Progetto Dialogos - Osservatorio Dipendenze
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Progetto Dialogos - Osservatorio Dipendenze
I° Rapporto Progetto ∆ΙΑΛΟΓΟΣ DIALOGOS “Sistema di rete per la sorveglianza ed il monitoraggio delle sostanze d’abuso” a cura di Elena Hoo _________________________ Progetto finanziato con il Fondo Nazionale Lotta alla Droga legge 45/90 Il Progetto Dialogos è in corso di attuazione da parte dell’Unità Operativa Osservatorio Dipendenze - ASP Cosenza, nelle persone di: • • • • • • • • • • Dr.ssa Antonietta Fiorita - Responsabile del Servizio e del progetto Buccafusco Settimo – Amministrativo Caroselli Lina – Psicologa Coscarello Anna Maria – Assistente Sociale Fontò Lucia – Psicologa Granata Linda – Assistente Sociale Hoo Elena – Assistente Sociale Scazziota Chiara – Pedagogista Straface Angela – Pedagogista Tosto Maria Pia – Assistente Sociale Ringraziamenti Per tutto quanto è stato fatto e per quanto ancora si sta facendo, si ringraziano tutti i partner del progetto e quanti con il loro apporto professionale, istituzionale e soprattutto umano, hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro. In particolare: • Prefettura • Guardia di Finanza • Carabinieri • Questura • Dipartimento Scienze Farmaceutiche dell’UniCal, in particolare nella persona del • Azienda Ospedaliera Cosenza: i Pronto Soccorso e il Laboratorio di Analisi • Azienda Sanitaria Provinciale: i Ser.T. e i servizi territoriali di Alcologia della Prof. F. Menichini Provincia di Cosenza, Presidio Ospedaliero di Acri, Epidemiologia e Statistica Sanitaria • Provincia di Cosenza • Comune di Cosenza • Alcolisti Anonimi • A.P.C.A.T. • Club Alcolisti in Trattamento • Associazione Comunità Regina Pacis • Tutti i servizi pubblici e le Associazioni di volontariato e del Terzo Settore INDICE IL PROGETTO IL NUOVO QUADRO DI RIFERIMENTO IL CONSUMO DI DROGA NEGLI ULTIMI ANNI L’AVVIO DEL PROGETTO COSTRUZIONE E ATTIVAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO INDAGINE SULLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO SANITARIE DEL TERRITORIO ATTINENTI ALLE DIPENDENZE IL RAPPORTO CON LA PREFETTURA E LE FORZE DELL’ORDINE I DATI 1. Dati relativi agli interventi delle Forze dell’ordine: • dati nazionali, regionali e provinciali, anni 2008 e 2009. 2. Dati relativi ai servizi pubblici per le tossicodipendenze: • utenti afferenti ai Ser.T. della provincia di Cosenza, anni 2008 e 2009. 3. Dati relativi ai soggetti in cura presso le Comunità Terapeutiche, anno 2009. 4. Dati relativi alle attività dei servizi pubblici di Alcologia: • consumo di alcol in Calabria, • utenti alcoldipendenti afferenti ai servizi territoriali dell’A.S.P. di Cosenza, anni 2008 e 2009, • fermi amministrativi. 5. Dati relativi agli interventi in emergenza sanitaria: • soggetti afferenti al servizio 118 per abuso di sostanze stupefacenti e alcol, anno 2009, • analisi chimico cliniche ed ematologiche svolte presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, dei soggetti transitati al Pronto Soccorso per sospetto abuso di alcol e droghe. 6. Dati relativi agli utenti afferenti ai servizi socio-sanitari settore), anno 2009. CONSIDERAZIONI FINALI (pubblici e terzo IL PROGETTO Il progetto “Dialogos”, ideato dall’Osservatorio delle Dipendenze dell’Azienda Sanitaria Provinciale (A.S.P.) di Cosenza, è stato approvato e finanziato dalla Regione Calabria attraverso il Fondo Nazionale d’intervento per la Lotta alla Droga anni 2002-20032004; ha avuto inizio nel febbraio 2008 e avrà durata triennale. E’ tuttora in fase di realizzazione, poiché le attività sono partite con un ritardo di alcuni mesi, dal momento che si sono verificati dei rallentamenti nel finanziamento e nell’avvio dei rapporti con i partner e quindi nella stesura dei protocolli di intesa. L’obbiettivo prioritario del progetto è quello di creare, nell’ambito dell’A.S.P. di Cosenza, un Sistema integrato di sorveglianza e monitoraggio delle sostanze d’abuso che, attraverso una Rete di collaborazione tra tutti i soggetti che intervengono in questo settore, possa offrire una lettura scientifica e coordinata delle informazioni sui consumi delle sostanze che creano dipendenza, nonché strumenti aggiornati e adeguati per la lotta contro le droghe. I partner previsti dal progetto sono: Prefettura, Guardia di Finanza, Carabinieri, Questura, Università della Calabria - Dipartimento Scienze Farmaceutiche, Azienda Ospedaliera di Cosenza, A.S.P. Cosenza ed in particolare Presidio Ospedaliero di Acri, U.O. di Epidemiologia e Statistica Sanitaria, di Alcologia di Cosenza e Rogliano, Provincia e Comune di Cosenza, Alcolisti Anonimi, A.P.C.A.T., Club Alcolisti in Trattamento, Associazione Comunità Regina Pacis. Il territorio di riferimento è quello dei Comuni afferenti all’ex Azienda Sanitaria n. 4 di Cosenza, anche se, successivamente all’elaborazione del progetto, l’Azienda ha esteso le sue competenze a tutti i comuni della Provincia e quindi, in taluni casi, abbiamo scelto di considerare i dati più complessivi a livello provinciale. Il sistema prevede: 1. 2. 3. una serie di Unità segnalanti le varie informazioni riscontrate sul territorio: da una parte, le Forze dell’Ordine che comunicano i dati statistici inerenti i sequestri di sostanze stupefacenti avvenuti nel territorio di riferimento, identificando, laddove possibile, eventuali nuove droghe in uso; dall’altra le organizzazioni del mondo sanitario (Ser.T., Alcologie, Comunità Terapeutiche, Pronto Soccorso, 118, ecc.) che segnalano le diverse situazioni di accesso ai servizi, trattamento o pronto intervento; da parte dell’Osservatorio Dipendenze la raccolta delle informazioni e la loro sistematizzazione in un data base, l’analisi e l’elaborazione scientifica dei dati, la definizione e l’attuazione di una metodologia epidemiologica per una lettura scientifica delle informazioni, nonché la gestione dell’intero sistema di sorveglianza e monitoraggio; un’organizzazione a rete tra tutti i partner del progetto, compreso le Istituzioni pubbliche che a titolo diverso intervengono sul fenomeno, per garantire la circolarità di quanto elaborato nonché l’integrazione delle competenze, per migliorare i livelli di collaborazione tra i partner e l’efficacia degli interventi. L’idea di creare un Sistema di monitoraggio di questo tipo, è nata dalla necessità di avere, anche a Cosenza, così come avviene in buona parte del Paese, un quadro epidemiologico e di monitoraggio sulle sostanze d’abuso che circolano sul territorio,con lo scopo di fornire strumenti di analisi e di approfondimento del fenomeno e indicatori specifici che possano supportare le politiche istituzionali e le strategie di intervento nel contrasto delle dipendenze. In questi ultimi anni nel nostro territorio, infatti, è diventata sempre più ricca l’offerta di programmi e di interventi nel settore delle dipendenze, da parte delle Autorità, dei servizi preposti e anche da parte di soggetti terzi del privato sociale; tuttavia, la nuova complessità del fenomeno e la scarsa integrazione dei diversi interventi, rendono necessarie nuove riflessioni e nuovi modelli operativi. Attraverso la realizzazione di questo progetto come Osservatorio Dipendenze saremo in grado di monitorare quanto avviene nel territorio e conoscere i trend emergenti sia in termini di specificità delle sostanze, sia di modalità del loro consumo; questo ci consentirà di attivare un’osservazione più specifica sui consumi “vecchi e nuovi”, coniugando l’epidemiologia con la pratica clinica e ci metterà nella condizione di restituire alla Rete locale informazioni ed interpretazioni scientifiche del fenomeno che potranno rendere immediatamente fruibili le conoscenze acquisite per una migliore efficacia degli interventi. IL NUOVO QUADRO DI RIFERIMENTO Già le evidenze scientifiche hanno confermato che negli ultimi anni il consumo di droghe continua a diffondersi in modo differente dal passato: si utilizzano varie sostanze, legali ed illegali, si utilizzano alternativamente o in supporto l’una all’altra; sono coinvolte nuove tipologie di consumatori con un aumento significativo della popolazione giovanile e anziana over 65; sono cambiati le modalità di consumo; si utilizzano droghe progettate e costruite in laboratorio e molte nuove sostanze così dette “droghe ricreazionali” che incrementano in modo vertiginoso il mercato e sulle quali spesso mancano dati scientifici in riferimento alla loro composizione e ai danni sanitari che comportano; oltre a queste sostanze sintetiche si continuano a utilizzare quelle “storiche” come eroina (più da fumare che da iniettarsi), cocaina e cannabis ed è aumentato in modo considerevole il consumo di alcol, anche e soprattutto assunto insieme ad altre droghe. Siamo passati dall’uso della droga come trasgressione (anni ’70) a quello per migliorare le prestazioni ed essere sempre al massimo in ogni situazione (anni’90), per arrivare oggi a considerare la droga come uno strumento per costruirsi “isole di piacere”; si assume qualsiasi tipo di sostanza, anche “sintetica” pur di arrivare al risultato dello “sballo” convinti, erroneamente, che procurarsi occasionalmente questo piacere (magari i sabati sera) e poi tornare alla vita quotidiana, non produca alcun danno alla salute. Si è sviluppato così un nuovo mercato degli stupefacenti, per molti aspetti oscuro perché sfugge al controllo, dove sono anche gli stessi consumatori che ne influiscono l’andamento ricercando qualsiasi tipo di sostanza pur di raggiungere l’effetto desiderato. Ciò è molto pericoloso perché aumenta l’offerta a dismisura: tutto è facilmente reperibile anche attraverso la rete internet e si conoscono sempre meno le sostanze che compongono una miriade di pasticche dai diversi colori accattivanti, che si assumono per via orale, mescolate spesso all’alcol per ottenere un effetto più forte. Il modello prevalente di consumo infatti, è diventato il poliabuso: cioè diverse sostanze, legali e illegali, che vengono assunte alternativamente o in sovrapposizione per ottenere performance migliori. Questo naturalmente aumenta il livello di rischio