di Gesù - Basilica dell`Osservanza

Transcript

di Gesù - Basilica dell`Osservanza
Nel
di
Nome
Gesù
Redattori: Vinicio, Viola, Caterina e Anna Dora, Grafica e impaginazione Claudio e Fra Jorge OFM.
L’Osservanza informa
Basilica San Bernardino all’Osservanza – Siena
www.basilicaosservanza.it
Basilica di S. Bernardino
e. mail: [email protected]
Tel. 0577-332448 ufficio parrocchiale
Tel. 0577-332444 convento
Parroco: Padre Antonio
e. mail: [email protected]
e mensile.
MAGGIO 2014
SAN
BERNARDINO (1380-1444)
Molto è stato scritto su questo Santo nel
corso dei secoli, ma il ritratto che ne traccia Piero
Bargellini nella sua monumentale opera “Mille
Santi del giorno” ed. Vallecchi, è sicuramente il
più vivido e appassionato. Sono le prediche di
questo Santo, tenute nel Campo di Siena , ma in
tante altre località italiane, a renderlo famoso, per
la sua eloquenza prima di tutto, ma poi anche per i
temi trattati, legati al contesto storico in cui visse,
ma molti attualissimi anche per gli uomini di oggi.
Le sue prediche (45 in tutto) sono raccolte in un
volume dal titolo “Le prediche volgari, Campo di
Siena 1427”, la cui fonte primaria è una serie di
appunti messi per iscritto da un tale Benedetto di
Bartolomeo “cimatore di panni” senese che, con
grande impegno e perseveranza, seguiva il Santo
ogni volta che parlava al popolo.
Bernardino parlava nella lingua volgare del
tempo,
arguta,
vivace,
immediata:
un
comunicatore , diremmo oggi, di grande efficacia,
capace di smuovere gli animi e di convertirli alla
giustizia, alla pace, alla solidarietà, all'uso onesto
del denaro e della ricchezza, al perdono. E sono
proprio questi i temi principali trattati dal Santo: la
pace, un grande obiettivo da ricercare in un
periodo storico caratterizzato da divisioni e fazioni
sempre in conflitto ( ma oggi è molto diverso?) e
poi la carità, la solidarietà tra gli uomini,
l'attenzione ai bisogni degli altri, il superamento
degli egoismi. “ Or dimme – gridava dal pulpito
posto nel Campo- che cosa è parte? Sai che è? E'
una divisione: questi da questi. Or vedi giàche
parte l'uno da l'altro. Or dimme: che cos'è carità?
E' unire l'uno con l'altro”. E ancora: “O tu che hai
tanti spogli più che ne ha la cipolla – diceva agli
egoisti – ricuopri la carne del povero, quando tu il
vedi così stracciato e innudo; la sua carne e la tua
è una medesima carne”. E sul perdono: “ Dall'altro
lato considera quante volte tu hai offeso e
considera Colui che hai offeso: Iddio tutto buono e
tu tutto gattivo, Lui tutto benigno e tu tutto
superbo. Non volere stare ostinato: se vuoi che ti
sia perdonato, perdona ad altrui”. Era un
predicatore e camminatore instancabile: “ Dove
passava, dove la sua voce alta, chiara squillante e
arguta risuonava, venivano riformati gli
ordinamenti sociali e politici in favore dei
bisognosi, nascevano nuovi ospedali, gli egoismi
si attenuavano, i costumi si ingentilivano”. Entrato
da giovane nell'ordine francescano, Bernardino si
fece promotore dell'”osservanza”, cioè della
fedeltà assoluta alla primitiva regola di San
Francesco. La sua immagine è legata strettamente
ad un simbolo che ancora oggi è visibile in molti
luoghi della città di Siena, il suo monogramma, un
sole contornato da dodici raggi che racchiude le
lettere JHS. Ognuno dei raggi corrisponde ad un
attributo del Nome di Gesù. Lui voleva sostituire
questo stemma a quello delle fazioni, dei partiti,
simbolo di unità al posto delle divisioni. Insieme a
Santa Caterina (morta nel 1380, l'anno di nascita
del santo) Bernardino è una delle maggiori glorie
non solo di Siena, ma di tutta l'Italia: il seme da
lui gettato ancora oggi dà i suoi frutti. Morì a
L'Aquila dove il corpo è conservato nella basilica
a lui dedicata: da molti decenni, ogni anno, i
senesi il 20 maggio portano a L'Aquila l'olio per
una lanterna che rimane sempre accesa. La sua
vita, il suo esempio, le sue prediche lo resero
famoso e subito venerato, tanto che fu canonizzato
pochi anni dopo la sua morte, nel 1450. La figura
di San Bernardino è stata
immortalata da
molti artisti: tra essi Il Pinturicchio che ne dipinse
le gesta nella cappella Bufalini, a Roma, nella
basilica di S. Maria in Aracoeli.
