Fonti di finanziamento esterne

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Fonti di finanziamento esterne
Fonti di finanziamento esterne:
DEFINIZIONE: Le fonti esterne di finanziamento sono rappresentate da tutti quei
debiti che, con diverse modalità e varie scadenze, l’impresa accende con i terzi.
SONO FONTI ESTERNE:
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I debiti versi i fornitori (credito mercantile);
I prestiti ottenuti dalle banche;
I prestiti ottenuti dai risparmiatori tramite l’emissione di titoli;
I prestiti agevolati;
Forme particolari di finanziamento ottenute con contratti di leasing e
factoring.
Il credito mercantile:
Questa tipologia di credito non viene effettuata da strutture bancarie, ma
direttamente dal fornitore nei confronti del proprio cliente e consiste nel ottenere
merci in questione nel momento in cui si necessitano con, però, una dilazione di
pagamento.
Questa procedura comporta, ovviamente, uno svantaggio per il cliente perché, nel
caso avesse pagato le merci in contanti alla consegna, probabilmente da parte del
fornitore ci sarebbe potuto essere un cosiddetto “sconto mercantile”.
Un servizio che può essere addizionato da parte del fornitore, potrebbe essere la
“concessione con uso gratuito” di alcune attrezzature
Prestiti bancari:
L’imprenditore se ha necessità di essere finanziato attraverso un capitale di terzi,
solitamente si rivolge ad un istituto bancario che ha la capacità di offrire una vasta
gamma di prestiti con varie modalità e diverse scadenze (a breve o a medio-lungo
termine).
I prestiti con breve termine (entro 12 mesi) sono:
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L’apertura di credito in c/c (conto corrente);
Le operazioni di smobilizzo di crediti commerciali;
Le sovvenzioni cambiarie;
Le anticipazioni garantite di titoli o merci.
I prestiti a scadenza medio-lunga invece sono:
1) I muti ipotecari;
2) I prestiti bancari a medio termine.
Apertura di credito in c/c (conto corrente):
Questa tipologia di finanziamento prevede l’impegno dell’istituto bancario a
tenere a disposizione del cliente una quota di denaro (che varia a seconda del fido
concesso) per un dato periodo o a tempo indeterminato.
Questa forma di prestito, inoltre, da luogo ogni 3 mesi al conteggio di interessi sia
attivi che passivi nei confronti del cliente:
1) Interessi attivi: quando le entrate di denaro e, quindi, la somma di denaro
disponibile superano le uscite (saldo attivo);
2) Interessi passivi: quando le uscite di denaro superano le entrate e la somma
di denaro disponibile, utilizzando il fido (saldo passivo).
Operazioni di smobilizzo dei crediti commerciali:
Questo finanziamento permette alle imprese di poter avere la disponibilità
immediata del denaro corrispondente ai crediti commerciali verso i clienti,
sottoforma di cambiali semplici fatture.
Le operazioni di smobilizzo sono:
1) Sconto di cambiali: la banca anticipa al cliente il pagamento dell’importo
delle cambiali, che devono avere particolari requisiti (scadenza non
superiore a 4 mesi, ecc.), trattenendo però lo sconto commerciale e le
commissioni bancarie.
2) Anticipo su fatture: la banca anticipa l’importo di una fattura emessa nei
confronti del suo cliente, trattenendo uno scarto che può variare dal 10% al
30% in base all’affidabilità del richiedente e degli interessi che maturano con
la durata dell’operazione.
La sovvenzione cambiaria:
Al momento della richiesta di un prestito da parte di un suo cliente, la banca
richiede l’emissione di un “pagherò cambiario” come ulteriore garanzia.
Anticipazione garantita da titoli o merci:
Nel contratto di questa tipologia di prestito la somma “prestata” va in base al
valore dei beni dati in garanzia; infatti la somma erogata corrisponde al valore del
bene diminuito di una percentuale di scarto variabile a seconda della tipologia di
bene.
Il factoring:
Il contratto di factoring prevede la cessione da parte dell’impresa della totalità o
di una parte dei propri crediti commerciali a una società di factoring.
Ci sono due tipi di contratto:
1) Factoring con accredito a scadenza: la società di factoring si impegna
semplicemente a gestire il portafoglio commerciale dell’impresa,
riscuotendo i crediti, accreditandone le relative somme sul conto del cliente
sottraendo delle commissioni che possono variare dal 0,50% al 3%;
2) Factoring con accredito anticipato: la società di factoring effettua una vera e
propria operazione di finanziamento nei confronti del cliente anticipandogli
una quota dei crediti ceduti, solitamente l’80%, mentre il restante 20% viene
accreditato al momento della scadenza sempre sottraendo delle
commissioni e uno sconto dovuto per il periodo di anticipazione della
somma.
La cessione del crediti può avvenire con due formule:
1) Formula “pro-solvendo”: quando la società di factoring non si accolla gli
eventuali rischi di insolvenza del credito;
2) Formula “pro-soluto”: quando la società di factoring si accolla gli
eventuali rischi di insolvenza del credito, applicando delle commissioni
più elevate.