RASSEGNA STAMPA - Business International

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RASSEGNA STAMPA - Business International
RASSEGNA STAMPA
“2013 Betting and Gambling in Europe”
ROMA, 22 NOVEMBRE 2012
a cura di
GIOCHI: POLILLO, RIVEDERE TASSAZIONE. SI' A NUOVE SALE POKER
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Nessuna frenata del Governo sull'apertura di mille sale da poker:
"Il gioco Š oggetto di un'intensa attivit… illegale e un'eventuale regolamentazione potrebbe
finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale". Lo ha detto il
sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo, anticipando all'agenzia specializzata
Agipronews i temi del convegno "2013 Betting and Gambling in Europe", in programma
domani a Roma. "Negli ultimi mesi il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello
mediatico, una polemica dai toni particolarmente aspri ed Š in atto una riflessione
sull'opportunit… che l'espansione del mercato dei giochi, gi… notevole rispetto ad altri Paesi
europei, venga rallentata", ha aggiunto Polillo specificando, per•, che sia l'apertura delle sale
da poker, la cui gara Š prevista entro il 31 gennaio 2013, sia il nuovo bando scommesse da
2000 agenzie sono fondamentali per il contrasto al gioco illegale e per permettere ai
bookmaker esteri, che operano in Italia in mancanza di concessione, di regolarizzarsi. Tra gli
interventi che il Governo sta attuando e attuer… nel settore, poi, il sottosegretario
all'Economia ha evidenziato specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti pi—
deboli e l'importanza di intervenire sulla tassazione. La razionalizzazione delle fonti
legislative Š necessaria, ha aggiunto, anche perch‚ "adeguare il sistema alle evoluzioni
giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, pu• costituire un'occasione importante per
un riordino della fiscalit… gravante sui giochi e per riequilibrare il prelievo". (ANSA). RED-VN
21-NOV-12 15:34 NNNN
SETTORE IN CALO PRIMI 8 MESI, -9,6% ENTRATE ERARIO A 5,5 MLD
ROMA, 22 NOV - L'industria dei giochi e' in calo con una spesa degli italiani al netto delle vincite di
11,2 miliardi nei primo otto mesi del 2012 (-4,8%) e entrate per l'erario di 5,5 miliardi (-9,6%), ma
slot machine e on line continuano a crescere. E' quanto emerge dai dati presentati al convegno dai
Business international 'Betting and gambling in Europe'. Le macchinette raccolgono, tra gennaio e
agosto, 32,2 miliardi di euro tra new slot e vlc (su un totale di 56,5 miliardi di industria dei giochi) e
crescono del 18,3% rispetto al 2011. . Y19 22-NOV-12 11:48 NNNN
Giochi: Aams, spesa giocatori triplicata in 8 anni, 700 mln su internet
Roma, 22 nov - Il volume al netto delle vincite pagate dal 2003 al 2011 e' quasi triplicato,
l'andamento e' simile ma piu' contenuto per le entrate erariali passate dallo 3,5 miliardi del 2003
agli 8,7 miliardi del 2011, fattore che rispecchia l'introduzione di nuove forme di tassazione, come
per esempio su poker cash e casino' online, basate su un prelievo al netto delle vincite che ha
consentito di rendere piu' allettanti i giochi legali. E' quanto emerge dai dati presentati da
Francesco Rodano, capo dell'ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno
''2013 Betting and Gambling in Europe'' organizzato da Business International a Roma. La crescita
dei giochi piu' redditizi per gli scommettitori con una nuova forma di tassazione e' evidente anche
comparando i volumi di raccolta e le entrate erariali del gioco online: le giocate su internet
rappresentano il 4,2% dei ricavi lordi del settore (700 milioni) ma garantiscono solo il 2,2% degli
incassi erariali (200 milioni).
GIOVEDÌ
22 NOVEMBRE 2012
PALERMO
420.000
LE SLOT MACHINE
NON VUOLE STACCARSI DALLE SLOT
E AGGREDISCE I POLIZIOTTI
Aveva perso mille euro alle slot machines e
tentava di recuperare la perdita. Così,
quando il titolare del «Bingo vip» di viale
Strasburgo, a Palermo, dopo la mezzanotte
ha staccato la corrente elettrica per
chiudere il locale, il cliente è andato su tutte
le furie, danneggiando suppellettili e
aggredendo gli agenti dell’Ufficio Prevenzione
generale e soccorso pubblico della questura,
chiamati dal gestore. Salvatore Valenti, questo
il nome del giocatore, 41 anni, è stato
arrestato. Quando ha capito che non poteva
tornare a giocare, Valenti ha dato calci e
pugni agli agenti e ha colpito ripetutamente
anche il monitor di una slot machine,
lesionando il vetro e procurandosi una
vistosa ferita alla mano. Anche dopo essere
stato condotto negli uffici di polizia, Valenti
ha gridato il suo proposito di ritornare al più
presto al «Bingo vip» per reclamare i mille
euro persi.
E LE VIDEOLOTTERY
SPARSE IN ITALIA
42
LE ORGANIZZAZIONI
Rapetto
«Si è temuto
che un’azione
repressiva
potesse
intralciare
il gettito
che l’azzardo
assicura»
MAFIOSE PRESENTI
NEL SETTORE
NUOVE
DROGHE
Slot machine
Ai gestori
maxi condono
Contestate penali per quasi 100 miliardi
Grazie ai ricorsi ne verseranno, forse, 2,7
DA MILANO NELLO SCAVO
l banco vince sempre. Anche
quando perde. I concessionari delle
slot-machine, secondo la procura
della Corte dei conti, avrebbero dovuto
pagare all’Erario una penale a dodici
cifre: 100 miliardi di euro. L’equivalente
di una mezza dozzina di manovre
finanziarie. Ma i gestori, alla fine, se la
caveranno con poco. Per effetto di
calcoli controversi hanno ottenuto un
maxisconto di oltre il 90%, vedendosi
tagliare le penali a 2,7 miliardi. E se la
serie di ricorsi, tra Consiglio di Stato, Tar
e Cassazione, dovesse andare a segno, la
sanzione si abbasserebbe ancora. Il
danno erariale è stato contestato ai
dieci concessionari della rete "new slot"
per il periodo 2004-2007. Si tratta dei big
del gioco legale: Atlantis World
Giocolegale limited, Snai spa, Sisal spa,
Gmatica srl, Cogetech spa, Gamenet
spa, Lottomatica Videolot Rete spa,
Cirsa Italia srl, H.b.G. Srl e Codere spa.
Le contestazioni riguardano, in
particolare, il mancato collegamento
degli apparecchi alla rete telematica
dello Stato, gestita da Sogei. Nella
sentenza depositata dalla Corte dei
conti il 17 febbraio 2012 e contro cui le
compagnie hanno depositato svariati
ricorsi, viene spiegato che «alla data del
13 settembre 2004 le società
concessionarie avrebbero dovuto
collegare almeno il 5% degli apparecchi
di gioco», per arrivare gradualmente a
coprire l’intero parco degli apparecchi
mangiasoldi. «La Procura rileva che – si
legge ancora nella sentenza – per le
società concessionarie ancora al primo
novembre non risultava alcuna
macchina collegata alla rete». Una
ricostruzione giudicata «corretta» dai
giudici contabili che però hanno
I
Polillo
Il sottosegretario
all’Economia: «Si
regolamenta un
settore con
intensa illegalità»
essuna frenata del
Governo sull’apertura
di mille sale da poker:
«Il gioco è oggetto di
un’intensa attività illegale e
un’eventuale
regolamentazione potrebbe
finalmente riportarla alla luce,
sottoponendola al controllo
statale». Lo ha detto il
sottosegretario all’Economia
Gianfranco Polillo,
anticipando all’agenzia
specializzata Agipronews i
temi del convegno «2013
N
ritenuto di procedere «ad una diversa
quantificazione del danno e dei singoli
addebiti, anche a causa delle omissioni
nelle attività di controllo contestate a
due dirigenti dei Monopoli di Stato». La
connessione telematica ha il compito di
rilevare il reale giro d’affari di ogni
singola slot-machine in modo da
determinare la correttezza del
montepremi e il gettito erariale.
L’esorbitante ammontare delle penali
viene ricavato dalla convenzione di
concessione stipulata nel 2004, che
prevedeva (prima di una modifica nel
2008) una penale di 50 euro per ogni ora
di mancato collegamento alla rete. Il
numero degli apparecchi muniti di
autorizzazione entro settembre del 2006
era raddoppiato e già a gennaio 2007 le
macchinette da interrogare erano quasi
270mila. Con oltre 100 miliardi dal 2006
a oggi, le "new slot" rappresentano una
fetta di poco superiore al 50% nella
golosa torta dei giochi pubblici italiani.
La battaglia per non pagare le penali va
avanti su più piani: politico e
giudiziario, coinvolgendo tanto le aule
della cassazione quanto quelle del
Parlamento, dove si è tentato di
«rivedere retroattivamente» gli accordi
di concessione, in modo da mettere al
riparo i gestori. Comunque vada a finire
questa storia, restano scolpite le parole
della Corte dei conti, quando ribadisce
che l’indagine della Guardia di Finanza
«non ha evidenziato soltanto uno
sperpero di risorse pubbliche a causa
del pagamento per un servizio pubblico
non reso, ovvero reso solo in parte, ma
ha messo in luce gravissime illegalità
che hanno escluso quasi del tutto
l’esercizio del controllo pubblico sul
gioco». Il banco, appunto, vince sempre.
E lo Stato per anni è stato al gioco.
1.700.000
I GIOCATORI
PROBLEMATICI
IN ITALIA
il generale Rapetto
«Anche ai Monopoli
non ci sono stati
controlli adeguati»
DA MILANO
er la prima volta nella storia il creditore, lo
Stato, ha fatto di tutto per ridurre il credito da
riscuotere». Il generale Umberto Rapetto da
alcuni mesi ha lasciato il Gat della Guardia di Finanza, il
Nucleo speciale antifrode che per due anni ha lavorato all’inchiesta sulla maxievasione fiscale dei concessionari
del gioco d’azzardo. Qualche settimana dopo la conclusione di quella investigazione «sono stato destinato a frequentare, sarà stata una combinazione, un corso di perfezionamento». Così, dopo 37 anni, si è spogliato per sempre della sua divisa grigioverde. Non senza polemiche.
Cosa scoprì la vostra inchiesta sui gestori degli apparecchi per scommesse?
L’indagine delegata dal sostituto procuratore generale della Corte dei Conti, Marco Smiroldo, permise di accertare la mancata connessione di un enorme mole di slot
machine con il sistema dell’Anagrafe Tributaria che
doveva garantire la regolarità del gioco e assicurare
la corresponsione del prelievo erariale previsto in
misura proporzionale alle attività svolte dagli apparati di intrattenimento.
Qual era il meccanismo che consentiva di sottrarre
gli incassi delle giocate dalla "base imponibile"
dei gestori?
Il mancato collegamento vanificava le regole secondo le quali il totale delle giocate doveva diventare per il 75% montepremi per i giocatori più fortunati, circa il 12% costituire imposta e il restante
13% rappresentare introito per le società concessionarie, i gestori delle slot, gli esercenti pubblici e
in piccola parte l’Amministrazione dei Monopoli.
Come si arrivò a determinare l’ammontare di
quanto evaso?
Una volta ricostruito in maniera meticolosa l’assetto tecnologico negli anni di interesse ai fini
dell’inchiesta e incrociati i dati forniti dall’Anagrafe Tributaria, si è avuta evidenza di quali apparati fossero stati scollegati, quando e
per quanto tempo. Poi si è preso in considerazione il contratto stipulato dai Monopoli
con le società concessionarie e si sono applicate le penali previste per il mancato rispetto
dell’accordo preso. Un’operazione aritmetica e
non una proiezione algebrica. Un’operazione
non riguardante multe cervellotiche, ma basata
su un importo ritenuto congruo da entrambi
i contraenti all’atto della sottoscrizione. Un’operazione che ha superato i 90 miliardi di euro di debito nei confronti dello Stato.
Ci furono omissioni da parte di chi avrebbe
dovuto svolgere i controlli?
Se i Monopoli avessero preteso il pagamento
delle penali fin dal manifestarsi delle irregolarità non si sarebbero raggiunte cifre iperboliche e i concessionari sarebbero stati costretti
ad uniformarsi a quanto loro stessi avevano
convenuto. Erano previsti
interventi sulle fideiussioni prestate e persino la revoca della concessione
per i casi più gravi. Probabilmente qualcuno ha
temuto che un’azione repressiva potesse intralciare
il gettito che il gioco d’azzardo garantisce comunque
all’Erario.
Cosa è accaduto dopo i vostri accertamenti?
A fronte degli addebiti della Procura della Corte dei
Conti si è innescata una
corsa per scongiurare il pagamento delle somme
computate. Si è parlato di
cifre "irragionevoli" e si è
fatto riferimento a "multe".
Niente affatto. Erano "penali" concordate dai contraenti, su entrambi i fronti rappresentati da persone
responsabili e in piena capacità di intendere e di volere. Nella primavera scorsa le società concessionarie
e alcuni dirigenti dei Monopoli sono stati condannati al pagamento di complessivi 2 miliardi e 700 milioni di euro, poca cosa rispetto quel che si era quantificato: tutte le interpretazioni contrattuali e tecniche
erano andate a favore di chi
non aveva rispettato o non
aveva fatto rispettare il fin
troppo chiaro contratto di
concessione.
Nello Scavo
«P
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Ma il governo non vuole fermarsi
il progetto
«Sì all’apertura di nuove sale poker» La regione della
Betting and Gambling in
Europe», in programma
domani a Roma. «Negli ultimi
mesi il tema del gioco
pubblico ha alimentato, a
livello mediatico, una
polemica dai toni
particolarmente aspri ed è in
atto una riflessione
sull’opportunità che
l’espansione del mercato dei
giochi, già notevole rispetto
ad altri Paesi europei, venga
rallentata», ha aggiunto Polillo
specificando, però, che sia
l’apertura delle sale da poker,
la cui gara è prevista entro il
31 gennaio 2013, sia il nuovo
bando scommesse da 2000
agenzie sono fondamentali
per il contrasto al gioco
illegale e per permettere ai
bookmaker esteri, che
7
operano in Italia in mancanza
di concessione, di
regolarizzarsi. Tra gli
interventi che il Governo sta
attuando e attuerà nel settore,
poi, il sottosegretario
all’Economia ha evidenziato
specifiche norme sui controlli
e sulla tutela dei soggetti più
deboli e l’importanza di
intervenire sulla tassazione.
La razionalizzazione delle
fonti legislative è necessaria,
ha aggiunto, anche perché
«adeguare il sistema alle
evoluzioni giurisprudenziali, a
livello nazionale ed europeo,
può costituire un’occasione
importante per un riordino
della fiscalità gravante sui
giochi e per riequilibrare il
prelievo».
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Madrid presto come LasVegas
capitale taglia le
imposte sul gioco
pur di ospitare
Eurovegas
DA MADRID MICHELA CORICELLI
ei mega casinò per centinaia
di tavoli da gioco e slot-machine: la futura cittadella
spagnola dell’azzardo – la Las Vegas d’Europa, banalmente ribattezzata "Eurovegas" – avrà la vita
facile dal punto di vista fiscale. Per
favorire l’investimento del magnate Sheldon Adelson, la regione di Madrid ha ritoccato le sue
leggi: dal momento in cui comincerà a funzionare il primo tavolo
verde di "Eurovegas", l’imposta
S
sul gioco per tutte le imprese del
settore (dai bingo ai casinò) passerà dall’attuale fascia del 22-45%
al ben più modesto 10%. Uno
sconto notevole, soprattutto in un
periodo di crisi acuta come quello che sta attraversando la Spagna.
Contro il progetto "Eurovegas" si
sono alzate voci differenti, dalla
società civile alla Chiesa spagnola, preoccupata per le possibile
conseguenze sociali ed etiche che
potrebbe generare un’oasi dell’azzardo. Ma la regione madrilena va avanti, convinta che i 17 miliardi di euro investiti da Adelson
creeranno 260.000 posti di lavoro
e attireranno 11 milioni di turisti.
Con queste cifre alla mano, la comunità autonoma – indifferente
alle critiche – ha annunciato il taglio delle imposte alle società col-
legate al gioco e ha varato altri due
sconti tributari a favore dei "Centri Integrati di Sviluppo" (complessi di "impatto regionale" che
mescolano turismo, congressi, divertimento e spettacoli, proprio
come "Eurovegas"): una sforbiciata del 9% annuale per tutti gli
investimenti in materiali e installazioni; una riduzione del 95% sull’imposta di trasmissione patrimoniale e atti giuridici.
Fra le numerose contraddizioni
insite nel progetto "Eurovegas",
va sottolineata la possibilità di accedervi anche per i minorenni:
potranno entrare, ma non potranno giocare e dovranno essere
accompagnati da adulti. Se dovessero scommettere (sfuggendo
ai controlli) – avverte il regolamento – non incasseranno l’eventuale premio.
I ritocchi fiscali decisi da Madrid
per casinò e bingo coincidono con
un momento molto difficile per la
popolazione spagnola, soffocata
da una disoccupazione superiore
al 25% e allarmata dai tagli alla
spesa sociale. E mentre le puntate al tavolo verde ottengono sconti, sul popolarissimo gioco della
lotteria si introduce una tassa del
20%. Il 22 dicembre si celebrerà
l’ultima Lotteria di Natale esentasse: in palio un montepremi da
2,5 miliardi di euro, dei quali 720
milioni corrisponderanno all’estrazione dell’ambitissimo "Gordo" (il più grosso, appunto). In linea con gli aumenti fiscali e le misure anti-deficit assunte dal governo di Mariano Rajoy, dal 2013
i premi superiori ai 2.500 euro pagheranno un’imposta del 20%.
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VENERDÌ
23 NOVEMBRE 2012
Slot machine e on line. Il rischio si moltiplica
Cisl, Uil, Gilda e Snals sospendono
lo sciopero della scuola. La Cgil no
ROMA. I sindacati della
scuola Cisl, Uil, Gilda e
Snals hanno sospeso lo
sciopero di domani e
revocato la
manifestazione a Roma
ritenendo che gli obiettivi
della mobilitazione siano
già stati raggiunti grazie
all’intervento del governo.
Al contrario la Cgil
Scuola, che si dice
insoddisfatta, tira diritto.
«I due punti erano la
cancellazione
dell’aumento dell’orario
di lavoro degli insegnanti
e l’Atto di indirizzo per la
trattativa sugli scatti di
anzianità - ha spiegato il
segretario nazionale della
Cisl scuola Francesco
«Obiettivi raggiunti
Scendere in piazza
non serve più»
Ma il sindacato della
Camusso non cede
Scrima, al termine
dell’incontro con il
governo a Palazzo Chigi il primo è stato cancellato
dal Parlamento, il secondo
lo abbiamo raggiunto».
«La forte mobilitazione
messa in atto dai
sindacati, le pressioni
esercitate sul Parlamento
e sul governo hanno
ottenuto i risultati
preposti - ha proseguito
BENEFICIENZA
ALLA CASSA
Scrima - andremo a
confrontarci all’Aran, a
cui ora dobbiamo
chiedere tempi rapidi».
