Focus Islam - La Turchia

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Focus Islam - La Turchia
22.4.2016
Il contesto giuridico europeo e l’Islam –
La Turchia e il processo di allargamento della UE
Marco Galimberti
Corso di Pluralismo Religioso ed Integrazione Europea,
Università degli Studi di Milano-Bicocca
CARTA COSTITUZIONALE DELLA REPUBBLICA TURCA
(7 novembre 1982)
Preambolo
«…nessuna protezione sarà accordata ad attività contrarie agli
interessi nazionali turchi, al principio dell’indivisibilità della Turchia
con il suo Stato e territorio, ai valori storici e morali turchi o al
nazionalismo, ai principi, alle riforme e al modernismo di Atatürk e,
come richiesto dal principio del secolarismo, non vi sarà alcuna
interferenza da parte dei sacri sentimenti religiosi negli affari statali e
nella politica…»
Art. 2
«La Repubblica di Turchia è uno Stato democratico, laico e sociale,
governato dalla rule of law; comprensivo dei concetti di pace pubblica,
solidarietà nazionale e giustizia; rispettoso dei diritti umani; fedele al
nazionalismo di Atatürk e fondato sui principi fondamentali fissati nel
Preambolo»
2
Art. 14 Cost.
“Nessuno dei diritti e delle libertà racchiusi nella Costituzione potrà essere
esercitato con il fine di violare l’indivisibile integrità dello Stato con il suo
territorio e la sua nazione, e di mettere in pericolo l’esistenza dell’ordine
democratico e laico della Repubblica turca, basato sui diritti umani”
Art. 68 Cost.
(4) “Gli statuti e i programmi, oltre alle attività dei partiti politici, non potranno
essere in conflitto con i principi di una Repubblica laica e democratica…”
Art. 174 Cost.
(1) “Nessuna disposizione della Costituzione potrà essere costruita nè
interpretata in modo da rendere incostituzionali le Leggi di Riforma sotto
indicate, che mirino ad innalzare la società turca sopra il livello della
civilizzazione contemporanea e a salvaguardare il carattere secolare della
Repubblica…”
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KEMAL ATATÜRK (1881-1938)
 Militante all’interno del movimento dei
Giovani Turchi
 Inviato dal Sultano-Califfo in Anatolia per smobilitare le
residue truppe ottomane (maggio 1919), si pose a capo
dell’opposizione nazionalista nei confronti dell’ancien
régime
 Leader del movimento indipendentista di liberazione nazionale e della
resistenza nella guerra greco-turca (1919-1922)
 Primo presidente del parlamento nazionalista (Grande Assemblea
Nazionale), istituito nel 1920, con sede ad Ankara
Fondatore e architetto politico-ideologico della Repubblica turca moderna
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Dall’impero ottomano alla Türkiye Cumhuriyeti
 Costituzione provvisoria («legge organica»), gennaio 1921
- Art. 1: appartenenza inconfutabile della sovranità alla nazione
- Art. 2: Assemblea Nazionale = custode ultimo della volontà popolare;
 30 ottobre 1922: soppressione del Sultanato ed estinzione dell’Impero
ottomano;
 1° novembre 1922: abolizione della monarchia. Scissione del titolo di
sovrano temporale da quello di Califfo, la cui nomina sarebbe spettata
all’Assemblea Nazionale;
 novembre 1922-luglio 1923: Conferenza di Losanna;
 agosto 1923
- fondazione del Partito Repubblicano del Popolo (CHP)
- trasferimento della capitale ad Ankara;
 29 ottobre 1923  adozione della forma di Stato repubblicana
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IDEOLOGIA KEMALISTA
costruzione di una nuova identità nazionale sul piano ideologico prima ancora
che politico
promozione di un apparato ideologico (Kemalismo/Atatürkismo)
diretto a plasmare la società della Mezzaluna, convertendola in una
nazione «moderna e civilizzata»
o Paradigma del c.d. Homo Kemalicus, prototipo di cittadino ideale:
“Sono di razza turca, religione islamica e civiltà occidentale” – cit. Gökalp Z.
