Classificazione WHO - Appuntimedicina.it

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Classificazione WHO - Appuntimedicina.it
AZIENDA
OSPEDALIERA DI
BOLOGNA
POLICLINICO
S.ORSOLA-MALPIGHI
UNIVERSITA’
DI BOLOGNA
I TUMORI UROTELIALI
Aspetti biopatologici
Classificazione WHO
1999 neoplasie della vescica
1998 neoplasie della pelvi e dell’uretere*
• Tumori primitivi e metastasi
• Istogenesi
• Morfologia
*
Le neoplasie che originano dalla pelvi renale e dall’uretere non
differiscono sul piano morfologico da quelle vescicali: tutti i tipi
istologici di neoplasia vescicale compresi il papilloma invertito e le
varianti rare di carcinoma uroteliale sono riportati e con frequenza
simile.
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TUMORI PRIMITIVI
TUMORI EPITELIALI DELLA VESCICA
• BENIGNI:
papilloma uroteliale
papilloma uroteliale di tipo invertito
papilloma squamoso
adenoma villoso
• A BASSO POTENZIALE
DI MALIGNITA’:
tumore uroteliale papillifero a
bassa malignità /di grado I
TUMORI PRIMITIVI
TUMORI EPITELIALI DELLA VESCICA
• MALIGNI: carcinoma uroteliale
Carcinoma
uroteliale
Papillifero
Carcinoma
uroteliale
Infiltrante
Carcinoma uroteliale
in situ
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TUMORI PRIMITIVI
TUMORI EPITELIALI DELLA VESCICA
• MALIGNI:
carcinoma squamoso
adenocarcinoma
carcinoma uracale
carcinoma a piccole cellule
TUMORI PRIMITIVI
TUMORI NON EPITELIALI DELLA VESCICA
•
BENIGNI: leiomioma
emangioma
tumore solitario fibroso
tumore a cellule granulose
neurofibroma (Malattia di von
Recklinghausen)
•
MALIGNI: leiomiosarcoma
rabdomiosarcoma (età pediatrica)
3
TUMORI PRIMITIVI
TUMORI NON EPITELIALI DELLA VESCICA
Tumori miscellanei: paraganglioma
leucemie/linfomi
melanoma
carcinosarcoma (tumore
misto maligno mesodermico)
TUMORI METASTATICI
9 Carcinoma prostatico
9 Carcinoma della cervice uterina
9 Carcinoma colico
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I tumori uroteliali:
Nuovi criteri della classificazione
WHO 1999
Papilloma uroteliale
•
–
–
–
•
(compreso il tipo invertito):
Raro
piccola lesione isolata,
soggetti giovani < 50 anni
neoplasia papillare provvista di un epitelio
indistinguibile da quello normale; nel tipo invertito
la crescita è endofitica anziché esofitica.
Non recidiva; no potenziale maligno.
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Papilloma uroteliale
Papilloma uroteliale
invertito
Tumore uroteliale a basso potenziale di
malignità:
•
–
–
Raro
soggetti giovani < 50 anni
Neoplasia papillare con le caratteristiche del papilloma ma
con una aumentata proliferazione cellulare e uno spessore
maggiore dell’epitelio normale.
•
No progressione a carcinoma;
•
Aumentato rischio di sviluppare nuove lesioni papillari simili
ma anche carcinomi uroteliali, di basso e più raramente di alto
grado, capaci di progressione maligna.
