Progetto Dialogos - Osservatorio Dipendenze

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Progetto Dialogos - Osservatorio Dipendenze
I° Rapporto Progetto
∆ΙΑΛΟΓΟΣ
DIALOGOS
“Sistema di rete per la sorveglianza ed il
monitoraggio delle sostanze d’abuso”
a cura di Elena Hoo
_________________________
Progetto finanziato con il Fondo Nazionale Lotta alla Droga legge 45/90
Il Progetto Dialogos è in corso di attuazione da parte dell’Unità Operativa
Osservatorio Dipendenze - ASP Cosenza, nelle persone di:
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Dr.ssa Antonietta Fiorita - Responsabile del Servizio
e del progetto
Buccafusco Settimo – Amministrativo
Caroselli Lina – Psicologa
Coscarello Anna Maria – Assistente Sociale
Fontò Lucia – Psicologa
Granata Linda – Assistente Sociale
Hoo Elena – Assistente Sociale
Scazziota Chiara – Pedagogista
Straface Angela – Pedagogista
Tosto Maria Pia – Assistente Sociale
Ringraziamenti
Per tutto quanto è stato fatto e per quanto ancora si sta facendo, si ringraziano tutti i
partner del progetto e quanti con il loro apporto professionale, istituzionale e
soprattutto umano, hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro.
In particolare:
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Prefettura
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Guardia di Finanza
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Carabinieri
•
Questura
•
Dipartimento Scienze Farmaceutiche dell’UniCal, in particolare nella persona del
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Azienda Ospedaliera Cosenza: i Pronto Soccorso e il Laboratorio di Analisi
•
Azienda Sanitaria Provinciale: i Ser.T. e i servizi territoriali di Alcologia della
Prof. F. Menichini
Provincia di Cosenza, Presidio Ospedaliero di Acri, Epidemiologia e Statistica
Sanitaria
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Provincia di Cosenza
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Comune di Cosenza
•
Alcolisti Anonimi
•
A.P.C.A.T.
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Club Alcolisti in Trattamento
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Associazione Comunità Regina Pacis
•
Tutti i servizi pubblici e le Associazioni di volontariato e del Terzo Settore
INDICE
IL PROGETTO
IL NUOVO QUADRO DI RIFERIMENTO
IL CONSUMO DI DROGA NEGLI ULTIMI ANNI
L’AVVIO DEL PROGETTO
COSTRUZIONE E ATTIVAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO
INDAGINE SULLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO SANITARIE DEL TERRITORIO
ATTINENTI ALLE DIPENDENZE
IL RAPPORTO CON LA PREFETTURA E LE FORZE DELL’ORDINE
I DATI
1. Dati relativi agli interventi delle Forze dell’ordine:
•
dati nazionali, regionali e provinciali, anni 2008 e 2009.
2. Dati relativi ai servizi pubblici per le tossicodipendenze:
•
utenti afferenti ai Ser.T. della provincia di Cosenza, anni 2008 e 2009.
3. Dati relativi ai soggetti in cura presso le Comunità Terapeutiche, anno 2009.
4. Dati relativi alle attività dei servizi pubblici di Alcologia:
•
consumo di alcol in Calabria,
•
utenti alcoldipendenti afferenti ai servizi territoriali dell’A.S.P. di Cosenza,
anni 2008 e 2009,
•
fermi amministrativi.
5. Dati relativi agli interventi in emergenza sanitaria:
•
soggetti afferenti al servizio 118 per abuso di sostanze stupefacenti e
alcol, anno 2009,
•
analisi chimico cliniche ed ematologiche svolte presso l’Azienda
Ospedaliera di Cosenza, dei soggetti transitati al Pronto Soccorso per
sospetto abuso di alcol e droghe.
6.
Dati relativi agli utenti afferenti ai servizi socio-sanitari
settore), anno 2009.
CONSIDERAZIONI FINALI
(pubblici e terzo
IL PROGETTO
Il progetto “Dialogos”, ideato dall’Osservatorio delle Dipendenze dell’Azienda Sanitaria
Provinciale (A.S.P.) di Cosenza, è stato approvato e finanziato dalla Regione Calabria
attraverso il Fondo Nazionale d’intervento per la Lotta alla Droga anni 2002-20032004; ha avuto inizio nel febbraio 2008 e avrà durata triennale.
E’ tuttora in fase di realizzazione, poiché le attività sono partite con un ritardo di alcuni
mesi, dal momento che si sono verificati dei rallentamenti nel finanziamento e
nell’avvio dei rapporti con i partner e quindi nella stesura dei protocolli di intesa.
L’obbiettivo prioritario del progetto è quello di creare, nell’ambito dell’A.S.P. di
Cosenza, un Sistema integrato di sorveglianza e monitoraggio delle sostanze
d’abuso che, attraverso una Rete di collaborazione tra tutti i soggetti che
intervengono in questo settore, possa offrire una lettura scientifica e coordinata delle
informazioni sui consumi delle sostanze che creano dipendenza, nonché strumenti
aggiornati e adeguati per la lotta contro le droghe.
I partner previsti dal progetto sono: Prefettura, Guardia di Finanza, Carabinieri,
Questura, Università della Calabria - Dipartimento Scienze Farmaceutiche, Azienda
Ospedaliera di Cosenza, A.S.P. Cosenza ed in particolare Presidio Ospedaliero di Acri,
U.O. di Epidemiologia e Statistica Sanitaria, di Alcologia di Cosenza e Rogliano,
Provincia e Comune di Cosenza, Alcolisti Anonimi, A.P.C.A.T., Club Alcolisti in
Trattamento, Associazione Comunità Regina Pacis.
Il territorio di riferimento è quello dei Comuni afferenti all’ex Azienda Sanitaria n. 4 di
Cosenza, anche se, successivamente all’elaborazione del progetto, l’Azienda ha esteso
le sue competenze a tutti i comuni della Provincia e quindi, in taluni casi, abbiamo
scelto di considerare i dati più complessivi a livello provinciale.
Il sistema prevede:
1.
2.
3.
una serie di Unità segnalanti le varie informazioni riscontrate sul territorio: da
una parte, le Forze dell’Ordine che comunicano i dati statistici inerenti i
sequestri di sostanze stupefacenti avvenuti nel territorio di riferimento,
identificando, laddove possibile, eventuali nuove droghe in uso; dall’altra le
organizzazioni del mondo sanitario (Ser.T., Alcologie, Comunità Terapeutiche,
Pronto Soccorso, 118, ecc.) che segnalano le diverse situazioni di accesso ai
servizi, trattamento o pronto intervento;
da parte dell’Osservatorio Dipendenze la raccolta delle informazioni e la loro
sistematizzazione in un data base, l’analisi e l’elaborazione scientifica dei dati,
la definizione e l’attuazione di una metodologia epidemiologica per una lettura
scientifica delle informazioni, nonché la gestione dell’intero sistema di
sorveglianza e monitoraggio;
un’organizzazione a rete tra tutti i partner del progetto, compreso le
Istituzioni pubbliche che a titolo diverso intervengono sul fenomeno, per
garantire la circolarità di quanto elaborato nonché l’integrazione delle
competenze, per migliorare i livelli di collaborazione tra i partner e l’efficacia
degli interventi.
L’idea di creare un Sistema di monitoraggio di questo tipo, è nata dalla necessità di
avere, anche a Cosenza, così come avviene in buona parte del Paese, un quadro
epidemiologico e di monitoraggio sulle sostanze d’abuso che circolano sul territorio,con
lo scopo di fornire strumenti di analisi e di approfondimento del fenomeno e indicatori
specifici che possano supportare le politiche istituzionali e le strategie di intervento nel
contrasto delle dipendenze.
In questi ultimi anni nel nostro territorio, infatti, è diventata sempre più ricca l’offerta
di programmi e di interventi nel settore delle dipendenze, da parte delle Autorità, dei
servizi preposti e anche da parte di soggetti terzi del privato sociale; tuttavia, la nuova
complessità del fenomeno e la scarsa integrazione dei diversi interventi, rendono
necessarie nuove riflessioni e nuovi modelli operativi.
Attraverso la realizzazione di questo progetto come Osservatorio Dipendenze saremo
in grado di monitorare quanto avviene nel territorio e conoscere i trend emergenti sia
in termini di specificità delle sostanze, sia di modalità del loro consumo; questo ci
consentirà di attivare un’osservazione più specifica sui consumi “vecchi e nuovi”,
coniugando l’epidemiologia con la pratica clinica e ci metterà nella condizione di
restituire alla Rete locale informazioni ed interpretazioni scientifiche del fenomeno che
potranno rendere immediatamente fruibili le conoscenze acquisite per una migliore
efficacia degli interventi.
IL NUOVO QUADRO DI RIFERIMENTO
Già le evidenze scientifiche hanno confermato che negli ultimi anni il consumo di
droghe continua a diffondersi in modo differente dal passato: si utilizzano varie
sostanze, legali ed illegali, si utilizzano alternativamente o in supporto l’una all’altra;
sono coinvolte nuove tipologie di consumatori con un aumento significativo della
popolazione giovanile e anziana over 65; sono cambiati le modalità di consumo; si
utilizzano droghe progettate e costruite in laboratorio e molte nuove sostanze così
dette “droghe ricreazionali” che incrementano in modo vertiginoso il mercato e sulle
quali spesso mancano dati scientifici in riferimento alla loro composizione e ai danni
sanitari che comportano; oltre a queste sostanze sintetiche si continuano a utilizzare
quelle “storiche” come eroina (più da fumare che da iniettarsi), cocaina e cannabis ed
è aumentato in modo considerevole il consumo di alcol, anche e soprattutto assunto
insieme ad altre droghe.
Siamo passati dall’uso della droga come trasgressione (anni ’70) a quello per
migliorare le prestazioni ed essere sempre al massimo in ogni situazione (anni’90), per
arrivare oggi a considerare la droga come uno strumento per costruirsi “isole di
piacere”; si assume qualsiasi tipo di sostanza, anche “sintetica” pur di arrivare al
risultato dello “sballo” convinti, erroneamente, che procurarsi occasionalmente questo
piacere (magari i sabati sera) e poi tornare alla vita quotidiana, non produca alcun
danno alla salute.
Si è sviluppato così un nuovo mercato degli stupefacenti, per molti aspetti oscuro
perché sfugge al controllo, dove sono anche gli stessi consumatori che ne influiscono
l’andamento ricercando qualsiasi tipo di sostanza pur di raggiungere l’effetto
desiderato. Ciò è molto pericoloso perché aumenta l’offerta a dismisura: tutto è
facilmente reperibile anche attraverso la rete internet e si conoscono sempre meno le
sostanze che compongono una miriade di pasticche dai diversi colori accattivanti, che
si assumono per via orale, mescolate spesso all’alcol per ottenere un effetto più forte.
Il modello prevalente di consumo infatti, è diventato il poliabuso: cioè diverse
sostanze, legali e illegali, che vengono assunte alternativamente o in
sovrapposizione per ottenere performance migliori. Questo naturalmente
aumenta il livello di rischio per la salute, perché l’effetto di una sostanza
sull’altra può creare anche danni rilevanti.
Secondo l’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, solo nel 2009
sono stati individuati 24 nuovi tipi di droghe.
In questo contesto si affermano anche le smart drugs (droghe furbe) che non
rientrano nelle tabelle delle sostanze proibite, ma contengono lo stesso principio della
cannabis ben quattro volte più potente (vedi alcuni farmaci, allucinogeni o altri mix di
sostanze inalanti o di altro genere), anch’esse facilmente reperibili e spesso a basso
costo, offrendo così la propensione ad aumentarne il consumo.
