MONDO CAMPER - Associazione Camperisti Nord Sardegna
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MONDO CAMPER - Associazione Camperisti Nord Sardegna
MONDO CAMPER Associazione Camperisti Nord Sardegna Numero 39 Ottobre 2009 Ripartiamo, Assemblea e nuovo direttivo, Andando per borghi, Gasolio “Premium”, Viaggio in Corsica, Proposte dei Soci, Angolo della Poesia, Tour in Europa Viaggio in Corsica RIPARTIAMO di Augusto Carta Il Consiglio direttivo, eletto nell’Assemblea del 19 aprile, mi ha voluto scegliere ancora una volta, ponendomi alla guida del nostro bel sodalizio: tanto riguardo e considerazione mi caricano di orgoglio ma anche di responsabilità, confermandomi la stima e, ne sono certo, l’indispensabile supporto per la realizzazione di ogni iniziativa. Da parte mia quindi, accanto alla gratitudine è forte la richiesta della partecipazione attiva di tutti: l’Associazione può vivere solo con la consapevolezza della sua cooperante solidarietà e con l’intensificazione dell’interscambio socializzante. Stiamo insieme per nostra scelta individuale e, come in un ambiente aperto, si entra col desiderio di convivenza nelle attività sociali ma anche di arricchimento della nostra cultura del plein Air. Abbiamo appena trascorso il periodo dedicato alle grandi vacanze: viaggi più lunghi (magari oltremare), scoperte di mondi nuovi, realizzazione di progetti e di qualche sogno nel cassetto. Abbiamo probabilmente constatato che mai come quest’anno la nostra vacanza è stata dura e cara e forse anche più breve: la crisi economica non ha risparmiato nessuna attività. Siamo però rientrati più ricchi di esperienze, di emozioni e di voglia di riprendere la nostra normale attività. Arrivati a casa abbiamo quasi voglia di ripartire, magari alla scoperta del nostro mondo regionale. Ci siamo incontrati in tanti ad Ozieri e alle Cortes Apertas di Sorgono: ci rivedremo tra poco anche a Dorgali e Mamoiada. Il bello delle uscite è l’appuntamento con vecchi amici, la voglia di raccontare le esperienze di viaggio, la conoscenza di nuovi soci che arricchiscono l’Associazione. Ci spingono anche la natura, l’ambiente, le tradizioni, i costumi, la gastronomia. Hanno successo le nostre uscite e il Consiglio direttivo ha deciso di intensificarle per dare a tutti l’opportunità della partecipazione. Abbiamo potuto verificare un interesse crescente per il nostro MONDOCAMPER: giungono sempre i vostri contributi: resoconti di viaggi, informazioni di carattere tecnico, curiosità, ricette, ecc. Divertiamoci a scrivere e raccontiamo le nostre esperienze…itineranti, coinvolgendo anche i nostri ragazzi e bambini. Attendiamo anche proposte di nuove rubriche da parte di chi ritiene di essere esperto o appassionato di qualsiasi attività, sport, tecnica od altro: abbiamo concluso la GUIDAVINO e sarebbe interessante individuare un’altra… guida. -2- ASSEMBLEA ANNUALE 19 APRILE 2009 Il giorno 19 Aprile 2009, alle ore 10:00, presso il Camp site di Platamona si è riunita l'assemblea della Associazione Camperisti Nord Sardegna con la presenza del consiglio direttivo e con il seguente ordine del giorno: 1. relazione del Presidente; 2. resoconto del tesoriere su entrare ed uscite ed approvazione del bilancio; 3. votazione del bilancio; 4. interventi dei soci; 5. elezione del consiglio direttivo; 6. varie ed eventuali; Sono presenti del direttivo: Augusto Carta, presidente,Vannina Obino, Giuseppe Fedeli, Gianni Melia, Uccia Ruiu. E' assente Antonello Scognamiglio. Dopo il saluto all'assemblea, il Presidente ricorda con commozione il socio scomparso Antonello Paschino, illustra le varie attività svolte dall'associazione e invita i soci alla discussione e, in modo particolare, incoraggia i nuovi iscritti ad apportare nuove proposte e nuove idee. Il presidente relaziona sulle recenti e sulle future aree di sosta, sul giornalino, giunto al 38° numero, che trova in Sandra Tamponi una valida redattrice. A tal proposito, invita i soci a collaborare con articoli riguardanti le uscite periodiche, proposte, o altri argomenti. In seguito si discute sugli incentivi alla rottamazione dei veicoli vetusti e non piu' conformi alle nuove direttive europee. I soci interessati possono rivolgersi per ulteriori delucidazioni a Fabio Loggia, tecnico esperto nel settore. Vacca Maria Assunta , iscritta all'associazione, chiede se c'è incompatibilità con l'iscrizione contestuale ad un altro club. Il Presidente legge l'art.9 dello statuto che non vieta ai soci l'iscrizione ad altri club a condizione che non vi sia incompatibilità con i principi e con i fini dell'associazione. Isio Camboni vuole conoscere il motivo per cui la nostra associazione, un tempo iscritta, non