LA RIFORMA BRUNETTA NOVITÀ, RIVOLUZIONE O “GIRO DI VITE” ?

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LA RIFORMA BRUNETTA NOVITÀ, RIVOLUZIONE O “GIRO DI VITE” ?
LA RIFORMA BRUNETTA
NOVITÀ,
RIVOLUZIONE
O “GIRO DI VITE” ?
DAL PIANO INDUSTRIALE DELLA PA
“RIORGANIZZARE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”
tramite le seguenti azioni:
1. Mobilità delle funzioni.
2. Qualità e Customers’ satisfaction.
3. Utilizzo ottimale degli immobili.
4. Sponsorizzazioni e project financing.
2. Qualità e Customers’ satisfaction
E’ necessario migliorare la qualità dei servizi pubblici
promuovendo la gestione orientata al miglioramento continuo, la
adozione di standard, la misurazione della soddisfazione ed il
benchmarking.
Sarà incentivato il ricorso a modelli di eccellenza,
basati su autovalutazione e miglioramento continuo, in linea con
indirizzi europei (CAF-Common Assessment Framework) nelle
amministrazioni statali e non.
Sarà data attuazione all’art.11 D.Lgs 286/99 per la definizione di
standard di qualità nei servizi pubblici.
Sarà promossa la adozione di strumenti per la misurazione ed il
miglioramento della soddisfazione dei servizi pubblici on line ed in
presenza.
Saranno valorizzate e disseminate le pratiche di eccellenza anche
attraverso premi di rilevanza nazionale, saranno attivate iniziative di
benchmarking tra amministrazioni.
ma già il 30 luglio di dieci anni or sono …..
Art. 11. D.Lgs 286/99
Qualità dei servizi pubblici
1. I servizi pubblici nazionali e locali sono erogati con modalità che
promuovono il miglioramento della qualità e assicurano la tutela dei
cittadini e degli utenti e la loro partecipazione, nelle forme, anche
associative, riconosciute dalla legge, alle inerenti procedure di valutazione
e definizione degli standard qualitativi.
2. Le modalità di definizione, adozione e pubblicizzazione degli standard
di qualità, i casi e le modalità di adozione delle carte dei servizi, i criteri di
misurazione della qualità dei servizi, le condizioni di tutela degli utenti,
nonché i casi e le modalità di indennizzo automatico e forfettario all'utenza
per mancato rispetto degli standard di qualità sono stabilite con direttive,
aggiornabili annualmente, del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per
quanto riguarda i servizi erogati direttamente o indirettamente dalle regioni
e dagli enti locali, si provvede con atti di indirizzo e coordinamento adottati
d'intesa con la conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281.
Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150
Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
[Decreto Brunetta]
(GU n. 254 del 31/10/2009)
OBIETTIVI
introdurre nell’organizzazione delle
pubbliche amministrazioni:
strumenti di valorizzazione del merito
COSA
COME
metodi di incentivazione della produttività
metodi di incentivazione della qualità della
prestazione lavorativa
secondo le modalità attuative stabilite dalla
contrattazione collettiva
decreto legislativo n.150/2009
CONTIENE
strumenti di valorizzazione
del merito
metodi di incentivazione della
produttività
qualità
produttivit
à e della qualit
à
della prestazione lavorativa
informati a
principi di selettività
e concorsualità
nelle progressioni
di carriera
nel riconoscimento
degli incentivi
STRUTTURA
Le amministrazioni
pubbliche
promuovono il miglioramento
della performance
organizzativa
anche
attraverso l’utilizzo di
sistemi premianti selettivi
secondo logiche
meritocratiche
individuale
SI DEVE PARLARE DI NUOVA PA ?
SI TRATTA PIUTTOSTO DELLA PA CHE È OBBLIGATA A
RINNOVARSI:
- NEGLI STRUMENTI
- NELLE ATTIVITÀ OPERATIVE
- NEI METODI DI LAVORO
APPLICANDO NECESSARIAMENTE I PRINCIPI DELLA RIFORMA:
- TRASPARENZA
- VALUTAZIONE
- CUSTOMER SATISFACTION
- PREMIALITÀ
- SISTEMA SANZIONATORIO
LA “PERFORMANCE”
La prestazione viene posta al centro del sistema.
Si rendono visibili le performance:
individuali
del settore
dell’ente
La valutazione delle performance è:
interna (da nucleo esperti ed autonomi)
esterna (dal Cliente – attraverso la customer
satisfaction).
La performance viene riferita alle azioni necessarie per
il raggiungimento degli obiettivi programmati (attraverso
il ciclo del programma) e ne costituisce il risultato.
