Pavimenti in legno

Transcript

Pavimenti in legno
Pavimenti in legno
Il legno è la più antica risorsa naturale impiegata
dall’uomo ed è l’unica materia prima che si
rinnova: una foresta ben curata, o lasciata allo
stato naturale, continuerà a produrre legno per
sempre. La tradizione del legno, usato come
pavimentazione, appartiene alle più remote
abitudini del costruire. I vantaggi che il legno
offre non sono riscontrabili in nessun altro tipo
di materiale: il più importante è senz’altro il
fatto di essere un elemento naturale. La scarsa
conducibilità termica permette di avere pavimenti
che mantengono inalterata la loro temperatura.
L’isolamento acustico che si ottiene con un
parquet è ottimo ed inoltre, il legno offre grande
resistenza all’usura: ne sono testimonianza i
pavimenti che vengono calpestati ogni anno
da migliaia di visitatori nei più importanti musei
del mondo. È facile apprezzare il legno per la
sua bellezza e la sua utilità, è invece tutt’altro
che semplice imparare e conoscere le proprietà
delle varie specie: con quale legno si fa la barca
migliore, l’arco più elastico, i mobili più belli e
quale è indicato per diventare un buon pavimento?
In questo catalogo sono illustrati i nostri parquet
tre strati, realizzati con i legni che riteniamo
siano adatti ad essere “calpestati” tenendo ben
presente quello che noi tutti dobbiamo agli alberi
e al legno: l’uomo non ha debiti più antichi e
profondi di questo.
2
3
Indice
4
Parquet a tre strati: la costruzione
5
Le caratteristiche
6
Luce, calore, suono
7
Dimensioni e formati
8
Le specie legnose
Acero
Larice
Coiguè
Cumarù
Faggio
Noce
Rovere Europeo
Rovere Europeo nodato
Teak
Mogano
Tavarì
Wengè
Rovere Termotrattato
Frassino Termotrattato
9
10
11
13
14
15
17
19
21
23
24
25
27
29
29
Le finiture
30
Sezione Tecnica
Normativa tecnica di riferimento
Classificazione e scelte qualitative
Rovere
Acero, Faggio, Frassino
Larice
Altre specie legnose
Gamma delle scelte qualitative proposte
34
35
35
36
37
38
39
Istruzioni per posa in opera e finitura
Come mantenere gli elementi stratificati in deposito e in cantiere
Come deve essere il sottofondo
Condizioni per una buona posa
Requisiti per posa con riscaldamento a pavimento
Come deve essere l’ambiente di posa
Consigli per la posa in opera degli elementi
Avvertenze per la finitura
40
41
42
42
43
44
45
Utilizzo e manutenzione
46
5
Parquet a tre strati: la costruzione
Strato specie legnosa nobile
I parquet a tre strati Castiglioni, interamente prodotti in Italia,
presentano caratteristiche costruttive del tutto innovative rispetto
a quelli di legno massiccio naturale.
La particolare costruzione, che garantisce una stabilità ottimale
anche nelle applicazioni più gravose, è composta da uno strato
superiore (4 o 5 mm) di specie legnose pregiate e da un supporto,
tecnologicamente complesso, costituito da due substrati tra loro
incrociati e realizzati in pannello listellare.
La lista è sagomata sui quattro lati per formare incastri di
precisione che, vincolando tra loro i vari elementi, stabiliscono
fin dal primo momento la perfetta stabilità, planarità e livello del
pavimento e della controfaccia. Ogni strato dell’elemento è
stato pensato, progettato e realizzato in modo da soddisfare
le diverse funzioni a cui lo strato nobile, il supporto e la finitura
sono chiamati a rispondere.
Finitura
Strato nobile
È composto da 4 a 5 millimetri di legno delle
migliori specie legnose europee, africane, asiatiche e americane. È il risultato della accurata
selezione delle materie prime dei processi di essiccazione e di lavorazione oltremodo innovativi,
grazie alla continua ricerca aziendale che tende
alla perfezione.
un supporto articolato ed “armato” che oppone
la massima resistenza alle inevitabili sollecitazioni dinamiche impresse quotidianamente dallo
strato superiore anche nelle più difficili condizioni di impiego. Per gli elementi a due strati con
superficie in legno termotrattato il supporto è in
multistrato di latifoglia.
Materie prime
I tronchi destinati a diventare strato nobile di elementi stratificati sono accuratamente selezionati
nei Paesi d’origine. Questo è il primo passo
importante compiuto dai tecnici della Castiglioni
per garantire maggiore regolarità di fibra, colore
e qualità.
Incisioni trasversali sulla controfaccia
Le regolari incisioni sulla superficie della controfaccia consentono all’elemento stratificato di
migliorare la flessibilità longitudinale, permettendo al parquet di adeguarsi perfettamente
alla superficie del sottofondo e sopperire alle
eventuali piccole irregolarità del piano di posa.
Segagione
I particolari tagli “sul terzo” o “sul quarto” impiegati per produrre lo strato nobile consentono
l’ottenimento di lamelle con venatura e disegno
sia rigatino che fiammato. A parità di materia
prima utilizzata, le due particolari tecniche di
segagione riducono di circa il 50% la naturale
tendenza del legno alla deformazione.
Precisione degli incastri
L’utilizzo di sofisticati utensili al diamante e il
metodico controllo durante le fasi di lavorazione,
assicurano accurate profilature degli incastri
maschio/femmina, garantendo una precisione
micrometrica per una perfetta planarità della
superficie del parquet.
Essicazione
Per garantire l’omogeneo comportamento nei
confronti dell’umidità di ogni lamella, allo scopo
di migliorare al massimo la stabilità dimensionale
degli elementi stratificati, ci si avvale di procedimenti di essicazione su tavolati e frise di basso
spessore; questo facilita il generale equilibrio
igroscopico dei tessuti legnosi.
Incastro M
6
Adesivo Classe E1
Listellare di conifera
Controfaccia di bilanciatura
Incastro F
Supporto
È realizzato con un pannello listellare di legno
di conifera proveniente dalle migliori foreste
nord-europee costituito da listelli incrociati per
garantire indeformabilità e stabilità all’elemento
da posa. La contrapposizione strutturale della
controfaccia con le venature disposte nella
medesima direzione dello strato nobile, genera
Adesivo a basso impatto ambientale
Per garantire stabilità e resistenza all’umidità gli
incollaggi sono a base ureica. Questi collanti,
a basso impatto ambientale, sono conformi alla
Classe E1 rispondente alle norme comunitarie
europee per la salvaguardia dell’ambiente.