aderisca alla Federcampeggio. Il Presidente risponde che per motivi di bilancio non è possibile aderirvi se non prevedendo una quota maggiorata per ciascun socio. Giuseppe Fedeli fa il resoconto del bilancio 2008, che viene approvato all'unanimità per alzata di mano . L' assemblea dei soci riconferma il consiglio direttivo, il quale si riserva in un secondo tempo di scegliere il Presidente. Davide Cherchi propone la sostituzione di Paschino e Scognamiglio, da tempo assente per motivi familiari alle riunioni, nelle persone di Fabio Loggia e Giorgio Bullitta, che accettano di far parte del direttivo. L’Assemblea approva all’unanimità. La signora Deriu propone di fare un sito internet sulla Associazione, e Paolo Cansella suggerisce di inserire i dati nel suo sito di prossima creazione. L'assemblea è chiusa alle ore 12:30. Il Presidente f.to: Carta Il Segretario f.to: Ruiu -3- IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO Estratto del verbale del Consiglio direttivo del 30 aprile 2009: “L’anno 2009, addì 30 del mese di aprile, alle ore 18, presso l’abitazione di Davide Cherchi a Sassari, in via Runcu, si è riunito il Consiglio direttivo eletto dall’Assemblea dei soci del 19-04-09, con il seguente o.d.g. : 1)– Scelta del Presidente,vice Presidente, Segretario, Tesoriere ( art. 21 Statuto); 2) – Deleghe per altri incarichi; 3) – Varie ed eventuali. Sono presenti tutti i membri eletti: Bullitta, Ruiu, Carta, Obino, Fedeli, Loggia, Melia. Omissis Si procede alla votazione per dichiarazione di voto e risultano attribuite le seguenti cariche: Presidente Augusto Carta Vice Presidente Fabio Loggia Segretario Uccia Ruiu Tesoriere Giuseppe Fedeli Omissis La seduta è tolta alle ore 20. Il Presidente Il Segretario f.to Carta f.to Ruiu Come si può notare, il nuovo Consiglio direttivo è stato integralmente confermato dall’Assemblea con qualche cambiamento nelle funzioni. Sono subentrati due nuovi membri : Giorgio Bullitta e Fabio Loggia. Giorgio è un veterano dell’Associazione: notevole la sua competenza come tecnico di impiantistica elettrica ed elettronica di ogni genere. Sono certo che il suo contributo di esperienza e saggezza sarà prezioso per tutti noi. Fabio è un giovane dottore in chimica, dipendente ENI dal 1998, responsabile della sicurezza e del distaccamento VVF dello stabilimento Polimeri Europa di Porto Torres, socio dal 2005; è attivo anche nel volontariato e questo è un buon segno. Roulottista irriducibile. -4- MONDOCAMPER: dai giornali CINTURE DI SICUREZZA Per le autocaravan vige l’obbligo di dotazione e uso delle cinture per il guidatore e per chi viaggia in cabina. Per quanto riguarda l’abitacolo, l’obbligatorietà vige per i veicoli immatricolati dal 2001 in poi. Non essendo infatti presenti (in genere) in questi veicoli gli apparati di montaggio, non sarebbe prudente istallarli: solo il costruttore infatti deve assumersi il compito e la responsabilità della funzionalità della dotazione. PREPARIAMOCI AL FREDDO Se pensiamo di andare in montagna occorre dotarsi di catene: all’ultimo momento può essere problematico reperirle. Le catene inoltre sono un valido aiuto per improvvisi insabbiamenti o soste in terreni in pendenza erbosi o fangosi. I pneumatici poi richiedono un attento esame soprattutto per quanto riguarda pressione e età. I controlli, tuttavia, non si esauriscono qui: tutto il veicolo deve essere controllato scrupolosamente; quando si è costretti alla sosta per gelo o neve, e quindi non ci si può spostare per acquisti o richiesta di aiuto, tutto deve essere in ordine. Cominciamo dalla STUFA Se si tratta di una “vecchia” (ma sempre molto pratica e sicura) Truma a radiatore, sarà opportuna una buona pulizia di tutti gli elementi caloriferi in ghisa, certamente impolverati per la lunga inattività della buona stagione. Sarà sufficiente usare un aspirapolvere o un pennello asciutto. Attenti alla pila! Può capitare di restare al freddo se non si dispone di una normalissima pila stilo di ricambio. La stufa Truma combi, con boiler incorporato, non necessita di particolari interventi di manutenzione: solo uno specialista qualificato potrebbe metterci le mani. BOILER Se lo abbiamo vuotato in previsione di gelo, evitiamo di accenderlo senza averlo debitamente riempito: un’accensione in queste condizioni potrebbe danneggiarlo. IMPIANTO DEL GAS Verificare con la massima cura i tubi di gomma che collegano le bombole con l’impianto e accertarsi della data di scadenza degli stessi controllandone la stampigliatura sul tubo stesso. LOCALIZZATORE SATELLITARE TASCABILE Sorprendente la funzionalità del moderno GHOSTWAY: grazie ad esso si può controllare facilmente su internet la posizione