Progetto: Disabilità in rete

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Progetto: Disabilità in rete
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
PROVINCIA DI CUNE0
2) Codice di accreditamento:
NZ00443
3) Albo e classe di iscrizione:
ALBO REGIONE PIEMONTE – I CLASSE
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
DISABILITA' IN RETE: INIZIATIVE DI ANIMAZIONE E DI DOCUMENTAZIONE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A – Assistenza
06 – Disabili
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
1. Presentazione dell’ente
Il CONSORZIO è l'ente strumentale di una pluralità di enti locali per gestire in forma associata
attività e servizi socio-assistenziali.
Il Servizio Socio-Assistenziale è rivolto a tutti i cittadini che necessitano di interventi di "aiuto"
familiare, economico, sociale, relazionale ed educativo.
Lo scopo del servizio è quello di:
svolgere interventi di sostegno del nucleo familiare e del singolo
diminuire le domande di assistenzialismo attivando azioni di prevenzione e rimuovendo
le situazioni di bisogno ed emarginazione.
Il Servizio quindi deve essere inteso come processo di aiuto che tende ad attivare e sviluppare
nell'utente potenzialità, energie, capacità che lo rendano responsabile del cambiamento positivo
della propria situazione, attraverso:
un uso consapevole di tutte le risorse personali, sociali, ambientali;
la promozione del collegamento tra i vari servizi, in particolare quelli sociali e sanitari;
l'erogazione di prestazioni socio-assistenziali.
Il Consorzio è costituito da 22 comuni su un ambito territoriale omogeneo suddiviso in cinque
aree dove sono dislocate le sedi operative (Busca, Caraglio, Cervasca, Dronero e Stroppo) e a
ciascuna sede è assegnato un pool di operatori il cui numero varia in relazione agli effettivi
bisogni del territorio servito.
Il Consorzio Valli Grana e Maira:
• include una popolazione di circa 40.000 abitanti
• ha una densità di popolazione di 44 ab/Kmq
• la maggior parte dei Comuni aderenti (n. 15 su 22) ha una popolazione inferiore ai
1.000 abitanti
• l’ambito territoriale coincide con due Comunità Montane.
La configurazione e l’estensione del territorio consortile e, nelle zone di alta valle, la sua
elevata dispersione, creano considerevoli difficoltà organizzative del tutto esclusive e specifiche
per cui si cerca di facilitare la fruibilità dei servizi da parte degli interessati, in maggioranza
persone anziane, creando un incremento dei tempi e di disagi di spostamento per gli operatori
territoriali.
La disomogeneità territoriale e le differenti caratteristiche della popolazione e dei loro bisogni
rende difficile ed articolata sia l’analisi dei bisogni sia la conseguente programmazione ed
organizzazione dei Servizi consortili.
Relativamente all'anno in corso persiste la progressiva, lenta e costante diminuzione del numero
degli individui residenti nelle parti medio-alte delle Valli Grana e Maira accanto al costante
invecchiamento di quelli ancora ivi residenti.
Il saldo demografico, parametro che indica di quanto è variata complessivamente la popolazione
per effetto delle nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni, negli ultimi anni è positivo. Ciò sta
ad indicare che il saldo migratorio (in termini di dato assoluto) riesce ad invertire il segno
negativo del saldo naturale, mettendo in evidenzia il peso che il fenomeno migratorio
dall’estero riveste nell’area.
L’attività socio assistenziale di base si svolge sotto forma di:
> segretariato sociale
> servizio sociale professionale
> assistenza domiciliare
> assistenza socio educativa territoriale
> assistenza economica e integrazione rette
> assistenza alla persona disabile(ex art. 9 L. 104/92)
> affidamento presso famiglie, persone singole, comunità di tipo famigliare
> interventi per minori ed incapaci nell’ambito dei rapporti con l’autorità giudiziaria
> inserimento in Centri Diurni socio assistenziali
> Inserimenti in presidi socio assistenziali
> Telesoccorso
> Mediazione familiare
Principi fondamentali del Consorzio sono:
eguaglianza: l'erogazione dei Servizi Socio Assistenziali è ispirata al principio di
uguaglianza dei diritti del cittadino, come previsto dall'art. 3 della Costituzione
Italiana:"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Garantisce
inoltre uniformità di trattamento alle persone residenti sul territorio del Consorzio per i
S.S.A. Valli Grana e Maira.
imparzialità e continuità:tutti gli operatori del Consorzio svolgono la propria attività
secondo criteri di obiettività, di giustizia ed imparzialità per garantire la regolarità e la
continuità della prestazione adottando tutte le misure necessarie per evitare o ridurre
disagi derivanti da interruzione e funzionamento irregolare del servizio.
diritto di scelta:Il consorzio si impegna a ricercare, nel rispetto della normativa vigente e
tenendo conto delle esigenza organizzative e funzionali, criteri di maggiore flessibilità
per l'erogazione dei servizi sul territorio.
partecipazione:l''Ente promuove ogni forma di partecipazione dei cittadini così come
previsto dal D. Lgs. n. 267/90 e dalla Legge n. 241/90 e più specificatamente attraverso:
la SEMPLIFICAZIONE cioè lo snellimento di tutte le procedure burocratiche.
la TRASPARENZA con l'emanazione di provvedimenti chiari e completi
l'ACCESSO ALLE INFORMAZIONI cioè la possibilità di formulare richieste,
osservazioni e suggerimenti per il miglioramento dei servizi.
la TEMPESTIVITA' cioè la rapidità e la competenza di dare risposte.
la CORRETTEZZA intesa come riservatezza e rispetto della dignità della persona
nell'erogazione del servizio in qualsiasi condizione essa si trovi
efficienza ed efficacia:l'attività del Consorzio deve essere erogata e svolta secondo
modalità idonee al raggiungimento degli obiettivi di efficienza ed efficacia
nell'attuazione di progetti generali dell'Ente; pertanto le risorse disponibili dell'Ente
stesso devono essere impiegate in modo razionale per ottenere i massimi risultati in
termini sia di benessere degli utenti che di gratificazione del personale.
2. Il contesto di riferimento (territorio, settore, servizi)
Il Consorzio è suddiviso in aree di intervento, ognuna con le sue finalità, nello specifico di questo
progetto si tratterà l’are della disabilità.
FINALITA' AREA
DISABILITA'
- Garantire i necessari percorsi riabilitativi, assistenziali e di integrazione
sociale, sostenendo il percorso di vita del disabile e il lavoro di cura della rete
familiare;
- Mantenere una rete consolidata di servizi tra loro coordinati con l’obiettivo di
rispondere alla globalità dei bisogni della persona con handicap secondo un
progetto educativo individualizzato;
- Prevenire l’istituzionalizzazione, sostenere la famiglia e promuovere la vita
indipendente del singolo disabile, garantendone la cura e l’assistenza a
supporto o in sostituzione della famiglia;
- Ricercare uno stretto raccordo con i Servizi sanitari dell’ASL sui diversi fronti
che vedono coinvolti i due enti secondo le rispettive competenze.
La tipologia di interventi dell'area disabilità sono i seguenti:
1. Interventi di tutela per i disabili alternativi alla famiglia di origine
INTERVENTI A FAVORE Si intendono tutti gli interventi finalizzati a promuovere azioni di protezione
DELLE PERSONE CON socio-sanitaria utile a favorire la migliore evoluzione personale del disabile.
HANDICAP
2. Interventi educativi per i disabili
Sono interventi individualizzati per supportare la persona e la sua famiglia
nel percorso di vita il più possibile autonomo, in armonia con le potenzialità
e le scelte della persona stessa, il tutto in un’ottica di integrazione con gli
altri servizi e con la comunità locale.
3. Interventi di sostegno alle autonomie
Sono interventi finalizzati a supportare la persona disabile, garantendole uno
stile di vita il più possibile autonomo e soddisfacente in termini socio-sanitari
e psico-sociali, tramite una serie articolata di servizi e di interventi specifici.
4. Assistenza domiciliare disabili
Sono interventi che supportano la persona disabile e la sua famiglia nel
percorso di vita, favorendone la permanenza nel proprio domicilio; si offrono
i necessari supporti per evitare istituzionalizzazioni improprie o involuzioni
psico-sociali.
5. Interventi economici di promozione sociale disabili
Sono interventi che garantiscono un sostegno economico a persone disabili, in
modo da favorire o mantenere la loro autonomia socio-sanitaria ed evitare
involuzioni socio-economiche e psico-sociali.
Allo stato attuale il Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali delle "Valli Grana e Maira" gestisce
direttamente 2 Centri diurni ed ha dato in gestione ad una Cooperativa Sociale una Comunità
Alloggio. Sui Centri diurni ruotano perciò 38 utenti mentre la Comunità ospita attualmente 11
disabili.
lI Consorzio ha dato priorità al sostegno delle famiglie in cui siano presenti disabili parzialmente
o totalmente non autosufficienti mettendo a disposizione strumenti,professionalità e strutture
sufficienti a garantire forme di supporto per soddisfare innanzitutto le esigenze organizzative e
psicologiche della famiglia che possono richiedere, nei diversi momenti e nelle diverse
situazioni, forme di affiancamento o di sostituzione dei carichi assistenziali.
