Richard Wilson

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Richard Wilson
Jaume Plensa, Fiumi e cenere
Carlos Garaicoa, La misura di quasi tutte le cose
Caveau> Richard Wilson, Bank Job
Palazzo delle Papesse
dal 31 gennaio al 2 maggio 2004
Gli inserti speciali di PressRelease. Inserto n.16 Gennaio 2004
Dal 31 gennaio al 2 maggio ‘04>
Carlos Garaicoa
La misura di quasi tutte le cose
Jaume Plensa
Fiumi e cenere
Dal 31 gennaio al 25 aprile ‘04>
Caveau
Richard Wilson
Bank Job
Palazzo delle Papesse
Via di Città, 126
53100 Siena
Info>
T +39 0577 22071
F +39 0577 42039
www.papesse.org
Cataloghi >
Gli Ori
Inaugurazione >
31 gennaio 2004, ore 18.00
Orario di apertura
PressRelease Focus
Palazzo delle Papesse Centro Arte
Contemporanea riapre la sua attività
espositiva, dopo la chiusura per lavori
di manutenzione straordinaria, con una
doppia personale di Carlos Garaicoa e
Jaume Plensa e una videoinstallazione
di Richard Wilson nel Caveau.
altro strumento a percussione, il piatto
sospeso al centro di una stanza oscura,
con su inciso un proverbio infernale di
William Blake (“Wispern”). La parola,
protagonista indiscussa nell’opera di
Plensa, ritorna incisa sul pavimento
della cabina di vetro al piano terra,
risuona nell’ambiente di “Europa” e
nel lettino dello psicanalista che campeggia al centro di “Primary Thoughts”.
Quest’ultima opera, assieme a “13
Doubts”, era presente nella mostra alla
galleria madrilena Helga de Alvear (febbraio-marzo 2002) per la quale Plensa
ha ricevuto il “Premio Villa de Madrid”.
Da sempre interessato alla relazione
dell’opera con lo spazio, Plensa si trova
perfettamente a suo agio nelle commissioni pubbliche (sue sculture installate
in permanenza si trovano in Giappone,
in Europa e negli Stati Uniti) e nelle scenografie per il teatro. Negli ultimi tempi
ha disegnato i costumi e le scene per il
gruppo teatrale d’avanguardia La Fura
dels Baus (in “Il Flauto Magico” e “La
dannazione di Faust”). Il catalogo della
mostra senese, edito da Gli Ori, contiene
testi di José Jiménez, direttore del dipartimento di Estetica dell’Università di
Madrid, e di Marco Pierini, direttore di
Palazzo delle Papesse.
Jaume Plensa
Fiumi e cenere
Per la mostra senese l’artista catalano
ha selezionato un nucleo ristretto di
lavori recenti, ai quali si accompagnano
quattro opere realizzate per l’occasione.
Quasi come fossero stati eletti a simbolo
di “Fiumi e Cenere”, due divani a forma
di punto interrogativo, sovrastati da
una luce colorata, si dispongono lungo
il percorso della mostra, a indicare la
persistenza nelle opere del dubbio,
del domandare, dell’interrogarsi che è
proprio dell’artista. “13 Doubts” sono
rappresentati da altrettante campane
tubolari di diversa lunghezza che
recano ognuna una domanda incisa.