Verniciatura ecologica, atossica, resistente
Sono 7 i veli di vernice ecologica, atossica ad
alta resistenza applicati sulla superficie dello
strato nobile. Miscele vernicianti u.v. che, oltre
a preservare la bellezza dell’elemento, garantiscono ineguagliabile protezione ed elevata resistenza al parquet per il suo ciclo di vita.
7
Parquet a tre strati: le caratteristiche
Parquet a tre strati: luce, calore, suono
Per comprendere i valori che caratterizzano e diversificano
un parquet costituito da elementi stratificati, si devono
necessariamente considerare più fattori: durata, ecologia,
estetica, precisione, qualità, salute, sicurezza e stabilità.
Altri elementi che fanno preferire il parquet a tre strati sono:
la facilità, la velocità e la “pulizia” nella fase di posa.
Un buon parquet soddisfa tutte le diverse esigenze
provenienti dal quotidiano calpestio e garantisce il
mantenimento delle proprietà estetiche nel tempo,
oltre a consentire di vivere in un ambiente confortevole
sia dal punto di vista termico che acustico: veramente
nessun altro materiale è vivo come il legno.
Durata
Le caratteristiche che assicurano al pavimento
ligneo lunga durata sono la naturale compattezza e durezza delle pregiate specie legnose
proposte e la particolare resistenza dello strato
di finitura. La resistenza all’abrasione e l’elasticità della vernice garantiscono la migliore
protezione dall’usura, dagli urti, dalle macchie
e dallo sporco, tanto da rendere la vita del
parquet centenaria.
Legno e luce: colore naturale e ossidazione
Il cambiamento di colore del legno costituisce
un fenomeno naturale ed inevitabile comunemente definito ossidazione. Esso scaturisce dal
rapporto tra gli elementi costitutivi del legno,
l’aria e la luce. Il colore dei legni dipende, oltre
che dal colore proprio delle fibre legnose, da
alcune sostanze che costituiscono il complesso
dei cosiddetti estrattivi (resina, olio, gomme, sali
minerali, tannini, ecc.).
Quindi il colore del legno è una caratteristica
variabile nel tempo: l’esposizione all’aria e alla
luce comporta naturali mutamenti di colore delle
fibre e delle sostanze in esse contenute.
In generale si verifica una vera e propria reazione
foto-chimica di ossidazione causata in particolare dai raggi solari.
Per il loro elevato contenuto di estrattivi, i legni
della fascia tropicale risultano particolarmente
soggetti alle alterazioni cromatiche ed evolvono
generalmente verso tonalità bruno-scure
ad eccezione del Teak che tende piuttosto ad
omogeneizzarsi su tonalità più chiare. Anche
i legni provenienti da climi temperati, come i
legni europei, subiscono viraggi e cambiamenti
di colore ma, a causa della diversa qualità e
quantità di estrattivi, presentano variazioni di
colore molto meno marcate. La maggior parte
di questi legni, come Rovere, Faggio, Acero,
Frassino e Ciliegio, tendono piuttosto a patinarsi
e ad acquistare toni e cromatismi più caldi con il
passare del tempo.
Ecologia, salute e sicurezza
Le materie prime impiegate nella produzione
dell’adesivo, della vernice e dell’olio di finitura
garantiscono la tutela dell’ambiente e della
salute perché tutti i prodotti complementari
impiegati per la fabbricazione degli elementi
stratificati sono ecologici, atossici e inodori.
Gli adesivi rispondono alle normative europee
in materia di formaldeide (Classe di emissione
E1) e le particolari miscele vernicianti, con un
residuo secco del 98%, eliminano le emissioni
di solventi nell’atmosfera preservando la salute
di coloro che quotidianamente vivono il parquet.
Estetica
La particolare resa estetica delle specie legnose
utilizzate è frutto di rigorosi criteri di selezione.
Le suddivisioni di ogni specie legnosa per tipo di
fibratura e disegno (rigatino e/o fiammato) e per
tonalità di colore sono scrupolosamente eseguite per offrire un parquet bello e uniforme.
8
Qualità controllata
Ogni singolo elemento è sottoposto a minuziosi
controlli di qualità sia per le materie prime che
per le dimensioni. Ne consegue che il parquet a
tre strati offre le migliori prestazioni.
Stabilità
L’ottima stabilità degli elementi stratificati si
evidenzia dall’eccellente comportamento che la
conformazione strutturale dell’elemento oppone
quando viene sollecitato. Lo strato di legno
nobile reagisce alle sollecitazioni meccaniche
esterne assorbendo lo sforzo. Il supporto e la
controfaccia si contrappongono allo sforzo rendendo l’elemento stratificato tenace e stabile.
Legno e calore (Conducibilità termica)
Il comfort ed il piacere di camminare a piedi nudi
sul parquet sia in inverno che in estate si deve
all’ottimo rapporto di traspirabilità che il legno
naturale ha nei confronti dell’energia termica
grazie al naturale valore della conducibilità termica compresa tra 0,10 e 0,20 W/m K.
Legno e rumore (Assorbimento acustico)
Grazie alla struttura articolata delle fibre legnose, ed alla particolare struttura del supporto,
l’assorbimento acustico generato dal rumore
aereo è compreso tra 25 - 30 dB.
9
Parquet a tre strati: le dimensioni, i formati
Parquet a tre strati: le specie legnose
L’ampia gamma di formati disponibili permette di soddisfare
tutte le esigenze di posa a seconda delle dimensioni del
locale, della tipologia architettonica o in base al gusto
personale. Inoltre, grazie alla modularità del sistema, è
possibile posare pavimenti accostando diverse dimensioni
sia nel senso della larghezza che della lunghezza.
Ogni specie legnosa si caratterizza per colore, densità e
prestazioni meccaniche. Quelle che abbiamo selezionato per
realizzare lo strato nobile degli elementi puntano ad ottenere
ottime doti di resistenza all’umidità e agli sbalzi idrometrici
ambientali, oltre che avere elevata durabilità e la naturale ed
irrepetibile bellezza estetica.
120 / 230 mm
700 / 2700 mm
Dimensioni nominali
Lunghezza
da 700 mm a 2700 mm
Larghezza
da 140 mm a 230 mm
Spessore totale
15 mm
strato nobile
4 — 5 mm (dipende dalla specie legnosa)
inserto centrale
8 — 9 mm
controfaccia
3 mm
Spessore totale
> 10
> 13
4 — 5 mm
inserto centrale
11 — 12 mm
controfaccia
3 mm
Cumarù
Colorazione rosata luminosa. Buone proprietà
fisico-meccaniche.
> 15
Faggio
Colorazione rosata luminosa. Buone proprietà
fisico-meccaniche.
