PISEB - CCM

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PISEB - CCM
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie
Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”
Piano di sostegno diagnostico-assistenziale ed epidemiologico
alle emergenze biologiche sul territorio italiano (PISEB)
Aspetti di gestione epidemiologica ed assistenziale
Vincenzo Puro ([email protected]), Gabriella De Carli, Francesco Maria Fusco, Simone Lanini, Lorena Martini,
Carla Nisii, Silvia Pittalis, Francesco Vairo, Francesco Nicola Lauria, Giuseppe Ippolito
Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “L. Spallanzani” – Roma
Obiettivi
Premessa
A seguito degli eventi bioterroristici del 2001,
l’INMI è stato identificato dal CCM quale
centro di riferimento per la gestione clinicoepidemiologica delle emergenze biologiche,
insieme all’Ospedale “L. Sacco” di Milano,
attraverso la definizione di un “Piano di
sostegno
diagnostico-assistenziale
ed
epidemiologico alle emergenze biologiche sul
territorio italiano (PISEB)”.
Sviluppo di una tempestiva ed efficace capacità di risposta alle
emergenze biologiche, attraverso:
» sviluppo di linee-guida e protocolli operativi di gestione del
paziente;
» formazione del personale;
» sviluppo di modelli di simulazione degli interventi di
prevenzione e controllo di eventi epidemici gravi;
» assistenza ad altre strutture (misure di controllo del contagio a
livello nosocomiale e comunitario e valutazione delle necessità
assistenziali)
Risultati ed attività
» sviluppo di algoritmi clinico-diagnostici per la gestione di
malattie infettive inusuali secondo un approccio sindromico (Fig. 1);
INSORGE NZA ACUTA DI
GRAVE MALATTIA FEBBRILE,
SEGNI DI DANNO VASCOLARE e
ALTERAZION I DELLA COAGULAZ IONE
in SOGGE TTO PRECEDEN TEMEN TE SANO
FEBBRE ≥38,3°C DA <3S ET TIMANE
e ALMENO DUE DE I SEG UEN TI:
RASH EMORRAGICO O PURP URICO, E PIS TASS I, EMAT EMES I, EMO TTI SI
SANGUE N ELLE F ECI, P ETECCH IE I N AREE NO N DIP ENDENT I
ASSENZA D I FATTOR I PREDI SPO NENT I P ER
EMORRAGIA E DI DIAGNO SI ALT ERNATIV E
Figura 1. Febbri emorragiche
virali. Sorveglianza.
» sorveglianza di contatti ed esposti a malattie infettive altamente contagiose
e assistenza sanitaria a casi sospetti:
VIAGGIOIN
INAREA
AREAENDEMICA
ENDEMICA
VIAGGIO
PERVIRUS
VIRUSFFEBBRI
EBBRIEMORRAGICHE
EMORRAGICHE
PER
OO
SOSPETT
ETTOORILASCIO
RILASCIODELIBERATO
DELIBERATO
SOSP
CASO SOSP ET TO DI
CASO SOSP ET TO DI
FEBBRE EMORRAGICA VIRALE
FEBBRE EMORRAGICA VIRALE
ALLERTARE SANI TA’ PUBBLICA
PRECAUZION I S TANDARD, DA CONTATTO, RE SPIRAT ORIE; PERCORSO DED ICATO
DIAGNOSI D IFFEREN ZIALE e RACCOLTA CAMPIONI BI OLOGIC I
INIZ IARE T ERAPIA CON RIBAVIRINA
COLTURA,PCR
PCREESSIEROLOG
IEROLOGIE
IE
COLTURA,
» sviluppo di procedure per la sorveglianza di contatti ed esposti,
sulla base dell’esperienza maturata durante l’epidemia di Marburg
(Angola 2004-2005), in cui perse la vita la pediatra del CUAMM
Maria Bonino (Fig. 2);
ISOLAMENTOOVIRUS
VIRUSOO
ISOLAMENT
PCRPOSI
POSITIVA
TIVAOO
PCR
SIEROLOGIA
IAPO
POSIT
SITIVA
IVA
SIEROLOG
CASOCONFERMATO
CONFERMATODI
DI
CASO
FEBBREEMORRAGICA
EMORRAGICAVIRALE
VIRALE
FEBBRE
CONFERMA
CONFERMA
ARENAVIRUSOOBUNYAVIRUS
BUNYAVIRUS
ARENAVIRUS
RIBAVIRINAPER
PER10
10GGIORNI
IORNI
RIBAVIRINA
VHFESCLUSA
ESCLUSA
VHF
RIVALUTAREILILPA
PAZIE
ZIENTE
NTE
RIVALUTARE
SOSPENDERE
ENDERERIBAVIR
RIBAVIRINA
INA
SOSP
CONFERMA
CONFERMA
FLAVIVIRUSOOFIL
FILOVIRUS
OVIRUS
FLAVIVIRUS
SOSPENDERE
ENDERERIBAVIR
RIBAVIRINA
INA
SOSP
IDENTIFICAZI
IFICAZIONE
ONECON
CONTATT
TATTI I
IDENT
ADALTO
ALTORISCHIO
RISCHIO
AD
SORVEGLIANZA
IANZAPPER
ER21
21GIORN
GIORNI I
EESORVEGL
ALTRADIAGNOSI
DIAGNOSI
ALTRA
SE FEBBRE ≥38,3°C O
SE FEBBRE ≥38,3°C O
ALTRISIN
SINTOMI
TOMISUGGE
SUGGEST
STIVI
IVI
ALTRI
ATTUAREMIS
MISURE
UREDI
DII SOLAMEN
I SOLAMENTO,
TO,
ATTUARE
VALUTAZIONE, ,TRATTAMEN
TRATTAMENTO
TO
VALUTAZIONE
TRATTARECOME
COMEAP
APPROPRIATO
PROPRIATO
TRATTARE
SOSPENDERE
ENDERE
SOSP
SORVEGLIANZACON
CONTATT
TATTI I
SORVEGLIANZA
Adattato da: Clinical Pathway: Viral Hemorrhagic Fever.
Center for Infectious Disease Research & Policy and the
Infectious Diseases Society of America (http://www.cidrap.umn.edu)
» trasporto sul territorio italiano ed isolamento di paziente di ritorno dal Nepal con sintomi
compatibili con febbre emorragica virale: nonostante le cure intensive il paziente morirà
per infezione erpetica sistemica (2007);
Figura 2. Maria Bonino
» simulazioni di trasporto di pazienti altamente
infettivi sul territorio italiano, in collaborazione
con l’Aeronautica Militare (Figura 3);
» protocolli preliminari per la gestione
di pazienti altamente contagiosi nella
nuova Unità di Alto Isolamento (Figura 4).
Figura 4. INMI. Unità di Alto Isolamento
Figura 3. Simulazione aerotrasporto di
paziente altamente infettivo. Esercitazione
Aeronautica Militare-INMI
Conclusioni
Il progetto PISEB rappresenta un modello di gestione delle Emergenze Biologiche che integra competenze cliniche,
epidemiologiche, di diagnostica avanzata e di infection control. Le procedure e le esperienze sviluppate possono essere la
base per il consolidamento di una risposta pronta e appropriata nella gestione clinico-epidemiologica di emergenze
infettive in ambito nazionale ed europeo.