Nell'ambito della disabilità la linea seguita del Consorzio è quella di privilegiare i servizi e gli
interventi che consentono il mantenimento delle persone nel proprio sistema di vita,
pertanto ha istituito servizi domiciliari di assistenza, strutture diurne per la riabilitazione e l’
integrazione di soggetti disabili facendo riferimento ai servizi residenziali presenti sul territorio
consortile e gestiti dal terzo settore per tutte quelle situazioni necessitanti di un intervento
residenziale.
E' stato possibile dare continuità ai progetti già attivati in passato e in particolare:
•
“La flessibilità al servizio del disabile grave”: prevede l’intervento domiciliare anche da
parte dell'Educativa Territoriale , non solo in un ottica di sollievo, ma anche di vera e
propria integrazione al progetto individualizzato sul singolo caso predisposto dal Centro
diurno, per le persone ivi inserite, o in collaborazione con l’Istituzione scolastica, i
servizi sanitari ecc..; l’Educatore Professionale viene inserito pertanto con una funzione
di collegamento tra domicilio – struttura assistenziale, istituzione scolastica, servizi
sanitari specialistici e viceversa;
•
“Progetto Autismo”: si portano avanti i Progetti Individualizzati attivati. Prosegue il
lavoro di rete con il coinvolgimento dei Servizi che già, a vario titolo, si occupano di
questi ragazzi. Si è intensificata la collaborazione con il Servizio “Attività Autismo”
dell’ASL CN1, che oltre a svolgere il fondamentale ruolo di coordinamento dei vari
interventi, sta collaborando con i Centri Diurni per la gestione dei soggetti con Sindrome
autistica inseriti nelle strutture. Attraverso incontri a cadenza mensile, un operatore del
suddetto Servizio svolge attività di programmazione e verifica rispetto agli interventi
ritenuti necessari. Attività mirate di screening hanno altresì permesso di evidenziare
difficoltà di tipo autistico, prima non diagnosticate, e di attivare conseguenti interventi
mirati. Continua l’attività di formazione per gli operatori coinvolti nei progetti territoriali
a favore delle persone con disturbo autistico.
•
Mantenimento delle attività del “Tempo Libero”. Questa attività vista la sua natura
apparentemente marginale rispetto ad altri servizi, non essendo ricompresa tra i servizi
“essenziali”, rischia di subire le maggiori limitazioni a causa del taglio delle risorse in
atto. Tuttavia è da considerarsi di primaria importanza per gli obiettivi che persegue
nell’ottica di sollievo per le famiglie e crescita dell’autonomia dei soggetti coinvolti.
minori occasioni di socializzazione ed animazione. Il Progetto, affidato a Cooperativa
Sociale QUALE?, si concretizza in iniziative di turismo sociale e partecipazione a momenti
di festa e ad iniziative culturali o sportive offerte dal territorio; in tale ambito è
prevista, altresì, l’organizzazione di eventuali periodi di soggiorno
“PARENTAL TRAINING”: Proseguimento dell’attività di Supporto Psicologico personale
all’utente e di counseling alle famiglie dei disabili in carico al Servizio.
•
Nella seguente tabella vengono riportati i dati relativi alla popolazione disabile sul territorio di
competenza del consorzio.
Indicatore
Minori disabili presenti nel territorio
Situazione partenza
43 iscritti presso Istituti Superiori
154 minori individuati negli Istituti Comprensivi
di Cervasca e Bernezzo portatori di Bisogni
Educativi Speciali
Persone Disabili presenti nei due 34 disabili con varie patologie
Centri Diurni del Consorzio
Disabili seguiti dal servizio sociale nel n. 4 minori (n. 1 M e n. 3 F)
comune di Cervasca.
n. 30 adulti (n. 21 M e n. 9 F)
Disabili seguiti dal servizio sociale nel n. 8 minori (n. 4 M e n. 4 F)
comune di Bernezzo.
n. 11 adulti (n. 6 M e n. 5 F)
TAB.1 N. Disabili presenti sul territorio – Fonte Consorzio
Per dare un quadro più approfondito riportiamo le seguenti tabelle:
Azienda Formazione Professionale sede di Dronero
Liceo Statale “E.De Amicis” Cuneo
Istituto Alberghiero sede di Dronero
Istituto Statale per Geometri “B.Virginio” di Cuneo
Istituto Tecnico Agrario “Virginio-Donadio” sede di Cuneo
CSF ENAIP sede di Cuneo
Istituto Superiore “Grandis/Ipsia” di Cuneo
TOTALE
5
3
15
5
2
3
10
43
TAB.2 Istituti Superiori-Studenti disabili -a.s. 2013/2014 – Fonte Consorzio
INFANZIA
Sc. Infanzia Cervasca
1 MEDIO
Sc. Infanzia S.Croce
1 MEDIO
PRIMARIA Cervasca
MEDIA
1 LIEVE
1 GRAVE
1 MEDIO
1
GRAVISSIMO
S.Croce
1 GRAVE
S. Defendente
1 GRAVE
Cervasca
3 GRAVI
TOTALE
11
TAB.3 Istituto Comprensivo di CERVASCA –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio
INFANZIA
Bernezzo
PRIMARIA
Bernezzo
S.Rocco
Bernezzo
1 GRAVE
1 LIEVE
2 MEDIO-LIEVI
1 LIEVE
1
GRAVISSIMO
1 H sensor.
3 GRAVI
MEDIA
1 MEDIO
1 GRAVE
TOTALE
12
TAB.4 Istituto Comprensivo di BERNEZZO –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio
Nelle tabelle sottostanti vengono elencati i Bisogni Educativi Speciali (BES) degli alunni e
studenti residenti sul territorio del Consorzio:
Rilevazione dei BES (Bisogni Educativi Speciali) presenti:
1. disabilità certificate (L. 104/92 art.3, commi 1 e 3)
*minorati vista
*minorati udito
*Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
*DSA (disturbo specifico dell’apprendimento)
*ADH/DOP(dist. deficit attenz./dist. oppositivo provocat.)
*Borderline cognitivo
*Altro (disprassia, difficoltà di automizzazione..)
3. svantaggio (prevalente)
*socioeconomico
*linguistico culturale
*disagio comportamentale/relazionale
N°
19
1
/
18
61
47
4
5
5
12
/
1
11
TOTALI
% su popolazione scolastica
92
12,00%
TAB.5 Istituto Comprensivo di CERVASCA –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio
Rilevazione dei BES (Bisogni Educativi Speciali) presenti:
1) disabilità certificate (L. 104/92 art.3, commi 1 e 3)
*minorati vista
*minorati udito
*Psicofisici
2) disturbi evolutivi specifici
*DSA
*ADH/DOP
*Borderline cognitivo
*Altro (disprassia, difficoltà di automizzazione..)
3) svantaggio (prevalente)
*socioeconomico
*linguistico culturale
*disagio comportamentale/relazionale
TOTALI
% su popolazione scolastica
N°
10
/
1
9
33
12
/
9
12
19
4
10
5
62
15%
TAB.6 Istituto Comprensivo di BERNEZZO –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio
Sul territorio del consorzio sono inoltre presenti i Centri Diurni per disabili gestiti dal Consorzio
Cascina Pellegrino ubicato a Cervasca e Casamica ubicato a Busca.
N. disabili inseriti
14
•
•
•
•
•
•
Patologie
riscontrate
Servizi offerti
autismo
tetra paresi spastica con grave ritardo psichico
tetra paresi spastica con grave ritardo psicomotorio
cerebropatia infantile con ritardo psicomotorio
tetraplegia spastica
sindrome Pierre Robin
Interventi a carattere educativo, riabilitativo e ludico espressivo quali:
• Attività di Idroterapia ( 14 utenti beneficiari )
• Riabilitazione Equestre ( 10 utenti beneficiari )
• Ginnastica dolce ( 14 utenti beneficiari )
• Laboratorio di giardinaggio ( 8 utenti beneficiari )
• Soggiorni marini (9 utenti beneficiari )
• Uscite e partecipazione ad eventi e manifestazioni del
territorio ( 14 utenti beneficiari )
TAB.7 Centro Diurno Cascina Pellegrino
N. disabili inseriti
Patologie riscontrate
20
•
•
•
•
•
sindrome di down
insufficienza mentale gravissima
ritardo mentale medio/grave
relazionali
cerebropatia
psicosi mista + grave ipoacusia
con
difficoltà
Servizi offerti
•
•
Attività interne: musicoterapia – psicomotricità –
fisioterapia e massaggi – laboratori artistici
(lavorazione della creta ecc.) visione di film e
gruppi di discussione ( 20 utenti beneficiari )
Attività esterne: rieducazione equestre –
acquaticità – soggiorni marini – sci di fondo – vivere
la natura (uscite, gite, partecipazione ad eventi
del territorio cc.) 20 utenti beneficiari
TAB.8 Centro Diurno Casamica
In data 1° giugno 2006 le amministrazioni comunali di Cervasca, Bernezzo, Vignolo (poi entrato a
far parte della Comunità Montana Valle Stura e appartenente quindi al Consorzio Socio
assistenziale del Cuneese), l’Istituto Comprensivo di Cervasca (capofila), quello di Bernezzo e il
Consorzio Assistenziale delle Valli Grana e Maira hanno sottoscritto un Accordo di Programma per
la costituzione della RETE DIVERSABILI, avente come scopo principale la diffusione della cultura
della diversità e la gestione congiunta di interventi culturali, educativi ed assistenziali per
l’handicap.