«Insoddisfatta», invece
dell’incontro la Flc Cgil
che mantiene quindi il
programma della
mobilitazione. Secondo il
segretario generale della
Cgil scuola, Mimmo
Pantaleo per gli scatti di
stipendio del 2011
servono 380 milioni, di
cui 93 saranno coperti
con i risparmi conseguiti
dal settore. «È un
attacco– sostiene –
all’autonomia delle scuole,
visto che serviranno
altrettante risorse anche
per il 2012».
Chi va a fare la spesa è
invitato a donare cibo non
deperibile che verrà
distribuito a oltre 8.600
Non si arresta purtroppo
la varietà dell’offerta
per chi accetta di diventare
vittima dell’azzardo sul web
ROMA . Senza freni l’offerta del
gioco d’azzardo legalizzato.Tra
pochi giorni per giocare alle slot
machines - le cosiddette
"macchinette mangiasoldi" - non ci
sarà bisogno neppure di scendere al
bar o nella sala giochi, basterà
accendere il pc a casa o, ancora più
facile, lo smartphone. Dal 3
dicembre infatti sarà possibile
giocare alle "slot on line". E nel
2013, probabilmente entro la
primavera, partiranno sul web anche
il "betting exchange, le scommesse
su "giochi virtuali" e la versione
internet del lotto. Ad annunciarlo in
tono compiaciuto è Francesco
Rodano, capo dell’Ufficio gioco a
distanza dei Monopoli di Stato
(Aams), al convegno su «2013
Betting and gambling in Europe»,
organizzato da Business
international. Oltre alle scommesse
ippiche, il poker, i giochi da casinò e
tra poco le slot on line, il prossimo
anno sul web ci sarà pure il "betting
exchange", cioè la possibilità per il
giocatore di cambiare il ruolo
impersonando il banco; poi le
scommesse su corse virtuali di cani
o cavalli; infine il classico lotto. Ma
non basta. Aams ha già chiesto un
parere all’Europa per concedere il
cosiddetto ampliamento del
palinsesto, richiesto dagli operatori,
allo scopo di allargare la tipologia
delle scommesse sportive: non solo
la classifica dei marcatori, ad
esempio, ma anche la tripletta di un
certo "cannoniere". «L’arrivo delle
slot online consentirà ai siti ".it" di
competere con i ".com"», quelli non
concessionari dei Monopoli e "fuori
legge", dice Marco Castaldo di
I
l’appello
DA MILANO
verci subito dopo la sentenza del
2011 (i cui effetti fortunatamente
sono stati rimandati a dopo il 2013
grazie a un accordo tra gli Stati europei) per fare azioni di lobby sugli
europarlamentari, ma anche per
partecipare a gruppo di lavoro che
avanzano proposte alle istituzioni
europee. Anche la settimana scorsa, insieme con la presidente della
Feba, la portoghese Isabel Jonet, sono stato a Bruxelles, incontrando
diversi parlamentari, tra cui il capogruppo del Ppe, Joseph Daul, e il
presidente della Commissione europea José Barroso».
L’obiettivo è sempre quello della pacificazione e del lavoro insieme per favorire il bene comune: «Crediamo che su questi temi si giochi la civiltà di un Paese», conclude Giussani.
Enrico Negrotti
a utente dei servizi del Banco
a volontario impegnato in tutte le attività nel Comasco. Si
può descrivere così la parabola di Ameur, venuto in Italia dal Marocco e
trovatosi poi in difficoltà per mancanza di lavoro: «Ho avuto un lavoro
fisso dal ’98, ma quando le cose sono
peggiorate per l’azienda dove lavoravo, mi hanno ridotto l’orario e lo stipendio. I costi della vita invece crescevano...». La situazione precipita
dopo il matrimonio e la nascita del
primo figlio: «Eravamo senza gas, senza possibilità di scaldare la casa, ed era inverno. Mi rivolsi ai Servizi sociali, ma ottenni solo l’indicazione di
chiamare una persona». Fu la sua fortuna, perché si trattava di uno dei soci del Banco di solidarietà di Como,
che non solo gli fornì aiuto immediato, ma costituì intorno a lui una “rete” (a partire dalla famiglia italiana che
si è affiancata alla sua) che gli ha permesso di risollevarsi. Da lì al desiderio di diventare volontario, il passo è
stato breve: «Mi pesava ricevere soltanto, senza poter dare nulla. Da
quando sono volontario, ho visto che
cosa significa bisogno. Che va condiviso per condividere il senso della vita. Del resto credo che Dio ci abbia
creato per essere utili l’un l’altro». Ovviamente domani sarà alla Colletta:
«E porterò anche mio figlio di sei anni e mezzo, che me l’ha chiesto».
Da una conoscenza occasionale a una collaborazione utile è invece il percorso di Sabrina, giovane cinese da
dieci anni a Milano. «Ho conosciuto i
responsabili del Banco alimentare –
racconta – perché vengono spesso nel
nostro bar, in zona viale Jenner. E così mi hanno chiesto di fare una traduzione del testo del volantino per la
prossima giornata della Colletta». Il
volantino in cinese è appeso nei supermercati, e distribuito nella zona
della Chinatown milanese: da viale
Certosa a piazzale Maciachini a via
Sarpi». Un modo per coinvolgere una
comunità in crescita: «Conosciamo
bene per esperienza la condizione degli immigrati, spesso vivono situazioni difficili - racconta Sabrina -. Se possiamo dare una mano lo facciamo volentieri». Inutile dire che domani parteciperanno alla Colletta: «Come facciamo da anni». (En.Ne.)
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D
risi e povertà attanagliano
l’Europa. Ma il sostegno alle
persone nelle condizioni di
povertà più estrema, bisognose di
aiuti alimentari per sopravvivere,
non è ancora garantito da Bruxelles alle prese con la definizione del
prossimo Quadro finanziario pluriennale. «Noi continuiamo a sperare e a impegnarci perché prevalga la ragionevolezza dell’Europa solidale» sottolinea Andrea Giussani,
presidente della Fondazione Banco Alimentare, presentando la difficile trattativa avviata con le istituzioni europee per garantire che un
finanziamento sociale intervenga
nel sostenere l’assistenza alle persone più indigenti. Non va dimenticato infatti che nel 2010 quasi un
quarto dei cittadini europei (116
milioni di persone) erano a rischio
C
Calabria
Tre arrestati
per gli attentati
alle cooperative
Fanno parte
della cosca
Mammoliti
DA REGGIO CALABRIA
l boss della
’ndrangheta Saverio
Mammoliti, di 70
anni, collaboratore di
giustizia, è una delle tre
persone arrestate ieri dai
carabinieri nell’ambito
dell’operazione contro la
cosca MammolitiRugolo. Gli altri arrestati
sono il figlio di
I
un testo di “dieci righe” (quest’anno tradotto anche in arabo e in cinese): «Anche dentro le difficoltà, io esisto e
non mi sto dando la vita da solo, sono fatto e voluto in
questo istante da Dio: questo, come disse don Giussani,
“è il tempo della persona”. Solo la riscoperta di questo
rapporto originario permette di vivere ogni cosa da uomini: perché tutto è occasione per incontrare Chi mi sta
dando la vita ora. Questa è la novità che attendiamo: poterLo incontrare ancora». Di qui l’appello a partecipare
alla colletta: per «fare la spesa per chi ha più bisogno».
La lotta allo spreco, che viene illuminata dalla Giornata nazionale della colletta alimentare, riguarda però
un percorso che prosegue per tutto l’anno, come dimostrano alcune cifre della Fondazione Banco Alimentare: nel 2011 sono state recuperate oltre 58mila
tonnellate di alimenti (9.600 nella sola giornata della
colletta, donati da 5 milioni di persone), per un valore
pari a circa 128 milioni di euro.
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Fondi agli indigenti: «Prevalga l’Europa solidale»
DA MILANO
di povertà o di esclusione sociale.
Le difficoltà insorte per la Federazione europea dei Banchi alimentari (Feba, presente in 21 Paesi europei con 247 associazioni) traggono origine dalla sentenza della Corte di Giustizia europea che, su ricorso della Germania
e altri cinque Paesi,
nel 2011 ha cancellato il Programma europeo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. «Era un esito inevitabile – commenta
Giussani – perché
quel programma, nato nel 1987 nel bilancio della politica agricola ma come misura di emergenza, era proseguito invece per oltre
due decenni. Tuttavia aveva garantito un grande aiuto: distribuiva 500
milioni l’anno da spendere in alimenti in 20 Paesi. Ora il futuro è invece più incerto».
Come intende muoversi l’Europa
per sostenere i suoi cittadini più poveri e più a rischio di esclusione sociale? Una domanda legittima se si
ne Europea da 2,5 a 2,1 miliardi di
euro per sette anni: il che significa
300 milioni l’anno, che andranno
però divisi tra le 28 nazioni che fanno parte della Ue (gli attuali 27 più
la Croazia, che ne farà parte dal 1°
luglio 2013). «E dovranno garantire anche altre misure di
carattere sociale, per il
Giussani, presidente
vestiario e la casa per edella Fba: lo stanziamento
sempio». Ma, quel che è
peggio, lo stanziamennon è ancora stato approvato, to
non è ancora stato
per l’opposizione di alcuni
approvato, perché trova l’opposizione di alStati, dalla Germania
cuni Stati europei, dalai Paesi del Nord Europa
la Germania ai Paesi del
Nord Europa, «che vedono tali interventi come appannaggio delle
pensa che il finanziamento, che do- singole nazioni e non della polivrebbe “sostituire” il vecchio fondo tica comunitaria».
alimentare, è stato ridotto dalla pri- «Per questo, come Feba – aggiunge
mitiva proposta della Commissio- Giussani – abbiamo iniziato a muo-
’Ndrangheta contro il progetto Policoro
Mammoliti, Antonino, di
23 anni, e il figlio
illegittimo dello stesso
boss, Danilo Carpinelli,
di 28 anni. Al clan
mafioso sono stati
sequestrati anche
numerosi fondi agricoli
e beni del valore
complessivo di due
milioni di euro. «Il fatto
che abbiamo arrestato
Saverio Mammoliti – ha
detto il procuratore
aggiunto di Reggio
Calabria, Michele
Prestipino – dimostra
che nella nostra azione
non ci sono sconti per
nessuno». I tre arrestati
sono anche accusati
della tentata estorsione
Luca Liverani
la storia
Il grazie di Ameur:
adesso vi aiuto io
Aumentano gli immigrati tra coloro che prestano aiuto
Domani oltre 130 mila volontari in 9mila punti vendita
l meccanismo è noto, l’esperienza ormai diffusa, eppure ogni anno la Giornata nazionale della Colletta
alimentare resta un appuntamento che rivela nuovi
volti e nuove fantasie della carità. A cominciare da quella degli stranieri immigrati, sempre più presenti non solo tra le situazioni di povertà da soccorrere, ma tra coloro che prestano aiuto.
Domani dunque 130mila volontari della Fondazione
Banco Alimentare onlus saranno presenti in oltre 9mila punti vendita, grandi e piccoli, invitando chi si reca
a fare la spesa a donare alimenti non deperibili che verranno distribuiti – secondo un principio di sussidiarietà – a oltre 8.600 strutture caritative sparse per tutta
la penisola, raggiungendo oltre un milione e 700mila
persone povere.
Accanto ai numeri, conta però lo spirito di quello che rimane un gesto di carità, le cui ragioni sono descritte in
Microgame. «I giochi in cui si
spende di più in Italia sono gli
apparecchi di intrattenimento –
sostiene Rodano – unico gioco che
negli ultimi quattro anni è cresciuto,
mentre gli altri sono stabili o in
flessione». Ma il lamento appare
decisamente fuori luogo. Nel
complesso giochi e scommesse
continuano a crescere: dagli oltre
80 miliardi del 2011 si arriverà a
circa 100 a fine anno. Crescita
confermata indirettamente dalla
ricerca di Fp-Cgil sui Sert in Italia:
tra 2005 e 2011 il numero degli
utenti con dipendenze è
cresciuto del 23%. E al primo
posto c’è la crescita pari quasi al
700% dei ludopatici compulsivi,
mentre la cocaina cresce del 58%
e l’alcool del 60%.
strutture caritative sparse
per la Penisola,
raggiungendo oltre un
milione e 700mila poveri
La Colletta alimentare
ora parla anche cinese
DA MILANO ENRICO NEGROTTI
15
ai danni della
cooperativa di Libera
Terra Valle del Marro, nei
confronti della quale si
sarebbe tentato di
imporre la rinuncia ad
acquisire dei beni
confiscati alla
’ndrangheta. La
cooperativa, tra l’altro,
ha subito un lungo
elenco di intimidazioni,
come il taglio di 640
alberi ed il
danneggiamento di
alcuni mezzi. Ma le
indagini hanno fatto
emergere un piano
criminale ben più vasto
che non mirava ai soli
terreni attribuiti alla
cooperativa. In pratica
l’estorsione partiva dal
far firmare a due
prestanome una
scrittura privata per
l’acquisizione di fondi
agricoli nel comune di
Palmi, che venivano
ceduti e gestiti di fatto
dalla cosca mediante
intestazioni fittizie e una
tentata estorsione
perpetrata costringendo
il proprietario di un
fondo a cederne la
titolarità ed il
godimento.
Contestualmente agli
arresti i carabinieri
hanno eseguito anche
un decreto - appunto di sequestro preventivo
di numerosi terreni per
un valore complessivo di
due milioni di euro che
erano stati illecitamente
acquisiti. Libera, in un
comunicato, in relazione
agli arresti, esprime «un
plauso alla magistratura
e alle forze dell’ordine. È
stato dato un segnale
forte di presenza dello
Stato, essenziale perché
ai cittadini ed alle
imprese sane del
territorio, che sono la
maggioranza, venga
restituito il valore della
libertà d’impresa, del
senso civico della
crescita nella legalità. Gli
attentati subiti dalla
cooperativa non hanno
fermato e non
fermeranno la scelta,
l’impegno, la
determinazione di
Libera e della sua rete
nell’opera di
restituzione alla
collettività in Calabria,
come in tante altre parti
del Paese, di quanto le
mafie hanno sottratto
con la violenza e la
minaccia». Libera,
insieme alla cooperativa
Valle del Marro, ha fatto
anche sapere che si
attiverà per costituirsi
parte civile al processo
«perché siamo convinti
che anche in quei luoghi
è importante
accompagnare la ricerca
di verità».
Attualità e Politica
5
n. 83 > 20 novembre 2012
Che futuro in Europa per le leggi sull’online?
DALL’ESTERO
di Daria CIOTTI
Polemiche e frammentazione legislativa mettono a rischio l’armonizzazione della normativa
U
Gaming in Europe che si terrà
a Londra a febbraio 2013.
Secondo Lycka, senza una
direttiva vera e propria non si
riuscirà molto facilmente ad
armonizzare le leggi statali sull’online. A meno di riesumare
le procedure di infrazione
lasciate cadere nel dimenticatoio nei confronti di alcune
nazioni. «Allora sì che si arriverebbe da qualche parte - ha
dichiarato -. Gli Stati membri
che ancora non hanno legalizzato il mercato si darebbero
Tra le leggi
più apprezzate
in Europa c’è
quella italiana
una mossa, così come quelli le
cui leggi non rispondono ai
dettami europei».
Tra questi, almeno secondo l’opinione della Remote Gambling Association, c’è la Grecia. Che a seguito dell’annunciata privatizzazione dell’OPAP, il monopolio statale sul
gioco, ha formalmente intimato
a tutti gli operatori ritenuti illegali di cessare, entro il 5 dicembre prossimo, le loro operazioni
di gioco, pena l’inserimento in
una black list e il blocco delle
transazioni economiche da
parte delle banche. Una deci-
sione che ha suscitato l’indignazione della RGA, secondo
cui il regolatore greco si sta
comportanto in maniera scorretta nei confronti degli operatori provati i quali, a dirla tutta,
starebbero infrangendo una
legge che da anni è in bozza sul
tavolo dei governatori ellenici e
ancora non è arrivata all’approvazione definitiva. Anche l’Italia ha una sua black list, recentemente aggiornata e contenente 4.214 indirizzi internet di siti
non ritenuti autorizzati ad operare sul suolo italiano ma, a
detta di Ian Ince (Capo della
Divisione Legislativa di Sportingbet), sicuramente rispondente a una legge ben definita.
«L’Italia ha fatto cambiamenti
significativi negli ultimi due
anni - ha argomentato Ince -.
Non solo dal punto di vista tassativo ma anche sotto l’aspetto
dell’apertura a nuovi mercati e
forme di gioco. Non opera un
protezionismo esagerato come
ad esempio fa la Francia, dove
il mercato è molto ampio ma al
70% illegale».
Alle parole di Ince, che sarà a
Londra insieme a Lycka il
prossimo febbraio in qualità di
relatore, ha fatto eco Trevor
De Giorgio, dirigente di
Greentube (specializzata in
soluzioni tecnologiche per l’intrattenimento) e prossimo relatore del Legal Gaming in Europe, asserendo che «l’Italia possiede forse il miglior panorama
legislativo d’Europa allo stato
attuale delle cose». E’ invece
opinione che Stati come il Belgio, dove la scorsa settimana il
co-CEO di bwin.party, Norbert
Teufelberger, è stato fermato
per essere interrogato dalle
autorità, e la Germania, dove
il Trattato Federale sul gioco è
oggetto di forti controversie,
siano troppo protezionisti nei
confronti dei monopoli statali e
fin troppo spaventati dallo
“spauracchio internet” che tuttavia, se trattato nella maniera
giusta e non demonizzato come
il maggiore dei mali, non può
che giovare ai mercati nazionali. E’questa l’opinione dei tre
dirigenti, i quali hanno giustamente fatto notare che «internet esiste, ed è destinato a
rimanere nelle vite di ognuno.
Trattarlo come il “nemico”,
soprattutto nell’ambito dell’industria del gioco d’azzardo,
non farà che aumentare il
rischio di illegalità».
Per questo l’Action Plan della
Commissione Europea è stato
salutato con favore ma allo
stesso tempo “criticato” perché,
in sostanza, quello che manca
al momento da parte della
Commissione stessa non è solamente una direttiva ben precisa
sulla direzione da seguire per
un’armonizzazione paneuropea
delle leggi sul gioco, ma anche
la tempestività di provvedimenti che troppo spesso tardano ad
arrivare.
L’Unione
Europea dovrebbe
dare direttive ed
essere tempestiva
AZIENDE
Codere, oltre il segno più le proposte per crescere
Massimo Ruta (Country Manager per l’Italia) dice la sua sull’evoluzione del comparto
egnali positivi: quelli
che il rendiconto
Codere mette sul tavolo per i primi nove mesi dell'anno in corso sono dati incoraggianti che, nonostante la
complessità del contesto economico globale, in virtù del
respiro multinazionale dell'azienda spagnola, danno un
buon segnale a tutto il settore
dei giochi e in particolare
lasciano trasparire la necessità
di scelte precise strategiche e
di business in un mercato che
cresce e si evolve continuamente.
