
serviti su tutto il territorio nazionale), con ben nove centri di selezione e sette punti di raccolta che smaltiscono
in sei discariche di proprietà, dando una copertura completa alla filiera della progettazione di impianti, alla
raccolta e selezione, sino allo smaltimento finale, con un’ampia ed integrata gamma di servizi offerti,
consulenza e personalizzazione, anche tramite una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale.
Inoltre produce energia elettrica da fonte fotovoltaica e mediante sfruttamento del biogas prodotto da
discariche asservite rispettivamente con una capacità installata di circa 1,2 MWp e 13,1 MWe.
Nello specifico le attività in ambito ambientale sono le seguenti:

servizi di raccolta, ossia attività di caricamento e di trasporto dei rifiuti, essenzialmente verso impianti
di selezione e trattamento mediante il proprio parco automezzi (oltre 60 veicoli di proprietà), nonché
attraverso accordi con trasportatori terzi con presenza diretta essenzialmente nelle regioni Piemonte e
Lombardia, in prossimità degli impianti di proprietà del Gruppo e di terzi in ragione del principio di
prossimità o di tipologia di rifiuto da trattare e con l’ausilio di partner nel resto d’Italia;

a valle dell’attività di raccolta, a seconda della specifica tipologia di rifiuto, il Gruppo opera una scelta
in merito alla destinazione del rifiuto stesso, considerando se inviarlo presso impianti di selezione e
trattamento propri, ovvero verso impianti di operatori terzi. Il materiale residuo viene sottoposto a
selezione avanzata quando presenta componenti valorizzabili o, in caso contrario, trasportato e
conferito direttamente in discarica per lo smaltimento finale. Waste Italia e le sue controllate
dispongono di 9 impianti di trattamento che consentono, con modalità e tecnologie tra loro diverse, di
selezionare e recuperare materiali, avviando allo smaltimento in discarica solo la parte dei rifiuti non
altrimenti valorizzabili, in coerenza con il principio della preferenza del recupero;

lo smaltimento in discarica è l’ultimo passaggio nel ciclo di vita del rifiuto. La frazione del rifiuto non
ulteriormente trattabile / valorizzabile in modo diverso, viene destinata allo smaltimento in giacimenti
di messa a dimora di rifiuti. Waste Italia e le sue controllate sono titolari dei seguenti giacimenti (per
una capacità di conferimento residua al 31 dicembre 2015 pari a 3 milioni di tonnellate):


Albonese: la discarica di Albonese è sita nel Comune di Albonese (PV). Tale giacimento di messa
a dimora di rifiuti, che si estende per circa 49 mila metri quadri sugli oltre 134 mila metri quadri
dell’intera area, è stato inizialmente autorizzato per lo smaltimento di circa 200 mila metri cubi di
rifiuti su quattro lotti. La volumetria inizialmente autorizzata risulta quasi completamente
utilizzata ed è stata richiesto un ampliamento della stessa per circa 500 mila metri cubi ulteriori su
due nuovi lotti. L’AIA definitiva in relazione all’ampliamento della discarica è stata ottenuta in
data 11 febbraio 2015 e prevede nuovi spazi coltivabili in discarica per complessivi 466 mila metri
cubi.
Bedizzole: l’invaso di messa a dimora di fluff è attualmente strutturato in tre vasche indipendenti
denominate Vasca A, Vasca C e Vasca E. Il volume totale autorizzato è pari a 3.516.300 m3, di
cui 1.859.500 m3 Vasche A e C e 1.656.800 m3 Vasca E. Alla data odierna:
o La vasca A (suddivisa in 6 bacini) è sigillata, coperta e rinverdita al 100% e risulta essere
in post gestione;
o La vasca C (suddivisa in 4 bacini) è in fase di gestione, con copertura definitiva sul bacino
1, copertura provvisoria sui bacini 2 e 3 e conferimento dei rifiuti nel solo bacino 4;
o La vasca E (suddivisa in 5 bacini) vede il bacino 1 completato (attualmente lo stesso è
anche oggetto di un sequestro conservativo e quindi non ancora interessato da copertura
provvisoria e/o definitiva); i bacini 3 ,4 e 5 sono in attesa di allestimento, mentre il bacino
2 è, limitatamente ad un sub lotto, in coltivazione dal 1 marzo 2015.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione





Il sito ospita un impianto attivo nella produzione di energia derivante dal recupero del biogas
prodotto dall’impianto stesso e un impianto fotovoltaico di potenza pari a 50Kwp.
Bossarino: la discarica è sita nel Comune di Vado Ligure (SV), in località Bossarino, e può
accogliere rifiuti speciali non pericolosi e alcuni codici di pericolosi (in particolari rifiuti
contenenti amianto in matrice compatta) con una capacità residua di circa 600 mila metri cubi,
oltre ad ulteriori 500 mila metri cubi autorizzabili in sito mediante “baulatura” dell’attuale invaso.
Sull’area della discarica è stato inoltre installato un impianto di generazione di energia elettrica
dal biogas recuperato in discarica di potenza pari a 800 kWhe ed incentivato mediante tariffa fissa
omnicomprensiva.
Cavenago: la discarica di Cavenago è ubicata nella frazione Soltarico del comune di Cavenago
d’Adda (LO) adibita allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.
Chivasso 0: la discarica, ex area che negli anni ’70 era adibita allo smaltimento di rifiuti di origine
urbana, si trova nel comune di Chivasso (TO), in regione Pozzo ex Fornace Set. Essa è stata
autorizzata da SETA S.p.A., società ad oggi partecipata da Smaltimenti Controllati SMC S.p.A.
La società Smaltimenti Controllati SMC S.p.A., titolare delle aree discarica nonché soggetto che
ha realizzato l’impianto, ne risulta essere il gestore grazie ad un accordo concessorio, ed effettuerà
le attività di chiusura e post chiusura una volta esaurita la discarica stessa. La volumetria
autorizzata è di circa 530 mila metri cubi ed è destinata in parte (circa 86 mila metri cubi)
all’attività di bonifica della precedente discarica, mentre la restante volumetria viene destinata ad
accogliere rifiuti solidi urbani.
Chivasso 3: la discarica si trova nel comune di Chivasso (TO), in regione Pozzo ex Fornace Slet.
La volumetria complessivamente autorizzata, anche mediante ampliamenti successivi, risulta
essere di circa 1,6 milioni di metri cubi (al 31 dicembre la volumetria residua disponibile è di circa
1.500 metri cubi). Sull’area della discarica sono inoltre stati installati un impianto di generazione
di energia elettrica dal biogas recuperato in discarica e un impianto fotovoltaico di potenza pari a
rispettivamente 800 kW 4e 994 kWp.
Ecosavona: la discarica è sita nel Comune di Vado Ligure (SV) e può accogliere sia rifiuti speciali
non pericolosi che rifiuti solidi urbani servendo circa 69 comuni nella provincia di Savona con una
capacità residua di 1.600 mila metri cubi, oltre ad ulteriori 800 mila metri cubi autorizzabili in sito
in relazione al c.d. ampliamento al piede, la cui realizzazione è già stata prevista nell’attuale
autorizzazione. Sull’area della discarica è stato inoltre installato un impianto di generazione di
energia elettrica dal biogas recuperato in discarica di potenza pari a 5.190 kWe ed incentivato
mediante certificati verdi la cui produzione, grazie all’apporto di materiale organico da parte dei
rifiuti solidi urbani, risulta superiore ai 6.200 MWh per MW installato.
Il Gruppo Waste Italia detiene anche tre discariche non più attive per le quali è in corso un periodo c.d. di post
chiusura. Precisamente:
 Chivasso 1: discarica autorizzata il 23 luglio 1987 con una capacità di 484.800 metri cubi. L’attività
di smaltimento è iniziata nel dicembre del 1987 e si è conclusa a marzo 1995;
 Chivasso 2: discarica autorizzata il 3 luglio 1990 con una capacità di 1.583.892 metri cubi. I
conferimenti sono iniziati nel mese di gennaio del 1992 e si sono conclusi nel novembre del 2001.
 Orbassano: discarica autorizzata il 30 aprile 1990 con una capacità di 140.000 metri cubi. I
conferimenti sono iniziati nel mese di aprile del 1990 e conclusi nel giugno 1992.
La capogruppo Waste Italia S.p.A. è l’unica società attiva lungo l’intera filiera (i.e. raccolta,
selezione/trattamento e smaltimento) descritta in precedenza. Infatti la controllata SMC Smaltimenti
Controllati S.p.A. opera nelle BU “Smaltimento” e “Selezione e trattamento”, mentre le controllate Ecoadda
S.r.l., Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l. sono attive nella sola BU dello “Smaltimento”.
In merito alle discariche di proprietà del Gruppo si riporta che la discarica ubicata a Cavenago d’Adda (LO) e
di proprietà della società Ecoadda S.r.l. in data 9 marzo 2015 è stata oggetto di un provvedimento di sequestro
preventivo. Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’ipotesi avanzata in merito alla possibile
commissione di reati ai sensi della normativa ambientale, in quanto, come anche riportato nel decreto di
sequestro stesso esso non dovrebbe motivare sulla “sussistenza degli indizi di colpevolezza” quanto
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
“sull’ipotizzabilità in astratto della sussistenza del reato”, reato che quindi ad oggi non è ancora stato accertato.
La Società si è subito mossa presso le opportune sedi al fine di tutelare i propri interessi ribattendo alle
contestazioni mosse dalla Procura, ma nonostante ciò la gestione del sito di discarica le è stata preclusa fino al
21 aprile 2016, data in cui il Tribunale ha disposto il dissequestro del sito di Cavenago. Alla data di
approvazione del presente bilancio risulta invece ancora sotto sequestro il lotto 1 della vasca E del giacimento
di messa a dimora di Bedizzole (il lotto vede le sue volumetrie esaurite ma essendo interessato sotto sequestro
non è stata ancora completata la fase di capping) e alcuni cumuli di rifiuti presso gli impianti di Cermenate
(CO), Agrate Brianza (MB) e Buccinasco (MI), impianti che risultano comunque operativi.
Operazioni societarie
Di seguito sono riassunte le principali operazione societarie che hanno riguardato il Gruppo Waste Italia nel
corso dell’esercizio 2015
Operazione di integrazione tra Gruppo Waste Italia e Biancamano
In data 5 agosto 2015 Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A) e Biancamano S.p.A., anch’esso quotato
al MTA di Borsa Italiana, hanno sottoscritto un accordo volto alla realizzazione di un’operazione di
integrazione, da attuarsi mediante la fusione per incorporazione (la “Fusione”) di Biancamano S.p.A. in
Gruppo Waste Italia S.p.A. (l’”Integrazione”).
La realizzazione dell’operazione è subordinata ad una serie di condizioni sospensive tra cui la ristrutturazione
del debito finanziario di Biancamano con i propri istituti finanziatori (“Ristrutturazione Debito Biancamano”)
secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle società partecipanti alla Fusione e che prevede,
nella proposta che verrà avanzata agli istituti finanziatori, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in
capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione.
L’Integrazione è finalizzata alla creazione di un gruppo leader in Italia nel settore privato della gestione dei
rifiuti e dei servizi per l’ambiente (c.d. waste management) e alla realizzazione di importanti sinergie in
un’ottica di creazione di valore per tutti gli azionisti. La Fusione si inserisce nel quadro di un più ampio disegno
industriale e strategico, volto alla creazione di un grande gruppo italiano nel settore ambientale, con azioni
quotate sul segmento MTA, in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei
rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti
attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento
dei rifiuti.
I principali benefici attesi dall’operazione di Integrazione sono:
 alta complementarietà delle attività, sia in considerazione della situazione attuale del mercato
nazionale dei servizi di gestione dei rifiuti, municipali e speciali, sia in considerazione della situazione
prospettica a cui sta tendendo il mercato della gestione dei rifiuti urbani (integrazione di raccolta e
smaltimento);
 integrazione del business e dei mercati di sbocco. L’operazione porta all’integrazione verticale del
nuovo player su tutta la catena del valore del settore ambientale del waste management: dalla
progettazione dei servizi e degli impianti, alla raccolta e trasporto ed allo smaltimento dei rifiuti urbani,
differenziati e speciali, integrando orizzontalmente anche il mercato di riferimento (clienti privati e
pubbliche amministrazioni), permettendo altresì infine la copertura di tutto il territorio nazionale,
grazie alla presenza capillare di Biancamano in quasi tutte le regioni d’Italia;
 anticipazione dei cambiamenti previsti nel settore. L’orientamento attuale del legislatore in
connessione alle gare pubbliche per la gestione dei servizi di igiene ambientale è, sempre di più, quello
di privilegiare gare che integrino i servizi di raccolta degli RSU con lo smaltimento finale in discarica
degli stessi laddove finora i due servizi sono stati tenuti separati; in questo contesto l’apporto di knowhow in relazione alla gestione di discariche controllate garantito da Gruppo Waste Italia potrebbe
essere un fattore chiave di successo per incrementare la possibilità di aggiudicazione di siffatte gare;
 preparazione all’espansione nei mercati esteri. L’integrazione delle competenze di Biancamano nel
settore della raccolta e di Gruppo Waste Italia in quello del trattamento e smaltimento finale di rifiuti
in un contesto normativo estremamente complesso come quello italiano costituisce un atout unico per
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
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potersi proporre efficacemente all’estero come promotore di soluzioni integrate al problema dei rifiuti
urbani che numerose economie in fase di sviluppo iniziano a giudicare come di primario interesse;
significative sinergie previste. L’operazione permette di sviluppare importanti sinergie in termini di
costi operativi e capitale investito, tramite la condivisione delle piattaforme di trasporto (uno dei costi
più rilevanti in questa tipologia di business) già sviluppate in autonomia dai due gruppi che porterebbe
ad una riduzione dei costi operativi e degli investimenti di sviluppo per ampliare il rispettivo raggio di
azione;
razionalizzazione organizzativa. L’unione di due strutture autosufficienti dal punto di vista
dell’organico permetterà di valorizzare al meglio le professionalità già presenti in-house e di
conseguire economie di scala e conseguenti ad una razionalizzazione organizzativa.
L’Integrazione (e quindi la stipula dell’atto di fusione) è sospensivamente condizionata alle seguenti
condizioni:
 completamento della due diligence al fine di confermare le assunzioni delle linee guida dei piani
industriali che le Società hanno predisposto e condiviso ai fini dell’Integrazione (“Piano Industriale”);
 la Ristrutturazione del Debito Biancamano secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle
Società Partecipanti alla Fusione e che prevede, nella proposta che verrà avanzata agli istituti
finanziatori nei prossimi giorni, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio
al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione.
 perfezionamento di un piano di riorganizzazione societaria in Gruppo Waste Italia da attuarsi mediante
il trasferimento delle attività rinnovabili da Gruppo Waste Italia a Innovatec e la successiva
distribuzione agli azionisti di Gruppo Waste Italia delle azioni possedute da Gruppo Waste Italia in
Innovatec S.p.A. (avvenuta con ampia descrizione di seguito);
 mancato verificarsi di un evento di rimborso anticipato ovvero di default ai sensi del Prestito
Obbligazionario Waste Italia di Euro 200 milioni;
 conferma da parte dell’esperto della congruità del Rapporto di Cambio ai sensi dell’articolo 2501sexies del codice civile;
 approvazione del Progetto di Fusione da parte dell’Assemblea di Fusione di Gruppo Waste Italia
S.p.A. e Biancamano S.p.A.;
 non applicabilità della disciplina in materia di offerte pubbliche di acquisto obbligatorie;
 ottenimento di tutte le autorizzazioni aventi carattere antitrust, amministrativo e regolamentare
necessarie per il perfezionamento dell’Operazione.
Sostenya Group Plc di diritto UK (attuale azionista di controllo di fatto di Gruppo Waste Italia) e Biancamano
Holding S.A. di diritto svizzero (attuale azionista di controllo di Biancamano) si sono impegnate a sottoscrivere
un accordo avente ad oggetto alcune previsioni di governance della società risultante dalla Fusione, in virtù
del quale la stessa Sostenya Group Plc esprimerà la maggioranza dei componenti del consiglio di
amministrazione.
Il closing dell’operazione, subordinatamente al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, e alla luce di alcuni
allungamenti nelle tempistiche è ora previsto entro fine settembre 2016. Gruppo Waste Italia S.p.A. (quale
società risultante dalla fusione) continuerà ad essere quotata presso la Borsa di Milano e ad avere sede legale
in Italia.
Sviluppo domestico: Attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi,
liquidi, palabili, pericolosi
In data 22 maggio 2015 Waste Italia, ha sottoscritto, tramite la controllata Waste to Water S.r.l. (“W2W”), un
contratto di affitto, fino al 21 novembre 2016, dei rami d’azienda (i “Rami d’Azienda”) aventi ad oggetto (i)
l’attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi
e non), nonché l’attività di analisi di laboratorio ad uso interno di proprietà della LA.FU.MET S.r.l. (“
Lafumet”) e (ii) l’attività di trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia solidi che liquidi, nonché
l’attività di intermediazione bonifica di siti inquinati di proprietà della sua controllata Lafumet Servizi S.r.l.
(“Lafumet Servizi”, e congiuntamente a Lafumet, le “Società Affittanti”) (il “Contratto di Affitto”).
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
In particolare, oggetto dell'affitto sono i rami d'azienda indicativamente composti dalle autorizzazioni, dalle
immobilizzazioni materiali, immateriali e dai beni mobili individuati come necessari per l'esercizio delle
attività, dal magazzino ed, infine, dai rapporti di lavoro con i dipendenti addetti ai rami d 'azienda.
Il corrispettivo complessivo pattuito per l’intera durata dell’affitto (fissata in 18 mesi) è stato fissato in Euro
270 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 99 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet
Servizi, per un totale di Euro 369 mila, corrispondente ad un canone mensile di affitto pari ad Euro 15 mila
per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 5,5 mila per l’Affitto del Ramo d’Azienda Servizi, per un
totale mensile di Euro 20,5 mila.
Il Contratto di Affitto prevede, poi, l’impegno di W2W ad acquistare i Rami d’Azienda, anche con
compensazione di eventuali crediti/debiti netti vantati da W2W nei confronti della Lafumet e Lafumet Servizi,
al prezzo complessivo di circa Euro 3,5 milioni (di cui circa Euro 3,4 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda
Lafumet e circa Euro 0,1 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda Lafumet Servizi) nel caso in cui la Lafumet,
durante il periodo di durata dell’affitto, venga ammessa ad una procedura di concordato preventivo e
condizionatamente all’omologa del concordato preventivo stesso.
Inoltre, ove gli organi della procedura concordataria che verrà eventualmente avviata dalla Lafumet
decidessero di cedere il ramo d’azienda Lafumet oggetto del presente accordo mediante una procedura di
vendita competitiva (la “Vendita Competitiva”), W2W si è impegnata irrevocabilmente a partecipare a detta
procedura, offrendo un importo almeno pari al prezzo di cui sopra al netto di eventuali crediti/debiti netti. In
caso di Vendita Competitiva, le Società Affittanti riconoscono a W2W, in caso di parità di condizioni la cui
valutazione viene discrezionalmente rimessa agli organi della procedura concordataria, un diritto di prelazione
nell’acquisto del Ramo d’Azienda Lafumet.
Ai sensi del Contratto di Affitto, le Società Affittanti hanno rilasciato dichiarazioni e garanzie nonché
procedure di indennizzo in linea con la prassi di mercato per questa tipologia di operazioni.
Operazione di cessione del 100% di Alice Ambiente S.r.l.
In data 1 marzo 2015 è stato sottoscritto fra Waste Italia S.p.A. e Waste to Water S.r.l. (società controllata da
Sostenya Group PLC), un contratto preliminare di vendita del 100% della partecipazione detenuta da Waste
Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l. (con patto di retrovendita) ad un prezzo di Euro 100.000. Le quote della
società sono gravate da pegno di primo grado in forza del contratto sottoscritto in data 18 novembre 2014, tra
Citibank, N.A., London Branch per sé e in qualità di mandatario con rappresentanza dei seguenti creditori:
BNP Paribas Italan Branch, Citibank N.A., The Law Debenture Trust Corporation p.l.c., Citigroup Global
Markets Deutschland AG, Walkers Listing and Support Services Ltd, Jefferies International Limited nonché
gli obbligazionisti detentori dei titoli obbligazionari emessi dalla controllante Waste Italia. A seguito della
stipula di suddetto contratto preliminare, le parti hanno poi proceduto a sottoscrivere il connesso contratto
definitivo di cessione in data 23 marzo 2015 confermando le pattuizioni contenute nell’accordo preliminare.
Per effetto della sottoscrizione del contratto definitivo la totalità delle quote di Alice Ambiente S.r.l. è stata
trasferita da Waste Italia S.p.A. a favore di Waste to Water S.r.l. (ora Aker Srl) a far data dal 23 marzo 2015.
Finalizzazione dell’operazione di acquisizione del 48,85% di Seta S.p.A. da parte di Smaltimenti Controllati
SMC S.p.A.
In data 27 marzo 2014, tramite apposito “Contratto di Investimento” sottoscritto con i Soci pubblici di SETA
S.p.A. e con il Consorzio Bacino 16, Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. ha perfezionato l’acquisto del 20%
del capitale sociale di SETA. All’intero di detto Contratto di Investimento e subordinatamente al mancato
esercizio dell’Opzione di Vendita o dell’Opzione di Acquisto (come ivi definite) entro il termine del 28
novembre 2014, SMC avrebbe dovuto sottoscrivere un aumento di capitale sociale in Seta S.p.A., alla stessa
riservato, di ammontare complessivo pari a Euro 5.311.252, di cui nominali Euro 4.463.237 ed Euro
848.015,03 a titolo di sovrapprezzo, sino ad arrivare al 49% del capitale sociale. In seguito all’assemblea
straordinaria di SETA tenutasi in data 04 giugno 2015 in cui è stato deliberato di aumentare il capitale sociale
secondo i valori sopra richiamati, ed a fronte della rinuncia espressa dagli altri soci al diritto d’opzione in
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
medesima sede, SMC ha proceduto a sottoscrivere integralmente l’aumento di capitale, con contestuale
versamento della quota di legge del 25% del capitale sottoscritto, dell’intero sovrapprezzo azioni e
dell’ulteriore somma di Euro 36.175,72 e così complessivamente per Euro 2.000.000 . L’ammontare
complessivo pari ad Euro 2.000.000 è stato quindi liberato a mezzo di compensazione con equivalente credito
vantato da SMC nei confronti di SETA, diventando quindi proprietaria di una quota del 48,85% del capitale
sociale di SETA stessa. Successivamente SMC ha proceduto a completare la liberazione della quota residua
dell’aumento di capitale fino a concorrenza del valore complessivo di Euro 5.311.252 mediante ulteriore
compensazione di parte dei crediti ancora vantati dalla società nei confronti di SETA.
L’acquisto di tale partecipazione risulta propedeutico ai seguenti obiettivi:
- consolidare la presenza sul territorio;
- completare la filiera della gestione dei rifiuti sulla discarica “Chivasso 0”;
- attivare una gestione con logiche privatistiche su un servizio di carattere pubblico, che porterà utili alla
società (efficienza) e comporterà lo sfruttamento di economie di scala con il Gruppo Waste Italia;
- tutelare il proprio credito, che diventerebbe “intercompany” e, quindi, di miglior recupero, anche alla
luce del punto precedente;
- avere la visione da attori interni del “Servizio Metropolitano”, così come previsto dagli Enti preposti.
Altre informazioni societarie
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in data 13 marzo 2015, l’assemblea di Bioevo S.r.l. ha deliberato di modificare la denominazione
sociale da "Bioevo S.r.l." in "Waste to Water S.r.l.". L’atto è stato iscritto presso il competente Registro
delle Imprese in data 25 marzo 2015. Sempre in pari data Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Waste
Italia S.p.A. il 100% del capitale sociale di Waste to Water (già Bioevo S.r.l.);
in data 11 dicembre 2015 Waste Italia SpA ha acquistato da Aimeri Ambiente Srl la quota di
partecipazione pari a nominali euro 200 di Ambiente 2.0 soc. cons, a r.l. . Si dà atto che per effetto
della suddetta cessione il capitale sociale di euro 20.000 di Ambiente 2.0 soc. cons, a r.l. è così
suddiviso:
o Aimeri Ambiente S.r.l., quota di partecipazione di nominali euro 13.800;
o Pianeta Ambiente Società cooperativa per azioni, quota di partecipazione di nominali euro
6.000;
o Waste Italia S.p.A., quota di partecipazione di nominali euro 200
o L’atto è stato iscritto, in data 18 dicembre 2015, presso il competente Registro delle Imprese.
In data 18 dicembre 2015 l’assemblea di Ambiente 2.0 ha deliberato di variare la
propria denominazione sociale in "Ambiente 2.0 Consorzio Stabile società consortile a
responsabilità limitata ".
in data 17 dicembre 2015 le società Bossarino S.r.l. e Geotea S.p.A. si sono fuse per incorporazione
in Waste Italia S.p.A. La fusione avrà effetto nei confronti dei terzi ai sensi dell'art. 2504 bis codice
civile alla data del 1° gennaio 2016. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al
bilancio della società incorporante, anche per gli effetti fiscali ed ai fini sulle imposte sui redditi, a
decorrere dal 1° gennaio 2016.
In data 22 dicembre 2015, l’assemblea dei soci di Ecoadda Srl ha deliberato, nell’ambito degli
opportuni provvedimenti ex art. 2482 ter codice civile, di ricostituire il capitale sociale aumentandolo
da zero fino all'ammontare di Euro 90.000 a pagamento con sovrapprezzo di complessivi Euro 613.323
destinato nell'interesse sociale al ripianamento delle residue perdite di pari importo risultanti dalla
situazione patrimoniale al 30 settembre 2015.
L’andamento gestionale del Gruppo
Il “Valore della Produzione” del Gruppo, che al termine del 2014 risultava pari a Euro 78.000 migliaia, al
termine dell’esercizio 2015 riporta un valore pari a Euro 120.322 migliaia (con incremento di Euro 42.323
migliaia; +54%). L’importante incremento dei ricavi registrato nel corso del 2015 è interamente imputabile al
contributo apportato al consolidato dalle nuove società acquisite al termine del 2014 in occasione
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
dell’emissione del Bond Waste (Geotea S.p.A. e sue controllate, nonché Faeco S.r.l. ed il ramo d’azienda
proprietario di impianti di valorizzazione energetica del biogas), i cui risultati economici sono stati consolidati
all’interno del Gruppo per la prima volta nel 2015. Il fatturato separato della capogruppo Waste Italia S.p.A.,
difatti, ha subito una contrazione nel corso del 2015, passando da Euro 77.395 migliaia registrati nel 2014 ad
Euro 66.458 migliaia del 2015 principalmente a seguito di un rallentamento nelle attività di raccolta e
trattamento, nonché di una sostanziale diminuzione degli altri ricavi, solo parzialmente compensate dalla
ripresa delle attività di smaltimento presso il sito di Albonese. La riduzione del fatturato della capogruppo
ascrivibile al rallentamento delle attività di raccolta è misurabile in Euro 2.246, mentre confrontando i due
esercizi, gli altri ricavi registrati da Waste Italia S.p.A. nel 2015 sono stati pari ad Euro 5.549 migliaia,
significativamente inferiori a quanto consuntivato durante il 2014, pari ad Euro 11.818 migliaia (con una
riduzione netta di Euro 6.269 migliaia).
L’attività che ha subito la spinta positiva maggiore nel corso del 2015 è stata certamente quella legata allo
smaltimento dei rifiuti presso i siti gestiti dal Gruppo. I volumi avviati in discarica, difatti, sono passati dalle
379.440 tonnellate del 2014 (le quali tenevano già in considerazione parte dei volumi avviati alla discarica di
Faeco in funzione di alcuni contratti di acquisto dei diritti di conferimento) alle 621.273 tonnellate conferite
nel corso del 2015, oltre a 120.000 tonnellate aggiuntive in connessione alla discarica di Albonese vendute
nell’esercizio 2015 alla correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) a seguito della sottoscrizione di due
separati contratti di cessione spazi in logica take or pay i quali hanno prodotto i propri effetti economici nel
bilancio 2015. Tale sensibile incremento è completamente dovuto all’apporto garantito dalle attività svolte
presso i siti di smaltimento ubicati in provincia di Savona acquisiti in occasione dell’emissione del Bond
Waste. Tutte le società rientranti nel perimetro di consolidamento a seguito delle acquisizioni finalizzate con
le risorse rinveniente dall’emissione del Bond Waste, difatti, sono esclusivamente attive nel segmento dello
smaltimento finale di rifiuti, oltre ad alcune attività di recupero energetico del biogas, comunque connesse alla
gestione di siti di smaltimento. Appare importante sottolineare che, grazie all’apporto delle discariche dell’ex
gruppo Geotea, i quantitativi di rifiuti avviati presso i siti di stoccaggio sono tornati in linea con quanto fatto
registrare dal Gruppo nel 2013 (all’epoca erano stati avviati a smaltimento circa 768 migliaia di tonnellate).
Di conseguenza i nuovi siti di smaltimento sono andati a sostituire le volumetrie dei siti storici del Gruppo
che, mano a mano, sono andate ad esaurirsi (quali Alice ed i due siti di Chivasso), di fatto comportando il
grave rallentamento commentato per l’esercizio 2014.
Nel corso del 2015 il Gruppo, a differenza dell’esercizio precedente, non ha potuto contare sulle volumetrie
residue presso la discarica di Cavenago d’Adda gestita dalla controllata Ecoadda S.r.l. a seguito del sequestro
preventivo operato dal Tribunale di Lodi in data 9 marzo 2015 (il sito è stato finalmente restituito con la
rimozione dei sigilli in data 22 aprile 2016). Inoltre l’esaurimento delle volumetrie residue presso il sito di
smaltimento di Chivasso 3, nonché il ritardo nella finalizzazione dell’accordo con la collegata SETA per la
gestione delle ultime volumetrie residue del sito di Chivasso 0 hanno privato il Gruppo della disponibilità di
due ulteriori discariche che invece avevano dato il loro positivo contributo nel corso del 2014. I tre suddetti
siti avevano complessivamente gestito circa 144 migliaia di tonnellate nel 2014. L’entrata in sevizio delle
nuove volumetrie presso la discarica di Albonese a seguito del conseguimento dell’autorizzazione
all’ampliamento riconosciuta a fine 2014, per quanto ritardata di circa 4 mesi rispetto alle previsioni iniziali,
ha contribuito a sostituire l’apporto garantito dal sito di Alice, prossimo all’esaurimento ed uscito dal Gruppo
nel corso del primo trimestre del 2015.
Per quanto concerne le attività presso i siti di smaltimento acquisiti in occasione dell’emissione del Bond
Waste, si segnala che nel corso del 2015 è entrata in funzione la prima sezione dell’impianto di separazione e
trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano presso la discarica di Ecosavona. In particolare è
stata terminata la costruzione della sezione di tritovagliatura dedicata alla riduzione volumetria del rifiuto ed
alla successiva separazione della frazione organica, mentre rimane da ultimare la sezione di stabilizzazione
della frazione organica il cui completamento è atteso entro la fine del corrente esercizio. Nel periodo interinale,
in attesa della messa in servizio della sezione di bio-stabilizzazione, la società sta conferendo la frazione
organica presso un impianto esterno (di proprietà di Aral S.r.l. di Alessandria) che procede al trattamento di
tale componente del rifiuto ed invia di ritorno il prodotto finale a valle della stabilizzazione presso la discarica
di Ecosavona.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Come commentato in precedenza, per quanto concerne l’attività di raccolta il 2015 ha visto per la prima volta
negli ultimi cinque anni una riduzione dei volumi gestiti che sono passati dalle oltre 294.000 tonnellate del
2014 alle 275.739 tonnellate consuntivate nel 2015. Tale trend negativo è stato principalmente causato
dall’uscita dal Gruppo di alcuni commerciali, nonché dal mancato rinnovo di alcuni contratti caratterizzati da
un prezzo unitario più basso rispetto alla media. In termini di fatturato il settore della raccolta ha riportato
ricavi complessivi di circa Euro 39.200 migliaia a fronte dei circa Euro 41.500 migliaia del 2014, con una
riduzione meno che proporzionale rispetto a quella sofferta dai volumi gestiti grazie ad un contestuale
incremento dei prezzi medi di tale attività.
Il secondo passaggio della gestione integrata dei rifiuti è rappresentato dal trattamento finalizzato al recupero
dei materiali ancora valorizzabili, prima di inviare a smaltimento la quota residua non ulteriormente
recuperabile. Tale attività è considerata essere quella che avrà il maggiore sviluppo nel corso dei prossimi anni,
sia per l’importanza ambientale che riveste, sia per l’effetto indiretto di preservare le volumetrie residue presso
i siti di smaltimento, risvolto vieppiù importante in considerazione della crescente difficoltà riscontrata nei
processi di richiesta di nuove autorizzazioni. Per queste ragioni, nonché al fine di perseguire un generale
efficientamento economico del segmento di attività, nel corso del 2015 il Gruppo ha avviato un processo di
analisi di dettaglio delle attività svolte presso gli impianti di selezione e trattamento gestiti. Tale percorso ha
portato prima alla drastica riduzione di volumetrie gestite dagli impianti di trattamento, a favore di una
maggiore capacità di selezione dei materiali in transito presso gli stessi, per poi approdare alla decisione
strategica di interrompere le attività presso quei siti considerati meno remunerativi da un punto di vista
economico e meno efficienti da un punto di vista della capacità di recupero. In quest’ottica il Gruppo ha deciso
di interrompere le attività di selezione nei due impianti di Castello di Annone (AT) e di Agrate (MI) già alla
fine del 2015, mentre sono in atto le attività propedeutiche all’interruzione delle attività presso due altri siti,
quelli di Buccinasco (MI) e Orbassano (TO), per i quali è attesa la chiusura definitiva nel corso del 2016. In
tale contesto di razionalizzazione delle attività di selezione e trattamento svolte dal Gruppo, in data 22 maggio
2015 Waste Italia S.p.A., tramite la società interamente controllata Waste to Water, ha sottoscritto un contratto
di affitto di due rami d’azienda aventi ad oggetto il trattamento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili,
pericolosi e non), nonché l’attività di analisi di laboratorio ad uso interno di proprietà della LA.FU.MET S.r.l..
L’ingresso, per quanto residuale, in due settori non ancora presidiati dal Gruppo rappresenta un ulteriore passo
verso l’ampliamento dell’offerta di servizi che Waste Italia e le sue controllate sono in grado di proporre alla
propria clientela, qualificandosi sempre più come unico Gruppo privato verticalmente integrato del settore.
Tale profonda revisione del segmento di attività, che inizierà a mostrare i propri risvolti positivi durante
l’esercizio corrente, ha comportato una complessiva riduzione dei volumi gestiti dagli impianti di trattamento
del Gruppo, che sono passati dalle 224 migliaia di tonnellate del 2014 a circa 124 migliaia di tonnellate trattate
nel 2015, solo parzialmente compensata dall’apporto delle attività affittate dalla controllata Waste to Water
che, dalla data di efficacia del contratto di affitto, hanno gestito circa 30 mila tonnellate di rifiuti, fra pericolosi
e non pericolosi. Per quanto concerne il fatturato connesso all’attività di trattamento, nel corso del 2015 e
considerando anche il contributo apportato dai business recentemente affittati attraverso la controllata Waste
to Water S.r.l., si è registrato un decremento complessivo dei ricavi che sono passati da circa Euro 12.350
migliaia nel 2014 (al netto del contributo corrisposto dalla produzione elettrica da biogas) a Euro 12.000
migliaia nel 2015 (entrambi i dati sono al lordo delle elisioni di consolidamento).
Per quanto riguarda la disponibilità di spazi di smaltimento alla data del 31 dicembre 2015, a seguito della
ricezione delle perizie tecniche, si segnala:
- la disponibilità di circa 365.000 metri cubi presso la discarica di Albonese (PV) gestita dalla
capogruppo Waste Italia S.p.A.;
- nessuna disponibilità ulteriore presso la discarica denominata “Chivasso 3”, lotti 5 e 6, della controllata
SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. (per la quale è in corso la procedura di richiesta di ampliamento
in connessione al progetto Wastend);
- la gestione da parte della controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. della discarica denominata
“Chivasso 0” per i residui circa 20.000 metri cubi;
- la disponibilità di circa 47.000 metri cubi presso la discarica di Cavenago d’Adda (LO) della
controllata Ecoadda S.r.l.;
- la disponibilità di circa 1.141.000 metri cubi presso la discarica di Bedizzole (BS) della controllata
Faeco S.r.l.;
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
-
la disponibilità di circa 1.392.000 metri cubi presso la discarica di Boscaccio (SV) della controllata
Ecosavona S.r.l.;
la disponibilità di circa 292.000 metri cubi presso la discarica della controllata Bossarino S.r.l..
Si segnala che nel corso dell’anno il Gruppo ha concluso due separati accordi di cessione spazi presso la
discarica di Albonese alla correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) per una tonnellaggio complessivo di
120.000 tonnellate ad un prezzo convenuto di 75 Euro / tonnellata. Tali diritti di conferimento, acquisiti con
una logica take or pay, potranno essere sfruttati dalla società acquirente fino alla fine dell’esercizio 2016.
Riportiamo di seguito la suddivisione del valore della produzione per linea di business realizzato nell’anno
2015 confrontato con i due esercizi precedenti:
Valori in migliaia di euro
di cui WI
2015
2015
2014
2013
Raccolta
39.222
41.468
43.671
39.222
Selezione e Trattamento
12.003
12.354
16.022
6.337
Smaltimento e Intermediazione
65.668
27.869
54.118
16.301
Biogas e Fotovoltaico
7.205
705
Altri ricavi
10.501
12.553
1.754
2.489
Elisioni di consolidamento
(14.276)
(16.945)
(29.276)
Totale
120.322
78.000
86.289
2.110
66.458
Si precisa che la tabella sopra riportata presenta il valore aggregato dei ricavi generati dalle 3 linee di business
delle società del gruppo ed il valore delle elisioni derivanti dai rapporti di natura commerciale tra Waste Italia
S.p.A. e le società controllate SMC S.p.A., Ecoadda S.r.l., Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l., Ecosavona S.r.l. e
Waste to Water S.r.l.. La società Verde Imagna S.r.l., non ha ancora iniziato la propria attività. A differenza
degli esercizi scorsi la suddivisione per linea di business è stata operata privilegiando la natura del servizio
svolto, di conseguenza l’attività di intermediazione, che ha come fine ultimo lo smaltimento di rifiuti presso
siti di discarica gestiti dal Gruppo, è stata raggruppata con quella di smaltimento che le è affine per natura,
mentre i ricavi relativi al recupero energetico del biogas, insieme a quelli connessi alla produzione fotovoltaica
degli impianti solari di proprietà del Gruppo, è stata disaggregata dal segmento di Selezione, anche a seguito
dell’importante incremento di potenza installata venutosi a verificare con l’acquisizione delle società dell’ex
gruppo Geotea e del ramo d’azienda “biogas” dalla correlata Volteo alla fine del 2014 in seguito all’emissione
del Bond Waste.
Di seguito analizziamo i principali settori di attività:
Servizi di Raccolta
I ricavi derivanti dalla sola attività di raccolta, i cui centri appartengono alla sola Waste Italia S.p.A., hanno
registrato un decremento da Euro 41.468 migliaia nel 2014 a Euro 39.222 migliaia nel 2015 (+ Euro 2.246
migliaia pari al -5,4%), mentre a livello di volumi sono state consuntivate 275.739 tonnellate contro le 294.396
tonnellate del 2014 (-18.657 tonnellate; -6,3%). Come anticipato nel corso dei capitoli precedenti, durante il
2015 il Gruppo ha perso alcuni dei propri commerciali che, per quanto prontamente sostituiti, hanno
comportato la perdita di alcuni clienti, inoltre in corso d’anno sono terminati alcuni contratti precedentemente
in vigore che, per natura dei rifiuti gestiti, erano caratterizzati da prezzi più bassi della media e, di conseguenza,
il Gruppo non ha avuto interesse a rinnovare. Tali fattori contingenti, uniti ad un inasprimento del contesto
competitivo per quanto concerne l’attività di raccolta che ha visto l’ingresso, per quanto ancora in via residuale,
di grandi operatori quotati nel settore dei rifiuti speciali quali ad esempio Hera, hanno comportato una
riduzione dei volumi gestiti dal Gruppo nel settore dalla raccolta.
Gestione Impianti
L’attività di selezione e riciclaggio è stata svolta nel 2015 negli impianti di Orbassano (TO), Romagnano Sesia
(NO), Buccinasco (MI), Albonese (PV), Collegno (TO), Chivasso (TO), Castello d’Annone (AT), Cermenate
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
(CO) e Agrate Brianza (MI) nonché, a partire dal mese di maggio, presso gli impianti oggetto di contratto di
affitto di ramo d’azienda da parte della controllata Waste to Water S.r.l. in Villastellone (TO). I ricavi della
linea di business “selezione e trattamento presso gli impianti” (che a differenza di quanto descritto nei bilanci
precedenti non ricomprendono i ricavi connessi al recupero energetico del biogas) per il 2015 sono stati pari
ad Euro 12.003 migliaia, fondamentalmente in linea con quanto registrato nel 2014 e pari ad Euro 12.354
migliaia (- Euro 351 migliaia; -2,84%). Si ricorda però che i risultati del 2014 non potevano beneficiare
dell’apporto del nuovo ramo d’azienda oggetto di affitto che, nel periodo intercorrente dal 22 maggio e fine
anno, ha contribuito per Euro 4.071 migliaia al risultato del segmento. La sola Waste Italia, invece, ha
consuntivato per questa area di business Euro 6.337 migliaia per l’anno 2015.
I volumi complessivamente trattati dai nostri impianti nel 2015 sono stati pari a 153.697 tonnellate,
comprensivi di quanto gestito dagli impianti di trattamento oggetto del contratto di affitto di ramo d’azienda
in Waste to Water S.r.l., contro le 223.809 tonnellate del 2014, i quali invece non comprendevano ancora il
contributo degli impianti in affitto (-70.112 tonnellate; -31,3%). Dei volumi gestiti nel corso del concluso
esercizio, 52.258 tonnellate (34,0%) provengono dal proprio circuito di raccolta (c.d. volumi propri), mentre
la restante parte (101.439 tonnellate) direttamente da ingressi di soggetti terzi in impianto. Nel 2014 la
suddivisione era 46,95% (105.071 tonnellate) volumi propri e 53,05% (118.738 tonnellate) volumi di terzi.
I ricavi realizzati attraverso la vendita del materiale di recupero (carta, plastica, ferro, legno) sono risultati pari
a Euro 2.833 migliaia nel 2015, di cui Euro 2.699 migliaia per la sola Waste Italia S.p.A., contro un ammontare
pari a Euro 3.630 migliaia nel 2014 (- Euro 797 migliaia). Le scelte strategiche operate dal Gruppo di
interrompere le attività presso i siti considerati come meno efficienti e profittevoli, nonché di diminuire le
quantità complessivamente trattate dagli impianti di selezione del Gruppo a favore di una maggiore capacità
di cernita, stanno iniziando a mostrare i primi riflessi positivi in termini di maggiore selezione operata sui
rifiuti gestiti. Difatti, benché i ricavi per vendita di materiali di recupero nel 2015 siano inferiori in valore
assoluto a quelli consuntivati nel 2014, il loro valore relativo in funzione delle tonnellate gestiti appare in forte
crescita, passando da circa 16 Euro di ricavi per vendita materiali per ogni tonnellata trattata nel 2014 a quasi
18,5 Euro del medesimo indicatore per il 2015.
Gestione Discariche (Smaltimento ed Intermediazione)
Il fatturato del 2015 derivante dall’attività di smaltimento nelle discariche, che ricomprende anche quanto
apportato dall’attività di intermediazione in quanto analoga per natura allo smaltimento, è quello il cui
perimetro è risultato maggiormente influenzato dalle acquisizioni completate nell’ultimo trimestre del 2014 a
seguito dell’emissione del Bond Waste le quali non avevano potuto contribuire al risultato consolidato per
l’esercizio fiscale 2014. Di conseguenza i risultati consolidati del segmento di attività per il 2015 risultano
scarsamente confrontabili con quanto consuntivato dal Gruppo nel corso dell’esercizio precedente. Per quanto
riguarda la gestione delle discariche del Gruppo, sia quelle storicamente di proprietà che quelle acquisite di
recente, si riportano di seguito i principali accadimenti che hanno segnato l’operatività dei siti durante
l’esercizio 2015:
- a seguito dell’ottenimento del titolo autorizzativo all’ampliamento, i conferimenti hanno ripreso presso
il sito di Albonese a partire dal mese di giugno, tornando a pieno regime nell’ultimo trimestre
dell’anno;
- il Gruppo non ha potuto sfruttare le volumetrie residue presso il sito di Cavenago in quanto il sequestro
preventivo disposto dal tribunale di Lodi nel corso del primo trimestre dell’anno ha impedito l’accesso
alla discarica fino alla recente rimozione dei sigilli avvenuta in data 22 aprile 2016;
- non è stato possibile sfruttare i siti di Chivasso durante il 2015 in quanto la discarica denominata
Chivasso 3 ha terminato nel 2014 la propria capacità residua, il Gruppo ha quindi operato le opportune
attività di chiusura che verranno terminate nel corso del 2016, mentre per quanto concerne le
volumetrie residue presso il sito di Chivasso 0, è stato trovato l’accordo con la collegata SETA S.r.l.
per poter procedere allo sfruttamento delle volumetrie residue valutate in circa 22.000 tonnellate
solamente nel terzo trimestre, riprendendo i conferimenti alla fine del mese di novembre;
- la parziale indisponibilità del primo lotto della nuova Vasca E della discarica di Faeco sita in Bedizzole
ne ha limitato l’operatività nel corso del primo semestre del 2015;
- le discariche ubicate in provincia di Savona e rientrate all’interno del Gruppo attraverso l’acquisizione
dell’ex gruppo Geotea da parte di Waste Italia S.p.A. hanno significativamente incrementato sia la
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
complessiva capacità residua del Gruppo, sia la potenzialità annua di smaltimento, sfruttando un
bacino attualmente in grave carenza di siti di smaltimento alternativi; di fatto le tonnellate avviate a
smaltimento presso i siti di Bossarino e Boscaccio (entrambi presso il comune di Vado Ligure) hanno
rappresentato circa il 60% delle tonnellate totali smaltite dalle discariche del Gruppo nel 2015;
Complessivamente i volumi del 2015 avviati in discarica sono risultati pari a 621.273 tonnellate, cui vanno ad
aggiungersi le 120.000 tonnellate cedute nel corso dell’esercizio alla parte correlata Aker S.r.l. (già Waste to
Water S.r.l.) in logica take or pay. In termini di tipologia di materiale avviato in discarica, nella tabella
sottostante viene riportato il dettaglio delle tonnellate gestite dal Gruppo nel 2015 confrontato con quanto
consuntivato nel corso del 2014 (in cui non venivano consolidati gli apporti di Faeco, Bossarino ed Ecosavona):
Tonnellate
Assimilabile
2015
372.187
% su totale
60%
2014
199.510
% su totale
53%
Delta
172.677
% Delta
87%
RSU
87.581
14%
0
0%
87.581
n.d.
Fluff
86.421
14%
0
0%
86.421
n.d.
75.083
12%
179.930
47%
(104.847)
(58%)
621.273
100%
379.440
100%
241.833
64%
Recupero
Il perimetro di consolidamento cui si riferiscono i dati riportati nella tabella soprastante per gli anni 2015 e
2014 differiscono, anche significativamente, fra di loro. Dal punto di vista del numero delle discariche
operative, mentre nel 2014 il Gruppo poteva contare su 4 siti di proprietà aperti per i conferimenti e dotati di
scarsa volumetria disponibile (Alice, Cavenago, Chivasso Zero e Chivasso 3 per le volumetrie residue) nonché
su alcuni diritti a conferire presso discariche terze, nel corso del 2015 il Gruppo ha potuto contare anche sulle
discariche acquisite ad esito dell’emissione del Bond Waste, di fatto lasciando invariato il numero di siti aperti
ai conferimenti a pieno regime (Albonese, Bossarino, Ecosavona e Faeco), ma aumentando in maniera
considerevole la capacità di smaltimento, sia su base annua che su base complessiva. Inoltre con le acquisizioni
operate con i fondi rinvenienti dall’emissione del Bond Waste, il Gruppo ha potuto ampliare la propria offerta
di servizi, indirizzandosi anche verso lo smaltimento di rifiuti urbani presso il sito di Vado Ligure (SV) gestito
da Ecosavona nonché di specifici rifiuti industriali quali il c.d. “car fluff” presso il sito di Bedizzole (BS)
gestito da Faeco S.r.l..
Di conseguenza i volumi smaltiti presso i siti di discarica gestiti dal Gruppo nel corso del 2015 si sono attestati
su valori significativamente superiori rispetto a quelli consuntivati nel corso dell’esercizio precedente, nel
contempo diversificandosi su diverse tipologie di rifiuti. Nello specifico il Gruppo ha smaltito presso i propri
siti un totale di 621.273 migliaia di tonnellate nel 2015 (oltre alle 120.000 tonnellate che sono state cedute alla
correlata Aker S.r.l. a fronte di contratti di cessione spazi in logica take or pay) contro le circa 379.440
tonnellate smaltite nel 2014 (+241.833 tonnellate equivalenti a +64% su base annua). In dettaglio, nel 2015 le
attività di smaltimento hanno interessato maggiormente rifiuti di tipo assimilabile (che in precedenza venivano
indicati nella categoria “leggero”) i quali hanno rappresentato il 60% degli smaltimenti con 372.187 tonnellate
gestite (2014: 199.510 tonnellate pari al 54% del totale) ed in minor parte materiali c.d. di “recupero” che
possono essere utilizzati alla stregua di materiali di ingegneria presso i siti di discarica (che in precedenza
venivano indicati nella categoria “pesante”) i quali hanno rappresentato il 12% degli smaltimenti con 75.083
tonnellate (2014: 179.930 tonnellate pari al 47% del totale). Nel 2015 sono stati inoltre smaltiti rifiuti urbani
presso il sito di Ecosavona per 87.581 tonnellate, pari al 14% del totale dei conferimenti, e 86.421 tonnellate
di “car fluff”, pari al 12% del totale, presso il sito di Faeco.
Per quanto riguarda le attività di smaltimento presso la discarica di Chivasso 0, le stesse sono state sospese nel
corso del 2015 in attesa della formalizzazione di un accordo con la collegata SETA S.p.A. in merito alla
gestione delle volumetrie residue, che si sono rivelate essere significativamente inferiori rispetto a quelle
inizialmente ipotizzate e sulla base delle quali sono stati operati i calcoli per la definizione dei corrispettivi da
riconoscere alla controllata SMC S.p.A. per la gestione operativa del sito di discarica. Tale controversia ha
trovato parziale positiva conclusione nel corso del secondo semestre del 2015 con l’aggiudicazione da parte di
Waste Italia S.p.A. del diritto a conferire presso il sito di Chivasso 0 in relazione alle ultime 22.000 tonnellate
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
residue. A seguito di tale evento, i conferimenti sono ripartiti presso detto sito di discarica a partire dalla fine
del mese di novembre.
Biogas e fotovoltaico
Fino alla fine del 2014 i ricavi relativi alla valorizzazione energetica del biogas recuperato in discarica
rappresentavano una quota marginale del fatturato consolidato del Gruppo facente capo a Waste Italia ed in
quanto tale venivano aggregati ai ricavi del segmento di selezione e trattamento. A seguito delle acquisizioni
del ramo d’azienda “biogas” dalla correlata Volteo Energie S.p.A. e soprattutto della società Ecosavona S.r.l.
dotata di un impianto di generazione elettrica da biogas della potenza di circa 5,2 MWe, entrambe avvenute in
occasione dell’emissione del Bond Waste, tale linea di business ha assunto una rilevanza notevole all’interno
del Gruppo, di fatto necessitando di essere riportata e commentata a parte. Oltre a ciò, il Gruppo è anche
proprietario di 3 impianti fotovoltaici asserviti alle discariche di Albonese, Chivasso e Faeco che
contribuiscono ai risultati di questa area di business. Nel dettaglio, al 31 dicembre 2015 il Gruppo è proprietario
dei seguenti impianti di produzione di energia elettrica:
-
Impianti di biogas:
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 kW sito in Cavenago d’Adda (LO),
Frazione Soltarico, asservito alla discarica di proprietà della controllata Ecoadda S.r.l.;
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 kW sito in Chivasso (TO), Loc. ex
Fornace SLET, asservito alla discarica di proprietà della controllata SMC S.p.A.;
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 kW sito in Giovinazzo (BA), c.da San
Pietro Pago;
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 803 kW sito in Andria (BA), Loc. San Nicola
La Guardia;
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 kW sito in Trivignano Udinese (UD),
Loc Braida Grande (per tale impianto il periodo di incentivazione è terminato nel corso del
primo trimestre del 2015 e l’impianto è stato di conseguenza dismesso nel corso dell’anno);
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 2.391 kW sito in Ghemme (NO), Loc.
Fornace Solaria;
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 5.187 kW sito in Vado Ligure (SV), Loc.
Boscaccio, asservito alla discarica di proprietà della controllata Ecosavona S.r.l.;
o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 800 kW sito in Vado Ligure (SV), Loc.
Bossarino, asservito alla discarica di proprietà della controllata Bossarino S.r.l.;
-
Impianti fotovoltaici:
o Impianto fotovoltaico della potenza di 486 kWp asservito alla discarica di Albonese (PV) e di
proprietà della capogruppo Waste Italia S.p.A.;
o Impianto fotovoltaico della potenza di 994 kWp asservito alla discarica di Chivasso 1 (TO) e
di proprietà della controllata SMC S.p.A.;
o Impianto fotovoltaico della potenza di 50 kWp asservito alla discarica di Bedizzole (BS) e di
proprietà della controllata Faeco S.r.l.;
Gli impianti sopra elencati, ognuno incentivato secondo la metodologia vigente al momento della messa in
servizio dello stesso, hanno prodotto nel corso del 2015 ricavi complessivi per Euro 7.205 migliaia a fronte di
ricavi maturati nel 2014 pari ad Euro 705 migliaia. Si sottolinea che nel 2014 sono stati conteggiati solamente
i ricavi relativi all’ultimo mese dell’anno degli impianti di sfruttamento energetico del biogas da discarica
acquisiti nell’ambito dell’acquisto “ramo biogas” dalla correlata Volteo Energie S.p.A., mentre non
contribuivano per nulla gli impianti di biogas dell’ex gruppo Geotea.
Altri ricavi
Gli altri ricavi consuntivati al 31 dicembre 2015 risultano essere pari a complessivi Euro 10.501 migliaia
rispetto al risultato della altre attività per l’anno 2014 pari ad Euro 12.553 migliaia con un decremento di totali
Euro 2.052 migliaia. Gli altri ricavi dell’anno comprendono gli incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni, che nel corso dell’anno si sono attestati ad Euro 3.564 migliaia, e per la restante parte sono
principalmente relativi alle seguenti voci:
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
-
per Euro 1.075 migliaia al rimborso assicurativo percepito a seguito dell’incendio verificatosi lo scorso
esercizio sul sito dell’impianto di trattamento pneumatici di Chivasso;
-
per Euro 4.233 migliaia ad un provento non ricorrente relativo ad un accordo transattivo con il fornitore
di servizi, connessi a parte delle attività di chiusura a post chiusura delle vasche del giacimento di
messa a dimora dei rifiuti di Bedizolle (BS);
-
ricavi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari a 954 migliaia di Euro riferibili al
riaddebito delle attività svolte nel corso dell’esercizio per la partecipazione da parte della stessa a
bandi internazionali per il realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato
all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9
milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania), oltre a progetti per la realizzazione di opere
connesse allo smaltimento di rifiuti in Marocco ed in Iran;
Si ricorda che per l’esercizio 2014 tale categoria di ricavi ricomprendeva proventi non ricorrenti rinvenienti
dalla liberazione fondi di chiusura e post chiusura di Alice Ambiente S.r.l., per complessivi Euro 5.945
migliaia, nonché la parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di Albonese
a seguito dell’ottenimento dell’AIA definitiva per l’ampliamento della discarica stessa, autorizzazione ottenuta
in data 11 febbraio 2015, e che prevede un’espansione sia in sopralzo che in pianta, per un effetto complessivo
a conto economico di circa Euro 3.427 migliaia.
Risorse Umane e Relazioni Industriali.
I dipendenti del Gruppo in forza al 31 dicembre 2015 sono pari a 292 unità e sono così suddivisi per società:
Società
31/12/2015
Waste Italia S.p.A.
31/12/2014
Variazione
144
139
5
14
14
0
Ecoadda S.r.l.
3
4
(1)
Faeco S.r.l.
5
0
5
Geotea S.p.A.
19
0
19
Bossarino S.p.A.
17
0
17
Ecosavona S.p.A.
31
0
31
Waste To Water S.r.l.
59
0
59
292
157
135
SMC S.p.A.
Totale
Si ricorda che nell’esercizio 2014 il personale in forza alle società acquisite (Faeco, Geotea, Bossarino e
Ecosavona pari a 70 unità) a seguito del closing dell’operazione di emissione del bond quotato, non contribuiva
al 31 dicembre ma bensì a partire dal 1 gennaio 2015.
Politica delle risorse umane
Il capitale umano rappresenta il patrimonio primario del Gruppo, il quale considera il valore del team uno dei
principali punti di forza. E’ per questo che, negli anni, in coerenza con la propria missione e con l’attenzione
ai propri valori aziendali, la gestione di tale ricchezza ha acquisito un ruolo via via sempre più strategico. Il
team è composto da professionisti capaci che mettono a disposizione le proprie competenze, non solo
nell’attività tecnica a loro affidata, ma anche e soprattutto in un’ottica di valorizzazione comune fatta di
costante confronto e collaborazione reciproca. Professionalità, competitività e profitto sono concetti
largamente diffusi all’interno delle Società del Gruppo, così come è sempre più consapevole nei dipendenti
l’esigenza di flessibilità come condizione essenziale per rispondere alle crescenti sfide dei mercati.
Selezione e inserimento
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Il Gruppo crede fortemente che la selezione dei giovani talenti sia alla base della crescita futura delle aziende
del Gruppo. Per questo motivo pone particolare attenzione alla scelta dei canali da adottare, all’organizzazione
di assessment mirati alla valutazione del potenziale, all’approccio professionale durante i colloqui conoscitivi.
Formazione
La formazione rappresenta per il Gruppo una leva per la crescita professionale delle risorse, per l’innovazione
dei processi e per la realizzazione degli obiettivi di business del Gruppo.
In particolare la formazione erogata ai dipendenti del Gruppo ha riguardato tre principali aree tematiche:
 sviluppo manageriale;
 formazione specialistica;
 formazione normativa.
Il Gruppo, al fine di offrire un’adeguata offerta formativa ha usufruito anche dei finanziamenti tramite i Fondi
Interprofessionali For.Te e Fon.Dir.
Sviluppo manageriale
Il Gruppo, consapevole dell’importanza ricoperta dalle posizioni manageriali, ha sviluppato un programma di
sviluppo delle competenze del personale dirigente e quadro. Tale formazione ha riguardato lo sviluppo di
competenze e l’acquisizione di conoscenze necessarie finalizzate allo sviluppo del know-how manageriale.
Salute e Sicurezza
Il Gruppo rispetta tutti i più elevati standard nazionali e internazionali in tema di salute e sicurezza. A tal fine
si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza sviluppando la consapevolezza di tutti i rischi,
promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i lavoratori; inoltre opera per preservare, soprattutto
con azioni preventive, la salute dei lavoratori e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’obiettivo è preservare la
salute e la sicurezza delle risorse umane, delle risorse patrimoniali e finanziarie delle società del gruppo,
ricercando costantemente le sinergie necessarie non solo all'interno delle Società, ma anche all’ esterno, al fine
di garantire gli obiettivi del gruppo.
Il fine del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro è di:
 contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
 ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza sul lavoro compresi quelli
derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro, minimizzando i rischi cui possono essere
esposti i dipendenti o i terzi (dipendenti atipici, clienti, fornitori, visitatori ecc…);
 aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’impresa/organizzazione;
 migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa/organizzazione.
Il Gruppo si impegna, come previsto dalla normativa vigente, a garantire il rispetto delle disposizioni in tema
di tutela della sicurezza e salute sul lavoro, nonché ad assicurare un ambiente di lavoro sicuro, sano e idoneo
allo svolgimento dell’attività lavorativa, anche attraverso i seguenti strumenti:
 la manutenzione delle attrezzature e dei macchinari propri o di cui ne abbia la disponibilità utilizzati
al fine di limitare possibili incidenti da questi provocati;
 la diffusione al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), al Responsabile Lavoratori
per la Sicurezza (RLS), ai preposti ove nominati, al medico competente e a tutti i soggetti incaricati al
compimento degli obblighi in materia antinfortunistica di una adeguata conoscenza sui temi
disciplinati dalla normativa stessa;
 l’effettuazione di visite mediche periodiche per ogni categoria lavorativa;
 il coordinamento tra tutti i soggetti, individuati dal D.lgs. n. 81/2008 (datore di lavoro, RSPP, RLS,
medico competente, ecc) nell’applicazione delle disposizioni in esso contenute;
 la gestione di un adeguato ed efficace programma di formazione a tutti i dipendenti aziendali in materia
di sicurezza.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Il Gruppo al fine di monitorare e migliorare costantemente la salute e sicurezza dei propri lavoratori, oltre ad
avere redatto un sistema di gestione ai sensi dell’art.30 del D.lgs. 81/08 (Testo Unico) organizza durante l’anno
degli incontri di confronto con i rappresentanti del personale. In tali comitati vengono illustrate le
problematiche che il personale dipendente riscontra durante la normale attività lavorativa, analizzandole
assieme al Datore di Lavoro e all’ufficio QAS. Tali segnalazioni vengono risolte tramite l’adozione di nuove
procedure o l’acquisto di nuove attrezzature.
Di seguito si specifica il rapporto tra il n° di RLS e il n° di dipendenti per le diverse società del Gruppo dove
queste figure sono presenti:
 Waste Italia: 6% (9 su 144);
 SMC Smaltimenti Controllati: 7% (4 su 14);
 Faeco: 20% (1 su 5);
 Ecoadda: 33% (1 su 3);
 Ecosavona: 3% (1 su 31);
 Geotea: 5% (1 su 19);
 Waste to Water: 1% (1 su 69);
 Bossarino: 6% (1 su 17).
Nei comitati vengono analizzate le tipologie di infortunio, in funzione delle conseguenze, delle mansione
interessate e delle motivazioni. Oltre agli incidenti accaduti che hanno provocato degli infortuni ai dipendenti,
vengono analizzate anche tutte le casistiche di “NEAR MISS” (quasi infortunio). Grazie a tali analisi la Società
è in grado di mantenere un tasso di infortunio inferiore alla media nazionale, e di saper controllare in maniera
completa anche il lavoro svolto da eventuali appaltatori.
Situazione Economico, Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Per una migliore comprensione dell’andamento della gestione, si riportano qui di seguito rispettivamente le
riclassificazioni del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale e il prospetto di calcolo della Posizione
Finanziaria Netta consolidata comparati con l’esercizio precedente.
Conto Economico Consolidato Riclassificato
Il Conto Economico riclassificato dell’esercizio 2015, confrontato con i dati riportati al termine dell’esercizio
precedente, è di seguito riportato:
in Euro/000
Dicembre
2015
%
Dicembre
2014
%
Variazione Variazione
%
37.734
56
1.539
(182)
3.564
100
(514)
(5)
42.323
54
Ricavi della gestione caratteristica
Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri Ricavi e Proventi
RICAVI
105.216
692
3.564
10.850
120.322
87
1
3
9
100
67.482
(847)
0
11.365
78.000
87
(1)
0
15
100
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
(4.395)
(56.594)
(13.957)
(7.181)
(4)
(47)
(12)
(6)
(5.019)
(38.870)
(9.200)
(2.953)
(6)
(50)
(12)
(4)
624
(17.724)
(4.757)
(4.228)
(12)
46
52
143
38.195
32
21.957
28
16.237
74
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
EBIT
(32.136)
(16.878)
(10.819)
(27)
(14)
(9)
(21.800)
(4.404)
(4.246)
(28)
(6)
(5)
(10.337)
(12.474)
(6.573)
47
0
155
Proventi (oneri) finanziari netti
Proventi straordinari netti
(25.527)
(799)
(21)
(1)
(7.081)
(13.035)
(9)
(17)
(18.446)
12.236
261
(94)
EBITDA
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Risultato prima delle imposte
(37.145)
(31)
(24.362)
(31)
(12.783)
52
Imposte sul reddito
Risultato netto
(455)
(37.599)
(0)
(31)
2.600
(21.762)
3
(28)
(3.055)
(15.838)
(117)
73
(1.153)
(1)
49
0
(1.203)
(2.432)
(38.753)
(32)
(21.712)
(28)
(17.040)
78
Risultato netto di terzi
Risultato Netto di Gruppo
L’EBITDA a livello aggregato ha registrato un incremento di Euro 16.237 migliaia, passando da un valore di
Euro 21.957 migliaia riportato nell’esercizio 2014 ad un valore di Euro 38.195 migliaia al termine
dell’esercizio 2015. Come dettagliatamente esposto nel corso dei capitoli precedenti, l’importante incremento
mostrato nel corso del 2015 è principalmente dovuto al pieno consolidamento dei contributi apportati al
risultato consolidato dalle società acquisite in occasione dell’emissione del Bond Waste (Faeco S.r.l., le società
facenti parte dell’ex gruppo Geotea nonché gli impianti di generazione elettrica da biogas). Nello specifico, e
commentando le singole voci formanti il conto economico consolidato riclassificato di Gruppo, l’incremento
del margine operativo è prevalentemente legato all’effetto combinato dei seguenti fattori:
- maggiori “Ricavi della gestione caratteristica” per complessivi Euro 37.734 migliaia (si vedano i
commenti presentati al paragrafo “Situazione della società e andamento della gestione”);
- variazione positiva delle “Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione” rispetto
allo scorso esercizio (Euro 1.539 migliaia) a seguito delle minori attività svolte nella gestione della
commessa “Chivasso zero”;
- iscrizione di ricavi per “Incrementi immobilizzazioni per lavori interni” pari ad Euro 3.564 migliaia
in relazione alle attività di realizzazione dell’impianto di tritovagliatura svolte da parte di Geotea
S.p.A. a favore della controllata Ecosavona S.r.l. e che hanno comportato la parallela iscrizione di
costi per realizzazione impianti che verranno esposti nel seguito del corrente paragrafo;
- “Altri ricavi e proventi” leggermente inferiori rispetto a quanto consuntivato nel 2014 per Euro 514
migliaia, tale voce di conto economico accoglie un contributo non ricorrente pari ad Euro 4,2 milioni
in connessione ad un accordo transattivo sottoscritto con un prestatore d’opera in merito alle attività
relative alla chiusura e post chiusura della discarica di Faeco, acquisita nel contesto dell’emissione del
Bond Waste. Anche nel 2014 i risultati consolidati del gruppo facente capo a Waste Italia
beneficiavano di alcuni proventi non ricorrenti relativi alla liberazione da parte di Waste Italia
dell’obbligo di svolgere l’attività di post chiusura del giacimento di messa a dimora di rifiuti della
discarica di Alice Ambiente (società uscita dal perimetro di consolidamento nel corso del primo
trimestre del 2015 in quanto ceduta alla parte correlata Aker S.r.l., già Waste to Water S.r.l.), nonché
alla parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di Albonese per
un apporto complessivo di circa Euro 9,6 milioni.;
- minori “Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi” per Euro 624 migliaia a seguito di una
considerevole diminuzione dei costi di acquisto per rivendita (in diminuzione di Euro 1.951 migliaia)
legati al costo sostenuto dalla raccolta in relazione materiali omogenei recuperati dai clienti e ad un
contestuale incremento dei costi per acquisti materie prime (in aumento di Euro 778 migliaia) in
connessione ai materiali ingegneristici necessari all’avanzamento del fronte di discarica per i siti del
savonese e dei costi per acquisto materiale di consumo (in aumento di Euro 233 migliaia) in relazione
alle attività di manutenzione operate presso gli impianti di produzione energia elettrica da biogas;
- maggiori “Costi per servizi e godimento beni di terzi” per Euro 17.724 migliaia, dovuti principalmente
al completo consolidamento nel corso del 2015 delle società acquisite che ha comportato: maggiori
costi di smaltimento (in aumento per Euro 4.974 migliaia) dovuti alla temporanea indisponibilità di
alcuni siti di discarica del Gruppo, con conseguente necessità di smaltire parte dei rifiuti gestiti presso
discariche di terzi, maggiori costi per consulenze tecniche, fiscali e notarili (in aumento per Euro 4.044
migliaia) aumento imputabile in larga parte all’applicazione da parte della controllante Gruppo Waste
Italia S.p.A., nel 2015, dell’intero controvalore della Management Fee come definita all’interno del
contratto di Indenture del Bond Waste e pari ad Euro 2.500 migliaia, maggiori costi per costruzione
impianti (in aumento per Euro 3.850 migliaia) relativi alle attività svolte da Geotea S.p.A. nella
realizzazione dell’impianto di tritovagliatura della controllata Ecosavona S.r.l., attività che ha
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
-
comportato la contestuale registrazione di incrementi in immobilizzazioni per lavori interni per una
cifra analoga. L’incrementata attività di smaltimento rifiuti, principalmente ascrivibile all’entrata nel
perimetro di consolidamento delle nuove società proprietarie di siti di discarica, ha comportato peraltro
un incremento dei costi legati a royalties (in aumento di Euro 2.431 migliaia) ed a servizi sub-appaltati
(in aumento per Euro 1.820 migliaia);
maggiore “Costo del lavoro” per Euro 4.757 migliaia, per effetto dell’ampliamento della forza lavoro
considerata a seguito del consolidamento delle nuove società acquisite al termine del 2014;
maggiori “Altri costi operativi” per Euro 4.228 migliaia, per effetto dell’incremento nelle attività di
smaltimento garantito dalle società di nuovo consolidamento che ha comportato un notevole
incremento dei costi connessi ad aggi ed ecotassa (in aumento per Euro 3.811 migliaia) nonché a causa
dell’iscrizione di costi connessi a multe ed ammende per Euro 126 migliaia.
La voce “Ammortamenti” risulta in rilevante incremento rispetto al precedente esercizio, passando da Euro
21.800 migliaia ad Euro 32.136 migliaia. Tale valore complessivo si declina nelle principali categorie di
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per Euro 12.860 migliaia (in aumento per Euro 6.629
migliaia), ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali per Euro 19.277 migliaia (in aumento per Euro
3.680 migliaia), di cui Euro 11.060 migliaia relativi a goodwill e differenza di consolidamento
(complessivamente in aumento per Euro 3.365 migliaia).
Il rilevante incremento della voce relativa ad “Accantonamenti e svalutazioni”, che passano da Euro 4.404
migliaia per il 2014 ad Euro 16.878 migliaia per il 2015, è spiegato principalmente dalle seguenti variazioni
che hanno interessato le differenti voci che costituiscono tale categoria:
- maggiori accantonamenti legati ai fondi di chiusura e post chiusura discariche (in aumento per Euro
6.768 migliaia), completamente ascrivibile all’ingresso nel perimetro di consolidamento delle nuove
società acquisite a seguito dell’emissione del Bond Waste, nonché dei fondi di chiusura e post chiusura
accantonati in connessione alla cessione di spazi della discarica di Albonese in logica take or pay alla
parte correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.);
- maggiori accantonamenti a fondo rischi e oneri futuri (in aumento per Euro 3.597 migliaia)
principalmente connessi all’iscrizione di un fondo oneri futuri legato ai costi di gestione cui la Società
andrà incontro al momento dell’utilizzo del diritto a conferire presso la discarica di Albonese da parte
di Aker S.r.l. per complessivi Euro 3.512 migliaia;
- maggiori svalutazioni delle immobilizzazioni per Euro 2.186 migliaia, principalmente dovute alla
svalutazione delle immobilizzazioni in corso in relazione al progetto di sviluppo denominato “KM
Verde” che è stato abbandonato nel corso dell’anno 2015 per Euro 643 migliaia, del relativo diritto di
superficie iscritto a bilancio per Euro 605 migliaia, nonché per Euro 1.032 a seguito della messa in
liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. con conseguente completa svalutazione di goodwill e
differenza di consolidamento allocati su tale società.
Per effetto di quanto sopra, l’EBIT evidenzia una variazione negativa di Euro 6.573 migliaia rispetto
all’esercizio precedente, passando da un valore negativo di Euro 4.426 migliaia riportato al termine del 2014
ad un valore negativo di Euro 10.819 migliaia riportato al termine dell’esercizio 2015.
La gestione finanziaria evidenzia una variazione negativa di Euro 18.446 migliaia, principalmente a causa
dell’accantonamento degli interessi finanziari di periodo connessi al bond emesso da Waste Italia S.p.A. nel
mese di novembre 2014. Tale finanziamento, che matura interessi dal 15 novembre 2014, è stato utilizzato in
parte per rifinanziare il debito bancario esistente alla data di emissione e per acquisire l’ex gruppo Geotea,
Faeco S.r.l., il ramo Biogas e la quota di minoranza residua di SMC ed è caratterizzato da un tasso di interessi
sul valore nominale pari al 10,50% annuo. Tale finanziamento prevede inoltre l’ammortamento del disaggio
d’emissione lungo la vita residua del finanziamento stesso. L’effetto combinato degli interessi di periodo
maturati sul Bond Waste, nonché della quota di ammortamento annua del disaggio di emissione ha comportato
l’iscrizione di oneri finanziari connessi al prestito obbligazionario per Euro 24.082 migliaia.
La gestione straordinaria consuntiva un risultato negativo pari a Euro 799 migliaia, con una variazione
fortemente positiva rispetto a quanto fatto registrare al 31 dicembre 2014 e pari a Euro 13.035 migliaia negativi.
I principali oneri straordinari registrati nel corso dell’esercizio 2015 fanno riferimento a costi connessi a cause
di lavoro con ex dipendenti per Euro 474 migliaia.
Le imposte sul reddito (correnti e differite) hanno registrato un incremento di Euro 3.055 migliaia passando
da Euro 2.600 migliaia positivi del 2014 ad Euro 455 migliaia negativi del 2015 per effetto della totale
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
indeducibilità degli interessi ai fini fiscali a causa dell’incapienza del Reddito Operativo Lordo.
Stato Patrimoniale Riclassificato con evidenziazione della Posizione Finanziaria Netta
Lo stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2015 confrontato con quello al 31 dicembre 2014, è il
seguente:
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato al 31 dicembre 2015
in Euro/000
Dicembre
2015
NB: RICLASSIFICATI DAI DEBITI COMMERCIALI VER
%
Dicembre
2014
%
Variazione
Variazione
%
Totale Immobilizzazioni immateriali
Totale Immobilizzazioni materiali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Capitale Immobilizzato
252.278
60.868
7.354
19.178
339.678
91
22
3
7
122
262.924
71.129
2.019
6.386
342.459
89
24
1
2
116
(10.645)
(10.261)
5.334
12.791
(2.780)
(4)
(14)
264
200
(1)
Crediti commerciali
Rimanenze
Debiti commerciali
Altri crediti/(debiti) correnti
Capitale Circolante netto
57.293
4.439
(57.023)
5.492
10.201
21
2
(21)
2
4
64.240
3.894
(58.390)
22.229
31.973
22
1
(20)
8
11
(6.947)
545
1.367
(16.737)
(21.771)
(11)
14
(2)
(75)
(68)
TFR, F. Rischi e Oneri e Passività per discariche
(72.548)
(26)
(79.298)
(27)
6.750
(9)
Capitale investito netto
277.331
100
295.133
100
(17.802)
(6)
2.614
(234.828)
(232.214)
1
(85)
(84)
8.778
(220.185)
(211.408)
3
(75)
(72)
(6.163)
(14.643)
(20.806)
(70)
7
10
42.136
2.982
15
1
80.696
3.029
27
1
(38.561)
(47)
(48)
(2)
277.331
100
295.133
100
(17.802)
(6)
Disponibilità liquide
Altre attività / (passività) finanziarie nette
(Indebitamento) / disponibilità finanziarie nette
Patrimonio netto di Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Fonti di Finanziamento
Le immobilizzazioni materiali sono diminuite di Euro 10.261 migliaia, passando da Euro 71.129 migliaia al
31 dicembre 2014 a Euro 60.868 migliaia al 31 dicembre 2015. La variazione complessiva è dovuta a tre effetti
differenti, da una parte gli ammortamenti di periodo hanno prodotto una diminuzione delle immobilizzazioni
di Euro 12.860 migliaia, mentre gli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2015 hanno comportato un
incremento delle immobilizzazioni per Euro 6.394 migliaia, inoltre nel corso dell’anno il Gruppo ha effettuato
alcune svalutazioni di immobilizzazioni materiali a seguito dell’abbandono del progetto di sviluppo
denominato “KM Verde”, sul valore residuo degli impianti di trattamento della controllata SMC che hanno
subito un incendio alla fine del 2014, nonché su altri cespiti per complessivi Euro 1.981 migliaia. Infine, a
seguito dell’uscita dal perimetro di consolidamento della ex controllata Alice Ambiente, le immobilizzazioni
materiali sono ulteriormente diminuite di Euro 1.878 migliaia.
Le immobilizzazioni immateriali sono diminuite a livello di valore netto contabile per un ammontare pari a
Euro 10.645 migliaia, passando da Euro 262.924 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 252.278 migliaia al 31
dicembre 2015. Anche in questo caso la variazione durante l’anno è dovuta alla registrazione degli
ammortamenti di periodo per Euro 19.277 migliaia, degli incrementi dovuti agli investimenti sostenuti dal
Gruppo in immobilizzazioni immateriali nel corso del 2015 per Euro 4.578 migliaia, nonché in relazione alla
svalutazione operata sulla quota di goodwill e differenza di consolidamento ancora allocata sulla controllata
Ecoadda S.r.l. a seguito della messa in liquidazione della stessa per Euro 1.032 migliaia. Ad eccezione della
svalutazione operata in relazione al goodwill allocato su Ecoadda, non è stata rilevata la necessità di operare
ulteriori riduzioni di valore degli avviamenti che, per quanto riguarda la valorizzazione del consolidato di
Waste Italia, sono stati peraltro confermati dal test di impairment, i cui risultati sono stati approvati dal
Consiglio di Amministrazione del 17 maggio 2016,che ha confermato la recuperabilità del valore iscritto
nell’attivo del bilancio consolidato del Gruppo. Le immobilizzazioni immateriali, infine, presentano un
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
incremento di Euro 5.100 migliaia in connessione al progetto di sviluppo denominato “Cavaglià” che è rimasto
in capo a Waste Italia S.p.A. a seguito della cessione della partecipazione precedentemente detenuta in Alice
Ambiente S.r.l..
Le partecipazioni hanno evidenziato un incremento di Euro 5.334 migliaia riferibili all’aumento di capitale
sottoscritto da parte della controllata SMC S.p.A. nel capitale della collegata SETA S.r.l. che ha comportato
un aumento della quota di proprietà dal 20% detenuto a fine 2014 al 48,85% detenuto alla fine dell’esercizio
2015. Le altre attività finanziarie non correnti sono aumentate di Euro 12.791 migliaia a seguito dell’iscrizione
all’attivo patrimoniale dei seguenti crediti immobilizzati: finanziamento attivo verso la correlata Alice
Ambiente S.r.l. per Euro 3.759 migliaia (tale finanziamento era stato erogato dalla controllante Waste Italia al
momento dell’emissione del Bond Waste ed è emerso al momento del deconsolidamento di Alice Ambiente
durante il primo trimestre del 2015), altri crediti finanziari verso la correlata Ecoema S.r.l. per complessivi
Euro 9.447 migliaia.
Il Capitale Circolante netto è diminuito da Euro 31.973 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 10.201 migliaia
al 31 dicembre 2015 (- 21.771 migliaia di euro). La variazione evidenziata è principalmente dovuta all’effetto
combinato dei seguenti fattori:
- minori crediti commerciali per Euro 6.947 migliaia, a causa di una diminuzione del fatturato verso
terzi se si considera il fatturato delle società acquisite nel 2014 attualmente rientranti nel perimetro di
consolidamento di Waste Italia S.p.A., ma non consolidate in termini di risultati economici;
- maggiori rimanenze per Euro 545 migliaia;
- minori debiti commerciali, in valore assoluto, per Euro 1.367 migliaia a causa di una diminuzione
delle fatture da ricevere per Euro 12.835 migliaia (a seguito della ricezione nel corso del mese di
gennaio delle fatture connesse ai contratti di consulenza relativi all’emissione del Bond Waste) e di un
contestuale incremento dei debiti verso fornitori per 11.728 migliaia a seguito dell’allungamento nei
tempi di pagamento dei fornitori applicato dalle società del Gruppo al fine di fare fronte ai pagamenti
semestrali dei coupon di interessi relativi al Bond Waste;
- minori “altri crediti / (debiti) correnti” che passano da Euro 22.229 migliaia nel 2014 a Euro 5.492
migliaia nel 2015, principalmente a causa dell’ammortamento di periodo del disaggio di emissione
connesso al Bond Waste per Euro 3.082 migliaia, minori crediti verso altri debitori per Euro 8.950
migliaia, a seguito della riduzione degli anticipi a fornitori per i quali è stata ricevuta fattura in
connessione all’emissione del Bond Waste come commentato al punto precedente, nonché maggiori
debiti tributari per Euro 3.142 migliaia a seguito delle imposte di periodo maturate nel corso del 2015
e minori crediti tributari per Euro 1.083 migliaia a seguito della liberazione a conto economico di
alcune imposte anticipate. Nel corso dell’anno, inoltre, il Gruppo ha consuntivato maggiori crediti
verso parti correlate per Euro 2.245 migliaia e minori debiti verso parti correlate per Euro 1.759
migliaia, nonché maggiori debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale per Euro 970 migliaia;
La voce “TFR, F. rischi e Oneri e Passività per discariche” al 31 dicembre 2015 risulta pari a Euro 72.548
migliaia di Euro, con un decremento di complessive Euro 6.750 migliaia rispetto a quanto riportato per l’anno
2014.
Il decremento di suddetta voce del passivo patrimoniale è dovuto ad una diminuzione del fondo imposte
differite per Euro 3.135 migliaia a seguito del rilascio a conto economico di analogo valore fra le imposte sul
reddito d’esercizio, ad una diminuzione degli altri fondi (fra cui i più ingenti sono quelli relativi ai costi per la
chiusura e post chiusura delle discariche del Gruppo) per Euro 3.732 migliaia nonché un incremento del fondo
per trattamento di fine rapporto pari ad Euro 117 migliaia. Per quanto concerne la diminuzione dei fondi
connessi alla chiusura e post chiusura delle discariche si rileva che le principali variazioni che hanno interessato
tale voce del passivo patrimoniale nel corso del 2015 sono stati accantonati fondi per chiusura e post chiusura,
nonché fondi per oneri futuri per complessivi Euro 12.710 migliaia, rilasci di altri fondi per Euro 4.721 migliaia
in connessione al prospettato riassetto del Gruppo ed a copertura della minusvalenza rinveniente dalla cessione
della partecipazione precedentemente detenuta in Alice Ambiente, sono stati inoltre utilizzati fondi chiusura e
post chiusura per procedere alla realizzazione di attività principalmente connesse alla chiusura del sito di
Chivasso 3 da parte della controllata SMC S.p.A. per complessivi Euro 4.775 migliaia e sono stati infine
liberati fondi in connessione all’accordo transattivo sottoscritto con un prestatore d’opere in connessione alla
discarica di Faeco per un effetto netto, fra liberazione e ripresa in carico degli oneri di chiusura rispetto ad
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
alcune delle vasche della discarica di Bedizzole, di circa Euro 6.900 migliaia.
Il patrimonio netto di Gruppo si decrementa di Euro 38.561 migliaia a Euro 42.135 migliaia al 31 dicembre
2015 da Euro 80.696 migliaia del 2014 a fronte di una perdita di Gruppo per complessivi Euro 38.753 migliaia.
Al fine di meglio comprendere le variazioni del patrimonio netto di Gruppo, viene riportato di seguito un
prospetto della movimentazione del patrimonio netto consolidato negli ultimi due esercizi:
Valori in euro
Patrimonio netto al 31 dicembre 2013
Destinazione risultato
Versamenti in c/capitale
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014
Destinazione risultato
Versamenti in c/capitale
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015
Capitale
Sociale
Riserva
legale
10.309
Totale
Totale
Riserva di
Utile
Totale
Utile perdite a
Patrimonio Patrimonio
consolidamen
perdite
Patrimonio
nuovo
netto di
netto di
to
d'esercizio
netto
gruppo
terzi
62.868
(3.191)
0
(7.950)
62.625
625
63.251
Altre
Riserve
589
(7.950)
39.500
921
10.309
589
95.339
7.950
(638)
0
(21.712)
(21.712)
(21.712)
21.712
(21.712)
(38.753)
(38.753)
(3.829)
192
10.309
589
95.339
(3.637)
0
39.500
283
(21.712)
80.696
0
0
192
(38.753)
42.135
2.453
(49)
3.029
0
(1.200)
1.153
2.982
0
39.500
2.736
(21.762)
83.725
0
0
(1.008)
(37.599)
45.117
Posizione Finanziaria Netta Consolidata
La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2015 confrontata con quella al 31 dicembre 2014
viene mostrata di seguito:
Posizione Finanziaria Netta
31.12.15
31.12.14
Variazioni
Cassa
Depositi bancari
Liquidità
2.597
17
2.614
8.758
19
8.778
Altri Crediti finanziari correnti
Crediti finanziari verso parti correlate
2.855
2.645
210
761
115
3.731
9.314
1.636
13.595
(8.553)
(1.521)
(9.864)
(21.523)
(5.401)
(16.122)
(3.644)
(1.037)
(1.554)
(1.412)
(2.090)
375
(4)
(26.207)
(12)
(8.379)
9
(17.828)
(19.862)
13.993
(33.855)
(11.114)
(23.109)
11.995
(1.238)
(200.000)
(212.352)
(212.352)
(2.292)
(200.000)
(225.401)
(225.401)
1.054
0
13.049
13.049
(232.214)
(211.408)
(20.806)
Crediti finanziari verso parti controllanti
Crediti finanziari correnti
Debiti bancari correnti
Altri debiti finanziari correnti
Altri Debiti finanziari correnti verso controllanti
Debiti finanziari verso parti correlate
Indebitamento finanziario corrente
Indebitamento finanziario corrente netto
Altri Debiti finanziari non correnti verso controllanti
Altri Debiti finanziari non correnti verso terze parti
Prestiti Obbligazionari
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario non corrente netto
Posizione Finanziaria Netta
(6.161)
(2)
(6.163)
La posizione finanziaria netta, che nel corso dell’anno è passata da un valore pari a Euro 211.408 migliaia al
31 dicembre 2014 ad Euro 232.214 migliaia al 31 dicembre 2015 per effetto del completo utilizzo della linea
RCF da Euro 15 milioni (la linea era completamente inutilizzata) e dalla riduzione della cassa disponibile a
fine esercizio per Euro 6,1 milioni, compensati dalla riduzione dei debiti finanziari verso la controllante
Gruppo Waste Italia per circa Euro 11 milioni.
I crediti finanziari correnti accolgono principalmente crediti finanziari verso Waste To Water (oggi Aker S.r.l.)
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
per Euro 0,5 milioni
Di seguito sono riportate le caratteristiche del prestito obbligazionario emesso dal Gruppo nel corso del
precedente esercizio:
High Yield Bond Waste Italia (Bond Waste) e connesso Contratto di Finanziamento Revolving
In data 18 novembre 2014 la controllata Waste Italia S.p.A. ha emesso un bond quotato di tipo High Yield
quotato alle borse di Milano e Dublino per complessivi Euro 200 milioni completamente sottoscritto al
momento del pricing avvenuto in data 13 novembre 2014 (“Bond Waste”). Le principali caratteristiche del
Bond Waste sono descritte di seguito:
 Ammontare nominale in linea capitale: Euro 200 milioni, completamente sottoscritti al momento
del pricing;
 Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%;
 Tipologia delle obbligazioni: obbligazioni a tasso fisso senior garantite;
 Valore nominale cedola: 10,5%;
 Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019.
Nel periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory
redemption che permette agli investitori che lo desiderino di ottenere il pagamento anticipato di parte
delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow
Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra agli investitori che ne facciano
richiesta un rimborso parziale scadenzato come segue:
Euro 5 milioni da erogarsi nel corso del primo semestre 2016;
Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow da erogarsi nel corso del
primo semestre 2017, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno
la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel
corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse;
Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e
2018 (con liquidazione rispettivamente nel corso del primo semestre del 2018 e del 2019).
L’effettuazione di tale offerta obbligatoria, ed il conseguente cash out, dovranno essere effettuati
entro e non oltre 30 giorni di calendario successivi alla pubblicazione del report annuale (la cui
pubblicazione deve essere effettuata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre);
 Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000 corrispondente al valore
nominale.
In pari data, nell’ambito della stessa operazione di emissione obligazionaria, Waste Italia ha sottoscritto BNP
Paribas, Italian Branch, in qualità di banca agente (la “Banca Agente”), e Citibank N.A., London Branch, in
qualità di security agent (il “Security Agent”), un contratto di finanziamento rotativo per un importo massimo
di Euro 15 milioni retto dal diritto inglese, con scadenza finale il 18 maggio 2019 (il “Contratto di
Finanziamento Revolving e/o RCF”). Il tasso di interesse applicabile al finanziamento è uguale ad Euribor più
un margine di 400 punti base (bps) (il “Margine”). Alla data della presente Relazione Finanziaria, la linea di
credito relativa al Contratto di Finanziamento Revolving è stata completamente utilizzata.
Per il Contratto di Finanziamento Revolving il costo in termini di interessi è lagato all’utilizzo della linea stessa
e considerando il pieno utilizzo alla data odierna il costo di interessi annuo è valutabile in Euro 0,65 milioni.
I termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving prevedono, in linea con
la prassi di mercato per operazioni analoghe, il rispetto da parte di Waste Italia e di talune sue società
controllate di una serie di impegni, ovvero limitazioni alla possibilità di effettuare determinate operazioni. Il
mancato rispetto di alcune di tali limitazioni potrebbe comportare l’obbligo di dover rimborsare
anticipatamente gli importi dovuti e/o far venir meno le linee di credito concesse, con possibili effetti negativi
sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Waste Italia S.p.A. e delle società del
Gruppo.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Di seguito si riportano le principali limitazioni previste ai sensi del Bond Waste e del Contratto di
Finanziamento Revolving.
Impegni non finanziari
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono taluni impegni di natura non finanziaria.
In particolare, a titolo esemplificativo, Waste Italia S.p.A. e talune sue società controllate si sono impegnate a
non (i) assumere o garantire ulteriore indebitamento ed emettere azioni privilegiate; (ii) effettuare taluni
pagamenti, tra cui, inter alia, la distribuzione di dividendi; (iii) effettuare investimenti; (iv) creare o autorizzare
la creazione di determinati vincoli sui propri beni, (v) trasferire o alienare determinati beni, (vi) effettuare
fusioni o altre operazioni straordinarie, (vii) effettuare certe operazioni con talune società del Gruppo, in
violazione delle previsioni del regolamento del Bond Waste (“Indenture”) e del Contratto di Finanziamento
Revolving.
Impegni di natura finanziaria del Contratto di Finanziamento Revolving
Ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving Waste Italia S.p.A: si è impegnata a far si che il rapporto
tra (i) l’indebitamento consolidato di Waste Italia S.p.A.; e (ii) l’EBITDA consolidato di Waste Italia S.p.A:,
non ecceda 5.10:1.00 (salvo che con riferimento all’esercizio 2015, nel contesto del quale tale rapporto non
dovrà eccedere 4.10:1.00).
In caso di violazione di tale covenant finanziario, sarà possibile rimediarvi, per un massimo di tre volte, ed
entro un determinato periodo dalla violazione, tramite (i) sottoscrizione di azioni di Waste Italia S.p.A. o
conferimenti di capitale in altra forma in Waste Italia S.p.A.; e (ii) messa a disposizione di Waste Italia S.p.A.,
da parte della società controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l., di risorse finanziarie.
È inoltre definito all’interno del Contratto di Finanziamento che il mancato rispetto di suddetto ratio finanziario
non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un Evento di
Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di utilizzo della
linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la disponibilità
sia utilizzata per oltre il 30%.
Allo stato attuale il finanziamento in questione risulta essere completamente utilizzato attraverso 4 differenti
linee di durata semestrale. La Società sta quindi procedendo periodicamente a richiedere l’estensione delle
singole linee in scadenza per un analogo periodo (c.d. “rollover loan”), operazione per la quale non è richiesto
il rispetto di suddetto covenant finanziario, ed in concomitanza di ogni rinnovo a pagare regolarmente gli
interessi in scadenza sulle singole linee di utilizzo. Si precisa che due delle quattro linee erogate sono state
rinnovate nel corso dei primi mesi del 2016.
Impegni di riacquisto del Bond Waste
A partire dal 2016, Waste Italia S.p.A. si è impegnata ad offrire agli obbligazionisti di riacquistare annualmente
un ammontare obbligazioni, via via crescente di anno in anno (a partire da Euro 5 milioni con riferimento
all’esercizio 2015), ad un prezzo di rimborso pari al 103% dell’importo in linea capitale delle obbligazioni,
più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti (la “mandatory
redemption” 1). L’obbligo di riacquisto prevede l’impegno da parte di Waste Italia di effettuare un’offerta
pubblica di riacquisto dell’ammontare annuo sopra definito entro 30 giorni dalla pubblicazione del report
annuale ai termini dell’Indenture.
1 Il Regolamento del Bond Waste prevede un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni.
Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra, agli investitori che ne facessero richiesta, un rimborso
parziale scadenzato come segue:
Euro 5 milioni nel 2015;
Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow nel 2016, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno la variazione del capitale circolante netto,
gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse;
Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Events of Default
Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of
Default), da cui può derivare l’obbligo di rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra
somma maturata alla data di rimborso, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria,
previsti contrattualmente nel Contratto di Finanziamento Revolving, (ii) il mancato rispetto di taluni impegni
di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di natura non finanziaria previsti dal Bond Waste, (iii) il
mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo eventualmente dovuto
in relazione al Bond Waste, (iv) il mancato pagamento di ogni importo e interesse ai sensi del Bond Waste e
del Contratto di Finanziamento Revolving, (v) il mancato rispetto delle regole che presiedono alla fusione e/o
alla vendita, locazione, trasferimento o altro atto di disposizione (diverso dalla fusione), in una o in una serie
di operazioni correlate, di tutte o sostanzialmente tutte le attività di Waste Italia e delle sue controllate; (vi) la
pronuncia nei confronti di Waste Italia o delle sue controllate di sentenze, ordini o decreti definitivi il cui
valore individuale o aggregato sia superiore a Euro 12,5 milioni e ai quali non sia posto rimedio entro 60 giorni
dall’emanazione della sentenza, dell’ordine o del decreto; (vii) il mancato adempimento di obbligazioni di
pagamento per un importo superiore ad Euro 12,5 milioni; e (viii) invalidità o inefficacia di qualsiasi garanzia
corporate prestata dai garanti nel contesto dell’emissione del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento
Revolving.
A seguito dell’eventuale avverarsi di un Event of Default ai sensi della documentazione contrattuale reggente
il Bond Waste, ed in particolare la c.d. Indenture, il Trustee potrà, a seguito di richiesta scritta effettuata da
una quota di detentori delle obbligazioni tali da rappresentare almeno il 25% del controvalore nominale del
Bond Waste, richiedere la decadenza del beneficio del termine rendendo l’intero debito liquido ed esigibile. A
seguito di suddetto passaggio formale, lo stesso Trustee nonché il Security Agent (Citibank) potranno,
esclusivamente su indicazione della maggioranza semplice dei detentori delle obbligaioni alla data, procedere
all’avvio della procedura di escussione dei pegni.
Si segnala che i termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving non
prevedono clausole di cross default che coinvolgono soggetti esterni al perimetro di consolidamento della subholding Waste Italia e delle sue controllate.
Change of Control
L’Indenture e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of
Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di
acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più
gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii)
tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti
gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di
Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere
immediatamente rimborsati, con possibili effetti negativi sulle attività e sulle prospettive del Gruppo nonché
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Garanzie
A garanzia delle obbligazioni di Waste Italia nascenti dal Bond Waste e dal Contratto di Finanziamento
Revolving il Gruppo ha prestato garanzie corporate (fideiussioni) e le seguenti garanzie reali:
i) pegno su conti correnti di titolarità di Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l.,
KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l.; e
ii) pegno/cessione di taluni crediti appartenenti a Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l.,
KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l.
iii) pegno sulle azioni di Waste Italia, pegno sulle quote/azioni di S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l.,
KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l., pegno sulle azioni di Geotea S.p.A.; pegno sulle quote nelle società
Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l.; e
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
iv) pegno sui crediti derivanti dai finanziamenti concessi da Waste Italia a Geotea o dalle altre società del
Gruppo Waste Italia.
Alla data della presente Relazione Finanziaria, la controllante Waste Italia S.p.A. ha in corso una negoziazione
finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento
all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti nel corso del mese
di maggio 2016. Nello specifico si stanno organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività
da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable
operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del
processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso
con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la capogruppo
Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento
costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un
vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo
Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione
alle imminenti scadenze e impegni finanziari del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli
incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta
rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016.
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota integrativa al
bilancio consolidato.
Indici di Bilancio
I principali indicatori economici di bilancio sono i seguenti:
INDICI ECONOMICI
31/12/2015
INDICE DI INCIDENZA DEGLI ONERI FINANZIARI
(Oneri finanziari netti/Ricavi netti di vendita) *100
31/12/14
(21,22)
(9.08)
(31,25)
(30,87)
(27,90)
(31,23)
REDDITIVITA' DEL CAPITALE INVESTITO (R.O.I.)
(Risultato operativo/Capitale investito) *100
(3,90)
(1,4)
REDDITIVITA' DEL CAPITALE PROPRIO (R.O.E.)
(Utile netto/Capitale proprio) *100
(Utile lordo/Capitale proprio) *100
(89,23)
(88,15)
(26,97)
(30,19)
REDDITIVITA' DELLE VENDITE (R.O.S.)
(Risultato operativo/Ricavi netti di vendita) *100
(8,99)
(5,44)
RAPPORTO UTILE/VENDITE
(Utile netto/Ricavi di vendita netti) *100
(Utile lordo/Ricavi di vendita netti) *100
Situazione Economico, Patrimoniale separata di Waste Italia S.p.A.
Per una completa comprensione dell’andamento della gestione, si riportano qui di seguito rispettivamente le
riclassificazioni del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale della sola società Waste Italia S.p.A.
comparati con l’esercizio precedente.
Conto Economico Separato Riclassificato
Il Conto Economico riclassificato dell’esercizio 2015, confrontato con i dati riportati al termine dell’esercizio
precedente, è di seguito riportato:
in Euro/000
Ricavi della gestione caratteristica
Altri Ricavi e Proventi
31/12/2015
60.909
5.549
%
31/12/2014
92
8
65.577
11.818
%
Variazione
85
15
(4.668)
(6.269)
Variazione
%
(7)
(53)
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
RICAVI
66.458
100
77.395
100
(10.937)
(14)
(2.587)
(43.107)
(7.512)
(2.378)
(4)
(65)
(11)
(4)
(4.674)
(50.122)
(8.022)
(1.085)
(6)
(65)
(10)
(1)
2.087
7.016
510
(1.292)
(45)
(14)
(6)
119
10.875
16
13.492
17
(2.617)
(19)
Ammortamenti
Accantonamenti e svalutazioni
EBIT
(14.031)
(9.865)
(13.022)
(21)
(15)
(20)
(15.672)
(2.174)
(4.354)
(20)
(3)
(6)
1.641
(7.690)
(8.667)
(10)
354
199
Proventi (oneri) finanziari netti
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Proventi straordinari netti
Risultato prima delle imposte
(24.077)
(3.365)
(585)
(41.048)
(36)
(5)
(1)
(62)
(5.553)
(6.010)
(7.415)
(23.333)
(7)
(8)
(10)
(30)
(18.524)
2.645
6.830
(17.715)
334
100
(92)
76
985
2
1.915
2
(930)
(49)
(40.063)
(60)
(21.418)
(28)
(18.645)
87
Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi
Costi per servizi e godimento beni di terzi
Costo del lavoro
Altri costi operativi
EBITDA
Imposte sul reddito
Risultato Netto
I Ricavi della gestione caratteristica della società Waste Italia S.p.A. separata hanno fatto registrare un
decremento tendenziale di 4.668 migliaia di Euro a 60.909 migliaia al 31 dicembre 2015 contro Euro 65.577
migliaia al 31 dicembre 2014. Tale diminuzione è principalmente dovuta alla temporanea contrazione delle
attività di raccolta e trattamento eseguite dalla Waste Italia S.p.A. a causa della fuoriuscita dal Gruppo di
alcune figure commerciali oltre al complessivo ridisegno dell’attività di selezione e trattamento che ha portato
alla decisione strategica di ridurre i volumi gestiti a favore di una maggiore capacità di cernita. Il suddetto
decremento è stato ulteriormente ampliato a seguito della riduzione della voce di “altri ricavi e proventi” che
si è attestata a circa Euro 5.549 migliaia al 31 dicembre 2015, con un decremento di Euro 6.269 migliaia
rispetto all’esercizio precedente. Per quanto riguarda la sola Waste Italia, la voce “altri ricavi e proventi”
accoglie per l’esercizio 2015 i proventi connessi agli incentivi percepiti a valere sulla produzione elettrica da
biogas da discarica, pari ad Euro 2.406 migliaia, ad attività di consulenza svolte per la controllante Gruppo
Waste Italia S.p.A. nello sviluppo da parte di quest’ultima di progetti di realizzazione di impianti di
smaltimento rifiuti sul fronte internazionale per Euro 954 migliaia, al ribaltamento di costi alla ex controllata
Alice Ambiente S.r.l. per le attività svolte presso il sito di discarica al fine di garantirne la gestione in sicurezza
in attesa che la società si doti di un’adeguata struttura per Euro 944 migliaia, nonché per proventi rinvenienti
dall’allocazione del proprio personale presso altre società del Gruppo per Euro 244 migliaia.
L’EBITDA a livello separato ha registrato un decremento di Euro 2.617 migliaia, passando da un valore di
Euro 13.492 migliaia riportato nell’esercizio 2014 ad un valore di Euro 10.875 migliaia al termine
dell’esercizio 2015. La variazione è prevalentemente legata all’effetto combinato dei seguenti fattori:
- minori Ricavi per complessivi Euro 10.937 migliaia come già commentati nei capoversi precedenti;
- minori “Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi” per Euro 2.087 migliaia connessi in maggioranza
ai minori acquisti materiali per rivendita (in diminuzione per Euro 1.949 migliaia) in funzione dei
minori materiali omogenei gestiti dall’attività di raccolta che si è focalizzata maggiormente verso
rifiuti di tipo indifferenziato, caratterizzati da un prezzo medio maggiore;
- minori “Costi per servizi e godimento beni di terzi” per Euro 7.016 migliaia, dovuti principalmente
alla diminuzione complessiva dei costi di smaltimento (in diminuzione complessivamente per Euro
7.013 migliaia) suddivisi fra maggiori costi verso terzi (Euro 13.659 migliaia nel 2015 contro Euro
11.530 migliaia nel 2014) e minori costi di smaltimento intercompany (Euro 5.319 migliaia
nell’esercizio 2015 contro Euro 14.224 migliaia nel 2014), nonché al decremento dei costi per trasporti
(in diminuzione per Euro 1.880 migliaia) causato dalla contrazione delle volumetrie gestite presso gli
impianti di trattamento della Società, con contestuale minore necessità di trasporto verso le discariche,
e da un incremento dei costi per consulenze (in aumento per Euro 2.516), principalmente a causa
dell’applicazione da parte della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. dell’intero controvalore della
Management Fee come definita all’interno del contratto di Indenture del Bond Waste e pari ad Euro
Pagina | 41
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
-
-
2.500;
minore “Costo del lavoro” per Euro 510 migliaia, per effetto della riduzione del personale di Waste
Italia S.p.A. che nel corso dell’anno 2015 è passato da 140 unità al 31 dicembre 2014 a 131 unità al
31 dicembre 2015;
maggiori “Altri costi operativi” per Euro 1.292 migliaia, principalmente per effetto di maggiori aggi
ed ecotassa in connessione alla ripresa delle attività di smaltimento presso la discarica di Albonese (in
aumento per Euro 1.299 migliaia).
La voce “Ammortamenti”, in decremento rispetto all’esercizio precedente per Euro 1.641 migliaia e
complessivamente pari ad Euro 14.031 migliaia al 31/12/2015, presenta un aumento nell’ammortamento delle
immobilizzazioni materiali (incrementatesi per Euro 2.675 migliaia) a seguito della ripresa dei conferimenti
presso il sito di Albonese, mentre riporta un sostanziale decremento degli ammortamenti delle
immobilizzazioni immateriali (in diminuzione per Euro 4.316 migliaia) in quanto per il 2014 erano stati
registrati ammortamenti relativi a diritti di smaltimento acquisiti da terzi, da Faeco, da SETA e da Daneco
Impianti per complessivi Euro 6.099 migliaia.
L’incremento della voce di “Accantonamenti e svalutazioni” di Euro 7.690 migliaia è riconducibile ad
incrementi nell’accantonamento a fondi chiusura e post chiusura della discarica di Albonese per Euro 3.883
migliaia a fronte della ripresa dei conferimenti nonché della sottoscrizione dei contratti di cessione spazi, i
quali hanno peraltro comportato l’iscrizione di un fondo oneri futuri per Euro 3.512 migliaia oltre ad un
ulteriore fondo rischi in connessione alle pendenti cause con ex personale per Euro 116 migliaia (nel 2014
erano stati accantonati fondi per rischi futuri per Euro 30 migliaia).
Per effetto di quanto sopra, l’EBIT evidenzia una variazione negativa di Euro 8.667 migliaia rispetto
all’esercizio precedente, passando da un valore negativo di Euro 4.354 migliaia riportato al termine del 2014
ad un valore negativo di Euro 13.022 migliaia riportato al termine dell’esercizio 2015.
La gestione finanziaria evidenzia una variazione negativa di Euro 18.524 migliaia, principalmente a causa
dell’accantonamento degli interessi finanziari di periodo connessi al bond emesso da Waste Italia S.p.A. nel
mese di novembre 2014 e caratterizzato da un tasso di interessi sul valore nominale pari al 10,50%.
La gestione straordinaria consuntiva un risultato negativo pari a Euro 3.949 migliaia, con una variazione
fortemente positiva rispetto a quanto fatto registrare al 31 dicembre 2014 e pari a Euro 13.425 migliaia negativi.
Gli oneri straordinari registrati dalla Waste Italia S.p.A. nel corso del 2015 sono stati principalmente relativi a
alla completa svalutazione della partecipazione detenuta nella controllata Ecoadda S.r.l. per Euro 3.365
migliaia a seguito della messa in liquidazione della stessa, nonché a costi connessi a cause di lavoro con ex
dipendenti per Euro 474 migliaia.
Le imposte sul reddito (correnti e differite) hanno registrato un decremento in valore assoluto di Euro 930
migliaia passando da Euro 1.915 migliaia positivi nel 2014 ad Euro 985 migliaia positivi nel 2015.
Stato Patrimoniale Separato Riclassificato
Lo stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2015 confrontato con quello al 31 dicembre 2014, è il
seguente:
in Eur/000
Totale Immobilizzazioni immateriali
Totale Immobilizzazioni materiali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie non correnti
Dicembre
2015
112.163
15.749
111.911
46.839
%
41
6
41
17
Dicembre
2014
112.282
19.644
118.187
56.572
%
38
7
40
19
Variazione
Variazione
%
(119)
(3.895)
(6.276)
(9.733)
(0)
(20)
(5)
(17)
Pagina | 42
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Capitale Immobilizzato
286.662
105
306.684
105
(20.023)
(7)
Crediti commerciali
Rimanenze
Debiti commerciali
Altri crediti/(debiti) correnti
Capitale Circolante netto
43.592
291
(57.856)
12.209
(1.764)
16
0
(21)
4
(1)
43.885
291
(81.791)
26.917
(10.696)
15
0
(28)
9
(4)
(294)
0
23.934
(14.708)
8.932
(1)
0
(29)
(55)
(84)
TFR, F. Rischi e Oneri
(11.562)
(4)
(3.843)
(1)
(7.718)
201
Capitale investito netto
273.335
100
292.145
100
(18.720)
(6)
1.141
(229.720)
(228.579)
0
(84)
(84)
1.040
(208.365)
(207.325)
0
(71)
(71)
102
(21.356)
(21.254)
10
10
10
44.757
16
84.820
29
(39.974)
(47)
273.335
100
292.145
100
(18.720)
(6)
Disponibilità liquide
Altre attività / (passività) finanziarie nette
(Indebitamento) / disponibilità finanziarie nette
Patrimonio netto
Totale Fonti di Finanziamento
L’evoluzione dello stato patrimoniale della società Waste Italia S.p.A. considerata in modo separato, risulta
essere similare a quello commentato in precedenza per la situazione consolidata, in particolare per quanto
riguarda le variazioni complessive in termini di Capitale Investito Netto, Posizione Finanziaria Netta e Fonti
di Finanziamento.
Le immobilizzazioni materiali si sono ridotte di Euro 3.895 migliaia, passando da Euro 19.644 migliaia al 31
dicembre 2014 a Euro 15.749 migliaia al 31 dicembre 2015. Tale variazione è provocata dagli ammortamenti
di periodo registrati dalla società nel corso del 2015 e pari a complessivi Euro 3.936 migliaia nonché dalle
svalutazioni operate sulle immobilizzazioni principalmente a seguito dell’interruzione nello sviluppo del
progetto “KM Verde” e pari complessivamente ad Euro 626 migliaia, oltre ad investimenti sostenuti nel corso
dell’esercizio 2015 per circa Euro 903 migliaia (principalmente connessi a nuove presse e cassoni per l’attività
di raccolta per Euro 310 migliaia, manutenzione straordinaria su impianti di biogas per Euro 316 migliaia ed
investimenti sull’impianto di trattamento di Albonese per Euro 203 migliaia).
Le immobilizzazioni immateriali sono leggermente diminuite passando da un valore di Euro 112.282 migliaia
al 31 dicembre 2014 ad Euro 112.163 migliaia al termine del 2015. La sostanziale invarianza delle
immobilizzazioni materiali nel corso del 2015 è dovuta alla concomitante iscrizione di ammortamenti di
periodo per Euro 10.095 migliaia e di investimenti sostenuti dalla Società nel corso del 2015 per complessivi
Euro 4.473 migliaia e principalmente relativi all’acquisto di diritti a conferire presso la discarica di Faeco per
Euro 2.013 migliaia e presso la discarica di Chivasso Zero dalla collegata SETA per Euro 2.093 migliaia. Nel
corso del 2015, inoltre, la società ha proceduto ad iscrivere fra le proprie immobilizzazioni immateriali un
valore di Euro 5.100 migliaia in connessione al progetto di sviluppo denominato “Cavaglià” che è rimasto in
capo a Waste Italia S.p.A. a seguito della cessione della partecipazione precedentemente detenuta in Alice
Ambiente S.r.l..
Il valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio di Waste Italia S.p.A. ha subito nel corso del 2015 un
decremento di Euro 6.276 migliaia, passando da Euro 118.187 migliaia del bilancio 2014 ad Euro 111.911
migliaia registrate nel bilancio 2015. Tale decremento è dovuto in parte alla svalutazione di Euro 3.365
migliaia operata sulla partecipazione in Ecoadda S.r.l. a seguito della messa in liquidazione della società,
nonché all’uscita dal perimetro di consolidamento della società Alice Ambiente con conseguente riduzione del
valore delle partecipazioni immobilizzate per Euro 5.200 migliaia, oltre agli incrementi operati sulle
partecipazioni in SMC S.p.A. (per Euro 1.700 migliaia) ed in Verde Imagna (per Euro 510 migliaia) a seguito
di rinunce a crediti di egual valore operata dalla capogruppo Waste Italia S.p.A. al fine di coprire le perdite
gestionali registrate dalle controllate nel corso dell’esercizio. Si registra inoltre che nel corso dell’esercizio
2015, Waste Italia ha acquistato due partecipazioni di minoranza nelle seguenti società:
Pagina | 43
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
-
partecipazione del 10% nella società consortile Farthan (di cui fa parte con una quota del 20% la
correlata Innovatec S.p.A.) per Euro 5 migliaia;
partecipazione dell’1% in Ambiente 2.0 per Euro 5 migliaia.
Oltre a ciò si registra un decremento delle “altre attività finanziarie non correnti” a Euro 46.839 migliaia al 31
dicembre 2015 da Euro 56.572 migliaia al 31 dicembre 2014. Tale decremento è principalmente dovuto al
parziale rimborso di alcuni finanziamenti concessi da Waste Italia S.p.A. alla controlla Geotea S.p.A. in
occasione dell’emissione del Bond Waste al fine di consentirle la chiusura di alcuni debiti finanziari preesistenti (nel dettaglio il controvalore residuo del vendor loan in essere all’epoca fra Geotea ed i precedenti
proprietari) per Euro 6.728 migliaia, oltre alla parziale compensazione effettuata a valere sui finanziamenti
accordati alla ex controllata Alice Ambiente per Euro 2.969 migliaia a fronte della riduzione per egual valore
dei debiti commerciali maturati verso tale società.
Il Capitale Circolante netto è incrementato da Euro 10.696 migliaia negativi al 31 dicembre 2014 a Euro 1.764
migliaia, sempre negativi, al 31 dicembre 2015 (+8.932 migliaia di euro). La variazione evidenziata è
principalmente dovuta all’effetto combinato dei seguenti fattori:
- minori crediti commerciali per Euro 299 migliaia,
- minori debiti commerciali, in valore assoluto, per Euro 23.934 migliaia, di cui una parte rilevante è
riconducibile alla chiusura contabile dei debiti maturati nel 2014 in connessione all’emissione del
Bond Waste e per i quali al 31 dicembre 2014 si era ancora in attesa di fattura per Euro 8.717 migliaia
(la corrispondente chiusura degli anticipi a fornitori viene commentata nel punto successivo), oltre a
minori debiti commerciali verso imprese controllate per Euro 18.543 migliaia, di cui la quasi totalità
era afferente alla ex controllata Alice Ambiente S.r.l. per complessivi Euro 17.939 migliaia per cui
una parte è stata compensata con corrispondenti crediti (commerciali e finanziari) vantati dalla
controllante Waste Italia, mentre la parte residuale, per Euro 10.044 migliaia, è stata accollata da
Gruppo Waste Italia S.p.A.. Oltre a ciò nel periodo si registrano maggiori debiti verso fornitori per
3.687 migliaia.
- minori “altri crediti / (debiti) correnti” per Euro 14.703 migliaia principalmente a causa della chiusura
contabile degli anticipi a fornitori per Euro 8.717 migliaia connessi agli oneri di emissione del bond
trattenuti alla fonte, nonché dell’ammortamento operato sul disaggio di emissione del Bond Waste, la
cui quota annuale risulta essere pari ad Euro 3.082 migliaia, oltre alla riduzione dei crediti per
consolidato fiscale per Euro 1.069 migliaia ed all’incremento dei debiti tributari e previdenziali per
complessivi Euro 909 migliaia;
La voce “TFR, F. rischi e Oneri e Passività per discariche” al 31 dicembre 2015 risulta pari ad Euro 11.562
migliaia negativi, con un decremento in termini relativi di Euro 7.718 migliaia rispetto a quanto riportato per
l’anno 2014 che vedeva un valore negativo per Euro 3.843 migliaia. Il rilevante incremento, in termini assoluti,
dei fondi registrati nel passivo patrimoniale di Waste Italia S.p.A. è dovuto alla ripresa dei conferimenti presso
il sito di discarica di Albonese, avvenuto nel corso del mese di giugno 2015, che ha comportato
l’accantonamento progressivo degli oneri di chiusura e post chiusura in connessione alle volumetrie smaltite
nell’anno per Euro 4.390 migliaia, oltre agli effetti rinvenienti dai contratti di cessione spazi alla correlata Aker
S.r.l. che hanno interessato 120.000 tonnellate della discarica di Albonese e che hanno comportato
l’appostamento a bilancio di un fondo oneri futuri per complessivi Euro 3.628 migliaia.
Il patrimonio netto si decrementa di Euro 40.063 migliaia a Euro 44.757 migliaia al 31 dicembre 2015 da Euro
84.820 migliaia del 2014 a fronte di una perdita di periodo pari ad Euro 40.063 migliaia. Al fine di meglio
comprendere le variazioni del patrimonio netto di Waste Italia S.p.A., viene riportato di seguito un prospetto
della movimentazione del patrimonio netto consolidato nell’ultimo esercizio:
Pagina | 44
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Valori in Euro
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014
Destinazione risultato
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015
Capitale
Sociale
Riserva
sovrap.zo
azioni
10.309
10.309
Utile
Utile
Totale
Altre Riserve (perdite) a
perdite
Patrim onio
nuovo
d'esercizio
netto
589
95.339
0
(21.418)
84.820
Riserva
legale
0
0
589
95.339
(21.418)
21.418
(21.418)
(40.063)
(40.063)
0
0
(40.063)
44.757
La posizione finanziaria netta nel corso dell’anno è passata da un valore pari ad Euro 207.325 migliaia al 31
dicembre 2014 ad Euro 228.579 migliaia al 31 dicembre 2015. L’incremento di complessivi Euro 21.254
migliaia è dovuto ai seguenti effetti combinati:
-
-
-
incremento dei debiti verso banche per Euro 15.023 a seguito dell’integrale utilizzo nel corso del 2015
della linea di tipo revolving messa a disposizione da BNP Paribas;
decremento dei debiti verso soci per finanziamenti per Euro 10.960 migliaia a seguito dei rimborsi
occorsi nel 2015 di alcuni finanziamenti ricevuti dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. in
occasione dell’emissione del Bond Waste;
incremento dei debiti finanziari verso società controllate per Euro 11.730 migliaia in funzione dei
servizi di tesoreria accentrata in essere con le controllate, in particolare l’incremento di tali debiti è
relativo principalmente al cash pooling instaurato con la controllata Geotea S.p.A.;
decremento dei crediti finanziari verso imprese controllate (esigibili entro l’esercizio successivo) per
Euro 5.403 migliaia, in particolare in seguito alla rinuncia parziale ai crediti finanziari vantati dalla
controllante verso SMC S.p.A. (per Euro 1.700 migliaia) a copertura delle perdite economiche
riportate nel corso dell’esercizio, oltre ad operazioni di compensazione operate sui rapporti di credito
– debito esistenti fra la capogruppo e le proprie controllate principali.
Si segnala che nel corso dei primi mesi del 2016 alcuni conti correnti bancari di Waste Italia S.p.A. sono stati
oggetto di pignoramento per Euro 0,7 milioni. I pignoramenti dei conti correnti bancari sono stati operati da
alcuni fornitori e da un ex dipendente a seguito di un contenzioso sorto con lo stesso e in via di risoluzione
attraverso la definizione di accordi stragiudiziali. Si ritiene che la completa liberazione dei conti dai
pignoramenti in essere possa avvenire ragionevolmente entro il mese di giugno 2016.
Investimenti
Nel corso dell’esercizio 2015 sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali pari
a complessivi Euro 10.972 migliaia di euro, di cui Euro 5.563 migliaia di euro relativi alla società controllante
Waste Italia S.p.A., Euro 4.398 migliaia di euro alla società controllata Ecosavona S.r.l. ed Euro 1.012 migliaia
relativi alle restanti società del Gruppo.
Valori in migliaia di Euro
Esercizio
Esercizio
2015
2014
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Costi Impianto e ampliamento
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione
delle opere dell'ingegno
Concessione, licenze, marchi e diritti simili
Oneri pluriennali su finanziamenti
96
0
0
0
4.106
4.282
0
8.941
Altre immobilizzazioni immateriali
332
1.104
Immobilizzazioni in corso e acconti
44
0
4.578
14.326
Totale investimenti immobilizzazioni immateriali
Pagina | 45
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Terreni e Fabbricati
25
369
2.638
3.183
91
27
Altri beni
2.155
1.841
Immobilizzazioni in corso e acconti
1.485
1.762
Totale investimenti immobilizzazioni materiali
6.394
7.182
10.972
21.508
5.563
19.559
462
1.173
59
774
0
0
77
4
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
TOTALE INVESTIMENTI
di cui
Waste Italia Spa
SMC Spa
Ecoadda S.r.l.
Verde Imagna S.r.l.
Geotea S.p.A.
Bossarino S.r.l.
Faeco S.r.l.
Ecosavona S.r.l.
Waste to Water S.r.l.
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Acquisto Partecipazioni
385
5
4.398
23
5.321
2.018
A differenza di quanto successo nel corso dell’esercizio precedente, per il 2015, gli investimenti sono stati
maggiormente incentrati sulle immobilizzazioni materiali (per complessivi Euro 6.394 migliaia) rispetto a
quanto investito per le immobilizzazioni immateriali (per complessivi Euro 4.578 migliaia), oltre ad Euro 5.321
migliaia utilizzati per l’incremento della partecipazione detenuta in Seta S.p.A. da parte di Smaltimenti
Controllati SMC S.p.A., che è passata dal 20% al 48,85% per un controvalore di Euro 5.311 migliaia, oltre
all’acquisizione di due partecipazioni di minoranza del 10% nella società consortile Farthan (di cui fa parte
con una quota del 20% la correlata Innovatec S.p.A.) per Euro 5 migliaia e dell’1% in Ambiente 2.0 per Euro
5 migliaia, come ampiamente commentato al paragrafo “operazioni societarie”.
Per quanto concerne gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sostenuti nel corso del 2015 si rileva
quanto segue:
- “Costi di impianto ed ampliamento”: gli investimenti registrati nel 2015 in riferimento a tale categoria
cespitale sono stati relativi ai costi sostenuti da Waste Italia in connessione al processo di fusione per
incorporazione delle società controllate Geotea S.p.A. e Bossarino S.r.l. il quale ha concluso il proprio
iter nel corso del 2015, ma ha avuto efficacia nei confronti dei terzi esclusivamente a partire dal 1°
gennaio 2016;
- “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”: all’interno di tale voce si registrano gli investimenti
effettuati nel corso dell’anno per l’acquisto di spazi presso discariche, che nel corso del 2015 sono
stati complessivamente pari ad Euro 4.106 migliaia, in particolare si fa riferimento per Euro 2.090
migliaia al diritto allo smaltimento di 22.000 tonnellate acquisito a seguito di gara ad evidenza
pubblica presso la discarica di Chivasso Zero della correlata Seta Spa e per Euro 2.013 migliaia
all’acquisto del diritto allo smaltimento di circa 26.667 tonnellate presso la discarica di Bedizzole;
- “Altre immobilizzazioni immateriali”: nell’esercizio 2015 si sono registrati investimenti in
immobilizzazioni immateriali non rientranti nelle categorie precedentemente commentate per
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
-
complessivi Euro 332 migliaia, principalmente relativi ad attività di audit ambientale con valenza
pluriennale per Euro 78 migliaia, mentre per Euro 246 migliaia tale voce si riferisce ad investimenti
IT in software ed hardware;
Gli investimenti in “Immobilizzazioni immateriali in corso”, infine, fanno riferimento a costi di
sviluppo relativi al progetto Winwaste volto alla sostituzione del software di gestione ambientale e
della fatturazione, con conseguente migrazione delle informazioni dal precedente programma.
Per quanto concerne gli investimenti in immobilizzazioni materiali, che per l’anno 2015 assommano ad Euro
6.394 migliaia, le principali voci mobilitate sono state le seguenti:
- “Impianti e macchinari” per complessivi Euro 2.638 migliaia, principalmente relativi ad investimenti
effettuati per la realizzazione dell’impianto di tritovagliatura dedicato alla separazione e successivo
trattamento della frazione organica dei rifiuti presso la discarica di Ecosavona per Euro 1.680 migliaia,
ad investimenti legati a manutenzioni straordinarie eseguite in corso d’anno presso gli impianti di
generazione di energia elettrica da biogas per Euro 316 migliaia, ad attività di manutenzione
straordinaria svolte presso gli impianti di trattamento del Gruppo per Euro 154 migliaia ad investimenti
migliorativi effettuati presso l’impianto di trattamento di Albonese per Euro 203 migliaia nonché ad
attività di revamping dell’impianto fotovoltaico ubicato presso la discarica di Albonese per Euro 75
migliaia;
- “Altri beni” materiali che concorrono al dato totale per Euro 2.155 migliaia di cui: Euro 278 migliaia
relativi all’acquisto di nuovi cassoni e contenitori connessi all’attività di raccolta svolta dalla
capogruppo, Euro 1.807 migliaia relativi ai lavori di ampliamento effettuati principalmente presso le
discarica di Ecosavona e Bossarino ed, in misura minore, Albonese;
- “Immobilizzazioni in corso e acconti”: gli investimenti effettuati in immobilizzazioni materiali che al
31 dicembre 2015 risultavano ancora in corso sono stati pari ad Euro 1.485 migliaia e fanno in
particolare riferimento alla sezione di biostabilizzazione dell’impianto di trattamento dell’organico in
realizzazione presso la discarica di Ecosavona, per cui la sezione di tritovagliatura è già entrata in
funzione, nonché investimenti relativi allo sviluppo del progetto integrato di trattamento denominato
Wastend per Euro 376 migliaia.
Rapporti con imprese controllanti, correlate e collegate
Gruppo Waste Italia – Rapporti con società controllanti, correlate e collegate
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Crediti
commerciali
Società
Altri
Consolidato
Finanziamen
Crediti/(Debit
Fiscale Nazionale
ti
i)
Crediti
finanziari
Società controllanti
1.196.203
114.615
1.814.427
Gruppo Waste Italia S.p.A.
1.190.748
40.367
Waste Italia Holding S.p.A.
4.567
74.248
Waste Italia Partecipazioni
S.r.l.
888
Società correlate
Debiti
commerciali
Debiti
finanziari
284.704
(11.112.366)
(1.384.522)
(1.037.784)
0
0
(11.112.366)
(1.377.082)
(1.036.573)
0
222.616
0
0
(1.211)
0
1.814.427
62.087
0
(7.440)
0
(3.734)
6.505.276
10.431.878
0
(365.832)
3.745.787
(250.702)
Bensi 3 S.r.l.
0
0
0
45.840
0
(13.818)
0
Ecoema S.r.l.
63.000
5.912.431
0
0
3.745.787
0
(24)
Innovatec S.p.A.
14.560
0
0
(45.843)
0
(23.045)
0
SEI Energie S.p.A.
7.300
0
0
0
0
(70.306)
0
Sun System S.p.A.
319
0
0
0
0
(4.731)
0
75.162
0
0
129.571
0
(26.666)
0
1.334.813
3.969.429
0
0
0
(112.136)
0
Bioenergie S.r.l.
61
0
0
0
0
0
0
ER Società Agricola ARL
61
0
0
0
0
0
0
0
13.336
0
0
0
0
0
Waste to Water S.r.l. (oggi
Aker S.r.l.)
5.010.000
536.682
0
(495.399)
0
0
(3.710)
Società collegate
2.155.527
0
0
0
0
0
0
SET A S.p.A.
2.155.527
0
0
0
0
0
0
9.857.006
10.546.493
1.814.427
(81.128)
(7.366.578)
(1.635.224)
(1.041.517)
Volteo Energie S.p.A.
Alice Ambiente Srl
19 RE S.r.l.
TO TALE
Società
Ricavi
Costi della produzione
Proventi finanziari
O neri finanziari
Società controllanti
1.242.915
(2.602.096)
92.204
(927.648)
Gruppo Waste Italia S.p.A.
1.241.248
(2.599.096)
28.600
(927.648)
0
(3.000)
0
0
1.667
0
63.604
0
10.481.422
(818.657)
503.139
0
1.265.492
(254.921)
138.343
0
0
(366.465)
0
0
3.348
0
0
0
319
(14.356)
0
0
202.213
(67.272)
0
0
SEI Energia S.p.A.
0
(62.189)
0
0
Logica S.r.l.
0
(53.453)
0
0
19 RE S.r.l.
0
0
36
0
50
0
0
0
0
0
344.575
0
9.010.000
0
20.184
0
641.366
0
164.335
0
641.366
0
164.335
0
12.365.702
(3.420.753)
759.677
(927.648)
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Waste Italia Holding S.p.A.
Società correlate
Alice Ambiente S.r.l.
Bensi 3 Srl
Innovatec S.p.A.
Sun System S.p.A.
Volteo Energie S.p.A.
ER Società Agricola ARL
Ecoema S.r.l.
Waste to Water S.r.l. (oggi Aker
S.r.l.)
Società collegate
SET A S.p.A.
Totale
Waste Italia S.p.A. – Rapporti con società controllanti, correlate e collegate
Pagina | 48
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Crediti
com m erciali
Società
Crediti
finanziari
Finanziam ent
i
Cash Pooling
Consolidato
Fiscale
Nazionale
Altri
Crediti/(Debiti)
Debiti
com m erciali
Debiti
finanziari
Società controllanti
1.196.203
114.615
(11.112.366)
0
1.952.930
14.238
(1.328.054)
(1.037.784)
Gruppo Waste Italia S.p.A.
1.190.748
40.367
(11.112.366)
0
0
0
(1.327.054)
(1.036.573)
Waste Italia Holding S.p.A.
4.567
74.248
0
0
0
(47.849)
0
(1.211)
888
0
0
0
1.952.930
62.087
(1.000)
0
1.359.428
3.694.503
43.046.830
5.114.384
0
(4.783.521)
Ecosavona S.r.l.
0
0
0
0
0
0
(13.142)
Bossarino S.r.l.
0
0
0
0
0
0
(8.020.330)
0
239.909
135.098
(2.774.592)
(263.280)
(34.894)
(2.146.222)
(86.052)
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Società controllate
Ecoadda Srl
Faeco S.r.l.
Geotea S.p.A.
0
119.685
2.293.038
12.925.143
(1.424.306)
470.956
26.096.208
37.109
(11.522.574) (11.764.955)
0
(582.038) (11.644.008)
Km Verde S.r.l.
353.759
0
0
0
0
817
0
0
SMC SpA
221.389
682.921
1.574.063
4.994.700
0
(1.281.565)
(189.971)
0
Verde Imagna S.r.l.
449.632
0
1.391.416
0
0
159.017
0
0
94.740
112.491
1.060.000
0
0
500.000
(307.591)
0
6.616.492
239.646
4.272.215
0
0
(319.988)
(213.878)
0
Bensi 3 S.r.l.
0
0
0
0
0
45.840
(13.818)
0
Ecoema S.r.l.
63.000
0
0
0
0
0
0
0
Innovatec S.p.A.
1.960
0
0
0
0
0
(23.045)
0
SEI Energie S.p.A.
7.300
0
0
0
0
0
(51.528)
0
319
0
0
0
0
0
(3.660)
0
75.162
0
0
0
0
129.571
(9.691)
0
1.334.813
210.514
3.758.915
0
0
0
(112.136)
0
123.815
0
0
0
0
0
0
0
Bioenergie S.r.l.
61
0
0
0
0
0
0
0
ER Società Agricola ARL
61
0
0
0
0
0
0
0
0
36
13.300
0
0
0
0
0
5.010.000
29.096
500.000
0
0
(495.399)
0
0
9.172.123
4.048.765
36.206.680
5.114.384
1.952.930
(5.089.271)
Waste to Water S.r.l.
Società correlate
Sun System S.p.A.
Volteo Energie S.p.A.
Alice Ambiente Srl
SETA S.p.A.
19 RE S.r.l.
Waste to Water S.r.l. (oggi Aker
S.r.l.)
Totale
Società
Ricavi
Costi della produzione
Proventi finanziari
(13.064.506) (12.802.739)
O neri finanziari
Società controllanti
1.242.915
(2.578.350)
92.204
(927.648)
Gruppo Waste Italia S.p.A.
1.241.248
(2.577.350)
28.600
(927.648)
0
(1.000)
0
0
1.667
0
63.604
0
Società controllate
596.143
(6.021.301)
1.936.245
(210.061)
Waste to Water S.r.l.
Waste Italia Partecipazioni S.r.l.
Waste Italia Holding S.p.A.
78.708
(248.435)
16.942
0
Bossarino S.r.l.
0
(4.629.426)
0
0
Ecosavona S.r.l.
0
(10.694)
0
0
Ecoadda S.r.l.
Faeco S.r.l.
958
(137.399)
134.112
0
26.533
0
570.970
(86.052)
0
(477.080)
1.156.124
(124.008)
489.944
(518.267)
58.097
0
Società correlate
9.612.339
(515.665)
19.959
0
Alice Ambiente S.r.l.
1.265.492
(254.921)
138.343
0
0
(366.465)
0
0
3.348
0
0
0
319
(13.478)
0
0
202.213
(43.857)
0
0
Logica S.r.l.
0
(48.453)
0
0
SEI Energia S.p.A.
0
(43.412)
0
0
396.409
0
0
0
0
0
36
0
50
0
0
0
9.010.000
0
19.923
0
11.451.396
(9.115.316)
2.048.408
(1.137.709)
Geotea S.p.A.
SMC S.p.A.
Bensi 3 Srl
Innovatec S.p.A.
Sun System S.p.A.
Volteo Energie S.p.A.
SET A S.p.A.
19 RE S.r.l.
ER Società Agricola ARL
Waste to Water S.r.l. (oggi Aker
S.r.l.)
Totale
Pagina | 49
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE
Si segnala che il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischi. Al fine di chiarire l’esposizione specifica
medesima del Gruppo, nonché gli obiettivi e le politiche di gestione adottate al fine di minimizzarne gli effetti,
ove ritenuti significativi e per la descrizione degli stessi si veda quanto di seguito riportato:
Rischi connessi al rilascio dei permessi, delle concessioni e delle autorizzazioni amministrative
Lo svolgimento dell’attività del Gruppo è soggetta a procedure amministrative particolarmente complesse, che
richiedono l’ottenimento di permessi da parte delle competenti autorità sia nazionali sia locali.
Tali richieste possono essere rigettate dalle autorità competenti per numerose ragioni ovvero essere approvate
con ritardi, anche significativi, rispetto alle tempistiche previste.
L’ottenimento dei permessi può essere altresì ritardato o ostacolato dall’eventuale mutamento dell’assetto
normativo o anche dall’opposizione delle comunità stanziate nelle aree interessate dai progetti.
L’eventuale mancato o ritardato ottenimento dei permessi, delle concessioni e/o delle autorizzazioni
necessarie, la revoca, annullamento o il mancato rinnovo dei permessi e delle autorizzazioni ottenuti dalla
Società nonché l’eventuale impugnativa da parte di soggetti terzi dei provvedimenti di rilascio di tali permessi,
concessioni e autorizzazioni, si possono considerare quindi rischi tipici delle attività poste in essere dal Gruppo
e ciò potrebbe indurre il Gruppo a modificare o ridurre i propri obiettivi di sviluppo in determinate aree o
tecnologie, e/o determinare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o
finanziaria della Società e del Gruppo.
Rischi connessi alla normativa ambientale
Le attività del Gruppo sono soggette alla normativa in tema di tutela dell’ambiente vigente in Italia. Si segnala
in particolare che, per quanto concerne la normativa in campo ambientale, il testo di riferimento risulta essere
il D.lgs. 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambiente) e successive modifiche e integrazioni; oltre a quest’ultimo
risultano rilevanti per l’attività svolta dal Gruppo anche i seguenti decreti: D.lgs. 36/2003 (“Attuazione della
direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”), DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. (“Individuazione dei
rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero”) e il DM 27 settembre 2010 (“Criteri
di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005”).
Il Gruppo ha effettuato in passato e continua a prevedere adeguati investimenti nel settore ambientale al fine
di adempiere a quanto disposto dalle leggi e regolamenti in materia; tuttavia, non è possibile escludere (i) che
sia necessario in futuro incrementare tale livello di investimenti per far fronte al mutamento degli standard
richiesti o delle tecnologie utilizzate; (ii) che l’emanazione di normative specifiche ovvero modifiche della
normativa vigente nel settore in cui il Gruppo opera potrebbero condizionare la libertà di azione del medesimo
nelle proprie aree di attività o limitarne l’operatività; e (iii) che, a causa del verificarsi di circostanze non
prevedibili o eccezionali, il Gruppo debba in futuro sostenere spese straordinarie in materia ambientale, il tutto
con effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Peraltro, in ragione della peculiare natura del settore in cui opera, il Gruppo è potenzialmente assoggettabile
ad un’ampia serie di procedimenti legali ed amministrativi, in particolar modo con riferimento a problematiche
di tipo ambientale o amministrativo. Più nello specifico, i suddetti procedimenti possono riguardare: richieste
di permessi e autorizzazioni; ricorsi avverso detti provvedimenti di concessione; reclami provenienti da terzi
ed aventi ad oggetto decisioni delle competenti autorità in merito alle attività svolte dal Gruppo; e procedimenti
instaurati nei confronti del Gruppo per il mancato adeguamento alle decisioni delle competenti autorità. In tale
contesto, l’eventuale diniego di autorizzazioni o permessi, l’accoglimento di ricorsi presentati da terzi in sede
civile o amministrativa e l’instaurazione di procedimenti volti ad accertare la conformità alle vigenti
disposizioni, potrebbero comportare la sospensione o la revoca delle autorizzazioni nonché l’applicazione di
sanzioni con effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e del Gruppo.
Pagina | 50
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Si aggiunga che, per gli impianti di messa a dimora di rifiuti, la normativa in vigore prevede la gestione della
fase di post-chiusura per un periodo di trenta anni, salvo che le competenti autorità non prevedano un termine
maggiore. Il periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare
ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si
segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi è oggetto di stima giurata da parte di esperti indipendenti
e viene accantonato anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento delle
discariche cui si riferisce.
Rischi operativi
Rischi connessi alla concorrenza nel settore dell’ambiente
Il mercato della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti speciali in cui opera e opererà il Gruppo è caratterizzato
da una forte concorrenza tra i numerosi operatori presenti, pochi dei quali di rilevanti dimensioni. Nonostante
non vi siano dati certificabili relativi alla dimensione di detti operatori, è opinione della Società, tenuto conto
delle informazioni pubblicamente disponibili (bilanci), che il Gruppo presenti alcune caratteristiche utili a
contrastare la concorrenza, quali (i) la capacità di fornire ai propri clienti servizi integrati riferibili all’intero
ciclo di gestione del rifiuto speciale, (ii) il presidio di numerosi siti di discarica e (iii) la presenza, diretta o
indiretta, su tutto il territorio nazionale.
Non è tuttavia possibile escludere che eventuali mutamenti nell’assetto competitivo del mercato possano
determinare un impatto negativo sull’attività, sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo.
Inoltre, anche alla luce di passate indagini condotte dalla magistratura su società operanti nel settore
dell’ambiente, si precisa che con maggior frequenza ed intensità rispetto ad altri settori, si sono verificati casi
di violazione della normativa in vigore (es. smaltimento in discarica di tipologie di rifiuti non autorizzate,
contraffazione formulari di accompagnamento dei rifiuti, ecc.). L’eventuale ripetersi di tali eventi potrebbe
avere riflessi sulla concorrenza e lealtà delle pratiche concorrenziali e, più in generale, sull’immagine del
settore ambiente.
Rischi connessi all’attuale congiuntura economica
Il peggioramento delle condizioni macroeconomiche associato alla contrazione dei consumi e alla produzione
industriale a livello mondiale hanno avuto come effetto, negli ultimi anni, il perdurare della difficoltà di
accesso al credito e un’estrema volatilità dei mercati azionari e obbligazionari.
Le difficoltà del sistema bancario e l’instabilità dei mercati finanziari hanno contribuito, unitamente ad altri
fattori, al rallentamento della crescita economica nei mercati geografici in cui il Gruppo opera. Qualora questa
fase di recessione economica si protraesse nel tempo in uno o più dei mercati in cui il Gruppo opera, potrebbe
comportare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi all’interruzione dell’operatività degli impianti
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto a rischi di malfunzionamento e di imprevista
interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà delle società del Gruppo, quali
incidenti, guasti o malfunzionamento di apparecchiature o sistemi di controllo, difetti di fabbricazione dei
componenti degli impianti, calamità naturali, attentati e altri eventi straordinari similari. Il ripristino degli
impianti a seguito di eventi di tale natura potrebbe causare un aumento dei costi, l’insorgenza di potenziali
perdite, nonché la necessità di modificare il piano di investimenti. Inoltre, i malfunzionamenti o le interruzioni
del servizio negli impianti potrebbero esporre il Gruppo al rischio di procedimenti legali, che in caso di esito
negativo potrebbero determinare il sorgere di obblighi di risarcimento.
Benché il Gruppo ritenga di essere dotato di idonee coperture assicurative per gli eventi sopra menzionati, le
medesime potrebbero risultare insufficienti per far fronte a interruzioni dell’operatività degli impianti. Il
verificarsi di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulla
situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria.
Pagina | 51
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Rischi connessi all’attività di gestione di poli di messa a dimora di rifiuti
Il Gruppo si trova a gestire 10 giacimenti di messa a dimora di rifiuti, di cui 3 in fase di post gestione.
Il prolungato periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare
ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si
segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi sono oggetto di stima giurata da parte di esperti
indipendenti e accantonati anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento
delle discariche cui si riferiscono.
Rischi connessi alla sicurezza dei luoghi di lavoro
Il Gruppo dedica una particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro ponendo in essere tutte le misure di
prevenzione imposte dalla normativa di riferimento. Al riguardo si segnala che il Gruppo ha stipulato polizze
assicurative a copertura della responsabilità civile verso i terzi e verso i prestatori di lavoro. Alla luce della
passata esperienza, si considera adeguata la copertura assicurativa in essere ed il relativo massimale.
Si segnala, tuttavia, che talune attività del Gruppo si svolgono in ambienti pericolosi, quali i siti di smaltimento
e gli impianti di selezione/trattamento dei rifiuti. In tali luoghi è quindi possibile che, nonostante l’adozione
delle predette misure di sicurezza, si verifichino incidenti con conseguenze pregiudizievoli per la salute e la
sicurezza delle persone che ivi prestano la loro attività lavorativa. In seguito al verificarsi di tali avvenimenti,
potrebbero pertanto essere formulate richieste di risarcimento danni eventualmente anche di importo eccedente
la relativa copertura assicurativa, le quali, se accolte, determinerebbero effetti negativi sulla situazione
patrimoniale, economica e finanziaria di Gruppo Waste Italia e del Gruppo, eventualità che, alla data di
approvazione del presente bilancio, non ha mai interessato il Gruppo.
Rischi Finanziari
Rischi di liquidità
Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo Waste di far fronte ai propri impegni di pagamento,
facendo ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile.
Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla
base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità
finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani
di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale,
nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un
liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media
del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio.
L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo Waste in quanto le attività sono state condizionate da
alcuni ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi
risolte nella seconda parte dell’anno 2015). Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa ed una
conseguente contrazione della liquidità disponibile in corso d’anno ulteriormente appesantiti dai diversi
avvicendamenti ai vertici direzionali, i quali hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti
all’interno del Piano Industriale del business ambiente approvato ad aprile 2015. Anche in forza di quanto fin
qui espresso, al 31 dicembre 2015, il Gruppo Waste evidenziava un indebitamento finanziario netto consolidato
di Euro 232 milioni (di cui Euro 200 milioni riferibili a Bond Waste ed Euro 15 milioni riferibili alla linea
Revolving Credit Facility “RCF”), in aumento rispetto a Euro 211 milioni al 31 dicembre 2014 principalmente
per effetto dell’integrale utilizzo della linea Revolving RCF da parte della controllata Waste Italia S.p.A.
nonché di politiche di razionalizzazione del capitale circolante operativo netto. Tale indebitamento finanziario
è corrispondente a 6 volte l’EBITDA alla data del 31 dicembre 2015 ed a 5,5 volte il patrimonio netto
consolidato alla stessa data.
Pagina | 52
Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Tale indebitamento finanziario origina in particolare dall’emissione del Bond Waste avvenuto in data 15
novembre 2014 che ha permesso l’acquisizione del Gruppo Geotea e l’estinzione dei debiti bancari
precedentemente contratti da quest’ultimi, da Waste Italia S.p.A. e sue controllate. Il free cash flow unlevered
del 2015 non ha permesso la riduzione dell’indebitamento finanziario netto complessivo di Gruppo per le
problematiche esogene ed endogene succitamente illustrate precedentemente.
Nel corso dell’ultimo trimestre del 2015 e dell’inizio del 2016, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione
del Piano Industriale del business Ambiente. Waste Italia S.p.A. ha approvato il nuovo Piano Industriale
Ambiente 2016 – 2020 in data 24 marzo 2016 che tiene in considerazione gli effetti avversi verificatisi nel
corso 2015. Le risultanze del nuovo Piano Industriale e la conseguente generazione di cassa prospettica hanno
determinato la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più
sostenibile nel medio lungo termine sia per linea capitale che per linea interessi nonché per durata e per tale
motivo nel corso dei primi mesi del 2016 ha avuto inizio un processo di rinegoziazione e revisione dei termini
del Bond Waste stesso al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano.
Si segnala inoltre che nell’ambito delle negoziazioni volte alla ristrutturazione del Bond Waste, in linea con la
normale prassi per tali operazioni, potrebbe essere richiesto uno standstill al pagamento dei coupon 2016 e
della mandatory redemption durante il periodo di negoziazione e fino alla conclusione della stessa.
Tali interventi risultano necessari in quanto il peso complessivo degli oneri finanziari e degli impegni di
pagamento connessi all’indebitamento finanziario di Gruppo, all’interno del quale risulta preponderante
l’impatto del Bond Waste, potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo.
Il mantenimento del Bond Waste alle condizioni attuali potrebbe infatti i) sottrarre risorse necessarie alla
realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e
realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; (ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori
finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire
risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; (iii) limitare la possibilità per
il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito
verso i fornitori.
La capacità del Gruppo di sostenere il proprio indebitamento finanziario dipende quindi dalla finalizzazione
della rimodulazione / ristrutturazione del Bond Waste e, ad avvenuta sottoscrizione della stessa, dalle future
prestazioni operative e finanziarie del Gruppo, a loro volta legate alla capacità di attuare con successo la propria
strategia aziendale nonché ad altri fattori economici, finanziari, concorrenziali e normativi, al di fuori del
controllo di Waste Italia S.p.A..
Il mancato e/o parziale conseguimento delle ipotesi di rimodulazione / ristrutturazione suddette e, ad avvenuti
accordi, il mancato e/o parziale conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale Ambiente, così come
l’eventualità di dover adeguare lo stesso ad esigenze ulteriori ad oggi non previste e non prevedibili, potrebbero
avere impatti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria di Waste Italia S.p.A. e
del Gruppo Waste.
Per un’analisi più dettagliata del rischio in ogetto e nello specifico ai connessi potenziali Event pf Default si
rimanda a quanto riportato al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” nel quale è espresso il
convincimento del Consiglio di Amministrazione circa l’atteso buon esito delle azioni poste in essere al fine
di mitigare il rischio di liquidità che interessa il Gruppo.
Rischi di tasso d’interesse
L’esposizione del Gruppo al rischio di mercato per le variazioni del tasso di interesse storicamente riguarda
principalmente l’assunzione di finanziamenti bancari a tasso variabile e, in misura inferiore, la sottoscrizione
di contratti di leasing strumentali aventi canoni indicizzati a tasso variabile. A seguito dell’emissione
obbligazionaria per Euro 200 milioni occorsa a fine 2014, tale rischio si è notevolmente ridotto in quanto il
tasso d’interesse associato allo strumento finanziario è fisso ed invariabile, pari al 10,5%.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Sussiste un limitato rischio sulla variazione del tasso d’interesse in quanto la linea di finanziamento di tipo
revolving (Revolving Credit Facility o RCF) fornita da BNP Paribas in connessione all’emissione
obbligazionaria è caratterizzata da un tasso d’interesse in parte variabile. L’utilizzo della RCF può essere
effettuato richiedendo tiraggi singoli (Loan) della durata di 1, 2, 3 oppure 6 mesi che possono essere a loro
volta rifinanziati direttamente dalla RCF. In particolare a tale linea di finanziamento, che ha una capienza
complessiva di Euro 15 milioni, è associato un tasso d’interesse composito e pari all’Euribor di durata pari a
quella del Loan, alla data di erogazione del singolo Loan, maggiorato del 4%.
Al 31 dicembre 2015 la linea di finanziamento RCF risultava ancora completamente utilizzata.
Rischio valutario
Le variazioni del tasso di cambio possono impattare il fair value di attività o passività del Gruppo. Il Gruppo
al 31 dicembre 2015 risulta non esposto a tale rischio non presentando significative posizioni creditorie e
debitorie in valuta.
Rischi di credito
Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo Waste Italia a potenziali perdite derivanti dal mancato
adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie.
Alla data del 31 dicembre 2015, il Gruppo vanta crediti commerciali per Euro 57,3 milioni di cui Euro 4,1
milioni verso controllanti (2014: Euro 64,4 milioni di cui Euro 4,4 milioni verso controllanti). I crediti verso
controllanti si riferiscono a Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per Euro 2,4 milioni nell’ambito degli effetti del
consolidato fiscale, per Euro 0,3 milioni sono crediti per IVA di gruppo vantati da Waste Italia nei confronti
di Waste Italia Holding S.p.A. e crediti verso la controllante indiretta, Gruppo Waste Italia, per Euro 1,1
milioni.
L’esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante alle attività commerciali di vendita per
servizi ambientali. Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione Credit
Management allocata centralmente, viene operata sistematicamente una valutazione del credit standing della
clientela (tramite anche moderni software di esame del merito di credito dei potenziali clienti e delle loro
ultime informative finanziarie).
Più in generale le relazioni con i clienti si basano sui seguenti elementi:
 conoscenza diretta del cliente e delle sue necessità con sopralluogo sul sito di attività;
 studio gratuito sul servizio da attivare per ottimizzare i costi ambientali con il team di lavoro (area
commerciale, logistica, impianti);
 presentazione di un progetto di massima;
 valutazione dei costi e delle possibili ottimizzazioni attraverso un confronto con i responsabili delle
varie funzioni aziendali ed anche eventualmente con i partner coinvolti nella filiera di recupero e/o
smaltimento dedicata al cliente;
 controllo diretto in tutte le fasi di espletamento dei servizi;
 continuo monitoraggio da parte della funzione logistica e impianti al fine di ricercare sinergie e
sistemi innovativi di prelievo che consentano risparmi e controlli economico-ambientali;
 costante passaggio di informazioni tra le funzioni operative e quelle commerciali al fine di trasferire
al cliente ogni tipo di comunicazione necessaria al corretto espletamento del servizio;
 aggiornamenti sulle variazioni normative in materia di rifiuti
Nella gestione della fase di recupero del credito il Gruppo ricorre all’emissione di opportuni solleciti di
pagamento, diffide legali, procedure di stop service e alla concessione, ove ritenuto necessario e opportuno, di
estensioni temporali alle condizioni di credito, alla richiesta di garanzie e all’attuazione di azioni di recupero
con avvio delle procedure legali anche tramite legali esterni. Dal primo trimestre del 2016 la funzione Credit
Management è coadiuvata nella propria attività da una società di recupero crediti esterna.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto
previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento il
Gruppo può procedere ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti
leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.lgs. 231/2002).
Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti
speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese
industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole
che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque
un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa
concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti risultano essere anche fornitori e che dello
scaduto riferibile a questa Filiera il 49% risulta essere parzialmente compensabile con debiti commerciali.
Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di fattorizzazione del credito
tramite istituti di factoring.
In sintesi, il Gruppo, al netto dei fondi svalutazione iscritti al 31 dicembre 2015 (pari a Euro 3,4 milioni), non
ritiene, sulla base dello stato dei crediti, delle informative e dei documenti contrattuali attuali e delle procedure
ordinarie e legali in essere, nonché, in alcuni casi delle esposizioni debitorie esistenti verso le stesse controparti,
di incorrere a potenziali perdite rilevanti, al netto dei fondi già stanziati, derivanti dal mancato adempimento
delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie.
Vertenze giudiziarie e fiscali
Il Gruppo monitora attentamente tali rischi attraverso uno struttura interna dedicata ed avvalendosi di
consulenti esterni secondo specifiche tematiche legali. Si forniscono di seguito gli aggiornamenti occorsi
nell’anno in merito alle principali cause che vedono coinvolto il Gruppo. Sentiti anche i pareri di propri legali
interni ed esterni, ove ritenuto necessario sono stati stanziati fondi rischi
Contenziosi civili
1. In data 7 gennaio 2014 è stato notificato a Faeco S.r.l. un atto di opposizione, presentato contro il
Ministero di Giustizia, da parte dei precedenti curatori per la gestione di Faeco e di altre 4 aziende
sequestrate a suo tempo da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. I curatori
incaricati lamentano l’esigua liquidazione disposta in data 22 ottobre 2013 dal Tribunale di Brescia a
fronte dell’attività da loro eseguita per la gestione delle imprese. Nell’atto notificato i curatori
richiedono complessivi Euro 17.718 mila per tutte e cinque le aziende e senza indicazione di quale
importo riguardi specificamente Faeco. Con distinte comparse di costituzione e risposta le società
interessate si sono costituite in giudizio insistendo sul rigetto della richiesta formula dai curatori. Ad
esito delle discussioni in udienza, il Giudice ha stabilito che gli acconti ad oggi corrisposti agli
opponenti devono intendersi a copertura dell'intero periodo preso in considerazione dai decreti di
liquidazione emessi in via provvisoria, accogliendo così una delle eccezioni formulate dai resistenti, e
precisando che avverso detti decreti ogni opposizione deve considerarsi oggi tardiva. Avverso a tale
ordinanza, nel mese di ottobre 2014, i curatori hanno fatto ricorso in Cassazione. La causa di merito è
stata dapprima rinviata all’udienza del 14 maggio 2015 per l’esame degli elaborati peritali, a seguito
della quale il CTU ha richiesto due proroghe dei termini al Giudice per il deposito della CTU.
Nello specifico in data 30 ottobre il CTU ha richiesto ulteriore proroga dei termini per il deposito della
bozza di CTU (e per esperire tentativo di conciliazione), a seguito della quale il giudice ha accordato
una proroga di 60 gg. (a far data dal 31 ottobre 2015), con contestuale slittamento dei termini successivi
per il deposito delle osservazioni dei ctp e dell’elaborato peritale. In data 17 marzo 2016 è stato esperito
un tentativo di conciliazione non andato a buon fine. L’udienza è stata quindi rinviata dal 25 febbraio
2016 al 12 maggio 2016. Quanto al ricorso in Cassazione, in data 18 gennaio 2014 è stato notificato
controricorso per conto di Faeco, successivamente anche depositato in Cassazione, unitamente al
fascicolo di parte.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Si precisa che il rischio di soccombenza è coperto dalle garanzie contrattuali fornite nell’ambito
dell’acquisto di Faeco da Feralpi Holding in quanto le contestazioni fanno riferimento ad attività svolte
ante acquisizione da parte del Gruppo.
2. A seguito di una visita ispettiva del GSE condotta nel mese di febbraio 2013 presso l’impianto di
Bedizzole, riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l. per gli anni dal 2003 al 2011
della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso di
Bedizzole in relazione alla data di entrata in esercizio dell’impianto di generazione, in data 22
settembre 2014 Faeco ha ricevuto una comunicazione con la quale la Cassa Conguaglio per il Settore
Elettrico comunica che l’importo da assoggettare a recupero è pari ad Euro 2.035.882,09. Il legali del
Gruppo hanno predisposto, di concerto con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo
ha acquistato Faeco), il ricorso principale (notificato in data 13/06/2014) e, in seguito, motivi aggiunti
aventi ad oggetto una istanza sospensiva della intimazione di pagamento, la quale è stata accolta in
data 5 dicembre 2014 dal Tar della Lombardia. Nel mese di maggio 2015 il TAR Lombardia ha emesso
sentenza relativa al ricorso accogliendolo parzialmente il ricorso presentato successivamente
all’istanza sospensiva succitata e disponendo la rideterminazione degli importi dovuti.
In data 15 settembre 2015 è stato notificato a Faeco da parte dell'Autorità per l'energia elettrica il gas
ed il sistema idrico e della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico un ricorso in appello innanzi il
Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lombardia.
Faeco si è costituita in giudizio con atto di costituzione ed appello incidentale con cui ha richiesto:
 in via principale, respingere il ricorso in appello proposto dalla Autorità per l'Energia Elettrica,
il Gas e il Sistema idrico e dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, perché
improcedibile, inammissibile e, comunque, infondato;
 in via subordinata, accogliere il proprio appello incidentale, e per l'effetto, in riforma della
sentenza appellata, accogliere il ricorso introduttivo ed il ricorso per motivi aggiunti proposti
nel giudizio di prime cure da Faeco ed annullare gli atti con gli stessi impugnati, perché
illegittimi.
La contestazione si riferisce al periodo antecedente l’acquisizione da parte del già Gruppo Kinexia
della società (successivamente ceduta a Waste Italia a fine novembre 2014), pertanto riconducibile
nell’alveo degli impegni di indennizzo contrattualmente assunti dal venditore Feralpi Holding S.p.A.
ai sensi del contratto di acquisizione del 21 dicembre 2012.
Contenziosi fiscali
Processo verbale di constatazione del 26 novembre 2013
In data 26 novembre 2013 l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano, all’esito di una verifica
fiscale riguardante i periodi d’imposta 2010 e 2011, ha notificato ad Ecoadda S.r.l. un processo verbale di
constatazione (“PVC”), contenente alcuni rilievi ai fini dell’Imposta sul reddito delle società (IRES), Imposta
Regionale sulle produttive (IRAP) e dell’Imposta sul valore aggiunto (IVA).
Sulla base delle motivazioni espresse nelle memorie al PVC e summenzionate, sentito anche il parere del
proprio consulente fiscale e tributario, il management della controllata ritiene che il rischio di soccombenza in
giudizio qualifichi la passività potenziale come possibile.
Nel mese di febbraio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’archiviazione del PV per il solo anno 2010.
Politica Ambientale
Waste Italia S.p.A. ha nella sua mission il rispetto e la tutela dell’ambiente: opera nei settori dell’energia,
dell’ambiente e dei servizi in un’ottica di sviluppo sostenibile, avendo come obiettivi la crescita economica,
l’eco-efficienza e il progresso sociale. La mission di Waste Italia S.p.A. esprime l’obiettivo di ricercare un
sempre più elevato livello di performance nel perseguire una politica di innovazione e di crescita economica,
rispettando l’ecosistema, attraverso l’utilizzo attento delle risorse naturali.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
In questa prospettiva, la Direzione ha definito e portato avanti obiettivi aziendali chiari e congruenti con le
strategie di business fissate e con le opportunità del mercato, sulla base dei quali essa:





conferma il proprio impegno a migliorare la soddisfazione dei Clienti, assicurando che le loro
esigenze e aspettative siano individuate e convertite in requisiti da ottemperare durante il processo
produttivo;
conferma il proprio impegno dal punto di vista socio-ambientale, inserendosi in un contesto di
sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e di riduzione dell’effetto serra e garantendo una
maggiore sicurezza dal punto di vista ambientale;
si impegna a garantire prodotti e servizi di qualità costanti nel tempo, anche grazie al continuo
monitoraggio e aggiornamento delle modalità operative adottate, mantenendo sempre attivo ed
efficace il Sistema Qualità in conformità alla norma di riferimento;
è attiva nel ricercare soluzioni gestionali, adeguate alle nuove normative e alla crescente attenzione
globale alle problematiche ambientali, secondo criteri di funzionalità e collaborazione con gli Enti
coinvolti, anche promuovendo la sensibilizzazione del proprio personale con momenti di riunione e
di aggiornamento specialistico;
si propone di ricercare e sperimentare soluzioni e tecnologie innovative, per il miglioramento degli
standard di gestione degli impianti di recupero energetico da biogas e biomasse.
La Direzione si impegna per l’attuazione di questi principi e per la loro diffusione, facendone un documento
di riferimento per la conduzione dell’Azienda, mettendo inoltre a disposizione le risorse umane e i materiali
necessari per il raggiungimento degli obiettivi fissati, e chiedendo a tutti i dipendenti ampia collaborazione
per l’attuazione del Programma stesso.
Ogni attività è pianificata e attuata in condizioni controllate, al fine di garantire:
 l’idoneità del personale, dei mezzi adibiti al servizio e degli impianti di trattamento e riutilizzo;
 la conformità alle norme di riferimento per le attività di gestione impianto;
 il rispetto delle modalità e dei tempi stabiliti per lo svolgimento del servizio.
Dal 2002 il Gruppo ha adottato un sistema integrato di gestione qualità e ambiente secondo gli standard
internazionali ISO 9001 e ISO 14001 e nel settembre dello stesso anno ha ottenuto la certificazione di sistema
da parte dell’Ente di certificazione ANCIS. Nel Gruppo Waste Italia, per la gestione della Qualità e
dell’Ambiente, il campo di applicazione certificato è relativo a pianificazione e gestione dei servizi di:






raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi
selezione, triturazione e valorizzazione rifiuti speciali non pericolosi;
smaltimento rifiuti non pericolosi in giacimenti controllati;
intermediazione dei servizi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali;
promozione commerciale, noleggio e manutenzione bagni chimici mobili;
progettazione e costruzione di impianti di trattamento rifiuti.
Waste Italia possiede anche l’Attestazione di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici n. 21964/10/00
rilasciata da CQOP SOA SPA per le seguenti categorie e classifiche di qualificazione:
 OG12 “opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale” - class. II;
 OS14 “impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti” - class. II.
Waste Italia grazie all’Attestazione SOA può partecipare a gare a evidenza pubblica dove vengono richieste
le categorie possedute.
Faeco ha adottato e mantiene un sistema di gestione certificato per la Qualità UNI EN ISO 9001, per
l’Ambiente UNI EN ISO 14001 ed è inserita nell’elenco nazionale delle organizzazioni registrate EMAS
(Regolamento Comunitario CE n°1221/2009). La controllata gestisce una discarica per rifiuti speciali
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
pericolosi e non pericolosi non tossico-nocivi, originariamente concepita per lo smaltimento dei residui
provenienti dalla frantumazione di rifiuti contenenti metalli (‘fluff’).
Quanto alle società del Gruppo Geotea, acquisito a fine dello scorso esercizio, Ecosavona S.r.l. affronta e
gestisce le problematiche ambientali e di sicurezza in una logica di sistema integrato. Ha ottenuto la
certificazione del proprio Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza ai sensi delle
rispettive norme UNI-EN ISO 9001, UNI-EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001 per le attività di gestione degli
impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, di gestione del biogas e di produzione di energia elettrica.
Dal 14 ottobre 2003 la società ha ottenuto, da parte del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit - Sezione
Emas Italia, il riconoscimento Europeo EMAS ai sensi del Regolamento CE n. 761/2001. Nel corso del 2010,
inoltre, Ecosavona S.r.l. ha ottenuto l’aggiornamento della registrazione EMAS ai sensi del nuovo
Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III). A giugno 2013 Ecosavona S.r.l. ha ottenuto da parte
dell’ente accreditato RINA SERVICES S.p.A. la convalida del Compendio 2013 alla Dichiarazione
Ambientale per il triennio 2012-2015.
Dal mese di febbraio 2015 la società ha ottenuto il rinnovo della registrazione EMAS ai sensi del nuovo
Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III) per il triennio 2015-2018.
Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue:
 sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la verifica per il rinnovo della certificazione;
 sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della
certificazione;
 sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica per il rinnovo della
certificazione.
Quanto a Bossarino S.r.l., la società mantiene attivo un sistema di Gestione Integrato per la Qualità e
l’Ambiente conforme alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e allo standard BS OHSAS 18001.
Nel corso del 2013, il Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza valido per tutte
le società operative del gruppo Geotea è stato ulteriormente consolidato e per la prima volta è stato sottoposto,
da parte dell’ente di certificazione RINA Services, al primo audit di certificazione e verifica integrato. In
questa occasione è stato possibile allineare lo stato di certificazione di tutte le aziende operative facenti parte
del gruppo grazie al superamento con successo della prima verifica per la certificazione dello standard BS
OHSAS 18001 anche per Bossarino S.r.l.
Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue:
 sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la visita di mantenimento;
 sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della
certificazione;
 sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica di mantenimento della
certificazione;
 registrazione EMAS: Bossarino S.r.l. ha ottenuto la convalida del Compendio alla propria
Dichiarazione Ambientale 2014-2017 (iscrizione n° IT-000356 per Bossarino S.r.l.).
Nel corso dell’anno 2015 il Gruppo si è impegnato, in continuità con gli anni precedenti, sul fronte del
risparmio energetico in particolare attraverso l’impostazione di un progetto al fine di ridurre l’impatto
energetico di tutti i corpi illuminanti presenti sugli impianti di trattamento.
Nella prima fase di tale progetto è stato realizzato un intervento pilota presso il sito di proprietà localizzato nel
comune di Cermenate, ove, a seguito della diagnosi energetica, si sono individuati i principali consumi
energetici e tra le azioni di intervento possibili, si è scelto di sostituire i punti luce esterni al capannone.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
STATO PRIMA DELL INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO
Descrizione
Reparto
Numero
Apparecchi/
Punti
Potenza
Unitaria
Lampade
Luce
(W)
Philips
7
460
Esterno capannone
Potenza Totale
H/anno
Consumi
(kWh/anno)
(kW)
3.22
4.700
15.134
La soluzione tecnologica valutata nello studio ha previsto la sostituzione integrale degli apparecchi esistenti
con nuovi, dotati di tecnologia LED ad alta efficienza, mantenendo le stesse altezze e interassi dell’impianto
esistente.
STATO DOPO L INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO
Descrizione
Reparto
Numero
Apparecchi/
Punti
Potenza
Unitaria
Lampade
Luce
(W)
Ideallux
7
156
Esterno capannone
Potenza Totale
H/anno
Consumi
(kWh/anno)
(kW)
1,092
4.700
5.132
I dati di progetto applicati all’algoritmo di calcolo dei livelli di risparmio hanno identificano i seguenti risultati:
Consumo energia elettrica annuale ANTE intervento (kWh)
15.134
Consumo energia elettrica annuale POST intervento (Kwh)
5.132
Risparmio energetico (kWh)
10.002
Risparmio energetico in %
66
Un altro importante intervento portato avanti dal Gruppo al fine di mitigare l’impatto ambientale, iniziato in
precedenza ma continuato nel corso del 2015, è stato il graduale svecchiamento del parco mezzi, attraverso la
sostituzione dei veicoli meno efficienti. La tabella sottostante mostra l’evoluzione dal 2009 ad oggi del parco
macchine del Gruppo:
Scarrabili
Front – End Loader
Età media
Costo medio di
manutenzione
Veicoli con costo di
manutenzione
> 25.000 €/anno
Veicoli EURO 0
Veicoli EURO 1
Veicoli EURO 2
Veicoli EURO 3
2015
26
12
8.6
2014
27
14
8.2
2013
27
14
7.2
2012
28
14
7.5
2011
28
12
8
2010
30
14
8
€/anno 11.177
9.230
9.600
9.640
9.400
9.600 10.500 12.000
n°
n°
anni
2009
34
15
8
2008
28
15
9
n°
0
0
0
1
0
0
0
1
n°
n°
n°
n°
0
3
7
3
0
4
8
3
0
4
8
3
2
5
9
3
2
5
9
3
2
9
11
3
2
14
14
3
4
15
12
2
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Veicoli EURO 4
Veicoli EURO 5
n°
n°
0
25
0
26
0
26
0
23
0
21
0
19
0
16
0
10
Eventi occorsi dopo la chiusura dell’esercizio
Nomina di advisors finanziari per assistenza nella revisione strategica della struttura patrimoniale della
società
In data 9 febbraio 2016, Waste Italia ha iniziato una analisi volta alla revisione strategica della propria struttura
patrimoniale a seguito dell’esame dei prospetti economico-finanziari preliminari dell’anno 2015 e delle
previsioni di budget 2016. L’attività di revisione si è resa a maggior ragione necessaria a seguito di alcuni
cambiamenti nelle funzioni apicali avvenuti nella e alla luce degli imminenti impegni finanziari derivanti
dall’High Yield Bond di Euro 200 milioni emesso dalla società (“Bond Waste”)2. Per facilitare questo processo,
Waste Italia ha conferito mandato alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità
di advisor finanziari per l’espletamento di detta attività.
Nel percorso di analisi, in data 24 marzo 2016, il consiglio di amministrazione della Società ha approvato le
linee guida e il nuovo Piano Industriale 2016-2020, in base alle quali emerge la non sostenibilità di medio
lungo termine del debito finanziario esistente e conseguentemente del Bond Waste. Lo sviluppo del Piano
prevede il rafforzamento della propria posizione di mercato, e il potenziamento dei servizi di selezione e
trattamento attraverso investimenti target continuando a perseguire lo sviluppo di nuove autorizzazioni relative
a siti di smaltimento per garantire una base solida anche nel medio lungo termine per quanto concerne le attività
di messa a dimora di rifiuti. Il Piano prevede nello specifico, un focus sull’ampliamento delle attività connesse
al trattamento e selezione (Progetto Wastend). Quanto sopra esposto permetterà la generazione di adeguati e
stabili futuri flussi di cassa unlevered ma non garantisce, come sopra enunciato, la completa sostenibilità nel
medio lungo termine dei debiti finanziari esistenti. Alla luce di quanto sopra esposto, e a seguito dell’attività
di analisi della struttura patrimoniale e delle prospettive di business svolte nelle scorse settimane in
collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co, il Consiglio di Amministrazione di
Waste Italia ha confermato il mandato agli advisors finanziari nonché di dare mandato a Studio Chiomenti e
Paul Hastings Londra, come advisors legali per vagliare le migliori ipotesi di rimodulazione del debito
finanziario da presentare al più presto al tavolo delle trattative con i Bondholders, in riferimento anche al
coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti a metà maggio 2016.
Nel corso del mese di maggio 2016 la capogruppo Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le lettere di
incarico agli advisor designati dal comitato dei Bondholders, ed in particolare a Orrick, Herrington & Sutcliffe
(Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario, i cui costi saranno a carico di Waste
Italia stessa, al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione.
Evoluzione prevedibile della gestione
Come ampiamente esposto nel corso del Bilancio, durante il primo trimestre del corrente esercizio l’attività di
Waste Italia S.p.A e sue controllate, è stata inizialmente focalizzata all‘analisi della propria struttura
patrimoniale e delle prospettive di business condotta in collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited
e Leonardo & Co. I risultati di detta analisi hanno evidenziato la non sostenibilità nel medio lungo termine
della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Pertanto il consiglio di amministrazione della Società ha
proceduto a confermare l’incarico inizialmente affidato a Leonardo e Houlihan Lokey, ampliandone il mandato
con l’intento di vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione per linea capitale e linea interessi nonché per
durata del Bond Waste. Le ipotesi di ristrutturazione non possono prescindere dalle scadenze del coupon
semestrale di Euro 10,5 milioni e della mandatory redemption di Euro 5 milioni, dovuti nel mese di maggio
2016, nonché e di converso, da risvolti legali che hanno portato la controllata ad affiancare a Leonardo e
2
Bond Waste: emesso in data 15 novembre 2014 emesso dalla controllata Waste Italia S.p.A. di Euro 200 milioni, scadenza 15 novembre 2019 e tasso
annuale di interesse 10,5% con coupon semestrale 20 maggio/20 novembre
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Houlihan Lokey gli advisor Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra al fine di analizzare i risvolti contrattuali
e legali delle possibili manovre di ristrutturazione attualmente in fase di valutazione. Come già illustrato nel
paragrafo sulla continuità aziendale è quindi iniziato un percorso di discussione con gli advisors del Comitato
dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste e nel frattempo, nelle more di tali discussioni,
in data 16 maggio 2016, Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del coupon dovuto in pari data.
Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace
Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste
(“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli
eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze finanziarie del Bond Waste per l’anno
2016 in costanza di negoziazione.
Il consiglio di amministrazione ritiene di poter finalizzare il predetto piano nel corso del secondo semestre
2016. Inoltre, nel corso dei primi mesi dell’anno sono proseguite le attività propedeutiche all’annunciato
processo di aggregazione con il Gruppo Biancamano con obiettivo di finalizzare l’accordo entro fine anno
2016. L’attenzione ad un profittevole utilizzo degli spazi in discarica, così come delle attività di raccolta e
trattamento, proseguirà anche nel corso del 2016, con l’obiettivo di razionalizzare ognuno degli anelli che
compongono la catena della gestione integrata dei rifiuti. Da questo punto di vista la controllata Waste Italia
S.p.A: ha già avviato alcuni progetti volti ad aumentare l’efficienza, e quindi la redditività, di ognuna delle
attività gestite. Per quanto concerne la gestione della raccolta è stato avviato un progetto dedicato all’istituzione
di due c.d. “control tower” regionali (una per il Piemonte e una per la Lombardia) che gestiranno in maniera
accentrata la logistica legata ai percorsi dei mezzi di raccolta con l’obiettivo di accorciare i tragitti dei mezzi e
farli viaggiare il più possibile a pieno carico. Per quanto concerne il trattamento, a seguito di un’analisi di
redditività svolta nel corso del 2015 sono stati identificati i quattro centri meno performanti per i quali è stata
decretata la cessazione delle attività a favore dei centri maggiormente remunerativi per i quali sono invece stati
preventivati investimenti tecnici volti all’incremento dell’automazione del processo di selezione, e quindi della
redditività. Per poter garantire la continuità dell’attività di smaltimento, infine, la Società è fortemente
impegnata nel perseguimento di nuove autorizzazioni, sia in ampliamento dei siti attualmente in esercizio sia
per l’ottenimento di nuovi titoli autorizzativi, le quali permetteranno, una volta ottenute, di potenziare
ulteriormente l’attività di conferimento in discarica. In parallelo a tali sviluppi, ed in considerazione della
crescente importanza che l’attività di selezione e trattamento sta acquisendo all’interno del ciclo integrato dei
rifiuti sia da un punto di vista ambientale che di preservazione degli spazi residui presso i siti di stoccaggio,
Waste Italia S.p.A. sta perseguendo l’ottenimento dell’autorizzazione per il primo progetto integrato dedicato
al recupero spinto di rifiuti, sia urbani che speciali, in un’ottica tendente al c.d. “zero waste” denominato
Progetto Wastend.
Per rendere concreti i percorsi sopra enunciati, la Società ha quindi operato una rivisitazione del Piano
Industriale del business ambiente, approvandolo in sede consiliare in data 24 marzo 2016. Tale piano prevede
una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato
e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di
fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere
un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia
il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 20152017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il
completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali
proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali
obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di discarica
nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente e
pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders.
Le risultanze del nuovo Piano Industriale 2016-2020 e la generazione di cassa connessa determinano la
consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio
lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad
una rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di
cassa previsti dal Piano.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del
presupposto della continuità aziendale e la necessità per le società del Gruppo di ricorrere alle procedure
previste dalla normativa vigente per la gestione delle crisi aziendali.
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Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione
Proposta di destinazione del risultato d’esercizio della capogruppo WASTE ITALIA S.p.A.
Egregi Consiglieri,
Alla luce di quanto riportato all’interno della presente informativa Vi invitiamo pertanto a deliberare
l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e di voler riportare a nuovo la perdita
realizzata pari a Euro 40.063.296,10.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Dott. Marco Fiorentino
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Waste Italia S.p.A.
Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2015
Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Prospetti contabili consolidati
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
31/12/2015
31/12/2014
-
-
Variazione
ATTIVO
A)
B)
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
IMMOBILIZZAZIONI
I)
II)
III)
Immobilizzazioni immateriali
1)
Costi di impianto e ampliamento
2)
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
3)
Diritti di brevetto industriale e opere di ingegno
4)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5)
Avviamento
6)
Immobilizzazioni in corso e acconti
7)
Altre immobilizzazioni
BI
Totale Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
1)
Terreni e Fabbricati
2)
Impianti e Macchinari
3)
Attrezzature industriali e commerciali
4)
Altri beni
5)
Immobilizzazioni in corso e acconti
BII
Totale Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
1)
Partecipazioni in:
b) imprese collegate
d) altre imprese
2)
Crediti:
b) verso imprese collegate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
c) verso imprese controllanti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
d) verso altri
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
BIII
Totale Immobilizzazioni finanziarie
B) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
C)
0
130.942
1.101
47.853
30.917.554
206.063.460
746.171
14.371.314
252.278.395
88.544
2.201
115.620
32.761.235
218.371.194
276.539
11.308.450
262.923.783
42.398
(1.100)
(67.767)
(1.843.681)
(12.307.734)
469.632
3.062.864
(10.645.388)
7.250.955
17.668.735
392.795
21.077.514
14.478.229
60.868.228
7.521.229
18.677.187
417.301
25.558.999
18.954.222
71.128.938
(270.274)
(1.008.452)
(24.506)
(4.481.485)
(4.475.993)
(9.990.436)
7.342.611
11.200
2.018.122
1.200
5.324.489
10.000
0
0
0
0
0
0
887.715
0
1.635.828
751.388
(748.113)
(751.388)
7.432.407
14.549.186
30.223.118
13.392.948
4.161.885
21.961.371
(5.960.541)
10.387.301
8.261.747
343.369.741
356.014.092
(12.374.077)
182.257
0
2.898.818
1.254.732
103.116
4.438.923
102.000
0
2.206.881
1.329.541
255.611
3.894.033
80.257
0
691.937
(74.809)
(152.495)
544.890
51.079.745
0
59.802.988
0
(8.723.243)
0
ATTIVO CIRCOLANTE
I)
Rimanenze
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) lavori in corso di ordinazione
4) prodotti finiti e merci
5) acconti
Totale rimanenze
II)
Crediti
1) verso clienti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
3) verso imprese collegate
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
2.155.527
0
0
0
2.155.527
0
4.057.821
0
4.437.104
0
(379.283)
0
983.274
0
1.204.183
0
(220.909)
0
634.095
2.498.948
0
4.216.410
634.095
(1.717.462)
6.720.087
0
4.475.109
0
2.244.978
0
5.928.292
0
74.057.789
14.878.553
0
89.014.347
(8.950.261)
0
(14.956.558)
-
-
-
4) Altre partecipazioni
6) Altri titoli
39.074
39.074
0
Totale attività finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni
39.074
39.074
0
2.597.398
8.758.376
(6.160.978)
16.867
2.614.265
19.271
8.777.647
(2.404)
(6.163.382)
C) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
81.150.051
101.725.100
(20.575.049)
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI
16.343.606
11.966.468
19.817.471
15.048.868
(3.473.865)
(3.082.400)
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)
440.863.398
477.556.663
(36.693.265)
31/12/2015
31/12/2014
Variazione
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4) verso controllanti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4-bis) Crediti Tributari
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4-ter) Imposte anticipate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
5-a) verso correlate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
5-b) verso altri debitori
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
Totale crediti
III)
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
2) Partecipazioni in imprese collegate
IV)
Disponibilità liquide
1) Depositi bancari e postali
2) Assegni
3) Denaro e valori di cassa
Totale disponibilità liquide (IV)
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
PASSIVO
A)
PATRIMONIO NETTO
1) Capitale Sociale
2) Riserva da sovrapprezzo delle azioni
3) Riserva legale
7) Altre riserve
Altre riserve
Riserva da consolidamento
8) Utile/Perdita esercizi precedenti
9) Utile/Perdita di periodo
Patrimonio Netto di GRUPPO
Patrimonio Netto attribuibile ai soci di minoranza
A)
TOTALE PATRIMONIO NETTO
B)
FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) Fondo trattamento quiescenza e obblighi simili
10.309.280
0
589.378
10.309.280
0
589.378
0
0
0
95.339.278
(3.637.315)
(21.712.390)
(38.752.549)
95.339.278
(3.829.151)
0
(21.712.390)
0
191.836
(21.712.390)
(17.040.159)
42.135.682
80.696.395
(38.560.713)
2.981.598
3.028.588
(46.990)
45.117.280
83.724.983
(38.607.703)
-
-
-
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
2) Fondo imposte, anche differite
3) Altri
B) TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI
C) TOTALE TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
D)
11.098.041
59.119.209
14.232.856
62.851.179
(3.134.815)
(3.731.970)
70.217.250
77.084.035
(6.866.785)
2.330.856
2.214.274
116.582
0
200.000.000
0
200.000.000
0
0
1.036.573
11.112.366
108.925
23.000.000
927.648
(11.887.634)
18.691.620
0
2.926.469
0
15.765.151
0
3.643.542
1.238.318
1.553.960
2.291.998
2.089.582
(1.053.680)
653.000
0
63.000
0
590.000
0
54.317.495
0
55.469.113
0
(1.151.618)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.052.497
0
2.858.172
0
(805.675)
0
9.738.021
2.194.228
8.780.353
0
947.678
2.194.228
1.430.614
0
460.420
0
970.194
0
807.490
0
3.978.258
0
(3.170.768)
0
13.442.467
0
10.530.730
0
2.911.737
0
320.349.451
312.021.398
8.328.053
2.848.561
2.511.973
336.588
440.863.398
477.556.663
(36.693.265)
DEBITI
1) Obbligazioni ordinarie
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
3) Debiti verso Soci per Finanziamenti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4) Debiti verso banche
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
5) Debiti verso altri finanziatori
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
6) Acconti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
7) Debiti verso fornitori
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
9) Debiti verso imprese controllate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
10) Debiti verso imprese collegate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
11) Debiti verso controllanti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
12) Debiti tributari
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza
sociale
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
14 a) Altri debiti - verso correlate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
14 b) Altri debiti - verso altri creditori
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
D) TOTALE DEBITI
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI
TOTALE PASSIVO
(A+B+C+D+E)
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
CONTI D'ORDINE
31/12/2015
31/12/2014
Variazione
O.C)RISCHI ASSUNTI DALL'IMPRESA
a) Fidejussioni
- fidejussioni indirette
101.780.111
109.777.642
(7.997.532)
922.500
952.500
(30.000)
102.702.611
110.730.142
(8.027.532)
O.C.) TOTALE IMPEGNI ASSUNTI DALL'IMPRESA
225.500
0
225.500
O.C.) TOTALE BENI DI TERZI PRESSO L'IMPRESA
2.664.778
0
2.664.778
105.592.889
110.730.142
(5.137.254)
e) Altri Rischi
- Altri Rischi
O.C.) TOTALE RISCHI ASSUNTI DALL'IMPRESA
TOTALE CONTI D'ORDINE
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
1/01/2015 - 31/12/2015
1/01/2014 - 31/12/2014
A)
VALORE DELLA PRODUZIONE
1a) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2) Variazioni delle rimanenze di prodotti e semilav.
3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) Altri ricavi e proventi
A) TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
97.450.973
0
691.937
3.564.126
18.615.008
120.322.044
67.481.567
0
(846.577)
0
11.364.540
77.999.530
4.408.378
50.577.288
6.017.152
14.614.206
5.018.853
35.709.082
3.161.126
9.630.654
B)
COSTI DELLA PRODUZIONE
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
7) per servizi
8) per godimento di beni di terzi
9) per il personale
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento di fine rapporto
d) trattamento di quiescenza e simili
e) altri costi
10) ammortamenti e svalutazioni
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni
d) svalutazione dei crediti compr. all'attivo c. e disp. liquide
11) variazioni delle rimanenze di mat. prime, suss. e merci
12) accantonamenti per rischi
13) altri accantonamenti
14) oneri diversi di gestione
B) TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
C) Proventi e oneri finanziari
15) Proventi da partecipazioni
16) Altri proventi finanziari:
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
di imprese controllate
di imprese collegate
di imprese controllanti
b) da titoli iscritti nelle immobiliz. che non costituiscono partecipazioni
c) da titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
d) proventi diversi
di imprese controllate
di imprese collegate
di imprese controllanti
da altre società
17) Interessi e altri oneri finanziari
17-bis) Utili e (perdite) su cambi
C) TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D) TOTALE DELLE RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE
E) Proventi e oneri straordinari
20) Proventi
da plusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n° 5
21) Oneri
da minusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n° 14
E) TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
RISULTATO ANTE IMPOSTE (A-B+C+D+E)
23) Imposte reddito dell'eserc. corrente, differite ed antic.
UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO CONSOLIDATO
UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO DI TERZI
UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO DEL GRUPPO
10.027.186
3.047.576
657.673
0
881.771
6.137.851
1.905.319
430.835
0
1.156.649
35.646.600
19.276.805
12.859.564
2.563.680
946.551
23.455.919
15.597.031
6.230.783
378.105
1.250.000
(13.108)
3.627.699
0
16.262.987
131.141.202
31.000
0
5.238.976
82.245.610
(10.819.158)
(4.246.080)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
43.730
0
0
230.583
669.438
26.439.443
616
(25.540.038)
0
0
173.155
424.950
7.724.406
0
(7.082.571)
13.237
381.100
0
1.179.851
1.852
(798.751)
0
0
13.035.130
0
(13.035.130)
(37.144.710)
(24.361.929)
454.673
(2.600.098)
(37.599.383)
(21.761.831)
(1.153.166)
49.442
(38.752.549)
(21.712.389)
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Nota Integrativa al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Premessa
Il Bilancio Consolidato del Gruppo Waste Italia relativo all’esercizio 2015 è costituito dallo Stato Patrimoniale,
dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, ed è stato redatto in osservanza del D.lgs. n. 127 del 9 aprile
1991 e successive modificazioni.
Il bilancio è stato redatto osservando le disposizioni normative di cui agli art. 2423 e seguenti del Codice
Civile, opportunamente integrate dalle raccomandazioni contenute nei principi contabili nazionali emanati
dall’Organismo Italiano di contabilità (OIC).
Il Bilancio Consolidato del Gruppo Waste Italia al 31 dicembre 2015 è stato predisposto utilizzando i bilanci
di Waste Italia S.p.A., società capogruppo, e delle società nelle quali la stessa Waste Italia S.p.A. detiene
direttamente o indirettamente, il controllo.
Ai fini della redazione del Bilancio Consolidato, sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2015
opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformare le eventuali contabilizzazioni iscritte negli stessi, al
fine del rispetto delle norme di consolidamento, ovvero per unificarli ai principi contabili omogenei di Gruppo,
in linea con quelli dettati dal Decreto Legislativo del 9 aprile 1991, n. 127 e successive modificazioni.
Ai prospetti di Bilancio – Stato Patrimoniale e Conto Economico – segue il quadro di raccordo, inserito nella
sezione dedicata al patrimonio netto, tra il Patrimonio Netto ed il risultato d’esercizio di Waste Italia S.p.A. ed
i corrispondenti valori consolidati di pertinenza del Gruppo.
Gli importi della presente nota integrativa sono espressi in unità di euro salvo sia diversamente specificato. La
predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2015 non ha comportato la necessità di ricorrere a deroghe per
casi eccezionali, come previsto dall’art. 29, 5° comma del D.lgs. 127/1991.
Area di consolidamento
L’area di consolidamento include le seguenti società consolidate con il metodo integrale:
Denominazione
Stato
Capitale Sociale
% Possesso
Waste Italia S.p.A.
Italia
10.309.280
Controllante
S.M.C. Smaltimenti Controllati S.p.A.
Italia
364.000
100 %
Ecoadda S.r.l.
Italia
98.800
76 %
Waste To Water S.r.l.
Italia
10.000
100 %
Verde Imagna S.r.l.
Italia
10.000
100 %
Km Verde S.r.l.
Italia
100.000
100 %
Faeco S.r.l.
Italia
1.550.000
100 %
Geotea S.p.A. *
Italia
5.467.366
100 %
Bossarino S.r.l. *
Italia
41.600
100 %
Ecosavona S.r.l.
Italia
46.800
70 %
* fuse in Waste Italia S.p.A. con efficacia dal 1 gennaio 2016
Le seguenti società vengono invece consolidate al patrimonio netto in quanto soggetta a influenza notevole
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Denominazione
Seta S.p.A.
Stato
Italia
Capitale Sociale
12.378.237
% Possesso
49 %
Metodologie di consolidamento
Le metodologie di consolidamento adottate secondo gli articoli 31, 32 e 33 del D.lgs. n. 127 del 9 aprile 1991
e successive modificazioni, sono le seguenti:

Il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro i relativi patrimoni netti a fronte
dell’assunzione delle attività e passività delle società partecipate. Le differenze originate da tali
eliminazioni sono attribuite alle attività e passività delle società consolidate fino a concorrenza dei
relativi valori correnti e la parte restante è iscritta ove ne ricorrano i presupposti nell’attivo dello stato
patrimoniale come “Differenza di Consolidamento” (ricompresa nella voce avviamento) e viene
ammortizzata sulla base della durata della presunta utilità economica; la differenza negativa confluisce
nella voce di patrimonio netto “riserve da consolidamento”. L’eliminazione delle partecipazioni è stata
operata sulla base dei valori contabili riferiti alla data in cui l’impresa è inclusa per la prima volta nel
consolidamento,

I beni in leasing sono contabilizzati secondo il metodo finanziario come previsto dall’OIC n. 17;

Le partite di debito e credito, le poste di costi e ricavi, nonché gli utili e le perdite (queste ultime solo
se non sono rappresentative di perdite durevoli di valore), di importo rilevante, riferiti ad operazioni
intercorse tra le Società del Gruppo, sono stati eliminati; qualora la società che ha conseguito utili o
perdite interne al Gruppo hanno stanziato imposte, l’effetto economico di dette imposte viene differito
al momento del realizzo dell’operazione con terzi esterni al Gruppo;

Le quote del patrimonio netto e del risultato d’esercizio delle controllate consolidate, di competenza
di terzi, sono state esposte in apposite voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico;

I dividendi da partecipazioni consolidate che sono contabilizzati come proventi da partecipazione nei
relativi Conti Economici d’esercizio delle imprese consolidate sono stornati e, qualora riguardino utili
precedenti l’acquisto della partecipazione, sono portati in diminuzione del costo della partecipazione.
Valutazioni sulla continuità aziendale
L’emissione del Bond Waste e la connessa acquisizione del Gruppo Geotea (titolare di due discariche operative
in Liguria), nonché della società Faeco S.r.l. (titolare di una discarica in Lombardia) e di impianti di biogas da
discarica per una potenza installata complessiva di circa 6MWe dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.,
avvenute nell’ultimo trimestre 2014 ha significativamente modificato il profilo della Società riposizionandolo
per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive in una nuova dimensione.
Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015, confermava
la vision ambiente della Società e delle sue controllate con obiettivi a fine Piano, a livello di ricavi, di Euro
152 milioni, di EBITDA di Euro 66 milioni e un leverage ratio di 3,3x. Gli obiettivi 2015 comunicati al
mercato in pari data vedevano un fatturato di Euro 151 milioni un EBITDA di Euro 55 milioni e un leverage
ratio 4,26x. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di
riferimento. Al fine di rafforzare il business ambientale, la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ha
sottoscritto in data 5 agosto 2015 un accordo con Biancamano il cui perfezionamento dell’accordo avrà dei
positivi riflessi sulla Società. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi quotati si inseriva nel
quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande gruppo italiano
quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti attraverso la
raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. La
prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale contesto di mercato
che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per
capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto
Wastend della Società va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un
modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato
creando quindi nuovo valore.
I risultati del Gruppo Waste per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative a seguito di fattori
interni ed esterni al Gruppo stesso. In dettaglio, l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per
la Società. I risultati di tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il
perdurare di alcune problematiche giudiziarie - che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una
discarica - i ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate
nonché i diversi avvicendamenti ai vertici direzionali. I descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015
ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la Società su alcune decisioni strategiche previste nel Piano
Industriale 2015-2017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e
redditività, e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi
gestiti. L’inasprirsi del contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale
riduzione dei prezzi, fattore che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo.
Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 di Gruppo, precedentemente comunicati al mercato di
Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento delle
tempistiche rispetto alle iniziali stime di intervento sono state risolte nel corso del secondo semestre del 2015,
ma, malgrado l’accelerazione delle attività del Gruppo per recuperare il terreno perduto nella prima parte
dell’anno (come l’incremento dei conferimenti in discarica e l’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni), la
controllata non è riuscita comunque a raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato e rivisto a settembre 2015.
L’EBITDA a consuntivo 2015 si è attestato ad un valore di circa Euro 38 milioni, mentre il fatturato ha fatto
segnare un valore di Euro 119 milioni da confrontarsi con un EBITDA e fatturato originari rispettivamente di
Euro 55 milioni e di Euro 151 milioni. L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Waste si attesta
al 31 dicembre 2015 a circa Euro 232 milioni, quest’ultimo caratterizzato principalmente dal Bond Waste e
della linea RCF, alla data di riferimento interamente utilizzata, di Euro 15 milioni.
Anche in considerazione delle perfomance realizzate nel corso del 2015, del perdurare delle problematiche
giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano
Industriale. Le linee guida del nuovo Piano Industriale 2016-2020 della Waste Italia S.p.A. approvato in data
24 marzo 2016 prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le
attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli
sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale
2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei
nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al
precedente Piano Industriale 2015-2017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi
porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse
nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a
dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per
mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del
capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Il Gruppo ha inoltre
intrapreso tutte le azioni legali possibili volte alla ripresa della piena operatività dei siti compresa la reiterata
richiesta di dissequestro totale per il sito di smaltimento di Cavenago d’Adda, che solo in data 21 aprile 2016
è stata accolta.
Le risultanze del nuovo Piano 2016-2020, la generazione di cassa connessa, nonché le difficoltà attuali di
accesso al credito per via dell’elevato leverage, determinano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e
in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per
linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal nuovo Piano. Nel vecchio Piano
Industriale 2015-2017 la capacità autonoma di rimborso degli obblighi di pagamento discendenti dal Bond
Waste era invece garantita.
In aggiunta a quanto precedentemente detto, l’allungamento dei tempi di finalizzazione dell’accordo Gruppo
Waste Italia / Biancamano, che ha portato alla proroga dei termini per tale operazione a fine anno 2016 (come
comunicato al mercato in data 30 marzo 2016) e del conseguente annunciato aumento di capitale ad esito della
fusione, determina un ulteriore fattore di slittamento nell’esecuzione delle linee strategiche condivise fra i due
gruppi per lo sviluppo del business ambientale a capo della Società.
La stime di fabbisogno finanziario netto al 31 dicembre 2015 per i successivi 12 mesi risulta essere, la seguente:
Valori in euro milioni
Flussi di cassa generati dall'attività operativa
Waste Italia e
sue controllate
4,5
di cui interessi Bond
(21,0)
Flussi di cassa dall'attività di investimento
(19,6)
Flussi di cassa dall'attività di finanziamento
(6,2)
di cui mandatory redemption
(5,0)
Fabbisogno finanziario netto complessivo
(21,3)
Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte, ecotassa, INPS e su fornitori per utilizzo giorni
medi standard per il Gruppo
La Società e il Gruppo hanno assunto nello sviluppo del nuovo Piano alcune ipotesi e considerazioni che hanno
riflessi sulla corrente valutazione della continuità ed interessano in particolate alcuni rateizzi concordati e in
corso di negoziazione nei confronti dei fornitori nonché verso lo stato, regioni, province e comuni in relazione
ad alcuni debiti maturati dalle società del Gruppo. Qualora le ipotesi di rateizzi assunte nello sviluppo del
nuovo Piano Ambiente non dovessero essere integralmente accettate dalle controparti, con ciò venendosi a
creare maggiori necessità di cassa nel breve termine, il Gruppo potrà posticipare alcuni impegni di cassa non
vincolanti (quali alcuni investimenti discrezionali e pagamenti intercompany), nonché attingere in maniera più
decisa rispetto alle previsioni al proprio stock di crediti verso clienti che dalla fine dell’esercizio 2015, è
oggetto di una specifica attività di analisi e sensibilizzazione della clientela volta a velocizzare le tempistiche
di incasso. Inoltre, il fabbisogno finanziario netto è depurato dall’esposizione in linea capitale di Euro 15
milioni della Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas a Waste Italia S.p.A. (“RCF”) alla data odierna
completamente utilizzata. RCF è esposta nelle passività finanziarie a breve termine in quanto, benché sia una
linea committed Super Senior con scadenza finale il 18 maggio 2019 la stessa può essere utilizzata e rinnovata
con cadenze massimo semestrali fino alla scadenza anzidetta (per maggiori dettagli in merito alla linea in
oggetto si rimanda a quanto già descritto nella Relazione sulla Gestione). Nella valutazione della continuità la
stessa non viene considerata nei fabbisogni in quanto la Società ha proceduto e sta procedendo a rinnovare
periodicamente le linee di utilizzo in essere in relazione a predetta linea RCF. Infine, per la tipologia del
business ambiente, la mensilizzazione non è rilevante ai fini dell’analisi dei fabbisogni finanziari che, al netto
dei pagamenti di interessi e mandatory redemption sul Bond Waste, non prevedono particolari picchi di uscita
/ entrata di cassa e possono di conseguenza essere considerati piuttosto costanti (al netto delle normali
fluttuazioni stagionali del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani).
Sulla base della tabella precedente e di quanto sopra esposto, il Gruppo Waste non disporrebbe di risorse
sufficienti per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i successivi 12 mesi senza i
necessari interventi di ristrutturazione del Bond Waste per linea capitale, interessi e tempi di rimborso.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Conseguentemente, Waste Italia S.p.A., al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve e lungo termine
ed iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più
solidi nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business ha dato mandato alle società Houlihan
Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisors finanziari e a Studio Chiomenti e Paul
Hastings Londra, come advisors legali (congiuntamente gli “Advisors Waste”), per vagliare le migliori ipotesi
di ristrutturazione del Bond Waste di Euro 200 milioni con scadenza finale 15 novembre 2019 quotato alle
borse di Milano e Dublino e regolato dalla legge dello Stato di New York, anche in riferimento al coupon
semestrale di Euro 10,5 milioni (10,5% annuale) e alla mandatory redemption (pari a Euro 5 milioni il quale
ha scadenza di presentazione dell’offerta di riacquisto in data prossima al prossimo coupon) e ambedue dovuti
a maggio 2016. Nel corso del mese di marzo 2016 sono iniziate le negoziazioni con il Comitato dei
Bondholders (qui di seguito “Comitato”) che ad oggi già raggruppa il 50% del debito e tale percentuale iniziale
è stata ritenuta molto soddisfacente dagli advisor della Società, con riferimento ad altre operazioni similari (il
quorum per deliberare variazioni del Regolamento del Bond Waste è pari al 75%) anche in considerazione del
fatto che tale percentuale già è in grado di impedire una eventuale escussione dei pegni.
Il Comitato già ha designato Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild
come advisor finanziario (“Advisors Bondholders”). Alla data del presente bilancio, la Società ha nel frattempo
proceduto a formalizzare gli incarichi ai predetti Advisors Bondholders al fine di pervenire quanto prima
all’apertura fattiva del tavolo di ristrutturazione e sta contemporaneamente organizzando con tutti i soggetti
interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro,
alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione
informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo in data 16 maggio 2016,
Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data nelle more delle suddette
discussioni in essere con il Comitato. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un
periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il
regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche
affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle scadenze finanziarie del Bond
Waste in costanza di negoziazione.
Per l’esercizio 2016 gli effetti ipotizzabili dalla rinegoziazione, sostanzialmente rappresentati dallo standstill
sugli interessi e dall’annullamento della mandatory redemption, sono i seguenti:
Dati in euro milioni
Waste Italia
S.p.A.
e sue
controllate
a)
Fabbisogno Finanziario complessivo *
b)
interventi:
Ristrutturazione Bond Waste linea capitale ed interessi
c)
Fabbisogno finanziario netto complessivo netto interventi (a + b)
(21,3)
22,4
1,1
* Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su
imposte Erario, ecotassa, inps e su fornitori per utilizzo giorni medi standard per il Gruppo
La rinegoziazione per linea capitale, interessi e dei tempi di rimborso garantirà altresì la sostenibilità
finanziaria del Gruppo nel medio periodo e creerà le condizioni per la rifinanziabilità del Bond Waste in
scadenza.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli
incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta
rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016.
Il Consiglio di Amministrazione della Società, pur in presenza della incertezza sopra descritta in relazione alla
rinegoziazione in corso del bond che potrebbe far sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad
operare in continuità, alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese ritiene che allo stato attuale
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
sussistano le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito
dai principi contabili di riferimento, nella redazione della presente bilancio d’esercizio e consolidato di Waste
Italia S.p.A.. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità del
Comitato a supportare l’esecuzione di suddette azioni di ristrutturazione e la definizione di una struttura
patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità del Gruppo, in coerenza con le
necessità finanziarie individuate nel Piano Industriale 2016-2020.
Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del
presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni
nel rispetto delle norme vigenti.
Criteri di valutazione
I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 non si discostano dai medesimi
utilizzati per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e dei bilanci delle singole società nel
precedente esercizio
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella
prospettiva della continuazione dell’attività.
L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti
le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere
riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati.
In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato
contabilmente e attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si
concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti).
La valutazione tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato
che esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente
in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio – consente la rappresentazione delle operazioni secondo la
realtà economica sottostante gli aspetti formali.
Immobilizzazioni Immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte con il consenso, ove richiesto, del collegio sindacale al costo di
acquisto, inclusivo degli oneri accessori ed ammortizzate in quote costanti in base alla residua possibilità di
utilizzazione e sono svalutate in caso di perdita durevole di valore.
Al riguardo si precisa che gli altri oneri di cui si è constatata l’utilità pluriennale sono ammortizzati, a partire
dall’anno di acquisizione, in quote costanti sulla base della loro vita utile.
Per la voce “Avviamento”, che include la differenza di consolidamento, si è derogato alla regola generale che
prevede il periodo di ammortamento in 5 anni; in considerazione dell’utilizzazione stimata di questa voce si è
ritenuto opportuno effettuare l’ammortamento in quote costanti in base all’effettivo periodo di utilità.
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
- Ramo "Poter"
- Ramo "Castello d'Annone"
- Ramo "Eurotrading"
- Disavanzo da fusione "Eco Logica Italiana S.r.l."
- Ramo "Biogas Volteo"
10%
10%
10%
10%
10%
Si evidenzia che, con atto del 14 novembre 2014, Waste Italia ha definito l’acquisizione dalla correlata Volteo
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento
energetico alimentati a biogas da discarica siti nelle località di Andria (BA), Cavenago d’Adda (LO), Chivasso
(TO), Ghemme (NO), Giovinazzo (BA) e Trivignano (UD). Tale acquisizione ha generato un avviamento di
Euro 7.156.549, che sarà ammortizzato in dieci anni.
La “Differenza di Consolidamento” generatasi in sede di costituzione del Gruppo Waste Italia nel luglio 2008,
pari a originari Euro 137.822 migliaia, è ammortizzata sulla base della presunta utilità economica, che è stata
definita in 20 anni. Nel corso del 2014 Waste Italia ha operato un’emissione obbligazionaria da Euro 200
milioni. Parte delle somme ottenute sono state utilizzate per porre in essere le seguenti operazioni societarie:
 Acquisizione del 100% di Faeco S.r.l. a Euro 27.400 mila;
 Acquisizione del 100% di Geotea S.p.A. (e delle controllate Bossarino S.r.l. e Ecosavona S.r.l) a Euro
60.184 mila;
 Acquisizione del 35% di Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. a Euro 14.400 mila.
Tali operazioni hanno portato all’emersione di una differenza da primo consolidamento complessiva di Euro
142.248 migliaia, quale differenza tra il prezzo d’acquisto comprensivo di oneri accessori e le corrispondenti
frazioni di patrimonio netto acquisite. La differenza da primo consolidamento così emersa è stata quindi
oggetto di analisi al fine di determinare l’allocazione della stessa. Nella tabella sottostante sono riassunti i
risultati di tale analisi (dati espressi in Euro migliaia).
Differenza da primo
consolidamento
Iscrizione a Stato Patrimoniale
Allocato ad attività/passività
Provenienza
Valore
Faeco
22.879
Importi
Lordi
14.717
Effetto Importi
imposte
netti
(4.562)
10.155
Minority SMC
14.219
10.152
(3.147)
Gruppo Geotea
87.612
13.837
Totale
124.710
38.706
Allocato a Differenza da
consolidamento (compresa nella
voce avviamento)
Sviluppo Sinergie
Totale
Totale
generale
8.162
4.562
12.724
22.879
7.005
0
7.214
7.214
14.219
(4.506)
9.331
62.888
15.393
78.281
87.612
(12.215)
26.491
71.050
27.169
98.219
124.710
La differenza da primo consolidamento è stata prioritariamente allocata alle attività/passività delle società
acquisite fino a concorrenza dei rispettivi valori correnti.
Nello specifico, si segnala quanto segue:

per quanto riguarda Faeco e il Gruppo Geotea, si è proceduto a quantificare i valori delle volumetrie
autorizzate residue delle discariche già in coltivazione da parte delle società acquisite che sono stati
allocati alla voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” rispettivamente per Euro 14.717 migliaia
ed Euro 14.537 migliaia e saranno ammortizzati sulla base delle % di riempimento degli invasi gestititi;

con riferimento al Gruppo Geotea è stato anche stanziato un fondo rischi di Euro 700 migliaia per tener
conto delle possibili passività potenziali legate a rischi contrattuali;