per la salute, perché l’effetto di una sostanza sull’altra può creare anche danni rilevanti. Secondo l’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, solo nel 2009 sono stati individuati 24 nuovi tipi di droghe. In questo contesto si affermano anche le smart drugs (droghe furbe) che non rientrano nelle tabelle delle sostanze proibite, ma contengono lo stesso principio della cannabis ben quattro volte più potente (vedi alcuni farmaci, allucinogeni o altri mix di sostanze inalanti o di altro genere), anch’esse facilmente reperibili e spesso a basso costo, offrendo così la propensione ad aumentarne il consumo. Queste modificazioni del fenomeno si erano preannunciate già negli ultimi anni anche a livello territoriale, come risulta da alcune indagini effettuate ad hoc. In particolare, dalla ricerca che questo Osservatorio ha effettuato negli anni 2003/2005, coinvolgendo un campione di 300 giovani tra i 15 e i 30 anni residenti a Cosenza, è risultato: - un diffuso aumento del consumo di droghe, oltre la tradizionale eroina, quali alcol, hashish, marijuana, cocaina ed ecstasy; un massiccio consumo di alcol che si accompagna a tutte le droghe; una facile reperibilità delle droghe suddette; una tendenza al policonsumo e a mischiare diverse sostanze pur di migliorare la performance; una palese disinformazione sulla conoscenza delle tipologie e degli effetti delle droghe1. Inoltre, dall’indagine condotta dall’Unità Operativa Alcologia della ex AS4, all’interno del progetto “Alcol e giovani”, risultava in atto una preoccupante tendenza all’aumento sia dell’abuso di alcol che della precoce età di inizio del consumo: - il 69% dei giovani intervistati dichiarava di aver provato una qualche sostanza; il 78% dichiarava di incorrere in episodi di abuso di alcol, anche se a diversi livelli2. I dati emersi da una ricerca effettuata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, su commissione del Ministero della Salute e presentata in occasione dell’Alchol Prevention Day 2007, confermano che in Italia più di 700mila adolescenti al di sotto dei sedici anni consumano alcol; ben il 74% dei giovani beve il sabato sera e lo fa anche il 67% dei ragazzini tra i 13 e i 15 anni; il 20% di essi beve con il preciso intento di ubriacarsi e ciò ha portato un incremento del 70% del numero di ricoveri al pronto soccorso di giovani in stato di etilismo acuto. L’abuso di alcol in Italia è un problema rilevante soprattutto per i giovani e i giovanissimi, anche se, specialmente negli ultimi anni, il dato che riguarda gli ultra 65enni sia di sesso maschile che femminile che eccedono le linee guida nutrizionali (più di una unità alcolica al giorno), sta diventando più preoccupante sia per numerosità di soggetti a rischio che per quantità consumate in eccesso. 1 Antonietta Fiorita (a cura di), “Progetto Explorer: vecchie e nuove droghe: risultati di una ricerca”, La Grafica Commerciale, Cosenza – Anno 2005 2 Amendola M.F. (a cura di), “Alcol e giovani. Progetto di prevenzione. Rapporto finale”, L. Pellegrini Editore, Cosenza – Anno 2005 Dai dati ISTAT, si evince che nel 2008 i consumatori di bevande alcoliche erano circa 36 milioni di individui: cioè il 68% della popolazione dagli 11 anni in poi (l’80% dei maschi e il 56,3% delle femmine); mentre il 27,4% della popolazione, sempre dagli 11 anni in poi, beve alcolici tutti i giorni (il 40,7% dei maschi e il 14,9 delle femmine) 3. Analizzando le diverse fasce d’età, risalta il dato di una quota rilevante di ragazzi 1115 anni, che ha assunto alcolici negli ultimi 12 mesi: 19,7% dei maschi e 15,3 delle femmine. Inoltre sta assumendo proporzioni davvero pericolose il fenomeno del binge drinking, cioè del bere per ubriacarsi, mandando giù almeno sei bicchieri in un breve lasso di tempo. Si beve di tutto fino a sballare. Se si leggono questi dati tenendo conto anche che il 10% del totale dei decessi prematuri in Italia è causato direttamente dall’abuso di alcol, si può ben comprendere la drammaticità del fenomeno. Accanto al tradizionale mercato delle droghe “classiche” ormai ramificato in ogni parte del mondo, sotto il controllo della criminalità organizzata, ed in particolare della ‘ndrangheta calabrese che controlla questo tipo di mercato soprattutto nel nord d’Italia, si sta sviluppando, sempre più velocemente, un mercato di nuove droghe e sostanze sintetiche che è molto difficoltoso da contrastare perché in molti si improvvisano “imprenditori”, dal momento che gran parte del traffico avviene online e spesso sono i frequentatori dei rave party e dei locali notturni che si mettono d’accordo per trasportare le sostanze in Italia dal nord dell’Europa, rendendo più difficoltoso il controllo da parte delle Forze dell’Ordine 4. I nuovi consumatori infine, utilizzano i diversi tipi di droga a seconda dei bisogni che vogliono soddisfare: eccitazione, affermazione, socializzazione, divertimento, successo, considerando queste sostanze come beni di consumo, al di là dei rischi e dei danni che esse producono. IL CONSUMO DI DROGA NEGLI ULTIMI ANNI Dalla relazione annuale al Parlamento 2010 5, si evince che nel nostro Paese, nell’ultimo anno, si è registrata una diminuzione del 25,7% dell’uso di droghe rispetto all’anno precedente. Su questo dato, che ha creato delle perplessità in molti operatori del settore a cui non risulta una decrescita così rilevante del fenomeno, è comunque in corso una verifica più in dettaglio (è lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Senatore Carlo Giovanardi - ad affermare che a questo proposito resta aperto il dibattito), in considerazione anche del fatto che nel novembre 2009 l’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) rilevò che erano in aumento i consumi di eroina e cocaina e che l’Italia si confermava tra i Paesi a maggior consumo. Resta comunque molto difficile stimare numericamente il fenomeno, per tutta quella parte di spaccio e consumi che rimane sommersa e che è di difficile valutazione proprio per la tipologia delle nuove sostanze in circolazione. 3 Dati ISTAT “L’uso e l’abuso di alcol in Italia – Anno 2008 Sezione antidroga della Guardia di Finanza di Milano, Relazione – Anno 2009 5 Relazione al Parlamento sull’uso di sostanze stupefacenti e sulle tossicodipendenze in Italia, a cura del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Anno 2010 4 Sempre dalla relazione al Parlamento, inoltre, risulta uno spostamento dei consumi verso l’alcol, i cui danni possono essere ancora peggiori (l’assunzione quotidiana di alcol è aumentata dal 2007 al 2010, del 18,2%). Alla luce di ciò, il livello di guardia nella lotta alla droga non deve essere abbassato, piuttosto occorre intensificarlo, dando un ulteriore impulso ai sistemi di monitoraggio e di allerta sul tutto il territorio. A fronte della nuova emergenza che l’evoluzione del fenomeno pone e, anche in osservanza delle direttive europee, si è creato a livello nazionale un sistema di Allerta Precoce e Risposta Rapida per le Droghe (Geo Drugs Alert), a cura del Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale. Promosso dal Dipartimento delle Dipendenze Ulss 20 Verona con l’adesione delle regioni Calabria, Piemonte, Campania, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Toscana, Veneto, Province Autonome di Bolzano e Trento, Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sicilia, si è inteso sviluppare anche in Italia un sistema di allerta rapida per mettere le organizzazioni e gli enti deputati alla protezione della salute pubblica nelle condizioni di gestire le situazioni di rischio. L’obiettivo è quello di elaborare un sistema innovativo in grado di rilevare in modo tempestivo la comparsa sul mercato di sostanze o di combinazioni di sostanze particolarmente tossiche, attivando immediatamente la rete dei servizi e delle organizzazioni e garantire una risposta rapida sul territorio. In questo modo, grazie alla collaborazione con le Forze dell’ordine per lo scambio di informazioni sul traffico e lo spaccio delle sostanze stupefacenti, è possibile fronteggiare la situazione di allarme evidenziata, entrando in un circuito di informazione nazionale ed europeo. Tale sistema però, sta evidenziando, laddove si sono registrate sul mercato delle immissioni di stupefacenti letali, alcuni problemi nel suo pieno funzionamento; ci sono difficoltà da parte delle unità di primo rilevamento a percepire il fenomeno nelle sue fasi iniziali, c’è una particolare complessità delle indagini di campo che sono necessarie per avere una risposta interpretativa in tempi rapidissimi e sussistono problemi di collegamento tra le diverse strutture istituzionali locali, regionali e nazionali. E’ evidente che si potranno ottenere risultati significativi solo a condizione che funzioni l’intero sistema nel suo complesso e che si attivi un sistema di allerta diffuso in grado di creare forme di collaborazione sempre più intense tra il sistema di allerta nazionale, le regioni, tutte le strutture locali preposte e le Forze dell’Ordine. Il progetto Dialogos tenta di dare un contributo in questa direzione, a livello locale. L’AVVIO DEL PROGETTO La prima fase del progetto si è incentrata sulla organizzazione delle attività programmate e sulla creazione della rete dei soggetti coinvolti. Dopo i primi incontri con i diversi partner del progetto per condividere obiettivi e responsabilità ci si è concentrati sull’implementazione delle relazioni istituzionali: con la Prefettura e le Forze dell’Ordine, soprattutto per avviare un processo di confronto e di collaborazione, inedito fino ad ora, per forma e contenuti e con i servizi e le istituzioni pubbliche che a vario titolo operano o intervengono nel settore delle dipendenze, per mettere a fuoco la mission, le attività in corso e quelle già svolte in questo settore nel territorio cosentino. I rapporti di collaborazione tra i diversi partner del progetto, che inizialmente sembravano abbastanza scontati, hanno invece evidenziato diverse difficoltà nel percorso operativo, soprattutto per quanto riguarda alcune questioni burocratiche e problemi inerenti alla privacy dei