Modalità di campionamento adottate da ARTA Abruzzo Oggetto

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Modalità di campionamento adottate da ARTA Abruzzo Oggetto
Modalità di campionamento adottate da ARTA Abruzzo
Oggetto della procedura
La presente procedura descrive le modalità di campionamento di acqua di mare e le misurazioni da
acquisire in campo per il controllo della qualità delle acque di balneazione della costa abruzzese, così
come definite dal D.Lgs. 116/2008 e s.m.i..
Responsabilità
La responsabilità dell’applicazione della procedura è del personale tecnico del Distretto Provinciale
ARTA di Pescara (per i campionamenti di acque marine) e del Distretto Provinciale ARTA di L’Aquila
(per il campionamento di acque lacustri). Il personale è adeguatamente formato alle attività di
campionamento.
Data, luogo e orario di campionamento
I punti di campionamento sono individuati di anno in anno, alla vigila di ciascuna stagione balneare,
dalla Regione Abruzzo e sono di norma elencati nella Delibera della Giunta Regionale relativa agli
adempimenti per la stagione balneare.
Sulle schede anagrafiche, prodotte dal Distretto, sono riportate le foto e le indicazioni stradali per
raggiungere ciascuna zona di campionamento.
I campionamenti sono effettuati nella fascia di mare o di lago normalmente utilizzata dai bagnanti, in
un orario compreso tra le ore 9 e le ore 16 dei giorni stabiliti dal calendario di campionamento. In caso
di condizioni meteomarine avverse, tali da rendere impossibile l’esecuzione del campionamento nella
data stabilita dal calendario, è consentita l’esecuzione del campionamento entro i quattro giorni
successivi.
Operazioni di campionamento
Raggiunto il punto di campionamento, indossati i prescritti dispositivi di protezione individuale, il
tecnico preleva un campione ad una distanza dalla battigia tale da garantire la profondità del fondale
compresa tra 80 e 120 cm. Il campione è prelevato 30 cm sotto il pelo dell’acqua. In corrispondenza di
scogliere a picco o di fondali rapidamente digradanti, i prelievi sono effettuati in prossimità della
scogliera o della battigia utilizzando un contenitore da campionamento in plastica legato ad una corda;
in alternativa si può campionare da imbarcazione.
Per il campionamento sono impiegate bottiglie sterili di materiale trasparente non colorato (vetro, PE,
PP) del volume di 500 ml. Ciascun campione è identificato da un codice apposto chiaramente e con
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inchiostro indelebile sul contenitore e sul verbale di campionamento.
Durante il campionamento il tecnico provvede ad acquisire dati meteomarini: temperatura dell’aria,
temperatura dell’acqua, intensità e direzione del vento, stato del mare (o del lago), direzione di
provenienza delle onde, stima visuale dell’altezza dell’onda, intensità e direzione della corrente
superficiale, condizioni meteorologiche. Per determinare l’intensità della corrente superficiale viene
utilizzato un galleggiante legato ad una corda graduata, viene misurata la distanza percorsa in 10
secondi e viene calcolata la velocità media in m/s; la direzione della corrente viene espressa in gradi.
Sul verbale di campionamento sono riportate segnalazioni previste dalla norma, determinate sulla
base di ispezione visiva:
–
presenza di cartellonistica relativa alla classificazione di ciascuna acqua di balneazione;
–
presenza della cartellonistica nelle zone interdette alla balneazione;
–
presenza di reflui o rifiuti liquidi recapitanti a mare, residui bituminosi, vetro, plastica, gomma,
altro;
–
colorazione anomala dell’acqua, proliferazione cianobatterica o di schiume o di macroalghe
(ad esito positivo a tale ispezione va seguita apposita procedura).
I campioni, protetti dall’esposizione alla luce, sono conservati ad una temperatura di 4 °C circa in un
contenitore refrigerato fino all’arrivo in laboratorio.
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