Gli ulteriori soggetti coinvolti sono, oltre a quelli sopraindicati, le famiglie, le associazioni del
territorio, le parrocchie che, a vario titolo, possono concorrere all’attuazione delle finalità
indicate e partecipare alle attività coordinate da un gruppo formato da una rappresentanza di
amministratori, genitori, docenti, due dirigenti scolastici, l’assistente sociale territorialmente
competente e il Presidente del Consorzio.
Dal lavoro con la Rete e dall’attività che gli operatori sociali effettuano sul territorio, emerge
sempre di più da parte delle famiglie di disabili una richiesta di attività di animazione sul fine
settimane e di strutture per il “dopo di noi” per favorire inserimenti graduali e meno traumatici
di allontanamento dal nucleo familiare.
Per quanto riguarda il territorio consortile nell’area comprendente i comuni di Cervasca e
Bernezzo è stata osservata un’incidenza piuttosto alta di malattie genetiche con conseguenti
gravi forme di handicap fisico e psichico, per tale motivo sono stati potenziati servizi e
interventi (servizio per il “tempo libero”, affidamenti familiari presso Case Famiglia Papa
Giovanni XXIII, servizi di sollievo per i fine settimana, assistenza domiciliare ecc.) finalizzati ad
estendere il sostegno alla persona disabile e alla sua famiglia al di la dell’orario stabilito per i
Centri Diurni offrendo altresì un’opportunità di coinvolgimento del volontariato e del terzo
settore gravitante intorno al servizio pubblico.
3. Analisi dei bisogni
Dal confronto avviato per la progettazione dei Piani di zona il tavolo tematico che si è occupato
dell’handicap ha evidenziato la priorità di interventi che incentivino :
• la sussidiarietà: il sostegno alla persona presuppone infatti una responsabilità condivisa
tra il Consorzio e le altre istituzioni, l’utente, la famiglia e gli altri attori della comunità
locale per l’attivazione delle reciproche risorse;
• la prevenzione del disagio sociale sul territorio, attraverso la collaborazione con le
istituzioni per promuovere iniziative rivolte alla popolazione, per diffondere una cultura
di solidarietà, di attenzione alla qualità della vita e per fornire strumenti che
promuovano il pieno benessere.
Stante il difficile e critico momento per la finanza pubblica e di conseguenza dei bilanci degli
Enti consorziati, le difficoltà congiunturali che stanno creando notevoli difficoltà alle famiglie ed
ai soggetti più fragili si ritiene ragguardevole l’obiettivo del mantenimento del livello dei servizi
(sia territoriali che integrativi) puntando ad una maggiore razionalizzazione ed affinamento
qualitativo degli stessi. E' importane inoltre sostenere tutte le opportunità miglioramento del
lavoro di rete tra tutte le agenzie, i servizi e le risorse pubbliche, del privato e del volontariato
locale, per favorire una risposta puntuale e qualificata ai bisogni dei disabili e delle loro
famiglie.
In sintesi ci sembra di poter indicare i seguenti bisogni come prioritari :
• La necessità di promuovere sul territorio una cultura dell'integrazione con l'apertura
all'esterno del Centro Diurno per disabili “Cascina Pellegrino “ a Cervasca per prevenire e
contrastare il rischio di emarginazione delle persone disabili che lo frequentano.
• L’opportunità di stimolare e favorire l’acquisizione o il mantenimento delle autonomie
personali, promuovendo uno stile di vita attivo, rinforzando le relazioni, promuovendo
occasioni d 'incontro e socializzazione nel tempo libero.
• La necessità, a fronte di un territorio che ha un alto numero di minori disabili ( il 15%
della popolazione scolastica all'interno dell'Istituto Comprensivo di Bernezzo ed il
12%presso l'Istituto Comprensivo di Cervasca ) di creare un punto informativo qualificato
per operatori scolastici , sociali, sanitari e per le famiglie a cui va garantito il sostegno
necessario nel percorso educativo e di cura del famigliare disabile.
• L’ottica di rendere sempre più fruibili i servizi esistenti - anche attraverso una completa
e capillare divulgazione - costringe a pensare alla realizzazione di interventi destinati a
coloro che, dovendo affrontare specifiche problematiche legate alla propria disabilità o a
quella dei familiari, necessitano di reperire, presso un’unica sede, tutta le informazioni e
la documentazione utile.
• La domanda di documentazione presente sul territorio e l'esigenza d' informazioni
traversale alle varie componenti dell'ambito della disabilità , funzionale sia all'approccio
a specifiche problematiche (vedi alcune sindromi quali l'autismo e/o l'insufficienza
mentale) sia come supportiva a campagne di promozione culturale.
4. Domanda di servizi analoghi e relativa offerta
Sul territorio operano enti appartenenti al settore no profit che offrono servizi residenziali alle
persone disabili. Ci riferiamo soprattutto alla COMUNITA' VALENTINA di Caraglio, gestita dalla
Cooperativa sociale Onlus Azzurra, che ospita disabili frequentanti i Centri Diurni del Consorzio e
nel tempo ha offerto i suoi locali come spazio per attività sul tempo libero organizzate
dall'Educativa di territorio.
La Cooperativa “Insieme a Voi” di Busca ha ospitato nel tempo, presso la struttura VILLA
MENARDI di Busca, disabili del Consorzio per interventi di sollievo.
Infine, possiamo indicare sul territorio la Rete Diversabili, che sarà anche partner al Progetto di
cui stiamo trattando.
La Rete Diversabili nell’a.s. 2013/2014 ha programmato molteplici attività con diversi OBIETTIVI
che rispondono ai bisogni individuati sul territorio . Di seguito ne riportiamo alcune:
A. diffondere il libro e l’esperienza della “pedagogia dei genitori”
B. sensibilizzare tramite incontri e dibattiti pubblici (in particolare per docenti e
genitori)
C. interventi di orientamento per ragazzi di terza media
D. superamento delle barriere architettoniche
E. promozione di incontri e momenti di solidarietà tra famiglie
F. creazione di una rete di sostegno tra famiglie
G. formazione dei docenti e degli operatori
H. attivazione di progetti educativi didattici
L'esperienza compiuta dalle strutture residenziali citate nell'offrire servizi di sollievo alle
famiglie ha fatto emergere nel tempo altri bisogni che possiamo così elencare:
a) L’opportunità di dare continuità alle esperienze di tregua- sollievo sperimentate per
non interrompere dei processi positivi di separazione/ distanziazione fra ragazzo/
giovane disabile e nucleo di appartenenza e viceversa.
b) La necessità di abbassare la fascia di età dei disabili coinvolgibili al fine di
permettere ai nuclei famigliari dei momenti di delega positivi della cura del proprio
figlio ad un contesto che mantenga comunque le caratteristiche famigliari
c) La necessità di incentivare maggiormente il coinvolgimento della rete sociale ( Il
volontariato soprattutto) e di introdurre all'interno dell'attività dei Centri moduli
specifici per l'apprendimento di abilità necessarie alla gestione del proprio tempo
libero.
d) La necessità di prevedere uno stretto accompagnamento psicologico dei genitori di
ragazzi / giovani disabili attraverso il ciclo di vita del nucleo con particolare
attenzione ad alcune fasi di passaggio quale appunto l’inserimento del figlio disabile
in un Centro diurno, l’evidenziarsi di dinamiche relazionali che rendono faticoso
l’accudimento , l’invecchiamento dei genitori e soprattutto l’accompagnamento in
alcune esperienze di separazione dal proprio figlio con tutto il carico di ambivalenza
scatenato dalla situazione.
5. Cosa intende realizzare il progetto
Il progetto intende potenziare e sostenere i percorsi di integrazione, autonomia e
socializzazione delle persone disabili, qualificando e potenziando le opportunità di attività
mirate allo sviluppo e/o il mantenimento delle competenze socio-relazionali favorendo una
partnership sul territorio fra Ente pubblico e privato sociale.
Il Progetto intende inoltre fornire un servizio di informazione qualificata presso il Centro Diurno
“Cascina Pellegrino” il cui obiettivo è quello di rinforzare e consolidare la rete di sostegno dei
singoli beneficiari coinvolti (famiglia, strutture, rete amicale, ….).
6. Descrizione destinatari e beneficiari
Si considerano destinatari diretti del progetto le persone disabili residenti sul territorio del
Consorzio che già usufruiscono dei Servizi territoriali o partecipano alle attività della RETE
DIVERSABILI ed eventuali nuovi utenti attualmente in attesa di attivazione dei servizi. Si ritiene
che il progetto possa essere rivolto a circa 200 destinatari (minori e persone disabili con relativi
nuclei famigliari che risultano essere sia dei beneficiari indiretti che beneficiari diretti a seconda
delle azioni previste )
I destinatari indiretti sono le reti/strutture di sostegno alla persona (la RETE DIVERSABILI, La
Comunità Alloggio “Valentina” di Caraglio, il servizio di Educativa Territoriale del Consorzio, i
Centri Diurni del Consorzio).
