programmazione della classe 2^i, a.s. 2016.17

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programmazione della classe 2^i, a.s. 2016.17
LICEO GINNASIO “L. GALVANI”- BOLOGNA
CLASSE II I (CORSO INTERNAZIONALE TEDESCO)
A.S. 2016/2017
PROGRAMMAZIONE PEDAGOGICO-DIDATTICA
il consiglio di classe:
italiano e latino: Prof. Chiara Sabattini (coordinatore di classe)
matematica e fisica: Prof. Giuseppe Girotti
tedesco e geografia in tedesco: Prof. Alice Recktenwald
compresenza in tedesco: Prof. Eva Leonardi
storia in tedesco: Prof. Yvonne Rosport
compresente in storia in tedesco: Prof. Francesca Salvatori
inglese: Prof. Claudia Rambelli
scienze: Prof. Matteo Amelia
scienze motorie: Prof. Luisa Minute
religione: Prof. Riccardo Carli
PREMESSA
Il Consiglio di classe opera in linea generale sulla base del patto formativo steso nel Piano
Triennale dell’Offerta Formativa del Liceo (PTOF). A tale importante documento
(visibile nella Hom Page del sito della scuola) si rinvia segnatamente per i seguenti
ambiti:






patto educativo di corresponsabilità (p. 9)
valutazioni e verifiche (p. 23)
recupero e sostegno (p. 28)
centro di ascolto e tutor (p. 30)
attività di integrazione e supporto per alunni BES (con Bisogni Educativi
Speciali) (p. 30)
regolamento di istituto (p. 62)
Il Consiglio di classe recepisce anche le indicazioni ministeriali scaturite dalla legge 26
dicembre 2006, n. 296 sul nuovo obbligo di istruzione in Italia, a loro volta derivanti dal
documento del Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 conosciuto come “strategia di
Lisbona”. In base a tali indicazioni, l’attività di insegnamento-apprendimento si articola
per assi culturali, argomento delle singole programmazioni disciplinari (asse dei
linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) e per competenze chiave,
secondo il seguente prospetto:
Le 8 competenze chiave:
1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.
2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi
obiettivi significativi e realistici.
3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi
nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi
linguaggi.
4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i
diversi punti di vista.
5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle
regole e della responsabilità personale.
6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper
contribuire a risolverle.
7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli
permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare
criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il Liceo Galvani ha arricchito il proprio profilo con l’istituzione delle sezioni internazionali fatta
sotto il segno di una profonda sinergia che l’ha portato a diventare scuola polo sia per la sezione
internazionale francese sia per quella tedesca.
Le sezioni internazionali sono nate con lo scopo esplicito di creare un nuovo “cittadino europeo”,
sfruttando l’atmosfera multiculturale promossa dall’inserimento nel curricolo scolastico italiano di
una lingua seconda, con tutto il peso che questo implica a livello di orario, di impegno, di
organizzazione, di carico di lavoro sia per i ragazzi che per gli insegnanti.
Alla base di questo progetto c’è un’idea di integrazione, e di creazione nello studente di una
seconda consapevolezza e quasi identità culturale, come formazione predisponente a
comportamenti di maggiore apertura e tolleranza. Per ottenere questo scopo si è privilegiata la
lingua del paese partner come connotato identificativo della classe internazionale,
subordinando a questa gli indirizzi specifici. In altri termini qui non si tratta di studenti dello
scientifico o classico o linguistico che studiano in modo approfondito una lingua straniera, ma sono
studenti “italo-francesi” o “italo-tedeschi” che si dividono per frequentare i loro corsi specifici.
La base giuridica delle sezioni è costituita da un Accordo culturale bilaterale a livello di Ministero
degli Esteri e recepito dal Ministero della Pubblica Istruzione. La sezione francese esiste dal 1991,
la sezione tedesca dal 1998.
Alla base del modello c’è la struttura di un liceo italiano, nei suoi indirizzi di classico, scientifico e
linguistico. Su questa base si innesta lo studio di una lingua seconda che, oltre ad essere
approfondita in tutte le sue valenze linguistico-comunicative e nell’espressione letteraria,
viene anche usata per veicolare delle discipline: la storia e la geografia. La lingua seconda è
quindi elemento caratterizzante del corso.
Le conseguenze pratiche di questa impostazione sono le seguenti:
-tutti gli insegnanti delle sezioni internazionali si trovano, indipendentemente dalla propria
