Italia ultima per interventi mini invasivi alle valvole
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Italia ultima per interventi mini invasivi alle valvole
14 >AI:BED MARTEDÌ 1 DICEMBRE 2015 Cronache «Messina Denaro fa solo i suoi interessi» Nelle intercettazioni l’insofferenza dei boss verso il capo di Cosa Nostra Risolto dopo sei mesi un omicidio di mafia commesso nel trapanese Francesca Mariani ■ PALERMO Risolto dopo sei anniunomicidiodimafiacommesso nel Trapanese. Una svolta maturata nell'ambito delle indagini per la cattura di Matteo Messina Denaro che hanno fatto luce sulla missione di morte per uno sgarbo commesso da un ladro al clan eagli interessi dellatitante.Polizia di Stato e carabinieri hannodatoesecuzione adunprovvedimento di fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio, aggravato dal metodo mafioso, nei confrontidi NicolòNicolosi,44 anni,di Calatafimi (Trapani), e del coetaneo Attilio Fogazza, di Salemi, al termine dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Maria Teresa Principato, e dai sostitutiCarlo Marzella eFrancescoGrassidallaDirezionedistrettuale Antimafia di Palermo. L'arresto è stato eseguito dalle Squadre Mobili di Palermo e Trapani ed dal Roni del comandoprovinciale dei carabinieri di Trapani con riferimento all'omicidio di Salvatore Lombardo, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che il 21 maggio 2009, fu ucciso a colpi di fucile calibro l2, mentre si trovava presso il bar Smart Caffè di Partanna. Lom- L’identikit Ecco come dovrebbe essere oggi Matteo Messina Denaro secondo gli investigatori bardo, che era sottoposto all'obbligo di firma, dopo avere lasciato il Comando carabinieri, alle 19, aveva fatto ritornoal bar di via XV Gennaio,doveè statoraggiuntodadue sconosciuti a bordo di una VolkswagenPolodi colore scuro; mentre uno dei killer era rimasto all'interno dell'auto, l'altro ha esploso alcuni colpi di fucile. Le videocamere di due esercizi commerciali della zona, una gioielleria ed un fioraio, dislocati lungo il tragit- to compiuto dalla vittima per andare e poi tornare dalla caserma, hanno documentato come la vittima fosse stata seguita dai suoi assassini. Le indagini condotte dai poliziotti del Servizio centrale operativo dellapolizia di Stato e dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, nell'ambito della ricerca del latitante Matteo Messina Denaro, hannopermesso diacquisirelanotizia che Salvatore Lombardo era sospettato di essere l'auto- Polizia di Stato re del furto di un camion di merce ai danni del supermercato Despar di Partanna gestito, di fatto,da Giovanni Domenico Scimonelli. Lasuauccisione,dunque sarebbe stata, la punizione per uno sgarbo. Scimonelli, 48 anni, il 3 agosto è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelarein carcere,nell'ambito dell'operazione «Ermes», quale strategico favoreggiatore di Messina Denaro. «Sono tutti porci, ma anche questo Messina Denaro, che fa? Niente. Fa solo i suoi interessi. E nondeve esserci rumore... Questo Messina Denaro, fra qualche giorno, a meno che non l'abbia già fatto, secondo me si ritira». È lo sfogo di due persone ritenute vicine a Matteo Messina Denaro, intercettate nell'ambito delle indagini finalizzate alla cattura del latitante e che hanno permesso di risolvere un omicidio del 2009. Parole captate che manifestano, commentano gli investigatori coordinati dalla Dda di Palermo, la crescenteinsofferenza verso l'immobilismo del boss: «Poi se la fa... cioè arrestato i tuoi fratelli, le tue sorelle, i tuoi cognati e tu non ti muovi? Ma fai bordello?... Svita tutti, dice se avete i... Uscite fuori.. sennò vi faccio saltare». Insomma, «non c'èpiù niente.Iosono delparere che questo Messina Denaro, fra qualche giorno, a meno che non l'abbia già fatto... Si ritira». «E gli altri vanno a fare cose a nome suo, quando oramai lui non c'è più qua e chissà dove se n'è andato. Andatevi a rompere.. tutti! Perché non c'è nessunaccenno,unmovimento, niente, cioè dallo tu un movimento». «Ma che tattica è questa? Dico un accenno che sei presente. O no? Niente...». Guardia di finanza Un anno visto dall’alto pericolosamente Dodici mesi raccontati nelle foto di Sestini Missioni e cooperazione internazionale Nel calendario un 2016 di incarichi speciali ■ È un anno visto dall’alto quello che nel calendario 2016 della Polizia di Stato raccontano le fotografie di Massimo Sestini. Dodici scatti tutti, tranne due realizzati da un elicottero per riprendere le attività quotidiane degli agenti con una prospettiva ortogonale, come ha detto lo stesso fotografo, presentando ieri pomeriggio