DESTINATARI
200 destinatari
(minori e persone disabili con relativi nuclei famigliari)
•
La popolazione totale del Consorzio socio assistenziale
•
I soggetti legati all'infanzia disabile, con mondi, quello
della riabilitazione e della scuola, che necessitando di
prassi di presa in carico nel tempo e che hanno
specifiche esigenze informative
•
I soggetti legati alle persone handicappate adulte che
sono accolte
dal circuito dei servizi Diurni e/o
residenziali
•
I soggetti legati ai famigliari delle persone disabili
•
Gli operatori in senso lato - intendendo sia gli operatori
dei vari servizi sia i volontari
ATTIVITA' DI ANIMAZIONE
E DI LABORATORI SPECIFICI
•
Minori disabili facenti capo agli Istituti Comprensivi di
Bernezzo e Cervasca
LABORATORIO ABILITANTE
PER LA PREVENZIONE DEL
•
10 disabili fra i frequentanti i Centri Diurni ed i Disabili
seguiti sul territorio dall' Educativa Territoriale
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
DECADIMENTO COGNITIVO
PROMOZIONE DI INIZIATIVE DI
SENSIBILIZZAZIONE SULLA
TEMATICA
•
La popolazione totale del territorio di competenza del
Consorzio
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivi generali del progetto Disabilità in rete sono la progettazione e la realizzazione di
percorsi educativi individualizzati per persone disabili finalizzati allo sviluppo e/o il
mantenimento delle competenze socio-relazionali e l'organizzazione delle informazioni
riguardanti i diversi ambiti della disabilità finalizzata a rinforzare e consolidare la rete di
sostegno dei singoli beneficiari coinvolti.
a. Progettare e realizzare percorsi educativi individualizzati
Obiettivo specifico
1.1
Potenziare
l’accessibilità e la
fruizione di attività di
socializzazione,
di
tempo
libero,
di
servizi ed iniziative
promosse
dal
Consorzio e la RETE
DIVERSABILI
(ad
esempio
laboratori
tematici,
uscite
individuali e o di
gruppo
per
partecipazione
ad
iniziative/eventi
culturali,
partecipazione
ad
attività
sportive,
organizzazione uscite
e vacanze estive) e
più in generale dal
territorio.
1.2
Potenziare
all’interno del Centro
Diurno
Cascina
Pellegrino di Cervasca
interventi
di
prevenzione
del
decadimento
senile
attraverso
la
creazione
di
un
Laboratorio Abilitante
Indicatori
Situazione di
partenza
Risultati attesi
N. laboratori tematici
N. utenti laboratori
N. utenti accompagnati
individualmente in attività di
tempo
libero (sport, eventi culturali,
cinema, ecc…..).
n. 3 laboratori
n. 10 beneficiari
N. 5 beneficiari
Almeno n. 6
laboratori
n. 20
beneficiari
N. 10 beneficiari
Crescita del livello di autonomia
della persone coinvolte (si
utilizzerà come valore di
riferimento una scheda individuale
per ogni singola
persona sulla quale verranno
monitorati i miglioramenti)
n. 20 persone con
livello
basso di autonomia
nella
gestione del
quotidiano
Indicatori specifici relativi alle
abilità in possesso alle singole
persone ed in specifico per le
capacità di problem solving e gli
aspetti motivazionali
Livelli testati dalle
batterie di prove
previste e da
interviste al singolo
n. 10 persone il cui
livello di
autonomia è
sensibilmente
migliorato (in base ai
dati
rilevati dall’idonea
scheda di
valutazione) con
acquisizione
di competenze di
base relative
a spostamenti nel
centro abitato,
capacità di auto
somministrazione dei
pasti
Livelli attesi in base
ai controlli
longitudinali
riportati dalla
letteratura
scientifica
b. Migliorare l’organizzare le informazioni riguardanti i diversi ambiti della disabilità
2.1 2.1 Favorire l’accesso
alle
informazioni
riguardanti la disabilità
attraverso
l’attivazione di un
Centro
di
Documentazione
presso il Centro Diurno
che
offra
risorse
accessibili
e
la
produzione
di
materiali per utenti ed
operatori
N. Accessi al Centro di
documentazione
Non è presente sul
territorio un Centro
di Documentazione
analogo
100 accessi in un anno
Quantità e tipo di documentazione
mappata
Non esiste una
mappatura delle
risorse informative
presenti sul
territorio
N. aperture alla settimana
Non è attivato
nessun servizio
analogo
N. Materiali informativi prodotti
Il Consorzio non ha
prodotto finora
materiale analogo
Mappatura delle risorse
informative presenti sul
territorio
Mappatura delle risorse
informative presenti in
rete che tenga conto di
tutte le tipologie di
handicap
Apertura all'esterno del
Centro di
Documentazione sito
presso i Centro Diurno
Cascina Pellegrino per
almeno tre pomeriggi la
settimana
Accesso attraverso il
Sito del Consorzio al
materiale informativo
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con
la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività:
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
8.1
Avvio del progetto
Per garantire lo start-up del progetto, vi è una prima fase di lavoro legata allo svolgimento
delle attività formative e di “addestramento”. In questa fase vengono realizzate attività di
formazione a carattere generale in collaborazione con le altre sedi di progetto e con il
coordinamento della Provincia di Cuneo, ed attività formative più specifiche relative alle diverse
aree di lavoro di cui tratta il progetto. In questa fase si realizzerà anche la Formazione relativa
ai rischi connessi alle attività di cui si occuperanno i volontari nel progetto.
Infine particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla costruzione del
gruppo di lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla conoscenza del
contesto e dei destinatari delle attività.
Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il
raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso di
monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione di
incontri con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo svolgimento
delle attività, verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di soddisfazione dei
destinatari, e consentirà eventualmente di procedere ad un “riorientamento” qualora ci si
discostasse in parte, nella realizzazione, da quanto previsto in fase di progettazione.
Ed ora si descrive, per ogni obiettivo specifico individuato al punto 7, l’impianto di realizzazione
del progetto, con descrizione dettagliata del complesso delle attività previste per il
raggiungimento degli obiettivi individuati.
Segue a questa descrizione una tabella temporale che riassume i tempi di attuazione delle
diverse attività, collocandole in ordine temporale dal I al XII mese.
Pot
Area d’intervento
azioni
1.1 Potenziare l’accessibilità e
la fruizione di attività di
socializzazione, di tempo
libero, di servizi ed iniziative
promosse dal Consorzio e la
RETE DIVERSABILI (ad esempio
laboratori tematici, uscite
individuali e o di gruppo per
partecipazione ad
iniziative/eventi culturali,
partecipazione ad attività
sportive, organizzazione uscite
e vacanze estive) e più in
generale dal territorio.
Il Consorzio e la Rete Diversabili organizzano e promuovono attività di
socializzazione e di tempo libero per le persone disabili. La
progettazione degli interventi prevede la fruizione di risorse già
esistenti sul territorio favorendone l’accessibilità anche ai disabili e
l’organizzazione di iniziative educative e di socializzazione ad hoc.
Al fine di potenziare dette iniziative migliorando qualitativamente il
tempo libero delle persone disabili, con la collaborazione dei VSCN, si
intende:
1. Eseguire mappatura delle risorse di tempo libero fruibili da parte
delle persone disabili e monitorare con costanza eventi ed
iniziative del territorio (eventi, mostre, rassegne cinematografiche,
corsi, …) ;
2. Analizzare i fabbisogni in ordine alla socializzazione secondaria
delle persone disabili da coinvolgere nella attività ;
3. Progettare e realizzare attività di animazione di gruppo :
Animazione equestre presso un’azienda locale
Acquaticità con partecipazione dei piccoli non deambulanti
grazie alla collaborazioni di volontari e mezzo attrezzato del
Consorzio
Esperienza di alcune classi con l’Associazione Dogs for
Kids“giochi senza barriere” tra IC Cervasca e IC Bernezzo con
la collaborazione i associazioni sportive del territorio
(adesione al progetto regionale “Paralimpismo..cos’è”)
4. Promuovere incontri e momenti di solidarietà tra famiglie
attraverso incontri domenicali tra famiglie con figli disabili per far
conoscere il lavoro svolto nelle scuole,discussioni di argomenti di
comune interesse (es. funzione educativa),giornate di sport e
momenti di festa
5. Monitorare in itinere e verificare le iniziative programmate
1.2 Potenziare all’interno del
Centro Diurno Cascina
Pellegrino di Cervasca
interventi di prevenzione del
decadimento senile attraverso
la creazione di un Laboratorio
Abilitante
1. Valutare le abilità maggiormente integranti nell'ambito scolastico e
delle
abilità
soggette
a
deterioramento
in
relazione
all’invecchiamento.
