RASSEGNA STAMPA - Business International
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RASSEGNA STAMPA “2013 Betting and Gambling in Europe” ROMA, 22 NOVEMBRE 2012 a cura di GIOCHI: POLILLO, RIVEDERE TASSAZIONE. SI' A NUOVE SALE POKER (ANSA) - ROMA, 21 NOV - Nessuna frenata del Governo sull'apertura di mille sale da poker: "Il gioco Š oggetto di un'intensa attivit… illegale e un'eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo, anticipando all'agenzia specializzata Agipronews i temi del convegno "2013 Betting and Gambling in Europe", in programma domani a Roma. "Negli ultimi mesi il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello mediatico, una polemica dai toni particolarmente aspri ed Š in atto una riflessione sull'opportunit… che l'espansione del mercato dei giochi, gi… notevole rispetto ad altri Paesi europei, venga rallentata", ha aggiunto Polillo specificando, per•, che sia l'apertura delle sale da poker, la cui gara Š prevista entro il 31 gennaio 2013, sia il nuovo bando scommesse da 2000 agenzie sono fondamentali per il contrasto al gioco illegale e per permettere ai bookmaker esteri, che operano in Italia in mancanza di concessione, di regolarizzarsi. Tra gli interventi che il Governo sta attuando e attuer… nel settore, poi, il sottosegretario all'Economia ha evidenziato specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti pi— deboli e l'importanza di intervenire sulla tassazione. La razionalizzazione delle fonti legislative Š necessaria, ha aggiunto, anche perch‚ "adeguare il sistema alle evoluzioni giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, pu• costituire un'occasione importante per un riordino della fiscalit… gravante sui giochi e per riequilibrare il prelievo". (ANSA). RED-VN 21-NOV-12 15:34 NNNN SETTORE IN CALO PRIMI 8 MESI, -9,6% ENTRATE ERARIO A 5,5 MLD ROMA, 22 NOV - L'industria dei giochi e' in calo con una spesa degli italiani al netto delle vincite di 11,2 miliardi nei primo otto mesi del 2012 (-4,8%) e entrate per l'erario di 5,5 miliardi (-9,6%), ma slot machine e on line continuano a crescere. E' quanto emerge dai dati presentati al convegno dai Business international 'Betting and gambling in Europe'. Le macchinette raccolgono, tra gennaio e agosto, 32,2 miliardi di euro tra new slot e vlc (su un totale di 56,5 miliardi di industria dei giochi) e crescono del 18,3% rispetto al 2011. . Y19 22-NOV-12 11:48 NNNN Giochi: Aams, spesa giocatori triplicata in 8 anni, 700 mln su internet Roma, 22 nov - Il volume al netto delle vincite pagate dal 2003 al 2011 e' quasi triplicato, l'andamento e' simile ma piu' contenuto per le entrate erariali passate dallo 3,5 miliardi del 2003 agli 8,7 miliardi del 2011, fattore che rispecchia l'introduzione di nuove forme di tassazione, come per esempio su poker cash e casino' online, basate su un prelievo al netto delle vincite che ha consentito di rendere piu' allettanti i giochi legali. E' quanto emerge dai dati presentati da Francesco Rodano, capo dell'ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno ''2013 Betting and Gambling in Europe'' organizzato da Business International a Roma. La crescita dei giochi piu' redditizi per gli scommettitori con una nuova forma di tassazione e' evidente anche comparando i volumi di raccolta e le entrate erariali del gioco online: le giocate su internet rappresentano il 4,2% dei ricavi lordi del settore (700 milioni) ma garantiscono solo il 2,2% degli incassi erariali (200 milioni). GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE 2012 PALERMO 420.000 LE SLOT MACHINE NON VUOLE STACCARSI DALLE SLOT E AGGREDISCE I POLIZIOTTI Aveva perso mille euro alle slot machines e tentava di recuperare la perdita. Così, quando il titolare del «Bingo vip» di viale Strasburgo, a Palermo, dopo la mezzanotte ha staccato la corrente elettrica per chiudere il locale, il cliente è andato su tutte le furie, danneggiando suppellettili e aggredendo gli agenti dell’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, chiamati dal gestore. Salvatore Valenti, questo il nome del giocatore, 41 anni, è stato arrestato. Quando ha capito che non poteva tornare a giocare, Valenti ha dato calci e pugni agli agenti e ha colpito ripetutamente anche il monitor di una slot machine, lesionando il vetro e procurandosi una vistosa ferita alla mano. Anche dopo essere stato condotto negli uffici di polizia, Valenti ha gridato il suo proposito di ritornare al più presto al «Bingo vip» per reclamare i mille euro persi. E LE VIDEOLOTTERY SPARSE IN ITALIA 42 LE ORGANIZZAZIONI Rapetto «Si è temuto che un’azione repressiva potesse intralciare il gettito che l’azzardo assicura» MAFIOSE PRESENTI NEL SETTORE NUOVE DROGHE Slot machine Ai gestori maxi condono Contestate penali per quasi 100 miliardi Grazie ai ricorsi ne verseranno, forse, 2,7 DA MILANO NELLO SCAVO l banco vince sempre. Anche quando perde. I concessionari delle slot-machine, secondo la procura della Corte dei conti, avrebbero dovuto pagare all’Erario una penale a dodici cifre: 100 miliardi di euro. L’equivalente di una mezza dozzina di manovre finanziarie. Ma i gestori, alla fine, se la caveranno con poco. Per effetto di calcoli controversi hanno ottenuto un maxisconto di oltre il 90%, vedendosi tagliare le penali a 2,7 miliardi. E se la serie di ricorsi, tra Consiglio di Stato, Tar e Cassazione, dovesse andare a segno, la sanzione si abbasserebbe ancora. Il danno erariale è stato contestato ai dieci concessionari della rete "new slot" per il periodo 2004-2007. Si tratta dei big del gioco legale: Atlantis World Giocolegale limited, Snai spa, Sisal spa, Gmatica srl, Cogetech spa, Gamenet spa, Lottomatica Videolot Rete spa, Cirsa Italia srl, H.b.G. Srl e Codere spa. Le contestazioni riguardano, in particolare, il mancato collegamento degli apparecchi alla rete telematica dello Stato, gestita da Sogei. Nella sentenza depositata dalla Corte dei conti il 17 febbraio 2012 e contro cui le compagnie hanno depositato svariati ricorsi, viene spiegato che «alla data del 13 settembre 2004 le società concessionarie avrebbero dovuto collegare almeno il 5% degli apparecchi di gioco», per arrivare gradualmente a coprire l’intero parco degli apparecchi mangiasoldi. «La Procura rileva che – si legge ancora nella sentenza – per le società concessionarie ancora al primo novembre non risultava alcuna macchina collegata alla rete». Una ricostruzione giudicata «corretta» dai giudici contabili che però hanno I Polillo Il sottosegretario all’Economia: «Si regolamenta un settore con intensa illegalità» essuna frenata del Governo sull’apertura di mille sale da poker: «Il gioco è oggetto di un’intensa attività illegale e un’eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale». Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, anticipando all’agenzia specializzata Agipronews i temi del convegno «2013 N ritenuto di procedere «ad una diversa quantificazione del danno e dei singoli addebiti, anche a causa delle omissioni nelle attività di controllo contestate a due dirigenti dei Monopoli di Stato». La connessione telematica ha il compito di rilevare il reale giro d’affari di ogni singola slot-machine in modo da determinare la correttezza del montepremi e il gettito erariale. L’esorbitante ammontare delle penali viene ricavato dalla convenzione di concessione stipulata nel 2004, che prevedeva (prima di una modifica nel 2008) una penale di 50 euro per ogni ora di mancato collegamento alla rete. Il numero degli apparecchi muniti di autorizzazione entro settembre del 2006 era raddoppiato e già a gennaio 2007 le macchinette da interrogare erano quasi 270mila. Con oltre 100 miliardi dal 2006 a oggi, le "new slot" rappresentano una fetta di poco superiore al 50% nella golosa torta dei giochi pubblici italiani. La battaglia per non pagare le penali va avanti su più piani: politico e giudiziario, coinvolgendo tanto le aule della cassazione quanto quelle del Parlamento, dove si è tentato di «rivedere retroattivamente» gli accordi di concessione, in modo da mettere al riparo i gestori. Comunque vada a finire questa storia, restano scolpite le parole della Corte dei conti, quando ribadisce che l’indagine della Guardia di Finanza «non ha evidenziato soltanto uno sperpero di risorse pubbliche a causa del pagamento per un servizio pubblico non reso, ovvero reso solo in parte, ma ha messo in luce gravissime illegalità che hanno escluso quasi del tutto l’esercizio del controllo pubblico sul gioco». Il banco, appunto, vince sempre. E lo Stato per anni è stato al gioco. 1.700.000 I GIOCATORI PROBLEMATICI IN ITALIA il generale Rapetto «Anche ai Monopoli non ci sono stati controlli adeguati» DA MILANO er la prima volta nella storia il creditore, lo Stato, ha fatto di tutto per ridurre il credito da riscuotere». Il generale Umberto Rapetto da alcuni mesi ha lasciato il Gat della Guardia di Finanza, il Nucleo speciale antifrode che per due anni ha lavorato all’inchiesta sulla maxievasione fiscale dei concessionari del gioco d’azzardo. Qualche settimana dopo la conclusione di quella investigazione «sono stato destinato a frequentare, sarà stata una combinazione, un corso di perfezionamento». Così, dopo 37 anni, si è spogliato per sempre della sua divisa grigioverde. Non senza polemiche. Cosa scoprì la vostra inchiesta sui gestori degli apparecchi per scommesse? L’indagine delegata dal sostituto procuratore generale della Corte dei Conti, Marco Smiroldo, permise di accertare la mancata connessione di un enorme mole di slot machine con il sistema dell’Anagrafe Tributaria che doveva garantire la regolarità del gioco e assicurare la corresponsione del prelievo erariale previsto in misura proporzionale alle attività svolte dagli apparati di intrattenimento. Qual era il meccanismo che consentiva di sottrarre gli incassi delle giocate dalla "base imponibile" dei gestori? Il mancato collegamento vanificava le regole secondo le quali il totale delle giocate doveva diventare per il 75% montepremi per i giocatori più fortunati, circa il 12% costituire imposta e il restante 13% rappresentare introito per le società concessionarie, i gestori delle slot, gli esercenti pubblici e in piccola parte l’Amministrazione dei Monopoli. Come si arrivò a determinare l’ammontare di quanto evaso? Una volta ricostruito in maniera meticolosa l’assetto tecnologico negli anni di interesse ai fini dell’inchiesta e incrociati i dati forniti dall’Anagrafe Tributaria, si è avuta evidenza di quali apparati fossero stati scollegati, quando e per quanto tempo. Poi si è preso in considerazione il contratto stipulato dai Monopoli con le società concessionarie e si sono applicate le penali previste per il mancato rispetto dell’accordo preso. Un’operazione aritmetica e non una proiezione algebrica. Un’operazione non riguardante multe cervellotiche, ma basata su un importo ritenuto congruo da entrambi i contraenti all’atto della sottoscrizione. Un’operazione che ha superato i 90 miliardi di euro di debito nei confronti dello Stato. Ci furono omissioni da parte di chi avrebbe dovuto svolgere i controlli? Se i Monopoli avessero preteso il pagamento delle penali fin dal manifestarsi delle irregolarità non si sarebbero raggiunte cifre iperboliche e i concessionari sarebbero stati costretti ad uniformarsi a quanto loro stessi avevano convenuto. Erano previsti interventi sulle fideiussioni prestate e persino la revoca della concessione per i casi più gravi. Probabilmente qualcuno ha temuto che un’azione repressiva potesse intralciare il gettito che il gioco d’azzardo garantisce comunque all’Erario. Cosa è accaduto dopo i vostri accertamenti? A fronte degli addebiti della Procura della Corte dei Conti si è innescata una corsa per scongiurare il pagamento delle somme computate. Si è parlato di cifre "irragionevoli" e si è fatto riferimento a "multe". Niente affatto. Erano "penali" concordate dai contraenti, su entrambi i fronti rappresentati da persone responsabili e in piena capacità di intendere e di volere. Nella primavera scorsa le società concessionarie e alcuni dirigenti dei Monopoli sono stati condannati al pagamento di complessivi 2 miliardi e 700 milioni di euro, poca cosa rispetto quel che si era quantificato: tutte le interpretazioni contrattuali e tecniche erano andate a favore di chi non aveva rispettato o non aveva fatto rispettare il fin troppo chiaro contratto di concessione. Nello Scavo «P © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma il governo non vuole fermarsi il progetto «Sì all’apertura di nuove sale poker» La regione della Betting and Gambling in Europe», in programma domani a Roma. «Negli ultimi mesi il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello mediatico, una polemica dai toni particolarmente aspri ed è in atto una riflessione sull’opportunità che l’espansione del mercato dei giochi, già notevole rispetto ad altri Paesi europei, venga rallentata», ha aggiunto Polillo specificando, però, che sia l’apertura delle sale da poker, la cui gara è prevista entro il 31 gennaio 2013, sia il nuovo bando scommesse da 2000 agenzie sono fondamentali per il contrasto al gioco illegale e per permettere ai bookmaker esteri, che 7 operano in Italia in mancanza di concessione, di regolarizzarsi. Tra gli interventi che il Governo sta attuando e attuerà nel settore, poi, il sottosegretario all’Economia ha evidenziato specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti più deboli e l’importanza di intervenire sulla tassazione. La razionalizzazione delle fonti legislative è necessaria, ha aggiunto, anche perché «adeguare il sistema alle evoluzioni giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, può costituire un’occasione importante per un riordino della fiscalità gravante sui giochi e per riequilibrare il prelievo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Madrid presto come LasVegas capitale taglia le imposte sul gioco pur di ospitare Eurovegas DA MADRID MICHELA CORICELLI ei mega casinò per centinaia di tavoli da gioco e slot-machine: la futura cittadella spagnola dell’azzardo – la Las Vegas d’Europa, banalmente ribattezzata "Eurovegas" – avrà la vita facile dal punto di vista fiscale. Per favorire l’investimento del magnate Sheldon Adelson, la regione di Madrid ha ritoccato le sue leggi: dal momento in cui comincerà a funzionare il primo tavolo verde di "Eurovegas", l’imposta S sul gioco per tutte le imprese del settore (dai bingo ai casinò) passerà dall’attuale fascia del 22-45% al ben più modesto 10%. Uno sconto notevole, soprattutto in un periodo di crisi acuta come quello che sta attraversando la Spagna. Contro il progetto "Eurovegas" si sono alzate voci differenti, dalla società civile alla Chiesa spagnola, preoccupata per le possibile conseguenze sociali ed etiche che potrebbe generare un’oasi dell’azzardo. Ma la regione madrilena va avanti, convinta che i 17 miliardi di euro investiti da Adelson creeranno 260.000 posti di lavoro e attireranno 11 milioni di turisti. Con queste cifre alla mano, la comunità autonoma – indifferente alle critiche – ha annunciato il taglio delle imposte alle società col- legate al gioco e ha varato altri due sconti tributari a favore dei "Centri Integrati di Sviluppo" (complessi di "impatto regionale" che mescolano turismo, congressi, divertimento e spettacoli, proprio come "Eurovegas"): una sforbiciata del 9% annuale per tutti gli investimenti in materiali e installazioni; una riduzione del 95% sull’imposta di trasmissione patrimoniale e atti giuridici. Fra le numerose contraddizioni insite nel progetto "Eurovegas", va sottolineata la possibilità di accedervi anche per i minorenni: potranno entrare, ma non potranno giocare e dovranno essere accompagnati da adulti. Se dovessero scommettere (sfuggendo ai controlli) – avverte il regolamento – non incasseranno l’eventuale premio. I ritocchi fiscali decisi da Madrid per casinò e bingo coincidono con un momento molto difficile per la popolazione spagnola, soffocata da una disoccupazione superiore al 25% e allarmata dai tagli alla spesa sociale. E mentre le puntate al tavolo verde ottengono sconti, sul popolarissimo gioco della lotteria si introduce una tassa del 20%. Il 22 dicembre si celebrerà l’ultima Lotteria di Natale esentasse: in palio un montepremi da 2,5 miliardi di euro, dei quali 720 milioni corrisponderanno all’estrazione dell’ambitissimo "Gordo" (il più grosso, appunto). In linea con gli aumenti fiscali e le misure anti-deficit assunte dal governo di Mariano Rajoy, dal 2013 i premi superiori ai 2.500 euro pagheranno un’imposta del 20%. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 23 NOVEMBRE 2012 Slot machine e on line. Il rischio si moltiplica Cisl, Uil, Gilda e Snals sospendono lo sciopero della scuola. La Cgil no ROMA. I sindacati della scuola Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno sospeso lo sciopero di domani e revocato la manifestazione a Roma ritenendo che gli obiettivi della mobilitazione siano già stati raggiunti grazie all’intervento del governo. Al contrario la Cgil Scuola, che si dice insoddisfatta, tira diritto. «I due punti erano la cancellazione dell’aumento dell’orario di lavoro degli insegnanti e l’Atto di indirizzo per la trattativa sugli scatti di anzianità - ha spiegato il segretario nazionale della Cisl scuola Francesco «Obiettivi raggiunti Scendere in piazza non serve più» Ma il sindacato della Camusso non cede Scrima, al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi il primo è stato cancellato dal Parlamento, il secondo lo abbiamo raggiunto». «La forte mobilitazione messa in atto dai sindacati, le pressioni esercitate sul Parlamento e sul governo hanno ottenuto i risultati preposti - ha proseguito BENEFICIENZA ALLA CASSA Scrima - andremo a confrontarci all’Aran, a cui ora dobbiamo chiedere tempi rapidi». «Insoddisfatta», invece dell’incontro la Flc Cgil che mantiene quindi il programma della mobilitazione. Secondo il segretario generale della Cgil scuola, Mimmo Pantaleo per gli scatti di stipendio del 2011 servono 380 milioni, di cui 93 saranno coperti con i risparmi conseguiti dal settore. «È un attacco– sostiene – all’autonomia delle scuole, visto che serviranno altrettante risorse anche per il 2012». Chi va a fare la spesa è invitato a donare cibo non deperibile che verrà distribuito a oltre 8.600 Non si arresta purtroppo la varietà dell’offerta per chi accetta di diventare vittima dell’azzardo sul web ROMA . Senza freni l’offerta del gioco d’azzardo legalizzato.Tra pochi giorni per giocare alle slot machines - le cosiddette "macchinette mangiasoldi" - non ci sarà bisogno neppure di scendere al bar o nella sala giochi, basterà accendere il pc a casa o, ancora più facile, lo smartphone. Dal 3 dicembre infatti sarà possibile giocare alle "slot on line". E nel 2013, probabilmente entro la primavera, partiranno sul web anche il "betting exchange, le scommesse su "giochi virtuali" e la versione internet del lotto. Ad annunciarlo in tono compiaciuto è Francesco Rodano, capo dell’Ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato (Aams), al convegno su «2013 Betting and gambling in Europe», organizzato da Business international. Oltre alle scommesse ippiche, il poker, i giochi da casinò e tra poco le slot on line, il prossimo anno sul web ci sarà pure il "betting exchange", cioè la possibilità per il giocatore di cambiare il ruolo impersonando il banco; poi le scommesse su corse virtuali di cani o cavalli; infine il classico lotto. Ma non basta. Aams ha già chiesto un parere all’Europa per concedere il cosiddetto ampliamento del palinsesto, richiesto dagli operatori, allo scopo di allargare la tipologia delle scommesse sportive: non solo la classifica dei marcatori, ad esempio, ma anche la tripletta di un certo "cannoniere". «L’arrivo delle slot online consentirà ai siti ".it" di competere con i ".com"», quelli non concessionari dei Monopoli e "fuori legge", dice Marco Castaldo di I l’appello DA MILANO verci subito dopo la sentenza del 2011 (i cui effetti fortunatamente sono stati rimandati a dopo il 2013 grazie a un accordo tra gli Stati europei) per fare azioni di lobby sugli europarlamentari, ma anche per partecipare a gruppo di lavoro che avanzano proposte alle istituzioni europee. Anche la settimana scorsa, insieme con la presidente della Feba, la portoghese Isabel Jonet, sono stato a Bruxelles, incontrando diversi parlamentari, tra cui il capogruppo del Ppe, Joseph Daul, e il presidente della Commissione europea José Barroso». L’obiettivo è sempre quello della pacificazione e del lavoro insieme per favorire il bene comune: «Crediamo che su questi temi si giochi la civiltà di un Paese», conclude Giussani. Enrico Negrotti a utente dei servizi del Banco a volontario impegnato in tutte le attività nel Comasco. Si può descrivere così la parabola di Ameur, venuto in Italia dal Marocco e trovatosi poi in difficoltà per mancanza di lavoro: «Ho avuto un lavoro fisso dal ’98, ma quando le cose sono peggiorate per l’azienda dove lavoravo, mi hanno ridotto l’orario e lo stipendio. I costi della vita invece crescevano...». La situazione precipita dopo il matrimonio e la nascita del primo figlio: «Eravamo senza gas, senza possibilità di scaldare la casa, ed era inverno. Mi rivolsi ai Servizi sociali, ma ottenni solo l’indicazione di chiamare una persona». Fu la sua fortuna, perché si trattava di uno dei soci del Banco di solidarietà di Como, che non solo gli fornì aiuto immediato, ma costituì intorno a lui una “rete” (a partire dalla famiglia italiana che si è affiancata alla sua) che gli ha permesso di risollevarsi. Da lì al desiderio di diventare volontario, il passo è stato breve: «Mi pesava ricevere soltanto, senza poter dare nulla. Da quando sono volontario, ho visto che cosa significa bisogno. Che va condiviso per condividere il senso della vita. Del resto credo che Dio ci abbia creato per essere utili l’un l’altro». Ovviamente domani sarà alla Colletta: «E porterò anche mio figlio di sei anni e mezzo, che me l’ha chiesto». Da una conoscenza occasionale a una collaborazione utile è invece il percorso di Sabrina, giovane cinese da dieci anni a Milano. «Ho conosciuto i responsabili del Banco alimentare – racconta – perché vengono spesso nel nostro bar, in zona viale Jenner. E così mi hanno chiesto di fare una traduzione del testo del volantino per la prossima giornata della Colletta». Il volantino in cinese è appeso nei supermercati, e distribuito nella zona della Chinatown milanese: da viale Certosa a piazzale Maciachini a via Sarpi». Un modo per coinvolgere una comunità in crescita: «Conosciamo bene per esperienza la condizione degli immigrati, spesso vivono situazioni difficili - racconta Sabrina -. Se possiamo dare una mano lo facciamo volentieri». Inutile dire che domani parteciperanno alla Colletta: «Come facciamo da anni». (En.Ne.) © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA D risi e povertà attanagliano l’Europa. Ma il sostegno alle persone nelle condizioni di povertà più estrema, bisognose di aiuti alimentari per sopravvivere, non è ancora garantito da Bruxelles alle prese con la definizione del prossimo Quadro finanziario pluriennale. «Noi continuiamo a sperare e a impegnarci perché prevalga la ragionevolezza dell’Europa solidale» sottolinea Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare, presentando la difficile trattativa avviata con le istituzioni europee per garantire che un finanziamento sociale intervenga nel sostenere l’assistenza alle persone più indigenti. Non va dimenticato infatti che nel 2010 quasi un quarto dei cittadini europei (116 milioni di persone) erano a rischio C Calabria Tre arrestati per gli attentati alle cooperative Fanno parte della cosca Mammoliti DA REGGIO CALABRIA l boss della ’ndrangheta Saverio Mammoliti, di 70 anni, collaboratore di giustizia, è una delle tre persone arrestate ieri dai carabinieri nell’ambito dell’operazione contro la cosca MammolitiRugolo. Gli altri arrestati sono il figlio di I un testo di “dieci righe” (quest’anno tradotto anche in arabo e in cinese): «Anche dentro le difficoltà, io esisto e non mi sto dando la vita da solo, sono fatto e voluto in questo istante da Dio: questo, come disse don Giussani, “è il tempo della persona”. Solo la riscoperta di questo rapporto originario permette di vivere ogni cosa da uomini: perché tutto è occasione per incontrare Chi mi sta dando la vita ora. Questa è la novità che attendiamo: poterLo incontrare ancora». Di qui l’appello a partecipare alla colletta: per «fare la spesa per chi ha più bisogno». La lotta allo spreco, che viene illuminata dalla Giornata nazionale della colletta alimentare, riguarda però un percorso che prosegue per tutto l’anno, come dimostrano alcune cifre della Fondazione Banco Alimentare: nel 2011 sono state recuperate oltre 58mila tonnellate di alimenti (9.600 nella sola giornata della colletta, donati da 5 milioni di persone), per un valore pari a circa 128 milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi agli indigenti: «Prevalga l’Europa solidale» DA MILANO di povertà o di esclusione sociale. Le difficoltà insorte per la Federazione europea dei Banchi alimentari (Feba, presente in 21 Paesi europei con 247 associazioni) traggono origine dalla sentenza della Corte di Giustizia europea che, su ricorso della Germania e altri cinque Paesi, nel 2011 ha cancellato il Programma europeo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. «Era un esito inevitabile – commenta Giussani – perché quel programma, nato nel 1987 nel bilancio della politica agricola ma come misura di emergenza, era proseguito invece per oltre due decenni. Tuttavia aveva garantito un grande aiuto: distribuiva 500 milioni l’anno da spendere in alimenti in 20 Paesi. Ora il futuro è invece più incerto». Come intende muoversi l’Europa per sostenere i suoi cittadini più poveri e più a rischio di esclusione sociale? Una domanda legittima se si ne Europea da 2,5 a 2,1 miliardi di euro per sette anni: il che significa 300 milioni l’anno, che andranno però divisi tra le 28 nazioni che fanno parte della Ue (gli attuali 27 più la Croazia, che ne farà parte dal 1° luglio 2013). «E dovranno garantire anche altre misure di carattere sociale, per il Giussani, presidente vestiario e la casa per edella Fba: lo stanziamento sempio». Ma, quel che è peggio, lo stanziamennon è ancora stato approvato, to non è ancora stato per l’opposizione di alcuni approvato, perché trova l’opposizione di alStati, dalla Germania cuni Stati europei, dalai Paesi del Nord Europa la Germania ai Paesi del Nord Europa, «che vedono tali interventi come appannaggio delle pensa che il finanziamento, che do- singole nazioni e non della polivrebbe “sostituire” il vecchio fondo tica comunitaria». alimentare, è stato ridotto dalla pri- «Per questo, come Feba – aggiunge mitiva proposta della Commissio- Giussani – abbiamo iniziato a muo- ’Ndrangheta contro il progetto Policoro Mammoliti, Antonino, di 23 anni, e il figlio illegittimo dello stesso boss, Danilo Carpinelli, di 28 anni. Al clan mafioso sono stati sequestrati anche numerosi fondi agricoli e beni del valore complessivo di due milioni di euro. «Il fatto che abbiamo arrestato Saverio Mammoliti – ha detto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino – dimostra che nella nostra azione non ci sono sconti per nessuno». I tre arrestati sono anche accusati della tentata estorsione Luca Liverani la storia Il grazie di Ameur: adesso vi aiuto io Aumentano gli immigrati tra coloro che prestano aiuto Domani oltre 130 mila volontari in 9mila punti vendita l meccanismo è noto, l’esperienza ormai diffusa, eppure ogni anno la Giornata nazionale della Colletta alimentare resta un appuntamento che rivela nuovi volti e nuove fantasie della carità. A cominciare da quella degli stranieri immigrati, sempre più presenti non solo tra le situazioni di povertà da soccorrere, ma tra coloro che prestano aiuto. Domani dunque 130mila volontari della Fondazione Banco Alimentare onlus saranno presenti in oltre 9mila punti vendita, grandi e piccoli, invitando chi si reca a fare la spesa a donare alimenti non deperibili che verranno distribuiti – secondo un principio di sussidiarietà – a oltre 8.600 strutture caritative sparse per tutta la penisola, raggiungendo oltre un milione e 700mila persone povere. Accanto ai numeri, conta però lo spirito di quello che rimane un gesto di carità, le cui ragioni sono descritte in Microgame. «I giochi in cui si spende di più in Italia sono gli apparecchi di intrattenimento – sostiene Rodano – unico gioco che negli ultimi quattro anni è cresciuto, mentre gli altri sono stabili o in flessione». Ma il lamento appare decisamente fuori luogo. Nel complesso giochi e scommesse continuano a crescere: dagli oltre 80 miliardi del 2011 si arriverà a circa 100 a fine anno. Crescita confermata indirettamente dalla ricerca di Fp-Cgil sui Sert in Italia: tra 2005 e 2011 il numero degli utenti con dipendenze è cresciuto del 23%. E al primo posto c’è la crescita pari quasi al 700% dei ludopatici compulsivi, mentre la cocaina cresce del 58% e l’alcool del 60%. strutture caritative sparse per la Penisola, raggiungendo oltre un milione e 700mila poveri La Colletta alimentare ora parla anche cinese DA MILANO ENRICO NEGROTTI 15 ai danni della cooperativa di Libera Terra Valle del Marro, nei confronti della quale si sarebbe tentato di imporre la rinuncia ad acquisire dei beni confiscati alla ’ndrangheta. La cooperativa, tra l’altro, ha subito un lungo elenco di intimidazioni, come il taglio di 640 alberi ed il danneggiamento di alcuni mezzi. Ma le indagini hanno fatto emergere un piano criminale ben più vasto che non mirava ai soli terreni attribuiti alla cooperativa. In pratica l’estorsione partiva dal far firmare a due prestanome una scrittura privata per l’acquisizione di fondi agricoli nel comune di Palmi, che venivano ceduti e gestiti di fatto dalla cosca mediante intestazioni fittizie e una tentata estorsione perpetrata costringendo il proprietario di un fondo a cederne la titolarità ed il godimento. Contestualmente agli arresti i carabinieri hanno eseguito anche un decreto - appunto di sequestro preventivo di numerosi terreni per un valore complessivo di due milioni di euro che erano stati illecitamente acquisiti. Libera, in un comunicato, in relazione agli arresti, esprime «un plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine. È stato dato un segnale forte di presenza dello Stato, essenziale perché ai cittadini ed alle imprese sane del territorio, che sono la maggioranza, venga restituito il valore della libertà d’impresa, del senso civico della crescita nella legalità. Gli attentati subiti dalla cooperativa non hanno fermato e non fermeranno la scelta, l’impegno, la determinazione di Libera e della sua rete nell’opera di restituzione alla collettività in Calabria, come in tante altre parti del Paese, di quanto le mafie hanno sottratto con la violenza e la minaccia». Libera, insieme alla cooperativa Valle del Marro, ha fatto anche sapere che si attiverà per costituirsi parte civile al processo «perché siamo convinti che anche in quei luoghi è importante accompagnare la ricerca di verità». Attualità e Politica 5 n. 83 > 20 novembre 2012 Che futuro in Europa per le leggi sull’online? DALL’ESTERO di Daria CIOTTI Polemiche e frammentazione legislativa mettono a rischio l’armonizzazione della normativa U Gaming in Europe che si terrà a Londra a febbraio 2013. Secondo Lycka, senza una direttiva vera e propria non si riuscirà molto facilmente ad armonizzare le leggi statali sull’online. A meno di riesumare le procedure di infrazione lasciate cadere nel dimenticatoio nei confronti di alcune nazioni. «Allora sì che si arriverebbe da qualche parte - ha dichiarato -. Gli Stati membri che ancora non hanno legalizzato il mercato si darebbero Tra le leggi più apprezzate in Europa c’è quella italiana una mossa, così come quelli le cui leggi non rispondono ai dettami europei». Tra questi, almeno secondo l’opinione della Remote Gambling Association, c’è la Grecia. Che a seguito dell’annunciata privatizzazione dell’OPAP, il monopolio statale sul gioco, ha formalmente intimato a tutti gli operatori ritenuti illegali di cessare, entro il 5 dicembre prossimo, le loro operazioni di gioco, pena l’inserimento in una black list e il blocco delle transazioni economiche da parte delle banche. Una deci- sione che ha suscitato l’indignazione della RGA, secondo cui il regolatore greco si sta comportanto in maniera scorretta nei confronti degli operatori provati i quali, a dirla tutta, starebbero infrangendo una legge che da anni è in bozza sul tavolo dei governatori ellenici e ancora non è arrivata all’approvazione definitiva. Anche l’Italia ha una sua black list, recentemente aggiornata e contenente 4.214 indirizzi internet di siti non ritenuti autorizzati ad operare sul suolo italiano ma, a detta di Ian Ince (Capo della Divisione Legislativa di Sportingbet), sicuramente rispondente a una legge ben definita. «L’Italia ha fatto cambiamenti significativi negli ultimi due anni - ha argomentato Ince -. Non solo dal punto di vista tassativo ma anche sotto l’aspetto dell’apertura a nuovi mercati e forme di gioco. Non opera un protezionismo esagerato come ad esempio fa la Francia, dove il mercato è molto ampio ma al 70% illegale». Alle parole di Ince, che sarà a Londra insieme a Lycka il prossimo febbraio in qualità di relatore, ha fatto eco Trevor De Giorgio, dirigente di Greentube (specializzata in soluzioni tecnologiche per l’intrattenimento) e prossimo relatore del Legal Gaming in Europe, asserendo che «l’Italia possiede forse il miglior panorama legislativo d’Europa allo stato attuale delle cose». E’ invece opinione che Stati come il Belgio, dove la scorsa settimana il co-CEO di bwin.party, Norbert Teufelberger, è stato fermato per essere interrogato dalle autorità, e la Germania, dove il Trattato Federale sul gioco è oggetto di forti controversie, siano troppo protezionisti nei confronti dei monopoli statali e fin troppo spaventati dallo “spauracchio internet” che tuttavia, se trattato nella maniera giusta e non demonizzato come il maggiore dei mali, non può che giovare ai mercati nazionali. E’questa l’opinione dei tre dirigenti, i quali hanno giustamente fatto notare che «internet esiste, ed è destinato a rimanere nelle vite di ognuno. Trattarlo come il “nemico”, soprattutto nell’ambito dell’industria del gioco d’azzardo, non farà che aumentare il rischio di illegalità». Per questo l’Action Plan della Commissione Europea è stato salutato con favore ma allo stesso tempo “criticato” perché, in sostanza, quello che manca al momento da parte della Commissione stessa non è solamente una direttiva ben precisa sulla direzione da seguire per un’armonizzazione paneuropea delle leggi sul gioco, ma anche la tempestività di provvedimenti che troppo spesso tardano ad arrivare. L’Unione Europea dovrebbe dare direttive ed essere tempestiva AZIENDE Codere, oltre il segno più le proposte per crescere Massimo Ruta (Country Manager per l’Italia) dice la sua sull’evoluzione del comparto egnali positivi: quelli che il rendiconto Codere mette sul tavolo per i primi nove mesi dell'anno in corso sono dati incoraggianti che, nonostante la complessità del contesto economico globale, in virtù del respiro multinazionale dell'azienda spagnola, danno un buon segnale a tutto il settore dei giochi e in particolare lasciano trasparire la necessità di scelte precise strategiche e di business in un mercato che cresce e si evolve continuamente. «Il fatturato (da gennaio a settembre) - sottolinea un comunicato stampa di Codere - ha raggiunto i 1.261,1 milioni di euro, il 27,5% in più rispetto al 2011. L'EBITDA è stato di 235,6 milioni di euro, che rappresenta un aumento del 12,7% rispetto all'anno precedente. Nel 3° trimestre 2012 l'EBITDA è di 80,1 milioni di euro, sopra le S previsioni che lo collocavano intorno ai 75-78 milioni di euro.