Queste modificazioni del fenomeno si erano preannunciate già negli ultimi anni anche
a livello territoriale, come risulta da alcune indagini effettuate ad hoc.
In particolare, dalla ricerca che questo Osservatorio ha effettuato negli anni
2003/2005, coinvolgendo un campione di 300 giovani tra i 15 e i 30 anni residenti a
Cosenza, è risultato:
-
un diffuso aumento del consumo di droghe, oltre la tradizionale eroina, quali alcol,
hashish, marijuana, cocaina ed ecstasy;
un massiccio consumo di alcol che si accompagna a tutte le droghe;
una facile reperibilità delle droghe suddette;
una tendenza al policonsumo e a mischiare diverse sostanze pur di migliorare la
performance;
una palese disinformazione sulla conoscenza delle tipologie e degli effetti delle
droghe1.
Inoltre, dall’indagine condotta dall’Unità Operativa Alcologia della ex AS4, all’interno
del progetto “Alcol e giovani”, risultava in atto una preoccupante tendenza all’aumento
sia dell’abuso di alcol che della precoce età di inizio del consumo:
- il 69% dei giovani intervistati dichiarava di aver provato una qualche sostanza;
il 78% dichiarava di incorrere in episodi di abuso di alcol, anche se a diversi
livelli2.
I dati emersi da una ricerca effettuata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, su
commissione del Ministero della Salute e presentata in occasione dell’Alchol Prevention
Day 2007, confermano che in Italia più di 700mila adolescenti al di sotto dei sedici
anni consumano alcol; ben il 74% dei giovani beve il sabato sera e lo fa anche il 67%
dei ragazzini tra i 13 e i 15 anni; il 20% di essi beve con il preciso intento di ubriacarsi
e ciò ha portato un incremento del 70% del numero di ricoveri al pronto soccorso di
giovani in stato di etilismo acuto.
L’abuso di alcol in Italia è un problema rilevante soprattutto per i giovani e i
giovanissimi, anche se, specialmente negli ultimi anni, il dato che riguarda gli ultra
65enni sia di sesso maschile che femminile che eccedono le linee guida nutrizionali
(più di una unità alcolica al giorno), sta diventando più preoccupante sia per
numerosità di soggetti a rischio che per quantità consumate in eccesso.
1
Antonietta Fiorita (a cura di), “Progetto Explorer: vecchie e nuove droghe: risultati di una
ricerca”, La Grafica Commerciale, Cosenza – Anno 2005
2
Amendola M.F. (a cura di), “Alcol e giovani. Progetto di prevenzione. Rapporto finale”, L.
Pellegrini Editore, Cosenza – Anno 2005
Dai dati ISTAT, si evince che nel 2008 i consumatori di bevande alcoliche erano circa
36 milioni di individui: cioè il 68% della popolazione dagli 11 anni in poi (l’80% dei
maschi e il 56,3% delle femmine); mentre il 27,4% della popolazione, sempre dagli 11
anni in poi, beve alcolici tutti i giorni (il 40,7% dei maschi e il 14,9 delle femmine) 3.
Analizzando le diverse fasce d’età, risalta il dato di una quota rilevante di ragazzi 1115 anni, che ha assunto alcolici negli ultimi 12 mesi: 19,7% dei maschi e 15,3 delle
femmine.
Inoltre sta assumendo proporzioni davvero pericolose il fenomeno del binge drinking,
cioè del bere per ubriacarsi, mandando giù almeno sei bicchieri in un breve lasso di
tempo. Si beve di tutto fino a sballare.
Se si leggono questi dati tenendo conto anche che il 10% del totale dei decessi
prematuri in Italia è causato direttamente dall’abuso di alcol, si può ben comprendere
la drammaticità del fenomeno.
Accanto al tradizionale mercato delle droghe “classiche” ormai ramificato in ogni parte
del mondo, sotto il controllo della criminalità organizzata, ed in particolare della
‘ndrangheta calabrese che controlla questo tipo di mercato soprattutto nel nord
d’Italia, si sta sviluppando, sempre più velocemente, un mercato di nuove droghe e
sostanze sintetiche che è molto difficoltoso da contrastare perché in molti si
improvvisano “imprenditori”, dal momento che gran parte del traffico avviene online e
spesso sono i frequentatori dei rave party e dei locali notturni che si mettono
d’accordo per trasportare le sostanze in Italia dal nord dell’Europa, rendendo più
difficoltoso il controllo da parte delle Forze dell’Ordine 4.
I nuovi consumatori infine, utilizzano i diversi tipi di droga a seconda dei bisogni che
vogliono soddisfare: eccitazione, affermazione, socializzazione, divertimento,
successo, considerando queste sostanze come beni di consumo, al di là dei rischi e dei
danni che esse producono.
IL CONSUMO DI DROGA NEGLI ULTIMI ANNI
Dalla relazione annuale al Parlamento 2010 5, si evince che nel nostro Paese,
nell’ultimo anno, si è registrata una diminuzione del 25,7% dell’uso di droghe rispetto
all’anno precedente.
Su questo dato, che ha creato delle perplessità in molti operatori del settore a cui non
risulta una decrescita così rilevante del fenomeno, è comunque in corso una verifica
più in dettaglio (è lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Senatore
Carlo Giovanardi - ad affermare che a questo proposito resta aperto il dibattito), in
considerazione anche del fatto che nel novembre 2009 l’Osservatorio Europeo delle
droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) rilevò che erano in aumento i consumi di
eroina e cocaina e che l’Italia si confermava tra i Paesi a maggior consumo.
Resta comunque molto difficile stimare numericamente il fenomeno, per tutta quella
parte di spaccio e consumi che rimane sommersa e che è di difficile valutazione
proprio per la tipologia delle nuove sostanze in circolazione.
3
Dati ISTAT “L’uso e l’abuso di alcol in Italia – Anno 2008
Sezione antidroga della Guardia di Finanza di Milano, Relazione – Anno 2009
5
Relazione al Parlamento sull’uso di sostanze stupefacenti e sulle tossicodipendenze in Italia, a
cura del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Anno
2010
4
Sempre dalla relazione al Parlamento, inoltre, risulta uno spostamento dei consumi
verso l’alcol, i cui danni possono essere ancora peggiori (l’assunzione quotidiana di
alcol è aumentata dal 2007 al 2010, del 18,2%).
Alla luce di ciò, il livello di guardia nella lotta alla droga non deve essere abbassato,
piuttosto occorre intensificarlo, dando un ulteriore impulso ai sistemi di monitoraggio e
di allerta sul tutto il territorio.
A fronte della nuova emergenza che l’evoluzione del fenomeno pone e, anche in
osservanza delle direttive europee, si è creato a livello nazionale un sistema di Allerta
Precoce e Risposta Rapida per le Droghe (Geo Drugs Alert), a cura del Ministero della
Salute in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale.
Promosso dal Dipartimento delle Dipendenze Ulss 20 Verona con l’adesione delle regioni
Calabria, Piemonte, Campania, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Toscana, Veneto,
Province Autonome di Bolzano e Trento, Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli
Venezia Giulia, Molise e Sicilia, si è inteso sviluppare anche in Italia un sistema di allerta
rapida per mettere le organizzazioni e gli enti deputati alla protezione della salute
pubblica nelle condizioni di gestire le situazioni di rischio.
L’obiettivo è quello di elaborare un sistema innovativo in grado di rilevare in modo
tempestivo la comparsa sul mercato di sostanze o di combinazioni di sostanze
particolarmente tossiche, attivando immediatamente la rete dei servizi e delle
organizzazioni e garantire una risposta rapida sul territorio. In questo modo, grazie alla
collaborazione con le Forze dell’ordine per lo scambio di informazioni sul traffico e lo
spaccio delle sostanze stupefacenti, è possibile fronteggiare la situazione di allarme
evidenziata, entrando in un circuito di informazione nazionale ed europeo.
Tale sistema però, sta evidenziando, laddove si sono registrate sul mercato delle
immissioni di stupefacenti letali, alcuni problemi nel suo pieno funzionamento; ci sono
difficoltà da parte delle unità di primo rilevamento a percepire il fenomeno nelle sue
fasi iniziali, c’è una particolare complessità delle indagini di campo che sono necessarie
per avere una risposta interpretativa in tempi rapidissimi e sussistono problemi di
collegamento tra le diverse strutture istituzionali locali, regionali e nazionali. E’
evidente che si potranno ottenere risultati significativi solo a condizione che funzioni
l’intero sistema nel suo complesso e che si attivi un sistema di allerta diffuso in grado
di creare forme di collaborazione sempre più intense tra il sistema di allerta nazionale,
le regioni, tutte le strutture locali preposte e le Forze dell’Ordine.
Il progetto Dialogos tenta di dare un contributo in questa direzione, a livello locale.
L’AVVIO DEL PROGETTO
La prima fase del progetto si è incentrata sulla organizzazione delle attività
programmate e sulla creazione della rete dei soggetti coinvolti.
Dopo i primi incontri con i diversi partner del progetto per condividere obiettivi e
responsabilità ci si è concentrati sull’implementazione delle relazioni istituzionali: con
la Prefettura e le Forze dell’Ordine, soprattutto per avviare un processo di confronto e
di collaborazione, inedito fino ad ora, per forma e contenuti e con i servizi e le
istituzioni pubbliche che a vario titolo operano o intervengono nel settore delle
dipendenze, per mettere a fuoco la mission, le attività in corso e quelle già svolte in
questo settore nel territorio cosentino.
I rapporti di collaborazione tra i diversi partner del progetto, che inizialmente
sembravano abbastanza scontati, hanno invece evidenziato diverse difficoltà nel
percorso operativo, soprattutto per quanto riguarda alcune questioni burocratiche e
problemi inerenti alla privacy dei dati.
Sono stati necessari molti incontri con i singoli partner per definire i diversi possibili
apporti nella realizzazione del progetto, considerato che sono venute alla luce molte
criticità da affrontare e risolvere, poiché si vuole costruire un percorso operativo
comune e adeguato alla produzione di risultati significativi.
Alcune di queste criticità si possono così sintetizzare:
-
difficoltà a integrare i dati che ogni partner elabora nel proprio settore; vengono
infatti utilizzate metodologie diverse e in alcuni casi senza supporto di tipo
informatico;
scarso collegamento tra i servizi, sia sanitari al loro interno che tra sociale e
sanitario (DSM, Ser.T., Dipartimento Prevenzione, Pronto Soccorso ospedalieri,
118, servizi sociali, CT, associazionismo);
problemi di raccordo sistematico tra Servizi e Forze dell’Ordine;
rilevanti ostacoli nell’ottenere l’autorizzazione al trasporto di alcune sostanze
campione, ritenute particolarmente sospette tra quelle sequestrate dalle FF.OO., al
fine di approfondirne l’analisi presso il laboratorio del Dipartimento Scienze
Farmaceutiche dell’Università della Calabria.
Il tavolo operativo avviato, ha invece confermato le forti motivazioni che fanno
ritenere fondamentale l’esigenza di creare un sistema di servizi a rete per mettere in
sinergia le notevoli risorse istituzionali e professionali del nostro territorio che soltanto
insieme possono aiutare a conoscere e ad affrontare il fenomeno nella sua complessità
e multifattorialità.