2. Creare una scheda personalizzata per ogni soggetto previa la
valutazione del grado di disabilità mentale, delle capacità possedute
e del tipo di tratto psicopatologico per lo sviluppo delle azioni
d’intervento
3. Esercitare attraverso le attività previste dal Laboratorio Abilitante
e con l'uso di uno specifico programma informatico (SENIOR PLUS),
alcune abilità critiche quali la rapidità di risposta, la capacità di
denominazione e discriminazione,memoria e problem solving
4. Verifica finale individualizzata dei risultati raggiunti
2.1 Favorire l’accesso alle Classificazione dei contributi sul tema della disabilità presenti su :
informazioni riguardanti la
• Biblioteche e Centri di Documentazione analoghi
disabilità
attraverso
• I siti web
l’attivazione di un Centro di
• I servizi Informahandicap
Documentazione
presso
il
• Le newsletter
Centro Diurno che offra risorse
• Le case editrici
accessibili e la produzione di
• La stampa quotidiana
materiali
per
utenti
ed Si tratterà di :
operatori
- Mappare le risorse informative già presenti nella rete
Bibliotecaria territoriale e nelle biblioteche dei vari Centri e/o
servizi presenti sul territorio
- Raccogliere e classificare le risorse documentali presenti in
rete
Implementare un sistema informatizzato di reperimento delle
fonti di informazione
- Aprire uno sportello informativo aperto agli utenti esterni e
agli operatori interni che ne facciano richiesta
- Creare un materiale informativo che contenga dei percorsi
tematici attraverso le risorse informative precedentemente
mappate.
- Promuovere scambi ed incontri periodici con servizi analoghi
presenti a livello regionale
Si intende realizzare un collegamento tra i servizi per la disabilità
presenti sul territorio e tra questi e la rete bibliotecaria pubblica ,
una azione più diffusa di promozione del materiale documentario
attraverso prodotti informativi e attività di promozione culturale
Ipotizzando un avio del progetto nel mese di GIUGNO 2015, questo è il crono programma di
attuazione delle attività previste:
CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 1:
Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero,
di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI
Azioni
Eseguire mappatura delle risorse di tempo
libero fruibili da parte delle persone disabili
e monitorare con costanza eventi ed
iniziative del territorio
Analizzare i fabbisogni in ordine alla
socializzazione secondaria delle persone
disabili da coinvolgere nella attività
Progettare e realizzare attività di
animazione di gruppo
Promuovere incontri e momenti di
solidarietà tra famiglie
Monitorare in itinere e verificare le
iniziative programmate
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 1.2:
Potenziare all’interno dei Centri Diurni – nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino
di Cervasca - interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un
Laboratorio Abilitante
12
Azioni
Valutare le abilità maggiormente
integranti nell'ambito scolastico e delle
abilità soggette a deterioramento in
relazione all’invecchiamento
Creare una scheda personalizzata per ogni
soggetto previa la valutazione del grado di
disabilità mentale, delle capacità
possedute e del tipo di tratto
psicopatologico per lo sviluppo delle
azioni d’intervento
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Esercitare attraverso le attività previste
dal Laboratorio Abilitante e con l'uso di
uno specifico programma informatico
(SENIOR PLUS), alcune abilità critiche
quali la rapidità di risposta, la capaci
Verifica finale individualizzata dei
risultati raggiunti
CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 2.1:
Favorire l’accesso alle informazioni riguardanti la disabilità attraverso l’attivazione di un
Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra risorse pienamente accessibili a
tutti e la produzione di materiali per utenti ed operatori
Azioni
1
Mappare le risorse informative già presenti nella
rete Bibliotecaria territoriale e nelle
biblioteche dei vari Centri e/o servizi presenti
sul territorio
Raccogliere e classificare le risorse documentali
presenti in rete
Implementare un sistema informatizzato di
reperimento delle fonti di informazione
Aprire uno sportello informativo aperto agli
utenti esterni e agli operatori interni che ne
facciano richiesta
Creare un materiale informativo che contenga
dei percorsi tematici attraverso le risorse
informative precedentemente mappate.
Promuovere scambi ed incontri periodici con
servizi analoghi presenti a livello regionale
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
8.2
Area d’intervento
Numero
Profilo – tipo di
presenza
Potenziare l’accessibilità e
quindi la fruizione di attività
di socializzazione, di tempo
libero, di servizi ed iniziative
promosse dal consorzio e la
RETE DIVERSABILI
1
Educatore
1
OSS
2
Volontari Rete
Diversabili
1
Tecnico delle
attività
specifiche
Profilo – tipo di
presenza
Ruolo previsto nel progetto
Realizza le attività laboratoriali e gestisce
la relazione educativa con i beneficiari
Collabora nella gestione dei laboratori e
nell’affiancamento alle persone con
maggiori difficoltà
Realizzare attività di animazione di
gruppo
Supporto all'educatore nella progettazione
delle attività e rispetto ad alcune
proposte specifiche.
Area d’intervento
Numero
Potenziare all’interno dei
Centri Diurni – nello specifico
il Centro Diurno Cascina
Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del
decadimento
senile
attraverso la creazione di un
Laboratorio Abilitante
1
operatore
1
educatore
Area d’intervento
Numero
Favorire
l’accesso
alle
informazioni riguardanti la
disabilità
attraverso
l’attivazione di un Centro di
Documentazione
presso
il
Centro Diurno che offra risorse
pienamente accessibili a tutti
e la produzione di materiali
per utenti ed operatori
1
educatore
professionale
1
Consulenza rispetto all'aggiornamento
assistente sociale della normativa di settore
Profilo – tipo di
presenza
Ruolo previsto nel progetto
Segue gli aspetti operativi e
concreti dei singoli progetti,
gestisce gli incontri mensili del gruppo di
lavoro, segue la progettazione educativa
degli interventi
Pianifica le attività che prevedono l'uso
del computer e di un programma
informatico (PROGRAMMA SENIOR PLUS
Ruolo previsto nel progetto
ricerca documentale
8.3
Avvio del progetto
Per garantire lo start-up del progetto, i volontari parteciperanno alle attività di formazione
di carattere generale realizzate secondo la normativa vigente in collaborazione con le altre
sedi di progetto e con il coordinamento della Provincia di Cuneo, per un monte ore minimo di
42 ore. ed attività formative più specifiche relative alle diverse aree di lavoro di cui tratta il
progetto; inoltre particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla
costruzione del gruppo di lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla
conoscenza del contesto e dei destinatari delle attività.
Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il
raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso
di monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione
di incontri con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo
svolgimento delle attività, verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di
soddisfazione dei destinatari, e consentirà eventualmente di procedere ad un
“riorientamento” qualora ci si discostasse in parte, nella realizzazione, da quanto previsto in
fase di progettazione.
Il percorso dei volontari
Per supportare i volontari in servizio civile nell’assunzione del loro ruolo e accompagnarli
nella realizzazione delle attività previste, verrà avviato un percorso di tutoraggio che, a
partire da una fase iniziale e poi per tutto il corso del progetto, coinvolgerà i giovani; i
volontari parteciperanno a 5 incontri nell’arco dei 12 mesi di servizio nei quali si lavorerà
per:
- monitorare l’andamento dell’esperienza ed il livello di soddisfazione dei volontari;
- verificare la realizzazione delle attività previste dal progetto;
- valutare l’efficacia delle azioni messe in campo e la ricaduta sul territorio;
- valutare il livello di soddisfazione dei destinatari;
- aprire uno spazio di confronto e rielaborazione sull’esperienza.
Inoltre uno spazio specifico verrà dedicato a presidiare la valenza formativa del servizio, non
solo valutando l’efficacia e l’utilità delle attività formative di carattere generale e specifico
realizzate, ma anche attraverso l’opportunità di partecipare ad un percorso di bilancio
dell’esperienza, che offrirà a ciascun giovane la possibilità di capitalizzare l’esperienza e
formalizzare gli apprendimenti maturati nel corso dell’esperienza di servizio civile.
Area d’intervento/azioni
Ruolo ed attività previste per i volontari
Potenziare l’accessibilità e
• Collaborazione nelle attività di mappatura delle risorse
quindi la fruizione di attività
di tempo libero fruibili da parte delle persone disabili
di socializzazione, di tempo
e dimonitoraggio costante degli eventi ed iniziative del
libero, di servizi ed iniziative
territorio (eventi, mostre, rassegne cinematografiche,
promosse dal consorzio e la
corsi, ………);
RETE DIVERSABILI
• Supporto nella programmazione e nella gestione delle
attività dei laboratori. Nel caso in cui i volontari
posseggano specifiche competenze/conoscenze in
ambiti creativo (es.musica, teatro, bricolage, ecc…) o
abbiano disponibilità a sperimentarsi potranno
realizzare, in affiancamento agli educatori
professionali, la gestione di alcune attività all’interno
dei laboratori;
• Affiancamento, in supporto alle oss, a singole persone
disabili nelle attività;
• Collaborazione agli operatori nella programmazione e
gestione delle attività di tempo libero;
• Supporto nella promozione delle iniziative per il tempo
libero (predisposizione volantini, distribuzione, ecc…);
• Supporto per l’accompagnamento di singoli beneficiari
alla partecipazione alle attività di tempo libero.
Area d’intervento/azioni
Potenziare all’interno dei
Centri Diurni – nello
specifico il Centro Diurno
Cascina
Pellegrino
di
Cervasca
interventi
di
prevenzione
del
decadimento
senile
attraverso la creazione di
un Laboratorio Abilitante
Ruolo ed attività previste per i volontari
I giovani affiancheranno gli operatori nell’organizzazione e nella
gestione delle attività, con il compito di osservare le modalità
operative, le dinamiche relazionali, i bisogni e le risorse proprie
del singolo disabile, al fine di acquisire la dimestichezza e le
competenze necessarie allo sviluppo degli obiettivi specifici.