> 11
Larice
Intensa colorazione chiara tendente al rossastro.
Buona la stabilità, tenuta e resistenza all’umidità.
> 24
Mogano
Intense tonalità cromatiche del rosso.
Ottime proprietà tecniche.
> 17
Noce europeo
Particolare colorazione bruna contrastante.
Ottime e innate proprietà tecniche.
> 19 – 21
Rovere naturale
Colore giallo-bruno intenso, naturali ed irregolari
venature. Spiccate doti di resistenza e tenuta.
> 25
Tavarì
Colore bianco-ocra tendente al rosa. Naturali
capacità di stabilità e durabilità.
> 23
Teak
Si caratterizza per il naturale e variabile colore
bruno. Ottime proprietà di resistenza agli sbalzi
termici e all’umidità.
Wengè
Struttura intrecciata, intenso colore scuro intervallato da chiare e marcate venature luminose.
Tolleranze dimensionali e di formato
Per lo spessore completo
± 0,2 mm
Per lo spessore strato nobile
± 0,2 mm
Scostamento di ortogonalità
≤0,2% sulla lunghezza
≤0,2% sulla larghezza
Imbarcamento (nell’elemento)
≤0,2% sulla lunghezza
≤0,3% sulla larghezza
8
Falcatura (lungo l’elemento)
≤0,1% sulla lunghezza
Sfalsamento (tra elementi posati)
≤0,2 mm
Coiguè
Colore bruno-rosato. Ottime proprietà
sia fisiche che meccaniche.
> 14
20 mm
strato nobile
Acero
Colorazione chiara. Discrete proprietà
meccaniche.
> 27
Frassino termotrattato
> 29
Rovere termotrattato
> 29
Sulle specie legnose Frassino e Rovere eseguiamo il termotrattamento per aumentare la
coesione e la compattezza delle fibre, fornendo
nel contempo ottime proprietà di resistenza
all’attacco di funghi. Sui legni termotrattati si
ottiene inoltre una riduzione delle deformazioni
del 30%, migliori proprietà isolanti e conduttività
termica più bassa del 20 - 25% rispetto allo
stesso legno non trattato (0.099 W/m K contro
i 0.12 W/m K del legno tradizionale).
Nota: tutte le informazioni e i dati tecnici
riportati, sono indicativi e redatti in funzione
delle nostre esperienze acquisite nel tempo.
11
12
Acero
Larice
L’Acero si caratterizza sia per la colorazione chiara
variabile dal bianco al rosato, sia per le diffuse striature
e le variazioni cromatiche generate dalla particolare
conformazione strutturale. Di sovente lo si utilizza laddove
si vogliono realizzare parquet raffinati, ambienti luminosi
ed essenziali in cui il pavimento deve essere uno sfondo
discreto per lasciare all’arredamento il ruolo di protagonista.
Il larice è una delle poche conifere utilizzate per realizzare
elementi per parquet. Grazie alle ottime doti di stabilità e
tenuta, al buon profumo di resina e al caratteristico colore
giallo - rosato, i parquet di Larice sono utilizzati da sempre
per creare ambienti che si caratterizzano per l’aspetto
rustico e naturale. Ne sono testimonianza gli innumerevoli
parquet realizzati nei secoli in ville, casali, alberghi e baite,
sparse in tutte le regioni montane del mondo.
Nome scientifico
Acer
Nome scientifico
Larix
Famiglia
Aceraceae (Latifoglia)
Famiglia
Pinaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
Zone temperate dell’Europa, Caucaso,
Armenia, Iran e nord America (acero canadese)
Area di provenienza
Frequente nelle regioni alpine e montane
dell’Europa ed America
Fibratura
Rigata, fiammata mista irregolare
e spesso variabile
Fibratura
Nel complesso diritta anche se è possibile
trovarla elicoidale
Tessitura
Diritta da fine a finissima
Tessitura
Da fine a media
Densità al 12% di umidità
650 – 750 Kg/m
Densità al 12% di umidità
600 – 700 Kg/m3
Durezza Brinell
3,7 – 4,0 Kg/mm2
Durezza Brinell
2,06 – 3,0 Kg/mm2
Durezza Janka
750 – 800 Kg/cm
Durezza Janka
450 – 600 Kg/cm2
Durabilità
Da discreta ad elevata
Durabilità
Da discreta a buona
Ossidazione
Media. Con il tempo il colore tende
visibilmente ad accentuarsi
Ossidazione
Con il tempo il colore tende ad assumere toni
più o meno brunicci
Stabilità dimensionale
Da discreta ad elevata
Stabilità dimensionale
Da discreta a buona
3
2
13
Coiguè
Il Coiguè è un legno sudamericano, manifesta una
colorazione caratteristica compresa tra il marrone chiaro ed
il bruno rosato con venature mediamente marcate. Le ottime
doti di durezza e di stabilità lo rendono idoneo ed alternativo
ad altre specie più diffuse qualora si vogliono realizzare
pavimenti di legno caratterizzati dal colore caldo e luminoso.
Riesce a conferire agli ambienti in cui viene posato, un
aspetto particolarmente elegante ed accogliente.
14
Nome scientifico
Nothofagus Dombeyi
Famiglia
Fagaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
Ande meridionali sudamericane
dal Cile all’Argentina
Nomi stranieri
Coiguè (GB - F - D - E); Roble; Coyan
Fibratura
Frequentemente ondulata ed intrecciata
Tessitura
Piuttosto fine
Densità al 12% di umidità
500 – 650 Kg/m3
Durezza Brinell
4,0 – 4,3 Kg/mm2
Durezza Janka
850 – 950 Kg/cm2
Durabilità
Da discreta ad elevata
Ossidazione
Con il passare del tempo il colore si accentua
di tonalità
Stabilità dimensionale
Da discreta ad elevata
15
Cumarù
Faggio
Il Cumarù si caratterizza per il tono di colore giallastro con
sfumature variabili tra il marrone rossastro più o meno
intense che, con la luce solare, acquisiscono tonalità calde.
Grazie alle buone proprietà meccaniche e alla elevata
durezza è di sovente utilizzato per realizzare pavimentazioni
di ambienti ad uso commerciale e residenziale, comprese le
zone di grande passaggio.
Il legno di faggio è da sempre utilizzato dall’uomo per i
più svariati impieghi. Ha ottime doti fisiche e meccaniche,
un colore tendente al bianco che, dopo il processo di
vaporizzazione, assume la caratteristica colorazione rosata.
È particolarmente indicato per applicazioni in cui si richiede
una superficie di colore omogeneo. Pavimenti in faggio sono
adatti sia per ambienti domestici che per locali destinati
ad un uso pubblico come palestre, auditorium, padiglioni
espositivi.
