WI fascicolo bilancio 2015
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WI fascicolo bilancio 2015
Waste Italia S.p.A. Bilancio d’esercizio e consolidato al 31 Dicembre 2015 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015 DATI SOCIETARI: Waste Italia Società soggetta al controllo e coordinamento di Gruppo Waste Italia S.p.A. Sede in MILANO - Via Giovanni Bensi, 12/3 Capitale Sociale versato Euro 10.309.280,00 Iscritto alla C.C.I.A.A. di MILANO Codice Fiscale e N. Iscrizione Registro n. 01689940185 Partita IVA: 01689940185 – N. Rea: 1646711 Pagina | 2 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015 CARICHE SOCIALI Consiglio di Amministrazione Marco Fiorentino Presidente Flavio Raimondo Consigliere Delegato (1) Mario Bagna Consigliere Francesco Capone Consigliere è stato nominato con l’assemblea del 12/10/2015 Roberto Maggio Consigliere (1) Nominato in sostituzione del dott. Enrico Friz Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato con l’assemblea del 26 marzo 2015 e rimane in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, ad eccezione del consigliere Mario Bagna che è stato cooptato in occasione del Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016 e rimane in carica fino alla prossima Assemblea dei Soci. Collegio Sindacale Poretti Stefano Presidente Renato Bolongaro Sindaco Effettivo Roberto Lorusso Caputi Sindaco Effettivo Maurizio Moccaldi Sindaco supplente Mirka Cesnik Sindaco supplente Il Collegio sindacale è stato nominato con l’assemblea del 30 aprile 2014 e rimane in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. La società di revisione PwC S.p.A. con sede in Milano, Via Monte Rosa 91, è stata incaricata, con l’assemblea del giorno 28 febbraio 2012, di svolgere la revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e dell’art. 165-bis del D. Lgs. 58/1998 del bilancio di esercizio e consolidato relativi agli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019 Pagina | 3 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015 Struttura societaria del gruppo di cui Waste Italia fa parte al 31 dicembre 2015: Pagina | 4 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2015 Relazione degli Amministratori sulla Gestione Pagina | 5 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Highlights Di seguito vengono riportati in forma tabellare i principali risultati conseguiti dal gruppo Waste Italia nel corso dell’esercizio 2015. I Risultati consolidati Euro/000 2015 DATI DI SINTESI ECONOMICI Ricavi EBITDA % EBITDA EBIT Proventi (oneri) finanziari netti Proventi (oneri) straordinari netti Risultato ante imposte Imposte di periodo Risultato Netto Risultato pertinenza di terzi Risultato Netto di Gruppo DATI DI SINTESI PATRIMONIALI 2014 120.322 38.195 32% (10.819) (25.527) (799) (37.145) (455) (37.599) (1.153) (38.753) Dicembre 2015 15 vs 14 78.000 21.957 28% (4.246) (7.081) (13.035) (24.362) 2.600 (21.762) 49 (21.712) Dicembre 2014 % 42.323 16.237 4% (6.573) (18.446) 12.236 (12.783) (3.055) (15.838) (1.203) (17.040) 15 vs 14 54 74 13 155 261 (94) 52 (117) 73 (2.432) 78 % Capitale investito netto Patrimonio Netto 277.331 45.117 295.133 83.725 (17.802) (38.608) (6) (46) Indebitamento Finanziario Netto 232.214 211.408 20.806 10 292 220 72 33 Personale (Puntuale) Prima di passare al commento dei risultati economici consuntivati 2015 del gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. (qui di seguito anche: “Società”, “Waste”, “WI” e insieme con le società controllate: “Gruppo Waste Italia”, “Gruppo WI”, “Gruppo Waste”) è d’obbligo una premessa generale. Il perimetro societario cui fanno riferimento i dati economici del 2015, difatti, è sostanzialmente diverso da quello che aveva prodotto i risultati del 2014, periodo considerato di confronto. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2014, difatti, a seguito dell’emissione di un prestito obbligazionario di complessivi Euro 200 milioni (il “Bond Waste”) la controllante Waste Italia aveva significativamente ampliato il proprio perimetro di consolidamento acquisendo società in precedenza racchiuse all’interno del perimetro dell’attuale holding di controllo, Gruppo Waste Italia S.p.A. (all’epoca Kinexia S.p.A.), nonché società completamente esterne al Gruppo, quali quelle facenti parte del gruppo Geotea. Avendo completato le acquisizioni nella seconda fase dell’ultimo trimestre del 2014, non era stato possibile consolidare i risultati economici delle società acquisite, che invece erano state consolidate dal punto di vista patrimoniale. Di conseguenza i risultati economici consolidati del 2015 non sono pienamente confrontabili con quelli del 2014, facendo i primi riferimento ad un perimetro significativamente più ampio. I dati consolidati 2015 del Gruppo Waste Italia, in funzione dell’ampliato perimetro di consolidamento come discusso nel paragrafo precedente, evidenziano un rilevante incremento del valore della produzione, superiore al 50%, a Euro 120,3 milioni (2014: Euro 78,0 milioni), mentre l’EBITDA mostra un incremento ancora maggiore e pari a quasi il 75% a Euro 38,2 milioni (2014: Euro 22,0 milioni). Il positivo apporto sia in termini di ricavi che di EBITDA delle società acquisite alla fine del 2014, in special modo per quanto concerne le società del savonese, è stato il principale motore di questo rilevante incremento. Le performance delle attività di raccolta, segmento che non è stato interessato dall’ampliamento di perimetro in quanto gestito esclusivamente dalla capogruppo Waste Italia S.p.A., ha subito un rallentamento nel corso Pagina | 6 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione del 2015 a causa della diminuzione dei volumi gestiti, principalmente dovuta alla fuoriuscita dal gruppo di alcuni commerciali e dei relativi clienti. Tali uscite, sebbene abbiano fatto sentire il proprio peso in termini di ricavi complessivi, hanno interessato clienti caratterizzati da prezzi inferiori alla media del segmento, di fatto comportando un aumento dei prezzi a fine 2015 se confrontati con quanto consuntivato per il 2014. I ricavi da attività di raccolta hanno di conseguenza fatto registrare un decremento a Euro 39,2 milioni (2014: Euro 41,5 milioni) con una contrazione del 5,5%, mentre a livello di volumi sono state consuntivate quasi 276 mila tonnellate (2014: oltre 294 mila tonnellate) le quali a loro volta mostrano una diminuzione tendenziale del 6,3%. Le acquisizioni perfezionate al termine del 2014 ed interamente consolidate nel 2015 per quanto concerne le grandezze economiche hanno invece influenzato in maniera rilevante i risultati del segmento di attività connesso allo smaltimento finale in discarica. Difatti le tre principali società acquisite alla fine del 2014 (Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.) sono ognuna proprietaria di un sito di smaltimento rifiuti i quali, ad oggi, risultano essere quelli di maggiori dimensioni in termini di volumetria residua. Confrontando quindi i risultati economici dei restanti settori di attività, risulta evidente l’apporto determinante delle società acquisite. Difatti le attività diverse dalla raccolta, che comprendono quindi tutto la catena di valore della gestione integrata dei rifiuti dal trattamento allo smaltimento fino al recupero energetico del biogas, hanno contribuito al valore della produzione consolidato per Euro 81,1 milioni (2014: Euro 36,5 milioni), di fatto più che raddoppiando l’apporto ai ricavi delle medesime attività per l’esercizio precedente. Nel 2015 i ricavi afferenti alle altre attività beneficano, peraltro, di un contributo non ricorrente pari ad Euro 4,2 milioni in connessione ad un accordo transattivo sottoscritto con un prestatore d’opera in merito alle attività relative alla chiusura e post chiusura della discarica di Faeco, acquisita nel contesto dell’emissione del Bond Waste. Anche nel 2014 i risultati consolidati del gruppo facente capo a Waste Italia beneficiavano di alcuni proventi non ricorrenti relativi alla liberazione da parte di Waste Italia dell’obbligo di svolgere l’attività di post chiusura del giacimento di messa a dimora di rifiuti della discarica di Alice Ambiente (società uscita dal perimetro di consolidamento nel corso del primo trimestre del 2015 in quanto ceduta alla parte correlata Aker S.r.l., già Waste to Water S.r.l.), nonché alla parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di Albonese per un apporto complessivo di circa Euro 9,6 milioni. L’incidenza dell’EBITDA sul valore della produzione risulta pari al 32%, in crescita di quattro punti percentuali rispetto al 2014 (28%) grazie al positivo contributo delle società acquisite in occasione dell’emissione del Bond Waste che, espletando principalmente l’attività di smaltimento finale dei rifiuti, sono caratterizzate da una marginalità media più alta rispetto alle società del “vecchio” gruppo Waste Italia. Nel corso del 2015 il Gruppo si è dedicato al consolidamento ed all’integrazione all’interno delle proprie attività delle società acquisite in connessione all’emissione del Bond Waste le quali hanno apportato un incremento significativo nella volumetria disponibile presso i siti di smaltimento del Gruppo (valutata al 31 dicembre 2014 in complessivi 3.437 migliaia di metri cubi). La piena disponibilità del sito di Albonese a seguito dell’autorizzazione all’ampliamento ricevuta a fine 2014 ha permesso di incrementare le attività di smaltimento nel corso del secondo semestre dell’anno, in ritardo rispetto alle aspettative iniziali. Al fine di ampliare la propria proposta commerciale e tecnica e di rappresentare sempre di più un operatore verticalmente integrato ed in grado di fornire soluzioni di tipo “one stop shop” nella gestione dei rifiuti, nel corso del 2015 Waste Italia, tramite la propria controllata Waste to Water S.r.l., ha concluso un contratto di affitto di due rami d’azienda dalla La.Fu.Met S.r.l. dedicati al trattamento di rifiuti solidi e liquidi, pericolosi e non pericolosi, e gestori di un impianto di trattamento sito a Villastellone (TO), in un’area logisticamente già all’interno dell’area di influenza del Gruppo. I risultati economici apportati da tale ramo d’azienda vengono consolidati a partire dalla fine del mese maggio 2015. I ricavi del 2015, infine, beneficiano degli effetti economici di due contratti di cessione spazi del sito di smaltimento di Albonese in logica take or pay sottoscritti con la correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.), per complessive 120.000 tonnellate ed un controvalore economico pari ad Euro 9 milioni. In funzione delle incrementate attività di smaltimento presso i siti di discarica gestiti dal Gruppo, siano essi di nuova acquisizione oppure storicamente di proprietà del Gruppo stesso, gli accantonamenti a fondi chiusura e post chiusura, così come gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (fra cui primeggiano proprio le discariche), hanno fatto registrare nel 2015 un sensibile incremento rispetto al 2014 il quale era stato peraltro caratterizzato da un maggiore ricorso a siti di smaltimento di proprietà di soggetti terzi rispetto al passato. Di conseguenza, nonostante l’importante crescita fatta registrare in termini di EBITDA, il risultato operativo è stato oltremodo appesantito da ammortamenti e accantonamenti (questi ultimi anche legati a suddetti contratti Pagina | 7 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione di cessione spazi). L’EBIT dell’esercizio 2015 è infatti diminuito fino ad Euro 10,8 milioni negativi (2014: negativo per Euro 4,2 milioni). Nel valutare questo dato è necessario considerare anche che nel corso del 2015 sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni e crediti a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l., dell’abbandono di un’iniziativa di sviluppo (KM Verde) e di una politica maggiormente prudenziale di calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali che hanno complessivamente comportato la registrazione di svalutazioni per Euro 3,5 milioni. La struttura finanziaria del Gruppo è stata completamente riscritta alla fine del 2014 con l’emissione del Bond Waste il quale risulta caratterizzato da un tasso di interesse nominale del 10,5%. Di conseguenza il carico complessivo in termini di oneri finanziari sopportati dal Gruppo nel corso del 2015 è stato notevolmente superiore a quanto registrato nel 2014. Difatti gli oneri finanziari consolidati netti fatti registrare dal Gruppo nel corso del 2015 sono risultati pari ad Euro 25,5 milioni ovvero circa tre volte e mezzo quanto consuntivato nel corso dell’esercizio precedente (2014: Euro 7,1 milioni). I risultati operativi del 2015, per quanto superiori a quelli del 2014 con il vecchio perimetro, si sono rivelati essere significativamente inferiori rispetto alle aspettative iniziali, di fatto rendendo insostenibile per il Gruppo un tale carico di oneri finanziari che è stato sopportato durante il 2015, anno in cui sono stati pagati per intero gli interessi legati al Bond Waste, esclusivamente al prezzo di un sensibile peggioramento dello stato di salute del Gruppo, sia da un punto di vista finanziario, che di gestione del circolante operativo. La presa di coscienza di tale insostenibilità ha portato la Società a prendere la decisione strategica di iniziare un percorso di ristrutturazione della propria struttura finanziaria e di non procedere al pagamento del Coupon dovuto in data 16 maggio 2016 come verrà più ampiamente dettagliato nel corso del successivo paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” all’interno della Nota Integrativa al presente bilancio. Oltre a suddetti oneri finanziari, nel corso del 2015 il Gruppo ha registrato oneri straordinari netti pari ad Euro 0,8 milioni, in diminuzione rispetto a quanto consuntivato nell’esercizio precedente (2014: Euro 13,0 milioni) il quale accoglieva anche quota parte dei costi relativi all’emissione del Bond Waste privi di utilità pluriennale, pari a circa Euro 5,4 milioni, oltre allo stanziamento di un fondo di Euro 4,7 milioni relativo alla ristrutturazione del Gruppo. Gli oneri straordinari registrati nel corso del 2015 hanno fatto invece riferimento a costi legati ad incentivi all’esodo e cause promosse da ex dipendenti passate in giudicato per complessivi Euro 0,5 milioni Il risultato ante imposte è negativo per Euro 37,1 milioni (2014: negativo per Euro 24,4 milioni) a causa principalmente del maggior peso degli oneri finanziari discusso in precedenza a seguito dell’emissione del Bond Waste. Il risultato netto di Gruppo risulta quindi negativo per Euro 38,8 milioni rispetto ad una perdita di Euro 21,7 milioni del 2014. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 232,2 milioni, in aumento di circa Euro 20,8 milioni rispetto a Euro 211,4 milioni al 31 dicembre 2014, principalmente a seguito dell’integrale utilizzo per complessivi Euro 15 milioni della linea di tipo Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas (la “Linea RCF”), della diminuzione dei debiti finanziari verso controllanti nel corso dell’esercizio per Euro 12,4 milioni e della conseguente diminuzione delle disponibilità liquide per Euro 6,2 milioni parzialmente compensati da un aumento degli altri debiti finanziari relativi a scoperti di conto corrente bancario e debiti verso società di factoring per circa Euro 2 milioni. Il capitale investito netto risulta pari a Euro 277,3 milioni in contrazione rispetto a Euro 295,1 milioni per effetto, principalmente, della riduzione del capitale circolante netto dovuta ad un contestuale decremento dei crediti commerciali e di altra natura, a fronte di una situazione debitoria sostanzialmente invariata. Pagina | 8 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione I risultati di Waste Italia S.p.A. Euro/000 DATI DI SINTESI ECONOMICI 2015 Ricavi EBITDA % EBITDA EBIT Proventi (oneri) finanziari netti Rettifiche di valore di attività finanziarie Proventi straordinari netti Risultato ante imposte Imposte di periodo Risultato Netto DATI DI SINTESI PATRIMONIALI 2014 66.458 10.875 16% (13.022) (24.077) (3.365) (585) (41.048) 985 (40.063) Dicembre 2015 15 vs 14 77.395 13.492 17% (4.354) (5.553) (6.010) (7.415) (23.333) 1.915 (21.418) Dicembre 2014 % (10.937) (2.617) -1% (8.667) (18.524) 2.645 6.830 (17.715) (841) (18.556) 15 vs 14 (14) (19) (6) 199 334 100 0 76 (49) 87 % Capitale investito netto Patrimonio Netto 273.335 44.757 292.145 84.820 (18.809) (40.063) (6) (47) Indebitamento Finanziario Netto 228.579 207.325 21.254 10 144 133 11 8 Personale (Puntuale) I Ricavi della società Waste Italia S.p.A. stand alone per l’anno 2015 diminuiscono di circa il 14%, in controtendenza rispetto a quanto consuntivato a livello consolidato dall’intero Gruppo. In particolare i ricavi della gestione caratteristica diminuiscono di Euro 4.668 migliaia ad Euro 60.909 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (2014: Euro 65.577 migliaia) principalmente a causa della riduzione delle attività di raccolta, eseguita in esclusiva da Waste Italia S.p.A., nonché del rallentamento delle attività di selezione e trattamento svolte presso gli impianti gestiti dalla Società a causa di una revisione completa nella gestione di tale attività che ha portato a privilegiare la capacità di selezione a discapito dei volumi. I ricavi della gestione caratteristica di Waste Italia accolgono integralmente nel 2015 i proventi rinvenienti dai contratti di cessione spazi della discarica di Albonese in logica take or pay alla correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) per un controvalore di Euro 9 milioni. Anche gli “altri ricavi e proventi” registrano una contrazione a circa Euro 5.549 migliaia al 31 dicembre 2015 rispetto al dato dell’esercizio precedente (2014: Euro 11.818 migliaia, la cui voce accoglieva nel 2014 alcuni proventi non ricorrenti relativi alla liberazione da parte di Waste Italia dell’obbligo di svolgere l’attività di post chiusura del giacimento di messa a dimora di rifiuti della discarica di Alice Ambiente nonché alla parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di Albonese per un controvalore complessivo pari a circa Euro 9,6 milioni. La voce relativa ad “altri ricavi e proventi” nel 2015 accoglie invece principalmente i ricavi connessi alla produzione di energia a partire dal biogas recuperato in discarica per Euro 2,2 milioni in connessione agli impianti di valorizzazione energetica acquisiti dalla correlata Volteo Energie in connessione all’emissione del Bond Waste, nonché circa Euro 1 milione per ricavi maturati nei confronti della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. in connessione a progetti internazionali in ambito ambientale sviluppati dalla holding e circa Euro 1 milione per ricavi maturati nei confronti della correlata Alice Ambiente e relativi allo smaltimento del percolato e ad altre attività di gestione in sicurezza per cui la Società è subentrata ad Alice a seguito della cessione della stessa ad Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.). L’EBITDA ha registrato nel 2015 un valore di Euro 10.875 migliaia (2014: Euro 13.492 migliaia), in diminuzione di 2.617 migliaia di Euro rispetto al 2014 e con un’incidenza sul totale dei ricavi sostanzialmente stabili al 16% (2014: 17%). Tutte le principali macro voci di costo hanno subito un una riduzione rispetto all’anno precedente, ad eccezione degli altri costi operativi che hanno fatto registrare un aumento di Euro 1.292 Pagina | 9 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione migliaia principalmente a seguito della ripresa dei conferimenti presso il sito di Albonese, con conseguente aumento dei costi legati ad aggi (in aumento di Euro 599 migliaia rispetto al 2014) ed ecotassa (in aumento di Euro 700 migliaia rispetto al 2014). È peraltro proseguita anche nel 2015 l’attività di razionalizzazione della struttura di Waste Italia che ha comportato una riduzione del costo del personale pari ad Euro 539 migliaia su base annua. L’EBIT di Waste Italia S.p.A. per l’anno 2015 risulta negativo per Euro 13.022 migliaia (2014: negativo per Euro 4.354 migliaia) principalmente a causa di ammortamenti di periodo pari ad Euro 14.031 migliaia (2014: Euro 15.672 migliaia) e di accantonamenti e svalutazioni di Euro 9.865 migliaia (2014: Euro 2.174 migliaia). In particolare gli accantonamenti accolgono nel 2015 maggiori costi legati a fondi chiusura e post chiusura connessi alla ripresa delle attività presso la discarica di Albonese per complessivi Euro 4.390 migliaia (2014: Euro 507 migliaia) e accantonamenti per oneri futuri in connessione ai contratti di cessione spazi della discarica di Albonese per Euro 3.628 migliaia (2014: Euro 31 migliaia). Gli oneri finanziari si attestano a Euro 24,1 milioni in aumento rispetto a Euro 5,6 milioni rilevato lo scorso esercizio, a causa della maggiore incidenza in termini di interessi relativo al Bond Waste (Euro 24,1 milioni fra interessi dell’esercizio ed ammortamento del disaggio di emissione). La gestione straordinaria consuntiva un risultato negativo pari a Euro 3.949 migliaia (2014: negativa per Euro 13.425 migliaia) a seguito dell’iscrizione di un fondo svalutazione di Euro 3.365 migliaia in connessione alla partecipazione detenuta nella controllata Ecoadda S.r.l., posta in liquidazione in data 4 febbraio 2016, oltre ad oneri straordinari per incentivi all’esodo e per cause promosse da ex dipendenti passate in giudicato per Euro 474 migliaia. Si rammenta che nel 2014 la gestione straordinaria di Waste Italia accoglieva una parte degli oneri connessi all’emissione del Bond Waste privi di utilità pluriennale, pari a circa Euro 5.373 migliaia, e da rettifiche di valore delle attività finanziarie per complessivi Euro 6.010 migliaia a causa della svalutazione, per pari importo, della partecipazione detenuta da Waste Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l.. Il risultato netto di Waste Italia S.p.A. al 31 dicembre 2015 risulta quindi negativo per Euro 40,1 milioni contro una perdita di Euro 21,4 milioni del 2014. Il capitale investito netto si attesta a Euro 273,3 milioni in diminuzione rispetto a Euro 292,1 milioni dello scorso esercizio a seguito degli ammortamenti dell’anno e delle svalutazioni sopra commentate parzialmente compensate da un aumento del capitale circolante netto di Euro 9 milioni per effetto della contrazione dei debiti commerciali avvenuta in corso d’anno e dall’aumento (per la ripresa della discarica di Albonese) dei fondi rischi, oneri e passività per discariche i quali al 31 dicembre 2015 risultavano pari a Euro 11,6 milioni (2014: Euro 3,8 milioni). Nello specifico, la posizione finanziaria netta della Società è aumentata ad Euro 228,6 milioni (2014: Euro 207,3 milioni) a seguito dell’integrale utilizzo per complessivi Euro 15 milioni della linea di tipo Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas (la “Linea RCF”), della diminuzione dei debiti finanziari verso controllanti nel corso dell’esercizio per Euro 11 milioni, dell’incremento dei debiti finanziari verso controllate per Euro 11,7 milioni nonché dell’incremento degli altri debiti finanziari relativi a scoperti di conto corrente bancario e debiti verso società di factoring per circa Euro 1,5 milioni. Pagina | 10 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Evoluzione del quadro normativo e regolamentare di riferimento D.lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambiente Il D.lgs. 152/2006 è il provvedimento nazionale di riferimento in materia di valutazione di impatto ambientale, difesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento atmosferico e risarcimento dei danni ambientali. Dalla sua data di entrata in vigore (29 aprile 2006) ad oggi il Codice dell’ambiente ha subito numerose modifiche ed integrazioni ad opera di successivi provvedimenti che ne hanno ridisegnato il contenuto, così come numerosi sono stati i provvedimenti emanati in attuazione delle singole parti dello stesso decreto legislativo. Il Codice ambientale, pur costituendo la trasposizione nazionale di numerose direttive Ue, non esaurisce tuttavia il novero delle norme di matrice comunitaria relative alle materia più sopra menzionate. Accanto alla disciplina recata dal D.lgs. 152/2006 bisogna infatti considerare le regole Ue “self executing” (come i regolamenti su import/export dei rifiuti ed “end of waste” dei rottami metallici), ossia regole direttamente applicabili nell'ordinamento statale senza necessità di essere veicolate da provvedimenti interni. Per quanto concerne il D.lgs. 152/2006 si segnala che esso è costituito da 318 articoli, si divide in sei sezioni e che i principali campi di applicazione di tale provvedimento legislativo interessano: - La prima parte dal titolo “disposizioni comuni”: individua l’ambito di applicazione del provvedimento, le finalità ed i criteri per l’adozione dei provvedimenti successivi. - La seconda parte dal titolo “procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (via) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)” ordina la disciplina di tutte le autorizzazioni ambientali, ad eccezione di quelle previste per le grandi opere. - La terza parte dal titolo “norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” adegua la nostra normativa a quella comunitaria, supera la procedura di infrazione aperta nei confronti dell’Italia, istituisce il principio di precauzione, quello dell’azione preventiva e del “chi inquina paga”. - La quarta parte dal titolo “norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” unisce disposizioni concernenti settori omogenei e raccoglie la pluralità di disposizioni emanate successivamente al d.lgs.22/97 (decreto ronchi). - La quinta parte dal titolo “norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera” raccoglie e coordina tutte le norme specifiche dando alle amministrazioni un quadro di attribuzioni e di adempimenti più precisi. - La sesta parte dal titolo “norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente” è dedicata alla responsabilità ambientale in materia di precauzione, prevenzione e risarcimento in forma specifica (ripristino) o per equivalente patrimoniale. D.lgs. 36/2003 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti Il Decreto Legislativo n. 36 del 2003 disciplina la realizzazione e la gestione delle discariche e nella pratica si configura come il testo normativo di riferimento per quanto concerne l’intero iter di vita di una discarica, dalla sua autorizzazione fino alla gestione del periodo di post chiusura. Esso in particolare contiene: una serie di definizioni, solo in parte inedite e quindi valide limitatamente all’ambito normativo in cui sono previste (art. 2), tra le quali meritano di essere evidenziate in particolare: o la definizione di «trattamento», finalizzata a rendere non eccessivamente rigoroso il principio in base al quale in discarica possono essere smaltiti solo rifiuti trattati; o la definizione di «rifiuti inerti» come poi specificata e dettagliata nell’art. 2 del d.m. 3 agosto 2005, la definizione del proprio ambito di applicazione (art. 3); la nuova classificazione delle discariche (art. 4) con relative nuove norme tecniche (all. 1); gli obiettivi di riduzione dello smaltimento in discarica per i rifiuti biodegradabili (art. 5); Pagina | 11 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione l’elenco, parzialmente inedito, dei rifiuti comunque non ammissibili in discarica (art. 6); l’individuazione, per lo più tramite il d.m. di attuazione, delle condizioni e caratteristiche dei rifiuti smaltibili distinti per ciascuna categoria di discarica (art. 7); una serie di disposizioni relative agli atti di autorizzazione, alla realizzazione ed all’esercizio delle discariche ed ai relativi procedimenti amministrativi ad integrazione ed in variante, limitatamente per le discariche, di quanto già previsto dagli artt. 27 e 28 del d.lgs. n. 22/1997, ovvero, ora, dall’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006 (artt. 8, 9 e 10 ed all. 2); vanno in particolare evidenziati i piani di gestione operativa, di gestione post-operativa, di sorveglianza e controllo, di ripristino ambientale e finanziario che l’interessato deve predisporre e presentare per l’approvazione; le «procedure di controllo» per il conferimento e l’accettazione dei rifiuti in discarica (art. 11), che peraltro non rappresentano una novità assoluta, essendo perlopiù solo la definizione più dettagliata di verifiche ed adempimenti comunque già prescritti; la definizione della «procedura di chiusura» delle discariche (art. 12) e delle modalità della «gestione operativa e post-operativa» (art. 13) ed anche in questo caso non si è in presenza di disposizioni concettualmente del tutto inedite, ma piuttosto di una migliore, più esplicita e dettagliata regolamentazione di come debba essere gestita e chiusa una discarica. DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. - Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero Il Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998, e sue successive modifiche e integrazioni, rappresenta il testo normante le attività di recupero rifiuti. I principi alla base del Decreto sono fondamentalmente contenuti all’interno del primo articolo dello stesso: le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna delle tipologie di rifiuti individuati dal DM non devono costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio all'ambiente, e in particolare non devono: o creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora; o causare inconvenienti da rumori e odori; o danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse; sono definite le norme tecniche generali che individuano i tipi di rifiuto non pericolosi e fissano, per ciascun tipo di rifiuto e per ogni attività e metodo di recupero degli stessi, le condizioni specifiche in base alle quali l'esercizio di tali attività è sottoposto alle procedure semplificate di cui all'articolo 33, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche e integrazioni; le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto, disciplinati dal DM devono rispettare le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro; e in particolare: o le acque di scarico risultanti dalle attività di recupero dei rifiuti disciplinate dal DM devono rispettare le prescrizioni e i valori limite previsti dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dai decreti legislativi 27 gennaio 1992, n. 132, e 27 gennaio 1992, n. 133, e successive modifiche e integrazioni dal decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modificazioni; o le emissioni in atmosfera risultanti dalle attività di recupero disciplinate dal presente decreto devono, per quanto non previsto dal decreto medesimo, essere conformi alle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, e successive modifiche e integrazioni. le procedure semplificate disciplinate dal presente decreto si applicano esclusivamente alle operazioni di recupero specificate ed ai rifiuti individuati dai rispettivi codici e descritti negli allegati del DM. Pagina | 12 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione DM 27 settembre 2010 - Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005 Il Decreto Ministeriale 27 settembre 2010 rappresenta il testo guida in materia di ammissibilità di rifiuti in discarica. Esso norma le tipologie di rifiuti che possono essere smaltite per tipo di discarica, le procedure necessarie allo smaltimento delle stesse nonché principi generali che interessino lo smaltimento in discarica dei rifiuti inerti, non pericolosi e pericolosi. I principi di base su cui si basa l’impianto normativo del decreto sono i seguenti: i rifiuti sono ammessi in discarica, esclusivamente, se risultano conformi ai criteri di ammissibilità della corrispondente categoria di discarica secondo quanto stabilito dal DM; per accertare l'ammissibilità dei rifiuti nelle discariche sono impiegati i metodi di campionamento e analisi di cui all'allegato 3 del DM; tenuto conto che le discariche per rifiuti pericolosi hanno un livello di tutela ambientale superiore a quelle per rifiuti non pericolosi, e che queste ultime hanno un livello di tutela ambientale superiore a quelle per rifiuti inerti, è ammesso il conferimento di rifiuti che soddisfano i criteri per l'ammissione ad ogni categoria di discarica in discariche aventi un livello di tutela superiore; lo smaltimento in discarica di rifiuti contenenti o contaminati da inquinanti organici persistenti deve essere effettuato conformemente a quanto previsto dal Regolamento (Ce) n. 850/2004 e successive modificazioni. Sulla base di suddetti principi guida il DM sviluppa le norme, regole e limitazioni all’ammissibilità dei rifiuti in discarica, differenziando per tipo di rifiuto e tipo di discarica. D.lgs. 14 marzo 2014, n. 49 – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Attuazione direttiva 2012/19/Ue Il D.lgs. 49/14 stabilisce misure e procedure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana: prevenendo o riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dalla produzione e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). In tale contesto il decreto prevede che la gestione dei Raee debba privilegiare le operazioni di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo dei Raee, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione dei principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse e solo ove non sia possibile rispettare i criteri di priorità di cui al periodo precedente, i Raee raccolti separatamente sono avviati al recupero. Suddetto recupero deve prevedere che tutti i Raee raccolti separatamente siano sottoposti ad un trattamento adeguato, trattamento che include almeno l'eliminazione di tutti i liquidi e un trattamento selettivo effettuato in impianti conformi alle disposizioni vigenti in materia, nonché ai requisiti tecnici e alle modalità di gestione e di stoccaggio. D.lgs. 4 marzo 2014, n. 46. – Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) Dall’11 aprile 2014 sono in vigore le nuove regole del D.lgs. 46/2014 che ha prodotto un corposo restyling della Parte II del “Codice ambientale” e che tocca praticamente tutti gli aspetti della disciplina relativa all’AIA (autorizzazione integrata ambientale) contenuta all’interno del Titolo III-bis, D.lgs. 152/2006. Le principali novità introdotte dal decreto legislativo di attuazione della direttiva europea possono essere riassunte nei punti seguenti: ingresso delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Technologies o Bat); ampliamento del campo di applicazione della disciplina Ippc; introduzione di specifici obblighi su oggetto e frequenza dei controlli sulle installazioni; Pagina | 13 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione introduzione dell'obbligo di ricorso alle procedure di evidenza pubblica telematiche; modifica dei requisiti autorizzativi minimi richiesti per alcune categorie di impianti; introduzione di nuovi e più stringenti obblighi di scambio delle informazioni a livello europeo; modifica delle procedure autorizzative. Cambia profondamente anche il regime sanzionatorio dove un primo versante riguarda l’intero sistema di sanzioni relativo all’omessa fornitura alla P.A. di informazioni rilevanti (es. omessa presentazione senza giustificato e documentato motivo, della documentazione richiesta dall'autorità competente in sede procedimentale), il secondo versante, invece, riguarda l’introduzione di nuovi reati (es. comunicazione di dati falsificati o alterati relativi alle misurazioni delle emissioni). Parimenti innovativa è la disciplina della violazione delle prescrizioni dell’AIA o di quelle imposte dall’autorità competente. Significative novità si registrano anche in ordine al rapporto con gli illeciti di settore, a seguito della modifica sia delle previgenti norme sanzionatorie in materia di acque (artt. 133 e 13, D.lgs. 152/2006), rifiuti (art. 256), emissioni in atmosfera (art. 279) e combustibili (art. 296), sia della clausola di specialità delle sanzioni in tema di AIA già prevista dall’art. 29-quattuordecies, D.lgs. 152/2006. Decreto Legge 150/2013 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” Il DL 150/2013 all’art.10 “Proroga di termini in materia ambientale” prevede al comma 1 la proroga al 31 dicembre del 2014 del termine di cui all’art. 6 comma 1 lett. p) del D.lgs. 36/2003, riguardante la possibilità di smaltire nelle discariche rifiuti con PCI maggiore di 13.000 kJ/kg. Il Decreto è stato successivamente convertito in Legge 27 febbraio 2014, n. 15. La normativa SISTRI (sistema di tracciabilità dei rifiuti) è stata introdotta nel sistema legislativo nazionale nel 2009, ma sia il campo di applicazione che l’effettiva entrata in vigore hanno subito numerose sospensioni e modifiche nel corso degli anni. Attualmente la normativa è in vigore per quanto riguarda la tracciabilità dei soli rifiuti speciali pericolosi; l’obbligo del pagamento dell’iscrizione per l’anno 2014 da parte dei soggetti obbligati è stato posticipato al 1 aprile 2015; infine sono state posticipate al 31 dicembre 2015 l’adozione del cosiddetto “doppio binario” (utilizzo parallelo di SISTRI e formulari e registri) e la sospensione delle sanzioni relative all’applicazione del SISTRI. Ecosavona è regolarmente iscritta al SISTRI e lo utilizza in qualità di “produttore inziale” e “nuovo produttore” (per i rifiuti prodotti dal trattamento) di rifiuti speciali pericolosi. Normativa regionale In considerazione dell’acquisizione del Gruppo Geotea e del suo bacino di operatività, si riporta che la Regione Liguria a fine dicembre 2014 ha deliberato la proposta di approvazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti per la regione, concludendo l’iter di consultazioni pubbliche avviato nel 2013 con la presentazione del piano. Tale piano aveva intrapreso la VAS dopo essere stato adottato con delibera di Giunta Regionale n.1801 del 27 dicembre 2013 come previsto dalla normativa nazionale di settore (D.Lgs.152/2006). Il Piano regionale costituisce il documento riassuntivo delle politiche regionali in materia di gestione dei rifiuti e, in particolare, ha il compito di indicare il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità ed autosufficienza. Si rimane in attesa della definitiva adozione. La Regione Liguria ha poi deliberato in merito agli aggiornamenti impiantistici delle discariche liguri legate all’approvazione del nuovo piano dei rifiuti con le legge regionale n. 1 del 24 Febbraio 2014 modificata con la n. 21 del 5 agosto 2014, definendo di portare avanti i progetti già presentati e derogare sino alla loro definitiva entrata in esercizio, all’uso degli attuali sistemi di trattamento e smaltimento. Le parti delle norme che prevedevano tali presupposti sono state ritirate a novembre 2014 dalla regione stessa in quanto a rischio di incostituzionalità, rendendo necessario alla provincia di Savona emanare una ordinanza provinciale (la n. 26 del 21 Novembre 2014) che permette ad oggi lo smaltimento in discarica del rifiuto urbano. Pagina | 14 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Sul fronte dei disposti normativi a risvolto tecnico, invece sono intervenute due modifiche alla DGR 1361 del 16/11/2007, la DGR 1293 del 21/10/2014 e la DGR 1615 del 19/12/2014, che hanno inasprito e reso maggiormente onerose le modalità gestionali degli impianti di trattamento a servizio della discarica. Per quanto sopra è in corso, a tappe forzate, la costruzione e adeguamento impiantistico del sito di Boscaccio (Ecosavona) per permettere di rispettare i minori tempi possibili, cercando di cogliere i tempi di vigenza dell’ordinanza stessa, almeno con la messa in marcia della nuova linea di impianto meccanico. A maggio 2015 l’impianto di trattamento meccanico è entrato in funzione e per il resto del 2015 è stata condotta questa nuova sezione impiantistica fino alla separazione secco ed umido con l’abbancamento della frazione secca imballata, quindi è stato implementato un servizio in outsourcing per la stabilizzazione della frazione umida. Con l’ausilio dell’impianto ARAL di Alessandria si è raggiunto di fatto un assetto impiantistico regolare sotto il profilo normativo ma che ha comportato una serie di extra costi, ribaltati ai comuni conferenti, per la gestione di questa frazione fuori dell’impianto Ecosavona. In particolare come da accordi interregionali svolti dagli uffici della regione stessa e della Provincia di Savona verso le province piemontesi ospitanti gli impianti di destino, il rifiuto di sottovaglio, quindi umido, è stato inviato a trattamento presso l’impianto ARAL, una volta stabilizzato lo stesso rifiuto è rientrato in Ecosavona per le funzioni di copertura come da assetto impiantistico autorizzato, con le stesse modalità che si seguiranno una volta completato il proprio impianto. Nel frattempo durante l’anno, sono continuate le lavorazioni di costruzione dell’impianto di biostabilizzazione. Sono concluse a fine 2015 le operazioni di consolidamento del piazzale su cui insisterà l’impianto di trattamento biologico. Tali lavori sono risultati lunghi e complessi per via dei movimenti franosi che hanno continuato per tutto il tempo a interessare il versante in lavorazione. Vista la continuità della problematica dell’instabilità di tale versante, ancora durante la lavorazione operativa, è stato necessario ad agosto 2015 presentare un’ulteriore piccola variante alla costruzione del capannone ed in particolare alla gestione delle acque meteoriche, attraverso un canale di recapito per la gestione dei deflussi interessanti il canale di gronda della discarica. Tale iter burocratico, in corso di conclusione a febbraio 2016, ha comportato un rallentamento dei lavori di costruzione con lo slittamento della conclusione degli stessi a fine 2016. Oltre alla sezione relativa ai rifiuti urbani, il Piano contiene una sezione dedicata ai rifiuti speciali ed una dedicata ai siti da bonificare nel territorio regionale. L’impianto di Bossarino è correttamente richiamato all’interno del piano. Il contesto macroeconomico La contenuta ripresa economica, la debole dinamica dei prezzi, l’orientamento complessivamente espansivo di politica monetaria delle principali banche centrali, la rinnovata crisi finanziaria greca e il riemergere di irrisolte tensioni geopolitiche sono stati i temi che hanno maggiormente influenzato l’andamento dei mercati finanziari nel corso del 2015. Nel 2015, il ciclo economico internazionale è rimasto positivo, supportato da buoni fondamentali e, soprattutto, dalle politiche accomodanti delle principali banche centrali. Nonostante gli sforzi profusi, la crescita globale resta, tuttavia, distante dal suo potenziale: il Fondo Monetario Internazionale stima che la crescita mondiale nel 2015 sia stata del 3,1% dal 3,4% dell’anno precedente, con contributo in aumento dei Paesi industrializzati al 2,0% dall’1,8% del 2014 e in calo dei Paesi Emergenti al 4,0% dal 4,6% del 2014. Nel dettaglio, la variazione del prodotto interno lordo nel 2015 è stimata negli Usa al 2,6% (2,4% nel 2014), nell’area euro all’1,5% (0,9% nel 2014), in Giappone allo 0,6% (-0,1% nel 2014). Nel periodo, si è assistito in Spagna alla conferma dell’uscita dalla recessione già evidenziata nel 2014 (+1,4% e +3,1% i tassi di crescita nel 2014 e nel 2015 rispettivamente) e in Italia alla chiusura del rallentamento economico degli ultimi tre anni (-0,4% nel 2014 e +0,8% nel 2015); il prodotto interno lordo è previsto attestarsi a +1,5% in Germania (+1,6% nel 2014) e a +1,2% in Francia (+0,2% nel 2014). Nelle economie avanzate, il protratto sostegno da parte delle politiche monetarie ha contribuito al miglioramento di produzione e occupazione; in particolare, la ripresa si è mostrata maggiormente robusta e sostenibile in USA e UK, dove Federal Reserve e Bank of England stanno gradualmente abbandonando l’indirizzo monetario espansivo, mentre è ancora incerta in Eurozona e Giappone, dove gli analisti stimano necessari ulteriori incrementi dei programmi di quantitative easing di Banca Centrale Europea e Bank of Japan, anche alla luce delle persistenti pressioni deflazionistiche. Quello appena concluso è stato di fatto l’anno della Pagina | 15 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione normalizzazione della politica monetaria statunitense: il 16 dicembre 2008, la Federal Reserve azzerò i tassi di riferimento con l’obiettivo di contrastare la concomitante recessione; dopo esattamente sette anni, il 16 dicembre 2015, l’emergenza è terminata con il primo rialzo dei tassi, giustificato da un ritorno del tasso di disoccupazione al 5% dai massimi del 10% del 2009. Nell’Eurozona, dall’altro lato, la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea, incentrata su un vigoroso programma di acquisto titoli avviato nel mese di marzo, contrasta le pressioni deflazionistiche e mantiene i tassi d’interesse su livelli contenuti, favorendo sia il rifinanziamento degli elevati debiti pubblici accumulati durante la crisi, sia la debolezza della moneta unica verso le principali divise (con conseguente stimolo per le esportazioni). Nella riunione del 3 dicembre, la BCE ha, inoltre, deciso di ridurre ulteriormente il tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale, a -0,30% dal precedente -0,20%, e di estendere il programma di acquisto titoli fino alla fine di marzo 2017 dalla precedente scadenza di settembre 2016. Nell’area, la ripresa economica si fonda anche sulla crescita della domanda interna, sostenuta dalle vendite al dettaglio e dai consumi delle famiglie, ed è maggiormente presente nel settore terziario piuttosto che nel comparto manifatturiero. Nello specifico, la Germania assiste ad un incremento della spesa pubblica, al fine di sopperire al calo delle esportazioni e degli investimenti fissi rispetto agli anni precedenti; in Italia, come già accennato, l’economia sta riemergendo da una prolungata recessione sulla spinta di elementi quali la riduzione dei prezzi del petrolio, la debolezza dell’euro verso le principali divise, le riforme economiche ed istituzionali in fase di realizzazione e la riduzione dei rendimenti prodotta dal quantitative easing della BCE. I dati e le survey confermano l’inversione economica e il miglioramento della fiducia di consumatori e imprenditori: le iniziali stime conservative di inizio anno (+0,4%) del FMI circa la ripresa economica del nostro Paese sottostimavano significativamente le potenzialità espresse nel corso del 2015. Le prospettive Se nel 2015 l’attenzione di analisti ed operatori si è ripetutamente focalizzata sulle decisioni di politica monetaria delle principali banche centrali, nel 2016 una corretta analisi dei mercati finanziari non potrà prescindere dall’andamento della crescita economica, dal carattere asincrono di quest’ultima nelle diverse aree geografiche, dai livelli occupazionali e dalla stabilizzazione del mercato delle materie prime. Il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico formulano stime di crescita per il 2016 (rispettivamente 3,6% e 3,3%) in aumento rispetto al 2015 (3,1% e 2,9%), ma richiamano entrambi la necessità di riforme strutturali in grado di migliorare efficienza, produttività e sostenibilità della espansione economica in atto. Con un aumento del prodotto interno lordo dello 0,8% nel 2015 e atteso all’1,3% nel 2016, l’Italia mostra un quadro economico in graduale e costante miglioramento. Gli eventi succedutisi nel corso dell’anno hanno chiaramente confermato come i principali rischi di mercato, con particolare riferimento ai Paesi emergenti, possano considerarsi di natura fondamentale (Cina, Paesi emergenti in generale), geopolitica (Russia, Ucraina, Medio Oriente) e di governo (Grecia, Brasile, Turchia). Il tema della crescita cinese e del processo di transizione di Pechino verso un’economia maggiormente basata su consumi e servizi saranno determinanti ai fini dell’equilibrio economico-finanziario internazionale; un’eventuale stabilizzazione delle quotazioni delle materie prime favorirebbe i Paesi produttori, evitando ulteriori deprezzamenti valutari e deterioramenti nei bilanci societari e statali; una corretta gestione delle crisi in Medio-Oriente, dei rischi di natura terroristica e dei flussi di rifugiati sarà funzionale ad evitare una escalation nei conflitti e a favorire la crescita nelle aree interessate. Situazione della società e andamento della gestione Panoramica delle attività del Gruppo Operativo in Italia nel mercato dei servizi ambientali con attività che traggono origine dalla fine degli anni ‘80, il Gruppo Waste Italia è oggi specializzato nell’erogazione di servizi all’impresa aventi ad oggetto la gestione (i.e. raccolta, selezione/trattamento e smaltimento) dei rifiuti speciali (derivanti essenzialmente da attività industriali e commerciali), assistendo i propri clienti nell’adempimento dell’obbligo di gestione di detti rifiuti loro imposto dalla normativa applicabile. Il mercato dei servizi ambientali, che in Italia si caratterizza per la sua frammentazione e per l’assenza di operatori in grado di coprire la domanda in modo completo, specialmente nel campo dei rifiuti “speciali” e quindi di far fronte alla domanda interna, è normalmente suddivisibile in due segmenti principali, distinti in Pagina | 16 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione ragione dell’origine del rifiuto oggetto delle attività di gestione: quello dei rifiuti solidi urbani e quello dei rifiuti speciali, entrambi segmenti regolamentati in maniera significativa dalla normativa comunitaria e nazionale seppur quello degli “speciali” sia caratterizzato da logiche tipiche del mercato in libera concorrenza. In quest’ambito le attività del gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. coprono integralmente tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi, cioè tipicamente quelli che provengono dalle attività produttive industriali e commerciali. Possiede un portafoglio di oltre tremila clienti consolidati nel mercato dei servizi di gestione e smaltimento rifiuti (di cui 31 fanno parte della categoria National essendo serviti su tutto il territorio nazionale), con ben nove centri di selezione e sette punti di raccolta che smaltiscono in sei discariche di proprietà, dando una copertura completa alla filiera della progettazione di impianti, alla raccolta e selezione, sino allo smaltimento finale, con un’ampia ed integrata gamma di servizi offerti, consulenza e personalizzazione, anche tramite una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale. Inoltre produce energia elettrica da fonte fotovoltaica e mediante sfruttamento del biogas prodotto da discariche asservite rispettivamente con una capacità installata di circa 1,2 MWp e 13,1 MWe. Nello specifico le attività in ambito ambientale sono le seguenti: servizi di raccolta, ossia attività di caricamento e di trasporto dei rifiuti, essenzialmente verso impianti di selezione e trattamento mediante il proprio parco automezzi (oltre 60 veicoli di proprietà), nonché attraverso accordi con trasportatori terzi con presenza diretta essenzialmente nelle regioni Piemonte e Lombardia, in prossimità degli impianti di proprietà del Gruppo e di terzi in ragione del principio di prossimità o di tipologia di rifiuto da trattare e con l’ausilio di partner nel resto d’Italia; a valle dell’attività di raccolta, a seconda della specifica tipologia di rifiuto, il Gruppo opera una scelta in merito alla destinazione del rifiuto stesso, considerando se inviarlo presso impianti di selezione e trattamento propri, ovvero verso impianti di operatori terzi. Il materiale residuo viene sottoposto a selezione avanzata quando presenta componenti valorizzabili o, in caso contrario, trasportato e conferito direttamente in discarica per lo smaltimento finale. Waste Italia e le sue controllate dispongono di 9 impianti di trattamento che consentono, con modalità e tecnologie tra loro diverse, di selezionare e recuperare materiali, avviando allo smaltimento in discarica solo la parte dei rifiuti non altrimenti valorizzabili, in coerenza con il principio della preferenza del recupero; lo smaltimento in discarica è l’ultimo passaggio nel ciclo di vita del rifiuto. La frazione del rifiuto non ulteriormente trattabile / valorizzabile in modo diverso, viene destinata allo smaltimento in giacimenti di messa a dimora di rifiuti. Waste Italia e le sue controllate sono titolari dei seguenti giacimenti (per una capacità di conferimento residua al 31 dicembre 2015 pari a 3 milioni di tonnellate): Albonese: la discarica di Albonese è sita nel Comune di Albonese (PV). Tale giacimento di messa a dimora di rifiuti, che si estende per circa 49 mila metri quadri sugli oltre 134 mila metri quadri dell’intera area, è stato inizialmente autorizzato per lo smaltimento di circa 200 mila metri cubi di rifiuti su quattro lotti. La volumetria inizialmente autorizzata risulta quasi completamente utilizzata ed è stata richiesto un ampliamento della stessa per circa 500 mila metri cubi ulteriori su due nuovi lotti. L’AIA definitiva in relazione all’ampliamento della discarica è stata ottenuta in data 11 febbraio 2015 e prevede nuovi spazi coltivabili in discarica per complessivi 466 mila metri cubi. Bedizzole: l’invaso di messa a dimora di fluff è attualmente strutturato in tre vasche indipendenti denominate Vasca A, Vasca C e Vasca E. Il volume totale autorizzato è pari a 3.516.300 m3, di cui 1.859.500 m3 Vasche A e C e 1.656.800 m3 Vasca E. Alla data odierna: o La vasca A (suddivisa in 6 bacini) è sigillata, coperta e rinverdita al 100% e risulta essere in post gestione; o La vasca C (suddivisa in 4 bacini) è in fase di gestione, con copertura definitiva sul bacino 1, copertura provvisoria sui bacini 2 e 3 e conferimento dei rifiuti nel solo bacino 4; o La vasca E (suddivisa in 5 bacini) vede il bacino 1 completato (attualmente lo stesso è anche oggetto di un sequestro conservativo e quindi non ancora interessato da copertura provvisoria e/o definitiva); i bacini 3 ,4 e 5 sono in attesa di allestimento, mentre il bacino 2 è, limitatamente ad un sub lotto, in coltivazione dal 1 marzo 2015. Pagina | 17 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Il sito ospita un impianto attivo nella produzione di energia derivante dal recupero del biogas prodotto dall’impianto stesso e un impianto fotovoltaico di potenza pari a 50Kwp. Bossarino: la discarica è sita nel Comune di Vado Ligure (SV), in località Bossarino, e può accogliere rifiuti speciali non pericolosi e alcuni codici di pericolosi (in particolari rifiuti contenenti amianto in matrice compatta) con una capacità residua di circa 600 mila metri cubi, oltre ad ulteriori 500 mila metri cubi autorizzabili in sito mediante “baulatura” dell’attuale invaso. Sull’area della discarica è stato inoltre installato un impianto di generazione di energia elettrica dal biogas recuperato in discarica di potenza pari a 800 kWhe ed incentivato mediante tariffa fissa omnicomprensiva. Cavenago: la discarica di Cavenago è ubicata nella frazione Soltarico del comune di Cavenago d’Adda (LO) adibita allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. Chivasso 0: la discarica, ex area che negli anni ’70 era adibita allo smaltimento di rifiuti di origine urbana, si trova nel comune di Chivasso (TO), in regione Pozzo ex Fornace Set. Essa è stata autorizzata da SETA S.p.A., società ad oggi partecipata da Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. La società Smaltimenti Controllati SMC S.p.A., titolare delle aree discarica nonché soggetto che ha realizzato l’impianto, ne risulta essere il gestore grazie ad un accordo concessorio, ed effettuerà le attività di chiusura e post chiusura una volta esaurita la discarica stessa. La volumetria autorizzata è di circa 530 mila metri cubi ed è destinata in parte (circa 86 mila metri cubi) all’attività di bonifica della precedente discarica, mentre la restante volumetria viene destinata ad accogliere rifiuti solidi urbani. Chivasso 3: la discarica si trova nel comune di Chivasso (TO), in regione Pozzo ex Fornace Slet. La volumetria complessivamente autorizzata, anche mediante ampliamenti successivi, risulta essere di circa 1,6 milioni di metri cubi (al 31 dicembre la volumetria residua disponibile è di circa 1.500 metri cubi). Sull’area della discarica sono inoltre stati installati un impianto di generazione di energia elettrica dal biogas recuperato in discarica e un impianto fotovoltaico di potenza pari a rispettivamente 800 kW 4e 994 kWp. Ecosavona: la discarica è sita nel Comune di Vado Ligure (SV) e può accogliere sia rifiuti speciali non pericolosi che rifiuti solidi urbani servendo circa 69 comuni nella provincia di Savona con una capacità residua di 1.600 mila metri cubi, oltre ad ulteriori 800 mila metri cubi autorizzabili in sito in relazione al c.d. ampliamento al piede, la cui realizzazione è già stata prevista nell’attuale autorizzazione. Sull’area della discarica è stato inoltre installato un impianto di generazione di energia elettrica dal biogas recuperato in discarica di potenza pari a 5.190 kWe ed incentivato mediante certificati verdi la cui produzione, grazie all’apporto di materiale organico da parte dei rifiuti solidi urbani, risulta superiore ai 6.200 MWh per MW installato. Il Gruppo Waste Italia detiene anche tre discariche non più attive per le quali è in corso un periodo c.d. di post chiusura. Precisamente: Chivasso 1: discarica autorizzata il 23 luglio 1987 con una capacità di 484.800 metri cubi. L’attività di smaltimento è iniziata nel dicembre del 1987 e si è conclusa a marzo 1995; Chivasso 2: discarica autorizzata il 3 luglio 1990 con una capacità di 1.583.892 metri cubi. I conferimenti sono iniziati nel mese di gennaio del 1992 e si sono conclusi nel novembre del 2001. Orbassano: discarica autorizzata il 30 aprile 1990 con una capacità di 140.000 metri cubi. I conferimenti sono iniziati nel mese di aprile del 1990 e conclusi nel giugno 1992. La capogruppo Waste Italia S.p.A. è l’unica società attiva lungo l’intera filiera (i.e. raccolta, selezione/trattamento e smaltimento) descritta in precedenza. Infatti la controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. opera nelle BU “Smaltimento” e “Selezione e trattamento”, mentre le controllate Ecoadda S.r.l., Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l. sono attive nella sola BU dello “Smaltimento”. In merito alle discariche di proprietà del Gruppo si riporta che la discarica ubicata a Cavenago d’Adda (LO) e di proprietà della società Ecoadda S.r.l. in data 9 marzo 2015 è stata oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo. Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’ipotesi avanzata in merito alla possibile commissione di reati ai sensi della normativa ambientale, in quanto, come anche riportato nel decreto di sequestro stesso esso non dovrebbe motivare sulla “sussistenza degli indizi di colpevolezza” quanto Pagina | 18 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione “sull’ipotizzabilità in astratto della sussistenza del reato”, reato che quindi ad oggi non è ancora stato accertato. La Società si è subito mossa presso le opportune sedi al fine di tutelare i propri interessi ribattendo alle contestazioni mosse dalla Procura, ma nonostante ciò la gestione del sito di discarica le è stata preclusa fino al 21 aprile 2016, data in cui il Tribunale ha disposto il dissequestro del sito di Cavenago. Alla data di approvazione del presente bilancio risulta invece ancora sotto sequestro il lotto 1 della vasca E del giacimento di messa a dimora di Bedizzole (il lotto vede le sue volumetrie esaurite ma essendo interessato sotto sequestro non è stata ancora completata la fase di capping) e alcuni cumuli di rifiuti presso gli impianti di Cermenate (CO), Agrate Brianza (MB) e Buccinasco (MI), impianti che risultano comunque operativi. Operazioni societarie Di seguito sono riassunte le principali operazione societarie che hanno riguardato il Gruppo Waste Italia nel corso dell’esercizio 2015 Operazione di integrazione tra Gruppo Waste Italia e Biancamano In data 5 agosto 2015 Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A) e Biancamano S.p.A., anch’esso quotato al MTA di Borsa Italiana, hanno sottoscritto un accordo volto alla realizzazione di un’operazione di integrazione, da attuarsi mediante la fusione per incorporazione (la “Fusione”) di Biancamano S.p.A. in Gruppo Waste Italia S.p.A. (l’”Integrazione”). La realizzazione dell’operazione è subordinata ad una serie di condizioni sospensive tra cui la ristrutturazione del debito finanziario di Biancamano con i propri istituti finanziatori (“Ristrutturazione Debito Biancamano”) secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle società partecipanti alla Fusione e che prevede, nella proposta che verrà avanzata agli istituti finanziatori, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione. L’Integrazione è finalizzata alla creazione di un gruppo leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente (c.d. waste management) e alla realizzazione di importanti sinergie in un’ottica di creazione di valore per tutti gli azionisti. La Fusione si inserisce nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico, volto alla creazione di un grande gruppo italiano nel settore ambientale, con azioni quotate sul segmento MTA, in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera della gestione integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. I principali benefici attesi dall’operazione di Integrazione sono: alta complementarietà delle attività, sia in considerazione della situazione attuale del mercato nazionale dei servizi di gestione dei rifiuti, municipali e speciali, sia in considerazione della situazione prospettica a cui sta tendendo il mercato della gestione dei rifiuti urbani (integrazione di raccolta e smaltimento); integrazione del business e dei mercati di sbocco. L’operazione porta all’integrazione verticale del nuovo player su tutta la catena del valore del settore ambientale del waste management: dalla progettazione dei servizi e degli impianti, alla raccolta e trasporto ed allo smaltimento dei rifiuti urbani, differenziati e speciali, integrando orizzontalmente anche il mercato di riferimento (clienti privati e pubbliche amministrazioni), permettendo altresì infine la copertura di tutto il territorio nazionale, grazie alla presenza capillare di Biancamano in quasi tutte le regioni d’Italia; anticipazione dei cambiamenti previsti nel settore. L’orientamento attuale del legislatore in connessione alle gare pubbliche per la gestione dei servizi di igiene ambientale è, sempre di più, quello di privilegiare gare che integrino i servizi di raccolta degli RSU con lo smaltimento finale in discarica degli stessi laddove finora i due servizi sono stati tenuti separati; in questo contesto l’apporto di knowhow in relazione alla gestione di discariche controllate garantito da Gruppo Waste Italia potrebbe essere un fattore chiave di successo per incrementare la possibilità di aggiudicazione di siffatte gare; preparazione all’espansione nei mercati esteri. L’integrazione delle competenze di Biancamano nel settore della raccolta e di Gruppo Waste Italia in quello del trattamento e smaltimento finale di rifiuti in un contesto normativo estremamente complesso come quello italiano costituisce un atout unico per Pagina | 19 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione potersi proporre efficacemente all’estero come promotore di soluzioni integrate al problema dei rifiuti urbani che numerose economie in fase di sviluppo iniziano a giudicare come di primario interesse; significative sinergie previste. L’operazione permette di sviluppare importanti sinergie in termini di costi operativi e capitale investito, tramite la condivisione delle piattaforme di trasporto (uno dei costi più rilevanti in questa tipologia di business) già sviluppate in autonomia dai due gruppi che porterebbe ad una riduzione dei costi operativi e degli investimenti di sviluppo per ampliare il rispettivo raggio di azione; razionalizzazione organizzativa. L’unione di due strutture autosufficienti dal punto di vista dell’organico permetterà di valorizzare al meglio le professionalità già presenti in-house e di conseguire economie di scala e conseguenti ad una razionalizzazione organizzativa. L’Integrazione (e quindi la stipula dell’atto di fusione) è sospensivamente condizionata alle seguenti condizioni: completamento della due diligence al fine di confermare le assunzioni delle linee guida dei piani industriali che le Società hanno predisposto e condiviso ai fini dell’Integrazione (“Piano Industriale”); la Ristrutturazione del Debito Biancamano secondo quanto condiviso nei suoi elementi essenziali dalle Società Partecipanti alla Fusione e che prevede, nella proposta che verrà avanzata agli istituti finanziatori nei prossimi giorni, la conversione di parte dell’esposizione debitoria in capitale di rischio al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo dopo la fusione. perfezionamento di un piano di riorganizzazione societaria in Gruppo Waste Italia da attuarsi mediante il trasferimento delle attività rinnovabili da Gruppo Waste Italia a Innovatec e la successiva distribuzione agli azionisti di Gruppo Waste Italia delle azioni possedute da Gruppo Waste Italia in Innovatec S.p.A. (avvenuta con ampia descrizione di seguito); mancato verificarsi di un evento di rimborso anticipato ovvero di default ai sensi del Prestito Obbligazionario Waste Italia di Euro 200 milioni; conferma da parte dell’esperto della congruità del Rapporto di Cambio ai sensi dell’articolo 2501sexies del codice civile; approvazione del Progetto di Fusione da parte dell’Assemblea di Fusione di Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A.; non applicabilità della disciplina in materia di offerte pubbliche di acquisto obbligatorie; ottenimento di tutte le autorizzazioni aventi carattere antitrust, amministrativo e regolamentare necessarie per il perfezionamento dell’Operazione. Sostenya Group Plc di diritto UK (attuale azionista di controllo di fatto di Gruppo Waste Italia) e Biancamano Holding S.A. di diritto svizzero (attuale azionista di controllo di Biancamano) si sono impegnate a sottoscrivere un accordo avente ad oggetto alcune previsioni di governance della società risultante dalla Fusione, in virtù del quale la stessa Sostenya Group Plc esprimerà la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione. Il closing dell’operazione, subordinatamente al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, e alla luce di alcuni allungamenti nelle tempistiche è ora previsto entro fine settembre 2016. Gruppo Waste Italia S.p.A. (quale società risultante dalla fusione) continuerà ad essere quotata presso la Borsa di Milano e ad avere sede legale in Italia. Sviluppo domestico: Attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi In data 22 maggio 2015 Waste Italia, ha sottoscritto, tramite la controllata Waste to Water S.r.l. (“W2W”), un contratto di affitto, fino al 21 novembre 2016, dei rami d’azienda (i “Rami d’Azienda”) aventi ad oggetto (i) l’attività di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi e non), nonché l’attività di analisi di laboratorio ad uso interno di proprietà della LA.FU.MET S.r.l. (“ Lafumet”) e (ii) l’attività di trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sia solidi che liquidi, nonché l’attività di intermediazione bonifica di siti inquinati di proprietà della sua controllata Lafumet Servizi S.r.l. (“Lafumet Servizi”, e congiuntamente a Lafumet, le “Società Affittanti”) (il “Contratto di Affitto”). Pagina | 20 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione In particolare, oggetto dell'affitto sono i rami d'azienda indicativamente composti dalle autorizzazioni, dalle immobilizzazioni materiali, immateriali e dai beni mobili individuati come necessari per l'esercizio delle attività, dal magazzino ed, infine, dai rapporti di lavoro con i dipendenti addetti ai rami d 'azienda. Il corrispettivo complessivo pattuito per l’intera durata dell’affitto (fissata in 18 mesi) è stato fissato in Euro 270 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 99 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet Servizi, per un totale di Euro 369 mila, corrispondente ad un canone mensile di affitto pari ad Euro 15 mila per l’affitto del Ramo d’Azienda Lafumet ed Euro 5,5 mila per l’Affitto del Ramo d’Azienda Servizi, per un totale mensile di Euro 20,5 mila. Il Contratto di Affitto prevede, poi, l’impegno di W2W ad acquistare i Rami d’Azienda, anche con compensazione di eventuali crediti/debiti netti vantati da W2W nei confronti della Lafumet e Lafumet Servizi, al prezzo complessivo di circa Euro 3,5 milioni (di cui circa Euro 3,4 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda Lafumet e circa Euro 0,1 milioni per l’acquisto del ramo d’azienda Lafumet Servizi) nel caso in cui la Lafumet, durante il periodo di durata dell’affitto, venga ammessa ad una procedura di concordato preventivo e condizionatamente all’omologa del concordato preventivo stesso. Inoltre, ove gli organi della procedura concordataria che verrà eventualmente avviata dalla Lafumet decidessero di cedere il ramo d’azienda Lafumet oggetto del presente accordo mediante una procedura di vendita competitiva (la “Vendita Competitiva”), W2W si è impegnata irrevocabilmente a partecipare a detta procedura, offrendo un importo almeno pari al prezzo di cui sopra al netto di eventuali crediti/debiti netti. In caso di Vendita Competitiva, le Società Affittanti riconoscono a W2W, in caso di parità di condizioni la cui valutazione viene discrezionalmente rimessa agli organi della procedura concordataria, un diritto di prelazione nell’acquisto del Ramo d’Azienda Lafumet. Ai sensi del Contratto di Affitto, le Società Affittanti hanno rilasciato dichiarazioni e garanzie nonché procedure di indennizzo in linea con la prassi di mercato per questa tipologia di operazioni. Operazione di cessione del 100% di Alice Ambiente S.r.l. In data 1 marzo 2015 è stato sottoscritto fra Waste Italia S.p.A. e Waste to Water S.r.l. (società controllata da Sostenya Group PLC), un contratto preliminare di vendita del 100% della partecipazione detenuta da Waste Italia S.p.A. in Alice Ambiente S.r.l. (con patto di retrovendita) ad un prezzo di Euro 100.000. Le quote della società sono gravate da pegno di primo grado in forza del contratto sottoscritto in data 18 novembre 2014, tra Citibank, N.A., London Branch per sé e in qualità di mandatario con rappresentanza dei seguenti creditori: BNP Paribas Italan Branch, Citibank N.A., The Law Debenture Trust Corporation p.l.c., Citigroup Global Markets Deutschland AG, Walkers Listing and Support Services Ltd, Jefferies International Limited nonché gli obbligazionisti detentori dei titoli obbligazionari emessi dalla controllante Waste Italia. A seguito della stipula di suddetto contratto preliminare, le parti hanno poi proceduto a sottoscrivere il connesso contratto definitivo di cessione in data 23 marzo 2015 confermando le pattuizioni contenute nell’accordo preliminare. Per effetto della sottoscrizione del contratto definitivo la totalità delle quote di Alice Ambiente S.r.l. è stata trasferita da Waste Italia S.p.A. a favore di Waste to Water S.r.l. (ora Aker Srl) a far data dal 23 marzo 2015. Finalizzazione dell’operazione di acquisizione del 48,85% di Seta S.p.A. da parte di Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. In data 27 marzo 2014, tramite apposito “Contratto di Investimento” sottoscritto con i Soci pubblici di SETA S.p.A. e con il Consorzio Bacino 16, Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. ha perfezionato l’acquisto del 20% del capitale sociale di SETA. All’intero di detto Contratto di Investimento e subordinatamente al mancato esercizio dell’Opzione di Vendita o dell’Opzione di Acquisto (come ivi definite) entro il termine del 28 novembre 2014, SMC avrebbe dovuto sottoscrivere un aumento di capitale sociale in Seta S.p.A., alla stessa riservato, di ammontare complessivo pari a Euro 5.311.252, di cui nominali Euro 4.463.237 ed Euro 848.015,03 a titolo di sovrapprezzo, sino ad arrivare al 49% del capitale sociale. In seguito all’assemblea straordinaria di SETA tenutasi in data 04 giugno 2015 in cui è stato deliberato di aumentare il capitale sociale secondo i valori sopra richiamati, ed a fronte della rinuncia espressa dagli altri soci al diritto d’opzione in Pagina | 21 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione medesima sede, SMC ha proceduto a sottoscrivere integralmente l’aumento di capitale, con contestuale versamento della quota di legge del 25% del capitale sottoscritto, dell’intero sovrapprezzo azioni e dell’ulteriore somma di Euro 36.175,72 e così complessivamente per Euro 2.000.000 . L’ammontare complessivo pari ad Euro 2.000.000 è stato quindi liberato a mezzo di compensazione con equivalente credito vantato da SMC nei confronti di SETA, diventando quindi proprietaria di una quota del 48,85% del capitale sociale di SETA stessa. Successivamente SMC ha proceduto a completare la liberazione della quota residua dell’aumento di capitale fino a concorrenza del valore complessivo di Euro 5.311.252 mediante ulteriore compensazione di parte dei crediti ancora vantati dalla società nei confronti di SETA. L’acquisto di tale partecipazione risulta propedeutico ai seguenti obiettivi: - consolidare la presenza sul territorio; - completare la filiera della gestione dei rifiuti sulla discarica “Chivasso 0”; - attivare una gestione con logiche privatistiche su un servizio di carattere pubblico, che porterà utili alla società (efficienza) e comporterà lo sfruttamento di economie di scala con il Gruppo Waste Italia; - tutelare il proprio credito, che diventerebbe “intercompany” e, quindi, di miglior recupero, anche alla luce del punto precedente; - avere la visione da attori interni del “Servizio Metropolitano”, così come previsto dagli Enti preposti. Altre informazioni societarie in data 13 marzo 2015, l’assemblea di Bioevo S.r.l. ha deliberato di modificare la denominazione sociale da "Bioevo S.r.l." in "Waste to Water S.r.l.". L’atto è stato iscritto presso il competente Registro delle Imprese in data 25 marzo 2015. Sempre in pari data Volteo Energie S.p.A. ha ceduto a Waste Italia S.p.A. il 100% del capitale sociale di Waste to Water (già Bioevo S.r.l.); in data 11 dicembre 2015 Waste Italia SpA ha acquistato da Aimeri Ambiente Srl la quota di partecipazione pari a nominali euro 200 di Ambiente 2.0 soc. cons, a r.l. . Si dà atto che per effetto della suddetta cessione il capitale sociale di euro 20.000 di Ambiente 2.0 soc. cons, a r.l. è così suddiviso: o Aimeri Ambiente S.r.l., quota di partecipazione di nominali euro 13.800; o Pianeta Ambiente Società cooperativa per azioni, quota di partecipazione di nominali euro 6.000; o Waste Italia S.p.A., quota di partecipazione di nominali euro 200 o L’atto è stato iscritto, in data 18 dicembre 2015, presso il competente Registro delle Imprese. In data 18 dicembre 2015 l’assemblea di Ambiente 2.0 ha deliberato di variare la propria denominazione sociale in "Ambiente 2.0 Consorzio Stabile società consortile a responsabilità limitata ". in data 17 dicembre 2015 le società Bossarino S.r.l. e Geotea S.p.A. si sono fuse per incorporazione in Waste Italia S.p.A. La fusione avrà effetto nei confronti dei terzi ai sensi dell'art. 2504 bis codice civile alla data del 1° gennaio 2016. Le operazioni della società incorporata saranno imputate al bilancio della società incorporante, anche per gli effetti fiscali ed ai fini sulle imposte sui redditi, a decorrere dal 1° gennaio 2016. In data 22 dicembre 2015, l’assemblea dei soci di Ecoadda Srl ha deliberato, nell’ambito degli opportuni provvedimenti ex art. 2482 ter codice civile, di ricostituire il capitale sociale aumentandolo da zero fino all'ammontare di Euro 90.000 a pagamento con sovrapprezzo di complessivi Euro 613.323 destinato nell'interesse sociale al ripianamento delle residue perdite di pari importo risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2015. L’andamento gestionale del Gruppo Il “Valore della Produzione” del Gruppo, che al termine del 2014 risultava pari a Euro 78.000 migliaia, al termine dell’esercizio 2015 riporta un valore pari a Euro 120.322 migliaia (con incremento di Euro 42.323 migliaia; +54%). L’importante incremento dei ricavi registrato nel corso del 2015 è interamente imputabile al contributo apportato al consolidato dalle nuove società acquisite al termine del 2014 in occasione Pagina | 22 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione dell’emissione del Bond Waste (Geotea S.p.A. e sue controllate, nonché Faeco S.r.l. ed il ramo d’azienda proprietario di impianti di valorizzazione energetica del biogas), i cui risultati economici sono stati consolidati all’interno del Gruppo per la prima volta nel 2015. Il fatturato separato della capogruppo Waste Italia S.p.A., difatti, ha subito una contrazione nel corso del 2015, passando da Euro 77.395 migliaia registrati nel 2014 ad Euro 66.458 migliaia del 2015 principalmente a seguito di un rallentamento nelle attività di raccolta e trattamento, nonché di una sostanziale diminuzione degli altri ricavi, solo parzialmente compensate dalla ripresa delle attività di smaltimento presso il sito di Albonese. La riduzione del fatturato della capogruppo ascrivibile al rallentamento delle attività di raccolta è misurabile in Euro 2.246, mentre confrontando i due esercizi, gli altri ricavi registrati da Waste Italia S.p.A. nel 2015 sono stati pari ad Euro 5.549 migliaia, significativamente inferiori a quanto consuntivato durante il 2014, pari ad Euro 11.818 migliaia (con una riduzione netta di Euro 6.269 migliaia). L’attività che ha subito la spinta positiva maggiore nel corso del 2015 è stata certamente quella legata allo smaltimento dei rifiuti presso i siti gestiti dal Gruppo. I volumi avviati in discarica, difatti, sono passati dalle 379.440 tonnellate del 2014 (le quali tenevano già in considerazione parte dei volumi avviati alla discarica di Faeco in funzione di alcuni contratti di acquisto dei diritti di conferimento) alle 621.273 tonnellate conferite nel corso del 2015, oltre a 120.000 tonnellate aggiuntive in connessione alla discarica di Albonese vendute nell’esercizio 2015 alla correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) a seguito della sottoscrizione di due separati contratti di cessione spazi in logica take or pay i quali hanno prodotto i propri effetti economici nel bilancio 2015. Tale sensibile incremento è completamente dovuto all’apporto garantito dalle attività svolte presso i siti di smaltimento ubicati in provincia di Savona acquisiti in occasione dell’emissione del Bond Waste. Tutte le società rientranti nel perimetro di consolidamento a seguito delle acquisizioni finalizzate con le risorse rinveniente dall’emissione del Bond Waste, difatti, sono esclusivamente attive nel segmento dello smaltimento finale di rifiuti, oltre ad alcune attività di recupero energetico del biogas, comunque connesse alla gestione di siti di smaltimento. Appare importante sottolineare che, grazie all’apporto delle discariche dell’ex gruppo Geotea, i quantitativi di rifiuti avviati presso i siti di stoccaggio sono tornati in linea con quanto fatto registrare dal Gruppo nel 2013 (all’epoca erano stati avviati a smaltimento circa 768 migliaia di tonnellate). Di conseguenza i nuovi siti di smaltimento sono andati a sostituire le volumetrie dei siti storici del Gruppo che, mano a mano, sono andate ad esaurirsi (quali Alice ed i due siti di Chivasso), di fatto comportando il grave rallentamento commentato per l’esercizio 2014. Nel corso del 2015 il Gruppo, a differenza dell’esercizio precedente, non ha potuto contare sulle volumetrie residue presso la discarica di Cavenago d’Adda gestita dalla controllata Ecoadda S.r.l. a seguito del sequestro preventivo operato dal Tribunale di Lodi in data 9 marzo 2015 (il sito è stato finalmente restituito con la rimozione dei sigilli in data 22 aprile 2016). Inoltre l’esaurimento delle volumetrie residue presso il sito di smaltimento di Chivasso 3, nonché il ritardo nella finalizzazione dell’accordo con la collegata SETA per la gestione delle ultime volumetrie residue del sito di Chivasso 0 hanno privato il Gruppo della disponibilità di due ulteriori discariche che invece avevano dato il loro positivo contributo nel corso del 2014. I tre suddetti siti avevano complessivamente gestito circa 144 migliaia di tonnellate nel 2014. L’entrata in sevizio delle nuove volumetrie presso la discarica di Albonese a seguito del conseguimento dell’autorizzazione all’ampliamento riconosciuta a fine 2014, per quanto ritardata di circa 4 mesi rispetto alle previsioni iniziali, ha contribuito a sostituire l’apporto garantito dal sito di Alice, prossimo all’esaurimento ed uscito dal Gruppo nel corso del primo trimestre del 2015. Per quanto concerne le attività presso i siti di smaltimento acquisiti in occasione dell’emissione del Bond Waste, si segnala che nel corso del 2015 è entrata in funzione la prima sezione dell’impianto di separazione e trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano presso la discarica di Ecosavona. In particolare è stata terminata la costruzione della sezione di tritovagliatura dedicata alla riduzione volumetria del rifiuto ed alla successiva separazione della frazione organica, mentre rimane da ultimare la sezione di stabilizzazione della frazione organica il cui completamento è atteso entro la fine del corrente esercizio. Nel periodo interinale, in attesa della messa in servizio della sezione di bio-stabilizzazione, la società sta conferendo la frazione organica presso un impianto esterno (di proprietà di Aral S.r.l. di Alessandria) che procede al trattamento di tale componente del rifiuto ed invia di ritorno il prodotto finale a valle della stabilizzazione presso la discarica di Ecosavona. Pagina | 23 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Come commentato in precedenza, per quanto concerne l’attività di raccolta il 2015 ha visto per la prima volta negli ultimi cinque anni una riduzione dei volumi gestiti che sono passati dalle oltre 294.000 tonnellate del 2014 alle 275.739 tonnellate consuntivate nel 2015. Tale trend negativo è stato principalmente causato dall’uscita dal Gruppo di alcuni commerciali, nonché dal mancato rinnovo di alcuni contratti caratterizzati da un prezzo unitario più basso rispetto alla media. In termini di fatturato il settore della raccolta ha riportato ricavi complessivi di circa Euro 39.200 migliaia a fronte dei circa Euro 41.500 migliaia del 2014, con una riduzione meno che proporzionale rispetto a quella sofferta dai volumi gestiti grazie ad un contestuale incremento dei prezzi medi di tale attività. Il secondo passaggio della gestione integrata dei rifiuti è rappresentato dal trattamento finalizzato al recupero dei materiali ancora valorizzabili, prima di inviare a smaltimento la quota residua non ulteriormente recuperabile. Tale attività è considerata essere quella che avrà il maggiore sviluppo nel corso dei prossimi anni, sia per l’importanza ambientale che riveste, sia per l’effetto indiretto di preservare le volumetrie residue presso i siti di smaltimento, risvolto vieppiù importante in considerazione della crescente difficoltà riscontrata nei processi di richiesta di nuove autorizzazioni. Per queste ragioni, nonché al fine di perseguire un generale efficientamento economico del segmento di attività, nel corso del 2015 il Gruppo ha avviato un processo di analisi di dettaglio delle attività svolte presso gli impianti di selezione e trattamento gestiti. Tale percorso ha portato prima alla drastica riduzione di volumetrie gestite dagli impianti di trattamento, a favore di una maggiore capacità di selezione dei materiali in transito presso gli stessi, per poi approdare alla decisione strategica di interrompere le attività presso quei siti considerati meno remunerativi da un punto di vista economico e meno efficienti da un punto di vista della capacità di recupero. In quest’ottica il Gruppo ha deciso di interrompere le attività di selezione nei due impianti di Castello di Annone (AT) e di Agrate (MI) già alla fine del 2015, mentre sono in atto le attività propedeutiche all’interruzione delle attività presso due altri siti, quelli di Buccinasco (MI) e Orbassano (TO), per i quali è attesa la chiusura definitiva nel corso del 2016. In tale contesto di razionalizzazione delle attività di selezione e trattamento svolte dal Gruppo, in data 22 maggio 2015 Waste Italia S.p.A., tramite la società interamente controllata Waste to Water, ha sottoscritto un contratto di affitto di due rami d’azienda aventi ad oggetto il trattamento di rifiuti industriali (solidi, liquidi, palabili, pericolosi e non), nonché l’attività di analisi di laboratorio ad uso interno di proprietà della LA.FU.MET S.r.l.. L’ingresso, per quanto residuale, in due settori non ancora presidiati dal Gruppo rappresenta un ulteriore passo verso l’ampliamento dell’offerta di servizi che Waste Italia e le sue controllate sono in grado di proporre alla propria clientela, qualificandosi sempre più come unico Gruppo privato verticalmente integrato del settore. Tale profonda revisione del segmento di attività, che inizierà a mostrare i propri risvolti positivi durante l’esercizio corrente, ha comportato una complessiva riduzione dei volumi gestiti dagli impianti di trattamento del Gruppo, che sono passati dalle 224 migliaia di tonnellate del 2014 a circa 124 migliaia di tonnellate trattate nel 2015, solo parzialmente compensata dall’apporto delle attività affittate dalla controllata Waste to Water che, dalla data di efficacia del contratto di affitto, hanno gestito circa 30 mila tonnellate di rifiuti, fra pericolosi e non pericolosi. Per quanto concerne il fatturato connesso all’attività di trattamento, nel corso del 2015 e considerando anche il contributo apportato dai business recentemente affittati attraverso la controllata Waste to Water S.r.l., si è registrato un decremento complessivo dei ricavi che sono passati da circa Euro 12.350 migliaia nel 2014 (al netto del contributo corrisposto dalla produzione elettrica da biogas) a Euro 12.000 migliaia nel 2015 (entrambi i dati sono al lordo delle elisioni di consolidamento). Per quanto riguarda la disponibilità di spazi di smaltimento alla data del 31 dicembre 2015, a seguito della ricezione delle perizie tecniche, si segnala: - la disponibilità di circa 365.000 metri cubi presso la discarica di Albonese (PV) gestita dalla capogruppo Waste Italia S.p.A.; - nessuna disponibilità ulteriore presso la discarica denominata “Chivasso 3”, lotti 5 e 6, della controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. (per la quale è in corso la procedura di richiesta di ampliamento in connessione al progetto Wastend); - la gestione da parte della controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. della discarica denominata “Chivasso 0” per i residui circa 20.000 metri cubi; - la disponibilità di circa 47.000 metri cubi presso la discarica di Cavenago d’Adda (LO) della controllata Ecoadda S.r.l.; - la disponibilità di circa 1.141.000 metri cubi presso la discarica di Bedizzole (BS) della controllata Faeco S.r.l.; Pagina | 24 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione - la disponibilità di circa 1.392.000 metri cubi presso la discarica di Boscaccio (SV) della controllata Ecosavona S.r.l.; la disponibilità di circa 292.000 metri cubi presso la discarica della controllata Bossarino S.r.l.. Si segnala che nel corso dell’anno il Gruppo ha concluso due separati accordi di cessione spazi presso la discarica di Albonese alla correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) per una tonnellaggio complessivo di 120.000 tonnellate ad un prezzo convenuto di 75 Euro / tonnellata. Tali diritti di conferimento, acquisiti con una logica take or pay, potranno essere sfruttati dalla società acquirente fino alla fine dell’esercizio 2016. Riportiamo di seguito la suddivisione del valore della produzione per linea di business realizzato nell’anno 2015 confrontato con i due esercizi precedenti: Valori in migliaia di euro di cui WI 2015 2015 2014 2013 Raccolta 39.222 41.468 43.671 39.222 Selezione e Trattamento 12.003 12.354 16.022 6.337 Smaltimento e Intermediazione 65.668 27.869 54.118 16.301 Biogas e Fotovoltaico 7.205 705 Altri ricavi 10.501 12.553 1.754 2.489 Elisioni di consolidamento (14.276) (16.945) (29.276) Totale 120.322 78.000 86.289 2.110 66.458 Si precisa che la tabella sopra riportata presenta il valore aggregato dei ricavi generati dalle 3 linee di business delle società del gruppo ed il valore delle elisioni derivanti dai rapporti di natura commerciale tra Waste Italia S.p.A. e le società controllate SMC S.p.A., Ecoadda S.r.l., Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l., Ecosavona S.r.l. e Waste to Water S.r.l.. La società Verde Imagna S.r.l., non ha ancora iniziato la propria attività. A differenza degli esercizi scorsi la suddivisione per linea di business è stata operata privilegiando la natura del servizio svolto, di conseguenza l’attività di intermediazione, che ha come fine ultimo lo smaltimento di rifiuti presso siti di discarica gestiti dal Gruppo, è stata raggruppata con quella di smaltimento che le è affine per natura, mentre i ricavi relativi al recupero energetico del biogas, insieme a quelli connessi alla produzione fotovoltaica degli impianti solari di proprietà del Gruppo, è stata disaggregata dal segmento di Selezione, anche a seguito dell’importante incremento di potenza installata venutosi a verificare con l’acquisizione delle società dell’ex gruppo Geotea e del ramo d’azienda “biogas” dalla correlata Volteo alla fine del 2014 in seguito all’emissione del Bond Waste. Di seguito analizziamo i principali settori di attività: Servizi di Raccolta I ricavi derivanti dalla sola attività di raccolta, i cui centri appartengono alla sola Waste Italia S.p.A., hanno registrato un decremento da Euro 41.468 migliaia nel 2014 a Euro 39.222 migliaia nel 2015 (+ Euro 2.246 migliaia pari al -5,4%), mentre a livello di volumi sono state consuntivate 275.739 tonnellate contro le 294.396 tonnellate del 2014 (-18.657 tonnellate; -6,3%). Come anticipato nel corso dei capitoli precedenti, durante il 2015 il Gruppo ha perso alcuni dei propri commerciali che, per quanto prontamente sostituiti, hanno comportato la perdita di alcuni clienti, inoltre in corso d’anno sono terminati alcuni contratti precedentemente in vigore che, per natura dei rifiuti gestiti, erano caratterizzati da prezzi più bassi della media e, di conseguenza, il Gruppo non ha avuto interesse a rinnovare. Tali fattori contingenti, uniti ad un inasprimento del contesto competitivo per quanto concerne l’attività di raccolta che ha visto l’ingresso, per quanto ancora in via residuale, di grandi operatori quotati nel settore dei rifiuti speciali quali ad esempio Hera, hanno comportato una riduzione dei volumi gestiti dal Gruppo nel settore dalla raccolta. Gestione Impianti L’attività di selezione e riciclaggio è stata svolta nel 2015 negli impianti di Orbassano (TO), Romagnano Sesia (NO), Buccinasco (MI), Albonese (PV), Collegno (TO), Chivasso (TO), Castello d’Annone (AT), Cermenate Pagina | 25 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione (CO) e Agrate Brianza (MI) nonché, a partire dal mese di maggio, presso gli impianti oggetto di contratto di affitto di ramo d’azienda da parte della controllata Waste to Water S.r.l. in Villastellone (TO). I ricavi della linea di business “selezione e trattamento presso gli impianti” (che a differenza di quanto descritto nei bilanci precedenti non ricomprendono i ricavi connessi al recupero energetico del biogas) per il 2015 sono stati pari ad Euro 12.003 migliaia, fondamentalmente in linea con quanto registrato nel 2014 e pari ad Euro 12.354 migliaia (- Euro 351 migliaia; -2,84%). Si ricorda però che i risultati del 2014 non potevano beneficiare dell’apporto del nuovo ramo d’azienda oggetto di affitto che, nel periodo intercorrente dal 22 maggio e fine anno, ha contribuito per Euro 4.071 migliaia al risultato del segmento. La sola Waste Italia, invece, ha consuntivato per questa area di business Euro 6.337 migliaia per l’anno 2015. I volumi complessivamente trattati dai nostri impianti nel 2015 sono stati pari a 153.697 tonnellate, comprensivi di quanto gestito dagli impianti di trattamento oggetto del contratto di affitto di ramo d’azienda in Waste to Water S.r.l., contro le 223.809 tonnellate del 2014, i quali invece non comprendevano ancora il contributo degli impianti in affitto (-70.112 tonnellate; -31,3%). Dei volumi gestiti nel corso del concluso esercizio, 52.258 tonnellate (34,0%) provengono dal proprio circuito di raccolta (c.d. volumi propri), mentre la restante parte (101.439 tonnellate) direttamente da ingressi di soggetti terzi in impianto. Nel 2014 la suddivisione era 46,95% (105.071 tonnellate) volumi propri e 53,05% (118.738 tonnellate) volumi di terzi. I ricavi realizzati attraverso la vendita del materiale di recupero (carta, plastica, ferro, legno) sono risultati pari a Euro 2.833 migliaia nel 2015, di cui Euro 2.699 migliaia per la sola Waste Italia S.p.A., contro un ammontare pari a Euro 3.630 migliaia nel 2014 (- Euro 797 migliaia). Le scelte strategiche operate dal Gruppo di interrompere le attività presso i siti considerati come meno efficienti e profittevoli, nonché di diminuire le quantità complessivamente trattate dagli impianti di selezione del Gruppo a favore di una maggiore capacità di cernita, stanno iniziando a mostrare i primi riflessi positivi in termini di maggiore selezione operata sui rifiuti gestiti. Difatti, benché i ricavi per vendita di materiali di recupero nel 2015 siano inferiori in valore assoluto a quelli consuntivati nel 2014, il loro valore relativo in funzione delle tonnellate gestiti appare in forte crescita, passando da circa 16 Euro di ricavi per vendita materiali per ogni tonnellata trattata nel 2014 a quasi 18,5 Euro del medesimo indicatore per il 2015. Gestione Discariche (Smaltimento ed Intermediazione) Il fatturato del 2015 derivante dall’attività di smaltimento nelle discariche, che ricomprende anche quanto apportato dall’attività di intermediazione in quanto analoga per natura allo smaltimento, è quello il cui perimetro è risultato maggiormente influenzato dalle acquisizioni completate nell’ultimo trimestre del 2014 a seguito dell’emissione del Bond Waste le quali non avevano potuto contribuire al risultato consolidato per l’esercizio fiscale 2014. Di conseguenza i risultati consolidati del segmento di attività per il 2015 risultano scarsamente confrontabili con quanto consuntivato dal Gruppo nel corso dell’esercizio precedente. Per quanto riguarda la gestione delle discariche del Gruppo, sia quelle storicamente di proprietà che quelle acquisite di recente, si riportano di seguito i principali accadimenti che hanno segnato l’operatività dei siti durante l’esercizio 2015: - a seguito dell’ottenimento del titolo autorizzativo all’ampliamento, i conferimenti hanno ripreso presso il sito di Albonese a partire dal mese di giugno, tornando a pieno regime nell’ultimo trimestre dell’anno; - il Gruppo non ha potuto sfruttare le volumetrie residue presso il sito di Cavenago in quanto il sequestro preventivo disposto dal tribunale di Lodi nel corso del primo trimestre dell’anno ha impedito l’accesso alla discarica fino alla recente rimozione dei sigilli avvenuta in data 22 aprile 2016; - non è stato possibile sfruttare i siti di Chivasso durante il 2015 in quanto la discarica denominata Chivasso 3 ha terminato nel 2014 la propria capacità residua, il Gruppo ha quindi operato le opportune attività di chiusura che verranno terminate nel corso del 2016, mentre per quanto concerne le volumetrie residue presso il sito di Chivasso 0, è stato trovato l’accordo con la collegata SETA S.r.l. per poter procedere allo sfruttamento delle volumetrie residue valutate in circa 22.000 tonnellate solamente nel terzo trimestre, riprendendo i conferimenti alla fine del mese di novembre; - la parziale indisponibilità del primo lotto della nuova Vasca E della discarica di Faeco sita in Bedizzole ne ha limitato l’operatività nel corso del primo semestre del 2015; - le discariche ubicate in provincia di Savona e rientrate all’interno del Gruppo attraverso l’acquisizione dell’ex gruppo Geotea da parte di Waste Italia S.p.A. hanno significativamente incrementato sia la Pagina | 26 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione complessiva capacità residua del Gruppo, sia la potenzialità annua di smaltimento, sfruttando un bacino attualmente in grave carenza di siti di smaltimento alternativi; di fatto le tonnellate avviate a smaltimento presso i siti di Bossarino e Boscaccio (entrambi presso il comune di Vado Ligure) hanno rappresentato circa il 60% delle tonnellate totali smaltite dalle discariche del Gruppo nel 2015; Complessivamente i volumi del 2015 avviati in discarica sono risultati pari a 621.273 tonnellate, cui vanno ad aggiungersi le 120.000 tonnellate cedute nel corso dell’esercizio alla parte correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.) in logica take or pay. In termini di tipologia di materiale avviato in discarica, nella tabella sottostante viene riportato il dettaglio delle tonnellate gestite dal Gruppo nel 2015 confrontato con quanto consuntivato nel corso del 2014 (in cui non venivano consolidati gli apporti di Faeco, Bossarino ed Ecosavona): Tonnellate Assimilabile 2015 372.187 % su totale 60% 2014 199.510 % su totale 53% Delta 172.677 % Delta 87% RSU 87.581 14% 0 0% 87.581 n.d. Fluff 86.421 14% 0 0% 86.421 n.d. 75.083 12% 179.930 47% (104.847) (58%) 621.273 100% 379.440 100% 241.833 64% Recupero Il perimetro di consolidamento cui si riferiscono i dati riportati nella tabella soprastante per gli anni 2015 e 2014 differiscono, anche significativamente, fra di loro. Dal punto di vista del numero delle discariche operative, mentre nel 2014 il Gruppo poteva contare su 4 siti di proprietà aperti per i conferimenti e dotati di scarsa volumetria disponibile (Alice, Cavenago, Chivasso Zero e Chivasso 3 per le volumetrie residue) nonché su alcuni diritti a conferire presso discariche terze, nel corso del 2015 il Gruppo ha potuto contare anche sulle discariche acquisite ad esito dell’emissione del Bond Waste, di fatto lasciando invariato il numero di siti aperti ai conferimenti a pieno regime (Albonese, Bossarino, Ecosavona e Faeco), ma aumentando in maniera considerevole la capacità di smaltimento, sia su base annua che su base complessiva. Inoltre con le acquisizioni operate con i fondi rinvenienti dall’emissione del Bond Waste, il Gruppo ha potuto ampliare la propria offerta di servizi, indirizzandosi anche verso lo smaltimento di rifiuti urbani presso il sito di Vado Ligure (SV) gestito da Ecosavona nonché di specifici rifiuti industriali quali il c.d. “car fluff” presso il sito di Bedizzole (BS) gestito da Faeco S.r.l.. Di conseguenza i volumi smaltiti presso i siti di discarica gestiti dal Gruppo nel corso del 2015 si sono attestati su valori significativamente superiori rispetto a quelli consuntivati nel corso dell’esercizio precedente, nel contempo diversificandosi su diverse tipologie di rifiuti. Nello specifico il Gruppo ha smaltito presso i propri siti un totale di 621.273 migliaia di tonnellate nel 2015 (oltre alle 120.000 tonnellate che sono state cedute alla correlata Aker S.r.l. a fronte di contratti di cessione spazi in logica take or pay) contro le circa 379.440 tonnellate smaltite nel 2014 (+241.833 tonnellate equivalenti a +64% su base annua). In dettaglio, nel 2015 le attività di smaltimento hanno interessato maggiormente rifiuti di tipo assimilabile (che in precedenza venivano indicati nella categoria “leggero”) i quali hanno rappresentato il 60% degli smaltimenti con 372.187 tonnellate gestite (2014: 199.510 tonnellate pari al 54% del totale) ed in minor parte materiali c.d. di “recupero” che possono essere utilizzati alla stregua di materiali di ingegneria presso i siti di discarica (che in precedenza venivano indicati nella categoria “pesante”) i quali hanno rappresentato il 12% degli smaltimenti con 75.083 tonnellate (2014: 179.930 tonnellate pari al 47% del totale). Nel 2015 sono stati inoltre smaltiti rifiuti urbani presso il sito di Ecosavona per 87.581 tonnellate, pari al 14% del totale dei conferimenti, e 86.421 tonnellate di “car fluff”, pari al 12% del totale, presso il sito di Faeco. Per quanto riguarda le attività di smaltimento presso la discarica di Chivasso 0, le stesse sono state sospese nel corso del 2015 in attesa della formalizzazione di un accordo con la collegata SETA S.p.A. in merito alla gestione delle volumetrie residue, che si sono rivelate essere significativamente inferiori rispetto a quelle inizialmente ipotizzate e sulla base delle quali sono stati operati i calcoli per la definizione dei corrispettivi da riconoscere alla controllata SMC S.p.A. per la gestione operativa del sito di discarica. Tale controversia ha trovato parziale positiva conclusione nel corso del secondo semestre del 2015 con l’aggiudicazione da parte di Waste Italia S.p.A. del diritto a conferire presso il sito di Chivasso 0 in relazione alle ultime 22.000 tonnellate Pagina | 27 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione residue. A seguito di tale evento, i conferimenti sono ripartiti presso detto sito di discarica a partire dalla fine del mese di novembre. Biogas e fotovoltaico Fino alla fine del 2014 i ricavi relativi alla valorizzazione energetica del biogas recuperato in discarica rappresentavano una quota marginale del fatturato consolidato del Gruppo facente capo a Waste Italia ed in quanto tale venivano aggregati ai ricavi del segmento di selezione e trattamento. A seguito delle acquisizioni del ramo d’azienda “biogas” dalla correlata Volteo Energie S.p.A. e soprattutto della società Ecosavona S.r.l. dotata di un impianto di generazione elettrica da biogas della potenza di circa 5,2 MWe, entrambe avvenute in occasione dell’emissione del Bond Waste, tale linea di business ha assunto una rilevanza notevole all’interno del Gruppo, di fatto necessitando di essere riportata e commentata a parte. Oltre a ciò, il Gruppo è anche proprietario di 3 impianti fotovoltaici asserviti alle discariche di Albonese, Chivasso e Faeco che contribuiscono ai risultati di questa area di business. Nel dettaglio, al 31 dicembre 2015 il Gruppo è proprietario dei seguenti impianti di produzione di energia elettrica: - Impianti di biogas: o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 kW sito in Cavenago d’Adda (LO), Frazione Soltarico, asservito alla discarica di proprietà della controllata Ecoadda S.r.l.; o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 kW sito in Chivasso (TO), Loc. ex Fornace SLET, asservito alla discarica di proprietà della controllata SMC S.p.A.; o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 kW sito in Giovinazzo (BA), c.da San Pietro Pago; o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 803 kW sito in Andria (BA), Loc. San Nicola La Guardia; o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 kW sito in Trivignano Udinese (UD), Loc Braida Grande (per tale impianto il periodo di incentivazione è terminato nel corso del primo trimestre del 2015 e l’impianto è stato di conseguenza dismesso nel corso dell’anno); o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 2.391 kW sito in Ghemme (NO), Loc. Fornace Solaria; o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 5.187 kW sito in Vado Ligure (SV), Loc. Boscaccio, asservito alla discarica di proprietà della controllata Ecosavona S.r.l.; o impianto di sfruttamento energetico di biogas da 800 kW sito in Vado Ligure (SV), Loc. Bossarino, asservito alla discarica di proprietà della controllata Bossarino S.r.l.; - Impianti fotovoltaici: o Impianto fotovoltaico della potenza di 486 kWp asservito alla discarica di Albonese (PV) e di proprietà della capogruppo Waste Italia S.p.A.; o Impianto fotovoltaico della potenza di 994 kWp asservito alla discarica di Chivasso 1 (TO) e di proprietà della controllata SMC S.p.A.; o Impianto fotovoltaico della potenza di 50 kWp asservito alla discarica di Bedizzole (BS) e di proprietà della controllata Faeco S.r.l.; Gli impianti sopra elencati, ognuno incentivato secondo la metodologia vigente al momento della messa in servizio dello stesso, hanno prodotto nel corso del 2015 ricavi complessivi per Euro 7.205 migliaia a fronte di ricavi maturati nel 2014 pari ad Euro 705 migliaia. Si sottolinea che nel 2014 sono stati conteggiati solamente i ricavi relativi all’ultimo mese dell’anno degli impianti di sfruttamento energetico del biogas da discarica acquisiti nell’ambito dell’acquisto “ramo biogas” dalla correlata Volteo Energie S.p.A., mentre non contribuivano per nulla gli impianti di biogas dell’ex gruppo Geotea. Altri ricavi Gli altri ricavi consuntivati al 31 dicembre 2015 risultano essere pari a complessivi Euro 10.501 migliaia rispetto al risultato della altre attività per l’anno 2014 pari ad Euro 12.553 migliaia con un decremento di totali Euro 2.052 migliaia. Gli altri ricavi dell’anno comprendono gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, che nel corso dell’anno si sono attestati ad Euro 3.564 migliaia, e per la restante parte sono principalmente relativi alle seguenti voci: Pagina | 28 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione - per Euro 1.075 migliaia al rimborso assicurativo percepito a seguito dell’incendio verificatosi lo scorso esercizio sul sito dell’impianto di trattamento pneumatici di Chivasso; - per Euro 4.233 migliaia ad un provento non ricorrente relativo ad un accordo transattivo con il fornitore di servizi, connessi a parte delle attività di chiusura a post chiusura delle vasche del giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizolle (BS); - ricavi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari a 954 migliaia di Euro riferibili al riaddebito delle attività svolte nel corso dell’esercizio per la partecipazione da parte della stessa a bandi internazionali per il realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania), oltre a progetti per la realizzazione di opere connesse allo smaltimento di rifiuti in Marocco ed in Iran; Si ricorda che per l’esercizio 2014 tale categoria di ricavi ricomprendeva proventi non ricorrenti rinvenienti dalla liberazione fondi di chiusura e post chiusura di Alice Ambiente S.r.l., per complessivi Euro 5.945 migliaia, nonché la parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di Albonese a seguito dell’ottenimento dell’AIA definitiva per l’ampliamento della discarica stessa, autorizzazione ottenuta in data 11 febbraio 2015, e che prevede un’espansione sia in sopralzo che in pianta, per un effetto complessivo a conto economico di circa Euro 3.427 migliaia. Risorse Umane e Relazioni Industriali. I dipendenti del Gruppo in forza al 31 dicembre 2015 sono pari a 292 unità e sono così suddivisi per società: Società 31/12/2015 Waste Italia S.p.A. 31/12/2014 Variazione 144 139 5 14 14 0 Ecoadda S.r.l. 3 4 (1) Faeco S.r.l. 5 0 5 Geotea S.p.A. 19 0 19 Bossarino S.p.A. 17 0 17 Ecosavona S.p.A. 31 0 31 Waste To Water S.r.l. 59 0 59 292 157 135 SMC S.p.A. Totale Si ricorda che nell’esercizio 2014 il personale in forza alle società acquisite (Faeco, Geotea, Bossarino e Ecosavona pari a 70 unità) a seguito del closing dell’operazione di emissione del bond quotato, non contribuiva al 31 dicembre ma bensì a partire dal 1 gennaio 2015. Politica delle risorse umane Il capitale umano rappresenta il patrimonio primario del Gruppo, il quale considera il valore del team uno dei principali punti di forza. E’ per questo che, negli anni, in coerenza con la propria missione e con l’attenzione ai propri valori aziendali, la gestione di tale ricchezza ha acquisito un ruolo via via sempre più strategico. Il team è composto da professionisti capaci che mettono a disposizione le proprie competenze, non solo nell’attività tecnica a loro affidata, ma anche e soprattutto in un’ottica di valorizzazione comune fatta di costante confronto e collaborazione reciproca. Professionalità, competitività e profitto sono concetti largamente diffusi all’interno delle Società del Gruppo, così come è sempre più consapevole nei dipendenti l’esigenza di flessibilità come condizione essenziale per rispondere alle crescenti sfide dei mercati. Selezione e inserimento Pagina | 29 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Il Gruppo crede fortemente che la selezione dei giovani talenti sia alla base della crescita futura delle aziende del Gruppo. Per questo motivo pone particolare attenzione alla scelta dei canali da adottare, all’organizzazione di assessment mirati alla valutazione del potenziale, all’approccio professionale durante i colloqui conoscitivi. Formazione La formazione rappresenta per il Gruppo una leva per la crescita professionale delle risorse, per l’innovazione dei processi e per la realizzazione degli obiettivi di business del Gruppo. In particolare la formazione erogata ai dipendenti del Gruppo ha riguardato tre principali aree tematiche: sviluppo manageriale; formazione specialistica; formazione normativa. Il Gruppo, al fine di offrire un’adeguata offerta formativa ha usufruito anche dei finanziamenti tramite i Fondi Interprofessionali For.Te e Fon.Dir. Sviluppo manageriale Il Gruppo, consapevole dell’importanza ricoperta dalle posizioni manageriali, ha sviluppato un programma di sviluppo delle competenze del personale dirigente e quadro. Tale formazione ha riguardato lo sviluppo di competenze e l’acquisizione di conoscenze necessarie finalizzate allo sviluppo del know-how manageriale. Salute e Sicurezza Il Gruppo rispetta tutti i più elevati standard nazionali e internazionali in tema di salute e sicurezza. A tal fine si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza sviluppando la consapevolezza di tutti i rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i lavoratori; inoltre opera per preservare, soprattutto con azioni preventive, la salute dei lavoratori e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’obiettivo è preservare la salute e la sicurezza delle risorse umane, delle risorse patrimoniali e finanziarie delle società del gruppo, ricercando costantemente le sinergie necessarie non solo all'interno delle Società, ma anche all’ esterno, al fine di garantire gli obiettivi del gruppo. Il fine del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro è di: contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro; ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza sul lavoro compresi quelli derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro, minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (dipendenti atipici, clienti, fornitori, visitatori ecc…); aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’impresa/organizzazione; migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa/organizzazione. Il Gruppo si impegna, come previsto dalla normativa vigente, a garantire il rispetto delle disposizioni in tema di tutela della sicurezza e salute sul lavoro, nonché ad assicurare un ambiente di lavoro sicuro, sano e idoneo allo svolgimento dell’attività lavorativa, anche attraverso i seguenti strumenti: la manutenzione delle attrezzature e dei macchinari propri o di cui ne abbia la disponibilità utilizzati al fine di limitare possibili incidenti da questi provocati; la diffusione al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), al Responsabile Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ai preposti ove nominati, al medico competente e a tutti i soggetti incaricati al compimento degli obblighi in materia antinfortunistica di una adeguata conoscenza sui temi disciplinati dalla normativa stessa; l’effettuazione di visite mediche periodiche per ogni categoria lavorativa; il coordinamento tra tutti i soggetti, individuati dal D.lgs. n. 81/2008 (datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente, ecc) nell’applicazione delle disposizioni in esso contenute; la gestione di un adeguato ed efficace programma di formazione a tutti i dipendenti aziendali in materia di sicurezza. Pagina | 30 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Il Gruppo al fine di monitorare e migliorare costantemente la salute e sicurezza dei propri lavoratori, oltre ad avere redatto un sistema di gestione ai sensi dell’art.30 del D.lgs. 81/08 (Testo Unico) organizza durante l’anno degli incontri di confronto con i rappresentanti del personale. In tali comitati vengono illustrate le problematiche che il personale dipendente riscontra durante la normale attività lavorativa, analizzandole assieme al Datore di Lavoro e all’ufficio QAS. Tali segnalazioni vengono risolte tramite l’adozione di nuove procedure o l’acquisto di nuove attrezzature. Di seguito si specifica il rapporto tra il n° di RLS e il n° di dipendenti per le diverse società del Gruppo dove queste figure sono presenti: Waste Italia: 6% (9 su 144); SMC Smaltimenti Controllati: 7% (4 su 14); Faeco: 20% (1 su 5); Ecoadda: 33% (1 su 3); Ecosavona: 3% (1 su 31); Geotea: 5% (1 su 19); Waste to Water: 1% (1 su 69); Bossarino: 6% (1 su 17). Nei comitati vengono analizzate le tipologie di infortunio, in funzione delle conseguenze, delle mansione interessate e delle motivazioni. Oltre agli incidenti accaduti che hanno provocato degli infortuni ai dipendenti, vengono analizzate anche tutte le casistiche di “NEAR MISS” (quasi infortunio). Grazie a tali analisi la Società è in grado di mantenere un tasso di infortunio inferiore alla media nazionale, e di saper controllare in maniera completa anche il lavoro svolto da eventuali appaltatori. Situazione Economico, Patrimoniale e Finanziaria Consolidata Per una migliore comprensione dell’andamento della gestione, si riportano qui di seguito rispettivamente le riclassificazioni del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale e il prospetto di calcolo della Posizione Finanziaria Netta consolidata comparati con l’esercizio precedente. Conto Economico Consolidato Riclassificato Il Conto Economico riclassificato dell’esercizio 2015, confrontato con i dati riportati al termine dell’esercizio precedente, è di seguito riportato: in Euro/000 Dicembre 2015 % Dicembre 2014 % Variazione Variazione % 37.734 56 1.539 (182) 3.564 100 (514) (5) 42.323 54 Ricavi della gestione caratteristica Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri Ricavi e Proventi RICAVI 105.216 692 3.564 10.850 120.322 87 1 3 9 100 67.482 (847) 0 11.365 78.000 87 (1) 0 15 100 Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi (4.395) (56.594) (13.957) (7.181) (4) (47) (12) (6) (5.019) (38.870) (9.200) (2.953) (6) (50) (12) (4) 624 (17.724) (4.757) (4.228) (12) 46 52 143 38.195 32 21.957 28 16.237 74 Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni EBIT (32.136) (16.878) (10.819) (27) (14) (9) (21.800) (4.404) (4.246) (28) (6) (5) (10.337) (12.474) (6.573) 47 0 155 Proventi (oneri) finanziari netti Proventi straordinari netti (25.527) (799) (21) (1) (7.081) (13.035) (9) (17) (18.446) 12.236 261 (94) EBITDA Pagina | 31 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Risultato prima delle imposte (37.145) (31) (24.362) (31) (12.783) 52 Imposte sul reddito Risultato netto (455) (37.599) (0) (31) 2.600 (21.762) 3 (28) (3.055) (15.838) (117) 73 (1.153) (1) 49 0 (1.203) (2.432) (38.753) (32) (21.712) (28) (17.040) 78 Risultato netto di terzi Risultato Netto di Gruppo L’EBITDA a livello aggregato ha registrato un incremento di Euro 16.237 migliaia, passando da un valore di Euro 21.957 migliaia riportato nell’esercizio 2014 ad un valore di Euro 38.195 migliaia al termine dell’esercizio 2015. Come dettagliatamente esposto nel corso dei capitoli precedenti, l’importante incremento mostrato nel corso del 2015 è principalmente dovuto al pieno consolidamento dei contributi apportati al risultato consolidato dalle società acquisite in occasione dell’emissione del Bond Waste (Faeco S.r.l., le società facenti parte dell’ex gruppo Geotea nonché gli impianti di generazione elettrica da biogas). Nello specifico, e commentando le singole voci formanti il conto economico consolidato riclassificato di Gruppo, l’incremento del margine operativo è prevalentemente legato all’effetto combinato dei seguenti fattori: - maggiori “Ricavi della gestione caratteristica” per complessivi Euro 37.734 migliaia (si vedano i commenti presentati al paragrafo “Situazione della società e andamento della gestione”); - variazione positiva delle “Variazione delle Rimanenze e dei lavori in corso su ordinazione” rispetto allo scorso esercizio (Euro 1.539 migliaia) a seguito delle minori attività svolte nella gestione della commessa “Chivasso zero”; - iscrizione di ricavi per “Incrementi immobilizzazioni per lavori interni” pari ad Euro 3.564 migliaia in relazione alle attività di realizzazione dell’impianto di tritovagliatura svolte da parte di Geotea S.p.A. a favore della controllata Ecosavona S.r.l. e che hanno comportato la parallela iscrizione di costi per realizzazione impianti che verranno esposti nel seguito del corrente paragrafo; - “Altri ricavi e proventi” leggermente inferiori rispetto a quanto consuntivato nel 2014 per Euro 514 migliaia, tale voce di conto economico accoglie un contributo non ricorrente pari ad Euro 4,2 milioni in connessione ad un accordo transattivo sottoscritto con un prestatore d’opera in merito alle attività relative alla chiusura e post chiusura della discarica di Faeco, acquisita nel contesto dell’emissione del Bond Waste. Anche nel 2014 i risultati consolidati del gruppo facente capo a Waste Italia beneficiavano di alcuni proventi non ricorrenti relativi alla liberazione da parte di Waste Italia dell’obbligo di svolgere l’attività di post chiusura del giacimento di messa a dimora di rifiuti della discarica di Alice Ambiente (società uscita dal perimetro di consolidamento nel corso del primo trimestre del 2015 in quanto ceduta alla parte correlata Aker S.r.l., già Waste to Water S.r.l.), nonché alla parziale liberazione dei fondi di chiusura e post chiusura connessi alla discarica di Albonese per un apporto complessivo di circa Euro 9,6 milioni.; - minori “Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi” per Euro 624 migliaia a seguito di una considerevole diminuzione dei costi di acquisto per rivendita (in diminuzione di Euro 1.951 migliaia) legati al costo sostenuto dalla raccolta in relazione materiali omogenei recuperati dai clienti e ad un contestuale incremento dei costi per acquisti materie prime (in aumento di Euro 778 migliaia) in connessione ai materiali ingegneristici necessari all’avanzamento del fronte di discarica per i siti del savonese e dei costi per acquisto materiale di consumo (in aumento di Euro 233 migliaia) in relazione alle attività di manutenzione operate presso gli impianti di produzione energia elettrica da biogas; - maggiori “Costi per servizi e godimento beni di terzi” per Euro 17.724 migliaia, dovuti principalmente al completo consolidamento nel corso del 2015 delle società acquisite che ha comportato: maggiori costi di smaltimento (in aumento per Euro 4.974 migliaia) dovuti alla temporanea indisponibilità di alcuni siti di discarica del Gruppo, con conseguente necessità di smaltire parte dei rifiuti gestiti presso discariche di terzi, maggiori costi per consulenze tecniche, fiscali e notarili (in aumento per Euro 4.044 migliaia) aumento imputabile in larga parte all’applicazione da parte della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A., nel 2015, dell’intero controvalore della Management Fee come definita all’interno del contratto di Indenture del Bond Waste e pari ad Euro 2.500 migliaia, maggiori costi per costruzione impianti (in aumento per Euro 3.850 migliaia) relativi alle attività svolte da Geotea S.p.A. nella realizzazione dell’impianto di tritovagliatura della controllata Ecosavona S.r.l., attività che ha Pagina | 32 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione - comportato la contestuale registrazione di incrementi in immobilizzazioni per lavori interni per una cifra analoga. L’incrementata attività di smaltimento rifiuti, principalmente ascrivibile all’entrata nel perimetro di consolidamento delle nuove società proprietarie di siti di discarica, ha comportato peraltro un incremento dei costi legati a royalties (in aumento di Euro 2.431 migliaia) ed a servizi sub-appaltati (in aumento per Euro 1.820 migliaia); maggiore “Costo del lavoro” per Euro 4.757 migliaia, per effetto dell’ampliamento della forza lavoro considerata a seguito del consolidamento delle nuove società acquisite al termine del 2014; maggiori “Altri costi operativi” per Euro 4.228 migliaia, per effetto dell’incremento nelle attività di smaltimento garantito dalle società di nuovo consolidamento che ha comportato un notevole incremento dei costi connessi ad aggi ed ecotassa (in aumento per Euro 3.811 migliaia) nonché a causa dell’iscrizione di costi connessi a multe ed ammende per Euro 126 migliaia. La voce “Ammortamenti” risulta in rilevante incremento rispetto al precedente esercizio, passando da Euro 21.800 migliaia ad Euro 32.136 migliaia. Tale valore complessivo si declina nelle principali categorie di ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per Euro 12.860 migliaia (in aumento per Euro 6.629 migliaia), ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali per Euro 19.277 migliaia (in aumento per Euro 3.680 migliaia), di cui Euro 11.060 migliaia relativi a goodwill e differenza di consolidamento (complessivamente in aumento per Euro 3.365 migliaia). Il rilevante incremento della voce relativa ad “Accantonamenti e svalutazioni”, che passano da Euro 4.404 migliaia per il 2014 ad Euro 16.878 migliaia per il 2015, è spiegato principalmente dalle seguenti variazioni che hanno interessato le differenti voci che costituiscono tale categoria: - maggiori accantonamenti legati ai fondi di chiusura e post chiusura discariche (in aumento per Euro 6.768 migliaia), completamente ascrivibile all’ingresso nel perimetro di consolidamento delle nuove società acquisite a seguito dell’emissione del Bond Waste, nonché dei fondi di chiusura e post chiusura accantonati in connessione alla cessione di spazi della discarica di Albonese in logica take or pay alla parte correlata Aker S.r.l. (già Waste to Water S.r.l.); - maggiori accantonamenti a fondo rischi e oneri futuri (in aumento per Euro 3.597 migliaia) principalmente connessi all’iscrizione di un fondo oneri futuri legato ai costi di gestione cui la Società andrà incontro al momento dell’utilizzo del diritto a conferire presso la discarica di Albonese da parte di Aker S.r.l. per complessivi Euro 3.512 migliaia; - maggiori svalutazioni delle immobilizzazioni per Euro 2.186 migliaia, principalmente dovute alla svalutazione delle immobilizzazioni in corso in relazione al progetto di sviluppo denominato “KM Verde” che è stato abbandonato nel corso dell’anno 2015 per Euro 643 migliaia, del relativo diritto di superficie iscritto a bilancio per Euro 605 migliaia, nonché per Euro 1.032 a seguito della messa in liquidazione della controllata Ecoadda S.r.l. con conseguente completa svalutazione di goodwill e differenza di consolidamento allocati su tale società. Per effetto di quanto sopra, l’EBIT evidenzia una variazione negativa di Euro 6.573 migliaia rispetto all’esercizio precedente, passando da un valore negativo di Euro 4.426 migliaia riportato al termine del 2014 ad un valore negativo di Euro 10.819 migliaia riportato al termine dell’esercizio 2015. La gestione finanziaria evidenzia una variazione negativa di Euro 18.446 migliaia, principalmente a causa dell’accantonamento degli interessi finanziari di periodo connessi al bond emesso da Waste Italia S.p.A. nel mese di novembre 2014. Tale finanziamento, che matura interessi dal 15 novembre 2014, è stato utilizzato in parte per rifinanziare il debito bancario esistente alla data di emissione e per acquisire l’ex gruppo Geotea, Faeco S.r.l., il ramo Biogas e la quota di minoranza residua di SMC ed è caratterizzato da un tasso di interessi sul valore nominale pari al 10,50% annuo. Tale finanziamento prevede inoltre l’ammortamento del disaggio d’emissione lungo la vita residua del finanziamento stesso. L’effetto combinato degli interessi di periodo maturati sul Bond Waste, nonché della quota di ammortamento annua del disaggio di emissione ha comportato l’iscrizione di oneri finanziari connessi al prestito obbligazionario per Euro 24.082 migliaia. La gestione straordinaria consuntiva un risultato negativo pari a Euro 799 migliaia, con una variazione fortemente positiva rispetto a quanto fatto registrare al 31 dicembre 2014 e pari a Euro 13.035 migliaia negativi. I principali oneri straordinari registrati nel corso dell’esercizio 2015 fanno riferimento a costi connessi a cause di lavoro con ex dipendenti per Euro 474 migliaia. Le imposte sul reddito (correnti e differite) hanno registrato un incremento di Euro 3.055 migliaia passando da Euro 2.600 migliaia positivi del 2014 ad Euro 455 migliaia negativi del 2015 per effetto della totale Pagina | 33 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione indeducibilità degli interessi ai fini fiscali a causa dell’incapienza del Reddito Operativo Lordo. Stato Patrimoniale Riclassificato con evidenziazione della Posizione Finanziaria Netta Lo stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2015 confrontato con quello al 31 dicembre 2014, è il seguente: Stato Patrimoniale consolidato riclassificato al 31 dicembre 2015 in Euro/000 Dicembre 2015 NB: RICLASSIFICATI DAI DEBITI COMMERCIALI VER % Dicembre 2014 % Variazione Variazione % Totale Immobilizzazioni immateriali Totale Immobilizzazioni materiali Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Capitale Immobilizzato 252.278 60.868 7.354 19.178 339.678 91 22 3 7 122 262.924 71.129 2.019 6.386 342.459 89 24 1 2 116 (10.645) (10.261) 5.334 12.791 (2.780) (4) (14) 264 200 (1) Crediti commerciali Rimanenze Debiti commerciali Altri crediti/(debiti) correnti Capitale Circolante netto 57.293 4.439 (57.023) 5.492 10.201 21 2 (21) 2 4 64.240 3.894 (58.390) 22.229 31.973 22 1 (20) 8 11 (6.947) 545 1.367 (16.737) (21.771) (11) 14 (2) (75) (68) TFR, F. Rischi e Oneri e Passività per discariche (72.548) (26) (79.298) (27) 6.750 (9) Capitale investito netto 277.331 100 295.133 100 (17.802) (6) 2.614 (234.828) (232.214) 1 (85) (84) 8.778 (220.185) (211.408) 3 (75) (72) (6.163) (14.643) (20.806) (70) 7 10 42.136 2.982 15 1 80.696 3.029 27 1 (38.561) (47) (48) (2) 277.331 100 295.133 100 (17.802) (6) Disponibilità liquide Altre attività / (passività) finanziarie