6
Tumore uroteliale papillare a basso
potenziale maligno
Carcinoma uroteliale
Ogni neoplasia epiteliale maligna provvista interamente,
parzialmente o focalmente di un urotelio neoplastico
Tipo di crescita
carcinoma uroteliale papillare
carcinoma uroteliale infiltrante
carcinoma uroteliale in situ
(carcinoma piatto)
Si gradano
Non si gradano
Combinazione dei tre pattern
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Carcinoma uroteliale papillare
Neoplasia uroteliale maligna più frequente
Grado WHO: I-II-III
Grado I-II: Basso grado di malignità
Recidivano con lesioni simili di basso
grado; rara la progressione maligna
Grado III: Alto grado di malignità
Recidivano con lesioni simili di alto grado altamente
capaci di progressione maligna: quasi sempre presente
infiltrazione al momento della diagnosi
Carcinoma uroteliale papillifero G3
(alto grado)
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Carcinoma uroteliale invasivo
Grado WHO: I-II-III
Invasione stromale
“pushing”
Invasione della parete muscolare
“Infiltrative”
Minore aggressività
Maggiore aggressività
Carcinoma uroteliale invasivo
Tre aspetti di crescita hanno
prognosi sfavorevole
micropapillare
“nested”
microcistica (rara)
9
Carcinoma uroteliale G3 invasivo
Pattern micropapillare
Pattern “nested”
Carcinoma uroteliale in situ
Lesione neoplastica maligna non-papillare ossia piatta
non invasiva
Include la displasia severa e moderata delle precedenti classificazioni
(sinonimo: displasia alto grado)
dd con displasia basso grado
Multifocalità
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Carcinoma uroteliale in situ
Quali criteri prognostici non legati ad
istotipo?
• Grado sec. WHO
•
Stadio patologico TMN
UICC/AJCC 2002
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GRADO sec. WHO
G1
G2
Basso grado=
Prognosi favorevole
G3
Alto grado=
Prognosi sfavorevole
Stadio pTNM
pTa/pTis
Stadio 0
pT1
Stadio I
T2 a b
Stadio II
T3 a b
T4 a
Stadio III
T4 b
Stadio IV (N1-2-3)
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Stadio 0-I
Prognosi favorevole
80-100% sopravvivenza a 10 anni
Stadio II-III
Prognosi “non favorevole”
40-60% sopravvivenza a 10 anni
Stadio IV
Prognosi sfavorevole
<5% sopravvivenza a 5 anni
Fonte: UICC/AJCC 2002
Il principale parametro prognostico dei tumori uroteliali
è l’istotipo
Papilloma
Carcinoma uroteliale
Tumore papillare
a basso potenziale
di malignità
Maligno
Differenze in base a
Benigno
Grado
Stadio
Sottotipo
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Marcatori biopatologici
a significato prognostico nei tumori
uroteliali
Necessità di nuovi marcatori prognostici biopatologici per i
carcinomi uroteliali papillari superficiali di basso grado
(USPC) (pTa-pT1/GI-II)
9 Santos et al. Int J Cancer 2003
9 P53: correla con la progressione
tumorale; fattore prognostico
non indipendente
9 Ki-67: alta proliferazione correla
con la recidiva e con la
sopravvivenza libera da
progressione tumorale; fattore
prognostico indipendente da
grado e stadio tumorali
In particolare quando
inserito nel modello
prognostico degli USPC,
la determinazione di ki67 migliora la
discriminazione
prognostica fra un
profilo di rischio basso
(bassa espressione di
ki-67) e uno alto (alta
espressione di ki-67)
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9Santos et al Eur J Surg Oncol 2003
Correlazione
9 Espressione di ki-67
con la prognosi
e proteine regolatrici del
ciclo cellulare p16, p27, pRb
negli USPC e loro significato
prognostico
Nessuna correlazione
con la prognosi
9Shariat et al J Urology 2003
9 Correlazione dell’espressione
di cox-2 con stadio,
progressione tumorale e
sopravvivenza
9 Cox-2 è espresso in tutti i
carcinomi uroteliali.
9 Un’ alta espressione ->10%
correla con la progressione
tumorale e con la
sopravvivenza specifica
dipendente dal tumore;
fattore prognostico non
indipendente
Prospettive
terapeutiche:
inibitori della cox-2
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Prospettive future
9Immunoterapia
“Attiva”
CD40 e CD40L
marcatori prognostici
e
bersaglio di immunoterapia specifica*
*Fonte Hussain et al B J Cancer 2003
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