Nome scientifico
Dypteryx odorata
Nome scientifico
Fagus
Famiglia
Fabaceae
Famiglia
Fagaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
In tutto il continente sud americano
Area di provenienza
Nomi stranieri
Ovunque noto con il nome all’origine Cumarù
Largamente diffuso in tutta l’Europa centromeridionale.
Fibratura
Spesso mista irregolare
Nomi stranieri
Beech (GB); Hetre (F); Buche (D); Haya (E)
Fibratura
Per lo più diritta
Tessitura
Prevalentemente fine
Densità al 12% di umidità
650 – 750 Kg/m3
Durezza Brinell
3,5 – 4,0 Kg/mm2
Durezza Janka
3,5 – 4,0 Kg/cm2
Durabilità
Discreta
Ossidazione
Nel tempo il colore tende ad accentuarsi assumendo color bruniccio
Stabilità dimensionale
Da discreta a buona
Tessitura
16
Prevalentemente diritta da fine a finissima
Densità al 12% di umidità
850 – 900 Kg/m3
Durezza Brinell
4,0 – 4,5 Kg/mm2
Durezza Janka
900 – 1.000 Kg/mm2
Durabilità
Alta
Ossidazione
Media. Con il tempo il colore tende leggermente ad accentuarsi
Stabilità dimensionale
Da alta ad elevata
17
Noce
Il noce è un legno pregiato molto ricercato per la
costruzione di arredamenti. Si caratterizza per l’irregolare
morfologia strutturale e per la colorazione a volte molto
contrastante con striature scure tipiche della specie.
Straordinari esempi di questo legno impiegato come
pavimentazione si possono trovare in tutte le regioni
d’Europa. Un pavimento in noce conferisce all’ambiente
classe e personalità.
18
Nome scientifico
Juglans Regia
Famiglia
Juglandaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
È presente in Italia, in Europa centro-meridionale e nel Caucaso
Nomi stranieri
Walnut (GB); Noyer (F); Walnuss (D); Nogal (S)
Fibratura
Particolarmente varia
Tessitura
Particolarmente varia ed irregolare
Densità al 12% di umidità
650 – 750 Kg/m3
Durezza Brinell
2,50 – 3,00 Kg/mm2
Durezza Janka
550 – 650 Kg/cm2
Durabilità
Da discreta a buona
Ossidazione
Tende a scurire negli anni assumendo tonalità
brune
Stabilità dimensionale
Da discreta a buona
19
Rovere Europeo
Il Rovere è il legno che più viene associato ai parquet, forse
perché, come manifestano i pavimenti lignei presenti nelle
più belle ville e musei del mondo, lo si utilizza da molti
secoli. Grazie alle sue proprietà fisico-meccaniche, si può
posare in ambienti domestici, in locali pubblici destinati
all’esposizione, nei luoghi di culto e di divertimento. Il tipico
colore giallo-bruno e l’ampia gamma di scelte qualitative,
lo rendono adatto ad ambienti eleganti e raffinati, moderni
o rustici. È un legno che invecchia molto bene, acquistando
con il tempo una colorazione e un fascino inimitabili.
20
Nome scientifico
Quercus
Famiglia
Fagaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
È presente in vasti territori dell’Europa e
dell’Asia occidentale
Nomi stranieri
Oak (GB); Chène (F); Eiche (D); Roble (S)
Fibratura
Generalmente diritta ma non regolare
Tessitura
Complessivamente grossolana
Densità al 12% di umidità
650 – 750 Kg/m3
Durezza Brinell
3,0 – 3,30 Kg/mm2
Durezza Janka
600 – 650 Kg/cm2
Durabilità
Media
Ossidazione
Con gli anni assume una tonalità bruno dorata
Stabilità dimensionale
Da discreta a buona
21
Rovere Europeo nodato
Questa particolare scelta del più classico dei legni per
parquet è indicata in quegli ambienti dove si vuole che il
pavimento racconti una storia. La storia della Quercia da
cui è stato ricavato, la storia dei suoi rami e dell’ambiente
in cui è cresciuto. Ogni variazione climatica, ogni ramo,
ogni avventura che l’albero ha visto passare attorno a se,
la si può leggere nelle sue marcate venature e nei suoi nodi.
È un pavimento che con il tempo vedrà accostare ai segni
della sua lunga storia i segni della vostra vita, acquistando
sempre più fascino, anno dopo anno.
22
Nome scientifico
Quercus
Famiglia
Fagaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
È presente in vasti territori dell’Europa e
dell’Asia occidentale
Nomi stranieri
Oak (GB); Chène (F); Eiche (D); Roble (S)
Fibratura
Generalmente diritta ma non regolare
Tessitura
Complessivamente grossolana
Densità al 12% di umidità
650 – 750 Kg/m3
Durezza Brinell
3,0 – 3,30 Kg/mm2
Durezza Janka
600 – 650 Kg/cm2
Durabilità
Media
Ossidazione
Con gli anni assume una tonalità bruno dorata
Stabilità dimensionale
Da discreta a buona
23
Teak
Il Teak è un legno molto resistente all’umidità, da sempre
utilizzato per la costruzione di imbarcazioni e pavimenti.
L’olio di cui è ricco gli conferisce un profumo particolare
e lo protegge naturalmente. Il caratteristico colore che va
dal bruno mielato al biondo con striature marcate tende ad
uniformarsi con l’esposizione all’aria e alla luce.
Il Teak è una specie legnosa molto apprezzata in tutto il
mondo per la realizzazione di raffinati ed eleganti pavimenti.
Lo si può posare nelle condizioni di impiego più gravose.
Il bagno, la cucina, i campi da gioco, le palestre, i bordi
piscina, sono situazioni in cui questo legno si comporta con
disinvoltura esprimendo al meglio le sue grandi qualità.
24
Nome scientifico
Tectona Grandis
Famiglia
Verbenaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
Dalla penisola indiana alle regioni del Sud Est
e meridionali dell’Asia
Nomi stranieri
Teak (GB); Teck (F); Teck (D); Teak (S)
Fibratura
Per lo più diritta
Tessitura
Mediamente fine
Densità al 12% di umidità
650 – 750 Kg/m3
Durezza Brinell
3,00 – 3,50 Kg/mm2
Durezza Janka
350 – 400 Kg/cm2
Durabilità
Ottima
Ossidazione
Con l’esposizione alla luce il colore vira molto
naturalmente assumendo tonalità variabili dal
grigio al bruno più o meno marcato.
