NORME REDAZIONALI PER (CO)EDIZIONI CON CAROCCI

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NORME REDAZIONALI PER (CO)EDIZIONI CON CAROCCI
NORME REDAZIONALI PER (CO)EDIZIONI CON CAROCCI EDITORE
(giugno 2005)
CARTELLE: 2000 battute pari a 39 righe (di 60/70 battute l’una), interlinea 1.
ACCORGIMENTI NELL’IMPOSTAZIONE DELLA PAGINA:
- lay out 2 e 2 (ovunque 2,5);
- numero di pagine: pié di pagina, centrato;
- il testo è in Garamond, corpo 11;
- il primo titolo: Garamond, corpo 18;
- il rientro del capoverso è di misura 0,60; NON si rientra dopo titoli e citazioni;
- il testo va giustificato ma NON sillabato;
- l’accento è di tipo “curvo” (’).
NOTE:
a) si scrivono in Garamond, corpo 9 e la prima riga è rientrata (0,60)
b) vengono enumerate con numeri arabi progressivi, senza parentesi con il punto;
b) nel testo i richiami delle note sono seguiti (NON preceduti) dai segni di interpunzione; fanno eccezione
il punto esclamativo e il punto interrogativo (precedono il numero di richiamo della nota);
d) uno scritto a stampa (un volume a sé) si cita dando nell’ordine, separati da virgole:
- il nome puntato (o per intero in caso di omonimie) e il cognome dell’autore; nel caso in cui si trovi lo
stesso cognome di autore in successione, senza soluzione di continuità, il cognome di un autore, dalla seconda volta in poi, viene sostituito con Id e il cognome di un’autrice con Ead;
- quando è il caso, l’indicazione tra parentesi tonde (a cura di); (ed.) o (eds.) se il titolo dell’opera è in inglese; (hrsg.) se è in tedesco; (éd.) o (éds.) se è in francese; (como.) se è in spagnolo;
- il titolo completo e preciso dell’opera in corsivo (sia se di monografia, sia se di singolo saggio); se di lingua diversa dall’italiano o da una delle lingue europee “maggiori” (inglese, francese, spagnolo, tedesco) in
traduzione italiana tra parentesi tonde;
- l’indicazione eventuale del prefatore e/o del traduttore (con nome puntato e il cognome);
- la casa editrice (seguita da virgola);
- il luogo e l’anno di edizione (non separati da virgola);
- l’indicazione del volume (nel caso l’opera sia divisa in più tomi) e della pagina; se un’opera è in più volumi e questi sono stati pubblicati in anni diversi, l’indicazione del volume deve precedere la casa editrice,
il luogo e l’anno di edizione che vanno riferiti al solo volume citato;
e) se lo scritto è apparso in un periodico: dopo il titolo in corsivo si cita tra doppi apici (“ ”), preceduta da
in, la testata del periodico, poi il numero dell’annata o del volume, l’anno di pubblicazione, eventualmente
il numero del fascicolo (obbligatorio se la numerazione delle pagine riprende ogni volta al suo interno), le
pagine (p. 123; pp. 12-16);
f) per maggiore chiarezza, evitare l’uso dell’op. cit., privilegiando per le opere già citate:
- Ibid. (in corsivo, con iniziale maiuscolo), senza altra indicazione, quando tutti gli elementi della citazione
rimangono invariati;
- Ivi (in tondo, con iniziale miauscolo), quando la citazione si ripete in sequenza ma cambia in essa almeno
un elemento, che viene aggiunto (Ivi, p. 49);
- cit. (in tondo, con iniziale minuscolo), quando la citazione si ripete dopo una soluzione di continuità e nel
testo ricorrono altre opere dello stesso autore; cit. viene preceduto dal nome puntato e dal cognome
dell’autore e dal titolo dell’opera abbreviato in modo significativo, lo seguono gli elementi variati come il
numero delle pagine (Freud, S. Opere VI, cit., p. 46).
CITAZIONI:
- nel caso in cui il testo viene trasmesso alla redazione anche in versione cartacea, le righe da comporre (riportato o infratesto) saranno indicate sul dattiloscritto da una linea verticale al margine;
- tutti i brani citati (anche se in lingua diversa da quella del testo) saranno in Garamond, corpo 10, in tondo;
- quando inferiori a 3 righe: tra virgolette basse (« »);
- quando superano le 3 righe: senza le virgolette di apertura e di chiusura;
- l’esponente di nota precede il punto ed è in Garamond, corpo 10, in tondo; fanno eccezione i punti esclamativo e interrogativo che precedono l’esponente di nota;
- con la sbarretta obliqua si dividono l’uno dall’altro i versi di una citazione, quando non siano distinti dal
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capoverso (Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura).
BIBLIOGRAFIA
Si adotta la cosiddetta Bibliografia “tradizionale” in maiuscoletto. Se si ritiene opportuno, può essere adottato, invece dell’ordine alfabetico per autore, il criterio dell’ordine cronologico delle opere.