(...) In Italia - continua la nota - il fatturato in questo periodo è aumentato del 28,3% posizionandosi a 193,7 milioni di euro, grazie all'operatività dei terminali VLT e al consolidamento dei gestori di apparecchi recentemente acquisiti: Gap Games, Gaming Re e Dalla Pria Service. L’EBITDA si è ridotto Crediamo in negozi di gioco capaci di offrire tutto il ventaglio dei prodotti disponibili del 12,3% rispetto al 2011, raggiungendo i 25,6 milioni di euro, principalmente dovuto all'aumento delle imposte sul gioco». Abbiamo chiesto a Massimo Ruta (nella foto) Country Manager per l’Italia di Codere, di fare il punto della situazione sulle politiche aziendali evidentemente vincenti alla luce del rendiconto appena pubblicato. Fatturato in crescita e grossi investimenti sull’intrattenimento automatico... le nuove norme sul bingo online richiedono un ridimensionamento del business, e la nascita progressiva di un negozio di gioco sempre più globale dal punto di vista dell'offerta. Crede che si andrà in questa direzione? Che il mercato seguirà questo trend? «Sì, i risultati della compagnia in Italia - ha dichiarato Ruta nonostante la congiuntura eco- nomica non sia delle più favorevoli, vede il nostro fatturato in crescita e questo ci ha permesso di essere ancora una volta protagonisti nella gara per gli apparecchi da intrattenimento. Anzi siamo stati tra i primi concessionari a essere informati ufficialmente dell’assegnazione e questo premia la serietà e la politica che abbiamo messo in campo con gli apparecchi nelle nostre gaming hall. Noi abbiamo sempre creduto nel valore di un “negozio” capace di offrire tutto il panorama di gioco legale consentito e, in un certo senso, le nostre gaming hall hanno precorso questa evoluzione. Ci crediamo, ci abbiamo creduto, anzi le abbiamo pensate e trasformate, anche con un importante sforzo in termini economici, in un luogo/negozio che piace ai nostri cliente e ci permette di essere una realtà importante anche a livello occupazionale». (mdl) IN BREVE Convegno: giovedì il mondo del gioco discute il futuro dell’egaming L’ Europa è il mercato più vasto per il gioco online. «Con quasi 7 milioni di utenti si prevede che le entrate del gioco raggiungano 13 miliardi di dollari entro il 2015», queste le dichiarazioni del Commissario Europeo Barnier. Business International torna a Roma il 22 novembre per fare il punto su prospettive, regolamentazione, tecnologia e nuovi modelli di business di un mercato in fortissima crescita. Tra i relatori Gianfranco Polillo, Sottosegretario all’Economia, Massimo Passamonti, Presidente di Sistema Gioco Italia e Stefano Bortoli, CEO di Snai. Prenderanno parte all’evento anche Francesco Rodano, direttore dell’Ufficio Gioco online presso l’Aams, e diversi esperti del settore italiani ed esteri. Il convegno certamente sarà l’occasione per fare il punto della situazione rispetto alle modalità di gioco su internet che in questo momento riscuotono maggior interesse da parte degli scommettitori, cioè betting e skill games. Sponsorship: Gamenet sostiene la Virtus Roma amenet e la Pallacanestro G Virtus Roma affronteranno insieme la stagione di Serie A del campionato italiano di basket. Gamenet sarà co-sponsor della squadra insieme al gruppo Acea, e il suo marchio comparirà sulle divise della squadra in tutte le competizioni ufficiali. Dopo le due scommesse vinte “sul campo”, nella passata stagione, con il Pescara Calcio e la Sampdoria, Gamenet prosegue il suo impegno con i blucerchiati anche per il campionato di Serie A 2012/2013, e affianca oggi al calcio il mondo del basket, in partnership con una delle società più importanti della scena cestistica nazionale. «E’ con grande entusiasmo che presentiamo oggi questo accordo - ha dichiarato Claudio Sforza, nuovo Amministratore Delegato di Gamenet - con una squadra d’eccellenza come la Virtus, società-simbolo della pallacanestro romana. Questa collaborazione rafforza ulteriormente il legame di Gamenet con il mondo dello sport». Informazione pubblicitaria nificare il mercato europeo dell’online sotto una sola egida legislativa appare sempre più difficile. Troppi panorami si stagliano all’orizzonte: quello paneuropeo auspicato dall’Unione, che vorrebbe unificare le leggi nazionali sotto un’unica linea guida, quelli dei singoli Stati membri che al contrario continuano a dettare le proprie regole, e in alcuni casi (come quello della Germania) quelli dei singoli staterelli federali che faticano a trovare un accordo con i governi centrali, creando ancora più confusione. Nelle scorse settimane si è tornati a parlare di Libro Verde quando la Commissione Europea ha pubblicato il nuovo Action Plan sull’online gambling in cui auspica maggior cooperazione fra gli Stati membro e una chiarificazione definitiva circa le leggi sul gioco telematico. Senz’altro un’iniziativa degna di lode, rispetto alla quale tuttavia alcuni esponenti del mercato hanno sollevato qualche (giusta) obiezione. Su tutte, quella secondo la quale per avviarsi finalmente all’armonizzazione delle leggi di mercato «non serve una comunicazione, ma una direttiva». Parola di Martin Lycka, consulente legale di Betfair e relatore del prossimo convegno Legal 2 Attualità e politica dei Giochi n. 84 > 23 novembre 2012 NOTIZIE DAL TAR LAZIO L a gara per l’assegnazione di 2.000 diritti per la raccolta delle scommesse sportive non si ferma e prosegue verso l’aggiudicazione delle concessioni. Il Tar Lazio ha deciso di lasciare che il procedimento in corso vada avanti e di discutere nel merito i ricorsi arrivati contro il bando il 23 gennaio, quando, verosimilmente la posizione di ciascun operatore partecipante e ricorrente si sarà delineata. La sospensiva non è stata chiesta da tre book- SOMMARIO 2-3 4 6-7 8-10 11 13 15 16-18 19-21 22-25 26-28 29 30 31 32-34 35 36-38 39 40 41-43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 Attualità e politica dei Giochi Campione di poker Quote a Confronto Quote Tutte Quote Extra Statistiche serie A Arbitri serie A/B Italia - Serie A Italia - Serie B Italia - Lega Pro Inghilterra - Pr. League Inghilterra - League Ch. Inghilterra - League One Inghilterra - League Two Spagna - Liga BBVA Spagna - Liga Adelante Germania - Bundesliga Germania - Zweite Liga Germania - Dritte Liga Francia - Ligue 1 Francia - Ligue 2 Brasile - Brasileiro Argentina - Apertura Portogallo A + Portogallo B Olanda A + Olanda B Belgio A + Belgio B Austria A + Austria B Svizzera A + Svizzera B Danimarca A + Danimarca B Grecia + Turchia Russia + Romania Ucraina + Polonia Rep. Ceca + Slovacchia Serbia + Croazia Scozia + Slovenia Galles + N. Irlanda Ungheria + Australia Sudafrica + Israele Giappone + Corea del Sud F1 GP Brasile + Corse Tris Basket Serie A + Lega 2 Basket Spagna + Francia Basket Germania + Ad. League Basket Grecia + Turchia Volley A1/A2 m. + A1 femm. Sport USA+Telesport Totocalcio pronostici Totocalcio statistiche NUOVO TOTOGUIDA SPORT Registrazione Tribunale di Roma n. 15458 del 6/4/1974 www.tsonline.it > [email protected] IN PRIMO PIANO La gara per le concessioni sportive va avanti maker, BCL Gaming, Play Match e GoldBet. Da parte di Stanley è arrivata la richiesta di sospensiva della gara, ma anche il ricorso per l’annullamento della proroga ai concessionari storici (scaduti a giugno scorso e attualmente in regime di prorogatio) e quello per l’azzeramento delle concessioni Bersani: per far procedere entrambe le impugnative, il bookmaker di Liverpool dovrà notificare l’azione legale a tutti i concessionari interessati. Online: tutti attorno al tavolo dell’Europa di Alessandro CINI Il gioco su internet e le sue peculiarità, le possibilità future di un mercato sempre più globale oma si interroga sul futuro prossimo del gioco. Per un giorno la Capitale assurge al ruolo di hub della politica dei giochi in chiave europea, ospitando il convegno dal titolo “Betting and Gambling in Europe - the new and future perspectives”, occasione di confronto sulla necessità di orientare, all’interno dei paesi dell’area euro, le regole sul gioco (soprattutto online). Il punto di partenza non poteva che essere rappresentato dall’azione del commissario per il Mercato Interno della Eu, Michel Barnier, intenzionato a proseguire sulla linea tracciata dal “green paper”, unico riferimento per il mercato del gambling europeo. Il cosiddetto “action plan” - che nell’immediato prevede la creazione di una commissione di “saggi” che ha l’obiettivo di far seguire a ogni singolo Stato membro un percorso comune - individua le priorità del comparto del gioco online e le sue aree di attenzione: protezione dei consumatori, prevenzione delle frodi attraverso la rete, mantenimento dell’integrità degli sport oggetto di scommessa. Cosa rappresenteranno le “comunicazioni d’autunno” dell’Ue per il mercato italiano è uno degli argomenti più dibattuti all’interno della giornata romana che ha visto la partecipazione di figure di spicco R della politica e dell’organizzazione utenti. Il frangente che il comparto europea: parliamo di Harrie Tem- del gambling sta vivendo è storico: mink (vice direttore dei servizi il settore da semplice giocattolo postali e online per il Mercato Interno Ue), Paul Tang (rappresentante della Gambling Commission), Wes Himes (consigliere Ue della Remore Gambling Association), Peter Naesdiventa gioco (inteso sens (direttore delcome industria), con l’Unità normativa, un mercato che consiglio ricerca e svicresce in tecnololuppo della gia, stimola la creazione delle normative nazion a l i , Gambling costringenCommission do tutti i Paesi a discutere di regole Belga), Carlo Pagan (rappresen- (senza delle quali non c’è mercatante del Consiglio dell’Eca) e di to). Per Harrie Temmink il gioco Francesco Rodano (direttore del- online sta andando incontro a uno l’ufficio gioco online dell’Aams). sviluppo velocissimo del mercato, Il tema della protezione dei con- consentendo una distribuzione sumatori è ormai centrale e inelu- attraverso nuovi canali e con servidibile. L’e-commerce in generale e zi nuovi. l’offerta di servizi a distanza in Quel che manca nel contesto europarticolare presentano delle criti- peo, è la tesi espressa da Temmink, cità facilmente individuabili: da un sono le sfumatue intorno alle regolato c’è un utente che non conosce le fondamentali. Dinanzi alle venti l’azienda offerente il servizio, dal- sentenze della Corte di Giustizia l’altra le stesse aziende che opera- europea sul gioco il pensiero no in rete difficilmente possono comune è che un mercato in avere certezza sull’identità degli espansione non possa poggiare le Rodano (Aams): «Spesa triplicata in otto anni» L’AGENDA proprie basi solo sui pronunciamenti giuridici. La Comunità europea è costretta a dover prendere una posizione, perché ci sono direttive che confliggono con il mercato del gambling (che rappresenta un settore specifico). Le istituzioni devono farsi garanti del mercato stesso: il “piano d’azione” desunto dal “libro verde” metterà nella condizione gli stessi Stati membri di dialogare (a partire dal prossimo dicembre), mentre all’Europa spetterà solo il ruolo di moderazione. Nel proprio intervento Paul Tang ha sottolineato come serva in ambito comunitario un maggiore coordinamento, che vada nella direzione di un miglioramento degli standard di sicurezza e di un mercato meno frammentato. Maggiore cura – sottolinea Tang – dovrà essere posta in merito alla lotta del gioco illegale. Non serve una pletora di regole, ma una linea di demarcazione tra il comportamento normativo nazionale e quello comunitario. L’Italia ha fatto, e continua a fare, la propria parte. Francesco Rodano ha ricordato l’azione del legislatore nazionale, ma soprattutto ha tenuto a illustrare l’accordo che lega Aams all’Arjel francese, una partnership che segna un percorso virtuoso dove lo scambio di informazioni e le buone prassi ne rappresentano l’essenza. Giochi e fiscalità: due gli appuntamenti della prossima settimana a Roma ono due gli appuntamenti S in vista per il settore dei giochi che la prossima settimana si riunirà per discutere sul tema della fiscalità. Lunedì pomeriggio ci sarà la presentazione della ricerca "La fiscalità dei giochi" curata per Luiss da Ceradi, Fondazione Bruno Visentini e dal Casmef, in collaborazione con Confindustria Sistema Gioco Italia. A presiedere i lavori Vieri Ceriani sottosegretario al Ministero dell’Economia. Martedì invece il gruppo Codere ha organizzato un meeting presso il Senato sul tema “Finanza, gioco e legalità”. Quest’ultimo appuntamento gode del patrocinio dell’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio e vedrà la presenza di Roberto Fanelli, direttore dei giochi dei Monopoli di Stato. TOTOGUIDA SCOMMESSE Registrazione Tribunale di Roma n. 440/98 del 28 settembre 1998 Direttore responsabile: GUIDO TALARICO [email protected] Direttore editoriale: CARLO LAZOTTI [email protected] Nei meandri del decreto Balduzzi Editore: MILLENARIA scarl Sede legale: Catanzaro 88100 Discesa Piazza Nuova n. 19 CF 02677640795 - Rea 173589 L’OPINIONE Amministratore Unico: Carlo Taurelli Salimbeni I risvolti di un provvedimento che farà discutere ancora il settore Direttore generale: Leonardo Marini Redazione: Via Antonio Vivaldi, 9 00199 ROMA - Tel. 06/8841613 Fax 06/85831141 - [email protected] Segreteria: Tel. 06/8414295 - Fax 06/85831428 Diffusione: Tel. 06/8841611 Fax 06/85831141 - [email protected] Progetto grafico: Eleonora Maurizi [email protected] Fotocomposizione: Tel. 06/8841613 - Fax 06/85831428 Elaborazioni dati statistici: IES di Rossi Stefano & C. Snc Stefano Rossi [email protected] Statistiche a cura della FOOTBALL DATA www.footballdata.it Per la pubblicità: Marianna Saltarelli [email protected] Tel. 06/8841611 - Fax 06/85831141 Per abbonamenti scrivere a: [email protected] Distributore esclusivo per l’Italia: Parrini & C. Spa Via di S. Cornelia, 9 00060 Formello (Rm) - Centr. Tel. 06/90778.1 Milano - Viale Forlanini 23 Centr. Tel. 02/75417.1 Stampa: Litosud s.r.l., Via C. Pesenti, 130 Roma - Tel. 06/412103307 - Fax 06/41210344 Arretrati € 5,00 (incluse spese postali) di Mauro GRIMALDI on un titolo di grande impatto “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute” è stato pubblicato finalmente) nei supplementi ordinari della Gazzetta Ufficiale il decreto Balduzzi nella sua versione definitiva. Il riferimento al mondo dei giochi è contenuto nel Capo II all’art. 7. Non è stata approvata la proposta dei 500 metri di distanza delle sale slot dai luoghi sensibili. Questo significa che la norma si applica ex nunc, che letteralmente significa “da ora in poi”. C’è un però. I Monopoli di Stato, “tenuto conto degli interessi di settore”, dovranno pianificare una “progressiva ricollocazione” delle sale slot, sulla base di criteri relativi C alle distanze dai luoghi sensibili che saranno definiti da “un decreto del Ministro dell’Economia, di concerto con il Ministro della Salute, previa intesa sancita dalla Conferenza unificata, da emanare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore” del decreto Balduzzi. In questa ricollocazione si ritroveranno coinvolte, oltre all’Aams, anche l’Autorità di pubblica sicurezza, competente al rilascio dei Tulps per l’esercizio delle scommesse e di quelli per la gestione delle sale Vlt, e gli enti locali, ai quali spettano le funzioni autorizzatorie in materia di sale pubbliche da gioco e quelle sanzionatorie. Come verranno regolamentate queste competenze senza invadere le sfere di attribuzioni demandate Il NUMERO VERDE del Centro assistenza AAMS-SOGEI per le scommesse sportive e ippiche a quota fissa: Controlli serrati sui punti vendita e divieto totale per i totem espressamente allo Stato e agli enti locali? Vorrei sperare che prima di procedere vengano chiariti questi aspetti. Altro tema è il contrasto alla ludopatia, che si basa su un maggiore coinvolgimento dei gestori delle sale che dovranno esporre all’ingresso e all’interno dei locali il materiale informativo predisposto dalle Asl e saranno tenuti a segnalare la presenza di tali soggetti ai servizi di assistenza. Sul punto sarà cura delle Asl di competenza forni- re il materiale informativo. Rimane, ripeto, a carico dell’esercente l’onere di segnalare, ai centri di assistenza di cui sopra, situazioni evidenti di ludopatia, cosa, a fiuto, non semplice. Da capire anche il divieto di ingresso ai minori di anni 18 nelle sale in cui sono installati videoterminali ovvero nei punti in cui si esercita come attività principale quella delle scommesse. La norma sembra quasi pleonastica e ci si chiede perché non sia stata licenziata prima dal legislatore, visto che non si capisce cosa facciano dei minori in un’agenzia di giochi se è vietato loro giocare. In ogni caso non sottovaluterei la portata e le conseguenze di questa disposizione e mi affretterei, se fossi un gestore di sale, ad esporre a chiare lettere il divieto di accesso nelle aree dedicate al gioco ai minori di età. In ogni caso, giusto per buttare benzina sul fuoco, vi comunico che sono stati raddoppiati i controlli nelle sale da parte dei Monopoli di Stato - insieme alla SIAE, alla Guardia di Finanza e alle forze di Polizia - specificamente destinati al contrasto del gioco minorile, che passano da 5.000 a 10.000. E’ infine vietata la messa a disposizione di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano ai clienti di giocare su piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari e operatori online: è un divieto “tout court” esteso sia ai concessionari Aams che ai soggetti non autorizzati. Buona fortuna. 800.863.115 18+ 16 novembre 2012 Pag. 36 Italiani: spese pazze per slot machine nonostante crisi 22 novembre 2012 Appena lieve il calo nell'industria dei giochi, con una spesa al netto delle vincite di 11,2 miliardi nei primo otto mesi del 2012 (-4,8%). L'interesse per i giochi online, invece, cresce. Roma - L'industria dei giochi è in calo con una spesa degli italiani al netto delle vincite di 11,2 miliardi nei primo otto mesi del 2012 (-4,8%) e entrate per l'erario di 5,5 miliardi (-9,6%), ma slot machine e on line continuano a crescere. E' quanto emerge dai dati di Business international sullo studio 'Betting and gambling in Europe'. Le macchinette per i giochi d'azzardo hanno raccolto, tra gennaio e agosto, 32,2 miliardi tra new slot e vlc (su un totale di 56,5 miliardi di industria dei giochi) e crescono del 18,3% sul 2011. GIOCHI, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "PALINSESTO PIÙ AMPIO E TASSAZIONE PIÙ EQUILIBRATA" 21 novembre 2012 I giochi vivono un momento di crisi: ad agosto – per la prima volta – è stato registrato un calo degli incassi, passati dai 6,4 miliardi del 2011 ai 6 miliardi del 2012 (-6,5%). Perdite di entrate, dunque, anche per l’erario, di circa 600 milioni (5,5 miliardi contro 6,1 del 2011) che il Governo si trova a dover fronteggiare. Una diminuzione da attribuirsi principalmente al Lotto “l’unico gioco in cui lo Stato fa da banco”, ha confermato ad Agipronews il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, secondo cui potrebbero arrivare “iniziative per aggiornare il palinsesto sui giochi e una tassazione più equilibrata dei diversi comparti”. Le concause, secondo Polillo - che domani interverrà al convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma - vanno individuate nella “diminuzione assoluta delle giocate e nell’aumento delle vincite”. Il Governo, ha spiegato il sottosegretario, ha intenzione di “intensificare la lotta al gioco illegale che provoca anche la riduzione del gettito erariale”. In questo discorso si inserisce anche la delega fiscale “ottima occasione per rivitalizzare il comparto con maggiori entrate fiscali che potranno compensare il calo degli introiti”. POKER LIVE, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "1000 NUOVE SALE PER CONTRASTARE BUSINESS ILLEGALE" 21 novembre 2012 “Negli ultimi mesi,il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello mediatico, una polemica dai toni particolarmente aspri. E’ in atto una riflessione sull’opportunità che l’espansione del mercato dei giochi, già notevole rispetto ad altri Paesi europei, venga rallentata”, ha spiegato Polillo. Sull’apertura di 1000 sale da poker, ha aggiunto il sottosegretario, “va considerato che il gioco del poker è oggetto di un’intensa attività illegale, pertanto un’eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale”. Sul bando per 2000 nuove agenzie di scommessa, dice