dati. Sono stati necessari molti incontri con i singoli partner per definire i diversi possibili apporti nella realizzazione del progetto, considerato che sono venute alla luce molte criticità da affrontare e risolvere, poiché si vuole costruire un percorso operativo comune e adeguato alla produzione di risultati significativi. Alcune di queste criticità si possono così sintetizzare: - difficoltà a integrare i dati che ogni partner elabora nel proprio settore; vengono infatti utilizzate metodologie diverse e in alcuni casi senza supporto di tipo informatico; scarso collegamento tra i servizi, sia sanitari al loro interno che tra sociale e sanitario (DSM, Ser.T., Dipartimento Prevenzione, Pronto Soccorso ospedalieri, 118, servizi sociali, CT, associazionismo); problemi di raccordo sistematico tra Servizi e Forze dell’Ordine; rilevanti ostacoli nell’ottenere l’autorizzazione al trasporto di alcune sostanze campione, ritenute particolarmente sospette tra quelle sequestrate dalle FF.OO., al fine di approfondirne l’analisi presso il laboratorio del Dipartimento Scienze Farmaceutiche dell’Università della Calabria. Il tavolo operativo avviato, ha invece confermato le forti motivazioni che fanno ritenere fondamentale l’esigenza di creare un sistema di servizi a rete per mettere in sinergia le notevoli risorse istituzionali e professionali del nostro territorio che soltanto insieme possono aiutare a conoscere e ad affrontare il fenomeno nella sua complessità e multifattorialità. Il Convegno “Lavorare insieme: un impegno comune per realizzare il progetto Dialogos” organizzato il 23 giugno 2008 presso la casa delle Culture di Cosenza dall’Osservatorio Dipendenze, ha concluso questa prima fase di avvio dei lavori, con la presentazione pubblica del progetto. Tale iniziativa è stata anche finalizzata a un’opera di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica riguardo i notevoli cambiamenti del fenomeno e la necessità di monitorarne l’evoluzione per un continuo adeguamento degli interventi. COSTRUZIONE E ATTIVAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO “Nel campo della salute pubblica, la risposta all’uso di sostanze psicotrope (sia essa legislativa, preventiva o di riduzione dei rischi) ha poche possibilità di risultare efficace se è basata su una conoscenza “per sentito dire.” E’ necessario investire attenzione e risorse per sviluppare sistemi informativi adeguati ad osservare quanto avanza o modifica il fenomeno in termini qualitativi e quantitativi, in tempi “utili” per eventuali decisioni o interventi.” 6 Dopo la stipula dei protocolli di intesa con i partner che hanno aderito al progetto (tranne le Forze dell’Ordine che per motivi istituzionali, concorreranno alla realizzazione degli obiettivi pur senza una adesione formalizzata), si sono costituiti i gruppi operativi per individuare in modo snello ed efficace le prime azioni sinergiche ai 6 T. Macchia Istituto Superiore di Sanità (ISS) in “Lavorare insieme: un impegno comune per realizzare il progetto Dialogos” Convegno organizzato dall’Osservatorio Dipendenza – giugno 2008 diversi livelli, partendo da una interazione operativa tra le varie competenze professionali nel settore. L’idea del corso di formazione organizzato dall’Osservatorio Dipendenze, tenuto il 26 e 27 ottobre 2009 con la docente Dott.ssa T. Macchia dell’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.), è nata proprio per far fronte all’esigenza di creare un sistema circolare di informazione, conoscenza e collaborazione, equilibrato tra tutti i diversi soggetti, tali da consentirne un coinvolgimento attivo e tempestivo. Infatti, considerato che il consumo di droghe sta cambiando come stanno cambiando gli stili di vita, che la popolazione di assuntori è sempre meno visibile e più difficilmente accessibile, considerato che le fonti “formali” di informazioni, che tra l’altro non vengono implementate, risultano sempre meno adeguate, è necessario rafforzare la collaborazione tra ricerca-territorio-servizi al fine di esaminare congiuntamente più indicatori provenienti da fonti informative diverse, quantitative e qualitative ed è indispensabile implementare gli strumenti epidemiologici con quelli propri di altri settori della ricerca come la sociologia, l’economia e l’etnografia. Con queste due giornate di lavoro comune si sono quindi raggiunti alcuni obiettivi fondamentali: - si sono fornite al gruppo operativo del progetto competenze e abilità indispensabili per un corretto funzionamento del sistema di sorveglianza e monitoraggio sulle sostanze da abuso; si sono creati i presupposti per un efficace coordinamento operativo tra tutti i partner del progetto; si è convenuto sulle procedure di armonizzazione del sistema informativo sia per quanto riguarda l’uniformità della metodologia nella raccolta dati che per la trasmissione delle informazioni; si è implementata la stabilità della rete tra i diversi partner. Il passo successivo è stato quello dell’attivazione del Sistema Informativo. L’Osservatorio già utilizza e gestisce un proprio sistema informativo che però necessita di integrazione e di standardizzazione con i flussi informativi provenienti dagli altri servizi. Per costruire in modo uniforme misure specifiche di descrizione e rilevazione dei dati è stato necessario partire dall’individuazione di un sistema di indicatori capace di offrire una valutazione ed un monitoraggio delle pratiche adottate da ogni partner e dei dati da loro rilevati. Nel definire le schede di rilevazione dei dati si è dovuto pertanto tener conto anche di alcuni “eventi sentinella” che come definisce il Ministero della Sanità sono: “eventi avversi di particolare gravità, potenzialmente evitabili, che possono comportare morte o grave danno al paziente e che determinano una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario. Il verificarsi di un solo caso è sufficiente per dare luogo ad un’indagine conoscitiva diretta ad accertare se vi abbiano contribuito fattori eliminabili o riducibili e per attuare le adeguate misure correttive da parte dell’organizzazione”. In questo caso sono stati individuati come eventi sentinella e quindi degni di osservazione: - particolari tipologie di sequestri di sostanze; intossicazioni acute “atipiche” che portano il soggetto al ricovero presso le unità di emergenza; - casi di coma etilico ricoverati presso il Pronto Soccorso pediatrico; sindromi psichiatriche acute legate all’assunzione di droghe; incremento della richiesta di particolari farmaci psicoattivi; malori gravi droga-correlati con e senza ricovero; aumento degli incidenti stradali in persone giovani e durante i weekend; decessi per overdose; comparsa di nuove mode d’abuso riferita da fonti accreditate, ecc. Sono inoltre stati individuati alcuni principali punti di input: • • • • • • • • persone tossicodipendenti; pronto soccorso; unità mobili; operatori di prevenzione; servizi per le tossicodipendenze; servizi socio-sanitari pubblici e privati; organizzazioni del volontariato; gruppi scelti di cittadini appartenenti a diverse tipologie sociali ecc. Con questi presupposti si sono sviluppati ulteriori incontri operativi con i singoli partner e si è proseguito nella predisposizione di una scheda di rilevazione per ogni servizio al fine di ottenere tutte quelle informazioni utili ad una analisi interpretativa del fenomeno locale. Gli incontri con i vari partner del progetto con cui si è condiviso la costruzione della scheda, hanno anche tenuto conto degli impedimenti già registrati nel corso degli ultimi anni, relativi all’organizzazione di un sistema informativo funzionante. Il lavoro di rilevazione dei dati e di raccordo con tutti gli altri flussi informativi locali, si è infatti rilevato laborioso e difficile a causa di una cultura che vede la raccolta dei dati come un’operazione meccanicistica marginale o vissuta come controllo esterno sul proprio operato, piuttosto che come un patrimonio comune di informazioni e dati elaborati che costituiscono la base di una sorveglianza epidemiologica ed il presupposto indispensabile per una migliore programmazione sanitaria. INDAGINE SULLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO - SANITARIE DEL TERRITORIO ATTINENTI LE DIPENDENZE. Nel corso del progetto si è avviato un importante processo di confronto e di collaborazione tra servizi pubblici, privato sociale e volontariato, connessi al settore, a partire dal riconoscimento dell’importanza delle rispettive funzioni, nel rispetto delle differenti competenze e nella consapevolezza della necessità di una integrazione degli interventi per migliorare la qualità dell’offerta locale. Si è così proceduto ad una mappatura di tutti i servizi suddividendoli tra quelli attinenti direttamente al fenomeno, in quanto strutture pubbliche e private la cui mission specifica riguarda la prevenzione, la cura, la riabilitazione in questo settore e quelli anche indirettamente attinenti alle dipendenze. SERVIZI DIRETTAMENTE ATTINENTI ALLE DIPENDENZE: Luogo Indirizzo Recapito telefonico Indirizzo @mail Tipologia OSSERVATORI Osservatorio delle Dipendenze Via Medaglie d’Oro 28 87100 - Cosenza Tel. 0984/893241 Fax 0984/893239 osservatoriodipendenzecs @asp.cosenza.it Pubblico - ASP Cosenza SER. T. Ser. T. Cosenza Ser. T. Castrovillari Ser. T. Corigliano Scalo Ser. T. Paola Ser. T. Rossano Ser. T. Trebisacce Ser. T. Scalea Alcologia - Cosenza Alcologia - Rogliano Via Fiume, 1 87100 - Cosenza Via Massacra, 5 87012 - Cosenza Via Stevenson 87065 - Corigliano Via Latina, 2 87027 - Paola Via Ippocrate 87068 – Rossano Via della Libertà 87075 - Trebisacce Località Petrosa 87029 Scalea Via Medaglie d’Oro 28 87100 Cosenza Via E. Altomare c/o Distretto Sanitario 87054 – Rogliano Tel. 0984/893836 Fax 0984/893842 Tel. 0981/485448 Fax 0981/491527 Tel. 0983/885294 Fax 0984-883345 Tel. e Fax 0982/613469 Tel. 0983/517349 Fax 0983/517346 Tel. e Fax 0981/500846 Tel. e fax 0985/2837211 Tel. 0984/893237 Fax 0984/893236 Tel. 0984/987131/2/3 Fax 0984/987111 Pubblico - ASP Cosenza [email protected] Pubblico - ASP Cosenza [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Pubblico - ASP Cosenza [email protected] Pubblico - ASP Cosenza [email protected] Pubblico - ASP Cosenza [email protected] Pubblico - ASP Cosenza [email protected] [email protected] Pubblico - ASP Cosenza Pubblico - ASP Cosenza Pubblico - ASP Cosenza SERVIZI PRIVATO SOCIALE Centro di Solidarietà “Il Delfino” Comunità “Eden” C.da Spina 87040 - Castiglione Cosentino Tel. 0984/401471 Fax 0984/482056 [email protected] Comunità terapeutica residenziale Comunità “Regina Pacis” sede legale Viale della Repubblica 136 87100 - Cosenza Tel. 0984/393877 [email protected] Comunità “Regina Pacis” Centro Il Casale C.da Maglionzi 87040 - San Benedetto Ullano Tel. 0984/932797 [email protected] Comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti Comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti 12 Comunità “Regina Pacis” Centro Le Querce Via Nazionale, 12 87019 - Spezzano Albanese Tel. 0981950351 [email protected] Comunità Regina Pacis Centro Palazzo Ducale Via Risorgimento, 48 87010 - Torano Castello Tel. 0984/504636 [email protected] Centro Accoglienza “L’Ulivo” Tortora – Cosenza Via Crisosa, 15 87020 - Tortora Tel. 0984/764079 [email protected] Comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti Comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti Privato - sociale Alcolisti Anonimi – Cosenza Via Bengasi,1 87100 - Cosenza Tel. 339/5677000 [email protected] Gruppo volontariato AICAT (Ass. It.Club Alcolisti in Trattamento) Cosenza 87100 - Cosenza Tel. 0984/962077 Fax 0984/93934 Alcolisti Anonimi Castrovillari Via Massacra,5 87012 - Cosenza Tel. 0981/480616 Tel. 335/1949565 Tel. 334/3960606 13 Gruppo volontariato SERVIZI INDIRETTAMENTE ATTINENTI ALLE DIPENDENZE Luogo Indirizzo Recapito telefonico Indirizzo @mail Tipologia Pronto soccorso Azienda Ospedaliera Via F. Migliori 87100 - Cosenza Centralino Tel. 0984/6811 Pubblico – Azienda Ospedaliera Servizio 118 Cosenza CSM (Centro salute mentale) Cosenza CSM Montalto C.da Serraspiga 87100 - Cosenza P.za Amendola 87100 - Cosenza Via Della Trinità, 37 87036 - Taverna Montalto Uffugo Tel. 118 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Tel. 0984/893366/5 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Tel. 0984/938292 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale SM Rogliano Via E. Altomare 87054 - Rogliano Via Agostino Gemelli 87041 - Acri Via Ippocrate 87041 - Acri Tel. 0984/987124/5/6 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Tel. 0984/9131 Tel. 0984/913237 Tel. 0984/913368 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Servizio Sociale Ospedale di Acri ASP Cosenza Consultorio Familiare Acri Via Agostino Gemelli 87041 - Acri Tel. 0984/9131 Tel. 0984/913206 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Via Gemelli, 312 87041 - Acri Tel. 0984/913253 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Consultorio Familiare Montalto Via Pianetti 87046 - Montalto Tel. 0984/924440 Fax 0984/924443 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Consultorio Familiare Rogliano Consultorio Familiare Cosenza Via E. Altomare 87054 - Rogliano Via Popilia, 2 87100 - Cosenza Tel. 0984/981735 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Tel. 0984/893242/3/4/5/6 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Consultorio Familiare Cosenza Consultorio Familiare Scigliano Servizio Sociale Distretto Rende Servizi Sociali Comune di Cosenza Banca del Tempo BTICS Sportello Segretariato Sociale Rende Centro Ascolto Donne Cosenza Centro di Ascolto Emanuelle per alcolisti e tossicodipendenti Progresso Bruzio Piazza De Chiara 87100 - Cosenza 87057 - Scigliano Tel. 0984/893761/2/3/4 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Tel. 0984/961101 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale V.le Kennedy 87100 - Cosenza Via Piave, 84 87100 - Cosenza 87036 - Quattromiglia di Rende Tel. 0984/467428 Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Tel. 0984/813851/2 Pubblico – Comune Cosenza Tel. 0984/402011 [email protected] Associazione di volontariato Vico Padolisi, 1 87100 - Cosenza Via Campania, 12 87055 - San Giovanni in Fiore Piano Monello 87036 - Rende Tel. 0984/21959 [email protected] Associazione di volontariato Tel. 0984/975264 14 Associazione di volontariato Tel. 0984/837852 [email protected] Privato - sociale CSM Acri SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) Ospedale di Acri [email protected] Pubblico – Azienda Sanitaria Provinciale Per ognuno di questi servizi è stata elaborata una scheda di rilevazione dei dati attinenti la tipologia dell’utenza che presenta problematiche di alcol e/o droga. Tutti i servizi mappati, nell’ambito delle loro specifiche competenze, hanno avuto rapporti con soggetti dipendenti da alcol e/o droghe; alcuni, soprattutto tra i servizi indirettamente attinenti alle dipendenze, non sono in grado di fornire dati completi su questa tipologia di utenza, perché è mancata, finora, una rilevazione e un monitoraggio più complessivo e sistematico di questi dati. Emerge a questo proposito, la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza sulla cultura del dato e sulla sua importanza rispetto l’obiettivo di migliorare gli interventi di prevenzione, così come si rende necessario un approccio più innovativo alla problematica e una maggiore comunicazione tra i servizi. Uno degli obiettivi del progetto Dialogos è proprio quello di produrre una svolta culturale nell’ottica della sussidiarietà verticale e orizzontale in questo settore, implementando un modello di collaborazione tra tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano delle dipendenze. La pericolosità delle nuove sostanze e i nuovi modelli di consumo pongono infatti ai servizi la necessità di interrogarsi anche al di là degli interventi e degli strumenti metodologici legati alle tradizionali dipendenze; occorre intensificare gli interventi di prevenzione e ripensare metodologie e linguaggi per raggiungere i giovani nei luoghi di consumo e offrire loro anche servizi che li rendano consumatori più consapevoli rispetto alle sostanze o alle pastiglie che assumono. Il rischio maggiore oggi è quello di continuare ad effettuare interventi da parte dei diversi soggetti istituzionali e non che si interessano di questa problematica, continuando a dare risposte alle sole emergenze, magari allargando il campo d’azione con interventi nelle scuole o nelle discoteche, senza però riuscire ad affrontare il vero nodo del problema. E’ dimostrato invece, che soltanto un quadro conoscitivo dettagliato delle tipologie di sostanze in uso e degli stili di consumo, così come un monitoraggio scientifico del fenomeno ed una integrazione operativa delle attività potranno determinare un salto di qualità nelle strategie di intervento. IL RAPPORTO CON LA PREFETTURA E LE FORZE DELL’ORDINE Il rapporto di collaborazione richiesto alle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza, Carabinieri, Questura) si sviluppa su tre distinti profili strategici; il primo riguarda il raccordo dei dati disponibili sul sequestro delle sostanze stupefacenti e di tutte quelle informazioni utili ad una analisi interpretativa del fenomeno locale, sia in termini quantitativi che qualitativi; il secondo riguarda la partecipazione al Tavolo Tecnico, appositamente costituito, al fine di attivare un’azione complementare tra i diversi partner del progetto e creare le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi; il terzo riguarda l’identificazione eventuale di nuove droghe in uso, sempre a livello locale, al fine di implementare un sistema di sorveglianza rapido sul fenomeno. Fin dall’avvio del progetto il rapporto con le Forze dell’Ordine è stato fattivo sul piano della disponibilità collaborativa, ma particolarmente complesso per quanto riguarda lo scambio di informazioni a livello locale e sul piano delle relazioni interne gerarchiche e burocratiche tra i Corpi specifici e l’Ufficio Territoriale del Governo e tra quest’ultimo e l’amministrazione centrale. Questi punti critici rendono difficoltoso un raccordo dei dati rilevati in ciascun ambito e lo sviluppo di analisi maggiormente approfondite. Si è proceduto pertanto a costituire un gruppo stabile di lavoro, formato da un rappresentante di ognuna delle Forze dell’Ordine, che possa riunirsi periodicamente su 15 convocazione della Prefettura; la prima attività di questo gruppo ha riguardato la stesura condivisa di una scheda di rilevazione sintetica di tutti i sequestri di sostanze stupefacenti effettuati nel territorio provinciale da trasmettere mensilmente a questo Osservatorio. La raccolta dei dati concernerà anche i soggetti segnalati al Prefetto per consumo personale di stupefacenti ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90 grazie alle rilevazioni dei Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze (N.O.T.). Resta sospesa invece, la possibilità di effettuare test campionari sulle sostanze sequestrate, per le difficoltà legate all’autorizzazione del Magistrato in merito al trasporto delle sostanze stesse. All’interno del progetto, quest’ultimo punto rappresentava un tentativo di valutazione più approfondita di alcune sostanze considerate dalle Forze dell’Ordine particolarmente sospette per le caratteristiche con cui si presentano. Infatti, per effettuare analisi maggiormente mirate su questo tipo di sostanze, si era acquisita la disponibilità del laboratorio del Dipartimento Scienze Farmaceutiche dell’Università della Calabria, all’uopo specificatamente e maggiormente attrezzato, rispetto alla strumentazione in dotazione nei laboratori delle Forze dell’Ordine; purtroppo questa possibilità è risultata difficilmente praticabile per l’impossibilità al trasporto anche di una pur minima quantità di sostanza sequestrata. Lo spostamento di dette sostanze infatti, avviene soltanto ed esclusivamente con l’autorizzazione del Magistrato e a nulla sono valsi i ripetuti tentativi ad ottenere le dovute autorizzazioni, nonostante l’intervento del Procuratore Generale. Venire a conoscenza, in tempo reale, della composizione effettiva delle nuove sostanze in circolazione, resta comunque un obiettivo strategico da raggiungere, al fine di allertare la comunità tutta sulla loro pericolosità, tenendo conto che le sostanze vengono sempre più tagliate con prodotti chimici pericolosi e non saperne la natura, ad esempio in caso di ricovero al pronto soccorso, compromette la cura dell’assuntore. Un sistema di allerta rapido sul territorio, significherebbe tendere alla riduzione dei rischi e dei danni, ma occorrono norme e regole che ne rendano possibile la realizzazione. In sintesi, quindi, è doveroso sottolineare che esistono molti impedimenti oggettivi che non consentono di avere una rilevazione più completa dei dati del settore, ma tale problema è presente su tutto il territorio nazionale a causa della insufficiente interazione tra i Ministeri e della mancanza di armonizzazione delle informazioni, nonché di collegamento anche a livello informatico, tra i diversi settori di intervento. 