«Il fatturato (da gennaio a
settembre) - sottolinea un
comunicato stampa di Codere
- ha raggiunto i 1.261,1
milioni di euro, il 27,5% in
più rispetto al 2011. L'EBITDA è stato di 235,6 milioni di
euro, che rappresenta un
aumento del 12,7% rispetto
all'anno precedente. Nel 3°
trimestre 2012 l'EBITDA è di
80,1 milioni di euro, sopra le
S
previsioni che lo collocavano
intorno ai 75-78 milioni di
euro.(...) In Italia - continua
la nota - il fatturato in questo
periodo è aumentato del
28,3% posizionandosi a
193,7 milioni di euro, grazie
all'operatività dei terminali
VLT e al consolidamento dei
gestori di apparecchi recentemente acquisiti: Gap Games,
Gaming Re e Dalla Pria Service. L’EBITDA si è ridotto
Crediamo
in negozi di gioco
capaci di offrire
tutto il ventaglio
dei prodotti
disponibili
del 12,3% rispetto al 2011,
raggiungendo i 25,6 milioni
di euro, principalmente dovuto all'aumento delle imposte
sul gioco».
Abbiamo chiesto a Massimo
Ruta (nella foto) Country
Manager per l’Italia di Codere, di fare il punto della situazione sulle politiche aziendali
evidentemente vincenti alla
luce del rendiconto appena
pubblicato.
Fatturato in crescita e grossi
investimenti sull’intrattenimento automatico... le nuove
norme sul bingo online
richiedono un ridimensionamento del business, e la
nascita progressiva di un
negozio di gioco sempre più
globale dal punto di vista
dell'offerta. Crede che si
andrà in questa direzione?
Che il mercato seguirà questo trend?
«Sì, i risultati della compagnia
in Italia - ha dichiarato Ruta nonostante la congiuntura eco-
nomica non sia delle più favorevoli, vede il nostro fatturato
in crescita e questo ci ha permesso di essere ancora una
volta protagonisti nella gara
per gli apparecchi da intrattenimento. Anzi siamo stati tra i
primi concessionari a essere
informati ufficialmente dell’assegnazione e questo premia la
serietà e la politica che abbiamo messo in campo con gli
apparecchi nelle nostre
gaming hall. Noi abbiamo
sempre creduto nel valore di
un “negozio” capace di offrire
tutto il panorama di gioco
legale consentito e, in un certo
senso, le nostre gaming hall
hanno precorso questa evoluzione. Ci crediamo, ci abbiamo
creduto, anzi le abbiamo pensate e trasformate, anche con
un importante sforzo in termini
economici, in un luogo/negozio
che piace ai nostri cliente e ci
permette di essere una realtà
importante anche a livello
occupazionale». (mdl)
IN BREVE
Convegno: giovedì
il mondo del gioco
discute il futuro
dell’egaming
L’
Europa è il mercato più
vasto per il gioco online.
«Con quasi 7 milioni di utenti si
prevede che le entrate del
gioco raggiungano 13 miliardi
di dollari entro il 2015», queste
le dichiarazioni del
Commissario Europeo Barnier.
Business International torna a
Roma il 22 novembre per fare il
punto su prospettive,
regolamentazione, tecnologia e
nuovi modelli di business di un
mercato in fortissima crescita.
Tra i relatori Gianfranco
Polillo, Sottosegretario
all’Economia, Massimo
Passamonti, Presidente di
Sistema Gioco Italia e Stefano
Bortoli, CEO di Snai.
Prenderanno parte all’evento
anche Francesco Rodano,
direttore dell’Ufficio Gioco
online presso l’Aams, e diversi
esperti del settore italiani ed
esteri. Il convegno certamente
sarà l’occasione per fare il
punto della situazione rispetto
alle modalità di gioco su
internet che in questo momento
riscuotono maggior interesse
da parte degli scommettitori,
cioè betting e skill games.
Sponsorship:
Gamenet sostiene
la Virtus Roma
amenet e la Pallacanestro
G
Virtus Roma affronteranno
insieme la stagione di Serie A del
campionato italiano di basket.
Gamenet sarà co-sponsor della
squadra insieme al gruppo Acea,
e il suo marchio comparirà sulle
divise della squadra in tutte le
competizioni ufficiali. Dopo le due
scommesse vinte “sul campo”,
nella passata stagione, con il
Pescara Calcio e la Sampdoria,
Gamenet prosegue il suo
impegno con i blucerchiati anche
per il campionato di Serie A
2012/2013, e affianca oggi al
calcio il mondo del basket, in
partnership con una delle società
più importanti della scena
cestistica nazionale. «E’ con
grande entusiasmo che
presentiamo oggi questo
accordo - ha dichiarato Claudio
Sforza, nuovo Amministratore
Delegato di Gamenet - con una
squadra d’eccellenza come la
Virtus, società-simbolo della
pallacanestro romana. Questa
collaborazione rafforza
ulteriormente il legame
di Gamenet con il mondo
dello sport».
Informazione pubblicitaria
nificare il mercato europeo dell’online sotto
una sola egida legislativa appare sempre più difficile.
Troppi panorami si stagliano
all’orizzonte: quello paneuropeo auspicato dall’Unione, che
vorrebbe unificare le leggi
nazionali sotto un’unica linea
guida, quelli dei singoli Stati
membri che al contrario continuano a dettare le proprie regole, e in alcuni casi (come quello
della Germania) quelli dei singoli staterelli federali che faticano a trovare un accordo con i
governi centrali, creando ancora più confusione.
Nelle scorse settimane si è tornati a parlare di Libro Verde
quando la Commissione Europea ha pubblicato il nuovo
Action Plan sull’online gambling in cui auspica maggior
cooperazione fra gli Stati membro e una chiarificazione definitiva circa le leggi sul gioco telematico.
Senz’altro un’iniziativa degna
di lode, rispetto alla quale tuttavia alcuni esponenti del mercato hanno sollevato qualche
(giusta) obiezione. Su tutte,
quella secondo la quale per
avviarsi finalmente all’armonizzazione delle leggi di mercato «non serve una comunicazione, ma una direttiva». Parola di
Martin Lycka, consulente
legale di Betfair e relatore del
prossimo convegno Legal
2
Attualità e politica dei Giochi
n. 84 > 23 novembre 2012
NOTIZIE
DAL
TAR LAZIO
L
a gara per l’assegnazione di 2.000 diritti
per la raccolta delle scommesse sportive non si ferma e prosegue verso l’aggiudicazione delle concessioni. Il Tar Lazio ha
deciso di lasciare che il procedimento in corso
vada avanti e di discutere nel merito i ricorsi
arrivati contro il bando il 23 gennaio, quando,
verosimilmente la posizione di ciascun operatore partecipante e ricorrente si sarà delineata.
La sospensiva non è stata chiesta da tre book-
SOMMARIO
2-3
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71
Attualità e politica dei Giochi
Campione di poker
Quote a Confronto
Quote Tutte
Quote Extra
Statistiche serie A
Arbitri serie A/B
Italia - Serie A
Italia - Serie B
Italia - Lega Pro
Inghilterra - Pr. League
Inghilterra - League Ch.
Inghilterra - League One
Inghilterra - League Two
Spagna - Liga BBVA
Spagna - Liga Adelante
Germania - Bundesliga
Germania - Zweite Liga
Germania - Dritte Liga
Francia - Ligue 1
Francia - Ligue 2
Brasile - Brasileiro
Argentina - Apertura
Portogallo A + Portogallo B
Olanda A + Olanda B
Belgio A + Belgio B
Austria A + Austria B
Svizzera A + Svizzera B
Danimarca A + Danimarca B
Grecia + Turchia
Russia + Romania
Ucraina + Polonia
Rep. Ceca + Slovacchia
Serbia + Croazia
Scozia + Slovenia
Galles + N. Irlanda
Ungheria + Australia
Sudafrica + Israele
Giappone + Corea del Sud
F1 GP Brasile + Corse Tris
Basket Serie A + Lega 2
Basket Spagna + Francia
Basket Germania + Ad. League
Basket Grecia + Turchia
Volley A1/A2 m. + A1 femm.
Sport USA+Telesport
Totocalcio pronostici
Totocalcio statistiche
NUOVO TOTOGUIDA
SPORT
Registrazione Tribunale
di Roma n. 15458
del 6/4/1974
www.tsonline.it > [email protected]
IN PRIMO PIANO
La gara per
le concessioni
sportive
va avanti
maker, BCL Gaming, Play Match e GoldBet. Da
parte di Stanley è arrivata la richiesta di
sospensiva della gara, ma anche il ricorso per
l’annullamento della proroga ai concessionari
storici (scaduti a giugno scorso e attualmente
in regime di prorogatio) e quello per l’azzeramento delle concessioni Bersani: per far procedere entrambe le impugnative, il bookmaker di
Liverpool dovrà notificare l’azione legale a tutti
i concessionari interessati.
Online: tutti attorno
al tavolo dell’Europa
di Alessandro CINI
Il gioco su internet e le sue peculiarità, le possibilità future di un mercato sempre più globale
oma si interroga sul futuro
prossimo del gioco. Per un
giorno la Capitale assurge
al ruolo di hub della politica dei
giochi in chiave europea, ospitando il convegno dal titolo “Betting
and Gambling in Europe - the
new and future perspectives”,
occasione di confronto sulla necessità di orientare, all’interno dei
paesi dell’area euro, le regole sul
gioco (soprattutto online). Il punto
di partenza non poteva che essere
rappresentato dall’azione del commissario per il Mercato Interno
della Eu, Michel Barnier, intenzionato a proseguire sulla linea
tracciata dal “green paper”,
unico riferimento per il mercato
del gambling europeo. Il cosiddetto “action plan” - che nell’immediato prevede la creazione di una
commissione di “saggi” che ha
l’obiettivo di far seguire a ogni singolo Stato membro un percorso
comune - individua le priorità del
comparto del gioco online e le sue
aree di attenzione: protezione dei
consumatori, prevenzione delle
frodi attraverso la rete, mantenimento dell’integrità degli sport
oggetto di scommessa.
Cosa rappresenteranno le “comunicazioni d’autunno” dell’Ue per il
mercato italiano è uno degli argomenti più dibattuti all’interno della
giornata romana che ha visto la
partecipazione di figure di spicco
R
della politica e dell’organizzazione utenti. Il frangente che il comparto
europea: parliamo di Harrie Tem- del gambling sta vivendo è storico:
mink (vice direttore dei servizi il settore da semplice giocattolo
postali e online per il Mercato
Interno Ue), Paul Tang (rappresentante della Gambling Commission), Wes
Himes
(consigliere
Ue
della
Remore Gambling Association), Peter Naesdiventa gioco (inteso
sens (direttore delcome industria), con
l’Unità normativa,
un mercato che
consiglio ricerca e svicresce in tecnololuppo della
gia, stimola la
creazione
delle normative nazion a l i ,
Gambling
costringenCommission
do tutti i Paesi a discutere di regole
Belga), Carlo Pagan (rappresen- (senza delle quali non c’è mercatante del Consiglio dell’Eca) e di to). Per Harrie Temmink il gioco
Francesco Rodano (direttore del- online sta andando incontro a uno
l’ufficio gioco online dell’Aams). sviluppo velocissimo del mercato,
Il tema della protezione dei con- consentendo una distribuzione
sumatori è ormai centrale e inelu- attraverso nuovi canali e con servidibile. L’e-commerce in generale e zi nuovi.
l’offerta di servizi a distanza in Quel che manca nel contesto europarticolare presentano delle criti- peo, è la tesi espressa da Temmink,
cità facilmente individuabili: da un sono le sfumatue intorno alle regolato c’è un utente che non conosce le fondamentali. Dinanzi alle venti
l’azienda offerente il servizio, dal- sentenze della Corte di Giustizia
l’altra le stesse aziende che opera- europea sul gioco il pensiero
no in rete difficilmente possono comune è che un mercato in
avere certezza sull’identità degli espansione non possa poggiare le
Rodano
(Aams): «Spesa
triplicata
in otto anni»
L’AGENDA
proprie basi solo sui pronunciamenti giuridici. La Comunità europea è costretta a dover prendere
una posizione, perché ci sono
direttive che confliggono con il
mercato del gambling (che rappresenta un settore specifico).
Le istituzioni devono farsi garanti
del mercato stesso: il “piano d’azione” desunto dal “libro verde”
metterà nella condizione gli stessi
Stati membri di dialogare (a partire
dal prossimo dicembre), mentre
all’Europa spetterà solo il ruolo di
moderazione. Nel proprio intervento Paul Tang ha sottolineato
come serva in ambito comunitario
un maggiore coordinamento, che
vada nella direzione di un miglioramento degli standard di sicurezza e di un mercato meno frammentato. Maggiore cura – sottolinea Tang – dovrà essere posta in
merito alla lotta del gioco illegale.
Non serve una pletora di regole,
ma una linea di demarcazione tra il
comportamento normativo nazionale e quello comunitario. L’Italia
ha fatto, e continua a fare, la propria parte. Francesco Rodano ha
ricordato l’azione del legislatore
nazionale, ma soprattutto ha tenuto
a illustrare l’accordo che lega
Aams all’Arjel francese, una partnership che segna un percorso virtuoso dove lo scambio di informazioni e le buone prassi ne rappresentano l’essenza.
Giochi e fiscalità:
due gli appuntamenti
della prossima
settimana a Roma
ono due gli appuntamenti
S
in vista per il settore dei
giochi che la prossima
settimana si riunirà per
discutere sul tema della
fiscalità. Lunedì pomeriggio ci
sarà la presentazione della
ricerca "La fiscalità dei giochi"
curata per Luiss da Ceradi,
Fondazione Bruno Visentini e
dal Casmef, in collaborazione
con Confindustria Sistema
Gioco Italia. A presiedere i
lavori Vieri Ceriani
sottosegretario al Ministero
dell’Economia.
Martedì invece il gruppo
Codere ha organizzato un
meeting presso il Senato sul
tema “Finanza, gioco e
legalità”. Quest’ultimo
appuntamento gode del
patrocinio dell’Associazione
Italiana Responsabili
Antiriciclaggio e vedrà la
presenza di Roberto Fanelli,
direttore dei giochi dei
Monopoli di Stato.
TOTOGUIDA SCOMMESSE
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del 28 settembre 1998
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Nei meandri del decreto Balduzzi
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Arretrati € 5,00 (incluse
spese postali)
di Mauro GRIMALDI
on un titolo di grande
impatto “Disposizioni
urgenti per promuovere lo
sviluppo del Paese mediante un più
alto livello di tutela della salute” è
stato pubblicato finalmente) nei
supplementi ordinari della Gazzetta
Ufficiale il decreto Balduzzi nella
sua versione definitiva. Il riferimento al mondo dei giochi è contenuto
nel Capo II all’art. 7. Non è stata
approvata la proposta dei 500 metri
di distanza delle sale slot dai luoghi
sensibili. Questo significa che la
norma si applica ex nunc, che letteralmente significa “da ora in poi”.
C’è un però. I Monopoli di Stato,
“tenuto conto degli interessi di settore”, dovranno pianificare una
“progressiva ricollocazione” delle
sale slot, sulla base di criteri relativi
C
alle distanze dai luoghi sensibili che
saranno definiti da “un decreto del
Ministro dell’Economia, di concerto con il Ministro della Salute, previa intesa sancita dalla Conferenza
unificata, da emanare entro 120
giorni dalla data di entrata in vigore” del decreto Balduzzi. In questa
ricollocazione si ritroveranno coinvolte, oltre all’Aams, anche l’Autorità di pubblica sicurezza, competente al rilascio dei Tulps per l’esercizio delle scommesse e di quelli
per la gestione delle sale Vlt, e gli
enti locali, ai quali spettano le funzioni autorizzatorie in materia di
sale pubbliche da gioco e quelle
sanzionatorie.
Come verranno regolamentate queste competenze senza invadere le
sfere di attribuzioni demandate
Il NUMERO VERDE del Centro assistenza
AAMS-SOGEI per le scommesse sportive
e ippiche a quota fissa:
Controlli
serrati sui punti
vendita e divieto
totale per i totem
espressamente allo Stato e agli enti
locali? Vorrei sperare che prima di
procedere vengano chiariti questi
aspetti. Altro tema è il contrasto alla
ludopatia, che si basa su un maggiore coinvolgimento dei gestori
delle sale che dovranno esporre
all’ingresso e all’interno dei locali il
materiale informativo predisposto
dalle Asl e saranno tenuti a segnalare la presenza di tali soggetti ai servizi di assistenza. Sul punto sarà
cura delle Asl di competenza forni-
re il materiale informativo. Rimane,
ripeto, a carico dell’esercente l’onere di segnalare, ai centri di assistenza di cui sopra, situazioni evidenti
di ludopatia, cosa, a fiuto, non semplice. Da capire anche il divieto di
ingresso ai minori di anni 18 nelle
sale in cui sono installati videoterminali ovvero nei punti in cui si
esercita come attività principale
quella delle scommesse.
La norma sembra quasi pleonastica
e ci si chiede perché non sia stata
licenziata prima dal legislatore,
visto che non si capisce cosa facciano dei minori in un’agenzia di giochi se è vietato loro giocare. In ogni
caso non sottovaluterei la portata e
le conseguenze di questa disposizione e mi affretterei, se fossi un
gestore di sale, ad esporre a chiare
lettere il divieto di accesso nelle
aree dedicate al gioco ai minori di
età. In ogni caso, giusto per buttare
benzina sul fuoco, vi comunico che
sono stati raddoppiati i controlli
nelle sale da parte dei Monopoli di
Stato - insieme alla SIAE, alla
Guardia di Finanza e alle forze di
Polizia - specificamente destinati al
contrasto del gioco minorile, che
passano da 5.000 a 10.000.
E’ infine vietata la messa a disposizione di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica,
consentano ai clienti di giocare su
piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari e operatori online: è un divieto “tout court”
esteso sia ai concessionari Aams
che ai soggetti non autorizzati.
Buona fortuna.
800.863.115
18+
16 novembre 2012
Pag. 36
Italiani: spese pazze per slot machine nonostante crisi
22 novembre 2012
Appena lieve il calo nell'industria dei giochi, con una spesa al netto delle vincite di 11,2 miliardi nei
primo otto mesi del 2012 (-4,8%). L'interesse per i giochi online, invece, cresce.
Roma - L'industria dei giochi è in calo con una spesa degli italiani al netto delle vincite di 11,2
miliardi nei primo otto mesi del 2012 (-4,8%) e entrate per l'erario di 5,5 miliardi (-9,6%), ma slot
machine e on line continuano a crescere.
E' quanto emerge dai dati di Business international sullo studio 'Betting and gambling in Europe'.
Le macchinette per i giochi d'azzardo hanno raccolto, tra gennaio e agosto, 32,2 miliardi tra new
slot e vlc (su un totale di 56,5 miliardi di industria dei giochi) e crescono del 18,3% sul 2011.
GIOCHI, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "PALINSESTO PIÙ AMPIO E TASSAZIONE PIÙ
EQUILIBRATA"
21 novembre 2012
I giochi vivono un momento di crisi: ad agosto – per la prima volta – è stato registrato un calo degli
incassi, passati dai 6,4 miliardi del 2011 ai 6 miliardi del 2012 (-6,5%). Perdite di entrate, dunque,
anche per l’erario, di circa 600 milioni (5,5 miliardi contro 6,1 del 2011) che il Governo si trova a
dover fronteggiare. Una diminuzione da attribuirsi principalmente al Lotto “l’unico gioco in cui lo
Stato fa da banco”, ha confermato ad Agipronews il sottosegretario all’Economia Gianfranco
Polillo, secondo cui potrebbero arrivare “iniziative per aggiornare il palinsesto sui giochi e una
tassazione più equilibrata dei diversi comparti”.