ancora Polillo “questa non comporterà alcun aumento di luoghi di gioco, visto che sono appena scaduti 700/800 diritti e che la gara è stata bandita secondo quanto stabilito dalla Corte di Giustizia UE, cioè al fine di consentire ai bookmaker esteri, che operano in Italia in mancanza di concessione, di regolarizzarsi”. GIOCO ONLINE, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "SUI SITI AUTORIZZATI LA MAGGIORANZA DEI GIOCATORI" “21 novembre 2012 La politica di regolamentazione dei giochi online, avviata nel 2007 in accordo con la Commissione Europea, è tuttora in corso - ha evidenziato Polillo - Si tratta di un settore complesso proprio per la sua natura transfrontaliera che rende difficile arginare i tentativi di accesso ai siti non autorizzati. L’esperienza del nostro paese, imitata da diverse altre giurisdizioni europee, dimostra che quando i cittadini hanno la possibilità di scegliere tra un prodotto sotto il controllo e la tutela dallo Stato, e uno illegale, si rivolgono al primo, a patto che sia competitivo e comparabile a quello illegale. Oggi stimiamo – ha aggiunto - che la grande maggioranza del gioco online si svolga proprio sui siti autorizzati dallo Stato e il modello di regolamentazione italiano rappresenta anche l’esempio di riferimento per il Libro Verde sul gioco d’azzardo online nel mercato interno della Commissione Europea”. DELEGA FISCALE, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "RAZIONALIZZARE TASSE E RIORDINARE FISCALITÀ SUI GIOCHI" 21 novembre 2012 Con la delega fiscale, ha spiegato Polillo, si vuole razionalizzare “la disciplina dei giochi con vincita in denaro riservati allo Stato, da lotto e lotterie agli apparecchi, anche con formule di combinazione tra tali giochi. Per questo motivo il Governo è orientato a razionalizzare il sistema di tassazione e a prevedere specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti più deboli”. La sistematizzazione delle fonti legislative è necessaria, ha aggiunto il sottosegretario, anche “per adeguare il sistema alle evoluzioni giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, può costituire un’occasione importante per un riordino della fiscalità gravante sui giochi e per riequilibrare il prelievo. In questo senso anche l’attuazione della delega in materia di contrasto dei fenomeni legati alla dipendenza dal gioco e del gioco minorile, - ha chiarito - può consentire la sistematizzazione ed implementazione delle misure esistenti, comprese quelle contenute nel Dl Balduzzi”. Proprio in merito al decreto Balduzzi, da poco entrato in vigore, Polillo ha concluso: “Sono favorevole anche alle norme finalizzate a razionalizzare la pubblicità in materia di gioco per proteggere i giocatori vulnerabili, ponendo in chiara evidenza le probabilità della vincita e, più in generale, le informazioni sul gioco. Per la prima volta, inoltre, si è preso atto che la ludopatia costituisce una malattia. Sui tali aspetti vi è perfetta identità di vedute sia a livello governativo che da parte delle strutture di sanità e di gioco”. Polillo: ‘Giochi, razionalizzazione tassazione e tutela soggetti deboli le priorità’ 21 novembre 2012 Un momento di crisi per il settore dei giochi pubblici, che per la prima volta ad agosto ha registrato un calo degli incassi (dai 6,4 miliardi di euro registrati ad agosto 2011 ai 6 miliardi del 2012, ossia meno 6,5 percento), con conseguenze anche per l’erario (la perdita di entrate dai giochi nei primi otto mesi dell’anno ammonta a circa 600 milioni, 5,5 miliardi contro 6,1 del 2011). Un momento, anche, in cui il gioco si trova di fronte alle nuove norme previste dalla legge Balduzzi, e a quelle in itinere che si andranno a fissare con la legge delega in materia fiscale, che si appresta ad approdare nell’Aula del Senato. Questo lo scenario da cui parte il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, ospite domani del convegno organizzato a Roma da Business International ‘2013 Betting and Gambling in Europe – The new and future perspectives’ in partnership con Gioco News, nel delineare le linee di intervento che il governo intende mettere in atto. “Il perdurare della crisi economica alla lunga si riflette anche sui giochi pubblici nei quali si registra una lieve diminuzione delle entrate erariali da attribuirsi principalmente al gioco del lotto - che come noto è l’unico gioco in cui lo Stato fa da banco – per effetto di due concause: a) una diminuzione assoluta delle giocate; b) un aumento delle vincite. Fermo restando, comunque, l’attuale assetto, il governo intensificherà la lotta ai fenomeni del gioco illegale, che provoca, oltre a evidenti ricadute negative sull’ordine e sulla sicurezza pubblica, nonché sulla tutela dei consumatori e delle fede pubblica, anche la riduzione del gettito erariale. Inoltre sono già in corso iniziative per aggiornare il palinsesto sui giochi, nonché per addivenire ad una tassazione più equilibrata dei diversi comparti. In tale ottica, l’approvazione della delega fiscale, che contiene specifiche previsioni in materia di gioco pubblico, potrà costituire un’ottima occasione per rivitalizzare il comparto, permettendo di conseguire maggiori entrate fiscali che potranno in parte compensare il calo degli introiti”. Nei piani del ministero dell’Economia c’è l’apertura di 1000 sale da poker, 2000 agenzie di scommesse e in generale un aumento dei luoghi di gioco con slot machine e videolotteries, per ora non sottoposti a limitazione per numero e dislocazione. Ritiene che sia giunta l’ora di rallentare l’espansione dell’offerta di gioco? “Negli ultimi mesi, come noto, il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello mediatico, una polemica dai toni particolarmente aspri. Molte voci critiche si sono levate contro la diffusione del gioco pubblico con argomentazioni, in verità, non dimostrate dal punto di vista scientifico. In linea generale, è sicuramente in atto una riflessione sulla opportunità che l’espansione del mercato dei giochi, già notevole rispetto alla situazione di altri Paesi europei, venga in qualche misura rallentata, dilazionando l’introduzione di nuove tipologie di gioco. Per quanto riguarda la gara per la concessione di 2.000 diritti per l’esercizio delle scommesse non a distanza (cioè in luoghi ‘fisici’), questa non comporterà alcun aumento di luoghi di gioco. Infatti, da un lato, occorre tenere in considerazione che sono appena scaduti circa 700/800 diritti. Dall’altro, che la gara stessa è stata bandita anche in ottemperanza a quanto stabilito dalla Corte di Giustizia UE, cioè al fine di consentire ai bookmaker esteri, che operano in Italia in mancanza di concessione, di regolarizzarsi, entrando a pieno titolo nel regime concessorio. Per quanto concerne, infine, l’apertura delle 1.000 sale da poker, la questione è ancora tema di approfondimento. Va in ogni caso considerato che il gioco del poker è oggetto di un’intensa attività illegale, pertanto un’eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale”. Quali sono le prossime iniziative del ministero per contrastare l’emigrazione di capitali verso i siti di gioco non autorizzati? “Il comparto del gioco online presenta effettivamente aspetti di particolare complessità, proprio per la sua natura transfrontaliera, che rende difficile, se non impossibile, arginare i tentativi di accesso ai siti non autorizzati da parte dei cittadini italiani. Proprio per questo motivo, sin dal 2007, e in completo accordo con i servizi della Commissione Europea, è stata avviata una politica di regolamentazione dei giochi online più popolari su internet, tuttora in corso. L'esperienza del nostro paese, in seguito imitata da diverse altre giurisdizioni europee, quali Francia, Spagna, Danimarca e Regno Unito, ha dimostrato infatti che quando i cittadini hanno la possibilità di scegliere tra un prodotto legale, cioè sotto il controllo e la tutela dallo Stato, e uno illegale, a patto che quello legale sia competitivo e comparabile a quello illegale, questi si rivolgono in maggioranza al primo, lasciando i siti non autorizzati per rivolgersi all'offerta lecita. Oggi stimiamo che la grande maggioranza del gioco online si svolga proprio sui siti autorizzati dallo Stato. Si sottolinea come il modello di regolamentazione italiano, oltre ad essere stato adottato, come detto, da diversi altri paesi, rappresenta l'esempio di riferimento per il ‘Libro Verde sul gioco d'azzardo online nel mercato interno’, pubblicato dalla Commissione Europea il 24 marzo 2011, nonché della ‘Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni’, sempre in tema di gioco online, adottata il 23 ottobre 2012”. Il Decreto Balduzzi ha stabilito – tra l’altro - norme stringenti sulla pubblicità e previsto l’inserimento della ludopatia nei Livelli essenziali di assistenza. Sono misure che condivide? “Le misure prese dal Governo e condivise dal Parlamento, che hanno portato all’approvazione del Dl Balduzzi hanno per la prima volta preso atto che la ludopatia costituisce una vera e propria malattia. Sui tali aspetti vi è perfetta identità di vedute sia a livello governativo che da parte delle strutture tecniche che si occupano di sanità e di gioco. Sono favorevole anche alle norme finalizzate a razionalizzare la pubblicità in materia di gioco, che intendono proteggere i giocatori vulnerabili, ponendo in chiara evidenza le probabilità della vincita e, più in generale, le informazioni sul gioco. Un ulteriore stimolo e contributo in questo campo verranno probabilmente dall’attività della Commissione Europea, a seguito dell’Action Plan adottato il 23 ottobre scorso, il quale si prefigge, tra l’altro, l’individuazione di misure comunitarie in tema di pubblicità dei giochi con vincita in denaro”. Nella delega fiscale, è previsto che il governo avrà l’incarico di riordinare il settore dei giochi, in particolare gli aggi e i prelievi che gravano sui vari prodotti: su quali direttrici vi muoverete? “La delega fiscale, per quanto riguarda il settore dei giochi, è volta a realizzare un intervento sistematico e razionale, sulla disciplina dei giochi con vincita in denaro riservati allo Stato, nelle forme attualmente contemplate dalla frammentaria normativa di settore (lotto, lotterie, scommesse, concorsi pronostici, tombole, congegni da divertimento ed intrattenimento, anche con formule di combinazione tra tali giochi). Al tal fine, il Governo è orientato a razionalizzare il sistema di tassazione e a prevedere specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti più deboli. La prevista razionalizzazione delle fonti legislative, attraverso un coordinamento formale delle vigenti disposizioni di carattere generale e di quelle relative ai singoli giochi, anche per adeguare il sistema alle evoluzioni giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, può costituire un’occasione importante – se non unica – per un sistematico riordino, soprattutto, della fiscalità gravante sui giochi, anche al fine di riequilibrare il prelievo ed evitare sperequazioni della domanda dettate da motivi di natura esclusivamente fiscale. Alla stessa stregua, l’attuazione della delega in materia di contrasto dei fenomeni legati alla dipendenza dal gioco, nonché del gioco minorile, può consentire la sistematizzazione ed implementazione delle misure esistenti, comprese quelle contenute nel DL Balduzzi e nel disegno di legge delega, così da consentire più efficacemente il raggiungimento degli obiettivi di tutela necessari”. Il sottosegretario all'Economia, Polillo: 'Poker live da regolamentare per contrastare l'illegalità' 21 Novembre 2012 “Il rilascio di 1,000 concessioni di sale da poker? La questione è ancora tema di approfondimento ma va in ogni caso considerato che il gioco del poker è oggetto di un’intensa attività illegale, pertanto un’eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale”. E' quanto ha dichiarato il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo in una lunga intervista rilasciata a Gioconews.it ed Agipronews.it alla vigilia della sua partecipazione al convegno organizzato a Roma domani da Business International sul tema '2012 betting and gambling in Europe', parlando di poker live. Un punto di vista nuovo e inedito. Che i tempi siano ancora lunghi questo è sicuro ma la visione del sottosegretario del Governo Monti dal punto di vista dell'illegalità è un avvertimento importante ad una serie di attività che continuano ad operare sul territorio senza concessione Aams. Pratica resa possibile da alcune Questure e da un'impostazione anche di alcuni tribunali che hanno oggettivamente riscontrato un ritardo inaudito dello Stato sulla regolamentazione di un settore con importanti implicazioni di ordine pubblico e di controllo del gioco sul territorio nazionale. Evidentemente per Polillo il lavoro fatto a livello di gaming online è da riproporre anche a livello terrestre: “La politica di regolamentazione dei giochi online, avviata nel 2007 in accordo con la Commissione Europea, è tuttora in corso - ha evidenziato Polillo - Si tratta di un settore complesso proprio per la sua natura transfrontaliera che rende difficile arginare i tentativi di accesso ai siti non autorizzati. L’esperienza del nostro paese, imitata da diverse altre giurisdizioni europee, dimostra che quando i cittadini hanno la possibilità di scegliere tra un prodotto sotto il controllo e la tutela dallo Stato, e uno illegale, si rivolgono al primo, a patto che sia competitivo e comparabile a quello illegale. Oggi stimiamo – ha aggiunto - che la grande maggioranza del gioco online si svolga proprio sui siti autorizzati dallo Stato e il modello di regolamentazione italiano rappresenta anche l’esempio di riferimento per il Libro Verde sul gioco d Giochi, Carnevale Maffè (SDA Bocconi): "Il settore non è un ’giocattolo’, regole indispensabili per innovazione" 22 novembre 2012 ROMA – "Dobbiamo vivere il momento del gaming in Italia e in Europa, che sta passando da giocattolo a gioco, dunque un settore che ha un patrimonio di regole e sintassi". Lo ha detto Carlo Alberto Carnevale Maffé, docente della Scuola di Direzione Aziendale Bocconi in apertura del convegno "2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. "Il pallone é un giocattolo, il calcio é un gioco - ha proseguito Maffé - chi é padrone di un gioco può gestirne una rendita e oggi discutiamo proprio di uno dei business più importanti al momento, un settore che spinge regolatori nazionali a innovare e regolamentare, forza i confini della legalità e dell’irregolarita. In questo senso il gioco ci costringe a parlarne e cercare innovazioni". SA/Agipro Gioco online, Temmink (DG Mercato Interno Ue): "Action Plan: quadro normativo comune per tutela giocatori e contrasto a illegale" 22 novembre 2012 ROMA - La Commissione Europea è intenzionata a formare un "quadro europeo onnicomprensivo sul gambling online", mantenendosi vigile nel suo ruolo di guardiana del trattato: dopo la pubblicazipone dell’Action Plan una ventina di Stati Membri poterbbero ricevere delle lettere formali per cambiare la normativa in materia di gioco. E’ quanto ha confermato Harrie Temmink, Vice direttore dell’unità dedicata all’online della Direzione generale Mercato interno della Commissione europea, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato a Roma da Business International. Nel corso delle consultazioni per stilare l’Action Plan - il documento con le linee guida per armonizzare il settore del gambling online "sono arrivate 260 risposte nel 2011 da cui abbiamo dedotto che ci sono parecchie sfide in ambito transnazionale, e la necessità di standard minimi fra gli Stati membri così é stato messo in atto piano d’azione basandosi sull’oggetto di queste risposte". La Commissione "si é confrontata con una quantità enorme di lamentele e ha portato avanti la sua funzione di guardiano e garante degli Stati membri", tanto che adesso sono state "sbloccate alcune procedure" e la Commissione sta "inviando lettere a 18-20 stati membri chiedendo di aggiornare la normativa sul gioco e di aprire un dialogo attivo con gli altri Stati. Proprio con il dialogo siamo sicuri di risolvere molte di queste questioni. Questo vuole dire che si potranno portare a termine molte lamentele che non sono ancora state chiuse". L’Action Plan include una combinazione di iniziative che trattano una serie di questioni, e si basa su cinque aree di azione principali: prima di tutto conformità con i quadri nazionali, protezione cittadini e minori, prevenzione riciclaggio e frode e prevenzione match fixing". Un accordo tra i diversi Stati dell’Unione permetterà inoltre di "avere un unico indirizzo comune per sfide che arrivano fuori dall’Ue". "Viviamo in un momento in cui i cittadini possono giocare online senza il totale controllo dei regolatori nazionali - ha detto ancora Temmink - Bisogna, dunque, prima di tutto regolamentare internet, cosa che si fa sempre più, e incanalare i cittadini verso una forma di gioco legale e autorizzato". In questo contesto serve ancora maggiore chiarezza. "Le regole ci sono, ma mancano alcuni dettagli. Negli ultimi anni la Commissione Europea ha avuto a che fare con parecchie lamentele sulle normative nazionali e ci sono state 20 sentenze da parte della Corte di giustizia Europea. In linea di principio non é l’Ue che dovrebbe decidere però la Corte ha stabilito delle linee guida in modo tale che queste regolamentazioni siano coerenti tra loro" SA/Agipro Giochi, Temmink (DG Mercato Interno UE) : «Stretta su norme antiriciclaggio e contrasto a match fixing» 22 novembre 2012 ROMA - «Teniamo alla tutela dei cittadini e alla prevenzione della frode e del riciclaggio di denaro. In questo campo la Commissione Europea intende estendere l’ambito del controllo a tutto il settore del gioco, online e fisico, come accade già per i casinò e le proposte saranno pubblicate all’inizio del prossimo anno». Lo ha annunciato Harrie Temmink, vice direttore dell’unità dedicata all’online della direzione generale Mercato Interno della Commissione Europea, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «Ad inizio 2013 faremo delle proposte per capire dove sono i punti deboli nel contrasto al riciclaggio di denaro. Altro aspetto importante é la salvaguardia dell’integrità dello sport: la Commissione sta preparando una convenzione con un capitolo molto importante dedicato alle scommesse e nel 2014 vuole mettere in evidenza un piano sulle partite truccate», ha continuato. «Voglio ribadire che noi vogliamo che i consumatori si divertano, ma che lo facciano in maniera protetta: vogliamo preservare la cultura del gioco e trovare il giusto equilibrio con regole molto chiare e, nelle riunioni, vogliamo sia evidenziato questo ruolo di guida della Commissione Europea" ha concluso. SA/Agipro Giochi, Monopoli di Stato: spesa dei