7 In questa direzione, la costruzione di una rete locale per le dipendenze che si è avviata con il progetto Dialogos, rappresenta un primo passo importante nella creazione delle condizioni per una reale collaborazione tra chi per compiti istituzionali è impegnato in prima linea ad operare in un ottica di repressione e di sicurezza urbana, e chi invece per statuto ha un compito professionale finalizzato al trattamento terapeutico ed al recupero socio-riabilitativo di persone tossicodipendenti; questo è il presupposto per costruire, gradatamente, un sistema informativo condiviso. I DATI Lo scopo della rilevazione dei dati per creare un Sistema di Monitoraggio sulle sostanze d’abuso è quello di acquisire elementi statistici ed informativi sull’andamento del fenomeno nei diversi settori di intervento in questo campo. 7 vedi “Nuovo progetto sperimentale per la razionalizzazione e standardizzazione dei flussi informativi del Ministero dell’Interno sulle tossicodipendenze” – Anno 2003. 16 Esistono pertanto diverse tipologie di dati che sono stati raccolti e analizzati in quanto elementi fondamentali che concorrono alla valutazione critica del fenomeno dipendenze. L’analisi qui di seguito proposta, si riferisce ai dati relativi al primo biennio del progetto 2008 – 2009. 1. Dati relativi ai sequestri di sostanze stupefacenti effettuati dalle forze dell’ordine I dati sugli interventi effettuati dalle Forze dell’ordine in materia di tossicodipendenze, in Italia, sono raccolti da più organismi istituzionali delle Amministrazioni centrali e periferiche. A livello nazionale è la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) del Ministero dell’Interno, come struttura interforze di coordinamento investigativo, che gestisce i flussi informativi in materia di operazioni antidroga, rilevando periodicamente e costantemente i risultati del contrasto al narcotraffico in Italia e in tutto il territorio nazionale attraverso gli interventi delle Forze dell’Ordine. In particolare, a livello locale, i dati di tutte le Forze dell’Ordine affluiscono alla Prefettura di Cosenza – Ufficio territoriale del Governo. Tutti i dati qui di seguito riportati, sono stati estrapolati dagli annuari della D.C.S.A. che vengono sistematicamente pubblicati ogni anno sul sito dedicato (www.poliziadistato.it) e da noi opportunamente elaborati. Dati nazionali - Anno 2008 Nel 2008, le operazioni antidroga effettuate in Italia dalle FFOO sono state n. 22.824, con un incremento rispetto al 2007 dell’3,07%, il che sottolinea il costante impegno degli organi investigativi territoriali nello specifico fronte. Le operazioni hanno interessato indistintamente tutte le droghe il cui traffico e commercio illecito è vietato dalla legge. In questo anno sono stati sequestrati complessivamente Kg. 42.456 di droghe, come risulta dal quadro riepilogativo sottostante. Sequestro droga Forze dell’Ordine in Italia - Anno 2008 Operazioni nr. Eroina Kg. 22.824 1.307 Cocaina Kg. 4.133 Hashish Kg. 34.616 Marijuana Kg. 2.400 Totale Kg. 42.456 Droghe sintetiche nr. 57.612 Piante di cannabis nr. 148.170 17 Sequestro droghe Forze dell'ordine in Italia Anno 2008 marijuana 6% eroina 3% cocaina 10% eroina cocaina hashish marijuana hashish 81% Dati Regione Calabria Sempre nel 2008 le operazioni effettuate dalle FF.OO. in Calabria sono state 717, presentando una incidenza del 3,14% del dato della nostra regione su quello nazionale. Sono stati sequestrati Kg. 300,75 di droghe. Sequestro droga Forze dell’Ordine in Calabria - Anno 2008 Operazioni nr. 717 Incidenza % della Regione sul dato nazionale 3,14% Eroina Kg. 4,41 Cocaina Kg. 28,29 Kg. 191,32 Hashish Marijuana Kg. Totale Kg. 76,73 300,75 Droghe sintetiche nr. 908 Piante di cannabis nr. 59.479 18 Sequestro droghe (%) Forze dell'Ordine Anno 2008 in Calabria marijuana 26% eroina 1% cocaina 9% eroina cocaina hashish marijuana hashish 64% Dati Provincia Cosenza In provincia di Cosenza, nello stesso anno, sono state effettuate 288 operazioni antidroga, con una incidenza della nostra provincia rispetto alle altre, del 40,17%. Sequestro droga Forze dell’Ordine - Provincia di CS - Anno 2008 Operazioni nr. 288 Incidenza % del nr. operazioni sul dato regionale 40,17% Eroina 0,32 Cocaina 1,41 Hashish 20,74 Marijuana 44,46 Totale 66,93 Droghe sintetiche nr. 669 Piante di cannabis nr. 1.252 19 Sequestro droga (%) Forze dell'Ordine Provincia CS anno 2008 eroina cocaina 0% 2% hashish eroina cocaina hashish marijuana 31% marijuana 67% Dati nazionali - Anno 2009 Sequestro droga Forze dell’Ordine in Italia Anno 2009 Operazioni nr. 23.187 Eroina Kg. 1.149,00 Cocaina Kg. 4.078,00 Hashish Kg. 19.474,00 Marijuana Kg. 7.483,00 Totale Kg. 32.184,00 nr. 66.253 Droghe sintetiche Piante di cannabis nr. 20 119.182 Sequestro droga (%) Forze dell'Ordine in Italia Anno 2009 eroina marijuana cocaina 4% 13% 23% eroina cocaina hashish marijuana hashish 60% Dati Regione Calabria Sequestro droga (Kg.) in Calabria - Anno 2009 Operazioni nr. 696 Eroina Kg. 16,68 Cocaina Kg. 494,48 Hashish Kg. 247,21 Marijuana Kg. Totale 1.382,76 2.141,13 Piante di cannabis nr. 41.876 Droghe sintetiche nr. 8 21 Sequestro droghe (%) Forze dell'Ordine Calabria Anno 2009 eroina 1% cocaina 23% eroina cocaina hashish marijuana hashish 12% marijuana 64% Dati Provincia Cosenza Sequestro droga Provincia CS - Anno 2009 Operazioni nr. 241 Incidenza % del nr. operazioni sul dato regionale 34,62% Eroina Kg. 2,12 Cocaina Kg. 5,02 Hashish Kg. 4,48 Marijuana Kg. 8,70 Totale Kg. 20,32 Droghe sintetiche Nr. 42 Piante di cannabis Nr. 2609 22 Sequestro droga (%) Forze dell'Ordine in Provincia Cs Anno 2009 eroina 10% marjuana 43% cocaina 25% eroina cocaina hashish marijuana hashish 22% Facendo un confronto tra i sequestri di sostanze stupefacenti effettuati dalle FF.OO. in provincia di Cosenza nei due anni di riferimento possiamo osservare quanto rappresentato nel seguente grafico: Sequestro droga Provincia Cs Anni 2008 - 2009 2008 2009 Eroina Cocaina Hashish Marijuana Per quanto riguarda le persone segnalate dalle FF.OO. all’Autorità Giudiziaria per traffico illecito di droghe, associazione finalizzata al traffico e altri reati vari, registriamo che nel 2008, in Italia, sono stati segnalate 35.097 persone (28.522 arresti, 6.152 in libertà, 423 irreperibili); un terzo dei soggetti segnalati risultano stranieri. 23 In Calabria sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 1.238 persone, (con una incidenza del 3,53 % sul totale nazionale) mentre nella provincia di Cosenza, risultano segnalati complessivamente 463 soggetti (con una incidenza del 37,40% sul dato regionale). Nel 2009, in Italia, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 36.277 persone, con un incremento rispetto al 2008 del 2,47%. Il maggior numero di segnalazioni è avvenuto per cocaina (13.439) e per hashish (9.210), mentre hanno avuto un rilevante incremento, rispetto l’anno precedente, le denunce per marijuana (+28,68%) ed eroina (+12,61%). In Calabria sono invece state segnalate 1.408 persone, corrispondente al 3,05% del totale nazionale), mentre la provincia di Cosenza ha registrato 320 denunce, presentando un calo molto pronunciato rispetto all’anno precedente (30,89%). Sempre in provincia di Cosenza si è avuto il maggior numeri di decessi per abuso di stupefacenti (sei casi). Complessivamente questi dati sono difficilmente analizzabili in modo più approfondito poiché, mentre per il livello nazionale e regionale la DCSA fornisce informazioni dettagliate, (sesso, fasce di età, nazionalità, tipo di reato ecc.) per il livello locale, soprattutto per quello provinciale, vengono forniti solo dati più aggregati. Ciò che sicuramente possiamo mettere in relazione, a proposito delle persone segnalate dalle FF.OO., è il dato numerico a livello nazionale, regionale e provinciale. Persone segnalate all’Autorità Giudiziaria Anni 2008 Italia Calabria Provincia CS 2009 35.097 36.277 1.238 1.408 463 320 Per ovviare al problema di dati troppo sintetici e non dettagliati, a livello provinciale è stata approntata con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine di Cosenza e grazie al coordinamento della Prefettura, una scheda di rilevazione dei sequestri di sostanze stupefacenti che vengono effettuati nel territorio. Tale scheda verrà compilata a far data dal 1 gennaio 2010 e sarà trasmessa dalla Prefettura a questo Osservatorio con una cadenza mensile. La raccolta de dati riguarda i soggetti segnalati al prefetto per possesso e uso personale di sostanze stupefacenti ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/1990 grazie ai dati rilevati dai Nuclei Operativi per le Tossicodipendenze (NOT) (violazione amministrativa), nonché i soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria per possesso di un quantitativo maggiore di sostanze e quindi per spaccio, ai sensi dell’art.73 e 74 del DPR 309/1990. Vengono rilevati il sesso dei detentori di sostanze stupefacenti, la fascia di età, il comune dove ha avuto luogo il sequestro, la tipologia e l’entità delle sostanze sequestrate e il procedimento sanzionatorio. Il territorio di riferimento è quello dei comuni afferenti all’ex Azienda Sanitaria n. 4 di Cosenza e specificatamente: Aprigliano, Carolei, Casole Bruzio, Celico, Cerisano, Cosenza, Dipingano, Domanico, Lappano, Mendicino, Pedace, Piane Crati, Pietrafitta, Rovito, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Trenta, Zumpano, Rende, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, Rose, San Fili, San Pietro in Guarano, San Vincenzo la Costa, Bisignano, Cerzeto, Lattarico, Luzzi, Montalto Uffugo, Rota Greca, San Benedetto Ullano, San Martino di Finita, Torano Castello, Acri, Santa Sofia d’Epiro, Altilia, Belsito, Bianchi, Carpanzano, Cellara, Colosimi, Figline, Vegliaturo, 24 Grimaldi, Malito, Mangone, Marzi, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pedivigliano, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Scigliano. L’analisi di questi dati verrà elaborata a decorrere dall’anno 2010 e sarà disponibile con la pubblicazione del prossimo report del progetto. 