Le concause, secondo Polillo - che domani interverrà al convegno “2013 Betting and Gambling in
Europe” organizzato da Business International a Roma - vanno individuate nella “diminuzione
assoluta delle giocate e nell’aumento delle vincite”. Il Governo, ha spiegato il sottosegretario, ha
intenzione di “intensificare la lotta al gioco illegale che provoca anche la riduzione del gettito
erariale”. In questo discorso si inserisce anche la delega fiscale “ottima occasione per rivitalizzare il
comparto con maggiori entrate fiscali che potranno compensare il calo degli introiti”.
POKER LIVE, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "1000 NUOVE SALE PER CONTRASTARE
BUSINESS ILLEGALE"
21 novembre 2012
“Negli ultimi mesi,il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello mediatico, una polemica dai
toni particolarmente aspri. E’ in atto una riflessione sull’opportunità che l’espansione del mercato
dei giochi, già notevole rispetto ad altri Paesi europei, venga rallentata”, ha spiegato Polillo.
Sull’apertura di 1000 sale da poker, ha aggiunto il sottosegretario, “va considerato che il gioco del
poker è oggetto di un’intensa attività illegale, pertanto un’eventuale regolamentazione potrebbe
finalmente riportarla alla luce, sottoponendola al controllo statale”.
Sul bando per 2000 nuove agenzie di scommessa, dice ancora Polillo “questa non comporterà
alcun aumento di luoghi di gioco, visto che sono appena scaduti 700/800 diritti e che la gara è
stata bandita secondo quanto stabilito dalla Corte di Giustizia UE, cioè al fine di consentire ai
bookmaker esteri, che operano in Italia in mancanza di concessione, di regolarizzarsi”.
GIOCO ONLINE, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "SUI SITI AUTORIZZATI LA
MAGGIORANZA DEI GIOCATORI"
“21 novembre 2012
La politica di regolamentazione dei giochi online, avviata nel 2007 in accordo con la Commissione
Europea, è tuttora in corso - ha evidenziato Polillo - Si tratta di un settore complesso proprio per
la sua natura transfrontaliera che rende difficile arginare i tentativi di accesso ai siti non autorizzati.
L’esperienza del nostro paese, imitata da diverse altre giurisdizioni europee, dimostra che quando
i cittadini hanno la possibilità di scegliere tra un prodotto sotto il controllo e la tutela dallo Stato, e
uno illegale, si rivolgono al primo, a patto che sia competitivo e comparabile a quello illegale. Oggi
stimiamo – ha aggiunto - che la grande maggioranza del gioco online si svolga proprio sui siti
autorizzati dallo Stato e il modello di regolamentazione italiano rappresenta anche l’esempio di
riferimento per il Libro Verde sul gioco d’azzardo online nel mercato interno della Commissione
Europea”.
DELEGA FISCALE, POLILLO (SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA): "RAZIONALIZZARE TASSE E
RIORDINARE FISCALITÀ SUI GIOCHI"
21 novembre 2012
Con la delega fiscale, ha spiegato Polillo, si vuole razionalizzare “la disciplina dei giochi con vincita
in denaro riservati allo Stato, da lotto e lotterie agli apparecchi, anche con formule di
combinazione tra tali giochi. Per questo motivo il Governo è orientato a razionalizzare il sistema di
tassazione e a prevedere specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti più deboli”. La
sistematizzazione delle fonti legislative è necessaria, ha aggiunto il sottosegretario, anche “per
adeguare il sistema alle evoluzioni giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, può costituire
un’occasione importante per un riordino della fiscalità gravante sui giochi e per riequilibrare il
prelievo. In questo senso anche l’attuazione della delega in materia di contrasto dei fenomeni
legati alla dipendenza dal gioco e del gioco minorile, - ha chiarito - può consentire la
sistematizzazione ed implementazione delle misure esistenti, comprese quelle contenute nel Dl
Balduzzi”. Proprio in merito al decreto Balduzzi, da poco entrato in vigore, Polillo ha concluso:
“Sono favorevole anche alle norme finalizzate a razionalizzare la pubblicità in materia di gioco per
proteggere i giocatori vulnerabili, ponendo in chiara evidenza le probabilità della vincita e, più in
generale, le informazioni sul gioco. Per la prima volta, inoltre, si è preso atto che la ludopatia
costituisce una malattia. Sui tali aspetti vi è perfetta identità di vedute sia a livello governativo che
da parte delle strutture di sanità e di gioco”.
Polillo: ‘Giochi, razionalizzazione tassazione e tutela soggetti deboli le priorità’
21 novembre 2012
Un momento di crisi per il settore dei giochi pubblici, che per la prima volta ad agosto ha registrato
un calo degli incassi (dai 6,4 miliardi di euro registrati ad agosto 2011 ai 6 miliardi del 2012, ossia
meno 6,5 percento), con conseguenze anche per l’erario (la perdita di entrate dai giochi nei primi
otto mesi dell’anno ammonta a circa 600 milioni, 5,5 miliardi contro 6,1 del 2011).
Un momento, anche, in cui il gioco si trova di fronte alle nuove norme previste dalla legge Balduzzi,
e a quelle in itinere che si andranno a fissare con la legge delega in materia fiscale, che si appresta
ad approdare nell’Aula del Senato. Questo lo scenario da cui parte il sottosegretario all’Economia
Gianfranco Polillo, ospite domani del convegno organizzato a Roma da Business International
‘2013 Betting and Gambling in Europe – The new and future perspectives’ in partnership con
Gioco News, nel delineare le linee di intervento che il governo intende mettere in atto.
“Il perdurare della crisi economica alla lunga si riflette anche sui giochi pubblici nei quali si registra
una lieve diminuzione delle entrate erariali da attribuirsi principalmente al gioco del lotto - che
come noto è l’unico gioco in cui lo Stato fa da banco – per effetto di due concause: a) una
diminuzione assoluta delle giocate; b) un aumento delle vincite. Fermo restando, comunque,
l’attuale assetto, il governo intensificherà la lotta ai fenomeni del gioco illegale, che provoca, oltre
a evidenti ricadute negative sull’ordine e sulla sicurezza pubblica, nonché sulla tutela dei
consumatori e delle fede pubblica, anche la riduzione del gettito erariale. Inoltre sono già in corso
iniziative per aggiornare il palinsesto sui giochi, nonché per addivenire ad una tassazione più
equilibrata dei diversi comparti. In tale ottica, l’approvazione della delega fiscale, che contiene
specifiche previsioni in materia di gioco pubblico, potrà costituire un’ottima occasione per
rivitalizzare il comparto, permettendo di conseguire maggiori entrate fiscali che potranno in parte
compensare il calo degli introiti”.
Nei piani del ministero dell’Economia c’è l’apertura di 1000 sale da poker, 2000 agenzie di
scommesse e in generale un aumento dei luoghi di gioco con slot machine e videolotteries, per ora
non sottoposti a limitazione per numero e dislocazione. Ritiene che sia giunta l’ora di rallentare
l’espansione dell’offerta di gioco?
“Negli ultimi mesi, come noto, il tema del gioco pubblico ha alimentato, a livello mediatico, una
polemica dai toni particolarmente aspri. Molte voci critiche si sono levate contro la diffusione del
gioco pubblico con argomentazioni, in verità, non dimostrate dal punto di vista scientifico. In linea
generale, è sicuramente in atto una riflessione sulla opportunità che l’espansione del mercato dei
giochi, già notevole rispetto alla situazione di altri Paesi europei, venga in qualche misura
rallentata, dilazionando l’introduzione di nuove tipologie di gioco.
Per quanto riguarda la gara per la concessione di 2.000 diritti per l’esercizio delle scommesse non
a distanza (cioè in luoghi ‘fisici’), questa non comporterà alcun aumento di luoghi di gioco. Infatti,
da un lato, occorre tenere in considerazione che sono appena scaduti circa 700/800 diritti.
Dall’altro, che la gara stessa è stata bandita anche in ottemperanza a quanto stabilito dalla Corte
di Giustizia UE, cioè al fine di consentire ai bookmaker esteri, che operano in Italia in mancanza di
concessione, di regolarizzarsi, entrando a pieno titolo nel regime concessorio. Per quanto
concerne, infine, l’apertura delle 1.000 sale da poker, la questione è ancora tema di
approfondimento. Va in ogni caso considerato che il gioco del poker è oggetto di un’intensa
attività illegale, pertanto un’eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce,
sottoponendola al controllo statale”.
Quali sono le prossime iniziative del ministero per contrastare l’emigrazione di capitali verso i siti di
gioco non autorizzati?
“Il comparto del gioco online presenta effettivamente aspetti di particolare complessità, proprio
per la sua natura transfrontaliera, che rende difficile, se non impossibile, arginare i tentativi di
accesso ai siti non autorizzati da parte dei cittadini italiani. Proprio per questo motivo, sin dal 2007,
e in completo accordo con i servizi della Commissione Europea, è stata avviata una politica di
regolamentazione dei giochi online più popolari su internet, tuttora in corso. L'esperienza del
nostro paese, in seguito imitata da diverse altre giurisdizioni europee, quali Francia, Spagna,
Danimarca e Regno Unito, ha dimostrato infatti che quando i cittadini hanno la possibilità di
scegliere tra un prodotto legale, cioè sotto il controllo e la tutela dallo Stato, e uno illegale, a patto
che quello legale sia competitivo e comparabile a quello illegale, questi si rivolgono in maggioranza
al primo, lasciando i siti non autorizzati per rivolgersi all'offerta lecita. Oggi stimiamo che la grande
maggioranza del gioco online si svolga proprio sui siti autorizzati dallo Stato. Si sottolinea come il
modello di regolamentazione italiano, oltre ad essere stato adottato, come detto, da diversi altri
paesi, rappresenta l'esempio di riferimento per il ‘Libro Verde sul gioco d'azzardo online nel
mercato interno’, pubblicato dalla Commissione Europea il 24 marzo 2011, nonché della
‘Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e
sociale e al Comitato delle regioni’, sempre in tema di gioco online, adottata il 23 ottobre 2012”.
Il Decreto Balduzzi ha stabilito – tra l’altro - norme stringenti sulla pubblicità e previsto
l’inserimento della ludopatia nei Livelli essenziali di assistenza. Sono misure che condivide?
“Le misure prese dal Governo e condivise dal Parlamento, che hanno portato all’approvazione del
Dl Balduzzi hanno per la prima volta preso atto che la ludopatia costituisce una vera e propria
malattia. Sui tali aspetti vi è perfetta identità di vedute sia a livello governativo che da parte delle
strutture tecniche che si occupano di sanità e di gioco. Sono favorevole anche alle norme
finalizzate a razionalizzare la pubblicità in materia di gioco, che intendono proteggere i giocatori
vulnerabili, ponendo in chiara evidenza le probabilità della vincita e, più in generale, le
informazioni sul gioco. Un ulteriore stimolo e contributo in questo campo verranno probabilmente
dall’attività della Commissione Europea, a seguito dell’Action Plan adottato il 23 ottobre scorso, il
quale si prefigge, tra l’altro, l’individuazione di misure comunitarie in tema di pubblicità dei giochi
con vincita in denaro”.
Nella delega fiscale, è previsto che il governo avrà l’incarico di riordinare il settore dei giochi, in
particolare gli aggi e i prelievi che gravano sui vari prodotti: su quali direttrici vi muoverete?
“La delega fiscale, per quanto riguarda il settore dei giochi, è volta a realizzare un intervento
sistematico e razionale, sulla disciplina dei giochi con vincita in denaro riservati allo Stato, nelle
forme attualmente contemplate dalla frammentaria normativa di settore (lotto, lotterie,
scommesse, concorsi pronostici, tombole, congegni da divertimento ed intrattenimento, anche
con formule di combinazione tra tali giochi). Al tal fine, il Governo è orientato a razionalizzare il
sistema di tassazione e a prevedere specifiche norme sui controlli e sulla tutela dei soggetti più
deboli. La prevista razionalizzazione delle fonti legislative, attraverso un coordinamento formale
delle vigenti disposizioni di carattere generale e di quelle relative ai singoli giochi, anche per
adeguare il sistema alle evoluzioni giurisprudenziali, a livello nazionale ed europeo, può costituire
un’occasione importante – se non unica – per un sistematico riordino, soprattutto, della fiscalità
gravante sui giochi, anche al fine di riequilibrare il prelievo ed evitare sperequazioni della
domanda dettate da motivi di natura esclusivamente fiscale.
Alla stessa stregua, l’attuazione della delega in materia di contrasto dei fenomeni legati alla
dipendenza dal gioco, nonché del gioco minorile, può consentire la sistematizzazione ed
implementazione delle misure esistenti, comprese quelle contenute nel DL Balduzzi e nel disegno
di legge delega, così da consentire più efficacemente il raggiungimento degli obiettivi di tutela
necessari”.
Il sottosegretario all'Economia, Polillo: 'Poker live da regolamentare per contrastare l'illegalità'
21 Novembre 2012
“Il rilascio di 1,000 concessioni di sale da poker? La questione è ancora tema di approfondimento
ma va in ogni caso considerato che il gioco del poker è oggetto di un’intensa attività illegale,
pertanto un’eventuale regolamentazione potrebbe finalmente riportarla alla luce, sottoponendola
al controllo statale”. E' quanto ha dichiarato il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo in
una lunga intervista rilasciata a Gioconews.it ed Agipronews.it alla vigilia della sua partecipazione
al convegno organizzato a Roma domani da Business International sul tema '2012 betting and
gambling in Europe', parlando di poker live. Un punto di vista nuovo e inedito. Che i tempi siano
ancora lunghi questo è sicuro ma la visione del sottosegretario del Governo Monti dal punto di
vista dell'illegalità è un avvertimento importante ad una serie di attività che continuano ad
operare sul territorio senza concessione Aams. Pratica resa possibile da alcune Questure e da
un'impostazione anche di alcuni tribunali che hanno oggettivamente riscontrato un ritardo
inaudito dello Stato sulla regolamentazione di un settore con importanti implicazioni di ordine
pubblico e di controllo del gioco sul territorio nazionale.
Evidentemente per Polillo il lavoro fatto a livello di gaming online è da riproporre anche a livello
terrestre: “La politica di regolamentazione dei giochi online, avviata nel 2007 in accordo con la
Commissione Europea, è tuttora in corso - ha evidenziato Polillo - Si tratta di un settore complesso
proprio per la sua natura transfrontaliera che rende difficile arginare i tentativi di accesso ai siti
non autorizzati. L’esperienza del nostro paese, imitata da diverse altre giurisdizioni europee,
dimostra che quando i cittadini hanno la possibilità di scegliere tra un prodotto sotto il controllo e
la tutela dallo Stato, e uno illegale, si rivolgono al primo, a patto che sia competitivo e comparabile
a quello illegale. Oggi stimiamo – ha aggiunto - che la grande maggioranza del gioco online si
svolga proprio sui siti autorizzati dallo Stato e il modello di regolamentazione italiano rappresenta
anche l’esempio di riferimento per il Libro Verde sul gioco d
Giochi, Carnevale Maffè (SDA Bocconi): "Il settore non è un ’giocattolo’, regole indispensabili per
innovazione"
22 novembre 2012
ROMA – "Dobbiamo vivere il momento del gaming in Italia e in Europa, che sta passando da
giocattolo a gioco, dunque un settore che ha un patrimonio di regole e sintassi". Lo ha detto Carlo
Alberto Carnevale Maffé, docente della Scuola di Direzione Aziendale Bocconi in apertura del
convegno "2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma.
"Il pallone é un giocattolo, il calcio é un gioco - ha proseguito Maffé - chi é padrone di un gioco
può gestirne una rendita e oggi discutiamo proprio di uno dei business più importanti al momento,
un settore che spinge regolatori nazionali a innovare e regolamentare, forza i confini della legalità
e dell’irregolarita. In questo senso il gioco ci costringe a parlarne e cercare innovazioni".
SA/Agipro
Gioco online, Temmink (DG Mercato Interno Ue): "Action Plan: quadro normativo comune per
tutela giocatori e contrasto a illegale"
22 novembre 2012
ROMA - La Commissione Europea è intenzionata a formare un "quadro europeo onnicomprensivo
sul gambling online", mantenendosi vigile nel suo ruolo di guardiana del trattato: dopo la
pubblicazipone dell’Action Plan una ventina di Stati Membri poterbbero ricevere delle lettere
formali per cambiare la normativa in materia di gioco. E’ quanto ha confermato Harrie Temmink,
Vice direttore dell’unità dedicata all’online della Direzione generale Mercato interno della
Commissione europea, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato
a Roma da Business International.
Nel corso delle consultazioni per stilare l’Action Plan - il documento con le linee guida per
armonizzare il settore del gambling online "sono arrivate 260 risposte nel 2011 da cui abbiamo
dedotto che ci sono parecchie sfide in ambito transnazionale, e la necessità di standard minimi fra
gli Stati membri così é stato messo in atto piano d’azione basandosi sull’oggetto di queste
risposte".
La Commissione "si é confrontata con una quantità enorme di lamentele e ha portato avanti la sua
funzione di guardiano e garante degli Stati membri", tanto che adesso sono state "sbloccate
alcune procedure" e la Commissione sta "inviando lettere a 18-20 stati membri chiedendo di
aggiornare la normativa sul gioco e di aprire un dialogo attivo con gli altri Stati. Proprio con il
dialogo siamo sicuri di risolvere molte di queste questioni. Questo vuole dire che si potranno
portare a termine molte lamentele che non sono ancora state chiuse".
L’Action Plan include una combinazione di iniziative che trattano una serie di questioni, e si basa
su cinque aree di azione principali: prima di tutto conformità con i quadri nazionali, protezione
cittadini e minori, prevenzione riciclaggio e frode e prevenzione match fixing". Un accordo tra i
diversi Stati dell’Unione permetterà inoltre di "avere un unico indirizzo comune per sfide che
arrivano fuori dall’Ue".
"Viviamo in un momento in cui i cittadini possono giocare online senza il totale controllo dei
regolatori nazionali - ha detto ancora Temmink - Bisogna, dunque, prima di tutto regolamentare
internet, cosa che si fa sempre più, e incanalare i cittadini verso una forma di gioco legale e
autorizzato". In questo contesto serve ancora maggiore chiarezza. "Le regole ci sono, ma mancano
alcuni dettagli. Negli ultimi anni la Commissione Europea ha avuto a che fare con parecchie
lamentele sulle normative nazionali e ci sono state 20 sentenze da parte della Corte di giustizia
Europea. In linea di principio non é l’Ue che dovrebbe decidere però la Corte ha stabilito delle
linee guida in modo tale che queste regolamentazioni siano coerenti tra loro" SA/Agipro
Giochi, Temmink (DG Mercato Interno UE) : «Stretta su norme antiriciclaggio e contrasto a
match fixing»
22 novembre 2012
ROMA - «Teniamo alla tutela dei cittadini e alla prevenzione della frode e del riciclaggio di denaro.
In questo campo la Commissione Europea intende estendere l’ambito del controllo a tutto il
settore del gioco, online e fisico, come accade già per i casinò e le proposte saranno pubblicate
all’inizio del prossimo anno». Lo ha annunciato Harrie Temmink, vice direttore dell’unità dedicata
all’online della direzione generale Mercato Interno della Commissione Europea, nel corso del
convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma.
«Ad inizio 2013 faremo delle proposte per capire dove sono i punti deboli nel contrasto al
riciclaggio di denaro. Altro aspetto importante é la salvaguardia dell’integrità dello sport: la
Commissione sta preparando una convenzione con un capitolo molto importante dedicato alle
scommesse e nel 2014 vuole mettere in evidenza un piano sulle partite truccate», ha continuato.