Stabilità dimensionale
Da buona ad ottima
25
26
Mogano
Tavarì
Il mogano si contraddistingue per la tipica struttura
intrecciata e per il colore rosso più o meno marcato ed
intenso. Legno dalle buone prestazioni meccaniche
ed ottimo comportamento nei confronti dell’umidità,
per questo particolarmente indicato per realizzare
pavimenti e parquet che, oltre a contraddistinguersi
per essere raffinati ed eleganti, devono soddisfare le
esigenze derivanti da condizioni igrometriche ambientali
non sempre regolari.
È una valida alternativa quando si vogliono realizzare
parquet dai colori neutri e chiari. All’origine il colore è
prevalentemente bianco-ocra tendente al rosa più o meno
marcato. Con il tempo, l’esposizione all’aria e alla luce
vengono ad evidenziarsi le caratteristiche venature.
Le buone proprietà tecniche e le naturali capacità di
stabilità e durabilità lo caratterizzano per pavimentazioni
in cui bisogna assicurare il binomio prestazioni e neutralità
del parquet a favore dell’arredamento circostante.
Nome scientifico
Khaya
Nome scientifico
Couratari
Famiglia
Meliaceae (Latifoglia)
Famiglia
Lecythidaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
Cresce nelle foreste dense sempreverdi equatoriali africane
Area di provenienza
Sud America: dal Brasile all’Uruguay, Paraguay
Nomi stranieri
Tauarì (GB; F; D; S)
Nomi stranieri
Mahogany (GB); Acajou (F); Mahogany (D);
Mahogany (E)
Fibratura
Complessivamente diritta
Fibratura
Regolare e diritta con possibili deviazioni della
fibratura
Tessitura
Da media a fine
Densità al 12% di umidità
600 – 650 Kg/m3
Tessitura
Da media a grossolana
Durezza Brinell
2,50 – 3,00 Kg/mm2
Densità al 12% di umidità
700 – 800 Kg/m
Durezza Janka
550 – 650 Kg/cm2
Durezza Brinell
2,80 – 3,30 Kg/mm2
Durabilità
Da discreta a buona
Durezza Janka
600 – 700 Kg/cm2
Ossidazione
Durabilità
Buona
Tende a scurire con il passar del tempo assumendo toni scuri
Ossidazione
Con il tempo il colore assume un tono bruno
scuro con aspetto lucido
Stabilità dimensionale
Buona
Stabilità dimensionale
Da discreta a buona
3
27
Wengé
Il Wengé è un legno particolarmente apprezzato per il tipico
colore molto scuro non uniforme e per la presenza sulle
superfici di striature alternate ed irregolari di colore chiaro e
scuro. L’elevata durezza superficiale lo rende particolarmente
interessante quando si devono realizzare pavimentazioni
dal calpestio intenso e gravoso, senza però compromettere
le qualità estetiche. L’accentuato ed articolato cromatismo
lo rende idoneo anche per realizzare pavimentazioni in
cui il parquet assume valenza decorativa come avviene
per pavimentazioni di showroom, esposizioni, luoghi di
divertimento e sportivi.
28
Nome scientifico
Milletia Laurentii
Famiglia
Leguminosae Papilionaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
Foreste sempreverdi equatoriali primarie del
bacino africano
Nomi stranieri
Wengé (GB; F; D; S)
Fibratura
Generalmente diritta
Tessitura
Da media a grossolana
Densità al 12% di umidità
800 – 900 Kg/m3
Durezza Brinell
3,50 – 4,00 Kg/mm2
Durezza Janka
850 – 900 Kg/cm2
Durabilità
Più che buona
Ossidazione
Con il tempo il colore tende ad uniformarsi e
schiarirsi limitatamente
Stabilità dimensionale
Da buona ad ottima
29
Termotrattati
È un sofisticato processo che si esegue per specie legnose quali
il Frassino ed il Rovere con lo scopo di aumentare la coesione e
compattezza delle fibre, fornendo nel contempo ottime proprietà:
• migliore resistenza nei confronti del degrado ed attacco di funghi, licheni e microrganismi;
• riduzione del 30% delle deformazioni dimensionali e volumetriche;
• migliori proprietà di isolamento termico;
• più bassa conduttività termica del 20-25% rispetto ad un pari legno
non trattato: 0,099 W/m K contro i 0,12 W/m K) del legno tradizionale;
• allungamento dei cicli di manutenzione ordinaria;
• ottimo comportamento alla finitura ad olio;
Il processo di termotrattamento conferisce al legno un colore uniforme.
Giocando sulle variabili tempo/temperatura si possono ottenere
tonalità diverse.
Rovere termotrattato
Nome scientifico
Quercus
Famiglia
Fagaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
È presente in vasti territori dell’Europa
e dell’Asia occidentale
Nomi stranieri
Oak (GB); Chène (F); Eiche (D); Roble (S)
Fibratura
Generalmente diritta ma non regolare
Tessitura
Complessivamente grossolana
Durabilità
Buona
Ossidazione
Assente
Stabilità dimensionale
Ottima
Frassino termotrattato
30
Nome scientifico
Fraxinus
Famiglia
Oleaceae (Latifoglia)
Area di provenienza
Largamente diffuso in Europa
Nomi stranieri
Ash (GB); Frène (F); Esche (D); Fresno (E)
Fibratura
Abbastanza diritta e regolare
Tessitura
Grossolana
Durabilità
Buona
Ossidazione
Assente
Stabilità dimensionale
Ottima
31
Finiture
Finiture
I parquet nelle diverse specie legnose, possono essere forniti
in un’ampia gamma di finiture e trattamenti possibili: levigati e
successivamente finiti in opera, verniciati tramite verniciatura
a sette veli, oliati nelle diverse tinte, decapati e spazzolati.
Tutti i trattamenti sono eseguiti con materiali certificati che
rispettano l’ambiente e la salute dell’uomo.
È consigliabile, prima di scegliere una determinata finitura,
considerare la destinazione del locale che si vuole pavimentare.
Spazzolato oliato
Levigato
Decapato bianco
Vernice sette strati
Olio tinto noce medio
Olio
Olio tinto noce scuro
32
33
Sezione tecnica
34
35
Normativa tecnica di riferimento
Classificazione e scelte qualitative
Rovere Querqus
Gli elementi a tre strati della Castiglioni rispettano le direttive e le
classificazioni qualitative stabilite dalle norme tecniche europee
EN 13.756:2002 e EN 13.489:2002, recepite in Italia con la sigla
UNI EN 13.756:2004 e UNI EN 13.489:2004.
