L` dell`emergenza. - Obiettivo Sicurezza
Transcript
L` dell`emergenza. - Obiettivo Sicurezza
I SERVIZI Stefano Smaniotto 112, il numero Europeo dell’emergenza. A che punto siamo? L’ Altre numerazioni emergenza e pubblica utilità Italia ha la necessità di attivare, quanto prima, chiamata d’emergenza di acquisire una competensecondo quanto stabilito dal Consiglio europeo za linguistica sufficiente in limiti di tempo ridotti. Il nel 1991, il “numero unico europeo per le progetto è strutturato nel modo seguente: emergenze”, che prevede che il cittadino europeo, possa inoltrare richieste di soccorso chiamando il - analisi del livello di competenza linguistica necesnumero unico 112. Inoltre, la comunità europea atsario e della relativa conoscenza del vocabolario di tribuisce una grande importanza al fatto che il nubase ed avanzato; mero unico di soccorso, sia noto in tutto il territorio - sviluppo della didattica per gli esercizi di autoapeuropeo ed al fatto che il suo utilizzo sia diffuso tra prendimento; i cittadini europei. Ciò comporterà, inevitabilmente, - realizzazione di un CD per l’autoapprendimento; nel prossimo futuro, un incremento del livello di competenza linguistica, richiesto agli operatori dei - sviluppo di una piattaforma internet per l’apprencentralini dei servizi di soccorso. In quest’ambito dimento on-line; il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha voluto - verifica degli strumenti di apprendimento realizzati presentare alle organizzazioni coinvolte - comando attraverso il ritorno di esperienza degli utenti finali. generale dell’Arma dei carabinieri, protezione civile nazionale e del comune di Roma, 118, Corpo forestale dello Stato e organizzazioni di volontariato - un L’ utilizzo congiunto di basi vocali su CD-Rom interessante progetto maturato nell’ambito del più e di dizionari addestrativi alla comunicazione, per generale progetto europeo denominato “ Leonardo l´interfaccia tra gli operatori in aula virtuale via da Vinci”, definito con il nome di “ Multicom 112”. internet, permetterà di apprendere una lingua straniera per un utilizzo professionale, anche durante Il progetto Multicom, si prefigge di sviluppare strul’orario di lavoro, lavorando al proprio elaboratore. menti che possano fornire agli operatori competenze linguistiche con tempi di apprendimento considerevolmente più brevi, rispetto ai metodi tradi- principio di prossimità ai presidi operatori zionali. L’associazione tedesca per a competenza generale operatori telefonia - coesistenza PS/CC negli stessi la protezione contro l’incendio ha telefonia fissa presidi: ripartizione 50% 112 fissa - comuni ove non esistono presidi: inoltrato con successo due procomune più prossimo con presidio CC poste di progetto nel quadro del ubicazione programma dell’ UE “Leonardo” impianto Determinazione instradamento per formazione professionale. Una pronto riguarda il progetto rivolto all’auto chiamata in emergenza intervento apprendimento da parte degli opeConcentratore 112NUE interforze ratori delle sale operative dei tipici localizzazione 112 messaggi di soccorso nelle diverse operatori 113 113 lingue straniere come l’inglese, il operatori telefonia francese, il tedesco, lo spagnolo, telefonia mobile mobile l’olandese, il greco, il ceco, l’italiano, il turco, il norvegese e il polacco, attraverso strumenti moderni 26 centri h24 - 112 MULTILINGUISMO 113 un centro nazionale h24 per formazione linguistica. Questi strumenti dovrebbero permetteFig.1 La nuova soluzione del 112 NUE re ai responsabili di un centro di 31 obiettivo sicurezza I SERVIZI 112 Europeo. A che punto siamo? TIM VODAFONE WIND H3G Tabella 1 Gran Bretagna 1868 1043 76 116 Germania 801 1273 55 14 Svizzera 830 842 34 7 Romania 364 387 18 6 Filippine 331 413 43 4 Campione di utenti stranieri presenti nell’area dell’esercitazione “MESIMEX 2006” Tutti i cittadini dell’EU possono trarre beneficio da questo progetto, per colloquiare all’occorrenza con i servizi di emergenza. Si può presupporre, che, con riferimento alle lingue di progetto, la maggior parte della popolazione europea possa essere coinvolta. Tale progetto, è interessante soprattutto in relazione alla possibilità di