Identificazione non solo del turco
ma anche del musulmano ideale
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FRECCE DEL KEMALISMO
 Repubblicanesimo
 Nazionalismo
 Etno-populismo
 Laicità dello Stato
 Statalismo
 Rivoluzionarismo/riformismo
o 1923, congresso CHP: prima elaborazione formale delle sei frecce
o 1937: collocazione definitiva delle sei frecce nel dettato costituzionale
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PRINCIPIO DI LAICITÁ
(LAIKLIK)
Fallimento dell’ancien régime, fondato su un’identità politica
dalla forte impronta religiosa
Secolarizzazione dello Stato turco quale unica strada da
percorrere ai fini della modernizzazione del Paese
Instaurazione del primo Stato laico all’interno del mondo islamico
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LAIKLIK E SVILUPPI COSTITUZIONALI
(1924-1937)
 Carta costituzionale repubblicana del 20 aprile 1924 (legge n. 491)
- art. 2: «La religione dello Stato di Turchia è l’Islam…»
- art. 26: «La Grande Assemblea Nazionale cura l’esecuzione della sharia…»
+ giuramento con formula religiosa previsto per l’insediamento di deputati e
Presidente della Repubblica (artt. 16 e 38)
 1928, emendati artt. 2, 16, 26, 38 Cost.: omissione del riferimento
alla religione islamica dal testo costituzionale
 1937, emendato art. 2 Cost: cristallizzazione della laiklik nel
dettato costituzionale, unitamente alle altre frecce del
Kemalismo
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CHIARIFICAZIONE GIURIDICA DEL CONCETTO DI LAIKLIK
(1938-1949)
o 1938, Legge sulle Associazioni:
- imposizione di specifiche e stringenti restrizioni per la formazione
di associazioni basate su sette o ordini religiosi
- divieto di associazioni e partiti politici di ispirazione confessionale
o 1949, riforma codice penale:
Art. 163 c.p.  sanzionate tutte le condotte contrarie al secolarismo e
volte a conformare, anche parzialmente, l’ordinamento statale a principi
e dogmi di tipo religioso
Laiklik come strumento di repressione della propaganda anti-secolare e,
più in generale, del pluralismo politico da parte dell’establishment
kemalista
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LAIKLIK E SVILUPPI COSTITUZIONALI
(1961-1982)
 Costituzione del 1961
-
Laiklik consacrata tra i pilastri fondamentali dell’ordinamento (art. 2)
-
Clausola generale: «divieto di abuso della libertà religiosa» (art. 19)
-
Istituzione della Corte costituzionale (Anayasa)
Art. 57: scioglimento coattivo di partiti politici i cui statuti, programmi ed attività
non si conformassero ai principi di una repubblica laica e democratica
• Costituzione del 1982
-
Laiklik inserita nel preambolo nonché affermata ex art. 2
-
art. 4: «blocco di costituzionalità»: intangibilità delle frecce del Kemalismo
-
Art. 14: divieto di abuso dei diritti/libertà fondamentali costituzionali
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LAIKLIK – UNA DUPLICE CONSIDERAZIONE
1. Concezione di laicità del tutto inedita: modello sui generis, il
quale si richiama solo formalmente al regime separatista di
stampo francese
2. Sistema profondamente contraddittorio, in virtù di un
trattamento di sostanziale privilegio assicurato
dall’ordinamento statale in favore della confessione religiosa
maggioritaria
laiklik quale strumento di costante negazione dell’eterodossia
politico-ideologica e di consolidamento della supremazia
atatürkista
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DUE TRADIZIONALI«GUARDIANI» DELLA
LAIKLIK
ESERCITO
CORTE
COSTITUZIONALE
Interventismo militare:
-
colpi di Stato del 1960, 1971 e
1980
-
e-memorandum del 2007 vs.
AKP
-
incidenza politica dei militari
fortemente ridimensionata
negli anni più recenti
Propensione alla messa al bando
di formazioni politiche,
religiosamente orientate e non,
considerate avverse ai capisaldi
kemalisti
(ex artt. 68-69 e 149 Cost. + Legge
sui Partiti Politici del 1983)
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PROCESSO DI ADESIONE ALL’UE
Turchia  Stato non membro UE che vanta i più saldi e risalenti legami con le
istituzioni europee
 1949
membro del Consiglio d’Europa;
 1952
membro della NATO;
 1963
accordo di associazione CEE-Turchia (trattato di Ankara);
 1987
formalizzata domanda turca di adesione all’UE;
 1996
unione doganale;
 1999
riconosciuto alla Turchia lo status di Paese candidato all’adesione;
 2005
intavolati negoziati ufficiali con il Consiglio europeo per l’ingresso nell’UE;
 2008 partenariato per l’adesione della Turchia;
 2023
?
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Turkey Progress Towards Accession Report –
novembre 2015
 «Trend complessivamente negativo» per la situazione dei diritti
fondamentali in Turchia:
-
significativi passi indietro negli ultimi anni in materia di libertà
d’espressione e d’associazione;
-
indipendenza della magistratura e separazione dei poteri minati dal
2014. Giudici e pubblici ministeri sottoposti a forte pressione politica;
-
necessità urgente di adottare un quadro legale
discriminazioni, che sia in linea con gli standard UE.
contro
le
 Generale deterioramento della sicurezza, con escalation di violenza
soprattutto nel sud-est del Paese.
 Ciò nonostante, annunciata l’apertura dei capitoli n. 23 (riforma
giudiziaria e diritti fondamentali) e 24 (giustizia, libertà e sicurezza)
del processo di adesione all’UE.