disciplina, ad operare in un contesto particolare (internazionale, appunto) che richiede un modo
specifico di concepire l’insegnamento della propria disciplina (lavorando, per esempio, più sulle
competenze che non sui contenuti) e di rapportarsi ai colleghi (confronto didattico su metodologie
diverse). In effetti queste sezioni sono non solo bilingui, ma anche biculturali e bimetodologiche in
quanto il favorire il confronto tra le metodologie per sviluppare negli allievi competenze e abilità
tipiche è uno dei punti più significativi di questo modello insieme all’utilizzare la lingua seconda
per insegnare una disciplina e abituare i giovani all’interculturalità.
-L’attività didattica prevede una serie di attività extracurriculari, come stages, scambi,
partecipazione a progetti, che implicano talora modifiche al flusso di lavoro tradizionale in classe.
-L’ Esame di stato è un esame integrato le cui modalità vengono fissate da un decreto specifico
che prevede una quarta prova scritta di lingua seconda della durata di sei ore, e nel colloquio una
relazione di letteratura e di storia in lingua che richiedono una preparazione di 30 minuti per
ciascuna materia e condizionano quindi il calendario delle prove orali. Della commissione fanno
parte necessariamente i commissari di letteratura e di storia in lingua francese e tedesca.
L'indirizzo internazionale, basato sui programmi Brocca, si esprime in tre opzioni possibili per gli
studenti: classica, scientifica e linguistica, con il piano di studi riportato qui di seguito:
MATERIE
Italiano
Latino
Greco
francese
tedesco
Inglese
spagnolo
Storia
geografia
filosofia
Scienze
Matematica
Fisica
sto. arte
religione
educ. fisica
TOTALE
Opzione classica
Biennio
triennio
5 5
4 4 4
4 4
4 4 4
4 4
3 3 3
5 5
4 4 4
5 5
4 4 4
3* 3*
3* - 2
2
2
2
4
4
1
2
1
2
32
2 2 3
3
3
3
2
1
2
3
3
3
3
2
1
2
34
3
2
3
3
2
1
2
Opzione scientifica
biennio
Triennio
5 5
4 4 4
4 4
2 2 -
Opzione linguistica
biennio
triennio
5 5
4 4 4
4 4
2 2 -
5 5
5 5
3* 3*
5 5
5 5
3* 3*
2
2
2
2
2
4
2
2
4
2
1
2
1
2
32
4 4 4
4 4 4
3* 3* 3*
2 2 3
3
3
5
3
2
1
2
3
3
5
3
2
1
2
34
3
3
5
4
2
1
2
2
2
2
2
2
4
2
2
4
2
1
2
1
2
32
4
4
4*
5
2
4
4
4*
5
2
4
4
4*
5
3
3 3 3
2 2 3
3 3 3
2 2 2
1 1 1
2 2 2
34
Mentre l'opzione classica si differenzia nel piano di studi fin dal primo anno, le opzioni scientifica e
linguistica hanno il medesimo piano di studi nel biennio; al termine di questo, gli allievi
esprimeranno la scelta di una delle due opzioni per il triennio.
In ogni caso, le ore scritte in corsivo si riferiscono alle discipline insegnate in lingua da docenti
francesi/tedeschi (a seconda dell’opzione prescelta). Delle ore contrassegnate con l'asterisco, una è
di conversazione, con lettore di madrelingua.
In questo quadro curricolare, il biennio è, da un lato, conclusivo della scuola dell'obbligo; dall'altro,
propedeutico al triennio con il quale forma un organico curricolo quinquennale, orientato
all'assunzione dei fondamentali valori culturali in prospettiva critica, appunto nel continuo
confronto dei metodi didattici caratterizzanti i sistemi educativi italiano e francese/tedesco.
Per la definizione degli obiettivi, si prende in considerazione il biennio nella sua interezza,
intendendo che per la prima classe gli obiettivi vengano acquisiti, per la seconda consolidati, anche
in relazione ad una maggiore complessità degli argomenti nei programmi disciplinari.
FINALITA’ DELL’ATTIVITÀ EDUCATIVA DEL BIENNIO
Finalità generale dell’attività didattica nel corso del Biennio è l’armonico sviluppo della
personalità dell’alunno sotto il profilo intellettuale, affettivo, etico e sociale. Tale sviluppo si
verifica attraverso l’acquisizione dei fondamenti disciplinari di indirizzo e degli strumenti
metodologici utili ad un sempre più autonomo lavoro intellettuale.
Elemento qualificante di tutta l’attività didattica ed educativa è la valorizzazione del piacere di
apprendere e del piacere di insegnare .
OBIETTIVI
Il Biennio organizza la programmazione di tutte le discipline mirando a tre obiettivi, trasversali a
tutte le discipline e, in ultimo, a tutte le competenze, raggruppabili queste per assi (vd. sopra):
1. acquisizione di conoscenze (SAPERE)
2. pratica e padroneggiamento di abilità (SAPER FARE: abilità)
3. acquisizione di un abito mentale e comportamentale adeguato (SAPER ESSERE)
L’acquisizione di ciascun obiettivo viene organizzata didatticamente in senso complementare
rispetto agli altri due: ogni conoscenza presuppone anche lo sviluppo di una abilità e
contemporaneamente l’assunzione di un atteggiamento corretto nei confronti dell’altrui persona
e del lavoro come realizzazione della personalità.
Per quanto riguarda il primo obiettivo (sapere), l’acquisizione delle conoscenze mira al
padroneggiamento, da parte degli allievi, della