del veicolo e ogni suo movimento. La sua dimensione minima consente di usarlo inoltre ovunque. In caso di difficoltà o pericolo basta premere un tasto e partirà un sms con le precise coordinate del punto in cui ci si trova: il messaggio verrà ricevuto da tre numeri telefonici da noi preimpostati. L’apparecchio, opportunamente occultato a bordo può essere usato come antifurto, perché segnala l’esatta ubicazione del nostro veicolo. Si ricorda a chi non l’avesse ancora fatto, che occorre provvedere al versamento della quota per l’anno 2009 all’Associazione. L’importo di € 30.00 dovrà essere inviato al nostro tesoriere: Giuseppe Fedeli via Sassari Osilo ccp 43669142 -5- ANDANDO PER BORGHI Testo e foto di Rosanna Maiore Viaggiando s’impara, e non solo storia e geografia. Quest’anno le vacanze di Pasqua le abbiamo dedicate ai numerosi borghi medioevali a cavallo tra l’Umbria e la Toscana, tutti curati, lindi e puliti, valorizzati nei loro angoli più suggestivi : Colle Val d’Elsa, città di Narni Asciano, Castiglion del Lago, Pienza, Todi e, più sorprendente di tutti, Narni, che, cominciati i preparativi per la famosa corsa dell’anello”, aveva già in ogni balcone la bandiera del proprio sestiere; nelle vecchie stradine le antiche botteghe artigiane rispolveravano attrezzi e utensili vecchi di secoli e dappertutto facevano bella mostra le insegne di legno e ferro battuto: Forno, Falegname, Fabbro, Maniscalco… In molti di questi paesi l’accesso alla parte antica, generalmente edificata in alto, è facilitato da funicolari o ascensori e in tutti abbiamo constatato una buona accoglienza per i camper, in confortevoli aree di sosta. Una bella sorpresa l’abbiamo avuta a Montepulciano, dove tutto ruota intorno al pregiatissimo vino. Borgo medioevale costruito su una vasta necropoli etrusca, contiene, all’interno delle botteghe e di molte delle 70 cantine, tombe etrusche visitabili, dove le botti e le bottiglie di vino si mantengono ad una temperatura ideale. Affascinati dal grande amore per il vino che si respira in questa zona ci siamo spostati a Montalcino, dove abbiamo ampliato la nostra cultura”enologica”: il Rosso di Montalcino è un vino tipico di una ristretta zona vicino al paese, che per fregiarsi di questo nome deve restare per due anni nelle speciali botti e può essere consumato, dopo essere stato imbottigliato, ancora giovane. Quando l’annata è molto buona e il vino prodotto è a 4 o 5 stelle viene lasciato nelle botti per ben 5 anni per diventare il famosissimo “Brunello di Montalcino”, che, se imbottigliato con un buon tappo di sughero, può essere bevuto anche dopo 100 anni. Naturalmente il prezzo varia a seconda dell’azienda produttrice e può andare dai 30 euro a qualche migliaio. In questi terreni buoni per le vigne, naturalmente, si coltivano anche gli ulivi e gli oli prodotti qui pare che siano fra i migliori d’Italia. Gli uliveti però fanno un po’ impressione con gli alberi a cui sono stati tagliate le parti più alte che presentano solo pochi rami che partono dal tronco centrale per arrivare fino a terra: evidentemente questo metodo di coltivazione produce i suoi frutti, ma dà l’idea di una pratica invalidante che deturpa sia gli alberi che il paesaggio. Un’ultima sorpresa l’abbiamo avuto a Orvieto, che credevamo di conoscere bene per esserci già stati qualche anno fa: la maestosità del duomo non si può dimenticare e neppure la ricca scelta di ceramiche in cui i bravi artigiani danno grande prova della loro perizia e creatività. Ma questa volta abbiamo potuto visitare una piccola porzione della Orvieto sotterranea: è solo da un paio d’anni che si fanno -6- visite guidate. La città di Orvieto è sorta su una colata lavica di pozzolana che ha dato origine alla Rocca; gli etruschi hanno cominciato a perforarla per le loro tombe, ma nel medioevo si è diffusa la pratica di fare pozzi profondi per l’acqua e poi vere e proprie cantine a più piani, al servizio delle case signorili della superficie. Col tempo queste grotte( ve ne sono 1200 e hanno tutte una temperatura costante intorno ai 17°), sono diventate frantoi, mulini, laboratori e forni per le ceramiche e anche cave di pozzolana usata come cemento, chiuse queste ultime per la minaccia di crolli. Durante il medioevo la città di Orvieto riuscì a resistere ai numerosi assedi delle città vicine anche per diversi anni grazie alle grotte diventate colombaie con migliaia di colombi che potevano cibarsi volando fuori. Un viaggio nella storia, dunque, ma anche nella cultura enologica e gastronomica, un viaggio fatto di pochi chilometri al giorno, di passeggiate tranquille “come se fossi a casa tua”, di paesaggi dolci e rigogliosi, che ti fanno già