Progetto: Disabilità in rete
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Progetto: Disabilità in rete
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: PROVINCIA DI CUNE0 2) Codice di accreditamento: NZ00443 3) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONE PIEMONTE – I CLASSE CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: DISABILITA' IN RETE: INIZIATIVE DI ANIMAZIONE E DI DOCUMENTAZIONE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A – Assistenza 06 – Disabili 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 1. Presentazione dell’ente Il CONSORZIO è l'ente strumentale di una pluralità di enti locali per gestire in forma associata attività e servizi socio-assistenziali. Il Servizio Socio-Assistenziale è rivolto a tutti i cittadini che necessitano di interventi di "aiuto" familiare, economico, sociale, relazionale ed educativo. Lo scopo del servizio è quello di: svolgere interventi di sostegno del nucleo familiare e del singolo diminuire le domande di assistenzialismo attivando azioni di prevenzione e rimuovendo le situazioni di bisogno ed emarginazione. Il Servizio quindi deve essere inteso come processo di aiuto che tende ad attivare e sviluppare nell'utente potenzialità, energie, capacità che lo rendano responsabile del cambiamento positivo della propria situazione, attraverso: un uso consapevole di tutte le risorse personali, sociali, ambientali; la promozione del collegamento tra i vari servizi, in particolare quelli sociali e sanitari; l'erogazione di prestazioni socio-assistenziali. Il Consorzio è costituito da 22 comuni su un ambito territoriale omogeneo suddiviso in cinque aree dove sono dislocate le sedi operative (Busca, Caraglio, Cervasca, Dronero e Stroppo) e a ciascuna sede è assegnato un pool di operatori il cui numero varia in relazione agli effettivi bisogni del territorio servito. Il Consorzio Valli Grana e Maira: • include una popolazione di circa 40.000 abitanti • ha una densità di popolazione di 44 ab/Kmq • la maggior parte dei Comuni aderenti (n. 15 su 22) ha una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti • l’ambito territoriale coincide con due Comunità Montane. La configurazione e l’estensione del territorio consortile e, nelle zone di alta valle, la sua elevata dispersione, creano considerevoli difficoltà organizzative del tutto esclusive e specifiche per cui si cerca di facilitare la fruibilità dei servizi da parte degli interessati, in maggioranza persone anziane, creando un incremento dei tempi e di disagi di spostamento per gli operatori territoriali. La disomogeneità territoriale e le differenti caratteristiche della popolazione e dei loro bisogni rende difficile ed articolata sia l’analisi dei bisogni sia la conseguente programmazione ed organizzazione dei Servizi consortili. Relativamente all'anno in corso persiste la progressiva, lenta e costante diminuzione del numero degli individui residenti nelle parti medio-alte delle Valli Grana e Maira accanto al costante invecchiamento di quelli ancora ivi residenti. Il saldo demografico, parametro che indica di quanto è variata complessivamente la popolazione per effetto delle nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni, negli ultimi anni è positivo. Ciò sta ad indicare che il saldo migratorio (in termini di dato assoluto) riesce ad invertire il segno negativo del saldo naturale, mettendo in evidenzia il peso che il fenomeno migratorio dall’estero riveste nell’area. L’attività socio assistenziale di base si svolge sotto forma di: > segretariato sociale > servizio sociale professionale > assistenza domiciliare > assistenza socio educativa territoriale > assistenza economica e integrazione rette > assistenza alla persona disabile(ex art. 9 L. 104/92) > affidamento presso famiglie, persone singole, comunità di tipo famigliare > interventi per minori ed incapaci nell’ambito dei rapporti con l’autorità giudiziaria > inserimento in Centri Diurni socio assistenziali > Inserimenti in presidi socio assistenziali > Telesoccorso > Mediazione familiare Principi fondamentali del Consorzio sono: eguaglianza: l'erogazione dei Servizi Socio Assistenziali è ispirata al principio di uguaglianza dei diritti del cittadino, come previsto dall'art. 3 della Costituzione Italiana:"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Garantisce inoltre uniformità di trattamento alle persone residenti sul territorio del Consorzio per i S.S.A. Valli Grana e Maira. imparzialità e continuità:tutti gli operatori del Consorzio svolgono la propria attività secondo criteri di obiettività, di giustizia ed imparzialità per garantire la regolarità e la continuità della prestazione adottando tutte le misure necessarie per evitare o ridurre disagi derivanti da interruzione e funzionamento irregolare del servizio. diritto di scelta:Il consorzio si impegna a ricercare, nel rispetto della normativa vigente e tenendo conto delle esigenza organizzative e funzionali, criteri di maggiore flessibilità per l'erogazione dei servizi sul territorio. partecipazione:l''Ente promuove ogni forma di partecipazione dei cittadini così come previsto dal D. Lgs. n. 267/90 e dalla Legge n. 241/90 e più specificatamente attraverso: la SEMPLIFICAZIONE cioè lo snellimento di tutte le procedure burocratiche. la TRASPARENZA con l'emanazione di provvedimenti chiari e completi l'ACCESSO ALLE INFORMAZIONI cioè la possibilità di formulare richieste, osservazioni e suggerimenti per il miglioramento dei servizi. la TEMPESTIVITA' cioè la rapidità e la competenza di dare risposte. la CORRETTEZZA intesa come riservatezza e rispetto della dignità della persona nell'erogazione del servizio in qualsiasi condizione essa si trovi efficienza ed efficacia:l'attività del Consorzio deve essere erogata e svolta secondo modalità idonee al raggiungimento degli obiettivi di efficienza ed efficacia nell'attuazione di progetti generali dell'Ente; pertanto le risorse disponibili dell'Ente stesso devono essere impiegate in modo razionale per ottenere i massimi risultati in termini sia di benessere degli utenti che di gratificazione del personale. 