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Buonasera a tutti, vi ringrazio di essere qui e vi do il benvenuto a questa serata in compagnia del prof. Roberto Fedi, il nostro gradito ospite di stasera. Come avete potuto leggere su La Nazione di oggi, il professor Fedi inaugura, e già avevamo avuto questo onore nell’edizione dello scorso anno, inaugura, dicevo, il ciclo di incontri culturali “Pensando ad Atene”, incontri che l’Associazione Culturidea organizza in collaborazione con la Fondazione Luigi Tronci ed il patrocinio del Comune di Pistoia. Sarà, come al solito, una serata ricca di emozioni, di spunti e di idee originali. A proposito di emozioni, chi ha già avuto il piacere di ascoltare il professor Roberto Fedi in altre occasioni, sa bene le emozioni che lui riesce a trasmettere. Chi lo ascolterà stasera per la prima volta, credo però che siano in pochi, ne rimarrà affascinato, come me, quando lo ascoltai per la prima volta alla Libreria Lo Spazio, dove parlava di un suo libro intitolato I poeti preferiscono le bionde, ma di questo vorrei parlare fra poco. Di Roberto Fedi, che sono onorata di introdurre, ho letto il curriculum su internet, spero che sia esatto…eventualmente mi correggerà! È un curriculum ricchissimo e vi leggo solamente qualcosa, sennò si finisce domattina. Ecco qualche notizia che lo riguarda: Attualmente lui è direttore della Cattedra di Letteratura Italiana all’Università per Stranieri di Perugia. E ora torniamo un po’ indietro… Roberto Fedi è un pistoiese doc, ha studiato, come me e all’incirca nello stesso periodo, all'Università di Firenze e a Firenze si è laureato in Letteratura Italiana. Dopo la laurea, ha spiccato il volo e ha fatto un sacco di cose, ve ne dico solo alcune: - Ricercatore in Letteratura italiana presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere di Firenze. -docente di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea presso il Dipartimento di Culture Comparate dell'Università dell'Aquila. - Professore di Lingua e Letteratura italiana del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Salerno. -Quindi è stato chiamato alla cattedra di Letteratura Italiana dell'Università Italiana per Stranieri di Perugia, dove attualmente insegna e dove dopo essere stato Direttore del Dipartimento di Culture Comparate è stato anche Preside della Facoltà di Lingua e Cultura Italiana ed è adesso Direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali (che ha sostituito la Facoltà). …ma non finisce qui…il professor Fedi ha insegnato anche all’estero: Ha insegnato Letteratura Italiana come Visiting Professor presso l'Università della California, Los Angeles (UCLA, 1985, 1998, 2004); presso la McGill University di Montréal, Québec (Canada, 1989) e presso l'Università di Toronto (Canada, 1993, 1997); presso la Johns Hopkins University di Baltimore (USA, 1995, 2003). È stato nominato Distinguished Visitin Scholar presso la Ucla di Los Angeles. Dal 1999 al 2003 è anche stato docente di Letteratura Italiana presso la New York University (sede di Firenze). E ora, brevemente un accenno a cosa ha scritto, ha scritto tantissimo: I suoi campi di ricerca sono relativi alla poesia ed alla prosa del Trecento e Cinquecento e dal Settecento al Novecento, in senso critico e filologico. - Ha pubblicato due monografie su Francesco Petrarca - è autore di saggi su Giovanni Boccaccio - Ha curato un'edizione commentata della Gerusalemme liberata di T.Tasso . -Canzonieri, lirici e libri di rime nel Rinascimento - E' autore di molti saggi sulla lirica del Cinquecento, fra cui Ludovico Ariosto - Si è interessato, sempre in ambito cinquecentesco, dei rapporti fra poesia e arti figurative: , come per esempio su Pontormo, Beato Angelico e Benozzo Gozzoli. -In collaborazione con M.Francini, G.Masi, G.Capecchi ha pubblicato per l’ed. Mursia/Scuola il Manuale di Letteratura Italiana Dieci secoli di Letteratura Italiana (7 voll.), 2004…su cui studiano i ragazzi delle Superiori. -È autore di un Manuale di stile -Ha scritto sulla Vita di Vittorio Alfieri. -Per la Storia di Pistoia, vol.IV, ha scritto il capitolo relativo all'Ambiente letterario di fine Ottocento -Si è occupato di novellistica colta e popolare - Ha curato l'unica edizione moderna delle Sessanta novelle popolari montalesi di Gherardo Nerucci - Ha studiato le tipologie narrative e poetiche ottocentesche - Ha dedicato, sempre in senso storico-critico, vari saggi alle riviste fiorentine di fine secolo -Ha studiato alcuni inediti di Cardarelli, da lui scoperti Ah, dimenticavo, da poco è uscito anche un suo romanzo, credo il primo, che sto leggendo e che s’intitola “Manca poco a mezzanotte”, una storia che ha inizio con un uomo, in una notte e in una città semideserta Come dicevo prima, è autore del volume I poeti preferiscono le bionde, e vorrei dire qualcosa su questo suo libro, molto molto originale. Intanto, vorrei tanto che se ne facesse una nuova pubblicazione, l’ho cercato dappertutto, ma non l’ho trovato. Il libro ripercorre la nostra tradizione lirica a caccia di bionde e Roberto Fedi, tra il serio lo scherzoso, ci spiega perché i poeti preferiscono le bionde. E’ una storia lunga, che arriva fino ai cantautori o ai parolieri contemporanei: dai «capei d’oro a l’aura sparsi», che naturalmente «'n mille dolci nodi gli avolgea», a «le bionde trecce gli occhi azzurri e poi». Dall’innamorato di Valchiusa, dunque, a Mogol-Battisti, e fra l’altro, per combinazione ho avuto il piacere di conoscere Mogol proprio sabato scorso ed è stata un’emozione unica. Poi ho assistito una seconda volta qui, proprio in questa sala, a un’altra lezione di Roberto Fedi, in cui ha parlato di Paolo e Francesca e del quinto canto della Divina Commedia. Paolo e Francesca, così come Romeo e Giulietta, hanno sempre colpito l’immaginario collettivo, la prima soprattutto grazie a Dante Alighieri e l’altra grazie a William Sakespeare, due giganti della letteratura mondiale. Stasera il tema trattato da Roberto Fedi, come ho già detto e come avete letto su la Nazione e su Internet, riguarderà Romeo e Giulietta nella letteratura e nel mito e sono curiosa di sapere che cosa dirà a proposito di questi due personaggi che la letteratura e il cinema hanno già ampiamente affrontato…ma non certamente come farà lui. Beh, ora, dopo questa breve introduzione, il nostro Roberto Fedi ci delizierà con il suo intervento, originale e ricco di spunti, ma soprattutto di emozioni e le emozioni sono le cose più importanti della nostra vita, anzi, sono le cose per le quali val la pena vivere! Vi ringrazio ancora e passo la parola al prof. Roberto Fedi