I consigli - Scuola media Acquarossa

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I consigli - Scuola media Acquarossa
Acquarossa, serata su FaceBook
CONOSCERE I PERICOLI
PER NAVIGARE SICURI
In molti hanno seguito la presentazione del giornalista informatico Paolo Attivissimo sui pericoli di
Internet.
«Un universo pieno di meraviglie e di informazioni che però bisogna essere in grado di utilizzare in modo
corretto”: questo è Internet; questo è FaceBook. Come riconoscere i rischi e come evitare i pericoli?
Ne ha parlato il 16 gennaio scorso alle Scuole Medie di Acquarossa l’esperto di informatica e giornalista
Paolo Attivissimo, conduttore della trasmissione di Rete 3 “Il Disinformatico”. L’interessante e seguitissimo
appuntamento (l’Aula magna era piena), è stato organizzato dall’Assemblea dei Genitori nell’ambito di un
apposito ciclo di tre serate sul tema “Internet”, ed è stato introdotto dalla sua rappresentante Désirée Pini.
Chi lo sapeva che FaceBook (FB) - che è nato nei College americani come archivio fotografico di tutti gli
allievi del college stesso e poi di molti altri - guadagna oggi come oggi milioni di franchi grazie alle
informazioni date da noi utenti e alle quali noi diamo libero accesso ad altri utenti? Succede infatti che i dati
personali che noi pubblichiamo vengono venduti (a caro prezzo) ad aziende che ne fanno richiesta per fare
le loro ricerche di mercato.
Una cosa su tutte bisogna quindi sapere, e qui Attivissimo è stato categorico: la privacy in FB non esiste.
Tutto quello che facciamo su FB diventa pubblico. L’idea comune che le conversazioni siano private è
illusoria. E difficilmente, solo molto difficilmente si può cancellare o disattivare il profilo da FB. Durante la
serata, l’esperto informatico ha presentato vari esempi di esperienze realmente capitate. Aneddoti che
devono invitare i genitori ad essere forzatamente molto vigilanti e attenti nei confronti dei loro figli.
Un caso su tutti, dei tanti esposti da Attivissimo, è molto significativo di quanto elevati siano i rischi di una
navigazione priva delle necessarie conoscenze: una ragazzina - ha raccontato Attivissimo - ha il computer in
camera sua. Il malfattore trova il suo profilo pubblico su FB e manda un invito alla ragazza di visitare un
giochino; attraverso tecniche particolari (basta 1 solo clic dell’ignara ragazzina!) riesce ad accendere la
piccola telecamera del PC della ragazza ed inizia a registrare quello che vede. Essendo in camera sua,
capita che la ragazza si svesta e che, al malfattore, riesca di scattare qualche foto. Il passo successivo sarà
il ricatto: il malfattore invia gli scatti alla ragazza scrivendole che “se non vuoi che io dico che tu mi hai
regalato queste foto e che tu hai una relazione illecita con me (adulto), mi devi fare altre foto, più provocanti,
e poi ci dobbiamo incontrare”. Non è fantascienza, ha assicurato l’oratore, ma sono cose che realmente
accadono tra i frequentatori della grande rete mondiale.
I consigli
Parecchi sono stati i consigli dati ai numerosissimi genitori presenti. Innanzitutto: non permettere ai figli di
avere il computer in camera, ma installarlo nel salotto dove si possa tenere la situazione sotto controllo.
Limitare poi il tempo d’uso del PC (1 ½ ora al giorno ad esempio). Sul computer bisogna poi installare un
buon antivirus, scaricabile gratuitamente, e aggiornarlo in modo costante. Inoltre bisogna sempre pensare
che ci sono altri modi per accedere ad Internet, ad esempio IPod touch, IPhone, eccetera. Inoltre, è questo è
molto importante, non pubblichiamo e non lasciamo pubblicare dati o fotografie personali: tutti questi dati
sono infatti facilmente reperibili da persone mal intenzionate. E molto spesso ci sono delle conseguenze del
tutto inattese nel gesto di pubblicazione delle proprie foto su Internet. Bisogna poi sempre diffidare dei
messaggi troppo allettanti o lusinghieri e – in modo assoluto – non bisogna dare la nostra amicizia
indistintamente a tutti ma solo alle persone a noi conosciute. Il che vuol dire: non fidarsi di richieste
d’amicizia da parte di perfetti sconosciuti. E infine un’altra avvertenza importante: non diamo mai in giro la o
le nostre password!
Affinché quello affinato da Marc Zurckerber (cofondatore di FB) non diventi insomma un incubo infinito,
causa di tensione ed ansia in genitori ed adolescendi, bisogna informarsi molto bene e saper navigare con
sicurezza riconoscendo ed evitando i pericolosi “scogli”.
Solo allora potremo apprezzare pienamente la stupefacente grandiosità ed utilità di internet e anche di FB,
per reperire informazioni e/o – ad esempio - per incontrare magari amici e conoscenti coi quali da tempo non
avevamo contatti.
Buona navigazione!