Il Convegno “Lavorare insieme: un impegno comune per realizzare il progetto
Dialogos” organizzato il 23 giugno 2008 presso la casa delle Culture di Cosenza
dall’Osservatorio Dipendenze, ha concluso questa prima fase di avvio dei lavori, con la
presentazione pubblica del progetto. Tale iniziativa è stata anche finalizzata a un’opera
di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica riguardo i notevoli cambiamenti del
fenomeno e la necessità di monitorarne l’evoluzione per un continuo adeguamento
degli interventi.
COSTRUZIONE E ATTIVAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO
“Nel campo della salute pubblica, la risposta all’uso di sostanze psicotrope (sia essa
legislativa, preventiva o di riduzione dei rischi) ha poche possibilità di risultare efficace
se è basata su una conoscenza “per sentito dire.”
E’ necessario investire attenzione e risorse per sviluppare sistemi informativi adeguati
ad osservare quanto avanza o modifica il fenomeno in termini qualitativi e quantitativi,
in tempi “utili” per eventuali decisioni o interventi.” 6
Dopo la stipula dei protocolli di intesa con i partner che hanno aderito al progetto
(tranne le Forze dell’Ordine che per motivi istituzionali, concorreranno alla
realizzazione degli obiettivi pur senza una adesione formalizzata), si sono costituiti i
gruppi operativi per individuare in modo snello ed efficace le prime azioni sinergiche ai
6
T. Macchia Istituto Superiore di Sanità (ISS) in “Lavorare insieme: un impegno comune per
realizzare il progetto Dialogos” Convegno organizzato dall’Osservatorio Dipendenza – giugno
2008
diversi livelli, partendo da una interazione operativa tra le varie competenze
professionali nel settore.
L’idea del corso di formazione organizzato dall’Osservatorio Dipendenze, tenuto il 26 e
27 ottobre 2009 con la docente Dott.ssa T. Macchia dell’Istituto Superiore di Sanità
(I.S.S.), è nata proprio per far fronte all’esigenza di creare un sistema circolare di
informazione, conoscenza e collaborazione, equilibrato tra tutti i diversi soggetti, tali
da consentirne un coinvolgimento attivo e tempestivo.
Infatti, considerato che il consumo di droghe sta cambiando come stanno cambiando
gli stili di vita, che la popolazione di assuntori è sempre meno visibile e più
difficilmente accessibile, considerato che le fonti “formali” di informazioni, che tra
l’altro non vengono implementate, risultano sempre meno adeguate, è necessario
rafforzare la collaborazione tra ricerca-territorio-servizi al fine di esaminare
congiuntamente più indicatori provenienti da fonti informative diverse, quantitative e
qualitative ed è indispensabile implementare gli strumenti epidemiologici con quelli
propri di altri settori della ricerca come la sociologia, l’economia e l’etnografia.
Con queste due giornate di lavoro comune si sono quindi raggiunti alcuni obiettivi
fondamentali:
-
si sono fornite al gruppo operativo del progetto competenze e abilità indispensabili
per un corretto funzionamento del sistema di sorveglianza e monitoraggio sulle
sostanze da abuso;
si sono creati i presupposti per un efficace coordinamento operativo tra tutti i
partner del progetto;
si è convenuto sulle procedure di armonizzazione del sistema informativo sia per
quanto riguarda l’uniformità della metodologia nella raccolta dati che per la
trasmissione delle informazioni;
si è implementata la stabilità della rete tra i diversi partner.
Il passo successivo è stato quello dell’attivazione del Sistema Informativo.
L’Osservatorio già utilizza e gestisce un proprio sistema informativo che però necessita
di integrazione e di standardizzazione con i flussi informativi provenienti dagli altri
servizi. Per costruire in modo uniforme misure specifiche di descrizione e rilevazione
dei dati è stato necessario partire dall’individuazione di un sistema di indicatori capace
di offrire una valutazione ed un monitoraggio delle pratiche adottate da ogni partner e
dei dati da loro rilevati.
Nel definire le schede di rilevazione dei dati si è dovuto pertanto tener conto anche di
alcuni “eventi sentinella” che come definisce il Ministero della Sanità sono: “eventi
avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili, che possono comportare morte
o grave danno al paziente e che determinano una perdita di fiducia dei cittadini nei
confronti del servizio sanitario. Il verificarsi di un solo caso è sufficiente per dare luogo
ad un’indagine conoscitiva diretta ad accertare se vi abbiano contribuito fattori
eliminabili o riducibili e per attuare le adeguate misure correttive da parte
dell’organizzazione”.
In questo caso sono stati individuati come eventi sentinella e quindi degni di
osservazione:
-
particolari tipologie di sequestri di sostanze;
intossicazioni acute “atipiche” che portano il soggetto al ricovero presso le unità di
emergenza;
-
casi di coma etilico ricoverati presso il Pronto Soccorso pediatrico;
sindromi psichiatriche acute legate all’assunzione di droghe;
incremento della richiesta di particolari farmaci psicoattivi;
malori gravi droga-correlati con e senza ricovero;
aumento degli incidenti stradali in persone giovani e durante i weekend;
decessi per overdose;
comparsa di nuove mode d’abuso riferita da fonti accreditate, ecc.
Sono inoltre stati individuati alcuni principali punti di input:
•
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•
•
•
persone tossicodipendenti;
pronto soccorso;
unità mobili;
operatori di prevenzione;
servizi per le tossicodipendenze;
servizi socio-sanitari pubblici e privati;
organizzazioni del volontariato;
gruppi scelti di cittadini appartenenti a diverse tipologie sociali ecc.
Con questi presupposti si sono sviluppati ulteriori incontri operativi con i singoli
partner e si è proseguito nella predisposizione di una scheda di rilevazione per ogni
servizio al fine di ottenere tutte quelle informazioni utili ad una analisi interpretativa
del fenomeno locale.
Gli incontri con i vari partner del progetto con cui si è condiviso la costruzione della
scheda, hanno anche tenuto conto degli impedimenti già registrati nel corso degli
ultimi anni, relativi all’organizzazione di un sistema informativo funzionante.
Il lavoro di rilevazione dei dati e di raccordo con tutti gli altri flussi informativi locali, si
è infatti rilevato laborioso e difficile a causa di una cultura che vede la raccolta dei dati
come un’operazione meccanicistica marginale o vissuta come controllo esterno sul
proprio operato, piuttosto che come un patrimonio comune di informazioni e dati
elaborati che costituiscono la base di una sorveglianza epidemiologica ed il presupposto
indispensabile per una migliore programmazione sanitaria.
INDAGINE SULLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO - SANITARIE DEL TERRITORIO
ATTINENTI LE DIPENDENZE.
Nel corso del progetto si è avviato un importante processo di confronto e di
collaborazione tra servizi pubblici, privato sociale e volontariato, connessi al settore, a
partire dal riconoscimento dell’importanza delle rispettive funzioni, nel rispetto delle
differenti competenze e nella consapevolezza della necessità di una integrazione degli
interventi per migliorare la qualità dell’offerta locale.
Si è così proceduto ad una mappatura di tutti i servizi suddividendoli tra quelli attinenti
direttamente al fenomeno, in quanto strutture pubbliche e private la cui mission
specifica riguarda la prevenzione, la cura, la riabilitazione in questo settore e quelli
anche indirettamente attinenti alle dipendenze.
SERVIZI DIRETTAMENTE ATTINENTI ALLE DIPENDENZE:
Luogo
Indirizzo
Recapito telefonico
Indirizzo @mail
Tipologia
OSSERVATORI
Osservatorio delle Dipendenze
Via Medaglie d’Oro 28
87100 - Cosenza
Tel. 0984/893241
Fax 0984/893239
osservatoriodipendenzecs
@asp.cosenza.it
Pubblico - ASP Cosenza
SER. T.
Ser. T. Cosenza
Ser. T. Castrovillari
Ser. T. Corigliano Scalo
Ser. T. Paola
Ser. T. Rossano
Ser. T. Trebisacce
Ser. T. Scalea
Alcologia - Cosenza
Alcologia - Rogliano
Via Fiume, 1
87100 - Cosenza
Via Massacra, 5
87012 - Cosenza
Via Stevenson
87065 - Corigliano
Via Latina, 2
87027 - Paola
Via Ippocrate
87068 – Rossano
Via della Libertà
87075 - Trebisacce
Località Petrosa
87029 Scalea
Via Medaglie d’Oro 28 87100 Cosenza
Via E. Altomare
c/o Distretto Sanitario 87054 –
Rogliano
Tel. 0984/893836
Fax 0984/893842
Tel. 0981/485448
Fax 0981/491527
Tel. 0983/885294
Fax 0984-883345
Tel. e Fax
0982/613469
Tel. 0983/517349
Fax 0983/517346
Tel. e Fax
0981/500846
Tel. e fax
0985/2837211
Tel. 0984/893237
Fax 0984/893236
Tel. 0984/987131/2/3
Fax 0984/987111
Pubblico - ASP Cosenza
[email protected]
Pubblico - ASP Cosenza
[email protected]
[email protected]
[email protected] [email protected]
Pubblico - ASP Cosenza
[email protected]
Pubblico - ASP Cosenza
[email protected]
Pubblico - ASP Cosenza
[email protected]
Pubblico - ASP Cosenza
[email protected]
[email protected]
Pubblico - ASP Cosenza
Pubblico - ASP Cosenza
Pubblico - ASP Cosenza
SERVIZI PRIVATO SOCIALE
Centro di Solidarietà “Il Delfino”
Comunità “Eden”
C.da Spina
87040 - Castiglione Cosentino
Tel. 0984/401471
Fax 0984/482056
[email protected]
Comunità terapeutica
residenziale
Comunità “Regina Pacis” sede legale
Viale della Repubblica 136
87100 - Cosenza
Tel. 0984/393877
[email protected]
Comunità “Regina Pacis” Centro Il
Casale
C.da Maglionzi
87040 - San Benedetto Ullano
Tel. 0984/932797
[email protected]
Comunità terapeutica
residenziale
per tossicodipendenti
Comunità terapeutica
residenziale
per tossicodipendenti
12
Comunità “Regina Pacis”
Centro Le Querce
Via Nazionale, 12
87019 - Spezzano Albanese
Tel. 0981950351
[email protected]
Comunità Regina Pacis
Centro Palazzo Ducale
Via Risorgimento, 48
87010 - Torano Castello
Tel. 0984/504636
[email protected]
Centro Accoglienza “L’Ulivo”
Tortora – Cosenza
Via Crisosa, 15
87020 - Tortora
Tel. 0984/764079
[email protected]
Comunità terapeutica
residenziale
per tossicodipendenti
Comunità terapeutica
residenziale
per tossicodipendenti
Privato - sociale
Alcolisti Anonimi – Cosenza
Via Bengasi,1
87100 - Cosenza
Tel. 339/5677000
[email protected]
Gruppo volontariato
AICAT
(Ass. It.Club Alcolisti in Trattamento)
Cosenza
87100 - Cosenza
Tel. 0984/962077
Fax 0984/93934
Alcolisti Anonimi
Castrovillari
Via Massacra,5
87012 - Cosenza
Tel. 0981/480616
Tel. 335/1949565
Tel. 334/3960606
13
Gruppo volontariato
SERVIZI INDIRETTAMENTE ATTINENTI ALLE DIPENDENZE
Luogo
Indirizzo
Recapito telefonico
Indirizzo @mail
Tipologia
Pronto soccorso
Azienda Ospedaliera
Via F. Migliori
87100 - Cosenza
Centralino
Tel. 0984/6811
Pubblico – Azienda Ospedaliera
Servizio 118
Cosenza
CSM (Centro salute
mentale) Cosenza
CSM
Montalto
C.da Serraspiga
87100 - Cosenza
P.za Amendola
87100 - Cosenza
Via Della Trinità, 37
87036 - Taverna Montalto
Uffugo
Tel. 118
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Tel. 0984/893366/5
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Tel. 0984/938292
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
SM Rogliano
Via E. Altomare
87054 - Rogliano
Via Agostino Gemelli
87041 - Acri
Via Ippocrate
87041 - Acri
Tel. 0984/987124/5/6
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Tel. 0984/9131
Tel. 0984/913237
Tel. 0984/913368
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Servizio Sociale Ospedale di
Acri
ASP Cosenza
Consultorio Familiare
Acri
Via Agostino Gemelli
87041 - Acri
Tel. 0984/9131
Tel. 0984/913206
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Via Gemelli, 312
87041 - Acri
Tel. 0984/913253
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Consultorio Familiare
Montalto
Via Pianetti
87046 - Montalto
Tel. 0984/924440
Fax 0984/924443
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Consultorio Familiare
Rogliano
Consultorio Familiare
Cosenza
Via E. Altomare
87054 - Rogliano
Via Popilia, 2
87100 - Cosenza
Tel. 0984/981735
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Tel.