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Libertà di stampa
 Dicembre 2014
Irruzione della polizia nelle sedi di alcuni
media appartenenti all’impero editoriale
di Fethullah Gülen;
decine di giornalisti arrestati, con l’accusa
di terrorismo e di appartenenza ad
un’organizzazione eversiva
•
Novembre 2015
Arresto di Can Dündar ed Erdem
Gül (Cumhuriyet), scarcerati il 26
febbraio 2016 grazie ad una sentenza
della Corte costituzionale
•
Marzo 2016
Commissariamento del quotidiano
Zaman con l’accusa di propaganda
terroristica
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Censura online
• L. 5651 emendata a inizio 2015 per agevolare l’oscuramento a
tappeto di siti internet;
• 1 dicembre 2015 – Corte europea dei diritti dell’uomo condanna le
autorità turche per violazione dell’art. 10 CEDU, in relazione alla
messa al bando di YouTube tra il maggio 2008 e l’ottobre del 2010;
• M. Schaake (membro del Parlamento europeo): «la Turchia sta
danneggiando sé stessa adottando leggi sproporzionate e pratiche
che consentono il blocco di interi siti web»
• 14 aprile 2016 – chiusura della pagina web dell’agenzia di stampa
russa Sputniknews
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14.12.2014
Critiche rivolte dall’UE al governo di Ankara:
«any move towards membership depended on full respect for the rule of law and
fundamental rights»
raids and arrests were «incompatible with the freedom of media, which is a core
principle of democracy»*
“incompatibilità con i valori europei”
*European Commission - statement on the police raids and arrests of media representatives in
Turkey, jointly issued by Federica Mogherini, High Representative for Foreign Affairs and
Security Policy, and Johannes Hahn, Commissioner for European Neighbourhood Policy and
Enlargement negotiations
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Replica del
Repubblica:
Presidente della
«EU should mind its own business and keep its own opinions to itself»
«what do you [Europe] know about these operations to feel yourself
competent to make such comments?»
«We have no concern about what the EU might say, whether the EU
accepts us as members or not»
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Elezioni politiche - novembre 2015
n. 550 seggi totali
AKP - 316
(49,4%)
CHP - 134
(25,4%)
HDP - 59 (10,7%)
MHP - 41
(11,90%)
• Soglia di sbarramento: 10%
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«Il partito unico al potere è
la sola via per portare
avanti il progetto di crescita
del Paese;
ora che Erdoĝan ha ottenuto
la maggioranza dei voti, può
fare ciò che vuole»
«Cambieremo la Costituzione.
Faremo una riforma che darà più
poteri al Presidente. Un sistema
presidenziale che chiameremo
«modello turco». Non prenderemo
spunto da altri sistemi
presidenziali, in altri Paesi. Faremo,
come dei sarti, un sistema
presidenziale su misura per la
Turchia»
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ACCORDO UE-TURCHIA SULL’EMERGENZA MIGRATORIA
(18-19 marzo 2016)
• Riammissione in Turchia di tutti i migranti entrati illegalmente
nelle isole greche transitando per il territorio turco
• In cambio, Bruxelles
- accoglierà un rifugiato siriano residente in Turchia per ogni
siriano riammesso da Ankara;
- verserà nelle casse turche 6 miliardi di euro in due anni;
- rimuoverà entro luglio il vincolo del visto per i cittadini
turchi che intendono viaggiare nell’area Schengen;
- aprirà un nuovo capitolo del negoziato per l’accesso di
Ankara nell’UE.
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14 aprile 2016
Niels Muiznieks, Commissario dei diritti umani del Consiglio
d’Europa:
«negli ultimi mesi il rispetto per i diritti umani si è deteriorato a una
velocità allarmante»;
«la Turchia ha il diritto e il dovere di combattere il terrorismo ma nel
farlo deve rispettare i diritti umani e lo stato di diritto»;
In materia di libertà d’espressione si rilevano:
- l’aumento esponenziale nel numero di processi per oltraggio al
Presidente (v. caso Jan Böhmermann);
- il record per numero di richieste di oscuramento di indirizzi
Twitter;
- danni irreparabili alla libertà di stampa e al pluralismo, causati
dalla presa di controllo di giornali e televisioni.
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Riferimenti bibliografici:
-
BOTTONI R., Il principio di laicità in Turchia. Profili storicogiuridici, Milano, Vita e Pensiero, 2012.
-
BOTTONI R., “Laicità dello Stato e simboli religiosi nella
Repubblica di Turchia”, in DIENI E. – FERRARI A. – PACILLO V. (a
cura di), I simboli religiosi tra diritto e culture, Milano, Giuffrè,
2006, pp. 353-385.
-
CARDUCCI M. – BERNARDINI D’ARNESANO B., Turchia, Bologna, Il
Mulino, 2008.
-
Hurriyetdailynews.com
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