LA “PERFORMANCE”
Il decreto (articoli 4-10) prevede l’attivazione di
un ciclo generale di gestione della performance,
al fine di consentire alle amministrazioni
pubbliche di organizzare il proprio lavoro in una
ottica di miglioramento della prestazione e dei
servizi resi.
Il ciclo di gestione della performance offre alle
amministrazioni un quadro di azione che realizza
il passaggio dalla cultura di mezzi (input) a
quella di risultati (output ed outcome)
l’output è il risultato di ogni singola
prestazione
l’outcome è il risultato durevole e globale
(gli effetti dell’output)
CICLO DELLA PERFORMANCE
Definizione/comunicazione
di obiettivi (smart)
e indicatori
Collegamento obiettivi/risorse
S.M.A.R.T.
Specific
specifico
Measurable
misurabile
Achievable
realizzabile
Repeatable
ripetibile
Timely
attuale
Monitoraggio e correzione
Misurazione/valutazione
Rendicontazione a
organi esterni, cittadini
e utenti
Sistema premiante
trasparenza
customer satisfaction
VALUTAZIONE E MISURAZIONE
DELLE PERFORMANCE
Fasi/tempi/modi/soggetti/responsabilità
del processo
Le amministrazioni devono
adottare un apposito
sistema, sulla base del
quale si individuano:
Procedure di conciliazione
Raccordo con i sistemi di controllo
esistenti e controllo di gestione
Raccordo con i sistemi di programmazione
finanziaria e di bilancio
CIOÈ :
Sistema di
Gestione per la
Qualità
P.D.C.A.
LE AMMINISTRAZIONI DEVONO:
pianificare meglio
controllare e misurare meglio
rendicontare meglio
Per pianificare
meglio
definire obiettivi
validi e pertinenti
Piano di
performance
ripensare le strutture
ed i sistemi esistenti
Per controllare e
misurare meglio
Per rendicontare
meglio
assicurare un elevato
livello di trasparenza
È necessario costruire un sistema che
renda possibile tutto ciò.
Ma non basta …. il sistema può essere
costruito ……. ma deve essere anche
alimentato,
deve funzionare
E può farlo solo applicando le tecniche
necessarie per far funzionare
un Sistema Qualità.
Il ciclo del programma
Bisogni
Questioni
Problemi
Obiettivi
strategici
Impatti attesi
Obiettivi
specifici
Risultati attesi
Realizzazioni
attese
Obiettivi
operativi
Risorse, sistema
d’implementazione
COSA DOVRÀ FARE LA P.A. ?
della PA nel suo
complesso
delle unità
organizzative
Per la crescita
delle competenze
professionali
Creare strumenti di
misurazione e valutazione
delle performance
del singolo
Adottare strumenti che ne
garantiscano la
trasparenza
Senza maggiori oneri!
Per il
miglioramento della
qualità dei servizi
IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI
NELLA RIFORMA BRUNETTA
Il necessario coinvolgimento degli Enti
locali e delle Regioni nel percorso della
riforma.
E’ sul territorio che riesce o fallisce la
riforma Brunetta.
È INEVITABILE E URGENTE
PRENDERE LA DIREZIONE DEL
CAMBIAMENTO
L’applicazione
della Riforma
È OBBLIGATORIA
I TEMPI DELLA RIFORMA NEGLI ENTI LOCALI
Applicazione immediata
articolo 11, commi 1 e 3
Trasparenza intesa come accessibilità totale delle
informazioni concernenti ogni aspetto
dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli
andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il
perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati
dell’attività di misurazione e valutazione svolta dagli
organi competenti …….
le amministrazioni pubbliche garantiscono la massima
trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della
performance.
Ciò vuol dire che, per assicurare la immediata
applicabilità, è necessario da subito:
Dotarsi di indicatori relativi agli andamenti gestionali
e all’utilizzo delle risorse.
Essere in grado di mostrare i risultati dell’attività di
misurazione e valutazione svolta dagli organi
competenti……. (attività che pertanto deve avvenire).
Essere in grado di garantire la massima trasparenza
“in ogni fase del ciclo di gestione della performance”
(che pertanto deve essere attivo).
I TEMPI DELLA RIFORMA NEGLI ENTI LOCALI
a decorrere dal 1°gennaio 2010
Copertura dei posti disponibili nella dotazione organica
attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al
cinquanta per cento a favore del personale interno, nel
rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni.
entro il 30 aprile 2010
Costituzione degli Organismi indipendenti di valutazione
entro il 30 settembre 2010
Gli Organismi indipendenti provvedono sulla base degli
indirizzi della Commissione a definire i sistemi di
valutazione della performance
entro il 30 novembre 2010
riservare una quota prevalente del trattamento economico accessorio
collegato alla performance individuale, al personale dipendente e dirigente
che si colloca nella fascia di merito alta
Le fasce di merito comunque non devono essere inferiori a tre.
