Info breve Associazione Città alpina dell`anno, maggio 2013

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Info breve Associazione Città alpina dell`anno, maggio 2013
Info breve
Associazione Città alpina dell’anno
Verein Alpenstadt des Jahres e.V.
Association Ville des Alpes de l’Année
Društvo Alpsko mesto leta
Maggio 2013
Noi facciamo clima!
Come può un comune guadagnarsi il favore dei propri cittadini per la protezione del clima? Il 20 e 21
giugno, Villach e l’associazione Città alpina dell’anno vogliono rispondere alla domanda con una
manifestazione comune che riprende le conoscenze acquisite con il progetto Alpstar.
Il futuro del cambiamento climatico si decide nelle città. Circa due terzi degli abitanti delle Alpi vivono in
aree urbane. In tali aree viene generata la maggior parte delle emissioni serra dannose per il clima e
viene utilizzata la maggior parte dell’energia – ma sono anche le aree in cui possono essere attuati più
In ufficio con la mobilità sostenibile: nel
progetto Alpstar i comuni insieme alle aziende
direttamente i provvedimenti per mitigare il riscaldamento globale e le sue conseguenze. Sappiamo però
incoraggiano a recarsi al lavoro in autobus o con
la bicicletta.
che solo lavorando insieme si ottengono buoni risultati. Come procedere in tal senso sarà la questione
posta al centro del seminario “Noi facciamo clima! Partecipazione dei cittadini e cambiamento climatico
nelle città alpine” che si terrà il 20 e 21 giugno 2013 a Villach/A.
La manifestazione si prefigge di presentare strumenti, sfide e ricette che hanno dato buoni risultati per la partecipazione in città e
comuni nel contesto del cambiamento climatico. In che modo si può attivare la partecipazione attraverso incentivi economici oppure
cambiando abitudini di vita? Il progetto Smart City di Villach e i passi compiuti dal Vorarlberg verso l’autonomia energetica si
propongono come modello. Anche il progetto Alpstar fornisce spunti interessanti: i partecipanti ottengono linee guida operative che
mostrano in che modo una politica climatica basata sulla cooperazione può avere successo nei comuni e nelle regioni. Vengono
illustrati strumenti, indicati possibili ostacoli e ricette di successo per la partecipazione. Partecipare e agire in prima persona sono anche
gli elementi centrali del concetto di mobilità sviluppato dalla società Hilti in Liechtenstein. Il gruppo internazionale mostrerà quali
iniziative ha adottato, insieme ai propri collaboratori, per favorire la scelta di recarsi al lavoro in bus o con la bicicletta. Hilti è uno dei
principali datori di lavoro nella regione pilota Alpstar Valle del Reno alpino e ha deciso di attuare una campagna per la mobilità.
La manifestazione in tedesco e inglese è organizzata dalla città di Villach e dall’associazione Città alpina dell’anno nel quadro del
progetto Alpine Space Alpstar. Programma e iscrizioni entro il 9 giugno su www.alpenstaedte.org/it/progetti/alpstar .
Su il sipario! Farfalle rare e salamandre pezzate sotto i riflettori
Con piccole azioni i comuni possono ottenere molto - per loro stessi e per la biodiversità nelle Alpi. Alla
domanda "come fare?", fornisce una risposta il video "Per le farfalle e le salamandre pezzate".
Il 22 maggio è la Giornata mondiale della biodiversità. Nell'occasione, anche le Città alpine intendono
richiamare l'attenzione sull'interconnessione degli habitat, perché un ambiente ricco e diversificato è un
fattore determinante del benessere umano. Corsi d'acqua in condizioni di buona naturalità sono ad
esempio arterie vitali per piante e animali - e nello stesso tempo zone ricreative molto apprezzate da
residenti e turisti. Altri esempi sono illustrati nel recente video della CIPRA "Per le farfalle e le
Una farfalla briseide (Chazara briseis), una specie
minacciata di estinzione: nel video il sindaco di
salamandre pezzate. Come i comuni alpini possono mettere in rete gli habitat naturali". L'associazione
Ramosch/CH spiega perché per proteggere queste
farfalle occorre tagliare alberi.