infine, relativamente a SMC, un importo di Euro 10.152 migliaia è stata allocato alle immobilizzazioni
materiali in corso in quanto riferibile al progetto impiantistico denominato “WastEnd”.
Nell’allocazione alle attività/passività delle società acquisite si è tenuto conto dei relativi effetti imposte con
conseguente iscrizione di imposte differite per Euro 12.215 migliaia
La differenza da primo consolidamento residua dopo tali allocazioni a singole attività/passività delle società
acquisite è stata iscritta alla voce dell’attivo “Differenza da consolidamento”, attribuendola, sulla base di
valutazioni specifiche, in parte ai progetti di sviluppo e ampliamento del business delle società acquisite e in
parte alle sinergie realizzabili con le altre attività del Gruppo.
Le Differenze da consolidamento così identificate saranno ammortizzate come segue:
- Faeco (Euro 8.162 migliaia): essendo riferibile alle potenzialità connesse all’ampliamento
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
-
-
della discarica di Bedizzole, sarà ammortizzata all’ottenimento dello stesso e in funzione della
% di riempimento delle volumetrie attese;
Gruppo Geotea (Euro 62.888 migliaia): essendo riferibile alle potenzialità connesse agli
ampliamenti delle discariche site a Savona, sarà ammortizzata all’ottenimento degli stessi e in
funzione della % di riempimento delle volumetrie attese;
L’importo rimanente, pari a Euro 27.169 migliaia, sarà, invece ammortizzato in 20 anni a
partire dal 1 gennaio 2015 essendo riferibile alle sinergie attese dall’integrazione delle società
acquisite nel Gruppo Waste Italia.
Si ricorda, infine, che l’acquisizione della società Faeco S.r.l., ha apportato un saldo di Euro 17.538 migliaia
relativo all’avviamento rilevato nella stessa Faeco S.r.l. in seguito all’operazione di fusione inversa per
incorporazione della controllante Faeco Owner S.r.l. occorsa prima dell’acquisizione della stessa da parte di
Waste Italia S.p.A. che viene ammortizzato in 10 anni a partire dal 1° luglio 2014.
In merito alla differenza da consolidamento e alla voce avviamento la società opera con cadenza annuale una
verifica di recuperabilità dei valori iscritti in bilancio (cd. “impairment test”) e provvede qualora ne ricorrono
i presupposti a svalutare i rispettivi valori.
Immobilizzazioni Materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo storico di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di
diretta imputazione, diminuito dalle quote di ammortamento annuali.
L’ammortamento è calcolato secondo un piano sistematico a quote costanti sul valore storico dei cespiti
secondo l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei rispettivi beni e sulla base del criterio
della residua possibilità di utilizzazione.
Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene entra in funzione.
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
 Fabbricati
 Costruzioni leggere
 Impianti e macchinari
3%
10%
5% - 10%
 Attrezzature
10%
 Autoveicoli industriali
10%
 Autovetture
10%
 Cassoni e contenitori
15%
 Mobili e macchine d’ufficio
12%
 Macchine elettroniche
20%
 Discariche
% di riempimento
Nel primo esercizio di utilizzazione, le aliquote economico-tecnico applicate sono ridotte alla metà, salvo una
valutazione analitica per sezione di impianto/bene per i quali si verifichi un intenso utilizzo, in quanto questo
criterio viene ritenuto congruo e rappresentativo del reale deperimento dei beni stessi.
L’ammortamento delle discariche è calcolato in base alla percentuale annua di riempimento delle stesse.
I cespiti completamente ammortizzati restano in bilancio sino al momento in cui sono dismessi o alienati.
I costi di manutenzione ordinaria, di natura non incrementativi, sono portati a carico dell’esercizio in cui sono
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
sostenuti, mediante imputazione al conto economico.
Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti
della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti.
Immobilizzazioni Finanziarie
Le partecipazioni in altre imprese non controllate e/o collegate sono state iscritte al costo di acquisto,
eventualmente rettificato sulla base delle perdite rilevate dalle società partecipate, e perciò esposte ad un valore
inferiore al costo di acquisizione stesso. Relativamente alla partecipazione di collegamento in SETA S.p.A.,
la stessa è valutata con il metodo del “patrimonio netto”.
I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono iscritti al valore nominale ed eventualmente svalutati
in caso di perdite durevoli di valore. Il minor valore non può essere mantenuto negli esercizi successivi se
vengono meno le ragioni della rettifica effettuata.
Rimanenze di magazzino
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, o di fabbricazione, stimato come costo medio
ponderato, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, ed il presumibile valore di realizzazione
desumibile dall’andamento del mercato. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se
vengono meno i motivi che l’hanno generata.
I “lavori in corso su ordinazione” sono valutati con il “metodo dei corrispettivi contrattuali maturati” (o metodo
della percentuale di completamento) che permette di ripartire l’utile negli anni in base allo stato di
avanzamento dei lavori.
Crediti e debiti
I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore
presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo di svalutazione, determinato in base all’effettivo
rischio di inesigibilità e tenendo in considerazione le condizioni economiche generali, di settore e la situazione
specifica dei singoli debitori. I debiti sono esposti al loro valore nominale.
Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono valutate al minore tra il costo di acquisto
maggiorato degli oneri accessori di sottoscrizione e il loro valore di mercato.
Disponibilità liquide
Sono iscritte al valore nominale; i valori indicati per le banche sono stati oggetto di opportuna riconciliazione
con gli estratti conti inviati dagli istituti di credito.
Ratei e risconti
I ratei e i risconti attivi e passivi sono stati valorizzati sulla base del principio della competenza, mediante una
ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi. Per i ratei ed i risconti di durata pluriennale
verranno verificate le condizioni che ne determinano l’iscrizione originaria, adottando nel tempo, se
necessario, le opportune variazioni. Si evidenzia che l’emissione del bond quotato di tipo High Yield per
complessivi Euro 200 milioni, ha generato un disaggio di emissione di Euro 15.412.000, di cui si offre separata
indicazione.
Trattamento di Fine Rapporto lavoro subordinato
E’ iscritto sulla base delle indennità maturate a tutto il 31 dicembre 2015. E’ calcolato in base alle disposizioni
delle leggi vigenti, dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dagli accordi integrativi aziendali, al netto
delle anticipazioni corrisposte. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo indici secondo quanto stabilito
dall’art. 2120 del codice civile.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
La legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto delle regole per il TFR (Trattamento
di fine rapporto) maturando dal 1° gennaio 2007.
Per effetto della riforma della previdenza complementare:
 le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda;
 le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, secondo le
modalità di adesione esplicita o adesione tacita:
a. destinate a forme di previdenza complementare;
b. mantenute in azienda, la quale ha provveduto a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria
istituito presso l’INPS.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite o debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali,
tuttavia, alla chiusura dell’esercizio non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli
stanziamenti riflettono la miglior stima possibile sulla base degli elementi a disposizione.
Si sottolinea che il Gruppo, recependo le indicazioni del nuovo OIC 31, ha provveduto a classificare i cosiddetti
“fondi per recupero ambientale”, relativi ai fondi accantonati per le opere da compiersi nelle fasi di chiusura e
post chiusura delle discariche di proprietà del Gruppo, nella macroclasse B dello stato patrimoniale, tra i Fondi
per rischi e oneri.
Beni Leasing
I beni acquisiti in leasing finanziario sono rilevati in bilancio consolidato secondo il metodo finanziario
previsto dall’OIC n. 17 in quanto maggiormente aderente alla sostanza economica e patrimoniale delle
operazioni.
Impegni, garanzie e rischi
Gli impegni e le garanzie sono indicati nei Conti d’ordine al loro valore contrattuale. I rischi per i quali la
manifestazione di una passività è certa o probabile sono descritti in nota integrativa e vengono accantonati
negli appositi fondi rischi; i rischi per i quali la manifestazione è solo possibili sono descritti in nota Integrativa
senza procedere allo stanziamento del relativo fondo.
Ricavi e costi
I ricavi vengono imputati a conto economico secondo il principio della competenza temporale che, nel caso
dei servizi di raccolta, trasporto e rimozione dei rifiuti, coincide con il momento di effettuazione della
prestazione; nel caso delle attività di smaltimento è rappresentato dall’entrata dei rifiuti presso gli appositi
impianti; nel caso di vendita di materiali coincide con il passaggio della proprietà degli stessi; nel caso di
prestazioni di servizi coincide con l’effettiva resa delle prestazioni.
I ricavi, i proventi, i costi e gli oneri sono stati indicati al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché
delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono all’attività ordinaria limitatamente alla parte avente
natura caratteristica.
Nella voce “Altri ricavi e proventi” sono inclusi i componenti positivi di reddito derivanti unicamente dalla
gestione accessoria e pertanto da operazioni che non rientrano nella gestione caratteristica, finanziaria o
straordinaria.
I costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci sono relativi agli acquisti necessari alla produzione
e/o al commercio dei beni oggetto dell’attività ordinaria d’impresa e sono al netto di resi, sconti, abbuoni,
premi e imposte direttamente connessi con gli acquisti. I costi per servizi sono relativi all’attività ordinaria.
I costi per godimento di beni di terzi si riferiscono ai corrispettivi pagati per il godimento di beni materiali ed
immateriali non di proprietà sociale destinati all’esercizio dell’attività d’impresa.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Gli oneri diversi di gestione hanno natura residuale e comprendono costi ed oneri inerenti alla gestione
ordinaria diversi da quelli classificabili nelle voci precedenti.
Oneri di chiusura e post-chiusura
Sono determinati secondo il criterio della competenza, nel pieno rispetto del principio generale della
correlazione tra costi e ricavi. La metodologia di iscrizione in bilancio degli stessi è basata sulla percentuale
annua di riempimento delle discariche presso le quali sono conferiti i rifiuti rispetto ai volumi disponibili.
Imposte sul reddito correnti e differite
Le imposte correnti sono iscritte per competenza in base alla stima del reddito imponibile calcolato in
conformità alle disposizioni di legge ed alle aliquote in vigore.
Le imposte differite o pagate anticipatamente vengono iscritte sulla base delle differenze di natura temporanea
tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori fiscalmente rilevanti. Se dal calcolo emerge
un debito questo viene iscritto al fondo imposte differite; se ne scaturisce un onere fiscale anticipato, questo
viene iscritto fra i crediti nei limiti della presumibile recuperabilità dello stesso. Più precisamente, le attività
per imposte anticipate connesse alle differenze temporanee deducibili ed alle perdite fiscali, in aderenza al
principio generale della prudenza, sono rilevate rispettivamente in presenza di ragionevole certezza
dell'esistenza, negli esercizi in cui le stesse si riverseranno, di un reddito imponibile non inferiore
all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare, e di imponibili fiscali futuri che potranno assorbire
le perdite riportabili entro il periodo nel quale le stesse sono utilizzabili. Concorrono a determinare la fiscalità
differita anche quelle poste che pur non iscritte nello stato patrimoniale possono produrre effetti fiscali differiti
quali le perdite di esercizio fiscalmente riportabili a nuovo, spese di manutenzione eccedenti i limiti
fiscalmente ammessi e deducibili in futuri esercizi, plusvalenze tassate in più esercizi, ecc. Annualmente, in
sede di stesura del bilancio, si procede alla revisione degli accantonamenti per imposte differite/anticipate per
adeguarle ad eventuali variazioni di imposta intervenute nel corso dell’esercizio.
Attività
B) Immobilizzazioni
I. Immobilizzazioni immateriali
Le “Immobilizzazioni Immateriali” al termine dell’esercizio 2015 risultano pari a Euro 252.278.395 (Euro
262.923.783 al termine dell’esercizio precedente). La composizione e la movimentazione delle singole voci è
così composta:
Descrizione
Costi d’impianto e ampliamento
Variazione
Perimetro
consolidame
nto
88.544
1.254
Valore finale
31/12/14
Incrementi
Decrementi
Svalutazioni
Riclassifiche
Amm.to esercizio
Valore finale
31/12/15
108.707
0
0
0
(67.562)
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
2.201
0
0
0
0
0
(1.100)
1.101
Diritti di brevetto industr. e di utilzz.
opere dell'ingegno
115.620
12.690
40.377
0
0
(104.953)
(15.881)
47.853
Concessioni licenze e marchi
130.942
32.761.236
0
4.105.835
0
0
0
(5.949.517)
30.917.554
Avviamento
218.371.195
(665.295)
0
0
(582.515)
0
(11.059.925)
206.063.460
Di cui Differenza da consolidamento
192.290.852
60.210
0
0
(582.515)
0
(8.263.556)
183.504.991
276.539
0
48.042
0
0
421.590
0
746.171
11.308.450
0
5.450.339
0
0
(204.656)
(2.182.820)
14.371.314
262.923.785
(651.351)
9.753.299
0
(582.515)
111.982
(19.276.805)
252.278.395
Immobilizzazioni in corso
Altre
Totale
La voce comprende principalmente la “Differenza di Consolidamento” (183.505 migliaia di Euro) originatasi
dal processo di consolidamento attuato mediante eliminazione del valore contabile delle partecipazioni
detenute da Waste Italia S.p.A. nelle sue controllate e della corrispondente frazione di Patrimonio Netto.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Nel corso dell’esercizio, in conseguenza al primo consolidamento della società Waste to Water S.r.l. la voce
evidenzia un incremento pari a 60 migliaia di Euro, mentre la svalutazione operata nell’esercizio pari ad Euro
583 migliaia si riferisce per Euro 576 migliaia all’avviamento della controllata Ecoadda S.r.l. svalutato a
seguito della messa in liquidazione della controllata. L’ammortamento di periodo della differenza da
consolidamento risulta pari ad Euro 8.264 migliaia.
Di seguito si offre la composizione della voce “differenza da consolidamento”:
Valore lordo
F.do
Amm.to
Sval.
Valore
netto
di cui
riferibile
allo sviluppo
Primo consol.to Waste Italia in Waste Italia 2
137.822
(50.380)
(855)
86.587
0
Faeco
12.724
(228)
0
12.496
8.162
Minority SMC
7.214
(361)
0
6.853
0
Gruppo Geotea
78.281
(770)
0
77.511
62.888
Waste To Water
60
(2)
0
58
0
236.101
(51.741)
(855)
183.505
71.050
Provenienza
Totale
La quota di goodwill non riferibile allo sviluppo dei siti di messa a dimora di rifiuti di Faeco e dell’ex gruppo
Geotea è ammortizzata in 20 anni a partire dal 1 gennaio 2015.
Parte della differenza di consolidamento generatasi dalle acquisizione del Gruppo Geotea, di Faeco e della
minority di SMC è stata inoltre allocata alle voci “Immobilizzazioni materiali in corso” (per 10.152 migliaia
di Euro) e “Concessioni, licenze e marchi” (per 28.554 migliaia di Euro), quest’ultime da ammortizzare sulla
base delle percentuali di riempimento delle discariche per le quali il Gruppo detiene le relative concessioni per
lo smaltimento di rifiuti, al lordo dei relativi effetti fiscali, di importo rispettivamente pari a 3.147 migliaia di
Euro e 9.069 migliaia di Euro. Nello specifico quanto al saldo allocato a concessioni per Euro 14.717 migliaia
è ammortizzato a partire dal 1 gennaio 2015 sulla base della % di riempimento dell’invaso di Bedizzole e
quanto a Euro 13.837 migliaia sulla base delle % di riempimento degli invasi gestititi dal gruppo Geotea e siti
a Vado Ligure (SV).
Si ricorda, inoltre, che per l’importo residuo, la voce accoglie la “Differenza di consolidamento” generatasi
dal primo consolidamento, nel corso dell’esercizio 2008, di Waste Italia S.p.A. in Waste Italia 2 S.r.l.
(successivamente fusa inversamente in Waste Italia) e delle controllate Smaltimenti Controllati SMC S.p.A.,
Ecoadda S.r.l. Si sottolinea che parte di tale differenza di consolidamento è stata allocata alla voce “Discariche”
e viene ammortizzata sulla base delle percentuali di riempimento delle stesse, mentre la parte allocata a
“Goodwill” viene ammortizzata in 20 anni a partire dal mese di agosto 2008.
La voce “Avviamento”, pari a 22.558 migliaia di Euro, è così dettagliatamente composta:
Descrizione
Ramo “Biogas”
Valore netto
31.12.2014
Incrementi
Var. Perimetro di
Consolidamento
Ammortamenti
Valore netto
31.12.2015
7.096.911
0
0
(715.655)
6.381.256
Disavanzo fusione “Eco Logica Italiana
Srl”
322.053
0
0
(161.026)
161.027
Ramo "Alice"
725.505
0
(725.505)
0
(0)
Ramo "Eurotrading"
307.460
0
0
(63.539)
243.921
Ramo "Ecosistema"
90.000
0
0
(10.000)
80.000
17.538.414
0
0
(1.846.149)
15.692.265
26.080.343
0
(725.505)
(2.796.369)
22.558.469
Ramo "Faeco"
Totale
La voce relativa all’Avviamento generatosi sul ramo “Biogas” pari ad Euro 6.381 migliaia al 31 dicembre
2015 (valore originario Euro 7.157 migliaia da ammortizzare in 10 anni a partire dal 1 dicembre 2014) si
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
riferisce all’Avviamento generatosi nel 2014 a seguito dell’acquisizione con atto del 14 novembre 2014 dalla
correlata Volteo Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di
sfruttamento energetico alimentati a biogas da discarica presso i siti di Cavenago d’Adda (LO), Chivasso (TO),
Giovinazzo (BA), Andria (BA), Trivignano Udinese (UD) e Ghemme (NO).
La voce relativa all’Avviamento generatosi sul ramo “Faeco” apportato per un valore originario pari ad Euro
17.538 migliaia nel 2014 a seguito dell’acquisizione della società e relativo all’avviamento rilevato nella stessa
Faeco S.r.l. a seguito dell’operazione di fusione inversa per incorporazione
L’acquisizione nel 2014 della società Faeco S.r.l., inoltre, ha apportato un saldo di 17.538 migliaia di Euro,
relativo all’avviamento rilevato nella stessa Faeco S.r.l. in seguito all’operazione di fusione inversa per
incorporazione della controllante Faeco Owner S.r.l. occorsa prima dell’acquisizione della stessa da parte di
Waste Italia S.p.A., l’ammortamento dell’esercizio risulta pari ad Euro 1.846 migliaia (valore netto al 31
dicembre 2015 pari ad Euro 15.692 migliaia).
In misura residuale, inoltre, la voce comprende:
 per 161 migliaia di euro il valore netto dalle acquisizioni del ramo d’azienda “Eco Logica Italiana
S.r.l.”;
 per 244 migliaia di Euro l’avviamento derivante dall’acquisizione del ramo d’azienda “Eurotrading”
effettuato nell’esercizio 2010;
 per 80 migliaia di Euro al valore attribuito a “Ecosistema S.r.l.” durante il processo di fusione per
incorporazione della stessa in Smaltimenti Controllati SMC S.p.A., avvenuta al termine dell’esercizio
2013. Si sottolinea che tale voce, a partire dall’esercizio 2014, è sottoposta ad un processo di
ammortamento del 10% annuo.
La voce relativa all’Avviamento generatosi sul ramo “Alice” pari ad Euro 726 migliaia nel 2014 ha subito un
completo azzeramento nel corso del 2015 a seguito della cessione di Alice Ambiente alla correlata Waste to
Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) e conseguente uscita dal perimetro di consolidamento.
A fine esercizio sia il valore dell’avviamento che la differenza da consolidamento sono stati sottoposti ad una
verifica di recuperabilità da parte di un esperto indipendente senza che da ciò emergesse la necessità di operare
svalutazioni in merito.
Il valore d’uso del capitale investito netto consolidato è stato determinato partendo dalle seguenti determinanti:
 Flussi finanziari rinvenienti dal piano 2016-2020 approvato dalla società a marzo 2016;
 Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e
per l’attività di messa a dimora di rifiuti;
 Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente
al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita
sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di
mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita;
 Il tasso di crescita perpetua (g) applicato ai flussi generabili successivamente al periodo di proiezione
esplicita è stato fissato pari a 1%;
 Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” desunto da un panel di comparables. Il
tasso di attualizzazione per l’esercizio 2015 è risultato pari a 7,5% (nel 2014 il tasso era pari al 6,6%).
Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti
di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC al fine
di riflettere la maggiore rischiosità dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state
previste per gli asset non in place, che si prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di
Piano.
Le risultanze complessive del test di impairment svolto rispetto agli avviamenti ed al valore di iscrizione delle
partecipazioni hanno restituito un valore recuperabile consolidato al lordo delle minorities (c.d. “Value in use”)
del Gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. di 301.040 migliaia di Euro (di cui Euro 113 migliaia per
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
iniziative di sviluppo) a fronte di un valore del Capitale Investito Netto (CIN) consolidato pari a 277.331
migliaia di Euro.
L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di
uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore della controllata in continuità in coerenza con la scelta
degli Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità. Infatti la tenuta del valore di carico della
partecipazione in Waste Italia è subordinata al rispetto del nuovo Piano Industriale connesso anche all’atteso
buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione del Bond Waste.
Tale rinegoziazione risulta infatti necessaria in quanto l’attuale peso de Bond Waste potrebbe influenzare in
modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo Waste Italia ai sensi di Piano, non potendosi
escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe:
1. sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la
capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento (come
nel caso del progetto WastEnd, che rappresenta una significativa parte del valore terminale definito
all’interno del test di impairment, la cui finanziabilità è garantita anche dalla prospettata
rinegoziazione);
2. limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso
del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative
o per cogliere opportunità di business;
3. limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la
riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori.
La voce “Concessione, licenze, marchi e diritti simili”, pari a 30.918 migliaia di Euro (32.761 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2014) comprende:
 Euro 23.608 migliaia (Euro 29.255 migliaia lo scorso esercizio) riferibili all’allocazione di parte della
differenza di primo consolidamento delle partecipazioni acquisite lo scorso esercizio, il decremento
rispetto al valore dell’esercizio precedente è interamente imputabile all’ammortamento dell’esercizio;
 Euro 7.311 migliaia, riferibili al valore netto dei diritti allo smaltimento di rifiuti presso discariche
acquisiti da terzi. Al riguardo nel corso dell’esercizio 2015 si evidenziano incrementi complessivi pari
a 4.106 migliaia di Euro a seguito dell’acquisto nell’esercizio di diritti allo smaltimento, che per 2.090
migliaia di Euro sono relativi al diritto allo smaltimento di 22.000 tonnellate presso la discarica di
Chivasso Zero della correlata Seta Spa e per 2.013 migliaia di Euro riguardano il diritto allo
smaltimento di circa 26.667 tonnellate presso la discarica di Bedizzole. Si sottolinea che i diritti in
questione vengono ammortizzati sulla base della percentuale di riempimento dell’anno, ottenuta come
rapporto tra le tonnellate conferite e le tonnellate disponibili acquisite.
La voce “Altre immobilizzazioni Immateriali”, pari a 14.371 migliaia di Euro (11.309 migliaia di Euro al 31
dicembre 2014), comprende principalmente:
 Euro 7.090 migliaia, di oneri capitalizzati lo scorso esercizio per l’emissione del Prestito
Obbligazionario quotato. Tali oneri vengono ammortizzati sulla base della durata dello stesso, che è
pari a 5 anni (scadenza il 15 novembre 2019). L’ammortamento di periodo è risultato pari a 1.656
migliaia di Euro. Il valore originario capitalizzato lo scorso esercizio risulta essere pari ad Euro 8.747
migliaia;
 Euro 5.100 migliaia, relativi all’iscrizione (a seguito della cessione della società Alice Ambiente) dei
progetti connessi alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nel Comune di
Cavaglià (BI). L’iniziativa prevede la realizzazione di ulteriori spazi per all’incirca 2,2 Milioni di metri
cubi di volumetrie;
 Euro 133 migliaia di un diritto di servitù su una porzione terreni che insistono nei pressi della discarica
di Cavenago d’Adda (LO), la cui titolarità è in capo alla società Immobiliare Marconi e C. s.a.s. in
liquidazione. Al fine di ottemperare alla prescrizioni del rinnovo AIA ottenuto il 24 febbraio 2014, è
stato costituito un diritto di servitù propedeutico al mantenimento di un pioppeto, per la durata di 35
anni, che garantisca la copertura visiva della discarica. L’ammortamento è sviluppato sulla medesima
durata.
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La voce “Costi di impianto e di ampliamento”, pari a 131 migliaia di euro, accoglie le spese notarili relative
alla costituzione delle società del gruppo e quelle riguardanti le successive modifiche statutarie.
II. Immobilizzazioni materiali
Le “Immobilizzazioni Materiali” al termine dell’esercizio risultano pari a Euro 60.868.228 (Euro 71.128.938
nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industr. e
commerciali
Altri Beni
Immobilizz. in
corso
Totali
Valore lordo
10.281.006
38.670.548
1.986.987
117.189.258
18.982.222
187.110.021
F.do Ammortamento
(2.745.131) (19.643.920)
(1.563.110)
(91.601.277)
0
(115.553.438)
F.do Svalutazione
(14.646)
(349.441)
(6.575)
(28.982)
(28.000)
(427.644)
7.521.229
18.677.187
417.301
25.558.999
18.954.222
71.128.938
Incrementi
25.060
2.638.252
91.178
2.154.752
1.494.007
6.403.249
Variazione perimetro di
consolidamento
(3.055)
(664)
(682)
(1.873.649)
0
(1.878.050)
Decrementi
0
(74.480)
0
(104.126)
(253.780)
(432.385)
Variazioni Fondo
0
0
0
136.089
0
136.089
Riclassifiche
0
175.200
0
(57.976)
233.890
351.114
Giroconti da Immobilizzi in corso
0
105.273
0
4.396.475
(4.501.748)
0
(290.419)
(3.822.372)
(91.478)
(8.655.295)
0
(12.859.564)
(1.860)
(29.661)
(23.525)
(477.757)
(1.448.362)
(1.981.165)
7.250.955
17.668.736
392.795
21.077.513
14.478.229
60.868.228
Valore lordo
10.303.011
41.514.130
2.077.482
121.704.734
15.954.592
191.553.948
F.do Ammortamento
(3.035.550) (23.466.292)
(1.654.588)
(100.120.483)
0
(128.276.913)
(30.100)
(506.739)
(1.476.362)
(2.408.809)
Valore Iniziale netto
Ammortamenti
Svalutazioni
Valore finale netto
F.do Svalutazione
(16.505)
(379.102)
La voce “Terreni e Fabbricati”, pari a 7.250 migliaia di Euro, nel corso dell’esercizio evidenzia un decremento
netto di 271 migliaia di Euro, imputabile sostanzialmente all’effetto dell’ammortamento di periodo. Gli
incrementi dell’esercizio pari ad Euro 25 migliaia sono ascrivibili alla controllante Waste Italia S.p.A. per 11
migliaia di Euro ed alla controllata Ecosavona S.r.l. per 7 migliaia di Euro.
La voce “Impianti e macchinari”, pari a 17.669 migliaia di Euro, rappresenta il valore netto degli impianti del
Gruppo utilizzati sia per le attività poste in essere nelle diversi fasi della filiera di cui consta la “gestione dei
rifiuti”, quali raccolta, selezione, cernita, trattamento e triturazione, che per le attività che si affiancano a
queste, come lo sfruttamento del biogas e degli impianti fotovoltaici e la produzione di CSS.
Il decremento netto verificatosi nella voce risulta pari ad 1.008 migliaia di Euro ed è principalmente riferibile
a:
 incrementi per 2.638 migliaia di Euro, ascrivibili principalmente per 813 migliaia di Euro all’acquisto
di nuovi impianti e macchinari di cogenerazione e per Euro 1.517 migliaia, alla realizzazione di un
impianto di trattamento per la discarica di proprietà della controllata Ecosavona S.r.l.;
 riclassifiche dalle Immobilizzazioni Immateriali per Euro 175 migliaia, riferite alla riclassificazione
del “Diritto di opzione sui beni in leasing” dovuta al riscatto del bene “Modulo di cogenerazione
mod.Ecomax 6 Bio potenza elettrica 625 KWE” oggetto di un contratto di leasing volturato nel 2014
a seguito all’acquisizione del Ramo Biogas dalla correlata Volteo Energie S.p.A.;
 ammortamenti dell’esercizio pari ad 3.822 migliaia di Euro.
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La voce “Attrezzature industriali e commerciali”, pari a 393 migliaia di Euro, si decrementa di Euro 24 migliaia
rispetto al 2014 sostanzialmente per effetto di:
 acquisizione di nuove attrezzature per 91 migliaia di Euro;
 ammortamenti di periodo pari ad 91 migliaia di Euro;
 svalutazioni operate nell’esercizio per 24 migliaia di Euro.
La voce “Altri beni”, pari a 21.078 migliaia di Euro, comprende principalmente il valore netto delle discariche
di proprietà del Gruppo (13.005 migliaia di Euro) e dei veicoli, autocarri, mezzi di trasporto, cassoni e
contenitori utilizzati per lo svolgimento delle attività ordinarie (7.887 migliaia di euro). Il decremento netto
verificatosi nella voce si attesta al 31 dicembre 2015 ad 4.475 migliaia di Euro e risulta ascrivibile ai seguenti
effetti combinati:
 incrementi pari ad 2.155 migliaia di Euro, principalmente riferibili per 1.807 migliaia di Euro ai lavori
effettuati sulle discariche di proprietà delle controllate Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l. e per 278
migliaia di Euro all’acquisto di cassoni e contenitori per l’attività di raccolta dei rifiuti;
 decrementi dovuti alla Variazione del perimetro di consolidamento per 1.874 migliaia di Euro,
interamente riferibili all’uscita dal perimetro di consolidamento di Alice Ambiente, ceduta alla parte
correlata Waste to Water S.r.l. (ora Aker S.r.l.) nel corso del mese di marzo 2015;
 giroconti dalle Immobilizzazioni in corso per 4.396 migliaia di Euro, che si riferiscono principalmente
per 2,5 milioni di Euro ai lavori ultimati nel corso del 2015 relativi al piazzale e all’impianto di
trattamento in capo alla controllata Ecosavona S.r.l., oltre ad 1,8 milioni di Euro di giroconto dei costi,
in capo alla controllata Faeco S.p.A., relativi all’approntamento e realizzazione del primo sub lotto
della vasca 2E, entrata in funzione nel corso dell’anno;
 ammortamenti dell’esercizio per 8.655 migliaia di Euro;
 svalutazioni per 478 migliaia di Euro, riferibili per 457 migliaia di Euro, all’avviamento allocato a
discarica della controllata Ecoadda, operato nel 2015 a seguito della messa in liquidazione della
società.
La voce “Immobilizzazioni materiali in corso”, pari a 14.478 migliaia di Euro (18.954 migliaia di Euro al 31
dicembre 2014), nel corso dell’esercizio evidenzia un decremento netto pari a 4.476 migliaia di Euro, dovuto
principalmente a quanto di seguito indicato:
 per 4.501 migliaia di Euro a giroconti alle immobilizzazioni materiali di proprietà (altri beni per Euro
4.396 migliaia ed impianti e macchinari per 105 migliaia di Euro), per i beni in corso entrati in funzione
nell’esercizio come meglio sopra esposto;
 per 1.448 migliaia di Euro a svalutazioni, principalmente riferibili alla svalutazione di oneri connessi
a progetti in sviluppo non più perseguibili.
III. Immobilizzazioni finanziarie
La voce “Immobilizzazioni Finanziarie” al termine dell’esercizio ammonta complessivamente a Euro
30.223.118 (Euro 21.961.371 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole
voci è così rappresentata:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Variazione
1) Partecipazioni:
d) in Imprese Collegate
7.342.611
2.018.122
5.324.489
11.200
1.200
10.000
- esigibili entro l'esercizio successivo
887.715
1.635.828
(748.113)
- esigibili oltre l'esercizio successivo
0
751.388
(751.388)
d) in Altre Imprese
2) Crediti:
c) Verso controllanti
d) Verso altri
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- esigibili entro l'esercizio successivo
7.432.407
13.392.948
(5.960.541)
- esigibili oltre l'esercizio successivo
14.549.186
4.161.885
10.387.301
30.223.118
21.961.371
8.261.747
Totale
La voce “Partecipazioni in imprese collegate”, pari a 7.343 migliaia di Euro, si riferisce alla Partecipazione
detenuta nella società S.E.T.A. S.p.A. Nel corso dell’esercizio la voce evidenzia un incremento di 5.324
migliaia di Euro, relativo per Euro 5.311 migliaia all’acquisizione avvenuta nel corso dell’esercizio di
un’ulteriore quota partecipativa nella società, che al 31 dicembre 2015 risulta essere del 49%, nel rispetto di
quanto pattuito in data 27 marzo 2014, tramite apposito “Contratto di Investimento” sottoscritto con i Soci
pubblici di SETA S.p.A. e con il Consorzio Bacino 16. Nello specifico nel corso dell’esercizio SMC ha
sottoscritto un aumento di capitale sociale in Seta S.p.A., alla stessa riservato, di ammontare complessivo pari
a Euro 5.311.252, di cui nominali Euro 4.463.237 ed Euro 848.015 a titolo di sovrapprezzo, sino ad arrivare al
49% del capitale sociale.
L’acquisto di tale partecipazione risulta propedeutico ai seguenti obiettivi:
 consolidare la presenza sul territorio;
 completare la filiera della gestione dei rifiuti sulla discarica “Chivasso 0”;
 attivare una gestione con logiche privatistiche su un servizio di carattere pubblico, che porterà utili
alla società (efficienza) e comporterà lo sfruttamento di economie di scala con il Gruppo Waste Italia;
 avere la visione da attori interni del “Servizio Metropolitano”, così come previsto dagli Enti preposti.
Incide inoltre un incremento di 13 migliaia di Euro verificatosi nel valore della partecipazione a seguito della
valutazione ad Equity operata sulla stessa al 31 dicembre 2015, i cui effetti sono riflessi nel conto economico
consolidato.
La Partecipazione in altre imprese, pari a 11 migliaia di Euro, fa riferimento alla partecipazione nel Consorzio
“Varese nel cuore”, società consortile proprietaria della Pallacanestro Varese e alla costituzione di società
Farthan Società Consortile a r.l acquisito il 10% pari a Euro 5.000 ed Ambiente 2.0 Consorzio Stabile acquisito
il 1% pari a Euro 5.000.
Si riportano di seguito le informazioni della società controlla riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015:
Descrizione
Sede
S.E.T.A. S.p.A.
Settimo
Torinese
Capitale
sociale
12.378.237
Utile/Perdita
di periodo
183.226
Patrimonio
netto
10.909.301
Quota %
posseduta
direttamente
49%
Pro-quota
Patrimonio netto
5.345.557
Valore di
bilancio
7.342.611
Il maggior valore rispetto alla frazione di Patrimonio Netto risultante dall’ultimo bilancio delle società
controllata, trova giustificazione nell’attesa di reddito in relazione alla particolare attività esercitata dalla
stessa. A supporto di quanto sopra descritto, la società ha svolto opportuna verifica di recuperabilità attraverso
esercizi separati di impairment test che non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazione. Si
segnala che nell’ambito della valutazione ad equity della collegata la differenza di primo consolidamento della
partecipazione è stata allocata al valore di carico della partecipazione ed ammortizzata in quote costanti per un
periodo di 20 anni.
I “Crediti verso Controllanti”, pari ad 888 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (Euro 2.387 migliaia lo scorso
esercizio) si riducono principalmente per effetto dell’estinzione nel corso dell’esercizio della posizione di
credito vantata sul c/c di corrispondenza di Waste Italia S.p.A. verso la controllante Waste Italia Holding S.r.l.
(1.586 migliaia di Euro) a seguito di compensazione operata nell’esercizio di partite debitorie/creditorie con
la stessa, oltre al rimborso anticipato del finanziamento a lungo termine di Waste Italia S.p.A. con la
controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari ad 751 migliaia di Euro.
I “Crediti verso Altri”, risultano pari a 21.982 migliaia di Euro, di cui 14.549 migliaia di Euro esigibili oltre
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l’esercizio successivo. La voce accoglie principalmente:
 9.658 migliaia di Euro di crediti finanziari verso la società correlata Ecoema S.r.l;
 2.737 migliaia di Euro di crediti verso società di factoring, relativi a cessioni pro-soluto di crediti;
 500 migliaia di Euro di crediti verso la società correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) per un
finanziamento attivo concessa alla stessa da Waste Italia S.p.A., sul quale nel corso dell’esercizio sono
maturati interessi attivi pari a Euro 20 migliaia in forza dell’applicazione di un tasso di interesse pari
all’EURIBOR 1M+4,00%;
 3.758 migliaia di Euro di crediti finanziari esigibili oltre l’esercizio successivo verso la società
correlata Alice Ambiente S.r.l. emersi a seguito della cessione della partecipazione nella stessa a Waste
to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) avvenuta nel mese di marzo del 2015;
 1.300 migliaia di Euro relativi alla caparra confirmatoria per l’acquisto di una partecipazione totalitaria
in una società con sede in provincia di Bergamo che dovrà realizzare e gestire una discarica da circa
2,2 milioni di tonnellate;
 500 migliaia di Euro si riferiscono al credito finanziario vantato dalla controllata Waste to Water S.r.l.
nei confronti della società Lafumet, quale anticipo di parte del prezzo del potenziale acquisto del ramo
d’azienda, ipotesi prevista dallo stesso contratto di affitto per l’utilizzo del ramo stipulato in data 22
maggio 2015;
 crediti per depositi cauzionali verso fornitori vari per 667 migliaia di Euro.
C) Attivo circolante
I. Rimanenze
Le rimanenze finali dell’esercizio ammontano ad Euro 4.438.923 (Euro 3.894.033 nel precedente esercizio).
La relativa composizione e movimentazione è qui sotto schematizzata:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Variazione
Materie prime e di consumo
1.436.989
1.431.541
5.448
Lavori in corso su ordinazione
2.898.818
2.206.881
691.937
103.116
255.611
(152.495)
4.438.923
3.894.033
544.890
Acconti
Totale
Le rimanenze di “Materie prime e di consumo”, pari a 1.437 migliaia di Euro, fanno principalmente riferimento
all’acquisto di materiale geosintetico che verrà utilizzato per le attività di copertura del sito di Chivasso (TO),
oltre al materiale da utilizzare in lavori presso i siti di smaltimento di rifiuti di Bedizzole (BS) e Boscaccio
(SV).
Le rimanenze di lavori in corso su ordinazione, pari a 2.899 migliaia di Euro, si riferiscono:
 per 2.721 migliaia di Euro all'attività di realizzazione della commessa “Chivasso Zero” avente come
controparte la società collegata SETA S.p.A. ed il cui corrispettivo viene regolato sulla base di un
valore per tonnellata conferita soggetto a rivalutazione. Tali rimanenze sono valutate con il “metodo
dei corrispettivi contrattuali maturati” (metodo della percentuale di completamento). A riguardo della
succitata commessa si segnala che verrà formalizzata al committente una richiesta di conguaglio
convenzionale per la riduzione volumetrica della discarica di Chivasso 0, elemento posto alla base del
valore contrattuale della stessa;
 per 74 migliaia di Euro al progetto per il completamento della procedura di autorizzazione per la
realizzazione di un impianto di valorizzazione organica RSU da realizzarsi in località Cascina Cavalli,
in provincia di Pavia.
II. Crediti
I crediti compresi nell’attivo circolante ammontano ad Euro 74.057.789 (Euro 89.014.347 nel precedente
esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
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Descrizione
31/12/2015
Verso clienti
31/12/2014
Variazione
51.079.745
59.802.988
(8.723.243)
Verso imprese controllanti
4.057.821
4.437.104
(379.283)
Verso Imprese collegate
2.155.527
0
2.155.527
Crediti tributari
983.274
1.204.183
(220.909)
Imposte anticipate
3.133.043
4.216.410
(1.083.367)
Verso imprese consociate e correlate
6.720.087
4.475.109
2.244.978
Verso altri debitori
5.928.292
14.878.553
(8.950.261)
74.057.789
89.014.347
(14.956.558)
Totale
Il saldo della voce viene esposto al netto del fondo svalutazione crediti, di cui si riporta di seguito la
movimentazione dell’esercizio:
Descrizione
31/12/2014
Accantonamenti
Utilizzi/rilasci
31/12/2015
Fondo svalutazione crediti
2.471.458
946.551
(2.431)
3.415.578
Totale
2.471.458
946.551
(2.431)
3.415.578
L’accantonamento effettuato al 31 dicembre 2015 al fondo svalutazione crediti risulta essere pari ad Euro 947
migliaia ed è stato determinato dall’analisi periodica di controllo e di monitoraggio dei rischi di credito e
tenendo conto delle tempistiche di incassabilità dei crediti e degli eventi occorsi nell’esercizio.
I “Crediti verso clienti”, pari a 51.080 migliaia di Euro (59.803 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014),
evidenziano un decremento 8.723 migliaia di Euro, principalmente dovuto della riduzione avvenuta
nell’esercizio dei crediti vantati dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. verso la società SETA
S.p.A. a seguito dell’esecuzione di un processo di rinegoziazione delle posizioni debitorie della stessa divenuto
esecutivo nel 2015 e della riclassifica del saldo relativo alla gestione corrente del credito residuo al 31 dicembre
2015 nella voce “Crediti verso società Collegate” a seguito dell’acquisizione di un’ulteriore quota partecipativa
nella società, che al 31 dicembre 2015 risulta essere del 49%.
I “Crediti verso controllanti”, pari a 4.058 migliaia di Euro (4.437 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014),
comprendono principalmente crediti verso le controllanti Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Waste Italia
Holding S.p.A. rispettivamente per l’adesione di parte delle società del Gruppo al regime di Consolidato
Fiscale Nazionale ai fini Ires (2.423 migliaia di Euro) e di IVA di Gruppo (270 migliaia di Euro). Il saldo
comprende infine crediti verso la controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A. per 1.191 migliaia di Euro
principalmente riferibili ai servizi connessi alle attività svolte per il realizzo di opere nell’ambito del settore
ambientale, che hanno portato nel corso del presente esercizio, tra l’altro, all’aggiudicazione di una gara
internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo
(Albania).
I “Crediti verso collegate”, pari a 2.156 migliaia di Euro (zero migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), sono
rappresentati dai crediti verso la società SETA S.p.A., sorti nell’ambito dell’esecuzione dei servizi ambientali
svolti nell’interesse della stessa, divenuta collegata a seguito dell’acquisizione avvenuta nel corso
dell’esercizio di un’ulteriore quota partecipativa nella società, che al 31 dicembre 2015 risulta essere del 49%.
Al 31 dicembre 2014 i crediti nei confronti della società Seta S.p.A. (classificati tra i crediti commerciali)
ammontavano a complessivi Euro 11.227 migliaia, di cui Euro 2.689 migliaia riferibili alla gestione corrente,
mentre per restanti Euro 8.538 migliaia relativi alla quota residua dei crediti storicamente vantati dalla società
in forza dei quali alla fine del 2012 SETA S.p.A. aveva instaurato un processo di rinegoziazione del debito
stesso. Ad ulteriore supporto della recuperabilità del credito vantato nei confronti di SETA S.p.A., infine, si
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
riporta che, in data 27 gennaio 2015, il Tribunale di Torino ha condannato SETA S.p.A. e Consorzio Bacino
16, in solido tra loro, al pagamento a favore di SMC di oltre Euro 4 milioni oltre agli interessi moratori e che
tale sentenza è diventata esecutiva in data 3 marzo 2015. In forza di tale sentenza è stato posto in essere un
piano di rientro che la collegata sta onorando.
I “Crediti per imposte anticipate” sono pari a 3.133 migliaia di Euro (4.217 migliaia di Euro al 31 dicembre
2014). I dettagli relativi alla composizione del saldo vengono forniti nella sezione "Fiscalità anticipata e
differita".
I “Crediti verso correlate e verso altri debitori”, pari a 12.648 migliaia di Euro (Euro 19.354 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2014), accolgono crediti di diversa natura vantati nei confronti di società correlate (6.720
migliaia di Euro) e verso terzi (5.928 migliaia di Euro). Gli importi maggiormente significativi sono di seguito
riportati:
 crediti vantati verso la correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) per 5.015 migliaia di Euro
sostanzialmente riferibili alla vendita spazi in logica Take or pay (per un totale di 120.000 tonnellate
nella discarica di Albonese) avvenuta nel corso dell’esercizio. Parte del credito originario di Euro
9.000 mila è stato ceduto alla controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A.. Il credito sorto da tale
cessione, pari a Euro 4.000 mila, è stato poi compensato con debiti di natura finanziaria in essere con
la controllante indiretta;
 crediti vantati verso la correlata Alice Ambiente, per 1.335 migliaia di Euro sostanzialmente riferibili
alla rifatturazione dei costi sostenuti per la gestione della discarica di Alice Castello;
 crediti verso Daneco Impianti S.r.l., pari a 940 migliaia di Euro, relativi principalmente al riaddebito
degli Impianti del noleggio dei mezzi utilizzati da questa per lo svolgimento delle proprie attività
presso la discarica di Mariano Comense (CO);
 crediti per anticipi a fornitori pari a 2.056 migliaia di Euro, decrementatisi di Euro 8.524 migliaia
rispetto al 31 dicembre 2014 per effetto delle fatture contabilizzate nell’esercizio. Il saldo al 31
dicembre 2014 pari ad Euro 10.580 migliaia comprendeva principalmente pagamenti anticipati per le
consulenze prestate da diversi professionisti nell’ambito dell’operazione di emissione del Prestito
Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni;
 per 452 migliaia di Euro a crediti per certificati verdi ascrivibili alla controllata Ecosavona S.r.l.
Tra le altre sottovoci si rilevano crediti di diversa natura verso le correlate Ecoema S.r.l. (Euro 63 migliaia),
Innovatec S.p.A. (Euro 15 migliaia), Bensi 3 S.r.l. (Euro 46 migliaia); Volteo Energie S.p.A. (Euro 205
migliaia) e SEI Energia S.p.A. (Euro 7 migliaia) e crediti verso le società Area Sud Milano S.p.A. (Euro 270
migliaia).
Crediti - Distinzione per scadenza e area geografica
Nella seguente tabella vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei crediti per scadenza.
Descrizione
Entro i 12 mesi
Verso clienti
Oltre i 12 mesi
Oltre i 5 anni
Totale
51.085.697
0
0
51.085.697
Verso imprese controllanti
4.057.821
0
0
4.057.821
Verso imprese collegate
2.155.527
0
0
2.155.527
Crediti tributari
983.274
0
0
983.274
Imposte anticipate
634.095
2.498.948
0
3.133.043
Verso imprese consociate e correlate
6.720.087
0
0
6.720.087
Verso altri debitori
5.928.292
0
0
5.928.292
71.558.841
2.498.948
0
74.063.741
Totale
Tutti i crediti presenti in bilancio sono vantati esclusivamente nei confronti di soggetti italiani posto che la
società opera prevalentemente in Lombardia, Piemonte e Liguria.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Il saldo relativo alle Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni al 31 dicembre 2015 risulta
pari ad Euro 39.074 e si riferisce alle Azioni nel capitale della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.
possedute da Waste Italia S.p.A. La voce non presenta variazioni rispetto al 2014.
IV. Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide ammontano ad Euro 2.614.265 (Euro 8.777.647 nel precedente esercizio). Le
disponibilità liquide comprendono i saldi attivi dei conti correnti bancari e l’esistenza di cassa alla data di
chiusura dell’esercizio. Di seguito si riporta la movimentazione evidenziata nell’anno:
Descrizione
31/12/2015
Depositi bancari e postali
Denaro e altri valori in cassa
Totale
31/12/2014
Variazione
2.597.398
8.758.376
(6.160.978)
16.867
19.271
(2.404)
2.614.265
8.777.647
(6.163.382)
D) Ratei e risconti attivi
I ratei e risconti attivi ammontano ad Euro 16.343.606 (Euro 19.817.471 nel precedente esercizio). La
composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Variazione
Risconti su Premi assicurativi
48.464
0
48.464
Risconti su Spese fideiussorie
2.513.675
2.656.161
(142.486)
20.939
60.351
(39.412)
11.966.468
15.048.868
(3.082.400)
1.794.060
2.052.091
(258.031)
16.343.606
19.817.471
(3.473.865)
Risconti su Affitti
Disaggio di emissione
Risconti Diversi
Totale
Il decremento dell’esercizio, pari a 3.474 migliaia di Euro, è relativo principalmente all’ammortamento operato
nell’esercizio (coerentemente con la durata del Prestito Obbligazionario al quale si riferisce che prevede
scadenza il 15 novembre 2019) del Disaggio di Emissione contabilizzato nel 2014 a seguito dell’emissione del
Prestito Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni.
Tra le altre sottovoci si rilevano principalmente risconti attivi di costi fideiussori (2.514 migliaia di Euro), il
cui saldo non risulta aver subito variazioni significative rispetto allo scorso esercizio.
Passività
A) Patrimonio Netto del gruppo
Il Patrimonio Netto di Gruppo al 31 dicembre 2015 ammonta ad Euro 42.135.682 (Euro 80.696.395 nel
precedente esercizio) e risulta così composto:
Descrizione
31/12/2015
31/12/2014
Delta
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Capitale sociale
10.309.280
10.309.280
0
589.378
589.378
0
91.701.963
91.510.127
191.836
Utili/Perdite esercizi precedenti
(21.712.390)
0
(21.712.390)
Risultato d'esercizio
(38.752.549)
(21.712.390)
(17.040.159)
42.135.682
80.696.395
(38.560.713)
Riserva Legale
Altre Riserve
Patrimonio Netto di gruppo
La variazione occorsa nell’esercizio si riferisce principalmente al riporto a nuovo della perdita consolidata del
2014. Il Capitale Sociale della capogruppo Waste Italia S.p.A. è pari a Euro 10.309.280, risulta interamente
sottoscritto e versato, ed è costituito da n. 10.309.280 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1 cadauna.
La composizione della voce “Altre riserve” è riportata nella tabella di seguito riportata:
Descrizione
Versamenti in conto capitale
31/12/2015
31/12/2014
Delta
4.000.000
4.000.000
0
Versamenti in conto futuro aumento di capitale
39.500.000
39.500.000
0
Avanzo di Fusione
51.839.278
51.839.278
0
Riserva di consolidamento
(3.637.315)
(3.829.151)
191.836
Totale
91.701.963
91.510.127
191.836
La voce “Altre Riserve” pari ad 91.702 migliaia di Euro comprende la riserva per versamento soci in conto
futuro aumento di capitale pari ad 39.500 migliaia di Euro riferita alla contribuzione operata nel 2014 dalla
controllante Waste Italia Holding (c.d. “Equity Contribution”), al fine di rispettare gli obblighi connessi
all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, così come definito all’interno dell’Offering Memorandum
del “Bond Waste Italia”.
Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato di Waste Italia S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato
consolidato di gruppo:
Valori in migliaia di Euro
Bilancio d'esercizio Waste Italia S.p.A.
Patrimonio Netto
31/12/2015
Risultato di periodo 31/12/2015
44.757
(40.063)
(130.834)
4.944
Effetto Leasing Finanziario
2.578
(414)
Effetto Eliminazione Margine commessa ICT
(204)
(204)
Eliminazione Svalutazione Partecipazioni
3.364
3.364
122.460
(6.390)
15
13
42.135
(38.750)
Valutazione contabile delle partecipazioni eliminate a fronte della
corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate
Ammortamento/Svalutazione Differenze di consolidamento
Altre rettifiche di Consolidamento
Patrimonio Netto/Risultato consolidato di Gruppo
Patrimonio Netto/risultato di terzi
Patrimonio Netto/Risultato consolidato
2.982
45.117
1.152
(37.599)
Le “Altre rettifiche di consolidamento” si riferiscono agli effetti della valutazione ad Equity della
Partecipazione detenuta dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati nella collegata SETA S.p.A..
Al 31 dicembre 2015 il Patrimonio Netto di terzi, pari a 2.982 migliaia di Euro, è composto dalla quota di
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
patrimonio di spettanza dei terzi azionisti, che, in riferimento alla controllata Ecoadda S.r.l., sono rappresentati
dai soci EAL Energia e Ambiente Lodigiana S.p.A. e L.G.E. S.r.l., mentre per quanto riguarda la controllata
Ecosavona S.r.l. è rappresentato dal Comune di Vado Ligure.
Prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto consolidato:
Capitale
Sociale
Valori in euro
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2013
Destinazione risultato
Versamenti in c/capitale
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014
Destinazione risultato
Versamenti in c/capitale
Altri movimenti di P.N.
Utile (perdita) del periodo
Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015
10.309
Riserva
legale
Totale
Totale
Riserva di
Utile
Totale
Utile perdite a
Patrim onio Patrimonio
consolidam en
perdite
Patrim onio
nuovo
netto di
netto di
to
d'esercizio
netto
gruppo
terzi
62.868
(3.191)
0
(7.950)
62.625
625
63.251
Altre
Riserve
589
(7.950)
39.500
921
10.309
589
95.339
7.950
0
39.500
283
(21.712)
80.696
(638)
(3.829)
0
(21.712)
(21.712)
(21.712)
21.712
(21.712)
(38.753)
(38.753)
0
0
192
(38.753)
42.135
192
10.309
589
95.339
(3.637)
2.453
(49)
3.029
0
(1.200)
1.153
2.982
0
39.500
2.736
(21.762)
83.725
0
0
(1.008)
(37.599)
45.117
B) Fondi per rischi e oneri
I “Fondi per rischi ed oneri” al 31 dicembre 2015 risultano pari a Euro 70.217.250 (Euro 77.084.035 nel
precedente esercizio). Di seguito si riporta la composizione e la movimentazione che la voce ha evidenziato
nel corso dell’esercizio:
Descrizione
Saldo
iniziale
Acc.ti
dell'esercizio
Decrementi
dell'esercizio
Variazione
perimento
consolidamento
Altri
movimenti
Saldo finale
Variazione
Fondo imposte differite
14.232.856
0
(3.134.815)
0
0
11.098.041
(3.134.815)
Fondi chiusura e post
chiusura
55.458.781
9.081.925
(11.960.917)
(231.875)
1.376.600
53.724.514
(1.734.267)
7.392.398
3.627.699
(5.625.402)
0
0
5.394.695
(1.997.703)
77.084.035
12.709.624
(20.721.134)
(231.875)
1.376.600
70.217.250
(6.866.785)
Altri fondi
Totali
Il “Fondo per imposte differite”, pari a 11.098 migliaia di Euro, evidenzia un decremento di 3.134 migliaia di
Euro che, principalmente si riferisce per 1.751 migliaia di Euro all’utilizzo del fondo imposte differite
sull’avviamento allocato a concessioni per effetto dell’ammortamento dell’esercizio e per 922 migliaia di Euro
al rilascio del Fondo imposte differite per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% della fiscalità differita
IRES (operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi
all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015), relativa ai fondi
iscritti sull’avviamento allocato a concessioni summenzionato, oltre che ad 178 migliaia di Euro per
l’adeguamento del fondo imposte differite sugli effetti del Leasing contabilizzato nel bilancio consolidato
secondo la metodologia dello IAS 17.
Per il dettaglio delle componenti patrimoniali e reddituali a deducibilità o imponibile fiscale differito, in
conformità all’OIC n. 25. Si rimanda alle informazioni riportate nella sezione "Imposte dell'esercizio".
I “Fondi chiusura e post chiusura”, pari a 53.725 migliaia di Euro, comprendono i fondi accantonati per le
opere di chiusura e post chiusura da svolgersi nelle discariche di proprietà del Gruppo, come dettagliatamente
illustrato nella tabella sotto riportata:
Entro l'esercizio successivo
Oltre l'esercizio successivo
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Sito
POST
CHIUSURA
CHIUSURA
Albonese
TOTALE
entro
l'esercizio
CHIUSURA
TOTALE
oltre
l'esercizio
POST
CHIUSURA
0
0
0
2.351.656
2.224.859
4.576.515
Alice Castello
2.304.170
0
2.304.170
0
0
0
Chivasso
3.423.179
627.300
4.050.479
0
4.983.683
4.983.683
Cavenago d’Adda
0
0
0
707.379
4.116.876
4.824.255
Bedizzole
0
0
0
4.182.233
2.268.958
6.451.191
Bossarino
0
0
0
4.690.294
8.739.793
13.430.087
Boscaccio
0
0
0
4.384.890
8.719.245
13.104.135
5.727.349
627.300
6.354.649
16.316.452
31.053.414
47.369.866
TOTALE
Tali fondi nel corso dell’esercizio 2015 evidenziano un decremento netto di 1.734 migliaia di Euro, per effetto
di quanto di seguito riportato:
Discarica
Albonese
31.12.14
Accantonamenti
Utilizzi/Rilasci
Variazione
Perimetro di
Consolidamento
Altri
Movimenti
31.12.2015
249
4.330
(3)
0
0
4.576
2.723
59
(246)
(232)
0
2.304
10.201
744
(1.911)
0
0
9.034
4.851
86
(113)
0
0
4.824
Bedizzole
13.527
1.039
(9.491)
0
1.377
6.452
Bossarino
11.396
2.200
(166)
0
0
13.430
Boscaccio
12.512
624
(32)
0
0
13.104
Totale
55.459
9.082
(11.961)
(232)
1.377
53.725
Alice Castello
Chivasso
Cavenago d'Adda
Gli Accantonamenti dell’esercizio si riferiscono allo stanziamento dei costi da sostenersi per le fasi di chiusura
e post chiusura delle discariche di proprietà delle società del gruppo, ossia dell’insieme di tutti i costi che il
gruppo dovrà sostenere per le opere di chiusura e post chiusura delle discariche. Tali costi sono definiti
attraverso una perizia tecnica e vengono accantonati lungo la vita utile della discarica in relazione alle
percentuali di riempimento dei vari siti.
Gli Utilizzi/Rilasci dell’esercizio si riferiscono principalmente:
 per 1,5 milioni di Euro alle opere di chiusura e di post della discarica denominata “Chivasso 3”;
 per 8,3 milioni di Euro al rilascio operato in forza degli effetti connessi ad un accordo transattivo con
il fornitore dei servizi di parte delle attività di chiusura e post chiusura delle vasche del giacimento di
messa a dimora dei rifiuti di Bedizzole, che hanno comportato la riassunzione dell’onere dello
svolgimento delle opere di chiusura della vasca C, stimato in Euro 1,4 milioni. Si precisa che con il
già citato accordo la controllata Faeco S.r.l. aveva definito il costo della suddetta attività, pur
rimanendo comunque obbligata nei confronti degli enti che hanno concesso le autorizzazioni
nell’esercizio delle attività di smaltimento.
Gli “Altri fondi”, pari 5.396 migliaia di Euro, accolgono principalmente accantonamenti prudenziali a fronte
dei rischi probabili di cui risulta indeterminato il momento di manifestazione o l’ammontare. Gli
accantonamenti dell’esercizio pari ad 3.638 migliaia di Euro si riferiscono principalmente:
 per 3.512 migliaia di Euro all’accantonamento di un fondo per gli oneri futuri relativi agli aggi,
ecotassa e gestione operativa connesso alla vendita di spazi in logica take or pay operata nell’esercizio
alla parte correlata Waste To Water (oggi Aker S.r.l.);
 per 116 migliaia di Euro all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
I decrementi dell’esercizio, pari ad 5.625 migliaia di Euro, si riferiscono per 4.721 migliaia di Euro alla
liberazione del fondo ristrutturazione stanziato al 31 dicembre 2014 nell’ambito della cessione della ex
controllata Alice Ambiente, operazione perfezionatasi nel mese di marzo 2015.
C) Fondo trattamento fine rapporto
Il Fondo TFR al 31 dicembre 2015 risulta pari ad Euro 2.330.856 (Euro 2.214.274 al 31 dicembre 2014) e
rappresenta l'effettivo debito del Gruppo verso i dipendenti in forza a tale data. Si sottolinea che il saldo è
comprensivo della rivalutazione di legge ed è esposto al netto degli anticipi e degli utilizzi dell’esercizio:
Descrizione
Saldo iniziale
Acc.ti
dell'esercizio
Trasferimenti a
Fondi Compl. e
Tesoreria INPS
Utilizzi/Rilasci
Saldo finale
Variazione
Trattamento di Fine Rapporto
2.214.274
657.673
(174.182)
(366.909)
2.330.856
116.582
Totali
2.214.274
657.673
(174.182)
(366.909)
2.330.856
116.582
Il saldo rappresenta il debito maturato nei confronti del personale in organico a fine esercizio per il trattamento
di fine rapporto.
D) Debiti
I “Debiti” iscritti in bilancio ammontano complessivamente ad Euro 320.349.451 (Euro 312.021.398 nel
precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci componenti il saldo
complessivo è di seguito rappresentata:
Descrizione
31/12/2015
Obbligazioni
31/12/2014
Delta
200.000.000
200.000.000
0
Debiti verso soci per finanziamenti
12.150.149
23.108.925
(10.958.776)
Debiti verso banche
18.691.620
2.926.469
15.765.151
4.881.860
3.845.958
1.035.902
653.000
63.000
590.000
54.317.495
55.469.113
(1.151.618)
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Debiti v/ fornitori
Debiti v/imprese controllanti
2.052.497
2.858.172
(805.675)
11.922.259
8.780.353
3.141.906
1.430.614
460.420
970.194
13.442.467
10.530.730
2.911.737
807.490
3.978.258
(3.170.768)
320.349.451
312.021.398
8.328.053
Debiti tributari
Debiti v/istituti di previdenza
Altri debiti
Altri debiti - verso correlate
Totale
La suddivisione dei debiti per scadenza è di seguito esposta:
Descrizione
Obbligazioni
Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Entro i 12 mesi
Oltre i 12 mesi
Oltre i 5 anni
Totale
0
200.000.000
0
200.000.000
1.036.573
11.112.366
0
12.150.149
18.691.620
0
0
18.691.620
3.643.542
1.238.318
0
4.881.860
653.000
0
0
653.000
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Debiti v/ fornitori
54.317.495
0
0
54.317.495
Debiti v/imprese controllanti
2.052.497
0
0
2.052.497
Debiti tributari
9.728.031
2.194.228
0
11.922.259
Debiti v/istituti di previdenza
1.430.614
0
0
1.430.614
Altri debiti - verso correlate
Altri debiti
Totali
807.490
0
0
807.490
13.442.467
0
0
13.442.467
105.803.329
214.546.122
0
320.349.451
Obbligazioni
Le Obbligazioni fanno riferimento al bond di tipo High Yield quotato alle borse di Milano e Dublino per
complessivi Euro 202 milioni completamente sottoscritto al momento del pricing avvenuto in data 13
novembre 2014. Le principali caratteristiche del bond sono descritte di seguito:
 Ammontare nominale in linea capitale: 200 milioni di euro;
 Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%;
 Tipologia delle obbligazioni: a tasso fisso senior garantite;
 Valore nominale cedola: 10,5%;
 Yield to maturity: 12,625%;
 Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019. Nel
periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory redemption
che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle
Obbligazioni;
 Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000.
Alla data di approvazione del presente bilancio, la Società ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare
le migliori ipotesi di ristrutturazione del suddetto debito finanziario (in termini di riduzione del tasso di
interesse, tempi di rimborso e capitale). Nel corso del mese di maggio la controllata Waste Italia S.p.A. ha
proceduto a formalizzare le lettere di incarico dei Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima
all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione. Alla data della presente Relazione Finanziaria si sono già
tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia
S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse
nei casi del genere - finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini
di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio.
Nel frattempo, in data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei
Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha
proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che
al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of
Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a
disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle agli
imminenti scadenze impegni finanziarie del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli
incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta
rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016.
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della presente Nota
integrativa.
Debiti verso soci per finanziamenti
La voce “Debiti verso soci per finanziamenti”, pari a Euro 12.150.149 (Euro 23.108.925 al 31 dicembre 2014),
fanno interamente riferimento a finanziamenti erogati dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.
Si riportano di seguito le informazioni concernenti la composizione dei debiti verso soci per finanziamenti:
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Descrizione
di cui con clausola di
postergazione
Importo totale
di cui fruttiferi
di cui interessi
Esigibili entro l'esercizio successivo
0
0
0
0
Esigibili oltre l'esercizio successivo
12.150.149
10.000.000
11.113.577
1.036.573
Totali
12.150.149
10.000.000
11.113.577
1.036.573
Si precisa che:
 per Euro 10.000.000 la voce accoglie il finanziamento passivo subordinato concesso da Gruppo Waste
Italia , nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Geotea, avvenuta per cassa per Euro 50.000.000 e
tramite l’emissione da parte della stessa Gruppo Waste Italia S.p.A. di un prestito obbligazionario
convertibile di Euro 10.000.000. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari al 6,25%,
che ha generato interessi passivi di competenza dell’esercizio pari a Euro 624.999;
 per Euro 1.112.366 ( Euro 13.000.000 esercizio precedente) la voce fa riferimento al finanziamento
concesso da Gruppo Waste Italia S.p.A. nell’ambito delle diverse operazioni legate all’emissione del
Prestito Obbligazionario quotato. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari
all’EURIBOR 6M+3,70%, che ha generato interessi passivi di competenza dell’esercizio pari a Euro
302.648. Nel corso dell’esercizio il finanziamento è stato rimborsato per Euro 8 milioni e compensato
con crediti in essere al 31 dicembre 2015 per Euro 4 milioni.
Si precisa che il primo dei due finanziamenti ricevuti da Gruppo Waste Italia S.p.A. risulta postergarto
all’estinzione del Prestito Obbligazionario quotato.
Debiti verso banche
La voce “Debiti verso banche”, pari a Euro 18.691.620 (Euro 2.926.469 al 31 dicembre 2014), fa
principalmente riferimento
 per 15.000 migliaia di Euro al tiraggio di una linea finanziaria Revolving Credit Facility, avvenuto
nel corso del primo semestre 2015 (linea rinnovabile ottenuta da BNL e deliberata nell’ambito
dell’emissione del Prestito Obbligazionario il cui closing è avvenuto in data 18 novembre 2014);
 per 2.509 migliaia di Euro al saldo dei conti correnti passivi;
 per 932 migliaia di Euro al saldo dei conti anticipi.
Debiti verso altri finanziatori
I “Debiti verso altri finanziatori”, pari a Euro 4.881.860 (Euro 3.845.958 al 31 dicembre 2014), comprendono
principalmente:
 debiti verso società di leasing per 2.349 migliaia di Euro
 debiti verso società di factoring per incassi ricevuti dai clienti i cui crediti risultano già ceduti pro
soluto pari a 2.522 migliaia di Euro.
Debiti verso fornitori
I “Debiti verso fornitori”, pari a Euro 54.317.495 migliaia di Euro (Euro 55.469.113 al 31 dicembre 2014)
sono relativi a beni e servizi ricevuti per l’espletamento delle attività aziendali. Gli acquisti di beni sono
prevalentemente rappresentati da materiale di ingegneria, carburanti e lubrificanti. I servizi concernono
principalmente le attività di smaltimento, trasporto, analisi dei rifiuti, manutenzione degli impianti e
consulenze tecniche e legali.
Debiti Tributari
I “Debiti tributari”, pari a Euro 11.922.259 (Euro 8.780.353 al 31 dicembre 2014), comprendono
principalmente:
 Debito IRAP per 1.881 migliaia di Euro relativa agli anni fiscali 2011, 2012, 2013 per la quale è in
corso il pagamento rateizzato;
 Debito IRES relativa all’anno fiscale 2011 per la quale è in corso il pagamento rateizzato, il cui debito
residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad 1.174 migliaia di Euro;
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015