2. Il contesto di riferimento (territorio, settore, servizi) Il Consorzio è suddiviso in aree di intervento, ognuna con le sue finalità, nello specifico di questo progetto si tratterà l’are della disabilità. FINALITA' AREA DISABILITA' - Garantire i necessari percorsi riabilitativi, assistenziali e di integrazione sociale, sostenendo il percorso di vita del disabile e il lavoro di cura della rete familiare; - Mantenere una rete consolidata di servizi tra loro coordinati con l’obiettivo di rispondere alla globalità dei bisogni della persona con handicap secondo un progetto educativo individualizzato; - Prevenire l’istituzionalizzazione, sostenere la famiglia e promuovere la vita indipendente del singolo disabile, garantendone la cura e l’assistenza a supporto o in sostituzione della famiglia; - Ricercare uno stretto raccordo con i Servizi sanitari dell’ASL sui diversi fronti che vedono coinvolti i due enti secondo le rispettive competenze. La tipologia di interventi dell'area disabilità sono i seguenti: 1. Interventi di tutela per i disabili alternativi alla famiglia di origine INTERVENTI A FAVORE Si intendono tutti gli interventi finalizzati a promuovere azioni di protezione DELLE PERSONE CON socio-sanitaria utile a favorire la migliore evoluzione personale del disabile. HANDICAP 2. Interventi educativi per i disabili Sono interventi individualizzati per supportare la persona e la sua famiglia nel percorso di vita il più possibile autonomo, in armonia con le potenzialità e le scelte della persona stessa, il tutto in un’ottica di integrazione con gli altri servizi e con la comunità locale. 3. Interventi di sostegno alle autonomie Sono interventi finalizzati a supportare la persona disabile, garantendole uno stile di vita il più possibile autonomo e soddisfacente in termini socio-sanitari e psico-sociali, tramite una serie articolata di servizi e di interventi specifici. 4. Assistenza domiciliare disabili Sono interventi che supportano la persona disabile e la sua famiglia nel percorso di vita, favorendone la permanenza nel proprio domicilio; si offrono i necessari supporti per evitare istituzionalizzazioni improprie o involuzioni psico-sociali. 5. Interventi economici di promozione sociale disabili Sono interventi che garantiscono un sostegno economico a persone disabili, in modo da favorire o mantenere la loro autonomia socio-sanitaria ed evitare involuzioni socio-economiche e psico-sociali. Allo stato attuale il Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali delle "Valli Grana e Maira" gestisce direttamente 2 Centri diurni ed ha dato in gestione ad una Cooperativa Sociale una Comunità Alloggio. Sui Centri diurni ruotano perciò 38 utenti mentre la Comunità ospita attualmente 11 disabili. lI Consorzio ha dato priorità al sostegno delle famiglie in cui siano presenti disabili parzialmente o totalmente non autosufficienti mettendo a disposizione strumenti,professionalità e strutture sufficienti a garantire forme di supporto per soddisfare innanzitutto le esigenze organizzative e psicologiche della famiglia che possono richiedere, nei diversi momenti e nelle diverse situazioni, forme di affiancamento o di sostituzione dei carichi assistenziali. Nell'ambito della disabilità la linea seguita del Consorzio è quella di privilegiare i servizi e gli interventi che consentono il mantenimento delle persone nel proprio sistema di vita, pertanto ha istituito servizi domiciliari di assistenza, strutture diurne per la riabilitazione e l’ integrazione di soggetti disabili facendo riferimento ai servizi residenziali presenti sul territorio consortile e gestiti dal terzo settore per tutte quelle situazioni necessitanti di un intervento residenziale. E' stato possibile dare continuità ai progetti già attivati in passato e in particolare: • “La flessibilità al servizio del disabile grave”: prevede l’intervento domiciliare anche da parte dell'Educativa Territoriale , non solo in un ottica di sollievo, ma anche di vera e propria integrazione al progetto individualizzato sul singolo caso predisposto dal Centro diurno, per le persone ivi inserite, o in collaborazione con l’Istituzione scolastica, i servizi sanitari ecc..; l’Educatore Professionale viene inserito pertanto con una funzione di collegamento tra domicilio – struttura assistenziale, istituzione scolastica, servizi sanitari specialistici e viceversa; • “Progetto Autismo”: si portano avanti i Progetti Individualizzati attivati. Prosegue il lavoro di rete con il coinvolgimento dei Servizi che già, a vario titolo, si occupano di questi ragazzi. Si è intensificata la collaborazione con il Servizio “Attività Autismo” dell’ASL CN1, che oltre a svolgere il fondamentale ruolo di coordinamento dei vari interventi, sta collaborando con i Centri Diurni per la gestione dei soggetti con Sindrome autistica inseriti nelle strutture. Attraverso incontri a cadenza mensile, un operatore del suddetto Servizio svolge attività di programmazione e verifica rispetto