Obiettivo 900 tonnellate di carta

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Obiettivo 900 tonnellate di carta
Ristrutturazioni
Cartiere Villa Lagarina
Obiettivo 900
tonnellate di carta
Cosa fare se in cartiera è previsto l’arrivo di una macchina
continua che girerà a 1.500 m/min? Bisogna predisporre
una ribobinatrice adeguata, capace di lavorare a 2.800
m/min. E, per chiudere il cerchio, è necessario anche
un impianto di aspirazione rifili altrettanto potente ed
efficiente, in grado di smaltire sino a punte di 5.000 chili
all’ora di materiale. Ecco come tutti questi tasselli di un
puzzle industriale si sono combinati egregiamente in una
ristrutturazione vicina al taglio del nastro.
AMoreno Soppelsa
La nuova macchina
continua per il riciclato
che è in fase di
ultimazione presso le
Cartiere Villa Lagarina
di Trento produrrà 900
tonnellate di carta al
giorno, con una velocità
di 1.500 metri al
minuto. Lo stabilimento
della Pro-Gest è
specializzato nella
produzione di carta per
ondulatori. La macchina
è alta 530 centimetri.
60 Industria della carta • ottobre 2008
u
Una macchina continua da 900 tonnellate di
carta al giorno. Una ribobinatrice da 2.800
metri al minuto. Un impianto di aspirazione
rifili in grado si smaltire punte di 5.000
chilogrammi all’ora di materiale. Sono
i numeri che sottolineano quanto stiano
fervendo i lavori per la ristrutturazione della
cartiera Villa Lagarina di Trento, acquistata
nel 2005 dalla Pro-Gest e specializzata nella
produzione di carta per ondulatori; Al centro
di tutto c’è la nuova macchina continua per
il riciclato che sta per entrare in produzione
e sarà la macchina più larga e veloce
presente in Italia. Ma è interessante vedere
anche quali sono le opere e gli impianti di
contorno in un progetto di questo genere,
che ovviamente devono assecondare la
velocità di della nuova continua, alta ben
530 centimetri, che sarà di 1.500 m/min.
Gli impianti più interessanti tra quelli
già ultimati sono rappresentati dalla
ribobinatrice Voith 85ML che accoglierà
la produzione della macchina continua,
collaudata lo scorso giugno, e l’efficiente
impianto di aspirazione rifili progettato
e costruito dalla New Aerodinamica di
Casazza (BG), azienda che negli anni (è
stata fondata tre decenni fa) ha maturato
una grande esperienza nel settore cartario,
soprattutto su ribobinatrici veloci con
standard da 2200/2500 m/min. Ma andiamo
con ordine, cominciando dal gruppo ProGest che ha rilevato Villa Lagarina.
Il gruppo e la cartiera
Cartiere Villa Lagarina, questo il nome
esatto della società, rappresenta l’ultima
acquisizione del gruppo Pro-Gest [www.
pro-gestspa.it], fondato nel 1973 da Bruno
Zago, composto da dodici aziende con
oltre 500 dipendenti che coprono l’intero
ciclo produttivo dalla carta al packaging.
Le società del gruppo sono Ondulato
Trevigiano (cartone ondulato), Plurionda
(cartone speciale), Unioncart (scatole
fustellate), Cartitalia (la prima cartiera di
Pro-Gest), Cuboxal (scatole per la pizza),
Cartiera di Carbonera (carta per ondulatori),
Tolentino e San Giuliano (altre due cartiere),
Bergapack (imballaggi in cartone ondulato),
Cartiera di Voghera e Cartiere Villa
Lagarina.
Per quanto riguarda quest’ultima, si tratta di
un’azienda storica, costituita alla fine degli
anni ’60 dal gruppo Pesenti e dispone di
una superficie di 100.000 m2 , di cui circa
40mila coperti. Dispone di tre macchine da
tissue e di una macchina per il riciclato, che
è quella che è oggi in fase di ultimazione e
che va a sostituire una macchina continua
ormai esausta. Le macchine per il tissue
sono invece di recente collocazione, con
l’ultima che è stata installata nel 2002.
Con la nuova continua, capace di sfornare
carta da 70 a 120 grammi, Villa Lagarina
conta di raggiungere una produzione
annua di 300.000 tonnellate. I lavori
intrapresi da Bruno Zago nella cartiera –
che comprendono anche l’adeguamento
dell’impianto di depurazione (per quanto
riguarda la produzione di energia elettrica
la cartiera è totalmente autonoma) – hanno
richiesto un investimento di 80 milioni di
euro. L’obiettivo è di arrivare a un fatturato
di 100 milioni di euro nel 2009, rispetto ai 55
milioni del 2006.
Al momento di chiudere questo articolo,
settembre, dopo lo stop-and-go di agosto,
a Villa Lagarina lavoravano oltre 200
persone all’ultimazione del progetto della
nuova continua e degli impianti accessori.