entro il 30 novembre 2010, i Comuni dovranno utilizzare gli strumenti della
riforma per:
le progressioni economiche;
le progressioni di carriera;
l'attribuzione di incarichi e responsabilità;
ed adattare alle proprie specificità gli strumenti della riforma per:
il bonus annuale delle eccellenze;
il premio annuale per l'innovazione.
il bonus annuale delle eccellenze;
il premio annuale per l'innovazione;
le progressioni economiche;
l'attribuzione di incarichi e responsabilità;
le progressioni di carriera
Sono finanziati con le risorse della
contrattazione decentrata
Sono finanziate con risorse proprie
INOLTRE le norme di carattere generale :
sulla valutazione
sul ciclo delle performance
sulle caratteristiche degli obiettivi
sul carattere annuale della valutazione
sul ruolo degli organi di governo nella
introduzione della nuova cultura organizzativa
delle performance
costituiscono principi per l'attività delle regioni e degli enti
locali che devono darvi attuazione entro il 2010
Sono norme di diretta attuazione
dell'articolo 97 della Costituzione
Art. 97- I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il
buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità
proprie dei funzionari.
Il 31/12/2010 è il termine ultimo
non è vacatio legis
Obbligo di adattare ogni volta che sia
necessario i propri ordinamenti ai
principi del decreto, anche prima del
31/12/2010.
La riforma è già iniziata
Meglio non aspettare il 31/12/2010
per attuare la riforma
Se le regioni egli enti locali non daranno attuazione
entro la fine del prossimo anno ai nuovi principi, si
prevede la applicazione diretta ed immediata delle
norme contenute nel decreto legislativo;
diventano immediatamente applicabili anche negli
enti locali le norme sulla qualità minima dei servizi
pubblici.
C’è poco tempo per implementare un sistema
qualità entro la fine del prossimo anno.
Lavorare
DA
SUBITO
all’interno
organizzare il nuovo sistema.
per
LA RIFORMA E LA DIRIGENZA
Il Dirigente é datore di lavoro pubblico (art. 34,
comma 1).
Il Dirigente ha piena autonomia e responsabilità
nella gestione delle risorse umane.
Il Dirigente ha la piena competenza nei seguenti ambiti:
Individuazione
Individuazionedei
deiprofili
profili
professionali
professionalinecessari
necessariallo
allo
svolgimento
svolgimentodei
deicompiti
compiti
istituzionali
istituzionalidell'ufficio
dell'ufficioalal
quale
qualeèèpreposto;
preposto;
Espressione
Espressionedel
delparere
parere
favorevole
favorevoleininmateria
materiadidi
mobilità,
mobilità,indicando
indicandoi icriteri
criteri
oggettivi
oggettivialla
allabase
basedella
della
scelta
sceltaoperata
operata
valutazione
valutazionedel
delpersonale
personaleeeconseguente
conseguente
riconoscimento
riconoscimentodegli
degliincentivi
incentivialla
allaproduttività
produttività
LE SANZIONI
Anche il sistema sanzionatorio è utilizzato per la
applicazione della riforma.
C’è un generale inasprimento delle sanzioni per
le mancanze commesse dal dipendente.
Le sanzioni sono un’altra leva per costringere
alla piena applicazione della riforma.
Era necessario ?
Perché ?
LA “QUALITÀ ISO” E LA RIFORMA
U
LA Q
ÀI
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IL CONFRONTO
LA R
IFOR
M
A
CHE COSA SIGNIFICA QUALITÀ?
CHE COSA IMPONE LA RIFORMA?
Significa capacità di soddisfare le
esigenze, di tipo morale e
materiale, sociale ed economico,
proprie della vita civile e produttiva,
opportunamente identificate e
tradotte in determinati requisiti
concreti e misurabili, attraverso
adeguati processi di normazione e
regolazione.
Soddisfare le esigenze del cittadino,
opportunamente identificate e tradotte
in determinati requisiti concreti e
misurabili, attraverso i processi di
normazione e regolazione previsti
dalla riforma stessa.
Ogni organizzazione produttrice di
beni e servizi è chiamata a
realizzare e ad assicurare al
mercato - inteso nella sua
accezione più ampia come l'intero
contesto socio-economico a cui si
rivolge - la qualità, in misura
proporzionata ai bisogni che è
tenuta o si impegna a soddisfare
Art. 11. D.Lgs 286/99
I servizi pubblici nazionali e locali sono
erogati con modalità che promuovono il
miglioramento
della
qualità
e
assicurano la tutela dei cittadini e degli
utenti e la loro partecipazione, nelle
forme, anche associative, riconosciute
dalla legge, alle inerenti procedure di
valutazione e definizione degli standard
qualitativi.
