Il campo volo “Gino Lisa” Nei primi anni del XX secolo l`aeroplano è
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Il campo volo “Gino Lisa” Nei primi anni del XX secolo l`aeroplano è
Il campo volo “Gino Lisa” Nei primi anni del XX secolo l’aeroplano è ancora una curiosità, poco più che un fenomeno da baraccone, ma già dal 1909 opera a Torino la Società Aviazione Italiana45. Per singolari coincidenze e casualità, la regione di Mirafiori è legata alla storia dell’aviazione. Nei giorni 13 e 15 novembre 1910 sull’improvvisato aerodromo, costituito dalla pista dell’ippodromo, si svolsero le giornate aviatorie, nel corso delle quali si sfidarono piloti italiani, belgi e francesi. L’anno successivo, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario dell’Unità d’Italia, su una superficie di 300.000 mq compresa fra strada delle Cacce e strada Castello di Mirafiori fu inaugurato il primo campo volo della città. Fra il 18 e il 25 giugno 1911, si tenne una settimana di gare aviatorie a cui parteciparono piloti di varie nazionalità e “i competenti esteri e nazionali riconobbero l’aerodromo come uno dei migliori”46. Il nuovo mezzo incontra immediatamente il favore dei militari. L’Italia, fra i primi paesi al mondo, lo utilizza in operazioni belliche. Da Mirafiori infatti partirono i primi aeroplani impiegati nel conflitto italoturco del 1911- 1912 per il possesso della Libia. Fino al 1933 l’aeroporto, dedicato alla memoria del maggiore Piazza, rimase di esclusivo appannaggio dell’aeronautica militare47. In quello stesso anno fu fondato l’Aero Club Gino Lisa, che su parte dell’impianto militare organizza riunioni turistiche e sportive48. Nel corso degli anni ’30, lo sviluppo del trasporto aereo, impose l’adeguamento dell’aeroporto alle nuove necessità. La Regia Aeronautica Militare e la Città di Torino iniziarono una collaborazione, che, nel corso del 1935, permise di principiare i lavori per la nuova aerostazione passeggeri e merci. L’aerostazione fu costruita nell’angolo nord est del campo volo e la scelta non fu casuale, ma dettata dai problemi di traffico “La nuova ubicazione abbreviava inoltre notevolmente il percorso fra il centro della Città e l’Aerostazione, infatti gli autoveicoli anziché dover percorrere tutta la via Nizza, strada di traffico intenso e lento, trovavano attraverso la via Sacchi e il corso Stupinigi49, strade ampie ed a traffico veloce, una più corta e più celere arteria di comunicazione col campo […] il fabbricato passeggeri è stato studiato in modo da poter soddisfare nel miglior modo possibile numerose esigenze di una aerostazione cui dovranno presto far scalo anche delle linee provenienti dall’estero”50. 45 La società era presieduta dall’onorevole torinese, ingegnere Carlo Montù. 46 Gazzetta del Popolo, del 22 agosto 1911. 47 Costituita il 28 marzo 1923 in arma autonoma. 48 M. Lupo, I secoli di Mirafiori, Torino, 1985, p. 102. 49 N.d.r.: Oggi corso Unione Sovietica. 50 L’areostazione civile nel regio aeroporto di Mirafiori, in Torino, n° 10. Ottobre 1936. Il nuovo aeroporto era compreso nell’area circoscritta dalle attuali: via Vigliani, strada delle Cacce, strada Castello di Mirafiori e via Sapri. Intitolato a Gino Lisa, fu completato nel 1936, costò la somma di 400.000 lire di cui: 275.000 per l’edificio passeggeri, 50.000 per le autorimesse e le rimanenti per opere stradali, giardini e recinzioni. L’aeroporto entrò ufficialmente in servizio il 10 settembre del 1936 con due linee, che collegavano Torino con Roma e Milano. Gli aerei utilizzati, Fiat A.P.R. 2 e Fiat G. 18, impiegavano per raggiungere le destinazioni rispettivamente novanta e cinquanta minuti51. Per i danni subiti nel corso degli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, rimase praticamente inutilizzabile52. Le mutate esigenze del trasporto aereo lo rendevano comunque insufficiente e inadeguato. Per tale motivo, nel 1948, a Caselle, sui resti di un semi distrutto aeroporto militare, presero avvio i lavori di costruzione del nuovo scalo aereo53. Per anni l’area del vecchio aeroporto rimase abbandonata e inutilizzata, finché, nel 1963, i terreni ritornarono in disponibilità al Comune di Torino, che individua in essi un’area sulla quale costruire case di edilizia residenziale pubblica. 51 La Stampa, 9 settembre 1936. 52 M. Lupo, op. cit.. 53 La costruzione dell’aeroporto fu il maggiore impegno del sindaco Domenico Coggiola (P.C.I.), ben vista dalle forze industriali, incontrò il sostegno delle forze di opposizione. L’inaugurazione ebbe luogo dopo cinque anni, il primo agosto del 1953. I tempi di realizzazione furono brevissimi, se confrontati con i venticinque e i trentasette anni occorsi rispettivamente per l’ospedale Martini e per il Teatro Regio.