dimensione concettuale, intesa soprattutto come assunzione di un lessico e di un
vocabolario specifici, orientati alla descrizione di fenomeni scientifici, linguistici,
storici, letterari, artistici
dimensione epistemologica, intesa soprattutto come capacità di dimostrazione (induttiva
e/o deduttiva)
Per quanto riguarda il secondo obiettivo (saper fare), la pratica delle abilità può essere
specificata nelle seguenti azioni:









prendere appunti
organizzare il proprio lavoro scolastico, attraverso la redazione di schemi e schede
ordinate sapere gestire i tempi di lavoro dati
valutare ed autovalutarsi a partire dalla consapevolezza argomentata dell’errore
esporre brevi relazioni orali, con chiarezza, proprietà e concisione
stendere una breve descrizione, argomentazione e/o relazione, organizzata secondo uno
schema definito
cominciare a padroneggiare linguaggi differenti (matematici, grafici, cartografici, ecc.)
fare riferimento ad una legge o ad una teoria conosciuta ed applicarla
desumere la teoria o la legge conosciuta dall’osservazione di una serie di dati
fare piccole ricerche
Per quanto riguarda il terzo obiettivo (saper essere), l’acquisizione di un abito
comportamentale appropriato può tradursi nei seguenti obiettivi :








tendere ad un comportamento autonomamente responsabile
impegnarsi a fondo nel lavoro personale e autonomo, adoperandosi in funzione di una
comprensione attiva e non di una mera memorizzazione di nozioni
sviluppare la capacità di auto-coinvolgimento nel lavoro, attraverso la partecipazione
attiva alla discussione e all’analisi dei problemi
rispettare le regole di vita scolastica e i regolamenti interni
assumere consapevolmente impegni, responsabilità, iniziative
sviluppare una consapevole etica della collaborazione e della solidarietà
sviluppare in massimo grado gli atteggiamenti orientati a “stare bene assieme”, come
fondamento della libertà personale e sociale
osservare puntualità, assiduità, educazione, rispetto dei luoghi
CONTENUTI
Riguardo alla scelta dei contenuti, in relazione alle esigenze di istruzione e formazione generali, si
presterà attenzione, se possibile, anche ad argomenti e tematiche di interesse più immediato da parte
degli allievi, curandone l’inserimento nell’ambito della programmazione generale.
Per il primo anno, senza togliere spessore alle discipline di indirizzo, l’attività è centrata sulle
discipline dell’area comune (italiano, storia, geografia, matematica, lingua partner, lingua straniera),
al fine di consolidare le conoscenze e le abilità fondamentali, fornire una solida base metodologica e
sviluppare gli interessi culturali degli allievi per un loro consapevole orientamento.
Per il secondo anno, propedeutico al triennio, l’attività si allarga al potenziamento delle abilità
acquisite e sul consolidamento delle conoscenze fondamentali delle discipline di indirizzo.
METODOLOGIA E STRUMENTI
In una prospettiva di massima flessibilità, l’impostazione metodologica di riferimento sarà quella,
scientifico - descrittiva, di induzione delle leggi dall’osservazione e formalizzazione dei fenomeni.
Tale impostazione sarà realizzata nel rispetto della libertà di scelta e di valutazione delle opportunità
cui è chiamato il singolo insegnante e il Consiglio di Classe, nell’esercizio delle rispettive
competenze.
In tale prospettiva riveste particolare importanza il lavoro in classe, sostenuto da una opportuna
esercitazione autonoma, finalizzata ad un migliore padroneggiamento del metodo, più che ad
un’automatica ripetizione di dati passivamente assunti.
Affiancando alla lezione frontale tutte le metodologie atte ad un coinvolgimento personale
dell’allievo si potrà fare utilmente riferimento a supporti audiovisivi e/o informatici in funzione
interattiva, dibattiti, attività parascolastiche creative e/o di approfondimento, testimonianze esterne,
frequentazione di laboratori, archivi e biblioteche.
Tali metodologie potranno essere gestite attraverso l’attività di gruppo, di cui si riconosce
l’efficacia metodologica e formativa, sia in classe che nel lavoro autonomo (di organizzazione,
studio, approfondimento). Essa si intende come lavoro organizzato di individui che assumono
atteggiamento collaborativo, con senso di responsabilità attiva orientata al miglioramento delle
possibilità singole.
Quanto a Scienze Motorie, le attività proprie alla disciplina potranno essere svolte anche all'aperto
in parchi e spazi adiacenti alla scuola.
Rimane bene inteso che la scelta e la gestione di tali metodologie, come la valutazione stessa
dell’opportunità del ricorso ad esse, sono di stretta pertinenza del Consiglio di Classe e
dell’insegnante nel libero esercizio della sua professione, di cui l’applicazione del metodo è tratto
caratterizzante.
MODALITA’ E TEMPI DI VERIFICA