In questa fase si offre e si richiede ai giovani un atteggiamento
massimamente interlocutorio, che permetta l’esplicitazione e il
chiarimento di ogni eventuale dubbio, incertezza o perplessità, e
favorisca l’assunzione di regole e stili di comportamento
condivisi e consapevoli.
I volontari collaboreranno come supporto alla programmazione
ed alla realizzazione degli interventi previsti dal LABORATORIO
ABILITANTE
I volontari, saranno aiutati, dall’operatore locale di progetto a
creare con i disabili un rapporto di fiducia finalizzato alla
creazione di una relazione empatica.
Gradualmente, se la relazione si instaurerà positivamente,
verranno attivate iniziative di sostegno nell’ambito delle quali i
volontari saranno impegnati secondo le seguenti azioni:
1. affiancare l'educatore nel motivare la persona disabile
all'esecuzione dei compiti previsti
2. annotare su apposita scheda le difficoltà riscontrate dalla
persona disabile
3. responsabilizzarsi nella gestione autonoma con il disabile
di alcuni step previsti dl programma informatico
Area d’intervento/azioni
Favorire l’accesso alle
informazioni riguardanti la
disabilità attraverso
l’attivazione di un Centro di
Documentazione presso il
Centro Diurno che offra risorse
pienamente accessibili a tutti
e la produzione di materiali per
utenti ed operatori
Ruolo ed attività previste per i volontari
Partecipare alla mappatura delle risorse documentali
presenti in rete
Partecipare alla stesura di materiale informativo e alla sua
diffusione
Creazione del materiale promozionale
Collaborazione nella promozione di eventi culturali e
formativi collegati all'attività del Centro di Documentazione
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 (DUE)
Sede
R.A.F. CENTRO DIURNO "Cascina Pellegrino"
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0 (zero)
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0 (zero)
12) Numero posti con solo vitto:
Codice Sede
21392
N. volontari
2
2 (due) con vitto erogato secondo le modalità dell’ente.
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Monte ore annuo – 1.400 ore, con un minimo di 20 ore settimanali.
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5 (cinque)
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità a flessibilità oraria, con alcune attività in orario serale e/o week end;
Disponibilità a guidare i mezzi dell’ente.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Sede di
N. attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per sede
Nominativi degli Operatori Locali
di Progetto
Data
Cognome
di
e nome nascit
a
1
R.A.F. CENTRO
DIURNO
Cervasca
"Cascina
Pellegrino"
V. Cuneo n. 35
21392
2
RACCA
ERALDO
C.F.
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
Data
Cognome
di
e nome nascit
a
C.F.
28/36 RCCRLD66D28D VIETTO 05/08
VTTGMN58M45A805M
/1946
205F
GERMANA /1958
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La promozione e sensibilizzazione in materia di servizio civile ha un duplice obiettivo: da un
lato quello di promuovere la cultura del servizio civile nazionale, dall'altro quello di
promuovere le singole proposte di SCN previste dai progetti, in modo da collegare il progetto
stesso alle comunità locali dove i volontari prestano servizio. Si struttura nel seguente modo:
- Predisposizione di strumenti informativi multimediali (pagina web dedicata al Servizio
Civile Nazionale) finalizzati a diffondere tra i giovani l’informazione sulle opportunità
legate al Servizio Civile Nazionale. Notevole risalto è dato anche alle opportunità
formative legate a quest’esperienza, e quindi ai riferimenti legislativi, utile per
inquadrare l’esperienza nell’immediato. Nella pagina web sono contenuti anche i
riferimenti fisici e informatici dove i giovani possano approfondire l’argomento
(indicativamente 4 ore al mese di aggiornamento).
- Partecipazione al T.E.S.C. (Tavolo Enti Servizio Civile), a cui aderiscono numerosi Enti
di Servizio Civile del territorio regionale, che si riunisce periodicamente con gli
obiettivi di promuovere la cultura del Servizio Civile attraverso incontri e seminari sul
territorio di riferimento nonché di realizzare iniziative di informazione e ricerca
(indicativamente 4 ore di partecipazione di un operatore al mese).
- Disponibilità di uno sportello informativo (situato nel Settore Politiche Sociali, Ufficio
Servizio Civile Nazionale) a cui i giovani possono rivolgersi per approfondimenti o
chiarimenti eventuali (indicativamente 15 ore di lavoro al mese).
-
IN OCCASIONE DEI BANDI per la selezione dei volontari:
In collaborazione con le realtà aderenti al Protocollo di Intesa per la promozione,
l’elaborazione e la gestione dei progetti di Servizio Civile Volontario Nazionale,
saranno inoltre attivate campagne di promozione territoriale, per promuovere le
opportunità legate al servizio civile, presentare i progetti a bando e orientare i giovani
nella presentazione delle candidature. In particolare, sono previste campagne stampa
(comunicati stampa, interviste tv, articoli), spedizione di newsletters e di materiale
informativo, coordinamento delle attività di pubblicità con depliants e manifesti
all’interno dei diversi punti informativi del territorio: Centri Informagiovani, Centro
Servizi per il Volontariato, Consulte dei giovani (per un totale di almeno 22 ore di
lavoro, suddivise tra ideazione e preparazione grafica del materiale, invio e
coordinamento tra enti). Si prevede inoltre la partecipazione ad alcuni incontri e/o
manifestazioni da realizzarsi nei territori coinvolti dalla realizzazione del progetto,
coinvolgendo direttamente la sede coinvolta Cervasco e Bernezzo. Gli incontri saranno
rivolti espressamente al mondo giovanile e saranno svolti in luoghi di ritrovo giovanile
(associazioni, scuole, gruppi informali, parrocchie…) o durante manifestazioni (fiere,
concerti…), per una durata di almeno 2 ore ciascuno. Si prevede quindi, tra
l’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione degli incontri, un impegno totale di 30
ore.
In sintesi, si prevede di dedicare alle attività di promozione e sensibilizzazione almeno 52 ore
di lavoro totale, più 23 ore di lavoro mensile per la sensibilizzazione e la comunicazione sul
territorio.
18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
CRITERI del Dipartimento
19)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI’
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI’
22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Nessuno
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Spese per assicurazioni R.C., Infortuni, Kasko (per n. 2 volontari)
Vitto (buoni pasto) per i 2 volontari = 5,16 € x 450 gg
Spese benzina per auto di servizio e mezzi pubblici (per 2
volontari)= 100 € mens. ciascuno
Spese materiale di consumo per realizzazione attività e
pubblicizzazione
Formazione specifica (costo orario x n° ore formaz. x per n. 6
professionisti)
TOTALE
€ 100,00
€ 2.300,00
€ 2.200,00
€ 500,00
€ 2.600,00
€ 7.700,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Partner
Rete Diversabili
Ambito/ Azione
Attività di socializzazione,
di tempo libero, di servizi
ed iniziative di sollievo al
compito famigliare della
cura- assistenza
Apporto alla realizzazione del progetto
-Organizzazione e promozione attività di
socializzazione e di tempo libero per le
persone disabili
-Sensibilizzazione dell’istituzione scolastica
e
del
territorio
alle
problematiche
dell’handicap
-Promozione di incontri e momenti di
solidarietà tra le famiglie con figli disabili,
giornate di sport, momenti di festa ecc.
-Discussione di argomenti di comune
interesse, passaggio di informazioni utili alla
gestione del figlio disabile ecc.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Attrezzature
Computer con connessione ad internet e stampante
Telefoni
1 fotocopiatrice
1 stampante
1 videoproiettore
Area d’intervento
Tutte le aree del progetto
1 auto del Consorzio
1 mezzo attrezzato al trasporto disabili
1 programma informatico Senior Plus
Locali
Locale uso ufficio
2 locali per laboratori e attività varie
Palestra C.D. e Istituto Comprensivo di Cervasca
Piscina e centro maneggio
Biblioteca della Rete Diversabili
Potenziare l’accessibilità e quindi la
fruizione di attività di socializzazione,
di tempo libero, di servizi ed iniziative
promosse dal consorzio e la RETE
DIVERSABILI
Potenziare all’interno dei Centri Diurni –
nello specifico il Centro Diurno Cascina
Pellegrino di Cervasca interventi di
prevenzione del
decadimento senile
attraverso
la
creazione
di
un
Laboratorio Abilitante
Area d’intervento
Tutte le aree del progetto
Materiali
Area d’intervento
Materiale di cancelleria
Tutte le aree del progetto
Materiale vario per laboratori (creta, carta,
colori, lavagna di carta ecc.) e attività
riabilitative
Attrezzi in uso alla palestra
Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione
di attività di socializzazione, di tempo libero,
di servizi ed iniziative promosse dal consorzio
e la RETE DIVERSABILI
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Nessuno
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Nessuno
28)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
CERTIFICAZIONE
Nell’ambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini
del curriculum vitae:
1. Attestato di partecipazione al progetto di Servizio Civile rilasciato dall’ente proponente
Provincia di Cuneo
2. Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite rilasciato dall’ente Cooperativa
Sociale O.R.So. (ente terzo certificatore, accreditato presso la regione Piemonte per i
servizi formativi ed orientativi) a seguito della partecipazione dei volontari al percorso di
“Bilancio dell’esperienza”. Nello specifico, con riferimento a quanto indicato al punto
8.3 “Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, la dichiarazione
riguarderà le seguenti capacità e competenze sociali, organizzative e tecniche acquisite
e/o sviluppate dai volontari attraverso la partecipazione al progetto:
Capacità e competenze
sociali
Cooperazione
Creatività / innovazione
Capacità e competenze
organizzative
Ricerca informazioni
Orientamento al cliente /
destinatario
Programmazione
Capacità e conoscenze
tecniche
Conoscenza di base del
reference service
Informatizzazione dei dati
Breve descrizione della competenza
Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il
lavoro del gruppo
Abilità creativa nella ricerca di soluzioni, inventiva, fecondità di
idee
Breve descrizione della competenza
Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di
informazioni
Attitudine a cogliere le esigenze e i bisogni dei destinatari
indirizzando la propria attività
Propensione alla progettazione, preparazione e pianificazione delle
attività
Breve descrizione della competenza
Funzionamento e utilizzo dei cataloghi della Biblioteca: cataloghi on
line (Librinlinea, Opac, SBN) e cataloghi cartacei. L’impostazione
della ricerca, gli strumenti da utilizzare, il rapporto con l’utenza
Messa in rete delle informazioni e dati
RICONOSCIMENTO:
La partecipazione al presente progetto e le capacità e competenze acquisite sono riconosciute
valide ai fini curriculari in virtù del Protocollo d‘Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”.