pensare al prossimo… Cantina vinicola a Montepulciano Questo numero ha avuto la collaborazione dei seguenti Soci: Rosanna Maiore, Fabio Loggia, Annalisa Deiana, Marisa Picconi, Sandra Tamponi e l’amica Paola Scano. MONDOCAMPER è il notiziario dell’Associazione Camperisti Nord Sardegna. Stampato in proprio, riceve il contributo di amici e Soci gratuitamente. Direttore responsabile: Augusto Carta INDIRIZZI Augusto Carta viale Kennedy 21 07029 Tempio Pausania (OT) [email protected] [email protected] Numeri telefonici Vannina Obino 079.243022 Gianni Melia 079.395267 Augusto Carta cell.339.4998286 tel. 079.631058 -7- MONDOCAMPER: consigli e osservazioni Gasolio “premium”, quando conviene? di Fabio Loggia Da alcuni anni, al momento di fare il pieno, ci troviamo davanti almeno due pompe diverse per ogni carburante, una col carburante “normale” (benzina o gasolio) ed un’altra col carburante “premium”, che prende nomi diversi a seconda della Compagnia petrolifera che lo commercializza (Blu Diesel, Diesel Tech, Eco Power, eccetera).Questi carburanti “premium” costano leggermente di più di quelli “normali” (orientativamente una decina di centesimi al litro), in cambio promettono di migliorare le prestazioni del motore, abbatterne le emissioni inquinanti, ridurne i consumi, in una parola, promettono la panacea per tutti i mali. Soprattutto la promessa di ridurre le emissioni, spesso pubblicizzata con toni enfatici ma con un linguaggio poco chiaro, ha spinto più di un utente a credere che usando questi carburanti il vecchio motore, magari Euro 0 od Euro 1, potesse emettere meno inquinanti tanto da raggiungere i livelli di motori più moderni (come gli Euro 3 ed Euro 4) e da essere quindi esentato dalle limitazioni alla circolazione che in certe zone sono imposte ai veicoli più vecchi e più inquinanti. Purtroppo ciò è completamente falso, la quantità di inquinanti emessa da un motore dipende prima di tutto dalla sua concezione progettuale, poi dal suo stato di manutenzione ed infine dalle caratteristiche del carburante usato; in altre parole, a parità di condizioni di manutenzione e di carburante usato, un motore Euro 0 emetterà sempre molti più inquinanti di un Euro 1 e così via. E’ vero che un Euro 4 mal tenuto può emettere più di un Euro 3 (ed addirittura di un Euro 2) ben tenuto, è pure vero che usando un carburante “premium” lo stesso motore potrà, in certi casi, emettere una quantità lievemente minore di inquinanti, ma resta il fatto che la categoria Euro (0, 1, 2, 3 o 4) è stabilita univocamente e definitivamente al momento dell’omologazione del veicolo, essa è l’unico parametro che fa testo per le limitazioni alla circolazione (e per il pagamento della tassa di possesso), pertanto un Euro 0 resta tale (e deve rispettare le limitazioni), anche se usa un carburante “premium”. Per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni, ed in generale del funzionamento del motore, c’è da distinguere tra benzina e gasolio. Nel caso della benzina, la caratteristica principale dei carburanti “premium” è l’aumento del numero di ottano (di solito da 95 a 98), ossia del potere antidetonante, della benzina. Tale aumento ha l’effetto di ridurre il fenomeno del “battito in testa”, cosa che, in motori con determinate caratteristiche (ad esempio un rapporto di compressione elevato, quindi piuttosto spinti), migliora il funzionamento agli alti regimi ed in condizioni di sforzo. Se parliamo di autovetture questo miglioramento è spesso evidente, soprattutto in quelle potenti o con motori sportivi, ma nel caso dei vecchi camper a benzina i motori sono sempre assai poco spinti, con rapporti di compressione e potenze specifiche decisamente basse, per fare qualche esempio, il classico Ford 2.000 a benzina ha appena 70 cavalli, una potenza che ormai raggiungono anche i motori di cilindrata 1.100, i pochissimi Fiat 1.400 superstiti (quelli dei mitici 238) sviluppano 52 CV, in questi casi il vantaggio offerto dall’aumento del numero di ottano è senza dubbio trascurabile. L’assenza del catalizzatore, diventato obbligatorio solo a metà degli anni ’90 quando il mercato dei camper era già monopolizzato dai motori Diesel, rende inoltre assolutamente insignificante la riduzione di emissioni inquinanti. -8- Nel caso del gasolio, ormai la legge limita da molti anni la quantità di zolfo a livelli minimi, in quanto esso è fortemente inquinante, era il responsabile del classico odore che si lasciavano dietro i vecchi diesel (e che lasciano ancora molti vecchi motori tuttora in circolazione). La differenza tra il gasolio normale e quello “premium” è l’aggiunta in quello “premium” di alcuni additivi che aumentano il potere lubrificante