«Voglio ribadire che noi vogliamo che i consumatori si divertano, ma che lo facciano in maniera
protetta: vogliamo preservare la cultura del gioco e trovare il giusto equilibrio con regole molto
chiare e, nelle riunioni, vogliamo sia evidenziato questo ruolo di guida della Commissione
Europea" ha concluso.
SA/Agipro
Giochi, Monopoli di Stato: spesa dei giocatori triplicata in otto anni, 700 milioni su Internet nel
2011
22 novembre 2012
ROMA – Il volume al netto delle vincite pagate dal 2003 al 2011 è quasi triplicato, l’andamento è
simile ma più contenuto per le entrate erariali passate dallo 3,5 miliardi del 2003 agli 8,7 miliardi
del 2011, fattore che rispecchia l’introduzione di nuove forme di tassazione, come per esempio su
poker cash e casinò online, basate su un prelievo al netto delle vincite che ha consentito di
rendere più allettanti i giochi legali. E’ quanto emerge dai dati presentati da Francesco Rodano,
capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and
Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. La crescita dei giochi più
redditizi per gli scommettitori con una nuova forma di tassazione è evidente anche comparando i
volumi di raccolta e le entrate erariali del gioco online: le giocate su internet rappresentano il 4,2%
dei ricavi lordi del settore (700 milioni) ma garantiscono solo il 2,2% degli incassi erariali (200
milioni). SA/Agipro
Giochi, Himes (Remote Gambling Association): «Monopolio in Grecia dimostra necessità di
un’azione forte dell’Ue»
22 novembre 2012
ROMA - «Il problema più serio per la Grecia riguarda le regole di mercato perché la normativa che
sostiene il sistema greco é stata definita della Corte di giustizia non conforme alle regole
comunitarie». Lo ha spiegato Wes Himes, European Advisor di Remote Gambling Association, nel
corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International
a Roma.
«Cinque mesi dopo il Governo greco ha garantito una proroga online per i prodotti esistenti scommesse e macchine vlt - quindi, in quattro mesi, si é passati da un mercato potenzialmente
attraente per i consumatori a un mercato che ha esteso il monopolio: un esempio calzante di
come ci sia bisogno di un’azione forte a livello europeo. La cosa scioccante è che è probabile che
la proroga del monopolio sia stata concessa sulla base del fatto che alcune società potessero
acquisire questo status. Questo é un altro degli errori compiuti dalla Grecia e che ci illustra quali
possono essere le sfide dell’Europa. Si tratta di un caso che va studiato in maniera approfondita»,
ha spiegato Himes.
SA/Agipro
Giochi, Tange (Gambling Commission): «Lavoro di squadra contro mercato illegale»
22 novembre 2012
ROMA - «Vogliamo aiutare gli operatori e il mercato a lottare contro il gioco illegale, facendo
lavoro di squadra. Il Piano d’azione è costituito da numerosi step, con una lunga lista di vari
argomenti»: è quanto ha detto Paul Tange, membro della Gambling Commission olandese, nel
corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International
a Roma. «Credo che la lista possa essere accorciata, non abbiamo bisogno di tante
raccomandazioni, ma di pochi punti più chiari». E’ necessario «tracciare una linea di demarcazione
tra norme europee e nazionali: dobbiamo fare in modo di lavorare tutti insieme perché il mercato
funzioni bene», ha continuato. «Tutte le sentenze degli ultimi anni» in materia di gioco d’azzardo
«probabilmente non sono il modo migliore per dare forma a questo mercato». Ad esempio,
prosegue, «in Olanda vorremmo che gli operatori legali operassero in maniera serena, con il
blocco dei pagamenti degli operatori non autorizzati e il blocco dei pagamenti internet per
arginare la loro posizione: é qui che l’Unione Europea dovrebbe aiutarci, ma tutti dobbiamo fare di
più. Se rimangono 27 regolamentazioni, 27 procedure e così via, tutto andrà coordinato meglio:
penso che la Commissione debba sempre di più concentrarsi su implementazione e punti chiave di
questo piano d’azione».
SA/Agipro
Gioco online, Rodano (Aams): "Slot online il 3 dicembre, nel 2013 su internet anche il Lotto"
22 novembre 2012
ROMA – Il primo prodotto ad essere offerto online nel palinsesto dei Monopoli sono state le
scommesse ippiche a giugno 2001. Esattamente un anno dopo è partita la raccolta delle
scommesse sportive online per poi passare a tutti gli altri giochi fino a poker cash e casinò a luglio
2011. Lo ha ricordato Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato,
nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business
International a Roma. I prossimi passi dell’Amministrazione puntano all’offerta online delle slot
machine (al momento escluse dai giochi da casinò e che partiranno il prossimo 3 dicembre),
mentre nel corso del 2013 partiranno betting exchange, scommesse virtuali e persino il lotto.
"Siamo stati tra i primi a regolamentare tutti i giochi online, contrastando il mercato illegale, l’italia
è una sorta di benchmark per i paesi europei.
I giochi in cui si spende di più in italia sono gli apparecchi da intrattenimento, unico gioco che negli
ultimi quattro anni è cresciuto, mentre gli altri giochi sono stabili o in flessione. Dunque alla crisi
non corrisponde un aumento delle giocate, bensì c’è un calo dei consumi, che interessa anche i
giochi. In italia il legislatore ha deciso di adottare un approccio graduale dei diversi giochi online,
anno dopo anno, fino ad arrivare al 2013 in cui qualunque gioco online al mondo sarà
regolamentato. Il 3 dicembre verranno lanciate le slot online, nel 2013 si giocherà sul web anche al
Lotto".
CR/Agipro
Giochi, Naessens (Belgian Gaming Commission): «Modello belga non è troppo rigido, serve a
contrastare operatori illegali»
22 novembre 2012
ROMA - «A livello europeo bisogna avere il pieno controllo, per evitare di danneggiare i cittadini e,
in particolare, i minori. Dobbiamo regolamentare una situazione che altrimenti sarebbe molto
rischiosa». Lo ha spiegato Peter Naessens della Belgian Gaming Commission nel corso del
convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma.
«É necessario verificare che ci sia un reale controllo nel business degli operatori -ha spiegato
Naessens - In Belgio abbiamo 20 società di gioco e chi critica dice che siamo protezionisti, ma non
è così visto che gli operatori nazionali sono una minoranza. Se lo siamo, non è nell’accezione
negativa del termine: ci sono tanti operatori con licenze che non possono operare nel Paese,
quindi si tratta di critiche ingenerose. A chi critica, ancora, parlando di un sistema non
proporzionato o troppo rigido, dico che in realtà la situazione é che ci sono ancora operatori
illegali che operano nel nostro Paese: alcuni si rifiutano di accettare una legge democratica e
continuano a offrire gioco illegale», ha spiegato. «In Belgio abbiamo un ambiente e un modello
regolatorio molto valido ma non "europeo" e, in futuro, dovremmo trovare un approccio comune.
Siamo convinti che con questo piano d’azione la Commissione Europea riuscirà ad armonizzare
questa situazione e a creare valore aggiunto per gli Stati membri, anche perché i problemi attuali
non saranno certo più facili domani e per questo é necessaria la cooperazione. - ha concluso - Per
questo la Commissione deve suggerire soluzioni per la cooperazione e la coordinazione e deve
risolvere il problema del mancato rispetto della legislazione belga».
SA/Agipro
Giochi, Monopoli di Stato: accordi bilaterali e cooperazione per tutelare consumatori europei
22 novembre 2012
ROMA - La cooperazione internazionale dei Monopoli di Stato sta procedendo su un doppio
binario: lo scambio di informazioni fra Paesi che hanno sistemi normativi simili (ad esempio
l’accordo bilaterale Aams-Arjel siglato il 26 giugno 2011) e un livello di collaborazione più esteso
che coinvolge i 27 Paesi della Comunità Europea. Lo ha evidenziato Francesco Rodano, capo
dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and
Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Lo scambio di informazioni
“ristretto” permette una collaborazione costante e l’adozione di soluzioni in tempi brevi, inoltre
permette l’avvio di un programma di liquidità condivisa per prodotti simili: Italia e Francia stanno
studiando la possibilità di mettere in comune i tavoli di poker online e le sale bingo virtuali. Agli
scambi “ristretti” fra Italia e Francia si sono aggiunti anche Portogallo e Spagna e presto
potrebbero arrivare anche altri Paesi con l’obiettivo di ridurre il gioco problematico, bloccare
l’accesso ai minori, evitare frodi e riciclaggio. Sia l’approccio “ristretto” che quello allargato
all’intera Comunità consente un innalzamento progressivo della tutela dei consumatori.
SA/Agipro
Gioco online, Monopoli di Stato: il 5 dicembre prima riunione degli esperti per l’Action plan Ue
22 novembre 2012
ROMA - Il prossimo 5 dicembre si terrà la prima riunione degli esperti di gioco della Commissione
Europea che dovrà stilare un primo programma operativo sulla base del Piano d’Azione Ue per il
gambling online. Lo ha ricordato Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli
di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business
International a Roma. Il piano prevede alcuni punti chiave come la cooperazione tra gli enti
regolatori, una linea di condotta sui messaggi pubblicitari, una ricerca sui casi di dipendenza dal
gioco nella Comunità Europea, l’estensione della direttiva anti-riciclaggio a tutte le forme del gioco
d’azzardo, la possibilità di fornire uno standard europeo per i fornitori di gioco e studiare gli
interventi più efficaci per la prevenzione del match fixing nello sport.
Giochi online, Monopoli di Stato: sul poker cash spesi 233,4 milioni di euro negli ultimi dodici
mesi
22 novembre 2012
ROMA - Il poker cash si conferma il gioco online preferito dagli italiani, raccogliendo una quota di
mercato del 30% della spesa dei giocatori, con 233,4 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Appena
dietro, un testa a testa tra scommesse sportive e poker a torneo che hanno rispettivamente quote
del 21,8% (168,1 milioni) e 20,7% (159,5 milioni). Sono i dati evidenziati da Francesco Rodano,
capo dell’ufficio gioco a distanza dei Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and
Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Il 17,1% della spesa degli
italiani online è indirizzata sui giochi da casinò (131,6 milioni). Altro gioco che si presta
particolarmente all’offerta su internet è il bingo su cui gli italiani hanno indirizzato il 5,8% della
spesa.
CR/Agipro
Gioco online, Monopoli di Stato: oltre 4200 siti non autorizzati nella "black list" italiana
22 novembre 2012
ROMA – Il compito dei Monopoli non si esaurisce solo con l’espansione dei prodotti di gioco ma
consiste anche nel sottrarre terreno al gioco non autorizzato: al momento sono oltre 4200 i siti
oscurati contenuti nella “black list” che viene aggiornata periodicamente. Chi tenta di raggiungere
un sito non autorizzato – ha ricordato da Francesco Rodano, capo dell’ufficio gioco a distanza dei
Monopoli di Stato, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” - visualizza un
avviso dei Monopoli di Stato che impedisce l’accesso: una misura pensata per prevenire l’accesso
ai siti “.com” dai residenti in Italia.
CR/Agipro
Giochi, Pagan (European Casinò Association): «Crisi dei casinò: serve diversificazione dell’offerta,
rivedere limiti a contante»
22 novembre 2012
ROMA - «In una situazione come quella attuale di evoluzione del mercato del gioco, la posizione
dei casinò tradizionali sicuramente non è facile. Per molti anni il gioco è stato gestito nelle sale,
mentre negli ultimi tempi l’arena competitiva si è allargata ad altre forme di gioco, facendo soffrire
l’offerta tradizionale delle case da gioco». Lo ha evidenziato Carlo Pagan, ad del Casinò di
Campione d’Italia e membro del board dell’European Casinò Association (ECA), nel corso del
convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma.
«In prospettiva strategica, l’unica opzione possibile è la diversificazione», puntando sul valore
aggiunto che deriva dal «bagaglio di esperienza dei casinò». La politica di diversificazione «è molto
complessa: chi oggi è entrato nel business dell’online non ha avuto a livello europeo un grande
successo». In Italia le case da gioco hanno puntato sulle slot, ma non basta. «Attualmente ci si
trova di fronte a un percorso estremamente complesso per i casino tradizionali. Stiamo vedendo
flessioni di fatturati nei casino europei, soprattutto italiani, in particolare alla luce
dell’introduzione del limite di circolazione del contante a mille euro», riconosce Pagan. In futuro
sara necessario «creare aziende multicanale con l’online, con offerte fuori dai casinò per cogliere
sinergie con altri canali, come nel caso del poker che è di maggiore impatto per i giocatori»,
valorizzando «il know how dei casino tradizionali, che hanno cento anni di storia e possono dare il
loro contributo».
Per quanto riguarda il contrasto alle ludopatie, l’ECA «sta per ufficializzare un decalogo per la
gestione delle problematiche legate al gtioco patologico. Per prevenire la ludopatia è necessario
un check-in di ingresso per il gioco live», propone. Ultimo punto importante è quello della
formazione. «Oggi abbiamo un settore in grande divenire, in termini quantitativi, ma non esiste un
vero percorso di formazione anche a livello universitario, come succede ad esempio in Nevada:
questo potrebbe essere uno stimolo per la crescita e promozione del settore».
CR/Agipro
Betting exchange, Cruddace (Betfair): "Cooperazione e regolamentazione punti di forza del
sistema italiano"
22 novembre 2012
ROMA - La regolamentazione del gioco in Italia continua ad essere una “Best practice” in Europa,
soddisfa pienamente la legislazione comunitaria e garantisce la totale protezione dei consumatori.
Lo ha sottolineato Martin Cruddace, Company Secretary di Betfair Limited nel corso del convegno
“2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Uno dei
punti di forza del sistema italiano “è la cooperazione promossa da Aams con gli altri regolatori
europei assieme a un’effettiva gestione della domanda – ha aggiunto Cruddace - La domanda
viene soddisfatta grazie alla regolamentazione dei prodotti di maggior successo”. Betfair è
sinonimo di betting exchange, lo scambio di scommesse che in Italia dovrebbe partire entro il
prossimo anno. Un sistema che si basa su quattro punti di forza: i giocatori non si conoscono tra di
loro, accordi siglati con i principali organismi sportivi per lo scambio di informazioni sulle partite
sospette, accurata verifica e controllo dell’identità del cliente e procedure all’avanguardia nel
prevenire e identificare casi di riciclaggio di denaro. "Siamo impegnati e pronti a lavorare al meglio
in Italia, pagando le tasse, puntando sulla cooperazione con Sogei e altri soggetti istituzionali - ha
concluso Cruddace - le regole proposte da Aams sono un modello da imitare perché compatibili
con la giurisdizione inglese e a livello europeo sono un modello da seguire".
SA/Agipro
Betting exchange, Cruddace (Betfair): "Liquidità internazionale necessaria per gestione del
rischio"
22 novembre 2012
ROMA - Le piattaforme di scambio scommesse possono funzionare solo se legate alla liquidità
internazionale, che “consente di gestire il rischio in diverse giurisdizioni in modo trasparente – ha
evidenziato Cruddace - La liquidità internazionale non compromette le procedure in vigore per la
lotta al riciclaggio di denaro sporco e Aams ha piena visibilità e controllo sulla liquidità
internazionale prevista dal decreto che regola il betting exchange”. “La liquidità internazionale –
ha aggiunto - è fondamentale per la gestione del rischio di un business globale e la domanda di
gioco online potrebbe essere meglio soddisfatta se venisse applicata una tassa sui volumi al netto
delle vincite a tutti gli operatori con licenza”.“Aams è all’avanguardia nella regolamentazione del
gioco on line in Europa – ha concluso Cruddace – e i betting exchange che operano con standard
elevati, che cooperano con i regolatori e pagano le dovute tasse, dovrebbero essere inclusi in tutte
le regolamentazioni che disciplinano il gioco online. Betfair, per garantire standard elevati di tutela
dei cosnumatori, ha siglato 54 memorandum d’intesa con numerosi organismi internazionali, tra
cui la Fifa e il Comitato Olimpico, con i quali condividiamo informazioni per prendere i
provvedimenti adeguati in caso di anomalie".
SA/Agipro
Scommesse, Betfair: il 20% dei giocatori ’mobile’ punta durante i matrimoni per vincere la noia
22 novembre 2012
ROMA – Lo scambio di scommesse può anche essere un modo ideale per ingannare il tempo,
meglio di una “chattata” o di una partita a sudoku. Grazie alle piattaforme mobile è possibile
scommettere anche nei momenti più impensabili e apparentemente meno opportuni: Betfair ha
stimato che il 20% dei suoi utenti intervistati ha utilizzato un dispositivo mobile per scommettere
durante un matrimonio. Il volume di giocate scambiate via mobile nel 2012 è di 2,2 miliardi di
sterline (circa 2,7 miliardi di euro) per un incremento del 111%. Tornando a tablet e smartphone
sono 275mila gli utenti attivi, 44 milioni le scommesse via mobile.
SA/Agipro
Scommesse, Betfair: nel 2012 sulla piattaforma scambiate 34 puntate al secondo, il 61% è live
22 novembre 2012
ROMA – Crescono del 6% i ricavi di Betfair nel 2012, grazie ad un aumento del 11% della
piattaforma scommesse. Sono i numeri resi noti nel corso del convegno “2013 Betting and
Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. Nel 2012 Betfair ha registrato
più di un miliardo di scommesse piazzate sul sito internet, con una media di 34 scommesse al
secondo. Al momento sono più di quattro milioni gli utenti registrati al sito di Betfair: il 61% del
volume totale delle scommesse su Betfair è live, e si conta che circa 3.300 sterline (più di 4mila
euro) siano depositate al minuto. Per quanto riguarda gli eventi più giocati, 50 milioni di sterline
(62mln di euro) sono andate sulla semifinale di Champions League tra Barcellona e Chelsea,
mentre l’offerta sul calcio nel 2012 ha registrato un incremento del 26%, Ben 96mila giocatori
hanno puntato su Wimbledon con un aumento delle giocate del 53%.
SA/Agipro
Giochi, Allara (Paddy Power): "Su pubblicità servono paletti, non briglie"
22 novembre 2012
ROMA - "E auspicabile che L’Amministrazione, sulla pubblicità, mantenga la coerenza che ha avuto
in questi anni. Sicuramente é necessario porre dei paletti, il nostro caso é un po’ particolare visto il
tipo di comunicazione che facciamo, ma di certo é importante per tutto il comparto che le regole
non imbriglino l’attività in un momento non semplice per tutto il comparto". Lo ha detto
Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power nel corso del convegno
“2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma.
SA/Agipro
Giochi, Tirabassi (Ficom Leisure): «In Italia pubblicità vale 230 milioni. Ora si punterà su slot
online»
22 novembre 2012
ROMA - «La pubblicità e il messaggio degli operatori online, per esperienza, sono sempre stati più
evoluti. Secondo la nostra analisi per il 2011 l’industria del gioco ha investito più di 230 milioni di
euro su tutti i media italiani, di cui il 70% sulla tv e il resto tramite sponsorizzazioni. Ora tutte le
aziende si stanno preparando per il lancio delle slot con investimenti sostanziosi». E’ l’opinione di
Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory & Investment MindShare, intervenuto
nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business
International a Roma. Alla vigilia del lancio delle slot online «tutti gli operatori hanno bisogno di
una spinta di comunicazione. La pubblicità é fondamentale e necessaria, fa parte di tutti i business
plan delle aziende».