Debito derivante da Consolidato Fiscale Nazionale per 3.863 migliaia di Euro relativo all’anno in
corso facente capo alla società Geotea S.p.A. verso le controllate Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.;
Debito IRES per 1.584 migliaia di Euro relativo all’anno 2014 non versato della controllata Faeco
S.r.l. oltre alle relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 133 mila;
Debito IRAP per 411 migliaia di Euro relativo all’anno 2014/2015 della controllata Faeco S.r.l. oltre
alle relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 22 migliaia;
La voce comprende inoltre:
 il debito per Iva non versata di 346 migliaia di Euro relativo ai mesi di agosto, settembre e novembre
2015, in capo alla controllata Geotea S.p.A., oltre al debito facente capo alle controllate Faeco S.r.l.
pari ad 174 migliaia di Euro e Waste to Water S.r.l. per 228 migliaia di Euro;
 Il debito per Irpef e ritenute su lavoro autonomo e dipendente pari ad 1.114 migliaia di Euro.
Altri debiti
La voce “Altri debiti”, pari ad Euro 13.442.467 (10.530.730 Euro al 31 dicembre 2014), comprende
principalmente debiti per aggi ed ecotassa relativi alle royalties da riconoscere rispettivamente ai Comuni ed
alle Regioni dove sono localizzate le discariche di proprietà del Gruppo (7.889 migliaia di Euro) e i debiti
verso il personale dipendente per le retribuzioni da corrispondere, compresa la quota di quattordicesima
mensilità, e per ferie maturate e non godute (2.402 migliaia di Euro).
Tra le altre voci, si evidenziano debiti verso Daneco Impianti S.r.l. (917 migliaia di Euro) per l’acquisto al
diritto di smaltimento di circa 18 mila tonnellate presso il sito di Mariano Comense, spazi completamente
utilizzati nel precedente esercizio.
Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali
Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti le garanzie reali sui beni sociali, ai sensi dell'art.
2427, punto 6 del Codice Civile:
Descrizione
Obbligazioni
Deb. non ass. da
garanz. reali
Deb. assisiti da
garanz. reali
0
200.000.000
Totale
200.000.000
Debiti verso soci per finanziamenti
12.150.149
12.150.149
Debiti verso banche
18.691.620
18.691.620
4.881.860
4.881.860
653.000
653.000
54.317.495
54.317.495
2.052.497
2.052.497
11.922.259
11.922.259
1.430.614
1.430.614
13.442.467
13.442.467
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Debiti v/ fornitori
Debiti v/imprese controllanti
Debiti tributari
Debiti v/istituti di previdenza
Altri debiti
Altri debiti - verso correlate
Totali
807.490
120.349.451
807.490
200.000.000
320.349.451
Come già riportato in precedenza, la totalità delle quote di Waste Italia S.p.A., conseguentemente all’emissione
del Prestito Obbligazionario quotato, è oggetto di pegno a favore dei soggetti elencato nel relativo commento
offerto nella sezione relativa al “Patrimonio Netto”. Si sottolinea, inoltre, che anche le quote dalle controllate
S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., Faeco S.r.l. e Geotea S.p.A. sono oggetto di pegno a favore degli stessi
soggetti.
Debiti - Ripartizione per area geografica
Ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile si segnala che i debiti sono principalmente verso soggetti
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
italiani, con una rilevante concentrazione nelle Regione Piemonte, Lombardia e Liguria.
E) Ratei e risconti passivi
I ratei e risconti passivi ammontano ad Euro 2.848.561 (Euro 2.511.973 nel precedente esercizio). La
composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta:
Descrizione
31/12/2015
Ratei passivi per interessi
31/12/2014
2.831.413
Fidejussioni
Variazione
2.474.573
356.840
10.657
8.752
1.905
0
23.000
(23.000)
2.842.070
2.506.325
335.745
Altri risconti passivi
6.491
5.648
843
Risconti passivi
6.491
5.648
843
2.848.561
2.511.973
336.588
Affitti
Ratei passivi
Totale
La voce comprende principalmente i ratei passivi relativi alla quota di interessi passivi in maturazione sul
Prestito Obbligazionario di competenza dell’esercizio 2015, di importo pari a Euro 2.6250.000. Non sussistono
al 31 dicembre 2015 ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.
Conti d’ordine
I Conti d’ordine rappresentano gli impegni del Gruppo per le garanzie prestate da terzi. Di seguito si riporta il
dettaglio delle voci componenti il saldo:
Descrizione
Fideiussioni indirette
31/12/15
31/12/14
Variazione
101.780.111
109.777.642
(7.997.532)
Altri Rischi
922.500
952.500
(30.000)
Impegni assunti dall'impresa
225.500
0
225.500
Beni di terzi presso l'Impresa
2.664.778
0
2.664.778
105.592.889
110.730.142
(5.137.254)
Totali
La voce “Fideiussioni indirette” accoglie le polizze fideiussorie rilasciate da primarie società di assicurazione
a garanzia delle obbligazioni assunte dalla società nei confronti di terzi, principalmente di Enti Pubblici in
relazione ad autorizzazioni allo smaltimento di rifiuti in impianti e discariche di proprietà e ad attività di
bonifica e riempimento delle società del Gruppo.
La riduzione della voce per Euro 7.998 migliaia è principalmente imputabile all’effetto combinato del
decremento per Euro 11.538 migliaia delle polizze Fideiussorie in capo alla società Alice Ambiente
deconsolidata nel 2015 a seguito della cessione avvenuta nel mese di marzo 2015 alla correlata Waste to Water
(oggi Aker S.r.l.) mitigato dall’incremento verificatosi a seguito delle nuove polizze contratte nell’esercizio,
principalmente riferibili:
 alla stipula di una nuova polizza da parte della controllata Ecoadda S.r.l. con Gable Insurance per Euro
711 migliaia a garanzia del pagamento del corrispettivo annuale di concessione al comune di
Cavenago;
 alla stipula di due polizze da parte della controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. con Gable
Insurance per Euro 1.742 migliaia a favore dell’ente Città Metropolitana di Torino a garanzia della
ripresa attività di recupero rifiuti e per Euro 1.406 migliaia a favore dell’Agenzia delle Entrate a
garanzia della compensazione dell’eccedenza d’imposta per l’anno 2014 con riferimento all’IVA di
gruppo.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Gli Impegni assunti dall’impresa pari ad Euro 225.500 si riferiscono all’ammontare residuo dei canoni dovuti
a seguito della stipula del contratto affitto del ramo d’azienda fra la controllata Waste to Water S.r.l. e le società
Lafumet e Lafumet Servizi S.r.l. non ancora maturati al 31 dicembre 2015.
I beni di terzi presso l’azienda si riferiscono al valore netto al 31 dicembre 2015 delle Immobilizzazioni il cui
uso risulta trasferito alla controllata Waste to Water S.r.l. in forza del contratto di affitto del ramo d’azienda,
ma la cui titolarità rimane in carico alle società affittanti Lafumet e Lafumet Servizi.
Non vi sono impegni verso terzi a carico della società non risultanti dallo stato patrimoniale per i quali fornire
le informazioni richieste dall’art. 2427 punto 9 del Codice Civile.
Strumenti finanziari derivati
In relazione al disposto dell’art. 2427, punto 19 del Codice Civile si specifica che non sono stati emessi
strumenti finanziari dalla società.
Conto economico
Si ricorda che le acquisizioni del Gruppo Geotea e di Faeco, occorse a fine novembre del 2014, concorrevano
nel precedente esercizio alla formazione del bilancio consolidato solo a livello patrimoniale. Tali aspetti
rendono poco significativi i rapporti dei dati economici 2014 con quelli 2015.
A) Valore della produzione
Il “Valore della produzione” al termine dell’esercizio 2015 risulta pari a Euro 120.322.044 (Euro 77.999.530
nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
2015
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazioni Lavori in corso su ordinazione
Incrementi immobilizzazioni per lavori interni
Altri Ricavi e proventi
Valore della produzione
2014
Delta
97.450.973
67.481.617
29.969.356
691.937
(846.577)
1.538.514
3.564.126
0
3.564.126
18.615.008
11.364.490
7.250.518
120.322.044
77.999.530
42.322.514
I dati consolidati 2015 del Gruppo Waste Italia, in funzione dell’ampliato perimetro di consolidamento come
riportato in premessa, evidenziano un incremento (Euro 42.323 migliaia) superiore al 50% del valore della
produzione, che si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 120,3 milioni (2014: Euro 78,0 milioni). Si precisa che
le tre principali società acquisite alla fine del 2014 (Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.) sono
ognuna proprietaria di un sito di smaltimento rifiuti i quali, ad oggi, risultano essere quelli di maggiori
dimensioni in termini di volumetria residua.
Il positivo apporto delle società acquisite alla fine del 2014 è principalmente imputabile al pieno
consolidamento nel 2015 dei risultati delle società del savonese che sono state in termini di ricavi il principale
motore di questo sensibile incremento (Euro 38.255 migliaia). Incide inoltre, l’apporto di ricavi nel 2015 pari
ad Euro 3.822 migliaia della società Waste to Water S.r.l., acquisita da Waste Italia S.p.A. nel 2015. Per
maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella “Relazione sulla Gestione”.
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
I “Ricavi delle vendite e delle prestazioni”, pari a 97.451 migliaia di euro (67.482 migliaia di Euro al 31
dicembre 2014), comprendono ricavi relativi al core business della società, ovvero i ricavi conseguiti dalle
attività di raccolta, trattamento e smaltimento in discarica di rifiuti speciali non pericolosi, nonché da attività
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
di intermediazione, cioè di vendita di spazi a terzi. In merito alla vendita spazi si segnala che nel corso del
2015 sono stati venduti alla parte correlata Waste to Water (oggi Aker) spazi per 120.000 tonnellata (per un
ricavo complessivo di 9 milioni di euro). La vendita è stata operata secondo una logica take or pay. Lo
sfruttamento di tale diritto è contrattualmente possibile, salvo eventuali proroghe, fino alla fine dell’esercizio
2016. L’incremento dell’esercizio è legato alle motivazioni in precedenza indicate relativamente agli
scostamenti del Valore della Produzione. Per ulteriori informazioni si rinvia a quanto indicato nella “Relazione
sulla Gestione”.
Variazione lavori in corso su ordinazione
La voce “Variazione lavori in corso su ordinazione”, che ha evidenziato un saldo positivo pari a 691 migliaia
di euro (saldo negativo di 847 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), ed è principalmente relativa alla
sospensione dei costi riferibili all’avanzamento delle attività sulla Commessa “Chivasso 0”, avente come
controparte la società SETA S.p.A. ed il cui corrispettivo viene regolato sulla base di un valore per tonnellata
conferita soggetto a rivalutazione. Tali corrispettivi sono valutati con il metodo della percentuale di
completamento.
Incrementi di Immobilizzazioni per lavori interni
La voce in oggetto pari ad Euro 3.564 migliaia (Euro 0 mila al 31 dicembre 2014) riflette le attività svolte
internamente per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona
(Euro 2.120 mila) e di un impianto di tritovagliatura (Euro 1.443 mila) gestito dalla controllata Ecosavona
S.p.A.
Altri ricavi e proventi
Gli “Altri ricavi e proventi”, pari a 18.615 migliaia di Euro (11.364 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014),
comprendono principalmente:

per 7.765 migliaia di Euro ai proventi connessi al recupero energetico del biogas prodotto dalle proprie
discariche o da quelle di terzi (nello specifico ricavi da conto energia per 4.935 migliaia di euro e da
certificati verdi per 2.830 migliaia di euro);

per 1.075 migliaia di Euro il rimborso assicurativo percepito a seguito dell’incendio verificatosi lo
scorso esercizio sul sito dell’impianto di trattamento pneumatici di Chivasso;

per 4.233 migliaia di Euro ad un provento non ricorrente relativo ad un accordo transattivo con il
fornitore di servizi, connessi a parte delle attività di chiusura a post chiusura delle vasche del
giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzole (BS);

per 281 migliaia di Euro a ricavi conseguiti nei confronti della parte correlata Volteo Energie S.p.A.
per 154 migliaia di Euro principalmente riferibili alla fatturazione dei servizi di Information tecnology,
Servizi generali e Servizi di supporto tecnico QUAS addebitati in forza di specifici contratti fino alla
data di fuoriuscita della stessa dal gruppo WIG e nei confronti di Gruppo Waste Italia S.p.A. per 127
migliaia di Euro principalmente riferibili alla fatturazione dei servizi legali, di segreteria generale e di
organizzazione e comunicazione, oltre al riaddebito dei costi del personale amministrativo pari a 192
migliaia di Euro;

per 1.247 migliaia di Euro al riaddebito alla società correlata Alice Ambiente dei costi sostenuti dalla
controllata Waste Italia S.p.A. nel corso dell’esercizio per la gestione e messa in sicurezza della
discarica di Alice Castello;

ricavi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari a 954 migliaia di Euro riferibili al
riaddebito delle attività svolte nel corso dell’esercizio per la partecipazione da parte della stessa a
bandi internazionali per il realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato
all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9
milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania), oltre a progetti per la realizzazione di opere
connesse allo smaltimento di rifiuti in Marocco ed in Iran;

per 139 migliaia di Euro ai proventi relativi al rimborso delle accise sul gasolio per l’anno 2015.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
B) Costi della produzione
I “Costi della produzione” al termine dell’esercizio 2015 risultano pari a Euro 131.141.202 (Euro 82.245.609
nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
Costi della produzione
2015
6) Per materie prime, sussidiarie e di consumo
2014
Variazione
4.408.378
5.018.853
(610.475)
50.577.288
35.709.082
14.868.206
6.017.152
3.161.126
2.856.026
9) Per il personale
14.614.206
9.630.653
4.983.553
10) Ammortamenti e svalutazioni
35.646.600
23.455.919
12.190.681
(13.108)
0
(13.108)
3.627.699
31.000
3.596.699
16.262.987
5.238.976
11.024.011
131.141.202
82.245.609
48.895.593
7) Per servizi
8) Per godimento di beni di terzi
11) Variazione delle rimanenze di mat.prime, sussidiarie, di
consumo e prod.finiti
12) Accantonamenti per rischi
14) Oneri diversi di gestione
Totale
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci.
I costi di acquisto delle materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci ammontano a Euro 4.408.378 (Euro
5.018.853 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta:
Descrizione
2015
Acquisti materie prime
2014
Delta
787.436
0
787.436
2.087.882
1.867.636
220.246
285.640
52.979
232.661
Acquisti ricambi auto
4.297
6.439
(2.142)
Acquisti per rivendita
1.083.576
3.034.692
(1.951.116)
159.547
57.107
102.440
4.408.378
5.018.853
(610.475)
Acquisti carburanti e lubrificanti
Acquisti materiale di consumo
Acquisti altri
Totale
La voce “Acquisti materie prime”, pari a 787 migliaia di Euro, comprende per 466 migliaia di Euro il costo
dei materiali utilizzati per le attività di copertura delle discariche, oltre a 298 migliaia di Euro di costo dei
materiali acquistati dalla controllata Geotea S.p.A. per lo svolgimento delle attività di ampliamento delle
discariche site nella provincia di Savona e di un impianto di tritovagliatura gestito dalla società Ecosavona
S.p.A..
La voce “Acquisti per rivendita”, pari a 1.084 migliaia di Euro, comprende principalmente costi per l’acquisto
di materiali recuperabili principalmente rappresentati da carta, ferro e plastica. Da importo rilevante risulta
anche la voce “Acquisti carburanti e lubrificanti”, pari a 2.088 migliaia di Euro, relativa alle spese per
carburante, olii e lubrificanti necessari per lo svolgimento delle attività giornaliere di raccolta, intermediazione
e smaltimento dei rifiuti.
Costi per servizi
I “Costi per servizi” ammontano complessivamente a Euro 50.577.288 (Euro 35.709.082 nel precedente
esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
Costi auto
Costi per costruzione impianti e commesse
2015
Delta
2014
7.020
5.291
1.729
3.849.861
0
3.849.861
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Utenze gas, acqua, elettricità, telefonia, vigilanza e pulizia
1.196.903
796.310
400.593
Assicurazioni e oneri fideiussori
1.845.250
993.463
851.787
Consulenze tecniche, fiscali, notarili e altre
5.607.099
1.409.032
4.198.067
22.231.969
17.257.492
4.974.477
529.151
541.843
(12.692)
Trasporti
8.707.608
11.265.461
(2.557.853)
Costi di Gestione Impianti e Discariche
1.178.289
1.248.432
(70.143)
Manutenzioni e riparazioni
2.038.134
850.893
1.187.241
Altri costi
3.386.004
1.340.865
2.045.139
50.577.288
35.709.082
14.868.206
Costi smaltimento
Compenso amministratori e sindaci
Totale
La voce comprende principalmente costi relativi ai servizi di “Smaltimento” (22.232 migliaia di Euro) e
“Trasporto” (8.708 migliaia di Euro), che incidono sull’ammontare totale per una percentuale rispettivamente
pari al 43,95% e al 17,22%.
Rispetto allo scorso esercizio la voce relativa ai costi di smaltimento evidenzia un significativo incremento
(+4.974 migliaia di Euro), dovuto:
 per 2.762 migliaia di Euro all’apporto scaturito dal primo anno di pieno consolidamento del conto
economico delle società Bossarino S.r.l., Ecosavona S.r.l. e Faeco S.r.l. incluse (con solo impatto
patrimoniale) nel perimetro di consolidato a fine 2014;
 per 1.218 migliaia di Euro di costi sostenuti nel 2015 dalla controllata Waste to Water S.r.l. (acquisita
da Waste Italia nel 2015) per l’attività di smaltimento dei rifiuti pericolosi operata dalla stessa in forza
di un contratto di affitto di ramo d’azienda stipulato nel mese di maggio 2015 con Lafumet e Lafumet
Servizi S.r.l.;
 per 994 migliaia di Euro all’incremento dei costi di smaltimento sostenuti dalla controllante Waste
Italia S.p.A. e dalle controllate SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. ed Ecoadda S.r.l., principalmente
in seguito al maggior conferimento dei rifiuti non cernibili presso società terze a seguito delle minori
disponibilità nelle discariche e negli impianti di proprietà, specialmente nel primo semestre 2015 prima
della riapertura del sito di Albonese.
La voce relativa ai costi di Trasporto, pari a 8.708 migliaia di Euro, si decrementa di Euro 2.557 migliaia
principalmente in conseguenza alle minori volumetrie gestite nel 2015 rispetto al 2014 per l’attività di raccolta
dei rifiuti.
I Costi per costruzione impianti e commesse, pari a 3.850 migliaia di Euro, si riferiscono principalmente ai
costi sostenuti per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona
e di un impianto di tritovagliatura presso la discarica di Boscaccio.
I Costi di gestione impianti e discariche pari a 1.179 migliaia di Euro si riferiscono per 637 migliaia di Euro ai
costi relativi alle analisi effettuate per l’omologazione dei rifiuti conferiti presso le discariche del Gruppo.
La voce Altri Costi, pari a 3.386 migliaia di Euro, comprende per 1.823 migliaia di Euro costi relativi ai servizi
sub-appaltati a terzi sostanzialmente riferibili ad attività di gestione del rifiuto, oltre ai costi relativi a servizi
di ticket restaurant, rimborsi per indennità chilometriche, pedaggi, canoni software, spese varie per la
sicurezza.
Costi per il godimento beni di terzi
I “Costi per il godimento di beni di terzi” risultano pari a Euro 6.017.152 (Euro 3.161.126 nel precedente
esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è di seguito rappresentata:
Descrizione
2015
2014
Delta
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Royalties
2.463.132
31.961
2.431.171
32.854
129.148
(96.294)
Affitti
1.639.456
1.176.345
463.111
Noleggi
1.801.840
1.823.672
(21.832)
79.870
0
79.870
6.017.152
3.161.126
2.856.026
Canoni di leasing
Altri costi per godimento beni di terzi
Totale
Le voci più rilevanti sono rappresentate:
 dalle royalties riconosciute dalla controllata Ecosavona S.r.l. al comune di Vado Ligure sulle tonnellate
conferite in discarica pari a 1.957 migliaia di Euro in forza del regolamento regionale n.2 del 17 marzo
2002;
 dai “Costi per affitti”, pari a 1.639 migliaia di Euro, relativi per 336 migliaia di Euro ai costi sostenuti
dalla controllata Waste to Water per l’affitto dello stabilimento di Villastellone (Torino) sede operativa
della società, per 144 migliaia di Euro al canone di affitto sostenuto dalla controllata Waste to Water
per la fruizione del ramo d’azienda Lafumet in forza di un contratto stipulato nel mese di maggio 2015,
oltre alle spese di affitto della sede centrale e dei diversi siti industriali dove viene svolta l’attività
aziendale del Gruppo;
 da costi per “Noleggi”, pari a 1.801 migliaia di Euro, relativi ad attrezzature, macchinari, automezzi e
mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento delle attività ordinarie del Gruppo.
Costi per il personale
I “Costi per il personale” risultano pari a Euro 14.614.206 (Euro 9.630.654 nel precedente esercizio). La
composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
2015
Salari e stipendi
2014
Delta
10.027.186
6.137.851
3.889.335
3.047.576
1.905.319
1.142.257
Trattamento di fine rapporto
657.673
430.835
226.838
Altri costi del personale
881.771
1.156.649
(274.878)
14.614.206
9.630.654
4.983.552
Oneri sociali
Totale
La voce comprende le spese per il personale dipendente ivi compresi i costi di competenza per ferie non godute
e accantonamenti di legge e contratti collettivi. Si evidenzia che gli “Altri costi”, pari a 882 migliaia di Euro,
comprendono principalmente costi per il personale interinale (687 migliaia di Euro).
A spiegazione dell’incremento verificatosi nelle voci inerenti il costo del personale si ricorda che le
acquisizioni del Gruppo Geotea e di Faeco, occorse a fine del 2014, concorrevano nel precedente esercizio alla
formazione del bilancio consolidato solo a livello patrimoniale, i valori riportati nel Conto Economico
Consolidato al 31 dicembre 2015 comprendono il primo anno di pieno consolidamento dei costi delle
summenzionate società.
Si ricorda inoltre che nel corso del 2015 il numero medio dei dipendenti del gruppo ha subito un incremento
di circa 63 unità, ascrivibile alla controllata Waste to Water S.r.l. a seguito del trasferimento del personale
dipendente in forza della stipula di un contratto di affitto di ramo d’azienda dal mese di marzo 2015 con le
società Lafumet e Lafumet Servizi.
Il personale medio del periodo, dettagliato per categoria di inquadramento, è di seguito riportato:
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Descrizione
Numero
medio 2015
Numero
medio 20143
Dirigenti
7
5
Quadri
8
4
Impiegati
119
77
Operai
148
72
Totale
282
158
Si sottolinea che in carico alla sola capogruppo Waste Italia S.p.A. risultano ben 131 unità, suddivisi in 59
operai, 64 impiegati, 5 quadri e 3 dirigenti.
Ammortamenti e svalutazioni
Comprendono le quote di ammortamento calcolate secondo le regole civilistiche di valutazione per le
immobilizzazioni immateriali e materiali e la svalutazione dei crediti commerciali contenuti nell'attivo
circolante. Di seguito riportiamo il dettaglio:
Descrizione
2015
2014
Delta
Ammortamento Immobilizzazioni Immateriali
19.276.805
15.597.031
3.679.774
di cui:
amm.to avviamento e differenza da consolidamento
11.059.925
7.694.632
3.365.293
Ammortamento Immobilizzazioni Materiali
12.859.564
6.230.783
6.628.781
2.563.680
378.105
2.185.575
946.551
1.250.000
(303.449)
35.646.600
23.455.919
12.190.681
Svalutazione delle Immobilizzazioni
Svalutazione crediti
Totale ammortamenti e svalutazioni
Le svalutazione delle immobilizzazioni fanno riferimento per 985 migliaia di euro alla svalutazione del
goodwill riferibile alle partecipate Ecoadda e KM Verde, di cui 457 allocato alla voce “Discariche” e per 1.448
migliaia di Euro alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo non più perseguibili. Per un'analisi
delle movimentazioni si rinvia alle sezioni relative alle immobilizzazioni ed ai crediti dell’attivo circolante.
Oneri diversi di gestione
Gli “Oneri diversi di gestione” ammontano ad Euro 16.262.987 (Euro 5.238.976 nel precedente esercizio). La
composizione delle singole voci è così composta:
Descrizione
Aggi/Ecotassa
2015
2014
Delta
6.297.901
2.486.967
3.810.934
360.341
192.928
167.413
Omaggi e spese di rappresentanza
16.631
35.150
(18.519)
Contributi associativi
26.619
17.969
8.650
Spese postali
32.031
32.946
(915)
Cancelleria
64.170
52.512
11.658
Costi chiusura/costi post chiusura
9.081.927
2.314.004
6.767.923
Sopravvenienze passive ordinarie
88.688
19.898
68.790
5.940
31.705
(25.765)
Imposta di bollo e valori bollati, IMU, tasse automobilistiche
Minusvalenze da alienazione cespiti
3
dato non comprensivo del numero teste delle società Geotea S.p.A., Bossarino S.r.l., Ecosavona S.r.l. e Faeco S:r.l. incluse nel perimetro di
consolidamento (e consolidate solo con impatto patrimoniale) a fine anno 2014.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Altri oneri diversi
Totale
288.739
54.897
233.842
16.262.987
5.238.976
11.024.011
La voce comprende principalmente costi accantonati per le opere da compiersi nelle fasi di chiusura e post
chiusura delle discariche, pari a 9.082 migliaia di euro (ci cui 2.824 migliaia di Euro imputabili alle opere da
compiersi nelle discariche localizzabili nel territorio ligure facenti capo alle società del savonese ed Euro 1.039
migliaia imputabili alle opere da compiersi nella discarica di proprietà di Faeco S.r.l.), ed i costi per aggi ed
ecotasse, pari a 6.298 migliaia di Euro, riferibili per Euro 1.698 migliaia alla controllante Waste Italia S.p.A.,
per Euro 553 migliaia alla controllata Faeco S.r.l., per Euro 1.776 migliaia alla controllata Bossarino S.r.l. e
per Euro 2.271 migliaia alla controllata Ecosavona S.r.l..
C) Proventi e Oneri finanziari
Proventi finanziari
La voce “Proventi finanziari” al 31 dicembre 2015 evidenzia un saldo complessivo pari a Euro 900.021 (Euro
641.835 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci componenti il
saldo è di seguito rappresentata:
Descrizione
2015
Proventi da titoli iscritti nell'attivo circolante
Interessi attivi bancari
Interessi attivi su crediti verso altri
Interessi attivi verso società controllanti e correlate
Proventi finanziari diversi
Totale
2014
Delta
0
43.730
(43.730)
26.392
408
25.984
5.006
403.049
(398.043)
868.469
173.155
695.314
154
21.493
(21.339)
900.021
641.835
258.186
La voce comprende principalmente interessi attivi sui conti correnti bancari per 26.392 migliaia di Euro, oltre
agli interessi attivi verso le società controllanti e correlate per 868.469 migliaia di Euro, riferibili:
 per 138 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la parte correlata Alice Ambiente S.r.l.;
 per 28 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A.;
 per 64 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la controllante indiretta Waste Italia Partecipazioni
S.r.l.,
 per 273 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la collegata SETA S.p.A.,
 per 345 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la parte correlata Ecoema S.r.l.;
 per 20 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la parte correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker
S.r.l.).
Interessi e altri oneri finanziari
La voce “Interessi e oneri finanziari” evidenzia un saldo complessivo pari a Euro 26.440.060 (Euro 7.724.408
nel precedente esercizio) ed è così composta:
Descrizione
2015
2014
Delta
Interessi passivi bancari
129.422
85.507
43.915
Interessi passivi verso controllanti
927.771
108.925
818.846
Interessi passivi su finanziamenti e oneri su contratti derivati
521.279
3.761.142
(3.239.863)
21.000.000
2.473.973
18.526.027
3.082.400
363.132
2.719.268
778.571
931.729
(153.158)
617
0
617
Interessi passivi su prestito obbligazionario
Amm.to disaggio di emissione
Altri oneri finanziari
Differenze cambio
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Totale
26.440.060
7.724.408
18.715.035
La voce accoglie principalmente gli interessi passivi maturati nel corso del 2015 sul Prestito Obbligazionario
emesso in data 18 novembre 2014 (21.000 migliaia di Euro), oltre all’ammortamento, del 2015, del disaggio
di emissione del Prestito Obbligazionario (3.082 migliaia di Euro).
Gli interessi passivi verso controllanti sono interamente ascrivibili agli interessi verso la controllante Gruppo
Waste Italia S.p.A. Gli Altri Oneri finanziari pari a 779 migliaia di Euro, accolgono per 359 migliaia di Euro
commissioni e spese bancarie, verso società di Factoring e spese fideiussorie bancarie.
D) Rettifiche di valore Attività Finanziarie
La voce pari ad Euro 13.237 al 31 dicembre 2015 (Euro 1.852 lo scorso esercizio), riflette gli effetti del
consolidamento col metodo del patrimonio netto della partecipazione nella società collegata SETA S.p.A..
E) Proventi e Oneri straordinari
Al 31 dicembre 2015 la voce evidenzia un saldo negativo pari Euro 798.751 (saldo negativo di Euro 13.035.130
al 31 dicembre 2014). Si riporta di seguito la composizione e la movimentazione delle singole voci componenti
il saldo:
Descrizione
2015
2014
Delta
Sopravvenienze attive
381.100
0
381.100
Totale proventi straordinari
381.100
0
381.100
Altri oneri straordinari
1.179.851
13.035.130
(11.855.279)
Totale oneri straordinari
1.179.851
13.035.130
(11.855.279)
(798.751)
(13.035.130)
12.236.379
Totale oneri e proventi straordinari
La voce relativa alle sopravvenienze attive straordinarie, pari a 381 migliaia di Euro, si riferiscono per 295
migliaia di Euro a sopravvenienze originatesi nell’ambito dell’atto transattivo raggiunto con la collegata
SETA.
La voce relativa agli Altri oneri straordinari comprende principalmente gli oneri di incentivazione (507
migliaia di Euro) sostenuti in relazione al personale uscito dal Gruppo nel corso dell’esercizio 2015.
Imposte sul reddito, differite, anticipate e proventi/oneri da consolidamento
Le “Imposte sul reddito” al 31 dicembre 2015 evidenziano un saldo positivo di ammontare complessivo
negativo pari a Euro 454.672 migliaia di Euro (saldo positivo di 2.600.099 migliaia di Euro al 31 dicembre
2014). La composizione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
(PROVENTI)/ONERI NETTI DA CONSOLIDATO
FISCALE
2015
2014
Delta
8.996
(1.991.555)
2.000.551
IRES
4.105.411
10.933
4.094.478
IRAP
545.720
520.901
24.819
(913.280)
(1.223.152)
309.872
(3.292.175)
82.774
(3.374.949)
454.672
(2.600.099)
3.054.771
ANTICIPATE
DIFFERITE
Totali
L’incremento complessivo di 3.054 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente deriva principalmente
dall’effetto combinato di tali fattori:
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015