2. Dati relativi alle attività dei servizi pubblici per le tossicodipendenze Le Aziende Sanitarie comunicano questa tipologia di dati al Ministero della Sanità attraverso le Regioni, con un apposita scheda che contiene tutte le informazioni relative agli utenti che afferiscono ai servizi (dati anagrafici, caratteristiche personali, sostanza stupefacente d’abuso, malattie, trattamenti, ecc.). Questi dati vengono rilevati dai Servizi pubblici per le tossicodipendenze (Ser.T. e Alcologie): servizi che forniscono sostegno psicologico e sociale, controllano lo stato di salute e le malattie associate alla dipendenza, somministrano terapie farmacologiche e non finalizzate alla disintossicazione, attuano programmi tecnici e di recupero anche attraverso l'invio degli utenti in comunità terapeutiche. Recentemente è stata ideata dalla Regione Calabria una nuova cartella informatizzata per tutti i Ser.T. e i servizi di Alcologia che operano nell’intera regione. Il lavoro è tutt’ora in fase di rilevazione sperimentale. Tale cartella, quando sarà utilizzata pienamente a regime, risulterà indispensabile per la gestione clinica del paziente da parte dei servizi e per un lavoro mirato alla riconversione informativa dei dati, consentirà una più adeguata caratterizzazione epidemiologica del paziente e la creazione di una base di dati comune a tutti i servizi del settore. A tutt’oggi infatti, risulta complesso, se non impossibile, poter raffrontare i dati delle diverse regioni e dei diversi paesi dell’UE, sia per le diverse normative locali che per il diverso metodo utilizzato nella raccolta delle informazioni utili. Questo della regione Calabria è un primo passo importante che tiene conto, appunto, delle direttive europee e delle indicazioni dell’OEDT (Osservatorio Europeo) di Lisbona. Dati relativi agli utenti afferenti ai Ser.T. della Provincia di CS - Anno 2008 Tipologia utenti Numero utenti Ser.T. Provincia CS - Anno 2008 in carico nuovi totale Ser.T. Cosenza 458 109 567 Ser.T. Castrovillari 186 62 248 Ser.T. Paola 133 9 142 Ser.T. Rossano 154 68 222 Ser.T. Trebisacce 120 20 140 Ser.T. Corigliano 140 27 167 Ser.T. Scalea 105 14 119 1296 309 1605 Totale 25 Numero utenti per sesso Ser.T. Provincia CS - Anno 2008 femmine 6% maschi femmine maschi 94% Num ero ute nti ve cchi e nuovi Se r.T provincia Cs . - Anno 2008 in carico os sa no eb i sa Se cc rt e C or ig lia Se no rt S ca le a ao la Tr Se rt Se rt R P C v Se rt Se rt Se rt C s nuovi 26 Fasce d’età Numero utenti Ser.T. Provincia CS divisi per fasce d'età - Anno 2008 Fasce d’età Totale Paol Rossa Trebisac Coriglian Scale Cs Cv a no ce o a < 15 15-19 1 3 20-24 22 10 17 10 8 8 111 65 22 38 17 27 19 291 69 43 43 23 35 30 346 42 33 76 34 46 36 386 >39 36 10 3 10 3 11 9 20 5 47 34 46 56 48 26 462 Totale 56 7 24 8 142 222 140 167 119 1605 25-29 30-34 35-39 2 3 9 Utenti per fasce di età - Ser.T. Provincia Cs Anno 2008 0% 1% 7% 28% 18% < 15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39 22% 24% Sostanza d’abuso primaria 27 Utenti distribuiti per sostanza d'abuso primaria Ser.T provincia CS - anno 2008 eroina cocaina cannabinoidi crack Ser.T. Cs 520 18 27 Ser.T. Cv 208 22 18 Ser.T. Paola benzodiaz. 2 82 38 3 Ser.T. Rossano 192 15 15 Ser.T. Trebisacce 119 6 4 Ser.T. Corigliano 180 1 1 12 14 1 Ser.T. Scalea 92 1 Utenti distribuiti per sostanza d'abuso primaria. Ser.T Provincia Cs - Anno 2008 eroina cocaina cannabinoidi crack a le no tS ca lia 28 Se r Se r tC or ig bi s ac c an Se r tT re os s R t Se r e o la v tP ao tC Se r Se r Se r tC s benzodiazepine Sostanza d’abuso secondaria Utenti distribuiti per sostanza d'abuso secondaria Ser.T. Provincia CS Anno 2008 eroin cocain canna crac benzo anf ecstas barbi a a b. k .. . y . alcol Ser.T. Cs 9 80 203 191 Ser.T. Cv 8 60 25 15 14 29 Ser.T. Paola Ser.T. Rossano Ser.T. Trebisacce Ser.T. Corigliano Ser.T. Scalea 5 1 8 25 25 5 2 20 60 20 37 22 2 1 2 30 1 1 15 1 18 Utenti distribuiti per sostanza d'abuso secondaria Ser.T Provincia Cs - anno 2008 eroina cocaina cannabinoidi crack benzodiazepine anfetamine Se rt Pa ola Se rt Ro ss an Se o rt Tr eb isa cc Se e rt Co rig lia no Se rt Sc ale a Se rt Cv ecstasy Se rt Cs 35 43 5 40 9 29 barbiturici alcol Dati relativi agli utenti afferenti ai Ser.T. della Provincia di CS - Anno 2009 Tipologia utenti Numero utenti Ser.T. Provincia CS - Anno 2009 in carico nuovi totale Ser.T. Cosenza 387 43 430 Ser.T. Castrovillari 177 70 247 Ser.T. Paola 127 8 135 Ser.T. Rossano 151 41 192 Ser.T. Trebisacce 136 16 152 Ser.T. Corigliano 164 30 194 82 33 115 1224 241 1465 Ser.T. Scalea Totale Numero utenti per sesso Ser.TSer.T. Provincia CS - Anno2009 6 % M F 94 % 30 Num e ro ute nti ve cchi e nuovi Se r.T provincia Cs - Anno 2009 in carico Se rt C Se s rt Se Cv Se rt P ao rt Se Ro la s rt Tr sa n eb o is Se ac rt c C or e ig Se lia no rt S ca le a nuovi Numero utenti Ser.T Provincia CS divisi per fasce d'età - Anno 2009 fasce d'età totali Cs Cv Paola Rossano Trebisacce Corigliano Scalea < 15 15-19 7 3 1 3 20-24 29 16 11 11 6 19 10 102 25-29 50 54 16 37 22 35 20 234 30-34 88 61 38 40 23 46 27 323 35-39 47 30 41 38 43 28 319 >39 92 16 4 66 40 62 60 51 30 473 Total e 43 0 24 7 135 192 152 194 115 1465 31 14 Utenti per fasce di età - Ser.T. Provincia Cs Anno 2009 0% 1% 7% 32% 16% < 15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 22% >39 22% Sostanza d’abuso primaria Utenti distribuiti per sostanza d'abuso primaria Ser.T. Provincia CS - Anno 2009 eroin cocain cannab crac benzo ga a a . k . alcol p tabacco Ser.T. Cs 398 11 16 Ser.T. Cv 223 18 6 78 35 3 163 15 14 131 6 8 165 8 20 98 8 8 Ser.T. Paola Ser.T. Rossano Ser.T. Trebisacce Ser.T. Corigliano Ser.T. Scalea 3 2 1 1 1 32 Utenti per sostanza d'abuso primaria Ser.T provincia Cs. - Anno 2009 eroina cocaina cannabinoidi crack Se rt C s Se rt Cv Se rt Pa Se ol a rt R os sa S er no tT re bi sa Se cc rt e Co rig lia no Se rt Sc al ea benzodiazepine alcol Sostanza d’abuso secondaria Utenti distribuiti per sostanza d'abuso secondaria Ser.T. provincia Cs - anno 2009 eroi cocai cannabino crac benz alc ga ecsta na na idi k o ol p sy metadone Ser.T. Cs Ser.T. Cv 11 4 70 75 Ser.T. Paola Ser.T. Rossano Ser.T. Trebisacce Ser.T. Corigliano Ser.T. Scalea 14 29 4 191 16 1 59 24 31 12 50 30 37 17 98 22 79 5 2 1 50 2 40 2 33 16 3 Utenti per sostanza d'abuso secondaria Ser.T Provincia CS anno 2009 eroina cocaina cannabinoidi crack benzodiazepine Se rt C s Se rt C v Se rt Pa Se ol rt a R os Se sa rt no Tr eb isa Se cc rt e C or ig lia no Se rt Sc al ea alcol gap ecstasy metadone Dal raffronto dei dati relativi alla tipologia di utenti afferiti ai Ser.T. della Provincia di Cosenza negli anni 2008 e 2009 si rileva un andamento complessivamente decrescente del numero degli utenti sia già in carico che nuovi. Andamento numero utenti in carico e nuovi Ser.T. Provincia CS. Anni 20082009 1605 1465 1296 1224 2008 2009 30 9 già in carico 24 1 nuov i totale Per quanto riguarda la distribuzione per sesso, il numero delle donne permane esiguo: 34 Distribuzione per sesso utenti Ser.T. Provincia CS Anni 2008-2009 1507 1381 M F 98 84 2008 2009 Osservando la distribuzione per classe di età, si evince che, nonostante la diminuzione complessiva del numero di utenti afferenti ai Ser.T. nell’anno 2009, risulta in aumento, nello stesso anno, il numero degli utenti appartenenti alla fascia d’età 15-19 e quelli oltre 39 anni. La fascia oltre i 39 anni è quella maggiormente rappresentata in entrambi i casi. Raffronto per fasce d'età utenti Ser.T. Provincia CS - Anni 2008-2009 500 450 400 350 300 250 2008 2009 200 150 100 50 0 < 15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39 35 Per quanto riguarda il tipo di sostanza primaria utilizzata dagli utenti che sono afferiti ai Ser.T. nei due anni di riferimento, si evince una diminuzione dell’eroina e della cocaina, mentre risulta un lieve incremento dei cannabinoidi e un valore minimo delle altre sostanze, come indicato nella seguente tabella. Ra ffronto utenti pe r utilizzo sostanza primaria Ser.T provincia Cs . Anni 2008-2009 2008 al co l pi ne di az e cr ac k be nz o bi n. in a ca nn a co ca er oi na 2009 3. Dati relativi ai soggetti in cura presso le comunità terapeutiche Anno 2009 Comunità Delfino Regina Pacis Centro “Il Casale” San Benedetto Ullano Regina Pacis “Centro Palazzo Ducale” Torano Castello Regina Pacis “Centro Le Querce” Spezzano Albanese L’Ulivo S.C.S. Tortora n.utent i masch i femmin e minor i tipo abuso 20 20 21 21 Alcol, droga, psicofarmaci Droga e sostanze varie 15 15 Droga e sostanze varie 20 20 Droga e sostanze varie 62 62 Eroina, cocaina, alcol 4. Dati relativi alle attività dei servizi pubblici di alcologia Consumo di alcol in Calabria Analizzando i dati ISTAT8 ripartiti per regione vediamo che in Calabria il numero di persone di 11 anni e più che hanno consumato bevande alcoliche nell’anno e quello che ne hanno fatto un uso giornaliero, è abbastanza in linea con il dato della media nazionale. 