LA MORALE AZIENDALE, UN RIVOLUZIONARIO LIBRO di SERGIO

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LA MORALE AZIENDALE, UN RIVOLUZIONARIO LIBRO di SERGIO
LA MORALE AZIENDALE, UN RIVOLUZIONARIO LIBRO di SERGIO CASELLA, una
nuova idea.
DA LEGGERE TUTTO D'UN FIATO UN SAGGIO CHE FARA' STORIA.
RECENSIONE: Del libro di Sergio Casella , mi ha molto colpito l'idea rivoluzionaria che porta , e
la semplicita' con cui puo' essere applicata . Un nuovo modo di vedere il lavoro, un nuovo modo di
vedere il futuro....... In un mondo dove gli operai e le persone sono solo numeri, da utilizzare e
tagliare a seconda dell'andamento dei titoli azionari , nel libro di Sergio Casella ho trovato una
speranza , che mi ha fatto capire che forse c'e' una luce in fondo a questo tunnel...... Sergio Casella
e' un esempio per tanti imprenditori che come lui vogliono cambiare li modo robotico di vedere ed
intendere un azienda. Ma questo libro , si rivolge anche ai tanti lavoratori che in primis devono
essere uno sprone di cambiamento per i propri dirigenti.
L'AZIENDA DEVE ESSERE UNA GRANDE FAMIGLIA , DOVE LAVORARE APPAGATI ,
CONDIVIDERE E CONFRONTARSI PER AFFRONTARE NUOVE SFIDE E PROBLEMI
TUTTI UNITI DA UN SOLO SCOPO. (di Andreotti Roberto).
NELLE MIGLIORI EDICOLE E LIBRERIE , OPPURE PER ACQUISTARLO
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UN IDEA RIVOLUZIONARIA CHE PUO' CAMBIARE IN MEGLIO IL MONDO DEL
LAVORO !!!!! ECCEZIONALE NELLA SUA SEMPLICITA'
LA SODDISFAZIONE DEI LAVORATORI: Secondo uno studio pubblicato da Gallup a ottobre
2013 esteso a 142 stati nel mondo, solo il 13 % dei lavoratori sono coinvolti e appagati dal loro
lavoro. Secondo uno studio del 2006 (Maritz Research Poll), in USA, solo il 10% dei lavoratori
ritiene che le aziende per cui lavorano li ascoltino e si prendano cura di loro.
COME VORRESTE LA VOSTRA AZIENDA: Pensate a che caratteristiche vorreste che avesse
una organizzazione, un’ azienda, un ufficio, dove vorreste mandare a lavorare la persona che
amate di più, un figlio, un genitore, un fratello…….. Non dovrebbe forse essere basata sul
rispetto, sulla fiducia, sul riconoscimento dei risultati ottenuti e sulla crescita delle persone ? Non
dovrebbe essere un ambiente protettivo dove nessuno rimane indietro e a tutti viene chiesto
secondo le loro possibilità ? Non dovrebbe far nascere un senso di appartenenza ? Non dovrebbe
creare le condizioni per stimolare tutti al miglioramento ? Permettere a tutti di realizzare il
proprio successo personale ? Un luogo dove si comunica ? Credo in una azienda fondata sul
rispetto delle persone dove è possibile un ambiente protettivo in cui le persone sono stimolate,
viene data loro fiducia e a cui viene riconosciuto il loro contributo ai risultati ottenuti. Le persone
appartenenti ad una organizzazione hanno bisogno di sapere chi sono e che ciò che fanno ha
valore.
"Abbiamo sempre pagato le persone per le loro mani, quando ci avrebbero dato la loro
intelligenza e il loro cuore gratis se solo avessimo saputo come chiederlo" . Citazione di Ken
Blanchard.
AMARE IL PROPRIO LAVORO , UN DESIDERIO POSSIBILE , CHE DEVE ESSERE ALLA
PORTATA DI TUTTI: Perché solo poche persone possono dire: “amo il mio lavoro!” e queste,
quasi sempre, concludono con la frase: “ho avuto fortuna!” come se, essere felici ed appagati sul
posto di lavoro, equivalesse a vincere una lotteria ? Perché non è concepibile aspirare a vivere in
un mondo dove le persone possano alzarsi la mattina ed andare sul posto di lavoro ispirati e
motivati ? Trovare un ambiente protettivo, in cui si sentano apprezzate, rispettate e libere di dare
il meglio di se. Tornare a casa la sera appagate e serene così da non avere frustrazioni da
scaricare ma anzi, essere migliori mariti, mogli, compagni di vita, figli, genitori ? Non è una
utopia, può essere realtà se applichiamo un nuovo, rivoluzionario, modello di leadership che metta
al centro la persona. La sua introduzione in diversi contesti lavorativi ha portato risultati
inaspettati, creando un ambiente di lavoro tale che le persone potevano tornare a casa appagate
da quanto avevano fatto, felici di aver contribuito ad un progetto di azienda conosciuto e
condiviso.