agli interventi ritenuti necessari. Attività mirate di screening hanno altresì permesso di evidenziare difficoltà di tipo autistico, prima non diagnosticate, e di attivare conseguenti interventi mirati. Continua l’attività di formazione per gli operatori coinvolti nei progetti territoriali a favore delle persone con disturbo autistico. • Mantenimento delle attività del “Tempo Libero”. Questa attività vista la sua natura apparentemente marginale rispetto ad altri servizi, non essendo ricompresa tra i servizi “essenziali”, rischia di subire le maggiori limitazioni a causa del taglio delle risorse in atto. Tuttavia è da considerarsi di primaria importanza per gli obiettivi che persegue nell’ottica di sollievo per le famiglie e crescita dell’autonomia dei soggetti coinvolti. minori occasioni di socializzazione ed animazione. Il Progetto, affidato a Cooperativa Sociale QUALE?, si concretizza in iniziative di turismo sociale e partecipazione a momenti di festa e ad iniziative culturali o sportive offerte dal territorio; in tale ambito è prevista, altresì, l’organizzazione di eventuali periodi di soggiorno “PARENTAL TRAINING”: Proseguimento dell’attività di Supporto Psicologico personale all’utente e di counseling alle famiglie dei disabili in carico al Servizio. • Nella seguente tabella vengono riportati i dati relativi alla popolazione disabile sul territorio di competenza del consorzio. Indicatore Minori disabili presenti nel territorio Situazione partenza 43 iscritti presso Istituti Superiori 154 minori individuati negli Istituti Comprensivi di Cervasca e Bernezzo portatori di Bisogni Educativi Speciali Persone Disabili presenti nei due 34 disabili con varie patologie Centri Diurni del Consorzio Disabili seguiti dal servizio sociale nel n. 4 minori (n. 1 M e n. 3 F) comune di Cervasca. n. 30 adulti (n. 21 M e n. 9 F) Disabili seguiti dal servizio sociale nel n. 8 minori (n. 4 M e n. 4 F) comune di Bernezzo. n. 11 adulti (n. 6 M e n. 5 F) TAB.1 N. Disabili presenti sul territorio – Fonte Consorzio Per dare un quadro più approfondito riportiamo le seguenti tabelle: Azienda Formazione Professionale sede di Dronero Liceo Statale “E.De Amicis” Cuneo Istituto Alberghiero sede di Dronero Istituto Statale per Geometri “B.Virginio” di Cuneo Istituto Tecnico Agrario “Virginio-Donadio” sede di Cuneo CSF ENAIP sede di Cuneo Istituto Superiore “Grandis/Ipsia” di Cuneo TOTALE 5 3 15 5 2 3 10 43 TAB.2 Istituti Superiori-Studenti disabili -a.s. 2013/2014 – Fonte Consorzio INFANZIA Sc. Infanzia Cervasca 1 MEDIO Sc. Infanzia S.Croce 1 MEDIO PRIMARIA Cervasca MEDIA 1 LIEVE 1 GRAVE 1 MEDIO 1 GRAVISSIMO S.Croce 1 GRAVE S. Defendente 1 GRAVE Cervasca 3 GRAVI TOTALE 11 TAB.3 Istituto Comprensivo di CERVASCA –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio INFANZIA Bernezzo PRIMARIA Bernezzo S.Rocco Bernezzo 1 GRAVE 1 LIEVE 2 MEDIO-LIEVI 1 LIEVE 1 GRAVISSIMO 1 H sensor. 3 GRAVI MEDIA 1 MEDIO 1 GRAVE TOTALE 12 TAB.4 Istituto Comprensivo di BERNEZZO –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio Nelle tabelle sottostanti vengono elencati i Bisogni Educativi Speciali (BES) degli alunni e studenti residenti sul territorio del Consorzio: Rilevazione dei BES (Bisogni Educativi Speciali) presenti: 1. disabilità certificate (L. 104/92 art.3, commi 1 e 3) *minorati vista *minorati udito *Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici *DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) *ADH/DOP(dist. deficit attenz./dist. oppositivo provocat.) *Borderline cognitivo *Altro (disprassia, difficoltà di automizzazione..) 3. svantaggio (prevalente) *socioeconomico *linguistico culturale *disagio comportamentale/relazionale N° 19 1 / 18 61 47 4 5 5 12 / 1 11 TOTALI % su popolazione scolastica 92 12,00% TAB.5 Istituto Comprensivo di CERVASCA –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio Rilevazione dei BES (Bisogni Educativi Speciali) presenti: 1) disabilità certificate (L. 104/92 art.3, commi 1 e 3) *minorati vista *minorati udito *Psicofisici 2) disturbi evolutivi specifici *DSA *ADH/DOP *Borderline cognitivo *Altro (disprassia, difficoltà di automizzazione..) 3) svantaggio (prevalente) *socioeconomico *linguistico culturale *disagio comportamentale/relazionale TOTALI % su popolazione scolastica N° 10 / 1 9 33 12 / 9 12 19 4 10 5 62 15% TAB.6 Istituto Comprensivo di BERNEZZO –Alunni disabili a.s. 2013/2014 Fonte Consorzio Sul territorio del consorzio sono inoltre presenti i Centri Diurni per disabili gestiti dal Consorzio Cascina Pellegrino ubicato a Cervasca e Casamica ubicato a Busca. N. disabili inseriti 14 • • • • • • Patologie riscontrate Servizi offerti autismo tetra paresi spastica con grave ritardo psichico tetra paresi spastica con grave ritardo psicomotorio cerebropatia infantile con ritardo psicomotorio tetraplegia spastica sindrome Pierre Robin Interventi a carattere educativo, riabilitativo e ludico espressivo quali: • Attività di Idroterapia ( 14 utenti beneficiari ) • Riabilitazione Equestre ( 10 utenti beneficiari ) • Ginnastica dolce ( 14 utenti beneficiari ) • Laboratorio di giardinaggio ( 8 utenti beneficiari ) • Soggiorni marini (9 utenti beneficiari ) • Uscite e partecipazione ad eventi e manifestazioni del territorio ( 14 utenti beneficiari ) TAB.7 Centro Diurno Cascina Pellegrino N. disabili inseriti Patologie riscontrate 20 • • • • • sindrome di down insufficienza mentale gravissima ritardo mentale medio/grave relazionali cerebropatia psicosi mista + grave ipoacusia con difficoltà Servizi offerti • • Attività interne: musicoterapia – psicomotricità – fisioterapia e massaggi – laboratori artistici (lavorazione della creta ecc.) visione di film e gruppi di discussione ( 20 utenti beneficiari ) Attività esterne: rieducazione equestre – acquaticità – soggiorni marini – sci di fondo – vivere la natura (uscite, gite, partecipazione ad eventi del territorio cc.) 20 utenti beneficiari TAB.8 Centro Diurno Casamica In data 1° giugno 2006 le amministrazioni comunali di Cervasca, Bernezzo, Vignolo (poi entrato a far parte della Comunità Montana Valle Stura e appartenente quindi al Consorzio Socio assistenziale del Cuneese), l’Istituto Comprensivo di Cervasca (capofila), quello di Bernezzo e il Consorzio Assistenziale delle Valli Grana e Maira hanno sottoscritto un Accordo di Programma per la costituzione della RETE DIVERSABILI, avente come scopo principale la diffusione della cultura della diversità e la gestione congiunta di interventi culturali, educativi ed assistenziali per l’handicap. Gli ulteriori soggetti coinvolti sono, oltre a quelli sopraindicati, le famiglie, le associazioni del territorio, le parrocchie che, a vario titolo, possono concorrere all’attuazione delle finalità indicate e partecipare alle attività coordinate da un gruppo formato da una rappresentanza di amministratori, genitori, docenti, due dirigenti scolastici, l’assistente sociale territorialmente competente e il Presidente del Consorzio. Dal lavoro con la Rete e dall’attività che gli operatori sociali effettuano sul territorio, emerge sempre di più da parte delle famiglie di disabili una richiesta di attività di animazione sul fine settimane e di strutture per il “dopo di noi” per favorire inserimenti graduali e meno traumatici di allontanamento dal nucleo familiare. Per quanto riguarda il territorio consortile nell’area comprendente i comuni di Cervasca e Bernezzo è stata osservata un’incidenza piuttosto alta di malattie genetiche con conseguenti gravi forme di handicap fisico e psichico, per tale motivo sono stati potenziati servizi e interventi (servizio per il “tempo libero”, affidamenti familiari presso Case Famiglia Papa Giovanni XXIII, servizi di sollievo per i fine settimana, assistenza domiciliare ecc.) finalizzati ad estendere il sostegno alla persona disabile e alla sua famiglia al di la dell’orario stabilito per i Centri Diurni offrendo altresì un’opportunità di coinvolgimento del volontariato e del terzo settore gravitante intorno al servizio pubblico. 3. Analisi dei bisogni Dal confronto avviato per la progettazione dei Piani di zona il tavolo tematico che si è occupato dell’handicap ha evidenziato la priorità di interventi che incentivino : • la sussidiarietà: il sostegno alla persona presuppone infatti una responsabilità condivisa tra il Consorzio e le altre istituzioni, l’utente, la famiglia e gli altri attori della comunità locale per l’attivazione delle reciproche risorse; • la prevenzione del disagio sociale sul territorio, attraverso la collaborazione con le istituzioni per promuovere iniziative rivolte alla popolazione, per diffondere una cultura di solidarietà, di attenzione alla qualità della vita e per fornire strumenti che promuovano il pieno benessere. Stante il difficile e critico momento per la finanza pubblica e di conseguenza dei bilanci degli Enti consorziati, le difficoltà congiunturali che stanno creando notevoli difficoltà alle famiglie ed ai soggetti più fragili si ritiene ragguardevole l’obiettivo del mantenimento del livello dei servizi (sia territoriali che integrativi) puntando ad una maggiore razionalizzazione ed affinamento qualitativo degli stessi. E' importane inoltre sostenere tutte le opportunità miglioramento del lavoro di rete tra tutte le agenzie, i servizi e le risorse pubbliche, del privato e del volontariato locale, per favorire una risposta puntuale e qualificata ai bisogni dei disabili e delle loro famiglie. In sintesi ci sembra di poter indicare i seguenti bisogni come prioritari : • La necessità di promuovere sul territorio una cultura dell'integrazione con l'apertura all'esterno del Centro Diurno per disabili “Cascina Pellegrino “ a Cervasca per prevenire e contrastare il rischio di emarginazione delle persone disabili che lo frequentano. • L’opportunità di stimolare e favorire l’acquisizione o il mantenimento delle autonomie personali, promuovendo uno stile di vita attivo, rinforzando le relazioni, promuovendo occasioni d 'incontro e socializzazione nel tempo libero. • La necessità, a fronte di un territorio che ha un alto numero di minori disabili ( il 15% della popolazione scolastica all'interno dell'Istituto Comprensivo di Bernezzo ed il 12%presso l'Istituto Comprensivo di Cervasca ) di creare un punto informativo qualificato per operatori scolastici , sociali, sanitari e per le famiglie a cui va garantito il sostegno necessario nel percorso educativo e di cura del famigliare disabile. • L’ottica di rendere sempre più fruibili i servizi esistenti - anche attraverso una completa e capillare divulgazione - costringe a pensare alla realizzazione di interventi destinati a coloro che, dovendo affrontare specifiche problematiche legate alla propria disabilità o a quella dei familiari, necessitano di reperire, presso un’unica sede, tutta le informazioni e la documentazione utile. • La domanda di documentazione presente sul territorio e l'esigenza d' informazioni traversale alle varie componenti dell'ambito della disabilità , funzionale sia all'approccio a specifiche problematiche (vedi alcune sindromi quali l'autismo e/o l'insufficienza mentale) sia come supportiva a campagne di promozione culturale. 