«L’importanza della comunicazione é che tenga sempre il focus su intrattenimento e divertimento.
Tutti gli operatori vogliono che il giocatore viva un’esperienza positiva. - ha aggiunto - Quindi,
indipendentemente dalla linee guida, il punto é che si tratti sempre di una comunicazione legata al
divertimento, all’esperienza ludica e di intrattenimento».
«Come per tutti i servizi delicati, sono necessarie linee guida su come comunicare questo prodotto
- ha spiegato Tirabassi - puntando sempre sulla protezione del consumatore. Il dl Balduzzi ha dato
ulteriori indicazioni, concentrandosi sulla protezione dei minori. Ora saranno le aziende a dirci se
queste linee guida saranno realmente efficaci».
SA/Agipro
Slot online, Bufalini: "Fondamentali per casinò su web, altrimenti il 65% del gioco va all’estero"
22 novembre 2012
ROMA - "Tutti abbiamo visto la crescita del mercato online con l’arrivo dei casinò, anche se
mancano ancora prodotti che possono darci competitivitá come le slot, che stanno per arrivare.
Abbiamo 130 milioni di profitti lordi annui. Il prodotto casinò, senza le slot, è ancora al 65%
sui .com". E’ quanto ha detto Fabio Angeli Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group,
azienda che nel mercato italiano del gioco ha lanciato a giugno Starcasino.it. "Siamo sicuri che il
mercato potrà diventare molto importante se gli operatori potranno fare la giusta comunicazione.
Lo stesso Rodano, dirigente per l’’online dei Monopoli di Stato, ha detto che non si riesce, al
momento, a bloccare completamente il .com quindi sarebbe interessante capire quali azioni in
futuro saranno fatte per impedire a questi siti di raccogliere gioco, oltre alla parità di prodotto che
è ovviamente fondamentale".
"Il decreto Balduzzi ha dato regole precise, su tutte la tutela dei minori. Il problema oggi è che
manca ancora la necessaria chiarezza nei provvedimenti per noi aziende che dobbiamo investire.
In attesa che Aams definisca in maniera più accurata le regole della comunicazione al momento
possiamo comunicare il marchio".
SA/Agipro
Giochi, Bancora (ceo Betfair Italia): «Bet exchange per catturare i clienti dei siti non autorizzati»
22 novembre 2012
ROMA - «Il rientro dei volumi che passano per i ".com" possono essere reintegrati con il bet
exchange, che attira gli scommettitori che non trovano l’offerta che cercano, con quote più
competitive e capitali che il mercato ora non può soddisfare. Inoltre potrebbe servire a far
rientrare in Italia anche i capitali che passano per i bookie asiatici. Crediamo che il betting
exchange, che ci auguriamo possa decollare nel 2013, riporterà il mercato italiano in crescita». E’
l’opinione di Bancora, Ceo di Betfair Italia, intervenuto al convegno “2013 Betting and Gambling in
Europe” organizzato da Business International a Roma. «Il mercato italiano è fondamentale, siamo
giunti al termine di un ciclo dopo anni dedicati alla regolamentazione del prodotto e siamo pronti
per il lancio. Anche in Italia, dove il mercato non cresce come altrove, il bet exchange potrebbe
essere un volano».
CR/Agipro
Giochi, Allara (Paddy Power): «Contrasto a ".com" passa da offerta più ampia»
22 novembre 2012
ROMA - I siti di gioco online autorizzati ".it" non sono ancora pienamente competitivi con i ".com":
è l’opinione di Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power, intervenuto
nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business
International a Roma. «L’offerta dei ".it" è limitata, non solo sullo sport, ma anche sugli eventi. Il
palinsesto va esteso e siamo pronti a farlo con il palinsesto complementare. Inoltre, sta per
cominciare una stagione di novità con la partenza delle scommesse virtuali», ha sottolineato.
«L’offerta è il motivo principale per cui una grossa fetta di denaro oggi viaggia in Asia, dove si
possono giocare importi sconfinati. Oggi un giocatore italiano deve rispettare dei limiti per una
singola scommessa: ad esempio, un tagliando non paga più di 10 mila euro. Quindi, se si vogliono
superare certi limiti, è necessario "spezzettare" la giocata, una cosa anacronistica», continua.
L’ultimo limite ber i bookmaker «riguarda il sistema con cui in Italia siamo costretti a operare: se
oggi decidiamo di lanciare un’offerta dobbiamo rispettare rigide procedure burocratiche e e
questo ci impedisce di introdurre prodotti che a livello internazionale funzionano alla grande.
Inoltre se sbagliamo una quota la dobbiamo pagare, mentre all’estero se l’errore è palese non è
così».
CR/Agipro
Giochi, Castaldo (Microgame): "Online in stallo, a fine anno previsto calo del 5%"
22 novembre 2012
ROMA - "Viviamo una fase di stallo del mercato, la raccolta a fine anno vede un calo del 5%, i ricavi
della filiera nella nostre stime scenderanno rispetto al 2011. Siamo tuttavia ottimisti per il futuro,
la raccolta di Microgame rappresenta il 25% del mercato online italiano, con un volume di gioco
pari a 3 miliardi di euro". E’ quanto ha detto Marco Castaldo, che rappresenta nel Board di
Microgame il private equity Monitor Clipper. Il fondo di investimento, che in passato aveva già
puntato su altre società del gaming italiane, è entrato nella società nel 2010. "Il nostro obiettivo è
entrare in aziende con prospettive di sviluppo, farle crescere e puntare alla quotazione in Borsa
per valutare eventuali cessioni una volta consolidato il loro valore. Con Microgame siamo a metà
del cammino".
"Il mercato non cresce, ma l’azienda può consolidarsi e i piccoli network dovranno conflluire in
realtà più grandi per sopravvivere - ha detto ancora Castaldo - In Italia il mercato online adesso
vale il 4% mentre in Gran Bretagna vale il 12%. Lo sviluppo della banda larga, però, lascia presagire
scenari di crescita".
Secondo Castaldo serve inoltre "uno sforzo continuo per sviluppare il mercato: apprezziamo la
strategia di Aams, la sua consistenza e continuità. Dobbiamo difendere i giocatori, lottare contro il
riciclaggio, e agire in maniera efficace per contrastare i .com. Inoltre è necessaria una maggiore
chiarezza normativa. L’arrivo delle slot online consentirà ai siti .it di competere con i .com. Sono
necessarie logiche di politica industriale per imprimere direzione al settore e garantire la crescita".
CR/Agipro
Giochi: Betting exchange, mobile e slot traineranno crescita dell’online
22 novembre 2012
ROMA - «La tassazione al netto delle vincite pagate ai giocatori é auspicabile: questo non vuol dire
che betting exchange e scommesse tradizionali non possano convivere». Lo ha spiegato
Massimiliano Bancora, Ceo di Betfair Italia, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in
Europe” organizzato da Business International a Roma. «Auspichiamo questo cambiamento anche
perchè crediamo che il betting exchange possa far crescere la competizione e quindi il mercato»,
ha aggiunto. «L’Italia è uno dei Paesi in cui intendiamo investire e crediamo che casino e slot
online abbiamo ancora tanto margine di crescita, così come le scommesse con il betting exchange.
Siamo convinti che il prossimo anno ci potrà essere una crescita forte».
Della stessa opinione anche Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power.
«Il betting online in Italia è già eccellente, di sicuro un’espansione del mercato può creare
un’ulteriore crescita. Credo che, grazie al palinsesto complementare, il mercato italiano possa
guadagnare un 20% sull’illegale». Inoltre «siamo sicuramente consapevoli della propensione
smisurata per il mobile in geneale degli italiani e della crescita del settore in Italia», aggiunge.
Anche Fabio Angeli Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, azienda che nel mercato
italiano del gioco ha lanciato a giugno Starcasino.it vede nel mobile un’opportunità di sviluppo.
«Adesso vale il 5% del mercato totale, siamo sicuri che in Italia avrà un peso molto importante e ci
crediamo molto», spiega. «Con le slot, invece, pensiamo di arrivare da 130 a minimo 200 milioni e
pensiamo che si arriverà a misure più strette per i ".com"».
SA/Agipro
Betting and Gambling in Europe, focus a Roma sulle prospettive per il 2013
22 Novembre 2012
Roma – “Il gaming sta diventando un business. Ormai stimola i governi a confrontarsi con il web,
nel contratto tra legalità e illegalità. I mercati sono istituzioni e sono i luoghi in cui si può discutere
di regole. Qui parliamo di regole e di portare l'asticella sempre più in alto”. Con queste parole
Carlo Maffè, docente di strategie aziendali all’Università Bocconi di Milano ha introdotto il
convegno ‘2013 Betting and Gambling in Europe’ organizzato da Business International e di cui
Gioco News è media partner, in corso quest’oggi a Roma.
Rodano (Aams): "Italia anticipa action plan Ce cooperando con Francia, Spagna e Portogallo"
Allara (Paddy Power): “Bene betting exchange, ma con troppa tassazione competizione difficile”
Cruddace (Betfair): “Liquidità internazionale non in conflitto con lotta a riciclaggio di denaro”
Wes Himes (consulente Rga): “Grecia, caso irrisolto sul gioco”
Naessens (Belgian Gaming Commission): “Legge belga sul gioco democratica e non protezionistica”
Tange (Gambling Commission): “Regole uniche per combattere illegalità”
Tirabassi (Ficom Leisure): “Tablet, nuovo strumento per il gioco online”
Ad aprire i lavori Harrie Temmink (Deputy Head of the Online and Postal unit at DG Internal
Market and Services - European Commission): “Il gioco online – afferma - si sta sviluppando
velocemente ma l'importante è che i cittadini europei giocano e conoscono i siti anche se non
sono regolati visto che il web è difficilmente controllabile. Bisogna regolare internet e questo
accade e gli stati membri stanno orientando i cittadini verso il gioco regolamentato. C'è una
mancanza di chiarezza e la Corte di giustizia ha emesso 20 sentenze sulle regole ma gli Stati
nazionali possono comunque scegliere le loro regole. Ci sono condizioni a questa libertà. Le
concessioni non devono essere restrittive. Nella consultazione pubblica del 2011 è emerso che se il
gioco non è regolato è pericoloso. Ci sono obiettivi di protezione transnazionale e in merito al
riciclaggio di denaro.
Abbiamo invitati tutti verso un quadro europeo verso il Gambling online. Uno staff working
document con combinazione di iniziative. Parliamo della conformità dei piani nazionali rispetto
alla legge europea. Ci sono stati tantissime segnalazioni. La commissione fa da arbitro ma fino ad
ora tantissimi casi sono rimasti congelati. Ora vogliamo decongelare queste lamentele inviando
lettere a 20 stati che aggiornino le loro posizioni. Vogliamo aprire un dialogo attivo con gli Stati
membri. In caso negativo comunque la strada è il tribunale. E molti casi finiranno alla Corte
europea.
Creeremo un gruppo di lavoro e vorremmo che gli stati membri abbiamo voce propria e la Ce deve
fare da moderatore e gli Stati dovranno apprendere l'uno dall'altro. Noi possiamo imparare da loro
e l'obiettivo è arrivare ad una politica comune. Le minacce a questo arrivano da paesi extra Ue.
Dobbiamo proteggere i consumatori ma anche avere un atteggiamento responsabile. Questo
tramite workshop e laboratori.
Stiamo studiando come si comportano i consumatori tramite il riciclaggio di denaro. Ci vuole
un'analisi del rischio per intercettare i punti chiave di questo aspetto.
Fondamentale anche la prevenzione sul match fixing. Il consiglio sta preparando un fascicolo sulle
scommesse in collaborazione con la commissione.
Ovviamente diamo per scontata una cooperazione e tra due anni ci sarà una valutazione a questo
per controllare i lavori”.
Serravezza (Bizup): “Poker, tanti ‘mi piace’ su Facebook”
22 Novembre 2012
Roma – “Il potenziale dei Social Media è incredibile. Innanzitutto ha una comunicazione
bidirezionale, un'audience altamente profilata, budget d'ingresso sostenibili, utenti già connessi e
misurabilità precisa dell'investimento. Mentre la tv rimane indietro perché l'audience è meno
profilata, ha una comunicazione unidirezionale e investimenti molto più alti”.
È quanto afferma nel suo intervento al convegno di Business International di oggi Andrea
Serravezza, managing partner & head of social media operations di Bizup, secondo il quale
“Facebook è utilissimo perché l'utenza è profilata altamente nel rapporto demografia/interessi.
L'attenzione va stimolata ma poi si può fare engagement e fidelizzare l'utente”.
Quanto all’Italia, “In un'indagine dei 'Mi piace' Poker Club For Fans è altissima poi c'è Iziplay che
però è seconda nell'engagement post e quindi significa che fa un lavoro. Ancora però non si fanno
investimenti importanti in questo settore social da parte degli operatori. Picchi clamorosi li
evidenziano Poker Club For Fans e Iziplay. Cosa pubblicano gli operatori? Ci sono mix tra status,
link o foto. Bisogna però creare valore allestendo un ecosistema che includa utenti clienti,
dipendenti, processi di business e prodotti”.
Secondo Carlo Maffé ormai Facebook è un protocollo che mette insieme tantissimi valori. Nel
gioco si può riuscire ad ottenere grandi liquidità. È un insieme di nuove regole di cui vanno capite
le dinamiche per estrarre il massimo valore.
“Se prima si sparava sulla massa - continua Serravezza - ora si fa engagement generando influenza
su gruppi di interesse. Ormai è fondamentale inserirsi stabilmente nei canali digitali avviando una
strategia di relazione e conversazione.
Gli obiettivi sono il branding per la vincibilità, Interest per nuove visite e visitatori di ritorno, Leads
(contatti) per registrazioni, online to offline, email profilate, fan e Loyalty (fidelizzazione) con
offerte dedicate, caring, advocacy. Attenzione però ai giudizi negativi che emergono nei risultati
dei motori di ricerca, nelle community e nei social network impattando negativamente su business
e vendite. Bene anche coltivare la brand community ossia costruire un luogo 'fisico' incentrato su
una passione di cui farsi sponsor o su una tematica di valore”.
Ma quali sono le attività pratiche? “Ingaggiare, fidelizzare, aumentare la visibilità e promuovere il
prodotto/brand. Bisogna creare contenuti di qualità originali e diversificati, pubblicare news
relative a tendenze nella community. Condividere video e tutorial in target, coinvolgere i fan
tramite domande o questionare e ridurre i messaggi promozionali. Creare promozioni sulle novità
dell'azienda anche tramite Facebook Ads”.
Castaldo (Microgame): “Il mercato italiano del gioco online può crescere ancora”
22 Novembre 2012
Roma – “Abbiamo investito in Codere e poi siamo arrivati in Microgame. Ma come investe la
nostra società?”. A spiegarlo è Marco Castaldo, membro del board di Microgame, nel suo
intervento al convegno ‘2013 Betting and Gambling in Europe’, organizzato a Roma da Business
International. “Preferiamo aziende con fortissime potenzialità di sviluppo. Rimaniamo da 3 a 7
anni in un'azienda con l'obiettivo di lasciarlo poi ad un operatore che la prenderà definitivamente
sostenendone l'attività. Per tre aziende simili come Ladbrokes, William Hill e Paddy Power i
mercati premiano l'online con quest'ultimo operatore che ha un potenziale di crescita del 73%
rispetto agli altri fermi al 40 e al 17".
"Positivo l'esempio di Sportingbet che in un anno è cresciuta dal 22% al 60% quando i mercati
hanno percepito che l'azienda si stava spostando nei mercati regolamentati. In Microgame
abbiamo visto un forte potenziale di sviluppo. Microgame si è avvicinata ormai ai 2,6 miliardi di
giocato, una percentuale altissima del mercato”.
Gli scenari quali sono? “Qualora il mercato non dovesse crescere l'azienda può comunque
consolidarsi. Ma il mercato italiano può ancora crescere. Pensiamo alla penetrazione della banda
larga visto che siamo indietro di 8 punti percentuali rispetto al Regno Unito e la metà del resto del
mondo. L'online è sottopenetrato di sicuro. Se aggiungiamo ancora gli operatori dot com
aggiungiamo un 40% che ci avvicina invece alle percentuali in linea con il resto del mondo.
Gli investitori si aspettando che le istituzioni continuino a sviluppare il mercato ma anche la lotta
contro il mercato dot com. Ci vorrebbe maggiore attenzione alle politiche economiche, inoltre”.
Cruddace (Betfair): “Liquidità internazionale non in conflitto con lotta a riciclaggio di denaro”
22 Novembre 2012
Roma – Secondo Martin Cruddace, company secretary di Betfair Limited, la società si sforza “di
lavorare a livelli più alti di standard e avevamo intuito lo sviluppo delle regole. Lavoriamo al meglio
in Italia dove paghiamo le tasse e collaboriamo con Sogei e Aams. È importante avere una serie di
punti su cui dibattere. Aams avrà un ruolo molto importante. D'accordo col governo inglese noi e
loro abbiamo eletto Aams come migliore legislazione e tra le giurisdizioni a livello europeo è la
migliore in assoluto. Nessuno fa corrispondere azioni alle parole. Credo che sia importante che i
regolatori parlino tra di loro per produrre un set di norme uniformi e prima verrà fatto e meglio
sarà".
"Stiamo lavorando con la Commissione Europea per l'evento di dicembre che tratterà del gambling
online. Molti operatori sono cresciuti in questi anni insieme a noi in Italia e un mercato come
questo può crescere ed evolvere in maniera ottima. Tutto viene svolto sotto l'ombrello dei
regolatori. Nel Betting exchange le scommesse sono anonime e i giocatori non si conoscono. La
borsa è responsabile del mercato, la nostra è come quella di Londra. Possiamo verificare l'IP e lo
controlliamo. Se sospettiamo che dei giocatori sono coinvolti in attività criminose abbiamo
l'obbligo di comunicarlo alle autorità e condividerlo con gli operatori con cui abbiamo un
memorandum d'intesa.
Crediamo che la tassazione efficace sia strutturata su entrate differenziate con delle fasce di
reddito. Una sana concorrenza ma tasse eque, insomma”.
Quanto alla liquidità internazionale “dobbiamo evidenziare che questa non compromette le
procedure in vigore per la lotta al riciclaggio di denaro. I concessionari in genere devono essere
responsabili. Specie nelle scommesse dove c'è anonimato nel gioco, ancor di più nel Betting
exchanges. In Italia vorremo proporre questa liquidità altrimenti il nostro business rischia di non
avere senso. Vorremmo che la tassa sul profitto lordo sia applicata perché possa essere più
performante per il mercato. Speriamo di partire nel 2013 con questo prodotto anche in Italia”.
Al convegno prende la parola anche Massimiliano Bancora, di Betfair: "L'Italia è fondamentale per
la crescita del nostro business e siamo arrivati alla fine di un ciclo di regolamentazione lunghissimo.
Stiamo per partire con un prodotto come il Betting Exchange che servirà anche come una spinta
alle scommesse che non crescono più come dovrebbero. Il Be offre la possibilità a scommettitori
che hanno virato su dot com di rientrare. Sono quei giocatori che non hanno quote competitive,
non possono giocare singole di certi importi che non sono coperte e anche far rientrare quegli
scommettitori che sono volati in Asia per giocare a questo gioco. Migliorerà l'esperienza di gioco.