Per stimolare l’allievo su diverse abilità e in relazione alle differenti esigenze didattiche delle
discipline, le prove di verifica saranno differenziate: colloqui orali alla cattedra e al posto,
questionari a risposta chiusa e aperta, composizioni, traduzioni, esercizi, schede, discussioni
collettive, relazioni individuali e di gruppo, prove di laboratorio, verifiche pratiche, ecc. Ogni
docente attiverà di volta in volta le modalità più funzionali entro la gamma delle tipologie
menzionate. Potranno essere effettuate, qualora se ne ravvisino l’opportunità e le condizioni,
verifiche comuni per classi parallele all’interno del Liceo.
Riguardo alle verifiche, esse si distinguono, oltre che in scritte e orali, in sommative e formative.
Verifiche sommative si intendono quelle in cui l'alunno dimostra i livelli della propria preparazione
attraverso prove scritte e orali svolte in classe; verifiche formative, invece, quelle in cui viene
valutata l’esecuzione di consegne domestiche, di più interventi significativi in classe, di ricerche
personali con ricaduta didattica. Queste ultime verifiche, pur non avendo lo stesso peso di quelle
sommative, serviranno a integrare significativamente il quadro complessivo della valutazione.
Quanto al numero delle prove, si svolgeranno per ogni alunno
-per le materie che prevedono voto scritto e voto orale: almeno due prove sommative scritte e una
orale nel trimestre; almeno tre prove sommative scritte e due orali nel pentamestre;
-per le materie che prevedono il solo voto orale: due verifiche sommative nel trimestre; tre nel
pentamestre; di queste, almeno una prova sarà in forma di colloquio orale; per il resto, potranno
essere somministrati test scritti di verifica delle conoscenze.
Le verifiche formative saranno effettuate in numero variabile, a seconda delle esigenze didattiche e
a seconda del monte-ore a disposizione dell’insegnante.
Altre prove sommative, sia scritte che orali, potranno essere effettuate come forma di recupero per
gli allievi insufficienti, in itinere e/o alla fine del trimestre/pentamestre.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Come da POF del corrente a.s., il Consiglio di classe recepisce il Patto di corresponsabilità tra
studenti, insegnanti, famiglie (si allega il documento): un impegno sottoscritto dalle famiglie degli
allievi al momento dell’iscrizione al I anno, volto a valorizzare la collaborazione tra le diverse
componenti che partecipano alla vita della scuola.
Il rapporto scuola-famiglia si esplica inoltre attraverso
 il registro elettronico
 i ricevimenti individuali (dei docenti, del coordinatore di classe)
 i ricevimenti generali dei docenti
 le comunicazioni periodiche del consiglio di classe
 le sedute dei consigli di classe aperti alle componenti elettive e alla partecipazione delle
famiglie (novembre; marzo; maggio).
I docenti del biennio internazionale tedesco propongono inoltre un documento specifico per i
genitori (allegato alla presente programmazione) in cui si richiama l’attenzione sui principali aspetti
concreti della loro partecipazione alla vita scolastica dei figli, nella stessa ottica del patto di
corresponsabilità.
ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA, CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Nell’ambito dell’accoglienza degli allievi, come segnalato nel POF del corrente anno scolastico,
sono previste attività propedeutiche mirate a favorire l’inserimento dei ragazzi nella nuova scuola, a
potenziare le abilità di studio e a favorire il successo scolastico:
-a cura dell’insegnante di tedesco (1^ classe): modulo di adeguamento linguistico, che si svolge
prima dell’inizio delle lezioni per allineare le competenze nella lingua tedesca;
-a cura del consiglio di classe, nella prima parte dell’anno scolastico:
 dell’indirizzo scelto e del piano di lavoro della classe, delle programmazioni disciplinari
 la raccolta differenziata
 le norme di sicurezza
 presentazione delle principali iniziative nell’ambito dell’offerta formativa della scuola: CIC;
sportello d’ascolto; sportelli didattici; attività pomeridiane facoltative
PROGETTI, ATTIVITA’ INTEGRATIVE E DI POTENZIAMENTO, USCITE
DIDATTICHE, ATTIVITA’ FACOLTATIVE POMERIDIANE
Il Consiglio ritiene utili tutte le lezioni didattiche fuori sede che si presentino coerenti con obiettivi
e programmazioni disciplinari, anche in relazione ad occasioni culturali che ora non sono
prevedibili nella specificità. Le attività integrative e di potenziamento e le uscite stesse vengono
deliberate in relazione alle proposte elaborate dal Collegio dei Docenti, alle esigenze didattiche
della classe ed agli obiettivi stabiliti. Verranno realizzati:
INIZIATIVE TRASVERSALI (condivisi dai docenti di tutte le discipline)
 Educazione alla salute: “Uno spazio per i giovani” (Poliambulatorio V. S. Isaia)