4. Domanda di servizi analoghi e relativa offerta Sul territorio operano enti appartenenti al settore no profit che offrono servizi residenziali alle persone disabili. Ci riferiamo soprattutto alla COMUNITA' VALENTINA di Caraglio, gestita dalla Cooperativa sociale Onlus Azzurra, che ospita disabili frequentanti i Centri Diurni del Consorzio e nel tempo ha offerto i suoi locali come spazio per attività sul tempo libero organizzate dall'Educativa di territorio. La Cooperativa “Insieme a Voi” di Busca ha ospitato nel tempo, presso la struttura VILLA MENARDI di Busca, disabili del Consorzio per interventi di sollievo. Infine, possiamo indicare sul territorio la Rete Diversabili, che sarà anche partner al Progetto di cui stiamo trattando. La Rete Diversabili nell’a.s. 2013/2014 ha programmato molteplici attività con diversi OBIETTIVI che rispondono ai bisogni individuati sul territorio . Di seguito ne riportiamo alcune: A. diffondere il libro e l’esperienza della “pedagogia dei genitori” B. sensibilizzare tramite incontri e dibattiti pubblici (in particolare per docenti e genitori) C. interventi di orientamento per ragazzi di terza media D. superamento delle barriere architettoniche E. promozione di incontri e momenti di solidarietà tra famiglie F. creazione di una rete di sostegno tra famiglie G. formazione dei docenti e degli operatori H. attivazione di progetti educativi didattici L'esperienza compiuta dalle strutture residenziali citate nell'offrire servizi di sollievo alle famiglie ha fatto emergere nel tempo altri bisogni che possiamo così elencare: a) L’opportunità di dare continuità alle esperienze di tregua- sollievo sperimentate per non interrompere dei processi positivi di separazione/ distanziazione fra ragazzo/ giovane disabile e nucleo di appartenenza e viceversa. b) La necessità di abbassare la fascia di età dei disabili coinvolgibili al fine di permettere ai nuclei famigliari dei momenti di delega positivi della cura del proprio figlio ad un contesto che mantenga comunque le caratteristiche famigliari c) La necessità di incentivare maggiormente il coinvolgimento della rete sociale ( Il volontariato soprattutto) e di introdurre all'interno dell'attività dei Centri moduli specifici per l'apprendimento di abilità necessarie alla gestione del proprio tempo libero. d) La necessità di prevedere uno stretto accompagnamento psicologico dei genitori di ragazzi / giovani disabili attraverso il ciclo di vita del nucleo con particolare attenzione ad alcune fasi di passaggio quale appunto l’inserimento del figlio disabile in un Centro diurno, l’evidenziarsi di dinamiche relazionali che rendono faticoso l’accudimento , l’invecchiamento dei genitori e soprattutto l’accompagnamento in alcune esperienze di separazione dal proprio figlio con tutto il carico di ambivalenza scatenato dalla situazione. 5. Cosa intende realizzare il progetto Il progetto intende potenziare e sostenere i percorsi di integrazione, autonomia e socializzazione delle persone disabili, qualificando e potenziando le opportunità di attività mirate allo sviluppo e/o il mantenimento delle competenze socio-relazionali favorendo una partnership sul territorio fra Ente pubblico e privato sociale. Il Progetto intende inoltre fornire un servizio di informazione qualificata presso il Centro Diurno “Cascina Pellegrino” il cui obiettivo è quello di rinforzare e consolidare la rete di sostegno dei singoli beneficiari coinvolti (famiglia, strutture, rete amicale, ….). 6. Descrizione destinatari e beneficiari Si considerano destinatari diretti del progetto le persone disabili residenti sul territorio del Consorzio che già usufruiscono dei Servizi territoriali o partecipano alle attività della RETE DIVERSABILI ed eventuali nuovi utenti attualmente in attesa di attivazione dei servizi. Si ritiene che il progetto possa essere rivolto a circa 200 destinatari (minori e persone disabili con relativi nuclei famigliari che risultano essere sia dei beneficiari indiretti che beneficiari diretti a seconda delle azioni previste ) I destinatari indiretti sono le reti/strutture di sostegno alla persona (la RETE DIVERSABILI, La Comunità Alloggio “Valentina” di Caraglio, il servizio di Educativa Territoriale del Consorzio, i Centri Diurni del Consorzio). DESTINATARI 200 destinatari (minori e persone disabili con relativi nuclei famigliari) • La popolazione totale del Consorzio socio assistenziale • I soggetti legati all'infanzia disabile, con mondi, quello della riabilitazione e della scuola, che necessitando di prassi di presa in carico nel tempo e che hanno specifiche esigenze informative • I soggetti legati alle persone handicappate adulte che sono accolte dal circuito dei servizi Diurni e/o residenziali • I soggetti legati ai famigliari delle persone disabili • Gli operatori in senso lato - intendendo sia gli operatori dei vari servizi sia i volontari ATTIVITA' DI ANIMAZIONE E DI LABORATORI SPECIFICI • Minori disabili facenti capo agli Istituti Comprensivi di Bernezzo e Cervasca LABORATORIO ABILITANTE PER LA PREVENZIONE DEL • 10 disabili fra i frequentanti i Centri Diurni ed i Disabili seguiti sul territorio dall' Educativa Territoriale CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DECADIMENTO COGNITIVO PROMOZIONE DI INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA TEMATICA • La popolazione totale del territorio di competenza del Consorzio 7) Obiettivi del progetto: Obiettivi generali del progetto Disabilità in rete sono la progettazione e la realizzazione di percorsi educativi individualizzati per persone disabili finalizzati allo sviluppo e/o il mantenimento delle competenze socio-relazionali e l'organizzazione delle informazioni riguardanti i diversi ambiti della disabilità finalizzata a rinforzare e consolidare la rete di sostegno dei singoli beneficiari coinvolti. a. Progettare e realizzare percorsi educativi individualizzati Obiettivo specifico 1.1 Potenziare l’accessibilità e la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal Consorzio e la RETE DIVERSABILI (ad esempio laboratori tematici, uscite individuali e o di gruppo per partecipazione ad iniziative/eventi culturali, partecipazione ad attività sportive, organizzazione uscite e vacanze estive) e più in generale dal territorio. 