Il montaggio meccanico ed elettrico della
nuova SpeedSizer Voith, Post-Seccheria e
dell’Arrotolatore erano ormai alla fase di
finissaggio. La preparazione impasti è stata
fortemente modificata e contiene, tra i vari
macchinari anche tre enormi filtri a disco
per l’addensamento delle fibre.
La ribobinatrice
Passiamo quindi alla nuova ribobinatrice
85ML di Voith Paper [www.voithpaper.com],
già avviata, collaudata e pronta a lavorare
Vista frontale, laterale e
un dettaglio della nuova
ribobinatrice Voith
85ML che accoglierà
la produzione della
macchina continua.
Progettata da
Voith Paper in
collaborazione con la
sede di San Paolo, in
Brasile, sostituisce
la precedente
ribobinatrice
Bruderhaus ormai
quarantenne. Il
movimento dei
coltelli, l’inserimento
e l’incollaggio delle
anime, così come
l’espulsione dei rotoli
finiti, sono tutti fatti
dalla macchina in
completa autonomia.
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Ristrutturazioni
Cartiere Villa Lagarina
sulla futura produzione della continua.
Per ospitare questa macchina da 2.800 m/min,
la cartiera ha ricostruito di sana pianta
buona parte del fabbricato. Inoltre per far
fronte alle future esigenze produttive, a Villa
Lagarina è stato eretto un nuovo capannone
per ospitare il prodotto finito. Oltre 5.000
metri quadrati di superficie coperta alti ben
18 metri, che saranno dotati a breve di un
magazzino laser ad alto automatismo per dar
sufficiente sfogo alla produzione.
La ribobinatrice 85ML, tecnologicamente
molto avanzata, è stata progettata da Voith
in collaborazione con la sede di San Paolo, in
Alcune foto e
Brasile. La nuova macchina, che sostituisce
ricostruzioni grafiche
l’attempata ribobinatrice Bruderhaus ormai
tridimensionali
quarantenne, è in grado di tagliare fino a
dell’impianto di
nove formati. Il movimento dei coltelli,
aspirazioni rifili
l’inserimento e l’incollaggio delle anime, così
realizzato da New
come l’espulsione dei rotoli finiti, sono tutti
aerodinamica per la
fatti dalla macchina in completa autonomia.
ribobinatrice 85ML di
Voith. Questo impianto è Questo permette agli operatori di dedicarsi
in grado di smaltire punti alla qualità del taglio e delle rifiniture. Una
di 5.000 chilogrammi
volta scaricate le bobine, queste entrano
all’ora di materiale.
in un sistema robotizzato di trasporto,
Presente anche un
fasciatura, pesatura ed etichettatura a colori.
separatore aerodinamico
Il sistema multifunzionale, progettato Sicma
dimensionato per
in collaborazione con l’ufficio tecnico della
scaricare senza aria
cartiera, permette alle bobine di entrare in
i rifili all’interno del
pulper.
magazzino con «un’armonia e perfezione
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alquanto inusuale per una cartiera», come
sottolineano a Villa Lagarina.
L’impianto di aspirazione rifili
Passiamo quindi all’ultimo anello, o al primo
in funzione di come vogliamo considerarlo,
della complessa catena di impiantistica che
porterà alla nuova capacità produttiva di
Villa Lagarina: l’impianto di aspirazione
rifili. Come accennato, è stato costruito da
New Aerodinamica [www.newaerodinamica.
com], una società di Casazza, in provincia
di Bergamo, operante da trent’anni nella
costruzione di impianti destinati al recupero
degli scarti di lavorazione nei più svariati
settori. In questi anni si è particolarmente
specializzata nel settore del trasporto e
recupero pneumatico con impianti a ciclo
completo realizzati di volta in volta in base
alle specifiche esigenze dei committenti,
usando tecnologie d’avanguardia che trovano
particolare applicazione nell’industria
della carta, cartotecnica legatoria, nella
produzione di film plastici e metalli in
foglio. «La nostra esperienza», ci spiega
Paolo Radaelli di New Aerodinamica, «e
le referenze nel settore cartario soprattutto
su ribobinatrici veloci sta sempre più
aumentando. Eravamo partiti 30 anni fa
con velocità di 800 m/min per raggiungere
oggi velocità che si possono dire standard
di 2200-2500 m/min. L’anno scorso siamo
stati contattati da Voith Paper per la
realizzazione di un impianto di aspirazione
rifili su una loro nuova macchina che sarebbe
andata in funzione nella seconda parte del
2008». New Aerodinamica avrebbe quindi
dovuto costruire un impianto in grado di
garantire l’aspirazione rifili sulla base di
queste caratteristiche iniziali: 2.800 metri al
minuto di velocità macchina, due rifili con
larghezza del rifilo da 20 a 100 millimetri
per lato e grammatura da 90 a 150 gr/m2. Il
circuito aspirante doveva essere di cinque
metri, con due curve, mentre il circuito
premente doveva essere di 40 metri, con
cinque curve. «Sulla base di questi dati»,
prosegue Radaelli, «abbiamo formulato
la nostra offerta tecnico-commerciale
specifica. Dico specifica perché per noi ogni
impianto è diverso dagli altri, ogni cliente
ha le sue esigenze e le sue problematiche e
noi cerchiamo di risolverle al meglio. Infatti
non è pensabile di proporre a tutti lo stesso
impianto, oggi bisogna dare a ognuno la
sua soluzione così da soddisfare appieno le
proprie aspettative».