0984/893242/3/4/5/6
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Consultorio Familiare
Cosenza
Consultorio Familiare
Scigliano
Servizio Sociale Distretto
Rende
Servizi Sociali
Comune di Cosenza
Banca del Tempo BTICS
Sportello Segretariato
Sociale Rende
Centro Ascolto Donne
Cosenza
Centro di Ascolto Emanuelle
per alcolisti e
tossicodipendenti
Progresso Bruzio
Piazza De Chiara
87100 - Cosenza
87057 - Scigliano
Tel. 0984/893761/2/3/4
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Tel. 0984/961101
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
V.le Kennedy
87100 - Cosenza
Via Piave, 84
87100 - Cosenza
87036 - Quattromiglia di
Rende
Tel. 0984/467428
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Tel. 0984/813851/2
Pubblico – Comune Cosenza
Tel. 0984/402011
[email protected]
Associazione di volontariato
Vico Padolisi, 1
87100 - Cosenza
Via Campania, 12
87055 - San Giovanni in
Fiore
Piano Monello
87036 - Rende
Tel. 0984/21959
[email protected]
Associazione di volontariato
Tel. 0984/975264
14
Associazione di volontariato
Tel. 0984/837852
[email protected]
Privato - sociale
CSM Acri
SPDC (Servizio Psichiatrico
Diagnosi e Cura) Ospedale
di Acri
[email protected]
Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale
Per ognuno di questi servizi è stata elaborata una scheda di rilevazione dei dati attinenti
la tipologia dell’utenza che presenta problematiche di alcol e/o droga.
Tutti i servizi mappati, nell’ambito delle loro specifiche competenze, hanno avuto
rapporti con soggetti dipendenti da alcol e/o droghe; alcuni, soprattutto tra i servizi
indirettamente attinenti alle dipendenze, non sono in grado di fornire dati completi su
questa tipologia di utenza, perché è mancata, finora, una rilevazione e un monitoraggio
più complessivo e sistematico di questi dati.
Emerge a questo proposito, la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza
sulla cultura del dato e sulla sua importanza rispetto l’obiettivo di migliorare gli
interventi di prevenzione, così come si rende necessario un approccio più innovativo alla
problematica e una maggiore comunicazione tra i servizi.
Uno degli obiettivi del progetto Dialogos è proprio quello di produrre una svolta
culturale nell’ottica della sussidiarietà verticale e orizzontale in questo settore,
implementando un modello di collaborazione tra tutti i soggetti che a diverso titolo si
occupano delle dipendenze.
La pericolosità delle nuove sostanze e i nuovi modelli di consumo pongono infatti ai
servizi la necessità di interrogarsi anche al di là degli interventi e degli strumenti
metodologici legati alle tradizionali dipendenze; occorre intensificare gli interventi di
prevenzione e ripensare metodologie e linguaggi per raggiungere i giovani nei luoghi di
consumo e offrire loro anche servizi che li rendano consumatori più consapevoli rispetto
alle sostanze o alle pastiglie che assumono.
Il rischio maggiore oggi è quello di continuare ad effettuare interventi da parte dei
diversi soggetti istituzionali e non che si interessano di questa problematica,
continuando a dare risposte alle sole emergenze, magari allargando il campo d’azione
con interventi nelle scuole o nelle discoteche, senza però riuscire ad affrontare il vero
nodo del problema.
E’ dimostrato invece, che soltanto un quadro conoscitivo dettagliato delle tipologie di
sostanze in uso e degli stili di consumo, così come un monitoraggio scientifico del
fenomeno ed una integrazione operativa delle attività potranno determinare un salto di
qualità nelle strategie di intervento.
IL RAPPORTO CON LA PREFETTURA E LE FORZE DELL’ORDINE
Il rapporto di collaborazione richiesto alle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza,
Carabinieri, Questura) si sviluppa su tre distinti profili strategici; il primo riguarda il
raccordo dei dati disponibili sul sequestro delle sostanze stupefacenti e di tutte quelle
informazioni utili ad una analisi interpretativa del fenomeno locale, sia in termini
quantitativi che qualitativi; il secondo riguarda la partecipazione al Tavolo Tecnico,
appositamente costituito, al fine di attivare un’azione complementare tra i diversi
partner del progetto e creare le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi; il terzo
riguarda l’identificazione eventuale di nuove droghe in uso, sempre a livello locale, al
fine di implementare un sistema di sorveglianza rapido sul fenomeno.
Fin dall’avvio del progetto il rapporto con le Forze dell’Ordine è stato fattivo sul piano
della disponibilità collaborativa, ma particolarmente complesso per quanto riguarda lo
scambio di informazioni a livello locale e sul piano delle relazioni interne gerarchiche e
burocratiche tra i Corpi specifici e l’Ufficio Territoriale del Governo e tra quest’ultimo e
l’amministrazione centrale. Questi punti critici rendono difficoltoso un raccordo dei dati
rilevati in ciascun ambito e lo sviluppo di analisi maggiormente approfondite.
Si è proceduto pertanto a costituire un gruppo stabile di lavoro, formato da un
rappresentante di ognuna delle Forze dell’Ordine, che possa riunirsi periodicamente su
15
convocazione della Prefettura; la prima attività di questo gruppo ha riguardato la
stesura condivisa di una scheda di rilevazione sintetica di tutti i sequestri di sostanze
stupefacenti effettuati nel territorio provinciale da trasmettere mensilmente a questo
Osservatorio.
La raccolta dei dati concernerà anche i soggetti segnalati al Prefetto per consumo
personale di stupefacenti ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90 grazie alle rilevazioni dei
Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze (N.O.T.).
Resta sospesa invece, la possibilità di effettuare test campionari sulle sostanze
sequestrate, per le difficoltà legate all’autorizzazione del Magistrato in merito al
trasporto delle sostanze stesse.
All’interno del progetto, quest’ultimo punto rappresentava un tentativo di valutazione
più approfondita di alcune sostanze considerate dalle Forze dell’Ordine particolarmente
sospette per le caratteristiche con cui si presentano.
Infatti, per effettuare analisi maggiormente mirate su questo tipo di sostanze, si era
acquisita la disponibilità del laboratorio del Dipartimento Scienze Farmaceutiche
dell’Università della Calabria, all’uopo specificatamente e maggiormente attrezzato,
rispetto alla strumentazione in dotazione nei laboratori delle Forze dell’Ordine;
purtroppo questa possibilità è risultata difficilmente praticabile per l’impossibilità al
trasporto anche di una pur minima quantità di sostanza sequestrata. Lo spostamento di
dette sostanze infatti, avviene soltanto ed esclusivamente con l’autorizzazione del
Magistrato e a nulla sono valsi i ripetuti tentativi ad ottenere le dovute autorizzazioni,
nonostante l’intervento del Procuratore Generale.
Venire a conoscenza, in tempo reale, della composizione effettiva delle nuove sostanze
in circolazione, resta comunque un obiettivo strategico da raggiungere, al fine di
allertare la comunità tutta sulla loro pericolosità, tenendo conto che le sostanze
vengono sempre più tagliate con prodotti chimici pericolosi e non saperne la natura, ad
esempio in caso di ricovero al pronto soccorso, compromette la cura dell’assuntore.
Un sistema di allerta rapido sul territorio, significherebbe tendere alla riduzione dei
rischi e dei danni, ma occorrono norme e regole che ne rendano possibile la
realizzazione.
In sintesi, quindi, è doveroso sottolineare che esistono molti impedimenti oggettivi che
non consentono di avere una rilevazione più completa dei dati del settore, ma tale
problema è presente su tutto il territorio nazionale a causa della insufficiente
interazione tra i Ministeri e della mancanza di armonizzazione delle informazioni,
nonché di collegamento anche a livello informatico, tra i diversi settori di intervento. 7
In questa direzione, la costruzione di una rete locale per le dipendenze che si è avviata
con il progetto Dialogos, rappresenta un primo passo importante nella creazione delle
condizioni per una reale collaborazione tra chi per compiti istituzionali è impegnato in
prima linea ad operare in un ottica di repressione e di sicurezza urbana, e chi invece per
statuto ha un compito professionale finalizzato al trattamento terapeutico ed al
recupero socio-riabilitativo di persone tossicodipendenti; questo è il presupposto per
costruire, gradatamente, un sistema informativo condiviso.
I DATI
Lo scopo della rilevazione dei dati per creare un Sistema di Monitoraggio sulle sostanze
d’abuso è quello di acquisire elementi statistici ed informativi sull’andamento del
fenomeno nei diversi settori di intervento in questo campo.
7
vedi “Nuovo progetto sperimentale per la razionalizzazione e standardizzazione dei flussi
informativi del Ministero dell’Interno sulle tossicodipendenze” – Anno 2003.
16
Esistono pertanto diverse tipologie di dati che sono stati raccolti e analizzati in quanto
elementi fondamentali che concorrono alla valutazione critica del fenomeno dipendenze.
L’analisi qui di seguito proposta, si riferisce ai dati relativi al primo biennio del progetto
2008 – 2009.
1. Dati relativi ai sequestri di sostanze stupefacenti effettuati dalle forze
dell’ordine
I dati sugli interventi effettuati dalle Forze dell’ordine in materia di tossicodipendenze,
in Italia, sono raccolti da più organismi istituzionali delle Amministrazioni centrali e
periferiche.
A livello nazionale è la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) del
Ministero dell’Interno, come struttura interforze di coordinamento investigativo, che
gestisce i flussi informativi in materia di operazioni antidroga, rilevando periodicamente
e costantemente i risultati del contrasto al narcotraffico in Italia e in tutto il territorio
nazionale attraverso gli interventi delle Forze dell’Ordine.
In particolare, a livello locale, i dati di tutte le Forze dell’Ordine affluiscono alla
Prefettura di Cosenza – Ufficio territoriale del Governo.
Tutti i dati qui di seguito riportati, sono stati estrapolati dagli annuari della D.C.S.A. che
vengono sistematicamente pubblicati ogni anno sul sito dedicato (www.poliziadistato.it)
e da noi opportunamente elaborati.