1.2 Potenziare all’interno del Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante Indicatori Situazione di partenza Risultati attesi N. laboratori tematici N. utenti laboratori N. utenti accompagnati individualmente in attività di tempo libero (sport, eventi culturali, cinema, ecc…..). n. 3 laboratori n. 10 beneficiari N. 5 beneficiari Almeno n. 6 laboratori n. 20 beneficiari N. 10 beneficiari Crescita del livello di autonomia della persone coinvolte (si utilizzerà come valore di riferimento una scheda individuale per ogni singola persona sulla quale verranno monitorati i miglioramenti) n. 20 persone con livello basso di autonomia nella gestione del quotidiano Indicatori specifici relativi alle abilità in possesso alle singole persone ed in specifico per le capacità di problem solving e gli aspetti motivazionali Livelli testati dalle batterie di prove previste e da interviste al singolo n. 10 persone il cui livello di autonomia è sensibilmente migliorato (in base ai dati rilevati dall’idonea scheda di valutazione) con acquisizione di competenze di base relative a spostamenti nel centro abitato, capacità di auto somministrazione dei pasti Livelli attesi in base ai controlli longitudinali riportati dalla letteratura scientifica b. Migliorare l’organizzare le informazioni riguardanti i diversi ambiti della disabilità 2.1 2.1 Favorire l’accesso alle informazioni riguardanti la disabilità attraverso l’attivazione di un Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra risorse accessibili e la produzione di materiali per utenti ed operatori N. Accessi al Centro di documentazione Non è presente sul territorio un Centro di Documentazione analogo 100 accessi in un anno Quantità e tipo di documentazione mappata Non esiste una mappatura delle risorse informative presenti sul territorio N. aperture alla settimana Non è attivato nessun servizio analogo N. Materiali informativi prodotti Il Consorzio non ha prodotto finora materiale analogo Mappatura delle risorse informative presenti sul territorio Mappatura delle risorse informative presenti in rete che tenga conto di tutte le tipologie di handicap Apertura all'esterno del Centro di Documentazione sito presso i Centro Diurno Cascina Pellegrino per almeno tre pomeriggi la settimana Accesso attraverso il Sito del Consorzio al materiale informativo 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi: 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività: 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto 8.1 Avvio del progetto Per garantire lo start-up del progetto, vi è una prima fase di lavoro legata allo svolgimento delle attività formative e di “addestramento”. In questa fase vengono realizzate attività di formazione a carattere generale in collaborazione con le altre sedi di progetto e con il coordinamento della Provincia di Cuneo, ed attività formative più specifiche relative alle diverse aree di lavoro di cui tratta il progetto. In questa fase si realizzerà anche la Formazione relativa ai rischi connessi alle attività di cui si occuperanno i volontari nel progetto. Infine particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla costruzione del gruppo di lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla conoscenza del contesto e dei destinatari delle attività. Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso di monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione di incontri con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo svolgimento delle attività, verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di soddisfazione dei destinatari, e consentirà eventualmente di procedere ad un “riorientamento” qualora ci si discostasse in parte, nella realizzazione, da quanto previsto in fase di progettazione. Ed ora si descrive, per ogni obiettivo specifico individuato al punto 7, l’impianto di realizzazione del progetto, con descrizione dettagliata del complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi individuati. Segue a questa descrizione una tabella temporale che riassume i tempi di attuazione delle diverse attività, collocandole in ordine temporale dal I al XII mese. Pot Area d’intervento azioni 1.1 Potenziare l’accessibilità e la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal Consorzio e la RETE DIVERSABILI (ad esempio laboratori tematici, uscite individuali e o di gruppo per partecipazione ad iniziative/eventi culturali, partecipazione ad attività sportive, organizzazione uscite e vacanze estive) e più in generale dal territorio. Il Consorzio e la Rete Diversabili organizzano e promuovono attività di socializzazione e di tempo libero per le persone disabili. La progettazione degli interventi prevede la fruizione di risorse già esistenti sul territorio favorendone