In particolare al paragrafo 2.4 della norma UNI EN 13.756:2002 perché
l’elemento proposto è conforme alla definizione data dalla norma:
“Elemento multistrato avente forma costitutiva lamellare composta da
uno strato superiore di legno massiccio e da uno o più strati aggiuntivi
di legno, o materiali a base di legno, incollati insieme” ed alla norma
UNI EN 13.489 per quanto riguarda dimensioni, tolleranze, formato e
classificazione dello strato della specie legnosa nobile.
Nota: la completezza dei dati riferiti alle norme tecniche riportate, si ha consultando integralmente
i documenti normativi citati reperibili presso l’Ente di Unificazione Italiano -UNI-.
36
Caratteristiche
Classe
r
o
Alburno sano
Non consentito
Consentito fino al 50% della
faccia anteriore, se distribuito.
Tutte le caratteristiche sono consentite senza
limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza
all’usura delle pavimentazioni di parquet.
Nodi a
Sani e aderenti
Nodi marci
Consentiti se:
diametro ≤3 mm
diametro ≤1 mm
se non raggruppati b
Consentiti se:
diametro ≤8 mm
diametro ≤2 mm
Cretti (setolature)
Non consentiti
Consentiti fino a 20 mm
di lunghezza per lista.
Inclusioni di corteccia
Non consentite
Non consentite
Colpo di fulmine
Non consentito
Non consentito
Deviazioni della
fibratura
Consentita,
nessun limite
Consentita,
nessun limite
Variazione di colore
Consentita leggera variazione
Consentita
Raggi parenchimatici
(specchiature)
Consentiti
Consentiti
Alterazione biologica
Non consentita
Non consentita
Parti non visibili
Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza
o la qualità di resistenza all’usura del parquet.
a
Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.
b
I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.
Non consentita, ad eccezione dell’azzurramento e dei fori neri da insetti (moschettatura).
37
Classificazione e scelte qualitative
Classificazione e scelte qualitative
Acero Acer
Faggio Fagus Sylvatica
Frassino Fraximus excelsior
Larice Larix
Caratteristiche
Caratteristiche
Classe
r
Classe
r
o
Alburno sano
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Alburno sano
Consentito
Consentito
Nodi
Sani e aderenti
Nodi marci
Consentiti se:
diametro ≤3 mm
diametro ≤1 mm se non
raggruppati b
Consentiti se:
diametro ≤8 mm c
diametro ≤2 mm c
Tutte le caratteristiche sono consentite senza
limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza
all’usura delle pavimentazioni di parquet.
Nodi
Sani e aderenti
Nodi marci
Consentiti se:
diametro ≤12 mm
diametro ≤5 mm se non
raggruppati b
Consentiti se:
diametro ≤25 mm
diametro ≤15 mm
Cretti (setolature)
Non consentiti
Consentiti fino a 20 mm
di lunghezza per lista.
Cretti (setolature)
Non consentiti
Consentiti fino a 40 mm
di lunghezza per lista.
Inclusioni di corteccia
Non consentite
Non consentite
Inclusioni di corteccia
Non consentite
Non consentite
Colpo di fulmine
Non consentito
Non consentito
Colpo di fulmine
Non consentito
Non consentito
Deviazioni della fibratura
Consentita, nessun limite
Consentita, nessun limite
Deviazioni della fibratura
Consentita, nessun limite
Consentita, nessun limite
Variazione di colore
Consentita leggera
variazione d. Consentite leggere
tracce di scolorimento naturale.
Consentita
Raggi parenchimatici
(specchiature)
Consentiti
a
Tutte le caratteristiche sono consentite senza
limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza
all’usura delle pavimentazioni di parquet.
Variazione di colore
Consentita leggera variazione
Consentita
Tasche di resina
Non consentite
Consentite di 2 mm di larghezza
Consentite di 25 mm di lunghezza
Consentiti
Alterazione biologica
Non consentita
Non consentita
Parti non visibili
Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza
o la qualità di resistenza all’usura del parquet.
a
Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.
b
I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.
Tracce dei listelli
Non consentite
Consentite
Cuore rosso e cuore nero e
Non consentiti
Consentiti fino al 50% della
faccia anteriore, se distribuiti.
Alterazione biologica
Non consentita
Non consentita
Parti non visibili
Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza
o la qualità di resistenza all’usura del parquet.
a
Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.
b
I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.
c
Nessuna limitazione nella Betula spp. (betulla).
d
Consentita per faggio vaporizzato.
e
Cuore bruno per betulla e acero.
38
a
o
Non consentita, ad eccezione dell’azzurramento e dei fori neri da insetti (moschettatura).
Non consentita, ad eccezione dell’azzurramento e dei fori neri da insetti (moschettatura).
39
Classificazione e scelte qualitative: altre specie legnose
Gamma delle scelte qualitative proposte
Le nostre attestazioni di qualità e la disponibilità a personalizzare
il prodotto, permettono di ottenere risultati unici nel disegno e negli
accostamenti cromatici.
Caratteristiche
Classe
r
o
Alburno sano
Non consentito
Consentito
Consentite tracce leggere
Cuore
Non consentito
Consentito fino al 50% della
faccia anteriore, se distribuito.
Consentito
Consentiti se:
diametro ≤2 mm se non
raggruppati c
diametro ≤1 mm se non
raggruppati c
Consentiti se:
diametro ≤5 mm
se non raggruppati c
diametro ≤2 mm
se non raggruppati c
Tutte le caratteristiche sono consentite senza
limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza
all’usura delle pavimentazioni di parquet.
Non consentiti
Non passanti. Consentiti se la
larghezza ≤0,5% della larghezza
dell’elemento.
a
Nodi b
Sani e aderenti
Nodi marci
Cretti (setolature)
Classi conformi a norma UNI EN 13.489: 2004
Prima scelta
Non consentite
Non consentite
Colpo di fulmine
Non consentito
Non consentito
Deviazioni della fibratura
Consentita, nessun limite
Consentita, nessun limite
Variazione di colore
Consentita. Consentite leggere
tracce di scolorimento naturale
(linee minerali).
Consentita
Raggi parenchimatici
(specchiature)
Consentiti
Consentiti
Alterazione biologica
Non consentita
Non consentita
Parti non visibili
Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza
o la qualità di resistenza all’usura del parquet.
a
L’alburno sano o il “cuore” devono essere scelti secondo la specie di legno interessata.
b
Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.
c
I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.
Natura
Rustica
r
Acero
•
Coiguè
•
Faggio
•
Cumarù
•
Frassino termotrattato
•
Larice
Inclusioni di corteccia
40
Specie
Legnosa
o
•
•
•
•
Mogano
•
•
Noce europeo
•
•
•
Rovere europeo naturale
•
•
•
Rovere europeo termotrattato
•
Tauarì
•
Teak
•
Wengè
•
•
•
Non consentita, ad eccezione dell’azzurramento e dei fori neri da insetti (moschettatura).