 C. I. C. (Centro di Informazione e Consulenza), per la prevenzione del disagio in tutte le sue
forme)
 partecipazione a premi e concorsi promossi dal Liceo
INIZIATIVE PER SINGOLE DISCIPLINE:
 Tedesco: corso di sostegno per allievi carenti il lunedì dalle 14.30 alle 15.30
 Matematica: progetto Java (informatica); Olimpiadi della matematica (per un gruppo
ristretto di allievi)
 Italiano: possibilità di prove ed esperienze didattiche comuni per classi parallele all’interno
della scuola; IL QUOTIDIANO IN CLASSE; Xanadu per la promozione della lettura; Cinema
e Letteratura, in collaborazione con la Cineteca di Bologna); AMLETO EFFERVESCENTE
NATURALE , di e con Dario Criserà; Decameron 451 al teatro Dehon l'8 febbraio
 Latino: progetto “Gli antichi a scuola”, in collaborazione con l'Università di Bologna
 Inglese: preparazione al PET
 Scienze e italiano: progetto FOCUS per la divulgazione scientifica
 Scienze e inglese: “Scienze in pratica” con la Fondazione Golinelli, e successivo report in
inglese
 Inglese e Italiano: percorso interdisciplinare sull'Amleto di Shakespeare
 Scienze motorie: progetto skate (attività con esperti in orario curricolare, 3 lezioni in
dicembre con contributo degli allievi alla spesa per l'utilizzo del materiale).
Durante il pentamestre, dal 20 al 27 marzo, si effettuerà lo scambio con il Rupprecht Gymnasium di
Monaco di Baviera; invece la permanenza degli ospiti a Bologna è prevista dal 24 aprile al 1°
maggio. Specifiche informazioni in merito saranno fornite a tempo debito dai docenti delle materie
in tedesco.
Il Consiglio ritiene utili tutte le lezioni didattiche fuori sede che si presentino coerenti con obiettivi
e programmazioni disciplinari, anche in relazione ad occasioni culturali che ora non sono
prevedibili nella specificità.
Ad oggi, le uscite proposte come possibili dal consiglio di classe sono le seguenti:
 due uscite mattutine in collegamento con il progetto “Xanadu”, in mattinata (italiano)
 una uscita mattutina in rapporto a Cinema e Letteratura (italiano)
 una uscita mattutina per lo spettacolo “Amleto” (italiano)
 una uscita mattutina per teatro l'8 febbraio (italiano)
 scienze: una uscita in relazione a “Scienze in pratica”
Gli alunni, inoltre, potranno liberamente integrare la loro formazione partecipando ad attività
facoltative pomeridiane scelte con oculatezza tra quelle organizzate nell'ambito dell'Istituto e
comunicate tramite circolari o il sito del liceo, in particolare:
 Corso di cinese mandarino
 Corso di spagnolo
 Certificazione ECDL
 Attività di volontariato
 Formazione musicale: frequenza a concerti e ad attività formativa musicale presso il
Teatro Comunale, il Teatro Manzoni, l’Auditorium DAMS, in collaborazione con Musica
Insieme, Bologna Festival, Orchestra Mozart
 Coro BATRAX
 Progetto “Musicalliceo”, orchestra degli studenti
 Laboratorio Teatrale a cura di Dario Criserà (Associazione Culturale “Eclissidilana”)
 Scienze motorie: A passi di hip hop, Olimpiadi della danza, Teatro Danza; Centro
Sportivo Scolastico.
In appendice: “Documento per i genitori” – “Il mio metodo di studio”
LICEO-GINNASIO “L. GALVANI” - BOLOGNA
Documento per i Genitori
Nell’ottica di una collaborazione fruttuosa, nell’interesse di tutte le componenti della scuola e in
particolar modo dei ragazzi, noi docenti del biennio del corso internazionale di tedesco chiediamo ai
Genitori
-di conoscere l’offerta formativa della scuola e in particolare il documento di programmazione del
Consiglio di classe, per condividere effettivamente il progetto educativo
-in particolare, di sostenerci nell’affermare il rispetto delle regole scolastiche a tutti i livelli
-di presenziare alle occasioni previste dagli organi collegiali e in generale dalla vita della scuola
(assemblee elettorali, Consigli di classe; ricevimenti individuali e/o generali, altri incontri aperti ai
Genitori)
-di esprimere pareri e proposte e di cercare sempre un chiarimento con l’insegnante di fronte ad un
problema scolastico
-di partecipare alla vita di scuola e di studio dei ragazzi, accompagnandoli con discrezione nel loro
percorso di crescita umana e culturale
-di compilare con cura e tempestività nonché tenere sotto controllo il libretto delle giustificazioni
(assenze/ritardi)
-di controllare regolarmente e utilizzare il REGISTRO ELETTRONICO, strumento principale dei
contatti tra scuola e famiglia, condiviso da studenti, docenti, genitori.
Sulla scorta dell'esperienza, abbiamo spesso notato come diversi alunni trovino difficoltà
nell’acquisire un metodo di studio, con conseguenti problemi sul piano del profitto. Pertanto,
riteniamo di fare cosa utile ai Genitori richiamando i difetti più frequentemente riscontrati ed alcune
indicazioni utili per un loro superamento. Ad esempio,
sotto l’aspetto quantitativo l’alunno:

studia poco

studia saltuariamente
sotto l’aspetto qualitativo

non pianifica i tempi di studio

si distrae e si interrompe mentre studia (cellulare, computer, televisione)

è negligente (non si cura del diario, degli appunti, del materiale didattico)

studia a memoria, senza adeguata comprensione, oppure

non consolida le conoscenze, si limita a intuire; capisce, ma non ripete e quindi il ricordo è
imperfetto; oppure

non si sforza/non è in grado di esporre in autonomia quanto studiato
Alla base di questi limiti può esserci:
-mancanza di abitudine allo studio domestico
-mancanza di motivazione allo studio (le cause sono tante: ad esempio, difficoltà di concentrazione,
insuccessi precedenti, mancata percezione dello scopo di ciò che deve fare, mancanza di
gratificazione degli sforzi fatti, cattivo andamento in famiglia o con gli insegnanti…)
Come Genitori potete:
-assieme agli Insegnanti identificare i punti deboli nel metodo di studio del figlio
-aiutarlo ad organizzare il proprio pomeriggio di studio
I docenti del biennio della Sezione Internazionale Tedesca
Il MIO metodo di studio, ovvero le regole d’oro per essere bravo a scuola!
da tenere a portata di occhi e di mente nel luogo dove studio e da ripassare spesso
 Innanzitutto terrò bene i miei QUADERNI e i miei LIBRI (ricoperti, con etichetta), che
devo sempre tenere in ordine e portare a scuola secondo quello che mi dicono i prof.; anche
a scuola, non solo a casa, senza libri e quaderni si combina poco e male. L’ASTUCCIO deve
essere sempre ben rifornito.
 Anche il DIARIO è importantissimo, da compilare a scuola e da consultare a casa, per
sapere esattamente quali compiti devo fare e per quando e per PROGRAMMARE LA MIA
SETTIMANA DI STUDIO, tenendo sempre sotto mano l’orario delle lezioni: oggi faccio
questo, domani un po’ meno perché ho il basket, dopodomani un po’ di più perché sono
libero…ecc. ecc… E’ fondamentale che io svolga a casa uno STUDIO COSTANTE, oltre
che programmato: circa tre ore tutti i pomeriggi, altrimenti perdo il filo del discorso. Se sono
bravo, forse posso concedermi libero il sabato pomeriggio!