Dati nazionali - Anno 2008
Nel 2008, le operazioni antidroga effettuate in Italia dalle FFOO sono state n. 22.824,
con un incremento rispetto al 2007 dell’3,07%, il che sottolinea il costante impegno
degli organi investigativi territoriali nello specifico fronte.
Le operazioni hanno interessato indistintamente tutte le droghe il cui traffico e
commercio illecito è vietato dalla legge.
In questo anno sono stati sequestrati complessivamente Kg. 42.456 di droghe, come
risulta dal quadro riepilogativo sottostante.
Sequestro droga Forze dell’Ordine in Italia - Anno 2008
Operazioni
nr.
Eroina
Kg.
22.824
1.307
Cocaina
Kg.
4.133
Hashish
Kg.
34.616
Marijuana
Kg.
2.400
Totale
Kg.
42.456
Droghe sintetiche
nr.
57.612
Piante di cannabis
nr.
148.170
17
Sequestro droghe Forze dell'ordine in Italia
Anno 2008
marijuana
6%
eroina
3%
cocaina
10%
eroina
cocaina
hashish
marijuana
hashish
81%
Dati Regione Calabria
Sempre nel 2008 le operazioni effettuate dalle FF.OO. in Calabria sono state 717,
presentando una incidenza del 3,14% del dato della nostra regione su quello nazionale.
Sono stati sequestrati Kg. 300,75 di droghe.
Sequestro droga Forze dell’Ordine in Calabria - Anno 2008
Operazioni nr.
717
Incidenza % della Regione sul dato nazionale
3,14%
Eroina
Kg.
4,41
Cocaina
Kg.
28,29
Kg.
191,32
Hashish
Marijuana
Kg.
Totale
Kg.
76,73
300,75
Droghe sintetiche
nr.
908
Piante di cannabis
nr.
59.479
18
Sequestro droghe (%) Forze dell'Ordine
Anno 2008 in Calabria
marijuana
26%
eroina
1%
cocaina
9%
eroina
cocaina
hashish
marijuana
hashish
64%
Dati Provincia Cosenza
In provincia di Cosenza, nello stesso anno, sono state effettuate 288 operazioni
antidroga, con una incidenza della nostra provincia rispetto alle altre, del 40,17%.
Sequestro droga Forze dell’Ordine - Provincia di CS - Anno 2008
Operazioni nr.
288
Incidenza % del nr. operazioni sul dato regionale
40,17%
Eroina
0,32
Cocaina
1,41
Hashish
20,74
Marijuana
44,46
Totale
66,93
Droghe sintetiche
nr.
669
Piante di cannabis
nr.
1.252
19
Sequestro droga (%) Forze dell'Ordine
Provincia CS anno 2008
eroina
cocaina
0%
2%
hashish
eroina
cocaina
hashish
marijuana
31%
marijuana
67%
Dati nazionali - Anno 2009
Sequestro droga Forze dell’Ordine in Italia
Anno 2009
Operazioni nr.
23.187
Eroina
Kg.
1.149,00
Cocaina
Kg.
4.078,00
Hashish
Kg.
19.474,00
Marijuana
Kg.
7.483,00
Totale
Kg.
32.184,00
nr.
66.253
Droghe sintetiche
Piante di cannabis
nr.
20
119.182
Sequestro droga (%) Forze dell'Ordine in Italia
Anno 2009
eroina
marijuana
cocaina
4%
13%
23%
eroina
cocaina
hashish
marijuana
hashish
60%
Dati Regione Calabria
Sequestro droga (Kg.) in Calabria - Anno 2009
Operazioni nr.
696
Eroina
Kg.
16,68
Cocaina
Kg.
494,48
Hashish
Kg.
247,21
Marijuana
Kg.
Totale
1.382,76
2.141,13
Piante di cannabis
nr.
41.876
Droghe sintetiche
nr.
8
21
Sequestro droghe (%) Forze dell'Ordine
Calabria Anno 2009
eroina
1%
cocaina
23%
eroina
cocaina
hashish
marijuana
hashish
12%
marijuana
64%
Dati Provincia Cosenza
Sequestro droga Provincia CS - Anno 2009
Operazioni nr.
241
Incidenza % del nr. operazioni sul dato regionale
34,62%
Eroina
Kg.
2,12
Cocaina
Kg.
5,02
Hashish
Kg.
4,48
Marijuana
Kg.
8,70
Totale
Kg.
20,32
Droghe sintetiche
Nr.
42
Piante di cannabis
Nr.
2609
22
Sequestro droga (%) Forze dell'Ordine in Provincia Cs
Anno 2009
eroina
10%
marjuana
43%
cocaina
25%
eroina
cocaina
hashish
marijuana
hashish
22%
Facendo un confronto tra i sequestri di sostanze stupefacenti effettuati dalle FF.OO. in
provincia di Cosenza nei due anni di riferimento possiamo osservare quanto
rappresentato nel seguente grafico:
Sequestro droga Provincia Cs
Anni 2008 - 2009
2008
2009
Eroina
Cocaina
Hashish
Marijuana
Per quanto riguarda le persone segnalate dalle FF.OO. all’Autorità Giudiziaria per traffico
illecito di droghe, associazione finalizzata al traffico e altri reati vari, registriamo che nel
2008, in Italia, sono stati segnalate 35.097 persone (28.522 arresti, 6.152 in libertà,
423 irreperibili); un terzo dei soggetti segnalati risultano stranieri.
23
In Calabria sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 1.238 persone, (con una
incidenza del 3,53 % sul totale nazionale) mentre nella provincia di Cosenza, risultano
segnalati complessivamente 463 soggetti (con una incidenza del 37,40% sul dato
regionale).
Nel 2009, in Italia, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 36.277 persone, con un
incremento rispetto al 2008 del 2,47%. Il maggior numero di segnalazioni è avvenuto
per cocaina (13.439) e per hashish (9.210), mentre hanno avuto un rilevante
incremento, rispetto l’anno precedente, le denunce per marijuana (+28,68%) ed eroina
(+12,61%).
In Calabria sono invece state segnalate 1.408 persone, corrispondente al 3,05% del
totale nazionale), mentre la provincia di Cosenza ha registrato 320 denunce,
presentando un calo molto pronunciato rispetto all’anno precedente (30,89%). Sempre in
provincia di Cosenza si è avuto il maggior numeri di decessi per abuso di stupefacenti (sei
casi).
Complessivamente questi dati sono difficilmente analizzabili in modo più approfondito
poiché, mentre per il livello nazionale e regionale la DCSA fornisce informazioni
dettagliate, (sesso, fasce di età, nazionalità, tipo di reato ecc.) per il livello locale,
soprattutto per quello provinciale, vengono forniti solo dati più aggregati.
Ciò che sicuramente possiamo mettere in relazione, a proposito delle persone segnalate
dalle FF.OO., è il dato numerico a livello nazionale, regionale e provinciale.
Persone segnalate all’Autorità Giudiziaria
Anni
2008
Italia
Calabria
Provincia CS
2009
35.097
36.277
1.238
1.408
463
320
Per ovviare al problema di dati troppo sintetici e non dettagliati, a livello provinciale è
stata approntata con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine di Cosenza e grazie al
coordinamento della Prefettura, una scheda di rilevazione dei sequestri di sostanze
stupefacenti che vengono effettuati nel territorio. Tale scheda verrà compilata a far data
dal 1 gennaio 2010 e sarà trasmessa dalla Prefettura a questo Osservatorio con una
cadenza mensile.
La raccolta de dati riguarda i soggetti segnalati al prefetto per possesso e uso personale di
sostanze stupefacenti ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/1990 grazie ai dati rilevati dai
Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze (NOT) (violazione amministrativa), nonché i
soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria per possesso di un quantitativo maggiore di
sostanze e quindi per spaccio, ai sensi dell’art.73 e 74 del DPR 309/1990.
Vengono rilevati il sesso dei detentori di sostanze stupefacenti, la fascia di età, il
comune dove ha avuto luogo il sequestro, la tipologia e l’entità delle sostanze
sequestrate e il procedimento sanzionatorio.
Il territorio di riferimento è quello dei comuni afferenti all’ex Azienda Sanitaria n. 4 di
Cosenza e specificatamente:
Aprigliano, Carolei, Casole Bruzio, Celico, Cerisano, Cosenza, Dipingano, Domanico,
Lappano, Mendicino, Pedace, Piane Crati, Pietrafitta, Rovito, Serra Pedace, Spezzano
della Sila, Spezzano Piccolo, Trenta, Zumpano, Rende, Castiglione Cosentino,
Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, Rose, San Fili, San Pietro in
Guarano, San Vincenzo la Costa, Bisignano, Cerzeto, Lattarico, Luzzi, Montalto Uffugo,
Rota Greca, San Benedetto Ullano, San Martino di Finita, Torano Castello, Acri, Santa
Sofia d’Epiro, Altilia, Belsito, Bianchi, Carpanzano, Cellara, Colosimi, Figline, Vegliaturo,
24
Grimaldi, Malito, Mangone, Marzi, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pedivigliano,
Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Scigliano.
L’analisi di questi dati verrà elaborata a decorrere dall’anno 2010 e sarà disponibile con
la pubblicazione del prossimo report del progetto.
2. Dati relativi alle attività dei servizi pubblici per le tossicodipendenze
Le Aziende Sanitarie comunicano questa tipologia di dati al Ministero della Sanità
attraverso le Regioni, con un apposita scheda che contiene tutte le informazioni relative
agli utenti che afferiscono ai servizi (dati anagrafici, caratteristiche personali, sostanza
stupefacente d’abuso, malattie, trattamenti, ecc.).
Questi dati vengono rilevati dai Servizi pubblici per le tossicodipendenze (Ser.T. e
Alcologie): servizi che forniscono sostegno psicologico e sociale, controllano lo stato di
salute e le malattie associate alla dipendenza, somministrano terapie farmacologiche e
non finalizzate alla disintossicazione, attuano programmi tecnici e di recupero anche
attraverso l'invio degli utenti in comunità terapeutiche.
Recentemente è stata ideata dalla Regione Calabria una nuova cartella informatizzata
per tutti i Ser.T. e i servizi di Alcologia che operano nell’intera regione.
Il lavoro è tutt’ora in fase di rilevazione sperimentale.
Tale cartella, quando sarà utilizzata pienamente a regime, risulterà indispensabile per la
gestione clinica del paziente da parte dei servizi e per un lavoro mirato alla
riconversione informativa dei dati, consentirà una più adeguata caratterizzazione
epidemiologica del paziente e la creazione di una base di dati comune a tutti i servizi del
settore. A tutt’oggi infatti, risulta complesso, se non impossibile, poter raffrontare i dati
delle diverse regioni e dei diversi paesi dell’UE, sia per le diverse normative locali che
per il diverso metodo utilizzato nella raccolta delle informazioni utili.
Questo della regione Calabria è un primo passo importante che tiene conto, appunto, delle
direttive europee e delle indicazioni dell’OEDT (Osservatorio Europeo) di Lisbona.