Si parla di Morale Aziendale, perché proprio di questo si tratta, principi di morale applicati alla
organizzazione aziendale. Si tocca la base dei principi ispiratori di un modello di leadership di
sicuro successo, scoprendo alla fine che questi principi sono sempre stati li davanti a noi, ma non li
abbiamo mai letti con questa ottica e finalità. Migliorando la vita delle persone sul posto di lavoro,
senza dubbio, possiamo fornire un grande contributo per costruire un mondo migliore.
Misuriamo il nostro successo dal modo in cui tocchiamo la vita delle persone. Non puoi mai
chiedere ad una persona di darti ciò che non ha mai avuto.
ANDREOTTI ROBERTO
andreottiroberto
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Re: LA MORALE AZIENDALE, LIBRO DI SERGIO CASELLA
da andreottiroberto » 17/09/2014, 11:43
DAL SITO DELL'EDITORE, LA RECENSIONE DI TECNICHE
NUOVE:
http://www.tecnichenuove.com
Il testo, scritto da un manager che ha sperimentato direttamente i concetti che propone, descrive un modello di leadership che pone al centro di tutto la
realizzazione della persona sul luogo di lavoro. L’applicazione di questo paradigma etico in diversi contesti lavorativi porta a risultati inaspettati, perché crea
ambienti di lavoro dove le persone sono felici di contribuire a un progetto di azienda conosciuto e condiviso. Il volume tratta proprio di questo: principi di
morale applicati all’organizzazione aziendale. L’autore mostra che questi principi sono sempre stati presenti nella società, ma non sono mai stati letti con questa
ottica. Infatti parecchi trattati filosofici, etici o religiosi possono essere “riconsiderati” con occhi diversi per capirne gli insegnamenti, scoprendo che possono
stare alla base di un modello di leadership di sicuro successo. Migliorando la vita delle persone sul posto di lavoro è senza dubbio possibile fornire un grande
contributo per costruire un mondo migliore.
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Re: LA MORALE AZIENDALE, LIBRO DI SERGIO CASELLA
da andreottiroberto » 17/09/2014, 11:56
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ANDREOTTI ROBERTO
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Re: LA MORALE AZIENDALE, LIBRO DI SERGIO CASELLA
da catia bertei » 19/09/2014, 16:44
SERGIO CASELLA, UN MANAGER CON IDEE RIVOLUZIONARIE E VINCENTI.
Ho conosciuto personalmente Sergio Casella Alcuni giorni orsono , e sono rimasto veramente
colpito... Dopo aver letto il suo libro: LA MORALE AZIENDALE Ho visto che forse c'e' una luce
in fondo a questo tunnel della crisi in cui siamo da anni. Oltre alla recensione sul libro ho deciso di
fare anche questo articolo sulla persona, sull'imprenditore, sul manager. Ed ho effettuato alcune
ricerche, e non sono rimasto sorpreso dei tanti articoli positivi che ho trovato !!!
RECENSIONE DEL LIBRO: http://capfuturo73.blogspot.it/2014/09/ ... nario.html
Chi e' Sergio Casella:
Laureato in Chimica e tecnologie farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Pisa, autore di
numerosi brevetti e alcuni articoli scientifici, è stato manager di un’importante industria
farmaceutica. Passa, dopo una importante esperienza in una multinazionale del settore cartario, a
un gruppo multinazionale americano di cui diventa presidente di divisione e contribuisce alla sua
crescita. Dal 2005 è anche docente di Sistemi di qualità e Certificazione di qualità presso il Master
“Produzione della carta/cartone e gestione del sistema produttivo” promosso dalla Università
degli Studi di Pisa.