del gasolio, diminuito proprio in seguito alla riduzione della quantità di zolfo, e di altri additivi che in condizioni particolari, come quelle che si riscontrano nei motori più moderni dotati di iniezione “Common Rail”, consentono una diminuzione della fumosità e dell’emissione di inquinanti. Anche in questo caso, come in quello della benzina, l’uso del gasolio “premium” quindi può avere dei benefici solo con motori dell’ultima generazione, nei camper più vecchi, dotati di motori ad iniezione indiretta o diretta di vecchio tipo (spesso addirittura aspirati) non ha alcun beneficio, anzi, esistono parecchi casi di vecchi motori che hanno avuto problemi alle guarnizioni della pompa di iniezione, che sono state danneggiate proprio dagli additivi del gasolio “premium”. Tirando le somme, un pieno di carburante “premium” costa 5-6 euro più di uno di carburante normale, su base annuale la differenza di spesa si può valutare mediamente in 100-150 euro, una cifra che non manda sul lastrico il camperista ma che su motori non più giovanissimi (anche se in buone condizioni) non garantisce pressoché alcun vantaggio. Se questa stessa cifra viene spesa per curare la manutenzione, ad esempio per fare un tagliando supplementare (cambio olio e filtro), assai probabilmente i benefici sono maggiori di quelli dell’uso di gasolio “premium”. Il Muto di Gallura È un agriturismo non lontano dal mare, immerso nel verde delle sughere nel cuore della Gallura, dove i camper trovano l’ideale luogo appartato, sicuro e gratuito per trascorrere la notte. I camperisti possono gustare tipici piatti locali, riscoprire antichi, genuini sapori e riposare, dopo le interessanti passeggiate nella grande azienda tra cavalli, capre, pecore e asinelli. 07020 Loc. Fraiga Aggius (OT) tel 079.620559 -9- Viaggio in Corsica Sandra Tamponi 24, 25, 26, 27, 28 aprile 2009 Si parte per Santa Teresa con la sensazione di un cambiamento climatico peggiorativo. Chiama Sandro Carboni con l’annuncio di un mare sconvolto dalle onde, mettendo anche in dubbio la partenza della nave. “Incoraggiati”, continuiamo, all’arrivo troviamo altri camper e, riparati dal vento, si commenta, si spera, si pranza. Il traghetto parte, portando i nostri mezzi ed i nostri sorrisi a destinazione, distratti dall’unicità del paesaggio, così diverso da quello appena lasciato, e dalle chiacchiere di amici ritrovati. In fila direzione Porto Vecchio, a metà strada mancano due camper, ma la compagnia si ricompone prima di entrare in città e sistemarsi nel porto. La lunga salita pedonale è dura, ma le stradine e le piazze si presentano ai nostri occhi colorate e ordinate e invogliano a un riposante via vai tra vetrine e giochi per bambini. Il campeggio non è lontano e la magnifica tavolata che si organizza per cena è degna delle migliori feste campestri. Minestrone, corda e piselli, polpette, polpi introducono a un finale maestoso: la festa di compleanno di Augusto! Spumanti, crostata, mirto, limonetto per sublimare i 74 anni del “comandante”. Lasciamo Arutoli ripassando ad ammirare la lunga insenatura di Porto Vecchio e, per arrivare a Palombaggia, percorriamo vari chilometri di una strada tortuosa a saliscendi, a momenti stretta, immersi in un ambiente tipico mediterraneo con splendidi scorci di profonde calette. La primavera è esplosa in mille colori di erbe e arbusti fino alla lunga spiaggia di sabbia fine, pinete e rocce rosse. Dune protette, ovunque ordine e pulizia vanno al ricordo delle scarse cure elargite a tante nostre meravigliose coste. A Solenzara attende la famiglia D’Onofrio, la colonna allungata prosegue e fa sosta per il pranzo a fianco del fiume Tavignano. Alle tre si riprende, a Corte qualche disguido ci ruba un po’ di tempo. La città è ricca di storia, ad ogni passo, a ogni gradino, un pizzico di ricordi scolastici ci rimanda tra il 1700 e ‘800 alle vicissitudini di Pascal Paoli e al suo periodo di gloria. Bella la città, bella e interessante, anche se il degrado è più sensibile che altrove. Il campeggio è lungo il fiume, la tavolata serale sotto due tende accoglie nuovi arriva10 ti e qualche ospite inatteso (vedi due ragazze francesi e un giovane, che si trattengono a parlare e bere e ci offrono un buon cioccolato del “Casino”). Battute e risate proseguono fino a tarda notte, dopo si spengono le luci e si va a letto nel buio assoluto. Ci porteremo a casa almeno un litro d’olio, spremuto dalle olive cadute sul camper nottetempo. Anche la pioggia si è fatta sentire, leggera e insistente, e la mattina si lascia il Tavignano e la rocca di Corte immersi in una soffusa nebbiolina. Si mantiene un buon passo, doverosamente distanziati e in continuo contatto radio (con quelli che hanno la rice-trasmittente). Il paesaggio è splendido, negli intervalli di foschia si ha una visione di montagne innevate, boschi e dirupi, paesi minuscoli, nei quali si passa a malapena. La strada è scorrevole, si vedono recenti lavori di miglioramento, e spesso si affianca la ferrovia a scartamento ridotto su antichi ponti di pietra. Ad Ajaccio siamo stati preceduti dalla nostra “piccola vedetta corsa” Mameli, già tranquillo e posizionato in boulevard Rossini. Posto indovinato, la città è vicina e il cielo si è aperto in un azzurro intenso senza ombra di nubi. Andiamo in giro a piedi e in trenino, alla fine stanchi ci rifugiamo in un campeggio non propriamente comodo, a quattro chilometri, sulla via delle Isole Sanguinarie. Passeggiata verso la Torre de la Parata, sotto la pioggia e con la foschia, ma questo non preclude la degustazione di un buon caffè in camper e lo scatto di alcune foto alle isole Sanguinarie. Le lasciamo per ripassare ad Ajaccio diretti a Sartene. Quattro equipaggi precedono la carovana per l’imbarco pomeridiano a Bonifacio, gli altri affrontano il trasferimento con animo rassegnato, paghi del magnifico spettacolo dell’interno, alternato a quadri di costa frastagliata. Si viaggia su asfalto liscio, curve facili e numerose possibilità di sosta. A Sartene il caso e la fortuna ci portano ad un comodo parcheggio sul piazzale di una chiesa, dal quale è semplice raggiungere il centro della cittadina. Ombrelli aperti o chiusi, il tempo consente un bel girovagare tra le case di pietra granitica scura, nella chiesa del “catenacciu” e nel caffè per una chiacchierata all’asciutto. Si prosegue. Nel parcheggio previsto non si trova posto e un fuori programma ci spinge a Capo Falcone, mentre il vento furoreggia impavido. I sette chilometri di una strada stretta portano ad un luogo inconsueto, lontano dai traffici turistici, meraviglioso, il campeggio Les Iles. La sistemazione è buona, appartata, anche se l’impeto del vento non consente la sosta esterna per la cena in comune, ma non disperiamo, c’è sempre una risorsa estrema che alla fine risolve ogni cosa, e questa volta la soluzione del problema viene da Carlo, che, nel suo camper robusto e spazioso, ospiterà dieci persone non propriamente esili e filiformi. Il tavolo si allunga, compaiono sedie, tutto 11 è pronto e sul desco salumi, formaggi, arrosti, verdura, frutta, dolci, vini allietano sguardo e stomaco degli allegri commensali. Nonostante gli sbuffi e i sussulti del vento si riposa bene per affrontare l’ultimo giorno a Bonifacio. Il parcheggio di fronte alla Gendarmeria è vicino al trenino per il centro storico, troppo lontano da raggiungere a piedi, ma prima ancora un pranzo tutti insieme in ristorante sul porto, in attesa della buona novella di un imbarco certo. Il trenino si ferma a ridosso delle mura e le strade si aprono spesso su terrazze nella scogliera, offrendo una visione incomparabile di lunghi fiordi. Durante la traversata delle Bocche si traccia un breve resoconto del viaggio, tutti concordi nel definirlo positivo, ma anche suscettibile di miglioramenti nello spostamento in gruppo e nella sistemazione notturna. Al rientro sentiremo il parere degli altri partecipanti in modo da organizzare ancora meglio la prossima escursione. ******************************************************************** MONDOCAMPER: proposte dei Soci Un’idea semplice e pratica di Annalisa Deiana Con molto piacere colgo l’invito del presidente a “buttar giù due righe”. Ciò mi fornisce l’occasione per ringraziare pubblicamente Augusto e Sandra per l’affetto e il calore con cui hanno accolto me, Antonello (mio marito) e Caterina (mia figlia) nell’Associazione Camperisti Nord Sardegna e per salutare tutti i soci. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerne alcuni in occasione delle recenti uscite ad Ozieri e a Sorgono e ringraziamo anche tutti loro per la simpatia e la naturalezza con cui si sono presentati facendoci sentire subito a nostro agio nella nuova grande “famiglia”. L’invito però era rivolto a concretizzare un’idea che mi è venuta durante l’organizzazione del viaggio di quest’estate. Premesso che benedetto sia internet perché molto pratico e utile ai fini dell’organizzazione degli itinerari, utili anche i vari navigatori satellitari, ma chi come me è ancora affezionato alla carta (perché ama seguire passo, passo il percorso e magari sottolineare i nomi delle località o delle strade interessanti, o addirittura scrivere note a margine di qualche guida), a volte può incontrare difficoltà nel reperire il materiale necessario per poter organizzare al meglio le proprie escursioni. Ed ecco l’idea semplice, semplice