Vinicio
Il NOME DI GESU’ è splendore
degli evangelisti
“ Il Nome di Gesù è splendore degli
evangelisti, ossia dei predicatori, per il fatto che
egli fa annunziare e udire, con irradiante fulgore,
la Sua Parola. Chi ha mai portato per tutta la terra
questa luce celestiale, sì grande e sì repentina
nella Fede, se non il Nome di Gesù predicato? E
non è, forse con lo splendore e con la dolcezza di
questo Nome che Iddio ci ha chiamato
all’ammirabile luce Sua? Non è a noi, in tal modo
illuminati, che nel lume Suo vediamo la luce, non
è a noi, dico, che l’apostolo Paolo giustamente
ripete: Una volta eravate tenebre, ma ora siete
luce nel Signore e come figli della luce dovete
vivere?
Ma perché questo Nome si possa
manifestare in tutto il Suo splendore, è necessario
predicarlo; e deve essere annunziato da labbra
pure ed erompere da un cuore santo ed eletto,
com’era quello dell’apostolo Paolo, di cui disse il
Signore: Egli è un vaso eletto da Me a portare il
Nome Mio davanti alle genti e ai re e ai figlioli
d’Israele. Vaso eletto, dice, ove è contenuto un
soavissimo liguore, e lo si vede, sì che induce ad
acquistarlo e a berlo col suo colore e splendore
affascinante: a portare, aggiunge, il mio Nome.
Poiché come col fuoco si purga il terreno
dalle spine e dai rovi, e si rende fertile; e come al
sorger del sole i ladri e gli assassini corrono a
nascondersi; così alla parola convincente,
splendida e poderosa di Paolo veniva distrutta
l’infedeltà pagana, la falsità spariva e, come un
sole, risplendeva la verità, al modo di cera che si
discioglie al calore di un fuoco caldissimo.
Né egli annunciava il Nome di Gesù
soltanto con la parola, ma con gli scritti, coi
costumi, con gli esempi e coi miracoli:
assiduamente lodava un tanto Nome, lo celebrava
con rendimento di grazie, lo portava davanti alle
genti, e ai re e ai figlioli d’Israele; con i raggi
sfolgoranti di quel mistico Sole illuminava le
nazioni e ovunque elevava quel grido della lettera
ai Romani: La notte è inoltrata e il giorno si
avvicina; gettiamo via, dunque, l’opera delle
tenebre, rivestiamo le armi della luce. Come in
pieno giorno camminiamo onestamente.
E mostrava a tutti la lucerna ardente e
risplendente di sopra il candeliere, annunziando
ovunque Gesù, e questi Crocifisso.
Dimodochè la sposa di Cristo, la Chiesa,
sorretta dalla testimonianza di lui, giubila col
salmista, esclamando: O Dio, Tu m’hai istruito fin
dalla mia giovinezza, e fino ad ora ho proclamato
le tue meraviglie, cioè sempre. E a ringraziarlo
continuamente di ciò ci invita ancora il Profeta,
col dirci:
Cantate al Signore e benedite il Suo
Nome, annunziate ogni giorno la Sua salvezza,
cioè Gesù Salvatore.”
Dai “Discorsi” di San Bernardino da
Siena, sacerdote (Serm. 49 de Nome Iesu:; Opera
omnia 4, 505 – 506).
Viola
BRICIOLE D'ARTE
Nella prima cappella a sinistra lungo la
navata della basilica si può ammirare la tavola de
“ La Madonna col bambino” di Sano di Pietro
(1406-1481), pittore e miniaturista rinascimentale,
autore tra l'altro della famosa “Predica di San
Bernardino”, il cui stile richiama quello del
Sassetta e del Maestro dell'Osservanza.