In generale, è bene guardare regolarmente il SITO del mio liceo
(www.liceogalvan.it), soprattutto la Home Page e l'area alunni.

Poi, tramite la password, è utile tenere sotto controllo il REGISTRO
ELETTRONICO, dove posso verificare i miei voti, l'argomento delle lezioni svolte, i
compiti assegnati, l'agenda di classe, il materiale che i miei prof eventualmente allegano
nella sezione “Didattica”
 Importantissimo è STUDIARE PER TEMPO rispetto alla scadenza che mi è stata data;
ancora meglio, studiare e fare i compiti il giorno stesso in cui mi vengono assegnati, poi
ripassarli e rifinirli (o completarli) nei giorni successivi, fino al giorno prima rispetto alla
scadenza fissata. Se per esempio il prof. spiega epica il lunedì e dà i compiti per venerdì, è
meglio che io li svolga o li cominci lunedì stesso e ripassi completando giovedì pomeriggio.
Anche se non sono abituato a fare così, mi conviene per tanti motivi: sfrutto la memoria
della lezione, imparo per gradi (pesa di meno), ho il tempo di chiedere al prof delle
spiegazioni aggiuntive.
Facciamo l’esempio contrario: se lascio passare troppo tempo rispetto al momento della lezione,
o addirittura studio solo il giorno prima (o la sera prima…) dell’interrogazione, nel frattempo mi
sarò dimenticato tutto quello che il prof. ha spiegato e perciò ci metterò il doppio a fare i
compiti, che nel frattempo mi appariranno pesantissimi e impossibile da svolgere; poi non avrò
più il tempo di chiedere chiarimenti al prof. e per di più non avrò modo di ripassare; le cose mi
saranno meno chiare e arriverò a scuola agitato, insicuro e poco pronto.
 Nel momento in cui leggo i testi da studiare, devo individuare bene i CONCETTI CHIAVE;
li posso sottolineare e/o riprendere a margine attraverso brevi formulazioni, che vanno a
formare una sorta di “indice” e sono molto utili per il ripasso veloce. Bisogna fare attenzione
anche alla divisione in paragrafi e capoversi: ognuno di questi, infatti, ha in genere un’idea
centrale da cogliere. Farò attenzione anche a tutte le soluzioni grafiche (corsivo, grassetto,
sottolineature, parti in evidenza) adottate negli stampati. Sono utilissime le MAPPE, in
qualunque forma io decida di elaborarle: ad albero (in verticale), a rete (concetti che si
diramano in più direzioni), a colonne; colorate; con frecce, riquadri, altri segni utili a
connettere fra loro i dati di studio e aggiungere magari osservazioni e collegamenti nuovi e
personali.
 Inoltre: in ogni materia ci sono dati da memorizzare (avendo capito a cosa si riferiscono).
E’utile RIPETERE A VOCE ALTA l’argomento, organizzando un piccolo discorso per punti
chiave, anche in forma di mappa (vd. sopra). Se c’è qualcuno che può ascoltarlo, tanto
meglio. Ripeterò finchè saprò le cose senza bisogno di guardare sul libro o sul quaderno.
Ripetere a voce alta è l’allenamento necessario per prendere sicurezza nell’ESPORRE
ORALMENTE: più mi alleno, più sarò preparato a farlo. Pochi nascono bravi oratori, ma
tutti possono diventarlo con l’esercizio.
 E’ bene inoltre ampliare il più possibile gli argomenti studiati, prendendo spunto da altre
fonti (quotidiani, riviste, libri, trasmissioni radio e televisive, film, documentari). In
particolare, devo procurarmi e imparare a consultare regolarmente i DIZIONARI: i dizionari
di lingua, cominciando da quello di italiano (per i dubbi di grammatica, ortografia e lessico),
e il dizionario enciclopedico, una specie di piccola enciclopedia utilissima per ottenere
rapidamente informazioni di ogni tipo e fare brevi ricerche.
I miei insegnanti mi sconsigliano invece di usare il dizionario dei sinonimi, che richiede