"Città alpina dell'anno" si impegna attivamente per la diffusione del filmato.
Il video mette in evidenza come i comuni, anche con interventi di modesta entità, possono costruire
collegamenti per la natura. Nel filmato i rappresentanti di comuni del Sudtirolo, dell'Engadina e del Dipartimento dell'Isère raccontano
quali vantaggi possono trarre la natura e gli esseri umani dalla messa in rete degli habitat naturali: Bruno Murienne, sindaco di SaintMartin-d'Uriage, riferisce come il suo comune ha rinunciato ai diserbanti chimici nelle aree verdi e lungo il bordo delle strade. Anche la
città di Villach ha deciso l'immediata sospensione dell'utilizzo di erbicidi per il controllo delle infestanti, per evitare il rischio che residui
pericolosi per l'uomo entrino nella catena alimentare o finiscano nell'acqua potabile.
Fonte e il video di 15 minuti: www.alpine-ecological-network.org
Chambéry festeggia la montagna
Nel 2013 Chambéry, Città alpina dell'anno 2006, si mobilita di nuovo all'insegna delle montagne. Le Alpi
sono un elemento costitutivo dell'identità cittadina e Chambéry ricambia dedicando loro un omaggio per
tutta la durata dell'anno, durante il quale la città si aprirà alle regioni di montagna circostanti.
Chambéry, Città alpina dell'anno 2006, ai piedi
delle Alpi savoiarde
Chambéry è impegnata da oltre vent'anni per le montagne: molti enti della città si occupano da tempo di
questo tema, ad esempio l'Institut de la montagne, la Maison des parcs et de la montagne o
l'esposizione permanente all'interno della Galerie des sciences Eureka. L'Università della Savoia di
Chambéry offre addirittura un indirizzo di studi dedicato al tema della montagna.
Nel 2006 Chambéry è stata nominata Città alpina dell'anno. Nel corso di una storia ricca di
avvicendamenti, la città e i suoi abitanti hanno imparato ad avvicinarsi al territorio rurale e montano e ad assumersi la responsabilità per
i parchi naturali dei dintorni - così si espresse la Giuria nella motivazione del riconoscimento.
Il segnale di partenza per l'anno della montagna è stato dato il 20 gennaio in occasione della festa della montagna. Le manifestazioni
nell'ambito di "Chambéry al servizio della montagna" proseguono per tutto l'anno. Il programma dettagliato è disponibile su
www.chambery.fr/montagne
Copyright immagini: HeinzHeiss/Zeitenspiegel, Michael Kettner, Gilles GAROFOLIN-Ville de Chambéry
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Associazione Città alpina dell’anno
Verein Alpenstadt des Jahres e.V.
Association Ville des Alpes de l’Année
Društvo Alpsko mesto leta
Luglio 2013
» Linee guida per una buona politica climatica
» Il comune come committente: costruire e ristrutturare in modo climaneutrale nelle Alpi
» "Un'avventura con ricadute positive"
Linee guida per una buona politica climatica
Le strategie verso la neutralità climatica sono molteplici. I comuni e le regioni nelle Alpi che hanno
imboccato questa strada devono confrontarsi con numerosi ostacoli e fattori di successo. Le linee
guida di Alpstar forniscono un quadro d'insieme.
In che modo possiamo modificare stili di vita e comportamenti di consumo? Come risparmiare
energia, produrla più responsabilmente e utilizzarla in modo più efficiente? Ogni regione deve porsi
<> queste domande. Le difficoltà e gli ostacoli nella strada verso la neutralità climatica sono tuttavia simili
Sensibilizzare le persone a scegliere la bicicletta
come mezzo di trasporto è uno dei passi per rendere
per tutte le Alpi. I partner del progetto Alpine Space Alpstar hanno delineato in brevi linee guida in
le Alpi climaneutrali. Altri sono illustrati nelle
linee guida Alpstar.