e di ordine pratico. Perché non costituire una banca dati comune, e mettere a disposizione di tutti i soci quanto in nostro possesso? La “biblioteca” sarebbe solo virtuale, nessuno pretende di costituire una biblioteca vera e propria e togliere a ciascuno di noi il piacere immenso di accarezzare, consultare e spolverare i propri tomi! Si tratterebbe semplicemente di fornire un elenco di testi che ognuno decide di condividere, e renderlo pubblico in una sorta di “scaffale” aggiornabile quotidianamente all’indirizzo email di qualche volontario…il presidente potrebbe essere un perfetto candidato, ma anche io mi metto volentieri a disposizione. In occasione dei viaggi già effettuati, ho poi preso l’abitudine di conservare il materiale diffuso dai vari uffici del turismo (cartine stradali, carte a tema, depliant illustrativi ecc), che possono essere utili ad arricchire il bagaglio consultabile. E’ solo un’idea, naturalmente perfezionabile, che mi piaceva condividere con voi, mi rendo conto che restano comunque aperti problemi più spiccioli di organizzazione, ma come dire: tentar… L’indirizzo di posta elettronica di Annalisa è il seguente: [email protected] 12 MONDOCAMPER: l’angolo della poesia L’Uomo di Caprera di Paola Scano La conca granitica, amata dai venti in quello scenario a misura d’eroi laddove la vita s’infrange in momenti si vive il presente, né il prima né il poi, Caprera: roccioso, assolato miraggio Caprera essenza di mille profumi con quel suo profilo scontroso e selvaggio deserta dai vivi, protetta dai numi; il suono di un’onda o di un vento folle che arriva furioso laggiù da ponente di aria salmastra ricopre le zolle e carica l’aria, leone ruggente. E proprio in quel luogo l’eroe senza schemi il cuore in tumulto, la fronte sudata ha dato parola a dubbi e problemi ha dato espressione alla patria rubata; amante fedele di quella natura laddove il ruggito del mondo si tace il mondo ora è lì, in quel blu di Gallura omaggio prezioso e scrigno di pace. Il canto del mare annebbia il pensiero i giorni passati son solo dei lampi è vecchio oramai l’eroe guerrigliero lo stanca persino il lavoro dei campi. Caprera, negli occhi feroce splendore dimora assolata, ormai grembo materno lontano da tutto il passato clamore lì l’uomo si spegne, l’eroe resta eterno. Caprera, contrasto continuo di istanti quel luogo ha placato ormai le sue ire le onde son suoni, bisbigli d’amanti e lì è bello vivere, amare, morire. Questa poesia fa parte della raccolta: Paola Scano MOMENTI 30 anni di poesie Il ricavato della vendita del libro va interamente a favore dell’Associazione “Amici di Monica”, che lo ha destinato alla “Protezione Civile di Tempio” per l’acquisto di attrezzature. Gli scopi dell’Associazione, nata nel 2007, sono culturali, di natura benefica e di solidarietà umana e sociale. Per maggiori chiarimenti contattare il sito: www.amicidimonica.it -13- TOUR IN EUROPA testo e foto di Marisa Fiori (prima parte) DOMENICA 24 MAGGIO 2009 Finalmente si parte!! Abbiamo tanto atteso questo giorno che l’adrenalina è tanta e la notte quasi non siamo riusciti a dormire. Alle 7 del mattino siamo a Porto Torres per imbarcarci sulla nave della Grimaldi Lines diretta a Genova. Alle 9, puntualissima, la nave molla gli ormeggi e si dirige verso Genova. Il tempo è splendido e il mare è piatto come una tavola (meno male!), quindi le ore del viaggio scorrono veloci e riusciamo anche a prendere un po’ di tintarella al solarium del traghetto. Alle 19:15 l’arrivo a Genova e si parte in direzione Bergamo, dove i nostri amici ci aspettano per cenare insieme e fare 4 chiacchiere in compagnia. La notte pernottiamo sul nostro camper dentro il giardino di casa degli amici. LUNEDI’ 25 MAGGIO Sveglia di buon mattino e una capatina al mitico Orio Center per gli ultimi acquisti, quindi pranzo con gli amici e partenza alla volta di Zurigo. Dopo aver passato il caos della tangenziale di Milano (quanto sembrano deserte le nostre strade a confronto!!) varchiamo il confine Svizzero passando dalla Como-Chiasso. Altra coda interminabile per i controlli e il pagamento del pedaggio e lo splendido paesaggio svizzero si presenta ai nostri occhi: che meraviglia!! Noi sardi non siamo abituati a paesaggi montani e laghi azzurri, quindi apprezziamo ancora di più le meraviglie della natura locale. Il traffico in Svizzera è meno caotico rispetto al nostro e quindi riusciamo a godere del paesaggio solo rallentando la velocità: è tutto come immaginavamo, pulito, ordinato, tanto verde curatissimo e boschi splendidi ai piedi delle montagne dalle cime ancora innevate. Pochi Km. prima di Zurigo ci fermiamo in un camping visibile dall’autostrada, immerso