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L'azienda etica non è un'utopia: io l'ho realizzata, invece di licenziare i dipendenti, si è ridotto per
primo lo stipendio per tenerli tutti e ne ha assunti altri. Ha voluto che ognuno di loro fosse
apprezzato, rispettato, libero di dare il meglio di sé e che a casa, dopo il lavoro, tornasse sereno e
appagato di quello che aveva fatto in fabbrica. E nel giro di pochi anni ha portato quella fabbrica,
dall'orlo del fallimento, a triplicare il fatturato, aumentare gli occupati e avere uno stabilimento in
più. Non è la trama di un sogno né il ricordo di un grande idealista e industriale come Adriano
Olivetti, ma la storia vera di un manager di oggi: Sergio Casella, 50 anni, di Borgo a Mozzano, da
nove a capo della Paper Converting di Diecimo, azienda di macchinari per cartiere e
cartotecniche del tissue che fa parte della Barry-Weh-miller Company, gruppo statunitense con
7.000 dipendenti in tutto il mondo e dal fatturato annuo di oltre 1 miliardo e 600 milioni di dollari.
Nel 2005, quando Casella è diventato presidente della Paper e dell'intera divisione inter-nazionale
del gruppo, lo stabilimento di Diecimo - nel comune di Borgo a Mozzano - fatturava 15 milioni di
euro l'anno; nel 2013 ha toccato la cifra record di 42, con un utile superiore alle aspettative. Oggi
le prospettive sono di ulteriore crescita. Dai 100 dipendenti di nove anni fa, inoltre, è passata a 110
dopo aver rischiato, nel 2009-2010, di perdene quaranta. In quello stesso anno è stato aggiunto un
capannone allo stabilimento principale. Tutto questo è stato possibi-le - come confermano
lavoratori e Fiom, il sindacato di riferimento del 95% di loro - non con tagli di stipendi, riduzioni
di personale, delocalizzazioni o ritmi incessanti di lavoro, ma grazie a valori finora quasi
totalmente estranei al mondo dell'economia e del business: amore, condivisione, fiducia,
disponibilità, accoglienza, cura per gli altri. Valori e principi morali. «Sono principi morali - dice
Casella - che tutti noi abbiamo sempre davanti in trattati religiosi, filosofici ed etici. Basterebbe
riconsiderarli con occhi diversi per capirne gli insegnamenti, scoprendo che possono stare alla
base di un modello di leadership di sicuro successo, incentrata non sul massimo profitto, ma sulla
cura degli altri e sulla realizzazione della persona sul luogo di lavoro». Il risultato? Un ambiente e
un clima di lavoro invidiabili, fatto di fiducia e di condivisione, salari più alti, fatturato in
continua crescita, solidità e tranquillità nel futuro, assenza di conflitti. Dati e fatti alla mano, il
sindacato non esita a definire quello che si è creato a Diecimo come unico e all'avanguardia in
Italia. «C'è molto del sogno e delle idee di Olivetti - dice Massimo Braccini, segretario regionale
della Fiom - e decisamente niente di Marchionne». L'esperienza in un libro . Di questa esperienza
Casella parla nel libro "La morale aziendale. Un modello basato sull'etica per avere successo nel
business" (edito da Tecniche nuove), che in pochi giorni ha raggiunto la vetta dei più venduti in
Italia, in compagnia di Camilleri e Coelho. Sull'onda del boom editoriale, il manager sta
presentando il volume in diverse zone della provincia: ieri, domenica, nella sua Borgo a Mozzano,
giovedì 7 agosto al Gran Caffè Margherita di Viareggio. Ma come ha fatto a creare quel clima di
fiducia e condivisione? «Ho agito - risponde il manager e ho dato l'esempio». Il più significativo,
tra i tanti che racconta anche nel libro, è la riduzione, nel 2010, dello sti-pendio suo e degli altri
dirigen-ti del 10%, il doppio rispetto a quella praticata per i lavoratori: fu questa una delle sue risposte alla crisi, fu così che im-pedì il licenziamento di 40 per-sone. «Dimostrai - racconta - che
eravamo tutti sullo stesso pia-no, ci si sporcava tutti le mani per salvare l'azienda. Anzi, chi più
aveva, più doveva dare. Nel giro di otto mesi eravamo già in utile e con ordini doppi ri-spetto
all'anno prima». i pacchi di Natale divisi con i di-pendenti . Un altro esempio riguarda il primo
Natale a Diecimo, con i pacchi che erano a lui destinati e che invece divise tra tutti i dipendenti. Il
manager della Paper parla di toccare la vita delle persone. Di rispettarle, dar loro fiducia,
riconoscere il valore di quello che fanno. «Un dipendente - spiega - si deve sentire protetto dal
posto di lavoro, deve essere stimolato a fare bene>>
CATIA BERTEI