Dati relativi agli utenti afferenti ai Ser.T. della Provincia di CS - Anno 2008
Tipologia utenti
Numero utenti Ser.T. Provincia CS - Anno 2008
in carico
nuovi
totale
Ser.T. Cosenza
458
109
567
Ser.T. Castrovillari
186
62
248
Ser.T. Paola
133
9
142
Ser.T. Rossano
154
68
222
Ser.T. Trebisacce
120
20
140
Ser.T. Corigliano
140
27
167
Ser.T. Scalea
105
14
119
1296
309
1605
Totale
25
Numero utenti per sesso
Ser.T. Provincia CS - Anno 2008
femmine
6%
maschi
femmine
maschi
94%
Num ero ute nti ve cchi e nuovi
Se r.T provincia Cs . - Anno 2008
in carico
os
sa
no
eb
i
sa
Se
cc
rt
e
C
or
ig
lia
Se
no
rt
S
ca
le
a
ao
la
Tr
Se
rt
Se
rt
R
P
C
v
Se
rt
Se
rt
Se
rt
C
s
nuovi
26
Fasce d’età
Numero utenti Ser.T. Provincia CS divisi per fasce d'età - Anno 2008
Fasce
d’età
Totale
Paol Rossa Trebisac Coriglian Scale
Cs Cv
a
no
ce
o
a
< 15
15-19
1
3
20-24
22
10
17
10
8
8
111
65
22
38
17
27
19
291
69
43
43
23
35
30
346
42
33
76
34
46
36
386
>39
36
10
3
10
3
11
9
20
5
47
34
46
56
48
26
462
Totale
56
7
24
8
142
222
140
167
119
1605
25-29
30-34
35-39
2
3
9
Utenti per fasce di età - Ser.T. Provincia Cs
Anno 2008
0%
1%
7%
28%
18%
< 15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
>39
22%
24%
Sostanza d’abuso primaria
27
Utenti distribuiti per sostanza d'abuso primaria
Ser.T provincia CS - anno 2008
eroina
cocaina
cannabinoidi
crack
Ser.T. Cs
520
18
27
Ser.T. Cv
208
22
18
Ser.T. Paola
benzodiaz.
2
82
38
3
Ser.T. Rossano
192
15
15
Ser.T. Trebisacce
119
6
4
Ser.T. Corigliano
180
1
1
12
14
1
Ser.T. Scalea
92
1
Utenti distribuiti per sostanza d'abuso primaria.
Ser.T Provincia Cs - Anno 2008
eroina
cocaina
cannabinoidi
crack
a
le
no
tS
ca
lia
28
Se
r
Se
r
tC
or
ig
bi
s
ac
c
an
Se
r
tT
re
os
s
R
t
Se
r
e
o
la
v
tP
ao
tC
Se
r
Se
r
Se
r
tC
s
benzodiazepine
Sostanza d’abuso secondaria
Utenti distribuiti per sostanza d'abuso secondaria Ser.T. Provincia CS Anno 2008
eroin cocain canna crac benzo anf ecstas barbi
a
a
b.
k
..
.
y
.
alcol
Ser.T. Cs
9
80
203
191
Ser.T. Cv
8
60
25
15
14
29
Ser.T. Paola
Ser.T.
Rossano
Ser.T.
Trebisacce
Ser.T.
Corigliano
Ser.T.
Scalea
5
1
8
25
25
5
2
20
60
20
37
22
2
1
2
30
1
1
15
1
18
Utenti distribuiti per sostanza d'abuso secondaria
Ser.T Provincia Cs - anno 2008
eroina
cocaina
cannabinoidi
crack
benzodiazepine
anfetamine
Se
rt
Pa
ola
Se
rt
Ro
ss
an
Se
o
rt
Tr
eb
isa
cc
Se
e
rt
Co
rig
lia
no
Se
rt
Sc
ale
a
Se
rt
Cv
ecstasy
Se
rt
Cs
35
43
5
40
9
29
barbiturici
alcol
Dati relativi agli utenti afferenti ai Ser.T. della Provincia di CS - Anno 2009
Tipologia utenti
Numero utenti Ser.T. Provincia CS - Anno 2009
in carico
nuovi
totale
Ser.T. Cosenza
387
43
430
Ser.T. Castrovillari
177
70
247
Ser.T. Paola
127
8
135
Ser.T. Rossano
151
41
192
Ser.T. Trebisacce
136
16
152
Ser.T. Corigliano
164
30
194
82
33
115
1224
241
1465
Ser.T. Scalea
Totale
Numero utenti per sesso
Ser.TSer.T. Provincia CS - Anno2009
6
%
M
F
94
%
30
Num e ro ute nti ve cchi e nuovi
Se r.T provincia Cs - Anno 2009
in carico
Se
rt
C
Se s
rt
Se Cv
Se rt P
ao
rt
Se Ro la
s
rt
Tr sa n
eb
o
is
Se
ac
rt
c
C
or e
ig
Se lia
no
rt
S
ca
le
a
nuovi
Numero utenti Ser.T Provincia CS divisi per fasce d'età - Anno 2009
fasce
d'età
totali
Cs
Cv
Paola Rossano Trebisacce Corigliano
Scalea
< 15
15-19
7
3
1
3
20-24
29
16
11
11
6
19
10
102
25-29
50
54
16
37
22
35
20
234
30-34
88
61
38
40
23
46
27
323
35-39
47
30
41
38
43
28
319
>39
92
16
4
66
40
62
60
51
30
473
Total
e
43
0
24
7
135
192
152
194
115
1465
31
14
Utenti per fasce di età - Ser.T. Provincia Cs
Anno 2009
0%
1%
7%
32%
16%
< 15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
22%
>39
22%
Sostanza d’abuso primaria
Utenti distribuiti per sostanza d'abuso primaria Ser.T. Provincia CS - Anno
2009
eroin cocain cannab crac benzo
ga
a
a
.
k
.
alcol p
tabacco
Ser.T. Cs
398
11
16
Ser.T. Cv
223
18
6
78
35
3
163
15
14
131
6
8
165
8
20
98
8
8
Ser.T. Paola
Ser.T.
Rossano
Ser.T.
Trebisacce
Ser.T.
Corigliano
Ser.T. Scalea
3
2
1
1
1
32
Utenti per sostanza d'abuso primaria
Ser.T provincia Cs. - Anno 2009
eroina
cocaina
cannabinoidi
crack
Se
rt
C
s
Se
rt
Cv
Se
rt
Pa
Se
ol
a
rt
R
os
sa
S
er
no
tT
re
bi
sa
Se
cc
rt
e
Co
rig
lia
no
Se
rt
Sc
al
ea
benzodiazepine
alcol
Sostanza d’abuso secondaria
Utenti distribuiti per sostanza d'abuso secondaria Ser.T. provincia Cs - anno
2009
eroi cocai cannabino crac benz alc ga ecsta
na
na
idi
k
o
ol
p
sy
metadone
Ser.T. Cs
Ser.T. Cv
11
4
70
75
Ser.T. Paola
Ser.T.
Rossano
Ser.T.
Trebisacce
Ser.T.
Corigliano
Ser.T.
Scalea
14
29
4
191
16
1
59
24
31
12
50
30
37
17
98
22
79
5
2
1
50
2
40
2
33
16
3
Utenti per sostanza d'abuso secondaria
Ser.T Provincia CS anno 2009
eroina
cocaina
cannabinoidi
crack
benzodiazepine
Se
rt
C
s
Se
rt
C
v
Se
rt
Pa
Se
ol
rt
a
R
os
Se
sa
rt
no
Tr
eb
isa
Se
cc
rt
e
C
or
ig
lia
no
Se
rt
Sc
al
ea
alcol
gap
ecstasy
metadone
Dal raffronto dei dati relativi alla tipologia di utenti afferiti ai Ser.T. della Provincia di
Cosenza negli anni 2008 e 2009 si rileva un andamento complessivamente decrescente
del numero degli utenti sia già in carico che nuovi.
Andamento numero utenti in carico e
nuovi
Ser.T. Provincia CS. Anni 20082009
1605
1465
1296
1224
2008
2009
30
9
già in
carico
24
1
nuov
i
totale
Per quanto riguarda la distribuzione per sesso, il numero delle donne permane esiguo:
34
Distribuzione per sesso utenti Ser.T. Provincia CS
Anni 2008-2009
1507
1381
M
F
98
84
2008
2009
Osservando la distribuzione per classe di età, si evince che, nonostante la diminuzione
complessiva del numero di utenti afferenti ai Ser.T. nell’anno 2009, risulta in aumento,
nello stesso anno, il numero degli utenti appartenenti alla fascia d’età 15-19 e quelli
oltre 39 anni.
La fascia oltre i 39 anni è quella maggiormente rappresentata in entrambi i casi.
Raffronto per fasce d'età utenti Ser.T.
Provincia CS - Anni 2008-2009
500
450
400
350
300
250
2008
2009
200
150
100
50
0
< 15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39
35
Per quanto riguarda il tipo di sostanza primaria utilizzata dagli utenti che sono afferiti ai
Ser.T. nei due anni di riferimento, si evince una diminuzione dell’eroina e della cocaina,
mentre risulta un lieve incremento dei cannabinoidi e un valore minimo delle altre
sostanze, come indicato nella seguente tabella.
Ra ffronto utenti pe r utilizzo sostanza primaria
Ser.T provincia Cs . Anni 2008-2009
2008
al
co
l
pi
ne
di
az
e
cr
ac
k
be
nz
o
bi
n.
in
a
ca
nn
a
co
ca
er
oi
na
2009
3. Dati relativi ai soggetti in cura presso le comunità terapeutiche Anno 2009
Comunità
Delfino
Regina Pacis Centro
“Il Casale” San
Benedetto Ullano
Regina Pacis “Centro
Palazzo Ducale”
Torano Castello
Regina Pacis
“Centro Le Querce”
Spezzano Albanese
L’Ulivo S.C.S.
Tortora
n.utent
i
masch
i
femmin
e
minor
i
tipo abuso
20
20
21
21
Alcol, droga,
psicofarmaci
Droga e
sostanze varie
15
15
Droga e
sostanze varie
20
20
Droga e
sostanze varie
62
62
Eroina, cocaina,
alcol
4. Dati relativi alle attività dei servizi pubblici di alcologia
Consumo di alcol in Calabria
Analizzando i dati ISTAT8 ripartiti per regione vediamo che in Calabria il numero di
persone di 11 anni e più che hanno consumato bevande alcoliche nell’anno e quello che
ne hanno fatto un uso giornaliero, è abbastanza in linea con il dato della media
nazionale.
8
Dati ISTAT “L’uso e l’abuso di alcol in Italia” – Anno 2008
36
Persone di 11 anni e più (%) che hanno consumato almeno una bevanda
alcolica nell’anno e consumo giornaliero per sesso. Anno 2008
Calabria
Italia
(media)
masc
hi
di cui
tutti
i gg
femmin
e
di cui
tutti
i gg
maschi
e
femmin
e
di cui
tutti
i gg
83,6
39,7
51,8
10,3
67,1
24,4
80,5
40,7
56,3
14,9
68,0
27,4
Il dato calabrese non è più in linea, invece, con quello della media del Paese, se si
guardano le abitudini di consumo di alcol.
Dal rapporto su “Alcol e Salute” curato dell’Istituto Superiore di Sanità 9, infatti, si
evincono a livello territoriale, sempre nell’anno 2008, abitudini differenti di consumo di
alcol, come riportato nella seguente tabella distinta per regioni di appartenenza:
Tipologie di consumatori (%) per regioni di appartenenza. - Anno 2008
9
Scafato E., Gandin C., Ghirini S., Galluzzo L., Rossi A. e il gruppo di lavoro C.S.D.A. (Centro
Servizi Documentazione Alcol) “Rapporti ISTISAN 10/5” ISS - Rapporto 2010.