Percuotendole con il martello che pende
loro al fianco si potrà tentare di ottenere
le risposte. È il ritmato cadere di una
goccia d’acqua, invece, a far vibrare un
12.00-19.00
Giorno di chiusura> lunedì
Prezzo dei biglietti
Intero> 5 euro
Ridotto> 3,50 euro
Ufficio Stampa
Carlo Simula
T + 39 0577 220721
F + 39 0577 42039
[email protected]
Con il contributo di>
Comune di Siena,
Assessorato alla Cultura
Monte dei Paschi di Siena,
Gruppo MPS
La mostra di Richard Wilson
è realizzata con il contributo di>
British Council
Provincia di Siena
In copertina>
Jaume Plensa
Poet’s Chair I, 2002
acciaio, plastica, vetro, luce
cm 80x180
Jaume Plensa
Da sinistra a destra> Domestic Propensities, 2002. 37 elementi in alluminio dipinto, metacrilato, vinile,
acciaio inossidabile, neon, cm 10x10 ciascuno< Poet’s Chair II, 2002. Acciaio, plastica, vetro, luce, cm 80x180<
Tel Aviv Man, 2003. Ferro, cm 184x94x96
2
Gli inserti speciali di PressRelease. Inserto n.16 Gennaio 2004
Dal 31 gennaio al 2 maggio ‘04>
Carlos Garaicoa
La misura di quasi tutte le cose
Jaume Plensa
Fiumi e cenere
Dal 31 gennaio al 25 aprile ‘04>
Caveau
Richard Wilson
Bank Job
Palazzo delle Papesse
Via di Città, 126
53100 Siena
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31 gennaio 2004, ore 18.00
Orario di apertura
PressRelease Focus
Carlos Garaicoa
La misura di quasi
tutte le cose
organismo vivente, intrapresa dapprima a L’Avana e successivamente
estesa - su quel modello d’indagine ad altre città. L’artista, trasformandosi
quasi in archeologo urbano, muove
alla ricerca di tracce, segni e vestigia
del (recente) passato, testimonianze di
rapporti, relazioni e legami che via via
si sono allentati o interrotti. Fedelmente
ancorato all’antico concetto di “civitas”,
Garaicoa ne documenta col proprio
lavoro il rapido declino nella città contemporanea, sperimentandone allo
stesso tempo una sorta di riscatto, un
tentativo di rivincita. “Come l’angelo
benjaminiano della storia che guarda
indietro al cumulo di macerie, di rovine
e di sconfitte del passato nel tentativo di
redimerle - scrive Nadja Rottner nel catalogo di “Documenta 11” - Carlos Garaicoa
non riesce a liberarsi dai campi di forza
del desiderio, del paesaggio del corpo,
della mappa e del tessuto urbano, che
intrecciano realtà e finzione, mentre
contemporaneamente si trova sospinto
in avanti dalle forze del progresso e
della modernizzazione”.
Per l’appuntamento senese Carlos
Garaicoa ha scelto di riproporre, con
una nuova veste, alcune delle più spettacolari installazioni realizzate negli
ultimi anni, come “Autoflagelación,
supervivencia, insubordinación” (composta di decine di maquettes di materiali diversi accostate a costituire una
città immaginaria) o “Now let’s play to
disappear”, grande città interamente
realizzata in cera, dove gli edifici,
mentre bruciano e si consumano lentamente, infondono vita, luce e calore.
Nel pieno rispetto della tradizione di
Palazzo delle Papesse, l’artista cubano
ha inoltre prodotto numerose opere
nuove, specificamente concepite per
gli spazi del Centro. Alcune di esse traggono ispirazione dalla città di Siena che
l’artista ha indagato nei suoi aspetti
urbanistici, storico-artistici e sociali,
durante il laboratorio tenuto nella città
toscana nell’ambito di “Networking”
(aprile 2003). Alternando fotografia,
installazione, video e disegno, Garaicoa
prosegue la sua ricerca sulla città come
Il catalogo, edito da Gli Ori, contiene
testi di Lorenzo Fusi, Orlando Hernández
e Adriano Pedrosa.
12.00-19.00
Giorno di chiusura> lunedì
Prezzo dei biglietti
Intero> 5 euro
Ridotto> 3,50 euro
Ufficio Stampa
Carlo Simula
T + 39 0577 220721
F + 39 0577 42039
[email protected]
Con il contributo di>
Comune di Siena,
Assessorato alla Cultura
Monte dei Paschi di Siena,
Gruppo MPS
La mostra di Richard Wilson
è realizzata con il contributo di>
British Council
Provincia di Siena
In copertina>
Jaume Plensa
Poet’s Chair I, 2002
acciaio, plastica, vetro, luce
cm 80x180
Carlos Garaicoa
El cazador, 2004. Struttura piramidale rivestita di pellicola specchiante, 4 DVD, 3 proiettori, 1 monitor LCD
Performer> Giacomo Ricci
3
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Fiumi e cenere
Dal 31 gennaio al 25 aprile ‘04>
PressRelease Focus
Richard Wilson. Caveau
Bank Job
Protagonista del film è una miccia
accesa alla periferia della città e colta
nel suo affrettarsi verso il centro di
Siena. Attraverso il tortuoso percorso
delle vie medievali la miccia ‘entra’ nel
palazzo, discende sempre più veloce
le scale che conducono al caveau e,
una volta giunta all’interno, scatena
un’esplosione anomala, dall’effetto
assolutamente inaspettato.