che modo tale processo può avere un esito positivo. In particolare, per una buona politica climatica è
necessario che la visione "neutralità climatica" coinvolga un vasto pubblico e favorisca l'aggregazione
di molte persone. L'iniziativa deve trovare un ampio sostegno nella regione e promuovere un sentimento di identità regionale. Sono
anche necessari obiettivi realistici e un chiaro programma di attuazione. Gli ostacoli su questa strada possono essere eventuali conflitti
di interesse così come il dispendio di tempo e di denaro. Si deve inoltre mantenere l'impegno delle persone per un certo arco di tempo,
in modo da raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Oltre agli ostacoli e ai fattori di successo, le linee guida presentano diversi buoni esempi, come il Piano per il clima dell'agglomerazione
di Grenoble e brevi interviste con persone che sono state i soggetti propulsivi dei progetti di successo.
Nell'ambito del progetto Alpstar, 13 partner indicano insieme le strade che consentono di ridurre efficacemente le emissioni di CO2
nello spazio alpino. Con questo Alpstar contribuisce anche all'attuazione del Piano d'azione per il clima della Convenzione delle Alpi.
La CIPRA Francia è uno dei partner del progetto, mentre la CIPRA Internazionale segue la regione pilota Valle del Reno alpino e
l'associazione "Città alpina dell'anno". Alpstar viene cofinanziato dal 2011 al 2014 dal Programma UE Spazio alpino.
Fonte e ulteriori informazioni: http://alpstar-project.eu/ (en)
Il comune come committente: costruire e ristrutturare in modo climaneutrale nelle Alpi
Il 19 settembre 2013 si svolgerà a Gap il Forum sulle costruzioni e ristrutturazioni climaneutrali nelle
Alpi. Durante il seminario di un giorno i rappresentanti delle "Città alpine dell'anno" Bolzano/I e
Sonthofen/D presenteranno le loro storie di successo.
Una chiave per la soluzione del problema climatico è fornita dal settore dell'edilizia: nelle Alpi i
consumi domestici ammontano a circa un terzo dell'energia finale. Questa energia - prodotta
principalmente da gasolio e metano - viene utilizzata per la maggior parte per il riscaldamento e il
<> raffrescamento delle abitazioni. La parte più consistente del patrimonio edilizio nelle Alpi è costituita
Costruire in modo energeticamente efficiente: una
delle numerose misure per la protezione del clima.
ancora da case vecchie e mal coibentate. È quindi evidente il grande potenziale del settore
dell'edilizia per la protezione del clima.
Il risanamento energetico realizzato con materiali ecologici consente un notevole risparmio di CO2 e migliora la qualità della vita. Le
condizioni a tal fine sono determinate anche dalle città, in cui vivono circa due terzi degli abitanti delle Alpi.
Il seminario del 19 settembre 2013 a Gap/F pone al centro dell'attenzione il comune come committente. Come deve costruire? Quali
sono le principali sfide? In che modo un comune può convincere i propri cittadini a costruire e ristrutturare in base a criteri di alta
efficienza energetica? A queste domande risponderanno in particolare le "Città alpine dell'anno" Bolzano/I e Sonthofen/D.
Esempi pratici e consigli, così come i possibili ostacoli, saranno illustrati dalle regioni pilota francesi del progetto Alpstar: il
comprensorio sciistico di Pra Loup punta alla tecnologia e a interventi di ristrutturazione ad alta efficienza energetica. Il Parco naturale
del Queyras ha buone competenze sul risanamento di edifici storici nel rispettoso degli elementi architettonici tradizionali. Nel
Dipartimento dell'Isère i partner del progetto si occupano delle conseguenze economiche del cambiamento climatico per il settore
residenziale sociale. Tutti questi esempi saranno illustrati nel corso di passeggiate attraverso i giardini di Charance.
La manifestazione in francese e inglese è organizzata dalla città di Gap e dall’associazione Città alpina dell’anno nel quadro del
progetto Alpine Space Alpstar. L’associazione «Città alpina dell’anno» è uno dei partner del progetto Alpstar. L’obiettivo è la neutralità
climatica delle Alpi entro il 2050. Programma e iscrizioni entro il 8 settembre su www.alpenstaedte.org/it/progetti/alpstar.