giocatori triplicata in otto anni, 700 milioni su Internet nel 2011 22 novembre 2012 ROMA – Il volume al netto delle vincite pagate dal 2003 al 2011 è quasi triplicato, l’andamento è simile ma più contenuto per le entrate erariali passate dallo 3,5 miliardi del 2003 agli 8,7 miliardi del 2011, fattore che rispecchia l’introduzione di nuove forme di tassazione, come per esempio su poker cash e casinò online, basate su un prelievo al netto delle vincite che ha consentito di rendere più allettanti i giochi legali. E’ quanto emerge dai dati presentati da Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. La crescita dei giochi più redditizi per gli scommettitori con una nuova forma di tassazione è evidente anche comparando i volumi di raccolta e le entrate erariali del gioco online: le giocate su internet rappresentano il 4,2% dei ricavi lordi del settore (700 milioni) ma garantiscono solo il 2,2% degli incassi erariali (200 milioni). SA/Agipro Giochi, Himes (Remote Gambling Association): «Monopolio in Grecia dimostra necessità di un’azione forte dell’Ue» 22 novembre 2012 ROMA - «Il problema più serio per la Grecia riguarda le regole di mercato perché la normativa che sostiene il sistema greco é stata definita della Corte di giustizia non conforme alle regole comunitarie». Lo ha spiegato Wes Himes, European Advisor di Remote Gambling Association, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «Cinque mesi dopo il Governo greco ha garantito una proroga online per i prodotti esistenti scommesse e macchine vlt - quindi, in quattro mesi, si é passati da un mercato potenzialmente attraente per i consumatori a un mercato che ha esteso il monopolio: un esempio calzante di come ci sia bisogno di un’azione forte a livello europeo. La cosa scioccante è che è probabile che la proroga del monopolio sia stata concessa sulla base del fatto che alcune società potessero acquisire questo status. Questo é un altro degli errori compiuti dalla Grecia e che ci illustra quali possono essere le sfide dell’Europa. Si tratta di un caso che va studiato in maniera approfondita», ha spiegato Himes. SA/Agipro Giochi, Tange (Gambling Commission): «Lavoro di squadra contro mercato illegale» 22 novembre 2012 ROMA - «Vogliamo aiutare gli operatori e il mercato a lottare contro il gioco illegale, facendo lavoro di squadra. Il Piano d’azione è costituito da numerosi step, con una lunga lista di vari argomenti»: è quanto ha detto Paul Tange, membro della Gambling Commission olandese, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «Credo che la lista possa essere accorciata, non abbiamo bisogno di tante raccomandazioni, ma di pochi punti più chiari». E’ necessario «tracciare una linea di demarcazione tra norme europee e nazionali: dobbiamo fare in modo di lavorare tutti insieme perché il mercato funzioni bene», ha continuato. «Tutte le sentenze degli ultimi anni» in materia di gioco d’azzardo «probabilmente non sono il modo migliore per dare forma a questo mercato». Ad esempio, prosegue, «in Olanda vorremmo che gli operatori legali operassero in maniera serena, con il blocco dei pagamenti degli operatori non autorizzati e il blocco dei pagamenti internet per arginare la loro posizione: é qui che l’Unione Europea dovrebbe aiutarci, ma tutti dobbiamo fare di più. Se rimangono 27 regolamentazioni, 27 procedure e così via, tutto andrà coordinato meglio: penso che la Commissione debba sempre di più concentrarsi su implementazione e punti chiave di questo piano d’azione». SA/Agipro Gioco online, Rodano (Aams): "Slot online il 3 dicembre, nel 2013 su internet anche il Lotto" 22 novembre 2012 ROMA – Il primo prodotto ad essere offerto online nel palinsesto dei Monopoli sono state le scommesse ippiche a giugno 2001. Esattamente un anno dopo è partita la raccolta delle scommesse sportive online per poi passare a tutti gli altri giochi fino a poker cash e casinò a luglio 2011. Lo ha ricordato Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. I prossimi passi dell’Amministrazione puntano all’offerta online delle slot machine (al momento escluse dai giochi da casinò e che partiranno il prossimo 3 dicembre), mentre nel corso del 2013 partiranno betting exchange, scommesse virtuali e persino il lotto. "Siamo stati tra i primi a regolamentare tutti i giochi online, contrastando il mercato illegale, l’italia è una sorta di benchmark per i paesi europei. I giochi in cui si spende di più in italia sono gli apparecchi da intrattenimento, unico gioco che negli ultimi quattro anni è cresciuto, mentre gli altri giochi sono stabili o in flessione. Dunque alla crisi non corrisponde un aumento delle giocate, bensì c’è un calo dei consumi, che interessa anche i giochi. In italia il legislatore ha deciso di adottare un approccio graduale dei diversi giochi online, anno dopo anno, fino ad arrivare al 2013 in cui qualunque gioco online al mondo sarà regolamentato. Il 3 dicembre verranno lanciate le slot online, nel 2013 si giocherà sul web anche al Lotto". CR/Agipro Giochi, Naessens (Belgian Gaming Commission): «Modello belga non è troppo rigido, serve a contrastare operatori illegali» 22 novembre 2012 ROMA - «A livello europeo bisogna avere il pieno controllo, per evitare di danneggiare i cittadini e, in particolare, i minori. Dobbiamo regolamentare una situazione che altrimenti sarebbe molto rischiosa». Lo ha spiegato Peter Naessens della Belgian Gaming Commission nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «É necessario verificare che ci sia un reale controllo nel business degli operatori -ha spiegato Naessens - In Belgio abbiamo 20 società di gioco e chi critica dice che siamo protezionisti, ma non è così visto che gli operatori nazionali sono una minoranza. Se lo siamo, non è nell’accezione negativa del termine: ci sono tanti operatori con licenze che non possono operare nel Paese, quindi si tratta di critiche ingenerose. A chi critica, ancora, parlando di un sistema non proporzionato o troppo rigido, dico che in realtà la situazione é che ci sono ancora operatori illegali che operano nel nostro Paese: alcuni si rifiutano di accettare una legge democratica e continuano a offrire gioco illegale», ha spiegato. «In Belgio abbiamo un ambiente e un modello regolatorio molto valido ma non "europeo" e, in futuro, dovremmo trovare un approccio comune. Siamo convinti che con questo piano d’azione la Commissione Europea riuscirà ad armonizzare questa situazione e a creare valore aggiunto per gli Stati membri, anche perché i problemi attuali non saranno certo più facili domani e per questo é necessaria la cooperazione. - ha concluso - Per questo la Commissione deve suggerire soluzioni per la cooperazione e la coordinazione e deve risolvere il problema del mancato rispetto della legislazione belga». SA/Agipro Giochi, Monopoli di Stato: accordi bilaterali e cooperazione per tutelare consumatori europei 22 novembre 2012 ROMA - La cooperazione internazionale dei Monopoli di Stato sta procedendo su un doppio binario: lo scambio di informazioni fra Paesi che hanno sistemi normativi simili (ad esempio l’accordo bilaterale Aams-Arjel siglato il 26 giugno 2011) e un livello di collaborazione più esteso che coinvolge i 27 Paesi della Comunità Europea. Lo ha evidenziato Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Lo scambio di informazioni “ristretto” permette una collaborazione costante e l’adozione di soluzioni in tempi brevi, inoltre permette l’avvio di un programma di liquidità condivisa per prodotti simili: Italia e Francia stanno studiando la possibilità di mettere in comune i tavoli di poker online e le sale bingo virtuali. Agli scambi “ristretti” fra Italia e Francia si sono aggiunti anche Portogallo e Spagna e presto potrebbero arrivare anche altri Paesi con l’obiettivo di ridurre il gioco problematico, bloccare l’accesso ai minori, evitare frodi e riciclaggio. Sia l’approccio “ristretto” che quello allargato all’intera Comunità consente un innalzamento progressivo della tutela dei consumatori. SA/Agipro Gioco online, Monopoli di Stato: il 5 dicembre prima riunione degli esperti per l’Action plan Ue 22 novembre 2012 ROMA - Il prossimo 5 dicembre si terrà la prima riunione degli esperti di gioco della Commissione Europea che dovrà stilare un primo programma operativo sulla base del Piano d’Azione Ue per il gambling online. Lo ha ricordato Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Il piano prevede alcuni punti chiave come la cooperazione tra gli enti regolatori, una linea di condotta sui messaggi pubblicitari, una ricerca sui casi di dipendenza dal gioco nella Comunità Europea, l’estensione della direttiva anti-riciclaggio a tutte le forme del gioco d’azzardo, la possibilità di fornire uno standard europeo per i fornitori di gioco e studiare gli interventi più efficaci per la prevenzione del match fixing nello sport. Giochi online, Monopoli di Stato: sul poker cash spesi 233,4 milioni di euro negli ultimi dodici mesi 22 novembre 2012 ROMA - Il poker cash si conferma il gioco online preferito dagli italiani, raccogliendo una quota di mercato del 30% della spesa dei giocatori, con 233,4 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Appena dietro, un testa a testa tra scommesse sportive e poker a torneo che hanno rispettivamente quote del 21,8% (168,1 milioni) e 20,7% (159,5 milioni). Sono i dati evidenziati da Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Il 17,1% della spesa degli italiani online è indirizzata sui giochi da casinò (131,6 milioni). Altro gioco che si presta particolarmente all’offerta su internet è il bingo su cui gli italiani hanno indirizzato il 5,8% della spesa. CR/Agipro Gioco online, Monopoli di Stato: oltre 4200 siti non autorizzati nella "black list" italiana 22 novembre 2012 ROMA – Il compito dei Monopoli non si esaurisce solo con l’espansione dei prodotti di gioco ma consiste anche nel sottrarre terreno al gioco non autorizzato: al momento sono oltre 4200 i siti oscurati contenuti nella “black list” che viene aggiornata periodicamente. Chi tenta di raggiungere un sito non autorizzato – ha ricordato da Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” - visualizza un avviso dei Monopoli di Stato che impedisce l’accesso: una misura pensata per prevenire l’accesso ai siti “.com” dai residenti in Italia. CR/Agipro Giochi, Pagan (European Casinò Association): «Crisi dei casinò: serve diversificazione dell’offerta, rivedere limiti a contante» 22 novembre 2012 ROMA - «In una situazione come quella attuale di evoluzione del mercato del gioco, la posizione dei casinò tradizionali sicuramente non è facile. Per molti anni il gioco è stato gestito nelle sale, mentre negli ultimi tempi l’arena competitiva si è allargata ad altre forme di gioco, facendo soffrire l’offerta tradizionale delle case da gioco». Lo ha evidenziato Carlo Pagan, ad del Casinò di Campione d’Italia e membro del board dell’European Casinò Association (ECA), nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «In prospettiva strategica, l’unica opzione possibile è la diversificazione», puntando sul valore aggiunto che deriva dal «bagaglio di esperienza dei casinò». La politica di diversificazione «è molto complessa: chi oggi è entrato nel business dell’online non ha avuto a livello europeo un grande successo». In Italia le case da gioco hanno puntato sulle slot, ma non basta. «Attualmente ci si trova di fronte a un percorso estremamente complesso per i casino tradizionali. Stiamo vedendo flessioni di fatturati nei casino europei, soprattutto italiani, in particolare alla luce dell’introduzione del limite di circolazione del contante a mille euro», riconosce Pagan. In futuro sara necessario «creare aziende multicanale con l’online, con offerte fuori dai casinò per cogliere sinergie con altri canali, come nel caso del poker che è di maggiore impatto per i giocatori», valorizzando «il know how dei casino tradizionali, che hanno cento anni di storia e possono dare il loro contributo». Per quanto riguarda il contrasto alle ludopatie, l’ECA «sta per ufficializzare un decalogo per la gestione delle problematiche legate al gtioco patologico. Per prevenire la ludopatia è necessario un check-in di ingresso per il gioco live», propone. Ultimo punto importante è quello della formazione. «Oggi abbiamo un settore in grande divenire, in termini quantitativi, ma non esiste un vero percorso di formazione anche a livello universitario, come succede ad esempio in Nevada: questo potrebbe essere uno stimolo per la crescita e promozione del settore». CR/Agipro Betting exchange, Cruddace (Betfair): "Cooperazione e regolamentazione punti di forza del sistema italiano" 22 novembre 2012 ROMA - La regolamentazione del gioco in Italia continua ad essere una “Best practice” in Europa, soddisfa pienamente la legislazione comunitaria e garantisce la totale protezione dei consumatori. Lo ha sottolineato Martin Cruddace, Company Secretary di Betfair Limited nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Uno dei punti di forza del sistema italiano “è la cooperazione promossa da Aams con gli altri regolatori europei assieme a un’effettiva gestione della domanda – ha aggiunto Cruddace - La domanda viene soddisfatta grazie alla regolamentazione dei prodotti di maggior successo”. Betfair è sinonimo di betting exchange, lo scambio di scommesse che in Italia dovrebbe partire entro il prossimo anno. Un sistema che si basa su quattro punti di forza: i giocatori non si conoscono tra di loro, accordi siglati con i principali organismi sportivi per lo scambio di informazioni sulle partite sospette, accurata verifica e controllo dell’identità del cliente e procedure all’avanguardia nel prevenire e identificare casi di riciclaggio di denaro. "Siamo impegnati e pronti a lavorare al meglio in Italia, pagando le tasse, puntando sulla cooperazione con Sogei e altri soggetti istituzionali - ha concluso Cruddace - le regole proposte da Aams sono un modello da imitare perché compatibili con la giurisdizione inglese e a livello europeo sono un modello da seguire". SA/Agipro Betting exchange, Cruddace (Betfair): "Liquidità internazionale necessaria per gestione del rischio" 22 novembre 2012 ROMA - Le piattaforme di scambio scommesse possono funzionare solo se legate alla liquidità internazionale, che “consente di gestire il rischio in diverse giurisdizioni in modo trasparente – ha evidenziato Cruddace - La liquidità internazionale non compromette le procedure in vigore per la lotta al riciclaggio di denaro sporco e Aams ha piena visibilità e controllo sulla liquidità internazionale prevista dal decreto che regola il betting exchange”. “La liquidità internazionale – ha aggiunto - è fondamentale per la gestione del rischio di un business globale e la domanda di gioco online potrebbe essere meglio soddisfatta se venisse applicata una tassa sui volumi al netto delle vincite a tutti gli operatori con licenza”.“Aams è all’avanguardia nella regolamentazione del gioco on line in Europa – ha concluso Cruddace – e i betting exchange che operano con standard elevati, che cooperano con i regolatori e pagano le dovute tasse, dovrebbero essere inclusi in tutte le regolamentazioni che disciplinano il gioco online. Betfair, per garantire standard elevati di tutela dei cosnumatori, ha siglato 54 memorandum d’intesa con numerosi organismi internazionali, tra cui la Fifa e il Comitato Olimpico, con i quali condividiamo informazioni per prendere i provvedimenti adeguati in caso di anomalie". SA/Agipro Scommesse, Betfair: il 20% dei giocatori ’mobile’ punta durante i matrimoni per vincere la noia 22 novembre 2012 ROMA – Lo scambio di scommesse può anche essere un modo ideale per ingannare il tempo, meglio di una “chattata” o di una partita a sudoku. Grazie alle piattaforme mobile è possibile scommettere anche nei momenti più impensabili e apparentemente meno opportuni: Betfair ha stimato che il 20% dei suoi utenti intervistati ha utilizzato un dispositivo mobile per scommettere durante un matrimonio. Il volume di giocate scambiate via mobile nel 2012 è di 2,2 miliardi di sterline (circa 2,7 miliardi di euro) per un incremento del 111%. Tornando a tablet e smartphone sono 275mila gli utenti attivi, 44 milioni le scommesse via mobile. SA/Agipro Scommesse, Betfair: nel 2012 sulla piattaforma scambiate 34 puntate al secondo, il 61% è live 22 novembre 2012 ROMA – Crescono del 6% i ricavi di Betfair nel 2012, grazie ad un aumento del 11% della piattaforma scommesse. Sono i numeri resi noti nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Nel 2012 Betfair ha registrato più di un miliardo di scommesse piazzate sul sito internet, con una media di 34 scommesse al secondo. Al momento sono più di quattro milioni gli utenti registrati al sito di Betfair: il 61% del volume totale delle scommesse su Betfair è live, e si conta che circa 3.300 sterline (più di 4mila euro) siano depositate al minuto. Per quanto riguarda gli eventi più giocati, 50 milioni di sterline (62mln di euro) sono andate sulla semifinale di Champions League tra Barcellona e Chelsea, mentre l’offerta sul calcio nel 2012 ha registrato un incremento del 26%, Ben 96mila giocatori hanno puntato su Wimbledon con un aumento delle giocate del 53%. SA/Agipro Giochi, Allara (Paddy Power): "Su pubblicità servono paletti, non briglie" 22 novembre 2012 ROMA - "E auspicabile che L’Amministrazione, sulla pubblicità, mantenga la coerenza che ha avuto in questi anni. Sicuramente é necessario porre dei paletti, il nostro caso é un po’ particolare visto il tipo di comunicazione che facciamo, ma di certo é importante per tutto il comparto che le regole non imbriglino l’attività in un momento non semplice per tutto il comparto". Lo ha detto Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. SA/Agipro Giochi, Tirabassi (Ficom Leisure): «In Italia pubblicità vale 230 milioni. Ora si punterà su slot online» 22 novembre 2012 ROMA - «La pubblicità e il messaggio degli operatori online, per esperienza, sono sempre stati più evoluti. Secondo la nostra analisi per il 2011 l’industria del gioco ha investito più di 230 milioni di euro su tutti i media italiani, di cui il 70% sulla tv e il resto tramite sponsorizzazioni. Ora tutte le aziende si stanno preparando per il lancio delle slot con investimenti sostanziosi». E’ l’opinione di Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory & Investment MindShare, intervenuto nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Alla vigilia del lancio delle slot online «tutti gli operatori hanno bisogno di una spinta di comunicazione. La pubblicità é fondamentale e necessaria, fa parte di tutti i business plan delle aziende». «L’importanza della comunicazione é che tenga sempre il focus su intrattenimento e divertimento. Tutti gli operatori vogliono che il