Per il sesto appuntamento del ciclo
“Caveau” - che ha visto alternarsi Studio
Azzurro, Vittorio Corsini, Vedovamazzei,
Jason Middlebrook e Isabella Bordoni
- Wilson ha concepito “Bank Job”, un
video ambientato per le strade di Siena
e all’interno dello stesso Palazzo delle
Papesse.
Abituato a stravolgere lo spazio e la
sua percezione con interventi di considerevole impegno e consistenza, Wilson
agisce questa volta principalmente
attraverso le armi dell’ironia e dello
stupore, valorizzando al massimo grado
la feconda incongruità fra un palazzo
rinascimentale nel centro di Siena e il
caveau di una banca.
Caveau
Richard Wilson
Bank Job
Palazzo delle Papesse
Via di Città, 126
53100 Siena
Info>
Il catalogo, edito come i cinque della
medesima collana da Gli Ori, contiene
testi di Tom Morton, Lucia Minunno,
Lorenzo Fusi.
T +39 0577 22071
F +39 0577 42039
www.papesse.org
Cataloghi >
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31 gennaio 2004, ore 18.00
Orario di apertura
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Intero> 5 euro
Ridotto> 3,50 euro
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Jaume Plensa
Poet’s Chair I, 2002
acciaio, plastica, vetro, luce
cm 80x180
Richard Wilson
Bank Job, 2004. Videoinstallazione Caveau Palazzo delle Papesse, Stills da video
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PressRelease Focus
Luca Pancrazzi
Progetto speciale per
il Bookshop di Palazzo
delle Papesse
consiglieranno la propria bibliografia
selezionata.
Una costellazione di frasi in ceramica ricoprirà le pareti, in modo che
l’intervento artistico di queste “opere
in forma di testo” costituisca un’operazione parallela all’estrapolazione di
passi fortemente evocativi tratti dai
libri scelti. Un’appropriazione che va a
costituire un paesaggio di definizioni in
mutamento e crescita.
Palazzo delle Papesse Centro Arte
Contemporanea, in concomitanza con
l’inaugurazione della doppia personale
di Jaume Plensa e Carlos Garaicoa, e del
Caveau di Richard Wilson, vede il periodico rinnovamento del Bookshop con un
progetto speciale di Luca Pancrazzi.
Posta al piano terra dell’edificio, la
libreria è divenuta un punto di riferimento per chi cerchi, oltre ai cataloghi
del Palazzo delle Papesse e ai suoi
multipli d’artista, cataloghi nazionali
ed internazionali, monografie, testi
divulgativi, riviste specializzate di arte
contemporanea. Dopo l’intervento
site-specific dell’artista tedesca Leni
Hoffmann, il secondo artista chiamato
a confrontarsi con questo spazio è Luca
Pancrazzi.
Un intervento, quindi, atto a modificare non soltanto lo spazio fisico
(luci, scaffalature, accessori e sedute
verranno infatti riprogettati) ma che
influisce anche sullo spazio concettuale
coinvolgendo sia il tempo dedicato alla
lettura che il rapporto libro-lettore visto
nella mutazione successiva in progetto
artistico, provando inoltre ad immaginare una biblioteca reale a partire
dal punto di osservazione degli artisti
stessi.
Il suo progetto consiste nel rifornire
di libri gli scaffali della libreria, facendoli selezionare da 10 artisti scelti da
lui stesso. Ognuno di loro sceglierà dieci
titoli, che saranno resi poi disponibili al
pubblico per la vendita. Ogni tre mesi,
in occasione delle inaugurazioni del
Palazzo delle Papesse, altri dieci artisti
Gli artisti scelti da Pancrazzi per la
seconda fase del progetto sono> Harold
Budd, Chiara Camoni, Vittorio Corsini,
Marta Dell’Angelo, Bernardo Giorgi,
Marcello Maloberti, Maurizio Nannucci,
Paolo Parisi, Pedro Riz Á Porta, Luca
Vitone.