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"Un'avventura con ricadute positive"
La Relazione annuale dell'associazione "Città alpina dell'anno" è ora online. Tra i contenuti: dinamiche
inaspettate nella Città alpina dell'anno Annecy, il progetto di un'orchestra franco-slovena e strategie
per una protezione del clima di successo.
Nell'anno della Città alpina Annecy ha puntato sull'acqua, il cambiamento climatico e l'identità alpina.
Molte organizzazioni hanno partecipato attivamente al ricco programma. Nella Relazione annuale il
sindaco Jean-Luc Rigaut parla dell'avventura "Città alpina dell'anno", di sviluppi insperati e della
<> solidarietà tra le città, delle ricadute positive del riconoscimento e di quello che rimarrà dell'anno della
Ad Annecy sono in particolare le associazioni a
farsi carico della cultura alpina e del suo
Città alpina.
patrimonio - grazie a questo l'anno della Città
alpina ha potuto presentare un programma ricco e
La Relazione annuale presenta inoltre progetti dalle altre Città appartenenti alla rete internazionale:
articolato.
così Brig ha motivato i pedoni e i ciclisti, Villach ha puntato al risparmio idrico con una app per
cellulari e Idrija ha suonato insieme a Chambéry in un concerto alla Settimana alpina.
Vengono anche illustrati primi risultati dal progetto Alpine Space Alpstar: i principali fattori per una strategia climatica di successo ed
esempi di protezione del clima modello già realizzati dalle Città alpine dell'anno.
La Relazione annuale 2012 può essere scaricata da:
www.cittaalpina.org/it/infoservice/rapporti-annuali/relazioni-annuali
Copyright immagini: Verein Alpenstadt des Jahres, Matthias Spiess, Eloise Frank
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Settembre 2013
Le Città alpine chiedono il limite di 30 km/h
L'associazione "Città alpina dell'anno" sostiene l'iniziativa civica europea "30 km/h - per rendere le strade
vivibili!". È una questione di sicurezza e di tutela dell'ambiente - e di maggior autodeterminazione dei
comuni.
'Zona 30' è un'ulteriore esempio di come una
decelerazione può migliorare la qualità della vita.
Il limite dei 30 km/h deve diventare la norma nelle città, il limite di 50 km/h deve valere solo in alcune
strade. Questa è la richiesta dell'iniziativa dei cittadini europei "30 km/h - per rendere le strade vivibili!".
L'associazione "Città alpina dell'anno" appoggia l'iniziativa, innanzitutto perché assicura più sicurezza per
tutti, in secondo luogo contribuisce alla protezione del clima e amplia il margine d'azione dei comuni.
30 km/h per la protezione del clima e l'autodeterminazione
La protezione del clima riveste una grande importanza per la rete delle Città alpine: l'associazione sostiene il Patto dei sindaci e
collabora con il progetto UE Alpstar per lo sviluppo delle Alpi quale regione climaneutrale. Il limite dei 30 km/h nel centro delle città
sarebbe un'ulteriore misura per la protezione del clima: andare in bicicletta sarebbe più piacevole, chi viaggia in autobus arriverebbe a
destinazione con la stessa velocità degli automobilisti e i comuni dovrebbero investire meno denaro nelle piste ciclabili. Poiché, dove le
auto procedono lentamente, c'è più spazio per la mobilità leggera. Con ciò migliora anche la qualità della vita. A Graz/A per esempio:
dagli anni '90 nella città austriaca è in vigore il limite generalizzato dei 30 km/h ad eccezione delle strade principali. L'inquinamento da
ossidi di azoto (NOx) nelle zone residenziali è diminuito del 24%.
Un limite 30 come norma generale significa inoltre l'inversione della prassi corrente: i comuni dovrebbero limitarsi a individuare e a
provvedere alla segnaletica nelle poche strade in cui sono possibili e necessari limiti di velocità diversi. In merito al limite da stabilire nei
singoli tratti stradali potrebbero decidere autonomamente i comuni. Finora le leggi nazionali e regionali, a seconda dei Paesi,
costituiscono spesso seri ostacoli per l'istituzione di zone 30 e di zone di incontro.