giocatore viva un’esperienza positiva. - ha aggiunto - Quindi, indipendentemente dalla linee guida, il punto é che si tratti sempre di una comunicazione legata al divertimento, all’esperienza ludica e di intrattenimento». «Come per tutti i servizi delicati, sono necessarie linee guida su come comunicare questo prodotto - ha spiegato Tirabassi - puntando sempre sulla protezione del consumatore. Il dl Balduzzi ha dato ulteriori indicazioni, concentrandosi sulla protezione dei minori. Ora saranno le aziende a dirci se queste linee guida saranno realmente efficaci». SA/Agipro Slot online, Bufalini: "Fondamentali per casinò su web, altrimenti il 65% del gioco va all’estero" 22 novembre 2012 ROMA - "Tutti abbiamo visto la crescita del mercato online con l’arrivo dei casinò, anche se mancano ancora prodotti che possono darci competitivitá come le slot, che stanno per arrivare. Abbiamo 130 milioni di profitti lordi annui. Il prodotto casinò, senza le slot, è ancora al 65% sui .com". E’ quanto ha detto Fabio Angeli Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, azienda che nel mercato italiano del gioco ha lanciato a giugno Starcasino.it. "Siamo sicuri che il mercato potrà diventare molto importante se gli operatori potranno fare la giusta comunicazione. Lo stesso Rodano, dirigente per l’’online dei Monopoli di Stato, ha detto che non si riesce, al momento, a bloccare completamente il .com quindi sarebbe interessante capire quali azioni in futuro saranno fatte per impedire a questi siti di raccogliere gioco, oltre alla parità di prodotto che è ovviamente fondamentale". "Il decreto Balduzzi ha dato regole precise, su tutte la tutela dei minori. Il problema oggi è che manca ancora la necessaria chiarezza nei provvedimenti per noi aziende che dobbiamo investire. In attesa che Aams definisca in maniera più accurata le regole della comunicazione al momento possiamo comunicare il marchio". SA/Agipro Giochi, Bancora (ceo Betfair Italia): «Bet exchange per catturare i clienti dei siti non autorizzati» 22 novembre 2012 ROMA - «Il rientro dei volumi che passano per i ".com" possono essere reintegrati con il bet exchange, che attira gli scommettitori che non trovano l’offerta che cercano, con quote più competitive e capitali che il mercato ora non può soddisfare. Inoltre potrebbe servire a far rientrare in Italia anche i capitali che passano per i bookie asiatici. Crediamo che il betting exchange, che ci auguriamo possa decollare nel 2013, riporterà il mercato italiano in crescita». E’ l’opinione di Bancora, Ceo di Betfair Italia, intervenuto al convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «Il mercato italiano è fondamentale, siamo giunti al termine di un ciclo dopo anni dedicati alla regolamentazione del prodotto e siamo pronti per il lancio. Anche in Italia, dove il mercato non cresce come altrove, il bet exchange potrebbe essere un volano». CR/Agipro Giochi, Allara (Paddy Power): «Contrasto a ".com" passa da offerta più ampia» 22 novembre 2012 ROMA - I siti di gioco online autorizzati ".it" non sono ancora pienamente competitivi con i ".com": è l’opinione di Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power, intervenuto nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «L’offerta dei ".it" è limitata, non solo sullo sport, ma anche sugli eventi. Il palinsesto va esteso e siamo pronti a farlo con il palinsesto complementare. Inoltre, sta per cominciare una stagione di novità con la partenza delle scommesse virtuali», ha sottolineato. «L’offerta è il motivo principale per cui una grossa fetta di denaro oggi viaggia in Asia, dove si possono giocare importi sconfinati. Oggi un giocatore italiano deve rispettare dei limiti per una singola scommessa: ad esempio, un tagliando non paga più di 10 mila euro. Quindi, se si vogliono superare certi limiti, è necessario "spezzettare" la giocata, una cosa anacronistica», continua. L’ultimo limite ber i bookmaker «riguarda il sistema con cui in Italia siamo costretti a operare: se oggi decidiamo di lanciare un’offerta dobbiamo rispettare rigide procedure burocratiche e e questo ci impedisce di introdurre prodotti che a livello internazionale funzionano alla grande. Inoltre se sbagliamo una quota la dobbiamo pagare, mentre all’estero se l’errore è palese non è così». CR/Agipro Giochi, Castaldo (Microgame): "Online in stallo, a fine anno previsto calo del 5%" 22 novembre 2012 ROMA - "Viviamo una fase di stallo del mercato, la raccolta a fine anno vede un calo del 5%, i ricavi della filiera nella nostre stime scenderanno rispetto al 2011. Siamo tuttavia ottimisti per il futuro, la raccolta di Microgame rappresenta il 25% del mercato online italiano, con un volume di gioco pari a 3 miliardi di euro". E’ quanto ha detto Marco Castaldo, che rappresenta nel Board di Microgame il private equity Monitor Clipper. Il fondo di investimento, che in passato aveva già puntato su altre società del gaming italiane, è entrato nella società nel 2010. "Il nostro obiettivo è entrare in aziende con prospettive di sviluppo, farle crescere e puntare alla quotazione in Borsa per valutare eventuali cessioni una volta consolidato il loro valore. Con Microgame siamo a metà del cammino". "Il mercato non cresce, ma l’azienda può consolidarsi e i piccoli network dovranno conflluire in realtà più grandi per sopravvivere - ha detto ancora Castaldo - In Italia il mercato online adesso vale il 4% mentre in Gran Bretagna vale il 12%. Lo sviluppo della banda larga, però, lascia presagire scenari di crescita". Secondo Castaldo serve inoltre "uno sforzo continuo per sviluppare il mercato: apprezziamo la strategia di Aams, la sua consistenza e continuità. Dobbiamo difendere i giocatori, lottare contro il riciclaggio, e agire in maniera efficace per contrastare i .com. Inoltre è necessaria una maggiore chiarezza normativa. L’arrivo delle slot online consentirà ai siti .it di competere con i .com. Sono necessarie logiche di politica industriale per imprimere direzione al settore e garantire la crescita". CR/Agipro Giochi: Betting exchange, mobile e slot traineranno crescita dell’online 22 novembre 2012 ROMA - «La tassazione al netto delle vincite pagate ai giocatori é auspicabile: questo non vuol dire che betting exchange e scommesse tradizionali non possano convivere». Lo ha spiegato Massimiliano Bancora, Ceo di Betfair Italia, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. «Auspichiamo questo cambiamento anche perchè crediamo che il betting exchange possa far crescere la competizione e quindi il mercato», ha aggiunto. «L’Italia è uno dei Paesi in cui intendiamo investire e crediamo che casino e slot online abbiamo ancora tanto margine di crescita, così come le scommesse con il betting exchange. Siamo convinti che il prossimo anno ci potrà essere una crescita forte». Della stessa opinione anche Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power. «Il betting online in Italia è già eccellente, di sicuro un’espansione del mercato può creare un’ulteriore crescita. Credo che, grazie al palinsesto complementare, il mercato italiano possa guadagnare un 20% sull’illegale». Inoltre «siamo sicuramente consapevoli della propensione smisurata per il mobile in geneale degli italiani e della crescita del settore in Italia», aggiunge. Anche Fabio Angeli Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, azienda che nel mercato italiano del gioco ha lanciato a giugno Starcasino.it vede nel mobile un’opportunità di sviluppo. «Adesso vale il 5% del mercato totale, siamo sicuri che in Italia avrà un peso molto importante e ci crediamo molto», spiega. «Con le slot, invece, pensiamo di arrivare da 130 a minimo 200 milioni e pensiamo che si arriverà a misure più strette per i ".com"». SA/Agipro Betting and Gambling in Europe, focus a Roma sulle prospettive per il 2013 22 Novembre 2012 Roma – “Il gaming sta diventando un business. Ormai stimola i governi a confrontarsi con il web, nel contratto tra legalità e illegalità. I mercati sono istituzioni e sono i luoghi in cui si può discutere di regole. Qui parliamo di regole e di portare l'asticella sempre più in alto”. Con queste parole Carlo Maffè, docente di strategie aziendali all’Università Bocconi di Milano ha introdotto il convegno ‘2013 Betting and Gambling in Europe’ organizzato da Business International e di cui Gioco News è media partner, in corso quest’oggi a Roma. Rodano (Aams): "Italia anticipa action plan Ce cooperando con Francia, Spagna e Portogallo" Allara (Paddy Power): “Bene betting exchange, ma con troppa tassazione competizione difficile” Cruddace (Betfair): “Liquidità internazionale non in conflitto con lotta a riciclaggio di denaro” Wes Himes (consulente Rga): “Grecia, caso irrisolto sul gioco” Naessens (Belgian Gaming Commission): “Legge belga sul gioco democratica e non protezionistica” Tange (Gambling Commission): “Regole uniche per combattere illegalità” Tirabassi (Ficom Leisure): “Tablet, nuovo strumento per il gioco online” Ad aprire i lavori Harrie Temmink (Deputy Head of the Online and Postal unit at DG Internal Market and Services - European Commission): “Il gioco online – afferma - si sta sviluppando velocemente ma l'importante è che i cittadini europei giocano e conoscono i siti anche se non sono regolati visto che il web è difficilmente controllabile. Bisogna regolare internet e questo accade e gli stati membri stanno orientando i cittadini verso il gioco regolamentato. C'è una mancanza di chiarezza e la Corte di giustizia ha emesso 20 sentenze sulle regole ma gli Stati nazionali possono comunque scegliere le loro regole. Ci sono condizioni a questa libertà. Le concessioni non devono essere restrittive. Nella consultazione pubblica del 2011 è emerso che se il gioco non è regolato è pericoloso. Ci sono obiettivi di protezione transnazionale e in merito al riciclaggio di denaro. Abbiamo invitati tutti verso un quadro europeo verso il Gambling online. Uno staff working document con combinazione di iniziative. Parliamo della conformità dei piani nazionali rispetto alla legge europea. Ci sono stati tantissime segnalazioni. La commissione fa da arbitro ma fino ad ora tantissimi casi sono rimasti congelati. Ora vogliamo decongelare queste lamentele inviando lettere a 20 stati che aggiornino le loro posizioni. Vogliamo aprire un dialogo attivo con gli Stati membri. In caso negativo comunque la strada è il tribunale. E molti casi finiranno alla Corte europea. Creeremo un gruppo di lavoro e vorremmo che gli stati membri abbiamo voce propria e la Ce deve fare da moderatore e gli Stati dovranno apprendere l'uno dall'altro. Noi possiamo imparare da loro e l'obiettivo è arrivare ad una politica comune. Le minacce a questo arrivano da paesi extra Ue. Dobbiamo proteggere i consumatori ma anche avere un atteggiamento responsabile. Questo tramite workshop e laboratori. Stiamo studiando come si comportano i consumatori tramite il riciclaggio di denaro. Ci vuole un'analisi del rischio per intercettare i punti chiave di questo aspetto. Fondamentale anche la prevenzione sul match fixing. Il consiglio sta preparando un fascicolo sulle scommesse in collaborazione con la commissione. Ovviamente diamo per scontata una cooperazione e tra due anni ci sarà una valutazione a questo per controllare i lavori”. Serravezza (Bizup): “Poker, tanti ‘mi piace’ su Facebook” 22 Novembre 2012 Roma – “Il potenziale dei Social Media è incredibile. Innanzitutto ha una comunicazione bidirezionale, un'audience altamente profilata, budget d'ingresso sostenibili, utenti già connessi e misurabilità precisa dell'investimento. Mentre la tv rimane indietro perché l'audience è meno profilata, ha una comunicazione unidirezionale e investimenti molto più alti”. È quanto afferma nel suo intervento al convegno di Business International di oggi Andrea Serravezza, managing partner & head of social media operations di Bizup, secondo il quale “Facebook è utilissimo perché l'utenza è profilata altamente nel rapporto demografia/interessi. L'attenzione va stimolata ma poi si può fare engagement e fidelizzare l'utente”. Quanto all’Italia, “In un'indagine dei 'Mi piace' Poker Club For Fans è altissima poi c'è Iziplay che però è seconda nell'engagement post e quindi significa che fa un lavoro. Ancora però non si fanno investimenti importanti in questo settore social da parte degli operatori. Picchi clamorosi li evidenziano Poker Club For Fans e Iziplay. Cosa pubblicano gli operatori? Ci sono mix tra status, link o foto. Bisogna però creare valore allestendo un ecosistema che includa utenti clienti, dipendenti, processi di business e prodotti”. Secondo Carlo Maffé ormai Facebook è un protocollo che mette insieme tantissimi valori. Nel gioco si può riuscire ad ottenere grandi liquidità. È un insieme di nuove regole di cui vanno capite le dinamiche per estrarre il massimo valore. “Se prima si sparava sulla massa - continua Serravezza - ora si fa engagement generando influenza su gruppi di interesse. Ormai è fondamentale inserirsi stabilmente nei canali digitali avviando una strategia di relazione e conversazione. Gli obiettivi sono il branding per la vincibilità, Interest per nuove visite e visitatori di ritorno, Leads (contatti) per registrazioni, online to offline, email profilate, fan e Loyalty (fidelizzazione) con offerte dedicate, caring, advocacy. Attenzione però ai giudizi negativi che emergono nei risultati dei motori di ricerca, nelle community e nei social network impattando negativamente su business e vendite. Bene anche coltivare la brand community ossia costruire un luogo 'fisico' incentrato su una passione di cui farsi sponsor o su una tematica di valore”. Ma quali sono le attività pratiche? “Ingaggiare, fidelizzare, aumentare la visibilità e promuovere il prodotto/brand. Bisogna creare contenuti di qualità originali e diversificati, pubblicare news relative a tendenze nella community. Condividere video e tutorial in target, coinvolgere i fan tramite domande o questionare e ridurre i messaggi promozionali. Creare promozioni sulle novità dell'azienda anche tramite Facebook Ads”. Castaldo (Microgame): “Il mercato italiano del gioco online può crescere ancora” 22 Novembre 2012 Roma – “Abbiamo investito in Codere e poi siamo arrivati in Microgame. Ma come investe la nostra società?”. A spiegarlo è Marco Castaldo, membro del board di Microgame, nel suo intervento al convegno ‘2013 Betting and Gambling in Europe’, organizzato a Roma da Business International. “Preferiamo aziende con fortissime potenzialità di sviluppo. Rimaniamo da 3 a 7 anni in un'azienda con l'obiettivo di lasciarlo poi ad un operatore che la prenderà definitivamente sostenendone l'attività. Per tre aziende simili come Ladbrokes, William Hill e Paddy Power i mercati premiano l'online con quest'ultimo operatore che ha un potenziale di crescita del 73% rispetto agli altri fermi al 40 e al 17". "Positivo l'esempio di Sportingbet che in un anno è cresciuta dal 22% al 60% quando i mercati hanno percepito che l'azienda si stava spostando nei mercati regolamentati. In Microgame abbiamo visto un forte potenziale di sviluppo. Microgame si è avvicinata ormai ai 2,6 miliardi di giocato, una percentuale altissima del mercato”. Gli scenari quali sono? “Qualora il mercato non dovesse crescere l'azienda può comunque consolidarsi. Ma il mercato italiano può ancora crescere. Pensiamo alla penetrazione della banda larga visto che siamo indietro di 8 punti percentuali rispetto al Regno Unito e la metà del resto del mondo. L'online è sottopenetrato di sicuro. Se aggiungiamo ancora gli operatori dot com aggiungiamo un 40% che ci avvicina invece alle percentuali in linea con il resto del mondo. Gli investitori si aspettando che le istituzioni continuino a sviluppare il mercato ma anche la lotta contro il mercato dot com. Ci vorrebbe maggiore attenzione alle politiche economiche, inoltre”. Cruddace (Betfair): “Liquidità internazionale non in conflitto con lotta a riciclaggio di denaro” 22 Novembre 2012 Roma – Secondo Martin Cruddace, company secretary di Betfair Limited, la società si sforza “di lavorare a livelli più alti di standard e avevamo intuito lo sviluppo delle regole. Lavoriamo al meglio in Italia dove paghiamo le tasse e collaboriamo con Sogei e Aams. È importante avere una serie di punti su cui dibattere. Aams avrà un ruolo molto importante. D'accordo col governo inglese noi e loro abbiamo eletto Aams come migliore legislazione e tra le giurisdizioni a livello europeo è la migliore in assoluto. Nessuno fa corrispondere azioni alle parole. Credo che sia importante che i regolatori parlino tra di loro per produrre un set di norme uniformi e prima verrà fatto e meglio sarà". "Stiamo lavorando con la Commissione Europea per l'evento di dicembre che tratterà del gambling online. Molti operatori sono cresciuti in questi anni insieme a noi in Italia e un mercato come questo può crescere ed evolvere in maniera ottima. Tutto viene svolto sotto l'ombrello dei regolatori. Nel Betting exchange le scommesse sono anonime e i giocatori non si conoscono. La borsa è responsabile del mercato, la nostra è come quella di Londra. Possiamo verificare l'IP e lo controlliamo. Se sospettiamo che dei giocatori sono coinvolti in attività criminose abbiamo l'obbligo di comunicarlo alle autorità e condividerlo con gli operatori con cui abbiamo un memorandum d'intesa. Crediamo che la tassazione efficace sia strutturata su entrate differenziate con delle fasce di reddito. Una sana concorrenza ma tasse eque, insomma”. Quanto alla liquidità internazionale “dobbiamo evidenziare che questa non compromette le procedure in vigore per la lotta al riciclaggio di denaro. I concessionari in genere devono essere responsabili. Specie nelle scommesse dove c'è anonimato nel gioco, ancor di più nel Betting exchanges. In Italia vorremo proporre questa liquidità altrimenti il nostro business rischia di non avere senso. Vorremmo che la tassa sul profitto lordo sia applicata perché possa essere più performante per il mercato. Speriamo di partire nel 2013 con questo prodotto anche in Italia”. Al convegno prende la parola anche Massimiliano Bancora, di Betfair: "L'Italia è fondamentale per la crescita del nostro business e siamo arrivati alla fine di un ciclo di regolamentazione lunghissimo. Stiamo per partire con un prodotto come il Betting Exchange che servirà anche come una spinta alle scommesse che non crescono più come dovrebbero. Il Be offre la possibilità a scommettitori che hanno virato su dot com di rientrare. Sono quei giocatori che non hanno quote competitive, non possono giocare singole di certi importi che non sono coperte e anche far rientrare quegli scommettitori che sono volati in Asia per giocare a questo gioco. Migliorerà l'esperienza di gioco. Sulle tassazioni siamo d'accordo con chi critica