realizzare fasi autonome di controllo del proprio apprendimento raggiunto. Un esempio della possibilità di offrire nuovi strumenti di soccorso per i cittadini europei, è fornito anche dall’esperienza del Dipartimento della protezione civile in occasione dell’esercitazione “MESIMEX 2006”, per la verifica del piano di emergenza Vesuvio e dei risultati ottenuti attraverso la messaggistica SMS. In questa esercitazione, sulla base delle informazioni relative alla georeferenziazione delle aree coinvolte, è stata valutata l’organizzazione dei gestori di telefonia mobile potenzialmente interessati da un evento eruttivo. Inoltre, agli stessi gestori è stato richiesto di individuare il numero degli stranieri presenti sul territorio georeferenziato, nonché l’invio, ad un campione selezionato, del concordato messaggio informativo (in italiano ed in inglese). I risultati raccolti hanno dimostrato la presenza di 13.225 stranieri che sono stati raggiunti in roaming dal messaggio previsto. Inoltre, il risultato interessante di questa esercitazione è stato il rilievo delle nazionalità delle persone raggiunte, che non si fermano, com’è evidente, ai soli cittadini europei (tabella 1). I criteri e gli aspetti di prossimo sviluppo per la gestione del numero unico di soccorso 112 in Italia, come prevede la normativa CEE 91/396, sono stati studiati dal dipartimento per l’innovazione tecnologica della Presidenza del consiglio dei ministri. Tra le varie ipotesi formulate, la soluzione prospettata vede la collaborazione come enti riceventi delle chiamate effettuate sul 112 NUE, dell’Arma generale dei carabinieri e del dipartimento di pubblica sicurezza con un meccanismo distributivo, che tenga conto dei rispettivi carichi di chiamate precedentemente attribuiti. Queste strutture, una volta interpretate le richieste, se rientrano nelle loro rispettive competenze istituzionali procedono direttamente, altrimenti instradano le chiamate verso 32 obiettivo sicurezza gli organi competenti per legge. Nel caso in cui la chiamata ricevuta proviene da un cittadino straniero, si avvalgono per la corretta interpretazione della richiesta di uno o più centri multilinguistici per l’interpretazione come riportato nello schema (fig. 1). Un altro aspetto tecnico richiesto dalla comunità europea è quello rappresentato dall’individuazione della posizione geografica del chiamante, in modo da potergli fornire un immediato soccorso, indipendentemente dalla sua conoscenza dei luoghi. Tale aspetto tecnico è stato esaminato dal ministero delle Comunicazioni attraverso le due metodologie tecniche possibili “PUSH” e “PULL”. La prima è disponibile per i soli terminali cellulari dotati di dispositivo GPS e consente oltre all’inoltro della chiamata, la definizione della posizione del chiamante. La seconda, si basa sull’inoltro a richiesta delle coordinate tramite l’incrocio dei dati disponibili, attraverso la localizzazione fornita dalle stazioni radio base del sistema cellulare. L’introduzione del 112 NUE richiederà un’opportuna campagna d’informazione rivolta alla popolazione italiana, a cui verrà presentato come un numero in generale di soccorso e di sicurezza pubblica, che si affiancherà ai numeri di soccorso già esistenti. Infatti, l’attuale panorama di numeri brevi, fornisce una sorta di preselezione della tipologia di soccorso richiesta dal cittadino, suddividendo il carico e la tempestività di risposta, su più sale operative specializzate per settore di competenza. La preoccupazione degli operatori del 118 e del 115 è quella del dimensionamento del traffico entrante nel sistema di distribuzione basato sull’Arma generale dei carabinieri e sul dipartimento di pubblica sicurezza, soprattutto nella valutazione di lungo periodo, in cui la cittadinanza italiana accanto a quella europea, si rivolgerà sempre più verso il 112 NUE, avendo perso nozione delle precedenti numerazioni esistenti. Tale aspetto, unitamente a situazioni di emergenze, che possano coinvolgere in maniera più estesa sia organizzazioni deputate al soccorso che il contestuale intervento delle forze di pubblica sicurezza, sarà probabilmente di valutazione del dipartimento per l’innovazione tecnologica.