Nell’ambito dell’accordo, l’ente promotore Cooperativa O.R.So. si impegna a:
• favorire l'incontro degli interessi, delle disponibilità e delle competenze acquisite dai
giovani con le opportunità lavorative e/o di volontariato offerte dagli enti sottoscrittori
dell’accordo. A tal fine la Cooperativa predispone, realizza ed implementa uno specifico
database, offrendo agli enti aderenti un servizio di preselezione dei potenziali candidati
in funzione dei profili ricercati;
Sottoscrivendo il Protocollo, gli enti aderenti si impegnano invece a:
b) coinvolgere attivamente i giovani nella propria organizzazione e nei propri progetti
attraverso prestazioni di carattere lavorativo e/o volontaristico;
c) riconoscere, nell'ambito del proprio percorso di ricerca/selezione del personale, la
validità di quanto rilevato dalla Cooperativa Sociale O.R.So. attraverso il percorso di
“Bilancio dell’esperienza”.
Si allega al progetto dichiarazione dell’ente Cooperativa Sociale O.R.So. con:
• impegno a gestire il percorso finalizzato al rilascio a tutti i volontari coinvolti nel
progetto della “Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite”
• elenco degli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”
Si allega all’istanza:
• copia del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” promosso dall’ente Cooperativa
Sociale O.R.So.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Per incontri e percorsi di formazione:
- Provincia di Cuneo - sede centrale - Corso Nizza, 21 – 12100 CUNEO;
- Provincia di Cuneo, sede Area Servizi alla persona, Via XX Settembre, 48 – 12100 CUNEO
30) Modalità di attuazione:
La formazione è realizzata in proprio, presso l’Ente, con formatori dell’Ente.
Per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, l’ente si avvarrà della collaborazione di
esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione
generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013). Nel caso di utilizzo di esperti si
garantisce comunque la compresenza in aula dei formatori di formazione generale, come
previsto dalla normativa di riferimento.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI’
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale consiste in:
- 2 moduli di formazione iniziale, a inizio e fine percorso;
- 1 mezza giornata di formazione tecnica;
- un percorso di 4 giornate di formazione: il corso si articola in 2 tranche di 2 giornate di
formazione, suddivise in moduli tematici; in aula è prevista la presenza di un Tutor d'aula
che si occupa di favorire il clima di scambio e di apprendimento, di aiutare la
rielaborazione dei contenuti trattati, di introdurre e accompagnare il lavoro dei
formatori.
Tutti i moduli si rivolgono ad un numero di volontari non superiori alle 25 unità; solo nel caso
di alcune lezioni frontali si prevede di aumentare il numero di partecipanti fino alle 28 unità.
La formazione è condotta da formatori accreditati, in alcuni casi con la compresenza di
esperti delle metodologie o delle tematiche trattate.
Si utilizzano diverse metodologie:
• lezione frontale, per trattare contenuti complessi e aiutare la sistematizzazione di alcune
tematiche affrontate;
• dinamiche non formali, nella maggior parte dei casi: lavoro di gruppo, esercitazioni, roleplay, confronto e dibattito in plenaria, analisi di testi e documenti, tecniche animative e
partecipative, studio e analisi di casi.
33)Contenuti della formazione:
Finalità generale della formazione iniziale è quella di introdurre i volontari all’esperienza di
servizio civile, fornendo loro stimoli, spunti di riflessione, informazioni, strumenti
concettuali e metodologici utili a vivere correttamente l’esperienza. Nello specifico
s’intende:
• illustrare il contesto teorico di riferimento (storia, legislazione, istituzioni) ed il
contesto pratico del servizio (normativa vigente, diritti e doveri del volontario);
• fornire elementi di conoscenza del contesto in cui si svolgerà il servizio (enti,
organizzazioni, servizi;
• aprire uno spazio di esplicitazione, confronto, dialogo, sui significati dell’esperienza
di servizio civile;
• approfondire il significato del concetto di difesa della patria, con accenni alla
legislazione e a diverse esperienze (istituzionali, di movimento e della società civile);
• fornire elementi di conoscenza sulla progettazione e sulla valutazione, utili a leggere
la propria esperienza e valutare esiti del progetto ed apprendimenti personali.
La formazione ha come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione del
significato dell’esperienza di servizio civile e dell’identità sociale del volontario, in relazione
ai principi normativi ed ai progetti da realizzare. Nello specifico, secondo quanto indicato
nel documento “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile”
(Decreto 160/2013), la formazione verterà sui seguenti temi:
1. l’identità del gruppo in formazione: motivazioni, aspettative, obiettivi individuali.
Confronto ed elaborazione sui significati dell’esperienza di servizio civile a partire dalle
parole che usiamo;
2. dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: come si è arrivati all’obiezione
di coscienza, e poi dall’obiezione di coscienza al servizio civile volontario;
3. il dovere di difesa della Patria: il concetto di Patria e di difesa civile della Patria,
partendo dai principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, promozione della cultura
e del patrimonio storico, artistico e promozione della pace tra i popoli;
4. il dovere di difesa della Patria - la difesa civile non armata e non violenta: cenni
storici sulla difesa popolare e forme attuali di difesa alternativa, anche in merito ai
movimenti e alla società civile. Cenni alla tutela dei diritti umani e alla gestione non
violenta dei conflitti.
5. la normativa vigente e la carta d’impegno etico: il quadro di riferimento normativo e
culturale all’interno del quale si sviluppa il servizio civile nazionale, i principi che lo
ispirano
6. la formazione civica: dall’educazione civica alla “cittadinanza attiva”. Come collegare i
principi teorici (principi, valori, regole che costituiscono la base della convivenza civile;
funzione e ruolo degli organi costituzionali) alle azioni pratiche.
7. forme di cittadinanza: forme concrete di partecipazione individuali e collettive in
un’ottica di cittadinanza attiva. Volontariato, cooperazione sociale, promozione sociale,
impegno civile.
8. la protezione civile: la difesa della Patria intesa come difesa dell’ambiente e del
territorio, nonché elemento di educazione e crescita di cittadinanza attiva. Prevenzione
dei rischi, emergenze, ricostruzioni. Dalla prevenzione e tutela ambientale alla legalità.
9. la rappresentanza dei volontari in servizio civile: le elezioni dei rappresentanti come
possibilità concreta di partecipare attivamente e assumere un comportamento
responsabile.
10. presentazione dell’ente: cosa significa inserirsi in una organizzazione; caratteristiche,
modalità organizzative e operative dell’ente in cui si presta servizio civile
11. il lavoro per progetti: quali elementi caratterizzano un progetto, cosa significa lavorare
per progetti, l’importanza del lavoro di squadra;
12. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure: come funziona il servizio civile, ruoli
e figure del sistema SCN (enti, UNSC, regioni, olp, rlea, altri volontari, ente accreditato e
ente sede di progetto, il Protocollo della Provincia di Cuneo).
13. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale: diritti e doveri
del volontario: presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra
enti e volontari del servizio civile nazionale” - informazioni pratiche sulla gestione e sullo
svolgimento del servizio, diritti e doveri dei volontari.
14. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti: la comunicazione come
elemento essenziale dell’esperienza quotidiana; elementi costitutivi della
comunicazione; la comunicazione nel gruppo; conflitti e soluzioni.
15. definizione degli obiettivi personali e formativi: cosa ci si aspetta di ottenere da questo
anno di servizio civile, quali competenze si vorrebbero consolidare e ampliare.
34) Durata:
La durata della formazione generale sarà complessivamente di 42 ore totali.
Tutte le ore previste saranno realizzate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione viene realizzata presso la sede di realizzazione del progetto ed in altre sedi
idonee, individuate dall’ente che realizza il progetto.
36)Modalità di attuazione:
La formazione è effettuata:
a) in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente;
b) affidata ad altri soggetti terzi.