La tavola centinata dal prezioso fondale
laminato d'oro zecchino riproduce la Madonna col
bambino e angeli. Le testine di questi ultimi, poste
ai lati della preziosa aureola di Maria, evidenziano
una innovativa ricerca prospettica che si esprime
nella raffigurazione già quasi tridimensionale
evidenziata dai contorni dei lineamenti e delle
acconciature ricche di ornamenti e di rosse lingue
di fuoco, simbolo dello Spirito Santo. Grazie alla
bravura del miniaturista, l'espressione dei volti
angelici, coniugata dagli sguardi attenti e partecipi
in maniera diversificata e personale al Dogma,
celebrato dal dipinto, si discosta in senso
innovativo dall'atteggiamento e dalla posizione
gerarchicamente
devozionale
di
tipo
bizantineggiante di Sano di Pietro, che appare
invece ancora immutata nella posizione delle mani
giunte in preghiera, secondo lo stile ingenuo
esprimente una quasi esteriore religiosità,
solitamente attribuito all'artista senese.
La sua capacità miniaturistica si rivela
preziosamente nella cura dedicata ai particolari
degli ornamenti come il drappo damascato che
ricopre il trono, le nappe dorate del cuscino, i
disegni orientaleggianti del tappeto ai piedi della
Vergine, ma sopratutto le mani e i lineamenti.
Maria, regina celeste assisa sul trono, indossa un
abito d'oro ed ha il corpo avvolto da un manto
azzurro preziosamente bordato ed arricchito da
una spilla. Il suo volto è incorniciato da un velo
bianco che trattiene i capelli. I lineamenti
dolcissimi,
con
la
trasparenza
rosata
dell'incarnato, rivelano l'età giovanile della
Vergine. Il suo atteggiamento esprime compiaciuta
obbedienza
al
Bambino
cui
rivolge
affettuosamente lo sguardo. La figura del
Bambino non appare affatto statica, sia per la
testolina eretta sulla delicata torsione del collo, sia
per la posizione allargata delle braccia con le
manine, l'una aggrappata al manto materno, l'altra
impegnata a mostrare una melagrana, simbolo
della resurrezione, allusiva al dogma di Maria
Madre di Cristo e della Chiesa.
Rosalda
sofferenza ti ho visto come uno di noi. Nel dolore
non sei un superuomo, ma uno come me. La croce
ti ha fatto paura, come fa paura a me. Il dolore ti
ha fatto dire cose che non avresti mai voluto dire,
come accade anche a me.
Sei della mia stessa razza, fasciato della
stessa mia debolezza ed hai un cuore che si stanca
come il mio. Sei il Dio del cielo e della terra, ma
hai voluto diventare mio fratello nel dolore e nello
scoraggiamento, nella paura e nella morte. Per
questo ti sento incollato alla mia pelle e ti amo
come non ho mai amato nessuno.
Sei uno come noi, ma non sei mai separato
dal Padre: per questo hai la forza di alzarti e di
andare incontro alla morte.
Insegna anche a me, Signore Gesù, a non
rimanere per terra quando il dolore mi sconquassa.
Insegnami a cercare, nelle ore buie della vita, la
stella luminosa del Padre. Insegnami a pagare il
prezzo del dolore perché possa comprare la Vita.
E' partecipando al quotidiano travaglio del mondo,
che geme e soffre in attesa del parto, che posso
vivere il mistero della vita che ogni giorno
rinasce.
Amen.
Il Signore vi renda costruttori di pace.
Frati minori di Gemona (Udine)
Luca 7,13 Vedendola il Signore ne ebbe
compassione e le disse: “ Non piangere!”
PASQUA: tempo di dolore e di gioia
“In preda all'angoscia pregava più
intensamente e il sudore diventò come gocce di
sangue che cadevano a terra” (Lc 22,44)
Se tu, Signore, avessi soltanto parlato o
soltanto fatto miracoli avrei solo scoperto la tua
grandezza e insieme la mia piccolezza. Mi saresti
apparso un Dio inaccessibile, diverso e lontano da
me. Invece ti ho accolto e ti ho amato perché hai
sofferto angoscia e sudore di sangue. Nella tua
Non piangere... soltanto credi. Lascia il
pianto a chi non ha la Fede, perché ha rifiutato la
Verità e vive nel dubbio; perché cerca il piacere e
trova l'amarezza; perché cerca la pace e trova la
lotta; perché insegue il suo sogno e non lo
raggiunge mai; perché è avido di ricchezze e non è
mai pago, o più ne possiede e più teme di perderle.
