Kha e Merit al Museo Egizio di Torino

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Kha e Merit al Museo Egizio di Torino
Kha e Merit al Museo Egizio
di Torino
I reperti ritrovati nella tomba intatta di Kha nei pressi di
Deir el-Medina, Egitto, sono tra gli oggetti di maggior
prestigio esposti al Museo Egizio di Torino.
Tomba
di
Kha,
statuetta
raffigurante
Kha,
Museo
Egizio
di
Torino
Kha era l’architetto-capo del faraone Amenhotep III, XVIII
dinastia (1543 – 1292 a. C.); la scoperta della sua tomba,
insieme a quella della moglie Merit, si deve all’archeologo
egittologo Ernesto Schiaparelli ed è datata 1906, due anni
dopo la scoperta della splendida tomba di Nefertari, grande
sposa reale di Ramesse II (1303 a. C. – 1212 a.C.) ed una
delle regine più influenti dell’Antico Egitto.
Ritratto
di
Nefertari
dalla
sua tomba, Egitto,
Tebe
ovest,
odierna Luxor
La tomba di Nefertari è considerata tra le più belle della
Valle delle Regine, ma non fu ritrovata intatta; i saccheggi
ed il degrado hanno lasciato poco a noi posteri; l’ambiente,
tuttavia, è stato oggetto di ottimi restauri, anche se il
calcare fragile e ricco di sali ed il microclima ne permettono
la visita in loco solo a studiosi e con specifica
autorizzazione.
Tomba di Merit, moglie di
Kha, oggetti personali
ritrovati, Museo Egizio di
Torino
La tomba di Kha e della moglie Merit, contrariamente a quella
di Nefertari, fu trovata intatta e, quindi, completa di tutto
il ricco corredo funerario che, secondo gli Antichi Egizi,
doveva accompagnare il defunto nell’aldilà e consentirgli di
proseguire l’esistenza nell’altra vita. Sono così stati
trovati il sarcofago antropomorfo in legno di cedro di Kha
decorato d’oro, quello della consorte, le mummie, vasi canopi
(contenevano le viscere estratte dal cadavere durante la
mummificazione), oggetti quotidiani quali tuniche, vesti,
scacchiere per il gioco del senet, lenzuola, sedie,
armadietti, resti di cibo fossilizzato e gli strumenti del
mestiere dell’architetto. Nella tomba fu rinvenuto, inoltre,
un papiro recante formule del Libro dei morti (secondo gli
antichi egizi le formule magico-religiose ivi contenute
servivano al defunto per proteggerlo ed aiutarlo nel suo
viaggio verso l’aldilà). Di Merit, la tomba conservava anche
gioielli, oggetti di bellezza e la sua splendida parrucca
nera. Tutto questo è esposto nel Museo Egizio di Torino, di
cui Ernesto Schiaparelli fu direttore dal 1894 fino alla sua
morte, nel 1928.
Tomba di Kha, oggetti
ritrovati, Museo Egizio di
Torino
Al Museo Egizio di Torino, gli oggetti ritrovati nella tomba
di Kha e Merit sono stati fedelmente riposizionati secondo
l’originale criterio dispositivo.
L’interessante visita al Museo Egizio è un’ottima occasione
per visitare Torino e le sue quattro anime e le sue Residenze
Sabaude, Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Buona visita!
Cinzia Malaguti
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