41
Istruzioni: come mantenere gli elementi stratificati in deposito e in cantiere
Istruzioni: come deve essere il sottofondo
Dalle condizioni del sottofondo dipende la stabilità del parquet.
Un sottofondo perfetto deve essere:
• Asciutto. Occorre sempre verificare che l’umidità non superi il limite massimo
consentito (igrometro a carburo: 1,8 - 2% per massetti cementizi) e non esistano
rischi di risalita o infiltrazioni.
• Planare e compatto. Per avere una superficie del parquet priva di gibbosità
evidenti ed una duratura adesione delle liste al sottofondo.
• Pulito. La polvere e i residui cementizi potrebbero compromettere la perfetta
adesione dell’adesivo.
• Stabile. Deve essere verificata la perfetta adesione delle pavimentazioni preesistenti al sottofondo.
• Senza residui. Deve essere assicurata l’eliminazione di qualsiasi residuo grasso o ceroso dalla superficie eventualmente creando artificialmente, la corretta rugosità per ottenere adesione del collante. Se posato correttamente, il parquet a tre strati è esteticamente perfetto e destinato a durare a lungo.
Requisiti del massetto e sottofondo per la posa degli elementi stratificati
Requisiti generali
Caratteristica
Requisito
Imballaggio
Pacco con foglio plastico termoretraibile.
Stato del locale di deposito
Asciutto, pulito, al coperto, dotato di serramenti e non soggetto a condensazione di calore.
Condizioni ambientali del locale di deposito
Temperatura compresa tra 15 - 22°C.
Umidità relativa dell’aria compresa tra 45 - 60%.
Assicurare aerazione e ventilazione giornaliera.
Modalità di stivaggio
Evitare il contatto dei pacchi con il sottofondo frapponendo adeguati supporti.
Distanziare i pacchi dalle pareti, fonti di calore, d’umidità e dai raggi solari.
Durata del deposito
Si consiglia di portare i pacchi in cantiere alcuni giorni prima della posa in opera.
Caratteristica
Requisito
Compattezza e rigidità
Esente da impronte e suono sordo (pieno).
Spessore del massetto
Compreso tra 80 - 100 mm.
Spessore del sottofondo
Se cementizio non inferiore a 35 mm.
Se di anidride non inferiore a 30 mm.
Se precostituito e di rapida essiccazione non inferiore a 25 mm.
Collocazione impianti
e tubazioni
Collocati ad almeno 35 - 40 mm. dal piano di posa degli elementi lignei.
Tutte le tubazioni devono essere adeguatamente coibentate.
Le tubazioni non devono formare fasi strettamente accostate.
Barriera vapore
e/o schermo vapore
Può essere costituita da un foglio plastico, da una membrana di bitume o fogli di pvc di spessore non inferiore a 1.5 - 2 mm.
Durezza superficiale
Esente da incisioni profonde; da sgretolamenti e sviluppo di polverosità.
Stagionatura sottofondo
Tipo
Spessore [mm]
Tempo di stagionatura [gg]
Cementizio
50
60
Cementizio
80
140
Cementizio
100
200
Anidride
20
30
Anidride
50
60
Contenuto di umidità
% residua
Da risvoltarsi lungo le pareti per proteggere lo spessore degli elementi lignei.
Se cementizio non superiore a 1,5 - 1,8%.
Se di anidride non superiore a 0,5%.
Se di rapida essiccazione non superiore a 2,0%.
Planarità della superficie
È tollerato lo scostamento di 2 mm su 2 metri di lunghezza.
Livello e quota del piano
È tollerato lo scostamento del 2%.
Finitura superficiale
Esente da irregolarità superficiali; solcature e rugosità; addensamenti localizzati ed non adeguate riparazioni localizzate.
Pulizia della superficie
La superficie pronta per la posa degli elementi lignei deve essere esente da residui di vecchi adesivi, da altri materiali
in genere; tracce di cere, oli e grassi sostanze distaccanti; residui di calce, gesso, intonaco, colori o pitture.
Strato impermeabilizzante
Per la posa flottante stendere sul piano di posa un foglio plastico impermeabile e fonoassorbente di spessore non
inferiore a 1,5 mm.
Posa su pavimento esistente
Eliminare tutto lo strato di lucido presente su piastrelle o marmette.
Eliminare strati di adesivo e residui del vecchio pavimento.
42
Istruzioni: condizioni per una buona posa
• Tutti
fuori. Iniziare la posa dopo che tutti i lavori di muratura, idraulica e di
elettricità siano stati ultimati.
• Le finestre presenti e funzionanti. Non posare prima che gli infissi esterni
siano stati installati (porta d’ingresso e finestre con i vetri montati).
• La tinteggiatura delle pareti deve essere ultimata e risultare perfettamente
asciutta.
• Attenzione alla temperatura. Posare dopo aver verificato che le condizioni
climatiche dell’ambiente non siano troppo differenti da quelle dei locali
sottostanti. Qualora le differenze di temperatura fossero rilevanti e
permanenti, è necessario prevedere un adeguato isolamento termico ed
una barriera vapore, al fine di scongiurare la possibilità di formazione di
condensa nel sottofondo.
• Attenzione all’umidità. Prima della posa verificare che nei locali si mantenga
una temperatura di almeno 15°C circa ed un’umidità relativa dell’aria
compresa tra 45% e 65%.
Istruzioni: come deve essere l’ambiente di posa
Per il miglior risultato non bisogna sottovalutare le condizioni
termiche ed igrometriche ambientali.
Requisiti per posa con riscaldamento a pavimento
Requisiti ambientali
Caratteristica
Requisito
Caratteristica
Requisito
Conduzione dell’impianto di
riscaldamento a pavimento
Iniziare il riscaldamento almeno 14 giorni prima della posa in opera degli elementi lignei.
Temperatura locali
Compresa tra 15 - 22°C.
Aumentare quotidianamente la temperatura di circa 3°C fino a raggiungere il 70% della capacità di riscaldamento.
Umidità relativa dell’aria
Compresa tra 45 - 60%.
Durante l‘ultima settimana e prima della posa degli elementi lignei, la temperatura dell’impianto dovrebbe essere
regolata al massimo.
Aerazione ambienti
Assicurare la ventilazione e circolazione dell’aria in tutti i locali.
Stato degli ambienti prima
della posa dei pavimenti
Opere di muratura, gessatura e di intonacatura eseguiti.