37
Il dato calabrese presenta indicatori sulle tipologie di consumatori che rispecchiano più
o meno la media del Paese, ad eccezione dei bevitori binge drinkers per cui si nota,
soprattutto per i maschi, una alta concentrazione al di sopra del dato medio nazionale
(15% in Calabria, 12,1% in Italia) e questo è un dato su cui occorre riflettere.
Più nello specifico, dalla tabella seguente si nota come la regione Calabria sia tra le
regioni con un numero maggiore di bevitori Binge drinkers. Precisamente risulta al 10°
posto dopo Bolzano, Trentino, Friuli, Molise, Trento, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e
Veneto.
Questo dato viene confermato dallo Studio Passi 2009 (Progressi delle aziende sanitarie
per la salute in Italia)curato dall’Istituto Superiore di Sanità, promosso dal Ministero
della Salute e realizzato dal Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto superiore di
sanità, allo scopo di tenere sotto osservazione l’evoluzione dei fattori di rischio per la
salute della popolazione italiana.
Secondo la fotografia scattata dalle ASL calabresi su un campione di residenti di età
compresa tra 18 e 69 anni, estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafe
sanitarie, circa due terzi della popolazione calabrese tra i 18 e i 69 anni consuma
abitualmente bevande alcoliche, poco meno di un quinto dichiara abitudini di consumo
di alcolici a rischio per quantità o modalità di assunzione, sono più frequentemente
uomini e soggetti giovani, al di sotto dei 35 anni un giovane su quattro è classificabile
come bevitore a rischio.
La Provincia di Cosenza in Calabria, è quella che registra la più alta percentuale di
bevitori binge (dal 6,4 all’8,9%) 10e non è un caso, infatti, che negli ultimi due mesi
(dicembre 2010 e gennaio 2011) si siano registrati due casi di coma etilico di ragazzi al
di sotto dei 15 anni, ricoverati presso il pronto soccorso pediatrico.
10
Rapporto nazionale Passi 2009 – ISS Roma
38
Bevitori binge drinkers (%) distribuiti per regione
Anno 2008
Italia - media
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
F
Molise
M
Abruzzo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia Romagna
Liguria
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Trento
Bolzano
Trentino Alto Adige
Lombardia
0
5
10
15
20
39
25
30
Dati relativi agli utenti alcoldipendenti afferenti ai servizi territoriali dell’A.S.P.
di Cosenza - Anno 2008
Tipologia di utenti
Numero utenti già in carico e nuovi Alcoldipendenti Provincia CS
Anno 2008
già in carico
Alcologia CS
nuovi
totale
66
53
119
323
38
361
18
32
50
7
7
14
Sert Rossano - set. Alcol
10
7
17
Sert Trebisacce - set. Alcol
25
0
25
Sert Corigliano - set. Alcol
15
9
24
Sert Scalea - set. Alcol
23
13
36
487
159
646
Alcologia Rogliano
Sert Cv - set. Alcol
Sert Paola - set. Alcol
Totale
Numero utenti per sesso Alcoldipendenti Provincia CS
Anno 2008
maschi
Alcologia CS
femmine
totale
96
23
119
296
65
361
Sert Cv - Alcol
44
6
50
Sert Paola - set. Alcol
13
1
14
Sert Rossano - set. Alcol
13
4
17
Sert Trebisacce - set. Alcol
21
4
25
Sert Corigliano - set. Alcol
21
3
24
Sert Scalea - set. Alcol
33
3
36
537
109
646
Alcologia Rogliano
Totale
40
Al Al c
co o
lo
l
Se ogi gi a
a
r
R Cs
S t
Se ert Cv og
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e
o
Se Ro ola t.A
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S
ca -s lc
l e et.
a
A
lc
-s
et
.A
lc
Ute nti alcoldipe nde nti ve cchi e nuovi
Pr ovincia Cs - Anno 2008
in carico
nuovi
Utenti alcoldipendenti suddivisi per sesso
Provincia CS - Anno 2008
17%
M
F
83%
41
Numero utenti Alcoldipendenti Provincia CS divisi per fasce d'età - Anno
2008
fasce
totale
d'età
Roglian C Paol Rossa Trebisac Coriglia
CS
Scalea
o
v
a
no
ce
no
< 19
5
5
20 -29
7
40
30 - 39
24
97
40 - 49
47
122
50 - 59
28
54
> 60
13
11
9
43
Totale
361
7
1
1
1
8
1
3
1
5
0
1
2
1
1
59
4
6
7
4
9
162
6
4
12
11
16
236
1
4
1
2
6
109
3
2
3
6
4
75
14
17
25
24
36
646
Utenti alcoldipendenti per fasce d'età
Provincia Cs - Anno 2008
12%
1%
9%
< 19
17%
25%
20 -29
30 - 39
40 - 49
50 - 59
> 60
36%
Sostanza d’abuso primaria
Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria provincia CS
Anno 2008
42
Aperitivi
(amari ecc.)
Superalcolici
Vini
Birra
Alcologia CS
16
4
49
50
Alcologia Rogliano
72
65
141
83
Ser.T. Cv - Alcol
15
1
21
13
Ser.T. Paola - set. Alcol
7
0
7
0
Ser.T. Rossano - set. Alcol
2
0
14
1
Ser.T. Trebisacce - set. Alcol
0
0
22
3
Ser.T. Corigliano - set. Alcol
4
5
10
5
Ser.T. Scalea - set. Alcol
6
1
25
4
122
76
289
159
Totale
Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria
provincia Cs - anno 2008
superalcolici
aperitivi(amari ecc.)
vini
lia
v
no
-s
tP
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t.A
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tC
Se
r
Se
r
gi
a
Al
co
lo
Al
co
lo
gi
a
C
s
birra
43
Dati relativi agli utenti alcoldipendenti afferenti ai servizi territoriali dell’Asp di
Cosenza - Anno 2009
Tipologia di utenti
Numero utenti per sesso Alcoldipendenti
Provincia CS - Anno 2009
maschi
femmine
totale
Alcologia CS
132
20
152
Alcologia Rogliano
328
69
397
Sert Cv - Alcol
37
3
40
Sert Paola - set. Alcol
19
3
22
Sert Rossano - set. Alcol
31
4
35
Sert Trebisacce - set. Alcol
17
4
21
Sert Corigliano - set. Alcol
27
4
31
Sert Scalea - set. Alcol
Totale
33
5
38
624
112
736
Numero utenti vecchi e nuovi Alcoldipendenti
Provincia CS - Anno 2009
già in carico
nuovi
Alcologia CS
87
65
Alcologia Rogliano
361
36
Sert Cv - set. Alcol
26
14
Sert Paola - set. Alcol
12
10
Sert Rossano - Set. Alcol
25
10
Sert Trebisacce - set. Alcol
11
10
Sert Corigliano - set. Alcol
12
19
Sert Scalea - set. Alcol
23
15
Totale
557
44
179
totale
152
397
40
22
35
21
31
38
736
Al Al c
co ol
lo o
Se gi a gi a
r
S t C Ro Cs
gl
v
Se ert
i
rt Pa - se ano
ol
t
R
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Se os a - Al
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C
or ce Al c
Se ig lia -se ol
rt
n t.
S o - Alc
ca
s
l e et.
A
a
-s lc
et
.A
lc
Ute nti alcoldipe nde nti ve cchi e nuovi
Provincia Cs - Anno 2009
in carico
nuovi
Utenti alcoldipendenti suddivisi per sesso
Provincia CS - Anno 2009
15%
M
F
85%
45
Numero utenti Alcoldipendenti Provincia CS divisi per fasce d'età
Anno 2009
fasce
d'età
TOT
CS
Rogliano
< 19
Cv
Paola Rossano Trebisacce
6
1
20 -29
22
42
3
30 - 39
34
105
14
3
40 - 49
55
132
12
10
50 - 59
30
60
7
> 60
11
15
2
52
397
Totale
Corigliano
1
Scale
a
1
8
2
4
3
77
15
5
12
11
199
9
10
8
14
250
6
5
2
2
6
118
4
3
4
2
4
4
84
40
22
35
21
31
38
736
Utenti alcoldipendenti per fasce d'età
provincia Cs - anno 2009
11%
1%
10%
16%
< 19
27%
20 -29
30 - 39
40 - 49
50 - 59
> 60
35%
46
Sostanza d’abuso primaria
Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria
Provincia CS - Anno 2009
Aperitivi
Superalcolici
Vini
(amari ecc.)
Alcologia CS
27
Alcologia Rogliano
96
Ser.T. Cv - Alcol
Ser.T. Paola - set. Alcol
Birra
67
55
155
77
10
22
8
12
9
1
Ser.T. Rossano - set. Alcol
7
24
4
Ser.T. Trebisacce - set. Alcol
7
10
4
Ser.T. Corigliano - set. Alcol
3
22
4
Ser.T. Scalea - set. Alcol
Totale
69
2
6
2
26
4
168
73
335
157
Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria Provincia Cs
anno 2009
superalcolici
vini
birra
Al
co
Al
co
l
l o ogi
a
gi
Se a R C s
og
rt
Se
Cv
lia
rt
- s no
P
et
Se
a
.A
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lc
R
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Se
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rt
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Tr
lc
o
e
ol
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-s
et
ac
rt
.
Al
Co
ce
rig
-s c
e
l
Se ian
t.A
o
l
rt
-s c
Sc
et
al
.
Al
ea
-s c
et
.A
lc
aperitivi(amari
ecc.)
Infine, dal raffronto dei dati relativi agli utenti afferiti ai Servizi di Alcologia della
provincia di Cosenza negli anni 2008 e 2009, si rileva, per quanto riguarda la loro
tipologia, un andamento crescente del numero degli utenti sia già in carico che nuovi.
47
Numero utenti alcoldipendenti in carico e nuovi
provincia Cs. Anni 2008-9
557
487
vecchi
nuovi
179
159
2008
2009
Per quanto riguarda la distribuzione per sesso, il numero delle donne si mantiene
abbastanza costante intorno al 15-17%.
Utenti alcoldipendenti distribuiti per sesso.
Provincia Cs. Anni 2008-9
624
537
femmine
maschi
112
109
2008
2009
Osservando la distribuzione per fasce d’età si nota un aumento maggiormente
significativo negli utenti tra i 30 e i 39 anni. In ogni caso, la fascia d’età maggiormente
rappresentata è quella 40-49 in entrambi gli anni.
48
Raffronto per fasce d'età utenti alcoldipendenti
Provincia CS. Anni 2008-2009
300
250
200
2008
150
2009
100
50
0
<19
20-29
30-39
40-49
50-59
>60
Per quanto riguarda invece la sostanza d’abuso primaria utilizzata dagli utenti alcol
dipendenti che sono afferiti ai servizi di Alcologia nei due anni di riferimento, si evince
un incremento del consumo di superalcolici e di vino.
Raffronto utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria.
Provincia CS. Anni 2008-2009
2008
2009
superalcolici
aperitivi ecc.
vino
birra
Fermi amministrativi per guida in stato di ebbrezza
Un aspetto molto importante è quello che riguarda la guida sotto l’effetto dell’alcol, in
quanto l’abitudine del bere o anche episodi occasionali di consumo, mettono a
repentaglio la vita propria e quella degli altri.