Sulle tassazioni siamo d'accordo con chi critica che le nostre tasse creeranno difetti di
competitività. Siamo pronti a discuterne ma siamo convinti che grazie a noi comunque il mercato
crescerà. Dobbiamo aumentare la capacità di fare banco all'estero anche per l'Italia".
Pagan (Eca): "Casinò, atteggiamento protezionistico destinato a essere superato"
22 Novembre 2012
Roma – “In una situazione di evoluzione rapidissima evoluzione come quella del gioco, la
situazione di un’organizzazione internazionale come l'Eca è senza dubbio complessa perché fino a
qualche tempo fa avevamo una visione e quindi una posizione chiara rispetto alle forme di gioco
già esistenti mentre negli ultimi tempi si è assistito a una moltiplicazione di opportunità di gioco
che rendono molto più difficile prendere delle posizioni specifiche”.
Lo sottolinea Carlo Pagan, membro del board dell’Associazione europea dei casinò, nel suo
intervento al convegno di oggi ‘2013 Business and Gambling in Europe’ organizzato da Business
International. “Da un punto di vista 'istintivo' – prosegue - c'è una posizione ' all protectionist', cioè
quella di proteggere il proprio mercato e il proprio business rifiutando tutte le nuove realtà di
gioco, ma è evidente che questa visione è destinata a perdere senso col passare del tempo. Allora
si fa strada la posizione di maggiore apertura nei confronti del 'nuovo' con i casinò che iniziano ad
aprire i propri orizzonti adottando politiche di diversificazione delle proprie attività ma con enormi
ed evidenti difficoltà perché significa dover scardinare mentalità 'antiche' rispetto al mondo del
casinò. Anche dal punto di vista della risposta del mercato, abbiamo visto che i casinò che hanno
sposato il gioco online non hanno avuto sostanzialmente grossi business ricoprendo soltanto delle
piccole nicchie di mercato. Alcuni casinò come quello di Campione hanno pensato di guardarsi
intorno con maggiore apertura cercando di entrare a far parte anche nel mercato degli apparecchi
da intrattenimento visto che le slot hanno sicuramente disturbato le attività delle slot nelle case
da gioco. Ma anche qui non mancano le difficoltà. Le altre opportunità che hanno i casinò e quella
su cui si può lavorare forse con maggiore facilita è quella di raccogliere altre sinergie di canale che
permettano di incrementare le proprietà attività come avviene per esempio con il poker dove una
buona attività di sinergia con le organizzazioni che si occupano dei tornei live permette di creare
eventi che mettono in risalto il ruolo e le attività dei casinò”.
Secondo Pagan “A livello di regolamentazione la 'battaglia' comune e condivisa dai casinò con la
commissione europea è quella di contrastare la diffusione del gioco illegale perché abbiamo visto
esserci un problema notevole di concorrenza sleale per gli operatori legali. Ma grande attenzione
viene rivolta anche e soprattutto rispetto al tema della ludopatia dove l'Eca si sta occupando da
vicino della materia e sta per promuovere un decalogo del giocatore. È su questo punto ritengo
fondamentale, anche guardando il settore delle slot machine al di fuori dei casinò, che ci sia un
controllo e una identificazione dei giocatori che dovrebbe essere applicato su tutte le attività di
gioco 'live' perché solo in questo modo si può intervenire in modo concreto contro il fenomeno
della ludopatia conoscendo e studiando le attitudine dei giocatori che frequentano le sale. Questo
avviene già per le sale Vlt ma dovrebbe riguardare tutto il gioco cosiddetto fisico.
Altro tema sul quale mi preme porre l'accento e che mi sta particolarmente a cuore è quello della
formazione perché solo attraverso delle figure competenti e preparate all'interno del mercato del
gioco si è in grado di affrontare i discorsi sopra citati".
Rodano (Aams): “Il 3 dicembre il lancio delle slot online, prevista crescita per i casinò games”
22 Novembre 2012
Roma - “Siamo stati tra i primi a regolamentare tutti i giochi disponibili sul web. Voglio
contestualizzare il gaming online in relazione agli altri giochi”. Lo afferma il responsabile
dell’ufficio gioco a distanza di Aams, Francesco Rodano, nel suo intervento al convegno ‘2013
Business and Gambling in Europe’ organizzato a Roma da Business International, nel corso del
quale dà importanti conferme circa i tempi di completamento dell’offerta dei casinò online punto
it lanciati sul mercato nel luglio dello scorso anno.
“Parliamo della spesa nel mercato italiano. In 8 anni siamo passati da 6,4 a 18,4 miliari di euro. Ma
il gioco online nel 2011 offriva appena 200 milioni su 9 miliardi di raccolta. Ci vuole un basso livello
di imposizione per far funzionare il gioco online ma questa è una brutta news per gli stati che
credono di fare i soldi con il gioco online. In Italia fa la parte del leone il settore
dell'intrattenimento che cresce ancora rispetto agli altri che calano per via della crisi. Nel 2012 non
ci sono risorse e non si gioca. Online si gioca ormai a quasi tutto e nel 2013 arriva anche il lotto. Il 3
dicembre verranno lanciate le slot online ma non si giocano le lotterie e non si scommette
sull'ippica”.
Secondo Rodano “a fare la parte del leone nella raccolta è il poker con oltre il 50% seguono le
scommesse al 22 e i casinò online al 17 ma cresceranno dopo il 3 dicembre. Abbiamo 200
concessioni online ma grazie al dialogo con la comunità europea siamo compliant totalmente
anche in prospettiva ad un futuro mercato unico.
I siti oscurati non funzionano ma con questo siamo riusciti a comunicare ai clienti che esiste un
mercato legale e a parità di offerta viene preferito quest'ultimo.
Siamo entusiasti di partecipare il prossimo 5 dicembre all'incontro con l'Ue. Stiamo anticipando
l'Action Plan cooperando con i Paesi regolati come la Francia e presto anche Spagna e Portogallo.
Ci sono prospettive nell'ambito dell'Unione Europea. Una cooperazione tra alcuni paesi in maniera
anche informale per scambiare prassi ed esperienze. Il gruppo di esperti Ue è allargato ai 27 stati
più i tre dello spazio economico comune. Da sottolineare che la cooperazione funziona meglio a
breve termine e possono esserci influenze pesanti sulle politiche che poi possono essere
scambiate con tutti gli operatori. L'obiettivo è sempre quello di completare un'ampia protezione
dei consumatori”.
A conclusione del suo intervento, Rodano afferma: "Sulla pubblicità aspettiamo dal confronto
dell'Ue perché usciranno regole serie e definitive. Sul gioco compulsivo bisogna fare chiarezza
perché alcuni dati non sono proprio corretti".
BANCORA, CON P2P SCOMMESSE IN CRESCITA
Il betting exchange può far tornare il segmento in crescita nel 2013, attraendo i giocatori che
trovano un'offerta attraente sui .com
22 novembre 2012
"Il betting excange può riportare il segmento delle scommesse in positivo nel 2013. E' in grado
infatti di strappare quote di mercato ai siti .com, attirando quei giocatori che adesso non trovano
l'offerta che desiderano sui siti legali. E inoltre può far rientrare in Italia le giocate che adesso
vengono attirate dai bookmaker asiatici". E' quanto ha detto Massimiliano Bancora, Ceo di Betfair
Italia, nel corso di un convegno che si è tenuto oggi a Roma. "Siamo alla fine di un percorso dopo
anni dedicati alla regolamentazione del prodotto, adesso siamo pronti per lanciarlo. Il prodotto
potrebbe essere un valido volano per l'intero segmento che in Italia in questa fase sta segnando il
passo". Ma il Ceo di BetFair Italia ha anche auspicato che il regime fiscale del betting exchange
(applicato sul margine) venga esteso anche alle scommesse tradizionali (per le quali al momento il
prelievo viene applicato sulla raccolta): "Sarebbe un cambiamento auspicabile: anche in questo
modo il betting exchange può far crescere la competizione e di conseguenza il mercato".
BUFALINI: GIUSTA COMUNICAZIONE SU .COM
Per il DG di Betsson Italia: Il lancio di tutti i prodotti è necessario, ma da solo non basta. Serve
un'adeguata comunicazione contro il mercato illegale. E sulla pubblicità, operatori concordi:
Giusto mettere paletti, ma non si deve imbrigliare il mercato
22 novembre 2012
"I risultati raggiunti dai casinò online sono sotto gli occhi di tutti, con profitti lordi che in un anno
hanno raggiunto i 130 milioni di euro. E questo nonostante non siano state ancora lanciate le slot
online che sui mercati .com assicurano fino al 65% delle giocate". E' quanto ha detto Fabio Angeli
Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, nel corso di un convegno che si è tenuto oggi a
Roma. Ma perché un simile risultato sia raggiunto anche in Italia "è necessaria anche la giusta
comunicazione". Il riferimento è a un commento di Francesco Rodano, direttore per i giochi online
dei Monopoli Di Stato, secondo cui in termini pratici il blocco degli IP ha scarsi effetti e può essere
facilmente aggirato, la misura ha principalmente motivi di informazione, per avvertire i giocatori
che alcuni siti, all'apparenza identici a quelli regolamentati, non offrono in realtà le stesse garanzie.
"Sarà interessante sapere" ha proseguito Bufalini, "quali misure adotteranno adesso i Monopoli
per frenare il gioco sui siti illegali". E sulla possibile cannibalizzazione tra slot virtuali e fisiche,
Bufalini ha citato l'esempio della Svezia, dove "il mercato offline non ha subito la concorrenza dei
siti .com. Anzi i due segmenti sono cresciuti di pari passo. In Italia è possibile che un certo scambio
ci sia, ma i giocatori del fisico non passeranno in massa sull'online. Si tratta di giocatori differenti".
Bufalini ha quindi accolto con favore le norme introdotte dal decreto Balduzzi in materia di
pubblicità: "il riordino della materia è senz'altro positivo. Il problema è che al momento manca
chiarezza sui prodotti che possiamo pubblicizzare. Per fare del marketing in maniera efficace serve
un'opportuna pianificazione, e questa disciplina al momento non ci consente di farla. Attualmente
potremmo solo sponsorizzare il marchio". Simile la posizione di Alessandro Allara, direttore della
comunicazione di Paddy Power: "Sicuramente era necessario porre dei paletti, ma non si deve
imbrigliare il comparto, in un momento non facile come quello attuale".
PAGAN, A BREVE DECALOGO SU LUDOPATIE
I casinò devono creare sinergie con l'online, ma devono superare il proprip modello di business
tradizionale
22 novembre 2012
*dal nostro inviato - "L'European Casino Association lancerà a breve un decalogo sui
comportamenti da tenere per gestire i giocatori problematici che potrebbe essera adottato anche
da chi opera nel mercato delle newslot e delle videolottery". Lo ha annunciato Carlo Pagan, nella
veste di esponente del direttivo dell'ECA, nel corso di un convegno a Roma. "L'aspetto piu'
interessante è la necessità di un check in all'ingresso". Pagan ha parlato dei problemi che stanno
affrontando i casino' italiani e europei, dovuti anche alla concorrenza dell'online: "le case da gioco
devono sfruttare la loro esperienza per creare nuove sinergie e sfruttare nuovi canali. Non e' un
percorso facile, visto che i casino' hanno sempre avuto un rilievo nazionale e si devono misirare
con compagnie internazionali. E ancora, sono improntati su un modello di business tradizionale, e
devono cercare di entrare in dei mercati veloci e con prodotti innovativi".
ALLARA, SCOMMESSO SU SITI ILLEGALI 1MLD
Il mercato illegale online delle scommesse vale tra i 550 milioni e il miliardo l'anno, ma con alcuni
interventi si puo' conquistare il 20%
22 novembre 2012
* dal nostro inviato - Una tassazione ai livelli di quella del betting exchange (il 20% sui profitti),
l'eliminazione del limite alle vincite, la liberalizzazione del palinsesto. Sono le novita' che ha
chiesto Alessandro Allara, direttore comunicazione di Paddy Power - nel corso di un convegno che
si sta svolgendo a Roma - per consentire alle scommesse tradizionali online di contrastare l'offerta
illegale. "Guardando quali tipologie di scommessa vengono assorbite dai canali illegali, sono gli
aspetti che non ci consentono di combattere ad armi pari" continua Allara, che poi sottolinea che,
secondo le stime, il mercato illegale delle scommesse online valga tra i 550 milioni e gli 1,1
miliardi. Ma con quei cambiamenti "il segmento puo' crescere del 10%, e quindi strappare una
quota di mercato all'illegale del 20%".
BETFAIR, SERVE LIQUIDITA' INTERNAZIONALE
Cruddance: "permette una gestione trasparente del rischio in tutte le giurisdizioni"
22 novembre 2012
*dal nostro inviato - "Il betting exchange - lo scambio di scommesse direttamente tra giocatori,
con le compagnie che si limitano a mettere a disposizione il sito - puo' funzionare solo con la
liquidità internazionale, che "permette una gestione trasparente del rischio in tutte le
giurisdizioni". Lo ha detto Martin Cruddance, company secretary di BetFair. "La liquidità
internazionale non permette di eludere con maggiore facilita' le procedure per contare il
riciclaggio". E ancora: "I Monopoli sono all'avanguardia in Europa nella regolamentazione del gioco
online. Le compagnie che operano nel betting exchange seguono standard elevati, cooperano con
gli enti regolatori e sono soggetti a prelievo fiscale: il peer to peer dovrebbe essere previsto in
tutte le regolamentazioni che consentono il gioco online". Cruddance ha quindi ricordato il forte
impegno di Betfair per garantire la tutela dei consumatori, con la firma di 54 memorandum
d'intesa con organismi sportivi internazionali, come Fifa e CIO.
RODANO, CASH VALE 30% SPESA ONLINE
Negli ultimi 12 mesi ha attratto una spease effettiva di 233 milioni
22 novembre 2012
*dal nostro inviato - Il poker cash attira circa il 30% della spesa effettiva per il gioco online in Italia,
233,4 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Seguono scommesse sportive e poker a torneo:
rispettivamente al 21,8% (168,1 milioni) e al 20,7% (159,5 milioni). Sono i dati che ha riportato
Francesco Rodano, capo dell'ufficio Controlli dell'Aams, nel corso di un convegno che si sta
svolgendo a Roma. I casino' online attirano invece il 17,1% della spesa (131,6 milioni) quota - ha
sottolineato Rodano - destinata a crescere con il lancio delle slot virtuali. Apprezzata anche la
versione online del bingo che attrae il 5,8% della spesa.
TIRABASSI, MARKETING GIOCHI VALE 230MLN
La somma e' divisa tra sponsorizzazioni e pubblicita'
22 novembre 2012
*dal nostro inviato - "L'industria del gaming italiano investe ogni anno circa 230 milioni di euro in
marketing". E' la stima che ha avanzato Christian Tirabassi, senior advisor di Fincom Leisure
Advisory and Investment, nel corso di un convegno che si sta svolgendo a Roma. "Una somma
divisa tra sponsorizzazioni e pubblicita' sui media. Per questi ultimi, la televisione attrae circa il
70%, il resto su internet e periorici".
RODANO, SI' A COLLABORAZIONE TRA STATI
Lancio delle slot virtuali sempre previsto per il 3 dicembre
22 novembre 2012
* dal nostro inviato - "In termini di spesa effettiva il gioco e' passato da 6,4 del 2003 a 18,4 mld
attuali. L'online attualmente rappresenta il 4,2 per cento, ovvero circa 0,7 miliardi". Francesco
Rodano, a capo dell'Ufficio Controllo di gestione e vigilanza dell'Aams, e' partito dai dati sulle
dimensioni del gioco online in Italia nel suo intervento a un convegno che si sta svolgendo a Roma.
" Il primo prodotto e' il poker cash, seguito dalle scommesse. I casino', con il lancio delle slot che
avverra' il 3 dicembre, sono destinati a aumentare il proprio peso". Quindi Rodano e' passato ai
prossimi sviluppi legati al lancio dell'Action Plan da parte della Commissione Europea, ricordando
che l'Italia ha gia' affrontato e rivisto quegli aspetti del sistema italiano che avrebbero potuto
portare a procedure di infrazione. "Parteciperemo con entusiasmo alle riunioni del gruppo di
esperti, la prima si terra' il 5 dicembre prossimo. L'aspetto piu' interessante dell'Action Plan e'
probabilmente la collaborazione tra gli Stati membri, sotto questo profilo l'Italia ha gia' siglato un
protocollo con la Francia, e l'iniziatica ha destato l'interesse anche di altri paesi, come la Spagna,
con cui e' stato avviato un dialogo".
TEMMINK, UE AVRA' ORA RUOLO ATTIVO
Procedure di infrazione congelate per 4 o 5 anni. La Commissione chiede aggiornamenti a 15-20
stati
22 novembre 2012
*dal nostro inviato - Nel corso dei lavori sul Libro Verde e dell'Action Plan "la Commissione
Europea ha ricevute moltissime lamentele sull'operato dei legislatori nazionali". E' quanto ha detto
Herry Temmink - Deputy Head of the Online and Postal Unit presso la DG Internal Market and
Services della Commissione Europea - nel corso del convegno organizzato oggi a Roma. "La
Commissione ha agito come garante del Trattato, ma finora non si e' pronunciata in maniera
attiva" ha detto ancora Temmink, "molti casi avviati nei confronti dei singoli Stati sono stati
congelati per 4 o 5 anni. La Commissione adesso inviera' lettere a 15-20 stati membri per avere
aggiornamenti. Vogliamo dar vita a una procedura amministrativa per istaurare un dialogo attivo.
In caso negativo adira' la Corte di Giustizia". Temmink ha quindi puntualizzato che la Commissione
intende avviare una cooperazione amministrativa, in primo luogo attraverso la creazione di gruppi
di lavoro, il primo dei quali si riunira' a dicembre. "I gruppi ci daranno una prospettiva su quello
che deve essere fatto: i regolatori sono i migliori giudici e possiamo imparare da loro". Temmink
ha comunque annunciato anche una serie di riunioni e workshop con gli operatori. E quindi ha
caldeggiato iniziative comuni sull'online "visto il ruolo che giocano gli operatori extracomunitari".
“2013 Betting and Gambling in Europe”: il furturo del gioco on line
22 novembre 2012
(Jamma) Il settore del gioco on line continua a crescere, a generare innovazione, a spingere i
regolatori nazionali e internazionali a collaborare e ad innovarsi. Quale sarà il futuro di questo
comparto alla luce del piano d’azione presentato dalla Commissione Europea? Il parterre di
relatori presenti questa mattina a Roma al convegno “2013 Betting and Gambling in Europe”
organizzato dalla business International cercheranno di fornire una risposta all’attenta platea.
“Il gambling on line – ha dichiarato Harrie Temmink, membro della Commissione Europea – è un
mercato che si sta sviluppando velocemente, adesso siamo in una situazione in Europea dove in
alcuni Paesi i cittadini possono giocare senza il controllo dei regolatori nazionali perchè il controllo
on line è molto più difficile. I regolatori sono chiamati oggi a regolamentare internet perchè si sta
cercando di incanalare i cittadini verso una forma di gioco regolamentato. In questa situazione ci
sono senza alcun dubbio nuove forme di bussiness”. “E’ stata la corte di Giustizia europea che in
diverse circostanze si è pronunciata affermando che ogni stato membro è libero di organizzarsi.