Ufficio Stampa
Carlo Simula
T + 39 0577 220721
F + 39 0577 42039
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Con il contributo di>
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Assessorato alla Cultura
Monte dei Paschi di Siena,
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è realizzata con il contributo di>
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Poet’s Chair I, 2002
acciaio, plastica, vetro, luce
cm 80x180
La ricerca e la promozione
Il Palazzo Piccolomini, noto anche
come Palazzo delle Papesse, fu costruito
tra il 1460 il 1495 su disegno di Bernardo
Rossellino per Caterina Piccolomini,
sorella di Pio II. L’architetto ideò un edificio di tre piani, la cui facciata ricorda,
con il suo rivestimento a bugnato e le
finestre a bifora, i palazzi fiorentini dello
stesso periodo. Il palazzo, che conserva
all’interno diversi elementi decorativi
rinascimentali, fu acquistato nel 1884
dalla Banca d’Italia e subì profonde
modifiche per essere adeguato alla
nuova funzione. Al piano nobile alcune
sale sono decorate da affreschi di gusto
neoquattrocentesco realizzati tra la fine
dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Al secondo piano una terrazza si
affaccia sui tetti della città offrendo
uno scorcio sul Facciatone del Duomo
mentre, mentre nel punto più alto del
palazzo un’altana apre una splendida
vista a trecentosessanta gradi su Siena
e il paesaggio circostante.
Dopo un restauro rispettoso delle
caratteristiche storiche del palazzo,
comprese le sue modifiche otto e novecentesche, nel novembre 1998 il Palazzo
delle Papesse è stato riaperto al pubblico con la nuova funzione di centro
per l’arte contemporanea, sostenuto dal
Comune di Siena e da sponsor privati.
Il Palazzo delle Papesse, ispirandosi
alle analoghe esperienze estere, svolge
un’intensa attività editoriale, articolata
in cataloghi, libri, pubblicazioni periodiche, guide, libri d’artista, manifesti e
testi di documentazione.
Tutte le edizioni sono caratterizzate
dalla ricerca di temi, punti di vista e
analisi originali sui fenomeni della creazione artistica e della cultura contemporanea in generale.
Tutte le informazioni sulle attività del Centro sono accessibili sul
sito web del Palazzo della Papesse
(www.papesse.org). Le sue pagine, oltre
alla funzione informativa, svolgono
anche una essenziale funzione documentativa, mettendo a disposizione del
pubblico immagini e scritti sugli artisti
e le mostre del Palazzo, come pure testi
e altro materiale informativo.
Didattica
Parallelamente all’attività espositiva
e di ricerca, il Palazzo delle Papesse
dedica ampio spazio alla diffusione dell’arte contemporanea nella città e nel
territorio attraverso iniziative che coinvolgono il pubblico in forma diretta.
Il Centro svolge una fondamentale
funzione divulgativa attraverso l’offerta
di attività e servizi didattici dedicati alle
scuole di ogni ordine e grado e al pubblico adulto.
Visite guidate tematiche, di esplorazione o di studio, cicli di lezioni su opere
e artisti in mostra, interventi di animazione, anche con l’utilizzo del teatro
e delle nuove tecnologie, sono alcune
delle iniziative mirate alla sensibilizzazione ai linguaggi e ai mezzi dell’arte
contemporanea.
Il Palazzo delle Papesse organizza
inoltre attività di ricerca e sperimentazione nel campo della multimedialità in
collaborazione con Ars Nova, Accademia
delle arti multimediali.
Caveau
L’ex caveau della Banca d’Italia,
costruito nel 1952, è divenuto lo spazio
per opere speciali, create di volta in volta
da un artista diverso espressamente per
questo ambiente.
Gli interventi d’artista realizzati
fino ad oggi per il ciclo “Caveau” sono>
Studio Azzurro (Dove va tutta ‘sta gente,
2002), Vittorio Corsini (Alleluja, 2002),
Vedovamazzei (Ghiaccio nove, 20022003), Jason Middlebrook (Empire of
dirt, 2003), Isabella Bordoni (Lacrima
(e vive), 2003). Corsini, Vedovamazzei
e Middlebrook hanno anche realizzato
un multiplo (in 70 copie Corsini, in 20
Vedovamazzei e Middlebrook) posto in
vendita al bookshop del Palazzo.
www.arsnovasiena.org
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