Tre giorni prima della posa degli elementi lignei abbassare la temperatura dell’ambiente in modo graduale, prestando
attenzione di avere temperatura non inferiore a 15°C.
Temperatura pavimento
Compresa tra 25 - 26°C.
Passaggio del calore
Elementi lignei posati su sottofondo riscaldato diminuiscono il passaggio del calore dal sottofondo all’ambiente.
Comportamento del legno
Durante il periodo di riscaldamento è possibile che si possano presentare lievi sganciamenti e fessure.
Raccordi tra pareti / pavimenti eseguiti.
Tutti gli altri tipi di rivestimenti per pareti, pavimenti e soffitti eseguiti.
Impianti di condizionamento dell’aria installati e funzionanti.
Impianti idrici per sanitari e riscaldamento adeguati ed a tenuta stagna.
Zoccolini, battiscopa, fregi e profili non installati.
Serramenti installati e funzionanti.
Contenuto di umidità delle pareti e raccordi non superiore a 2.5 - 3%.
Avvenuta posa del foglio impermeabile e fonoassorbente per la posa flottante.
Pulizia ambienti
44
Esente da residui cementizi, d’intonaco, cere, oli, grassi, ed altri materiali incoerenti con la posa degli elementi lignei.
45
Istruzioni: consigli per la posa in opera degli elementi
Istruzioni: avvertenze per la finitura
Selezione degli elementi
Avvertenze operative per la finitura degli elementi lignei stratificati grezzi
Caratteristica
Requisito
Caratteristica
Requisito
Miscelazione
Prima della posa eseguire la miscelazione cromatica degli elementi.
Protezione del parquet grezzo
Evitare di calpestare il parquet per la prima settimana.
Colore
Scartare gli elementi con tonalità eccessivamente contrastante.
Evitare di coprire il parquet con tappeti, teli o fogli plastici.
Stato del formato
Scartare gli elementi imbarcati e deformati.
Evitare di sporcare la superficie grezza del parquet.
Conformazione
Scartare gli elementi con irregolarità (macchie di umidità ecc.).
Evitare di far cadere acqua, liquidi in genere ed oggetti acuminati.
Contenuto di Umidità del legno
Compreso tra 7 - 11%.
Non applicare sugli elementi grossi pesi concentrati in piccole zone.
Ambientamento del legno
Facilitare l’ambientarsi degli elementi agli spazi.
Sistema di posa
Lasciare lungo il perimetro dei locali da pavimentare adeguati interstizi tra gli elementi lignei, pareti e soglie.
Stabilizzazione all’ambiente
Consentire l’assestamento del legno all’ambiente di posa.
Favorire l’aerazione e ventilazione dei locali pavimentati.
Durante l’assestamento, il formarsi di lievi dentellature, fessure, distorsioni e leggera variazione della tonalità del
colore è normale.
Stato del parquet levigato
Esente da avvallamenti, bruciature, graffi e solchi.
Pulizia
Esente da corpuscoli di sporco o di altra natura.
Ciclo di verniciatura - finitura
Rispettare le indicazioni fornite dai produttori delle materie prime.
Eseguire il ciclo di verniciatura – finitura con ambienti aventi temperatura compresa tra 15 - 25°C ed umidità
relativa dell’aria compresa tra 45 - 60%.
Evitare il formarsi di correnti d’aria.
Evitare sormonti di vernice; peli, puntini, crateri; chiazze e/o aloni.
Dopo la mano di finitura, non calpestare il parquet per almeno 48 ore.
46
47
Utilizzo e manutenzione
Come mantenere inalterate le proprietà del parquet
Caratteristica
Requisito
Condizioni ambientali da mantenere nel tempo
Temperatura compresa tra 15 - 22°C.
Umidità relativa dell’aria sempre compresa tra 45 - 65%. Se l’ambiente è secco provvedere ad umidificare l’ambiente con adeguati umidificatori.
Arieggiare quotidianamente e regolarmente tutti i locali pavimentati.
Per il monitoraggio e verifica delle condizioni igrotermiche ambientali (salubri anche per le persone che utilizzeranno gli ambienti); si consiglia di dotare l’ambiente di un igrotermometro facilmente reperibile nei negozi di elettrodomestici.
In tutti i casi, evitare la formazione di ambiente anidro (ambiente secco) o madido (ambiente umido) perché può
facilmente danneggiare (anche in modo irreversibile) il pavimento ligneo.
Calpestio ed usura
Posizionare all’ingresso dell’unità abitativa uno zerbino per consentire il pulirsi delle suole e tacchi delle scarpe
prima di entrare nell’ambiente.
Evitare lo strisciare, il rotolamento e la caduta di oggetti acuminati.
Evitare la caduta di acqua e di altri liquidi.
Se nell’ambiente è previsto il posizionamento di oggetti, mobili e arredi è bene che le rispettive basi, a contatto con
il parquet, siano protette con feltrini.
L’ingresso di animali può provocare solchi e graffi generati dalle loro unghie.
Per rinnovare lo strato protettivo di finitura, interpellare personale specializzato.
Cura e pulizia ordinaria
Eseguire la prima pulizia del parquet non prima di 7 giorni dalla fine del ciclo di verniciatura (se rifinito in cantiere).
Rimuovere lo sporco con una scopa morbida o con aspirapolvere con feltrini non usurati.
Pulire il parquet con uno strofinaccio leggermente inumidito con acqua usando detersivi neutri e non schiumosi.
Non versare mai direttamente sul parquet acqua o altri liquidi.
Non usare prodotti o detergenti in polvere ed aggressivi. I solventi, l’alcol e l’ammoniaca danneggiano i trattamenti.
Per la finitura ad olio usare detergente nutriente indicato per pavimenti oliati (seguire le specifiche del prodotto
utilizzato).
Il nostro personale è a vostra disposizione per consigli ed ulteriori informazioni.
Nota: tutte le informazioni e i dati tecnici riportati, sono indicativi e redatti in funzione delle nostre esperienze
acquisite nel tempo.
48
Art direction: Eugenio Castiglioni
Consulenza tecnica:
Davide Castiglioni, Domenico Adelizzi
Fotografie: Ramak Fazel
Assistente: Laura Fantacuzzi
Styling: Alessandra Monti
Buyer: Carola Minotti
Si ringraziano:
Paolo Cavalli, Marco Zürcher,
Maspero abbigliamento
Fotolito: Linotipia Artigiana
Stampa: Alecom.it
© Castiglioni spa, 2008
Castiglioni spa
via Milano 89/91
22070 Bregnano (CO) - Italia
T +39 031771064
F +39 031722015
[email protected]
www.castiglioni.net
50
51