nette (Indebitamento) / disponibilità finanziarie nette Patrimonio netto di Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Fonti di Finanziamento Le immobilizzazioni materiali sono diminuite di Euro 10.261 migliaia, passando da Euro 71.129 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 60.868 migliaia al 31 dicembre 2015. La variazione complessiva è dovuta a tre effetti differenti, da una parte gli ammortamenti di periodo hanno prodotto una diminuzione delle immobilizzazioni di Euro 12.860 migliaia, mentre gli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2015 hanno comportato un incremento delle immobilizzazioni per Euro 6.394 migliaia, inoltre nel corso dell’anno il Gruppo ha effettuato alcune svalutazioni di immobilizzazioni materiali a seguito dell’abbandono del progetto di sviluppo denominato “KM Verde”, sul valore residuo degli impianti di trattamento della controllata SMC che hanno subito un incendio alla fine del 2014, nonché su altri cespiti per complessivi Euro 1.981 migliaia. Infine, a seguito dell’uscita dal perimetro di consolidamento della ex controllata Alice Ambiente, le immobilizzazioni materiali sono ulteriormente diminuite di Euro 1.878 migliaia. Le immobilizzazioni immateriali sono diminuite a livello di valore netto contabile per un ammontare pari a Euro 10.645 migliaia, passando da Euro 262.924 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 252.278 migliaia al 31 dicembre 2015. Anche in questo caso la variazione durante l’anno è dovuta alla registrazione degli ammortamenti di periodo per Euro 19.277 migliaia, degli incrementi dovuti agli investimenti sostenuti dal Gruppo in immobilizzazioni immateriali nel corso del 2015 per Euro 4.578 migliaia, nonché in relazione alla svalutazione operata sulla quota di goodwill e differenza di consolidamento ancora allocata sulla controllata Ecoadda S.r.l. a seguito della messa in liquidazione della stessa per Euro 1.032 migliaia. Ad eccezione della svalutazione operata in relazione al goodwill allocato su Ecoadda, non è stata rilevata la necessità di operare ulteriori riduzioni di valore degli avviamenti che, per quanto riguarda la valorizzazione del consolidato di Waste Italia, sono stati peraltro confermati dal test di impairment, i cui risultati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione del 17 maggio 2016,che ha confermato la recuperabilità del valore iscritto nell’attivo del bilancio consolidato del Gruppo. Le immobilizzazioni immateriali, infine, presentano un Pagina | 34 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione incremento di Euro 5.100 migliaia in connessione al progetto di sviluppo denominato “Cavaglià” che è rimasto in capo a Waste Italia S.p.A. a seguito della cessione della partecipazione precedentemente detenuta in Alice Ambiente S.r.l.. Le partecipazioni hanno evidenziato un incremento di Euro 5.334 migliaia riferibili all’aumento di capitale sottoscritto da parte della controllata SMC S.p.A. nel capitale della collegata SETA S.r.l. che ha comportato un aumento della quota di proprietà dal 20% detenuto a fine 2014 al 48,85% detenuto alla fine dell’esercizio 2015. Le altre attività finanziarie non correnti sono aumentate di Euro 12.791 migliaia a seguito dell’iscrizione all’attivo patrimoniale dei seguenti crediti immobilizzati: finanziamento attivo verso la correlata Alice Ambiente S.r.l. per Euro 3.759 migliaia (tale finanziamento era stato erogato dalla controllante Waste Italia al momento dell’emissione del Bond Waste ed è emerso al momento del deconsolidamento di Alice Ambiente durante il primo trimestre del 2015), altri crediti finanziari verso la correlata Ecoema S.r.l. per complessivi Euro 9.447 migliaia. Il Capitale Circolante netto è diminuito da Euro 31.973 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 10.201 migliaia al 31 dicembre 2015 (- 21.771 migliaia di euro). La variazione evidenziata è principalmente dovuta all’effetto combinato dei seguenti fattori: - minori crediti commerciali per Euro 6.947 migliaia, a causa di una diminuzione del fatturato verso terzi se si considera il fatturato delle società acquisite nel 2014 attualmente rientranti nel perimetro di consolidamento di Waste Italia S.p.A., ma non consolidate in termini di risultati economici; - maggiori rimanenze per Euro 545 migliaia; - minori debiti commerciali, in valore assoluto, per Euro 1.367 migliaia a causa di una diminuzione delle fatture da ricevere per Euro 12.835 migliaia (a seguito della ricezione nel corso del mese di gennaio delle fatture connesse ai contratti di consulenza relativi all’emissione del Bond Waste) e di un contestuale incremento dei debiti verso fornitori per 11.728 migliaia a seguito dell’allungamento nei tempi di pagamento dei fornitori applicato dalle società del Gruppo al fine di fare fronte ai pagamenti semestrali dei coupon di interessi relativi al Bond Waste; - minori “altri crediti / (debiti) correnti” che passano da Euro 22.229 migliaia nel 2014 a Euro 5.492 migliaia nel 2015, principalmente a causa dell’ammortamento di periodo del disaggio di emissione connesso al Bond Waste per Euro 3.082 migliaia, minori crediti verso altri debitori per Euro 8.950 migliaia, a seguito della riduzione degli anticipi a fornitori per i quali è stata ricevuta fattura in connessione all’emissione del Bond Waste come commentato al punto precedente, nonché maggiori debiti tributari per Euro 3.142 migliaia a seguito delle imposte di periodo maturate nel corso del 2015 e minori crediti tributari per Euro 1.083 migliaia a seguito della liberazione a conto economico di alcune imposte anticipate. Nel corso dell’anno, inoltre, il Gruppo ha consuntivato maggiori crediti verso parti correlate per Euro 2.245 migliaia e minori debiti verso parti correlate per Euro 1.759 migliaia, nonché maggiori debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale per Euro 970 migliaia; La voce “TFR, F. rischi e Oneri e Passività per discariche” al 31 dicembre 2015 risulta pari a Euro 72.548 migliaia di Euro, con un decremento di complessive Euro 6.750 migliaia rispetto a quanto riportato per l’anno 2014. Il decremento di suddetta voce del passivo patrimoniale è dovuto ad una diminuzione del fondo imposte differite per Euro 3.135 migliaia a seguito del rilascio a conto economico di analogo valore fra le imposte sul reddito d’esercizio, ad una diminuzione degli altri fondi (fra cui i più ingenti sono quelli relativi ai costi per la chiusura e post chiusura delle discariche del Gruppo) per Euro 3.732 migliaia nonché un incremento del fondo per trattamento di fine rapporto pari ad Euro 117 migliaia. Per quanto concerne la diminuzione dei fondi connessi alla chiusura e post chiusura delle discariche si rileva che le principali variazioni che hanno interessato tale voce del passivo patrimoniale nel corso del 2015 sono stati accantonati fondi per chiusura e post chiusura, nonché fondi per oneri futuri per complessivi Euro 12.710 migliaia, rilasci di altri fondi per Euro 4.721 migliaia in connessione al prospettato riassetto del Gruppo ed a copertura della minusvalenza rinveniente dalla cessione della partecipazione precedentemente detenuta in Alice Ambiente, sono stati inoltre utilizzati fondi chiusura e post chiusura per procedere alla realizzazione di attività principalmente connesse alla chiusura del sito di Chivasso 3 da parte della controllata SMC S.p.A. per complessivi Euro 4.775 migliaia e sono stati infine liberati fondi in connessione all’accordo transattivo sottoscritto con un prestatore d’opere in connessione alla discarica di Faeco per un effetto netto, fra liberazione e ripresa in carico degli oneri di chiusura rispetto ad Pagina | 35 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione alcune delle vasche della discarica di Bedizzole, di circa Euro 6.900 migliaia. Il patrimonio netto di Gruppo si decrementa di Euro 38.561 migliaia a Euro 42.135 migliaia al 31 dicembre 2015 da Euro 80.696 migliaia del 2014 a fronte di una perdita di Gruppo per complessivi Euro 38.753 migliaia. Al fine di meglio comprendere le variazioni del patrimonio netto di Gruppo, viene riportato di seguito un prospetto della movimentazione del patrimonio netto consolidato negli ultimi due esercizi: Valori in euro Patrimonio netto al 31 dicembre 2013 Destinazione risultato Versamenti in c/capitale Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014 Destinazione risultato Versamenti in c/capitale Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015 Capitale Sociale Riserva legale 10.309 Totale Totale Riserva di Utile Totale Utile perdite a Patrimonio Patrimonio consolidamen perdite Patrimonio nuovo netto di netto di to d'esercizio netto gruppo terzi 62.868 (3.191) 0 (7.950) 62.625 625 63.251 Altre Riserve 589 (7.950) 39.500 921 10.309 589 95.339 7.950 (638) 0 (21.712) (21.712) (21.712) 21.712 (21.712) (38.753) (38.753) (3.829) 192 10.309 589 95.339 (3.637) 0 39.500 283 (21.712) 80.696 0 0 192 (38.753) 42.135 2.453 (49) 3.029 0 (1.200) 1.153 2.982 0 39.500 2.736 (21.762) 83.725 0 0 (1.008) (37.599) 45.117 Posizione Finanziaria Netta Consolidata La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2015 confrontata con quella al 31 dicembre 2014 viene mostrata di seguito: Posizione Finanziaria Netta 31.12.15 31.12.14 Variazioni Cassa Depositi bancari Liquidità 2.597 17 2.614 8.758 19 8.778 Altri Crediti finanziari correnti Crediti finanziari verso parti correlate 2.855 2.645 210 761 115 3.731 9.314 1.636 13.595 (8.553) (1.521) (9.864) (21.523) (5.401) (16.122) (3.644) (1.037) (1.554) (1.412) (2.090) 375 (4) (26.207) (12) (8.379) 9 (17.828) (19.862) 13.993 (33.855) (11.114) (23.109) 11.995 (1.238) (200.000) (212.352) (212.352) (2.292) (200.000) (225.401) (225.401) 1.054 0 13.049 13.049 (232.214) (211.408) (20.806) Crediti finanziari verso parti controllanti Crediti finanziari correnti Debiti bancari correnti Altri debiti finanziari correnti Altri Debiti finanziari correnti verso controllanti Debiti finanziari verso parti correlate Indebitamento finanziario corrente Indebitamento finanziario corrente netto Altri Debiti finanziari non correnti verso controllanti Altri Debiti finanziari non correnti verso terze parti Prestiti Obbligazionari Indebitamento finanziario non corrente Indebitamento finanziario non corrente netto Posizione Finanziaria Netta (6.161) (2) (6.163) La posizione finanziaria netta, che nel corso dell’anno è passata da un valore pari a Euro 211.408 migliaia al 31 dicembre 2014 ad Euro 232.214 migliaia al 31 dicembre 2015 per effetto del completo utilizzo della linea RCF da Euro 15 milioni (la linea era completamente inutilizzata) e dalla riduzione della cassa disponibile a fine esercizio per Euro 6,1 milioni, compensati dalla riduzione dei debiti finanziari verso la controllante Gruppo Waste Italia per circa Euro 11 milioni. I crediti finanziari correnti accolgono principalmente crediti finanziari verso Waste To Water (oggi Aker S.r.l.) Pagina | 36 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione per Euro 0,5 milioni Di seguito sono riportate le caratteristiche del prestito obbligazionario emesso dal Gruppo nel corso del precedente esercizio: High Yield Bond Waste Italia (Bond Waste) e connesso Contratto di Finanziamento Revolving In data 18 novembre 2014 la controllata Waste Italia S.p.A. ha emesso un bond quotato di tipo High Yield quotato alle borse di Milano e Dublino per complessivi Euro 200 milioni completamente sottoscritto al momento del pricing avvenuto in data 13 novembre 2014 (“Bond Waste”). Le principali caratteristiche del Bond Waste sono descritte di seguito: Ammontare nominale in linea capitale: Euro 200 milioni, completamente sottoscritti al momento del pricing; Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%; Tipologia delle obbligazioni: obbligazioni a tasso fisso senior garantite; Valore nominale cedola: 10,5%; Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019. Nel periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderino di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra agli investitori che ne facciano richiesta un rimborso parziale scadenzato come segue: Euro 5 milioni da erogarsi nel corso del primo semestre 2016; Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow da erogarsi nel corso del primo semestre 2017, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse; Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018 (con liquidazione rispettivamente nel corso del primo semestre del 2018 e del 2019). L’effettuazione di tale offerta obbligatoria, ed il conseguente cash out, dovranno essere effettuati entro e non oltre 30 giorni di calendario successivi alla pubblicazione del report annuale (la cui pubblicazione deve essere effettuata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre); Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000 corrispondente al valore nominale. In pari data, nell’ambito della stessa operazione di emissione obligazionaria, Waste Italia ha sottoscritto BNP Paribas, Italian Branch, in qualità di banca agente (la “Banca Agente”), e Citibank N.A., London Branch, in qualità di security agent (il “Security Agent”), un contratto di finanziamento rotativo per un importo massimo di Euro 15 milioni retto dal diritto inglese, con scadenza finale il 18 maggio 2019 (il “Contratto di Finanziamento Revolving e/o RCF”). Il tasso di interesse applicabile al finanziamento è uguale ad Euribor più un margine di 400 punti base (bps) (il “Margine”). Alla data della presente Relazione Finanziaria, la linea di credito relativa al Contratto di Finanziamento Revolving è stata completamente utilizzata. Per il Contratto di Finanziamento Revolving il costo in termini di interessi è lagato all’utilizzo della linea stessa e considerando il pieno utilizzo alla data odierna il costo di interessi annuo è valutabile in Euro 0,65 milioni. I termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving prevedono, in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe, il rispetto da parte di Waste Italia e di talune sue società controllate di una serie di impegni, ovvero limitazioni alla possibilità di effettuare determinate operazioni. Il mancato rispetto di alcune di tali limitazioni potrebbe comportare l’obbligo di dover rimborsare anticipatamente gli importi dovuti e/o far venir meno le linee di credito concesse, con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Waste Italia S.p.A. e delle società del Gruppo. Pagina | 37 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Di seguito si riportano le principali limitazioni previste ai sensi del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving. Impegni non finanziari Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono taluni impegni di natura non finanziaria. In particolare, a titolo esemplificativo, Waste Italia S.p.A. e talune sue società controllate si sono impegnate a non (i) assumere o garantire ulteriore indebitamento ed emettere azioni privilegiate; (ii) effettuare taluni pagamenti, tra cui, inter alia, la distribuzione di dividendi; (iii) effettuare investimenti; (iv) creare o autorizzare la creazione di determinati vincoli sui propri beni, (v) trasferire o alienare determinati beni, (vi) effettuare fusioni o altre operazioni straordinarie, (vii) effettuare certe operazioni con talune società del Gruppo, in violazione delle previsioni del regolamento del Bond Waste (“Indenture”) e del Contratto di Finanziamento Revolving. Impegni di natura finanziaria del Contratto di Finanziamento Revolving Ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving Waste Italia S.p.A: si è impegnata a far si che il rapporto tra (i) l’indebitamento consolidato di Waste Italia S.p.A.; e (ii) l’EBITDA consolidato di Waste Italia S.p.A:, non ecceda 5.10:1.00 (salvo che con riferimento all’esercizio 2015, nel contesto del quale tale rapporto non dovrà eccedere 4.10:1.00). In caso di violazione di tale covenant finanziario, sarà possibile rimediarvi, per un massimo di tre volte, ed entro un determinato periodo dalla violazione, tramite (i) sottoscrizione di azioni di Waste Italia S.p.A. o conferimenti di capitale in altra forma in Waste Italia S.p.A.; e (ii) messa a disposizione di Waste Italia S.p.A., da parte della società controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l., di risorse finanziarie. È inoltre definito all’interno del Contratto di Finanziamento che il mancato rispetto di suddetto ratio finanziario non può e non potrà costituire in nessun caso, né direttamente né indirettamente, un Default o un Evento di Default, ed il rispetto dello stesso dovrà essere verificato esclusivamente in caso di richiesta di utilizzo della linea, diversa da un c.d. rollover loan utilizzato per rifinanziare una linea in scadenza, qualora la disponibilità sia utilizzata per oltre il 30%. Allo stato attuale il finanziamento in questione risulta essere completamente utilizzato attraverso 4 differenti linee di durata semestrale. La Società sta quindi procedendo periodicamente a richiedere l’estensione delle singole linee in scadenza per un analogo periodo (c.d. “rollover loan”), operazione per la quale non è richiesto il rispetto di suddetto covenant finanziario, ed in concomitanza di ogni rinnovo a pagare regolarmente gli interessi in scadenza sulle singole linee di utilizzo. Si precisa che due delle quattro linee erogate sono state rinnovate nel corso dei primi mesi del 2016. Impegni di riacquisto del Bond Waste A partire dal 2016, Waste Italia S.p.A. si è impegnata ad offrire agli obbligazionisti di riacquistare annualmente un ammontare obbligazioni, via via crescente di anno in anno (a partire da Euro 5 milioni con riferimento all’esercizio 2015), ad un prezzo di rimborso pari al 103% dell’importo in linea capitale delle obbligazioni, più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti (la “mandatory redemption” 1). L’obbligo di riacquisto prevede l’impegno da parte di Waste Italia di effettuare un’offerta pubblica di riacquisto dell’ammontare annuo sopra definito entro 30 giorni dalla pubblicazione del report annuale ai termini dell’Indenture. 1 Il Regolamento del Bond Waste prevede un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni. Tale meccanismo viene esplicitato attraverso una clausola di “Excess Cash Flow Mandatory Redemption” la quale prevede che l’emittente offra, agli investitori che ne facessero richiesta, un rimborso parziale scadenzato come segue: Euro 5 milioni nel 2015; Il maggiore fra Euro 7,5 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow nel 2016, laddove l’Excess Cash Flow viene definito come EBITDA consolidato meno la variazione del capitale circolante netto, gli investimenti dell’anno, gli oneri finanziari pagati nel corso dell’anno e l’uscita di cassa per tasse; Il maggiore fra Euro 15 milioni e il 75% dell’Excess Cash Flow per ognuno degli anni 2017 e 2018. Pagina | 38 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Events of Default Il Bond Waste e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono alcuni casi di inadempimento (Events of Default), da cui può derivare l’obbligo di rimborso dei finanziamenti, insieme agli interessi e ad ogni altra somma maturata alla data di rimborso, tra cui: (i) il mancato rispetto degli impegni, anche di natura finanziaria, previsti contrattualmente nel Contratto di Finanziamento Revolving, (ii) il mancato rispetto di taluni impegni di riacquisto delle obbligazioni nonché degli impegni di natura non finanziaria previsti dal Bond Waste, (iii) il mancato pagamento per un periodo di 30 giorni degli interessi o di ogni altro importo eventualmente dovuto in relazione al Bond Waste, (iv) il mancato pagamento di ogni importo e interesse ai sensi del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving, (v) il mancato rispetto delle regole che presiedono alla fusione e/o alla vendita, locazione, trasferimento o altro atto di disposizione (diverso dalla fusione), in una o in una serie di operazioni correlate, di tutte o sostanzialmente tutte le attività di Waste Italia e delle sue controllate; (vi) la pronuncia nei confronti di Waste Italia o delle sue controllate di sentenze, ordini o decreti definitivi il cui valore individuale o aggregato sia superiore a Euro 12,5 milioni e ai quali non sia posto rimedio entro 60 giorni dall’emanazione della sentenza, dell’ordine o del decreto; (vii) il mancato adempimento di obbligazioni di pagamento per un importo superiore ad Euro 12,5 milioni; e (viii) invalidità o inefficacia di qualsiasi garanzia corporate prestata dai garanti nel contesto dell’emissione del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving. A seguito dell’eventuale avverarsi di un Event of Default ai sensi della documentazione contrattuale reggente il Bond Waste, ed in particolare la c.d. Indenture, il Trustee potrà, a seguito di richiesta scritta effettuata da una quota di detentori delle obbligazioni tali da rappresentare almeno il 25% del controvalore nominale del Bond Waste, richiedere la decadenza del beneficio del termine rendendo l’intero debito liquido ed esigibile. A seguito di suddetto passaggio formale, lo stesso Trustee nonché il Security Agent (Citibank) potranno, esclusivamente su indicazione della maggioranza semplice dei detentori delle obbligaioni alla data, procedere all’avvio della procedura di escussione dei pegni. Si segnala che i termini e le condizioni del Bond Waste e del Contratto di Finanziamento Revolving non prevedono clausole di cross default che coinvolgono soggetti esterni al perimetro di consolidamento della subholding Waste Italia e delle sue controllate. Change of Control L’Indenture e il Contratto di Finanziamento Revolving prevedono che nel caso in cui si verifichi un Change of Control, rispettivamente, (i) gli obbligazionisti avranno il diritto di richiedere a Waste Italia S.p.A. di acquistare le obbligazioni dagli stessi detenute ad un prezzo pari al 101% dell’importo in linea capitale (più gli interessi maturati e non ancora corrisposti ed eventuali ulteriori importi dovuti) delle obbligazioni, e (ii) tutte le linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento Revolving verrebbero cancellate, e tutti gli interessi e gli altri importi maturati ai sensi dei Finance Documents (come i definiti nel Contratto di Finanziamento Revolving) diventerebbero immediatamente esigibili, e dovrebbero pertanto essere immediatamente rimborsati, con possibili effetti negativi sulle attività e sulle prospettive del Gruppo nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Garanzie A garanzia delle obbligazioni di Waste Italia nascenti dal Bond Waste e dal Contratto di Finanziamento Revolving il Gruppo ha prestato garanzie corporate (fideiussioni) e le seguenti garanzie reali: i) pegno su conti correnti di titolarità di Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l.; e ii) pegno/cessione di taluni crediti appartenenti a Waste Italia S.p.A., S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l. iii) pegno sulle azioni di Waste Italia, pegno sulle quote/azioni di S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., KMVerde S.r.l. e Faeco S.r.l., pegno sulle azioni di Geotea S.p.A.; pegno sulle quote nelle società Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l.; e Pagina | 39 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione iv) pegno sui crediti derivanti dai finanziamenti concessi da Waste Italia a Geotea o dalle altre società del Gruppo Waste Italia. Alla data della presente Relazione Finanziaria, la controllante Waste Italia S.p.A. ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del debito finanziario, anche in riferimento all’imminente coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti nel corso del mese di maggio 2016. Nello specifico si stanno organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la capogruppo Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze e impegni finanziari del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della Nota integrativa al bilancio consolidato. Indici di Bilancio I principali indicatori economici di bilancio sono i seguenti: INDICI ECONOMICI 31/12/2015 INDICE DI INCIDENZA DEGLI ONERI FINANZIARI (Oneri finanziari netti/Ricavi netti di vendita) *100 31/12/14 (21,22) (9.08) (31,25) (30,87) (27,90) (31,23) REDDITIVITA' DEL CAPITALE INVESTITO (R.O.I.) (Risultato operativo/Capitale investito) *100 (3,90) (1,4) REDDITIVITA' DEL CAPITALE PROPRIO (R.O.E.) (Utile netto/Capitale proprio) *100 (Utile lordo/Capitale proprio) *100 (89,23) (88,15) (26,97) (30,19) REDDITIVITA' DELLE VENDITE (R.O.S.) (Risultato operativo/Ricavi netti di vendita) *100 (8,99) (5,44) RAPPORTO UTILE/VENDITE (Utile netto/Ricavi di vendita netti) *100 (Utile lordo/Ricavi di vendita netti) *100 Situazione Economico, Patrimoniale separata di Waste Italia S.p.A. Per una completa comprensione dell’andamento della gestione, si riportano qui di seguito rispettivamente le riclassificazioni del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale della sola società Waste Italia S.p.A. comparati con l’esercizio precedente. Conto Economico Separato Riclassificato Il Conto Economico riclassificato dell’esercizio 2015, confrontato con i dati riportati al termine dell’esercizio precedente, è di seguito riportato: in Euro/000 Ricavi della gestione caratteristica Altri Ricavi e Proventi 31/12/2015 60.909 5.549 % 31/12/2014 92 8 65.577 11.818 % Variazione 85 15 (4.668) (6.269) Variazione % (7) (53) Pagina | 40 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione RICAVI 66.458 100 77.395 100 (10.937) (14) (2.587) (43.107) (7.512) (2.378) (4) (65) (11) (4) (4.674) (50.122) (8.022) (1.085) (6) (65) (10) (1) 2.087 7.016 510 (1.292) (45) (14) (6) 119 10.875 16 13.492 17 (2.617) (19) Ammortamenti Accantonamenti e svalutazioni EBIT (14.031) (9.865) (13.022) (21) (15) (20) (15.672) (2.174) (4.354) (20) (3) (6) 1.641 (7.690) (8.667) (10) 354 199 Proventi (oneri) finanziari netti Rettifiche di valore di attività finanziarie Proventi straordinari netti Risultato prima delle imposte (24.077) (3.365) (585) (41.048) (36) (5) (1) (62) (5.553) (6.010) (7.415) (23.333) (7) (8) (10) (30) (18.524) 2.645 6.830 (17.715) 334 100 (92) 76 985 2 1.915 2 (930) (49) (40.063) (60) (21.418) (28) (18.645) 87 Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi Costi per servizi e godimento beni di terzi Costo del lavoro Altri costi operativi EBITDA Imposte sul reddito Risultato Netto I Ricavi della gestione caratteristica della società Waste Italia S.p.A. separata hanno fatto registrare un decremento tendenziale di 4.668 migliaia di Euro a 60.909 migliaia al 31 dicembre 2015 contro Euro 65.577 migliaia al 31 dicembre 2014. Tale diminuzione è principalmente dovuta alla temporanea contrazione delle attività di raccolta e trattamento eseguite dalla Waste Italia S.p.A. a causa della fuoriuscita dal Gruppo di alcune figure commerciali oltre al complessivo ridisegno dell’attività di selezione e trattamento che ha portato alla decisione strategica di ridurre i volumi gestiti a favore di una maggiore capacità di cernita. Il suddetto decremento è stato ulteriormente ampliato a seguito della riduzione della voce di “altri ricavi e proventi” che si è attestata a circa Euro 5.549 migliaia al 31 dicembre 2015, con un decremento di Euro 6.269 migliaia rispetto all’esercizio precedente. Per quanto riguarda la sola Waste Italia, la voce “altri ricavi e proventi” accoglie per l’esercizio 2015 i proventi connessi agli incentivi percepiti a valere sulla produzione elettrica da biogas da discarica, pari ad Euro 2.406 migliaia, ad attività di consulenza svolte per la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. nello sviluppo da parte di quest’ultima di progetti di realizzazione di impianti di smaltimento rifiuti sul fronte internazionale per Euro 954 migliaia, al ribaltamento di costi alla ex controllata Alice Ambiente S.r.l. per le attività svolte presso il sito di discarica al fine di garantirne la gestione in sicurezza in attesa che la società si doti di un’adeguata struttura per Euro 944 migliaia, nonché per proventi rinvenienti dall’allocazione del proprio personale presso altre società del Gruppo per Euro 244 migliaia. L’EBITDA a livello separato ha registrato un decremento di Euro 2.617 migliaia, passando da un valore di Euro 13.492 migliaia riportato nell’esercizio 2014 ad un valore di Euro 10.875 migliaia al termine dell’esercizio 2015. La variazione è prevalentemente legata all’effetto combinato dei seguenti fattori: - minori Ricavi per complessivi Euro 10.937 migliaia come già commentati nei capoversi precedenti; - minori “Costi per acquisti, prestazioni e costi diversi” per Euro 2.087 migliaia connessi in maggioranza ai minori acquisti materiali per rivendita (in diminuzione per Euro 1.949 migliaia) in funzione dei minori materiali omogenei gestiti dall’attività di raccolta che si è focalizzata maggiormente verso rifiuti di tipo indifferenziato, caratterizzati da un prezzo medio maggiore; - minori “Costi per servizi e godimento beni di terzi” per Euro 7.016 migliaia, dovuti principalmente alla diminuzione complessiva dei costi di smaltimento (in diminuzione complessivamente per Euro 7.013 migliaia) suddivisi fra maggiori costi verso terzi (Euro 13.659 migliaia nel 2015 contro Euro 11.530 migliaia nel 2014) e minori costi di smaltimento intercompany (Euro 5.319 migliaia nell’esercizio 2015 contro Euro 14.224 migliaia nel 2014), nonché al decremento dei costi per trasporti (in diminuzione per Euro 1.880 migliaia) causato dalla contrazione delle volumetrie gestite presso gli impianti di trattamento della Società, con contestuale minore necessità di trasporto verso le discariche, e da un incremento dei costi per consulenze (in aumento per Euro 2.516), principalmente a causa dell’applicazione da parte della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. dell’intero controvalore della Management Fee come definita all’interno del contratto di Indenture del Bond Waste e pari ad Euro Pagina | 41 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione - - 2.500; minore “Costo del lavoro” per Euro 510 migliaia, per effetto della riduzione del personale di Waste Italia S.p.A. che nel corso dell’anno 2015 è passato da 140 unità al 31 dicembre 2014 a 131 unità al 31 dicembre 2015; maggiori “Altri costi operativi” per Euro 1.292 migliaia, principalmente per effetto di maggiori aggi ed ecotassa in connessione alla ripresa delle attività di smaltimento presso la discarica di Albonese (in aumento per Euro 1.299 migliaia). La voce “Ammortamenti”, in decremento rispetto all’esercizio precedente per Euro 1.641 migliaia e complessivamente pari ad Euro 14.031 migliaia al 31/12/2015, presenta un aumento nell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali (incrementatesi per Euro 2.675 migliaia) a seguito della ripresa dei conferimenti presso il sito di Albonese, mentre riporta un sostanziale decremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (in diminuzione per Euro 4.316 migliaia) in quanto per il 2014 erano stati registrati ammortamenti relativi a diritti di smaltimento acquisiti da terzi, da Faeco, da SETA e da Daneco Impianti per complessivi Euro 6.099 migliaia. L’incremento della voce di “Accantonamenti e svalutazioni” di Euro 7.690 migliaia è riconducibile ad incrementi nell’accantonamento a fondi chiusura e post chiusura della discarica di Albonese per Euro 3.883 migliaia a fronte della ripresa dei conferimenti nonché della sottoscrizione dei contratti di cessione spazi, i quali hanno peraltro comportato l’iscrizione di un fondo oneri futuri per Euro 3.512 migliaia oltre ad un ulteriore fondo rischi in connessione alle pendenti cause con ex personale per Euro 116 migliaia (nel 2014 erano stati accantonati fondi per rischi futuri per Euro 30 migliaia). Per effetto di quanto sopra, l’EBIT evidenzia una variazione negativa di Euro 8.667 migliaia rispetto all’esercizio precedente, passando da un valore negativo di Euro 4.354 migliaia riportato al termine del 2014 ad un valore negativo di Euro 13.022 migliaia riportato al termine dell’esercizio 2015. La gestione finanziaria evidenzia una variazione negativa di Euro 18.524 migliaia, principalmente a causa dell’accantonamento degli interessi finanziari di periodo connessi al bond emesso da Waste Italia S.p.A. nel mese di novembre 2014 e caratterizzato da un tasso di interessi sul valore nominale pari al 10,50%. La gestione straordinaria consuntiva un risultato negativo pari a Euro 3.949 migliaia, con una variazione fortemente positiva rispetto a quanto fatto registrare al 31 dicembre 2014 e pari a Euro 13.425 migliaia negativi. Gli oneri straordinari registrati dalla Waste Italia S.p.A. nel corso del 2015 sono stati principalmente relativi a alla completa svalutazione della partecipazione detenuta nella controllata Ecoadda S.r.l. per Euro 3.365 migliaia a seguito della messa in liquidazione della stessa, nonché a costi connessi a cause di lavoro con ex dipendenti per Euro 474 migliaia. Le imposte sul reddito (correnti e differite) hanno registrato un decremento in valore assoluto di Euro 930 migliaia passando da Euro 1.915 migliaia positivi nel 2014 ad Euro 985 migliaia positivi nel 2015. Stato Patrimoniale Separato Riclassificato Lo stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2015 confrontato con quello al 31 dicembre 2014, è il seguente: in Eur/000 Totale Immobilizzazioni immateriali Totale Immobilizzazioni materiali Partecipazioni Altre attività finanziarie non correnti Dicembre 2015 112.163 15.749 111.911 46.839 % 41 6 41 17 Dicembre 2014 112.282 19.644 118.187 56.572 % 38 7 40 19 Variazione Variazione % (119) (3.895) (6.276) (9.733) (0) (20) (5) (17) Pagina | 42 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Capitale Immobilizzato 286.662 105 306.684 105 (20.023) (7) Crediti commerciali Rimanenze Debiti commerciali Altri crediti/(debiti) correnti Capitale Circolante netto 43.592 291 (57.856) 12.209 (1.764) 16 0 (21) 4 (1) 43.885 291 (81.791) 26.917 (10.696) 15 0 (28) 9 (4) (294) 0 23.934 (14.708) 8.932 (1) 0 (29) (55) (84) TFR, F. Rischi e Oneri (11.562) (4) (3.843) (1) (7.718) 201 Capitale investito netto 273.335 100 292.145 100 (18.720) (6) 1.141 (229.720) (228.579) 0 (84) (84) 1.040 (208.365) (207.325) 0 (71) (71) 102 (21.356) (21.254) 10 10 10 44.757 16 84.820 29 (39.974) (47) 273.335 100 292.145 100 (18.720) (6) Disponibilità liquide Altre attività / (passività) finanziarie nette (Indebitamento) / disponibilità finanziarie nette Patrimonio netto Totale Fonti di Finanziamento L’evoluzione dello stato patrimoniale della società Waste Italia S.p.A. considerata in modo separato, risulta essere similare a quello commentato in precedenza per la situazione consolidata, in particolare per quanto riguarda le variazioni complessive in termini di Capitale Investito Netto, Posizione Finanziaria Netta e Fonti di Finanziamento. Le immobilizzazioni materiali si sono ridotte di Euro 3.895 migliaia, passando da Euro 19.644 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 15.749 migliaia al 31 dicembre 2015. Tale variazione è provocata dagli ammortamenti di periodo registrati dalla società nel corso del 2015 e pari a complessivi Euro 3.936 migliaia nonché dalle svalutazioni operate sulle immobilizzazioni principalmente a seguito dell’interruzione nello sviluppo del progetto “KM Verde” e pari complessivamente ad Euro 626 migliaia, oltre ad investimenti sostenuti nel corso dell’esercizio 2015 per circa Euro 903 migliaia (principalmente connessi a nuove presse e cassoni per l’attività di raccolta per Euro 310 migliaia, manutenzione straordinaria su impianti di biogas per Euro 316 migliaia ed investimenti sull’impianto di trattamento di Albonese per Euro 203 migliaia). Le immobilizzazioni immateriali sono leggermente diminuite passando da un valore di Euro 112.282 migliaia al 31 dicembre 2014 ad Euro 112.163 migliaia al termine del 2015. La sostanziale invarianza delle immobilizzazioni materiali nel corso del 2015 è dovuta alla concomitante iscrizione di ammortamenti di periodo per Euro 10.095 migliaia e di investimenti sostenuti dalla Società nel corso del 2015 per complessivi Euro 4.473 migliaia e principalmente relativi all’acquisto di diritti a conferire presso la discarica di Faeco per Euro 2.013 migliaia e presso la discarica di Chivasso Zero dalla collegata SETA per Euro 2.093 migliaia. Nel corso del 2015, inoltre, la società ha proceduto ad iscrivere fra le proprie immobilizzazioni immateriali un valore di Euro 5.100 migliaia in connessione al progetto di sviluppo denominato “Cavaglià” che è rimasto in capo a Waste Italia S.p.A. a seguito della cessione della partecipazione precedentemente detenuta in Alice Ambiente S.r.l.. Il valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio di Waste Italia S.p.A. ha subito nel corso del 2015 un decremento di Euro 6.276 migliaia, passando da Euro 118.187 migliaia del bilancio 2014 ad Euro 111.911 migliaia registrate nel bilancio 2015. Tale decremento è dovuto in parte alla svalutazione di Euro 3.365 migliaia operata sulla partecipazione in Ecoadda S.r.l. a seguito della messa in liquidazione della società, nonché all’uscita dal perimetro di consolidamento della società Alice Ambiente con conseguente riduzione del valore delle partecipazioni immobilizzate per Euro 5.200 migliaia, oltre agli incrementi operati sulle partecipazioni in SMC S.p.A. (per Euro 1.700 migliaia) ed in Verde Imagna (per Euro 510 migliaia) a seguito di rinunce a crediti di egual valore operata dalla capogruppo Waste Italia S.p.A. al fine di coprire le perdite gestionali registrate dalle controllate nel corso dell’esercizio. Si registra inoltre che nel corso dell’esercizio 2015, Waste Italia ha acquistato due partecipazioni di minoranza nelle seguenti società: Pagina | 43 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione - partecipazione del 10% nella società consortile Farthan (di cui fa parte con una quota del 20% la correlata Innovatec S.p.A.) per Euro 5 migliaia; partecipazione dell’1% in Ambiente 2.0 per Euro 5 migliaia. Oltre a ciò si registra un decremento delle “altre attività finanziarie non correnti” a Euro 46.839 migliaia al 31 dicembre 2015 da Euro 56.572 migliaia al 31 dicembre 2014. Tale decremento è principalmente dovuto al parziale rimborso di alcuni finanziamenti concessi da Waste Italia S.p.A. alla controlla Geotea S.p.A. in occasione dell’emissione del Bond Waste al fine di consentirle la chiusura di alcuni debiti finanziari preesistenti (nel dettaglio il controvalore residuo del vendor loan in essere all’epoca fra Geotea ed i precedenti proprietari) per Euro 6.728 migliaia, oltre alla parziale compensazione effettuata a valere sui finanziamenti accordati alla ex controllata Alice Ambiente per Euro 2.969 migliaia a fronte della riduzione per egual valore dei debiti commerciali maturati verso tale società. Il Capitale Circolante netto è incrementato da Euro 10.696 migliaia negativi al 31 dicembre 2014 a Euro 1.764 migliaia, sempre negativi, al 31 dicembre 2015 (+8.932 migliaia di euro). La variazione evidenziata è principalmente dovuta all’effetto combinato dei seguenti fattori: - minori crediti commerciali per Euro 299 migliaia, - minori debiti commerciali, in valore assoluto, per Euro 23.934 migliaia, di cui una parte rilevante è riconducibile alla chiusura contabile dei debiti maturati nel 2014 in connessione all’emissione del Bond Waste e per i quali al 31 dicembre 2014 si era ancora in attesa di fattura per Euro 8.717 migliaia (la corrispondente chiusura degli anticipi a fornitori viene commentata nel punto successivo), oltre a minori debiti commerciali verso imprese controllate per Euro 18.543 migliaia, di cui la quasi totalità era afferente alla ex controllata Alice Ambiente S.r.l. per complessivi Euro 17.939 migliaia per cui una parte è stata compensata con corrispondenti crediti (commerciali e finanziari) vantati dalla controllante Waste Italia, mentre la parte residuale, per Euro 10.044 migliaia, è stata accollata da Gruppo Waste Italia S.p.A.. Oltre a ciò nel periodo si registrano maggiori debiti verso fornitori per 3.687 migliaia. - minori “altri crediti / (debiti) correnti” per Euro 14.703 migliaia principalmente a causa della chiusura contabile degli anticipi a fornitori per Euro 8.717 migliaia connessi agli oneri di emissione del bond trattenuti alla fonte, nonché dell’ammortamento operato sul disaggio di emissione del Bond Waste, la cui quota annuale risulta essere pari ad Euro 3.082 migliaia, oltre alla riduzione dei crediti per consolidato fiscale per Euro 1.069 migliaia ed all’incremento dei debiti tributari e previdenziali per complessivi Euro 909 migliaia; La voce “TFR, F. rischi e Oneri e Passività per discariche” al 31 dicembre 2015 risulta pari ad Euro 11.562 migliaia negativi, con un decremento in termini relativi di Euro 7.718 migliaia rispetto a quanto riportato per l’anno 2014 che vedeva un valore negativo per Euro 3.843 migliaia. Il rilevante incremento, in termini assoluti, dei fondi registrati nel passivo patrimoniale di Waste Italia S.p.A. è dovuto alla ripresa dei conferimenti presso il sito di discarica di Albonese, avvenuto nel corso del mese di giugno 2015, che ha comportato l’accantonamento progressivo degli oneri di chiusura e post chiusura in connessione alle volumetrie smaltite nell’anno per Euro 4.390 migliaia, oltre agli effetti rinvenienti dai contratti di cessione spazi alla correlata Aker S.r.l. che hanno interessato 120.000 tonnellate della discarica di Albonese e che hanno comportato l’appostamento a bilancio di un fondo oneri futuri per complessivi Euro 3.628 migliaia. Il patrimonio netto si decrementa di Euro 40.063 migliaia a Euro 44.757 migliaia al 31 dicembre 2015 da Euro 84.820 migliaia del 2014 a fronte di una perdita di periodo pari ad Euro 40.063 migliaia. Al fine di meglio comprendere le variazioni del patrimonio netto di Waste Italia S.p.A., viene riportato di seguito un prospetto della movimentazione del patrimonio netto consolidato nell’ultimo esercizio: Pagina | 44 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Valori in Euro Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014 Destinazione risultato Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015 Capitale Sociale Riserva sovrap.zo azioni 10.309 10.309 Utile Utile Totale Altre Riserve (perdite) a perdite Patrim onio nuovo d'esercizio netto 589 95.339 0 (21.418) 84.820 Riserva legale 0 0 589 95.339 (21.418) 21.418 (21.418) (40.063) (40.063) 0 0 (40.063) 44.757 La posizione finanziaria netta nel corso dell’anno è passata da un valore pari ad Euro 207.325 migliaia al 31 dicembre 2014 ad Euro 228.579 migliaia al 31 dicembre 2015. L’incremento di complessivi Euro 21.254 migliaia è dovuto ai seguenti effetti combinati: - - - incremento dei debiti verso banche per Euro 15.023 a seguito dell’integrale utilizzo nel corso del 2015 della linea di tipo revolving messa a disposizione da BNP Paribas; decremento dei debiti verso soci per finanziamenti per Euro 10.960 migliaia a seguito dei rimborsi occorsi nel 2015 di alcuni finanziamenti ricevuti dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. in occasione dell’emissione del Bond Waste; incremento dei debiti finanziari verso società controllate per Euro 11.730 migliaia in funzione dei servizi di tesoreria accentrata in essere con le controllate, in particolare l’incremento di tali debiti è relativo principalmente al cash pooling instaurato con la controllata Geotea S.p.A.; decremento dei crediti finanziari verso imprese controllate (esigibili entro l’esercizio successivo) per Euro 5.403 migliaia, in particolare in seguito alla rinuncia parziale ai crediti finanziari vantati dalla controllante verso SMC S.p.A. (per Euro 1.700 migliaia) a copertura delle perdite economiche riportate nel corso dell’esercizio, oltre ad operazioni di compensazione operate sui rapporti di credito – debito esistenti fra la capogruppo e le proprie controllate principali. Si segnala che nel corso dei primi mesi del 2016 alcuni conti correnti bancari di Waste Italia S.p.A. sono stati oggetto di pignoramento per Euro 0,7 milioni. I pignoramenti dei conti correnti bancari sono stati operati da alcuni fornitori e da un ex dipendente a seguito di un contenzioso sorto con lo stesso e in via di risoluzione attraverso la definizione di accordi stragiudiziali. Si ritiene che la completa liberazione dei conti dai pignoramenti in essere possa avvenire ragionevolmente entro il mese di giugno 2016. Investimenti Nel corso dell’esercizio 2015 sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali pari a complessivi Euro 10.972 migliaia di euro, di cui Euro 5.563 migliaia di euro relativi alla società controllante Waste Italia S.p.A., Euro 4.398 migliaia di euro alla società controllata Ecosavona S.r.l. ed Euro 1.012 migliaia relativi alle restanti società del Gruppo. Valori in migliaia di Euro Esercizio Esercizio 2015 2014 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi Impianto e ampliamento Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno Concessione, licenze, marchi e diritti simili Oneri pluriennali su finanziamenti 96 0 0 0 4.106 4.282 0 8.941 Altre immobilizzazioni immateriali 332 1.104 Immobilizzazioni in corso e acconti 44 0 4.578 14.326 Totale investimenti immobilizzazioni immateriali Pagina | 45 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Terreni e Fabbricati 25 369 2.638 3.183 91 27 Altri beni 2.155 1.841 Immobilizzazioni in corso e acconti 1.485 1.762 Totale investimenti immobilizzazioni materiali 6.394 7.182 10.972 21.508 5.563 19.559 462 1.173 59 774 0 0 77 4 Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali TOTALE INVESTIMENTI di cui Waste Italia Spa SMC Spa Ecoadda S.r.l. Verde Imagna S.r.l. Geotea S.p.A. Bossarino S.r.l. Faeco S.r.l. Ecosavona S.r.l. Waste to Water S.r.l. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Acquisto Partecipazioni 385 5 4.398 23 5.321 2.018 A differenza di quanto successo nel corso dell’esercizio precedente, per il 2015, gli investimenti sono stati maggiormente incentrati sulle immobilizzazioni materiali (per complessivi Euro 6.394 migliaia) rispetto a quanto investito per le immobilizzazioni immateriali (per complessivi Euro 4.578 migliaia), oltre ad Euro 5.321 migliaia utilizzati per l’incremento della partecipazione detenuta in Seta S.p.A. da parte di Smaltimenti Controllati SMC S.p.A., che è passata dal 20% al 48,85% per un controvalore di Euro 5.311 migliaia, oltre all’acquisizione di due partecipazioni di minoranza del 10% nella società consortile Farthan (di cui fa parte con una quota del 20% la correlata Innovatec S.p.A.) per Euro 5 migliaia e dell’1% in Ambiente 2.0 per Euro 5 migliaia, come ampiamente commentato al paragrafo “operazioni societarie”. Per quanto concerne gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sostenuti nel corso del 2015 si rileva quanto segue: - “Costi di impianto ed ampliamento”: gli investimenti registrati nel 2015 in riferimento a tale categoria cespitale sono stati relativi ai costi sostenuti da Waste Italia in connessione al processo di fusione per incorporazione delle società controllate Geotea S.p.A. e Bossarino S.r.l. il quale ha concluso il proprio iter nel corso del 2015, ma ha avuto efficacia nei confronti dei terzi esclusivamente a partire dal 1° gennaio 2016; - “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”: all’interno di tale voce si registrano gli investimenti effettuati nel corso dell’anno per l’acquisto di spazi presso discariche, che nel corso del 2015 sono stati complessivamente pari ad Euro 4.106 migliaia, in particolare si fa riferimento per Euro 2.090 migliaia al diritto allo smaltimento di 22.000 tonnellate acquisito a seguito di gara ad evidenza pubblica presso la discarica di Chivasso Zero della correlata Seta Spa e per Euro 2.013 migliaia all’acquisto del diritto allo smaltimento di circa 26.667 tonnellate presso la discarica di Bedizzole; - “Altre immobilizzazioni immateriali”: nell’esercizio 2015 si sono registrati investimenti in immobilizzazioni immateriali non rientranti nelle categorie precedentemente commentate per Pagina | 46 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione - complessivi Euro 332 migliaia, principalmente relativi ad attività di audit ambientale con valenza pluriennale per Euro 78 migliaia, mentre per Euro 246 migliaia tale voce si riferisce ad investimenti IT in software ed hardware; Gli investimenti in “Immobilizzazioni immateriali in corso”, infine, fanno riferimento a costi di sviluppo relativi al progetto Winwaste volto alla sostituzione del software di gestione ambientale e della fatturazione, con conseguente migrazione delle informazioni dal precedente programma. Per quanto concerne gli investimenti in immobilizzazioni materiali, che per l’anno 2015 assommano ad Euro 6.394 migliaia, le principali voci mobilitate sono state le seguenti: - “Impianti e macchinari” per complessivi Euro 2.638 migliaia, principalmente relativi ad investimenti effettuati per la realizzazione dell’impianto di tritovagliatura dedicato alla separazione e successivo trattamento della frazione organica dei rifiuti presso la discarica di Ecosavona per Euro 1.680 migliaia, ad investimenti legati a manutenzioni straordinarie eseguite in corso d’anno presso gli impianti di generazione di energia elettrica da biogas per Euro 316 migliaia, ad attività di manutenzione straordinaria svolte presso gli impianti di trattamento del Gruppo per Euro 154 migliaia ad investimenti migliorativi effettuati presso l’impianto di trattamento di Albonese per Euro 203 migliaia nonché ad attività di revamping dell’impianto fotovoltaico ubicato presso la discarica di Albonese per Euro 75 migliaia; - “Altri beni” materiali che concorrono al dato totale per Euro 2.155 migliaia di cui: Euro 278 migliaia relativi all’acquisto di nuovi cassoni e contenitori connessi all’attività di raccolta svolta dalla capogruppo, Euro 1.807 migliaia relativi ai lavori di ampliamento effettuati principalmente presso le discarica di Ecosavona e Bossarino ed, in misura minore, Albonese; - “Immobilizzazioni in corso e acconti”: gli investimenti effettuati in immobilizzazioni materiali che al 31 dicembre 2015 risultavano ancora in corso sono stati pari ad Euro 1.485 migliaia e fanno in particolare riferimento alla sezione di biostabilizzazione dell’impianto di trattamento dell’organico in realizzazione presso la discarica di Ecosavona, per cui la sezione di tritovagliatura è già entrata in funzione, nonché investimenti relativi allo sviluppo del progetto integrato di trattamento denominato Wastend per Euro 376 migliaia. Rapporti con imprese controllanti, correlate e collegate Gruppo Waste Italia – Rapporti con società controllanti, correlate e collegate Pagina | 47 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Crediti commerciali Società Altri Consolidato Finanziamen Crediti/(Debit Fiscale Nazionale ti i) Crediti finanziari Società controllanti 1.196.203 114.615 1.814.427 Gruppo Waste Italia S.p.A. 1.190.748 40.367 Waste Italia Holding S.p.A. 4.567 74.248 Waste Italia Partecipazioni S.r.l. 888 Società correlate Debiti commerciali Debiti finanziari 284.704 (11.112.366) (1.384.522) (1.037.784) 0 0 (11.112.366) (1.377.082) (1.036.573) 0 222.616 0 0 (1.211) 0 1.814.427 62.087 0 (7.440) 0 (3.734) 6.505.276 10.431.878 0 (365.832) 3.745.787 (250.702) Bensi 3 S.r.l. 0 0 0 45.840 0 (13.818) 0 Ecoema S.r.l. 63.000 5.912.431 0 0 3.745.787 0 (24) Innovatec S.p.A. 14.560 0 0 (45.843) 0 (23.045) 0 SEI Energie S.p.A. 7.300 0 0 0 0 (70.306) 0 Sun System S.p.A. 319 0 0 0 0 (4.731) 0 75.162 0 0 129.571 0 (26.666) 0 1.334.813 3.969.429 0 0 0 (112.136) 0 Bioenergie S.r.l. 61 0 0 0 0 0 0 ER Società Agricola ARL 61 0 0 0 0 0 0 0 13.336 0 0 0 0 0 Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) 5.010.000 536.682 0 (495.399) 0 0 (3.710) Società collegate 2.155.527 0 0 0 0 0 0 SET A S.p.A. 2.155.527 0 0 0 0 0 0 9.857.006 10.546.493 1.814.427 (81.128) (7.366.578) (1.635.224) (1.041.517) Volteo Energie S.p.A. Alice Ambiente Srl 19 RE S.r.l. TO TALE Società Ricavi Costi della produzione Proventi finanziari O neri finanziari Società controllanti 1.242.915 (2.602.096) 92.204 (927.648) Gruppo Waste Italia S.p.A. 1.241.248 (2.599.096) 28.600 (927.648) 0 (3.000) 0 0 1.667 0 63.604 0 10.481.422 (818.657) 503.139 0 1.265.492 (254.921) 138.343 0 0 (366.465) 0 0 3.348 0 0 0 319 (14.356) 0 0 202.213 (67.272) 0 0 SEI Energia S.p.A. 0 (62.189) 0 0 Logica S.r.l. 0 (53.453) 0 0 19 RE S.r.l. 0 0 36 0 50 0 0 0 0 0 344.575 0 9.010.000 0 20.184 0 641.366 0 164.335 0 641.366 0 164.335 0 12.365.702 (3.420.753) 759.677 (927.648) Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Waste Italia Holding S.p.A. Società correlate Alice Ambiente S.r.l. Bensi 3 Srl Innovatec S.p.A. Sun System S.p.A. Volteo Energie S.p.A. ER Società Agricola ARL Ecoema S.r.l. Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) Società collegate SET A S.p.A. Totale Waste Italia S.p.A. – Rapporti con società controllanti, correlate e collegate Pagina | 48 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Crediti com m erciali Società Crediti finanziari Finanziam ent i Cash Pooling Consolidato Fiscale Nazionale Altri Crediti/(Debiti) Debiti com m erciali Debiti finanziari Società controllanti 1.196.203 114.615 (11.112.366) 0 1.952.930 14.238 (1.328.054) (1.037.784) Gruppo Waste Italia S.p.A. 1.190.748 40.367 (11.112.366) 0 0 0 (1.327.054) (1.036.573) Waste Italia Holding S.p.A. 4.567 74.248 0 0 0 (47.849) 0 (1.211) 888 0 0 0 1.952.930 62.087 (1.000) 0 1.359.428 3.694.503 43.046.830 5.114.384 0 (4.783.521) Ecosavona S.r.l. 0 0 0 0 0 0 (13.142) Bossarino S.r.l. 0 0 0 0 0 0 (8.020.330) 0 239.909 135.098 (2.774.592) (263.280) (34.894) (2.146.222) (86.052) Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Società controllate Ecoadda Srl Faeco S.r.l. Geotea S.p.A. 0 119.685 2.293.038 12.925.143 (1.424.306) 470.956 26.096.208 37.109 (11.522.574) (11.764.955) 0 (582.038) (11.644.008) Km Verde S.r.l. 353.759 0 0 0 0 817 0 0 SMC SpA 221.389 682.921 1.574.063 4.994.700 0 (1.281.565) (189.971) 0 Verde Imagna S.r.l. 449.632 0 1.391.416 0 0 159.017 0 0 94.740 112.491 1.060.000 0 0 500.000 (307.591) 0 6.616.492 239.646 4.272.215 0 0 (319.988) (213.878) 0 Bensi 3 S.r.l. 0 0 0 0 0 45.840 (13.818) 0 Ecoema S.r.l. 63.000 0 0 0 0 0 0 0 Innovatec S.p.A. 1.960 0 0 0 0 0 (23.045) 0 SEI Energie S.p.A. 7.300 0 0 0 0 0 (51.528) 0 319 0 0 0 0 0 (3.660) 0 75.162 0 0 0 0 129.571 (9.691) 0 1.334.813 210.514 3.758.915 0 0 0 (112.136) 0 123.815 0 0 0 0 0 0 0 Bioenergie S.r.l. 61 0 0 0 0 0 0 0 ER Società Agricola ARL 61 0 0 0 0 0 0 0 0 36 13.300 0 0 0 0 0 5.010.000 29.096 500.000 0 0 (495.399) 0 0 9.172.123 4.048.765 36.206.680 5.114.384 1.952.930 (5.089.271) Waste to Water S.r.l. Società correlate Sun System S.p.A. Volteo Energie S.p.A. Alice Ambiente Srl SETA S.p.A. 19 RE S.r.l. Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) Totale Società Ricavi Costi della produzione Proventi finanziari (13.064.506) (12.802.739) O neri finanziari Società controllanti 1.242.915 (2.578.350) 92.204 (927.648) Gruppo Waste Italia S.p.A. 1.241.248 (2.577.350) 28.600 (927.648) 0 (1.000) 0 0 1.667 0 63.604 0 Società controllate 596.143 (6.021.301) 1.936.245 (210.061) Waste to Water S.r.l. Waste Italia Partecipazioni S.r.l. Waste Italia Holding S.p.A. 78.708 (248.435) 16.942 0 Bossarino S.r.l. 0 (4.629.426) 0 0 Ecosavona S.r.l. 0 (10.694) 0 0 Ecoadda S.r.l. Faeco S.r.l. 958 (137.399) 134.112 0 26.533 0 570.970 (86.052) 0 (477.080) 1.156.124 (124.008) 489.944 (518.267) 58.097 0 Società correlate 9.612.339 (515.665) 19.959 0 Alice Ambiente S.r.l. 1.265.492 (254.921) 138.343 0 0 (366.465) 0 0 3.348 0 0 0 319 (13.478) 0 0 202.213 (43.857) 0 0 Logica S.r.l. 0 (48.453) 0 0 SEI Energia S.p.A. 0 (43.412) 0 0 396.409 0 0 0 0 0 36 0 50 0 0 0 9.010.000 0 19.923 0 11.451.396 (9.115.316) 2.048.408 (1.137.709) Geotea S.p.A. SMC S.p.A. Bensi 3 Srl Innovatec S.p.A. Sun System S.p.A. Volteo Energie S.p.A. SET A S.p.A. 19 RE S.r.l. ER Società Agricola ARL Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) Totale Pagina | 49 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE Si segnala che il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischi. Al fine di chiarire l’esposizione specifica medesima del Gruppo, nonché gli obiettivi e le politiche di gestione adottate al fine di minimizzarne gli effetti, ove ritenuti significativi e per la descrizione degli stessi si veda quanto di seguito riportato: Rischi connessi al rilascio dei permessi, delle concessioni e delle autorizzazioni amministrative Lo svolgimento dell’attività del Gruppo è soggetta a procedure amministrative particolarmente complesse, che richiedono l’ottenimento di permessi da parte delle competenti autorità sia nazionali sia locali. Tali richieste possono essere rigettate dalle autorità competenti per numerose ragioni ovvero essere approvate con ritardi, anche significativi, rispetto alle tempistiche previste. L’ottenimento dei permessi può essere altresì ritardato o ostacolato dall’eventuale mutamento dell’assetto normativo o anche dall’opposizione delle comunità stanziate nelle aree interessate dai progetti. L’eventuale mancato o ritardato ottenimento dei permessi, delle concessioni e/o delle autorizzazioni necessarie, la revoca, annullamento o il mancato rinnovo dei permessi e delle autorizzazioni ottenuti dalla Società nonché l’eventuale impugnativa da parte di soggetti terzi dei provvedimenti di rilascio di tali permessi, concessioni e autorizzazioni, si possono considerare quindi rischi tipici delle attività poste in essere dal Gruppo e ciò potrebbe indurre il Gruppo a modificare o ridurre i propri obiettivi di sviluppo in determinate aree o tecnologie, e/o determinare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo. Rischi connessi alla normativa ambientale Le attività del Gruppo sono soggette alla normativa in tema di tutela dell’ambiente vigente in Italia. Si segnala in particolare che, per quanto concerne la normativa in campo ambientale, il testo di riferimento risulta essere il D.lgs. 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambiente) e successive modifiche e integrazioni; oltre a quest’ultimo risultano rilevanti per l’attività svolta dal Gruppo anche i seguenti decreti: D.lgs. 36/2003 (“Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”), DM 5 febbraio 1998 e s.m.i. (“Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero”) e il DM 27 settembre 2010 (“Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica - Abrogazione Dm 3 agosto 2005”). Il Gruppo ha effettuato in passato e continua a prevedere adeguati investimenti nel settore ambientale al fine di adempiere a quanto disposto dalle leggi e regolamenti in materia; tuttavia, non è possibile escludere (i) che sia necessario in futuro incrementare tale livello di investimenti per far fronte al mutamento degli standard richiesti o delle tecnologie utilizzate; (ii) che l’emanazione di normative specifiche ovvero modifiche della normativa vigente nel settore in cui il Gruppo opera potrebbero condizionare la libertà di azione del medesimo nelle proprie aree di attività o limitarne l’operatività; e (iii) che, a causa del verificarsi di circostanze non prevedibili o eccezionali, il Gruppo debba in futuro sostenere spese straordinarie in materia ambientale, il tutto con effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Peraltro, in ragione della peculiare natura del settore in cui opera, il Gruppo è potenzialmente assoggettabile ad un’ampia serie di procedimenti legali ed amministrativi, in particolar modo con riferimento a problematiche di tipo ambientale o amministrativo. Più nello specifico, i suddetti procedimenti possono riguardare: richieste di permessi e autorizzazioni; ricorsi avverso detti provvedimenti di concessione; reclami provenienti da terzi ed aventi ad oggetto decisioni delle competenti autorità in merito alle attività svolte dal Gruppo; e procedimenti instaurati nei confronti del Gruppo per il mancato adeguamento alle decisioni delle competenti autorità. In tale contesto, l’eventuale diniego di autorizzazioni o permessi, l’accoglimento di ricorsi presentati da terzi in sede civile o amministrativa e l’instaurazione di procedimenti volti ad accertare la conformità alle vigenti disposizioni, potrebbero comportare la sospensione o la revoca delle autorizzazioni nonché l’applicazione di sanzioni con effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e del Gruppo. Pagina | 50 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Si aggiunga che, per gli impianti di messa a dimora di rifiuti, la normativa in vigore prevede la gestione della fase di post-chiusura per un periodo di trenta anni, salvo che le competenti autorità non prevedano un termine maggiore. Il periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi è oggetto di stima giurata da parte di esperti indipendenti e viene accantonato anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento delle discariche cui si riferisce. Rischi operativi Rischi connessi alla concorrenza nel settore dell’ambiente Il mercato della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti speciali in cui opera e opererà il Gruppo è caratterizzato da una forte concorrenza tra i numerosi operatori presenti, pochi dei quali di rilevanti dimensioni. Nonostante non vi siano dati certificabili relativi alla dimensione di detti operatori, è opinione della Società, tenuto conto delle informazioni pubblicamente disponibili (bilanci), che il Gruppo presenti alcune caratteristiche utili a contrastare la concorrenza, quali (i) la capacità di fornire ai propri clienti servizi integrati riferibili all’intero ciclo di gestione del rifiuto speciale, (ii) il presidio di numerosi siti di discarica e (iii) la presenza, diretta o indiretta, su tutto il territorio nazionale. Non è tuttavia possibile escludere che eventuali mutamenti nell’assetto competitivo del mercato possano determinare un impatto negativo sull’attività, sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo. Inoltre, anche alla luce di passate indagini condotte dalla magistratura su società operanti nel settore dell’ambiente, si precisa che con maggior frequenza ed intensità rispetto ad altri settori, si sono verificati casi di violazione della normativa in vigore (es. smaltimento in discarica di tipologie di rifiuti non autorizzate, contraffazione formulari di accompagnamento dei rifiuti, ecc.). L’eventuale ripetersi di tali eventi potrebbe avere riflessi sulla concorrenza e lealtà delle pratiche concorrenziali e, più in generale, sull’immagine del settore ambiente. Rischi connessi all’attuale congiuntura economica Il peggioramento delle condizioni macroeconomiche associato alla contrazione dei consumi e alla produzione industriale a livello mondiale hanno avuto come effetto, negli ultimi anni, il perdurare della difficoltà di accesso al credito e un’estrema volatilità dei mercati azionari e obbligazionari. Le difficoltà del sistema bancario e l’instabilità dei mercati finanziari hanno contribuito, unitamente ad altri fattori, al rallentamento della crescita economica nei mercati geografici in cui il Gruppo opera. Qualora questa fase di recessione economica si protraesse nel tempo in uno o più dei mercati in cui il Gruppo opera, potrebbe comportare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Rischi connessi all’interruzione dell’operatività degli impianti Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto a rischi di malfunzionamento e di imprevista interruzione del servizio in conseguenza di eventi non dipendenti dalla volontà delle società del Gruppo, quali incidenti, guasti o malfunzionamento di apparecchiature o sistemi di controllo, difetti di fabbricazione dei componenti degli impianti, calamità naturali, attentati e altri eventi straordinari similari. Il ripristino degli impianti a seguito di eventi di tale natura potrebbe causare un aumento dei costi, l’insorgenza di potenziali perdite, nonché la necessità di modificare il piano di investimenti. Inoltre, i malfunzionamenti o le interruzioni del servizio negli impianti potrebbero esporre il Gruppo al rischio di procedimenti legali, che in caso di esito negativo potrebbero determinare il sorgere di obblighi di risarcimento. Benché il Gruppo ritenga di essere dotato di idonee coperture assicurative per gli eventi sopra menzionati, le medesime potrebbero risultare insufficienti per far fronte a interruzioni dell’operatività degli impianti. Il verificarsi di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria. Pagina | 51 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Rischi connessi all’attività di gestione di poli di messa a dimora di rifiuti Il Gruppo si trova a gestire 10 giacimenti di messa a dimora di rifiuti, di cui 3 in fase di post gestione. Il prolungato periodo trentennale di gestione post-chiusura previsto dalla normativa potrebbe comportare ulteriori oneri a carico delle società, ad oggi non prevedibili, tali da influenzare negativamente i risultati. Si segnala che l’ammontare complessivo dei citati costi sono oggetto di stima giurata da parte di esperti indipendenti e accantonati anno per anno in apposita posta di bilancio, in base alla percentuale di riempimento delle discariche cui si riferiscono. Rischi connessi alla sicurezza dei luoghi di lavoro Il Gruppo dedica una particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro ponendo in essere tutte le misure di prevenzione imposte dalla normativa di riferimento. Al riguardo si segnala che il Gruppo ha stipulato polizze assicurative a copertura della responsabilità civile verso i terzi e verso i prestatori di lavoro. Alla luce della passata esperienza, si considera adeguata la copertura assicurativa in essere ed il relativo massimale. Si segnala, tuttavia, che talune attività del Gruppo si svolgono in ambienti pericolosi, quali i siti di smaltimento e gli impianti di selezione/trattamento dei rifiuti. In tali luoghi è quindi possibile che, nonostante l’adozione delle predette misure di sicurezza, si verifichino incidenti con conseguenze pregiudizievoli per la salute e la sicurezza delle persone che ivi prestano la loro attività lavorativa. In seguito al verificarsi di tali avvenimenti, potrebbero pertanto essere formulate richieste di risarcimento danni eventualmente anche di importo eccedente la relativa copertura assicurativa, le quali, se accolte, determinerebbero effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Gruppo Waste Italia e del Gruppo, eventualità che, alla data di approvazione del presente bilancio, non ha mai interessato il Gruppo. Rischi Finanziari Rischi di liquidità Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo Waste di far fronte ai propri impegni di pagamento, facendo ricorso all’autofinanziamento, al funding sui mercati bancari e finanziari ed alla liquidità disponibile. Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità, con l’obiettivo di mantenere, sulla base dei cash flow prospettici e degli stock di crediti/debiti commerciali esistenti, adeguate disponibilità finanziarie per far fronte agli impegni operativi e di investimento sia attesi e sia scaduti e rimodulati in piani di rientro con controparti operative di business, finanziarie ed erariali per un determinato periodo temporale, nonché alla ricerca di ulteriori linee bancarie autoliquidanti e di factoring a servizio del business e di un liquidity buffer sufficiente a far fronte ad impegni inattesi. In tale ottica, l’allungamento della duration media del debito di Gruppo avuta con l’emissione del Bond Waste rendeva concreto la mitigazione di tale rischio. L’anno 2015 è stato estremamente critico per il Gruppo Waste in quanto le attività sono state condizionate da alcuni ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate (poi risolte nella seconda parte dell’anno 2015). Tali ritardi hanno generato minori flussi di cassa ed una conseguente contrazione della liquidità disponibile in corso d’anno ulteriormente appesantiti dai diversi avvicendamenti ai vertici direzionali, i quali hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti all’interno del Piano Industriale del business ambiente approvato ad aprile 2015. Anche in forza di quanto fin qui espresso, al 31 dicembre 2015, il Gruppo Waste evidenziava un indebitamento finanziario netto consolidato di Euro 232 milioni (di cui Euro 200 milioni riferibili a Bond Waste ed Euro 15 milioni riferibili alla linea Revolving Credit Facility “RCF”), in aumento rispetto a Euro 211 milioni al 31 dicembre 2014 principalmente per effetto dell’integrale utilizzo della linea Revolving RCF da parte della controllata Waste Italia S.p.A. nonché di politiche di razionalizzazione del capitale circolante operativo netto. Tale indebitamento finanziario è corrispondente a 6 volte l’EBITDA alla data del 31 dicembre 2015 ed a 5,5 volte il patrimonio netto consolidato alla stessa data. Pagina | 52 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Tale indebitamento finanziario origina in particolare dall’emissione del Bond Waste avvenuto in data 15 novembre 2014 che ha permesso l’acquisizione del Gruppo Geotea e l’estinzione dei debiti bancari precedentemente contratti da quest’ultimi, da Waste Italia S.p.A. e sue controllate. Il free cash flow unlevered del 2015 non ha permesso la riduzione dell’indebitamento finanziario netto complessivo di Gruppo per le problematiche esogene ed endogene succitamente illustrate precedentemente. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2015 e dell’inizio del 2016, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale del business Ambiente. Waste Italia S.p.A. ha approvato il nuovo Piano Industriale Ambiente 2016 – 2020 in data 24 marzo 2016 che tiene in considerazione gli effetti avversi verificatisi nel corso 2015. Le risultanze del nuovo Piano Industriale e la conseguente generazione di cassa prospettica hanno determinato la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine sia per linea capitale che per linea interessi nonché per durata e per tale motivo nel corso dei primi mesi del 2016 ha avuto inizio un processo di rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste stesso al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano. Si segnala inoltre che nell’ambito delle negoziazioni volte alla ristrutturazione del Bond Waste, in linea con la normale prassi per tali operazioni, potrebbe essere richiesto uno standstill al pagamento dei coupon 2016 e della mandatory redemption durante il periodo di negoziazione e fino alla conclusione della stessa. Tali interventi risultano necessari in quanto il peso complessivo degli oneri finanziari e degli impegni di pagamento connessi all’indebitamento finanziario di Gruppo, all’interno del quale risulta preponderante l’impatto del Bond Waste, potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo. Il mantenimento del Bond Waste alle condizioni attuali potrebbe infatti i) sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento; (ii) limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; (iii) limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. La capacità del Gruppo di sostenere il proprio indebitamento finanziario dipende quindi dalla finalizzazione della rimodulazione / ristrutturazione del Bond Waste e, ad avvenuta sottoscrizione della stessa, dalle future prestazioni operative e finanziarie del Gruppo, a loro volta legate alla capacità di attuare con successo la propria strategia aziendale nonché ad altri fattori economici, finanziari, concorrenziali e normativi, al di fuori del controllo di Waste Italia S.p.A.. Il mancato e/o parziale conseguimento delle ipotesi di rimodulazione / ristrutturazione suddette e, ad avvenuti accordi, il mancato e/o parziale conseguimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale Ambiente, così come l’eventualità di dover adeguare lo stesso ad esigenze ulteriori ad oggi non previste e non prevedibili, potrebbero avere impatti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria di Waste Italia S.p.A. e del Gruppo Waste. Per un’analisi più dettagliata del rischio in ogetto e nello specifico ai connessi potenziali Event pf Default si rimanda a quanto riportato al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” nel quale è espresso il convincimento del Consiglio di Amministrazione circa l’atteso buon esito delle azioni poste in essere al fine di mitigare il rischio di liquidità che interessa il Gruppo. Rischi di tasso d’interesse L’esposizione del Gruppo al rischio di mercato per le variazioni del tasso di interesse storicamente riguarda principalmente l’assunzione di finanziamenti bancari a tasso variabile e, in misura inferiore, la sottoscrizione di contratti di leasing strumentali aventi canoni indicizzati a tasso variabile. A seguito dell’emissione obbligazionaria per Euro 200 milioni occorsa a fine 2014, tale rischio si è notevolmente ridotto in quanto il tasso d’interesse associato allo strumento finanziario è fisso ed invariabile, pari al 10,5%. Pagina | 53 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Sussiste un limitato rischio sulla variazione del tasso d’interesse in quanto la linea di finanziamento di tipo revolving (Revolving Credit Facility o RCF) fornita da BNP Paribas in connessione all’emissione obbligazionaria è caratterizzata da un tasso d’interesse in parte variabile. L’utilizzo della RCF può essere effettuato richiedendo tiraggi singoli (Loan) della durata di 1, 2, 3 oppure 6 mesi che possono essere a loro volta rifinanziati direttamente dalla RCF. In particolare a tale linea di finanziamento, che ha una capienza complessiva di Euro 15 milioni, è associato un tasso d’interesse composito e pari all’Euribor di durata pari a quella del Loan, alla data di erogazione del singolo Loan, maggiorato del 4%. Al 31 dicembre 2015 la linea di finanziamento RCF risultava ancora completamente utilizzata. Rischio valutario Le variazioni del tasso di cambio possono impattare il fair value di attività o passività del Gruppo. Il Gruppo al 31 dicembre 2015 risulta non esposto a tale rischio non presentando significative posizioni creditorie e debitorie in valuta. Rischi di credito Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo Waste Italia a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Alla data del 31 dicembre 2015, il Gruppo vanta crediti commerciali per Euro 57,3 milioni di cui Euro 4,1 milioni verso controllanti (2014: Euro 64,4 milioni di cui Euro 4,4 milioni verso controllanti). I crediti verso controllanti si riferiscono a Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per Euro 2,4 milioni nell’ambito degli effetti del consolidato fiscale, per Euro 0,3 milioni sono crediti per IVA di gruppo vantati da Waste Italia nei confronti di Waste Italia Holding S.p.A. e crediti verso la controllante indiretta, Gruppo Waste Italia, per Euro 1,1 milioni. L’esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante alle attività commerciali di vendita per servizi ambientali. Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata alla funzione Credit Management allocata centralmente, viene operata sistematicamente una valutazione del credit standing della clientela (tramite anche moderni software di esame del merito di credito dei potenziali clienti e delle loro ultime informative finanziarie). Più in generale le relazioni con i clienti si basano sui seguenti elementi: conoscenza diretta del cliente e delle sue necessità con sopralluogo sul sito di attività; studio gratuito sul servizio da attivare per ottimizzare i costi ambientali con il team di lavoro (area commerciale, logistica, impianti); presentazione di un progetto di massima; valutazione dei costi e delle possibili ottimizzazioni attraverso un confronto con i responsabili delle varie funzioni aziendali ed anche eventualmente con i partner coinvolti nella filiera di recupero e/o smaltimento dedicata al cliente; controllo diretto in tutte le fasi di espletamento dei servizi; continuo monitoraggio da parte della funzione logistica e impianti al fine di ricercare sinergie e sistemi innovativi di prelievo che consentano risparmi e controlli economico-ambientali; costante passaggio di informazioni tra le funzioni operative e quelle commerciali al fine di trasferire al cliente ogni tipo di comunicazione necessaria al corretto espletamento del servizio; aggiornamenti sulle variazioni normative in materia di rifiuti Nella gestione della fase di recupero del credito il Gruppo ricorre all’emissione di opportuni solleciti di pagamento, diffide legali, procedure di stop service e alla concessione, ove ritenuto necessario e opportuno, di estensioni temporali alle condizioni di credito, alla richiesta di garanzie e all’attuazione di azioni di recupero con avvio delle procedure legali anche tramite legali esterni. Dal primo trimestre del 2016 la funzione Credit Management è coadiuvata nella propria attività da una società di recupero crediti esterna. Pagina | 54 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento il Gruppo può procedere ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.lgs. 231/2002). Nello specifico il mercato di riferimento del Gruppo è rappresentato attualmente dalla gestione dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla raccolta da clienti privati, in prevalenza piccole e medie imprese industriali e presenta scaduti medi oltre i 120 giorni. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole che ha portato i giorni di scaduto medi di settore ad oltre 120 giorni, questo tipo di clientela presenta comunque un basso profilo di rischio, tenuto anche conto del significativo numero dei clienti (oltre nr. 3.000) e della bassa concentrazione del credito. Si tenga presente che parte dei clienti risultano essere anche fornitori e che dello scaduto riferibile a questa Filiera il 49% risulta essere parzialmente compensabile con debiti commerciali. Inoltre sono in essere attività di limitazione del rischio anche tramite operazioni di fattorizzazione del credito tramite istituti di factoring. In sintesi, il Gruppo, al netto dei fondi svalutazione iscritti al 31 dicembre 2015 (pari a Euro 3,4 milioni), non ritiene, sulla base dello stato dei crediti, delle informative e dei documenti contrattuali attuali e delle procedure ordinarie e legali in essere, nonché, in alcuni casi delle esposizioni debitorie esistenti verso le stesse controparti, di incorrere a potenziali perdite rilevanti, al netto dei fondi già stanziati, derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Vertenze giudiziarie e fiscali Il Gruppo monitora attentamente tali rischi attraverso uno struttura interna dedicata ed avvalendosi di consulenti esterni secondo specifiche tematiche legali. Si forniscono di seguito gli aggiornamenti occorsi nell’anno in merito alle principali cause che vedono coinvolto il Gruppo. Sentiti anche i pareri di propri legali interni ed esterni, ove ritenuto necessario sono stati stanziati fondi rischi Contenziosi civili 1. In data 7 gennaio 2014 è stato notificato a Faeco S.r.l. un atto di opposizione, presentato contro il Ministero di Giustizia, da parte dei precedenti curatori per la gestione di Faeco e di altre 4 aziende sequestrate a suo tempo da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. I curatori incaricati lamentano l’esigua liquidazione disposta in data 22 ottobre 2013 dal Tribunale di Brescia a fronte dell’attività da loro eseguita per la gestione delle imprese. Nell’atto notificato i curatori richiedono complessivi Euro 17.718 mila per tutte e cinque le aziende e senza indicazione di quale importo riguardi specificamente Faeco. Con distinte comparse di costituzione e risposta le società interessate si sono costituite in giudizio insistendo sul rigetto della richiesta formula dai curatori. Ad esito delle discussioni in udienza, il Giudice ha stabilito che gli acconti ad oggi corrisposti agli opponenti devono intendersi a copertura dell'intero periodo preso in considerazione dai decreti di liquidazione emessi in via provvisoria, accogliendo così una delle eccezioni formulate dai resistenti, e precisando che avverso detti decreti ogni opposizione deve considerarsi oggi tardiva. Avverso a tale ordinanza, nel mese di ottobre 2014, i curatori hanno fatto ricorso in Cassazione. La causa di merito è stata dapprima rinviata all’udienza del 14 maggio 2015 per l’esame degli elaborati peritali, a seguito della quale il CTU ha richiesto due proroghe dei termini al Giudice per il deposito della CTU. Nello specifico in data 30 ottobre il CTU ha richiesto ulteriore proroga dei termini per il deposito della bozza di CTU (e per esperire tentativo di conciliazione), a seguito della quale il giudice ha accordato una proroga di 60 gg. (a far data dal 31 ottobre 2015), con contestuale slittamento dei termini successivi per il deposito delle osservazioni dei ctp e dell’elaborato peritale. In data 17 marzo 2016 è stato esperito un tentativo di conciliazione non andato a buon fine. L’udienza è stata quindi rinviata dal 25 febbraio 2016 al 12 maggio 2016. Quanto al ricorso in Cassazione, in data 18 gennaio 2014 è stato notificato controricorso per conto di Faeco, successivamente anche depositato in Cassazione, unitamente al fascicolo di parte. Pagina | 55 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Si precisa che il rischio di soccombenza è coperto dalle garanzie contrattuali fornite nell’ambito dell’acquisto di Faeco da Feralpi Holding in quanto le contestazioni fanno riferimento ad attività svolte ante acquisizione da parte del Gruppo. 2. A seguito di una visita ispettiva del GSE condotta nel mese di febbraio 2013 presso l’impianto di Bedizzole, riguardante la legittimità del riconoscimento a Faeco S.r.l. per gli anni dal 2003 al 2011 della tariffa incentivante per l’impianto di sfruttamento energetico di biogas prodotto dall’invaso di Bedizzole in relazione alla data di entrata in esercizio dell’impianto di generazione, in data 22 settembre 2014 Faeco ha ricevuto una comunicazione con la quale la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico comunica che l’importo da assoggettare a recupero è pari ad Euro 2.035.882,09. Il legali del Gruppo hanno predisposto, di concerto con i legali di Feralpi Holding (società dalla quale il Gruppo ha acquistato Faeco), il ricorso principale (notificato in data 13/06/2014) e, in seguito, motivi aggiunti aventi ad oggetto una istanza sospensiva della intimazione di pagamento, la quale è stata accolta in data 5 dicembre 2014 dal Tar della Lombardia. Nel mese di maggio 2015 il TAR Lombardia ha emesso sentenza relativa al ricorso accogliendolo parzialmente il ricorso presentato successivamente all’istanza sospensiva succitata e disponendo la rideterminazione degli importi dovuti. In data 15 settembre 2015 è stato notificato a Faeco da parte dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico e della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico un ricorso in appello innanzi il Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lombardia. Faeco si è costituita in giudizio con atto di costituzione ed appello incidentale con cui ha richiesto: in via principale, respingere il ricorso in appello proposto dalla Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema idrico e dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, perché improcedibile, inammissibile e, comunque, infondato; in via subordinata, accogliere il proprio appello incidentale, e per l'effetto, in riforma della sentenza appellata, accogliere il ricorso introduttivo ed il ricorso per motivi aggiunti proposti nel giudizio di prime cure da Faeco ed annullare gli atti con gli stessi impugnati, perché illegittimi. La contestazione si riferisce al periodo antecedente l’acquisizione da parte del già Gruppo Kinexia della società (successivamente ceduta a Waste Italia a fine novembre 2014), pertanto riconducibile nell’alveo degli impegni di indennizzo contrattualmente assunti dal venditore Feralpi Holding S.p.A. ai sensi del contratto di acquisizione del 21 dicembre 2012. Contenziosi fiscali Processo verbale di constatazione del 26 novembre 2013 In data 26 novembre 2013 l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano, all’esito di una verifica fiscale riguardante i periodi d’imposta 2010 e 2011, ha notificato ad Ecoadda S.r.l. un processo verbale di constatazione (“PVC”), contenente alcuni rilievi ai fini dell’Imposta sul reddito delle società (IRES), Imposta Regionale sulle produttive (IRAP) e dell’Imposta sul valore aggiunto (IVA). Sulla base delle motivazioni espresse nelle memorie al PVC e summenzionate, sentito anche il parere del proprio consulente fiscale e tributario, il management della controllata ritiene che il rischio di soccombenza in giudizio qualifichi la passività potenziale come possibile. Nel mese di febbraio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’archiviazione del PV per il solo anno 2010. Politica Ambientale Waste Italia S.p.A. ha nella sua mission il rispetto e la tutela dell’ambiente: opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e dei servizi in un’ottica di sviluppo sostenibile, avendo come obiettivi la crescita economica, l’eco-efficienza e il progresso sociale. La mission di Waste Italia S.p.A. esprime l’obiettivo di ricercare un sempre più elevato livello di performance nel perseguire una politica di innovazione e di crescita economica, rispettando l’ecosistema, attraverso l’utilizzo attento delle risorse naturali. Pagina | 56 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione In questa prospettiva, la Direzione ha definito e portato avanti obiettivi aziendali chiari e congruenti con le strategie di business fissate e con le opportunità del mercato, sulla base dei quali essa: conferma il proprio impegno a migliorare la soddisfazione dei Clienti, assicurando che le loro esigenze e aspettative siano individuate e convertite in requisiti da ottemperare durante il processo produttivo; conferma il proprio impegno dal punto di vista socio-ambientale, inserendosi in un contesto di sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e di riduzione dell’effetto serra e garantendo una maggiore sicurezza dal punto di vista ambientale; si impegna a garantire prodotti e servizi di qualità costanti nel tempo, anche grazie al continuo monitoraggio e aggiornamento delle modalità operative adottate, mantenendo sempre attivo ed efficace il Sistema Qualità in conformità alla norma di riferimento; è attiva nel ricercare soluzioni gestionali, adeguate alle nuove normative e alla crescente attenzione globale alle problematiche ambientali, secondo criteri di funzionalità e collaborazione con gli Enti coinvolti, anche promuovendo la sensibilizzazione del proprio personale con momenti di riunione e di aggiornamento specialistico; si propone di ricercare e sperimentare soluzioni e tecnologie innovative, per il miglioramento degli standard di gestione degli impianti di recupero energetico da biogas e biomasse. La Direzione si impegna per l’attuazione di questi principi e per la loro diffusione, facendone un documento di riferimento per la conduzione dell’Azienda, mettendo inoltre a disposizione le risorse umane e i materiali necessari per il raggiungimento degli obiettivi fissati, e chiedendo a tutti i dipendenti ampia collaborazione per l’attuazione del Programma stesso. Ogni attività è pianificata e attuata in condizioni controllate, al fine di garantire: l’idoneità del personale, dei mezzi adibiti al servizio e degli impianti di trattamento e riutilizzo; la conformità alle norme di riferimento per le attività di gestione impianto; il rispetto delle modalità e dei tempi stabiliti per lo svolgimento del servizio. Dal 2002 il Gruppo ha adottato un sistema integrato di gestione qualità e ambiente secondo gli standard internazionali ISO 9001 e ISO 14001 e nel settembre dello stesso anno ha ottenuto la certificazione di sistema da parte dell’Ente di certificazione ANCIS. Nel Gruppo Waste Italia, per la gestione della Qualità e dell’Ambiente, il campo di applicazione certificato è relativo a pianificazione e gestione dei servizi di: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi selezione, triturazione e valorizzazione rifiuti speciali non pericolosi; smaltimento rifiuti non pericolosi in giacimenti controllati; intermediazione dei servizi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali; promozione commerciale, noleggio e manutenzione bagni chimici mobili; progettazione e costruzione di impianti di trattamento rifiuti. Waste Italia possiede anche l’Attestazione di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici n. 21964/10/00 rilasciata da CQOP SOA SPA per le seguenti categorie e classifiche di qualificazione: OG12 “opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale” - class. II; OS14 “impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti” - class. II. Waste Italia grazie all’Attestazione SOA può partecipare a gare a evidenza pubblica dove vengono richieste le categorie possedute. Faeco ha adottato e mantiene un sistema di gestione certificato per la Qualità UNI EN ISO 9001, per l’Ambiente UNI EN ISO 14001 ed è inserita nell’elenco nazionale delle organizzazioni registrate EMAS (Regolamento Comunitario CE n°1221/2009). La controllata gestisce una discarica per rifiuti speciali Pagina | 57 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione pericolosi e non pericolosi non tossico-nocivi, originariamente concepita per lo smaltimento dei residui provenienti dalla frantumazione di rifiuti contenenti metalli (‘fluff’). Quanto alle società del Gruppo Geotea, acquisito a fine dello scorso esercizio, Ecosavona S.r.l. affronta e gestisce le problematiche ambientali e di sicurezza in una logica di sistema integrato. Ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza ai sensi delle rispettive norme UNI-EN ISO 9001, UNI-EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001 per le attività di gestione degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, di gestione del biogas e di produzione di energia elettrica. Dal 14 ottobre 2003 la società ha ottenuto, da parte del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit - Sezione Emas Italia, il riconoscimento Europeo EMAS ai sensi del Regolamento CE n. 761/2001. Nel corso del 2010, inoltre, Ecosavona S.r.l. ha ottenuto l’aggiornamento della registrazione EMAS ai sensi del nuovo Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III). A giugno 2013 Ecosavona S.r.l. ha ottenuto da parte dell’ente accreditato RINA SERVICES S.p.A. la convalida del Compendio 2013 alla Dichiarazione Ambientale per il triennio 2012-2015. Dal mese di febbraio 2015 la società ha ottenuto il rinnovo della registrazione EMAS ai sensi del nuovo Regolamento 1221/2009 (denominato anche EMAS III) per il triennio 2015-2018. Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue: sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la verifica per il rinnovo della certificazione; sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della certificazione; sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica per il rinnovo della certificazione. Quanto a Bossarino S.r.l., la società mantiene attivo un sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l’Ambiente conforme alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e allo standard BS OHSAS 18001. Nel corso del 2013, il Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza valido per tutte le società operative del gruppo Geotea è stato ulteriormente consolidato e per la prima volta è stato sottoposto, da parte dell’ente di certificazione RINA Services, al primo audit di certificazione e verifica integrato. In questa occasione è stato possibile allineare lo stato di certificazione di tutte le aziende operative facenti parte del gruppo grazie al superamento con successo della prima verifica per la certificazione dello standard BS OHSAS 18001 anche per Bossarino S.r.l. Le attività svolte nell’anno 2015 per i diversi aspetti si possono riassumere come segue: sistema di gestione della qualità: è stata effettuata la visita di mantenimento; sistema di gestione per l’ambiente: l’auditor ha effettuato la verifica per il mantenimento della certificazione; sistema di gestione per la sicurezza: l’auditor ha effettuato la verifica di mantenimento della certificazione; registrazione EMAS: Bossarino S.r.l. ha ottenuto la convalida del Compendio alla propria Dichiarazione Ambientale 2014-2017 (iscrizione n° IT-000356 per Bossarino S.r.l.). Nel corso dell’anno 2015 il Gruppo si è impegnato, in continuità con gli anni precedenti, sul fronte del risparmio energetico in particolare attraverso l’impostazione di un progetto al fine di ridurre l’impatto energetico di tutti i corpi illuminanti presenti sugli impianti di trattamento. Nella prima fase di tale progetto è stato realizzato un intervento pilota presso il sito di proprietà localizzato nel comune di Cermenate, ove, a seguito della diagnosi energetica, si sono individuati i principali consumi energetici e tra le azioni di intervento possibili, si è scelto di sostituire i punti luce esterni al capannone. Pagina | 58 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione STATO PRIMA DELL INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO Descrizione Reparto Numero Apparecchi/ Punti Potenza Unitaria Lampade Luce (W) Philips 7 460 Esterno capannone Potenza Totale H/anno Consumi (kWh/anno) (kW) 3.22 4.700 15.134 La soluzione tecnologica valutata nello studio ha previsto la sostituzione integrale degli apparecchi esistenti con nuovi, dotati di tecnologia LED ad alta efficienza, mantenendo le stesse altezze e interassi dell’impianto esistente. STATO DOPO L INTEVENTO DI EFFICIENTAMENTO Descrizione Reparto Numero Apparecchi/ Punti Potenza Unitaria Lampade Luce (W) Ideallux 7 156 Esterno capannone Potenza Totale H/anno Consumi (kWh/anno) (kW) 1,092 4.700 5.132 I dati di progetto applicati all’algoritmo di calcolo dei livelli di risparmio hanno identificano i seguenti risultati: Consumo energia elettrica annuale ANTE intervento (kWh) 15.134 Consumo energia elettrica annuale POST intervento (Kwh) 5.132 Risparmio energetico (kWh) 10.002 Risparmio energetico in % 66 Un altro importante intervento portato avanti dal Gruppo al fine di mitigare l’impatto ambientale, iniziato in precedenza ma continuato nel corso del 2015, è stato il graduale svecchiamento del parco mezzi, attraverso la sostituzione dei veicoli meno efficienti. La tabella sottostante mostra l’evoluzione dal 2009 ad oggi del parco macchine del Gruppo: Scarrabili Front – End Loader Età media Costo medio di manutenzione Veicoli con costo di manutenzione > 25.000 €/anno Veicoli EURO 0 Veicoli EURO 1 Veicoli EURO 2 Veicoli EURO 3 2015 26 12 8.6 2014 27 14 8.2 2013 27 14 7.2 2012 28 14 7.5 2011 28 12 8 2010 30 14 8 €/anno 11.177 9.230 9.600 9.640 9.400 9.600 10.500 12.000 n° n° anni 2009 34 15 8 2008 28 15 9 n° 0 0 0 1 0 0 0 1 n° n° n° n° 0 3 7 3 0 4 8 3 0 4 8 3 2 5 9 3 2 5 9 3 2 9 11 3 2 14 14 3 4 15 12 2 Pagina | 59 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Veicoli EURO 4 Veicoli EURO 5 n° n° 0 25 0 26 0 26 0 23 0 21 0 19 0 16 0 10 Eventi occorsi dopo la chiusura dell’esercizio Nomina di advisors finanziari per assistenza nella revisione strategica della struttura patrimoniale della società In data 9 febbraio 2016, Waste Italia ha iniziato una analisi volta alla revisione strategica della propria struttura patrimoniale a seguito dell’esame dei prospetti economico-finanziari preliminari dell’anno 2015 e delle previsioni di budget 2016. L’attività di revisione si è resa a maggior ragione necessaria a seguito di alcuni cambiamenti nelle funzioni apicali avvenuti nella e alla luce degli imminenti impegni finanziari derivanti dall’High Yield Bond di Euro 200 milioni emesso dalla società (“Bond Waste”)2. Per facilitare questo processo, Waste Italia ha conferito mandato alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisor finanziari per l’espletamento di detta attività. Nel percorso di analisi, in data 24 marzo 2016, il consiglio di amministrazione della Società ha approvato le linee guida e il nuovo Piano Industriale 2016-2020, in base alle quali emerge la non sostenibilità di medio lungo termine del debito finanziario esistente e conseguentemente del Bond Waste. Lo sviluppo del Piano prevede il rafforzamento della propria posizione di mercato, e il potenziamento dei servizi di selezione e trattamento attraverso investimenti target continuando a perseguire lo sviluppo di nuove autorizzazioni relative a siti di smaltimento per garantire una base solida anche nel medio lungo termine per quanto concerne le attività di messa a dimora di rifiuti. Il Piano prevede nello specifico, un focus sull’ampliamento delle attività connesse al trattamento e selezione (Progetto Wastend). Quanto sopra esposto permetterà la generazione di adeguati e stabili futuri flussi di cassa unlevered ma non garantisce, come sopra enunciato, la completa sostenibilità nel medio lungo termine dei debiti finanziari esistenti. Alla luce di quanto sopra esposto, e a seguito dell’attività di analisi della struttura patrimoniale e delle prospettive di business svolte nelle scorse settimane in collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co, il Consiglio di Amministrazione di Waste Italia ha confermato il mandato agli advisors finanziari nonché di dare mandato a Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come advisors legali per vagliare le migliori ipotesi di rimodulazione del debito finanziario da presentare al più presto al tavolo delle trattative con i Bondholders, in riferimento anche al coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e alla mandatory redemption, dovuti a metà maggio 2016. Nel corso del mese di maggio 2016 la capogruppo Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le lettere di incarico agli advisor designati dal comitato dei Bondholders, ed in particolare a Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario, i cui costi saranno a carico di Waste Italia stessa, al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione. Evoluzione prevedibile della gestione Come ampiamente esposto nel corso del Bilancio, durante il primo trimestre del corrente esercizio l’attività di Waste Italia S.p.A e sue controllate, è stata inizialmente focalizzata all‘analisi della propria struttura patrimoniale e delle prospettive di business condotta in collaborazione con Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co. I risultati di detta analisi hanno evidenziato la non sostenibilità nel medio lungo termine della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Pertanto il consiglio di amministrazione della Società ha proceduto a confermare l’incarico inizialmente affidato a Leonardo e Houlihan Lokey, ampliandone il mandato con l’intento di vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione per linea capitale e linea interessi nonché per durata del Bond Waste. Le ipotesi di ristrutturazione non possono prescindere dalle scadenze del coupon semestrale di Euro 10,5 milioni e della mandatory redemption di Euro 5 milioni, dovuti nel mese di maggio 2016, nonché e di converso, da risvolti legali che hanno portato la controllata ad affiancare a Leonardo e 2 Bond Waste: emesso in data 15 novembre 2014 emesso dalla controllata Waste Italia S.p.A. di Euro 200 milioni, scadenza 15 novembre 2019 e tasso annuale di interesse 10,5% con coupon semestrale 20 maggio/20 novembre Pagina | 60 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Houlihan Lokey gli advisor Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra al fine di analizzare i risvolti contrattuali e legali delle possibili manovre di ristrutturazione attualmente in fase di valutazione. Come già illustrato nel paragrafo sulla continuità aziendale è quindi iniziato un percorso di discussione con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste e nel frattempo, nelle more di tali discussioni, in data 16 maggio 2016, Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze finanziarie del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione. Il consiglio di amministrazione ritiene di poter finalizzare il predetto piano nel corso del secondo semestre 2016. Inoltre, nel corso dei primi mesi dell’anno sono proseguite le attività propedeutiche all’annunciato processo di aggregazione con il Gruppo Biancamano con obiettivo di finalizzare l’accordo entro fine anno 2016. L’attenzione ad un profittevole utilizzo degli spazi in discarica, così come delle attività di raccolta e trattamento, proseguirà anche nel corso del 2016, con l’obiettivo di razionalizzare ognuno degli anelli che compongono la catena della gestione integrata dei rifiuti. Da questo punto di vista la controllata Waste Italia S.p.A: ha già avviato alcuni progetti volti ad aumentare l’efficienza, e quindi la redditività, di ognuna delle attività gestite. Per quanto concerne la gestione della raccolta è stato avviato un progetto dedicato all’istituzione di due c.d. “control tower” regionali (una per il Piemonte e una per la Lombardia) che gestiranno in maniera accentrata la logistica legata ai percorsi dei mezzi di raccolta con l’obiettivo di accorciare i tragitti dei mezzi e farli viaggiare il più possibile a pieno carico. Per quanto concerne il trattamento, a seguito di un’analisi di redditività svolta nel corso del 2015 sono stati identificati i quattro centri meno performanti per i quali è stata decretata la cessazione delle attività a favore dei centri maggiormente remunerativi per i quali sono invece stati preventivati investimenti tecnici volti all’incremento dell’automazione del processo di selezione, e quindi della redditività. Per poter garantire la continuità dell’attività di smaltimento, infine, la Società è fortemente impegnata nel perseguimento di nuove autorizzazioni, sia in ampliamento dei siti attualmente in esercizio sia per l’ottenimento di nuovi titoli autorizzativi, le quali permetteranno, una volta ottenute, di potenziare ulteriormente l’attività di conferimento in discarica. In parallelo a tali sviluppi, ed in considerazione della crescente importanza che l’attività di selezione e trattamento sta acquisendo all’interno del ciclo integrato dei rifiuti sia da un punto di vista ambientale che di preservazione degli spazi residui presso i siti di stoccaggio, Waste Italia S.p.A. sta perseguendo l’ottenimento dell’autorizzazione per il primo progetto integrato dedicato al recupero spinto di rifiuti, sia urbani che speciali, in un’ottica tendente al c.d. “zero waste” denominato Progetto Wastend. Per rendere concreti i percorsi sopra enunciati, la Società ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale del business ambiente, approvandolo in sede consiliare in data 24 marzo 2016. Tale piano prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 20152017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Le risultanze del nuovo Piano Industriale 2016-2020 e la generazione di cassa connessa determinano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano. Pagina | 61 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del presupposto della continuità aziendale e la necessità per le società del Gruppo di ricorrere alle procedure previste dalla normativa vigente per la gestione delle crisi aziendali. Pagina | 62 Waste Italia S.p.A. – Relazione sulla Gestione Proposta di destinazione del risultato d’esercizio della capogruppo WASTE ITALIA S.p.A. Egregi Consiglieri, Alla luce di quanto riportato all’interno della presente informativa Vi invitiamo pertanto a deliberare l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e di voler riportare a nuovo la perdita realizzata pari a Euro 40.063.296,10. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Marco Fiorentino Pagina | 63 Pagina | 64 Waste Italia S.p.A. Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2015 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Prospetti contabili consolidati STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 31/12/2015 31/12/2014 - - Variazione ATTIVO A) B) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI I) II) III) Immobilizzazioni immateriali 1) Costi di impianto e ampliamento 2) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e opere di ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre immobilizzazioni BI Totale Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e Fabbricati 2) Impianti e Macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti BII Totale Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in: b) imprese collegate d) altre imprese 2) Crediti: b) verso imprese collegate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo c) verso imprese controllanti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo d) verso altri - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo BIII Totale Immobilizzazioni finanziarie B) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI C) 0 130.942 1.101 47.853 30.917.554 206.063.460 746.171 14.371.314 252.278.395 88.544 2.201 115.620 32.761.235 218.371.194 276.539 11.308.450 262.923.783 42.398 (1.100) (67.767) (1.843.681) (12.307.734) 469.632 3.062.864 (10.645.388) 7.250.955 17.668.735 392.795 21.077.514 14.478.229 60.868.228 7.521.229 18.677.187 417.301 25.558.999 18.954.222 71.128.938 (270.274) (1.008.452) (24.506) (4.481.485) (4.475.993) (9.990.436) 7.342.611 11.200 2.018.122 1.200 5.324.489 10.000 0 0 0 0 0 0 887.715 0 1.635.828 751.388 (748.113) (751.388) 7.432.407 14.549.186 30.223.118 13.392.948 4.161.885 21.961.371 (5.960.541) 10.387.301 8.261.747 343.369.741 356.014.092 (12.374.077) 182.257 0 2.898.818 1.254.732 103.116 4.438.923 102.000 0 2.206.881 1.329.541 255.611 3.894.033 80.257 0 691.937 (74.809) (152.495) 544.890 51.079.745 0 59.802.988 0 (8.723.243) 0 ATTIVO CIRCOLANTE I) Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3) lavori in corso di ordinazione 4) prodotti finiti e merci 5) acconti Totale rimanenze II) Crediti 1) verso clienti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 3) verso imprese collegate Pagina | 66 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 2.155.527 0 0 0 2.155.527 0 4.057.821 0 4.437.104 0 (379.283) 0 983.274 0 1.204.183 0 (220.909) 0 634.095 2.498.948 0 4.216.410 634.095 (1.717.462) 6.720.087 0 4.475.109 0 2.244.978 0 5.928.292 0 74.057.789 14.878.553 0 89.014.347 (8.950.261) 0 (14.956.558) - - - 4) Altre partecipazioni 6) Altri titoli 39.074 39.074 0 Totale attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 39.074 39.074 0 2.597.398 8.758.376 (6.160.978) 16.867 2.614.265 19.271 8.777.647 (2.404) (6.163.382) C) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 81.150.051 101.725.100 (20.575.049) D) RATEI E RISCONTI ATTIVI 16.343.606 11.966.468 19.817.471 15.048.868 (3.473.865) (3.082.400) TOTALE ATTIVO (A+B+C+D) 440.863.398 477.556.663 (36.693.265) 31/12/2015 31/12/2014 Variazione - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4) verso controllanti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4-bis) Crediti Tributari - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4-ter) Imposte anticipate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 5-a) verso correlate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 5-b) verso altri debitori - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo Totale crediti III) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 2) Partecipazioni in imprese collegate IV) Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 2) Assegni 3) Denaro e valori di cassa Totale disponibilità liquide (IV) STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO 1) Capitale Sociale 2) Riserva da sovrapprezzo delle azioni 3) Riserva legale 7) Altre riserve Altre riserve Riserva da consolidamento 8) Utile/Perdita esercizi precedenti 9) Utile/Perdita di periodo Patrimonio Netto di GRUPPO Patrimonio Netto attribuibile ai soci di minoranza A) TOTALE PATRIMONIO NETTO B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 1) Fondo trattamento quiescenza e obblighi simili 10.309.280 0 589.378 10.309.280 0 589.378 0 0 0 95.339.278 (3.637.315) (21.712.390) (38.752.549) 95.339.278 (3.829.151) 0 (21.712.390) 0 191.836 (21.712.390) (17.040.159) 42.135.682 80.696.395 (38.560.713) 2.981.598 3.028.588 (46.990) 45.117.280 83.724.983 (38.607.703) - - - Pagina | 67 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 2) Fondo imposte, anche differite 3) Altri B) TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI C) TOTALE TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO D) 11.098.041 59.119.209 14.232.856 62.851.179 (3.134.815) (3.731.970) 70.217.250 77.084.035 (6.866.785) 2.330.856 2.214.274 116.582 0 200.000.000 0 200.000.000 0 0 1.036.573 11.112.366 108.925 23.000.000 927.648 (11.887.634) 18.691.620 0 2.926.469 0 15.765.151 0 3.643.542 1.238.318 1.553.960 2.291.998 2.089.582 (1.053.680) 653.000 0 63.000 0 590.000 0 54.317.495 0 55.469.113 0 (1.151.618) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.052.497 0 2.858.172 0 (805.675) 0 9.738.021 2.194.228 8.780.353 0 947.678 2.194.228 1.430.614 0 460.420 0 970.194 0 807.490 0 3.978.258 0 (3.170.768) 0 13.442.467 0 10.530.730 0 2.911.737 0 320.349.451 312.021.398 8.328.053 2.848.561 2.511.973 336.588 440.863.398 477.556.663 (36.693.265) DEBITI 1) Obbligazioni ordinarie - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 3) Debiti verso Soci per Finanziamenti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4) Debiti verso banche - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 5) Debiti verso altri finanziatori - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 6) Acconti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 7) Debiti verso fornitori - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 9) Debiti verso imprese controllate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 10) Debiti verso imprese collegate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 11) Debiti verso controllanti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 12) Debiti tributari - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 14 a) Altri debiti - verso correlate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 14 b) Altri debiti - verso altri creditori - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo D) TOTALE DEBITI E) RATEI E RISCONTI PASSIVI TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E) Pagina | 68 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 CONTI D'ORDINE 31/12/2015 31/12/2014 Variazione O.C)RISCHI ASSUNTI DALL'IMPRESA a) Fidejussioni - fidejussioni indirette 101.780.111 109.777.642 (7.997.532) 922.500 952.500 (30.000) 102.702.611 110.730.142 (8.027.532) O.C.) TOTALE IMPEGNI ASSUNTI DALL'IMPRESA 225.500 0 225.500 O.C.) TOTALE BENI DI TERZI PRESSO L'IMPRESA 2.664.778 0 2.664.778 105.592.889 110.730.142 (5.137.254) e) Altri Rischi - Altri Rischi O.C.) TOTALE RISCHI ASSUNTI DALL'IMPRESA TOTALE CONTI D'ORDINE Pagina | 69 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 1/01/2015 - 31/12/2015 1/01/2014 - 31/12/2014 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1a) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti e semilav. 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi A) TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 97.450.973 0 691.937 3.564.126 18.615.008 120.322.044 67.481.567 0 (846.577) 0 11.364.540 77.999.530 4.408.378 50.577.288 6.017.152 14.614.206 5.018.853 35.709.082 3.161.126 9.630.654 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazione dei crediti compr. all'attivo c. e disp. liquide 11) variazioni delle rimanenze di mat. prime, suss. e merci 12) accantonamenti per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione B) TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) C) Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni di imprese controllate di imprese collegate di imprese controllanti b) da titoli iscritti nelle immobiliz. che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi di imprese controllate di imprese collegate di imprese controllanti da altre società 17) Interessi e altri oneri finanziari 17-bis) Utili e (perdite) su cambi C) TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) TOTALE DELLE RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi da plusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n° 5 21) Oneri da minusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n° 14 E) TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI RISULTATO ANTE IMPOSTE (A-B+C+D+E) 23) Imposte reddito dell'eserc. corrente, differite ed antic. UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO CONSOLIDATO UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO DI TERZI UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO DEL GRUPPO 10.027.186 3.047.576 657.673 0 881.771 6.137.851 1.905.319 430.835 0 1.156.649 35.646.600 19.276.805 12.859.564 2.563.680 946.551 23.455.919 15.597.031 6.230.783 378.105 1.250.000 (13.108) 3.627.699 0 16.262.987 131.141.202 31.000 0 5.238.976 82.245.610 (10.819.158) (4.246.080) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 43.730 0 0 230.583 669.438 26.439.443 616 (25.540.038) 0 0 173.155 424.950 7.724.406 0 (7.082.571) 13.237 381.100 0 1.179.851 1.852 (798.751) 0 0 13.035.130 0 (13.035.130) (37.144.710) (24.361.929) 454.673 (2.600.098) (37.599.383) (21.761.831) (1.153.166) 49.442 (38.752.549) (21.712.389) Pagina | 70 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Nota Integrativa al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Premessa Il Bilancio Consolidato del Gruppo Waste Italia relativo all’esercizio 2015 è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, ed è stato redatto in osservanza del D.lgs. n. 127 del 9 aprile 1991 e successive modificazioni. Il bilancio è stato redatto osservando le disposizioni normative di cui agli art. 2423 e seguenti del Codice Civile, opportunamente integrate dalle raccomandazioni contenute nei principi contabili nazionali emanati dall’Organismo Italiano di contabilità (OIC). Il Bilancio Consolidato del Gruppo Waste Italia al 31 dicembre 2015 è stato predisposto utilizzando i bilanci di Waste Italia S.p.A., società capogruppo, e delle società nelle quali la stessa Waste Italia S.p.A. detiene direttamente o indirettamente, il controllo. Ai fini della redazione del Bilancio Consolidato, sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2015 opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformare le eventuali contabilizzazioni iscritte negli stessi, al fine del rispetto delle norme di consolidamento, ovvero per unificarli ai principi contabili omogenei di Gruppo, in linea con quelli dettati dal Decreto Legislativo del 9 aprile 1991, n. 127 e successive modificazioni. Ai prospetti di Bilancio – Stato Patrimoniale e Conto Economico – segue il quadro di raccordo, inserito nella sezione dedicata al patrimonio netto, tra il Patrimonio Netto ed il risultato d’esercizio di Waste Italia S.p.A. ed i corrispondenti valori consolidati di pertinenza del Gruppo. Gli importi della presente nota integrativa sono espressi in unità di euro salvo sia diversamente specificato. La predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2015 non ha comportato la necessità di ricorrere a deroghe per casi eccezionali, come previsto dall’art. 29, 5° comma del D.lgs. 127/1991. Area di consolidamento L’area di consolidamento include le seguenti società consolidate con il metodo integrale: Denominazione Stato Capitale Sociale % Possesso Waste Italia S.p.A. Italia 10.309.280 Controllante S.M.C. Smaltimenti Controllati S.p.A. Italia 364.000 100 % Ecoadda S.r.l. Italia 98.800 76 % Waste To Water S.r.l. Italia 10.000 100 % Verde Imagna S.r.l. Italia 10.000 100 % Km Verde S.r.l. Italia 100.000 100 % Faeco S.r.l. Italia 1.550.000 100 % Geotea S.p.A. * Italia 5.467.366 100 % Bossarino S.r.l. * Italia 41.600 100 % Ecosavona S.r.l. Italia 46.800 70 % * fuse in Waste Italia S.p.A. con efficacia dal 1 gennaio 2016 Le seguenti società vengono invece consolidate al patrimonio netto in quanto soggetta a influenza notevole Pagina | 71 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Denominazione Seta S.p.A. Stato Italia Capitale Sociale 12.378.237 % Possesso 49 % Metodologie di consolidamento Le metodologie di consolidamento adottate secondo gli articoli 31, 32 e 33 del D.lgs. n. 127 del 9 aprile 1991 e successive modificazioni, sono le seguenti: Il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro i relativi patrimoni netti a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle società partecipate. Le differenze originate da tali eliminazioni sono attribuite alle attività e passività delle società consolidate fino a concorrenza dei relativi valori correnti e la parte restante è iscritta ove ne ricorrano i presupposti nell’attivo dello stato patrimoniale come “Differenza di Consolidamento” (ricompresa nella voce avviamento) e viene ammortizzata sulla base della durata della presunta utilità economica; la differenza negativa confluisce nella voce di patrimonio netto “riserve da consolidamento”. L’eliminazione delle partecipazioni è stata operata sulla base dei valori contabili riferiti alla data in cui l’impresa è inclusa per la prima volta nel consolidamento, I beni in leasing sono contabilizzati secondo il metodo finanziario come previsto dall’OIC n. 17; Le partite di debito e credito, le poste di costi e ricavi, nonché gli utili e le perdite (queste ultime solo se non sono rappresentative di perdite durevoli di valore), di importo rilevante, riferiti ad operazioni intercorse tra le Società del Gruppo, sono stati eliminati; qualora la società che ha conseguito utili o perdite interne al Gruppo hanno stanziato imposte, l’effetto economico di dette imposte viene differito al momento del realizzo dell’operazione con terzi esterni al Gruppo; Le quote del patrimonio netto e del risultato d’esercizio delle controllate consolidate, di competenza di terzi, sono state esposte in apposite voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico; I dividendi da partecipazioni consolidate che sono contabilizzati come proventi da partecipazione nei relativi Conti Economici d’esercizio delle imprese consolidate sono stornati e, qualora riguardino utili precedenti l’acquisto della partecipazione, sono portati in diminuzione del costo della partecipazione. Valutazioni sulla continuità aziendale L’emissione del Bond Waste e la connessa acquisizione del Gruppo Geotea (titolare di due discariche operative in Liguria), nonché della società Faeco S.r.l. (titolare di una discarica in Lombardia) e di impianti di biogas da discarica per una potenza installata complessiva di circa 6MWe dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A., avvenute nell’ultimo trimestre 2014 ha significativamente modificato il profilo della Società riposizionandolo per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive in una nuova dimensione. Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015, confermava la vision ambiente della Società e delle sue controllate con obiettivi a fine Piano, a livello di ricavi, di Euro 152 milioni, di EBITDA di Euro 66 milioni e un leverage ratio di 3,3x. Gli obiettivi 2015 comunicati al mercato in pari data vedevano un fatturato di Euro 151 milioni un EBITDA di Euro 55 milioni e un leverage ratio 4,26x. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di riferimento. Al fine di rafforzare il business ambientale, la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ha sottoscritto in data 5 agosto 2015 un accordo con Biancamano il cui perfezionamento dell’accordo avrà dei positivi riflessi sulla Società. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi quotati si inseriva nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande gruppo italiano quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione Pagina | 72 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto Wastend della Società va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore. I risultati del Gruppo Waste per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative a seguito di fattori interni ed esterni al Gruppo stesso. In dettaglio, l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per la Società. I risultati di tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il perdurare di alcune problematiche giudiziarie - che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una discarica - i ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate nonché i diversi avvicendamenti ai vertici direzionali. I descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la Società su alcune decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 2015-2017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività, e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi gestiti. L’inasprirsi del contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale riduzione dei prezzi, fattore che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo. Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 di Gruppo, precedentemente comunicati al mercato di Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento delle tempistiche rispetto alle iniziali stime di intervento sono state risolte nel corso del secondo semestre del 2015, ma, malgrado l’accelerazione delle attività del Gruppo per recuperare il terreno perduto nella prima parte dell’anno (come l’incremento dei conferimenti in discarica e l’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni), la controllata non è riuscita comunque a raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato e rivisto a settembre 2015. L’EBITDA a consuntivo 2015 si è attestato ad un valore di circa Euro 38 milioni, mentre il fatturato ha fatto segnare un valore di Euro 119 milioni da confrontarsi con un EBITDA e fatturato originari rispettivamente di Euro 55 milioni e di Euro 151 milioni. L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Waste si attesta al 31 dicembre 2015 a circa Euro 232 milioni, quest’ultimo caratterizzato principalmente dal Bond Waste e della linea RCF, alla data di riferimento interamente utilizzata, di Euro 15 milioni. Anche in considerazione delle perfomance realizzate nel corso del 2015, del perdurare delle problematiche giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale. Le linee guida del nuovo Piano Industriale 2016-2020 della Waste Italia S.p.A. approvato in data 24 marzo 2016 prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 2015-2017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Il Gruppo ha inoltre intrapreso tutte le azioni legali possibili volte alla ripresa della piena operatività dei siti compresa la reiterata richiesta di dissequestro totale per il sito di smaltimento di Cavenago d’Adda, che solo in data 21 aprile 2016 è stata accolta. Le risultanze del nuovo Piano 2016-2020, la generazione di cassa connessa, nonché le difficoltà attuali di accesso al credito per via dell’elevato leverage, determinano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del Pagina | 73 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal nuovo Piano. Nel vecchio Piano Industriale 2015-2017 la capacità autonoma di rimborso degli obblighi di pagamento discendenti dal Bond Waste era invece garantita. In aggiunta a quanto precedentemente detto, l’allungamento dei tempi di finalizzazione dell’accordo Gruppo Waste Italia / Biancamano, che ha portato alla proroga dei termini per tale operazione a fine anno 2016 (come comunicato al mercato in data 30 marzo 2016) e del conseguente annunciato aumento di capitale ad esito della fusione, determina un ulteriore fattore di slittamento nell’esecuzione delle linee strategiche condivise fra i due gruppi per lo sviluppo del business ambientale a capo della Società. La stime di fabbisogno finanziario netto al 31 dicembre 2015 per i successivi 12 mesi risulta essere, la seguente: Valori in euro milioni Flussi di cassa generati dall'attività operativa Waste Italia e sue controllate 4,5 di cui interessi Bond (21,0) Flussi di cassa dall'attività di investimento (19,6) Flussi di cassa dall'attività di finanziamento (6,2) di cui mandatory redemption (5,0) Fabbisogno finanziario netto complessivo (21,3) Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte, ecotassa, INPS e su fornitori per utilizzo giorni medi standard per il Gruppo La Società e il Gruppo hanno assunto nello sviluppo del nuovo Piano alcune ipotesi e considerazioni che hanno riflessi sulla corrente valutazione della continuità ed interessano in particolate alcuni rateizzi concordati e in corso di negoziazione nei confronti dei fornitori nonché verso lo stato, regioni, province e comuni in relazione ad alcuni debiti maturati dalle società del Gruppo. Qualora le ipotesi di rateizzi assunte nello sviluppo del nuovo Piano Ambiente non dovessero essere integralmente accettate dalle controparti, con ciò venendosi a creare maggiori necessità di cassa nel breve termine, il Gruppo potrà posticipare alcuni impegni di cassa non vincolanti (quali alcuni investimenti discrezionali e pagamenti intercompany), nonché attingere in maniera più decisa rispetto alle previsioni al proprio stock di crediti verso clienti che dalla fine dell’esercizio 2015, è oggetto di una specifica attività di analisi e sensibilizzazione della clientela volta a velocizzare le tempistiche di incasso. Inoltre, il fabbisogno finanziario netto è depurato dall’esposizione in linea capitale di Euro 15 milioni della Revolving Credit Facility fornita da BNP Paribas a Waste Italia S.p.A. (“RCF”) alla data odierna completamente utilizzata. RCF è esposta nelle passività finanziarie a breve termine in quanto, benché sia una linea committed Super Senior con scadenza finale il 18 maggio 2019 la stessa può essere utilizzata e rinnovata con cadenze massimo semestrali fino alla scadenza anzidetta (per maggiori dettagli in merito alla linea in oggetto si rimanda a quanto già descritto nella Relazione sulla Gestione). Nella valutazione della continuità la stessa non viene considerata nei fabbisogni in quanto la Società ha proceduto e sta procedendo a rinnovare periodicamente le linee di utilizzo in essere in relazione a predetta linea RCF. Infine, per la tipologia del business ambiente, la mensilizzazione non è rilevante ai fini dell’analisi dei fabbisogni finanziari che, al netto dei pagamenti di interessi e mandatory redemption sul Bond Waste, non prevedono particolari picchi di uscita / entrata di cassa e possono di conseguenza essere considerati piuttosto costanti (al netto delle normali fluttuazioni stagionali del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani). Sulla base della tabella precedente e di quanto sopra esposto, il Gruppo Waste non disporrebbe di risorse sufficienti per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i successivi 12 mesi senza i necessari interventi di ristrutturazione del Bond Waste per linea capitale, interessi e tempi di rimborso. Pagina | 74 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Conseguentemente, Waste Italia S.p.A., al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve e lungo termine ed iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business ha dato mandato alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisors finanziari e a Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come advisors legali (congiuntamente gli “Advisors Waste”), per vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del Bond Waste di Euro 200 milioni con scadenza finale 15 novembre 2019 quotato alle borse di Milano e Dublino e regolato dalla legge dello Stato di New York, anche in riferimento al coupon semestrale di Euro 10,5 milioni (10,5% annuale) e alla mandatory redemption (pari a Euro 5 milioni il quale ha scadenza di presentazione dell’offerta di riacquisto in data prossima al prossimo coupon) e ambedue dovuti a maggio 2016. Nel corso del mese di marzo 2016 sono iniziate le negoziazioni con il Comitato dei Bondholders (qui di seguito “Comitato”) che ad oggi già raggruppa il 50% del debito e tale percentuale iniziale è stata ritenuta molto soddisfacente dagli advisor della Società, con riferimento ad altre operazioni similari (il quorum per deliberare variazioni del Regolamento del Bond Waste è pari al 75%) anche in considerazione del fatto che tale percentuale già è in grado di impedire una eventuale escussione dei pegni. Il Comitato già ha designato Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario (“Advisors Bondholders”). Alla data del presente bilancio, la Società ha nel frattempo proceduto a formalizzare gli incarichi ai predetti Advisors Bondholders al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattiva del tavolo di ristrutturazione e sta contemporaneamente organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo in data 16 maggio 2016, Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data nelle more delle suddette discussioni in essere con il Comitato. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle scadenze finanziarie del Bond Waste in costanza di negoziazione. Per l’esercizio 2016 gli effetti ipotizzabili dalla rinegoziazione, sostanzialmente rappresentati dallo standstill sugli interessi e dall’annullamento della mandatory redemption, sono i seguenti: Dati in euro milioni Waste Italia S.p.A. e sue controllate a) Fabbisogno Finanziario complessivo * b) interventi: Ristrutturazione Bond Waste linea capitale ed interessi c) Fabbisogno finanziario netto complessivo netto interventi (a + b) (21,3) 22,4 1,1 * Nel fabbisogno sono già compresi rateizzi attuali e futuri ai sensi della normativa vigente su imposte Erario, ecotassa, inps e su fornitori per utilizzo giorni medi standard per il Gruppo La rinegoziazione per linea capitale, interessi e dei tempi di rimborso garantirà altresì la sostenibilità finanziaria del Gruppo nel medio periodo e creerà le condizioni per la rifinanziabilità del Bond Waste in scadenza. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Il Consiglio di Amministrazione della Società, pur in presenza della incertezza sopra descritta in relazione alla rinegoziazione in corso del bond che potrebbe far sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare in continuità, alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese ritiene che allo stato attuale Pagina | 75 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sussistano le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito dai principi contabili di riferimento, nella redazione della presente bilancio d’esercizio e consolidato di Waste Italia S.p.A.. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità del Comitato a supportare l’esecuzione di suddette azioni di ristrutturazione e la definizione di una struttura patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità del Gruppo, in coerenza con le necessità finanziarie individuate nel Piano Industriale 2016-2020. Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni nel rispetto delle norme vigenti. Criteri di valutazione I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e dei bilanci delle singole società nel precedente esercizio La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente e attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La valutazione tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato che esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio – consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica sottostante gli aspetti formali. Immobilizzazioni Immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte con il consenso, ove richiesto, del collegio sindacale al costo di acquisto, inclusivo degli oneri accessori ed ammortizzate in quote costanti in base alla residua possibilità di utilizzazione e sono svalutate in caso di perdita durevole di valore. Al riguardo si precisa che gli altri oneri di cui si è constatata l’utilità pluriennale sono ammortizzati, a partire dall’anno di acquisizione, in quote costanti sulla base della loro vita utile. Per la voce “Avviamento”, che include la differenza di consolidamento, si è derogato alla regola generale che prevede il periodo di ammortamento in 5 anni; in considerazione dell’utilizzazione stimata di questa voce si è ritenuto opportuno effettuare l’ammortamento in quote costanti in base all’effettivo periodo di utilità. Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti: - Ramo "Poter" - Ramo "Castello d'Annone" - Ramo "Eurotrading" - Disavanzo da fusione "Eco Logica Italiana S.r.l." - Ramo "Biogas Volteo" 10% 10% 10% 10% 10% Si evidenzia che, con atto del 14 novembre 2014, Waste Italia ha definito l’acquisizione dalla correlata Volteo Pagina | 76 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento energetico alimentati a biogas da discarica siti nelle località di Andria (BA), Cavenago d’Adda (LO), Chivasso (TO), Ghemme (NO), Giovinazzo (BA) e Trivignano (UD). Tale acquisizione ha generato un avviamento di Euro 7.156.549, che sarà ammortizzato in dieci anni. La “Differenza di Consolidamento” generatasi in sede di costituzione del Gruppo Waste Italia nel luglio 2008, pari a originari Euro 137.822 migliaia, è ammortizzata sulla base della presunta utilità economica, che è stata definita in 20 anni. Nel corso del 2014 Waste Italia ha operato un’emissione obbligazionaria da Euro 200 milioni. Parte delle somme ottenute sono state utilizzate per porre in essere le seguenti operazioni societarie: Acquisizione del 100% di Faeco S.r.l. a Euro 27.400 mila; Acquisizione del 100% di Geotea S.p.A. (e delle controllate Bossarino S.r.l. e Ecosavona S.r.l) a Euro 60.184 mila; Acquisizione del 35% di Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. a Euro 14.400 mila. Tali operazioni hanno portato all’emersione di una differenza da primo consolidamento complessiva di Euro 142.248 migliaia, quale differenza tra il prezzo d’acquisto comprensivo di oneri accessori e le corrispondenti frazioni di patrimonio netto acquisite. La differenza da primo consolidamento così emersa è stata quindi oggetto di analisi al fine di determinare l’allocazione della stessa. Nella tabella sottostante sono riassunti i risultati di tale analisi (dati espressi in Euro migliaia). Differenza da primo consolidamento Iscrizione a Stato Patrimoniale Allocato ad attività/passività Provenienza Valore Faeco 22.879 Importi Lordi 14.717 Effetto Importi imposte netti (4.562) 10.155 Minority SMC 14.219 10.152 (3.147) Gruppo Geotea 87.612 13.837 Totale 124.710 38.706 Allocato a Differenza da consolidamento (compresa nella voce avviamento) Sviluppo Sinergie Totale Totale generale 8.162 4.562 12.724 22.879 7.005 0 7.214 7.214 14.219 (4.506) 9.331 62.888 15.393 78.281 87.612 (12.215) 26.491 71.050 27.169 98.219 124.710 La differenza da primo consolidamento è stata prioritariamente allocata alle attività/passività delle società acquisite fino a concorrenza dei rispettivi valori correnti. Nello specifico, si segnala quanto segue: per quanto riguarda Faeco e il Gruppo Geotea, si è proceduto a quantificare i valori delle volumetrie autorizzate residue delle discariche già in coltivazione da parte delle società acquisite che sono stati allocati alla voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” rispettivamente per Euro 14.717 migliaia ed Euro 14.537 migliaia e saranno ammortizzati sulla base delle % di riempimento degli invasi gestititi; con riferimento al Gruppo Geotea è stato anche stanziato un fondo rischi di Euro 700 migliaia per tener conto delle possibili passività potenziali legate a rischi contrattuali; infine, relativamente a SMC, un importo di Euro 10.152 migliaia è stata allocato alle immobilizzazioni materiali in corso in quanto riferibile al progetto impiantistico denominato “WastEnd”. Nell’allocazione alle attività/passività delle società acquisite si è tenuto conto dei relativi effetti imposte con conseguente iscrizione di imposte differite per Euro 12.215 migliaia La differenza da primo consolidamento residua dopo tali allocazioni a singole attività/passività delle società acquisite è stata iscritta alla voce dell’attivo “Differenza da consolidamento”, attribuendola, sulla base di valutazioni specifiche, in parte ai progetti di sviluppo e ampliamento del business delle società acquisite e in parte alle sinergie realizzabili con le altre attività del Gruppo. Le Differenze da consolidamento così identificate saranno ammortizzate come segue: - Faeco (Euro 8.162 migliaia): essendo riferibile alle potenzialità connesse all’ampliamento Pagina | 77 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 - - della discarica di Bedizzole, sarà ammortizzata all’ottenimento dello stesso e in funzione della % di riempimento delle volumetrie attese; Gruppo Geotea (Euro 62.888 migliaia): essendo riferibile alle potenzialità connesse agli ampliamenti delle discariche site a Savona, sarà ammortizzata all’ottenimento degli stessi e in funzione della % di riempimento delle volumetrie attese; L’importo rimanente, pari a Euro 27.169 migliaia, sarà, invece ammortizzato in 20 anni a partire dal 1 gennaio 2015 essendo riferibile alle sinergie attese dall’integrazione delle società acquisite nel Gruppo Waste Italia. Si ricorda, infine, che l’acquisizione della società Faeco S.r.l., ha apportato un saldo di Euro 17.538 migliaia relativo all’avviamento rilevato nella stessa Faeco S.r.l. in seguito all’operazione di fusione inversa per incorporazione della controllante Faeco Owner S.r.l. occorsa prima dell’acquisizione della stessa da parte di Waste Italia S.p.A. che viene ammortizzato in 10 anni a partire dal 1° luglio 2014. In merito alla differenza da consolidamento e alla voce avviamento la società opera con cadenza annuale una verifica di recuperabilità dei valori iscritti in bilancio (cd. “impairment test”) e provvede qualora ne ricorrono i presupposti a svalutare i rispettivi valori. Immobilizzazioni Materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo storico di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, diminuito dalle quote di ammortamento annuali. L’ammortamento è calcolato secondo un piano sistematico a quote costanti sul valore storico dei cespiti secondo l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei rispettivi beni e sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione. Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene entra in funzione. Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti: Fabbricati Costruzioni leggere Impianti e macchinari 3% 10% 5% - 10% Attrezzature 10% Autoveicoli industriali 10% Autovetture 10% Cassoni e contenitori 15% Mobili e macchine d’ufficio 12% Macchine elettroniche 20% Discariche % di riempimento Nel primo esercizio di utilizzazione, le aliquote economico-tecnico applicate sono ridotte alla metà, salvo una valutazione analitica per sezione di impianto/bene per i quali si verifichi un intenso utilizzo, in quanto questo criterio viene ritenuto congruo e rappresentativo del reale deperimento dei beni stessi. L’ammortamento delle discariche è calcolato in base alla percentuale annua di riempimento delle stesse. I cespiti completamente ammortizzati restano in bilancio sino al momento in cui sono dismessi o alienati. I costi di manutenzione ordinaria, di natura non incrementativi, sono portati a carico dell’esercizio in cui sono Pagina | 78 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sostenuti, mediante imputazione al conto economico. Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Immobilizzazioni Finanziarie Le partecipazioni in altre imprese non controllate e/o collegate sono state iscritte al costo di acquisto, eventualmente rettificato sulla base delle perdite rilevate dalle società partecipate, e perciò esposte ad un valore inferiore al costo di acquisizione stesso. Relativamente alla partecipazione di collegamento in SETA S.p.A., la stessa è valutata con il metodo del “patrimonio netto”. I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono iscritti al valore nominale ed eventualmente svalutati in caso di perdite durevoli di valore. Il minor valore non può essere mantenuto negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni della rettifica effettuata. Rimanenze di magazzino Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, o di fabbricazione, stimato come costo medio ponderato, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, ed il presumibile valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che l’hanno generata. I “lavori in corso su ordinazione” sono valutati con il “metodo dei corrispettivi contrattuali maturati” (o metodo della percentuale di completamento) che permette di ripartire l’utile negli anni in base allo stato di avanzamento dei lavori. Crediti e debiti I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo di svalutazione, determinato in base all’effettivo rischio di inesigibilità e tenendo in considerazione le condizioni economiche generali, di settore e la situazione specifica dei singoli debitori. I debiti sono esposti al loro valore nominale. Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono valutate al minore tra il costo di acquisto maggiorato degli oneri accessori di sottoscrizione e il loro valore di mercato. Disponibilità liquide Sono iscritte al valore nominale; i valori indicati per le banche sono stati oggetto di opportuna riconciliazione con gli estratti conti inviati dagli istituti di credito. Ratei e risconti I ratei e i risconti attivi e passivi sono stati valorizzati sulla base del principio della competenza, mediante una ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi. Per i ratei ed i risconti di durata pluriennale verranno verificate le condizioni che ne determinano l’iscrizione originaria, adottando nel tempo, se necessario, le opportune variazioni. Si evidenzia che l’emissione del bond quotato di tipo High Yield per complessivi Euro 200 milioni, ha generato un disaggio di emissione di Euro 15.412.000, di cui si offre separata indicazione. Trattamento di Fine Rapporto lavoro subordinato E’ iscritto sulla base delle indennità maturate a tutto il 31 dicembre 2015. E’ calcolato in base alle disposizioni delle leggi vigenti, dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dagli accordi integrativi aziendali, al netto delle anticipazioni corrisposte. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo indici secondo quanto stabilito dall’art. 2120 del codice civile. Pagina | 79 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 La legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto delle regole per il TFR (Trattamento di fine rapporto) maturando dal 1° gennaio 2007. Per effetto della riforma della previdenza complementare: le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda; le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, secondo le modalità di adesione esplicita o adesione tacita: a. destinate a forme di previdenza complementare; b. mantenute in azienda, la quale ha provveduto a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite o debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, alla chiusura dell’esercizio non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la miglior stima possibile sulla base degli elementi a disposizione. Si sottolinea che il Gruppo, recependo le indicazioni del nuovo OIC 31, ha provveduto a classificare i cosiddetti “fondi per recupero ambientale”, relativi ai fondi accantonati per le opere da compiersi nelle fasi di chiusura e post chiusura delle discariche di proprietà del Gruppo, nella macroclasse B dello stato patrimoniale, tra i Fondi per rischi e oneri. Beni Leasing I beni acquisiti in leasing finanziario sono rilevati in bilancio consolidato secondo il metodo finanziario previsto dall’OIC n. 17 in quanto maggiormente aderente alla sostanza economica e patrimoniale delle operazioni. Impegni, garanzie e rischi Gli impegni e le garanzie sono indicati nei Conti d’ordine al loro valore contrattuale. I rischi per i quali la manifestazione di una passività è certa o probabile sono descritti in nota integrativa e vengono accantonati negli appositi fondi rischi; i rischi per i quali la manifestazione è solo possibili sono descritti in nota Integrativa senza procedere allo stanziamento del relativo fondo. Ricavi e costi I ricavi vengono imputati a conto economico secondo il principio della competenza temporale che, nel caso dei servizi di raccolta, trasporto e rimozione dei rifiuti, coincide con il momento di effettuazione della prestazione; nel caso delle attività di smaltimento è rappresentato dall’entrata dei rifiuti presso gli appositi impianti; nel caso di vendita di materiali coincide con il passaggio della proprietà degli stessi; nel caso di prestazioni di servizi coincide con l’effettiva resa delle prestazioni. I ricavi, i proventi, i costi e gli oneri sono stati indicati al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi. I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono all’attività ordinaria limitatamente alla parte avente natura caratteristica. Nella voce “Altri ricavi e proventi” sono inclusi i componenti positivi di reddito derivanti unicamente dalla gestione accessoria e pertanto da operazioni che non rientrano nella gestione caratteristica, finanziaria o straordinaria. I costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci sono relativi agli acquisti necessari alla produzione e/o al commercio dei beni oggetto dell’attività ordinaria d’impresa e sono al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e imposte direttamente connessi con gli acquisti. I costi per servizi sono relativi all’attività ordinaria. I costi per godimento di beni di terzi si riferiscono ai corrispettivi pagati per il godimento di beni materiali ed immateriali non di proprietà sociale destinati all’esercizio dell’attività d’impresa. Pagina | 80 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Gli oneri diversi di gestione hanno natura residuale e comprendono costi ed oneri inerenti alla gestione ordinaria diversi da quelli classificabili nelle voci precedenti. Oneri di chiusura e post-chiusura Sono determinati secondo il criterio della competenza, nel pieno rispetto del principio generale della correlazione tra costi e ricavi. La metodologia di iscrizione in bilancio degli stessi è basata sulla percentuale annua di riempimento delle discariche presso le quali sono conferiti i rifiuti rispetto ai volumi disponibili. Imposte sul reddito correnti e differite Le imposte correnti sono iscritte per competenza in base alla stima del reddito imponibile calcolato in conformità alle disposizioni di legge ed alle aliquote in vigore. Le imposte differite o pagate anticipatamente vengono iscritte sulla base delle differenze di natura temporanea tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori fiscalmente rilevanti. Se dal calcolo emerge un debito questo viene iscritto al fondo imposte differite; se ne scaturisce un onere fiscale anticipato, questo viene iscritto fra i crediti nei limiti della presumibile recuperabilità dello stesso. Più precisamente, le attività per imposte anticipate connesse alle differenze temporanee deducibili ed alle perdite fiscali, in aderenza al principio generale della prudenza, sono rilevate rispettivamente in presenza di ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui le stesse si riverseranno, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare, e di imponibili fiscali futuri che potranno assorbire le perdite riportabili entro il periodo nel quale le stesse sono utilizzabili. Concorrono a determinare la fiscalità differita anche quelle poste che pur non iscritte nello stato patrimoniale possono produrre effetti fiscali differiti quali le perdite di esercizio fiscalmente riportabili a nuovo, spese di manutenzione eccedenti i limiti fiscalmente ammessi e deducibili in futuri esercizi, plusvalenze tassate in più esercizi, ecc. Annualmente, in sede di stesura del bilancio, si procede alla revisione degli accantonamenti per imposte differite/anticipate per adeguarle ad eventuali variazioni di imposta intervenute nel corso dell’esercizio. Attività B) Immobilizzazioni I. Immobilizzazioni immateriali Le “Immobilizzazioni Immateriali” al termine dell’esercizio 2015 risultano pari a Euro 252.278.395 (Euro 262.923.783 al termine dell’esercizio precedente). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta: Descrizione Costi d’impianto e ampliamento Variazione Perimetro consolidame nto 88.544 1.254 Valore finale 31/12/14 Incrementi Decrementi Svalutazioni Riclassifiche Amm.to esercizio Valore finale 31/12/15 108.707 0 0 0 (67.562) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 2.201 0 0 0 0 0 (1.100) 1.101 Diritti di brevetto industr. e di utilzz. opere dell'ingegno 115.620 12.690 40.377 0 0 (104.953) (15.881) 47.853 Concessioni licenze e marchi 130.942 32.761.236 0 4.105.835 0 0 0 (5.949.517) 30.917.554 Avviamento 218.371.195 (665.295) 0 0 (582.515) 0 (11.059.925) 206.063.460 Di cui Differenza da consolidamento 192.290.852 60.210 0 0 (582.515) 0 (8.263.556) 183.504.991 276.539 0 48.042 0 0 421.590 0 746.171 11.308.450 0 5.450.339 0 0 (204.656) (2.182.820) 14.371.314 262.923.785 (651.351) 9.753.299 0 (582.515) 111.982 (19.276.805) 252.278.395 Immobilizzazioni in corso Altre Totale La voce comprende principalmente la “Differenza di Consolidamento” (183.505 migliaia di Euro) originatasi dal processo di consolidamento attuato mediante eliminazione del valore contabile delle partecipazioni detenute da Waste Italia S.p.A. nelle sue controllate e della corrispondente frazione di Patrimonio Netto. Pagina | 81 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Nel corso dell’esercizio, in conseguenza al primo consolidamento della società Waste to Water S.r.l. la voce evidenzia un incremento pari a 60 migliaia di Euro, mentre la svalutazione operata nell’esercizio pari ad Euro 583 migliaia si riferisce per Euro 576 migliaia all’avviamento della controllata Ecoadda S.r.l. svalutato a seguito della messa in liquidazione della controllata. L’ammortamento di periodo della differenza da consolidamento risulta pari ad Euro 8.264 migliaia. Di seguito si offre la composizione della voce “differenza da consolidamento”: Valore lordo F.do Amm.to Sval. Valore netto di cui riferibile allo sviluppo Primo consol.to Waste Italia in Waste Italia 2 137.822 (50.380) (855) 86.587 0 Faeco 12.724 (228) 0 12.496 8.162 Minority SMC 7.214 (361) 0 6.853 0 Gruppo Geotea 78.281 (770) 0 77.511 62.888 Waste To Water 60 (2) 0 58 0 236.101 (51.741) (855) 183.505 71.050 Provenienza Totale La quota di goodwill non riferibile allo sviluppo dei siti di messa a dimora di rifiuti di Faeco e dell’ex gruppo Geotea è ammortizzata in 20 anni a partire dal 1 gennaio 2015. Parte della differenza di consolidamento generatasi dalle acquisizione del Gruppo Geotea, di Faeco e della minority di SMC è stata inoltre allocata alle voci “Immobilizzazioni materiali in corso” (per 10.152 migliaia di Euro) e “Concessioni, licenze e marchi” (per 28.554 migliaia di Euro), quest’ultime da ammortizzare sulla base delle percentuali di riempimento delle discariche per le quali il Gruppo detiene le relative concessioni per lo smaltimento di rifiuti, al lordo dei relativi effetti fiscali, di importo rispettivamente pari a 3.147 migliaia di Euro e 9.069 migliaia di Euro. Nello specifico quanto al saldo allocato a concessioni per Euro 14.717 migliaia è ammortizzato a partire dal 1 gennaio 2015 sulla base della % di riempimento dell’invaso di Bedizzole e quanto a Euro 13.837 migliaia sulla base delle % di riempimento degli invasi gestititi dal gruppo Geotea e siti a Vado Ligure (SV). Si ricorda, inoltre, che per l’importo residuo, la voce accoglie la “Differenza di consolidamento” generatasi dal primo consolidamento, nel corso dell’esercizio 2008, di Waste Italia S.p.A. in Waste Italia 2 S.r.l. (successivamente fusa inversamente in Waste Italia) e delle controllate Smaltimenti Controllati SMC S.p.A., Ecoadda S.r.l. Si sottolinea che parte di tale differenza di consolidamento è stata allocata alla voce “Discariche” e viene ammortizzata sulla base delle percentuali di riempimento delle stesse, mentre la parte allocata a “Goodwill” viene ammortizzata in 20 anni a partire dal mese di agosto 2008. La voce “Avviamento”, pari a 22.558 migliaia di Euro, è così dettagliatamente composta: Descrizione Ramo “Biogas” Valore netto 31.12.2014 Incrementi Var. Perimetro di Consolidamento Ammortamenti Valore netto 31.12.2015 7.096.911 0 0 (715.655) 6.381.256 Disavanzo fusione “Eco Logica Italiana Srl” 322.053 0 0 (161.026) 161.027 Ramo "Alice" 725.505 0 (725.505) 0 (0) Ramo "Eurotrading" 307.460 0 0 (63.539) 243.921 Ramo "Ecosistema" 90.000 0 0 (10.000) 80.000 17.538.414 0 0 (1.846.149) 15.692.265 26.080.343 0 (725.505) (2.796.369) 22.558.469 Ramo "Faeco" Totale La voce relativa all’Avviamento generatosi sul ramo “Biogas” pari ad Euro 6.381 migliaia al 31 dicembre 2015 (valore originario Euro 7.157 migliaia da ammortizzare in 10 anni a partire dal 1 dicembre 2014) si Pagina | 82 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 riferisce all’Avviamento generatosi nel 2014 a seguito dell’acquisizione con atto del 14 novembre 2014 dalla correlata Volteo Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento energetico alimentati a biogas da discarica presso i siti di Cavenago d’Adda (LO), Chivasso (TO), Giovinazzo (BA), Andria (BA), Trivignano Udinese (UD) e Ghemme (NO). La voce relativa all’Avviamento generatosi sul ramo “Faeco” apportato per un valore originario pari ad Euro 17.538 migliaia nel 2014 a seguito dell’acquisizione della società e relativo all’avviamento rilevato nella stessa Faeco S.r.l. a seguito dell’operazione di fusione inversa per incorporazione L’acquisizione nel 2014 della società Faeco S.r.l., inoltre, ha apportato un saldo di 17.538 migliaia di Euro, relativo all’avviamento rilevato nella stessa Faeco S.r.l. in seguito all’operazione di fusione inversa per incorporazione della controllante Faeco Owner S.r.l. occorsa prima dell’acquisizione della stessa da parte di Waste Italia S.p.A., l’ammortamento dell’esercizio risulta pari ad Euro 1.846 migliaia (valore netto al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 15.692 migliaia). In misura residuale, inoltre, la voce comprende: per 161 migliaia di euro il valore netto dalle acquisizioni del ramo d’azienda “Eco Logica Italiana S.r.l.”; per 244 migliaia di Euro l’avviamento derivante dall’acquisizione del ramo d’azienda “Eurotrading” effettuato nell’esercizio 2010; per 80 migliaia di Euro al valore attribuito a “Ecosistema S.r.l.” durante il processo di fusione per incorporazione della stessa in Smaltimenti Controllati SMC S.p.A., avvenuta al termine dell’esercizio 2013. Si sottolinea che tale voce, a partire dall’esercizio 2014, è sottoposta ad un processo di ammortamento del 10% annuo. La voce relativa all’Avviamento generatosi sul ramo “Alice” pari ad Euro 726 migliaia nel 2014 ha subito un completo azzeramento nel corso del 2015 a seguito della cessione di Alice Ambiente alla correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) e conseguente uscita dal perimetro di consolidamento. A fine esercizio sia il valore dell’avviamento che la differenza da consolidamento sono stati sottoposti ad una verifica di recuperabilità da parte di un esperto indipendente senza che da ciò emergesse la necessità di operare svalutazioni in merito. Il valore d’uso del capitale investito netto consolidato è stato determinato partendo dalle seguenti determinanti: Flussi finanziari rinvenienti dal piano 2016-2020 approvato dalla società a marzo 2016; Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e per l’attività di messa a dimora di rifiuti; Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita; Il tasso di crescita perpetua (g) applicato ai flussi generabili successivamente al periodo di proiezione esplicita è stato fissato pari a 1%; Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” desunto da un panel di comparables. Il tasso di attualizzazione per l’esercizio 2015 è risultato pari a 7,5% (nel 2014 il tasso era pari al 6,6%). Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC al fine di riflettere la maggiore rischiosità dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state previste per gli asset non in place, che si prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di Piano. Le risultanze complessive del test di impairment svolto rispetto agli avviamenti ed al valore di iscrizione delle partecipazioni hanno restituito un valore recuperabile consolidato al lordo delle minorities (c.d. “Value in use”) del Gruppo facente capo a Waste Italia S.p.A. di 301.040 migliaia di Euro (di cui Euro 113 migliaia per Pagina | 83 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 iniziative di sviluppo) a fronte di un valore del Capitale Investito Netto (CIN) consolidato pari a 277.331 migliaia di Euro. L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore della controllata in continuità in coerenza con la scelta degli Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità. Infatti la tenuta del valore di carico della partecipazione in Waste Italia è subordinata al rispetto del nuovo Piano Industriale connesso anche all’atteso buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione del Bond Waste. Tale rinegoziazione risulta infatti necessaria in quanto l’attuale peso de Bond Waste potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo Waste Italia ai sensi di Piano, non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe: 1. sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento (come nel caso del progetto WastEnd, che rappresenta una significativa parte del valore terminale definito all’interno del test di impairment, la cui finanziabilità è garantita anche dalla prospettata rinegoziazione); 2. limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; 3. limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. La voce “Concessione, licenze, marchi e diritti simili”, pari a 30.918 migliaia di Euro (32.761 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) comprende: Euro 23.608 migliaia (Euro 29.255 migliaia lo scorso esercizio) riferibili all’allocazione di parte della differenza di primo consolidamento delle partecipazioni acquisite lo scorso esercizio, il decremento rispetto al valore dell’esercizio precedente è interamente imputabile all’ammortamento dell’esercizio; Euro 7.311 migliaia, riferibili al valore netto dei diritti allo smaltimento di rifiuti presso discariche acquisiti da terzi. Al riguardo nel corso dell’esercizio 2015 si evidenziano incrementi complessivi pari a 4.106 migliaia di Euro a seguito dell’acquisto nell’esercizio di diritti allo smaltimento, che per 2.090 migliaia di Euro sono relativi al diritto allo smaltimento di 22.000 tonnellate presso la discarica di Chivasso Zero della correlata Seta Spa e per 2.013 migliaia di Euro riguardano il diritto allo smaltimento di circa 26.667 tonnellate presso la discarica di Bedizzole. Si sottolinea che i diritti in questione vengono ammortizzati sulla base della percentuale di riempimento dell’anno, ottenuta come rapporto tra le tonnellate conferite e le tonnellate disponibili acquisite. La voce “Altre immobilizzazioni Immateriali”, pari a 14.371 migliaia di Euro (11.309 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), comprende principalmente: Euro 7.090 migliaia, di oneri capitalizzati lo scorso esercizio per l’emissione del Prestito Obbligazionario quotato. Tali oneri vengono ammortizzati sulla base della durata dello stesso, che è pari a 5 anni (scadenza il 15 novembre 2019). L’ammortamento di periodo è risultato pari a 1.656 migliaia di Euro. Il valore originario capitalizzato lo scorso esercizio risulta essere pari ad Euro 8.747 migliaia; Euro 5.100 migliaia, relativi all’iscrizione (a seguito della cessione della società Alice Ambiente) dei progetti connessi alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nel Comune di Cavaglià (BI). L’iniziativa prevede la realizzazione di ulteriori spazi per all’incirca 2,2 Milioni di metri cubi di volumetrie; Euro 133 migliaia di un diritto di servitù su una porzione terreni che insistono nei pressi della discarica di Cavenago d’Adda (LO), la cui titolarità è in capo alla società Immobiliare Marconi e C. s.a.s. in liquidazione. Al fine di ottemperare alla prescrizioni del rinnovo AIA ottenuto il 24 febbraio 2014, è stato costituito un diritto di servitù propedeutico al mantenimento di un pioppeto, per la durata di 35 anni, che garantisca la copertura visiva della discarica. L’ammortamento è sviluppato sulla medesima durata. Pagina | 84 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 La voce “Costi di impianto e di ampliamento”, pari a 131 migliaia di euro, accoglie le spese notarili relative alla costituzione delle società del gruppo e quelle riguardanti le successive modifiche statutarie. II. Immobilizzazioni materiali Le “Immobilizzazioni Materiali” al termine dell’esercizio risultano pari a Euro 60.868.228 (Euro 71.128.938 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industr. e commerciali Altri Beni Immobilizz. in corso Totali Valore lordo 10.281.006 38.670.548 1.986.987 117.189.258 18.982.222 187.110.021 F.do Ammortamento (2.745.131) (19.643.920) (1.563.110) (91.601.277) 0 (115.553.438) F.do Svalutazione (14.646) (349.441) (6.575) (28.982) (28.000) (427.644) 7.521.229 18.677.187 417.301 25.558.999 18.954.222 71.128.938 Incrementi 25.060 2.638.252 91.178 2.154.752 1.494.007 6.403.249 Variazione perimetro di consolidamento (3.055) (664) (682) (1.873.649) 0 (1.878.050) Decrementi 0 (74.480) 0 (104.126) (253.780) (432.385) Variazioni Fondo 0 0 0 136.089 0 136.089 Riclassifiche 0 175.200 0 (57.976) 233.890 351.114 Giroconti da Immobilizzi in corso 0 105.273 0 4.396.475 (4.501.748) 0 (290.419) (3.822.372) (91.478) (8.655.295) 0 (12.859.564) (1.860) (29.661) (23.525) (477.757) (1.448.362) (1.981.165) 7.250.955 17.668.736 392.795 21.077.513 14.478.229 60.868.228 Valore lordo 10.303.011 41.514.130 2.077.482 121.704.734 15.954.592 191.553.948 F.do Ammortamento (3.035.550) (23.466.292) (1.654.588) (100.120.483) 0 (128.276.913) (30.100) (506.739) (1.476.362) (2.408.809) Valore Iniziale netto Ammortamenti Svalutazioni Valore finale netto F.do Svalutazione (16.505) (379.102) La voce “Terreni e Fabbricati”, pari a 7.250 migliaia di Euro, nel corso dell’esercizio evidenzia un decremento netto di 271 migliaia di Euro, imputabile sostanzialmente all’effetto dell’ammortamento di periodo. Gli incrementi dell’esercizio pari ad Euro 25 migliaia sono ascrivibili alla controllante Waste Italia S.p.A. per 11 migliaia di Euro ed alla controllata Ecosavona S.r.l. per 7 migliaia di Euro. La voce “Impianti e macchinari”, pari a 17.669 migliaia di Euro, rappresenta il valore netto degli impianti del Gruppo utilizzati sia per le attività poste in essere nelle diversi fasi della filiera di cui consta la “gestione dei rifiuti”, quali raccolta, selezione, cernita, trattamento e triturazione, che per le attività che si affiancano a queste, come lo sfruttamento del biogas e degli impianti fotovoltaici e la produzione di CSS. Il decremento netto verificatosi nella voce risulta pari ad 1.008 migliaia di Euro ed è principalmente riferibile a: incrementi per 2.638 migliaia di Euro, ascrivibili principalmente per 813 migliaia di Euro all’acquisto di nuovi impianti e macchinari di cogenerazione e per Euro 1.517 migliaia, alla realizzazione di un impianto di trattamento per la discarica di proprietà della controllata Ecosavona S.r.l.; riclassifiche dalle Immobilizzazioni Immateriali per Euro 175 migliaia, riferite alla riclassificazione del “Diritto di opzione sui beni in leasing” dovuta al riscatto del bene “Modulo di cogenerazione mod.Ecomax 6 Bio potenza elettrica 625 KWE” oggetto di un contratto di leasing volturato nel 2014 a seguito all’acquisizione del Ramo Biogas dalla correlata Volteo Energie S.p.A.; ammortamenti dell’esercizio pari ad 3.822 migliaia di Euro. Pagina | 85 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 La voce “Attrezzature industriali e commerciali”, pari a 393 migliaia di Euro, si decrementa di Euro 24 migliaia rispetto al 2014 sostanzialmente per effetto di: acquisizione di nuove attrezzature per 91 migliaia di Euro; ammortamenti di periodo pari ad 91 migliaia di Euro; svalutazioni operate nell’esercizio per 24 migliaia di Euro. La voce “Altri beni”, pari a 21.078 migliaia di Euro, comprende principalmente il valore netto delle discariche di proprietà del Gruppo (13.005 migliaia di Euro) e dei veicoli, autocarri, mezzi di trasporto, cassoni e contenitori utilizzati per lo svolgimento delle attività ordinarie (7.887 migliaia di euro). Il decremento netto verificatosi nella voce si attesta al 31 dicembre 2015 ad 4.475 migliaia di Euro e risulta ascrivibile ai seguenti effetti combinati: incrementi pari ad 2.155 migliaia di Euro, principalmente riferibili per 1.807 migliaia di Euro ai lavori effettuati sulle discariche di proprietà delle controllate Ecosavona S.r.l. e Bossarino S.r.l. e per 278 migliaia di Euro all’acquisto di cassoni e contenitori per l’attività di raccolta dei rifiuti; decrementi dovuti alla Variazione del perimetro di consolidamento per 1.874 migliaia di Euro, interamente riferibili all’uscita dal perimetro di consolidamento di Alice Ambiente, ceduta alla parte correlata Waste to Water S.r.l. (ora Aker S.r.l.) nel corso del mese di marzo 2015; giroconti dalle Immobilizzazioni in corso per 4.396 migliaia di Euro, che si riferiscono principalmente per 2,5 milioni di Euro ai lavori ultimati nel corso del 2015 relativi al piazzale e all’impianto di trattamento in capo alla controllata Ecosavona S.r.l., oltre ad 1,8 milioni di Euro di giroconto dei costi, in capo alla controllata Faeco S.p.A., relativi all’approntamento e realizzazione del primo sub lotto della vasca 2E, entrata in funzione nel corso dell’anno; ammortamenti dell’esercizio per 8.655 migliaia di Euro; svalutazioni per 478 migliaia di Euro, riferibili per 457 migliaia di Euro, all’avviamento allocato a discarica della controllata Ecoadda, operato nel 2015 a seguito della messa in liquidazione della società. La voce “Immobilizzazioni materiali in corso”, pari a 14.478 migliaia di Euro (18.954 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), nel corso dell’esercizio evidenzia un decremento netto pari a 4.476 migliaia di Euro, dovuto principalmente a quanto di seguito indicato: per 4.501 migliaia di Euro a giroconti alle immobilizzazioni materiali di proprietà (altri beni per Euro 4.396 migliaia ed impianti e macchinari per 105 migliaia di Euro), per i beni in corso entrati in funzione nell’esercizio come meglio sopra esposto; per 1.448 migliaia di Euro a svalutazioni, principalmente riferibili alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo non più perseguibili. III. Immobilizzazioni finanziarie La voce “Immobilizzazioni Finanziarie” al termine dell’esercizio ammonta complessivamente a Euro 30.223.118 (Euro 21.961.371 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazione 1) Partecipazioni: d) in Imprese Collegate 7.342.611 2.018.122 5.324.489 11.200 1.200 10.000 - esigibili entro l'esercizio successivo 887.715 1.635.828 (748.113) - esigibili oltre l'esercizio successivo 0 751.388 (751.388) d) in Altre Imprese 2) Crediti: c) Verso controllanti d) Verso altri Pagina | 86 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 - esigibili entro l'esercizio successivo 7.432.407 13.392.948 (5.960.541) - esigibili oltre l'esercizio successivo 14.549.186 4.161.885 10.387.301 30.223.118 21.961.371 8.261.747 Totale La voce “Partecipazioni in imprese collegate”, pari a 7.343 migliaia di Euro, si riferisce alla Partecipazione detenuta nella società S.E.T.A. S.p.A. Nel corso dell’esercizio la voce evidenzia un incremento di 5.324 migliaia di Euro, relativo per Euro 5.311 migliaia all’acquisizione avvenuta nel corso dell’esercizio di un’ulteriore quota partecipativa nella società, che al 31 dicembre 2015 risulta essere del 49%, nel rispetto di quanto pattuito in data 27 marzo 2014, tramite apposito “Contratto di Investimento” sottoscritto con i Soci pubblici di SETA S.p.A. e con il Consorzio Bacino 16. Nello specifico nel corso dell’esercizio SMC ha sottoscritto un aumento di capitale sociale in Seta S.p.A., alla stessa riservato, di ammontare complessivo pari a Euro 5.311.252, di cui nominali Euro 4.463.237 ed Euro 848.015 a titolo di sovrapprezzo, sino ad arrivare al 49% del capitale sociale. L’acquisto di tale partecipazione risulta propedeutico ai seguenti obiettivi: consolidare la presenza sul territorio; completare la filiera della gestione dei rifiuti sulla discarica “Chivasso 0”; attivare una gestione con logiche privatistiche su un servizio di carattere pubblico, che porterà utili alla società (efficienza) e comporterà lo sfruttamento di economie di scala con il Gruppo Waste Italia; avere la visione da attori interni del “Servizio Metropolitano”, così come previsto dagli Enti preposti. Incide inoltre un incremento di 13 migliaia di Euro verificatosi nel valore della partecipazione a seguito della valutazione ad Equity operata sulla stessa al 31 dicembre 2015, i cui effetti sono riflessi nel conto economico consolidato. La Partecipazione in altre imprese, pari a 11 migliaia di Euro, fa riferimento alla partecipazione nel Consorzio “Varese nel cuore”, società consortile proprietaria della Pallacanestro Varese e alla costituzione di società Farthan Società Consortile a r.l acquisito il 10% pari a Euro 5.000 ed Ambiente 2.0 Consorzio Stabile acquisito il 1% pari a Euro 5.000. Si riportano di seguito le informazioni della società controlla riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015: Descrizione Sede S.E.T.A. S.p.A. Settimo Torinese Capitale sociale 12.378.237 Utile/Perdita di periodo 183.226 Patrimonio netto 10.909.301 Quota % posseduta direttamente 49% Pro-quota Patrimonio netto 5.345.557 Valore di bilancio 7.342.611 Il maggior valore rispetto alla frazione di Patrimonio Netto risultante dall’ultimo bilancio delle società controllata, trova giustificazione nell’attesa di reddito in relazione alla particolare attività esercitata dalla stessa. A supporto di quanto sopra descritto, la società ha svolto opportuna verifica di recuperabilità attraverso esercizi separati di impairment test che non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazione. Si segnala che nell’ambito della valutazione ad equity della collegata la differenza di primo consolidamento della partecipazione è stata allocata al valore di carico della partecipazione ed ammortizzata in quote costanti per un periodo di 20 anni. I “Crediti verso Controllanti”, pari ad 888 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (Euro 2.387 migliaia lo scorso esercizio) si riducono principalmente per effetto dell’estinzione nel corso dell’esercizio della posizione di credito vantata sul c/c di corrispondenza di Waste Italia S.p.A. verso la controllante Waste Italia Holding S.r.l. (1.586 migliaia di Euro) a seguito di compensazione operata nell’esercizio di partite debitorie/creditorie con la stessa, oltre al rimborso anticipato del finanziamento a lungo termine di Waste Italia S.p.A. con la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari ad 751 migliaia di Euro. I “Crediti verso Altri”, risultano pari a 21.982 migliaia di Euro, di cui 14.549 migliaia di Euro esigibili oltre Pagina | 87 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 l’esercizio successivo. La voce accoglie principalmente: 9.658 migliaia di Euro di crediti finanziari verso la società correlata Ecoema S.r.l; 2.737 migliaia di Euro di crediti verso società di factoring, relativi a cessioni pro-soluto di crediti; 500 migliaia di Euro di crediti verso la società correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) per un finanziamento attivo concessa alla stessa da Waste Italia S.p.A., sul quale nel corso dell’esercizio sono maturati interessi attivi pari a Euro 20 migliaia in forza dell’applicazione di un tasso di interesse pari all’EURIBOR 1M+4,00%; 3.758 migliaia di Euro di crediti finanziari esigibili oltre l’esercizio successivo verso la società correlata Alice Ambiente S.r.l. emersi a seguito della cessione della partecipazione nella stessa a Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) avvenuta nel mese di marzo del 2015; 1.300 migliaia di Euro relativi alla caparra confirmatoria per l’acquisto di una partecipazione totalitaria in una società con sede in provincia di Bergamo che dovrà realizzare e gestire una discarica da circa 2,2 milioni di tonnellate; 500 migliaia di Euro si riferiscono al credito finanziario vantato dalla controllata Waste to Water S.r.l. nei confronti della società Lafumet, quale anticipo di parte del prezzo del potenziale acquisto del ramo d’azienda, ipotesi prevista dallo stesso contratto di affitto per l’utilizzo del ramo stipulato in data 22 maggio 2015; crediti per depositi cauzionali verso fornitori vari per 667 migliaia di Euro. C) Attivo circolante I. Rimanenze Le rimanenze finali dell’esercizio ammontano ad Euro 4.438.923 (Euro 3.894.033 nel precedente esercizio). La relativa composizione e movimentazione è qui sotto schematizzata: Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazione Materie prime e di consumo 1.436.989 1.431.541 5.448 Lavori in corso su ordinazione 2.898.818 2.206.881 691.937 103.116 255.611 (152.495) 4.438.923 3.894.033 544.890 Acconti Totale Le rimanenze di “Materie prime e di consumo”, pari a 1.437 migliaia di Euro, fanno principalmente riferimento all’acquisto di materiale geosintetico che verrà utilizzato per le attività di copertura del sito di Chivasso (TO), oltre al materiale da utilizzare in lavori presso i siti di smaltimento di rifiuti di Bedizzole (BS) e Boscaccio (SV). Le rimanenze di lavori in corso su ordinazione, pari a 2.899 migliaia di Euro, si riferiscono: per 2.721 migliaia di Euro all'attività di realizzazione della commessa “Chivasso Zero” avente come controparte la società collegata SETA S.p.A. ed il cui corrispettivo viene regolato sulla base di un valore per tonnellata conferita soggetto a rivalutazione. Tali rimanenze sono valutate con il “metodo dei corrispettivi contrattuali maturati” (metodo della percentuale di completamento). A riguardo della succitata commessa si segnala che verrà formalizzata al committente una richiesta di conguaglio convenzionale per la riduzione volumetrica della discarica di Chivasso 0, elemento posto alla base del valore contrattuale della stessa; per 74 migliaia di Euro al progetto per il completamento della procedura di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di valorizzazione organica RSU da realizzarsi in località Cascina Cavalli, in provincia di Pavia. II. Crediti I crediti compresi nell’attivo circolante ammontano ad Euro 74.057.789 (Euro 89.014.347 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Pagina | 88 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Descrizione 31/12/2015 Verso clienti 31/12/2014 Variazione 51.079.745 59.802.988 (8.723.243) Verso imprese controllanti 4.057.821 4.437.104 (379.283) Verso Imprese collegate 2.155.527 0 2.155.527 Crediti tributari 983.274 1.204.183 (220.909) Imposte anticipate 3.133.043 4.216.410 (1.083.367) Verso imprese consociate e correlate 6.720.087 4.475.109 2.244.978 Verso altri debitori 5.928.292 14.878.553 (8.950.261) 74.057.789 89.014.347 (14.956.558) Totale Il saldo della voce viene esposto al netto del fondo svalutazione crediti, di cui si riporta di seguito la movimentazione dell’esercizio: Descrizione 31/12/2014 Accantonamenti Utilizzi/rilasci 31/12/2015 Fondo svalutazione crediti 2.471.458 946.551 (2.431) 3.415.578 Totale 2.471.458 946.551 (2.431) 3.415.578 L’accantonamento effettuato al 31 dicembre 2015 al fondo svalutazione crediti risulta essere pari ad Euro 947 migliaia ed è stato determinato dall’analisi periodica di controllo e di monitoraggio dei rischi di credito e tenendo conto delle tempistiche di incassabilità dei crediti e degli eventi occorsi nell’esercizio. I “Crediti verso clienti”, pari a 51.080 migliaia di Euro (59.803 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), evidenziano un decremento 8.723 migliaia di Euro, principalmente dovuto della riduzione avvenuta nell’esercizio dei crediti vantati dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. verso la società SETA S.p.A. a seguito dell’esecuzione di un processo di rinegoziazione delle posizioni debitorie della stessa divenuto esecutivo nel 2015 e della riclassifica del saldo relativo alla gestione corrente del credito residuo al 31 dicembre 2015 nella voce “Crediti verso società Collegate” a seguito dell’acquisizione di un’ulteriore quota partecipativa nella società, che al 31 dicembre 2015 risulta essere del 49%. I “Crediti verso controllanti”, pari a 4.058 migliaia di Euro (4.437 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente crediti verso le controllanti Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Waste Italia Holding S.p.A. rispettivamente per l’adesione di parte delle società del Gruppo al regime di Consolidato Fiscale Nazionale ai fini Ires (2.423 migliaia di Euro) e di IVA di Gruppo (270 migliaia di Euro). Il saldo comprende infine crediti verso la controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A. per 1.191 migliaia di Euro principalmente riferibili ai servizi connessi alle attività svolte per il realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato nel corso del presente esercizio, tra l’altro, all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania). I “Crediti verso collegate”, pari a 2.156 migliaia di Euro (zero migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), sono rappresentati dai crediti verso la società SETA S.p.A., sorti nell’ambito dell’esecuzione dei servizi ambientali svolti nell’interesse della stessa, divenuta collegata a seguito dell’acquisizione avvenuta nel corso dell’esercizio di un’ulteriore quota partecipativa nella società, che al 31 dicembre 2015 risulta essere del 49%. Al 31 dicembre 2014 i crediti nei confronti della società Seta S.p.A. (classificati tra i crediti commerciali) ammontavano a complessivi Euro 11.227 migliaia, di cui Euro 2.689 migliaia riferibili alla gestione corrente, mentre per restanti Euro 8.538 migliaia relativi alla quota residua dei crediti storicamente vantati dalla società in forza dei quali alla fine del 2012 SETA S.p.A. aveva instaurato un processo di rinegoziazione del debito stesso. Ad ulteriore supporto della recuperabilità del credito vantato nei confronti di SETA S.p.A., infine, si Pagina | 89 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 riporta che, in data 27 gennaio 2015, il Tribunale di Torino ha condannato SETA S.p.A. e Consorzio Bacino 16, in solido tra loro, al pagamento a favore di SMC di oltre Euro 4 milioni oltre agli interessi moratori e che tale sentenza è diventata esecutiva in data 3 marzo 2015. In forza di tale sentenza è stato posto in essere un piano di rientro che la collegata sta onorando. I “Crediti per imposte anticipate” sono pari a 3.133 migliaia di Euro (4.217 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). I dettagli relativi alla composizione del saldo vengono forniti nella sezione "Fiscalità anticipata e differita". I “Crediti verso correlate e verso altri debitori”, pari a 12.648 migliaia di Euro (Euro 19.354 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), accolgono crediti di diversa natura vantati nei confronti di società correlate (6.720 migliaia di Euro) e verso terzi (5.928 migliaia di Euro). Gli importi maggiormente significativi sono di seguito riportati: crediti vantati verso la correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) per 5.015 migliaia di Euro sostanzialmente riferibili alla vendita spazi in logica Take or pay (per un totale di 120.000 tonnellate nella discarica di Albonese) avvenuta nel corso dell’esercizio. Parte del credito originario di Euro 9.000 mila è stato ceduto alla controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A.. Il credito sorto da tale cessione, pari a Euro 4.000 mila, è stato poi compensato con debiti di natura finanziaria in essere con la controllante indiretta; crediti vantati verso la correlata Alice Ambiente, per 1.335 migliaia di Euro sostanzialmente riferibili alla rifatturazione dei costi sostenuti per la gestione della discarica di Alice Castello; crediti verso Daneco Impianti S.r.l., pari a 940 migliaia di Euro, relativi principalmente al riaddebito degli Impianti del noleggio dei mezzi utilizzati da questa per lo svolgimento delle proprie attività presso la discarica di Mariano Comense (CO); crediti per anticipi a fornitori pari a 2.056 migliaia di Euro, decrementatisi di Euro 8.524 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 per effetto delle fatture contabilizzate nell’esercizio. Il saldo al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 10.580 migliaia comprendeva principalmente pagamenti anticipati per le consulenze prestate da diversi professionisti nell’ambito dell’operazione di emissione del Prestito Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni; per 452 migliaia di Euro a crediti per certificati verdi ascrivibili alla controllata Ecosavona S.r.l. Tra le altre sottovoci si rilevano crediti di diversa natura verso le correlate Ecoema S.r.l. (Euro 63 migliaia), Innovatec S.p.A. (Euro 15 migliaia), Bensi 3 S.r.l. (Euro 46 migliaia); Volteo Energie S.p.A. (Euro 205 migliaia) e SEI Energia S.p.A. (Euro 7 migliaia) e crediti verso le società Area Sud Milano S.p.A. (Euro 270 migliaia). Crediti - Distinzione per scadenza e area geografica Nella seguente tabella vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei crediti per scadenza. Descrizione Entro i 12 mesi Verso clienti Oltre i 12 mesi Oltre i 5 anni Totale 51.085.697 0 0 51.085.697 Verso imprese controllanti 4.057.821 0 0 4.057.821 Verso imprese collegate 2.155.527 0 0 2.155.527 Crediti tributari 983.274 0 0 983.274 Imposte anticipate 634.095 2.498.948 0 3.133.043 Verso imprese consociate e correlate 6.720.087 0 0 6.720.087 Verso altri debitori 5.928.292 0 0 5.928.292 71.558.841 2.498.948 0 74.063.741 Totale Tutti i crediti presenti in bilancio sono vantati esclusivamente nei confronti di soggetti italiani posto che la società opera prevalentemente in Lombardia, Piemonte e Liguria. Pagina | 90 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni Il saldo relativo alle Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni al 31 dicembre 2015 risulta pari ad Euro 39.074 e si riferisce alle Azioni nel capitale della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. possedute da Waste Italia S.p.A. La voce non presenta variazioni rispetto al 2014. IV. Disponibilità liquide Le disponibilità liquide ammontano ad Euro 2.614.265 (Euro 8.777.647 nel precedente esercizio). Le disponibilità liquide comprendono i saldi attivi dei conti correnti bancari e l’esistenza di cassa alla data di chiusura dell’esercizio. Di seguito si riporta la movimentazione evidenziata nell’anno: Descrizione 31/12/2015 Depositi bancari e postali Denaro e altri valori in cassa Totale 31/12/2014 Variazione 2.597.398 8.758.376 (6.160.978) 16.867 19.271 (2.404) 2.614.265 8.777.647 (6.163.382) D) Ratei e risconti attivi I ratei e risconti attivi ammontano ad Euro 16.343.606 (Euro 19.817.471 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Variazione Risconti su Premi assicurativi 48.464 0 48.464 Risconti su Spese fideiussorie 2.513.675 2.656.161 (142.486) 20.939 60.351 (39.412) 11.966.468 15.048.868 (3.082.400) 1.794.060 2.052.091 (258.031) 16.343.606 19.817.471 (3.473.865) Risconti su Affitti Disaggio di emissione Risconti Diversi Totale Il decremento dell’esercizio, pari a 3.474 migliaia di Euro, è relativo principalmente all’ammortamento operato nell’esercizio (coerentemente con la durata del Prestito Obbligazionario al quale si riferisce che prevede scadenza il 15 novembre 2019) del Disaggio di Emissione contabilizzato nel 2014 a seguito dell’emissione del Prestito Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni. Tra le altre sottovoci si rilevano principalmente risconti attivi di costi fideiussori (2.514 migliaia di Euro), il cui saldo non risulta aver subito variazioni significative rispetto allo scorso esercizio. Passività A) Patrimonio Netto del gruppo Il Patrimonio Netto di Gruppo al 31 dicembre 2015 ammonta ad Euro 42.135.682 (Euro 80.696.395 nel precedente esercizio) e risulta così composto: Descrizione 31/12/2015 31/12/2014 Delta Pagina | 91 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Capitale sociale 10.309.280 10.309.280 0 589.378 589.378 0 91.701.963 91.510.127 191.836 Utili/Perdite esercizi precedenti (21.712.390) 0 (21.712.390) Risultato d'esercizio (38.752.549) (21.712.390) (17.040.159) 42.135.682 80.696.395 (38.560.713) Riserva Legale Altre Riserve Patrimonio Netto di gruppo La variazione occorsa nell’esercizio si riferisce principalmente al riporto a nuovo della perdita consolidata del 2014. Il Capitale Sociale della capogruppo Waste Italia S.p.A. è pari a Euro 10.309.280, risulta interamente sottoscritto e versato, ed è costituito da n. 10.309.280 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1 cadauna. La composizione della voce “Altre riserve” è riportata nella tabella di seguito riportata: Descrizione Versamenti in conto capitale 31/12/2015 31/12/2014 Delta 4.000.000 4.000.000 0 Versamenti in conto futuro aumento di capitale 39.500.000 39.500.000 0 Avanzo di Fusione 51.839.278 51.839.278 0 Riserva di consolidamento (3.637.315) (3.829.151) 191.836 Totale 91.701.963 91.510.127 191.836 La voce “Altre Riserve” pari ad 91.702 migliaia di Euro comprende la riserva per versamento soci in conto futuro aumento di capitale pari ad 39.500 migliaia di Euro riferita alla contribuzione operata nel 2014 dalla controllante Waste Italia Holding (c.d. “Equity Contribution”), al fine di rispettare gli obblighi connessi all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, così come definito all’interno dell’Offering Memorandum del “Bond Waste Italia”. Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato di Waste Italia S.p.A. ed il patrimonio netto ed il risultato consolidato di gruppo: Valori in migliaia di Euro Bilancio d'esercizio Waste Italia S.p.A. Patrimonio Netto 31/12/2015 Risultato di periodo 31/12/2015 44.757 (40.063) (130.834) 4.944 Effetto Leasing Finanziario 2.578 (414) Effetto Eliminazione Margine commessa ICT (204) (204) Eliminazione Svalutazione Partecipazioni 3.364 3.364 122.460 (6.390) 15 13 42.135 (38.750) Valutazione contabile delle partecipazioni eliminate a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate Ammortamento/Svalutazione Differenze di consolidamento Altre rettifiche di Consolidamento Patrimonio Netto/Risultato consolidato di Gruppo Patrimonio Netto/risultato di terzi Patrimonio Netto/Risultato consolidato 2.982 45.117 1.152 (37.599) Le “Altre rettifiche di consolidamento” si riferiscono agli effetti della valutazione ad Equity della Partecipazione detenuta dalla controllata SMC Smaltimenti Controllati nella collegata SETA S.p.A.. Al 31 dicembre 2015 il Patrimonio Netto di terzi, pari a 2.982 migliaia di Euro, è composto dalla quota di Pagina | 92 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 patrimonio di spettanza dei terzi azionisti, che, in riferimento alla controllata Ecoadda S.r.l., sono rappresentati dai soci EAL Energia e Ambiente Lodigiana S.p.A. e L.G.E. S.r.l., mentre per quanto riguarda la controllata Ecosavona S.r.l. è rappresentato dal Comune di Vado Ligure. Prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto consolidato: Capitale Sociale Valori in euro Patrim onio netto al 31 dicem bre 2013 Destinazione risultato Versamenti in c/capitale Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2014 Destinazione risultato Versamenti in c/capitale Altri movimenti di P.N. Utile (perdita) del periodo Patrim onio netto al 31 dicem bre 2015 10.309 Riserva legale Totale Totale Riserva di Utile Totale Utile perdite a Patrim onio Patrimonio consolidam en perdite Patrim onio nuovo netto di netto di to d'esercizio netto gruppo terzi 62.868 (3.191) 0 (7.950) 62.625 625 63.251 Altre Riserve 589 (7.950) 39.500 921 10.309 589 95.339 7.950 0 39.500 283 (21.712) 80.696 (638) (3.829) 0 (21.712) (21.712) (21.712) 21.712 (21.712) (38.753) (38.753) 0 0 192 (38.753) 42.135 192 10.309 589 95.339 (3.637) 2.453 (49) 3.029 0 (1.200) 1.153 2.982 0 39.500 2.736 (21.762) 83.725 0 0 (1.008) (37.599) 45.117 B) Fondi per rischi e oneri I “Fondi per rischi ed oneri” al 31 dicembre 2015 risultano pari a Euro 70.217.250 (Euro 77.084.035 nel precedente esercizio). Di seguito si riporta la composizione e la movimentazione che la voce ha evidenziato nel corso dell’esercizio: Descrizione Saldo iniziale Acc.ti dell'esercizio Decrementi dell'esercizio Variazione perimento consolidamento Altri movimenti Saldo finale Variazione Fondo imposte differite 14.232.856 0 (3.134.815) 0 0 11.098.041 (3.134.815) Fondi chiusura e post chiusura 55.458.781 9.081.925 (11.960.917) (231.875) 1.376.600 53.724.514 (1.734.267) 7.392.398 3.627.699 (5.625.402) 0 0 5.394.695 (1.997.703) 77.084.035 12.709.624 (20.721.134) (231.875) 1.376.600 70.217.250 (6.866.785) Altri fondi Totali Il “Fondo per imposte differite”, pari a 11.098 migliaia di Euro, evidenzia un decremento di 3.134 migliaia di Euro che, principalmente si riferisce per 1.751 migliaia di Euro all’utilizzo del fondo imposte differite sull’avviamento allocato a concessioni per effetto dell’ammortamento dell’esercizio e per 922 migliaia di Euro al rilascio del Fondo imposte differite per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% della fiscalità differita IRES (operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015), relativa ai fondi iscritti sull’avviamento allocato a concessioni summenzionato, oltre che ad 178 migliaia di Euro per l’adeguamento del fondo imposte differite sugli effetti del Leasing contabilizzato nel bilancio consolidato secondo la metodologia dello IAS 17. Per il dettaglio delle componenti patrimoniali e reddituali a deducibilità o imponibile fiscale differito, in conformità all’OIC n. 25. Si rimanda alle informazioni riportate nella sezione "Imposte dell'esercizio". I “Fondi chiusura e post chiusura”, pari a 53.725 migliaia di Euro, comprendono i fondi accantonati per le opere di chiusura e post chiusura da svolgersi nelle discariche di proprietà del Gruppo, come dettagliatamente illustrato nella tabella sotto riportata: Entro l'esercizio successivo Oltre l'esercizio successivo Pagina | 93 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Sito POST CHIUSURA CHIUSURA Albonese TOTALE entro l'esercizio CHIUSURA TOTALE oltre l'esercizio POST CHIUSURA 0 0 0 2.351.656 2.224.859 4.576.515 Alice Castello 2.304.170 0 2.304.170 0 0 0 Chivasso 3.423.179 627.300 4.050.479 0 4.983.683 4.983.683 Cavenago d’Adda 0 0 0 707.379 4.116.876 4.824.255 Bedizzole 0 0 0 4.182.233 2.268.958 6.451.191 Bossarino 0 0 0 4.690.294 8.739.793 13.430.087 Boscaccio 0 0 0 4.384.890 8.719.245 13.104.135 5.727.349 627.300 6.354.649 16.316.452 31.053.414 47.369.866 TOTALE Tali fondi nel corso dell’esercizio 2015 evidenziano un decremento netto di 1.734 migliaia di Euro, per effetto di quanto di seguito riportato: Discarica Albonese 31.12.14 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci Variazione Perimetro di Consolidamento Altri Movimenti 31.12.2015 249 4.330 (3) 0 0 4.576 2.723 59 (246) (232) 0 2.304 10.201 744 (1.911) 0 0 9.034 4.851 86 (113) 0 0 4.824 Bedizzole 13.527 1.039 (9.491) 0 1.377 6.452 Bossarino 11.396 2.200 (166) 0 0 13.430 Boscaccio 12.512 624 (32) 0 0 13.104 Totale 55.459 9.082 (11.961) (232) 1.377 53.725 Alice Castello Chivasso Cavenago d'Adda Gli Accantonamenti dell’esercizio si riferiscono allo stanziamento dei costi da sostenersi per le fasi di chiusura e post chiusura delle discariche di proprietà delle società del gruppo, ossia dell’insieme di tutti i costi che il gruppo dovrà sostenere per le opere di chiusura e post chiusura delle discariche. Tali costi sono definiti attraverso una perizia tecnica e vengono accantonati lungo la vita utile della discarica in relazione alle percentuali di riempimento dei vari siti. Gli Utilizzi/Rilasci dell’esercizio si riferiscono principalmente: per 1,5 milioni di Euro alle opere di chiusura e di post della discarica denominata “Chivasso 3”; per 8,3 milioni di Euro al rilascio operato in forza degli effetti connessi ad un accordo transattivo con il fornitore dei servizi di parte delle attività di chiusura e post chiusura delle vasche del giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzole, che hanno comportato la riassunzione dell’onere dello svolgimento delle opere di chiusura della vasca C, stimato in Euro 1,4 milioni. Si precisa che con il già citato accordo la controllata Faeco S.r.l. aveva definito il costo della suddetta attività, pur rimanendo comunque obbligata nei confronti degli enti che hanno concesso le autorizzazioni nell’esercizio delle attività di smaltimento. Gli “Altri fondi”, pari 5.396 migliaia di Euro, accolgono principalmente accantonamenti prudenziali a fronte dei rischi probabili di cui risulta indeterminato il momento di manifestazione o l’ammontare. Gli accantonamenti dell’esercizio pari ad 3.638 migliaia di Euro si riferiscono principalmente: per 3.512 migliaia di Euro all’accantonamento di un fondo per gli oneri futuri relativi agli aggi, ecotassa e gestione operativa connesso alla vendita di spazi in logica take or pay operata nell’esercizio alla parte correlata Waste To Water (oggi Aker S.r.l.); per 116 migliaia di Euro all’accantonamento di un fondo rischi per contenziosi con ex dipendenti. Pagina | 94 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 I decrementi dell’esercizio, pari ad 5.625 migliaia di Euro, si riferiscono per 4.721 migliaia di Euro alla liberazione del fondo ristrutturazione stanziato al 31 dicembre 2014 nell’ambito della cessione della ex controllata Alice Ambiente, operazione perfezionatasi nel mese di marzo 2015. C) Fondo trattamento fine rapporto Il Fondo TFR al 31 dicembre 2015 risulta pari ad Euro 2.330.856 (Euro 2.214.274 al 31 dicembre 2014) e rappresenta l'effettivo debito del Gruppo verso i dipendenti in forza a tale data. Si sottolinea che il saldo è comprensivo della rivalutazione di legge ed è esposto al netto degli anticipi e degli utilizzi dell’esercizio: Descrizione Saldo iniziale Acc.ti dell'esercizio Trasferimenti a Fondi Compl. e Tesoreria INPS Utilizzi/Rilasci Saldo finale Variazione Trattamento di Fine Rapporto 2.214.274 657.673 (174.182) (366.909) 2.330.856 116.582 Totali 2.214.274 657.673 (174.182) (366.909) 2.330.856 116.582 Il saldo rappresenta il debito maturato nei confronti del personale in organico a fine esercizio per il trattamento di fine rapporto. D) Debiti I “Debiti” iscritti in bilancio ammontano complessivamente ad Euro 320.349.451 (Euro 312.021.398 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci componenti il saldo complessivo è di seguito rappresentata: Descrizione 31/12/2015 Obbligazioni 31/12/2014 Delta 200.000.000 200.000.000 0 Debiti verso soci per finanziamenti 12.150.149 23.108.925 (10.958.776) Debiti verso banche 18.691.620 2.926.469 15.765.151 4.881.860 3.845.958 1.035.902 653.000 63.000 590.000 54.317.495 55.469.113 (1.151.618) Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti v/ fornitori Debiti v/imprese controllanti 2.052.497 2.858.172 (805.675) 11.922.259 8.780.353 3.141.906 1.430.614 460.420 970.194 13.442.467 10.530.730 2.911.737 807.490 3.978.258 (3.170.768) 320.349.451 312.021.398 8.328.053 Debiti tributari Debiti v/istituti di previdenza Altri debiti Altri debiti - verso correlate Totale La suddivisione dei debiti per scadenza è di seguito esposta: Descrizione Obbligazioni Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso banche Debiti verso altri finanziatori Acconti Entro i 12 mesi Oltre i 12 mesi Oltre i 5 anni Totale 0 200.000.000 0 200.000.000 1.036.573 11.112.366 0 12.150.149 18.691.620 0 0 18.691.620 3.643.542 1.238.318 0 4.881.860 653.000 0 0 653.000 Pagina | 95 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Debiti v/ fornitori 54.317.495 0 0 54.317.495 Debiti v/imprese controllanti 2.052.497 0 0 2.052.497 Debiti tributari 9.728.031 2.194.228 0 11.922.259 Debiti v/istituti di previdenza 1.430.614 0 0 1.430.614 Altri debiti - verso correlate Altri debiti Totali 807.490 0 0 807.490 13.442.467 0 0 13.442.467 105.803.329 214.546.122 0 320.349.451 Obbligazioni Le Obbligazioni fanno riferimento al bond di tipo High Yield quotato alle borse di Milano e Dublino per complessivi Euro 202 milioni completamente sottoscritto al momento del pricing avvenuto in data 13 novembre 2014. Le principali caratteristiche del bond sono descritte di seguito: Ammontare nominale in linea capitale: 200 milioni di euro; Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%; Tipologia delle obbligazioni: a tasso fisso senior garantite; Valore nominale cedola: 10,5%; Yield to maturity: 12,625%; Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019. Nel periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni; Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000. Alla data di approvazione del presente bilancio, la Società ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del suddetto debito finanziario (in termini di riduzione del tasso di interesse, tempi di rimborso e capitale). Nel corso del mese di maggio la controllata Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le lettere di incarico dei Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione. Alla data della presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere - finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle agli imminenti scadenze impegni finanziarie del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della presente Nota integrativa. Debiti verso soci per finanziamenti La voce “Debiti verso soci per finanziamenti”, pari a Euro 12.150.149 (Euro 23.108.925 al 31 dicembre 2014), fanno interamente riferimento a finanziamenti erogati dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. Si riportano di seguito le informazioni concernenti la composizione dei debiti verso soci per finanziamenti: Pagina | 96 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Descrizione di cui con clausola di postergazione Importo totale di cui fruttiferi di cui interessi Esigibili entro l'esercizio successivo 0 0 0 0 Esigibili oltre l'esercizio successivo 12.150.149 10.000.000 11.113.577 1.036.573 Totali 12.150.149 10.000.000 11.113.577 1.036.573 Si precisa che: per Euro 10.000.000 la voce accoglie il finanziamento passivo subordinato concesso da Gruppo Waste Italia , nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Geotea, avvenuta per cassa per Euro 50.000.000 e tramite l’emissione da parte della stessa Gruppo Waste Italia S.p.A. di un prestito obbligazionario convertibile di Euro 10.000.000. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari al 6,25%, che ha generato interessi passivi di competenza dell’esercizio pari a Euro 624.999; per Euro 1.112.366 ( Euro 13.000.000 esercizio precedente) la voce fa riferimento al finanziamento concesso da Gruppo Waste Italia S.p.A. nell’ambito delle diverse operazioni legate all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari all’EURIBOR 6M+3,70%, che ha generato interessi passivi di competenza dell’esercizio pari a Euro 302.648. Nel corso dell’esercizio il finanziamento è stato rimborsato per Euro 8 milioni e compensato con crediti in essere al 31 dicembre 2015 per Euro 4 milioni. Si precisa che il primo dei due finanziamenti ricevuti da Gruppo Waste Italia S.p.A. risulta postergarto all’estinzione del Prestito Obbligazionario quotato. Debiti verso banche La voce “Debiti verso banche”, pari a Euro 18.691.620 (Euro 2.926.469 al 31 dicembre 2014), fa principalmente riferimento per 15.000 migliaia di Euro al tiraggio di una linea finanziaria Revolving Credit Facility, avvenuto nel corso del primo semestre 2015 (linea rinnovabile ottenuta da BNL e deliberata nell’ambito dell’emissione del Prestito Obbligazionario il cui closing è avvenuto in data 18 novembre 2014); per 2.509 migliaia di Euro al saldo dei conti correnti passivi; per 932 migliaia di Euro al saldo dei conti anticipi. Debiti verso altri finanziatori I “Debiti verso altri finanziatori”, pari a Euro 4.881.860 (Euro 3.845.958 al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente: debiti verso società di leasing per 2.349 migliaia di Euro debiti verso società di factoring per incassi ricevuti dai clienti i cui crediti risultano già ceduti pro soluto pari a 2.522 migliaia di Euro. Debiti verso fornitori I “Debiti verso fornitori”, pari a Euro 54.317.495 migliaia di Euro (Euro 55.469.113 al 31 dicembre 2014) sono relativi a beni e servizi ricevuti per l’espletamento delle attività aziendali. Gli acquisti di beni sono prevalentemente rappresentati da materiale di ingegneria, carburanti e lubrificanti. I servizi concernono principalmente le attività di smaltimento, trasporto, analisi dei rifiuti, manutenzione degli impianti e consulenze tecniche e legali. Debiti Tributari I “Debiti tributari”, pari a Euro 11.922.259 (Euro 8.780.353 al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente: Debito IRAP per 1.881 migliaia di Euro relativa agli anni fiscali 2011, 2012, 2013 per la quale è in corso il pagamento rateizzato; Debito IRES relativa all’anno fiscale 2011 per la quale è in corso il pagamento rateizzato, il cui debito residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad 1.174 migliaia di Euro; Pagina | 97 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Debito derivante da Consolidato Fiscale Nazionale per 3.863 migliaia di Euro relativo all’anno in corso facente capo alla società Geotea S.p.A. verso le controllate Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.; Debito IRES per 1.584 migliaia di Euro relativo all’anno 2014 non versato della controllata Faeco S.r.l. oltre alle relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 133 mila; Debito IRAP per 411 migliaia di Euro relativo all’anno 2014/2015 della controllata Faeco S.r.l. oltre alle relative sanzioni ed interessi al 31 dicembre 2015 ammontanti ad Euro 22 migliaia; La voce comprende inoltre: il debito per Iva non versata di 346 migliaia di Euro relativo ai mesi di agosto, settembre e novembre 2015, in capo alla controllata Geotea S.p.A., oltre al debito facente capo alle controllate Faeco S.r.l. pari ad 174 migliaia di Euro e Waste to Water S.r.l. per 228 migliaia di Euro; Il debito per Irpef e ritenute su lavoro autonomo e dipendente pari ad 1.114 migliaia di Euro. Altri debiti La voce “Altri debiti”, pari ad Euro 13.442.467 (10.530.730 Euro al 31 dicembre 2014), comprende principalmente debiti per aggi ed ecotassa relativi alle royalties da riconoscere rispettivamente ai Comuni ed alle Regioni dove sono localizzate le discariche di proprietà del Gruppo (7.889 migliaia di Euro) e i debiti verso il personale dipendente per le retribuzioni da corrispondere, compresa la quota di quattordicesima mensilità, e per ferie maturate e non godute (2.402 migliaia di Euro). Tra le altre voci, si evidenziano debiti verso Daneco Impianti S.r.l. (917 migliaia di Euro) per l’acquisto al diritto di smaltimento di circa 18 mila tonnellate presso il sito di Mariano Comense, spazi completamente utilizzati nel precedente esercizio. Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti le garanzie reali sui beni sociali, ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile: Descrizione Obbligazioni Deb. non ass. da garanz. reali Deb. assisiti da garanz. reali 0 200.000.000 Totale 200.000.000 Debiti verso soci per finanziamenti 12.150.149 12.150.149 Debiti verso banche 18.691.620 18.691.620 4.881.860 4.881.860 653.000 653.000 54.317.495 54.317.495 2.052.497 2.052.497 11.922.259 11.922.259 1.430.614 1.430.614 13.442.467 13.442.467 Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti v/ fornitori Debiti v/imprese controllanti Debiti tributari Debiti v/istituti di previdenza Altri debiti Altri debiti - verso correlate Totali 807.490 120.349.451 807.490 200.000.000 320.349.451 Come già riportato in precedenza, la totalità delle quote di Waste Italia S.p.A., conseguentemente all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, è oggetto di pegno a favore dei soggetti elencato nel relativo commento offerto nella sezione relativa al “Patrimonio Netto”. Si sottolinea, inoltre, che anche le quote dalle controllate S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., Faeco S.r.l. e Geotea S.p.A. sono oggetto di pegno a favore degli stessi soggetti. Debiti - Ripartizione per area geografica Ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile si segnala che i debiti sono principalmente verso soggetti Pagina | 98 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 italiani, con una rilevante concentrazione nelle Regione Piemonte, Lombardia e Liguria. E) Ratei e risconti passivi I ratei e risconti passivi ammontano ad Euro 2.848.561 (Euro 2.511.973 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta: Descrizione 31/12/2015 Ratei passivi per interessi 31/12/2014 2.831.413 Fidejussioni Variazione 2.474.573 356.840 10.657 8.752 1.905 0 23.000 (23.000) 2.842.070 2.506.325 335.745 Altri risconti passivi 6.491 5.648 843 Risconti passivi 6.491 5.648 843 2.848.561 2.511.973 336.588 Affitti Ratei passivi Totale La voce comprende principalmente i ratei passivi relativi alla quota di interessi passivi in maturazione sul Prestito Obbligazionario di competenza dell’esercizio 2015, di importo pari a Euro 2.6250.000. Non sussistono al 31 dicembre 2015 ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni. Conti d’ordine I Conti d’ordine rappresentano gli impegni del Gruppo per le garanzie prestate da terzi. Di seguito si riporta il dettaglio delle voci componenti il saldo: Descrizione Fideiussioni indirette 31/12/15 31/12/14 Variazione 101.780.111 109.777.642 (7.997.532) Altri Rischi 922.500 952.500 (30.000) Impegni assunti dall'impresa 225.500 0 225.500 Beni di terzi presso l'Impresa 2.664.778 0 2.664.778 105.592.889 110.730.142 (5.137.254) Totali La voce “Fideiussioni indirette” accoglie le polizze fideiussorie rilasciate da primarie società di assicurazione a garanzia delle obbligazioni assunte dalla società nei confronti di terzi, principalmente di Enti Pubblici in relazione ad autorizzazioni allo smaltimento di rifiuti in impianti e discariche di proprietà e ad attività di bonifica e riempimento delle società del Gruppo. La riduzione della voce per Euro 7.998 migliaia è principalmente imputabile all’effetto combinato del decremento per Euro 11.538 migliaia delle polizze Fideiussorie in capo alla società Alice Ambiente deconsolidata nel 2015 a seguito della cessione avvenuta nel mese di marzo 2015 alla correlata Waste to Water (oggi Aker S.r.l.) mitigato dall’incremento verificatosi a seguito delle nuove polizze contratte nell’esercizio, principalmente riferibili: alla stipula di una nuova polizza da parte della controllata Ecoadda S.r.l. con Gable Insurance per Euro 711 migliaia a garanzia del pagamento del corrispettivo annuale di concessione al comune di Cavenago; alla stipula di due polizze da parte della controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. con Gable Insurance per Euro 1.742 migliaia a favore dell’ente Città Metropolitana di Torino a garanzia della ripresa attività di recupero rifiuti e per Euro 1.406 migliaia a favore dell’Agenzia delle Entrate a garanzia della compensazione dell’eccedenza d’imposta per l’anno 2014 con riferimento all’IVA di gruppo. Pagina | 99 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Gli Impegni assunti dall’impresa pari ad Euro 225.500 si riferiscono all’ammontare residuo dei canoni dovuti a seguito della stipula del contratto affitto del ramo d’azienda fra la controllata Waste to Water S.r.l. e le società Lafumet e Lafumet Servizi S.r.l. non ancora maturati al 31 dicembre 2015. I beni di terzi presso l’azienda si riferiscono al valore netto al 31 dicembre 2015 delle Immobilizzazioni il cui uso risulta trasferito alla controllata Waste to Water S.r.l. in forza del contratto di affitto del ramo d’azienda, ma la cui titolarità rimane in carico alle società affittanti Lafumet e Lafumet Servizi. Non vi sono impegni verso terzi a carico della società non risultanti dallo stato patrimoniale per i quali fornire le informazioni richieste dall’art. 2427 punto 9 del Codice Civile. Strumenti finanziari derivati In relazione al disposto dell’art. 2427, punto 19 del Codice Civile si specifica che non sono stati emessi strumenti finanziari dalla società. Conto economico Si ricorda che le acquisizioni del Gruppo Geotea e di Faeco, occorse a fine novembre del 2014, concorrevano nel precedente esercizio alla formazione del bilancio consolidato solo a livello patrimoniale. Tali aspetti rendono poco significativi i rapporti dei dati economici 2014 con quelli 2015. A) Valore della produzione Il “Valore della produzione” al termine dell’esercizio 2015 risulta pari a Euro 120.322.044 (Euro 77.999.530 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione 2015 Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazioni Lavori in corso su ordinazione Incrementi immobilizzazioni per lavori interni Altri Ricavi e proventi Valore della produzione 2014 Delta 97.450.973 67.481.617 29.969.356 691.937 (846.577) 1.538.514 3.564.126 0 3.564.126 18.615.008 11.364.490 7.250.518 120.322.044 77.999.530 42.322.514 I dati consolidati 2015 del Gruppo Waste Italia, in funzione dell’ampliato perimetro di consolidamento come riportato in premessa, evidenziano un incremento (Euro 42.323 migliaia) superiore al 50% del valore della produzione, che si attesta al 31 dicembre 2015 a Euro 120,3 milioni (2014: Euro 78,0 milioni). Si precisa che le tre principali società acquisite alla fine del 2014 (Faeco S.r.l., Bossarino S.r.l. ed Ecosavona S.r.l.) sono ognuna proprietaria di un sito di smaltimento rifiuti i quali, ad oggi, risultano essere quelli di maggiori dimensioni in termini di volumetria residua. Il positivo apporto delle società acquisite alla fine del 2014 è principalmente imputabile al pieno consolidamento nel 2015 dei risultati delle società del savonese che sono state in termini di ricavi il principale motore di questo sensibile incremento (Euro 38.255 migliaia). Incide inoltre, l’apporto di ricavi nel 2015 pari ad Euro 3.822 migliaia della società Waste to Water S.r.l., acquisita da Waste Italia S.p.A. nel 2015. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella “Relazione sulla Gestione”. Ricavi delle vendite e delle prestazioni I “Ricavi delle vendite e delle prestazioni”, pari a 97.451 migliaia di euro (67.482 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), comprendono ricavi relativi al core business della società, ovvero i ricavi conseguiti dalle attività di raccolta, trattamento e smaltimento in discarica di rifiuti speciali non pericolosi, nonché da attività Pagina | 100 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 di intermediazione, cioè di vendita di spazi a terzi. In merito alla vendita spazi si segnala che nel corso del 2015 sono stati venduti alla parte correlata Waste to Water (oggi Aker) spazi per 120.000 tonnellata (per un ricavo complessivo di 9 milioni di euro). La vendita è stata operata secondo una logica take or pay. Lo sfruttamento di tale diritto è contrattualmente possibile, salvo eventuali proroghe, fino alla fine dell’esercizio 2016. L’incremento dell’esercizio è legato alle motivazioni in precedenza indicate relativamente agli scostamenti del Valore della Produzione. Per ulteriori informazioni si rinvia a quanto indicato nella “Relazione sulla Gestione”. Variazione lavori in corso su ordinazione La voce “Variazione lavori in corso su ordinazione”, che ha evidenziato un saldo positivo pari a 691 migliaia di euro (saldo negativo di 847 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), ed è principalmente relativa alla sospensione dei costi riferibili all’avanzamento delle attività sulla Commessa “Chivasso 0”, avente come controparte la società SETA S.p.A. ed il cui corrispettivo viene regolato sulla base di un valore per tonnellata conferita soggetto a rivalutazione. Tali corrispettivi sono valutati con il metodo della percentuale di completamento. Incrementi di Immobilizzazioni per lavori interni La voce in oggetto pari ad Euro 3.564 migliaia (Euro 0 mila al 31 dicembre 2014) riflette le attività svolte internamente per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona (Euro 2.120 mila) e di un impianto di tritovagliatura (Euro 1.443 mila) gestito dalla controllata Ecosavona S.p.A. Altri ricavi e proventi Gli “Altri ricavi e proventi”, pari a 18.615 migliaia di Euro (11.364 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente: per 7.765 migliaia di Euro ai proventi connessi al recupero energetico del biogas prodotto dalle proprie discariche o da quelle di terzi (nello specifico ricavi da conto energia per 4.935 migliaia di euro e da certificati verdi per 2.830 migliaia di euro); per 1.075 migliaia di Euro il rimborso assicurativo percepito a seguito dell’incendio verificatosi lo scorso esercizio sul sito dell’impianto di trattamento pneumatici di Chivasso; per 4.233 migliaia di Euro ad un provento non ricorrente relativo ad un accordo transattivo con il fornitore di servizi, connessi a parte delle attività di chiusura a post chiusura delle vasche del giacimento di messa a dimora dei rifiuti di Bedizzole (BS); per 281 migliaia di Euro a ricavi conseguiti nei confronti della parte correlata Volteo Energie S.p.A. per 154 migliaia di Euro principalmente riferibili alla fatturazione dei servizi di Information tecnology, Servizi generali e Servizi di supporto tecnico QUAS addebitati in forza di specifici contratti fino alla data di fuoriuscita della stessa dal gruppo WIG e nei confronti di Gruppo Waste Italia S.p.A. per 127 migliaia di Euro principalmente riferibili alla fatturazione dei servizi legali, di segreteria generale e di organizzazione e comunicazione, oltre al riaddebito dei costi del personale amministrativo pari a 192 migliaia di Euro; per 1.247 migliaia di Euro al riaddebito alla società correlata Alice Ambiente dei costi sostenuti dalla controllata Waste Italia S.p.A. nel corso dell’esercizio per la gestione e messa in sicurezza della discarica di Alice Castello; ricavi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari a 954 migliaia di Euro riferibili al riaddebito delle attività svolte nel corso dell’esercizio per la partecipazione da parte della stessa a bandi internazionali per il realizzo di opere nell’ambito del settore ambientale, che hanno portato all’aggiudicazione di una gara internazionale per la realizzazione e la gestione di una discarica di 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti a Durazzo (Albania), oltre a progetti per la realizzazione di opere connesse allo smaltimento di rifiuti in Marocco ed in Iran; per 139 migliaia di Euro ai proventi relativi al rimborso delle accise sul gasolio per l’anno 2015. Pagina | 101 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 B) Costi della produzione I “Costi della produzione” al termine dell’esercizio 2015 risultano pari a Euro 131.141.202 (Euro 82.245.609 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Costi della produzione 2015 6) Per materie prime, sussidiarie e di consumo 2014 Variazione 4.408.378 5.018.853 (610.475) 50.577.288 35.709.082 14.868.206 6.017.152 3.161.126 2.856.026 9) Per il personale 14.614.206 9.630.653 4.983.553 10) Ammortamenti e svalutazioni 35.646.600 23.455.919 12.190.681 (13.108) 0 (13.108) 3.627.699 31.000 3.596.699 16.262.987 5.238.976 11.024.011 131.141.202 82.245.609 48.895.593 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi 11) Variazione delle rimanenze di mat.prime, sussidiarie, di consumo e prod.finiti 12) Accantonamenti per rischi 14) Oneri diversi di gestione Totale Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci. I costi di acquisto delle materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci ammontano a Euro 4.408.378 (Euro 5.018.853 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta: Descrizione 2015 Acquisti materie prime 2014 Delta 787.436 0 787.436 2.087.882 1.867.636 220.246 285.640 52.979 232.661 Acquisti ricambi auto 4.297 6.439 (2.142) Acquisti per rivendita 1.083.576 3.034.692 (1.951.116) 159.547 57.107 102.440 4.408.378 5.018.853 (610.475) Acquisti carburanti e lubrificanti Acquisti materiale di consumo Acquisti altri Totale La voce “Acquisti materie prime”, pari a 787 migliaia di Euro, comprende per 466 migliaia di Euro il costo dei materiali utilizzati per le attività di copertura delle discariche, oltre a 298 migliaia di Euro di costo dei materiali acquistati dalla controllata Geotea S.p.A. per lo svolgimento delle attività di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona e di un impianto di tritovagliatura gestito dalla società Ecosavona S.p.A.. La voce “Acquisti per rivendita”, pari a 1.084 migliaia di Euro, comprende principalmente costi per l’acquisto di materiali recuperabili principalmente rappresentati da carta, ferro e plastica. Da importo rilevante risulta anche la voce “Acquisti carburanti e lubrificanti”, pari a 2.088 migliaia di Euro, relativa alle spese per carburante, olii e lubrificanti necessari per lo svolgimento delle attività giornaliere di raccolta, intermediazione e smaltimento dei rifiuti. Costi per servizi I “Costi per servizi” ammontano complessivamente a Euro 50.577.288 (Euro 35.709.082 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione Costi auto Costi per costruzione impianti e commesse 2015 Delta 2014 7.020 5.291 1.729 3.849.861 0 3.849.861 Pagina | 102 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Utenze gas, acqua, elettricità, telefonia, vigilanza e pulizia 1.196.903 796.310 400.593 Assicurazioni e oneri fideiussori 1.845.250 993.463 851.787 Consulenze tecniche, fiscali, notarili e altre 5.607.099 1.409.032 4.198.067 22.231.969 17.257.492 4.974.477 529.151 541.843 (12.692) Trasporti 8.707.608 11.265.461 (2.557.853) Costi di Gestione Impianti e Discariche 1.178.289 1.248.432 (70.143) Manutenzioni e riparazioni 2.038.134 850.893 1.187.241 Altri costi 3.386.004 1.340.865 2.045.139 50.577.288 35.709.082 14.868.206 Costi smaltimento Compenso amministratori e sindaci Totale La voce comprende principalmente costi relativi ai servizi di “Smaltimento” (22.232 migliaia di Euro) e “Trasporto” (8.708 migliaia di Euro), che incidono sull’ammontare totale per una percentuale rispettivamente pari al 43,95% e al 17,22%. Rispetto allo scorso esercizio la voce relativa ai costi di smaltimento evidenzia un significativo incremento (+4.974 migliaia di Euro), dovuto: per 2.762 migliaia di Euro all’apporto scaturito dal primo anno di pieno consolidamento del conto economico delle società Bossarino S.r.l., Ecosavona S.r.l. e Faeco S.r.l. incluse (con solo impatto patrimoniale) nel perimetro di consolidato a fine 2014; per 1.218 migliaia di Euro di costi sostenuti nel 2015 dalla controllata Waste to Water S.r.l. (acquisita da Waste Italia nel 2015) per l’attività di smaltimento dei rifiuti pericolosi operata dalla stessa in forza di un contratto di affitto di ramo d’azienda stipulato nel mese di maggio 2015 con Lafumet e Lafumet Servizi S.r.l.; per 994 migliaia di Euro all’incremento dei costi di smaltimento sostenuti dalla controllante Waste Italia S.p.A. e dalle controllate SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. ed Ecoadda S.r.l., principalmente in seguito al maggior conferimento dei rifiuti non cernibili presso società terze a seguito delle minori disponibilità nelle discariche e negli impianti di proprietà, specialmente nel primo semestre 2015 prima della riapertura del sito di Albonese. La voce relativa ai costi di Trasporto, pari a 8.708 migliaia di Euro, si decrementa di Euro 2.557 migliaia principalmente in conseguenza alle minori volumetrie gestite nel 2015 rispetto al 2014 per l’attività di raccolta dei rifiuti. I Costi per costruzione impianti e commesse, pari a 3.850 migliaia di Euro, si riferiscono principalmente ai costi sostenuti per la realizzazione delle opere di ampliamento delle discariche site nella provincia di Savona e di un impianto di tritovagliatura presso la discarica di Boscaccio. I Costi di gestione impianti e discariche pari a 1.179 migliaia di Euro si riferiscono per 637 migliaia di Euro ai costi relativi alle analisi effettuate per l’omologazione dei rifiuti conferiti presso le discariche del Gruppo. La voce Altri Costi, pari a 3.386 migliaia di Euro, comprende per 1.823 migliaia di Euro costi relativi ai servizi sub-appaltati a terzi sostanzialmente riferibili ad attività di gestione del rifiuto, oltre ai costi relativi a servizi di ticket restaurant, rimborsi per indennità chilometriche, pedaggi, canoni software, spese varie per la sicurezza. Costi per il godimento beni di terzi I “Costi per il godimento di beni di terzi” risultano pari a Euro 6.017.152 (Euro 3.161.126 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è di seguito rappresentata: Descrizione 2015 2014 Delta Pagina | 103 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Royalties 2.463.132 31.961 2.431.171 32.854 129.148 (96.294) Affitti 1.639.456 1.176.345 463.111 Noleggi 1.801.840 1.823.672 (21.832) 79.870 0 79.870 6.017.152 3.161.126 2.856.026 Canoni di leasing Altri costi per godimento beni di terzi Totale Le voci più rilevanti sono rappresentate: dalle royalties riconosciute dalla controllata Ecosavona S.r.l. al comune di Vado Ligure sulle tonnellate conferite in discarica pari a 1.957 migliaia di Euro in forza del regolamento regionale n.2 del 17 marzo 2002; dai “Costi per affitti”, pari a 1.639 migliaia di Euro, relativi per 336 migliaia di Euro ai costi sostenuti dalla controllata Waste to Water per l’affitto dello stabilimento di Villastellone (Torino) sede operativa della società, per 144 migliaia di Euro al canone di affitto sostenuto dalla controllata Waste to Water per la fruizione del ramo d’azienda Lafumet in forza di un contratto stipulato nel mese di maggio 2015, oltre alle spese di affitto della sede centrale e dei diversi siti industriali dove viene svolta l’attività aziendale del Gruppo; da costi per “Noleggi”, pari a 1.801 migliaia di Euro, relativi ad attrezzature, macchinari, automezzi e mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento delle attività ordinarie del Gruppo. Costi per il personale I “Costi per il personale” risultano pari a Euro 14.614.206 (Euro 9.630.654 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione 2015 Salari e stipendi 2014 Delta 10.027.186 6.137.851 3.889.335 3.047.576 1.905.319 1.142.257 Trattamento di fine rapporto 657.673 430.835 226.838 Altri costi del personale 881.771 1.156.649 (274.878) 14.614.206 9.630.654 4.983.552 Oneri sociali Totale La voce comprende le spese per il personale dipendente ivi compresi i costi di competenza per ferie non godute e accantonamenti di legge e contratti collettivi. Si evidenzia che gli “Altri costi”, pari a 882 migliaia di Euro, comprendono principalmente costi per il personale interinale (687 migliaia di Euro). A spiegazione dell’incremento verificatosi nelle voci inerenti il costo del personale si ricorda che le acquisizioni del Gruppo Geotea e di Faeco, occorse a fine del 2014, concorrevano nel precedente esercizio alla formazione del bilancio consolidato solo a livello patrimoniale, i valori riportati nel Conto Economico Consolidato al 31 dicembre 2015 comprendono il primo anno di pieno consolidamento dei costi delle summenzionate società. Si ricorda inoltre che nel corso del 2015 il numero medio dei dipendenti del gruppo ha subito un incremento di circa 63 unità, ascrivibile alla controllata Waste to Water S.r.l. a seguito del trasferimento del personale dipendente in forza della stipula di un contratto di affitto di ramo d’azienda dal mese di marzo 2015 con le società Lafumet e Lafumet Servizi. Il personale medio del periodo, dettagliato per categoria di inquadramento, è di seguito riportato: Pagina | 104 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Descrizione Numero medio 2015 Numero medio 20143 Dirigenti 7 5 Quadri 8 4 Impiegati 119 77 Operai 148 72 Totale 282 158 Si sottolinea che in carico alla sola capogruppo Waste Italia S.p.A. risultano ben 131 unità, suddivisi in 59 operai, 64 impiegati, 5 quadri e 3 dirigenti. Ammortamenti e svalutazioni Comprendono le quote di ammortamento calcolate secondo le regole civilistiche di valutazione per le immobilizzazioni immateriali e materiali e la svalutazione dei crediti commerciali contenuti nell'attivo circolante. Di seguito riportiamo il dettaglio: Descrizione 2015 2014 Delta Ammortamento Immobilizzazioni Immateriali 19.276.805 15.597.031 3.679.774 di cui: amm.to avviamento e differenza da consolidamento 11.059.925 7.694.632 3.365.293 Ammortamento Immobilizzazioni Materiali 12.859.564 6.230.783 6.628.781 2.563.680 378.105 2.185.575 946.551 1.250.000 (303.449) 35.646.600 23.455.919 12.190.681 Svalutazione delle Immobilizzazioni Svalutazione crediti Totale ammortamenti e svalutazioni Le svalutazione delle immobilizzazioni fanno riferimento per 985 migliaia di euro alla svalutazione del goodwill riferibile alle partecipate Ecoadda e KM Verde, di cui 457 allocato alla voce “Discariche” e per 1.448 migliaia di Euro alla svalutazione di oneri connessi a progetti in sviluppo non più perseguibili. Per un'analisi delle movimentazioni si rinvia alle sezioni relative alle immobilizzazioni ed ai crediti dell’attivo circolante. Oneri diversi di gestione Gli “Oneri diversi di gestione” ammontano ad Euro 16.262.987 (Euro 5.238.976 nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così composta: Descrizione Aggi/Ecotassa 2015 2014 Delta 6.297.901 2.486.967 3.810.934 360.341 192.928 167.413 Omaggi e spese di rappresentanza 16.631 35.150 (18.519) Contributi associativi 26.619 17.969 8.650 Spese postali 32.031 32.946 (915) Cancelleria 64.170 52.512 11.658 Costi chiusura/costi post chiusura 9.081.927 2.314.004 6.767.923 Sopravvenienze passive ordinarie 88.688 19.898 68.790 5.940 31.705 (25.765) Imposta di bollo e valori bollati, IMU, tasse automobilistiche Minusvalenze da alienazione cespiti 3 dato non comprensivo del numero teste delle società Geotea S.p.A., Bossarino S.r.l., Ecosavona S.r.l. e Faeco S:r.l. incluse nel perimetro di consolidamento (e consolidate solo con impatto patrimoniale) a fine anno 2014. Pagina | 105 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Altri oneri diversi Totale 288.739 54.897 233.842 16.262.987 5.238.976 11.024.011 La voce comprende principalmente costi accantonati per le opere da compiersi nelle fasi di chiusura e post chiusura delle discariche, pari a 9.082 migliaia di euro (ci cui 2.824 migliaia di Euro imputabili alle opere da compiersi nelle discariche localizzabili nel territorio ligure facenti capo alle società del savonese ed Euro 1.039 migliaia imputabili alle opere da compiersi nella discarica di proprietà di Faeco S.r.l.), ed i costi per aggi ed ecotasse, pari a 6.298 migliaia di Euro, riferibili per Euro 1.698 migliaia alla controllante Waste Italia S.p.A., per Euro 553 migliaia alla controllata Faeco S.r.l., per Euro 1.776 migliaia alla controllata Bossarino S.r.l. e per Euro 2.271 migliaia alla controllata Ecosavona S.r.l.. C) Proventi e Oneri finanziari Proventi finanziari La voce “Proventi finanziari” al 31 dicembre 2015 evidenzia un saldo complessivo pari a Euro 900.021 (Euro 641.835 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci componenti il saldo è di seguito rappresentata: Descrizione 2015 Proventi da titoli iscritti nell'attivo circolante Interessi attivi bancari Interessi attivi su crediti verso altri Interessi attivi verso società controllanti e correlate Proventi finanziari diversi Totale 2014 Delta 0 43.730 (43.730) 26.392 408 25.984 5.006 403.049 (398.043) 868.469 173.155 695.314 154 21.493 (21.339) 900.021 641.835 258.186 La voce comprende principalmente interessi attivi sui conti correnti bancari per 26.392 migliaia di Euro, oltre agli interessi attivi verso le società controllanti e correlate per 868.469 migliaia di Euro, riferibili: per 138 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la parte correlata Alice Ambiente S.r.l.; per 28 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A.; per 64 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la controllante indiretta Waste Italia Partecipazioni S.r.l., per 273 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la collegata SETA S.p.A., per 345 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la parte correlata Ecoema S.r.l.; per 20 migliaia di Euro agli interessi attivi verso la parte correlata Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.). Interessi e altri oneri finanziari La voce “Interessi e oneri finanziari” evidenzia un saldo complessivo pari a Euro 26.440.060 (Euro 7.724.408 nel precedente esercizio) ed è così composta: Descrizione 2015 2014 Delta Interessi passivi bancari 129.422 85.507 43.915 Interessi passivi verso controllanti 927.771 108.925 818.846 Interessi passivi su finanziamenti e oneri su contratti derivati 521.279 3.761.142 (3.239.863) 21.000.000 2.473.973 18.526.027 3.082.400 363.132 2.719.268 778.571 931.729 (153.158) 617 0 617 Interessi passivi su prestito obbligazionario Amm.to disaggio di emissione Altri oneri finanziari Differenze cambio Pagina | 106 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Totale 26.440.060 7.724.408 18.715.035 La voce accoglie principalmente gli interessi passivi maturati nel corso del 2015 sul Prestito Obbligazionario emesso in data 18 novembre 2014 (21.000 migliaia di Euro), oltre all’ammortamento, del 2015, del disaggio di emissione del Prestito Obbligazionario (3.082 migliaia di Euro). Gli interessi passivi verso controllanti sono interamente ascrivibili agli interessi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. Gli Altri Oneri finanziari pari a 779 migliaia di Euro, accolgono per 359 migliaia di Euro commissioni e spese bancarie, verso società di Factoring e spese fideiussorie bancarie. D) Rettifiche di valore Attività Finanziarie La voce pari ad Euro 13.237 al 31 dicembre 2015 (Euro 1.852 lo scorso esercizio), riflette gli effetti del consolidamento col metodo del patrimonio netto della partecipazione nella società collegata SETA S.p.A.. E) Proventi e Oneri straordinari Al 31 dicembre 2015 la voce evidenzia un saldo negativo pari Euro 798.751 (saldo negativo di Euro 13.035.130 al 31 dicembre 2014). Si riporta di seguito la composizione e la movimentazione delle singole voci componenti il saldo: Descrizione 2015 2014 Delta Sopravvenienze attive 381.100 0 381.100 Totale proventi straordinari 381.100 0 381.100 Altri oneri straordinari 1.179.851 13.035.130 (11.855.279) Totale oneri straordinari 1.179.851 13.035.130 (11.855.279) (798.751) (13.035.130) 12.236.379 Totale oneri e proventi straordinari La voce relativa alle sopravvenienze attive straordinarie, pari a 381 migliaia di Euro, si riferiscono per 295 migliaia di Euro a sopravvenienze originatesi nell’ambito dell’atto transattivo raggiunto con la collegata SETA. La voce relativa agli Altri oneri straordinari comprende principalmente gli oneri di incentivazione (507 migliaia di Euro) sostenuti in relazione al personale uscito dal Gruppo nel corso dell’esercizio 2015. Imposte sul reddito, differite, anticipate e proventi/oneri da consolidamento Le “Imposte sul reddito” al 31 dicembre 2015 evidenziano un saldo positivo di ammontare complessivo negativo pari a Euro 454.672 migliaia di Euro (saldo positivo di 2.600.099 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La composizione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione (PROVENTI)/ONERI NETTI DA CONSOLIDATO FISCALE 2015 2014 Delta 8.996 (1.991.555) 2.000.551 IRES 4.105.411 10.933 4.094.478 IRAP 545.720 520.901 24.819 (913.280) (1.223.152) 309.872 (3.292.175) 82.774 (3.374.949) 454.672 (2.600.099) 3.054.771 ANTICIPATE DIFFERITE Totali L’incremento complessivo di 3.054 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente deriva principalmente dall’effetto combinato di tali fattori: Pagina | 107 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 minori “Proventi da Consolidato Fiscale Nazionale” (-2.001 migliaia di Euro) minori “Imposte anticipate” per 310 migliaia di Euro; maggiori “Imposte dirette” (4.119 migliaia di Euro), principalmente a seguito dei minori accantonamenti di IRES (4.094 migliaia di Euro) ed IRAP (25 migliaia di Euro); minori imposte differite per 3.374 migliaia di Euro, il miglioramento del saldo risente principalmente per Euro 1.751 migliaia del rilascio del fondo imposte differite sull’avviamento allocato a concessioni e per Euro 922 migliaia al rilascio del Fondo imposte differite per l’adeguamento dell’aliquota dal 27,5% al 24% della fiscalità differita IRES (operata nell’esercizio sulle differenze temporanee che si riverseranno in periodi d’imposta successivi all’esercizio 2016 come previsto dal comma 61 della legge n.208 del 28 dicembre 2015), relativa ai fondi iscritti sull’avviamento allocato a concessioni summenzionato, oltre che ad Euro 178 migliaia per l’adeguamento del fondo imposte differite sugli effetti del Leasing contabilizzato nel bilancio consolidato secondo la metodologia dello IAS 17. Fiscalità anticipata e differita Composizione e movimenti intervenuti nelle passività per imposte differite e nelle attività per imposte anticipate Il seguente prospetto, redatto sulla base delle indicazioni suggerite dall’O.I.C., riporta le informazioni richieste dall’art. 2427, punto 14, lett. a) e b) del Codice Civile. In particolare sono esposte analiticamente le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate, specificando in corrispondenza di ogni voce l’effetto fiscale per il periodo in esame, determinato mediante l’applicazione delle aliquote di imposta che si presume siano in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Composizione Imposte Differite La composizione ed i movimenti della voce "Fondo per imposte differite" concernenti le differenze temporanee tassabili sono così rappresentati: Composizione Fondo imposte differite Imponibile 31/12/2015 Aliquota Imponibile 31/12/2014 Imposta Aliquota Imposta Differenze Temporanee su Ammortamenti 0 27,90% 0 4.669 31,40% 1.466 Dividendi non incassati (5%) 0 24,00% 0 11.830 27,50% 3.253 Interessi di mora 305.201 24,00% 73.248 832.689 27,50% 228.989 Plusvalenze Rateizzate 149.847 27,50% 41.208 48.031 27,50% 13.209 5.453.388 31,40% 1.712.364 Leasing Finanziario quota a breve 615.921 31,40% 193.399 Leasing Finanziario quota a lungo 4.469.647 27,90% 1.247.097 Allocazione Goodwill quota a breve 4.013.297 31% 1.244.122 Allocazione Goodwill quota a lungo 29.745.403 27,90% 8.298.967 Variazione perimetro consolidamento Totale fondo imposte differite 39.406.459 31,00% 12.216.002 0 0 0 57.573 39.822.737 11.098.041 45.757.066 14.232.856 Movimentazione dell’esercizio: Descrizione Imponibile Aliquota Imposta Saldo imposte differite al 31.12.14 Saldo 14.232.856 Utilizzate nell’esercizio Interessi di mora 569.579 27,50% 156.634 Plusvalenze 133.184 27,50% 36.626 Pagina | 108 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Rilascio Dividendi non incassati Rilascio Ammortamenti Anticipati Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24% effetti bilanci civilistici Ammortamento Goodwill Allocato Adeguamento Aliquota fondo imposte su Goodwill allocato 11.830 27,50% 3.253 4.669 27,50% 1.284 305.199 3,50% 10.682 5.647.761 31,00% 1.750.806 29.745.403 3,10% 922.107 336.522 31,40% 105.668 4.221.547 3,50% 147.754 Leasing Finanziario Adeguamento Aliquota fondo imposte su Leasing IAS 17 Subtotale (3.134.815) Contabilizzate nell’esercizio Subtotale 0 Subtotale 0 Saldo imposte differite al 31.12.15 11.098.041 Variazione perimetro di consolidamento Nel corso dell’esercizio 2015 il fondo per imposte differite si movimenta principalmente a seguito degli effetti relativi all’ammortamento del goodwill allocato, nonché dell’adeguamento dell’aliquota applicata al fondo imposte, sempre relativo al goodwill allocato, in funzione della simulazione dell’effetto di riduzione dell’aliquota d’imposta al 24% a partire dal 2017. Composizione Imposte Anticipate La composizione ed i movimenti della voce "Crediti per imposte anticipate" concernenti le differenze temporanee deducibili sono così rappresentati: Composizione crediti per imposte anticipate Imponibile 31/12/2015 Aliquota Imponibile 31/12/2014 Aliquota Fondo svalutazione crediti tassato 2.048.282 24,00% 491.588 1.560.169 27,50% 429.047 Fondo rischi 4.170.202 24,00% 1.000.848 164.835 27,50% 45.330 Diff. temporanea amm.to avviamenti 698.677 31,40% 219.385 6.544.519 31,40% 2.054.979 Altre Variazioni 404.644 27,90% 112.896 388 31,40% 122 Compensi amministratori 311.758 24,00% 74.822 305.505 27,50% 84.014 80.272 24,00% 19.265 80.272 27,50% 22.075 125.366 24,00% 30.088 122.775 27,50% 33.763 4.599 24,00% 1.104 877.687 27,50% 241.364 4.928.064 24,00% 1.182.735 4.221.060 27,50% 1.160.791 1.302 24,00% 312 0 27,50% 0 0 0 Svalutazione terreno Interessi passivi di mora non pagati Perdite fiscali pregresse Perdite fiscali Ammortamento spese di costruzione Variazione perimetro consolidamento Totale crediti per imposte anticipate 0 Imposta 3.133.043 Imposta 144.926 4.216.410 Movimentazione del periodo: Descrizione Saldo imposte anticipate al 31.12.14 Imponibile Aliquota Imposta Saldo 4.216.410 Pagina | 109 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Imposte anticipate rilasciate nell’esercizio Fondo rischi Diff. temporanea amm.to avviamenti Compenso amministratore Altre variazioni Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24% Spese di manutenzione Perdite fiscali pregresse 100.000 27,50% 27.500 5.845.842 31,40% 1.835.594 53.000 27,50% 14.575 388 31,40% 122 5.641.795 3,50% 197.463 80.571 27,50% 22.157 884.009 27,50% 241.998 Subtotale (2.339.410) Imposte anticipate contabilizzate nell’esercizio Fondo svalutazione crediti tassato 484.950 24,00% 116.388 3.627.699 24,00% 870.648 40.899 24,00% 9.816 3.689 24,00% 885 Perdite fiscali 707.004 24,00% 169.681 Elisione margine commessa Intercompany 317.688 27,90% 88.635 Fondo rischi Compenso amministratore Interessi di mora non pagati Subtotale 1.256.053 Variazione perimetro di consolidamento Subtotale Saldo imposte anticipate al 31.12.15 3.133.043 Rendiconto Finanziario Consolidato Il presente rendiconto finanziario consolidato analizza i flussi di cassa generati o assorbiti dal Gruppo relativi all’esercizio 2015, i dati vengono riportati in migliaia di Euro. Descrizione Utile (perdita) d' esercizio Gruppo Utile (perdita) d' esercizio Terzi Accantonamento imposte correnti e differite Variazione del trattamento di fine rapporto Ammortamenti Variazione dei fondi rischi Perdite su crediti Sopravvenienze attive/passive Utile operativo prima delle variazioni del capitale circolante Aumento/diminuzione delle Rimanenze e dei Lavori in corso su ordinazione Aumento/diminuzione crediti commerciali Aumento/diminuzione debiti commerciali Aumento/diminuzione altre attività correnti Aumento/diminuzione altre passività correnti 2015 2014 (38.753) 1.153 455 117 34.700 (4.979) (947) (885) (9.138) (545) (21.712) (49) (2.600) (77) 22.206 (1.812) 0 3.568 (476) (265) 10.266 (4.964) 8.286 (5.052) (314) 20.210 (24.141) 50 Pagina | 110 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 Aumento/diminuzione passività per imposte FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA'OPERATIVA Incremento/decremento delle attività materiali Incremento/decremento delle attività immateriali Aumento/diminuzione delle partecipazioni FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Altre variazioni di patrimonio netto di Gruppo Altre variazioni di patrimonio netto di Terzi Dividendi Aumento/diminuzione delle attività finanziarie correnti Incremento/decremento delle passività finanziarie correnti Aumento/diminuzione delle altre attività finanziarie non correnti Aumento/diminuzione delle altre finanziarie non correnti Incremento/decremento delle altre finanziarie non correnti FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO: Incremento/decremento disponibilità DISPONIBIILITÀ LIQUIDE INIZIO PERIODO Disponibilità liquide da variazioni del perimetro di consolidamento DISPONIBIILITÀ LIQUIDE FINE PERIODO 4.274 3.126 (4.257) (5.456) (5.543) (15.255) 192 (1.200) 0 6.934 16.683 (11.904) (1.496) (3.135) 6.074 (6.055) 8.778 (108) 2.614 1.644 (3.293) (119.996) (18.310) (500) (138.806) (4.107) (24) 0 1.883 (15.802) 155.622 (3.341) 7.860 142.092 (7) 1.266 7.518 8.778 Altre Informazioni Compensi agli organi sociali e alla società di revisione Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti gli amministratori, i sindaci e la società di revisione ai sensi dell'art. 2427, punti 16 e 16-bis del Codice Civile: Amministratori n. 20 Sindaci n. 17 Società di revisione (PwC in qualità di revisore principale di gruppo) Euro 406.758 Euro 122.393 Euro 105.657 Si precisa che le società Faeco, Ecoadda e Geotea sono assoggettate a revisione legale da parte di BDO Italia S.p.A. Operazioni con Parti Correlate - art. 2427, punto 22-bis del Codice Civile Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-bis del Codice Civile, si precisa che il Gruppo non ha effettuato operazioni con parti correlate “non concluse a normali condizioni di mercato”. Il concetto di parte correlata (imprese controllate, collegate, controllanti, consociate) viene rinvenuto nel principio contabile internazionale IAS 24, a cui il legislatore (D.lgs. 173/08) fa riferimento per l’individuazione delle parti correlate e delle operazioni oggetto di informativa. Il Gruppo ha invece concluso operazioni significative con parti correlate, concluse a prezzi e condizioni di mercato. In particolare nel corso dell’esercizio sono state concluse operazioni, rientranti nella gestione ordinaria della società, con le controllanti Gruppo Waste Italia S.p.A., Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Waste Italia Holding S.p.A. e con le correlate Volteo Energie S.p.A., Waste to Water S.r.l. (già Aker S.r.l.). In merito ai rapporti con la collegata Waste To Water S.r.l. (oggi AKER S.r.l.) si segnala che in data 1 marzo 2015 la stessa ha acquisito la partecipazione totalitaria in Alice Ambiente S.r.l. detenuta da Waste Italia S.p.A per un valore di Euro 100 mila in esecuzione di una accordo quadro sottoscritto in data 18 dicembre 2014. Pagina | 111 Waste Italia S.p.A. – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 L’accordo prevede inoltre il subentro da parte di Waste to Water nel contratto che regola le attività di gestione della fase di post chiusura della discarica di Alice Ambiente S.r.l. di fatto liberando Waste Italia S.p.A. da ogni obbligazione, onere o responsabilità in relazione alla effettuazione delle attività di post chiusura della discarica. Tale accordo è stato stipulato in quanto risulta preminente interesse di Waste Italia S.p.A., per proprie strategie industriali, non avere nel proprio business attività – esercitate direttamente ovvero tramite società controllate - su discariche od impianti similari aventi ad oggetto la lunghissima fase della cc.dd. “post gestione”, che può arrivare, come per il caso della discarica di Alice Castello, sino al compimento del 30° anno successivo alla data di chiusura. Nei confronti di Alice Ambiente al 31 dicembre risultano in essere crediti netti per Euro 1.011 migliaia e un finanziamento attivo per un valore residuo di Euro 3.969 migliaia; Sempre nell’anno 2015 Waste to Water S.r.l. ha sottoscritto, sempre con Waste Italia S.p.A., due contratti di acquisto “spazi nella discarica di Albonese”, pari a 120.000 tonnellate, in logica take or pay per un valore complessivo di Euro 9 milioni. Per ulteriori dettagli sulla natura ed entità delle operazioni in oggetto, si rimanda a quanto specificato nel corrispondente paragrafo della relazione sulla gestione. Operazioni fuori bilancio - art. 2427, punto 22-ter del Codice Civile Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-ter del Codice Civile, tenendo conto dell’appendice di modifica del principio contabile n. 12 dell’OIC, si informa che il gruppo non ha posto in essere accordi non risultanti dallo stato patrimoniale o dai conti d’ordine. Pagina | 112 Waste Italia S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 Dicembre 2015 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Prospetti Contabili STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI I) Immobilizzazioni immateriali 1) Costi di impianto e ampliamento 2) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e opere di ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre immobilizzazioni BI II) BII III) Totale Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e Fabbricati 2) Impianti e Macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti Totale Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate d) altre imprese 2) Crediti: a) verso imprese controllate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo b) verso imprese collegate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo c) verso imprese controllanti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo d) verso altri - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 2) Altri titoli: - altri titoli BIII Totale Immobilizzazioni finanziarie B) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI C) 31/12/2015 31/12/2014 Variazione 0 0 0 76.895 0 47.853 7.303.352 91.130.411 580.039 13.024.152 9.824 0 22.088 3.491.772 98.770.144 121.539 9.866.654 67.071 0 25.765 3.811.580 (7.639.733) 458.500 3.157.498 112.162.702 112.282.021 (119.319) 4.281.401 5.678.829 177.318 5.032.347 578.834 4.436.156 6.196.232 169.096 6.715.687 2.126.412 (154.755) (517.403) 8.222 (1.683.340) (1.547.578) 15.748.729 19.643.583 (3.894.854) 111.899.940 118.185.992 11.000 1.000 (6.286.052) 0 10.000 9.868.888 41.986.830 15.271.539 54.727.072 (5.402.651) (12.740.242) 0 0 0 0 0 0 114.615 0 1.633.877 751.388 (1.519.262) 0 4.544.453 4.852.483 1.929.979 1.093.392 2.614.474 3.759.091 39.074 39.074 173.317.283 193.633.313 0 (20.316.030) 301.228.714 325.558.917 (24.330.203) ATTIVO CIRCOLANTE I) Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3) lavori in corso di ordinazione 4) prodotti finiti e merci Totale rimanenze II) 0 0 73.500 217.904 291.404 0 0 73.500 217.904 291.404 0 0 0 0 0 34.251.200 0 30.381.731 0 3.869.469 0 Crediti 1) verso clienti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo Pagina | 115 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 4) verso imprese controllate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 3) verso imprese collegate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4) verso controllanti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4-bis) Crediti Tributari - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4-ter) Imposte anticipate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 5) verso altri - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo Totale crediti 2.056.700 0 10.082.730 0 (8.026.030) 0 123.815 0 0 0 123.815 0 3.211.220 0 3.359.109 0 (147.889) 0 16.978 5.702 17.421 5.702 (443) 0 654.956 1.061.904 792.442 0 (137.486) 1.061.904 10.621.583 268.377 15.759.133 268.377 (5.137.550) 0 52.272.435 60.666.645 (8.394.210) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.139.568 0 1.812 1.036.000 3.846 0 103.568 (3.846) 1.812 1.141.380 1.039.846 101.534 C) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 53.705.219 61.997.895 (8.292.676) D) RATEI E RISCONTI ATTIVI 13.068.277 16.238.458 (3.170.181) TOTALE ATTIVO (A+B+C+D) 368.002.210 403.795.270 (35.793.060) STATO PATRIMONIALE PASSIVO 31/12/2015 Variazione III) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 2) Partecipazioni in imprese collegate 4) Altre partecipazioni 6) Altri titoli Totale attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni IV) Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 2) Assegni 3) Denaro e valori di cassa Totale disponibilità liquide (IV) A) 31/12/2014 PATRIMONIO NETTO 1) Capitale Sociale 2) Riserva da sovrapprezzo delle azioni 4) Riserva legale 7) Altre riserve, distintamente indicate Versamenti in conto futuro aumento fi capitale Versamenti in conto capitale Altre riserve 8) Utile/Perdita esercizi precedenti 9) Utile/Perdita di periodo 10.309.280 10.309.280 589.378 589.378 95.339.278 95.339.278 39.500.000 39.500.000 4.000.000 4.000.000 51.839.278 51.839.278 (21.418.060) 0 (40.063.296) (21.418.060) 0 0 0 (0) 0 0 (0) (21.418.060) (18.645.236) A) TOTALE PATRIMONIO NETTO 44.756.580 84.819.876 44.756.580 B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 1) Fondo trattamento quiescenza e obblighi simili 2) Fondo imposte, anche differite 3) Altri 0 13.795 10.556.301 0 33.553 2.788.141 0 (19.758) 7.768.160 Pagina | 116 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 B) TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI C) TOTALE TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO D) 10.570.096 2.821.694 7.748.402 991.803 1.021.713 (29.910) 0 0 200.000.000 200.000.000 0 0 DEBITI 1) Obbligazioni - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 3) Debiti verso soci per finanziamenti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 4) Debiti verso banche - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 5) Debiti verso altri finanziatori - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 6) Acconti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 7) Debiti verso fornitori - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 9) Debiti verso imprese controllate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 10) Debiti verso imprese collegate - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 11) Debiti verso controllanti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 12) Debiti tributari - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 14) Altri debiti - di cui esigibili entro l'esercizio successivo - di cui esigibili oltre l'esercizio successivo D) TOTALE DEBITI 1.036.573 11.112.366 108.925 23.000.000 927.648 (11.887.634) 16.454.892 0 1.431.442 0 15.023.450 0 1.642.216 0 185.487 0 1.456.729 0 63.000 0 63.000 0 0 0 37.976.250 0 43.006.280 0 (5.030.030) 0 28.768.322 0 35.581.552 0 (6.813.230) 0 0 0 0 0 0 0 1.377.114 0 1.084.130 0 292.984 0 1.978.306 1.969.653 3.569.953 5.816 983.808 0 446.660 0 (1.591.647) 1.963.837 0 537.148 0 0 1.315.030 0 (3.888.881) 5.489.799 4.174.769 0 0 308.852.299 312.658.014 2.831.432 E) RATEI E RISCONTI PASSIVI TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E) CONTI D'ORDINE 2.473.973 357.459 368.002.210 403.795.270 (35.793.060) 31/12/15 31/12/14 1.072.505 1.072.505 Variazione a) Fidejussioni - fidejussioni dirette 0 - fidejussioni indirette 13.557.410 13.457.064 231.536 e) Altri rischi TOTALE CONTI D'ORDINE 1.651.168 2.632.523 16.281.083 17.162.092 (981.355) (749.819) Pagina | 117 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 CONTO ECONOMICO Dicem bre 2015 VALORE DELLA PRODUZIONE 1a) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti e semilav. 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi A) TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE Dicem bre 2014 A) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazione dei crediti compr. all'attivo c. e disp. liquide 11) variazioni delle rimanenze di mat. prime, suss. e merci 12) accantonamenti per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione B) TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 60.909.353 0 0 0 5.548.927 66.458.280 65.577.211 0 0 0 11.818.218 77.395.429 2.586.978 39.212.305 3.894.258 7.869.894 4.673.740 45.654.568 4.467.668 8.409.009 B) DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) C) Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni di imprese controllate di imprese collegate di imprese controllanti di altri b) da titoli iscritti nelle immobiliz. che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi di imprese controllate di imprese collegate di imprese controllanti da altre società 17) Interessi e altri oneri finanziari 17-bis) Utili e (perdite) su cambi C) TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI D) TOTALE DELLE RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi altri 21) Oneri altri E) TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI RISULTATO ANTE IMPOSTE (A-B+C+D+E) 23) Imposte reddito dell'eserc. corrente, differite ed antic. UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO 5.124.281 1.688.449 357.395 699.769 5.531.682 1.731.955 386.894 758.478 15.521.718 10.094.950 3.936.410 626.348 864.010 16.922.229 14.411.167 1.261.062 1.250.000 3.627.699 6.767.037 79.479.889 31.000 1.591.704 81.749.918 (13.021.609) (4.354.489) - 1.744.036 28.600 19.959 - - 212.005 11.768 9.173 17.648 - 192.209 63.604 144.828 26.269.508 616 (24.076.888) 697.981 10.644 149.737 6.662.291 (5.553.335) (3.364.840) (6.010.000) 83.518 6.140 668.060 7.421.075 (584.542) (7.414.935) (41.047.879) (23.332.759) (984.583) (1.914.699) (40.063.296) (21.418.060) Pagina | 118 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Premessa Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, di cui la presente nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi dell'art. 2423 - comma 1 del Codice Civile, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute, è conforme al dettato degli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, 2425, 2425 bis del Codice Civile, ed è redatto secondo i principi stabiliti dall’art. 2423 bis del Codice Civile. Il presente documento, inoltre, è conforme all'art. 2427 del Codice Civile e recepisce le modifiche ai criteri di redazione del bilancio d’esercizio introdotte dal D.lgs. 17/01/03 n. 6 e sue successive modifiche. Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sono stati redatti in unità di Euro, senza cifre decimali, come previsto dall’art. 16 - comma 8 del D.lgs. N. 213/98 e dall’art. 2423 - comma 5 del Codice Civile. Gli importi della presente nota integrativa sono anch’essi espressi in unità di Euro salvo ove diversamente specificato. Le voci aventi saldo zero nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico non sono state riportate. La valutazione delle singole voci, tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo, è stata effettuata secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato l’imputazione di costi e perdite presunti e la rilevazione dei ricavi e degli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio. Lo stesso principio, inoltre, impone di tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo. In ottemperanza al principio di competenza, l'effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi fanno riferimento, indipendentemente da quello in cui si manifestano i relativi movimenti numerari (incassi e pagamenti). Affinché l’informazione fornita dal bilancio sia corretta, se in una voce di bilancio sono compresi elementi eterogenei, si utilizzano differenti criteri di valutazione. Si evidenzia che non si sono verificati eventi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui agli artt. 2423 bis - comma 2 e 2423 - comma 4 del Codice Civile. Valutazioni sulla continuità aziendale L’emissione del Bond Waste e la connessa acquisizione del Gruppo Geotea (titolare di due discariche operative in Liguria) nonché della società Faeco S.r.l. (titolare di una discarica in Lombardia) e di impianti di biogas da discarica per una potenza installata complessiva di circa 6MWe dalla controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. avvenute nell’ultimo trimestre 2014 ha, significativamente modificato il profilo della Società riposizionandolo per taglia, credibilità sui mercati internazionali e prospettive in una nuova dimensione. Il Piano Industriale 2015-2017 approvato dal consiglio di amministrazione in data 24 marzo 2015, confermava la vision ambiente della Società e delle sue controllate con obiettivi a fine Piano, a livello di ricavi, di Euro 152 milioni, di EBITDA di Euro 66 milioni e un leverage ratio di 3,3x. Gli obiettivi 2015 comunicati al mercato in pari data vedevano un fatturato di Euro 151 milioni un EBITDA di Euro 55 milioni e un leverage ratio 4,26x. Le linee strategiche del Piano rafforzavano il posizionamento del Gruppo nei business di riferimento. Al fine di rafforzare il business ambientale, la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. ha sottoscritto in data 5 agosto 2015 un accordo con Biancamano il cui perfezionamento dell’accordo avrà dei positivi riflessi sulla Società. Tale accordo preliminare di integrazione dei due gruppi quotati si inseriva nel quadro di un più ampio disegno industriale e strategico volto alla creazione di un grande gruppo italiano quotato nel settore ambientale in grado di posizionarsi come leader in Italia nel settore privato della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente con copertura integrale di tutta la filiera integrata dei rifiuti attraverso la raccolta, il trasporto, la selezione, il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti. La prospettata operazione di integrazione tra i due gruppi quotati si inseriva inoltre nell’attuale contesto di mercato che vede l’integrazione tra società come unica via praticabile in futuro per essere pronti per struttura e per capacità finanziaria alle sfide di un mercato che vedrà sempre più la tendenza allo “zero waste”. Il Progetto Pagina | 119 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Wastend della Società va proprio in questa direzione, programmando a valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore. I risultati del Gruppo Waste per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative a seguito di fattori interni ed esterni al Gruppo stesso. In dettaglio, l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per la Società. I risultati di tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il perdurare di alcune problematiche giudiziarie - che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una discarica - i ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate nonché i diversi avvicendamenti ai vertici direzionali. I descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la Società su alcune decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 2015-2017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività, e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi gestiti. L’inasprirsi del contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale riduzione dei prezzi, fattore che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo. Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 di Gruppo, precedentemente comunicati al mercato di Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento delle tempistiche rispetto alle iniziali stime di intervento sono state risolte nel corso del secondo semestre del 2015, ma, malgrado l’accelerazione delle attività del Gruppo per recuperare il terreno perduto nella prima parte dell’anno (come l’incremento dei conferimenti in discarica e l’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni), la controllata non è riuscita comunque a raggiungere l’obiettivo iniziale prefissato e rivisto a settembre 2015. L’EBITDA a consuntivo 2015 si è attestato ad un valore di circa Euro 38 milioni, mentre il fatturato ha fatto segnare un valore di Euro 119 milioni da confrontarsi con un EBITDA e fatturato originari rispettivamente di Euro 55 milioni e di Euro 151 milioni. L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Waste si attesta al 31 dicembre 2015 a circa Euro 223 milioni, quest’ultimo caratterizzato principalmente dal Bond Waste e della linea RCF, alla data di riferimento interamente utilizzata, di Euro 15 milioni. Anche in considerazione delle perfomance realizzate nel corso del 2015, del perdurare delle problematiche giudiziarie e dei vari avvicendamenti al vertice, il Gruppo ha quindi operato una rivisitazione del Piano Industriale. Le linee guida del nuovo Piano Industriale 2016-2020 della Waste Italia S.p.A. approvato in data 24 marzo 2016 prevede una prima fase di consolidamento delle perfomance, che tiene in considerazione le attuali condizioni di mercato e la crescente pressione competitiva, con conseguente posizionamento a livelli sensibilmente inferiori di fatturato e margini rispetto a quelli preventivati nel precedente Piano Industriale 2015-2017, per poi imprimere un più deciso incremento dei risultati in funzione dell’entrata in servizio dei nuovi impianti, fra cui primeggia il Progetto Wastend che, per quanto con tempistiche più lunghe rispetto al precedente Piano Industriale 2015-2017 produrrà un consistente incremento di ricavi e margini. Tali sviluppi porteranno dal 2018 in avanti il completo riassorbimento delle riduzioni di marginalità e di cash flow occorse nel 2015 in quanto non strutturali proprio per la specifica tipologia del business ambiente e della messa a dimora dei rifiuti. Per raggiungere tali obiettivi saranno inoltre necessari investimenti in infrastrutture per mantenere invariata le capacità di discarica nel tempo, il tutto con particolare focus alla ottimizzazione del capitale circolante operativo (corrente e pregresso) e dei rapporti con gli stakeholders. Il Gruppo ha inoltre intrapreso tutte le azioni legali possibili volte alla ripresa della piena operatività dei siti compresa la reiterata richiesta di dissequestro totale per il sito di smaltimento di Cavenago d’Adda, che solo in data 21 aprile 2016 è stata accolta. Le risultanze del nuovo Piano 2016-2020, la generazione di cassa connessa, nonché le difficoltà attuali di accesso al credito per via dell’elevato leverage, determinano la consapevolezza che l’attuale indebitamento e in particolare il Bond Waste non risulta più sostenibile nel medio lungo termine, sia per linea capitale, che per linea interessi rendendosi necessario procedere quanto prima ad una rinegoziazione e revisione dei termini del Bond Waste al fine di assicurarne la coerenza con i flussi di cassa previsti dal Piano. Nel vecchio Piano Industriale 2015-2017 la capacità autonoma di rimborso del Bond Waste era invece garantita. In aggiunta a quanto precedentemente detto, l’allungamento dei tempi di finalizzazione dell’accordo Gruppo Waste Italia / Biancamano, che ha portato alla proroga dei termini per tale operazione a fine anno 2016 (come Pagina | 120 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 comunicato al mercato in data 30 marzo 2016) e del conseguente annunciato aumento di capitale ad esito della fusione, determina un ulteriore fattore di slittamento nell’esecuzione delle linee strategiche condivise fra i due gruppi per lo sviluppo del business ambientale a capo della Società. Così come precisato nel paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” del bilancio consolidato, il Gruppo Waste e quindi la Società non disporrebbe di risorse finanziarie sufficienti per coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i successivi 12 mesi senza necessari interventi di ristrutturazione del Bond Waste per linea capitale, interessi e tempi di rimborso. Conseguentemente la Società, al fine di assicurare la sostenibilità del debito nel breve e lungo termine ed iniziare la strada del progressivo sviluppo delle attività su parametri di ratios economico/finanziari più solidi nonché di conformità con i flussi presenti e futuri di business ha dato mandato alle società Houlihan Lokey (Europe) Limited e Leonardo & Co in qualità di advisors finanziari e a Studio Chiomenti e Paul Hastings Londra, come advisors legali (congiuntamente gli “Advisors Waste”), per vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del Bond Waste di Euro 200 milioni con scadenza finale 15 novembre 2019 quotato alle borse di Milano e Dublino e regolato dalla legge dello Stato di New York, anche in riferimento al coupon semestrale di Euro 10,5 milioni (10,5% annuale) e alla mandatory redemption (pari a Euro 5 milioni il quale ha scadenza di presentazione dell’offerta di riacquisto la data del prossimo coupon) e ambedue dovuti a maggio 2016. Nel corso del mese di marzo 2016 sono iniziate le negoziazioni con il Comitato dei Bondholders (qui di seguito “Comitato”) - che ad oggi già raggruppa il 50% del debito e tale percentuale iniziale è stata ritenuta molto soddisfacente dagli advisor della Società, con riferimento ad altre operazioni similari (il quorum per deliberare variazioni del Regolamento del Bond Waste è pari al 75%) anche in considerazione del fatto che tale percentuale già è in grado di impedire una eventuale escussione dei pegni. Il Comitato già ha designato Orrick, Herrington & Sutcliffe (Europe) LLP come advisor legale e Rothschild come advisor finanziario (“Advisors Bondholders”). Alla data del presente bilancio, la Società ha in corso la negoziazione dei contratti degli Advisors dei Bondholders e sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere- finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. La rinegoziazione per linea capitale, interessi e dei tempi di rimborso garantirà altresì la sostenibilità finanziaria del Gruppo nel medio periodo e creerà le condizioni per la rifinanziabilità del Bond Waste a scadenza. L’analisi del fabbisogno finanziario è stata effettuata a livello di consolidato, si rimanda pertanto al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” riportato nel Bilancio Consolidato. In data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la capogruppo Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze finanziarie del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Il Consiglio di Amministrazione della Società, pur in presenza della incertezza sopra descritta in relazione alla rinegoziazione in corso del bond che potrebbe fare sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare in continuità, alla luce dell’atteso buon esito delle azioni intraprese ritiene che allo stato attuale sussistano le condizioni per continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale, così come definito dai principi contabili di riferimento, nella redazione della presente bilancio d’esercizio e consolidato di Waste Italia S.p.A.. Il persistere del presupposto della continuità aziendale dipende soprattutto dalla disponibilità del Comitato a supportare l’esecuzione di suddette azioni di ristrutturazione e la definizione di una struttura Pagina | 121 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 patrimoniale e finanziaria maggiormente allineata alle attuali possibilità del Gruppo, in coerenza con le necessità finanziarie individuate nel Piano Industriale 2016-2020. Si precisa che il mancato perfezionamento degli interventi di cui sopra determinerebbe il venir meno del presupposto della continuità aziendale e la necessità per la Società di assumere le opportune determinazioni nel rispetto delle norme vigenti. Criteri di valutazione I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e dei bilanci delle singole società nel precedente esercizio La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente e attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La valutazione tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato che esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio – consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica sottostante gli aspetti formali. Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte con il consenso, ove richiesto, del collegio sindacale al costo di acquisto inclusivo degli oneri accessori e vengono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione, motivando eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati. La società opera con cadenza annuale una verifica di recuperabilità dei valori iscritti in bilancio (cd. “Impairment test”) e provvede, nel caso in cui ne ricorrano i presupposti, a svalutare i rispettivi valori. Qualora in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, si procede al ripristino del valore originario rettificato dai soli ammortamenti. Si sottolinea che nel corso dell’esercizio non sono state operate svalutazioni. Per quanto riguarda la voce “Avviamento” si è derogato alla regola generale che prevede il periodo di ammortamento in cinque anni, in quanto, in considerazione dell’utilizzazione stimata di questa voce, si è ritenuto opportuno effettuare l’ammortamento in quote costanti sulla base dell’effettivo periodo di utilità. Precisamente le aliquote di ammortamento applicate sono di seguito riportate: - Ramo "Biogas Volteo" 10% - Disavanzo fusione “Eco Logica Italiana S.r.l.” 10% - Disavanzo fusione inversa “Waste Italia 2 S.r.l.” 5% - Ramo "Eurotrading” 10% Si evidenzia che, con atto del 14 novembre 2014, Waste Italia ha definito l’acquisizione dalla correlata Volteo Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento energetico alimentati a biogas da discarica siti nelle località di Andria (BA), Cavenago d’Adda (LO), Chivasso Pagina | 122 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 (TO), Ghemme (NO), Giovinazzo (BA) e Trivignano (UD). Tale acquisizione ha generato un avviamento di Euro 7.156.549, che sarà ammortizzato in dieci anni. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo relativo alle “Immobilizzazioni immateriali”. La voce “Concessioni, licenze e marchi”, riferita ai diritti di conferimento nella discarica di Bedizzole (BS) di proprietà di Faeco S.p.A., acquisti in virtù dei contratto sottoscritto con IRA S.r.l. nel corso dell’esercizio 2013, per un quantitativo complessivo pari a 80.000 tonnellate, nel corso dell’esercizio 2014 per un quantitativo complessivo pari a 40.000 tonnellate e nel corso del 2015 per un quantitativo complessivo pari a 26.667 tonnellate, e ai diritti di conferimento nella discarica di Chivasso, denominata Chivasso Zero, di proprietà della collegata SETA S.p.A. acquisiti nel 2015 per un quantitativo complessivo di 22.120 tonnellata, vengono ammortizzati in relazione alla percentuale annua di utilizzo di tali spazi. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo storico di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, diminuito dalle quote di ammortamento annuali. L’ammortamento è calcolato secondo un piano sistematico a quote costanti sul valore storico dei cespiti secondo l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei rispettivi beni e sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione. Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene entra in funzione. Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti: Fabbricati 3% Costruzioni leggere 10% Impianti e macchinari 5% - 10% Attrezzature 10% Autoveicoli industriali 10% Autovetture 10% Cassoni e contenitori 15% Mobili e macchine d’ufficio 12% Macchine elettroniche 20% Discariche % di riempimento Nel primo esercizio di utilizzazione, le aliquote economico-tecnico applicate sono ridotte alla metà, salvo una valutazione analitica per sezione di impianto/bene per i quali si verifichi un intenso utilizzo, in quanto questo criterio viene ritenuto congruo e rappresentativo del reale deperimento dei beni stessi. L’ammortamento delle discariche è calcolato in base alla percentuale annua di riempimento delle stesse. I cespiti completamente ammortizzati restano in bilancio sino al momento in cui sono dismessi o alienati. I costi di manutenzione ordinaria, di natura non incrementativi, sono portati a carico dell’esercizio in cui sono sostenuti, mediante imputazione al conto economico. Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie presenti in bilancio comprendono le seguenti voci: a. quote di partecipazione detenute in società controllate, rappresentanti investimenti di carattere duraturo e strumentale all’attività dell’impresa, ed in altre imprese b. crediti finanziari verso società controllate, verso società controllanti e verso altre imprese. Si sottolinea che, recependo le indicazioni del nuovo OIC 12, i crediti di origine finanziaria sono classificati nella macro classe B dello stato patrimoniale, tra le immobilizzazioni, a prescindere dalla loro scadenza, Pagina | 123 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 indicando separatamente i crediti esigibili a breve termine. Partecipazioni Le partecipazioni sono iscritte al costo e, nel caso di perdite di valore durevole da parte delle partecipate, vengono svalutate al fine di riflettere tali perdite. Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni. I maggiori valori eventualmente esistenti, rispetto alla frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio delle imprese partecipate, sono giustificati dai plusvalori dei beni e diritti facenti capo alle partecipate stesse rispetto ai valori di iscrizione in bilancio ovvero dalla stima di attesa di reddito in relazione alla particolare attività esercitata dalle partecipate. Crediti I crediti classificati tra le immobilizzazioni finanziarie sono iscritti al valore nominale ed eventualmente svalutati in caso di perdite durevoli di valore. Il minor valore non può essere mantenuto negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni della rettifica effettuata. Rimanenze Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, o di fabbricazione, stimato come costo medio ponderato, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, ed il presumibile valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che l’hanno generata. Oltre che rimanenze di prodotti finiti, nell’esercizio si rilevano rimanenze da “lavori in corso su ordinazione”, termine con il quale si fa generalmente riferimento a opere, complessi di opere, forniture di beni e servizi, eseguiti su ordinazione del committente in base a contratti di durata generalmente pluriennali e non ancora conclusi alla fine dell’esercizio. Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati con il “metodo dei corrispettivi contrattuali maturati” (o metodo della percentuale di completamento) che permette di ripartire l’utile negli anni in base allo stato di avanzamento dei lavori. Crediti I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo di svalutazione, determinato con prudente apprezzamento degli Amministratori in base all’effettivo rischio di inesigibilità e tenendo in considerazione le condizioni economiche generali, di settore e la situazione specifica dei singoli debitori. Disponibilità liquide Le disponibilità liquide sono iscritte al valore nominale. I saldi dei conti bancari tengono conto di tutti gli assegni emessi e dei bonifici disposti entro la data di chiusura dell’esercizio e degli incassi effettuati dalle banche od altre istituzioni creditizie ed accreditati nei conti prima della chiusura dell’esercizio, anche se la relativa documentazione bancaria è pervenuta nell’esercizio successivo. E’ stato rispettato il divieto di non compensare conti bancari attivi e passivi anche se della stessa natura e tenuti presso la stessa banca. Le giacenze di cassa sono valutate al valore nominale. Ratei e risconti I ratei e i risconti attivi e passivi sono stati valorizzati sulla base del principio della competenza, mediante una ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi. Per i ratei ed i risconti di durata pluriennale verranno verificate le condizioni che ne determinano l’iscrizione originaria, adottando nel tempo, se necessario, le opportune variazioni. Si evidenzia che l’emissione del bond quotato di tipo High Yael per complessivi Euro 200 milioni, ha generato un disaggio di emissione di Euro 15.412.000, di cui si offre separata indicazione. Pagina | 124 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Trattamento di Fine Rapporto lavoro subordinato E’ iscritto sulla base delle indennità maturate a tutto il 31 dicembre 2015. E’ calcolato in base alle disposizioni delle leggi vigenti, dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dagli accordi integrativi aziendali, al netto delle anticipazioni corrisposte. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo indici secondo quanto stabilito dall’art. 2120 del codice civile. La legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto delle regole per il TFR (Trattamento di fine rapporto) maturando dal 1° gennaio 2007. Per effetto della riforma della previdenza complementare: le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in aziendale; le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, secondo le modalità di adesione esplicita o adesione tacita: a. destinate a forme di previdenza complementare; b. mantenute in azienda, la quale ha provveduto a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. Fondi per rischi ed oneri Sono costituiti da accantonamenti effettuati per fronteggiare oneri e perdite di natura determinata e di esistenza certa o probabile delle quali tuttavia alla chiusura d’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione. Per la valutazione dei rischi o degli oneri si è inoltre tenuto conto dei rischi e delle perdite di cui si è venuti a conoscenza anche successivamente alla chiusura dell’esercizio e fino alla data di redazione del presente bilancio. Si sottolinea che, recependo le indicazioni del nuovo OIC 31, i cosiddetti “fondi per recupero ambientale”, relativi ai fondi accantonati per le opere da compiersi nelle fasi di chiusura e post chiusura delle discariche di proprietà del Gruppo, sono classificati nella macro classe B dello stato patrimoniale, tra i Fondi per rischi e oneri. Debiti I debiti sono indicati tra le passività in base al loro valore nominale. Ricavi e Costi I ricavi vengono imputati a conto economico secondo il principio della competenza temporale che, nel caso dei servizi di raccolta, trasporto e rimozione dei rifiuti, coincide con il momento di effettuazione della prestazione; nel caso delle attività di smaltimento è rappresentato dall’entrata dei rifiuti presso gli appositi impianti; nel caso di vendita di materiali coincide con il passaggio della proprietà degli stessi; nel caso di prestazioni di servizi coincide con l’effettiva resa delle prestazioni. I ricavi, i proventi, i costi e gli oneri sono stati indicati al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi. I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono all’attività ordinaria limitatamente alla parte avente natura caratteristica. Nella voce “Altri ricavi e proventi” sono inclusi i componenti positivi di reddito derivanti unicamente dalla gestione accessoria e pertanto da operazioni che non rientrano nella gestione caratteristica, finanziaria o straordinaria. I costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci sono relativi agli acquisti necessari alla produzione e/o al commercio dei beni oggetto dell’attività ordinaria d’impresa e sono al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e imposte direttamente connessi con gli acquisti. I costi per servizi sono relativi all’attività ordinaria. I costi per godimento di beni di terzi si riferiscono ai corrispettivi pagati per il godimento di beni materiali ed immateriali non di proprietà sociale destinati all’esercizio dell’attività d’impresa. Gli oneri diversi di gestione hanno natura residuale e comprendono costi ed oneri inerenti alla gestione ordinaria diversi da quelli classificabili nelle voci precedenti. Pagina | 125 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Oneri di chiusura e post chiusura Sono determinati secondo il criterio della competenza, nel pieno rispetto del principio generale della correlazione tra costi e ricavi. La metodologia di iscrizione in bilancio degli stessi è basata sulla percentuale annua di riempimento delle discariche presso le quali sono conferiti i rifiuti rispetto ai volumi disponibili. Imposte dell’esercizio Le imposte correnti sono iscritte per competenza in base alla stima del reddito imponibile calcolato in conformità alle disposizioni di legge ed alle aliquote in vigore. Le imposte differite o pagate anticipatamente vengono iscritte sulla base delle differenze di natura temporanea tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori fiscalmente rilevanti. Se dal calcolo emerge un debito questo viene iscritto al fondo imposte differite; se ne scaturisce un onere fiscale anticipato, questo viene iscritto fra i crediti nei limiti della presumibile recuperabilità dello stesso. Più precisamente, le attività per imposte anticipate connesse alle differenze temporanee deducibili ed alle perdite fiscali, in aderenza al principio generale della prudenza, sono rilevate rispettivamente in presenza di ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui le stesse si riverseranno, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare, e di imponibili fiscali futuri che potranno assorbire le perdite riportabili entro il periodo nel quale le stesse sono utilizzabili. Concorrono a determinare la fiscalità differita anche quelle poste che pur non iscritte nello stato patrimoniale possono produrre effetti fiscali differiti quali le perdite di esercizio fiscalmente riportabili a nuovo, spese di manutenzione eccedenti i limiti fiscalmente ammessi e deducibili in futuri esercizi, plusvalenze tassate in più esercizi, ecc. Annualmente, in sede di stesura del bilancio, si procede alla revisione degli accantonamenti per imposte differite/anticipate per adeguarle ad eventuali variazioni di imposta intervenute nel corso dell’esercizio. Tale valutazione è effettuata tendo conto dell’esercizio dell’opzione per il consolidato fiscale nazionale. Operazioni di leasing In linea con la prassi civilistica diffusa in Italia le operazioni di leasing sono contabilizzate con il c.d. “metodo patrimoniale”. Tale metodologia, consentita dai principi contabili nazionali, prevede la contabilizzazione a conto economico dei canoni di locazione secondo il principio della competenza e l’iscrizione nei conti d’ordine dei canoni residui da pagare alla società locatrice. Gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto che risulterebbero dall’utilizzo del c.d. “metodo finanziario” sono evidenziati alla voce immobilizzazioni materiali. Inoltre, in ottemperanza del disposto dell’art. 2427 punto 22 C.C., in apposita sezione della nota integrativa sono fornite le informazioni complementari relative alla rappresentazione dei contratti di locazione finanziaria secondo il metodo finanziario. Conti d’ordine In calce allo stato patrimoniale, risultano evidenziate le garanzie prestate direttamente e indirettamente, distinguendosi tra fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e garanzie reali. L’ammontare dei conti d’ordine è quindi escluso dalla somma totale dell’attivo e del passivo ed esposti in un’unica colonna in maniera separata. Altre informazioni La società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. con sede in Milano, Via Monte Rosa 91, è stata incaricata, con l’assemblea del giorno 28 febbraio 2012, di svolgere la revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e dell’art. 165-bis del D. Lgs. 58/1998 del bilancio di esercizio relativo agli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019. Si precisa che la società, in qualità di controllata, partecipa alla procedura per il “consolidato fiscale nazionale” proposta dalla controllante indiretta Waste Italia Partecipazioni S.r.L. per il triennio 2015-2017, per cui il presente bilancio rileva, in funzione del risultato ottenuto, oneri da consolidamento per le imposte sull’esercizio e proventi da consolidamento in caso di perdite fiscalmente attribuite al gruppo. I rapporti con la società capogruppo ai fini della procedura fiscale sono regolati da un apposito contratto di consolidamento. Pagina | 126 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 La società inoltre aderisce per l’esercizio in corso all’IVA di gruppo, pertanto i crediti e i debiti scaturiti dalle liquidazioni IVA mensili sono stati trasferiti alla controllante indiretta Waste Italia Holding S.p.A.. I valori indicati sono espressi in Euro ove non diversamente indicato. Informazioni sullo Stato Patrimoniale Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono pari a Euro 112.162.702 (Euro 112.282.020 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: D escrizio ne C o sti di impianto e di ampliamento D iritti di brevetto ind. e utilizzo o pere ingegno C o sti di ricerca, di sviluppo e di pubblicità C o ncessio ni, licenze, marchi e diritti simili A vviamento Immo bilizzazio ni in co rso A ltre T o tali Valore Lordo iniziale 379.586 264.692 29.786 10.844.101 151.506.408 121.539 14.158.526 177.304.639 Fondo Amm.to Iniziale (369.762) (242.605) (29.786) (7.352.329) (52.736.265) 0 (4.291.872) (65.022.619) Valore netto iniziale 9.824 22.087 0 3.491.772 98.770.144 121.539 9.866.654 112.282.020 96.119 40.377 48.042 5.274.799 9.565.172 Incrementi 4.105.835 Decrementi 0 Variazioni Fondo 0 Riclassifiche Ammortamenti 410.458 (29.048) (14.611) (294.254) (7.639.733) Valore netto finale 76.895 47.853 0 7.303.353 91.130.411 Valore Lordo Finale 475.705 305.069 29.786 14.949.936 Fondo Amm.to Finale (398.810) (257.217) (29.786) (7.646.583) 410.458 (2.117.301) (10.094.947) 580.039 13.024.152 112.162.702 151.506.408 580.039 19.433.325 187.280.269 (60.375.998) 0 (6.409.173) (75.117.567) L’incremento pari a 96 migliaia di Euro della voce “Costi di Impianto e di ampliamento” è relativa agli oneri notarili sostenuti nell’esercizio inerenti alla fusione/incorporazione del Gruppo Geotea. La voce “Diritti di brevetto industriali e utilizzo opere ingegno” si incrementa per 40 migliaia di Euro dovuti allo sviluppo ed implementazione del nuovo sistema informatico per la gestione dei rifiuti raccolti, trattati e smaltiti dalla Società e dal Gruppo, che entrerà a pieno regime nel primo trimestre 2016. La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, pari a 7.303 migliaia di Euro (3.492 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), comprende il valore netto dei diritti allo smaltimento di rifiuti presso discariche di terzi. Al riguardo, nel corso dell’esercizio 2015, si evidenziano incrementi complessivi pari a 4.105 migliaia di Euro, che per 2.090 migliaia di Euro sono relativi al diritto a smaltire nr. 22.000 tonnellate presso la discarica di Chivasso Zero della correlata Seta Spa e per 2.013 migliaia di Euro riguardano il diritto a smaltire nr. 26.667 tonnellate presso la discarica di Bedizzole della correlata Faeco S.r.l.. L’incremento netto di periodo è dovuto agli ammortamenti registrati per 294 migliaia di Euro. La voce “Immobilizzazioni immateriali in corso” evidenzia una riclassifica pari a Euro 410.458 dei saldi relativi al progetto Ecowin, precedentemente iscritti nelle “Immobilizzazioni materiali in corso”, che prevede la realizzazione di un nuovo sistema nazionale per la raccolta, il recupero ed il riciclo dei rifiuti di imballaggio provenienti da superfici private ed un incremento pari a Euro 48.042 relativo al progetto denominato “Winwaste”. La voce “Avviamento”, pari a Euro 91.130.411 (Euro 98.770.144 al 31 dicembre 2014), è così dettagliatamente composta: Pagina | 127 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Valore netto 31.12.2014 Descrizione Ramo “Biogas” Disavanzo fusione “Eco Logica Italiana Srl” Disavanzo fusione inversa “Waste Italia 2 Srl” Ramo "Eurotrading" Totale Incrementi Decrementi Ammortamenti Valore netto 31.12.2015 7.096.911 0 0 (715.655) 6.381.256 322.053 0 0 (161.026) 161.027 91.001.713 0 0 (6.699.513) 84.302.200 349.467 0 0 (63.539) 285.928 98.770.144 0 0 (7.639.733) 91.130.411 A riguardo si ricorda che Waste Italia, con atto del 14 novembre 2014, ha definito l’acquisizione dalla correlata Volteo Energie S.p.A. del Ramo d’Azienda Biogas comprensivo esclusivamente degli impianti di sfruttamento energetico alimentati a biogas da discarica, di seguito specificatamente indicati: impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 Kw sito in Cavenago d’Adda (LO), Frazione Soltarico; impianto di sfruttamento energetico di biogas da 834 Kw sito in Chivasso (TO), Loc. ex Fornace SLET; impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 Kw sito in Giovinazzo (BA), c.da San Pietro Pago; impianto di sfruttamento energetico di biogas da 803 Kw sito in Andria (BA), Loc. San Nicola La Guardia; impianto di sfruttamento energetico di biogas da 625 Kw sito in Trivignano Udinese (UD), Loc. Braida Grande; impianto di sfruttamento energetico di biogas da 2.391 Kw sito in Ghemme (NO), Loc. Fornace Solaria. Il prezzo di acquisto è risultato pari a Euro 8.500.000. L’acquisizione ha comportato l’iscrizione di un avviamento di Euro 7.156.549 (valore netto al 31/12/15 pari a Euro 6.381.256), da ammortizzare in dieci anni a partire dal 1 dicembre 2014. Non risultano incrementi nell’esercizio in corso. A fine esercizio il valore dell’avviamento è stato sottoposto ad una verifica di recuperabilità da parte di un esperto indipendente senza che da ciò emergesse la necessità di operare svalutazioni in merito. Per maggiori dettagli circa il test svolto si rimanda a quando già commentato a riguardo nella nota integrativa del bilancio consolidato della società. La voce “Altre immobilizzazioni immateriali”, pari a Euro 13.024.152, rispetto allo scorso esercizio evidenzia un incremento di Euro 3.157.499, come di seguito riportato: Descrizione Migliorie su beni di terzi Migliorie su beni in leasing Oneri pluriennali su software Oneri pluriennali altri Oneri pluriennali su finanziamenti Oneri pluriennali su pubblicità Diritti opzione su beni in leasing Progetto Cavaglià Totali Saldo finale Saldo iniziale Variazione 205.369 406.701 (201.332) 18.300 47.664 (29.365) 106.663 13.346 93.317 97.445 68.987 28.458 7.089.924 8.747.204 (1.657.279) 1.100 2.201 (1.101) 405.350 580.550 (175.200) 5.100.000 0 5.100.000 13.024.152 9.866.653 3.157.499 La composizione e la movimentazione della singole voci è così rappresentata: Pagina | 128 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 D escrizio ne M iglio rie su Oneri Oneri Oneri pluriennali Oneri pluriennali D iritto o pzio ne beni in pluriennali su pluriennali altri so ftware su finanziamenti su leasing leasing pubblicità M iglio rie su beni in affitto P ro getto C avaglià T o tali Valore Lordo iniziale 1.776.896 1.322.195 1.196.425 336.262 8.940.695 5.503 580.550 14.158.526 Fondo Amm.to Iniziale (1.370.195) (1.274.531) (1.127.438) (322.916) (193.491) (3.302) 0 (4.291.873) Valore netto iniziale 406.701 47.664 68.987 13.346 8.747.204 2.201 580.550 0 9.866.653 11.503 0 78.000 99.996 160.500 0 0 5.100.000 5.449.999 Decrementi 0 0 0 0 0 0 0 0 Variazioni Fondo 0 0 0 0 0 0 0 0 Riclassifiche 0 0 0 0 0 0 (175.200) (175.200) Giriconto Fondo 0 0 0 0 0 0 0 0 (212.834) (29.365) (49.542) (6.679) (1.817.779) (1.101) 0 (2.117.301) Valore netto finale 205.369 18.300 97.445 106.663 7.089.924 1.100 405.350 5.100.000 13.024.152 Valore Lordo Finale 1.788.399 1.322.195 1.274.425 436.258 9.101.195 5.503 405.350 5.100.000 19.433.325 Fondo Amm.to Finale (1.583.030) (1.303.895) (1.176.980) (329.595) (2.011.271) (4.403) 0 0 (6.409.173) Incrementi Ammortamenti Nel corso dell’esercizio la voce che evidenzia la variazione più significativa è quella relativa al “Progetto Cavaglià”, il cui incremento netto, pari a circa 5,1 milioni di Euro, è relativo alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nel Comune di Cavaglià (BI), l’iniziativa prevede la realizzazione di ulteriori spazi per all’incirca 2,2 Milioni di metri cubi di volumetrie. L’incremento è conseguente alla cessione della partecipazione totalitaria nella società Alice Ambiente ceduta a fine marzo del presente esercizio. E’ stata inoltre operata una riclassifica del “Diritto d’opzione sui beni in leasing”, pari a Euro 175.200, a seguito del riscatto del bene “Modulo di cogenerazione mod. Ecomax 6 Bio potenza elettrica 625 KWE” oggetto del contratto di leasing (Sardaleasing Spa nr. S2/127103) volturato in seguito all’acquisizione del Ramo Biogas dalla correlata Volteo Energie S.p.A.. La riclassifica incrementa le immobilizzazioni materiali alla voce “Impianti e Macchinari”. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono pari a Euro 15.748.729 (Euro 19.643.581 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Valore lordo F.do Ammortamento Valore Iniziale netto Terreni e Fabbricati Attrezzature industriali e commerciali Impianti e macchinari 6.352.189 Altri Beni Immobiliz. Materiali in corso Totali 19.324.169 1.460.240 19.503.867 2.126.411 48.766.876 (1.916.032) (13.127.938) (1.291.144) (12.788.180) 0 (29.123.294) 4.436.157 6.196.232 169.096 6.715.687 2.126.411 19.643.582 11.360 389.448 44.185 458.169 0 903.162 Decrementi 0 (49.260) 0 (13.309) 0 (62.569) Variazioni Fondo 0 49.260 0 13.309 0 62.569 Riclassifiche / Giroconti 0 175.200 0,00 531.898 (942.356) (235.258) Svalutazioni 0 0 0 (21.127) (605.221) (626.348) Ammortamenti (166.115) (1.082.051) (35.963) (2.652.281) 0 (3.936.410) Valore netto finale 4.281.401 5.678.829 177.318 5.032.347 578.834 15.748.729 Valore lordo 6.363.549 19.839.558 1.504.426 20.480.625 1.184.055 49.372.212 0 0 0 (21.127) (605.221) (626.348) Incrementi F.do Svalutazioni Pagina | 129 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 F.do Ammortamento (2.082.147) (14.160.729) (1.327.107) (15.427.152) 0 (32.997.135) La voce “Impianti e macchinari”, pari a 5.678 migliaia di Euro, nel corso dell’anno evidenzia un incremento pari a 389 migliaia di Euro, principalmente riferibile ad opere di manutenzione e gestione straordinaria capitalizzate, oltre al valore di Euro 175.200 di riclassifica già menzionata precedentemente nelle immobilizzazioni immateriali. La voce “Immobilizzazioni in corso”, pari a 578 migliaia di Euro, evidenzia la variazione più significativa in negativo dovuta alle seguenti movimentazioni: 1) Giroconto di Euro 531.898 alla voce “discariche” dei costi sostenuti per l’ampliamento della discarica di proprietà della Società sita ad Albonese (PV); 2) Riclassifica di Euro 410.458 in “Immobilizzazioni immateriali in corso” (già menzionata precedentemente progetto “Ecowin”); 3) Svalutazione di Euro 605.221 relativa ai costi capitalizzati per il progetto KM Verde ritenuto al momento non più realizzabile. La voce “Altri beni”, pari a 5.032 migliaia di Euro, si compone e si movimenta come segue: Descrizione Valore lordo Mobili e arredi Veicoli Computer/Macchine elettron. Cassoni e Contenitori Discariche Totali 2.159.922 371.391 324.338 3.974.527 F.do Ammortamento (1.540.365) (273.566) (276.110) (2.647.734) Valore Iniziale netto 619.558 97.825 48.228 1.326.793 4.623.283 6.715.687 60.045 0 6.324 278.146 113.654 458.169 Decrementi 0 0 0 (13.309) 0 (13.309) Decrementi Fondo 0 0 0 13.309 0 13.309 Riclassifiche 0 0 0 0 531.899 531.899 Giriconto Fondo 0 0 0 0 0 0 (21.126) 0 0 0 0 (21.126) (116.676) (31.222) (20.685) (314.700) (2.168.999) (2.652.282) 541.800 66.604 33.867 1.290.240 3.099.837 5.032.347 2.219.967 371.391 330.662 4.239.364 13.319.242 20.480.626 (21.126) 0 0 0 0 (21.126) (1.657.041) (304.787) (296.795) (2.949.125) Incrementi Svalutazioni Ammortamenti Valore netto finale Valore lordo F.do Svalutazioni F.do Ammortamento 12.673.689 19.503.867 (8.050.406) (12.788.180) (10.219.405) (15.427.153) Gli incrementi verificatesi nell’anno, pari a 278 migliaia di Euro, fanno principalmente riferimento all’acquisto di cassoni e contenitori utilizzati nel processo di raccolta dei rifiuti. La voce “Discariche” fa riferimento al costo di allestimento della discarica di Albonese ridotto degli ammortamenti registrati in funzione dei conferimenti ricevuti e delle cessioni spazi effettuate nel corso dell’esercizio in oggetto. Il saldo comprende anche il valore residuo (pari a 2.677 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015) del disavanzo generatosi dalla fusione di Ecotras in Sari Group S.r.l. (ora Waste Italia S.p.A.), il cui valore non era stato ammortizzato fino all’inizio delle opere di realizzazione dell’ampliamento della discarica, conseguenti all’ottenimento dell’AIA per la realizzazione dello stesso ottenuta in data 11 febbraio 2015. La voce “Veicoli” ha un incremento pari a 60 migliaia di Euro dovuti a manutenzioni straordinarie e riscatti beni leasing. Immobilizzazioni finanziarie Pagina | 130 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Le Immobilizzazioni finanziarie al termine dell’esercizio risultano pari a Euro 173.317.283 (Euro 193.633.313 al 31 dicembre 2014). Si sottolinea che la società, recependo le indicazioni del nuovo OIC 12, ha classificato i crediti di origine finanziaria nella macroclasse B dello stato patrimoniale, tra le immobilizzazioni, a prescindere dalla loro scadenza, indicando separatamente i crediti esigibili a breve termine. Partecipazioni Le Partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie ammontano complessivamente a Euro 111.910.940 (Euro 118.186.992 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La composizione e la movimentazione evidenziata dalla voce nel corso dell’esercizio: Valore finale 31/12/14 Descrizione Partecipazioni in Imprese controllate Partecipazioni diverse Totale Incrementi Decrementi Valore finale 31/12/15 Svalutazioni 118.185.992 2.278.788 (5.200.000) (3.364.840) 111.899.940 1.000 10.000 0 0 11.000 118.186.992 2.288.788 (5.200.000) (3.364.840) 111.910.940 Si riportano di seguito le informazioni delle società controllate riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015: Sede Capitale sociale Geotea S.p.A.4 Milano 5.467.366 2.763.436 14.164.106 100% 14.164.106 60.184.000 Faeco S.r.l.. Milano 1.550.000 845.338 5.366.826 100% 5.366.826 27.400.000 Milano 10.000 (564.123) (557.273) 100% (557.273) 68.788 Milano 98.800 (1.418.660) (1.197.072) 76% (909.775) 0 Milano 364.000 (1.953.333) 265.002 100% 265.002 22.203.711 Milano 10.000 (506.104) 12.489 100% 12.489 2.043.441 18.341.375 111.899.940 Waste to Water S.r.l. Ecoadda S.r.l. SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. Verde Imagna S.r.l. Utile/Perdita di periodo Patrimonio netto Quota % posseduta direttamente Descrizione Pro-quota Patrimonio netto Totale Valore di bilancio Il decremento del valore di tali partecipazioni rispetto all’esercizio precedente, pari a 6.286 migliaia di Euro, è riconducibile principalmente alla cessione di Alice Ambiente, il cui closing è avvenuto nel mese di marzo 2015, e alla svalutazione del 100% di Ecoadda S.r.l. a seguito della sua messa in liquidazione avvenuta nel mese di febbraio 2016. Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. ha avuto un incremento pari a 1.700 migliaia di Euro dovuto ad una rinuncia di crediti per la copertura della perdita rilevata a fine esercizio. Anche la partecipazione in Verde Imagna S.r.l. è stata interessata da una rinuncia di crediti per la copertura della perdita rilevata a fine esercizio pari a 510 migliaia di Euro. Nel mese di maggio 2015 è stata acquistata la società Waste to Water S.r.l per un valore di Euro 10.000 da Volteo Energie S.p.A., la partecipazione risulta iscritta a bilancio per un totale di Euro 68.788 maggiorata degli oneri accessori all’acquisto. Si evidenzia a riguardo della partecipata che ricorrendo al 31 dicembre 2015 i presupposti dell’art.2.482 – ter del codice civile, l’Assemblea con verbale del 20 gennaio 2016 ha deliberato la ricapitalizzazione della società attraverso la copertura delle perdite cumulate mediante l’azzeramento dell’attuale capitale sociale pari ad Euro 10.000 e la sua successiva ricostituzione fino all’ammontare di 4 si segnala che la società si è fusa in Waste Italia S.p.A. per incorporazione dal 1 gennaio 2016 Pagina | 131 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 1.000.000, con sovrapprezzo azioni pari ad Euro 432.192, da regolarsi mediante l’utilizzo per pari importo dei crediti di natura finanziaria e di altra natura, vantati dalla Società nei confronti della controllata. I maggiori valori rispetto alla frazioni di Patrimonio Netto risultanti dall’ultimo bilancio delle società controllate, trovano giustificazione dall’attesa di reddito in relazione alla particolare attività esercitata dalle stesse. A supporto di quanto sopra descritto, la società ha svolto opportuna verifica di recuperabilità attraverso esercizi separati di impairment test che non hanno evidenziato la necessità di procedere a svalutazione. Gli equity value delle varie partecipazioni sono stati determinati partendo dalle seguenti determinanti: Flussi finanziari rinvenienti dal piano 2016-2020 approvato dalla Società a marzo 2016; Proiezione dei flussi fino alla fine della vita utile per gli impianti di produzione di energia elettrica e per l’attività di messa a dimora di rifiuti; Definizione di un cash flow terminale o tendenziale, laddove applicabile, generabile successivamente al periodo di proiezione esplicita, identificabile sulla base di elementi quali: il tasso di crescita sostenibile dei ricavi, la redditività operativa normale su livelli d’attività target, investimenti di mantenimento della configurazione operativa al termine del periodo di proiezione esplicita; Il tasso di crescita perpetua (g) applicato ai flussi generabili successivamente al periodo di proiezione esplicita è stato fissato pari a 1%; Determinazione di un tasso di attualizzazione “market base” desunto da un panel di comparables. Il tasso di attualizzazione per l’esercizio 2015 è risultato pari a 7,5% (nel 2014 il tasso era pari al 6,6%). Per gli asset per i quali è stato assunto un ampliamento della vita utile (principalmente riferibile ai giacimenti di messa a dimora di rifiuti) è stato previsto un coefficiente correttivo nella misura del 1,5% sul WACC al fine di riflettere la maggiore rischiosità dei relativi flussi. Maggiorazioni nell’ ordine del 2,5% sono poi state previste per gli asset non in place, che si prevede vengano sviluppati nel corso o dopo l’orizzonte esplicito di Piano. L’inclusione di Valori Terminali, in ipotesi di proseguimento del business, è giustificata dall’assunzione di uno scenario valutativo volto ad apprezzare il valore della controllata in continuità in coerenza con la scelta degli Amministratori di redigere il presente bilancio in continuità. Infatti la tenuta del valore di carico della partecipazione in Waste Italia è subordinata al rispetto del nuovo Piano Industriale connesso anche all’atteso buon esito delle trattative in corso circa la rinegoziazione del Bond Waste. Tale rinegoziazione risulta infatti necessaria in quanto l’attuale peso de Bond Waste potrebbe influenzare in modo significativo l’operatività attuale e futura del Gruppo Waste Italia ai sensi di Piano, non potendosi escludere la possibilità che il mantenimento del Bond Waste allo stato attuale potrebbe: sottrarre risorse necessarie alla realizzazione delle strategie di crescita del Gruppo, limitando la capacità di cogliere opportunità di business e realizzare acquisizioni strategiche ed investimento (come nel caso del progetto WastEnd, che rappresenta una significativa parte del valore terminale riferibile alla partecipata SMC, la cui finanziabilità è garantita anche dalla prospettata rinegoziazione); limitare la capacità del Gruppo di ottenere ulteriori finanziamenti (come di fatto è avvenuto nel corso del 2015 ed inizio del 2016) o di dismettere beni per reperire risorse finanziarie per esigenze operative o per cogliere opportunità di business; limitare la possibilità per il Gruppo di ottimizzare le dinamiche di capitale circolante netto e la riduzione dello stock pregresso di debito verso i fornitori. La Partecipazione in altre imprese, pari a Euro 11.000, fa riferimento alla partecipazione nel Consorzio “Varese nel cuore”, società consortile proprietaria della Pallacanestro Varese e alla costituzione di società Farthan Società Consortile a r.l acquisito il 10% pari a Euro 5.000 ed Ambiente 2.0 Consorzio Stabile acquisito il 1% pari a Euro 5.000. Crediti I crediti compresi nelle immobilizzazioni finanziarie sono pari a Euro 61.367.269 (Euro 75.407.247 nel precedente esercizio). La composizione della voce è di seguito rappresentata: Pagina | 132 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Descrizione Saldo finale Saldo iniziale Variazioni Verso controllate - entro 9.868.888 15.271.539 (5.402.651) Verso controllate - oltre 41.986.830 54.727.072 (12.740.242) 114.615 1.633.877 (1.519.262) 0 751.388 (751.388) Verso altri - entro 4.544.453 1.929.979 2.614.474 Verso altri - oltre 4.813.055 1.053.964 3.759.091 39.428 39.428 0 61.367.269 75.407.247 (14.039.978) Verso controllanti - entro Verso controllanti - oltre Deposito cauzionali Totali I “Crediti verso società controllate”, pari a Euro 51.855.718 (Euro 69.998.611 al 31 dicembre 2014), nel corso dell’esercizio evidenziano un significativo decremento come nel dettaglio sotto riportato: - - per i crediti esigibili entro l’esercizio successivo le variazioni più significative fanno capo alla controllata Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. (-4.955 migliaia di Euro ), dovuta alla normale gestione di cash pooling e a delle compensazione debiti/crediti ( pari a -6.262 miglia di Euro ) oltre che alla rinuncia pari a 1.700 migliaia di Euro, di cui si era accennato precedentemente, e alla riduzione dei crediti verso Ecoadda S.r.l. ( - 2.272 migliaia di Euro) dovuta alla normale gestione di cash pooling ed a delle compensazione debiti/crediti ( pari a -3.934 miglia di Euro ): Per i crediti esigibili oltre l’esercizio successivo si evidenzia la riclassifica dei crediti verso Alice Ambiente S.r.l. che non facendo più parte del Gruppo, in quanto ceduta a terzi, determina un decremento sostanzialmente pari a 6.727 migliaia di Euro ed una diminuzione di 6.013 migliaia di Euro del finanziamento nei confronti di Geotea S.p.A. I “Crediti verso società controllanti”, pari a Euro 114.615, si riferiscono principalmente a interessi maturati su crediti per finanziamenti attivi verso Gruppo Waste Italia S.p.A. per 40 migliaia di Euro (di cui per 12 migliaia riferibili al precedente esercizio) in forza di un tasso di interessi applicato pari al tasso Euribor 6M +3,70 % e verso Waste Italia Holding S.p.A., per 74 migliaia di Euro (di cui per 11 migliaia di Euro riferibili al precedente esercizio) in forza di un tasso di interessi applicato pari al tasso Euribor 6M +3,70 %. I “Crediti verso altri”, pari a Euro 9.396.936, di cui Euro 4.852.483 esigibili oltre l’esercizio successivo, comprendono principalmente crediti verso la società Alice Ambiente S.r.l. per un finanziamento attivo pari a Euro 3.758.915, da crediti verso la società Waste to Water S.r.l., ora Aker S.r.l. (Euro 500.000 esigibili oltre l’esercizio successivo), per un finanziamento attivo concessa alla stessa e sul quale nel corso dell’esercizio sono maturati interessi attivi pari a Euro 19 migliaia in forza dell’applicazione di un tasso di interesse pari all’EURIBOR 1M+4,00%, e da crediti per depositi cauzionali verso fornitori vari (Euro 554.141 esigibili oltre l’esercizio successivo). Il saldo accoglie inoltre crediti verso società di factoring per 4349 migliaia di Euro. Altri titoli Gli “Altri Titoli”, pari a Euro 39.074, fanno riferimento ad azioni della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. acquistate nel corso dell’esercizio 2014. Attivo circolante – Rimanenze Le “Rimanenze” al termine dell’esercizio 2015 sono pari a Euro 291.404 (Euro 291.404 al 31 dicembre 2014). La composizione della voce è di seguito rappresentata: Descrizione Lavori in corso su ordinazione Materie prime, sussidiarie e di consumo Saldo finale 73.500 Saldo iniziale 73.500 217.904 217.904 Variazione 0 0 Pagina | 133 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Totali 291.404 291.404 0 Le rimanenze dei “Lavori in corso su ordinazione”, pari a 74 migliaia di Euro, fanno riferimento al progetto per il completamento della procedura di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di valorizzazione organica RSU da realizzarsi in località Cascina Cavalli, in provincia di Pavia. Precisamente, Waste Italia, a fronte di un compenso pari a Euro 105.000 (oltre Inarcassa e Iva, se dovuta), ha ricevuto l’incarico per lo svolgimento di tutte le attività idonee all’ottenimento dell’autorizzazione di cui prima da parte della società Ecoema S.r.l.. A sua volta, Waste Italia ha subappaltato alla società Iter S.r.l. la realizzazione di tali attività, impegnandosi a corrispondere alla stessa un compenso di Euro 60.000 (oltre Inarcassa e Iva, se dovuta). Si è proceduto a valutare tali lavori in corso con il “metodo dei corrispettivi contrattuali maturati” (metodo della percentuale di completamento) che permette di ripartire l’utile negli anni in base allo stato di avanzamento dei lavori. Rispetto all’esercizio precedente non si rilevano variazioni perché non sono stati effettuati lavori. Le rimanenze dei “materie prime, sussidiarie e di consumo”, pari a 217 migliaia di Euro, si riferiscono interamente a rimanenze di prodotti geosintetici, acquisiti in vista del prospettato ampliamento della discarica di Albonese, in riferimento al quale, si ricorda, in data 11 febbraio 2015 la Provincia di Pavia ha rilasciato l’AIA definitiva necessaria per la realizzazione dello stesso. Attivo circolante – Crediti I crediti compresi nell’attivo circolante sono pari a Euro 52.272.435 (Euro 60.666.644 nel precedente esercizio). La composizione della voce è di seguito rappresentata: Composizione dei crediti dell’attivo circolante: Descrizione Valore nominale Crediti verso clienti Fondo svalutazione Valore netto 36.685.022 (2.433.822) 34.251.200 123.815 0 123.815 Crediti verso imprese controllate 2.056.700 0 2.056.700 Crediti verso controllanti 3.211.220 0 3.211.220 22.680 0 22.680 1.716.860 0 1.716.860 Crediti verso imprese collegate Crediti tributari Imposte anticipate Crediti verso altri 11.163.067 (273.107) 10.889.960 Totali 54.979.364 (2.706.929) 52.272.435 Movimenti dei crediti dell’attivo circolante: Descrizione Saldo finale Crediti verso clienti Saldo iniziale Variazione 34.251.200 30.381.759 3.875.390 123.815 0 123.815 Crediti verso controllate 2.056.700 10.082.729 (8.026.029) Crediti verso controllanti 3.211.220 3.359.109 (147.889) 22.680 23.123 (443) 1.716.860 792.442 924.418 Crediti verso altri 10.889.960 16.027.510 (5.137.550) Totali 52.272.435 60.666.672 (8.488.288) Crediti verso imprese collegate Crediti tributari Imposte anticipate I “crediti verso clienti” e i “crediti verso altri” sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti di cui si riporta di seguito la movimentazione dell’esercizio. Descrizione Fondo Svalutazione Crediti Saldo iniziale 1.842.919 Accantonamenti 864.010 Utilizzi Saldo finale 0 2.706.929 Pagina | 134 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Totali 1.842.919 864.010 0 2.706.929 L’accantonamento è stato effettuato in base alla valutazione del presunto valore di realizzo dei crediti commerciali iscritti nell’attivo circolante. Non vi sono crediti concentrati in uno o pochi clienti né posizioni singole caratterizzate da particolare rischiosità. Crediti verso controllate I “Crediti verso controllate”, pari a Euro 2.056.700 (Euro 10.082.729 al 31 dicembre 2014), rispetto all’esercizio precedente evidenziano un decremento di 8.026 migliaia di Euro. Da un lato, infatti, si rileva la diversa classificazione dei crediti verso Alice Ambiente S.r.l. (-4.332 migliaia di Euro) in quanto risultano classificati tra i crediti verso altri nell’esercizio in corso causa cessione della stessa, si rilevano altresì minori crediti verso le società Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. (-1.616 migliaia di Euro), Faeco S.r.l. (-1.345 migliaia di Euro), Ecoadda S.r.l. (-880 migliaia di Euro) e Km Verde S.r.l. (- 644 migliaia di Euro). Maggiori crediti sono rilevati invece verso Waste to Water S.r.l. (+594 migliaia di Euro), Verde Imagna S.r.l. (+159 migliaia di Euro), Geotea S.p.A. (+37 migliaia di Euro). Crediti verso controllanti I “Crediti verso controllanti”, pari a Euro 3.211.220 (Euro 3.359.109 al 31 dicembre 2014), rispetto al precedente esercizio evidenziano un decremento di 148 migliaia di Euro, legato prevalentemente all’effetto netto generato dai minori crediti verso la controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l. (-690 migliaia di Euro) per l’adesione al regime di Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES e dai maggiori crediti verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. (+1.001 migliaia di Euro). Si rileva una diminuzione del credito verso Waste Italia Holding S.p.A. (-459 migliaia di Euro) a seguito di compensazioni di partite debitorie e creditorie operate nell’esercizio. Crediti verso collegate I “Crediti verso collegate”, pari a Euro 123.815 (Euro 0 al 31 dicembre 2014), sono relativi a cessioni di crediti verso terzi a Seta società collegata da Smaltimenti Controllati SMC S.p.A. per il 48,85%. Crediti tributari I “Crediti tributari”, pari a Euro 22.680 (Euro 23.123 al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente Crediti IVA (17 migliaia di Euro) e crediti IRAP da richiedere a rimborso (6 migliaia di Euro). Crediti per imposte anticipate I “Crediti per imposte anticipate” sono pari a Euro 1.717 (Euro 792.422 al 31 dicembre 2014). La relativa composizione e movimentazione viene fornita nella sezione delle “Imposte dell’esercizio”. Crediti verso altri I “Crediti verso altri”, pari a Euro 10.889.960 (Euro 16.027.510 al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente le seguenti voci: crediti per anticipi a fornitori, pari a 3.281 migliaia di Euro, che rispetto all’esercizio precedente evidenziano un decremento di 8.814 migliaia di Euro a seguito principalmente della regolazione delle posizioni debitorie sorte con i consulenti e altri soggetti coinvolti nell’operazione di emissione del Bond emesso a fine del precedente esercizio; crediti verso Waste to Water S.r.l. (oggi Aker S.r.l.) pari a Euro 5.010 mila, relativi al credito residuo sorto a seguito della cessione occorsa nel presente esercizio in logica take or pay di diritti a conferire, per un totale di 120.000 tonnellate, nella discarica di Albonese. Parte del credito originario di Euro 9.000 mila è stato ceduto alla controllante indiretta Gruppo Waste Italia S.p.A.. Il credito sorto da tale cessione, pari a Euro 4.000 mila, è stato poi compensato con debiti di natura finanziaria in essere con la controllante indiretta; crediti verso la correlata Volteo Energie S.p.A., pari 205 migliaia di Euro, relativi principalmente ai contratti di service forniti alla stessa (supporto QAS, gestione sviluppo IT, servizi generali), ai crediti Pagina | 135 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 generatisi in sede di conguaglio nell’ambito dell’acquisizione del Ramo Biogas, ai crediti per la vendita di energia e di certificati verdi, successivamente all’acquisizione del Ramo Biogas; crediti verso Daneco Impianti S.r.l. e Cantieri Moderni S.r.l., pari a 855 migliaia di Euro, relativi principalmente al riaddebito operato negli esercizi precedenti a Daneco Impianti del noleggio dei mezzi utilizzati da questa per lo svolgimento delle proprie attività presso la discarica di Mariano Comense (CO). Tra le altre sottovoci si rilevano crediti di diversa natura anche verso le correlate Ecoema S.r.l., Innovatec S.p.A. e Bensi 3 S.r.l.. Si ricorda, inoltre, che al 31 dicembre 2014 la voce non comprendeva i crediti verso la società Alice Ambiente S.r.l. (210 migliaia di Euro) in quanto risultavano classificati tra i crediti verso controllate. Crediti – Distinzione per scadenza e area geografica Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei crediti per scadenza, ai sensi dell’art. 2427, punto 6 del Codice Civile: Descrizione Crediti verso clienti Entro i 12 mesi Oltre i 12 mesi Totale 34.251.200 0 34.251.200 123.815 0 123.815 Crediti verso controllate 2.056.700 0 2.056.700 Crediti verso controllanti 3.211.220 0 3.211.220 16.978 5.702 22.680 654.956 1.061.904 1.716.860 Crediti verso imprese collegate Crediti tributari Imposte anticipate Crediti verso altri 10.621.583 268.377 10.889.960 Totali 50.936.452 1.335.983 52.272.435 Tutti i crediti presenti in bilancio sono esclusivamente nei confronti di soggetti italiani, posto che la società opera prevalentemente in Lombardia e Piemonte. Attivo circolante - Disponibilità liquide Le disponibilità liquide comprese nell'attivo circolante sono pari a Euro 1.141.380 (Euro 1.039.846 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Depositi bancari e postali Saldo finale Variazione 1.036.000 103.568 1.812 3.846 (2.034) 1.141.380 1.039.846 101.534 Denaro e valori in cassa Totali Saldo iniziale 1.139.568 Ratei e risconti attivi I ratei e risconti attivi al 31 dicembre 2015 risultano pari a Euro 13.068.277 (Euro 16.238.458 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Risconti Attivi affitti Saldo finale Saldo iniziale Variazione 20.939 60.351 (39.412) Risconti Attivi Leasing 413.506 626.151 (212.644) Risconti Attivi Fidejussioni 531.540 174.674 356.867 Risconti Attivi Diversi 135.824 328.415 (192.591) 11.966.468 15.048.868 (3.082.400) Disaggio su prestiti Pagina | 136 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Totali 13.068.277 16.238.458 (3.170.181) Il decremento dell’esercizio, pari a 3.170 migliaia di Euro, è relativo principalmente al Disaggio su Prestito di Euro 15.412.000 relativo all’emissione, sotto la pari (92,294%), del Prestito Obbligazionario quotato di Euro 