minori “Proventi da Consolidato Fiscale Nazionale” (-2.001 migliaia di Euro)
minori “Imposte anticipate” per 310 migliaia di Euro;
maggiori “Imposte dirette” (4.119 migliaia di Euro), principalmente a seguito dei minori
accantonamenti di IRES (4.094 migliaia di Euro) ed IRAP (25 migliaia di Euro);
minori imposte differite per 3.374 migliaia di Euro, il miglioramento del saldo risente principalmente
per Euro 1.751 migliaia del rilascio del fondo imposte differite sull’avviamento allocato a concessioni
e per Euro 922 migliaia al rilascio del Fondo imposte differite per l’adeguamento dell’aliquota dal
27,5% al 24% della fiscalità differita IRES (operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si
riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della
legge n.208 del 28 dicembre 2015), relativa ai fondi iscritti sull’avviamento allocato a concessioni
summenzionato, oltre che ad Euro 178 migliaia per l’adeguamento del fondo imposte differite sugli
effetti del Leasing contabilizzato nel bilancio consolidato secondo la metodologia dello IAS 17.
Fiscalità anticipata e differita
Composizione e movimenti intervenuti nelle passività per imposte differite e nelle attività per imposte
anticipate
Il seguente prospetto, redatto sulla base delle indicazioni suggerite dall’O.I.C., riporta le informazioni richieste
dall’art. 2427, punto 14, lett. a) e b) del Codice Civile.
In particolare sono esposte analiticamente le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di
imposte differite e anticipate, specificando in corrispondenza di ogni voce l’effetto fiscale per il periodo in
esame, determinato mediante l’applicazione delle aliquote di imposta che si presume siano in vigore nel
momento in cui le differenze temporanee si riverseranno.
Composizione Imposte Differite
La composizione ed i movimenti della voce "Fondo per imposte differite" concernenti le differenze temporanee
tassabili sono così rappresentati:
Composizione Fondo imposte differite
Imponibile
31/12/2015
Aliquota
Imponibile
31/12/2014
Imposta
Aliquota
Imposta
Differenze Temporanee su Ammortamenti
0
27,90%
0
4.669
31,40%
1.466
Dividendi non incassati (5%)
0
24,00%
0
11.830
27,50%
3.253
Interessi di mora
305.201
24,00%
73.248
832.689
27,50%
228.989
Plusvalenze Rateizzate
149.847
27,50%
41.208
48.031
27,50%
13.209
5.453.388
31,40%
1.712.364
Leasing Finanziario quota a breve
615.921
31,40%
193.399
Leasing Finanziario quota a lungo
4.469.647
27,90%
1.247.097
Allocazione Goodwill quota a breve
4.013.297
31%
1.244.122
Allocazione Goodwill quota a lungo
29.745.403
27,90%
8.298.967
Variazione perimetro consolidamento
Totale fondo imposte differite
39.406.459
31,00% 12.216.002
0
0
0
57.573
39.822.737
11.098.041
45.757.066
14.232.856
Movimentazione dell’esercizio:
Descrizione
Imponibile
Aliquota
Imposta
Saldo imposte differite al 31.12.14
Saldo
14.232.856
Utilizzate nell’esercizio
Interessi di mora
569.579
27,50%
156.634
Plusvalenze
133.184
27,50%
36.626
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Rilascio Dividendi non incassati
Rilascio Ammortamenti Anticipati
Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24% effetti
bilanci civilistici
Ammortamento Goodwill Allocato
Adeguamento Aliquota fondo imposte su Goodwill allocato
11.830
27,50%
3.253
4.669
27,50%
1.284
305.199
3,50%
10.682
5.647.761
31,00%
1.750.806
29.745.403
3,10%
922.107
336.522
31,40%
105.668
4.221.547
3,50%
147.754
Leasing Finanziario
Adeguamento Aliquota fondo imposte su Leasing IAS 17
Subtotale
(3.134.815)
Contabilizzate nell’esercizio
Subtotale
0
Subtotale
0
Saldo imposte differite al 31.12.15
11.098.041
Variazione perimetro di consolidamento
Nel corso dell’esercizio 2015 il fondo per imposte differite si movimenta principalmente a seguito degli effetti
relativi all’ammortamento del goodwill allocato, nonché dell’adeguamento dell’aliquota applicata al fondo
imposte, sempre relativo al goodwill allocato, in funzione della simulazione dell’effetto di riduzione
dell’aliquota d’imposta al 24% a partire dal 2017.
Composizione Imposte Anticipate
La composizione ed i movimenti della voce "Crediti per imposte anticipate" concernenti le differenze
temporanee deducibili sono così rappresentati:
Composizione crediti per imposte
anticipate
Imponibile
31/12/2015
Aliquota
Imponibile
31/12/2014
Aliquota
Fondo svalutazione crediti tassato
2.048.282
24,00%
491.588
1.560.169
27,50%
429.047
Fondo rischi
4.170.202
24,00%
1.000.848
164.835
27,50%
45.330
Diff. temporanea amm.to avviamenti
698.677
31,40%
219.385
6.544.519
31,40%
2.054.979
Altre Variazioni
404.644
27,90%
112.896
388
31,40%
122
Compensi amministratori
311.758
24,00%
74.822
305.505
27,50%
84.014
80.272
24,00%
19.265
80.272
27,50%
22.075
125.366
24,00%
30.088
122.775
27,50%
33.763
4.599
24,00%
1.104
877.687
27,50%
241.364
4.928.064
24,00%
1.182.735
4.221.060
27,50%
1.160.791
1.302
24,00%
312
0
27,50%
0
0
0
Svalutazione terreno
Interessi passivi di mora non pagati
Perdite fiscali pregresse
Perdite fiscali
Ammortamento spese di costruzione
Variazione perimetro consolidamento
Totale crediti per imposte
anticipate
0
Imposta
3.133.043
Imposta
144.926
4.216.410
Movimentazione del periodo:
Descrizione
Saldo imposte anticipate al 31.12.14
Imponibile
Aliquota
Imposta
Saldo
4.216.410
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Imposte anticipate rilasciate nell’esercizio
Fondo rischi
Diff. temporanea amm.to avviamenti
Compenso amministratore
Altre variazioni
Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24%
Spese di manutenzione
Perdite fiscali pregresse
100.000
27,50%
27.500
5.845.842
31,40%
1.835.594
53.000
27,50%
14.575
388
31,40%
122
5.641.795
3,50%
197.463
80.571
27,50%
22.157
884.009
27,50%
241.998
Subtotale
(2.339.410)
Imposte anticipate contabilizzate nell’esercizio
Fondo svalutazione crediti tassato
484.950
24,00%
116.388
3.627.699
24,00%
870.648
40.899
24,00%
9.816
3.689
24,00%
885
Perdite fiscali
707.004
24,00%
169.681
Elisione margine commessa Intercompany
317.688
27,90%
88.635
Fondo rischi
Compenso amministratore
Interessi di mora non pagati
Subtotale
1.256.053
Variazione perimetro di consolidamento
Subtotale
Saldo imposte anticipate al 31.12.15
3.133.043
Rendiconto Finanziario Consolidato
Il presente rendiconto finanziario consolidato analizza i flussi di cassa generati o assorbiti dal Gruppo relativi
all’esercizio 2015, i dati vengono riportati in migliaia di Euro.
Descrizione
Utile (perdita) d' esercizio Gruppo
Utile (perdita) d' esercizio Terzi
Accantonamento imposte correnti e differite
Variazione del trattamento di fine rapporto
Ammortamenti
Variazione dei fondi rischi
Perdite su crediti
Sopravvenienze attive/passive
Utile operativo prima delle variazioni del capitale circolante
Aumento/diminuzione delle Rimanenze e dei Lavori in corso su
ordinazione
Aumento/diminuzione crediti commerciali
Aumento/diminuzione debiti commerciali
Aumento/diminuzione altre attività correnti
Aumento/diminuzione altre passività correnti
2015
2014
(38.753)
1.153
455
117
34.700
(4.979)
(947)
(885)
(9.138)
(545)
(21.712)
(49)
(2.600)
(77)
22.206
(1.812)
0
3.568
(476)
(265)
10.266
(4.964)
8.286
(5.052)
(314)
20.210
(24.141)
50
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Aumento/diminuzione passività per imposte
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA'OPERATIVA
Incremento/decremento delle attività materiali
Incremento/decremento delle attività immateriali
Aumento/diminuzione delle partecipazioni
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Altre variazioni di patrimonio netto di Gruppo
Altre variazioni di patrimonio netto di Terzi
Dividendi
Aumento/diminuzione delle attività finanziarie correnti
Incremento/decremento delle passività finanziarie correnti
Aumento/diminuzione delle altre attività finanziarie non correnti
Aumento/diminuzione delle altre finanziarie non correnti
Incremento/decremento delle altre finanziarie non correnti
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO:
Incremento/decremento disponibilità
DISPONIBIILITÀ LIQUIDE INIZIO PERIODO
Disponibilità liquide da variazioni del perimetro di consolidamento
DISPONIBIILITÀ LIQUIDE FINE PERIODO
4.274
3.126
(4.257)
(5.456)
(5.543)
(15.255)
192
(1.200)
0
6.934
16.683
(11.904)
(1.496)
(3.135)
6.074
(6.055)
8.778
(108)
2.614
1.644
(3.293)
(119.996)
(18.310)
(500)
(138.806)
(4.107)
(24)
0
1.883
(15.802)
155.622
(3.341)
7.860
142.092
(7)
1.266
7.518
8.778
Altre Informazioni
Compensi agli organi sociali e alla società di revisione
Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti gli amministratori, i sindaci e la società di revisione
ai sensi dell'art. 2427, punti 16 e 16-bis del Codice Civile:
Amministratori
n. 20
Sindaci
n. 17
Società di revisione (PwC in qualità di revisore principale di gruppo)
Euro 406.758
Euro 122.393
Euro 105.657
Si precisa che le società Faeco, Ecoadda e Geotea sono assoggettate a revisione legale da parte di BDO Italia
S.p.A.
Operazioni con Parti Correlate - art. 2427, punto 22-bis del Codice Civile
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-bis del Codice Civile, si precisa che il Gruppo non ha effettuato
operazioni con parti correlate “non concluse a normali condizioni di mercato”. Il concetto di parte correlata
(imprese controllate, collegate, controllanti, consociate) viene rinvenuto nel principio contabile internazionale
IAS 24, a cui il legislatore (D.lgs. 173/08) fa riferimento per l’individuazione delle parti correlate e delle
operazioni oggetto di informativa.
Il Gruppo ha invece concluso operazioni significative con parti correlate, concluse a prezzi e condizioni di
mercato. In particolare nel corso dell’esercizio sono state concluse operazioni, rientranti nella gestione
ordinaria della società, con le controllanti Gruppo Waste Italia S.p.A., Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Waste
Italia Holding S.p.A. e con le correlate Volteo Energie S.p.A., Waste to Water S.r.l. (già Aker S.r.l.).
In merito ai rapporti con la collegata Waste To Water S.r.l. (oggi AKER S.r.l.) si segnala che in data 1 marzo
2015 la stessa ha acquisito la partecipazione totalitaria in Alice Ambiente S.r.l. detenuta da Waste Italia S.p.A
per un valore di Euro 100 mila in esecuzione di una accordo quadro sottoscritto in data 18 dicembre 2014.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
L’accordo prevede inoltre il subentro da parte di Waste to Water nel contratto che regola le attività di gestione
della fase di post chiusura della discarica di Alice Ambiente S.r.l. di fatto liberando Waste Italia S.p.A. da ogni
obbligazione, onere o responsabilità in relazione alla effettuazione delle attività di post chiusura della discarica.
Tale accordo è stato stipulato in quanto risulta preminente interesse di Waste Italia S.p.A., per proprie strategie
industriali, non avere nel proprio business attività – esercitate direttamente ovvero tramite società controllate
- su discariche od impianti similari aventi ad oggetto la lunghissima fase della cc.dd. “post gestione”, che può
arrivare, come per il caso della discarica di Alice Castello, sino al compimento del 30° anno successivo alla
data di chiusura. Nei confronti di Alice Ambiente al 31 dicembre risultano in essere crediti netti per Euro 1.011
migliaia e un finanziamento attivo per un valore residuo di Euro 3.969 migliaia;
Sempre nell’anno 2015 Waste to Water S.r.l. ha sottoscritto, sempre con Waste Italia S.p.A., due contratti di
acquisto “spazi nella discarica di Albonese”, pari a 120.000 tonnellate, in logica take or pay per un valore
complessivo di Euro 9 milioni.
Per ulteriori dettagli sulla natura ed entità delle operazioni in oggetto, si rimanda a quanto specificato nel
corrispondente paragrafo della relazione sulla gestione.
Operazioni fuori bilancio - art. 2427, punto 22-ter del Codice Civile
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-ter del Codice Civile, tenendo conto dell’appendice di modifica del
principio contabile n. 12 dell’OIC, si informa che il gruppo non ha posto in essere accordi non risultanti dallo
stato patrimoniale o dai conti d’ordine.
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Waste Italia S.p.A.
Bilancio d’esercizio al 31 Dicembre 2015
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Prospetti Contabili
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
A)
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
B)
IMMOBILIZZAZIONI
I)
Immobilizzazioni immateriali
1)
Costi di impianto e ampliamento
2)
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
3)
Diritti di brevetto industriale e opere di ingegno
4)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5)
Avviamento
6)
Immobilizzazioni in corso e acconti
7)
Altre immobilizzazioni
BI
II)
BII
III)
Totale Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
1)
Terreni e Fabbricati
2)
Impianti e Macchinari
3)
Attrezzature industriali e commerciali
4)
Altri beni
5)
Immobilizzazioni in corso e acconti
Totale Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
1)
Partecipazioni in:
a) imprese controllate
b) imprese collegate
d) altre imprese
2)
Crediti:
a) verso imprese controllate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
b) verso imprese collegate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
c) verso imprese controllanti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
d) verso altri
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
2)
Altri titoli:
- altri titoli
BIII
Totale Immobilizzazioni finanziarie
B) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
C)
31/12/2015
31/12/2014
Variazione
0
0
0
76.895
0
47.853
7.303.352
91.130.411
580.039
13.024.152
9.824
0
22.088
3.491.772
98.770.144
121.539
9.866.654
67.071
0
25.765
3.811.580
(7.639.733)
458.500
3.157.498
112.162.702 112.282.021
(119.319)
4.281.401
5.678.829
177.318
5.032.347
578.834
4.436.156
6.196.232
169.096
6.715.687
2.126.412
(154.755)
(517.403)
8.222
(1.683.340)
(1.547.578)
15.748.729
19.643.583
(3.894.854)
111.899.940 118.185.992
11.000
1.000
(6.286.052)
0
10.000
9.868.888
41.986.830
15.271.539
54.727.072
(5.402.651)
(12.740.242)
0
0
0
0
0
0
114.615
0
1.633.877
751.388
(1.519.262)
0
4.544.453
4.852.483
1.929.979
1.093.392
2.614.474
3.759.091
39.074
39.074
173.317.283 193.633.313
0
(20.316.030)
301.228.714 325.558.917
(24.330.203)
ATTIVO CIRCOLANTE
I)
Rimanenze
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) lavori in corso di ordinazione
4) prodotti finiti e merci
Totale rimanenze
II)
0
0
73.500
217.904
291.404
0
0
73.500
217.904
291.404
0
0
0
0
0
34.251.200
0
30.381.731
0
3.869.469
0
Crediti
1) verso clienti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
Pagina | 115
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
4) verso imprese controllate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
3) verso imprese collegate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4) verso controllanti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4-bis) Crediti Tributari
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4-ter) Imposte anticipate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
5) verso altri
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
Totale crediti
2.056.700
0
10.082.730
0
(8.026.030)
0
123.815
0
0
0
123.815
0
3.211.220
0
3.359.109
0
(147.889)
0
16.978
5.702
17.421
5.702
(443)
0
654.956
1.061.904
792.442
0
(137.486)
1.061.904
10.621.583
268.377
15.759.133
268.377
(5.137.550)
0
52.272.435
60.666.645
(8.394.210)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.139.568
0
1.812
1.036.000
3.846
0
103.568
(3.846)
1.812
1.141.380
1.039.846
101.534
C) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
53.705.219
61.997.895
(8.292.676)
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI
13.068.277
16.238.458
(3.170.181)
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)
368.002.210 403.795.270
(35.793.060)
STATO PATRIMONIALE
PASSIVO
31/12/2015
Variazione
III)
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
2) Partecipazioni in imprese collegate
4) Altre partecipazioni
6) Altri titoli
Totale attività finanziarie che non costituiscono
immobilizzazioni
IV)
Disponibilità liquide
1) Depositi bancari e postali
2) Assegni
3) Denaro e valori di cassa
Totale disponibilità liquide (IV)
A)
31/12/2014
PATRIMONIO NETTO
1) Capitale Sociale
2) Riserva da sovrapprezzo delle azioni
4) Riserva legale
7) Altre riserve, distintamente indicate
Versamenti in conto futuro aumento fi capitale
Versamenti in conto capitale
Altre riserve
8) Utile/Perdita esercizi precedenti
9) Utile/Perdita di periodo
10.309.280
10.309.280
589.378
589.378
95.339.278
95.339.278
39.500.000
39.500.000
4.000.000
4.000.000
51.839.278
51.839.278
(21.418.060)
0
(40.063.296) (21.418.060)
0
0
0
(0)
0
0
(0)
(21.418.060)
(18.645.236)
A)
TOTALE PATRIMONIO NETTO
44.756.580
84.819.876
44.756.580
B)
FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) Fondo trattamento quiescenza e obblighi simili
2) Fondo imposte, anche differite
3) Altri
0
13.795
10.556.301
0
33.553
2.788.141
0
(19.758)
7.768.160
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
B) TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI
C) TOTALE TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
D)
10.570.096
2.821.694
7.748.402
991.803
1.021.713
(29.910)
0
0
200.000.000 200.000.000
0
0
DEBITI
1) Obbligazioni
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
3) Debiti verso soci per finanziamenti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
4) Debiti verso banche
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
5) Debiti verso altri finanziatori
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
6) Acconti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
7) Debiti verso fornitori
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
9) Debiti verso imprese controllate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
10) Debiti verso imprese collegate
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
11) Debiti verso controllanti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
12) Debiti tributari
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
14) Altri debiti
- di cui esigibili entro l'esercizio successivo
- di cui esigibili oltre l'esercizio successivo
D) TOTALE DEBITI
1.036.573
11.112.366
108.925
23.000.000
927.648
(11.887.634)
16.454.892
0
1.431.442
0
15.023.450
0
1.642.216
0
185.487
0
1.456.729
0
63.000
0
63.000
0
0
0
37.976.250
0
43.006.280
0
(5.030.030)
0
28.768.322
0
35.581.552
0
(6.813.230)
0
0
0
0
0
0
0
1.377.114
0
1.084.130
0
292.984
0
1.978.306
1.969.653
3.569.953
5.816
983.808
0
446.660
0
(1.591.647)
1.963.837
0
537.148
0
0
1.315.030
0
(3.888.881)
5.489.799
4.174.769
0
0
308.852.299 312.658.014
2.831.432
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI
TOTALE PASSIVO
(A+B+C+D+E)
CONTI D'ORDINE
2.473.973
357.459
368.002.210 403.795.270
(35.793.060)
31/12/15
31/12/14
1.072.505
1.072.505
Variazione
a) Fidejussioni
- fidejussioni dirette
0
- fidejussioni indirette
13.557.410 13.457.064
231.536
e) Altri rischi
TOTALE CONTI D'ORDINE
1.651.168 2.632.523
16.281.083 17.162.092
(981.355)
(749.819)
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
CONTO ECONOMICO
Dicem bre 2015
VALORE DELLA PRODUZIONE
1a) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2) Variazioni delle rimanenze di prodotti e semilav.
3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) Altri ricavi e proventi
A) TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
Dicem bre 2014
A)
COSTI DELLA PRODUZIONE
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
7) per servizi
8) per godimento di beni di terzi
9) per il personale
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento di fine rapporto
d) trattamento di quiescenza e simili
e) altri costi
10) ammortamenti e svalutazioni
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni
d) svalutazione dei crediti compr. all'attivo c. e disp. liquide
11) variazioni delle rimanenze di mat. prime, suss. e merci
12) accantonamenti per rischi
13) altri accantonamenti
14) oneri diversi di gestione
B) TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
60.909.353
0
0
0
5.548.927
66.458.280
65.577.211
0
0
0
11.818.218
77.395.429
2.586.978
39.212.305
3.894.258
7.869.894
4.673.740
45.654.568
4.467.668
8.409.009
B)
DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
C) Proventi e oneri finanziari
15) Proventi da partecipazioni
16) Altri proventi finanziari:
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
di imprese controllate
di imprese collegate
di imprese controllanti
di altri
b) da titoli iscritti nelle immobiliz. che non costituiscono partecipazioni
c) da titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
d) proventi diversi
di imprese controllate
di imprese collegate
di imprese controllanti
da altre società
17) Interessi e altri oneri finanziari
17-bis) Utili e (perdite) su cambi
C) TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI
D) TOTALE DELLE RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE
E) Proventi e oneri straordinari
20) Proventi
altri
21) Oneri
altri
E) TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
RISULTATO ANTE IMPOSTE (A-B+C+D+E)
23) Imposte reddito dell'eserc. corrente, differite ed antic.
UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO
5.124.281
1.688.449
357.395
699.769
5.531.682
1.731.955
386.894
758.478
15.521.718
10.094.950
3.936.410
626.348
864.010
16.922.229
14.411.167
1.261.062
1.250.000
3.627.699
6.767.037
79.479.889
31.000
1.591.704
81.749.918
(13.021.609)
(4.354.489)
-
1.744.036
28.600
19.959
-
-
212.005
11.768
9.173
17.648
-
192.209
63.604
144.828
26.269.508
616
(24.076.888)
697.981
10.644
149.737
6.662.291
(5.553.335)
(3.364.840)
(6.010.000)
83.518
6.140
668.060
7.421.075
(584.542)
(7.414.935)
(41.047.879)
(23.332.759)
(984.583)
(1.914.699)
(40.063.296)
(21.418.060)
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Premessa
Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, di cui la presente nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi
dell'art. 2423 - comma 1 del Codice Civile, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente
tenute, è conforme al dettato degli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, 2425, 2425 bis del Codice Civile,
ed è redatto secondo i principi stabiliti dall’art. 2423 bis del Codice Civile. Il presente documento, inoltre, è
conforme all'art. 2427 del Codice Civile e recepisce le modifiche ai criteri di redazione del bilancio d’esercizio
introdotte dal D.lgs. 17/01/03 n. 6 e sue successive modifiche.
Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sono stati redatti in unità di Euro, senza cifre decimali, come
previsto dall’art. 16 - comma 8 del D.lgs. N. 213/98 e dall’art. 2423 - comma 5 del Codice Civile. Gli importi
della presente nota integrativa sono anch’essi espressi in unità di Euro salvo ove diversamente specificato. Le
voci aventi saldo zero nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico non sono state riportate.
La valutazione delle singole voci, tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del
passivo, è stata effettuata secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività.
L’applicazione del principio di prudenza ha comportato l’imputazione di costi e perdite presunti e la
rilevazione dei ricavi e degli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio. Lo stesso principio, inoltre,
impone di tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la
chiusura di questo.
In ottemperanza al principio di competenza, l'effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato
contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi fanno riferimento, indipendentemente
da quello in cui si manifestano i relativi movimenti numerari (incassi e pagamenti).
Affinché l’informazione fornita dal bilancio sia corretta, se in una voce di bilancio sono compresi elementi
eterogenei, si utilizzano differenti criteri di valutazione.
Si evidenzia che non si sono verificati eventi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di
cui agli artt. 2423 bis - comma 2 e 2423 - comma 4 del Codice Civile.
Valutazioni sulla continuità aziendale
L’emissione del Bond Waste e la connessa acquisizione del Gruppo Geotea (titolare di due discariche operative
in Liguria) nonché della società Faeco S.r.l. (titolare di una discarica in Lombardia) e di impianti di biogas da
discarica per una potenza installata complessiva di circa 6MWe dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.
avvenute nell’ultimo trimestre 2014 ha, significativamente modificato il profilo della Società riposizionandolo
per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive in una nuova dimensione.
Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015, confermava
la vision ambiente della Società e delle sue controllate con obiettivi a fine Piano, a livello di ricavi, di Euro
152 milioni, di EBITDA di Euro 66 milioni e un leverage ratio di 3,3x. Gli obiettivi 2015 comunicati al
mercato in pari data vedevano un fatturato di Euro 151 milioni un EBITDA di Euro 55 milioni e un leverage
ratio 4,26x. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di
riferimento. Al fine di rafforzare il business ambientale, la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ha
sottoscritto in data 5 agosto 2015 un accordo con Biancamano il cui perfezionamento dell’accordo avrà dei
positivi riflessi sulla Società. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi quotati si inseriva nel
quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande gruppo italiano
quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione
dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti attraverso la
raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. La
prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale contesto di mercato
che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per
capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Wastend della Società va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un
modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato
creando quindi nuovo valore.
I risultati del Gruppo Waste per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative a seguito di fattori
interni ed esterni al Gruppo stesso. In dettaglio, l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per
la Società. I risultati di tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il
perdurare di alcune problematiche giudiziarie - che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una
discarica - i ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate
nonché i diversi avvicendamenti ai vertici direzionali. I descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015
ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la Società su alcune decisioni strategiche previste nel Piano
Industriale 2015-2017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e
redditività, e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi
gestiti. L’inasprirsi del contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale
riduzione dei prezzi, fattore che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo.
Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 di Gruppo, precedentemente comunicati al mercato di
Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento delle
tempistiche rispetto alle iniziali stime di intervento sono state risolte nel corso del secondo semestre del 2015,
ma, malgrado l’accelerazione delle attività del Gruppo per recuperare il terreno perduto nella prima parte
dell’anno (come l’incremento dei conferimenti in discarica e l’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni), la
controllata non è riuscita comunque a raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato e rivisto a settembre 2015.
L’EBITDA a consuntivo 2015 si è attestato ad un valore di circa Euro 38 milioni, mentre il fatturato ha fatto
segnare un valore di Euro 119 milioni da confrontarsi con un EBITDA e fatturato originari rispettivamente di
Euro 55 milioni e di Euro 151 milioni. L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Waste si attesta
al 31 dicembre 2015 a circa Euro 223 milioni, quest’ultimo caratterizzato principalmente dal Bond Waste e
della linea RCF, alla data di riferimento interamente utilizzata, di Euro 15 milioni.
Anche in considerazione delle perfomance realizzate nel corso del 2015, del perdurare delle problematiche
giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano
Industriale. Le linee guida del nuovo Piano Industriale 2016-2020 della Waste Italia S.p.A. approvato in data
24 marzo 2016 prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le
attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli
sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale
2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei
nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al
precedente Piano Industriale 2015-2017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi
porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse
nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a
dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per
mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del
capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Il Gruppo ha inoltre
intrapreso tutte le azioni legali possibili volte alla ripresa della piena operatività dei siti compresa la reiterata
richiesta di dissequestro totale per il sito di smaltimento di Cavenago d’Adda, che solo in data 21 aprile 2016
è stata accolta.
Le risultanze del nuovo Piano 2016-2020, la generazione di cassa connessa, nonché le difficoltà attuali di
accesso al credito per via dell’elevato leverage, determinano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e
in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per
linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del
Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano. Nel vecchio Piano
Industriale 2015-2017 la capacità autonoma di rimborso del Bond Waste era invece garantita.
In aggiunta a quanto precedentemente detto, l’allungamento dei tempi di finalizzazione dell’accordo Gruppo
Waste Italia / Biancamano, che ha portato alla proroga dei termini per tale operazione a fine anno 2016 (come
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
comunicato al mercato in data 30 marzo 2016) e del conseguente annunciato aumento di capitale ad esito della
fusione, determina un ulteriore fattore di slittamento nell’esecuzione delle linee strategiche condivise fra i due
gruppi per lo sviluppo del business ambientale a capo della Società.
Così come precisato nel paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” del bilancio consolidato, il Gruppo
Waste e quindi la Società non disporrebbe di risorse finanziarie sufficienti per coprire il fabbisogno finanziario
complessivo netto del Gruppo per i successivi 12 mesi senza necessari interventi di ristrutturazione del Bond
Waste per linea capitale, interessi e tempi di rimborso.
Conseguentemente la Società, al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve e lungo termine ed
iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi
nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business ha dato mandato alle società Houlihan Lokey
(Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisors finanziari e a Studio Chiomenti e Paul Hastings
Londra, come advisors legali (congiuntamente gli “Advisors Waste”), per vagliare le migliori ipotesi di
ristrutturazione del Bond Waste di Euro 200 milioni con scadenza finale 15 novembre 2019 quotato alle borse
di Milano e Dublino e regolato dalla legge dello Stato di New York, anche in riferimento al coupon semestrale
di Euro 10,5 milioni (10,5% annuale) e alla mandatory redemption (pari a Euro 5 milioni il quale ha scadenza
di presentazione dell’offerta di riacquisto la data del prossimo coupon) e ambedue dovuti a maggio 2016. Nel
corso del mese di marzo 2016 sono iniziate le negoziazioni con il Comitato dei Bondholders (qui di seguito
“Comitato”) - che ad oggi già raggruppa il 50% del debito e tale percentuale iniziale è stata ritenuta molto
soddisfacente dagli advisor della Società, con riferimento ad altre operazioni similari (il quorum per deliberare
variazioni del Regolamento del Bond Waste è pari al 75%) anche in considerazione del fatto che tale
percentuale già è in grado di impedire una eventuale escussione dei pegni.
Il Comitato già ha designato Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild
come advisor finanziario (“Advisors Bondholders”). Alla data del presente bilancio, la Società ha in corso la
negoziazione dei contratti degli Advisors dei Bondholders e sta organizzando con tutti i soggetti interessati la
mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla
condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione
informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio.
La rinegoziazione per linea capitale, interessi e dei tempi di rimborso garantirà altresì la sostenibilità
finanziaria del Gruppo nel medio periodo e creerà le condizioni per la rifinanziabilità del Bond Waste a
scadenza. L’analisi del fabbisogno finanziario è stata effettuata a livello di consolidato, si rimanda pertanto al
paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” riportato nel Bilancio Consolidato.
In data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders
in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la capogruppo Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al
pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere
di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo
il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche
affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze finanziarie del
Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli
incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta
rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016.
Il Consiglio di Amministrazione della Società, pur in presenza della incertezza sopra descritta in relazione alla
rinegoziazione in corso del bond che potrebbe fare sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad
operare in continuità, alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese ritiene che allo stato attuale
sussistano le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito
dai principi contabili di riferimento, nella redazione della presente bilancio d’esercizio e consolidato di Waste
Italia S.p.A.. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità del
Comitato a supportare l’esecuzione di suddette azioni di ristrutturazione e la definizione di una struttura
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità del Gruppo, in coerenza con le
necessità finanziarie individuate nel Piano Industriale 2016-2020.
Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del
presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni
nel rispetto delle norme vigenti.
Criteri di valutazione
I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 non si discostano dai medesimi
utilizzati per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e dei bilanci delle singole società nel
precedente esercizio
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella
prospettiva della continuazione dell’attività.
L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti
le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere
riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati.
In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato
contabilmente e attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si
concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti).
La valutazione tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato
che esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente
in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio – consente la rappresentazione delle operazioni secondo la
realtà economica sottostante gli aspetti formali.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte con il consenso, ove richiesto, del collegio sindacale al costo di
acquisto inclusivo degli oneri accessori e vengono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in
relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione, motivando eventuali modifiche dei criteri di
ammortamento e dei coefficienti applicati.
La società opera con cadenza annuale una verifica di recuperabilità dei valori iscritti in bilancio (cd.
“Impairment test”) e provvede, nel caso in cui ne ricorrano i presupposti, a svalutare i rispettivi valori. Qualora
in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, si procede al ripristino del valore
originario rettificato dai soli ammortamenti. Si sottolinea che nel corso dell’esercizio non sono state operate
svalutazioni.
Per quanto riguarda la voce “Avviamento” si è derogato alla regola generale che prevede il periodo di
ammortamento in cinque anni, in quanto, in considerazione dell’utilizzazione stimata di questa voce, si è
ritenuto opportuno effettuare l’ammortamento in quote costanti sulla base dell’effettivo periodo di utilità.
Precisamente le aliquote di ammortamento applicate sono di seguito riportate:
- Ramo "Biogas Volteo"
10%
- Disavanzo fusione “Eco Logica Italiana S.r.l.”
10%
- Disavanzo fusione inversa “Waste Italia 2 S.r.l.”
5%
- Ramo "Eurotrading”
10%
Si evidenzia che, con atto del 14 novembre 2014, Waste Italia ha definito l’acquisizione dalla correlata Volteo
Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento
energetico alimentati a biogas da discarica siti nelle località di Andria (BA), Cavenago d’Adda (LO), Chivasso
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
(TO), Ghemme (NO), Giovinazzo (BA) e Trivignano (UD). Tale acquisizione ha generato un avviamento di
Euro 7.156.549, che sarà ammortizzato in dieci anni. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo
relativo alle “Immobilizzazioni immateriali”.
La voce “Concessioni, licenze e marchi”, riferita ai diritti di conferimento nella discarica di Bedizzole (BS) di
proprietà di Faeco S.p.A., acquisti in virtù dei contratto sottoscritto con IRA S.r.l. nel corso dell’esercizio 2013,
per un quantitativo complessivo pari a 80.000 tonnellate, nel corso dell’esercizio 2014 per un quantitativo
complessivo pari a 40.000 tonnellate e nel corso del 2015 per un quantitativo complessivo pari a 26.667
tonnellate, e ai diritti di conferimento nella discarica di Chivasso, denominata Chivasso Zero, di proprietà della
collegata SETA S.p.A. acquisiti nel 2015 per un quantitativo complessivo di 22.120 tonnellata, vengono
ammortizzati in relazione alla percentuale annua di utilizzo di tali spazi.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo storico di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di
diretta imputazione, diminuito dalle quote di ammortamento annuali.
L’ammortamento è calcolato secondo un piano sistematico a quote costanti sul valore storico dei cespiti
secondo l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei rispettivi beni e sulla base del criterio
della residua possibilità di utilizzazione. Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene entra
in funzione.
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
 Fabbricati
3%
 Costruzioni leggere
10%
 Impianti e macchinari
5% - 10%
 Attrezzature
10%
 Autoveicoli industriali
10%
 Autovetture
10%
 Cassoni e contenitori
15%
 Mobili e macchine d’ufficio 12%
 Macchine elettroniche
20%
 Discariche
% di riempimento
Nel primo esercizio di utilizzazione, le aliquote economico-tecnico applicate sono ridotte alla metà, salvo una
valutazione analitica per sezione di impianto/bene per i quali si verifichi un intenso utilizzo, in quanto questo
criterio viene ritenuto congruo e rappresentativo del reale deperimento dei beni stessi.
L’ammortamento delle discariche è calcolato in base alla percentuale annua di riempimento delle stesse. I
cespiti completamente ammortizzati restano in bilancio sino al momento in cui sono dismessi o alienati.
I costi di manutenzione ordinaria, di natura non incrementativi, sono portati a carico dell’esercizio in cui sono
sostenuti, mediante imputazione al conto economico.
Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti
della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti.
Immobilizzazioni finanziarie
Le immobilizzazioni finanziarie presenti in bilancio comprendono le seguenti voci:
a. quote di partecipazione detenute in società controllate, rappresentanti investimenti di carattere
duraturo e strumentale all’attività dell’impresa, ed in altre imprese
b. crediti finanziari verso società controllate, verso società controllanti e verso altre imprese.
Si sottolinea che, recependo le indicazioni del nuovo OIC 12, i crediti di origine finanziaria sono classificati
nella macro classe B dello stato patrimoniale, tra le immobilizzazioni, a prescindere dalla loro scadenza,
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
indicando separatamente i crediti esigibili a breve termine.
Partecipazioni
Le partecipazioni sono iscritte al costo e, nel caso di perdite di valore durevole da parte delle partecipate,
vengono svalutate al fine di riflettere tali perdite. Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono
meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.
I maggiori valori eventualmente esistenti, rispetto alla frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo
bilancio delle imprese partecipate, sono giustificati dai plusvalori dei beni e diritti facenti capo alle partecipate
stesse rispetto ai valori di iscrizione in bilancio ovvero dalla stima di attesa di reddito in relazione alla
particolare attività esercitata dalle partecipate.
Crediti
I crediti classificati tra le immobilizzazioni finanziarie sono iscritti al valore nominale ed eventualmente
svalutati in caso di perdite durevoli di valore. Il minor valore non può essere mantenuto negli esercizi
successivi se vengono meno le ragioni della rettifica effettuata.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, o di fabbricazione, stimato come costo medio
ponderato, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, ed il presumibile valore di realizzazione
desumibile dall’andamento del mercato. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se
vengono meno i motivi che l’hanno generata.
Oltre che rimanenze di prodotti finiti, nell’esercizio si rilevano rimanenze da “lavori in corso su ordinazione”,
termine con il quale si fa generalmente riferimento a opere, complessi di opere, forniture di beni e servizi,
eseguiti su ordinazione del committente in base a contratti di durata generalmente pluriennali e non ancora
conclusi alla fine dell’esercizio. Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati con il “metodo dei
corrispettivi contrattuali maturati” (o metodo della percentuale di completamento) che permette di ripartire
l’utile negli anni in base allo stato di avanzamento dei lavori.
Crediti
I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore
presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo di svalutazione, determinato con prudente
apprezzamento degli Amministratori in base all’effettivo rischio di inesigibilità e tenendo in considerazione le
condizioni economiche generali, di settore e la situazione specifica dei singoli debitori.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide sono iscritte al valore nominale. I saldi dei conti bancari tengono conto di tutti gli
assegni emessi e dei bonifici disposti entro la data di chiusura dell’esercizio e degli incassi effettuati dalle
banche od altre istituzioni creditizie ed accreditati nei conti prima della chiusura dell’esercizio, anche se la
relativa documentazione bancaria è pervenuta nell’esercizio successivo.
E’ stato rispettato il divieto di non compensare conti bancari attivi e passivi anche se della stessa natura e tenuti
presso la stessa banca.
Le giacenze di cassa sono valutate al valore nominale.
Ratei e risconti
I ratei e i risconti attivi e passivi sono stati valorizzati sulla base del principio della competenza, mediante una
ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi. Per i ratei ed i risconti di durata pluriennale
verranno verificate le condizioni che ne determinano l’iscrizione originaria, adottando nel tempo, se
necessario, le opportune variazioni. Si evidenzia che l’emissione del bond quotato di tipo High Yael per
complessivi Euro 200 milioni, ha generato un disaggio di emissione di Euro 15.412.000, di cui si offre separata
indicazione.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Trattamento di Fine Rapporto lavoro subordinato
E’ iscritto sulla base delle indennità maturate a tutto il 31 dicembre 2015. E’ calcolato in base alle disposizioni
delle leggi vigenti, dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dagli accordi integrativi aziendali, al netto
delle anticipazioni corrisposte. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo indici secondo quanto stabilito
dall’art. 2120 del codice civile.
La legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto delle regole per il TFR (Trattamento
di fine rapporto) maturando dal 1° gennaio 2007. Per effetto della riforma della previdenza complementare:
le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in aziendale;
le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, secondo
le modalità di adesione esplicita o adesione tacita:
a.
destinate a forme di previdenza complementare;
b.
mantenute in azienda, la quale ha provveduto a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria
istituito presso l’INPS.
Fondi per rischi ed oneri
Sono costituiti da accantonamenti effettuati per fronteggiare oneri e perdite di natura determinata e di esistenza
certa o probabile delle quali tuttavia alla chiusura d’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data di
sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione.
Per la valutazione dei rischi o degli oneri si è inoltre tenuto conto dei rischi e delle perdite di cui si è venuti a
conoscenza anche successivamente alla chiusura dell’esercizio e fino alla data di redazione del presente
bilancio.
Si sottolinea che, recependo le indicazioni del nuovo OIC 31, i cosiddetti “fondi per recupero ambientale”,
relativi ai fondi accantonati per le opere da compiersi nelle fasi di chiusura e post chiusura delle discariche di
proprietà del Gruppo, sono classificati nella macro classe B dello stato patrimoniale, tra i Fondi per rischi e
oneri.
Debiti
I debiti sono indicati tra le passività in base al loro valore nominale.
Ricavi e Costi
I ricavi vengono imputati a conto economico secondo il principio della competenza temporale che, nel caso
dei servizi di raccolta, trasporto e rimozione dei rifiuti, coincide con il momento di effettuazione della
prestazione; nel caso delle attività di smaltimento è rappresentato dall’entrata dei rifiuti presso gli appositi
impianti; nel caso di vendita di materiali coincide con il passaggio della proprietà degli stessi; nel caso di
prestazioni di servizi coincide con l’effettiva resa delle prestazioni.
I ricavi, i proventi, i costi e gli oneri sono stati indicati al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché
delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono all’attività ordinaria limitatamente alla parte avente
natura caratteristica.
Nella voce “Altri ricavi e proventi” sono inclusi i componenti positivi di reddito derivanti unicamente dalla
gestione accessoria e pertanto da operazioni che non rientrano nella gestione caratteristica, finanziaria o
straordinaria.
I costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci sono relativi agli acquisti necessari alla produzione
e/o al commercio dei beni oggetto dell’attività ordinaria d’impresa e sono al netto di resi, sconti, abbuoni,
premi e imposte direttamente connessi con gli acquisti. I costi per servizi sono relativi all’attività ordinaria.
I costi per godimento di beni di terzi si riferiscono ai corrispettivi pagati per il godimento di beni materiali ed
immateriali non di proprietà sociale destinati all’esercizio dell’attività d’impresa.
Gli oneri diversi di gestione hanno natura residuale e comprendono costi ed oneri inerenti alla gestione
ordinaria diversi da quelli classificabili nelle voci precedenti.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Oneri di chiusura e post chiusura
Sono determinati secondo il criterio della competenza, nel pieno rispetto del principio generale della
correlazione tra costi e ricavi. La metodologia di iscrizione in bilancio degli stessi è basata sulla percentuale
annua di riempimento delle discariche presso le quali sono conferiti i rifiuti rispetto ai volumi disponibili.
Imposte dell’esercizio
Le imposte correnti sono iscritte per competenza in base alla stima del reddito imponibile calcolato in
conformità alle disposizioni di legge ed alle aliquote in vigore.
Le imposte differite o pagate anticipatamente vengono iscritte sulla base delle differenze di natura temporanea
tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori fiscalmente rilevanti. Se dal calcolo emerge
un debito questo viene iscritto al fondo imposte differite; se ne scaturisce un onere fiscale anticipato, questo
viene iscritto fra i crediti nei limiti della presumibile recuperabilità dello stesso. Più precisamente, le attività
per imposte anticipate connesse alle differenze temporanee deducibili ed alle perdite fiscali, in aderenza al
principio generale della prudenza, sono rilevate rispettivamente in presenza di ragionevole certezza
dell'esistenza, negli esercizi in cui le stesse si riverseranno, di un reddito imponibile non inferiore
all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare, e di imponibili fiscali futuri che potranno assorbire
le perdite riportabili entro il periodo nel quale le stesse sono utilizzabili. Concorrono a determinare la fiscalità
differita anche quelle poste che pur non iscritte nello stato patrimoniale possono produrre effetti fiscali differiti
quali le perdite di esercizio fiscalmente riportabili a nuovo, spese di manutenzione eccedenti i limiti
fiscalmente ammessi e deducibili in futuri esercizi, plusvalenze tassate in più esercizi, ecc.
Annualmente, in sede di stesura del bilancio, si procede alla revisione degli accantonamenti per imposte
differite/anticipate per adeguarle ad eventuali variazioni di imposta intervenute nel corso dell’esercizio. Tale
valutazione è effettuata tendo conto dell’esercizio dell’opzione per il consolidato fiscale nazionale.
Operazioni di leasing
In linea con la prassi civilistica diffusa in Italia le operazioni di leasing sono contabilizzate con il c.d. “metodo
patrimoniale”. Tale metodologia, consentita dai principi contabili nazionali, prevede la contabilizzazione a
conto economico dei canoni di locazione secondo il principio della competenza e l’iscrizione nei conti d’ordine
dei canoni residui da pagare alla società locatrice. Gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto che
risulterebbero dall’utilizzo del c.d. “metodo finanziario” sono evidenziati alla voce immobilizzazioni materiali.
Inoltre, in ottemperanza del disposto dell’art. 2427 punto 22 C.C., in apposita sezione della nota integrativa
sono fornite le informazioni complementari relative alla rappresentazione dei contratti di locazione finanziaria
secondo il metodo finanziario.
Conti d’ordine
In calce allo stato patrimoniale, risultano evidenziate le garanzie prestate direttamente e indirettamente,
distinguendosi tra fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e garanzie reali.
L’ammontare dei conti d’ordine è quindi escluso dalla somma totale dell’attivo e del passivo ed esposti in
un’unica colonna in maniera separata.
Altre informazioni
La società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. con sede in Milano, Via Monte Rosa 91, è stata
incaricata, con l’assemblea del giorno 28 febbraio 2012, di svolgere la revisione legale ai sensi dell’art. 14 del
D. Lgs. 39/2010 e dell’art. 165-bis del D. Lgs. 58/1998 del bilancio di esercizio relativo agli esercizi dal 31
dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.
Si precisa che la società, in qualità di controllata, partecipa alla procedura per il “consolidato fiscale nazionale”
proposta dalla controllante indiretta Waste Italia Partecipazioni S.r.L. per il triennio 2015-2017, per cui il
presente bilancio rileva, in funzione del risultato ottenuto, oneri da consolidamento per le imposte
sull’esercizio e proventi da consolidamento in caso di perdite fiscalmente attribuite al gruppo. I rapporti con
la società capogruppo ai fini della procedura fiscale sono regolati da un apposito contratto di consolidamento.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
La società inoltre aderisce per l’esercizio in corso all’IVA di gruppo, pertanto i crediti e i debiti scaturiti dalle
liquidazioni IVA mensili sono stati trasferiti alla controllante indiretta Waste Italia Holding S.p.A..
I valori indicati sono espressi in Euro ove non diversamente indicato.
Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono pari a Euro 112.162.702 (Euro 112.282.020 nel precedente esercizio).
La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:
D escrizio ne
C o sti di
impianto e di
ampliamento
D iritti di
brevetto ind.
e utilizzo
o pere
ingegno
C o sti di
ricerca, di
sviluppo e di
pubblicità
C o ncessio ni,
licenze, marchi e
diritti simili
A vviamento
Immo bilizzazio
ni in co rso
A ltre
T o tali
Valore Lordo iniziale
379.586
264.692
29.786
10.844.101
151.506.408
121.539
14.158.526
177.304.639
Fondo Amm.to Iniziale
(369.762)
(242.605)
(29.786)
(7.352.329)
(52.736.265)
0
(4.291.872)
(65.022.619)
Valore netto iniziale
9.824
22.087
0
3.491.772
98.770.144
121.539
9.866.654
112.282.020
96.119
40.377
48.042
5.274.799
9.565.172
Incrementi
4.105.835
Decrementi
0
Variazioni Fondo
0
Riclassifiche
Ammortamenti
410.458
(29.048)
(14.611)
(294.254)
(7.639.733)
Valore netto finale
76.895
47.853
0
7.303.353
91.130.411
Valore Lordo Finale
475.705
305.069
29.786
14.949.936
Fondo Amm.to Finale
(398.810)
(257.217)
(29.786)
(7.646.583)
410.458
(2.117.301)
(10.094.947)
580.039
13.024.152
112.162.702
151.506.408
580.039
19.433.325
187.280.269
(60.375.998)
0
(6.409.173)
(75.117.567)
L’incremento pari a 96 migliaia di Euro della voce “Costi di Impianto e di ampliamento” è relativa agli oneri
notarili sostenuti nell’esercizio inerenti alla fusione/incorporazione del Gruppo Geotea.
La voce “Diritti di brevetto industriali e utilizzo opere ingegno” si incrementa per 40 migliaia di Euro dovuti
allo sviluppo ed implementazione del nuovo sistema informatico per la gestione dei rifiuti raccolti, trattati e
smaltiti dalla Società e dal Gruppo, che entrerà a pieno regime nel primo trimestre 2016.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, pari a 7.303 migliaia di Euro (3.492 migliaia di Euro al
31 dicembre 2014), comprende il valore netto dei diritti allo smaltimento di rifiuti presso discariche di terzi.
Al riguardo, nel corso dell’esercizio 2015, si evidenziano incrementi complessivi pari a 4.105 migliaia di Euro,
che per 2.090 migliaia di Euro sono relativi al diritto a smaltire nr. 22.000 tonnellate presso la discarica di
Chivasso Zero della correlata Seta Spa e per 2.013 migliaia di Euro riguardano il diritto a smaltire nr. 26.667
tonnellate presso la discarica di Bedizzole della correlata Faeco S.r.l.. L’incremento netto di periodo è dovuto
agli ammortamenti registrati per 294 migliaia di Euro.
La voce “Immobilizzazioni immateriali in corso” evidenzia una riclassifica pari a Euro 410.458 dei saldi
relativi al progetto Ecowin, precedentemente iscritti nelle “Immobilizzazioni materiali in corso”, che prevede
la realizzazione di un nuovo sistema nazionale per la raccolta, il recupero ed il riciclo dei rifiuti di imballaggio
provenienti da superfici private ed un incremento pari a Euro 48.042 relativo al progetto denominato
“Winwaste”.
La voce “Avviamento”, pari a Euro 91.130.411 (Euro 98.770.144 al 31 dicembre 2014), è così dettagliatamente
composta:
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Valore netto
31.12.2014
Descrizione
Ramo “Biogas”
Disavanzo fusione “Eco Logica
Italiana Srl”
Disavanzo fusione inversa
“Waste Italia 2 Srl”
Ramo "Eurotrading"
Totale
Incrementi
Decrementi
Ammortamenti
Valore netto
31.12.2015
7.096.911
0
0
(715.655)
6.381.256
322.053
0
0
(161.026)
161.027
91.001.713
0
0
(6.699.513)
84.302.200
349.467
0
0
(63.539)
285.928
98.770.144
0
0
(7.639.733)
91.130.411
A riguardo si ricorda che Waste Italia, con atto del 14 novembre 2014, ha definito l’acquisizione dalla correlata
Volteo Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento
energetico alimentati a biogas da discarica, di seguito specificatamente indicati:
 impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 Kw sito in Cavenago d’Adda (LO), Frazione
Soltarico;
 impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 Kw sito in Chivasso (TO), Loc. ex Fornace
SLET;
 impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 Kw sito in Giovinazzo (BA), c.da San Pietro
Pago;
 impianto di sfruttamento energetico di biogas da 803 Kw sito in Andria (BA), Loc. San Nicola La
Guardia;
 impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 Kw sito in Trivignano Udinese (UD), Loc. Braida
Grande;
 impianto di sfruttamento energetico di biogas da 2.391 Kw sito in Ghemme (NO), Loc. Fornace
Solaria.
Il prezzo di acquisto è risultato pari a Euro 8.500.000. L’acquisizione ha comportato l’iscrizione di un
avviamento di Euro 7.156.549 (valore netto al 31/12/15 pari a Euro 6.381.256), da ammortizzare in dieci anni
a partire dal 1 dicembre 2014. Non risultano incrementi nell’esercizio in corso.
A fine esercizio il valore dell’avviamento è stato sottoposto ad una verifica di recuperabilità da parte di un
esperto indipendente senza che da ciò emergesse la necessità di operare svalutazioni in merito. Per maggiori
dettagli circa il test svolto si rimanda a quando già commentato a riguardo nella nota integrativa del bilancio
consolidato della società.
La voce “Altre immobilizzazioni immateriali”, pari a Euro 13.024.152, rispetto allo scorso esercizio evidenzia
un incremento di Euro 3.157.499, come di seguito riportato:
Descrizione
Migliorie su beni di terzi
Migliorie su beni in leasing
Oneri pluriennali su software
Oneri pluriennali altri
Oneri pluriennali su finanziamenti
Oneri pluriennali su pubblicità
Diritti opzione su beni in leasing
Progetto Cavaglià
Totali
Saldo finale
Saldo iniziale
Variazione
205.369
406.701
(201.332)
18.300
47.664
(29.365)
106.663
13.346
93.317
97.445
68.987
28.458
7.089.924
8.747.204
(1.657.279)
1.100
2.201
(1.101)
405.350
580.550
(175.200)
5.100.000
0
5.100.000
13.024.152
9.866.653
3.157.499
La composizione e la movimentazione della singole voci è così rappresentata:
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
D escrizio ne
M iglio rie su
Oneri
Oneri
Oneri pluriennali Oneri pluriennali
D iritto o pzio ne
beni in
pluriennali su
pluriennali altri
so ftware
su finanziamenti
su leasing
leasing
pubblicità
M iglio rie su
beni in affitto
P ro getto
C avaglià
T o tali
Valore Lordo iniziale
1.776.896
1.322.195
1.196.425
336.262
8.940.695
5.503
580.550
14.158.526
Fondo Amm.to Iniziale
(1.370.195)
(1.274.531)
(1.127.438)
(322.916)
(193.491)
(3.302)
0
(4.291.873)
Valore netto iniziale
406.701
47.664
68.987
13.346
8.747.204
2.201
580.550
0 9.866.653
11.503
0
78.000
99.996
160.500
0
0
5.100.000 5.449.999
Decrementi
0
0
0
0
0
0
0
0
Variazioni Fondo
0
0
0
0
0
0
0
0
Riclassifiche
0
0
0
0
0
0
(175.200)
(175.200)
Giriconto Fondo
0
0
0
0
0
0
0
0
(212.834)
(29.365)
(49.542)
(6.679)
(1.817.779)
(1.101)
0
(2.117.301)
Valore netto finale
205.369
18.300
97.445
106.663
7.089.924
1.100
405.350
5.100.000 13.024.152
Valore Lordo Finale
1.788.399
1.322.195
1.274.425
436.258
9.101.195
5.503
405.350
5.100.000 19.433.325
Fondo Amm.to Finale
(1.583.030)
(1.303.895)
(1.176.980)
(329.595)
(2.011.271)
(4.403)
0
0 (6.409.173)
Incrementi
Ammortamenti
Nel corso dell’esercizio la voce che evidenzia la variazione più significativa è quella relativa al “Progetto
Cavaglià”, il cui incremento netto, pari a circa 5,1 milioni di Euro, è relativo alla realizzazione di una discarica
per rifiuti speciali non pericolosi nel Comune di Cavaglià (BI), l’iniziativa prevede la realizzazione di ulteriori
spazi per all’incirca 2,2 Milioni di metri cubi di volumetrie. L’incremento è conseguente alla cessione della
partecipazione totalitaria nella società Alice Ambiente ceduta a fine marzo del presente esercizio.
E’ stata inoltre operata una riclassifica del “Diritto d’opzione sui beni in leasing”, pari a Euro 175.200, a
seguito del riscatto del bene “Modulo di cogenerazione mod. Ecomax 6 Bio potenza elettrica 625 KWE”
oggetto del contratto di leasing (Sardaleasing Spa nr. S2/127103) volturato in seguito all’acquisizione del
Ramo Biogas dalla correlata Volteo Energie S.p.A.. La riclassifica incrementa le immobilizzazioni materiali
alla voce “Impianti e Macchinari”.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono pari a Euro 15.748.729 (Euro 19.643.581 nel precedente esercizio). La
composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:
Descrizione
Valore lordo
F.do Ammortamento
Valore Iniziale netto
Terreni e
Fabbricati
Attrezzature
industriali e
commerciali
Impianti e
macchinari
6.352.189
Altri Beni
Immobiliz.
Materiali in corso
Totali
19.324.169
1.460.240
19.503.867
2.126.411
48.766.876
(1.916.032) (13.127.938)
(1.291.144)
(12.788.180)
0
(29.123.294)
4.436.157
6.196.232
169.096
6.715.687
2.126.411
19.643.582
11.360
389.448
44.185
458.169
0
903.162
Decrementi
0
(49.260)
0
(13.309)
0
(62.569)
Variazioni Fondo
0
49.260
0
13.309
0
62.569
Riclassifiche / Giroconti
0
175.200
0,00
531.898
(942.356)
(235.258)
Svalutazioni
0
0
0
(21.127)
(605.221)
(626.348)
Ammortamenti
(166.115)
(1.082.051)
(35.963)
(2.652.281)
0
(3.936.410)
Valore netto finale
4.281.401
5.678.829
177.318
5.032.347
578.834
15.748.729
Valore lordo
6.363.549
19.839.558
1.504.426
20.480.625
1.184.055
49.372.212
0
0
0
(21.127)
(605.221)
(626.348)
Incrementi
F.do Svalutazioni
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
F.do Ammortamento
(2.082.147) (14.160.729)
(1.327.107)
(15.427.152)
0
(32.997.135)
La voce “Impianti e macchinari”, pari a 5.678 migliaia di Euro, nel corso dell’anno evidenzia un incremento
pari a 389 migliaia di Euro, principalmente riferibile ad opere di manutenzione e gestione straordinaria
capitalizzate, oltre al valore di Euro 175.200 di riclassifica già menzionata precedentemente nelle
immobilizzazioni immateriali.
La voce “Immobilizzazioni in corso”, pari a 578 migliaia di Euro, evidenzia la variazione più significativa in
negativo dovuta alle seguenti movimentazioni:
1) Giroconto di Euro 531.898 alla voce “discariche” dei costi sostenuti per l’ampliamento della discarica
di proprietà della Società sita ad Albonese (PV);
2) Riclassifica di Euro 410.458 in “Immobilizzazioni immateriali in corso” (già menzionata
precedentemente progetto “Ecowin”);
3) Svalutazione di Euro 605.221 relativa ai costi capitalizzati per il progetto KM Verde ritenuto al
momento non più realizzabile.
La voce “Altri beni”, pari a 5.032 migliaia di Euro, si compone e si movimenta come segue:
Descrizione
Valore lordo
Mobili e
arredi
Veicoli
Computer/Macchine
elettron.
Cassoni e
Contenitori
Discariche
Totali
2.159.922
371.391
324.338
3.974.527
F.do Ammortamento
(1.540.365)
(273.566)
(276.110)
(2.647.734)
Valore Iniziale netto
619.558
97.825
48.228
1.326.793
4.623.283
6.715.687
60.045
0
6.324
278.146
113.654
458.169
Decrementi
0
0
0
(13.309)
0
(13.309)
Decrementi Fondo
0
0
0
13.309
0
13.309
Riclassifiche
0
0
0
0
531.899
531.899
Giriconto Fondo
0
0
0
0
0
0
(21.126)
0
0
0
0
(21.126)
(116.676)
(31.222)
(20.685)
(314.700)
(2.168.999)
(2.652.282)
541.800
66.604
33.867
1.290.240
3.099.837
5.032.347
2.219.967
371.391
330.662
4.239.364
13.319.242
20.480.626
(21.126)
0
0
0
0
(21.126)
(1.657.041)
(304.787)
(296.795)
(2.949.125)
Incrementi
Svalutazioni
Ammortamenti
Valore netto finale
Valore lordo
F.do Svalutazioni
F.do Ammortamento
12.673.689
19.503.867
(8.050.406) (12.788.180)
(10.219.405) (15.427.153)
Gli incrementi verificatesi nell’anno, pari a 278 migliaia di Euro, fanno principalmente riferimento all’acquisto
di cassoni e contenitori utilizzati nel processo di raccolta dei rifiuti.
La voce “Discariche” fa riferimento al costo di allestimento della discarica di Albonese ridotto degli
ammortamenti registrati in funzione dei conferimenti ricevuti e delle cessioni spazi effettuate nel corso
dell’esercizio in oggetto. Il saldo comprende anche il valore residuo (pari a 2.677 migliaia di Euro al 31
dicembre 2015) del disavanzo generatosi dalla fusione di Ecotras in Sari Group S.r.l. (ora Waste Italia S.p.A.),
il cui valore non era stato ammortizzato fino all’inizio delle opere di realizzazione dell’ampliamento della
discarica, conseguenti all’ottenimento dell’AIA per la realizzazione dello stesso ottenuta in data 11 febbraio
2015.
La voce “Veicoli” ha un incremento pari a 60 migliaia di Euro dovuti a manutenzioni straordinarie e riscatti
beni leasing.
Immobilizzazioni finanziarie
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Le Immobilizzazioni finanziarie al termine dell’esercizio risultano pari a Euro 173.317.283 (Euro 193.633.313
al 31 dicembre 2014). Si sottolinea che la società, recependo le indicazioni del nuovo OIC 12, ha classificato
i crediti di origine finanziaria nella macroclasse B dello stato patrimoniale, tra le immobilizzazioni, a
prescindere dalla loro scadenza, indicando separatamente i crediti esigibili a breve termine.
Partecipazioni
Le Partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie ammontano complessivamente a Euro
111.910.940 (Euro 118.186.992 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La composizione e la movimentazione
evidenziata dalla voce nel corso dell’esercizio:
Valore finale
31/12/14
Descrizione
Partecipazioni in Imprese controllate
Partecipazioni diverse
Totale
Incrementi
Decrementi
Valore finale
31/12/15
Svalutazioni
118.185.992
2.278.788
(5.200.000)
(3.364.840)
111.899.940
1.000
10.000
0
0
11.000
118.186.992
2.288.788
(5.200.000)
(3.364.840)
111.910.940
Si riportano di seguito le informazioni delle società controllate riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015:
Sede
Capitale
sociale
Geotea
S.p.A.4
Milano
5.467.366
2.763.436
14.164.106
100%
14.164.106
60.184.000
Faeco S.r.l..
Milano
1.550.000
845.338
5.366.826
100%
5.366.826
27.400.000
Milano
10.000
(564.123)
(557.273)
100%
(557.273)
68.788
Milano
98.800
(1.418.660)
(1.197.072)
76%
(909.775)
0
Milano
364.000
(1.953.333)
265.002
100%
265.002
22.203.711
Milano
10.000
(506.104)
12.489
100%
12.489
2.043.441
18.341.375
111.899.940
Waste to
Water S.r.l.
Ecoadda
S.r.l.
SMC
Smaltimenti
Controllati
S.p.A.
Verde
Imagna S.r.l.
Utile/Perdita
di periodo
Patrimonio
netto
Quota %
posseduta
direttamente
Descrizione
Pro-quota
Patrimonio netto
Totale
Valore di bilancio
Il decremento del valore di tali partecipazioni rispetto all’esercizio precedente, pari a 6.286 migliaia di Euro,
è riconducibile principalmente alla cessione di Alice Ambiente, il cui closing è avvenuto nel mese di marzo
2015, e alla svalutazione del 100% di Ecoadda S.r.l. a seguito della sua messa in liquidazione avvenuta nel
mese di febbraio 2016.
Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. ha avuto un incremento pari a 1.700 migliaia di Euro dovuto ad una
rinuncia di crediti per la copertura della perdita rilevata a fine esercizio. Anche la partecipazione in Verde
Imagna S.r.l. è stata interessata da una rinuncia di crediti per la copertura della perdita rilevata a fine esercizio
pari a 510 migliaia di Euro.
Nel mese di maggio 2015 è stata acquistata la società Waste to Water S.r.l per un valore di Euro 10.000 da
Volteo Energie S.p.A., la partecipazione risulta iscritta a bilancio per un totale di Euro 68.788 maggiorata degli
oneri accessori all’acquisto. Si evidenzia a riguardo della partecipata che ricorrendo al 31 dicembre 2015 i
presupposti dell’art.2.482 – ter del codice civile, l’Assemblea con verbale del 20 gennaio 2016 ha deliberato
la ricapitalizzazione della società attraverso la copertura delle perdite cumulate mediante l’azzeramento
dell’attuale capitale sociale pari ad Euro 10.000 e la sua successiva ricostituzione fino all’ammontare di
4
si segnala che la società si è fusa in Waste Italia S.p.A. per incorporazione dal 1 gennaio 2016
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
1.000.000, con sovrapprezzo azioni pari ad Euro 432.192, da regolarsi mediante l’utilizzo per pari importo dei
crediti di natura finanziaria e di altra natura, vantati dalla Società nei confronti della controllata.
I maggiori valori rispetto alla frazioni di Patrimonio Netto risultanti dall’ultimo bilancio delle società
controllate, trovano giustificazione dall’attesa di reddito in relazione alla particolare attività esercitata dalle
stesse. A supporto di quanto sopra descritto, la società ha svolto opportuna verifica di recuperabilità attraverso
esercizi separati di impairment test che non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazione.
Gli equity value delle varie partecipazioni sono stati determinati partendo dalle seguenti determinanti:
 Flussi finanziari rinvenienti dal piano 2016-2020 approvato dalla Società a marzo 2016;
 Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e
per l’attività di messa a dimora di rifiuti;
 Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente
al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita
sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di
mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita;
 Il tasso di crescita perpetua (g) applicato ai flussi generabili successivamente al periodo di proiezione
esplicita è stato fissato pari a 1%;
 Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” desunto da un panel di comparables. Il
tasso di attualizzazione per l’esercizio 2015 è risultato pari a 7,5% (nel 2014 il tasso era pari al 6,6%).
Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti
di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC al fine
di riflettere la maggiore rischiosità dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state
previste per gli asset non in place, che si prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di
Piano.
L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di
uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore della controllata in continuità in coerenza con la scelta
degli Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità. Infatti la tenuta del valore di carico della
partecipazione in Waste Italia è subordinata al rispetto del nuovo Piano Industriale connesso anche all’atteso
buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione del Bond Waste.
Tale rinegoziazione risulta infatti necessaria in quanto l’attuale peso de Bond Waste potrebbe influenzare in
modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo Waste Italia ai sensi di Piano, non potendosi
escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe:
 sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la
capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento (come
nel caso del progetto WastEnd, che rappresenta una significativa parte del valore terminale riferibile
alla partecipata SMC, la cui finanziabilità è garantita anche dalla prospettata rinegoziazione);
 limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso
del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative
o per cogliere opportunità di business;
 limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la
riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori.
La Partecipazione in altre imprese, pari a Euro 11.000, fa riferimento alla partecipazione nel Consorzio “Varese
nel cuore”, società consortile proprietaria della Pallacanestro Varese e alla costituzione di società Farthan
Società Consortile a r.l acquisito il 10% pari a Euro 5.000 ed Ambiente 2.0 Consorzio Stabile acquisito il 1%
pari a Euro 5.000.
Crediti
I crediti compresi nelle immobilizzazioni finanziarie sono pari a Euro 61.367.269 (Euro 75.407.247 nel
precedente esercizio). La composizione della voce è di seguito rappresentata:
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Descrizione
Saldo finale
Saldo iniziale
Variazioni
Verso controllate - entro
9.868.888
15.271.539
(5.402.651)
Verso controllate - oltre
41.986.830
54.727.072
(12.740.242)
114.615
1.633.877
(1.519.262)
0
751.388
(751.388)
Verso altri - entro
4.544.453
1.929.979
2.614.474
Verso altri - oltre
4.813.055
1.053.964
3.759.091
39.428
39.428
0
61.367.269
75.407.247
(14.039.978)
Verso controllanti - entro
Verso controllanti - oltre
Deposito cauzionali
Totali
I “Crediti verso società controllate”, pari a Euro 51.855.718 (Euro 69.998.611 al 31 dicembre 2014), nel corso
dell’esercizio evidenziano un significativo decremento come nel dettaglio sotto riportato:
-
-
per i crediti esigibili entro l’esercizio successivo le variazioni più significative fanno capo alla
controllata Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. (-4.955 migliaia di Euro ), dovuta alla normale
gestione di cash pooling e a delle compensazione debiti/crediti ( pari a -6.262 miglia di Euro ) oltre
che alla rinuncia pari a 1.700 migliaia di Euro, di cui si era accennato precedentemente, e alla riduzione
dei crediti verso Ecoadda S.r.l. ( - 2.272 migliaia di Euro) dovuta alla normale gestione di cash pooling
ed a delle compensazione debiti/crediti ( pari a -3.934 miglia di Euro ):
Per i crediti esigibili oltre l’esercizio successivo si evidenzia la riclassifica dei crediti verso Alice
Ambiente S.r.l. che non facendo più parte del Gruppo, in quanto ceduta a terzi, determina un
decremento sostanzialmente pari a 6.727 migliaia di Euro ed una diminuzione di 6.013 migliaia di
Euro del finanziamento nei confronti di Geotea S.p.A.
I “Crediti verso società controllanti”, pari a Euro 114.615, si riferiscono principalmente a interessi maturati su
crediti per finanziamenti attivi verso Gruppo Waste Italia S.p.A. per 40 migliaia di Euro (di cui per 12 migliaia
riferibili al precedente esercizio) in forza di un tasso di interessi applicato pari al tasso Euribor 6M +3,70 % e
verso Waste Italia Holding S.p.A., per 74 migliaia di Euro (di cui per 11 migliaia di Euro riferibili al precedente
esercizio) in forza di un tasso di interessi applicato pari al tasso Euribor 6M +3,70 %.
I “Crediti verso altri”, pari a Euro 9.396.936, di cui Euro 4.852.483 esigibili oltre l’esercizio successivo,
comprendono principalmente crediti verso la società Alice Ambiente S.r.l. per un finanziamento attivo pari a
Euro 3.758.915, da crediti verso la società Waste to Water S.r.l., ora Aker S.r.l. (Euro 500.000 esigibili oltre
l’esercizio successivo), per un finanziamento attivo concessa alla stessa e sul quale nel corso dell’esercizio
sono maturati interessi attivi pari a Euro 19 migliaia in forza dell’applicazione di un tasso di interesse pari
all’EURIBOR 1M+4,00%, e da crediti per depositi cauzionali verso fornitori vari (Euro 554.141 esigibili oltre
l’esercizio successivo). Il saldo accoglie inoltre crediti verso società di factoring per 4349 migliaia di Euro.
Altri titoli
Gli “Altri Titoli”, pari a Euro 39.074, fanno riferimento ad azioni della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.
acquistate nel corso dell’esercizio 2014.
Attivo circolante – Rimanenze
Le “Rimanenze” al termine dell’esercizio 2015 sono pari a Euro 291.404 (Euro 291.404 al 31 dicembre 2014).
La composizione della voce è di seguito rappresentata:
Descrizione
Lavori in corso su ordinazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Saldo finale
73.500
Saldo iniziale
73.500
217.904
217.904
Variazione
0
0
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Totali
291.404
291.404
0
Le rimanenze dei “Lavori in corso su ordinazione”, pari a 74 migliaia di Euro, fanno riferimento al progetto
per il completamento della procedura di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di valorizzazione
organica RSU da realizzarsi in località Cascina Cavalli, in provincia di Pavia. Precisamente, Waste Italia, a
fronte di un compenso pari a Euro 105.000 (oltre Inarcassa e Iva, se dovuta), ha ricevuto l’incarico per lo
svolgimento di tutte le attività idonee all’ottenimento dell’autorizzazione di cui prima da parte della società
Ecoema S.r.l.. A sua volta, Waste Italia ha subappaltato alla società Iter S.r.l. la realizzazione di tali attività,
impegnandosi a corrispondere alla stessa un compenso di Euro 60.000 (oltre Inarcassa e Iva, se dovuta). Si è
proceduto a valutare tali lavori in corso con il “metodo dei corrispettivi contrattuali maturati” (metodo della
percentuale di completamento) che permette di ripartire l’utile negli anni in base allo stato di avanzamento dei
lavori. Rispetto all’esercizio precedente non si rilevano variazioni perché non sono stati effettuati lavori.
Le rimanenze dei “materie prime, sussidiarie e di consumo”, pari a 217 migliaia di Euro, si riferiscono
interamente a rimanenze di prodotti geosintetici, acquisiti in vista del prospettato ampliamento della discarica
di Albonese, in riferimento al quale, si ricorda, in data 11 febbraio 2015 la Provincia di Pavia ha rilasciato
l’AIA definitiva necessaria per la realizzazione dello stesso.
Attivo circolante – Crediti
I crediti compresi nell’attivo circolante sono pari a Euro 52.272.435 (Euro 60.666.644 nel precedente
esercizio). La composizione della voce è di seguito rappresentata:
Composizione dei crediti dell’attivo circolante:
Descrizione
Valore nominale
Crediti verso clienti
Fondo svalutazione
Valore netto
36.685.022
(2.433.822)
34.251.200
123.815
0
123.815
Crediti verso imprese controllate
2.056.700
0
2.056.700
Crediti verso controllanti
3.211.220
0
3.211.220
22.680
0
22.680
1.716.860
0
1.716.860
Crediti verso imprese collegate
Crediti tributari
Imposte anticipate
Crediti verso altri
11.163.067
(273.107)
10.889.960
Totali
54.979.364
(2.706.929)
52.272.435
Movimenti dei crediti dell’attivo circolante:
Descrizione
Saldo finale
Crediti verso clienti
Saldo iniziale
Variazione
34.251.200
30.381.759
3.875.390
123.815
0
123.815
Crediti verso controllate
2.056.700
10.082.729
(8.026.029)
Crediti verso controllanti
3.211.220
3.359.109
(147.889)
22.680
23.123
(443)
1.716.860
792.442
924.418
Crediti verso altri
10.889.960
16.027.510
(5.137.550)
Totali
52.272.435
60.666.672
(8.488.288)
Crediti verso imprese collegate
Crediti tributari
Imposte anticipate
I “crediti verso clienti” e i “crediti verso altri” sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti di cui si
riporta di seguito la movimentazione dell’esercizio.
Descrizione
Fondo Svalutazione Crediti
Saldo iniziale
1.842.919
Accantonamenti
864.010
Utilizzi
Saldo finale
0
2.706.929
Pagina | 134
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Totali
1.842.919
864.010
0
2.706.929
L’accantonamento è stato effettuato in base alla valutazione del presunto valore di realizzo dei crediti
commerciali iscritti nell’attivo circolante. Non vi sono crediti concentrati in uno o pochi clienti né posizioni
singole caratterizzate da particolare rischiosità.
Crediti verso controllate
I “Crediti verso controllate”, pari a Euro 2.056.700 (Euro 10.082.729 al 31 dicembre 2014), rispetto
all’esercizio precedente evidenziano un decremento di 8.026 migliaia di Euro.
Da un lato, infatti, si rileva la diversa classificazione dei crediti verso Alice Ambiente S.r.l. (-4.332 migliaia
di Euro) in quanto risultano classificati tra i crediti verso altri nell’esercizio in corso causa cessione della stessa,
si rilevano altresì minori crediti verso le società Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. (-1.616 migliaia di Euro),
Faeco S.r.l. (-1.345 migliaia di Euro), Ecoadda S.r.l. (-880 migliaia di Euro) e Km Verde S.r.l. (- 644 migliaia
di Euro). Maggiori crediti sono rilevati invece verso Waste to Water S.r.l. (+594 migliaia di Euro), Verde
Imagna S.r.l. (+159 migliaia di Euro), Geotea S.p.A. (+37 migliaia di Euro).
Crediti verso controllanti
I “Crediti verso controllanti”, pari a Euro 3.211.220 (Euro 3.359.109 al 31 dicembre 2014), rispetto al
precedente esercizio evidenziano un decremento di 148 migliaia di Euro, legato prevalentemente all’effetto
netto generato dai minori crediti verso la controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l. (-690 migliaia di Euro)
per l’adesione al regime di Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES e dai maggiori crediti verso la
controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. (+1.001 migliaia di Euro). Si rileva una diminuzione del credito verso
Waste Italia Holding S.p.A. (-459 migliaia di Euro) a seguito di compensazioni di partite debitorie e creditorie
operate nell’esercizio.
Crediti verso collegate
I “Crediti verso collegate”, pari a Euro 123.815 (Euro 0 al 31 dicembre 2014), sono relativi a cessioni di crediti
verso terzi a Seta società collegata da Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. per il 48,85%.
Crediti tributari
I “Crediti tributari”, pari a Euro 22.680 (Euro 23.123 al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente
Crediti IVA (17 migliaia di Euro) e crediti IRAP da richiedere a rimborso (6 migliaia di Euro).
Crediti per imposte anticipate
I “Crediti per imposte anticipate” sono pari a Euro 1.717 (Euro 792.422 al 31 dicembre 2014). La relativa
composizione e movimentazione viene fornita nella sezione delle “Imposte dell’esercizio”.
Crediti verso altri
I “Crediti verso altri”, pari a Euro 10.889.960 (Euro 16.027.510 al 31 dicembre 2014), comprendono
principalmente le seguenti voci:



crediti per anticipi a fornitori, pari a 3.281 migliaia di Euro, che rispetto all’esercizio precedente
evidenziano un decremento di 8.814 migliaia di Euro a seguito principalmente della regolazione delle
posizioni debitorie sorte con i consulenti e altri soggetti coinvolti nell’operazione di emissione del
Bond emesso a fine del precedente esercizio;
crediti verso Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) pari a Euro 5.010 mila, relativi al credito residuo
sorto a seguito della cessione occorsa nel presente esercizio in logica take or pay di diritti a conferire,
per un totale di 120.000 tonnellate, nella discarica di Albonese. Parte del credito originario di Euro
9.000 mila è stato ceduto alla controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A.. Il credito sorto da tale
cessione, pari a Euro 4.000 mila, è stato poi compensato con debiti di natura finanziaria in essere con
la controllante indiretta;
crediti verso la correlata Volteo Energie S.p.A., pari 205 migliaia di Euro, relativi principalmente ai
contratti di service forniti alla stessa (supporto QAS, gestione sviluppo IT, servizi generali), ai crediti
Pagina | 135
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015