Lascia il pianto a chi non sa perché è nato, né
perché soffre, né perché vive; a chi cammina
verso la morte senza ritorno, senza speranza nell'al
di là. Se non vuoi piangere più, credi.
La Fede ti asciugherà le lacrime, solo la Fede. E
perciò è vero che solo la Fede può consolare chi
soffre. Solo la Fede è rimedio al dolore. Quando
tutti tacciono, quando ogni conforto è vano per te
che piangi, solo la Fede può levarsi in piedi e
venirti accanto per dirti la sua parola, l'unica che ti
salva dalla disperazione.
Il dolore ti fa conoscere la impotenza
umana, la Fede ti rivela l'onnipotenza divina.
Senza una fede non si può agire. Il contadino non
seminerebbe se non avesse fede che il seme
germinerà; tu non partiresti mai se non avessi fede
di arrivare; nessuno cercherebbe mai se non
avesse fede di trovare.
Senza fede non si può agire, senza fede
non si può vivere. E tutti ce l'hanno una fede,
anche chi si dice ateo. Non crederà in Dio, ma in
qualche idolo crederà. Sarà un idolo di carne, sarà
un idolo d'oro, sarà se stesso, sarà una donna... Ma
in qualcuno o in qualcosa crederà. L'uomo vive di
assoluto, e se rifiuta l'Assoluto, assolutizza il
relativo; se respinge il Creatore, divinizza la
creatura. Non esistono dunque credenti e atei, ma
fedeli e idolatri. O adoratori di Dio o adoratori di
uomini e di cose; o amanti della grandezza divina
o amanti delle meschinità umane; o servi del
Creatore o cortigiani di un fantoccio; o seguaci
della Verità o schiavi delle ombre.
SIGNORA DELL’UNIVERSO
O Donna da tutti e sopra tutti benedetta!
Tu sei l’onore e la difesa del genere umano;
Tu sei la Madre di Dio;
Tu la Signora dell’universo,
La Regina del mondo.
Tu sei la perfezione dell’universo
E il decoro della Santa Chiesa;
Tu tempio di Dio;
Tu giardino di delizie;
Tu porta del cielo, letizia del Paradiso
E gloria ineffabile del sommo Dio;
Veramente è balbettando
Che cantiamo le tue lodi e le tue bellezze.
Supplisci con la Tua bontà
Alle nostre insufficienze.
(San Bernardino da Siena)
Carissimi,
sono Rosalda,
Ma assolutamente senza fede non si può
vivere. Perché ogni giorno di vita è una spinta
verso l'ignoto. Per cui, o ti fidi di qualcuno, che
assumi come guida, e ti lasci condurre da lui per
mano, o non ti fidi di nessuno, e allora avanzare è
assurdo. Non potrai fare un solo passo. Senza un
minimo di speranza non si parte. Senza guida non
si va avanti. O crederai in Cristo o crederai in un
uomo. Ma ogni uomo, anche se t'ama, anche se è
un genio, t'abbandona perché muore; Cristo invece
è risorto e vive per non più morire.
Chiunque altro che non sia Dio è sempre
relativo e limitato, perciò la delusione, l'amarezza,
il pianto.
Se non vuoi piangere dunque, credi. Se
hai la Fede, di che piangerai? Della povertà? C'è
la Provvidenza. Delle avversità? Dio combatte con
te. Delle ingratitudini? Dio ti ripagherà. Della
solitudine? Dio è accanto a te. Delle umiliazioni?
Dio ti esalterà. Delle persecuzioni? Dio ti salverà.
Dei tuoi scomparsi? Dio te li ridonerà. Del tuo
passato? Dio lo cancellerà. Del tuo avvenire? Dio
lo preparerà. Della tua morte? Dio ti risusciterà.
la firmataria delle piccole recensioni intitolate
"Briciole di Arte" che appaiono ogni mese sul
giornalino parrocchiale.