in anteprima il calendario a Roma con il ministro dell’Interno Alfano e il capo della Polizia Alessandro Pansa. ■ È dedicato alla «proiezione internazionale» del Corpo il calendario storico 2016 della Guardia di finanza, presentato ieri pomeriggio alla caserma «Sante Laria» alla presenza dei ministri di Economia (Pier Carlo Padoan), degli Esteri (Paolo Gentiloni) e del comandante delle Fiamme gialleSaverio Capolupo. Immaginie testi ripercorrono le tappepiù importanti della evoluzione del Corpo nelle varie forme di cooperazione. Sanità Il Servizio sanitario non garantisce a 300 mila cardiopatici tecniche moderne. La Sic lancia «One valve one life» Italia ultima per interventi mini invasivi alle valvole cardiache Cardiologo Il professor Francesco Romeo, presidente della Sic ■ Quando la sanità è costretta a seguire «linee guida economiche» che se ne infischiano dell’appropriatezza e dell’etica professionale. È l’allarme lanciato a cuore aperto, è proprio il caso di dire, dalla Società italiana di cardiologia (Sic) sul tema delle patologie valvolari e sulle modalità d’intervento piùadeguate. InItalia sono oltre un milione le persone che soffrono di unamalattiadelle valvolecardiachee necessitano di terapia cardiochirurgica o interventistica. Diquesti, 300 mila non possono essere sottoposti ad intervento chirurgico a causa del rischio operatorio troppo alto o per l’età «avanzata», ma potrebbero essere sottoposti a tecniche mininvasivecome l’impiantodi protesi transcatetere, sicure e ben tollerate anche in condizioni cliniche critiche. Ma purtroppo non hanno accesso alle nuove procedure per l’assenza di un riconoscimento nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Una vera sconfitta per i cardiologi e per il Servizio sanitario nazionale anche perché l’Italia, che nel 2008 è stata tra le prime in Ue ad iniziaregli impianti transcateteredi protesi valvolari cardiache, oggi è diventata la 12esima con38 procedureper milione di abitanti.«Curareuna valvola cardiaca difettosa significa salvare una vita. Ma in Italia queste procedure non godono ancora di un pieno riconoscimento da parte del Ssn, mancano codici Drg specifici e spesso l’accesso è regolato dalle decisioni delle Regioni. Migliaia di pazienti rischiano di morire perché quando diventano inoperabili con tecniche tradizionali hanno un’aspettativa di vita di 1-2 anni. Non possiamo decidere a chi dare le valvole cardiache e a chi no perché ne abbiamo poche e costano molto. Questa decisione è eticamente inaccettabile, meglio allora chiamare la magistratura», sostiene Francesco Romeo, presidente della Sic. Per questo i cardiologi hanno lanciato «One Valve One Life», una campagna (che partirà dal congresso Sic a Roma dall’11 al 14 dicembre) per l’implementazione delle raccomandazioni internazionali, l’identificazione dei fabbisogni assistenzialiedelledisparitàdi accesso,attivandouna corretta informazione pergarantire l’accesso a queste procedure salvavita. Sarina Biraghi ➔ Caso in Veneto Professore in classe vestito da donna ■ In Veneto scoppia il caso di un docente di un istituto tecnico che si sarebbe presentato in classe vestito da donna. A portarlo alla luce l'Assessore regionale all'Istruzione, Elena Donazzan pubblicando sulla sua pagina Facebook una lettera firmata da un genitore. «Rispetto la libertà che ciascuno di noi ha di intendere la propria sessualità come meglio crede - afferma Donazzan Rimango del parere che quando si parla di orientamenti sessuali, il tutto vada fatto rientrare nella sfera personale e privata, sia che si parli di eterosessualità che di omosessualità. In questa vicenda, però, va fatta una contestualizzazione. Un professore deve riuscire a conciliare ogni sua azione con il suo ruolo fondamentale di educatore. Ritengo che una situazione di questo tipo non doveva accadere». La vicenda è avvenuta venerdì scorso nella prima dell'Istutio tecnico di San Donà di Piave nell'ultima ora di lezione quando la docente sarebbe entrata in classe con la sua nuova identità spiegando che quello finalmente realizzato era un desiderio che la accompagnava da sempre, ora trasformato in realtà perchè era diventata finalmente di ruolo. Dalla scuola arriva un no comment, per ora. NECROLOGIE E PARTECIPAZIONI SERVIZIO TELEFONICO Il servizio è operativo dal lunedi al venerdi ore 10.00 - 21.00 sabato e domenica 15.00 - 21.00 06 - 675881 Si pregano i signori utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identità ed il proprio codice fiscale per poterne dettare gli estremi all’operatore (art. 119 T.U.L.P.S.) FAX: 06 - 67588293 necrologie @ iltempo.it