COSA SERVE PER IL
SISTEMA QUALITÀ
identificare i processi necessari per
il sistema qualità;
stabilire la sequenza e le interazioni
tra questi processi;
stabilire criteri e metodi per
assicurarsi della efficace operatività e
del controllo dei processi;
assicurarsi la disponibilità delle
informazioni necessarie a supportare
la attuazione ed il monitoraggio dei
processi.
misurare, monitorare, analizzare i
processi
attuare le azioni necessarie per
conseguire i risultati previsti e il
miglioramento continuativo.
Dalla scelta di operare per
processi
COSA IMPONE LA
RIFORMA
obiettivi di performance
collegamento tra obiettivi e risorse
programmi e interventi orientati
al raggiungimento degli obiettivi
misurazione delle performance
valutazione del grado di
raggiungimento degli obiettivi
rendicontazione delle
performance e controllo interno
rendicontazione agli
esterni ed ai cittadini
organi
Piano della trasparenza e della
integrità
Alla necessità di operare per
processi
VANTAGGI DEL
SISTEMA QUALITÀ
Impatto sull’organizzazione: si
definiscono responsabilità, funzioni e
competenze delle risorse coinvolte
Coinvolgimento
formazione/informazione di
tutto il personale
Miglioramento continuo delle
attività
Monitoraggio costante dei
costi/investimenti
Aggiornamento costante della
documentazione
Miglioramento dell'immagine esterna
dell'organizzazione
VANTAGGI DELLA
RIFORMA
Riorganizzazione efficace degli
uffici e dei servizi
Partecipazione attiva di tutto il
personale al raggiungimento
degli obiettivi
Miglioramento continuo della
qualità dei servizi
Effettiva misurazione/valutazione delle
performance
Razionalizzazione del rapporto
costi/ricavi
Rendicontazione, trasparenza e
integrità
Ottimo veicolo promozionale
Miglioramento del rapporto
cittadino/istituzioni
Dal vantaggio ambito
Al vantaggio imposto
Cosa serve ?
di premessa
Un cambio di mentalità da parte degli amministratori
Un nuovo approccio verso una vera corporate
governance anche per l’ente locale
Un cambio di mentalità da parte dei dirigenti e
dei dipendenti
Un cambio di mentalità da parte degli utenti
e, in genere, degli stakeholder
operativamente
Una buona formazione per dirigenti e personale che riguardi:
L’approccio per processi
Gli obiettivi e gli indicatori
La misurazione e la valutazione
Teoria e pratica dell’organizzazione
La comunicazione organizzativa
Il benchmarking
Una buona assistenza nella riorganizzazione degli uffici e
dei servizi
IL RUOLO DELLA FORMAZIONE
La formazione è fondamentale:
per acquisire la necessaria mentalità
per inserire la cultura dell’approccio per processi
per inserire la cultura della valutazione
e della misurazione
per implementare un sistema di comunicazione
organizzativa efficace
IL RUOLO DELLA CONSULENZA
La consulenza può essere utile:
Nel riesame della organizzazione
degli uffici e dei servizi
Nell’implementazione del
Sistema Qualità
IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE
QUALITÀCOMUNI
Estratto dallo Statuto ….
L'Associazione ha lo scopo di divulgare la Qualità negli Enti
Locali ……. in tutti i suoi aspetti a garanzia di una corretta gestione
in termini di efficacia, efficienza ed economicità ……
Al centro dell'attività dell'Associazione si pongono …. la formazione
e l'aggiornamento culturale, nei settori della qualità nei Comuni
L'Associazione si propone inoltre come struttura di servizi per
Comuni ed altri Enti pubblici, Associazioni, categorie e Centri che
intendano perseguire finalità che coincidano, anche parzialmente, con
gli scopi dell’Associazione
A titolo esemplificativo e non tassativo l'Associazione svolgerà le
seguenti attività:
………..
Attività di formazione:
corsi di preparazione e corsi di perfezionamento in particolare in
materia di formazione di Sistemi di Gestione della Qualità.
IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE
QUALITÀCOMUNI
L’associazione è composta da Enti che hanno ottenuto,
tutti, la certificazione di un Sistema di Gestione per la
Qualità dei servizi pubblici erogati.
L’associazione vanta esperienza pluriennale e una grande
attività di promozione e diffusione della Qualità negli Enti
Locali.
L’associazione ha una struttura organizzata e dispone delle
professionalità necessarie per erogare servizi di formazione,
consulenza ed assistenza nel raggiungimento degli scopi
statutari.
IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE
QUALITÀCOMUNI
L’associazione, in conclusione, è
disponibile, in attuazione degli scopi
statutari, a dare il proprio contributo
affinché la “riforma Brunetta” possa
trovare al più presto la sua piena e
migliore applicazione