Da aprile a dicembre 2009 a Cosenza, sono state fermate dalla Polizia Stradale n. 677
persone a cui è stato accertato un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro,
con conseguente sanzione amministrativa della sospensione della patente di guida da
sei mesi a un anno. Di questi, n. 33 (pari al 5%) sono stati inviati dalla Commissione
Medica dell’ASP locale, all’Unità Operativa Alcologia di Via Medaglie d’Oro per un
approfondimento del caso e per effettuare trattamenti mirati a seconda delle necessità.
49
5. Dati relativi agli interventi in emergenza sanitaria
Nel settore dell’emergenza sanitaria, sempre negli anni 2008 – 2009, sono stati
effettuati diversi interventi di primo soccorso a soggetti in stato di ebbrezza o con
problemi legati all’abuso di alcol e droga.
Sono state definite schede di rilevazione dei dati relativi agli interventi delle ambulanze
del Servizio 118 dell’Azienda Sanitaria, dei Pronto Soccorso ospedalieri, sia adulti che
minori e, in particolare per il Pronto Soccorso pediatrico dell’Azienda ospedaliera è stata
elaborata anche una scheda informativa rivolta ai genitori di giovani che hanno
usufruito delle cure del Pronto Soccorso, con l’intento di allertarli sul consumo di
sostanze psicotrope.
Per offrire indicazioni più specifiche è stato istituito un servizio di consulenza telefonica
per gli utenti e le famiglie che sarà a disposizione ogni martedì e giovedì dalle ore 15,30
alle ore 17,30.
Le schede con la rilevazione degli interventi sono pervenute solo in modo parziale,
poiché non tutti i servizi sono stati in grado di compilarle, sia per motivi di
organizzazione del lavoro (carichi di lavoro, turnazioni ecc.), sia per motivi più
prettamente amministrativi. Verranno organizzati incontri specifici con i responsabili dei
Servizi per vedere come superare le difficoltà incontrate.
Comunque, pur come dato parziale, le schede pervenute sono state analizzate in alcuni
dettagli considerati più importanti.
50
Dati relativi ai soggetti che si sono rivolti al 118 e che hanno presentato
problemi da abuso di sostanze stupefacenti: anno 2009
Su un totale di n. 28121 interventi effettuati dalle autoambulanze del 118 nel territorio
dell’A.S.P., 41casi (40 maschi e 1 femmina) risultano correlati all’abuso di droghe.
Di questi 41 casi, 32 hanno necessitato di ricovero.
Altre informazioni sono riassumibili nelle seguenti figure:
51
Utenti s occors i dal 118 pe r abus o di droga
s uddivis i pe r fas ce d'e tà - Anno 2009
20
15
20 - 24
25 - 29
10
30 - 34
>34
5
0
fas ce d'e tà
Interventi 118 per abuso di droga suddivisi
per motivi - Anno 2009
40
35
30
crisi astinenza
25
overdose
20
rissa
15
incidente stradale
10
5
0
motivo intervento
52
Dati relativi ai soggetti che si sono rivolti al 118 e che hanno presentato
problemi alcol correlati - Anno 2009
Sempre su un totale di n. 28121 interventi effettuati dalle autoambulanze del 118 nel
territorio dell’Azienda sanitaria provinciale, 230 casi (190 maschi e 40 femmine)
risultano correlati all’abuso di alcol.
Di questi 230 casi, 136 hanno necessitato di ricovero mentre per gli altri 94 il problema
si è risolto con l’intervento in loco.
Altre informazioni sono riassumibili nei seguenti grafici
17%
Inte rve nti 118 pe r abus o di alcol
s uddivis i pe r s e s s o. Anno 2009
maschi
femmine
:
83%
Inte rventi 118 pe r abuso di alcol s uddivis i per
fas ce d'e tà Anno 2009
120
12-14
100
15-16
80
17-19
60
20-24
40
25-29
30-34
20
>34
0
fas ce d'e tà
53
Interventi 118 per abuso di alcol suddivisi nei giorni
della settimana. - Anno 2009
60
50
40
30
20
10
0
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
Ulteriori approfondimenti, come ad esempio sugli interventi delle ambulanze del 118 per
incidenti stradali variamente legati all’abuso di alcol, potranno essere effettuati sulla
scorta di rilevazioni mirate già programmate con i responsabili del settore.
Dati relativi alle analisi chimico cliniche ed ematologiche svolte presso
l’Azienda Ospedaliera di Cosenza su casi transitati al Pronto Soccorso per
sospetto abuso di alcol o droghe - Anno 2009.
Avendo riscontrato delle difficoltà nella visione delle cartelle dei pazienti che hanno
avuto accesso al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera, si è pensato di attingere ai
dati delle analisi di laboratorio e in particolare a quelli relativi agli esami proposti dai
Pronto Soccorso Medico, Chirurgico e Pediatrico.
Nell’anno 2009 su 123 richieste di analisi per sospetto abuso di alcol o droghe, sono
risultati 87 casi positivi: n. 38 per presenza di droghe nelle urine, n. 23 per presenza di
benzodiazepine o antidepressivi e n. 26 per alcolemia.
Risultato analisi di laboratorio sui soggetti
inviati dal Pronto Soccorso - anno 2009
droghe
benzodiazepine
e/o antidepressivi
alcol
26
38
23
54
Complessivamente si tratta di 60 maschi e 27 femmine distribuiti nelle diverse fasce
d’età come dalla seguente figura:
Fasce d'età
42
13
7
8
<15
15 - 19
7
20 - 24
4
25 - 29
30 - 34
6
35 - 39
>39
Ulteriori approfondimenti verranno elaborati attraverso una rilevazione necessariamente
più specifica dei dati.
55
6. Dati relativi agli utenti afferenti ai servizi socio-sanitari (pubblici e
terzosettore) - Anno 2009
n.
utent
i
maschi
femmin
e
10
2
8
1
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
2
13
8
5
Alcol e droga
5
4
1
Alcol e droga
9
8
1
Alcol e droga
SPDC (Azienda
Ospedaliera)
ASP CS
10
*
*
Alcol
C.S.M. Rogliano
ASP CS
2
1
1
Alcol e droga
C.S.M. Montalto
ASP CS
5
*
*
Prevalenza alcol
15
11
4
Alcol, droga e
gioco d’azzardo
5
*
*
Alcol
Denominazione
servizio
Consultorio
Familiare
Via Popilia ASP CS
Consultorio
Familiare
Scagliano ASP CS
Consultorio
Familiare
Piazza De Chiara
ASP CS
Consultorio
Familiare
Rogliano ASP CS
Consultorio
Familiare
Montalto ASP CS
Consultorio
Familiare
Acri - ASP CS
Servizio Sociale
Distrettuale di
Rende ASP CS
Servizio Sociale
Presidio
Ospedaliero Acri ASP CS
C.S.M. Acri
ASP CS
Servizio persone in
difficoltà Comune
Cosenza
Servizi Sociali
Anziani Comune
Cosenza
minori
tipo abuso
Alcol e droga
Eroina
Alcol
56
Servizio Sociale
Minori Comune
Cosenza
Servizio Sociale
Disabili Comune
Cosenza
33
19
1
1
5
2
3
Centro Ascolto
Donne
30
1
29
Centro Accoglienza
“L’Ulivo”
62
62
Centro di Ascolto
S. Carlo Borromeo
Rende
10
6
Progresso Bruzio
Cosenza
5
5
Alcolisti Anonimi
300
200
100
52
36
16
Banca del Tempo
di Rende
AICAT
(Ass. Italiana Club
Alcolisti in
Trattamento)
9
5
Droga e alcol
Alcol e droga
Alcol e droga
Stupefacenti,
psicofarmaci, gioco
Prevalentemente
eroina, cocaina e
alcol
4
5 alcol, 5 droga
Poliassunzione
Alcol, gioco
d’azzardo, droga,
psicofarmaci
Alcol
* dato non rilevato
Si precisa che questi utenti potrebbero essere già inclusi anche nelle tabelle degli utenti
afferenti ai servizi specialistici.
CONSIDERAZIONI FINALI
Questo primo lavoro di raccordo tra i dati disponibili che i diversi partner del progetto
hanno messo a disposizione sull’uso e abuso di droghe e alcol, è stato particolarmente
laborioso e più lungo di quanto previsto per le tante difficoltà incontrate, ma è stato un
percorso propedeutico necessario per porre delle basi solide e scientifiche all’avvio del
sistema di monitoraggio sulle sostanze d’abuso.
Per avere maggiori elementi di analisi sull’andamento del fenomeno nel territorio
dell’ASP di Cosenza e conoscerne lo sviluppo in tempo reale, occorre ora sedimentare
ed implementare il sistema di raccolta dati dei vari partner del progetto e rendere
funzionante a regime il sistema di monitoraggio. Sarebbe anche importante non
trascurare quelle sostanze il cui uso è in forte incremento ma che sfuggono al controllo,
nonostante la loro maggiore pericolosità.
In questa direzione crediamo sia necessario indagare maggiormente sui punti input
degli eventi sentinella come ad esempio i pronto soccorso ospedalieri, i gruppi scelti di
cittadini, gli operatori delle discoteche, la polizia stradale etc.
57
Le difficoltà incontrate da alcuni partner a registrare in modo scientifico i dati di accesso
degli utenti al loro servizio potranno essere superate col tempo, nella consapevolezza
dell’importanza che simili operazioni rivestono anche per gli interventi di prevenzione.
Il problema dei metodi di rilevazione dei dati nel settore delle dipendenze, è di grande
rilevanza per una conoscenza più specifica dell’andamento del fenomeno nel nostro
territorio e per una sua migliore interpretazione.
L’OEDT (Osservatorio Europeo delle tossicodipendenze), infatti, emana frequenti
raccomandazioni agli stati membri affinché rendano omogenei i sistemi di raccolta dati;
questa problematica è presente anche in Italia e le diverse Amministrazioni centrali e
periferiche che intervengono in questo settore si devono porre l’obbiettivo prioritario
dello sviluppo coordinato ed integrato di tutte le informazioni indispensabili ad un
monitoraggio più avanzato del fenomeno.
Il progetto Dialogos, già in questa sua prima fase di realizzazione, ci ha permesso di
avviare dei rapporti di collaborazione proficui che sono il presupposto necessario per
elaborare strategie di intervento maggiormente adeguate alla gravità della situazione in
essere in questo settore.
Tutti i dati raccolti hanno alimentato il data base informativo che ci permette ora di
avere un quadro conoscitivo più dettagliato per monitorare il fenomeno in modo
scientifico e restituire così alla rete dei partner ulteriori elementi utili ad un
miglioramento continuo degli interventi.
Nuove elaborazioni verranno in seguito effettuate sulla scorta degli ulteriori dati che
perverranno all’Osservatorio e sulla scorta delle altre attività che sono già state avviate
nella seconda fase del progetto; questi nuovi materiali costituiranno elementi di
riflessione per il prossimo report.
Tutto ciò può essere la base da cui partire per migliorare le azioni di prevenzione e
sensibilizzazione sul territorio, con la prospettiva di sviluppare maggior consapevolezza
dei rischi e dei danni provocati da alcol e droghe; può inoltre, rappresentare uno spunto
di riflessione in direzione di una riorganizzazione dei servizi preposti, affinché si possano
caratterizzare verso una gamma maggiormente ampia di dipendenze e di utenza, con
una visione più globale e olistica della persona; può infine rappresentare un primo
passo verso una nuovo approccio integrato tra le Forze dell’Ordine, le Istituzioni
pubbliche, quelle private e tutti gli operatori che a vario titolo operano nel settore delle
dipendenze, per una nuova cultura del lavoro in rete.
58