37)Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Formatore
Luogo di nascita
Data di nascita
SALVAGNO Enzo
Chiusa Di Pesio (CN)
15.02.1955
RACCA Eraldo
Cuneo
28.04.1966
DOGLIANI Mura
Busca CN)
01.01.1963
MILANO Annamaria
Cuneo
03.08.1957
MASSIMO Alberto
Torino
21.03.1964
VINEIS Vanda
Dronero (CN)
10.07.1963
38)Competenze specifiche del/i formatore/i:
AREE DI
INTERVENTO/
AZIONI PREVISTE
DAL PROGETTO
Inserimento del
volontario
Inserimento del
volontario
Potenziare
l’accessibilità e
quindi la fruizione
di attività di
socializzazione, di
tempo libero, di
servizi ed
iniziative
promosse dal
consorzio e la
RETE DIVERSABILI
MODULO FORMATIVO
NOMINATIVO DEL
FORMATORE
Formazione e informazione
sui rischi connessi all’impiego MASSIMO ALBERTO
dei volontari in progetti di
servizio civile
Presentazione dell’ente: il
ANNA MILANO
Consorzio e le sue attività e
le sue attività con i disabili
Metodi e le tecniche degli
interventi di animazione
RACCA ERALDO
socio-educativa
DOGLIANI MAURA
Potenziare
Psicologia dell'handicap e
all’interno
dei tecniche di intervento
Centri Diurni – riabilitativo
nello specifico il
Centro
Diurno
Cascina Pellegrino
di
Cervasca
interventi
di
prevenzione
del
decadimento
senile attraverso
la creazione di un
Laboratorio
Abilitante
SALVAGNO ENZO
Favorire l’accesso Gli strumenti informatici
alle informazioni utilizzabili
riguardanti
la
disabilità
attraverso
l’attivazione di un
Centro
di
Documentazione
presso il Centro
Diurno che offra
VINEIS Vanda
TITOLO DI STUDIO COMPETENZE/
ESPERIENZE
Laurea in Ingegneria
Esperto nell'ambito della
sicurezza in luoghi di
lavoro
Assistente Sociale
Direttore del Consorzio
Educatore professionale,
Responsabile di Area
Esperto in organizzazione
e gestione dei servizi
integrativi (strutture
disabili), docente corsi
OSS e Educatori
Assistente Sociale
Responsabile di
Area,esperta in
organizzazione e gestione
servizi territoriali di base,
docente corsi OSS e
supervisione tirocini
AA.SS.
Psicologo/Psicoterapeuta
Consulente del Consorzio
sugli interventi di
Parental Training
Responsabile Area
Amministrativa del
Consorzio
Esperta del settore
economico finanziario,
gestione del personale e
sull’uso delle risorse
informatiche dell’ente
risorse
pienamente
accessibili a tutti
e la produzione di
materiali
per
utenti
ed
operatori
39)Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali e uso di metodologie interattive quali:
− testimonianze di operatori
− lavoro sui casi
− role play
Strumenti:
− dispense
− fotocopie
− lavagna luminosa
Lo scopo è quello di fornire ai volontari una base di conoscenze e metodologie sufficienti per
svolgere i loro compiti applicate a situazioni reali presentate dai formatori
40)Contenuti della formazione:
La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di
conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle specifiche attività
previste dal progetto e descritte al punto 8.3
Nello specifico si prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:
AREE DI INTERVENTO/
AZIONI PREVISTE DAL
PROGETTO
Inserimento del
volontario
Inserimento del
volontario
MODULO FORMATIVO
CONTENUTI TRATTATI
Formazione
e
informazione
sui
rischi
connessi
all’impiego
dei
volontari in progetti
di servizio civile
Presentazione
dell’ente: il
Consorzio e le sue
attività con i disabili
Il modulo tratterà l’informativa sui rischi
connessi all’impiego dei volontari nel
progetto di servizio civile.
Il modulo presenterà ai volontari Assetto
istituzionale e organizzativo del Consorzio.
Informazioni su normativa nazionale,
regionale e regolamenti interni. I Servizi
esistenti: ruoli, metodologie professionali,
documentazione interna all’Ente con
particolare riguardo ai servizi per i disabili
Potenziare
l’accessibilità e quindi
la fruizione di attività
di socializzazione, di
tempo libero, di
servizi ed iniziative
promosse dal
consorzio e la RETE
DIVERSABILI
Metodi e le tecniche
degli interventi di
animazione socioeducativa
Potenziare all’interno
dei Centri Diurni –
nello
specifico
il
Centro Diurno Cascina
Pellegrino di Cervasca
interventi
di
prevenzione
del
decadimento
senile
attraverso
la
creazione
di
un
Laboratorio Abilitante
Psicologia
dell'handicap e
tecniche di
intervento
riabilitativo
Favorire l’accesso alle Gli strumenti
informazioni
informatici
riguardanti
la utilizzabili
disabilità
attraverso
l’attivazione di un
Centro
di
Documentazione
presso il Centro Diurno
che
offra
risorse
pienamente accessibili
a tutti e la produzione
di materiali per utenti
ed operatori
Il modulo tratterà i principali aspetti della
metodologia
animativa
socio-educativa
avendo cura di illustrare ai volontari le
caratteristiche dell'ambito, le problematiche
specifiche al territorio di competenza del
progetto, gli aspetti deontologici propri del
servizio sociale , le aree di criticità degli
interventi sulla disabilità, le buone prassi
sperimentate nel tempo rispetto agli
interventi sul tempo libero.
Fra gli argomenti:
Il lavoro d’equipe
Definizione del ruolo del volontario
all’interno di un gruppo di lavoro
Lavorare per “progetti”
Il lavoro di rete
Il modulo tratterà i principali aspetti del
deficit cognitivo con particolare riguardo alle
strategie relazionali consigliabili
nell'approccio alla persona disabile. Si
illustreranno inoltre i principi e l'uso del
programma informatico SENIOR PLUS che
servirà da base per le proposte che verranno
utilizzate nel percorso abilitante.
Fra gli argomenti:
Le problematiche delle famiglie con
membri disabili
Il ciclo vitale della persona disabile
L’approccio multifattoriale
all’invecchiamento del disabile
Il sistema di aspettative della persona
disabile
L’impatto emotivo dell’operatore e
gli incidenti critici
Il software SENIOR PLUS :
applicazione
Il modulo sarà finalizzato ad accertare ed
eventualmente sviluppare le competenze
informatiche dei volontari per quanto
riguarda la gestione di materiale informatico
e la navigazione in rete.
Fra gli argomenti:
Le principali piattaforme gratuite di
creazione blog e microblogging:
Wordpress, Blogger e Tumblr
Come individuare la piattaforma blog
che è più affine ai propri obiettivi
Come creare il proprio progetto
editoriale, scrivere un post, inserire
immagini, video, audio
Come condividere i contenuti del
proprio blog sui principali Social
Network
Navigare tra i Social Media
Cosa condividere, creare eventi,
come invitare
MODULO FORMATIVO
ORE
Formazione e informazione sui rischi connessi
all’impiego dei volontari in progetti di servizio
civile
Presentazione dell’ente: il Consorzio e le sue
attività con i disabili
Metodi e le tecniche degli interventi di
animazione socio-educativa
Psicologia dell'handicap e tecniche di
intervento riabilitativo
Gli strumenti informatici utilizzabili
Totale ore
8
NOMINATIVO
FORMATORE - DOCENTE
MASSIMO ALBERTO
4
ANNA MILANO
32
RACCA ERALDO
MAURA DOGLIANI
SALVAGNO ENZO
16
12
72
VINEIS VANDA
41)Durata:
La durata totale della formazione specifica sarà di 72 ore, così come dettagliato nella tabella
riportata al punto 40.
La formazione specifica sarà erogata come di seguito descritto, in conformità con quanto
previsto dalle “Linee guida per la formazione dei giovani in servizio civile” (Decreto 160/2013):
• il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; in questa parte rientra
obbligatoriamente il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi
all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile”;
• il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.
Si precisa che la richiesta di utilizzare questa tempistica per l'erogazione della formazione
specifica, deriva dal fatto che:
• si ritiene utile ed indispensabile offrire ai volontari nell'arco dei primi 3 mesi dall'avvio
del progetto la maggior parte delle informazioni tecniche e dei contenuti specifici
necessari allo svolgimento delle attività stesse e alla conoscenze dello specifico contesto
di riferimento;
• si ritiene altresì utile e necessario mantenere la possibilità di riprendere e approfondire
alcuni temi e contenuti della formazione specifica anche dopo il primo trimestre; ciò
consente – dopo la fase di inserimento e di avvio delle attività – di riprendere alcuni
contenuti alla luce dei bisogni formativi manifestati dai volontari, a seguito dell'avvio del
progetto e di una maggior conoscenza del servizio e dei destinatari. In alcuni casi poi, ciò
consente anche di accompagnare lo svolgersi di tutte le attività che a volte, come
previsto dal cronoprogramma di attuazione, prendono avvio non dal primo mese di
servizio.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifico) predisposto:
Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato.
Cuneo, li 28 luglio 2014
La Responsabile del Servizio civile nazionale
della Provincia di Cuneo
Dott.ssa Maria Maddalena Mondino