I precursori sono Parigi, Londra e Herisau
Quest'anno le metropoli europee Parigi e Londra hanno notevolmente ampliato le rispettive "Zone 30". Entrambe le città giustificano tali
interventi con l'aumento della sicurezza e della qualità della vita per gli abitanti. A Parigi le "Zone 30" sona passate da 70 a un
centinaio, pari a circa il 37% della propria rete stradale. A Londra entro il 2020 il limite dei 30 km/h potrebbe estendersi a tutte le zone
residenziali e alle strade commerciali.
Il concetto non funziona tuttavia solo nelle grandi città: Herisau, Città alpina dell'anno 2003 in Svizzera, ha adottato nel 2008 un piano
per "Zone 30" e zone d'incontro. Da allora sono state istituite sette zone, a cui se ne è aggiunta un'ottava nel luglio di quest'anno.
Herisau punta all'iniziativa dei 15.600 abitanti - con successo: il miglioramento della qualità della vita e dell'abitare continua a essere
sottolineato e richiesto dai cittadini. E le rivelazioni della velocità confermano un elevato grado di accettazione da parte di automobilisti
e motociclisti.
I cittadini dell'Unione europea possono firmare a sostegno dell'inizia fino a metà novembre 2013. Se saranno raccolte un milione di
firme, la Commissione europea dovrà elaborare una proposta in tal senso.
Ulteriori informazioni: https://30kmh.eu/oct-web-public/?lang=it, http://de.30kmh.eu/uber-die-initiative (de),
www.tagblatt.ch/ostschweiz/kantonappenzell (de)
Progetto GreenAlps per promuovere la varietà biologica
In futuro le leggi dovranno puntare più concretamente alla connettività ecologica nelle Alpi.
Quest'autunno alcune regioni, aree protette e ONG lanceranno un progetto comune che si pone tale
obiettivo. Anche le Città alpine del'anno parteciperanno attivamente con le loro esperienze. Che cosa si
prefigge GreenAlps.
Le piante e gli animali devono potersi spostare tra gli habitat e i confini nazionali. Per quali motivi una
tale connettività ecologica sia utile per la conservazione della varietà biologica e per la qualità della vita
degli abitanti delle Alpi, è stato chiarito da diversi studi e progetti internazionali. Comuni e regioni di tutto
Le salamandre pezzate e altre specie animali e
vegetali devono avere una maggiore protezione a
l'arco alpino hanno sperimentato in prima persona quello che possono fare le amministrazioni pubbliche.
livello europeo: a tale scopo GreenAlps propone
condizioni quadro giuridiche unitarie.
Affinché la connettività ecologica abbia successo, sono tuttavia indispensabili anche condizioni quadro
comuni e risorse finanziarie.
A settembre la Rete delle aree protette alpine Alparc, diverse aree protette, istituti di ricerca e ONG, tra le quali la CIPRA, lanceranno il
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progetto GreenAlps. I promotori si prefiggono di sviluppare le basi per una politica ambientale europea per la tutela della biodiversità
nelle Alpi sulla base delle attuali conoscenze: sono previsti seminari con decisori di livello nazionale e internazionale, mentre le regioni
pilota esprimeranno la loro esigenza di un quadro giuridico a livello locale, nazionale ed europeo. L'associazione "Città alpina dell'anno"
e la Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi", in qualità di osservatori, daranno il loro contributo portando le esperienze e le esigenze che si
delineano sul piano comunale. Le Città alpine, in qualità di osservatrici del progetto recharge.green. si occupano già di costi e vantaggi
di prestazioni da energie rinnovabili ed ecosistemi, nonché di possibili conflitti tra obiettivi diversi. Il 12 e 13 novembre 2013 saranno
presentati i primi risultati in una conferenza internazionale a Brig, Città alpina dell'anno 2008.
GreenAlps prosegue fino a novembre 2014 e viene cofinanziato dal Programma UE Spazio alpino.