nei boschi e nel verde, attraversato da un ruscello. Vediamo molte caravan stanziali ed un’atmosfera familiare tra gli ospiti, il che ci fa pensare che venga utilizzato più dalle persone che abitano nei dintorni che da persone di passaggio. Ceniamo e, stanchissimi, andiamo a dormire. MARTEDI’ 26 MAGGIO Vogliamo visitare Zurigo. Sia una mia conoscenza svizzera che il proprietario del camping ci assicurano che non troveremo nessuna difficoltà a parcheggiare in città: in ogni punto, ampi display luminosi segnalano i parcheggi, la direzione da prendere e i posti disponibili, ma.. c’è un problema.. tutti i parcheggi sono coperti ed accessibili fino ad un massimo di 2,50 m. di altezza, quindi nessuna speranza per il nostro camper alto 3,30m.!! Facciamo un tour per la città e riprendiamo l’autostrada, mentre il tempo comincia a fare i capricci e ogni tanto manda qualche goccia di pioggia. Una piccola sosta per il pranzo e prendiamo la via -14- per Strasburgo, nostra prossima mèta, dove arriviamo intorno alle 18, giusto il tempo di beccare una coda allucinante all’ingresso della città per via della concomitanza con la chiusura degli uffici!! Alla fine raggiungiamo il Camping de la Montaigne verte, segnalato un po’ da tutte le guide Plein air. Effettivamente il posto è molto bello e attrezzato per la sosta di caravan e camper e il personale molto gentile; si trova a poche centinaia di metri dalla fermata dei mezzi pubblici per il centro e i gestori del camping ci forniscono una mappa della città con i posti più interessanti da visitare. Seguendo i loro consigli, andiamo a visitare il centro storico con le sue viuzze caratteristiche, la stupenda Cattedrale (che però abbiamo trovato chiusa, mannaggia!) e il lungofiume. MERCOLEDI’ 27 MAGGIO Fra i tanti pregi del camping che abbiamo scelto, c’è quello di far trovare agli ospiti, su prenotazione, croissant freschi e baguettes appena sfornate: buonissimi!! Facciamo quindi una ricca colazione e partiamo, perché in questa giornata abbiamo previsto la tappa più lunga del nostro viaggio. Lasciamo la Francia, o meglio l’Alsazia (che corre lungo il confine tedesco), ripromettendoci di venire a visitarla con calma e vedere i tanti castelli e i paesini dei quali troviamo cartelloni turistici lungo l’autostrada. Attraversiamo il confine tedesco e notiamo subito la quantità enorme di TIR che attraversano l’autostrada: è vero che noi in Sardegna non siamo abituati a vederne tanti, ma qui sono a migliaia e di tutti i Paesi europei. La posizione geografica che occupa la Germania ne fa un crocevia sia per chi và ad est dell’Europa che per chi và ad Ovest e quindi capita di fare anche 10/15 Km. in corsia di sorpasso per superare questi bisonti della strada! Il traffico, nonostante sia intenso, è però ordinato e le autostrade sono attrezzate per sopportare la mole di viaggiatori: ogni pochi Km si trovano delle aree sosta, attrezzate con tavolini per mangiare e servizi igienici per una breve pausa che permetta di sgranchirsi le gambe e ristorarsi. Anche noi approfittiamo dell’area di parcheggio per cucinare un bel piatto di spaghetti al ragù: è stato buffissimo vedere le facce dei tedeschi che ci guardavano mangiare la pasta e quasi si vergognavano dei loro miseri panini. Oltre che per i TIR, le autostrade tedesche sono attrezzatissime per i VR: quasi tutte le stazioni di servizio hanno il camper service che funziona con una moneta da 0,50 euro. Dopo quasi 500 Km. arriviamo alla città che avevamo scelto per pernottare: Hannover. Nel camping di Zurigo un signore di Hannover ci aveva tanto decantato le qualità del camping dove rimessava la sua caravan, costruito su di un lago artificiale che era stato svuotato per la costruzione dell’autostrada e poi ripristinato con un’efficienza tutta tedesca. Il nome del camping è Blauen see Garbsen, ma trovarlo non è stato facile. Siamo arrivati molto tardi e non siamo riusciti neppure a fare un giro per la città, se non quello fatto per cercare il campeggio. Anche questo camping è molto bello e ben attrezzato e anche qui ci sono tantissime caravan stanziali e un’atmosfera familiare e oltretutto, cosa non da poco, il proprietario parla un po’ d’italiano. Il lago è molto bello ed ha al centro una struttura in ferro alla quale legano le corde per fare sci d’acqua. Per chi ha bimbi, c’è la possibilità di imparare e/o praticare molti sport: oltre allo sci d’acqua, beach volley, nuoto, basket, tennis, ping pong e tanto altro. (la seconda parte nel prossimo numero) -15- MARMI SARDI di Michele Salis Lavorazione Marmi, Graniti, Trachite, Basalto S.S. 131 Km 204 – Z.I. MUROS (SS) Tel. 079.349348 Fax 079.3406156 Cell. 338.2075612 viaggio in Corsica