Nell’organizzazione interna dei dati la successione è:
- cognome dell’autore in maiuscoletto, virgola, iniziale del nome (o anche nome in esteso) in maiuscoletto,
all’occorrenza l’indicazione (a cura di); se gli autori sono fino a tre, citarli tutti di seguito inframezzati da
virgola; se sono di più, ricorrere alla dicitura AA.VV. (in miauscoletto) e virgola (o anche cognome e nome
puntato del primo autore seguito dall’indicazione et al.); quando uno stesso autore o una stessa autrice vengono riportati più di una volta, dopo la prima, il relativo cognome viene sostituito, rispettivamente, da Id. o
da Ead.;
- alla fine della sequenza iniziata con il cognome NON va messa la virgola;
- la data dell’edizione e virgola; le riedizioni si indicano con numero arabo in esponente accanto all’anno;
- il titolo dell’opera o del saggio in corsivo (tra parentesi tonde con la traduzione in italiano se è in una lingua diversa dall’inglese, francese, spagnolo o tedesco); se il saggio è inserito in una rivista, al titolo in corsivo seguirà la virgola, la preposizione “in”, il nome della rivista tra virgolette alte (“ ”), il numero del fascicolo, l’indicazione di pagina (p. 123 o pp. 220-3), il punto; se il saggio fa parte di un volume, al titolo in
corsivo seguirà la virgola, la preposizione “in”, il nome puntato e il cognome IN TONDO dell’autore del
volume (o AA.VV. in maiuscoletto), all’occorrenza, senza parentesi, “a cura di” con nome puntato e cognome del curatore; gli atti dei convegni, congressi si considerano come libri e, quindi, il loro titolo va indicato
in corsivo;
- l’editore e virgola;
- il luogo di edizione (nella lingua in cui è riportato il titolo dell’opera);
- (se si ritiene opportuno) l’indicazione delle pagine complessive;
- all’opera riportata in versione originale conviene che faccia seguito l’indicazione dell’eventuale traduzione italiana; esempio: ESTERHÁZY, PÉTER 2003, Hrabal könyve, Magvető, Budapest 1990 (trad. it. Il libro
di Hrabal, a cura di M. D’Alessandro, Garzanti, Milano 1991); viceversa, all’edizione italiana può seguire
l’indicazione della versione in lingua originale: O‘ CONNOR J., La crisi fiscale dello Stato, Einaudi, Torino
1977 (ed. or. The Fiscal Crisis of the State, St. Martin’s Press, New York 1973);
- per le citazioni da siti internet si indicano l’indirizzo completo del sito e la data di consultazione:
http://www3.unifi.it/rivlea/ [04/06/05].
ACCORGIMENTI TIPOGRAFICI:
- il corsivo: viene usato per le parole e i brevi periodi ai quali si vuole dare particolare rilievo; vanno altresì
in corsivo: a) i titoli di libri e di opere d’ogni genere (musicali, teatrali, d’arte figurativa ecc.); b) i titoli di
capitoli, saggi, articoli e, in genere, di parti e sezioni di un’opera; c) le parole o brevi espressioni di lingua
diversa da quella del testo, che seguiranno le flessioni proprie della lingua originale; d) i nomi delle partizioni interne al volume, con iniziale maiuscola (Prefazione, Introduzione, Bibliografia, Parte, Appendice,
Glossario ecc.);
- il tondo: a) le parole in lingua straniera ormai assimilate all’italiano (“test” con plurale invariato, i nomi
propri stranieri di associazioni, cariche pubbliche, istituzioni ecc. che non hanno equivalente in italiano:
Royal Society, British Museum, École Pratique des Hautes Études);
- doppi apici in tondo: le testate di giornali, riviste, collane e in genere periodici di ogni tipo (“La Repubblica”, “LEA”); b) all’interno delle citazioni, le parole che normalmente richiedono l’uso delle virgolette
basse; c) le parole usate in un’accezione non consueta o con particolare coloritura;
- trattini: in parole composte (sala-stampa, linea Torino-Roma); non si usano con la preposizione latina ex
(ex ammiraglio), né nelle parole che iniziano con vice, capo, anti, contro ecc. e che fanno un corpo unico;
- sigle: ecc. (eccetera, non preceduto da virgola); a. (anno); art. (articolo); artt. (articoli); a.C. (avanti Cristo); d.C. (dopo Cristo); cap. (capitolo); capp. (capitoli); cit. (citata/o); cfr. (confronta); ed. (edizione); fasc.
(fascicolo); fig. (figura); figg. (figure); ibid. (ibidem); Id. (idem); n (nota, senza punto); N.d.A. (nota
dell’autore); N.d.C. (nota del curatore); N.d.R. (nota del redattore); N.d.T. (nota del traduttore); n. (numero,
con punto); nn. (numeri, con punto); op. cit. (opera citata); p. (pagina, con punto); pp. (pagine, con punto);
par. (paragrafo); parr. (paragrafi); s. (seguente); ss. (seguenti); s.a. (senza anno); s.d. (senza data); sez. (sezione); tab. (tabella); tabb. (tabelle); tav. (tavola); tavv. (tavole); trad. it. (traduzione italiana); v. (verso);
vv. (versi); vol. (volume); voll. (volumi).
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