l’accessibilità anche ai disabili e l’organizzazione di iniziative educative e di socializzazione ad hoc. Al fine di potenziare dette iniziative migliorando qualitativamente il tempo libero delle persone disabili, con la collaborazione dei VSCN, si intende: 1. Eseguire mappatura delle risorse di tempo libero fruibili da parte delle persone disabili e monitorare con costanza eventi ed iniziative del territorio (eventi, mostre, rassegne cinematografiche, corsi, …) ; 2. Analizzare i fabbisogni in ordine alla socializzazione secondaria delle persone disabili da coinvolgere nella attività ; 3. Progettare e realizzare attività di animazione di gruppo : Animazione equestre presso un’azienda locale Acquaticità con partecipazione dei piccoli non deambulanti grazie alla collaborazioni di volontari e mezzo attrezzato del Consorzio Esperienza di alcune classi con l’Associazione Dogs for Kids“giochi senza barriere” tra IC Cervasca e IC Bernezzo con la collaborazione i associazioni sportive del territorio (adesione al progetto regionale “Paralimpismo..cos’è”) 4. Promuovere incontri e momenti di solidarietà tra famiglie attraverso incontri domenicali tra famiglie con figli disabili per far conoscere il lavoro svolto nelle scuole,discussioni di argomenti di comune interesse (es. funzione educativa),giornate di sport e momenti di festa 5. Monitorare in itinere e verificare le iniziative programmate 1.2 Potenziare all’interno del Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante 1. Valutare le abilità maggiormente integranti nell'ambito scolastico e delle abilità soggette a deterioramento in relazione all’invecchiamento. 2. Creare una scheda personalizzata per ogni soggetto previa la valutazione del grado di disabilità mentale, delle capacità possedute e del tipo di tratto psicopatologico per lo sviluppo delle azioni d’intervento 3. Esercitare attraverso le attività previste dal Laboratorio Abilitante e con l'uso di uno specifico programma informatico (SENIOR PLUS), alcune abilità critiche quali la rapidità di risposta, la capacità di denominazione e discriminazione,memoria e problem solving 4. Verifica finale individualizzata dei risultati raggiunti 2.1 Favorire l’accesso alle Classificazione dei contributi sul tema della disabilità presenti su : informazioni riguardanti la • Biblioteche e Centri di Documentazione analoghi disabilità attraverso • I siti web l’attivazione di un Centro di • I servizi Informahandicap Documentazione presso il • Le newsletter Centro Diurno che offra risorse • Le case editrici accessibili e la produzione di • La stampa quotidiana materiali per utenti ed Si tratterà di : operatori - Mappare le risorse informative già presenti nella rete Bibliotecaria territoriale e nelle biblioteche dei vari Centri e/o servizi presenti sul territorio - Raccogliere e classificare le risorse documentali presenti in rete Implementare un sistema informatizzato di reperimento delle fonti di informazione - Aprire uno sportello informativo aperto agli utenti esterni e agli operatori interni che ne facciano richiesta - Creare un materiale informativo che contenga dei percorsi tematici attraverso le risorse informative precedentemente mappate. - Promuovere scambi ed incontri periodici con servizi analoghi presenti a livello regionale Si intende realizzare un collegamento tra i servizi per la disabilità presenti sul territorio e tra questi e la rete bibliotecaria pubblica , una azione più diffusa di promozione del materiale documentario attraverso prodotti informativi e attività di promozione culturale Ipotizzando un avio del progetto nel mese di GIUGNO 2015, questo è il crono programma di attuazione delle attività previste: CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 1: Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI Azioni Eseguire mappatura delle risorse di tempo libero fruibili da parte delle persone disabili e monitorare con costanza eventi ed iniziative del territorio Analizzare i fabbisogni in ordine alla socializzazione secondaria delle persone disabili da coinvolgere nella attività Progettare e realizzare attività di animazione di gruppo Promuovere incontri e momenti di solidarietà tra famiglie Monitorare in itinere e verificare le iniziative programmate 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 1.2: Potenziare all’interno dei Centri Diurni – nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca - interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante 12 Azioni Valutare le abilità maggiormente integranti nell'ambito scolastico e delle abilità soggette a deterioramento in relazione all’invecchiamento Creare una scheda personalizzata per ogni soggetto previa la valutazione del grado di disabilità mentale, delle capacità possedute e del tipo di tratto psicopatologico per lo sviluppo delle azioni d’intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Esercitare attraverso le attività previste dal Laboratorio Abilitante e con l'uso di uno specifico programma informatico (SENIOR PLUS), alcune abilità critiche quali la rapidità di risposta, la capaci Verifica finale individualizzata dei risultati raggiunti CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELL'OBIETTIVO 2.1: Favorire l’accesso alle informazioni riguardanti la disabilità attraverso l’attivazione di un Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra risorse pienamente accessibili a tutti e la produzione di materiali per utenti ed operatori Azioni 1 Mappare le risorse informative già presenti nella rete Bibliotecaria territoriale e