In linea di principio, quindi, non è stata la Commissione Europea a fornirci delle linee guida ma la
Corte di Giustizia ha dare queste disposizioni. Io credo che tutte queste regolamentazioni
dovrebbero essere trasparenti”.
“Sapete tutti – ha proseguito – che lo scorso anno c’è stata una consultazione pubblica sul tema
con oltre 260 risposte. Che cosa abbiamo appreso da questo? Che il gambling se non
regolamentato può essere molto pericoloso. La Commissione Europea deve necessariamente
prendere una posizione su questo fenomeno e il piano d’azione è un po’ il riassunto di questa
situazione.
La Commissione continuerà a portare avanti questo lavoro anche perchè dobbiamo ammettere
che non è stato fatto molto a riguardo. Ci sono casi che sono in sospeso da 4 -5 anni, ma presto le
cose cambieranno. Abbiamo già inviato lettere amministrative a 18 / 20 Stati membri chiedendo
loro di aggiornare la loro situazione. Dare risposte almeno nella fase iniziale. Dobbiamo dare
seguito a queste querele. Inoltre, creeremo dei gruppi di regolatori in modo tale che i vari Paesi
possano interagire. La prima riunione è fissata per il 5 dicembre”.
“Non è la commissione – tiene a sottolineare – a sapere cosa fare ma saranno i regolatori a
suggerirci cosa fare. Oggi ci sono tanti problemi che vengono dall’Europa domani però arriveranno
dall’esterno. Dobbiamo essere pronti”.
“Per quel che concerne il riciclaggio di denaro, altro punto del Piano d’azione, la Commissione
Europea vorrebbe estendere le disposizioni attualmente attive anche ai casinò. Mentre, per quel
che concerne la salvaguardia dell’integrità dello sport, il Consiglio d’Europa sta attualmente
preparando una convenzione con all’interno un capitolo specifico sulle scommesse truccate”.
“Non dimenticate – ha dichiarato in conclusione Harrie Temmink- che il gioco richiede delle regole
altrimenti non potrebbe esistere”
Wes Himes, membro della remote Gambling Association, durante il suo intervento ha tenuto ad
esporre il caso della Grecia per esplicare che le cose non stanno funzionando.
“Il 5 novembre – afferma Himes – il consiglio ellenico ha istituito un blocco delle transazioni
finanziarie. Tuttavia non ha notificato le nuove disposizioni di legge. Se ad oggi permettiamo che
un Paese non notifichi una legge, credo che stiamo sbagliando.
Paul Tange, membro della Gambling Commission, parlando dell’esperienza olandese considera
questo mercato un po’ obsoleto e senza alcun dubbio può essere migliorato.
“Per tutelare i consumatori è necessario inibire gli operatori illegali”. In relazione al Piano d’azione
“Quello che io vedo – afferma – è una lunga lista di vari argomenti. Non abbiamo bisogno di un
decalogo ma necessitiamo di chiarezza, di concretezza. Quando vedo come questo mercato è
tenuto d’occhio dalla corte di Giustizia credo che dobbiamo lavorare tutti insieme. Dobbiamo
capire questa tensione tra regolamentazioni nazionali e Commissione Europea”.
E’ assolutamente vero che il piano d’azione non parla solo di regolamentazione ma noi in Olanda
vorremmo che gli operatori legali lavorassero in maniera serena. La Commissione potrebbe
intervenire e ad esempio bloccare i pagamenti contro gli operatori illegali”. “Il gioco – prosegue – è
un mercato nel quale sicuramente possiamo fare di più. Abbiamo un’attitudine positiva, dobbiamo
rendere il mercato più accessibile. E’ impensabile di avere 27 Paesi, con 27 procedure standard
capite che è necessario offrire un quadro unico”. “A mio avviso – conclude Himes- la Commissione
deve concentrarsi di più sugli argomenti chiave piuttosto che presentare una lunga lista di
argomenti”
Wes Himes (Rga) punta il dito sul ‘caso Grecia’. Serve un’azione concreta della Commissione
22 novembre 2012
(Jamma) Il processo di regolamentazione del mercato del gioco online in Grecia resta un problema.
E’ quanto ha precisato Wes Himes, consulente della RGA, associazione che riunisce gli operatori
europei del gioco on line, nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe”
organizzato da Business International a Roma . “La Corte di Giustizia europea si è già espressa sulla
normativa che ha definito non conforme ai trattati comunitari. Si tratta di un problema che attiene
alle regole della concorrenza e che va assolutamente risolto”.
“In maniera del tutto inaspettata e contrariamente a quanto avremmo sperato il governo greco ha
bypassato il problema, cinque mesi, con un intervento che di fatto ha consolidato e garantito una
proroga tanto per l’offerta di servizi per la raccolta di gico on line quanto per le future
videolotterie. Una doccia fredda per l’industria che ha visto svanire un mercato potenzialmente
attraente per trasformarsi in una affermazione del precdente monopolio. Casi come questo
dimostrano quanto ci sia bisogno di una azione concreta ed efficace da parte della Commissione.
Temmink (DG Internal Market), UE pronta ad agire in materia di gioco on line
22 novembre 2012
(Jamma) Nel corso dei lavori sul Libro Verde e dell’Action Plan “la Commissione Europea ha
ricevute moltissime lamentele sull’operato dei legislatori nazionali”. E’ quanto ha detto Herry
Temmink – Deputy Head of the Online and Postal Unit presso la DG Internal Market and Services
della Commissione Europea – nel corso del convegno “Betting and Gambling in Europe’
organizzato da Business International e che si tiene oggi a Roma. “La Commissione ha agito come
garante del Trattato, ma finora non si e’ pronunciata in maniera attiva” ha detto ancora Temmink,
“molti casi avviati nei confronti dei singoli Stati sono stati congelati per 4 o 5 anni. La Commissione
adesso invierà comunicazioni a 15-20 stati membri per avere aggiornamenti. Vogliamo dar vita a
una procedura amministrativa per instaurare un dialogo attivo. In caso negativo adira’ la Corte di
Giustizia”. Temmink ha quindi puntualizzato che la Commissione intende avviare una
cooperazione amministrativa, in primo luogo attraverso la creazione di gruppi di lavoro, il primo
dei quali si riunira’ a dicembre. “I gruppi ci daranno una prospettiva su quello che deve essere
fatto: i regolatori sono i migliori giudici e possiamo imparare da loro”. Temmink ha comunque
annunciato anche una serie di riunioni e workshop con gli operatori. E quindi ha caldeggiato
iniziative comuni sull’online “visto il ruolo che giocano gli operatori extracomunitari”.
Carlo Pagan (Ad Campione, ECA): ‘Situazione difficile, diversificare per uscire dalla crisi’
22 novembre 2012
“E’ chiaro – esordisce Carlo Pagan, AD del Casinò di Campione d’Italia e membro dell’European
Casino Association (ECA), che in una situazione come questa la posizione dell’ECA non è una
situazione facile, perchè per molti anni il gioco è stato gestito nelle sale da gioco tradizionali, oggi
l’arena competitiva si è allargata ad altre forme di gioco facendo crollare l’offerta tradizionale
delle case da gioco. L’unica possibilità per uscire da questa situazione è diversificare facendo leva
sul know how acquisito”.
“Il mondo dei nostri casinò – prosegue Pagan – non ha mai avuto una visione globale, non è mai
stato un modello strategico da esportare. La realtà europea è una realtà nazionale se non
addirittura locale. Chi oggi è entrato nel bussiness dell’online non ha avuto un gran successo. Una
possibile soluzione può essere quella di creare delle aziende multicanali cercando di cogliere
quelle sinergie (es. tornei satellite per il poker) positive sfruttando il nostro know how per creare
un valore aggiunto”.
“La nostra – sottolinea Pagan – è una situazione difficilissima, siamo d’accordo nel combattere
contro il gioco illegale e per quel che concerne la gambling Addiction la Eca sta sfruttando tutta la
sua esperienza. A breve verrà ufficializzato un decalogo in merito che, mi auguro, tornerà utile alla
Commissione Europea”.
Ultimo punto è quello della formazione. “Noi oggi abbiamo un settore in grande divenire, molto
importante anche da un punto di vista quantitativo. E’ necessario che anche da un punto di vista
formativo ci siano delle professionalità”.
Martin Cruddace (Betfair Limited): Il sistema italiano, ‘best practice’ in Europa
22 novembre 2012
(Jamma) “La regolamentazione del gioco in Italia continua ad essere una “Best practice” in Europa,
soddisfa pienamente la legislazione comunitaria e garantisce la totale protezione dei consumatori”
a sottolinearlo è Martin Cruddace, Company Secretary di Betfair Limited nel corso del convegno
“2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma. “Uno dei
punti di forza del sistema italiano è proprio la cooperazione promossa da Aams con gli altri
regolatori europei assieme a un’effettiva gestione della domanda. A livello europeo le regole
proposte da Aams sono un modello da imitare”.
Francesco Rodano (Aams) : “Italia pronta ad avere ruolo attivo su Action Plan dell’Eu”
22 novembre 2012
(Jamma) “In termini di spesa effettiva il gioco e’ passato da 6,4 del 2003 a 18,4 mld attuali. L’online
attualmente rappresenta il 4,2 per cento, ovvero circa 0,7 miliardi”. Francesco Rodano, a capo
dell’Ufficio Controllo di gestione e vigilanza dell’Aams, e’ partito dai dati sulle dimensioni del gioco
online in Italia nel suo intervento a un convegno “Betting and Gambling in Europe’ che si tiene oggi
a Roma. ” Il primo prodotto e’ il poker cash, seguito dalle scommesse. I casino’, con il lancio delle
slot che avverrà il 3 dicembre, sono destinati a aumentare il proprio peso”. Il poker cash
rappresenta circa il 30% della spesa effettiva per il gioco online in Italia, 233,4 milioni di euro negli
ultimi 12 mesi. Seguono scommesse sportive e poker a torneo: rispettivamente al 21,8% (168,1
milioni) e al 20,7% (159,5 milioni). Sono i dati che ha riportato Francesco Rodano, capo dell’ufficio
Controlli dell’Aams, nel corso di un convegno che si sta svolgendo a Roma. I casino’ online attirano
invece il 17,1% della spesa (131,6 milioni) quota – ha sottolineato Rodano – destinata a crescere
con il lancio delle slot virtuali. Apprezzata anche la versione online del bingo che attrae il 5,8%
della spesa. Quindi Rodano e’ passato ai prossimi sviluppi legati al lancio dell’Action Plan da parte
della Commissione Europea, ricordando che l’Italia ha gia’ affrontato e rivisto quegli aspetti del
sistema italiano che avrebbero potuto portare a procedure di infrazione. “Parteciperemo con
entusiasmo alle riunioni del gruppo di esperti, la prima si terra’ il 5 dicembre prossimo. L’aspetto
piu’ interessante dell’Action Plan e’ probabilmente la collaborazione tra gli Stati membri. Sotto
questo profilo l’Italia il 29 giugno 2011 ha gia’ siglato un protocollo con la Francia, e l’iniziativa ha
destato l’interesse anche di altri paesi, come la Spagna, con cui e’ stato avviato un dialogo”.
“L’obiettivo finale della cooperazione – ha tenuto a sottolineare Rodano – è quello di cercare di
migliorare il livello di protezione dei nostri consumatori”.
Gli stati membri al convegno '2013 Betting and Gambling': Ue, sul gioco avanti così ma con
maggiore decisione
Venerdì 23 Novembre 2012
“Abbiamo invitato tutti gli stati membri verso un quadro europeo unico per il Gambling online.
Uno staff working document con combinazione di iniziative e stiamo verificando la conformità dei
piani nazionali rispetto alla legge europea. Tuttavia ci sono arrivate tantissime segnalazioni e
abbiamo inviato ben 20 lettere ad altrettanti stati membri per aprire un dialogo attivo e risolvere i
problemi legati alle restrizioni al gioco ancora esistenti in Europa per arrivare a standard sempre
più comuni in questo mercato”. E' il punto della situazione di Harrie Temmink - Deputy Head of the
Online and Postal unit at DG Internal Market and Services della Commissione Europea intervenuto
ieri a Roma nel convegno 2013 Betting and Gambling in Europe organizzato da Business
International e di cui Gioconews.it era media partner.
Per il poker online, per i players e per gli operatori del settore, quindi, buone notizie anche se il
processo per il raggiungimento di un mercato comune europeo e di una liquidità internazionale
rimane ancora piuttosto lungo.
Se i rappresentanti presenti ieri di Italia, Olanda e Belgio parlano ormai la stessa lingua e il
prossimo 5 dicembre c'è un incontro molto importante in Ue per parlare dell'Action Plan
comunitario sul gioco, in molti hanno lamentato all'Europa di lavorare sull'armonizzazione degli
standard legislativi e di prendere più coraggio svolgendo un ruolo ben più importante. Non solo un
arbitro spesso passivo (qualcuno l'ha definita un cane che abbaia ma non morde) ma un giudice
finalmente in grado di emettere la sentenza definitiva e determinare lo sviluppo del mercato.
Forse il più chiaro, semplice e diretto è stato Paul Tange - Board Member Gambling Commission
olandese che ha detto: “ Non abbiamo bisogno di tante raccomandazioni dall'Ue ma di una lista
più breve e però più efficace. Dobbiamo demarcare bene la linea tra leggi europee e statali e
lavorare tutti insieme non soltanto tramite le sentenze della Corte di Giustizia. on sono le sentenze
che devono fare il mercato. Implementiamo le regole e lavoriamo di più insieme. Ma se abbiamo
27 paesi ognuno con regolamentazioni differenti e' evidente la difficoltà degli operatori Esteri
legali ad allinearsi e quella generale a fondersi in mercato unico”.
Francesco Rodano, Head of Remote Gaming – AAMS, sta già lavorando su questa strada da tempo.
Gli accordi con Francia, Spagna e Portogallo lo testimoniano. “Siamo entusiasti di partecipare il
prossimo 5 dicembre all'incontro con l'Ue. Stiamo anticipando l'Action Plan da molto tempo
cooperando con i Paesi regolati come la Francia e presto anche Spagna e Portogallo – ha detto
Rodano - ci sono prospettive nell'ambito dell'Unione Europea. Una cooperazione tra alcuni paesi in
maniera anche informale per scambiare prassi ed esperienze. Il gruppo di esperti Ue è allargato ai
27 stati più i tre dello spazio economico comune. Da sottolineare che la cooperazione funziona
meglio a breve termine e possono esserci influenze pesanti sulle politiche che poi possono essere
scambiate con tutti gli operatori. L'obiettivo è sempre quello di completare un'ampia protezione
dei consumatori”.
Preoccupanti le dichiarazioni di Peter Naessens - Head of unit Regulatory Advice, Research &
Development - Belgian Gaming Commission, specie dopo l'episodio capitato a Norbert
Teufelberger a Bruxelles la scorsa setttimana. Naessens sprizza protezionismo da tutti i pori ma ha
lasciato trapelare un'apertura notevole alle regole comuni. Ovviamente devono esserci regole
chiare e condivise. Da questo punto di vista il protezionismo potrebbe anche essere giustificato.
“Qualsiasi azione deve avere un controllo efficace sui siti del web altrimenti rischiamo di
danneggiare le categorie a rischio non solo del gioco. Abbiamo ricevuto una serie di critiche per il
nostro monopolio con 20 siti autorizzati e ci dicono di essere protezionisti. Ma gli operatori belgi
sono una minoranza e Pokerstars non ha neanche una sede in Belgio, non si sa neanche dove ha la
sede centrale. Non capiamo le critiche che ci rivolgono. Qualcuno dice che la legge e' applicata
troppo pesantemente. Ma ci sono società che operano illegalmente e dobbiamo fermarle. Alcuni si
rifiutano di accettare la nostra legge democratica. Critiche inutili anche dal punto di vista legale.
Non vogliamo che ci sia un problema del nostro mercato. L'action Plan Ue e' la chiave. Deve
esserci un clima di fiducia per arrivare ad una regolamentazione comune.
Abbiamo lanciato una piattaforma regolatori a europea, non è facile ma l'Ue deve aiutarci e
sostenere queste azioni. In Belgio abbiamo delle aziende che seguono le regole ma vogliamo che
tutti rispettino le nostre leggi”.
Saprà l'Ue sintetizzate con concretezza ed efficacia tutte queste indicazioni ed aperture al mercato
comune del gioco? La palla passa al commissario Michel Barnier e soci.
Liquidità europea e lotta al riciclaggio: il futuro del gioco online in un convegno a Roma
23 Novembre 2012
Sono il poker cash game e i giochi da casinò i due principali motori del gioco online in Italia, una
macchina dalle prestazioni in netta crescita come emerso dal convegno "2013 Betting and
Gambling in Europe”, organizzato ieri a Roma da Business International.
Le parole di Francesco Rodano, dirigente del settore online di AAMS, non lasciano spazio a
fraintendimenti. Il cash game è infatti il gioco preferito dagli italiani sulla rete, con una spesa (al
netto quindi delle vincite erogate) di 233 milioni di euro negli ultimi 12 mesi, equivalente a circa il
30% di quanto si spende in Italia per il gioco su internet. Gli altri "attori" del settore gaming online
rincorrono: 21% dalle scommesse, 20% poker in formula torneo, 17% giochi da casinò.
LIQUIDITA' EUROPEA IN VISTA - Aams ha iniziato una collaborazione con le autorità di altri paesi –
come la Francia, il Portogallo e la Spagna – che potrebbe portare a una liquidità comune tra i
giocatori: ma il livello di cooperazione coinvolge anche la Commissione Europea, che da poco ha
pubblicato il proprio Piano d'Azione sul gioco online. Il prossimo 5 dicembre si terrà la prima
riunione degli esperti di gioco chiamati dalla Commissione, che dovrà stilare un primo programma
operativo, elaborando standard minimi comuni per gli Stati membri.
LOTTA AL RICICLAGGIO - Secondo Harrie Temmink, Vice direttore dell’unità dedicata all’online
della Direzione generale Mercato interno, uno dei primi passi verso la liquidità comune sarà
armonizzare la direttiva contro il riciclaggio di denaro - che verrà estesa a tutti i prodotti di gioco
online nei paesi comunitari, come già accade per i casinò. Inoltre la Commissione presenterà una
raccomandazione per un maggior contrasto al match fixing, ovvero ai casi di combine sportive.
LOTTO & SLOT - Intanto in Italia il settore del gioco online sarà completato dalla partenza delle slot
su internet dal prossimo 3 dicembre, mentre dal prossimo anno anche il Lotto si giocherà sul web.
Proprio le slot online rappresentano il prodotto su cui puntano gli operatori: secondo Fabio Angeli
Bufalini, Direttore Generale Italia di Betsson Group, azienda che nel mercato italiano del gioco ha
lanciato a giugno Starcasino.it, con le slot online il volume di gioco di chi opera nei casinò
telematici potrebbe più che raddoppiare, visto che "il prodotto casinò, senza le slot, è ancora al
65% sui .com".
BETTING EXCHANGE - Gli altri possibili strumenti per il rilancio sono stati già approvati dai
Monopoli, ma attendono ancora la messa in atto. Il più atteso è senza dubbio il betting exchange,
la modalità in cui gli utenti scommettono tra di loro in un sistema messo a disposizione dal sito del
bookmaker che effettua questo servizio. Per far sì che tale modalità funzioni anche da noi, però,
serve la liquidità internazionale.
si ringrazia Agipronews