generatisi in sede di conguaglio nell’ambito dell’acquisizione del Ramo Biogas, ai crediti per la
vendita di energia e di certificati verdi, successivamente all’acquisizione del Ramo Biogas;
crediti verso Daneco Impianti S.r.l. e Cantieri Moderni S.r.l., pari a 855 migliaia di Euro, relativi
principalmente al riaddebito operato negli esercizi precedenti a Daneco Impianti del noleggio dei
mezzi utilizzati da questa per lo svolgimento delle proprie attività presso la discarica di Mariano
Comense (CO).
Tra le altre sottovoci si rilevano crediti di diversa natura anche verso le correlate Ecoema S.r.l., Innovatec
S.p.A. e Bensi 3 S.r.l..
Si ricorda, inoltre, che al 31 dicembre 2014 la voce non comprendeva i crediti verso la società Alice Ambiente
S.r.l. (210 migliaia di Euro) in quanto risultavano classificati tra i crediti verso controllate.
Crediti – Distinzione per scadenza e area geografica
Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei crediti per scadenza, ai sensi dell’art. 2427,
punto 6 del Codice Civile:
Descrizione
Crediti verso clienti
Entro i 12 mesi
Oltre i 12 mesi
Totale
34.251.200
0
34.251.200
123.815
0
123.815
Crediti verso controllate
2.056.700
0
2.056.700
Crediti verso controllanti
3.211.220
0
3.211.220
16.978
5.702
22.680
654.956
1.061.904
1.716.860
Crediti verso imprese collegate
Crediti tributari
Imposte anticipate
Crediti verso altri
10.621.583
268.377
10.889.960
Totali
50.936.452
1.335.983
52.272.435
Tutti i crediti presenti in bilancio sono esclusivamente nei confronti di soggetti italiani, posto che la società
opera prevalentemente in Lombardia e Piemonte.
Attivo circolante - Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide comprese nell'attivo circolante sono pari a Euro 1.141.380 (Euro 1.039.846 nel
precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:
Descrizione
Depositi bancari e postali
Saldo finale
Variazione
1.036.000
103.568
1.812
3.846
(2.034)
1.141.380
1.039.846
101.534
Denaro e valori in cassa
Totali
Saldo iniziale
1.139.568
Ratei e risconti attivi
I ratei e risconti attivi al 31 dicembre 2015 risultano pari a Euro 13.068.277 (Euro 16.238.458 nel precedente
esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati:
Descrizione
Risconti Attivi affitti
Saldo finale
Saldo iniziale
Variazione
20.939
60.351
(39.412)
Risconti Attivi Leasing
413.506
626.151
(212.644)
Risconti Attivi Fidejussioni
531.540
174.674
356.867
Risconti Attivi Diversi
135.824
328.415
(192.591)
11.966.468
15.048.868
(3.082.400)
Disaggio su prestiti
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Totali
13.068.277
16.238.458
(3.170.181)
Il decremento dell’esercizio, pari a 3.170 migliaia di Euro, è relativo principalmente al Disaggio su Prestito di
Euro 15.412.000 relativo all’emissione, sotto la pari (92,294%), del Prestito Obbligazionario quotato di Euro
200 milioni. Si informa che tale disaggio nel corso dell’esercizio è stato ammortizzato per Euro 3.082.400,
coerentemente con la durata del Prestito Obbligazionario (scadenza il 15 novembre 2019).
Tra le altre sottovoci si rilevano principalmente risconti attivi di costi fidejussori (532 migliaia di Euro) e di
maxicanoni leasing (413 migliaia di Euro).
Patrimonio Netto
Il Patrimonio Netto esistente alla chiusura dell'esercizio è pari a Euro 44.756.580 (Euro 84.819.876 nel
precedente esercizio). Nel prospetto riportato di seguito viene evidenziata la movimentazione subita durante
l'esercizio dalle singole poste che compongono il Patrimonio Netto.
Descrizione
31 dicembre 2014
Capitale
Utile (perdita) dell'esercizio
Totale
Risultato esercizio
31 dicembre 2015
10.309.280
10.309.280
589.378
589.378
Riserva legale
Altre riserve
Riparto utile/(Dest.
perdita)
95.339.278
(21.418.060)
73.921.218
(21.418.060)
21.418.060
(40.063.296)
(40.063.296)
84.819.876
0
(40.063.296)
44.756.580
Si riporta di seguito la composizione e la movimentazione delle “Altre riserve”:
Descrizione
31 dicembre 2014
Destinazione
risultato
Altri movimenti
31 dicembre 2015
4.000.000
0
0
4.000.000
Avanzo di Fusione Waste Italia 2
51.839.278
0
0
51.839.278
Versamenti soci in conto futuro aumento
capitale
39.500.000
0
0
39.500.000
0
(21.418.060)
0
(21.418.060)
95.339.278
(21.418.060)
0
73.921.218
Versamenti in conto capitale
Utile (perdite) riportate a nuovo
Totali
Nell’esercizio 2014, al fine di rispettare gli obblighi connessi all’emissione del Prestito Obbligazionario
quotato, così come definito all’interno dell’Offering Memorandum del “Bond Waste Italia”, la controllante
Waste Italia Holding S.p.A. è stata chiamata ad effettuare una contribuzione in conto futuro aumento di capitale
per cassa a favore di Waste Italia per totali Euro 39,5 milioni (c.d. “Equity Contribution”).
Per una migliore comprensione dei movimenti del patrimonio netto, secondo quanto disposto dall’O.I.C., si
fornisce anche la movimentazione delle poste dell’esercizio precedente:
31 dicembre
2013
Descrizione
Capitale
Riserva legale
Riparto
utile/(Dest.
perdita)
Altri
movimenti
Risultato
esercizio
31 dicembre
2014
10.309.280
10.309.280
589.378
589.378
Altre riserve
62.868.477
(7.029.199)
Utile (perdita) dell'esercizio
(7.029.199)
7.029.199
Totale
66.737.936
0
39.500.000
39.500.000
95.339.278
(21.418.060)
(21.418.060)
(21.418.060)
84.819.876
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Le informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 7-bis del Codice Civile relativamente alla specificazione
delle voci del patrimonio netto con riferimento alla loro origine, possibilità di utilizzo e distribuzione, nonché
alla loro avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi, sono desumibili dai prospetti seguenti:
Natura / Descrizione
Importo
Capitale
Possibilità
utilizzo (*)
10.309.280 B
Riserva legale
Versamenti in c/futuro aumento capitale
Versamenti in c/capitale
Avanzo di Fusione Waste Italia 2
Totale
Quota
disponibile
Utilizzazioni eff.
nei 3 es. prec.
per cop. perdite
0
0
589.378 B
0
0
39.500.000 A
0
0
4.000.000 A, B, C
4.000.000
0
51.839.278 A, B, C
51.839.278
16.270.559
55.839.278
16.270.559
106.237.936
Quota non distribuibile
55.839.278
Residua quota distribuibile
0
A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci.
Le informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 17 del Codice Civile relativamente ai dati sulle azioni che
compongono il capitale della società, al numero ed al valore nominale delle azioni sottoscritte nell'esercizio
sono di seguito riepilogate:
 Il capitale sociale di Euro 10.309.280 è diviso in n. 10.309.280 azioni da nominali Euro 1 cadauna.
 Il capitale sociale risulta interamente versato;
 Al 31.12.2015 il capitale sociale è interamente posseduto dalla società Waste Italia Holding S.p.A. con
sede in Milano, via Giovanni Bensi 12/3;
 La totalità delle quote, conseguentemente all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, è oggetto
di pegno a favore dei seguenti soggetti:
 BNP Paribas, Italian Branch, con sede legale in Piazza San Fedele, 1/3, 20121 Milano, Italia;
 Citibank, N.A., London Branch, con sede legale in Citigroup Centre, Canada Square, Canary
Wharf, Londra E14 5LB; regno Unito;
 The Law Debenture Trust Corporation p.l.c., con sede legale in Fifth Floor 100 Wood Street
Londra EC2V 7ex, Regno Unito (il “Trustee”);
 Citigroup Global Markets Deutschland AG, con sede legale in Fifth Floor, Reuterweg 16,
60323 Frankfurt am Main, Germania;
 Walkers Listing And Support Services Ltd, con sede legale in The Anchorage, 17/19 Sir John
Rogerson’s Quay, Dublin 2, Irlanda;
 Jefferies International Limited, con sede legale in Vintners Place, 68 Upper Thames Street,
Londra EC4V 3BJ, Regno Unito;
 Obbigazionisti detentori di volta in volta delle obbligazioni Senior Secureted, come
rappresentati dal Trustee ai sensi della sua nomina del rappresentante comune degli
obbligazionisti ai sensi dell’articolo 2417 del Codice Civile.
In relazione al disposto dall'articolo 2427, punto 18 del Codice Civile, si informa che non sono state emesse
azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni e alti titoli o valori similari.
Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi e oneri sono iscritti nelle passività per complessivi Euro 10.570.096 (Euro 2.821.693 nel
precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è di seguito rappresentata:
Descrizione
Saldo iniziale
Acc.ti
dell'esercizio
Utilizzi
dell'esercizio
Altri movimenti
Saldo finale
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Per imposte, anche differite
33.553
0
(19.758)
0
13.795
Per rischi e oneri futuri
47.917
3.627.699
0
0
3.675.616
2.740.224
4.389.537
(249.076)
0
6.880.685
2.821.693
8.017.236
(268.834)
0
10.570.096
F.di chiusura e post chiusura
Totali
Per quanto concerne le informazioni relative alle movimentazioni del "Fondo per imposte differite", si rimanda
alla sezione "Imposte dell'esercizio".
I “Fondi per rischi e oneri futuri”, pari a Euro 3.675.616, rispetto all’esercizio precedente si incrementa di
3.627 migliaia di Euro e si evidenzia il dettaglio come segue:
Descrizione
Saldo
Fondo oneri futuri vendita spazi Waste to Water S.r.l.
3.511.669
Fondo rischi per cause di lavoro
116.030
Totali
3.627.699
La voce “Fondo oneri futuri” si riferisce ai costi per la gestione della discarica di Albonese, ad ecotassa e ad
aggi per l’utilizzo degli spazi venduti nel corso del 2015 in logica del take or pay. Il fondo rischi per “cause di
lavoro” fa riferimento a potenziali oneri derivanti da contenziosi con ex dipendenti.
I “Fondi chiusura e post chiusura”, pari a 6.880 migliaia di Euro, comprende gli oneri da sostenersi nelle fase
di chiusura (4.656 migliaia di Euro) delle discariche di Albonese (PV) ed Alice Castello (VC) e nella fase di
post chiusura (2.225 migliaia di Euro) delle sola discarica di Albonese (PV), come di seguito riportato:
Descrizione 2015
Entro i 12 mesi
Oneri di Chiusura
Oltre i 12 mesi
3.967.245
Totale
688.581
0
4.655.826
0
0
2.224.859
2.224.859
3.967.245
688.581
2.224.859
6.880.685
Oneri di Post Chiusura
Totali
Oltre i 5 anni
Trattamento di Fine Rapporto
Il Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato è iscritto tra le passività per complessivi Euro 991.803
(Euro 1.021.713 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così
rappresentati:
Descrizione
Saldo
iniziale
Acc.ti
dell'esercizio
Imposta
Sost. e
contributo
0,50
Trasferimenti
a Fondi
Compl. e
Tesoreria
INPS
Anticipi e
Liquidazioni
Altri
movimenti
Saldo finale
Variazione
T.F.R.
1.021.713
357.395
28.669
308.438
173.733
123.535
991.803
(29.910)
Totali
1.021.713
357.395
28.669
308.438
173.733
123.535
991.803
(29.910)
Il saldo rappresenta il debito maturato nei confronti del personale in organico a fine esercizio per il trattamento
di fine rapporto. I trasferimenti si riferiscono ai dipendenti trasferiti da altre società del gruppo e sono allocati
nella colonna “Altri movimenti”.
Debiti
I debiti sono iscritti nelle passività per complessivi Euro 308.852.299 (Euro 312.658.013 nel precedente
esercizio). La composizione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
Saldo finale
Saldo iniziale
Variazione
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Obbligazioni
200.000.000
200.000.000
0
Debiti verso soci per finanziamenti
12.148.939
23.108.925
(10.959.986)
Debiti verso banche
16.454.892
1.431.442
15.023.450
1.642.216
185.487
1.456.729
63.000
63.000
0
Debiti verso fornitori
37.976.250
43.006.280
(5.030.030)
Debiti verso imprese controllate
28.768.322
35.581.551
(6.813.229)
Debiti verso controllanti
1.377.114
1.084.130
292.984
Debiti tributari
3.947.959
3.575.769
372.190
983.808
446.660
537.148
5.489.799
4.174.769
1.315.030
308.852.299
312.658.013
(3.805.715)
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Debiti vs ist. di previd. e sicurezza soc.
Altri debiti
Totali
Obbligazioni
Le Obbligazioni fanno riferimento al bond di tipo High Yield quotato alle borse di Milano e Dublino per
complessivi Euro 200 milioni completamente sottoscritto al momento del pricing avvenuto in data 13
novembre 2014. Le principali caratteristiche del bond sono descritte di seguito:
 Ammontare nominale in linea capitale: 200 milioni di euro;
 Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%;
 Tipologia delle obbligazioni: a tasso fisso senior garantite;
 Valore nominale cedola: 10,5%;
 Yield to maturity: 12,625%;
 Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019. Nel
periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory redemption
che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle
Obbligazioni;
 Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000.
Alla data di approvazione del presente bilancio, la Società ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare
le migliori ipotesi di ristrutturazione del suddetto debito finanziario (per linea capitale, interessi e tempi di
rimborso). Nel corso del mese di maggio la controllata Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le
lettere di incarico dei Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo
di ristrutturazione. Alla data della presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni
telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando
con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione
della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in
data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in
riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento
del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo
di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il
regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche
affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze impegni
finanziarie del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli
incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta
rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016.
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della presente Nota
integrativa.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Debiti verso soci per finanziamenti
La voce “Debiti verso soci per finanziamenti”, pari a Euro 12.148.939 (Euro 23.108.925 al 31 dicembre 2014),
fa interamente riferimento a finanziamenti erogati dalla controllante Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia
S.p.A).
Si precisa che:
- per Euro 10.000.000 la voce accoglie il finanziamento passivo subordinato concesso da Gruppo Waste
Italia , nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Geotea, avvenuta per cassa per Euro 50.000.000 e
tramite l’emissione da parte della stessa Gruppo Waste Italia S.p.A. di un prestito obbligazionario
convertibile di Euro 10.000.000. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari al 10,75%,
che ha generato interessi passivi pari a Euro 624.999;
- per Euro 1.112.366 ( Euro 13.000.000 esercizio precedente) la voce fa riferimento al finanziamento
concesso da Gruppo Waste Italia S.p.A. nell’ambito delle diverse operazioni legate all’emissione del
Prestito Obbligazionario quotato. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari
all’EURIBOR 6M+3,70%, che ha generato interessi passivi pari a Euro 302.648. Nel corso
dell’esercizio il finanziamento è stato rimborsato per Euro 8 milioni e compensato con crediti in essere
al 31 dicembre 2015 per Euro 4 milioni.
Debiti verso banche
La voce “Debiti verso banche”, pari a Euro 16.454.892 (Euro 1.431.442 al 31 dicembre 2014), fa riferimento
al saldo dei conti correnti passivi per 1.204 migliaia di Euro, ad un finanziamento ricevuto da Banca Popolare
di Milano per 250 migliaia di Euro e al saldo relativo al completo utilizzo della linea di finanziamento di tipo
Revolving (RCF) fornita da BNP Paribas nell’ambito del già citato Bond Waste, pari a 15.000 migliaia di
Euro.
Debiti verso altri finanziatori
I “Debiti verso altri finanziatori”, pari a Euro 1.642.216 (Euro 185.847 al 31 dicembre 2014), si riferiscono a
debiti verso società di factoring per incassi ricevuti dai clienti ceduti pro soluto.
Debiti verso fornitori
I “Debiti verso fornitori”, pari a Euro 37.976.250 (Euro 43.006.280 al 31 dicembre 2014), si riferiscono a debiti
verso fornitori terzi per l’espletamento delle attività ordinarie.
Debiti verso controllate
La voce “Debiti verso controllate”, pari a Euro 28.768.322 (Euro 35.581.511 al 31 dicembre 2014) evidenzia
un decremento pari a 17.939 migliaia di Euro a seguito della riclassifica tra gli “Altri debiti” dei saldi verso la
ex controllata Alice Ambiente S.r.l. Per il resto, accolgono prevalentemente debiti di natura commerciale
scaturenti dall’attività di intermediazione dei rifiuti presso le discariche di Cavenago d’Adda (LO) della
controllata Ecoadda S.r.l. e di Chivasso (TO) della controllata Smaltimenti SMC S.p.A.. Si rilevano, inoltre,
maggiori debiti verso la controllata Bossarino S.r.l. per 5.147 migliaia di Euro, verso Faeco per 3.468 migliaia
di Euro, verso Waste to Water per 308 migliaia di Euro, verso Geotea per 582 migliaia di Euro ed infine verso
Ecosavona per 13 migliaia di Euro.
La voce accoglie inoltre debiti di natura finanziaria per 11.520 migliaia di Euro relativi al rapporto di c/c di
corrispondenza vantato con la controllata Geotea S.p.A, a fronte del quale sono maturati interessi passivi pari
a Euro 112.563.
Debiti verso controllanti
I “Debiti verso controllanti”, pari a Euro 1.377.114 (Euro 1.084.130 al 31 dicembre 2014), comprendono
principalmente il debito verso Gruppo Waste Italia S.p.A. per 1.327 migliaia di Euro, verso Waste Italia
Holding S.p.A. per 49 migliaia di Euro e verso Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per un migliaio di Euro.
Debiti tributari
I “Debiti tributari”, pari a Euro 3.947.959 (Euro 3.575.769, al 31 dicembre 2015), comprendono
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
principalmente i debiti verso l’Erario per IRES (1.130 migliaia di Euro) e IRAP (1.965 migliaia di Euro). In
via residuale sono da rilevare debiti per ritenute d’acconto sui redditi di lavoro dipendente e assimilato e da
lavoro autonomo (821 migliaia di Euro). Nello specifico il saldo accoglie debiti tributari per i quali è stato
posto in essere un piano di rateizzo per complessivi 2.690 migliaia di Euro (relativi ad IRES anno 2011 per
Euro 1.174 migliaia ed IRAP anni 2011/2012/2013 per Euro 1.516 migliaia), di cui 1.964 migliaia di euro
saranno da riconoscere oltre il prossimo esercizio
Debiti verso altri
La voce “Altri debiti”, pari a Euro 5.489.799 (Euro 4.174.169 al 31 dicembre 2014), comprende principalmente
quanto segue:
 debiti verso Daneco Impianti S.r.l. (895 migliaia di Euro) per l’acquisto di diritti di smaltimento di circa
18 mila tonnellate presso il sito di Mariano Comense, già completamente utilizzati,
 debiti verso Alice Ambiente S.r.l. ( 112 migliaia di Euro);
 debito per aggi ed ecotassa (1.686 migliaia di Euro) relativi alle royalties da riconoscere rispettivamente
al Comune di Albonese ed alla Regione Lombardia dove è sita la discarica di proprietà della Società;
 debiti verso i dipendenti (1.265 migliaia di Euro) per le retribuzioni da corrispondere (compresa la quota
di quattordicesima mensilità) e per le ferie maturate e non godute.
Debiti - Distinzione per scadenza
Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza, ai sensi dell'art. 2427,
punto 6 del Codice Civile:
Entro i 12
mesi
Descrizione
Obbligazioni
Oltre i 12 mesi
Oltre i 5 anni
Totale
0
200.000.000
0
200.000.000
1.036.573
11.112.366
0
12.148.939
16.454.892
0
0
16.454.892
1.642.216
0
0
1.642.216
63.000
0
0
63.000
Debiti verso fornitori
37.976.250
0
0
37.976.250
Debiti verso imprese controllate
28.768.322
0
0
28.768.322
Debiti verso controllanti
1.377.114
0
0
1.377.114
Debiti tributari
1.978.306
1.969.653
0
3.947.959
983.808
0
0
983.808
Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
Acconti (ricevuti)
Debiti vs ist. prev. e sicur. sociale
Altri debiti
5.489.799
Totali
95.770.280
5.489.799
213.082.019
0
308.852.299
Si riportano di seguito le informazioni concernenti la composizione dei debiti verso soci per finanziamenti:
Descrizione
Importo totale
di cui con clausola
di postergazione
di cui
fruttiferi
di cui interessi
Esigibili entro l'esercizio successivo
1.036.573
0
0
1.036.573
Esigibili oltre l'esercizio successivo
11.112.366
10.000.000
11.112.366
0
Totali
12.148.939
10.000.000
11.112.366
1.036.573
Si sottolinea che i debiti verso soci per finanziamenti sono postergati per Euro 10.000.000 all’estinzione del
Prestito Obbligazionario quotato.
Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti le garanzie reali sui beni sociali, ai sensi dell'art.
2427, punto 6 del Codice Civile:
Deb. non ass. da
garanz. reali
Descrizione
Obbligazioni
0
Deb. assisiti da
garanz. reali
200.000.000
Totale
200.000.000
Debiti verso soci per finanziamenti
12.148.939
12.148.939
Debiti verso banche
16.454.892
16.454.892
1.642.216
1.642.216
Debiti verso altri finanziatori
Acconti (ricevuti)
63.000
63.000
Debiti verso fornitori
37.976.250
37.976.250
Debiti verso imprese controllate
28.768.322
28.768.322
Debiti verso controllanti
1.377.114
1.377.114
Debiti tributari
3.947.959
3.947.959
Debiti vs ist. prev. e sicur. sociale
Altri debiti
Totali
983.808
983.808
5.489.799
5.489.799
108.852.299
200.000.000
308.852.299
Come già riportato in precedenza, la totalità delle quote di Waste Italia S.p.A., conseguentemente all’emissione
del Prestito Obbligazionario quotato, è oggetto di pegno a favore dei soggetti elencato nel relativo commento
offerto nella sezione relativa al “Patrimonio Netto”. Si sottolinea, inoltre, che anche le quote dalle controllate
S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., Faeco S.r.l. e Geotea S.p.A. sono oggetto di pegno a favore degli stessi
soggetti.
Debiti - Ripartizione per area geografica
Ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile si segnala che i debiti sono principalmente verso soggetti
italiani, con una rilevante concentrazione nelle Regione Piemonte e Lombardia.
Ratei e risconti passivi
I ratei e risconti passivi sono iscritti nelle passività per complessivi Euro 2.831.431 (Euro 2.473.973 al
31/12/2014) accoglie la quota interessi passivi in maturazione sul Prestito Obbligazionario per Euro 2. 625.000
e per Euro 206.413 gli interessi passivi bancari maturati nell’ultimo trimestre del 2015.
Garanzie, impegni e rischi
Alla data di chiusura dell'esercizio, risultano in essere le seguenti garanzie ed impegni:
Descrizione
2015
Fideiussioni dirette
Fideiussioni indirette
Conti d'ordine degli impegni
Totale
2014
Variazione
1.072.505
1.072.505
0
13.557.410
13.325.874
231.536
1.651.168
2.632.523
(981.355)
16.281.083
17.030.902
(749.819)
La voce “Fideiussioni dirette” accoglie due lettere di patronage di complessivi Euro 1.072.505, rilasciate a
favore della Provincia di Torino nell’interesse della società controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A.
rispettivamente di Euro 747.137, per l’attività di post-gestione della discarica di Chivasso, e di Euro 325.368
per l’attività di messa in riserva e selezione automatizzata di rifiuti speciali non pericolosi.
La voce “Fideiussioni indirette” accoglie le polizze fideiussorie rilasciate da primarie società di assicurazione
a garanzia delle obbligazioni assunte dalla società nei confronti di terzi, principalmente di Enti Pubblici in
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
relazione ad autorizzazioni allo smaltimento di rifiuti in impianti e discariche di nostra proprietà.
Di seguito elenchiamo le fideiussioni per le quali Waste Italia Spa risulta co-obbligata a favore delle
controllate:
 verso Ecoadda S.r.l. per un totale di Euro 11.785.853 (emesse nel 2014 per Euro 11.074.241 e nel
2015 per Euro 711.612);
 verso SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. per un totale di Euro 2.742.238 emesse nel 2015;
 verso Faeco S.r.l. per un totale di Euro 160.543 emesse nel 2015;
La voce “Conti d’ordine degli impegni” si riferisce agli impegni futuri delle rate a scadere e dei valori di
riscatto finale dei beni relativi ai contratti di leasing in essere al termine dell’esercizio.
Non vi sono impegni verso terzi a carico della società non risultanti dallo stato patrimoniale per i quali fornire
le informazioni richieste dall’art. 2427 punto 9 del Codice Civile.
Informazioni sul Conto Economico
Valore della Produzione
Il Valore della Produzione al 31 dicembre 2015 riporta un valore complessivo pari a Euro 66.458.280 (Euro
77.395.429 al 31 dicembre 2014). La composizione e la movimentazione delle singole voci è di seguito
riportata:
Valore della produzione
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
5) Altri ricavi e proventi
Totale
2015
2014
Variazione
60.909.353
65.577.211
(4.667.858)
5.548.927
11.818.218
(6.269.291)
66.458.280
77.395.429
(10.937.149)
Il decremento che la voce ha evidenziato nel corso dell’esercizio è dovuto principalmente ad una minore
attività di intermediazione relativa al materiale in ingresso presso le restanti discariche del gruppo, attività che
nel corso dell’esercizio è stata intenzionalmente limitata a causa della riduzione dello spazio disponibile nelle
discariche stesse. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella “Relazione sulla Gestione” al bilancio
d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015.
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
I “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” sono pari a Euro 60.909.353 (Euro 65.577.211 nel precedente
esercizio). La voce accoglie i ricavi relativi al core business della società, ovvero i ricavi conseguiti dalle
attività di raccolta, trattamento e smaltimento in discarica di rifiuti speciali non pericolosi, nonché da attività
di intermediazione, cioè di vendita di spazi a terzi. In merito alla vendita spazi si segnala che nel corso del
2015 sono stati venduti alla parte correlata Waste to Water (oggi Aker) spazi per 120.000 tonnellata (per un
ricavo complessivo di 9 milioni di euro). La vendita è stata operata secondo una logica take or pay. Lo
sfruttamento di tale diritto è contrattualmente possibile, salvo eventuali proroghe, fino alla fine dell’esercizio
2016. Il decremento dell’esercizio è legato alle motivazioni in precedenza indicate relativamente agli
scostamenti del Valore della Produzione.
Altri ricavi e proventi
"La voce “Altri ricavi e proventi”, pari a Euro 5.548.927 (Euro 11.818.218 al 31 dicembre 2014), comprende
principalmente i “ricavi conto energia” (1.934 migliaia di Euro) così ripartiti per impianti:
Gestione Impianti
Albonese Fotovoltaico
Cavenago Gte
Importo
623
764.294
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Gestione Andria Gte
Gestione Chivasso Gte
Gestione Ghemme Gte
Gestione Giovinazzo Gte
Gestione Trivignano Gte
Totale complessivo
152.812
920.995
41.207
49.316
5.066
1.934.314
La voce “Ricavi energia elettrica” così ripartiti:
Certificati Verdi
Gestione Ghemme Gte
Gestione Giovinazzo Gte
Totale complessivo
Importo
180.291
100.261
280.552
I “Ricavi energia fotovoltaico” comprende la produzione per 45 migliaia di Euro dell’impianto Albonese.
I ricavi derivanti dalla vendita dei “certificati verdi” inerenti agli impianti di biogas di Trivignano e Ghemme
pari a Euro 190 migliaia di Euro (21 migliaia di Euro al 31/12/2014).
Le sopravvenienze attive, pari a 400 migliaia di Euro, si riferiscono in prevalenza allo stralcio di debiti ormai
prescritti (pari a 233 migliaia di Euro).
La voce “Allocazione altri costi” pari a 982 migliaia di Euro si compone per 954 migliaia di Euro nei confronti
delle capogruppo Gruppo Waste Italia Spa per commesse internazionali, Alice Ambiente Srl per 18 migliaia
di Euro e Waste To Water Srl per 10 migliaia di Euro relativi a service amministrativi.
Il saldo accoglie, inoltre, il riaddebito di costi per servizi sostenuti ed effettuati a favore di altre società del
Gruppo Waste Italia e del Gruppo Kinexia. Si rilevano nello specifico:

ricavi verso Alice Ambiente S.r.l. (944 migliaia di Euro) le controllate Faeco Spa (Euro 26 migliaia di
Euro) e SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. (7 migliaia di Euro), la controllante Gruppo Waste Italia
Spa ( Euro 14 migliaia di Euro) e altre di importi minori in relazione a servizi gestionali prestati e
regolati da appositi contratti;

ricavi verso le società Volteo Energie S.p.A. (153 migliaia di Euro) e verso la società Gruppo Waste
Italia Spa (Euro 127 migliaia di Euro) per i service effettuati da Waste Italia S.p.A. e regolati da
appositi contratti.

altri ricavi ( 139 migliaia di Euro) relative per la maggior parte al recupero delle accise sul gasolio.
Costi della produzione
Il Costi della produzione al 31 dicembre 2015 risultano di ammontare pari a Euro 79.479.889 (Euro 81.749.918
nel precedente esercizio). Di seguito si offre la relativa ripartizione confrontata con l’esercizio precedente:
Costi della produzione
6) Per materie prime, sussidiarie e di consumo
7) Per servizi
8) Per godimento di beni di terzi
9) Per il personale
10) Ammortamenti e svalutazioni
11) Rimanenze
12) Accantonamenti per rischi
14) Oneri diversi di gestione
Totale
2015
2014
Variazione
2.586.978
4.673.740
(2.086.762)
39.212.305
3.894.258
7.869.894
15.521.718
45.654.568
4.467.668
8.409.009
16.922.229
0
31.000
1.591.704
81.749.918
(6.442.263)
(573.410)
(539.115)
(1.400.511)
0
3.596.699
5.175.333
(2.270.029)
3.627.699
6.767.037
79.479.889
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
I “Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci” sono iscritti nei costi di produzione nel conto
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
economico per complessivi Euro 2.586.978 (Euro 4.673.740 nel precedente esercizio). A seguire si offre una
dettagliata descrizione delle voci componenti il saldo:
Descrizione
Pneumatici
Materiali di consumo
Carburanti e lubrificanti
Materiali di manutenzione
Acquisti per la rivendita
Altri
Totale
20154
2014
79.607
44.008
1.358.018
4.297
1.084.169
16.879
2.586.978
57.107
22.863
1.534.135
6.439
3.033.642
19.575
4.673.760
Variazione
22.500
21.145
(176.117)
(2.142)
(1.949.473)
(2.695)
(2.086.782)
Costi per servizi
I “Costi per servizi” sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi Euro
39.212.305 (Euro 45.654.568 nel precedente esercizio). La composizione e la variazione delle singole voci è
così rappresentata:
Descrizione
Trasporti
Utenze Energia, Gas, Acqua
Spese di manutenzione e riparazione
Servizi e consulenze tecniche
Compensi ad amministratori, sindaci e revisori
Service e riaddebiti intercompany
Pubblicità
Spese telefoniche
Assicurazioni e Fideiussioni Assicurative
Smaltimento
Pedaggi Autostradali
Servizi operativi Discariche
Ticket Restaurant e Spese Ristorazione
Spese di Formazione
Costi Generali Impianti
Altri
Totale
2015
9.022.779
276.992
2.415.332
4.104.012
199.518
291.199
98.456
89.004
601.268
20.825.192
137.975
237.330
301.470
17.033
170.783
423.963
39.212.305
2014
10.903.264
272.834
1.655.276
1.587.736
509.693
251.616
195.547
173.637
550.847
27.838.594
185.060
426.631
346.736
38.359
181.534
537.205
45.654.568
Variazione
(1.880.485)
4.158
760.056
2.516.276
(310.175)
39.582
(97.091)
(84.633)
50.421
(7.013.402)
(47.084)
(189.300)
(45.266)
(21.326)
(10.751)
(113.243)
(6.442.263)
La voce comprende principalmente costi relativi ai servizi di “Smaltimento” e “Trasporto”, che incidono
sull’ammontare totale per una percentuale rispettivamente pari al 53% e al 26% dell’ammontare totale. Tali
voci comprendono i costi sostenuti per le operazioni di smaltimento e di trasporto presso discariche non di
proprietà di Waste Italia, che, per 5.562 migliaia di Euro hanno interessato gli impianti di proprietà delle
controllate Alice Ambiente S.r.l., Waste To Water S.r.l., Bossarino S.r.l. e SMC Smaltimenti Controllati
S.p.A., e per Euro 15.263 migliaia di Euro hanno interessato discariche e impianti di terzi.
I costi di smaltimento evidenziano un decremento di 7.013 migliaia di Euro dovuto alle minori volumetrie
smaltite dal Gruppo Waste Italia nell’anno 2015 e di conseguenza un decremento dei costi di trasporto pari a
1.880 migliaia di Euro.
Tra le altre voci si evidenziano per 2.415 spese di manutenzione e riparazione, per 4.104 migliaia spese per
servizi e consulenze tecniche e per 608 migliaia di Euro costi legati alla gestione degli impianti.
Spese per godimento beni di terzi
Le “Spese per godimento beni di terzi” sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
complessivi Euro 3.894.258 (Euro 4.467.668 nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è
così costituita:
Descrizione
Affitti e locazioni
Canoni di leasing beni mobili
Altri noleggi
Totale
2015
1.083.583
1.595.261
1.215.414
3.894.258
2014
1.095.053
1.938.052
1.434.563
4.467.668
Variazione
(11.470)
(342.791)
(219.149)
(573.410)
I “Costi per affitti e locazioni”, pari a 1.083 migliaia di Euro, si riferiscono alle spese di affitto della sede
centrale e dei diversi siti industriali dove viene svolta l’attività aziendale.
I “Canoni di leasing”, pari a 1.595 migliaia di Euro, si riferiscono ad attrezzature, macchinari, automezzi e
mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti.
La voce "Altri noleggi", pari a 1.215 migliaia di Euro, comprende canoni di noleggio relativi principalmente
ad automezzi e mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento dei servizi di raccolta e smaltimento.
Spese per il personale
Le spese per il personale sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi Euro
7.869.894 (Euro 8.409.009 nel precedente esercizio). La voce comprende i costi per il personale dipendente
ivi compresi i costi di competenza per ferie non godute e accantonamenti di legge e contratti collettivi. La
composizione delle singole voci è così costituita:
Descrizione
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento di fine rapporto
Altri costi del personale
Totale
2015
5.124.281
1.688.449
357.395
699.769
7.869.894
2014
5.531.682
1.731.955
386.894
758.478
8.409.009
Variazione
(407.401)
(43.506)
(29.499)
(58.709)
(539.115)
Il decremento che la voce ha evidenziato nel corso dell’esercizio 2015, pari a 539 migliaia di Euro, è
conseguente al processo di ottimizzazione dei costi fissi di struttura operato dalla Società.
La voce “Altri costi”, pari a Euro 699 migliaia di Euro, accoglie principalmente il costo relativo a lavoratori
interinali, ammontante a 623 migliaia di Euro. Sono da evidenziare, inoltre, rimborsi spese per 55 migliaia di
Euro.
Ammortamenti e svalutazioni
Comprendono le quote di ammortamento calcolate secondo le regole civilistiche di valutazione per le
immobilizzazioni immateriali e materiali e la svalutazione dei crediti commerciali contenuti nell'attivo
circolante.
Descrizione
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
Ammortamento costi di impianto e di ampliamento
Ammortamento concessioni, licenze, marchi e simili
Amm.to Costi Licenze e Marchi
Amm.to Concessioni
Ammortamento avviamento
Ammortamento altre immobilizzazioni immateriali
Amm.to Pacchetti Software
Amm.to Migliorie beni in Affitto
Amm.to Migliorie beni in Leasing
2015
29.049
294.255
54.658
239.597
7.639.733
2.131.913
14.612
212.834
29.365
2014
14.005
6.153.555
54.658
6.098.897
7.042.441
1.201.166
27.680
262.384
71.812
Variazione
15.044
(5.859.300)
0
(5.859.300)
597.292
930.747
(13.068)
(49.550)
(42.447)
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Amm.to Oneri pluriennali Altri
Amm.to Oneri pluriennali Software
Amm.to Oneri pluriennali Pubblicità
Amm.to Oneri pluriennali. su Finanziamenti
Totale
49.542
6.679
1.101
1.817.779
10.094.950
300.258
66.644
1.101
471.288
14.411.167
(250.716)
(59.965)
0
1.346.491
(4.316.217)
Nelle immobilizzazioni immateriali (come si evidenzia nella tabella sopra riportata) si è determinato un
decremento pari a 4.316 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, attribuibile alla voce “costi di
impianto e ampliamento” in quanto legati ai diritti di utilizzo delle discariche Lotti IRA e Lotti SETA. Nel
2015 sono stati utilizzati solo gli spazi SETA.
Descrizione
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
Ammortamento terreni e fabbricati
Amm.to. Edifici
Amm.to. Attrezz. Fabbricati
Ammortamento impianti e macchinario
Ammortamento attrezzature industriali e commerciali
Ammortamento altri beni materiali
Amm. to Veicoli
Amm. to Cassonetti
Amm.to Costruzione Lotto discarica Albonese
Amm.to Mobili & Arredi.
Amm.to Computer/Macchine elettroniche
Totale
2015
3.936.410
166.115
157.135
8.980
1.082.051
35.963
2.652.281
116.677
314.700
2.168.999
31.221
20.685
3.936.410
2014
1.261.062
165.677
157.135
8.541
599.417
44.566
451.402
129.518
236.495
24.426
34.178
26.785
1.261.062
Variazione
438
0
439
482.634
(8.603)
2.200.879
(12.841)
78.205
2.144.573
(2.957)
(6.100)
2.675.348
Nelle immobilizzazioni materiali (come si evidenzia nella tabella sopra riportata) si è determinato un
incremento pari a 2.675 migliaia di Euro, attribuibile principalmente all’ammortamento della costruzioni dei
nuovi lotti della discarica sita ad Albonese (PV). Per un'analisi delle movimentazioni si rinvia alle sezioni
relative alle immobilizzazioni ed ai crediti dell’attivo circolante.
Nel corso dell’esercizio si sono effettuati i seguenti accantonamenti a Fondo rischi e oneri futuri:
Descrizione
Fondo oneri futuri su vendita spazi a W2W
Fondo oneri futuri su vendita spazi a W2W
Fondo oneri futuri su vendita spazi a W2W
Fondo Rischi cause di lavoro
Totale
Importo
1.203.949
1.127.491
1.180.229
116.030
3.627.699
Natura del Fondo
Aggi
Ecotassa
Gestione operativa
Cause Lavoro
Oneri diversi di gestione
Gli oneri diversi di gestione sono iscritti nei costi della produzione del conto economico per complessivi Euro
6.767.037 (Euro 1.591.704 nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita:
Descrizione
Imposte di bollo
IMU
Imposta di registro
Diritti camerali
Oneri di chiusura discariche
Oneri di post chiusura discariche
Ecotasse
2015
6.866
35.325
16.255
3.219
2.354.675
2.034.862
739.408
2014
12.476
39.578
9.137
3.800
333.829
172.773
39.578
Variazione
(5.610)
(4.253)
7.118
(581)
2.020.846
1.862.089
699.830
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Aggi
Posta
Contributi Associativi
Tasse varie locali
Cartoleria e cancelleria
Minusvalenze Alienazioni Cespiti
Omaggi
Sopravvenienze passive
Perdite su crediti
Altri oneri di gestione
Totale
958.889
30.953
21.528
74.972
32.079
0
5.902
333.714
75.767
42.624
6.767.037
359.788
32.069
15.557
82.681
45.912
31.705
13.284
300.409
0
99.128
1.591.704
599.101
(1.117)
5.970
(7.709)
(13.833)
(31.705)
(7.382)
33.305
75.767
(56.504)
5.175.333
La voce comprende i costi accantonati per le fasi di chiusura e post chiusura delle discariche site ad Albonese
e Alice Castello (4.390 migliaia di Euro), costi per aggi ed ecotassa (1.698 migliaia di Euro) e sopravvenienze
passive intervenute nell’esercizio (333 migliaia di Euro).
L’incremento evidenziato rispetto all’esercizio precedente, pari a 5.175 migliaia di Euro, è dovuto
principalmente ai maggiori accantonamenti di costi per chiusura e post chiusura in conseguenza sia delle
maggiori tonnellate di rifiuti conferiti nelle discariche di Albonese (PV) rispetto al precedente esercizio che
dell’operazione di cessione spazi (per 120.000 tonnellate) già commentata in precedenza.
Proventi finanziari
I “Proventi finanziari” sono pari a Euro 2.193.236 (Euro 1.108.956 nell’esercizio precedente). La
composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta:
Descrizione
Interessi attivi verso controllanti
Interessi attivi verso controllate
Interessi attivi su titoli
Interessi attivi verso banche
Interessi di mora non incassati
Interessi attivi verso altri
Utile su titoli
Totale
2015
92.204
2.074.588
0
1.481
5.004
19.959
0
2.193.236
2014
22.412
909.986
17.648
375
123.280
9.173
26.082
1.108.956
Variazione
69.792
1.164.602
(17.648)
1.106
(118.276)
10.786
(26.082)
1.084.280
La voce si compone principalmente dagli interessi maturati nei confronti delle controllate Geotea S.p.A. per il
finanziamento concesso alla stessa per l’estinzione dei propri debiti bancari e di un finanziamento verso gli ex
soci (1.156 migliaia di Euro), Faeco Srl (570 migliaia di Euro) e Waste to Water S.r.l. (17 migliaia di Euro) in
riferimento ai finanziamenti attivi in essere con le stesse.
Tra le altre voci si evidenziano principalmente interessi attivi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.
pari a Euro 92.204.
Interessi e altri oneri finanziari
Gli “Interessi e altri oneri finanziari” sono pari a Euro 26.269.508 (Euro 6.662.291 nel precedente esercizio).
La composizione e movimentazione delle singole voci è di seguito rappresentata:
Descrizione
2015
2014
Variazione
Interessi passivi verso controllate
210.061
0
210.061
Interessi passivi verso controllanti
927.648
108.925
818.723
Interessi passivi verso banche
602.911
3.143.418
(2.540.507)
21.000.000
2.473.973
18.526.027
Interessi passivi su prestito obbligazionario
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Ammortamento disaggio di emissione
3.082.400
363.132
2.719.268
71.897
203.557
(131.660)
171.007
238.829
(67.822)
Interessi passivi verso società di factoring
Commissioni Bancarie
Oneri fideiussori verso banche
Alti oneri finanziari
Totale
3.705
10.612
(6.907)
199.879
119.845
80.034
26.269.508
6.662.291
19.607.217
La voce accoglie principalmente gli interessi passivi maturati sul prestito obbligazionario da 200 milioni di
Euro emesso nello scorso esercizio, sulla connessa linea di finanziamento di tipo Revolving (RCF) fornita da
BNP Paribas e l’ammortamento del disaggio di emissione del bond stesso. Da rilevare, inoltre, commissioni
bancarie per 171 migliaia di Euro ed interessi passivi riconosciuti alle società di factoring per 72 migliaia di
Euro. Gli interessi verso le banche accolgono, oltre agli interessi sulla RCF, anche gli interessi sugli scoperti
di conto corrente e sul finanziamento da 250 migliaia di Euro erogato da Banca Popolare di Milano nel corso
dell’esercizio.
Rettifiche di Valore da attività Finanziarie
Nel corso dell’esercizio la società ha provveduto a svalutare il valore della partecipazione nella controllata
Ecoadda S.r.l. per 3.365 migliaia di Euro, causa la messa in liquidazione della stessa, operazione già
commentata in precedenza e in Relazione sulla Gestione, come di seguito riportato:
Descrizione
2015
Svalutazione partecipazione in Ecoadda
2014
0
3.364.840
0
6.010.000
(6.010.000)
3.364.840
6.010.000
(2.645.160)
Svalutazione partecipazione in Alice Ambiente
Totale
Variazione
3.364.840
Proventi straordinari
I “Proventi straordinari” sono pari a Euro 83.518 (Euro 6.140 nel precedente esercizio). Il seguente prospetto
riporta la relativa composizione e movimentazione:
Descrizione
2015
Sopravvenienze attive straordinarie
2014
83.518
50
83.468
0
6.090
(6.090)
83.518
6.140
77.378
Risarcimento danni
Totale
Variazione
Oneri straordinari
Gli “Oneri straordinari” sono pari a Euro 668.060 (Euro 7.421.075 nel precedente esercizio). Il seguente
prospetto riporta la composizione degli stessi:
Descrizione
Sopravvenienze passive
2015
2014
Variazione
121.455
124.169
(2.714)
Oneri ristrutturazione del debito
0
0
0
Oneri estinzione anticipata finanziamento
0
484.324
(484.324)
Multe e ammende
38.653
181.468
(142.815)
Oneri straordinari
507.952
1.257.997
(750.045)
0
5.373.117
(5.373.117)
668.060
7.421.075
(6.753.016)
Oneri emissione Bond
Totale
La voce comprende principalmente gli oneri di incentivazione (507 migliaia di Euro) sostenuti in relazione al
personale uscito dal Gruppo nel corso dell’esercizio 2015.
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Imposte sul reddito
Le “Imposte sul reddito” al 31 dicembre 2015 evidenziano un saldo positivo di ammontare complessivo
positivo pari a 985 migliaia di Euro (saldo negativo di 1.915 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La
composizione delle singole voci è così rappresentata:
Descrizione
2015
2014
Variazione
Proventi da consolidato fiscale
129.522
2.191.362
(2.061.840)
Irap
(89.115)
(367.318)
278.203
Imposte Anticipate
924.418
109.948
814.470
19.758
(19.293)
39.051
984.583
1.914.699
(930.116)
Imposte Differite
Totale
Si segnala che ai fini dell’imposta IRES, la società ha aderito al consolidato fiscale nazionale di cui agli articoli
117 e ss. del D.P.R. 917/86 per il triennio 2015/2017 con la società controllante Waste Italia Partecipazioni
S.r.l. (consolidante). L’efficacia dell’accordo è irrevocabile, salvo che vengano meno i requisiti di controllo di
cui all’art. 120 del TUIR.
Il conteggio delle imposte è stato effettuato tenendo conto di quanto previsto dal D.P.R. 917/86 e successive
modifiche per la determinazione del reddito d’impresa ai fini fiscali.
In relazione alle informazioni richieste dall’art. 2427, punto 14, lett. a) e b) del Codice Civile si segnala che
nell’attivo del bilancio sono state iscritte al 31 dicembre 2015 proventi da consolidato fiscale, per Euro
129.522, calcolate sulla perdita fiscale riportata dalla Società. E’ stata operata, inoltre, l’iscrizione di imposte
anticipate per Euro 924.418 afferenti principalmente ad accantonamenti a fondi fiscalmente non riconosciuti
nel periodo ed in esercizi precedenti e ad ammortamenti eccedenti l’aliquota fiscalmente ammessa nel periodo
ed in esercizi precedenti.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i risultati di bilancio e la determinazione degli imponibili ai fini IRES
ed IRAP.
2015
RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE DA BILANCIO (IRES)
Dati in migliaia di Euro
IRES
Aliquota
Imponibile
Imposta
Risultato ante imposte
Onere fiscale teorico
27,50%
(41.045)
(11.287)
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi:
Accantonamenti a Fondi Svalutazione Crediti
27,50%
438
120
Accantonamenti a Fondi Rischi
27,50%
3.628
998
Differenze temporanee deducibili nell'esercizio:
Compensi ad Amministratori corrisposti nell'esercizio
27,50%
(36)
(10)
Differenze temporanee tassabili nell'esercizio:
Interessi passivi indeducibili
27,50%
23.198
6.379
Interessi di mora non pagati
27,50%
10
3
Differenze permanenti:
Ammortamenti non deducibili
27,50%
8.445
2.322
Imposte non deducibili
27,50%
28
8
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Altre poste non deducibili
27,50%
1.430
393
Svalutazione partecipazione
27,50%
3.365
925
Imponibile fiscale
27,50%
(539)
0
2015
RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE DA BILANCIO (IRAP)
IRAP
Dati in migliaia di Euro
Aliquota
Imponibile
Imposta
(13.018)
Differenza tra Valore e Costo della Produzione
Costi non rilevanti ai fini IRAP
Costo del Personale
7.870
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
626
Svalutazioni crediti attivo circolante
864
Accantonamenti per Rischi
3.628
Onere Fiscale Teorico
3,90%
(30)
(1)
Componenti non deducibili
3,90%
9.611
375
Componenti tassabili
3,90%
0
0
Componenti deducibili
3,90%
(649)
(25)
Component non tassabili
3,90%
0
0
Cuneo Fiscale
3,90%
(6.647)
(259)
Imponibile fiscale
3,90%
2.285
89
Fiscalità anticipata e differita
Composizione e movimenti intervenuti nelle passività per imposte differite e nelle attività per imposte
anticipate
Il seguente prospetto, redatto sulla base delle indicazioni suggerite dall’O.I.C., riporta le informazioni richieste
dall’art. 2427, punto 14, lett. a) e b) del Codice Civile.
In particolare sono esposte analiticamente le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di
imposte differite e anticipate, specificando in corrispondenza di ogni voce l’effetto fiscale per l’anno corrente
e per l’anno precedente, determinato mediante l’applicazione delle aliquote di imposta che si presume siano in
vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno.
La composizione ed i movimenti della voce "Fondo per imposte differite" concernenti le differenze temporanee
tassabili sono così rappresentati:
Composizione imposte differite
Imponibile
Aliquota
31/12/2015
Imponibile
31/12/2014
Imposta
Aliquota
Imposta
Fondi amm.ti anticipati
0
27,50%
0
4.669
27,50%
1.284
Dividendi non incassati (5%)
0
27,50%
0
11.830
27,50%
3.253
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Plusvalenze Rateizzate
Interessi di mora anni precedenti non
incassati
0
27,50%
0
48.031
27,50%
13.209
57.481
24,00%
13.795
57.481
27,50%
15.807
Totale debiti per imposte differite
13.795
33.553
Movimentazione dell’esercizio:
Descrizione
Imponibile
Aliquota
Imposta
Saldo
Saldo imposte differite al 31.12.14
33.553
Utilizzate nell’esercizio
Fondi amm.ti anticipati
4.669
27,50%
1.284
Dividendi non incassati (5%)
11.830
27,50%
3.253
Plusvalenze Rateizzate
48.031
27,50%
13.209
Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24%
57.481
3,50%
2.012
Subtotale
19.758
Importo finale
13.795
La composizione ed i movimenti della voce "Crediti per imposte anticipate" concernenti le differenze
temporanee deducibili sono così rappresentati:
Imponibile
31/12/2013
Composizione imposte anticipate
Aliquota
Fondo svalutazione crediti tassato
1.990.958
Fondo rischi
3.675.616
Ammortamento avviamento
750.099
Compenso amministratore
246.465
Int. passivi di mora non pagati
122.328
24%27,50%
24%27,50%
27,90%31,4%
24%27,50%
24%27,50%
Rettifica aliquota al 24%
Imposta
Imponibile
31/12/2013
Aliquota
Imposta
532.180
1.552.845
27,50%
427.033
883.825
47.917
27,50%
13.177
240.694
750.099
31,40%
240.694
67.778
283.265
27,50%
77.898
33.640
122.328
27,50%
33.640
(41.257)
Totale crediti per imposte anticipate
1.716.860
792.442
Movimentazione dell’esercizio:
Descrizione
Imponibile
Aliquota
Imposta
Saldo imposte anticipate al 31.12.14
Saldo
792.442
Utilizzate nell’esercizio
Compenso amministratore
Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24%
36.800
27,50%
10.120
1.178.779
3,50%
41.257
Subtotale
51.377
Accantonate nell’esercizio
Fondo svalutazione crediti tassato
Fondo rischi
438.113
24,00%
105.147
3.627.699
24,00%
870.648
975.795
Saldo imposte anticipate al 31.12.15
1.716.860
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Altre Informazioni
Operazioni di locazione finanziaria
Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti le operazioni di locazione finanziaria in essere al
31 dicembre 2015, ai sensi dell'art. 2427, punto 22 del Codice Civile:
Contratto
Costo Storico
AL2061070566
112.000
AL2061070568
AL2071070456
Amm.to dell'esercizio
Fondo Amm.to Finale
Valore Netto Contabile
11.200
95.200
27.663
0
27.663
0
80.000
8.000
68.000
12.000
LI 643018
100.663
20.133
80.530
20.133
LI1223899
175.390
26.309
171.005
4.385
LI1254812
35.660
5.349
34.769
892
LI1254829
124.710
18.707
121.592
3.118
LI924835
60.000
6.000
57.000
3.000
400.000
40.000
260.000
140.000
O0014989
52.500
5.250
49.875
2.625
O0014990
52.500
5.250
49.875
2.625
O0014991
60.500
9.095
60.500
0
O0014992
60.500
9.095
60.500
0
SI265894
243.083
12.154
243.083
0
S2/113973
80.583
16.117
64.466
16.117
S2/116840
147.196
0
147.196
0
S2/120351
103.900
5.195
103.900
0
S2/121785
95.800
4.790
95.800
0
S2/122329
277.070
0
277.070
0
T0001350
119.680
17.952
80.784
38.896
T0001382
415.000
41.500
186.750
228.250
LO 1254799
16.800
T0001384
17.000
1.700
7.650
9.350
T0012408
133.900
20.085
90.383
43.518
T0012756
35.000
3.500
15.750
19.250
T0014598
74.000
7.400
33.300
40.700
T001845
157.000
15.700
70.650
86.350
T0026615
112.230
11.223
50.504
61.727
T0026619
23.400
2.340
10.530
12.870
T0026620
47.400
4.740
21.330
26.070
T0032729
100.000
15.000
67.500
32.500
T0032732
50.650
7.598
34.189
16.461
T0032735
23.600
3.540
15.930
7.670
U0011946
138.760
20.814
78.053
60.708
U0033340
111.560
16.734
54.386
57.175
U0042066
676.850
101.528
313.043
363.807
VA 246846
11.400
0
11.400
0
VP 610497
51.362
10.272
41.090
10.272
VP 611326
33.260
6.652
26.608
6.652
VP 631769
75.574
15.115
60.459
15.115
VP 631785
116.253
23.251
93.002
23.251
Pagina | 154
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
VP 631789
114.344
22.869
91.475
22.869
VP/578036
146.137
0
146.137
0
VP/597644
95.171
0
95.171
0
VP/597646
95.171
0
95.171
0
VP/642982
22.381
0
22.381
0
VP/642986
166.558
0
166.558
0
00008988/001
147.020
3.676
147.020
0
00016725/001
304.000
30.400
226.058
77.942
00023050/001
155.000
15.500
85.250
69.750
00326815/001
155.900
0
155.900
0
00326817/001
223.534
0
223.534
-0
00812392/001
800.000
80.000
520.000
280.000
00823804/001
53.600
0
53.600
0
00844264/003
44.641
2.232
44.641
0
853213
45.151
2.258
45.151
0
140.000
14.000
105.000
35.000
00908287/001
5016410
45.100
0
45.100
0
14031424
358.372
35.837
340.453
17.919
14036458
304.260
30.426
258.621
45.639
14042507
97.934
9.793
83.244
14.690
14044521
251.035
25.104
213.380
37.655
14045735
391.736
39.174
332.976
58.760
14055307
48.500
4.850
31.525
16.975
14055308
199.000
19.900
129.350
69.650
14055309
602.844
60.284
391.849
210.995
14055310
416.400
41.640
270.660
145.740
14063616
153.440
15.344
99.736
53.704
14063636
226.870
34.031
221.198
5.672
14063637
114.638
17.196
111.772
2.866
14065426
97.090
9.709
53.400
43.691
14065745
432.180
43.218
237.699
194.481
14065877
74.470
7.447
40.959
33.512
14070610
53.450
5.345
24.053
29.398
14074299
101.040
10.104
45.468
55.572
14075059
256.078
25.608
115.235
140.843
14076140
213.200
21.320
85.280
127.920
14076937
213.200
21.320
85.280
127.920
15008749
47.700
4.770
12.720
34.980
15008750
56.000
5.600
14.933
41.067
15009727
143.000
14.300
35.750
107.250
15010164
143.000
14.300
35.750
107.250
15010166
143.000
14.300
30.983
112.017
15010168
24.800
2.480
6.200
18.600
15010171
82.000
8.200
17.767
64.233
20701534
78.863
7.886
67.034
11.829
20701585
156.679
15.668
133.177
23.502
20701586
5.700
570
4.845
855
20701634
26.500
2.650
22.525
3.975
Pagina | 155
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
20701635
20.520
2.052
17.442
3.078
20701636
36.190
3.619
30.762
5.429
20701725
35.200
0
35.200
0
20701749
99.140
9.914
84.269
14.871
23069/001
68.760
6.876
37.818
30.942
2492488
72.019
7.202
32.409
39.610
265725
162.960
24.444
158.886
4.074
283280
71.000
7.100
39.050
31.950
283283
135.840
20.376
112.068
23.772
283289
29.250
4.388
24.131
5.119
283527
124.300
18.645
102.548
21.753
284640
121.800
12.180
66.990
54.810
307850
47.200
7.080
27.730
19.470
307855
129.240
19.386
78.646
50.595
324652/001
36.215
0
36.214
1
342510/001
91.400
9.140
59.410
31.990
45602/LI
46.500
2.325
46.500
0
45603/LI
120.000
6.000
120.000
0
503761
211.750
21.175
201.163
10.588
511684
39.613
3.961
33.671
5.942
524511
59.500
5.950
44.625
14.875
524515
50.960
5.096
38.220
12.740
528300
140.000
14.000
105.000
35.000
528305
81.500
8.150
61.125
20.375
528344
27.650
2.765
20.738
6.913
528349
16.800
1.680
15.054
1.746
582-0002866
49.063
0
49.063
0
582-0006552
59.900
0
59.900
0
582-0007197
34.500
0
34.500
0
582-0014669-000
30.000
3.000
16.500
13.500
582-0014852
45.500
4.550
25.025
20.475
582-0016016-000
245.000
24.500
83.708
161.292
582/0016491-000
510.000
51.000
102.000
408.000
582/0016492-000
350.000
35.000
70.000
280.000
27.193
2.719
20.375
6.818
6058271
61654
108.500
0
108.500
0
6760/001
81.500
8.150
61.125
20.375
7709499
155.000
15.500
69.750
85.250
784843
48.000
0
48.000
0
460.000
46.000
345.000
115.000
995
00927512/001
1.010.000
101.000
656.500
353.500
3020455
800.000
80.000
280.000
520.000
127103
998.843
99.884
840.693
158.150
20.168.590
1.983.400
13.753.871
6.414.719
TOTALE
Contratto
Società di leasing
LO 1254799
UNICREDIT LEASING SPA
T0001350
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
Interessi passivi di
competenza
Valore attuale rate
non scadute
849
0
1.416
30.621
Pagina | 156
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
T0001382
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
5.076
110.879
T0001384
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
208
4.542
T0012408
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
1.735
35.912
T0014598
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
551
3.181
T001845
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
2.249
44.127
T0026615
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
1.771
35.089
T0026619
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
382
7.390
T0026620
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
773
14.955
T0032729
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
5.626
44.265
T0032732
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
1.209
17.610
T0032735
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
U0011946
BNP PARIBAS
U0033340
BNP PARIBAS
2.988
50.850
U0042066
BNL LEASING
16.823
271.341
00023050/001
MPS COMMERCIALE LEASING SPA
2.446
32.609
14065426
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
231
0
14065745
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
525
0
14065877
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
242
0
14070610
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
1.427
3.506
14074299
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
3.973
14.009
14075059
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
9.531
42.846
14076140
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
4.635
45.380
14076937
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
4.626
45.249
15008749
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
1.572
18.659
15008750
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
1.845
21.906
15009727
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
5.267
60.055
15010164
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
5.267
60.055
15010166
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
5.267
60.055
15010168
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
915
10.419
15010171
IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO
3.025
34.451
23069/001
MPS COMMERCIALE LEASING SPA
95
0
2492488
BMW FINANCIAL SERVICES ITALIA
608
0
283280
FINECO LEASING SPA
292
0
283283
FINECO LEASING SPA
226
0
283289
FINECO LEASING SPA
118
0
283527
FINECO LEASING SPA
518
0
284640
FINECO LEASING SPA
490
0
307850
FINECO LEASING SPA
1.246
10.509
307855
FINECO LEASING SPA
3.405
28.765
582-0014669-000
CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION
46
0
582-0014852
CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION
233
0
582-0016016-000
CATERPILLAR FINANCIAL COR
4.539
83.929
582/0016491-000
CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION
9.787
186.914
582/0016492-000
CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION
7.420
143.654
7709499
PALLADIO LEASING S.P.A
1.104
17.224
00927512/001
LEASINT SPA
15.374
49.602
3020455
BIELLA LEASING SPA
25.048
382.439
166.806
2.083.209
TOTALE
563
8.205
3.245
52.007
Pagina | 157
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Le operazioni di leasing sono state contabilizzate seguendo il “metodo patrimoniale”. La loro contabilizzazione
secondo il “metodo finanziario” avrebbe comportato l’iscrizione di maggiori cespiti per un valore netto di Euro
6.414.719 e di maggiori debiti verso altri finanziatori per Euro 2.083.209. L’impatto complessivo a Patrimonio
Netto, al lordo degli effetti fiscali teorici, è pari a 3.849 migliaia di Euro, mentre al netto degli effetti fiscali
teorici lordo è pari a 2.641 migliaia di Euro. L’impatto sul risultato netto di esercizio, al lordo degli effetti
fiscali teorici, è negativo per 513 migliaia di Euro, mentre al netto degli effetti fiscali teorici risulta negativo
per 352 migliaia di Euro.
Operazioni con Parti Correlate - art. 2427, punto 22-bis del Codice Civile
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-bis del Codice Civile, si precisa che la società non ha effettuato
operazioni con parti correlate “non concluse a normali condizioni di mercato”.
Il concetto di parte correlata (imprese controllate, collegate, controllanti) viene rinvenuto nel principio
contabile internazionale IAS 24, a cui il legislatore (D.lgs. 173/08) fa riferimento per l’individuazione delle
parti correlate e delle operazioni oggetto di informativa.
La società ha invece concluso operazioni con parti correlate, concluse a prezzi e condizioni di mercato. In
particolare nel corso dell’esercizio sono state concluse operazione, rientranti nella gestione ordinaria della
società, con parti correlate ed in particolare:
 con le controllanti Gruppo Waste Italia S.p.A., Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Waste Italia Holding
S.p.A.;
 con le controllate Geotea S.p.A., Bossarino S.r.l., Faeco S.r.l., Km Verde S.r.l., Ecoadda S.r.l., Verde
Imagna S.r.l., Waste To Water S.r.l. e SMC Smaltimenti Controllati S.p.A.;
 con le correlate Volteo Energie S.p.A e Waste to Water S.r.l. (oggi AKER S.r.l).
In merito ai rapporti con la collegata Waste To Water S.r.l. (oggi AKER S.r.l.) si segnala che in data 1 marzo
2015 la stessa ha acquisito la partecipazione totalitaria in Alice Ambiente S.r.l. detenuta da Waste Italia S.p.A
per un valore di Euro 100 mila in esecuzione di una accordo quadro sottoscritto in data 18 dicembre 2014.
L’accordo prevede inoltre il subentro da parte di Waste to Water nel contratto che regola le attività di gestione
della fase di post chiusura della discarica di Alice Ambiente S.r.l. di fatto liberando Waste Italia S.p.A. da ogni
obbligazione, onere o responsabilità in relazione alla effettuazione delle attività di post chiusura della discarica
. Tale accordo è stato stipulato in quanto risulta preminente interesse di Waste Italia S.p.A., per proprie
strategie industriali, non avere nel proprio business attività – esercitate direttamente ovvero tramite società
controllate - su discariche od impianti similari aventi ad oggetto la lunghissima fase della cc.dd. “post
gestione”, che può arrivare, come per il caso della discarica di Alice Castello, sino al compimento del 30° anno
successivo alla data di chiusura. Nei confronti di Alice Ambiente al 31 dicembre risultano in essere crediti
netti per Euro 1.011 migliaia e un finanziamento attivo per un valore residuo di Euro 3.969 migliaia;
Sempre nell’anno 2015 Waste to Water S.r.l. ha sottoscritto, sempre con Waste Italia S.p.A., due contratti di
acquisto “spazi nella discarica di Albonese”, pari a 120.000 tonnellate, in logica take or pay per un valore
complessivo di Euro 9 milioni. Lo sfruttamento di tale diritto è contrattualmente possibile, salvo eventuali
proroghe, fino alla fine dell’esercizio 2016.
Per ulteriori dettagli sulla natura ed entità delle operazioni in oggetto, si rimanda a quanto specificato nel
corrispondente paragrafo della relazione sulla gestione.
Composizione del personale
Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti il numero medio dei dipendenti, ai sensi dell'art.
2427, punto 15 del Codice Civile:
Descrizione
2014
2015
Dirigenti
5
3
Quadri
4
5
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Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Impiegati
72
64
Operai
59
59
Totale
140
131
Il totale dei dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 è di 131 dipendenti.
Compensi agli organi sociali e alla società di revisione
Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti gli amministratori, i sindaci e la società di revisione
ai sensi dell'art. 2427, punti 16 e 16-bis del Codice Civile:
Amministratori
n. 5
Euro 70.120
Sindaci
n. 3
Euro 36.400
Società di revisione
Euro 70.874
Azioni proprie e azioni/quote di società controllanti
Si dichiara che la società detiene, al 31 dicembre 2015, azioni della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A.
per un totale di n. 31.500 azioni, per un controvalore complessivo pari ad Euro 39.073 pari ad una percentuale
di possesso corrispondente allo 0,056%.
Operazioni fuori bilancio - art. 2427, punto 22-ter del Codice Civile
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-ter del Codice Civile, tenendo conto dell’appendice di modifica del
principio contabile n. 12 dell’OIC, si informa che la società non ha posto in essere accordi non risultanti dallo
stato patrimoniale o dai conti d’ordine.
Patrimonio destinati ad uno specifico affare
Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui
al n. 20 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile.
Finanziamenti destinati ad uno specifico affare
Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare
di cui al n. 21 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile.
Informazioni sulle società o enti che esercitano il controllo
A seguito della fusione avvenuta per incorporazione in Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) della
ex controllante Sostenya S.p.A. occorsa nel 2014, Waste Italia S.p.A. è soggetta a direzione e coordinamento
ai sensi dell’art. 2497 bis del Codice Civile al controllo da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Vengono di
seguito esposti i dati essenziali dell’ultimo bilancio d'esercizio approvati della società Gruppo Waste Italia
S.p.A..
Voci di Bilancio
Bilancio 2014
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Attività non correnti
Attività correnti
TOTALE ATTIVO
206.128.330
36.668.373
242.796.703
PASSIVO
Patrimonio netto
110.310.909
Passività non correnti
85.051.781
Passività correnti
47.434.013
TOTALE PASSIVO
242.796.703
CONTO ECONOMICO
Valore della produzione
1.803.335
Pagina | 159
Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015
Costi operativi
(5.759.448)
Risultato operativo
(3.956.113)
Proventi e oneri finanziari
Risultato ante imposte
Imposte
RISULTATO NETTO
2.454.531
(1.501.583)
185.131
(1.316.451)
Partecipazioni in imprese comportanti responsabilità illimitata
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 2361, comma 2 del Codice Civile, si segnala che la società non ha assunto
partecipazioni comportante la responsabilità illimitata nella società.
Considerazioni conclusive
Il presente bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, rappresenta in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico dell’esercizio,
e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
p. Il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Dott. Marco Fiorentino
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