che le nostre tasse creeranno difetti di competitività. Siamo pronti a discuterne ma siamo convinti che grazie a noi comunque il mercato crescerà. Dobbiamo aumentare la capacità di fare banco all'estero anche per l'Italia". Pagan (Eca): "Casinò, atteggiamento protezionistico destinato a essere superato" 22 Novembre 2012 Roma – “In una situazione di evoluzione rapidissima evoluzione come quella del gioco, la situazione di un’organizzazione internazionale come l'Eca è senza dubbio complessa perché fino a qualche tempo fa avevamo una visione e quindi una posizione chiara rispetto alle forme di gioco già esistenti mentre negli ultimi tempi si è assistito a una moltiplicazione di opportunità di gioco che rendono molto più difficile prendere delle posizioni specifiche”. Lo sottolinea Carlo Pagan, membro del board dell’Associazione europea dei casinò, nel suo intervento al convegno di oggi ‘2013 Business and Gambling in Europe’ organizzato da Business International. “Da un punto di vista 'istintivo' – prosegue - c'è una posizione ' all protectionist', cioè quella di proteggere il proprio mercato e il proprio business rifiutando tutte le nuove realtà di gioco, ma è evidente che questa visione è destinata a perdere senso col passare del tempo. Allora si fa strada la posizione di maggiore apertura nei confronti del 'nuovo' con i casinò che iniziano ad aprire i propri orizzonti adottando politiche di diversificazione delle proprie attività ma con enormi ed evidenti difficoltà perché significa dover scardinare mentalità 'antiche' rispetto al mondo del casinò. Anche dal punto di vista della risposta del mercato, abbiamo visto che i casinò che hanno sposato il gioco online non hanno avuto sostanzialmente grossi business ricoprendo soltanto delle piccole nicchie di mercato. Alcuni casinò come quello di Campione hanno pensato di guardarsi intorno con maggiore apertura cercando di entrare a far parte anche nel mercato degli apparecchi da intrattenimento visto che le slot hanno sicuramente disturbato le attività delle slot nelle case da gioco. Ma anche qui non mancano le difficoltà. Le altre opportunità che hanno i casinò e quella su cui si può lavorare forse con maggiore facilita è quella di raccogliere altre sinergie di canale che permettano di incrementare le proprietà attività come avviene per esempio con il poker dove una buona attività di sinergia con le organizzazioni che si occupano dei tornei live permette di creare eventi che mettono in risalto il ruolo e le attività dei casinò”. Secondo Pagan “A livello di regolamentazione la 'battaglia' comune e condivisa dai casinò con la commissione europea è quella di contrastare la diffusione del gioco illegale perché abbiamo visto esserci un problema notevole di concorrenza sleale per gli operatori legali. Ma grande attenzione viene rivolta anche e soprattutto rispetto al tema della ludopatia dove l'Eca si sta occupando da vicino della materia e sta per promuovere un decalogo del giocatore. È su questo punto ritengo fondamentale, anche guardando il settore delle slot machine al di fuori dei casinò, che ci sia un controllo e una identificazione dei giocatori che dovrebbe essere applicato su tutte le attività di gioco 'live' perché solo in questo modo si può intervenire in modo concreto contro il fenomeno della ludopatia conoscendo e studiando le attitudine dei giocatori che frequentano le sale. Questo avviene già per le sale Vlt ma dovrebbe riguardare tutto il gioco cosiddetto fisico. Altro tema sul quale mi preme porre l'accento e che mi sta particolarmente a cuore è quello della formazione perché solo attraverso delle figure competenti e preparate all'interno del mercato del gioco si è in grado di affrontare i discorsi sopra citati". Rodano (Aams): “Il 3 dicembre il lancio delle slot online, prevista crescita per i casinò games” 22 Novembre 2012 Roma - “Siamo stati tra i primi a regolamentare tutti i giochi disponibili sul web. Voglio contestualizzare il gaming online in relazione agli altri giochi”. Lo afferma il responsabile dell’ufficio gioco a distanza di Aams, Francesco Rodano, nel suo intervento al convegno ‘2013 Business and Gambling in Europe’ organizzato a Roma da Business International, nel corso del quale dà importanti conferme circa i tempi di completamento dell’offerta dei casinò online punto it lanciati sul mercato nel luglio dello scorso anno. “Parliamo della spesa nel mercato italiano. In 8 anni siamo passati da 6,4 a 18,4 miliari di euro. Ma il gioco online nel 2011 offriva appena 200 milioni su 9 miliardi di raccolta. Ci vuole un basso livello di imposizione per far funzionare il gioco online ma questa è una brutta news per gli stati che credono di fare i soldi con il gioco online. In Italia fa la parte del leone il settore dell'intrattenimento che cresce ancora rispetto agli altri che calano per via della crisi. Nel 2012 non ci sono risorse e non si gioca. Online si gioca ormai a quasi tutto e nel 2013 arriva anche il lotto. Il 3 dicembre verranno lanciate le slot online ma non si giocano le lotterie e non si scommette sull'ippica”. Secondo Rodano “a fare la parte del leone nella raccolta è il poker con oltre il 50% seguono le scommesse al 22 e i casinò online al 17 ma cresceranno dopo il 3 dicembre. Abbiamo 200 concessioni online ma grazie al dialogo con la comunità europea siamo compliant totalmente anche in prospettiva ad un futuro mercato unico. I siti oscurati non funzionano ma con questo siamo riusciti a comunicare ai clienti che esiste un mercato legale e a parità di offerta viene preferito quest'ultimo. Siamo entusiasti di partecipare il prossimo 5 dicembre all'incontro con l'Ue. Stiamo anticipando l'Action Plan cooperando con i Paesi regolati come la Francia e presto anche Spagna e Portogallo. Ci sono prospettive nell'ambito dell'Unione Europea. Una cooperazione tra alcuni paesi in maniera anche informale per scambiare prassi ed esperienze. Il gruppo di esperti Ue è allargato ai 27 stati più i tre dello spazio economico comune. Da sottolineare che la cooperazione funziona meglio a breve termine e possono esserci influenze pesanti sulle politiche che poi possono essere scambiate con tutti gli operatori. L'obiettivo è sempre quello di completare un'ampia protezione dei consumatori”. A conclusione del suo intervento, Rodano afferma: "Sulla pubblicità aspettiamo dal confronto dell'Ue perché usciranno regole serie e definitive. Sul gioco compulsivo bisogna fare chiarezza perché alcuni dati non sono proprio corretti". BANCORA, CON P2P SCOMMESSE IN CRESCITA Il betting exchange può far tornare il segmento in crescita nel 2013, attraendo i giocatori che trovano un'offerta attraente sui .com 22 novembre 2012 "Il betting excange può riportare il segmento delle scommesse in positivo nel 2013. E' in grado infatti di strappare quote di mercato ai siti .com, attirando quei giocatori che adesso non trovano l'offerta che desiderano sui siti legali. E inoltre può far rientrare in Italia le giocate che adesso vengono attirate dai bookmaker asiatici". E' quanto ha detto Massimiliano Bancora, Ceo di Betfair Italia, nel corso di un convegno che si è tenuto oggi a Roma. "Siamo alla fine di un percorso dopo anni dedicati alla regolamentazione del prodotto, adesso siamo pronti per lanciarlo. Il prodotto potrebbe essere un valido volano per l'intero segmento che in Italia in questa fase sta segnando il passo". Ma il Ceo di BetFair Italia ha anche auspicato che il regime fiscale del betting exchange (applicato sul margine) venga esteso anche alle scommesse tradizionali (per le quali al momento il prelievo viene applicato sulla raccolta): "Sarebbe un cambiamento auspicabile: anche in questo modo il betting exchange può far crescere la competizione e di conseguenza il mercato". BUFALINI: GIUSTA COMUNICAZIONE SU .COM Per il DG di Betsson Italia: Il lancio di tutti i prodotti è necessario, ma da solo non basta. Serve un'adeguata comunicazione contro il mercato illegale. E sulla pubblicità, operatori concordi: Giusto mettere paletti, ma non si deve imbrigliare il mercato 22 novembre 2012 "I risultati raggiunti dai casinò online sono sotto gli occhi di tutti, con profitti lordi che in un anno hanno raggiunto i 130 milioni di euro. E questo nonostante non siano state ancora lanciate le slot online che sui mercati .com assicurano fino al 65% delle giocate". E' quanto ha detto Fabio Angeli Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, nel corso di un convegno che si è tenuto oggi a Roma. Ma perché un simile risultato sia raggiunto anche in Italia "è necessaria anche la giusta comunicazione". Il riferimento è a un commento di Francesco Rodano, direttore per i giochi online dei Monopoli Di Stato, secondo cui in termini pratici il blocco degli IP ha scarsi effetti e può essere facilmente aggirato, la misura ha principalmente motivi di informazione, per avvertire i giocatori che alcuni siti, all'apparenza identici a quelli regolamentati, non offrono in realtà le stesse garanzie. "Sarà interessante sapere" ha proseguito Bufalini, "quali misure adotteranno adesso i Monopoli per frenare il gioco sui siti illegali". E sulla possibile cannibalizzazione tra slot virtuali e fisiche, Bufalini ha citato l'esempio della Svezia, dove "il mercato offline non ha subito la concorrenza dei siti .com. Anzi i due segmenti sono cresciuti di pari passo. In Italia è possibile che un certo scambio ci sia, ma i giocatori del fisico non passeranno in massa sull'online. Si tratta di giocatori differenti". Bufalini ha quindi accolto con favore le norme introdotte dal decreto Balduzzi in materia di pubblicità: "il riordino della materia è senz'altro positivo. Il problema è che al momento manca chiarezza sui prodotti che possiamo pubblicizzare. Per fare del marketing in maniera efficace serve un'opportuna pianificazione, e questa disciplina al momento non ci consente di farla. Attualmente potremmo solo sponsorizzare il marchio". Simile la posizione di Alessandro Allara, direttore della comunicazione di Paddy Power: "Sicuramente era necessario porre dei paletti, ma non si deve imbrigliare il comparto, in un momento non facile come quello attuale". PAGAN, A BREVE DECALOGO SU LUDOPATIE I casinò devono creare sinergie con l'online, ma devono superare il proprip modello di business tradizionale 22 novembre 2012 *dal nostro inviato - "L'European Casino Association lancerà a breve un decalogo sui comportamenti da tenere per gestire i giocatori problematici che potrebbe essera adottato anche da chi opera nel mercato delle newslot e delle videolottery". Lo ha annunciato Carlo Pagan, nella veste di esponente del direttivo dell'ECA, nel corso di un convegno a Roma. "L'aspetto piu' interessante è la necessità di un check in all'ingresso". Pagan ha parlato dei problemi che stanno affrontando i casino' italiani e europei, dovuti anche alla concorrenza dell'online: "le case da gioco devono sfruttare la loro esperienza per creare nuove sinergie e sfruttare nuovi canali. Non e' un percorso facile, visto che i casino' hanno sempre avuto un rilievo nazionale e si devono misirare con compagnie internazionali. E ancora, sono improntati su un modello di business tradizionale, e devono cercare di entrare in dei mercati veloci e con prodotti innovativi". ALLARA, SCOMMESSO SU SITI ILLEGALI 1MLD Il mercato illegale online delle scommesse vale tra i 550 milioni e il miliardo l'anno, ma con alcuni interventi si puo' conquistare il 20% 22 novembre 2012 * dal nostro inviato - Una tassazione ai livelli di quella del betting exchange (il 20% sui profitti), l'eliminazione del limite alle vincite, la liberalizzazione del palinsesto. Sono le novita' che ha chiesto Alessandro Allara, direttore comunicazione di Paddy Power - nel corso di un convegno che si sta svolgendo a Roma - per consentire alle scommesse tradizionali online di contrastare l'offerta illegale. "Guardando quali tipologie di scommessa vengono assorbite dai canali illegali, sono gli aspetti che non ci consentono di combattere ad armi pari" continua Allara, che poi sottolinea che, secondo le stime, il mercato illegale delle scommesse online valga tra i 550 milioni e gli 1,1 miliardi. Ma con quei cambiamenti "il segmento puo' crescere del 10%, e quindi strappare una quota di mercato all'illegale del 20%". BETFAIR, SERVE LIQUIDITA' INTERNAZIONALE Cruddance: "permette una gestione trasparente del rischio in tutte le giurisdizioni" 22 novembre 2012 *dal nostro inviato - "Il betting exchange - lo scambio di scommesse direttamente tra giocatori, con le compagnie che si limitano a mettere a disposizione il sito - puo' funzionare solo con la liquidità internazionale, che "permette una gestione trasparente del rischio in tutte le giurisdizioni". Lo ha detto Martin Cruddance, company secretary di BetFair. "La liquidità internazionale non permette di eludere con maggiore facilita' le procedure per contare il riciclaggio". E ancora: "I Monopoli sono all'avanguardia in Europa nella regolamentazione del gioco online. Le compagnie che operano nel betting exchange seguono standard elevati, cooperano con gli enti regolatori e sono soggetti a prelievo fiscale: il peer to peer dovrebbe essere previsto in tutte le regolamentazioni che consentono il gioco online". Cruddance ha quindi ricordato il forte impegno di Betfair per garantire la tutela dei consumatori, con la firma di 54 memorandum d'intesa con organismi sportivi internazionali, come Fifa e CIO. RODANO, CASH VALE 30% SPESA ONLINE Negli ultimi 12 mesi ha attratto una spease effettiva di 233 milioni 22 novembre 2012 *dal nostro inviato - Il poker cash attira circa il 30% della spesa effettiva per il gioco online in Italia, 233,4 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Seguono scommesse sportive e poker a torneo: rispettivamente al 21,8% (168,1 milioni) e al 20,7% (159,5 milioni). Sono i dati che ha riportato Francesco Rodano, capo dell'ufficio Controlli dell'Aams, nel corso di un convegno che si sta svolgendo a Roma. I casino' online attirano invece il 17,1% della spesa (131,6 milioni) quota - ha sottolineato Rodano - destinata a crescere con il lancio delle slot virtuali. Apprezzata anche la versione online del bingo che attrae il 5,8% della spesa. TIRABASSI, MARKETING GIOCHI VALE 230MLN La somma e' divisa tra sponsorizzazioni e pubblicita' 22 novembre 2012 *dal nostro inviato - "L'industria del gaming italiano investe ogni anno circa 230 milioni di euro in marketing". E' la stima che ha avanzato Christian Tirabassi, senior advisor di Fincom Leisure Advisory and Investment, nel corso di un convegno che si sta svolgendo a Roma. "Una somma divisa tra sponsorizzazioni e pubblicita' sui media. Per questi ultimi, la televisione attrae circa il 70%, il resto su internet e periorici". RODANO, SI' A COLLABORAZIONE TRA STATI Lancio delle slot virtuali sempre previsto per il 3 dicembre 22 novembre 2012 * dal nostro inviato - "In termini di spesa effettiva il gioco e' passato da 6,4 del 2003 a 18,4 mld attuali. L'online attualmente rappresenta il 4,2 per cento, ovvero circa 0,7 miliardi". Francesco Rodano, a capo dell'Ufficio Controllo di gestione e vigilanza dell'Aams, e' partito dai dati sulle dimensioni del gioco online in Italia nel suo intervento a un convegno che si sta svolgendo a Roma. " Il primo prodotto e' il poker cash, seguito dalle scommesse. I casino', con il lancio delle slot che avverra' il 3 dicembre, sono destinati a aumentare il proprio peso". Quindi Rodano e' passato ai prossimi sviluppi legati al lancio dell'Action Plan da parte della Commissione Europea, ricordando che l'Italia ha gia' affrontato e rivisto quegli aspetti del sistema italiano che avrebbero potuto portare a procedure di infrazione. "Parteciperemo con entusiasmo alle riunioni del gruppo di esperti, la prima si terra' il 5 dicembre prossimo. L'aspetto piu' interessante dell'Action Plan e' probabilmente la collaborazione tra gli Stati membri, sotto questo profilo l'Italia ha gia' siglato un protocollo con la Francia, e l'iniziatica ha destato l'interesse anche di altri paesi, come la Spagna, con cui e' stato avviato un dialogo". TEMMINK, UE AVRA' ORA RUOLO ATTIVO Procedure di infrazione congelate per 4 o 5 anni. La Commissione chiede aggiornamenti a 15-20 stati 22 novembre 2012 *dal nostro inviato - Nel corso dei lavori sul Libro Verde e dell'Action Plan "la Commissione Europea ha ricevute moltissime lamentele sull'operato dei legislatori nazionali". E' quanto ha detto Herry Temmink - Deputy Head of the Online and Postal Unit presso la DG Internal Market and Services della Commissione Europea - nel corso del convegno organizzato oggi a Roma. "La Commissione ha agito come garante del Trattato, ma finora non si e' pronunciata in maniera attiva" ha detto ancora Temmink, "molti casi avviati nei confronti dei singoli Stati sono stati congelati per 4 o 5 anni. La Commissione adesso inviera' lettere a 15-20 stati membri per avere aggiornamenti. Vogliamo dar vita a una procedura amministrativa per istaurare un dialogo attivo. In caso negativo adira' la Corte di Giustizia". Temmink ha quindi puntualizzato che la Commissione intende avviare una cooperazione amministrativa, in primo luogo attraverso la creazione di gruppi di lavoro, il primo dei quali si riunira' a dicembre. "I gruppi ci daranno una prospettiva su quello che deve essere fatto: i regolatori sono i migliori giudici e possiamo imparare da loro". Temmink ha comunque annunciato anche una serie di riunioni e workshop con gli operatori. E quindi ha caldeggiato iniziative comuni sull'online "visto il ruolo che giocano gli operatori extracomunitari". “2013 Betting and Gambling in Europe”: il furturo del gioco on line 22 novembre 2012 (Jamma) Il settore del gioco on line continua a crescere, a generare innovazione, a spingere i regolatori nazionali e internazionali a collaborare e ad innovarsi. Quale sarà il futuro di questo comparto alla luce del piano d’azione presentato dalla Commissione Europea? Il parterre di relatori presenti questa mattina a Roma al convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato dalla business International cercheranno di fornire una risposta all’attenta platea. “Il gambling on line – ha dichiarato Harrie Temmink, membro della Commissione Europea – è un mercato che si sta sviluppando velocemente, adesso siamo in una situazione in Europea dove in alcuni Paesi i cittadini possono giocare senza il controllo dei regolatori nazionali perchè il controllo on line è molto più difficile. I regolatori sono chiamati oggi a regolamentare internet perchè si sta cercando di incanalare i cittadini verso una forma di gioco regolamentato. In questa situazione ci sono senza alcun dubbio nuove forme di bussiness”. “E’ stata la corte di Giustizia europea che in diverse circostanze si è pronunciata affermando che ogni