Fonte e ulteriori informazioni: www.alpine-space.eu/projects/projects/detail (en),
www.alpenstaedte.org/it/progetti
Convenzione delle Alpi: si è insediato il nuovo segretario generale
Il 1° luglio 2013 Markus Reiterer ha iniziato il suo nuovo lavoro di segretario generale della Convenzione
delle Alpi presso il "Tettuccio d'oro" di Innsbruck. Gli obiettivi prioritari del nuovo responsabile del
Segretariato permanente.
Prima di tutto Markus Reiterer vuole ascoltare. Nelle prime settimane del suo mandato, il nuovo
responsabile del Segretariato permanente ha fatto visita a diverse istituzioni, organizzazioni e persone
che si impegnano per lo sviluppo sostenibile nelle Alpi, tra i quali anche la CIPRA e il Segretariato
dell'associazione "Città alpina dell'anno". "Vorrei agire da collante", afferma Reiterer. "Potremo affrontare
Markus Reiterer, nuovo segretario generale della
Convenzione delle Alpi, intende impegnarsi
meglio le sfide dei prossimi anni e decenni se lavoreremo tutti - Parti contraenti, regioni, comuni,
particolarmente per una maggior cooperazione nello
spazio alpino.
Segretariato permanente, osservatori, come l'associazione "Città alpina dell'anno", e società civile in
generale - come un'unica squadra". In futuro il Segretariato permanente vuole accentuare il suo ruolo di
intermediazione tra i diversi interessi della politica alpina e promuovere la cooperazione tra coloro che, con diverse funzioni, si
impegnano per lo sviluppo sostenibile nelle Alpi.
Per Markus Reiterer la comunicazione è pertanto un aspetto di particolare importanza. Intende attribuire una maggiore centralità allo
spazio economico e di vita Alpi e auspica una corretta comprensione della Convenzione delle Alpi, intesa non quale impedimento,
quanto piuttosto come opportunità di cooperazione. L'agenda del segretario generale, tuttavia, comprende anche temi quali il traffico di
transito e una strategia europea per una macroregione Alpi.
Il 10 ottobre 2013 Markus Reiterer interverrà, insieme a Thierry Billet di Annecy, vicesindaco della Città alpina dell'anno 2012, alla
Conferenza annuale della CIPRA a Bolzano sulla responsabilità di una gestione sostenibile dell'acqua nelle Alpi. Il 12 novembre Markus
Reiterer sarà a Briga, Città alpina dell'anno, per parlare dei conflitti tra protezione della natura e produzione di energia, in occasione del
convegno nell'ambito del progetto UE recharge.green.
Fonte e ulteriori informazioni: www.alpconv.org/it/newsevents/latest
Gap canta i 50 anni della città di Sonthofen
Nel 2013 Sonthofen celebra il suo 50° anniversario dal conferimento del titolo di città. Ai festeggiamenti ha preso parte anche la Città
alpina dell'anno di Gap con un progetto che supera confini nazionali e linguistici.
Gap, città alpina dell'anno francese del 2002, e Sonthofen, città alpina dell'anno bavarese del 2005, collaborano non solo sul piano
politico, ma dal 2007 anche musicalmente. Perciò, ai festeggiamenti per il cinquantenario dal conferimento del titolo di città di
Sonthofen, ha preso parte anche il coro "Stardust" di Gap. "Grazie alla cooperazione delle due città nell'associazione Città alpina
dell'anno si sono sviluppati anche progetti culturali, come in occasione del concerto congiunto a Sonthofen", afferma Susi Gagnerot,
collaboratrice della città di Gap di origini tedesche. "Per noi è un obiettivo molto importante curare e approfondire l'amicizia tra le nostre
città". Nel 2015 il coro di Sonthofen si esibirà in un concerto congiunto con l'omologo "Stardust" a Gap.
Fonte e ulteriori informazioni: http://kultur-oa.de/sonthofen/presse_2013/p (de)
Copyright immagini: Martti Tulenheimo, Schrottie, Jan Stejskal
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