Con grande piacere vi invito tutti alla
presentazione del mio libro intitolato "Baldassarre
Peruzzi artista del Rinascimento" che parla anche
della bellissima basilica di San Bernardino
all'Osservanza.
L'appuntamento è per il giorno 06 -052014 alle ore 17.30 a Palazzo Piccolomini
Clementini (accanto alla farmacia delle Logge del
Papa) in via Banchi di sotto n.81, secondo
piano.
A presto
Rosalda Bologni
A.A.A. SCRITTORI CERCASI
La vita parrocchiale è fatta di preghiera e
di condivisione. Il giornalino svolge, in piccolo,
proprio questo compito: grazie a questo spazio è
possibile condividere le informazioni, gli impegni
del mese e, soprattutto, la crescita spirituale
personale e comunitaria. Se hai voglia di
condividere con la parrocchia un momento di
fede, un’esperienza, un’attività del gruppo di cui
fai parte, invia il tuo articolo a [email protected] e sarà
pubblicato! Ti aspettiamo!!!
Carissimi parrocchiani,
siamo felici di rendervi partecipi di una nuova
iniziativa parrocchiale approvata da Padre
Antonio: il Gruppo famiglie Osservanza. Il gruppo
nasce dall'esigenza e dalla volontà di alcune neofamiglie che hanno sentito il desiderio di volersi
riunire per camminare insieme, affrontando
argomenti inerenti la coppia. Questo avviene
tramite l’approfondimento dei valori della
famiglia, dove gli sposi possono migliorare la loro
vita interiore di coppia, sia tra le pareti di casa sia
attraverso il dialogo e il confronto tra le coppie
appartenenti al gruppo. I temi affrontati durante
questo primo anno
sono concreti e di
ordine pratico, mirati a
migliorarci, per creare
ed
instaurare
un
rapporto
sano
e
costruttivo
con
il
coniuge.
Ad
esempio
abbiamo
appreso
metodologie
per
imparare ad ascoltare
l’altro, comunicare in modo efficace, saper
prendere decisioni utili per la famiglia, sapersi
perdonare dopo un litigio, ecc… Tutto questo
percorso è accompagnato e sostenuto dalla parola
di Dio. Quest'anno abbiamo adottato un testo della
Comunità di Caresto1 dal titolo "L'Olio della
lampada" grazie al quale ogni coppia si confronta
a casa sugli argomenti da affrontare per poi,
durante l'incontro, condividere le proprie
riflessioni col gruppo. Il momento del confronto a
casa è davvero una perla preziosa perché nel
correre quotidiano, dove si rischia di perdere di
vista la comunicazione profonda, ci imponiamo di
fermarci, leggere, riflettere personalmente,
1
Caresto è una comunità che si trova nelle Marche a
Sant'Angelo in Vado nella provincia di Pesaro-Urbino. E’ un
Centro di Spiritualità Matrimoniale specifico che offre la
possibilità di ritiri per coppie di sposi e fidanzati, tutti i finesettimana, per tutto l’anno. Ogni anno fanno questa
esperienza migliaia di famiglie (anche con i figli)
provenienti da tutta Italia. Gli esercizi spirituali offerti sono
basati su un metodo attivo di preghiera, esercitazioni e
lavoro dei due in coppia. Per maggiori approfondimenti
visitate il sito www.caresto.it.
scrivere ognuno le proprie
condividerle con il coniuge.
riflessioni
e
Il lavoro in coppia ci aiuta a sciogliere i
nodi magari fino a quel momento non districati, ci
apprezziamo per la nostra unicità ed impariamo a
dirci "permesso", "grazie" e "scusa"2 così come ci
insegna papa Francesco. Oltre alle schede offerte
dal testo adottato, una coppia a turno ha il compito
di organizzare la serata insieme a Simone e
Giuseppina Carboni. La stessa coppia prepara un
approfondimento dell'argomento sia con l'ausilio
di un testo biblico o del vangelo, sia con un
articolo, o racconto, o
qualsiasi scritto utile per
permettere
ulteriori
riflessioni di gruppo sullo
specifico argomento.