200 milioni. Si informa che tale disaggio nel corso dell’esercizio è stato ammortizzato per Euro 3.082.400, coerentemente con la durata del Prestito Obbligazionario (scadenza il 15 novembre 2019). Tra le altre sottovoci si rilevano principalmente risconti attivi di costi fidejussori (532 migliaia di Euro) e di maxicanoni leasing (413 migliaia di Euro). Patrimonio Netto Il Patrimonio Netto esistente alla chiusura dell'esercizio è pari a Euro 44.756.580 (Euro 84.819.876 nel precedente esercizio). Nel prospetto riportato di seguito viene evidenziata la movimentazione subita durante l'esercizio dalle singole poste che compongono il Patrimonio Netto. Descrizione 31 dicembre 2014 Capitale Utile (perdita) dell'esercizio Totale Risultato esercizio 31 dicembre 2015 10.309.280 10.309.280 589.378 589.378 Riserva legale Altre riserve Riparto utile/(Dest. perdita) 95.339.278 (21.418.060) 73.921.218 (21.418.060) 21.418.060 (40.063.296) (40.063.296) 84.819.876 0 (40.063.296) 44.756.580 Si riporta di seguito la composizione e la movimentazione delle “Altre riserve”: Descrizione 31 dicembre 2014 Destinazione risultato Altri movimenti 31 dicembre 2015 4.000.000 0 0 4.000.000 Avanzo di Fusione Waste Italia 2 51.839.278 0 0 51.839.278 Versamenti soci in conto futuro aumento capitale 39.500.000 0 0 39.500.000 0 (21.418.060) 0 (21.418.060) 95.339.278 (21.418.060) 0 73.921.218 Versamenti in conto capitale Utile (perdite) riportate a nuovo Totali Nell’esercizio 2014, al fine di rispettare gli obblighi connessi all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, così come definito all’interno dell’Offering Memorandum del “Bond Waste Italia”, la controllante Waste Italia Holding S.p.A. è stata chiamata ad effettuare una contribuzione in conto futuro aumento di capitale per cassa a favore di Waste Italia per totali Euro 39,5 milioni (c.d. “Equity Contribution”). Per una migliore comprensione dei movimenti del patrimonio netto, secondo quanto disposto dall’O.I.C., si fornisce anche la movimentazione delle poste dell’esercizio precedente: 31 dicembre 2013 Descrizione Capitale Riserva legale Riparto utile/(Dest. perdita) Altri movimenti Risultato esercizio 31 dicembre 2014 10.309.280 10.309.280 589.378 589.378 Altre riserve 62.868.477 (7.029.199) Utile (perdita) dell'esercizio (7.029.199) 7.029.199 Totale 66.737.936 0 39.500.000 39.500.000 95.339.278 (21.418.060) (21.418.060) (21.418.060) 84.819.876 Pagina | 137 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Le informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 7-bis del Codice Civile relativamente alla specificazione delle voci del patrimonio netto con riferimento alla loro origine, possibilità di utilizzo e distribuzione, nonché alla loro avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi, sono desumibili dai prospetti seguenti: Natura / Descrizione Importo Capitale Possibilità utilizzo (*) 10.309.280 B Riserva legale Versamenti in c/futuro aumento capitale Versamenti in c/capitale Avanzo di Fusione Waste Italia 2 Totale Quota disponibile Utilizzazioni eff. nei 3 es. prec. per cop. perdite 0 0 589.378 B 0 0 39.500.000 A 0 0 4.000.000 A, B, C 4.000.000 0 51.839.278 A, B, C 51.839.278 16.270.559 55.839.278 16.270.559 106.237.936 Quota non distribuibile 55.839.278 Residua quota distribuibile 0 A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci. Le informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 17 del Codice Civile relativamente ai dati sulle azioni che compongono il capitale della società, al numero ed al valore nominale delle azioni sottoscritte nell'esercizio sono di seguito riepilogate: Il capitale sociale di Euro 10.309.280 è diviso in n. 10.309.280 azioni da nominali Euro 1 cadauna. Il capitale sociale risulta interamente versato; Al 31.12.2015 il capitale sociale è interamente posseduto dalla società Waste Italia Holding S.p.A. con sede in Milano, via Giovanni Bensi 12/3; La totalità delle quote, conseguentemente all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, è oggetto di pegno a favore dei seguenti soggetti: BNP Paribas, Italian Branch, con sede legale in Piazza San Fedele, 1/3, 20121 Milano, Italia; Citibank, N.A., London Branch, con sede legale in Citigroup Centre, Canada Square, Canary Wharf, Londra E14 5LB; regno Unito; The Law Debenture Trust Corporation p.l.c., con sede legale in Fifth Floor 100 Wood Street Londra EC2V 7ex, Regno Unito (il “Trustee”); Citigroup Global Markets Deutschland AG, con sede legale in Fifth Floor, Reuterweg 16, 60323 Frankfurt am Main, Germania; Walkers Listing And Support Services Ltd, con sede legale in The Anchorage, 17/19 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, Irlanda; Jefferies International Limited, con sede legale in Vintners Place, 68 Upper Thames Street, Londra EC4V 3BJ, Regno Unito; Obbigazionisti detentori di volta in volta delle obbligazioni Senior Secureted, come rappresentati dal Trustee ai sensi della sua nomina del rappresentante comune degli obbligazionisti ai sensi dell’articolo 2417 del Codice Civile. In relazione al disposto dall'articolo 2427, punto 18 del Codice Civile, si informa che non sono state emesse azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni e alti titoli o valori similari. Fondi per rischi ed oneri I fondi per rischi e oneri sono iscritti nelle passività per complessivi Euro 10.570.096 (Euro 2.821.693 nel precedente esercizio). La composizione e la movimentazione delle singole voci è di seguito rappresentata: Descrizione Saldo iniziale Acc.ti dell'esercizio Utilizzi dell'esercizio Altri movimenti Saldo finale Pagina | 138 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Per imposte, anche differite 33.553 0 (19.758) 0 13.795 Per rischi e oneri futuri 47.917 3.627.699 0 0 3.675.616 2.740.224 4.389.537 (249.076) 0 6.880.685 2.821.693 8.017.236 (268.834) 0 10.570.096 F.di chiusura e post chiusura Totali Per quanto concerne le informazioni relative alle movimentazioni del "Fondo per imposte differite", si rimanda alla sezione "Imposte dell'esercizio". I “Fondi per rischi e oneri futuri”, pari a Euro 3.675.616, rispetto all’esercizio precedente si incrementa di 3.627 migliaia di Euro e si evidenzia il dettaglio come segue: Descrizione Saldo Fondo oneri futuri vendita spazi Waste to Water S.r.l. 3.511.669 Fondo rischi per cause di lavoro 116.030 Totali 3.627.699 La voce “Fondo oneri futuri” si riferisce ai costi per la gestione della discarica di Albonese, ad ecotassa e ad aggi per l’utilizzo degli spazi venduti nel corso del 2015 in logica del take or pay. Il fondo rischi per “cause di lavoro” fa riferimento a potenziali oneri derivanti da contenziosi con ex dipendenti. I “Fondi chiusura e post chiusura”, pari a 6.880 migliaia di Euro, comprende gli oneri da sostenersi nelle fase di chiusura (4.656 migliaia di Euro) delle discariche di Albonese (PV) ed Alice Castello (VC) e nella fase di post chiusura (2.225 migliaia di Euro) delle sola discarica di Albonese (PV), come di seguito riportato: Descrizione 2015 Entro i 12 mesi Oneri di Chiusura Oltre i 12 mesi 3.967.245 Totale 688.581 0 4.655.826 0 0 2.224.859 2.224.859 3.967.245 688.581 2.224.859 6.880.685 Oneri di Post Chiusura Totali Oltre i 5 anni Trattamento di Fine Rapporto Il Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato è iscritto tra le passività per complessivi Euro 991.803 (Euro 1.021.713 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Saldo iniziale Acc.ti dell'esercizio Imposta Sost. e contributo 0,50 Trasferimenti a Fondi Compl. e Tesoreria INPS Anticipi e Liquidazioni Altri movimenti Saldo finale Variazione T.F.R. 1.021.713 357.395 28.669 308.438 173.733 123.535 991.803 (29.910) Totali 1.021.713 357.395 28.669 308.438 173.733 123.535 991.803 (29.910) Il saldo rappresenta il debito maturato nei confronti del personale in organico a fine esercizio per il trattamento di fine rapporto. I trasferimenti si riferiscono ai dipendenti trasferiti da altre società del gruppo e sono allocati nella colonna “Altri movimenti”. Debiti I debiti sono iscritti nelle passività per complessivi Euro 308.852.299 (Euro 312.658.013 nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione Saldo finale Saldo iniziale Variazione Pagina | 139 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Obbligazioni 200.000.000 200.000.000 0 Debiti verso soci per finanziamenti 12.148.939 23.108.925 (10.959.986) Debiti verso banche 16.454.892 1.431.442 15.023.450 1.642.216 185.487 1.456.729 63.000 63.000 0 Debiti verso fornitori 37.976.250 43.006.280 (5.030.030) Debiti verso imprese controllate 28.768.322 35.581.551 (6.813.229) Debiti verso controllanti 1.377.114 1.084.130 292.984 Debiti tributari 3.947.959 3.575.769 372.190 983.808 446.660 537.148 5.489.799 4.174.769 1.315.030 308.852.299 312.658.013 (3.805.715) Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti vs ist. di previd. e sicurezza soc. Altri debiti Totali Obbligazioni Le Obbligazioni fanno riferimento al bond di tipo High Yield quotato alle borse di Milano e Dublino per complessivi Euro 200 milioni completamente sottoscritto al momento del pricing avvenuto in data 13 novembre 2014. Le principali caratteristiche del bond sono descritte di seguito: Ammontare nominale in linea capitale: 200 milioni di euro; Disaggio di emissione (Original Issue Discount o OID): 92,294%; Tipologia delle obbligazioni: a tasso fisso senior garantite; Valore nominale cedola: 10,5%; Yield to maturity: 12,625%; Durata: 5 anni decorrenti dalla data di emissione, con rimborso di tipo bullet il 15 novembre 2019. Nel periodo precedente al rimborso è inoltre stato previsto un meccanismo di c.d. mandatory redemption che permette agli investitori che lo desiderassero di ottenere il pagamento anticipato di parte delle Obbligazioni; Valore nominale unitario dei titoli: taglio minimo di Euro 100.000. Alla data di approvazione del presente bilancio, la Società ha in corso una negoziazione finalizzata a vagliare le migliori ipotesi di ristrutturazione del suddetto debito finanziario (per linea capitale, interessi e tempi di rimborso). Nel corso del mese di maggio la controllata Waste Italia S.p.A. ha proceduto a formalizzare le lettere di incarico dei Bondholders Advisors al fine di pervenire quanto prima all’apertura fattuale del tavolo di ristrutturazione. Alla data della presente Relazione Finanziaria si sono già tenuti incontri e sessioni telefoniche preliminari di prassi tra i rispettivi advisors e la controllata Waste Italia S.p.A. sta organizzando con tutti i soggetti interessati la mappatura delle attività da svolgere – molto complesse nei casi del genere finalizzate, tra l’altro, alla condivisione di una timetable operativa, delle modalità e termini di condivisione della documentazione informativa e delle linee guida del processo negoziale vero e proprio. Nel frattempo, in data 16 maggio 2016, nelle more delle discussioni in corso con gli advisors del Comitato dei Bondholders in riferimento alla struttura del capitale di Waste, la controllata Waste Italia S.p.A. non ha proceduto al pagamento del Coupon dovuto in pari data. Detto mancato pagamento costituisce un evento che al decorrere di un periodo di grazia di 30 giorni (“Grace Period”) potrà costituire un vero e proprio Event of Default secondo il regolamento del Bond Waste (“Indenture”). Nell’ambito di questo Grace Period a disposizione verrà anche affrontata la tematica degli eventuali waivers da rilasciarsi in relazione alle imminenti scadenze impegni finanziarie del Bond Waste per l’anno 2016 in costanza di negoziazione. Il Consiglio di Amministrazione, sulla base della sua migliore conoscenza, delle informative attuali e degli incontri e delle negoziazioni in corso, non ravvede elementi che possano far ritenere irrealizzabile la suddetta rinegoziazione ed è ragionevolmente confidente, di finalizzare l’operazione entro il secondo semestre 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Valutazioni sulla continuità aziendale” della presente Nota integrativa. Pagina | 140 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Debiti verso soci per finanziamenti La voce “Debiti verso soci per finanziamenti”, pari a Euro 12.148.939 (Euro 23.108.925 al 31 dicembre 2014), fa interamente riferimento a finanziamenti erogati dalla controllante Kinexia S.p.A. (ora Gruppo Waste Italia S.p.A). Si precisa che: - per Euro 10.000.000 la voce accoglie il finanziamento passivo subordinato concesso da Gruppo Waste Italia , nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Geotea, avvenuta per cassa per Euro 50.000.000 e tramite l’emissione da parte della stessa Gruppo Waste Italia S.p.A. di un prestito obbligazionario convertibile di Euro 10.000.000. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari al 10,75%, che ha generato interessi passivi pari a Euro 624.999; - per Euro 1.112.366 ( Euro 13.000.000 esercizio precedente) la voce fa riferimento al finanziamento concesso da Gruppo Waste Italia S.p.A. nell’ambito delle diverse operazioni legate all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato. Su tale finanziamento si applica un tasso di interesse pari all’EURIBOR 6M+3,70%, che ha generato interessi passivi pari a Euro 302.648. Nel corso dell’esercizio il finanziamento è stato rimborsato per Euro 8 milioni e compensato con crediti in essere al 31 dicembre 2015 per Euro 4 milioni. Debiti verso banche La voce “Debiti verso banche”, pari a Euro 16.454.892 (Euro 1.431.442 al 31 dicembre 2014), fa riferimento al saldo dei conti correnti passivi per 1.204 migliaia di Euro, ad un finanziamento ricevuto da Banca Popolare di Milano per 250 migliaia di Euro e al saldo relativo al completo utilizzo della linea di finanziamento di tipo Revolving (RCF) fornita da BNP Paribas nell’ambito del già citato Bond Waste, pari a 15.000 migliaia di Euro. Debiti verso altri finanziatori I “Debiti verso altri finanziatori”, pari a Euro 1.642.216 (Euro 185.847 al 31 dicembre 2014), si riferiscono a debiti verso società di factoring per incassi ricevuti dai clienti ceduti pro soluto. Debiti verso fornitori I “Debiti verso fornitori”, pari a Euro 37.976.250 (Euro 43.006.280 al 31 dicembre 2014), si riferiscono a debiti verso fornitori terzi per l’espletamento delle attività ordinarie. Debiti verso controllate La voce “Debiti verso controllate”, pari a Euro 28.768.322 (Euro 35.581.511 al 31 dicembre 2014) evidenzia un decremento pari a 17.939 migliaia di Euro a seguito della riclassifica tra gli “Altri debiti” dei saldi verso la ex controllata Alice Ambiente S.r.l. Per il resto, accolgono prevalentemente debiti di natura commerciale scaturenti dall’attività di intermediazione dei rifiuti presso le discariche di Cavenago d’Adda (LO) della controllata Ecoadda S.r.l. e di Chivasso (TO) della controllata Smaltimenti SMC S.p.A.. Si rilevano, inoltre, maggiori debiti verso la controllata Bossarino S.r.l. per 5.147 migliaia di Euro, verso Faeco per 3.468 migliaia di Euro, verso Waste to Water per 308 migliaia di Euro, verso Geotea per 582 migliaia di Euro ed infine verso Ecosavona per 13 migliaia di Euro. La voce accoglie inoltre debiti di natura finanziaria per 11.520 migliaia di Euro relativi al rapporto di c/c di corrispondenza vantato con la controllata Geotea S.p.A, a fronte del quale sono maturati interessi passivi pari a Euro 112.563. Debiti verso controllanti I “Debiti verso controllanti”, pari a Euro 1.377.114 (Euro 1.084.130 al 31 dicembre 2014), comprendono principalmente il debito verso Gruppo Waste Italia S.p.A. per 1.327 migliaia di Euro, verso Waste Italia Holding S.p.A. per 49 migliaia di Euro e verso Waste Italia Partecipazioni S.r.l. per un migliaio di Euro. Debiti tributari I “Debiti tributari”, pari a Euro 3.947.959 (Euro 3.575.769, al 31 dicembre 2015), comprendono Pagina | 141 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 principalmente i debiti verso l’Erario per IRES (1.130 migliaia di Euro) e IRAP (1.965 migliaia di Euro). In via residuale sono da rilevare debiti per ritenute d’acconto sui redditi di lavoro dipendente e assimilato e da lavoro autonomo (821 migliaia di Euro). Nello specifico il saldo accoglie debiti tributari per i quali è stato posto in essere un piano di rateizzo per complessivi 2.690 migliaia di Euro (relativi ad IRES anno 2011 per Euro 1.174 migliaia ed IRAP anni 2011/2012/2013 per Euro 1.516 migliaia), di cui 1.964 migliaia di euro saranno da riconoscere oltre il prossimo esercizio Debiti verso altri La voce “Altri debiti”, pari a Euro 5.489.799 (Euro 4.174.169 al 31 dicembre 2014), comprende principalmente quanto segue: debiti verso Daneco Impianti S.r.l. (895 migliaia di Euro) per l’acquisto di diritti di smaltimento di circa 18 mila tonnellate presso il sito di Mariano Comense, già completamente utilizzati, debiti verso Alice Ambiente S.r.l. ( 112 migliaia di Euro); debito per aggi ed ecotassa (1.686 migliaia di Euro) relativi alle royalties da riconoscere rispettivamente al Comune di Albonese ed alla Regione Lombardia dove è sita la discarica di proprietà della Società; debiti verso i dipendenti (1.265 migliaia di Euro) per le retribuzioni da corrispondere (compresa la quota di quattordicesima mensilità) e per le ferie maturate e non godute. Debiti - Distinzione per scadenza Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza, ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile: Entro i 12 mesi Descrizione Obbligazioni Oltre i 12 mesi Oltre i 5 anni Totale 0 200.000.000 0 200.000.000 1.036.573 11.112.366 0 12.148.939 16.454.892 0 0 16.454.892 1.642.216 0 0 1.642.216 63.000 0 0 63.000 Debiti verso fornitori 37.976.250 0 0 37.976.250 Debiti verso imprese controllate 28.768.322 0 0 28.768.322 Debiti verso controllanti 1.377.114 0 0 1.377.114 Debiti tributari 1.978.306 1.969.653 0 3.947.959 983.808 0 0 983.808 Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso banche Debiti verso altri finanziatori Acconti (ricevuti) Debiti vs ist. prev. e sicur. sociale Altri debiti 5.489.799 Totali 95.770.280 5.489.799 213.082.019 0 308.852.299 Si riportano di seguito le informazioni concernenti la composizione dei debiti verso soci per finanziamenti: Descrizione Importo totale di cui con clausola di postergazione di cui fruttiferi di cui interessi Esigibili entro l'esercizio successivo 1.036.573 0 0 1.036.573 Esigibili oltre l'esercizio successivo 11.112.366 10.000.000 11.112.366 0 Totali 12.148.939 10.000.000 11.112.366 1.036.573 Si sottolinea che i debiti verso soci per finanziamenti sono postergati per Euro 10.000.000 all’estinzione del Prestito Obbligazionario quotato. Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali Pagina | 142 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti le garanzie reali sui beni sociali, ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile: Deb. non ass. da garanz. reali Descrizione Obbligazioni 0 Deb. assisiti da garanz. reali 200.000.000 Totale 200.000.000 Debiti verso soci per finanziamenti 12.148.939 12.148.939 Debiti verso banche 16.454.892 16.454.892 1.642.216 1.642.216 Debiti verso altri finanziatori Acconti (ricevuti) 63.000 63.000 Debiti verso fornitori 37.976.250 37.976.250 Debiti verso imprese controllate 28.768.322 28.768.322 Debiti verso controllanti 1.377.114 1.377.114 Debiti tributari 3.947.959 3.947.959 Debiti vs ist. prev. e sicur. sociale Altri debiti Totali 983.808 983.808 5.489.799 5.489.799 108.852.299 200.000.000 308.852.299 Come già riportato in precedenza, la totalità delle quote di Waste Italia S.p.A., conseguentemente all’emissione del Prestito Obbligazionario quotato, è oggetto di pegno a favore dei soggetti elencato nel relativo commento offerto nella sezione relativa al “Patrimonio Netto”. Si sottolinea, inoltre, che anche le quote dalle controllate S.M.C. S.p.A., Verde Imagna S.r.l., Faeco S.r.l. e Geotea S.p.A. sono oggetto di pegno a favore degli stessi soggetti. Debiti - Ripartizione per area geografica Ai sensi dell'art. 2427, punto 6 del Codice Civile si segnala che i debiti sono principalmente verso soggetti italiani, con una rilevante concentrazione nelle Regione Piemonte e Lombardia. Ratei e risconti passivi I ratei e risconti passivi sono iscritti nelle passività per complessivi Euro 2.831.431 (Euro 2.473.973 al 31/12/2014) accoglie la quota interessi passivi in maturazione sul Prestito Obbligazionario per Euro 2. 625.000 e per Euro 206.413 gli interessi passivi bancari maturati nell’ultimo trimestre del 2015. Garanzie, impegni e rischi Alla data di chiusura dell'esercizio, risultano in essere le seguenti garanzie ed impegni: Descrizione 2015 Fideiussioni dirette Fideiussioni indirette Conti d'ordine degli impegni Totale 2014 Variazione 1.072.505 1.072.505 0 13.557.410 13.325.874 231.536 1.651.168 2.632.523 (981.355) 16.281.083 17.030.902 (749.819) La voce “Fideiussioni dirette” accoglie due lettere di patronage di complessivi Euro 1.072.505, rilasciate a favore della Provincia di Torino nell’interesse della società controllata SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. rispettivamente di Euro 747.137, per l’attività di post-gestione della discarica di Chivasso, e di Euro 325.368 per l’attività di messa in riserva e selezione automatizzata di rifiuti speciali non pericolosi. La voce “Fideiussioni indirette” accoglie le polizze fideiussorie rilasciate da primarie società di assicurazione a garanzia delle obbligazioni assunte dalla società nei confronti di terzi, principalmente di Enti Pubblici in Pagina | 143 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 relazione ad autorizzazioni allo smaltimento di rifiuti in impianti e discariche di nostra proprietà. Di seguito elenchiamo le fideiussioni per le quali Waste Italia Spa risulta co-obbligata a favore delle controllate: verso Ecoadda S.r.l. per un totale di Euro 11.785.853 (emesse nel 2014 per Euro 11.074.241 e nel 2015 per Euro 711.612); verso SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. per un totale di Euro 2.742.238 emesse nel 2015; verso Faeco S.r.l. per un totale di Euro 160.543 emesse nel 2015; La voce “Conti d’ordine degli impegni” si riferisce agli impegni futuri delle rate a scadere e dei valori di riscatto finale dei beni relativi ai contratti di leasing in essere al termine dell’esercizio. Non vi sono impegni verso terzi a carico della società non risultanti dallo stato patrimoniale per i quali fornire le informazioni richieste dall’art. 2427 punto 9 del Codice Civile. Informazioni sul Conto Economico Valore della Produzione Il Valore della Produzione al 31 dicembre 2015 riporta un valore complessivo pari a Euro 66.458.280 (Euro 77.395.429 al 31 dicembre 2014). La composizione e la movimentazione delle singole voci è di seguito riportata: Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 5) Altri ricavi e proventi Totale 2015 2014 Variazione 60.909.353 65.577.211 (4.667.858) 5.548.927 11.818.218 (6.269.291) 66.458.280 77.395.429 (10.937.149) Il decremento che la voce ha evidenziato nel corso dell’esercizio è dovuto principalmente ad una minore attività di intermediazione relativa al materiale in ingresso presso le restanti discariche del gruppo, attività che nel corso dell’esercizio è stata intenzionalmente limitata a causa della riduzione dello spazio disponibile nelle discariche stesse. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nella “Relazione sulla Gestione” al bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015. Ricavi delle vendite e delle prestazioni I “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” sono pari a Euro 60.909.353 (Euro 65.577.211 nel precedente esercizio). La voce accoglie i ricavi relativi al core business della società, ovvero i ricavi conseguiti dalle attività di raccolta, trattamento e smaltimento in discarica di rifiuti speciali non pericolosi, nonché da attività di intermediazione, cioè di vendita di spazi a terzi. In merito alla vendita spazi si segnala che nel corso del 2015 sono stati venduti alla parte correlata Waste to Water (oggi Aker) spazi per 120.000 tonnellata (per un ricavo complessivo di 9 milioni di euro). La vendita è stata operata secondo una logica take or pay. Lo sfruttamento di tale diritto è contrattualmente possibile, salvo eventuali proroghe, fino alla fine dell’esercizio 2016. Il decremento dell’esercizio è legato alle motivazioni in precedenza indicate relativamente agli scostamenti del Valore della Produzione. Altri ricavi e proventi "La voce “Altri ricavi e proventi”, pari a Euro 5.548.927 (Euro 11.818.218 al 31 dicembre 2014), comprende principalmente i “ricavi conto energia” (1.934 migliaia di Euro) così ripartiti per impianti: Gestione Impianti Albonese Fotovoltaico Cavenago Gte Importo 623 764.294 Pagina | 144 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Gestione Andria Gte Gestione Chivasso Gte Gestione Ghemme Gte Gestione Giovinazzo Gte Gestione Trivignano Gte Totale complessivo 152.812 920.995 41.207 49.316 5.066 1.934.314 La voce “Ricavi energia elettrica” così ripartiti: Certificati Verdi Gestione Ghemme Gte Gestione Giovinazzo Gte Totale complessivo Importo 180.291 100.261 280.552 I “Ricavi energia fotovoltaico” comprende la produzione per 45 migliaia di Euro dell’impianto Albonese. I ricavi derivanti dalla vendita dei “certificati verdi” inerenti agli impianti di biogas di Trivignano e Ghemme pari a Euro 190 migliaia di Euro (21 migliaia di Euro al 31/12/2014). Le sopravvenienze attive, pari a 400 migliaia di Euro, si riferiscono in prevalenza allo stralcio di debiti ormai prescritti (pari a 233 migliaia di Euro). La voce “Allocazione altri costi” pari a 982 migliaia di Euro si compone per 954 migliaia di Euro nei confronti delle capogruppo Gruppo Waste Italia Spa per commesse internazionali, Alice Ambiente Srl per 18 migliaia di Euro e Waste To Water Srl per 10 migliaia di Euro relativi a service amministrativi. Il saldo accoglie, inoltre, il riaddebito di costi per servizi sostenuti ed effettuati a favore di altre società del Gruppo Waste Italia e del Gruppo Kinexia. Si rilevano nello specifico: ricavi verso Alice Ambiente S.r.l. (944 migliaia di Euro) le controllate Faeco Spa (Euro 26 migliaia di Euro) e SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. (7 migliaia di Euro), la controllante Gruppo Waste Italia Spa ( Euro 14 migliaia di Euro) e altre di importi minori in relazione a servizi gestionali prestati e regolati da appositi contratti; ricavi verso le società Volteo Energie S.p.A. (153 migliaia di Euro) e verso la società Gruppo Waste Italia Spa (Euro 127 migliaia di Euro) per i service effettuati da Waste Italia S.p.A. e regolati da appositi contratti. altri ricavi ( 139 migliaia di Euro) relative per la maggior parte al recupero delle accise sul gasolio. Costi della produzione Il Costi della produzione al 31 dicembre 2015 risultano di ammontare pari a Euro 79.479.889 (Euro 81.749.918 nel precedente esercizio). Di seguito si offre la relativa ripartizione confrontata con l’esercizio precedente: Costi della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie e di consumo 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 11) Rimanenze 12) Accantonamenti per rischi 14) Oneri diversi di gestione Totale 2015 2014 Variazione 2.586.978 4.673.740 (2.086.762) 39.212.305 3.894.258 7.869.894 15.521.718 45.654.568 4.467.668 8.409.009 16.922.229 0 31.000 1.591.704 81.749.918 (6.442.263) (573.410) (539.115) (1.400.511) 0 3.596.699 5.175.333 (2.270.029) 3.627.699 6.767.037 79.479.889 Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci I “Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci” sono iscritti nei costi di produzione nel conto Pagina | 145 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 economico per complessivi Euro 2.586.978 (Euro 4.673.740 nel precedente esercizio). A seguire si offre una dettagliata descrizione delle voci componenti il saldo: Descrizione Pneumatici Materiali di consumo Carburanti e lubrificanti Materiali di manutenzione Acquisti per la rivendita Altri Totale 20154 2014 79.607 44.008 1.358.018 4.297 1.084.169 16.879 2.586.978 57.107 22.863 1.534.135 6.439 3.033.642 19.575 4.673.760 Variazione 22.500 21.145 (176.117) (2.142) (1.949.473) (2.695) (2.086.782) Costi per servizi I “Costi per servizi” sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi Euro 39.212.305 (Euro 45.654.568 nel precedente esercizio). La composizione e la variazione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione Trasporti Utenze Energia, Gas, Acqua Spese di manutenzione e riparazione Servizi e consulenze tecniche Compensi ad amministratori, sindaci e revisori Service e riaddebiti intercompany Pubblicità Spese telefoniche Assicurazioni e Fideiussioni Assicurative Smaltimento Pedaggi Autostradali Servizi operativi Discariche Ticket Restaurant e Spese Ristorazione Spese di Formazione Costi Generali Impianti Altri Totale 2015 9.022.779 276.992 2.415.332 4.104.012 199.518 291.199 98.456 89.004 601.268 20.825.192 137.975 237.330 301.470 17.033 170.783 423.963 39.212.305 2014 10.903.264 272.834 1.655.276 1.587.736 509.693 251.616 195.547 173.637 550.847 27.838.594 185.060 426.631 346.736 38.359 181.534 537.205 45.654.568 Variazione (1.880.485) 4.158 760.056 2.516.276 (310.175) 39.582 (97.091) (84.633) 50.421 (7.013.402) (47.084) (189.300) (45.266) (21.326) (10.751) (113.243) (6.442.263) La voce comprende principalmente costi relativi ai servizi di “Smaltimento” e “Trasporto”, che incidono sull’ammontare totale per una percentuale rispettivamente pari al 53% e al 26% dell’ammontare totale. Tali voci comprendono i costi sostenuti per le operazioni di smaltimento e di trasporto presso discariche non di proprietà di Waste Italia, che, per 5.562 migliaia di Euro hanno interessato gli impianti di proprietà delle controllate Alice Ambiente S.r.l., Waste To Water S.r.l., Bossarino S.r.l. e SMC Smaltimenti Controllati S.p.A., e per Euro 15.263 migliaia di Euro hanno interessato discariche e impianti di terzi. I costi di smaltimento evidenziano un decremento di 7.013 migliaia di Euro dovuto alle minori volumetrie smaltite dal Gruppo Waste Italia nell’anno 2015 e di conseguenza un decremento dei costi di trasporto pari a 1.880 migliaia di Euro. Tra le altre voci si evidenziano per 2.415 spese di manutenzione e riparazione, per 4.104 migliaia spese per servizi e consulenze tecniche e per 608 migliaia di Euro costi legati alla gestione degli impianti. Spese per godimento beni di terzi Le “Spese per godimento beni di terzi” sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per Pagina | 146 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 complessivi Euro 3.894.258 (Euro 4.467.668 nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Affitti e locazioni Canoni di leasing beni mobili Altri noleggi Totale 2015 1.083.583 1.595.261 1.215.414 3.894.258 2014 1.095.053 1.938.052 1.434.563 4.467.668 Variazione (11.470) (342.791) (219.149) (573.410) I “Costi per affitti e locazioni”, pari a 1.083 migliaia di Euro, si riferiscono alle spese di affitto della sede centrale e dei diversi siti industriali dove viene svolta l’attività aziendale. I “Canoni di leasing”, pari a 1.595 migliaia di Euro, si riferiscono ad attrezzature, macchinari, automezzi e mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. La voce "Altri noleggi", pari a 1.215 migliaia di Euro, comprende canoni di noleggio relativi principalmente ad automezzi e mezzi d’opera impiegati per lo svolgimento dei servizi di raccolta e smaltimento. Spese per il personale Le spese per il personale sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi Euro 7.869.894 (Euro 8.409.009 nel precedente esercizio). La voce comprende i costi per il personale dipendente ivi compresi i costi di competenza per ferie non godute e accantonamenti di legge e contratti collettivi. La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Altri costi del personale Totale 2015 5.124.281 1.688.449 357.395 699.769 7.869.894 2014 5.531.682 1.731.955 386.894 758.478 8.409.009 Variazione (407.401) (43.506) (29.499) (58.709) (539.115) Il decremento che la voce ha evidenziato nel corso dell’esercizio 2015, pari a 539 migliaia di Euro, è conseguente al processo di ottimizzazione dei costi fissi di struttura operato dalla Società. La voce “Altri costi”, pari a Euro 699 migliaia di Euro, accoglie principalmente il costo relativo a lavoratori interinali, ammontante a 623 migliaia di Euro. Sono da evidenziare, inoltre, rimborsi spese per 55 migliaia di Euro. Ammortamenti e svalutazioni Comprendono le quote di ammortamento calcolate secondo le regole civilistiche di valutazione per le immobilizzazioni immateriali e materiali e la svalutazione dei crediti commerciali contenuti nell'attivo circolante. Descrizione a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali Ammortamento costi di impianto e di ampliamento Ammortamento concessioni, licenze, marchi e simili Amm.to Costi Licenze e Marchi Amm.to Concessioni Ammortamento avviamento Ammortamento altre immobilizzazioni immateriali Amm.to Pacchetti Software Amm.to Migliorie beni in Affitto Amm.to Migliorie beni in Leasing 2015 29.049 294.255 54.658 239.597 7.639.733 2.131.913 14.612 212.834 29.365 2014 14.005 6.153.555 54.658 6.098.897 7.042.441 1.201.166 27.680 262.384 71.812 Variazione 15.044 (5.859.300) 0 (5.859.300) 597.292 930.747 (13.068) (49.550) (42.447) Pagina | 147 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Amm.to Oneri pluriennali Altri Amm.to Oneri pluriennali Software Amm.to Oneri pluriennali Pubblicità Amm.to Oneri pluriennali. su Finanziamenti Totale 49.542 6.679 1.101 1.817.779 10.094.950 300.258 66.644 1.101 471.288 14.411.167 (250.716) (59.965) 0 1.346.491 (4.316.217) Nelle immobilizzazioni immateriali (come si evidenzia nella tabella sopra riportata) si è determinato un decremento pari a 4.316 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, attribuibile alla voce “costi di impianto e ampliamento” in quanto legati ai diritti di utilizzo delle discariche Lotti IRA e Lotti SETA. Nel 2015 sono stati utilizzati solo gli spazi SETA. Descrizione b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali Ammortamento terreni e fabbricati Amm.to. Edifici Amm.to. Attrezz. Fabbricati Ammortamento impianti e macchinario Ammortamento attrezzature industriali e commerciali Ammortamento altri beni materiali Amm. to Veicoli Amm. to Cassonetti Amm.to Costruzione Lotto discarica Albonese Amm.to Mobili & Arredi. Amm.to Computer/Macchine elettroniche Totale 2015 3.936.410 166.115 157.135 8.980 1.082.051 35.963 2.652.281 116.677 314.700 2.168.999 31.221 20.685 3.936.410 2014 1.261.062 165.677 157.135 8.541 599.417 44.566 451.402 129.518 236.495 24.426 34.178 26.785 1.261.062 Variazione 438 0 439 482.634 (8.603) 2.200.879 (12.841) 78.205 2.144.573 (2.957) (6.100) 2.675.348 Nelle immobilizzazioni materiali (come si evidenzia nella tabella sopra riportata) si è determinato un incremento pari a 2.675 migliaia di Euro, attribuibile principalmente all’ammortamento della costruzioni dei nuovi lotti della discarica sita ad Albonese (PV). Per un'analisi delle movimentazioni si rinvia alle sezioni relative alle immobilizzazioni ed ai crediti dell’attivo circolante. Nel corso dell’esercizio si sono effettuati i seguenti accantonamenti a Fondo rischi e oneri futuri: Descrizione Fondo oneri futuri su vendita spazi a W2W Fondo oneri futuri su vendita spazi a W2W Fondo oneri futuri su vendita spazi a W2W Fondo Rischi cause di lavoro Totale Importo 1.203.949 1.127.491 1.180.229 116.030 3.627.699 Natura del Fondo Aggi Ecotassa Gestione operativa Cause Lavoro Oneri diversi di gestione Gli oneri diversi di gestione sono iscritti nei costi della produzione del conto economico per complessivi Euro 6.767.037 (Euro 1.591.704 nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Imposte di bollo IMU Imposta di registro Diritti camerali Oneri di chiusura discariche Oneri di post chiusura discariche Ecotasse 2015 6.866 35.325 16.255 3.219 2.354.675 2.034.862 739.408 2014 12.476 39.578 9.137 3.800 333.829 172.773 39.578 Variazione (5.610) (4.253) 7.118 (581) 2.020.846 1.862.089 699.830 Pagina | 148 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Aggi Posta Contributi Associativi Tasse varie locali Cartoleria e cancelleria Minusvalenze Alienazioni Cespiti Omaggi Sopravvenienze passive Perdite su crediti Altri oneri di gestione Totale 958.889 30.953 21.528 74.972 32.079 0 5.902 333.714 75.767 42.624 6.767.037 359.788 32.069 15.557 82.681 45.912 31.705 13.284 300.409 0 99.128 1.591.704 599.101 (1.117) 5.970 (7.709) (13.833) (31.705) (7.382) 33.305 75.767 (56.504) 5.175.333 La voce comprende i costi accantonati per le fasi di chiusura e post chiusura delle discariche site ad Albonese e Alice Castello (4.390 migliaia di Euro), costi per aggi ed ecotassa (1.698 migliaia di Euro) e sopravvenienze passive intervenute nell’esercizio (333 migliaia di Euro). L’incremento evidenziato rispetto all’esercizio precedente, pari a 5.175 migliaia di Euro, è dovuto principalmente ai maggiori accantonamenti di costi per chiusura e post chiusura in conseguenza sia delle maggiori tonnellate di rifiuti conferiti nelle discariche di Albonese (PV) rispetto al precedente esercizio che dell’operazione di cessione spazi (per 120.000 tonnellate) già commentata in precedenza. Proventi finanziari I “Proventi finanziari” sono pari a Euro 2.193.236 (Euro 1.108.956 nell’esercizio precedente). La composizione e la movimentazione delle singole voci è così composta: Descrizione Interessi attivi verso controllanti Interessi attivi verso controllate Interessi attivi su titoli Interessi attivi verso banche Interessi di mora non incassati Interessi attivi verso altri Utile su titoli Totale 2015 92.204 2.074.588 0 1.481 5.004 19.959 0 2.193.236 2014 22.412 909.986 17.648 375 123.280 9.173 26.082 1.108.956 Variazione 69.792 1.164.602 (17.648) 1.106 (118.276) 10.786 (26.082) 1.084.280 La voce si compone principalmente dagli interessi maturati nei confronti delle controllate Geotea S.p.A. per il finanziamento concesso alla stessa per l’estinzione dei propri debiti bancari e di un finanziamento verso gli ex soci (1.156 migliaia di Euro), Faeco Srl (570 migliaia di Euro) e Waste to Water S.r.l. (17 migliaia di Euro) in riferimento ai finanziamenti attivi in essere con le stesse. Tra le altre voci si evidenziano principalmente interessi attivi verso la controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. pari a Euro 92.204. Interessi e altri oneri finanziari Gli “Interessi e altri oneri finanziari” sono pari a Euro 26.269.508 (Euro 6.662.291 nel precedente esercizio). La composizione e movimentazione delle singole voci è di seguito rappresentata: Descrizione 2015 2014 Variazione Interessi passivi verso controllate 210.061 0 210.061 Interessi passivi verso controllanti 927.648 108.925 818.723 Interessi passivi verso banche 602.911 3.143.418 (2.540.507) 21.000.000 2.473.973 18.526.027 Interessi passivi su prestito obbligazionario Pagina | 149 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Ammortamento disaggio di emissione 3.082.400 363.132 2.719.268 71.897 203.557 (131.660) 171.007 238.829 (67.822) Interessi passivi verso società di factoring Commissioni Bancarie Oneri fideiussori verso banche Alti oneri finanziari Totale 3.705 10.612 (6.907) 199.879 119.845 80.034 26.269.508 6.662.291 19.607.217 La voce accoglie principalmente gli interessi passivi maturati sul prestito obbligazionario da 200 milioni di Euro emesso nello scorso esercizio, sulla connessa linea di finanziamento di tipo Revolving (RCF) fornita da BNP Paribas e l’ammortamento del disaggio di emissione del bond stesso. Da rilevare, inoltre, commissioni bancarie per 171 migliaia di Euro ed interessi passivi riconosciuti alle società di factoring per 72 migliaia di Euro. Gli interessi verso le banche accolgono, oltre agli interessi sulla RCF, anche gli interessi sugli scoperti di conto corrente e sul finanziamento da 250 migliaia di Euro erogato da Banca Popolare di Milano nel corso dell’esercizio. Rettifiche di Valore da attività Finanziarie Nel corso dell’esercizio la società ha provveduto a svalutare il valore della partecipazione nella controllata Ecoadda S.r.l. per 3.365 migliaia di Euro, causa la messa in liquidazione della stessa, operazione già commentata in precedenza e in Relazione sulla Gestione, come di seguito riportato: Descrizione 2015 Svalutazione partecipazione in Ecoadda 2014 0 3.364.840 0 6.010.000 (6.010.000) 3.364.840 6.010.000 (2.645.160) Svalutazione partecipazione in Alice Ambiente Totale Variazione 3.364.840 Proventi straordinari I “Proventi straordinari” sono pari a Euro 83.518 (Euro 6.140 nel precedente esercizio). Il seguente prospetto riporta la relativa composizione e movimentazione: Descrizione 2015 Sopravvenienze attive straordinarie 2014 83.518 50 83.468 0 6.090 (6.090) 83.518 6.140 77.378 Risarcimento danni Totale Variazione Oneri straordinari Gli “Oneri straordinari” sono pari a Euro 668.060 (Euro 7.421.075 nel precedente esercizio). Il seguente prospetto riporta la composizione degli stessi: Descrizione Sopravvenienze passive 2015 2014 Variazione 121.455 124.169 (2.714) Oneri ristrutturazione del debito 0 0 0 Oneri estinzione anticipata finanziamento 0 484.324 (484.324) Multe e ammende 38.653 181.468 (142.815) Oneri straordinari 507.952 1.257.997 (750.045) 0 5.373.117 (5.373.117) 668.060 7.421.075 (6.753.016) Oneri emissione Bond Totale La voce comprende principalmente gli oneri di incentivazione (507 migliaia di Euro) sostenuti in relazione al personale uscito dal Gruppo nel corso dell’esercizio 2015. Pagina | 150 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Imposte sul reddito Le “Imposte sul reddito” al 31 dicembre 2015 evidenziano un saldo positivo di ammontare complessivo positivo pari a 985 migliaia di Euro (saldo negativo di 1.915 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La composizione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione 2015 2014 Variazione Proventi da consolidato fiscale 129.522 2.191.362 (2.061.840) Irap (89.115) (367.318) 278.203 Imposte Anticipate 924.418 109.948 814.470 19.758 (19.293) 39.051 984.583 1.914.699 (930.116) Imposte Differite Totale Si segnala che ai fini dell’imposta IRES, la società ha aderito al consolidato fiscale nazionale di cui agli articoli 117 e ss. del D.P.R. 917/86 per il triennio 2015/2017 con la società controllante Waste Italia Partecipazioni S.r.l. (consolidante). L’efficacia dell’accordo è irrevocabile, salvo che vengano meno i requisiti di controllo di cui all’art. 120 del TUIR. Il conteggio delle imposte è stato effettuato tenendo conto di quanto previsto dal D.P.R. 917/86 e successive modifiche per la determinazione del reddito d’impresa ai fini fiscali. In relazione alle informazioni richieste dall’art. 2427, punto 14, lett. a) e b) del Codice Civile si segnala che nell’attivo del bilancio sono state iscritte al 31 dicembre 2015 proventi da consolidato fiscale, per Euro 129.522, calcolate sulla perdita fiscale riportata dalla Società. E’ stata operata, inoltre, l’iscrizione di imposte anticipate per Euro 924.418 afferenti principalmente ad accantonamenti a fondi fiscalmente non riconosciuti nel periodo ed in esercizi precedenti e ad ammortamenti eccedenti l’aliquota fiscalmente ammessa nel periodo ed in esercizi precedenti. Di seguito si riporta la riconciliazione tra i risultati di bilancio e la determinazione degli imponibili ai fini IRES ed IRAP. 2015 RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE DA BILANCIO (IRES) Dati in migliaia di Euro IRES Aliquota Imponibile Imposta Risultato ante imposte Onere fiscale teorico 27,50% (41.045) (11.287) Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi: Accantonamenti a Fondi Svalutazione Crediti 27,50% 438 120 Accantonamenti a Fondi Rischi 27,50% 3.628 998 Differenze temporanee deducibili nell'esercizio: Compensi ad Amministratori corrisposti nell'esercizio 27,50% (36) (10) Differenze temporanee tassabili nell'esercizio: Interessi passivi indeducibili 27,50% 23.198 6.379 Interessi di mora non pagati 27,50% 10 3 Differenze permanenti: Ammortamenti non deducibili 27,50% 8.445 2.322 Imposte non deducibili 27,50% 28 8 Pagina | 151 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Altre poste non deducibili 27,50% 1.430 393 Svalutazione partecipazione 27,50% 3.365 925 Imponibile fiscale 27,50% (539) 0 2015 RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE DA BILANCIO (IRAP) IRAP Dati in migliaia di Euro Aliquota Imponibile Imposta (13.018) Differenza tra Valore e Costo della Produzione Costi non rilevanti ai fini IRAP Costo del Personale 7.870 Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 626 Svalutazioni crediti attivo circolante 864 Accantonamenti per Rischi 3.628 Onere Fiscale Teorico 3,90% (30) (1) Componenti non deducibili 3,90% 9.611 375 Componenti tassabili 3,90% 0 0 Componenti deducibili 3,90% (649) (25) Component non tassabili 3,90% 0 0 Cuneo Fiscale 3,90% (6.647) (259) Imponibile fiscale 3,90% 2.285 89 Fiscalità anticipata e differita Composizione e movimenti intervenuti nelle passività per imposte differite e nelle attività per imposte anticipate Il seguente prospetto, redatto sulla base delle indicazioni suggerite dall’O.I.C., riporta le informazioni richieste dall’art. 2427, punto 14, lett. a) e b) del Codice Civile. In particolare sono esposte analiticamente le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate, specificando in corrispondenza di ogni voce l’effetto fiscale per l’anno corrente e per l’anno precedente, determinato mediante l’applicazione delle aliquote di imposta che si presume siano in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. La composizione ed i movimenti della voce "Fondo per imposte differite" concernenti le differenze temporanee tassabili sono così rappresentati: Composizione imposte differite Imponibile Aliquota 31/12/2015 Imponibile 31/12/2014 Imposta Aliquota Imposta Fondi amm.ti anticipati 0 27,50% 0 4.669 27,50% 1.284 Dividendi non incassati (5%) 0 27,50% 0 11.830 27,50% 3.253 Pagina | 152 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Plusvalenze Rateizzate Interessi di mora anni precedenti non incassati 0 27,50% 0 48.031 27,50% 13.209 57.481 24,00% 13.795 57.481 27,50% 15.807 Totale debiti per imposte differite 13.795 33.553 Movimentazione dell’esercizio: Descrizione Imponibile Aliquota Imposta Saldo Saldo imposte differite al 31.12.14 33.553 Utilizzate nell’esercizio Fondi amm.ti anticipati 4.669 27,50% 1.284 Dividendi non incassati (5%) 11.830 27,50% 3.253 Plusvalenze Rateizzate 48.031 27,50% 13.209 Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24% 57.481 3,50% 2.012 Subtotale 19.758 Importo finale 13.795 La composizione ed i movimenti della voce "Crediti per imposte anticipate" concernenti le differenze temporanee deducibili sono così rappresentati: Imponibile 31/12/2013 Composizione imposte anticipate Aliquota Fondo svalutazione crediti tassato 1.990.958 Fondo rischi 3.675.616 Ammortamento avviamento 750.099 Compenso amministratore 246.465 Int. passivi di mora non pagati 122.328 24%27,50% 24%27,50% 27,90%31,4% 24%27,50% 24%27,50% Rettifica aliquota al 24% Imposta Imponibile 31/12/2013 Aliquota Imposta 532.180 1.552.845 27,50% 427.033 883.825 47.917 27,50% 13.177 240.694 750.099 31,40% 240.694 67.778 283.265 27,50% 77.898 33.640 122.328 27,50% 33.640 (41.257) Totale crediti per imposte anticipate 1.716.860 792.442 Movimentazione dell’esercizio: Descrizione Imponibile Aliquota Imposta Saldo imposte anticipate al 31.12.14 Saldo 792.442 Utilizzate nell’esercizio Compenso amministratore Rilascio per cambio aliquota dal 27,50% al 24% 36.800 27,50% 10.120 1.178.779 3,50% 41.257 Subtotale 51.377 Accantonate nell’esercizio Fondo svalutazione crediti tassato Fondo rischi 438.113 24,00% 105.147 3.627.699 24,00% 870.648 975.795 Saldo imposte anticipate al 31.12.15 1.716.860 Pagina | 153 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Altre Informazioni Operazioni di locazione finanziaria Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti le operazioni di locazione finanziaria in essere al 31 dicembre 2015, ai sensi dell'art. 2427, punto 22 del Codice Civile: Contratto Costo Storico AL2061070566 112.000 AL2061070568 AL2071070456 Amm.to dell'esercizio Fondo Amm.to Finale Valore Netto Contabile 11.200 95.200 27.663 0 27.663 0 80.000 8.000 68.000 12.000 LI 643018 100.663 20.133 80.530 20.133 LI1223899 175.390 26.309 171.005 4.385 LI1254812 35.660 5.349 34.769 892 LI1254829 124.710 18.707 121.592 3.118 LI924835 60.000 6.000 57.000 3.000 400.000 40.000 260.000 140.000 O0014989 52.500 5.250 49.875 2.625 O0014990 52.500 5.250 49.875 2.625 O0014991 60.500 9.095 60.500 0 O0014992 60.500 9.095 60.500 0 SI265894 243.083 12.154 243.083 0 S2/113973 80.583 16.117 64.466 16.117 S2/116840 147.196 0 147.196 0 S2/120351 103.900 5.195 103.900 0 S2/121785 95.800 4.790 95.800 0 S2/122329 277.070 0 277.070 0 T0001350 119.680 17.952 80.784 38.896 T0001382 415.000 41.500 186.750 228.250 LO 1254799 16.800 T0001384 17.000 1.700 7.650 9.350 T0012408 133.900 20.085 90.383 43.518 T0012756 35.000 3.500 15.750 19.250 T0014598 74.000 7.400 33.300 40.700 T001845 157.000 15.700 70.650 86.350 T0026615 112.230 11.223 50.504 61.727 T0026619 23.400 2.340 10.530 12.870 T0026620 47.400 4.740 21.330 26.070 T0032729 100.000 15.000 67.500 32.500 T0032732 50.650 7.598 34.189 16.461 T0032735 23.600 3.540 15.930 7.670 U0011946 138.760 20.814 78.053 60.708 U0033340 111.560 16.734 54.386 57.175 U0042066 676.850 101.528 313.043 363.807 VA 246846 11.400 0 11.400 0 VP 610497 51.362 10.272 41.090 10.272 VP 611326 33.260 6.652 26.608 6.652 VP 631769 75.574 15.115 60.459 15.115 VP 631785 116.253 23.251 93.002 23.251 Pagina | 154 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 VP 631789 114.344 22.869 91.475 22.869 VP/578036 146.137 0 146.137 0 VP/597644 95.171 0 95.171 0 VP/597646 95.171 0 95.171 0 VP/642982 22.381 0 22.381 0 VP/642986 166.558 0 166.558 0 00008988/001 147.020 3.676 147.020 0 00016725/001 304.000 30.400 226.058 77.942 00023050/001 155.000 15.500 85.250 69.750 00326815/001 155.900 0 155.900 0 00326817/001 223.534 0 223.534 -0 00812392/001 800.000 80.000 520.000 280.000 00823804/001 53.600 0 53.600 0 00844264/003 44.641 2.232 44.641 0 853213 45.151 2.258 45.151 0 140.000 14.000 105.000 35.000 00908287/001 5016410 45.100 0 45.100 0 14031424 358.372 35.837 340.453 17.919 14036458 304.260 30.426 258.621 45.639 14042507 97.934 9.793 83.244 14.690 14044521 251.035 25.104 213.380 37.655 14045735 391.736 39.174 332.976 58.760 14055307 48.500 4.850 31.525 16.975 14055308 199.000 19.900 129.350 69.650 14055309 602.844 60.284 391.849 210.995 14055310 416.400 41.640 270.660 145.740 14063616 153.440 15.344 99.736 53.704 14063636 226.870 34.031 221.198 5.672 14063637 114.638 17.196 111.772 2.866 14065426 97.090 9.709 53.400 43.691 14065745 432.180 43.218 237.699 194.481 14065877 74.470 7.447 40.959 33.512 14070610 53.450 5.345 24.053 29.398 14074299 101.040 10.104 45.468 55.572 14075059 256.078 25.608 115.235 140.843 14076140 213.200 21.320 85.280 127.920 14076937 213.200 21.320 85.280 127.920 15008749 47.700 4.770 12.720 34.980 15008750 56.000 5.600 14.933 41.067 15009727 143.000 14.300 35.750 107.250 15010164 143.000 14.300 35.750 107.250 15010166 143.000 14.300 30.983 112.017 15010168 24.800 2.480 6.200 18.600 15010171 82.000 8.200 17.767 64.233 20701534 78.863 7.886 67.034 11.829 20701585 156.679 15.668 133.177 23.502 20701586 5.700 570 4.845 855 20701634 26.500 2.650 22.525 3.975 Pagina | 155 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 20701635 20.520 2.052 17.442 3.078 20701636 36.190 3.619 30.762 5.429 20701725 35.200 0 35.200 0 20701749 99.140 9.914 84.269 14.871 23069/001 68.760 6.876 37.818 30.942 2492488 72.019 7.202 32.409 39.610 265725 162.960 24.444 158.886 4.074 283280 71.000 7.100 39.050 31.950 283283 135.840 20.376 112.068 23.772 283289 29.250 4.388 24.131 5.119 283527 124.300 18.645 102.548 21.753 284640 121.800 12.180 66.990 54.810 307850 47.200 7.080 27.730 19.470 307855 129.240 19.386 78.646 50.595 324652/001 36.215 0 36.214 1 342510/001 91.400 9.140 59.410 31.990 45602/LI 46.500 2.325 46.500 0 45603/LI 120.000 6.000 120.000 0 503761 211.750 21.175 201.163 10.588 511684 39.613 3.961 33.671 5.942 524511 59.500 5.950 44.625 14.875 524515 50.960 5.096 38.220 12.740 528300 140.000 14.000 105.000 35.000 528305 81.500 8.150 61.125 20.375 528344 27.650 2.765 20.738 6.913 528349 16.800 1.680 15.054 1.746 582-0002866 49.063 0 49.063 0 582-0006552 59.900 0 59.900 0 582-0007197 34.500 0 34.500 0 582-0014669-000 30.000 3.000 16.500 13.500 582-0014852 45.500 4.550 25.025 20.475 582-0016016-000 245.000 24.500 83.708 161.292 582/0016491-000 510.000 51.000 102.000 408.000 582/0016492-000 350.000 35.000 70.000 280.000 27.193 2.719 20.375 6.818 6058271 61654 108.500 0 108.500 0 6760/001 81.500 8.150 61.125 20.375 7709499 155.000 15.500 69.750 85.250 784843 48.000 0 48.000 0 460.000 46.000 345.000 115.000 995 00927512/001 1.010.000 101.000 656.500 353.500 3020455 800.000 80.000 280.000 520.000 127103 998.843 99.884 840.693 158.150 20.168.590 1.983.400 13.753.871 6.414.719 TOTALE Contratto Società di leasing LO 1254799 UNICREDIT LEASING SPA T0001350 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA Interessi passivi di competenza Valore attuale rate non scadute 849 0 1.416 30.621 Pagina | 156 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 T0001382 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 5.076 110.879 T0001384 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 208 4.542 T0012408 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 1.735 35.912 T0014598 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 551 3.181 T001845 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 2.249 44.127 T0026615 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 1.771 35.089 T0026619 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 382 7.390 T0026620 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 773 14.955 T0032729 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 5.626 44.265 T0032732 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA 1.209 17.610 T0032735 BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA U0011946 BNP PARIBAS U0033340 BNP PARIBAS 2.988 50.850 U0042066 BNL LEASING 16.823 271.341 00023050/001 MPS COMMERCIALE LEASING SPA 2.446 32.609 14065426 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 231 0 14065745 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 525 0 14065877 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 242 0 14070610 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 1.427 3.506 14074299 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 3.973 14.009 14075059 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 9.531 42.846 14076140 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 4.635 45.380 14076937 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 4.626 45.249 15008749 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 1.572 18.659 15008750 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 1.845 21.906 15009727 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 5.267 60.055 15010164 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 5.267 60.055 15010166 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 5.267 60.055 15010168 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 915 10.419 15010171 IVECO FINANZIARIA SPA A SOCIO UNICO 3.025 34.451 23069/001 MPS COMMERCIALE LEASING SPA 95 0 2492488 BMW FINANCIAL SERVICES ITALIA 608 0 283280 FINECO LEASING SPA 292 0 283283 FINECO LEASING SPA 226 0 283289 FINECO LEASING SPA 118 0 283527 FINECO LEASING SPA 518 0 284640 FINECO LEASING SPA 490 0 307850 FINECO LEASING SPA 1.246 10.509 307855 FINECO LEASING SPA 3.405 28.765 582-0014669-000 CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION 46 0 582-0014852 CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION 233 0 582-0016016-000 CATERPILLAR FINANCIAL COR 4.539 83.929 582/0016491-000 CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION 9.787 186.914 582/0016492-000 CATERPILLAR FINANCIAL CORPORACION 7.420 143.654 7709499 PALLADIO LEASING S.P.A 1.104 17.224 00927512/001 LEASINT SPA 15.374 49.602 3020455 BIELLA LEASING SPA 25.048 382.439 166.806 2.083.209 TOTALE 563 8.205 3.245 52.007 Pagina | 157 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Le operazioni di leasing sono state contabilizzate seguendo il “metodo patrimoniale”. La loro contabilizzazione secondo il “metodo finanziario” avrebbe comportato l’iscrizione di maggiori cespiti per un valore netto di Euro 6.414.719 e di maggiori debiti verso altri finanziatori per Euro 2.083.209. L’impatto complessivo a Patrimonio Netto, al lordo degli effetti fiscali teorici, è pari a 3.849 migliaia di Euro, mentre al netto degli effetti fiscali teorici lordo è pari a 2.641 migliaia di Euro. L’impatto sul risultato netto di esercizio, al lordo degli effetti fiscali teorici, è negativo per 513 migliaia di Euro, mentre al netto degli effetti fiscali teorici risulta negativo per 352 migliaia di Euro. Operazioni con Parti Correlate - art. 2427, punto 22-bis del Codice Civile Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-bis del Codice Civile, si precisa che la società non ha effettuato operazioni con parti correlate “non concluse a normali condizioni di mercato”. Il concetto di parte correlata (imprese controllate, collegate, controllanti) viene rinvenuto nel principio contabile internazionale IAS 24, a cui il legislatore (D.lgs. 173/08) fa riferimento per l’individuazione delle parti correlate e delle operazioni oggetto di informativa. La società ha invece concluso operazioni con parti correlate, concluse a prezzi e condizioni di mercato. In particolare nel corso dell’esercizio sono state concluse operazione, rientranti nella gestione ordinaria della società, con parti correlate ed in particolare: con le controllanti Gruppo Waste Italia S.p.A., Waste Italia Partecipazioni S.r.l. e Waste Italia Holding S.p.A.; con le controllate Geotea S.p.A., Bossarino S.r.l., Faeco S.r.l., Km Verde S.r.l., Ecoadda S.r.l., Verde Imagna S.r.l., Waste To Water S.r.l. e SMC Smaltimenti Controllati S.p.A.; con le correlate Volteo Energie S.p.A e Waste to Water S.r.l. (oggi AKER S.r.l). In merito ai rapporti con la collegata Waste To Water S.r.l. (oggi AKER S.r.l.) si segnala che in data 1 marzo 2015 la stessa ha acquisito la partecipazione totalitaria in Alice Ambiente S.r.l. detenuta da Waste Italia S.p.A per un valore di Euro 100 mila in esecuzione di una accordo quadro sottoscritto in data 18 dicembre 2014. L’accordo prevede inoltre il subentro da parte di Waste to Water nel contratto che regola le attività di gestione della fase di post chiusura della discarica di Alice Ambiente S.r.l. di fatto liberando Waste Italia S.p.A. da ogni obbligazione, onere o responsabilità in relazione alla effettuazione delle attività di post chiusura della discarica . Tale accordo è stato stipulato in quanto risulta preminente interesse di Waste Italia S.p.A., per proprie strategie industriali, non avere nel proprio business attività – esercitate direttamente ovvero tramite società controllate - su discariche od impianti similari aventi ad oggetto la lunghissima fase della cc.dd. “post gestione”, che può arrivare, come per il caso della discarica di Alice Castello, sino al compimento del 30° anno successivo alla data di chiusura. Nei confronti di Alice Ambiente al 31 dicembre risultano in essere crediti netti per Euro 1.011 migliaia e un finanziamento attivo per un valore residuo di Euro 3.969 migliaia; Sempre nell’anno 2015 Waste to Water S.r.l. ha sottoscritto, sempre con Waste Italia S.p.A., due contratti di acquisto “spazi nella discarica di Albonese”, pari a 120.000 tonnellate, in logica take or pay per un valore complessivo di Euro 9 milioni. Lo sfruttamento di tale diritto è contrattualmente possibile, salvo eventuali proroghe, fino alla fine dell’esercizio 2016. Per ulteriori dettagli sulla natura ed entità delle operazioni in oggetto, si rimanda a quanto specificato nel corrispondente paragrafo della relazione sulla gestione. Composizione del personale Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti il numero medio dei dipendenti, ai sensi dell'art. 2427, punto 15 del Codice Civile: Descrizione 2014 2015 Dirigenti 5 3 Quadri 4 5 Pagina | 158 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Impiegati 72 64 Operai 59 59 Totale 140 131 Il totale dei dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 è di 131 dipendenti. Compensi agli organi sociali e alla società di revisione Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti gli amministratori, i sindaci e la società di revisione ai sensi dell'art. 2427, punti 16 e 16-bis del Codice Civile: Amministratori n. 5 Euro 70.120 Sindaci n. 3 Euro 36.400 Società di revisione Euro 70.874 Azioni proprie e azioni/quote di società controllanti Si dichiara che la società detiene, al 31 dicembre 2015, azioni della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. per un totale di n. 31.500 azioni, per un controvalore complessivo pari ad Euro 39.073 pari ad una percentuale di possesso corrispondente allo 0,056%. Operazioni fuori bilancio - art. 2427, punto 22-ter del Codice Civile Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 22-ter del Codice Civile, tenendo conto dell’appendice di modifica del principio contabile n. 12 dell’OIC, si informa che la società non ha posto in essere accordi non risultanti dallo stato patrimoniale o dai conti d’ordine. Patrimonio destinati ad uno specifico affare Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono patrimoni destinati ad uno specifico affare di cui al n. 20 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile. Finanziamenti destinati ad uno specifico affare Si attesta che alla data di chiusura del bilancio non sussistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare di cui al n. 21 del 1° comma dell’art. 2427 del Codice Civile. Informazioni sulle società o enti che esercitano il controllo A seguito della fusione avvenuta per incorporazione in Kinexia S.p.A. (oggi Gruppo Waste Italia S.p.A.) della ex controllante Sostenya S.p.A. occorsa nel 2014, Waste Italia S.p.A. è soggetta a direzione e coordinamento ai sensi dell’art. 2497 bis del Codice Civile al controllo da parte di Gruppo Waste Italia S.p.A.. Vengono di seguito esposti i dati essenziali dell’ultimo bilancio d'esercizio approvati della società Gruppo Waste Italia S.p.A.. Voci di Bilancio Bilancio 2014 STATO PATRIMONIALE ATTIVO Attività non correnti Attività correnti TOTALE ATTIVO 206.128.330 36.668.373 242.796.703 PASSIVO Patrimonio netto 110.310.909 Passività non correnti 85.051.781 Passività correnti 47.434.013 TOTALE PASSIVO 242.796.703 CONTO ECONOMICO Valore della produzione 1.803.335 Pagina | 159 Waste Italia S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 Costi operativi (5.759.448) Risultato operativo (3.956.113) Proventi e oneri finanziari Risultato ante imposte Imposte RISULTATO NETTO 2.454.531 (1.501.583) 185.131 (1.316.451) Partecipazioni in imprese comportanti responsabilità illimitata Ai sensi di quanto disposto dall'art. 2361, comma 2 del Codice Civile, si segnala che la società non ha assunto partecipazioni comportante la responsabilità illimitata nella società. Considerazioni conclusive Il presente bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico dell’esercizio, e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. p. Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dott. Marco Fiorentino Pagina | 160