8 Dati ISTAT “L’uso e l’abuso di alcol in Italia” – Anno 2008 36 Persone di 11 anni e più (%) che hanno consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno e consumo giornaliero per sesso. Anno 2008 Calabria Italia (media) masc hi di cui tutti i gg femmin e di cui tutti i gg maschi e femmin e di cui tutti i gg 83,6 39,7 51,8 10,3 67,1 24,4 80,5 40,7 56,3 14,9 68,0 27,4 Il dato calabrese non è più in linea, invece, con quello della media del Paese, se si guardano le abitudini di consumo di alcol. Dal rapporto su “Alcol e Salute” curato dell’Istituto Superiore di Sanità 9, infatti, si evincono a livello territoriale, sempre nell’anno 2008, abitudini differenti di consumo di alcol, come riportato nella seguente tabella distinta per regioni di appartenenza: Tipologie di consumatori (%) per regioni di appartenenza. - Anno 2008 9 Scafato E., Gandin C., Ghirini S., Galluzzo L., Rossi A. e il gruppo di lavoro C.S.D.A. (Centro Servizi Documentazione Alcol) “Rapporti ISTISAN 10/5” ISS - Rapporto 2010. 37 Il dato calabrese presenta indicatori sulle tipologie di consumatori che rispecchiano più o meno la media del Paese, ad eccezione dei bevitori binge drinkers per cui si nota, soprattutto per i maschi, una alta concentrazione al di sopra del dato medio nazionale (15% in Calabria, 12,1% in Italia) e questo è un dato su cui occorre riflettere. Più nello specifico, dalla tabella seguente si nota come la regione Calabria sia tra le regioni con un numero maggiore di bevitori Binge drinkers. Precisamente risulta al 10° posto dopo Bolzano, Trentino, Friuli, Molise, Trento, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Veneto. Questo dato viene confermato dallo Studio Passi 2009 (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia)curato dall’Istituto Superiore di Sanità, promosso dal Ministero della Salute e realizzato dal Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità, allo scopo di tenere sotto osservazione l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute della popolazione italiana. Secondo la fotografia scattata dalle ASL calabresi su un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni, estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafe sanitarie, circa due terzi della popolazione calabrese tra i 18 e i 69 anni consuma abitualmente bevande alcoliche, poco meno di un quinto dichiara abitudini di consumo di alcolici a rischio per quantità o modalità di assunzione, sono più frequentemente uomini e soggetti giovani, al di sotto dei 35 anni un giovane su quattro è classificabile come bevitore a rischio. La Provincia di Cosenza in Calabria, è quella che registra la più alta percentuale di bevitori binge (dal 6,4 all’8,9%) 10e non è un caso, infatti, che negli ultimi due mesi (dicembre 2010 e gennaio 2011) si siano registrati due casi di coma etilico di ragazzi al di sotto dei 15 anni, ricoverati presso il pronto soccorso pediatrico. 10 Rapporto nazionale Passi 2009 – ISS Roma 38 Bevitori binge drinkers (%) distribuiti per regione Anno 2008 Italia - media Sardegna Sicilia Calabria Basilicata Puglia Campania F Molise M Abruzzo Lazio Marche Umbria Toscana Emilia Romagna Liguria Friuli Venezia Giulia Veneto Trento Bolzano Trentino Alto Adige Lombardia 0 5 10 15 20 39 25 30 Dati relativi agli utenti alcoldipendenti afferenti ai servizi territoriali dell’A.S.P. di Cosenza - Anno 2008 Tipologia di utenti Numero utenti già in carico e nuovi Alcoldipendenti Provincia CS Anno 2008 già in carico Alcologia CS nuovi totale 66 53 119 323 38 361 18 32 50 7 7 14 Sert Rossano - set. Alcol 10 7 17 Sert Trebisacce - set. Alcol 25 0 25 Sert Corigliano - set. Alcol 15 9 24 Sert Scalea - set. Alcol 23 13 36 487 159 646 Alcologia Rogliano Sert Cv - set. Alcol Sert Paola - set. Alcol Totale Numero utenti per sesso Alcoldipendenti Provincia CS Anno 2008 maschi Alcologia CS femmine totale 96 23 119 296 65 361 Sert Cv - Alcol 44 6 50 Sert Paola - set. Alcol 13 1 14 Sert Rossano - set. Alcol 13 4 17 Sert Trebisacce - set. Alcol 21 4 25 Sert Corigliano - set. Alcol 21 3 24 Sert Scalea - set. Alcol 33 3 36 537 109 646 Alcologia Rogliano Totale 40 Al Al c co o lo l Se ogi gi a a r R Cs S t Se ert Cv og rt Pa - s li an e o Se Ro ola t.A rt ssa - s lco Tr l n et Se eb o -S .Al rt isa et col c . C or ce Alc Se ig li -se ol t rt a n o .A S ca -s lc l e et. a A lc -s et .A lc Ute nti alcoldipe nde nti ve cchi e nuovi Pr ovincia Cs - Anno 2008 in carico nuovi Utenti alcoldipendenti suddivisi per sesso Provincia CS - Anno 2008 17% M F 83% 41 Numero utenti Alcoldipendenti Provincia CS divisi per fasce d'età - Anno 2008 fasce totale d'età Roglian C Paol Rossa Trebisac Coriglia CS Scalea o v a no ce no < 19 5 5 20 -29 7 40 30 - 39 24 97 40 - 49 47 122 50 - 59 28 54 > 60 13 11 9 43 Totale 361 7 1 1 1 8 1 3 1 5 0 1 2 1 1 59 4 6 7 4 9 162 6 4 12 11 16 236 1 4 1 2 6 109 3 2 3 6 4 75 14 17 25 24 36 646 Utenti alcoldipendenti per fasce d'età Provincia Cs - Anno 2008 12% 1% 9% < 19 17% 25% 20 -29 30 - 39 40 - 49 50 - 59 > 60 36% Sostanza d’abuso primaria Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria provincia CS Anno 2008 42 Aperitivi (amari ecc.) Superalcolici Vini Birra Alcologia CS 16 4 49 50 Alcologia Rogliano 72 65 141 83 Ser.T. Cv - Alcol 15 1 21 13 Ser.T. Paola - set. Alcol 7 0 7 0 Ser.T. Rossano - set. Alcol 2 0 14 1 Ser.T. Trebisacce - set. Alcol 0 0 22 3 Ser.T. Corigliano - set. Alcol 4 5 10 5 Ser.T. Scalea - set. Alcol 6 1 25 4 122 76 289 159 Totale Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria provincia Cs - anno 2008 superalcolici aperitivi(amari ecc.) vini lia v no -s tP e t.A Se ao la rt - S lcol Se R o ss et.A rt a lc Tr ol eb no s i Se sa et cc rt .A C lc e or se ig t l .A Se ian lc o rt -s Sc et al ea .Alc -s et .A lc og R tC Se r Se r gi a Al co lo Al co lo gi a C s birra 43 Dati relativi agli utenti alcoldipendenti afferenti ai servizi territoriali dell’Asp di Cosenza - Anno 2009 Tipologia di utenti Numero utenti per sesso Alcoldipendenti Provincia CS - Anno 2009 maschi femmine totale Alcologia CS 132 20 152 Alcologia Rogliano 328 69 397 Sert Cv - Alcol 37 3 40 Sert Paola - set. Alcol 19 3 22 Sert Rossano - set. Alcol 31 4 35 Sert Trebisacce - set. Alcol 17 4 21 Sert Corigliano - set. Alcol 27 4 31 Sert Scalea - set. Alcol Totale 33 5 38 624 112 736 Numero utenti vecchi e nuovi Alcoldipendenti Provincia CS - Anno 2009 già in carico nuovi Alcologia CS 87 65 Alcologia Rogliano 361 36 Sert Cv - set. Alcol 26 14 Sert Paola - set. Alcol 12 10 Sert Rossano - Set. Alcol 25 10 Sert Trebisacce - set. Alcol 11 10 Sert Corigliano - set. Alcol 12 19 Sert Scalea - set. Alcol 23 15 Totale 557 44 179 totale 152 397 40 22 35 21 31 38 736 Al Al c co ol lo o Se gi a gi a r S t C Ro Cs gl v Se ert i rt Pa - se ano ol t R . Se os a - Al rt s s co Tr a n et. l o e Se bi -S Al c rt sac et ol . C or ce Al c Se ig lia -se ol rt n t. S o - Alc ca s l e et. A a -s lc et .A lc Ute nti alcoldipe nde nti ve cchi e nuovi Provincia Cs - Anno 2009 in carico nuovi Utenti alcoldipendenti suddivisi per sesso Provincia CS - Anno 2009 15% M F 85% 45 Numero utenti Alcoldipendenti Provincia CS divisi per fasce d'età Anno 2009 fasce d'età TOT CS Rogliano < 19 Cv Paola Rossano Trebisacce 6 1 20 -29 22 42 3 30 - 39 34 105 14 3 40 - 49 55 132 12 10 50 - 59 30 60 7 > 60 11 15 2 52 397 Totale Corigliano 1 Scale a 1 8 2 4 3 77 15 5 12 11 199 9 10 8 14 250 6 5 2 2 6 118 4 3 4 2 4 4 84 40 22 35 21 31 38 736 Utenti alcoldipendenti per fasce d'età provincia Cs - anno 2009 11% 1% 10% 16% < 19 27% 20 -29 30 - 39 40 - 49 50 - 59 > 60 35% 46 Sostanza d’abuso primaria Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria Provincia CS - Anno 2009 Aperitivi Superalcolici Vini (amari ecc.) Alcologia CS 27 Alcologia Rogliano 96 Ser.T. Cv - Alcol Ser.T. Paola - set. Alcol Birra 67 55 155 77 10 22 8 12 9 1 Ser.T. Rossano - set. Alcol 7 24 4 Ser.T. Trebisacce - set. Alcol 7 10 4 Ser.T. Corigliano - set. Alcol 3 22 4 Ser.T. Scalea - set. Alcol Totale 69 2 6 2 26 4 168 73 335 157 Utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria Provincia Cs anno 2009 superalcolici vini birra Al co Al co l l o ogi a gi Se a R C s og rt Se Cv lia rt - s no P et Se a .A rt ola lc R ol Se os s e t. A rt s an Tr lc o e ol Se bis -s et ac rt . Al Co ce rig -s c e l Se ian t.A o l rt -s c Sc et al . Al ea -s c et .A lc aperitivi(amari ecc.) Infine, dal raffronto dei dati relativi agli utenti afferiti ai Servizi di Alcologia della provincia di Cosenza negli anni 2008 e 2009, si rileva, per quanto riguarda la loro tipologia, un andamento crescente del numero degli utenti sia già in carico che nuovi. 47 Numero utenti alcoldipendenti in carico e nuovi provincia Cs. Anni 2008-9 557 487 vecchi nuovi 179 159 2008 2009 Per quanto riguarda la distribuzione per sesso, il numero delle donne si mantiene abbastanza costante intorno al 15-17%. Utenti alcoldipendenti distribuiti per sesso. Provincia Cs. Anni 2008-9 624 537 femmine maschi 112 109 2008 2009 Osservando la distribuzione per fasce d’età si nota un aumento maggiormente significativo negli utenti tra i 30 e i 39 anni. In ogni caso, la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella 40-49 in entrambi gli anni. 48 Raffronto per fasce d'età utenti alcoldipendenti Provincia CS. Anni 2008-2009 300 250 200 2008 150 2009 100 50 0 <19 20-29 30-39 40-49 50-59 >60 Per quanto riguarda invece la sostanza d’abuso primaria utilizzata dagli utenti alcol dipendenti che sono afferiti ai servizi di Alcologia nei due anni di riferimento, si evince un incremento del consumo di superalcolici e di vino. Raffronto utenti alcoldipendenti per sostanza d'abuso primaria. Provincia CS. Anni 2008-2009 2008 2009 superalcolici aperitivi ecc. vino birra Fermi amministrativi per guida in stato di ebbrezza Un aspetto molto importante è quello che riguarda la guida sotto l’effetto dell’alcol, in quanto l’abitudine del bere o anche episodi occasionali di consumo, mettono a repentaglio la vita propria e quella degli altri. Da aprile a dicembre 2009 a Cosenza, sono state fermate dalla Polizia Stradale n. 677 persone a cui è stato accertato un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro, con conseguente sanzione amministrativa della sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno. Di questi, n. 33 (pari al 5%) sono stati inviati dalla Commissione Medica dell’ASP locale, all’Unità Operativa Alcologia di Via Medaglie d’Oro per un approfondimento del caso e per effettuare trattamenti mirati a seconda delle necessità. 