Iside, la fenice blu

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Iside, la fenice blu
ISIDE, LA FENICE BLU
C’era una volta, in un’epoca dove gli esseri mitologici esistevano ancora, un
semplice contadino di sedici o diciassette anni di nome Jack che stava
lavorando nel suo campo.
Ad un certo punto vide passare nel cielo una fenice. Lo strano essere fece
cadere un uovo nel pagliaio.
Jack rimase stupito, ma poco dopo vide un drago inseguire minaccioso la
fenice e poi scomparire dietro gli alberi. Jack si precipitò nel pagliaio, trovò
l’uovo nella paglia e cominciò a coprirlo per farlo schiudere.
Quando scese la notte, l’uovo cominciò a muoversi e Jack si svegliò di
soprassalto. All’improvviso vide una crepa sul grosso guscio, poi due, tre,
quattro… finche l’uovo non andò in mille pezzi.
Jack si avvicinò un po’ per vedere meglio e si trovò davanti una piccola
fenice. Non era una fenice rossa e gialla come tutte le altre, era blu, azzurra
e verde.
Queste creature mitologiche, quando sono piccole, non riescono ancora a
prendere fuoco, così Jack provò ad accarezzarla, ma successe che la piccola
gli incise nella carne uno strano segno: un’indecifrabile lettera mitologica.
La fenice cresceva in fretta e quando fu abbastanza grande cominciò a
volare grazie all’aiuto di Jack.
Un giorno all’improvviso volò in alto e lui pensò che non sarebbe tornata, ma
invece tornò avvolta nel fuoco che, invece che rosso, era blu con qualche
sfumatura verde. Non era finita lì, infatti Jack poteva sentire quello che
quella strana creatura diceva e così scoprì che il suo nome era Iside.
Dopo qualche giorno il drago che aveva ucciso la madre di Iside, tornò vicino
alla casa di Jack.
Con il suo soffio diede fuoco all’abitazione. Jack non sapeva cosa fare, ma
Iside gli disse che lui era il suo cavaliere e insieme potevano distruggere il
drago.
Il ragazzo si ricordò che suo zio teneva nascosto in casa un oggetto segreto,
così lo andò a cercare. Vide che era una spada “ammazzadraghi”.
Uscì di fuori correndo e tornò da Iside facendole vedere la spada.
Lei ne fu felice e volò ad attaccare il drago. Mentre Iside, avvolta da un
fuoco di un blu intenso, distraeva il drago, Jack con la spada lo trafisse. Il
povero drago cadde a terra stecchito, ma anche Iside morì perché il drago
l’aveva trafitta. Jack provò un immenso dolore. Per sua fortuna le fenici,
compresa Iside, possono rinascere dalle loro ceneri e Iside ritornò a vivere.
Francesco Drudi e Marco Milan, classe 1^ A