stato membro è libero di organizzarsi. In linea di principio, quindi, non è stata la Commissione Europea a fornirci delle linee guida ma la Corte di Giustizia ha dare queste disposizioni. Io credo che tutte queste regolamentazioni dovrebbero essere trasparenti”. “Sapete tutti – ha proseguito – che lo scorso anno c’è stata una consultazione pubblica sul tema con oltre 260 risposte. Che cosa abbiamo appreso da questo? Che il gambling se non regolamentato può essere molto pericoloso. La Commissione Europea deve necessariamente prendere una posizione su questo fenomeno e il piano d’azione è un po’ il riassunto di questa situazione. La Commissione continuerà a portare avanti questo lavoro anche perchè dobbiamo ammettere che non è stato fatto molto a riguardo. Ci sono casi che sono in sospeso da 4 -5 anni, ma presto le cose cambieranno. Abbiamo già inviato lettere amministrative a 18 / 20 Stati membri chiedendo loro di aggiornare la loro situazione. Dare risposte almeno nella fase iniziale. Dobbiamo dare seguito a queste querele. Inoltre, creeremo dei gruppi di regolatori in modo tale che i vari Paesi possano interagire. La prima riunione è fissata per il 5 dicembre”. “Non è la commissione – tiene a sottolineare – a sapere cosa fare ma saranno i regolatori a suggerirci cosa fare. Oggi ci sono tanti problemi che vengono dall’Europa domani però arriveranno dall’esterno. Dobbiamo essere pronti”. “Per quel che concerne il riciclaggio di denaro, altro punto del Piano d’azione, la Commissione Europea vorrebbe estendere le disposizioni attualmente attive anche ai casinò. Mentre, per quel che concerne la salvaguardia dell’integrità dello sport, il Consiglio d’Europa sta attualmente preparando una convenzione con all’interno un capitolo specifico sulle scommesse truccate”. “Non dimenticate – ha dichiarato in conclusione Harrie Temmink- che il gioco richiede delle regole altrimenti non potrebbe esistere” Wes Himes, membro della remote Gambling Association, durante il suo intervento ha tenuto ad esporre il caso della Grecia per esplicare che le cose non stanno funzionando. “Il 5 novembre – afferma Himes – il consiglio ellenico ha istituito un blocco delle transazioni finanziarie. Tuttavia non ha notificato le nuove disposizioni di legge. Se ad oggi permettiamo che un Paese non notifichi una legge, credo che stiamo sbagliando. Paul Tange, membro della Gambling Commission, parlando dell’esperienza olandese considera questo mercato un po’ obsoleto e senza alcun dubbio può essere migliorato. “Per tutelare i consumatori è necessario inibire gli operatori illegali”. In relazione al Piano d’azione “Quello che io vedo – afferma – è una lunga lista di vari argomenti. Non abbiamo bisogno di un decalogo ma necessitiamo di chiarezza, di concretezza. Quando vedo come questo mercato è tenuto d’occhio dalla corte di Giustizia credo che dobbiamo lavorare tutti insieme. Dobbiamo capire questa tensione tra regolamentazioni nazionali e Commissione Europea”. E’ assolutamente vero che il piano d’azione non parla solo di regolamentazione ma noi in Olanda vorremmo che gli operatori legali lavorassero in maniera serena. La Commissione potrebbe intervenire e ad esempio bloccare i pagamenti contro gli operatori illegali”. “Il gioco – prosegue – è un mercato nel quale sicuramente possiamo fare di più. Abbiamo un’attitudine positiva, dobbiamo rendere il mercato più accessibile. E’ impensabile di avere 27 Paesi, con 27 procedure standard capite che è necessario offrire un quadro unico”. “A mio avviso – conclude Himes- la Commissione deve concentrarsi di più sugli argomenti chiave piuttosto che presentare una lunga lista di argomenti” Wes Himes (Rga) punta il dito sul ‘caso Grecia’. Serve un’azione concreta della Commissione 22 novembre 2012 (Jamma) Il processo di regolamentazione del mercato del gioco online in Grecia resta un problema. E’ quanto ha precisato Wes Himes, consulente della RGA, associazione che riunisce gli operatori europei del gioco on line, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma . “La Corte di Giustizia europea si è già espressa sulla normativa che ha definito non conforme ai trattati comunitari. Si tratta di un problema che attiene alle regole della concorrenza e che va assolutamente risolto”. “In maniera del tutto inaspettata e contrariamente a quanto avremmo sperato il governo greco ha bypassato il problema, cinque mesi, con un intervento che di fatto ha consolidato e garantito una proroga tanto per l’offerta di servizi per la raccolta di gico on line quanto per le future videolotterie. Una doccia fredda per l’industria che ha visto svanire un mercato potenzialmente attraente per trasformarsi in una affermazione del precdente monopolio. Casi come questo dimostrano quanto ci sia bisogno di una azione concreta ed efficace da parte della Commissione. Temmink (DG Internal Market), UE pronta ad agire in materia di gioco on line 22 novembre 2012 (Jamma) Nel corso dei lavori sul Libro Verde e dell’Action Plan “la Commissione Europea ha ricevute moltissime lamentele sull’operato dei legislatori nazionali”. E’ quanto ha detto Herry Temmink – Deputy Head of the Online and Postal Unit presso la DG Internal Market and Services della Commissione Europea – nel corso del convegno “Betting and Gambling in Europe’ organizzato da Business International e che si tiene oggi a Roma. “La Commissione ha agito come garante del Trattato, ma finora non si e’ pronunciata in maniera attiva” ha detto ancora Temmink, “molti casi avviati nei confronti dei singoli Stati sono stati congelati per 4 o 5 anni. La Commissione adesso invierà comunicazioni a 15-20 stati membri per avere aggiornamenti. Vogliamo dar vita a una procedura amministrativa per instaurare un dialogo attivo. In caso negativo adira’ la Corte di Giustizia”. Temmink ha quindi puntualizzato che la Commissione intende avviare una cooperazione amministrativa, in primo luogo attraverso la creazione di gruppi di lavoro, il primo dei quali si riunira’ a dicembre. “I gruppi ci daranno una prospettiva su quello che deve essere fatto: i regolatori sono i migliori giudici e possiamo imparare da loro”. Temmink ha comunque annunciato anche una serie di riunioni e workshop con gli operatori. E quindi ha caldeggiato iniziative comuni sull’online “visto il ruolo che giocano gli operatori extracomunitari”. Carlo Pagan (Ad Campione, ECA): ‘Situazione difficile, diversificare per uscire dalla crisi’ 22 novembre 2012 “E’ chiaro – esordisce Carlo Pagan, AD del Casinò di Campione d’Italia e membro dell’European Casino Association (ECA), che in una situazione come questa la posizione dell’ECA non è una situazione facile, perchè per molti anni il gioco è stato gestito nelle sale da gioco tradizionali, oggi l’arena competitiva si è allargata ad altre forme di gioco facendo crollare l’offerta tradizionale delle case da gioco. L’unica possibilità per uscire da questa situazione è diversificare facendo leva sul know how acquisito”. “Il mondo dei nostri casinò – prosegue Pagan – non ha mai avuto una visione globale, non è mai stato un modello strategico da esportare. La realtà europea è una realtà nazionale se non addirittura locale. Chi oggi è entrato nel bussiness dell’online non ha avuto un gran successo. Una possibile soluzione può essere quella di creare delle aziende multicanali cercando di cogliere quelle sinergie (es. tornei satellite per il poker) positive sfruttando il nostro know how per creare un valore aggiunto”. “La nostra – sottolinea Pagan – è una situazione difficilissima, siamo d’accordo nel combattere contro il gioco illegale e per quel che concerne la gambling Addiction la Eca sta sfruttando tutta la sua esperienza. A breve verrà ufficializzato un decalogo in merito che, mi auguro, tornerà utile alla Commissione Europea”. Ultimo punto è quello della formazione. “Noi oggi abbiamo un settore in grande divenire, molto importante anche da un punto di vista quantitativo. E’ necessario che anche da un punto di vista formativo ci siano delle professionalità”. Martin Cruddace (Betfair Limited): Il sistema italiano, ‘best practice’ in Europa 22 novembre 2012 (Jamma) “La regolamentazione del gioco in Italia continua ad essere una “Best practice” in Europa, soddisfa pienamente la legislazione comunitaria e garantisce la totale protezione dei consumatori” a sottolinearlo è Martin Cruddace, Company Secretary di Betfair Limited nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. “Uno dei punti di forza del sistema italiano è proprio la cooperazione promossa da Aams con gli altri regolatori europei assieme a un’effettiva gestione della domanda. A livello europeo le regole proposte da Aams sono un modello da imitare”. Francesco Rodano (Aams) : “Italia pronta ad avere ruolo attivo su Action Plan dell’Eu” 22 novembre 2012 (Jamma) “In termini di spesa effettiva il gioco e’ passato da 6,4 del 2003 a 18,4 mld attuali. L’online attualmente rappresenta il 4,2 per cento, ovvero circa 0,7 miliardi”. Francesco Rodano, a capo dell’Ufficio Controllo di gestione e vigilanza dell’Aams, e’ partito dai dati sulle dimensioni del gioco online in Italia nel suo intervento a un convegno “Betting and Gambling in Europe’ che si tiene oggi a Roma. ” Il primo prodotto e’ il poker cash, seguito dalle scommesse. I casino’, con il lancio delle slot che avverrà il 3 dicembre, sono destinati a aumentare il proprio peso”. Il poker cash rappresenta circa il 30% della spesa effettiva per il gioco online in Italia, 233,4 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Seguono scommesse sportive e poker a torneo: rispettivamente al 21,8% (168,1 milioni) e al 20,7% (159,5 milioni). Sono i dati che ha riportato Francesco Rodano, capo dell’ufficio Controlli dell’Aams, nel corso di un convegno che si sta svolgendo a Roma. I casino’ online attirano invece il 17,1% della spesa (131,6 milioni) quota – ha sottolineato Rodano – destinata a crescere con il lancio delle slot virtuali. Apprezzata anche la versione online del bingo che attrae il 5,8% della spesa. Quindi Rodano e’ passato ai prossimi sviluppi legati al lancio dell’Action Plan da parte della Commissione Europea, ricordando che l’Italia ha gia’ affrontato e rivisto quegli aspetti del sistema italiano che avrebbero potuto portare a procedure di infrazione. “Parteciperemo con entusiasmo alle riunioni del gruppo di esperti, la prima si terra’ il 5 dicembre prossimo. L’aspetto piu’ interessante dell’Action Plan e’ probabilmente la collaborazione tra gli Stati membri. Sotto questo profilo l’Italia il 29 giugno 2011 ha gia’ siglato un protocollo con la Francia, e l’iniziativa ha destato l’interesse anche di altri paesi, come la Spagna, con cui e’ stato avviato un dialogo”. “L’obiettivo finale della cooperazione – ha tenuto a sottolineare Rodano – è quello di cercare di migliorare il livello di protezione dei nostri consumatori”. Gli stati membri al convegno '2013 Betting and Gambling': Ue, sul gioco avanti così ma con maggiore decisione Venerdì 23 Novembre 2012 “Abbiamo invitato tutti gli stati membri verso un quadro europeo unico per il Gambling online. Uno staff working document con combinazione di iniziative e stiamo verificando la conformità dei piani nazionali rispetto alla legge europea. Tuttavia ci sono arrivate tantissime segnalazioni e abbiamo inviato ben 20 lettere ad altrettanti stati membri per aprire un dialogo attivo e risolvere i problemi legati alle restrizioni al gioco ancora esistenti in Europa per arrivare a standard sempre più comuni in questo mercato”. E' il punto della situazione di Harrie Temmink - Deputy Head of the Online and Postal unit at DG Internal Market and Services della Commissione Europea intervenuto ieri a Roma nel convegno 2013 Betting and Gambling in Europe organizzato da Business International e di cui Gioconews.it era media partner. Per il poker online, per i players e per gli operatori del settore, quindi, buone notizie anche se il processo per il raggiungimento di un mercato comune europeo e di una liquidità internazionale rimane ancora piuttosto lungo. Se i rappresentanti presenti ieri di Italia, Olanda e Belgio parlano ormai la stessa lingua e il prossimo 5 dicembre c'è un incontro molto importante in Ue per parlare dell'Action Plan comunitario sul gioco, in molti hanno lamentato all'Europa di lavorare sull'armonizzazione degli standard legislativi e di prendere più coraggio svolgendo un ruolo ben più importante. Non solo un arbitro spesso passivo (qualcuno l'ha definita un cane che abbaia ma non morde) ma un giudice finalmente in grado di emettere la sentenza definitiva e determinare lo sviluppo del mercato. Forse il più chiaro, semplice e diretto è stato Paul Tange - Board Member Gambling Commission olandese che ha detto: “ Non abbiamo bisogno di tante raccomandazioni dall'Ue ma di una lista più breve e però più efficace. Dobbiamo demarcare bene la linea tra leggi europee e statali e lavorare tutti insieme non soltanto tramite le sentenze della Corte di Giustizia. on sono le sentenze che devono fare il mercato. Implementiamo le regole e lavoriamo di più insieme. Ma se abbiamo 27 paesi ognuno con regolamentazioni differenti e' evidente la difficoltà degli operatori Esteri legali ad allinearsi e quella generale a fondersi in mercato unico”. Francesco Rodano, Head of Remote Gaming – AAMS, sta già lavorando su questa strada da tempo. Gli accordi con Francia, Spagna e Portogallo lo testimoniano. “Siamo entusiasti di partecipare il prossimo 5 dicembre all'incontro con l'Ue. Stiamo anticipando l'Action Plan da molto tempo cooperando con i Paesi regolati come la Francia e presto anche Spagna e Portogallo – ha detto Rodano - ci sono prospettive nell'ambito dell'Unione Europea. Una cooperazione tra alcuni paesi in maniera anche informale per scambiare prassi ed esperienze. Il gruppo di esperti Ue è allargato ai 27 stati più i tre dello spazio economico comune. Da sottolineare che la cooperazione funziona meglio a breve termine e possono esserci influenze pesanti sulle politiche che poi possono essere scambiate con tutti gli operatori. L'obiettivo è sempre quello di completare un'ampia protezione dei consumatori”. Preoccupanti le dichiarazioni di Peter Naessens - Head of unit Regulatory Advice, Research & Development - Belgian Gaming Commission, specie dopo l'episodio capitato a Norbert Teufelberger a Bruxelles la scorsa setttimana. Naessens sprizza protezionismo da tutti i pori ma ha lasciato trapelare un'apertura notevole alle regole comuni. Ovviamente devono esserci regole chiare e condivise. Da questo punto di vista il protezionismo potrebbe anche essere giustificato. “Qualsiasi azione deve avere un controllo efficace sui siti del web altrimenti rischiamo di danneggiare le categorie a rischio non solo del gioco. Abbiamo ricevuto una serie di critiche per il nostro monopolio con 20 siti autorizzati e ci dicono di essere protezionisti. Ma gli operatori belgi sono una minoranza e Pokerstars non ha neanche una sede in Belgio, non si sa neanche dove ha la sede centrale. Non capiamo le critiche che ci rivolgono. Qualcuno dice che la legge e' applicata troppo pesantemente. Ma ci sono società che operano illegalmente e dobbiamo fermarle. Alcuni si rifiutano di accettare la nostra legge democratica. Critiche inutili anche dal punto di vista legale. Non vogliamo che ci sia un problema del nostro mercato. L'action Plan Ue e' la chiave. Deve esserci un clima di fiducia per arrivare ad una regolamentazione comune. Abbiamo lanciato una piattaforma regolatori a europea, non è facile ma l'Ue deve aiutarci e sostenere queste azioni. In Belgio abbiamo delle aziende che seguono le regole ma vogliamo che tutti rispettino le nostre leggi”. Saprà l'Ue sintetizzate con concretezza ed efficacia tutte queste indicazioni ed aperture al mercato comune del gioco? La palla passa al commissario Michel Barnier e soci. Liquidità europea e lotta al riciclaggio: il futuro del gioco online in un convegno a Roma 23 Novembre 2012 Sono il poker cash game e i giochi da casinò i due principali motori del gioco online in Italia, una macchina dalle prestazioni in netta crescita come emerso dal convegno "2013 Betting and Gambling in Europe”, organizzato ieri a Roma da Business International. Le parole di Francesco Rodano, dirigente del settore online di AAMS, non lasciano spazio a fraintendimenti. Il cash game è infatti il gioco preferito dagli italiani sulla rete, con una spesa (al netto quindi delle vincite erogate) di 233 milioni di euro negli ultimi 12 mesi, equivalente a circa il 30% di quanto si spende in Italia per il gioco su internet. Gli altri "attori" del settore gaming online rincorrono: 21% dalle scommesse, 20% poker in formula torneo, 17% giochi da casinò. LIQUIDITA' EUROPEA IN VISTA - Aams ha iniziato una collaborazione con le autorità di altri paesi – come la Francia, il Portogallo e la Spagna – che potrebbe portare a una liquidità comune tra i giocatori: ma il livello di cooperazione coinvolge anche la Commissione Europea, che da poco ha pubblicato il proprio Piano d'Azione sul gioco online. Il prossimo 5 dicembre si terrà la prima riunione degli esperti di gioco chiamati dalla Commissione, che dovrà stilare un primo programma operativo, elaborando standard minimi comuni per gli Stati membri. LOTTA AL RICICLAGGIO - Secondo Harrie Temmink, Vice direttore dell’unità dedicata all’online della Direzione generale Mercato interno, uno dei primi passi verso la liquidità comune sarà armonizzare la direttiva contro il riciclaggio di denaro - che verrà estesa a tutti i prodotti di gioco online nei paesi comunitari, come già accade per i casinò. Inoltre la Commissione presenterà una raccomandazione per un maggior contrasto al match fixing, ovvero ai casi di combine sportive. LOTTO & SLOT - Intanto in Italia il settore del gioco online sarà completato dalla partenza delle slot su internet dal prossimo 3 dicembre, mentre dal prossimo anno anche il Lotto si giocherà sul web. Proprio le slot online rappresentano il prodotto su cui puntano gli operatori: secondo Fabio Angeli Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, azienda che nel mercato italiano del gioco ha lanciato a giugno Starcasino.it, con le slot online il volume di gioco di chi opera nei casinò telematici potrebbe più che raddoppiare, visto che "il prodotto casinò, senza le slot, è ancora al 65% sui .com". BETTING EXCHANGE - Gli altri possibili strumenti per il rilancio sono stati già approvati dai Monopoli, ma attendono ancora la messa in atto. Il più atteso è senza dubbio il betting exchange, la modalità in cui gli utenti scommettono tra di loro in un sistema messo a disposizione dal sito del bookmaker che effettua questo servizio. Per far sì che tale modalità funzioni anche da noi, però, serve la liquidità internazionale. si ringrazia Agipronews