49 5. Dati relativi agli interventi in emergenza sanitaria Nel settore dell’emergenza sanitaria, sempre negli anni 2008 – 2009, sono stati effettuati diversi interventi di primo soccorso a soggetti in stato di ebbrezza o con problemi legati all’abuso di alcol e droga. Sono state definite schede di rilevazione dei dati relativi agli interventi delle ambulanze del Servizio 118 dell’Azienda Sanitaria, dei Pronto Soccorso ospedalieri, sia adulti che minori e, in particolare per il Pronto Soccorso pediatrico dell’Azienda ospedaliera è stata elaborata anche una scheda informativa rivolta ai genitori di giovani che hanno usufruito delle cure del Pronto Soccorso, con l’intento di allertarli sul consumo di sostanze psicotrope. Per offrire indicazioni più specifiche è stato istituito un servizio di consulenza telefonica per gli utenti e le famiglie che sarà a disposizione ogni martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Le schede con la rilevazione degli interventi sono pervenute solo in modo parziale, poiché non tutti i servizi sono stati in grado di compilarle, sia per motivi di organizzazione del lavoro (carichi di lavoro, turnazioni ecc.), sia per motivi più prettamente amministrativi. Verranno organizzati incontri specifici con i responsabili dei Servizi per vedere come superare le difficoltà incontrate. Comunque, pur come dato parziale, le schede pervenute sono state analizzate in alcuni dettagli considerati più importanti. 50 Dati relativi ai soggetti che si sono rivolti al 118 e che hanno presentato problemi da abuso di sostanze stupefacenti: anno 2009 Su un totale di n. 28121 interventi effettuati dalle autoambulanze del 118 nel territorio dell’A.S.P., 41casi (40 maschi e 1 femmina) risultano correlati all’abuso di droghe. Di questi 41 casi, 32 hanno necessitato di ricovero. Altre informazioni sono riassumibili nelle seguenti figure: 51 Utenti s occors i dal 118 pe r abus o di droga s uddivis i pe r fas ce d'e tà - Anno 2009 20 15 20 - 24 25 - 29 10 30 - 34 >34 5 0 fas ce d'e tà Interventi 118 per abuso di droga suddivisi per motivi - Anno 2009 40 35 30 crisi astinenza 25 overdose 20 rissa 15 incidente stradale 10 5 0 motivo intervento 52 Dati relativi ai soggetti che si sono rivolti al 118 e che hanno presentato problemi alcol correlati - Anno 2009 Sempre su un totale di n. 28121 interventi effettuati dalle autoambulanze del 118 nel territorio dell’Azienda sanitaria provinciale, 230 casi (190 maschi e 40 femmine) risultano correlati all’abuso di alcol. Di questi 230 casi, 136 hanno necessitato di ricovero mentre per gli altri 94 il problema si è risolto con l’intervento in loco. Altre informazioni sono riassumibili nei seguenti grafici 17% Inte rve nti 118 pe r abus o di alcol s uddivis i pe r s e s s o. Anno 2009 maschi femmine : 83% Inte rventi 118 pe r abuso di alcol s uddivis i per fas ce d'e tà Anno 2009 120 12-14 100 15-16 80 17-19 60 20-24 40 25-29 30-34 20 >34 0 fas ce d'e tà 53 Interventi 118 per abuso di alcol suddivisi nei giorni della settimana. - Anno 2009 60 50 40 30 20 10 0 lun mar mer gio ven sab dom Ulteriori approfondimenti, come ad esempio sugli interventi delle ambulanze del 118 per incidenti stradali variamente legati all’abuso di alcol, potranno essere effettuati sulla scorta di rilevazioni mirate già programmate con i responsabili del settore. Dati relativi alle analisi chimico cliniche ed ematologiche svolte presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza su casi transitati al Pronto Soccorso per sospetto abuso di alcol o droghe - Anno 2009. Avendo riscontrato delle difficoltà nella visione delle cartelle dei pazienti che hanno avuto accesso al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera, si è pensato di attingere ai dati delle analisi di laboratorio e in particolare a quelli relativi agli esami proposti dai Pronto Soccorso Medico, Chirurgico e Pediatrico. Nell’anno 2009 su 123 richieste di analisi per sospetto abuso di alcol o droghe, sono risultati 87 casi positivi: n. 38 per presenza di droghe nelle urine, n. 23 per presenza di benzodiazepine o antidepressivi e n. 26 per alcolemia. Risultato analisi di laboratorio sui soggetti inviati dal Pronto Soccorso - anno 2009 droghe benzodiazepine e/o antidepressivi alcol 26 38 23 54 Complessivamente si tratta di 60 maschi e 27 femmine distribuiti nelle diverse fasce d’età come dalla seguente figura: Fasce d'età 42 13 7 8 <15 15 - 19 7 20 - 24 4 25 - 29 30 - 34 6 35 - 39 >39 Ulteriori approfondimenti verranno elaborati attraverso una rilevazione necessariamente più specifica dei dati. 55 6. Dati relativi agli utenti afferenti ai servizi socio-sanitari (pubblici e terzosettore) - Anno 2009 n. utent i maschi femmin e 10 2 8 1 1 - - - - - - - - - 2 2 13 8 5 Alcol e droga 5 4 1 Alcol e droga 9 8 1 Alcol e droga SPDC (Azienda Ospedaliera) ASP CS 10 * * Alcol C.S.M. Rogliano ASP CS 2 1 1 Alcol e droga C.S.M. Montalto ASP CS 5 * * Prevalenza alcol 15 11 4 Alcol, droga e gioco d’azzardo 5 * * Alcol Denominazione servizio Consultorio Familiare Via Popilia ASP CS Consultorio Familiare Scagliano ASP CS Consultorio Familiare Piazza De Chiara ASP CS Consultorio Familiare Rogliano ASP CS Consultorio Familiare Montalto ASP CS Consultorio Familiare Acri - ASP CS Servizio Sociale Distrettuale di Rende ASP CS Servizio Sociale Presidio Ospedaliero Acri ASP CS C.S.M. Acri ASP CS Servizio persone in difficoltà Comune Cosenza Servizi Sociali Anziani Comune Cosenza minori tipo abuso Alcol e droga Eroina Alcol 56 Servizio Sociale Minori Comune Cosenza Servizio Sociale Disabili Comune Cosenza 33 19 1 1 5 2 3 Centro Ascolto Donne 30 1 29 Centro Accoglienza “L’Ulivo” 62 62 Centro di Ascolto S. Carlo Borromeo Rende 10 6 Progresso Bruzio Cosenza 5 5 Alcolisti Anonimi 300 200 100 52 36 16 Banca del Tempo di Rende AICAT (Ass. Italiana Club Alcolisti in Trattamento) 9 5 Droga e alcol Alcol e droga Alcol e droga Stupefacenti, psicofarmaci, gioco Prevalentemente eroina, cocaina e alcol 4 5 alcol, 5 droga Poliassunzione Alcol, gioco d’azzardo, droga, psicofarmaci Alcol * dato non rilevato Si precisa che questi utenti potrebbero essere già inclusi anche nelle tabelle degli utenti afferenti ai servizi specialistici. CONSIDERAZIONI FINALI Questo primo lavoro di raccordo tra i dati disponibili che i diversi partner del progetto hanno messo a disposizione sull’uso e abuso di droghe e alcol, è stato particolarmente laborioso e più lungo di quanto previsto per le tante difficoltà incontrate, ma è stato un percorso propedeutico necessario per porre delle basi solide e scientifiche all’avvio del sistema di monitoraggio sulle sostanze d’abuso. Per avere maggiori elementi di analisi sull’andamento del fenomeno nel territorio dell’ASP di Cosenza e conoscerne lo sviluppo in tempo reale, occorre ora sedimentare ed implementare il sistema di raccolta dati dei vari partner del progetto e rendere funzionante a regime il sistema di monitoraggio. Sarebbe anche importante non trascurare quelle sostanze il cui uso è in forte incremento ma che sfuggono al controllo, nonostante la loro maggiore pericolosità. In questa direzione crediamo sia necessario indagare maggiormente sui punti input degli eventi sentinella come ad esempio i pronto soccorso ospedalieri, i gruppi scelti di cittadini, gli operatori delle discoteche, la polizia stradale etc. 57 Le difficoltà incontrate da alcuni partner a registrare in modo scientifico i dati di accesso degli utenti al loro servizio potranno essere superate col tempo, nella consapevolezza dell’importanza che simili operazioni rivestono anche per gli interventi di prevenzione. Il problema dei metodi di rilevazione dei dati nel settore delle dipendenze, è di grande rilevanza per una conoscenza più specifica dell’andamento del fenomeno nel nostro territorio e per una sua migliore interpretazione. L’OEDT (Osservatorio Europeo delle tossicodipendenze), infatti, emana frequenti raccomandazioni agli stati membri affinché rendano omogenei i sistemi di raccolta dati; questa problematica è presente anche in Italia e le diverse Amministrazioni centrali e periferiche che intervengono in questo settore si devono porre l’obbiettivo prioritario dello sviluppo coordinato ed integrato di tutte le informazioni indispensabili ad un monitoraggio più avanzato del fenomeno. Il progetto Dialogos, già in questa sua prima fase di realizzazione, ci ha permesso di avviare dei rapporti di collaborazione proficui che sono il presupposto necessario per elaborare strategie di intervento maggiormente adeguate alla gravità della situazione in essere in questo settore. Tutti i dati raccolti hanno alimentato il data base informativo che ci permette ora di avere un quadro conoscitivo più dettagliato per monitorare il fenomeno in modo scientifico e restituire così alla rete dei partner ulteriori elementi utili ad un miglioramento continuo degli interventi. Nuove elaborazioni verranno in seguito effettuate sulla scorta degli ulteriori dati che perverranno all’Osservatorio e sulla scorta delle altre attività che sono già state avviate nella seconda fase del progetto; questi nuovi materiali costituiranno elementi di riflessione per il prossimo report. Tutto ciò può essere la base da cui partire per migliorare le azioni di prevenzione e sensibilizzazione sul territorio, con la prospettiva di sviluppare maggior consapevolezza dei rischi e dei danni provocati da alcol e droghe; può inoltre, rappresentare uno spunto di riflessione in direzione di una riorganizzazione dei servizi preposti, affinché si possano caratterizzare verso una gamma maggiormente ampia di dipendenze e di utenza, con una visione più globale e olistica della persona; può infine rappresentare un primo passo verso una nuovo approccio integrato tra le Forze dell’Ordine, le Istituzioni pubbliche, quelle private e tutti gli operatori che a vario titolo operano nel settore delle dipendenze, per una nuova cultura del lavoro in rete. 58