competenze lessicali superiori al mio livello di studio.
 Quando studio
-l’ambiente deve essere illuminato, il più possibile silenzioso e non disturbato (da chiacchiere,
televisione, telefonate, sms, computer…);
-terrò a portata di mano (cioè vicino al mio tavolo di lavoro) gli strumenti necessari:, libri,
quaderni, fogli, astuccio, dizionari, atlante ecc.;
-farò pause né troppo lunghe e frequenti (tolgono la concentrazione), né troppo rare (la mente
stanca non rende);
-sceglierò inoltre le ore più favorevoli allo studio: poiché la mattinata scolastica è piuttosto
lunga, all’arrivo a casa è bene destinare un tempo sufficiente al riposo, ma non studiare troppo
tardi, quando si è ormai stanchi, dopo ore di altre attività.
 Se faccio i compiti con un compagno, non devo copiarli (!) ma discutere insieme a lui su
come farli e poi eseguirli separatamente; dopo li confrontiamo, anche ascoltandoci ripetere a
vicenda, in modo che il lavoro risulti arricchito.
 Devo coltivare abitudini sane! Riguardo al mangiare, dopo essermi alzato la mattina è
opportuno fare una colazione casalinga nutriente, per cominciare al meglio la giornata
scolastica e resistere ai morsi della fame; è bene prevedere una merenda leggera al primo
intervallo, per riempire quel “buchino” che altrimenti è fonte di distrazione fino al suono
dell’ultima campanella. Riguardo al dormire, almeno 8 ore a notte, cercando di andare a
letto presto con un buon libro fra le mani (che non deve mai mancare sul mio comodino)
anziché prolungare la veglia stando seduti davanti al computer, al cellulare o alla televisione.
 IL LAVORO A SCUOLA CONTA MOLTISSIMO.
A scuola devo sforzarmi di stare attento durante la lezione: i momenti di pausa in realtà non
mancano affatto nel corso della mattina! E’ importantissimo, perciò, saper ascoltare e
partecipare nel modo giusto, con osservazioni e domande pertinenti.
Per ricordare ciò che si ascolta è poi necessario imparare a prendere APPUNTI; i prof. mi
insegnano come fare, se ancora non ne sono capace: scrivere su una colonna sola del quaderno,
non interrompere il compagno ma piuttosto lasciare spazi bianchi e punti di domanda fino al
momento di chiedere al prof. il chiarimento; rileggere e correggere gli appunti, titolarli con
parole chiave.
Per scrivere e studiare i prof. mi insegneranno anche a stendere schemi, mappe, riassunti e
relazioni.
Se sono stato assente, devo informarmi dettagliatamente da un compagno diligente sugli
argomenti trattati in classe, i compiti assegnati per casa, le comunicazioni trasmesse. Per
eventuali fotocopie a scuola, è disponibile un apposito tesserino, che i prof. mi consigliano
senz’altro di acquistare.
 Altro suggerimento importante: devo imparare a tener conto del TEMPO nel lavoro a
scuola e a casa. I compiti in classe vanno svolti in un certo tempo, stabilito dall’insegnante;
ma anche a casa devo provare a darmi un tempo per ciascun compito assegnato (non
troppo, non troppo poco), che mi aiuterà a non disperdermi e a rendermi conto delle mie
possibilità, migliorandomi poco a poco.
Da tutto ciò consegue una (solo) apparente banalità: sarebbe bene portare e guardare
l’OROLOGIO (non il cellulare)!
E’ tutto chiaro? Speriamo di sì!
P.S. Stavo per dimenticarmi una cosa che sembra ovvia ma non sempre lo è: devo fare lo
ZAINO quando smetto di studiare, il pomeriggio; assolutamente non la mattina, quando sono
sempre di fretta e di sicuro dimentico qualcosa di importante che i prof. mi hanno detto di
prendere…
Riguardo ai miei genitori: mi possono aiutare molto a organizzarmi in questo modo, soprattutto
se sono un po’ pigro…: il prof. me lo ricorda in classe, loro a casa, dove il prof. non c’è.