Ad oggi il gruppo
è formato da cinque
giovani famiglie, a turno
ci riuniamo una volta al
mese a casa di una di noi,
ognuno prepara una
pietanza da condividere e
ceniamo insieme. Dopodichè comincia il nostro
percorso. La buona riuscita delle nostre serate, che
ci ha permesso di crescere insieme durante questi
mesi, è dovuta anche all’indispensabile guida e
all’esperienza di Simone e Giuseppina, nonchè
alla presenza di una persona che intrattiene i
bambini.
Occasionalmente,
per
approfondire
argomenti complessi come ad esempio „il
perdono“ è preziosa la presenza e l’intervento di
Padre Antonio che per l’occasione prepara incontri
stimolanti e profondi.
Grazie Padre Antonio per l’arricchimento
che porti e per il tuo appoggio, grazie a Simone e
Giuseppina per la loro tenace e amorevole guida e
grazie a tutte le coppie che ogni volta si mettono
in gioco e offrono le bellezze della loro unicità.
2
Dal discorso di papa Francesco durante l'Angelus del
29/12/2013 in occasione della Festa della Famiglia di
Nazareth.
Invitiamo tutte le coppie che desiderano
fraternamente partecipare ai nostri incontri di
contattarci, saremo ben felici di accogliervi e
avervi tra noi. È importante non camminare soli
ma insieme, per attraversare uniti sia i verdi prati
fioriti e rigogliosi che i deserti sabbiosi e aridi.
Le coppie che desiderano partecipare o
avere maggiori informazioni possono rivolgersi a
Padre Antonio oppure a Giuseppina e Simone
Carboni (tel. 0577331468)
A Lui non manca la fantasia!
Gli promisi che se riuscivo a vendere
alcuni miei piccoli lavori artigianali, lo avrei
aiutato. L’occasione non mancò e fu una cosa
molto bella! Dobbiamo solo fidarci di Dio; a
Lui non manca la fantasia!
Fui invitata ad un pranzo comunitario e
mi fu chiesto se avessi dei piccoli lavori da
esporre nell’occasione, così che qualcuno
avesse voluto comprarli avrebbe contribuito
ad aiutare eventuali persone nella necessità
(sapevano che, di solito, io con il ricavato di
quei lavoretti facevo proprio questo).
Fu un successo! Si raccolse quasi
l’intero ammontare della cifra che occorreva
per il biglietto.
Ora mancava solo le valige; è capitata
l’occasione di parlarne con delle persone
amiche e sono arrivate anche queste.
Così Fidelio poté partire prima di
Natale; tre giorni dopo la partenza ricevetti
una sua telefonata: era arrivato, stava bene e
mi ringraziava per la gioia che gli avevo
procurato offrendogli questo aiuto.
Adriana Papini.
Fidelio è un giovane nigeriano, da
anni in Italia; la sua principale attività era
vendere, casa per casa, merce varia.
In questi ultimi veniva più spesso e un
giorno molto freddo l’ho invitato in casa a
prendere un caffè; nell’occasione mi parlò
della sua famiglia e del suo desiderio di
ritornare nel suo paese, da cui mancava da
alcuni anni.
Aveva moglie e due piccole figli, la
nostalgia era tanta e qui in Italia non c’era più
lavoro; avrebbe voluto partire prima di Natale,
ma gli mancava parte del denaro per comprare
il biglietto; mi chiese se potevo aiutarlo.
L
“
'amore non è una
cosa che si può insegnare,
ma è la cosa più
importante da imparare”.
Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)
Calendario Maggio 2014
Sabato 3
Alle ore 15.00 Corso di chitarra, canto, pianoforte, disegno e pittura
Ritiro per i bambini di prima comunione
Domenica 4
Alle ore 11.00 Santa Messa e presentazione dei comunicandi
Vendita dolci e raccolta fondi per fra Jorge in Messico
Alle ore 17.00 Lectio Divina
Lunedì 5
Alle ore 11.00 Santo Rosario in via Pietri – Via Provvedi in cima
Alle ore 21.00 Consiglio Parrocchiale
Mercoledì 7
Viaggio a Roma per l'udienza con il Papa
Partenza alle ore 03.30 dalla Basilica dell’ Osservanza
Giovedì 8
Alle ore 21.00 Santo Rosario in Via Fontebenedetta
Venerdì 9
Alle ore 21.30 Adorazione al Santissimo (in cappella)
Sabato 10
Alle ore 15.00 Catechismo
Alle ore 15.30 Prove per i comunicandi in Basilica
Domenica 11
Alle ore 11.00 Prime Comunioni
Lunedì 12
Alle ore 11.00 Santo Rosario in Via Colleverde
Alle ore 21.00 Santo Rosario in Via Ventena
Martedì 13
Alle ore 21.00 Formazione per i catechisti
Mercoledì 14
Alle ore 21.00 Santo Rosario in Via Verdi n°4
Giovedì 15
Triduo di San Bernardino
Alle ore 18.00 Santa Messa in Basilica
Alle ore 19.00 Fiera di beneficenza (nel teatrino)
Venerdì 16
Triduo di San Bernardino
Alle ore 18.00 Santa Messa in Basilica
Fiera di beneficenza (nel teatrino)
Alle ore 21.00 Concerto di cori in omaggio a San Bernardino
Sabato 17
Alle ore 15.00 Catechismo
Alle ore 16.30 “Corso di cucina – La pasta fatta in casa “ ,
il gruppo famiglie Osservanza vi aspetta al circolo ANSPI.
Alle ore 16.30 il Ggo e gli Scout organizzeranno giochi per i bambini
Triduo di San Bernardino
Alle ore 18.00 Santa Messa
Alle ore 19.30 Braciata nel circolo ANSPI
Domenica 18
Alle ore 11.00 Benedizione e Santa Messa, presiede Mons. Antonio
Buoncristiani
Alle ore 12.30 Pranzo nel refettorio monumentale
(per prenotazione telefonare al n° 3402400469)
Lunedì 19
Alle ore 11.00 Santo Rosario in Via colle della Capriola primo spiazzo
Alle ore 21.00 Santo Rosaro in Via Lombardi n° 32
Martedì 20
Dalle ore 15.30 Incontro di preghiera e riflessione delle Fraternità di
Siena
Mercoledì 21
Alle ore 21.00 Santo Rosario in Via Poggetto
Sabato 24
Alle ore 15.00 Corso di chitarra, coro, pianoforte, disegno e pittura
Domenica 25
Alle ore 11.00 Messa animata per i bambini
Alle ore 12.00 Messa con i latino-americani
Lunedì 26
Alle ore 11.00 Santo Rosario in Via di Bosis parcheggio banca
Mercoledì 28
Alle ore 21.00 Santo Rosario a Botteganova
Venerdì 30
Alle ore 17.30 Santo Rosario
Alle ore 18.00 Santa messa in Basilica per chiusura del mese Mariano
Sabato 31
Alle ore 15.00 Corso di chitarra, coro, pianoforte, disegno e pittura
Alle ore 16.30 Formazione per i catechisti
Confessioni:
15 minuti prima e durante le messe e tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle ore 17.30.
Ogni giovedì
e su richiesta dalle ore 10.00 i frati portano l' Eucarestia agli ammalati.
Si ricorda che il sabato alle ore 08.30 si celebra la messa del giorno,
alle ore 18.00 messa prefestiva.
Tutti i giovedì alle ore 17.30 Adorazione al Santissimo, alle ore 18.00 Messa Vespertina
Tutti mercoledì alle ore 17.30 si recita il Rosario per tutti i figli che sono Saliti in cielo.
ANNUNCIO: CORSO "LA PASTA FATTA IN CASA"
Il 17 maggio dalle ore 16,30, durante i festeggiamenti per san Bernardino, vi aspettiamo numerosi nel salone
del circolo ANSPI per partecipare al corso "La pasta fatta in casa" e trascorrere un pomeriggio insieme,
giovani e meno giovani, in allegria pasticciando farina, uova e risate.
Chi volesse partecipare è invitato a portare:
–
grembiule, 1 Kg di farina tipo 0, 6 uova.
Per chi ne è già munito, al fine di facilitare il nostro lavoro, è utile portare anche:
- la macchinetta da pasta (Nonna Papera) oppure il mattarello, la rondella taglia pasta ed un coltello a lama
liscia.
La pasta da noi preparata nel pomeriggio sarà gustata da tutti durante la cena di san Bernardino, organizzata
per la sera stessa dal circolo ANSPI.
Non potete mancare!!!
Gruppo Famiglie Osservanza