L’installazione nel dettaglio
Ma entriamo ora nel dettaglio
dell’installazione, così come è stata proposta,
approvata, installata. Il primo passo è stato
la scelta delle apparecchiature necessarie,
tutte originali New Aerodinamica, risultanti
dal foglio di calcolo dove sono stati inseriti
i dati di progetto. New Aerodinamica ha
proposto di installare sotto ogni gruppo di
taglio una bocchetta aerodinamica in acciaio
inox lucidato e di collegarle a due ventilatori
strappatori, una per rifilo, vista la notevole
velocità della macchina e di conseguenza
un’elevata quantità di materiale da smaltire
velocemente (punta massima di circa 5.000
kg/h). Per avere un’aspirazione costante del
rifilo all’interno della bocchetta, evitando
lo «sbattere dello stesso» a velocità basse e
anche la sua rottura prima del taglio, è stato
inserito un sistema di regolazione lineare
del flusso d’aria alla bocchetta in funzione
della velocità della macchina.
La regolazione viene effettuata
in automatico e proporzionalmente.
«Questo sistema», spiega Radaelli, «è stato
perfezionato e migliorato durante il corso
di questi ultimi anni per essere sempre più
affidabile e preciso». I rifili aspirati vengono
spezzettati dai due ventilatori strappatori
posizionati nel sottomacchina e poi
trasportati a mezzo di tubazioni in lamiera
zincata fino a un separatore aerodinamico
dimensionato per scaricare senza aria i rifili
all’interno del pulper. Il convogliamento dei
rifili nel pulper viene effettuato tramite uno
scivolo in acciaio inox completo di rampa
di lavaggio. Quest’ultima serve per inserire
all’interno della tramoggia la pasta del
pulper e utilizzarla come trasporto, visto che
tra separatore e pulper ci sono circa sei, sette
metri. L’uscita del separatore è stata collegata
a un gruppo filtrante completo di testata,
corpo e tramoggia di raccolta polveri. Queste
vengono aspirate, trasportate all’interno
del filtro e si depositano sulle maniche
filtranti in tessuto che attraverso scuotimenti
pneumatici in contro lavaggio vengono fatta
cadere nella tramoggia di raccolta. Sotto
questa tramoggia è installata una coclea che
con un sistema a tenuta a iride trasporta e
compatta leggermente la polvere per poi
insaccarla direttamente in robusti sacchi
trasparenti. Questi possono essere sostituiti
anche con l’impianto in funzione, rispetto ai
classici contenitori che non si sa mai quando
sono pieni e poi bisogna riversarli in sacchi
con dispersione delle polveri. Tutto il sistema
viene regolato e tenuto in depressione da un
ventilatore centrifugo ad alto rendimento
che estrae completamente tutta l’aria dal
separatore creando un effetto di caduta dei
rifili «come se nevicasse» all’interno dello
scarico. Il filtro installato è conforme al
D.M. 01/03 7/13943 e tutti i componenti
rispettano la Direttiva Macchine vigente.
«L’inizio del montaggio del nostro
impianto», conclude Radaelli, «è iniziato
a fine febbraio 2008 e a metà aprile 2008
abbiamo potuto effettuare il collaudo in
bianco: misurazioni e tarature dei sistemi
forniti confrontando i dati di calcolo
effettuati inizialmente. Le prove hanno dato
subito esito positivo così la cartiera ha potuto
iniziare la produzione di carta. La velocità
massima di 2800 m/min è stata raggiunta
senza problemi».
l’installazione non ha precluso gli altri lavori
in corso, né la produzione della macchina
continua». L’impianto, prosegue Zago,
funziona a dovere e i benefici sono notevoli:
«Mentre prima potevamo spingerci solo
fino ai 500 metri al minuto, ora possiamo
raggiungere i 1.500 metri al minuto con la
macchina continua, grazie a una velocità
di ribobinatura di 2.800 metri al minuto.
Il risultato fin’ora è raggiunto anche se
non abbiamo ancora raggiunto la massima
velocità produttiva». )
Un buon risultato
A Villa Lagarina sono decisamente
contenti di come stanno andando i lavori.
«L’installazione della ribobinatrice», spiega
Francesco Zago, figlio del fondatore e
da poco entrato nell’azienda di famiglia
dopo aver concluso gli studi in California,
«è una conseguenza della sostituzione
della macchina continua, parte integrante
del progetto di ristrutturazione della
cartiera. In linea di massima non si sono
verificati problemi rilevanti, e comunque
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