nelle biblioteche dei vari Centri e/o servizi presenti sul territorio Raccogliere e classificare le risorse documentali presenti in rete Implementare un sistema informatizzato di reperimento delle fonti di informazione Aprire uno sportello informativo aperto agli utenti esterni e agli operatori interni che ne facciano richiesta Creare un materiale informativo che contenga dei percorsi tematici attraverso le risorse informative precedentemente mappate. Promuovere scambi ed incontri periodici con servizi analoghi presenti a livello regionale 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 8.2 Area d’intervento Numero Profilo – tipo di presenza Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI 1 Educatore 1 OSS 2 Volontari Rete Diversabili 1 Tecnico delle attività specifiche Profilo – tipo di presenza Ruolo previsto nel progetto Realizza le attività laboratoriali e gestisce la relazione educativa con i beneficiari Collabora nella gestione dei laboratori e nell’affiancamento alle persone con maggiori difficoltà Realizzare attività di animazione di gruppo Supporto all'educatore nella progettazione delle attività e rispetto ad alcune proposte specifiche. Area d’intervento Numero Potenziare all’interno dei Centri Diurni – nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante 1 operatore 1 educatore Area d’intervento Numero Favorire l’accesso alle informazioni riguardanti la disabilità attraverso l’attivazione di un Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra risorse pienamente accessibili a tutti e la produzione di materiali per utenti ed operatori 1 educatore professionale 1 Consulenza rispetto all'aggiornamento assistente sociale della normativa di settore Profilo – tipo di presenza Ruolo previsto nel progetto Segue gli aspetti operativi e concreti dei singoli progetti, gestisce gli incontri mensili del gruppo di lavoro, segue la progettazione educativa degli interventi Pianifica le attività che prevedono l'uso del computer e di un programma informatico (PROGRAMMA SENIOR PLUS Ruolo previsto nel progetto ricerca documentale 8.3 Avvio del progetto Per garantire lo start-up del progetto, i volontari parteciperanno alle attività di formazione di carattere generale realizzate secondo la normativa vigente in collaborazione con le altre sedi di progetto e con il coordinamento della Provincia di Cuneo, per un monte ore minimo di 42 ore. ed attività formative più specifiche relative alle diverse aree di lavoro di cui tratta il progetto; inoltre particolare attenzione viene posta alle azioni di avvio del progetto, dalla costruzione del gruppo di lavoro – in cui vengono inseriti i volontari del servizio civile – alla conoscenza del contesto e dei destinatari delle attività. Per presidiare poi l’avvio e la realizzazione delle diverse attività previste dal progetto ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in fase di attuazione verrà realizzato un percorso di monitoraggio – come da sistema accreditato – che consentirà, attraverso la realizzazione di incontri con i referenti del progetto e la rilevazione e raccolta di dati, di seguire lo svolgimento delle attività, verificare l’efficacia delle azioni messe in campo, ed il livello di soddisfazione dei destinatari, e consentirà eventualmente di procedere ad un “riorientamento” qualora ci si discostasse in parte, nella realizzazione, da quanto previsto in fase di progettazione. Il percorso dei volontari Per supportare i volontari in servizio civile nell’assunzione del loro ruolo e accompagnarli nella realizzazione delle attività previste, verrà avviato un percorso di tutoraggio che, a partire da una fase iniziale e poi per tutto il corso del progetto, coinvolgerà i giovani; i volontari parteciperanno a 5 incontri nell’arco dei 12 mesi di servizio nei quali si lavorerà per: - monitorare l’andamento dell’esperienza ed il livello di soddisfazione dei volontari; - verificare la realizzazione delle attività previste dal progetto; - valutare l’efficacia delle azioni messe in campo e la ricaduta sul territorio; - valutare il livello di soddisfazione dei destinatari; - aprire uno spazio di confronto e rielaborazione sull’esperienza. Inoltre uno spazio specifico verrà dedicato a presidiare la valenza formativa del servizio, non solo valutando l’efficacia e l’utilità delle attività formative di carattere generale e specifico realizzate, ma anche attraverso l’opportunità di partecipare ad un percorso di bilancio dell’esperienza, che offrirà a ciascun giovane la possibilità di capitalizzare l’esperienza e formalizzare gli apprendimenti maturati nel corso dell’esperienza di servizio civile. Area d’intervento/azioni Ruolo ed attività previste per i volontari Potenziare l’accessibilità e • Collaborazione nelle attività di mappatura delle risorse quindi la fruizione di attività di tempo libero fruibili da parte delle persone disabili di socializzazione, di tempo e dimonitoraggio costante degli eventi ed iniziative del libero, di servizi ed iniziative territorio (eventi, mostre, rassegne cinematografiche, promosse dal consorzio e la corsi, ………); RETE DIVERSABILI • Supporto nella programmazione e nella gestione delle attività dei laboratori. Nel caso in cui i volontari posseggano specifiche competenze/conoscenze in ambiti creativo (es.musica, teatro, bricolage, ecc…) o abbiano disponibilità a sperimentarsi potranno realizzare, in affiancamento agli educatori professionali, la gestione di alcune attività all’interno dei laboratori; • Affiancamento, in supporto alle oss, a singole persone disabili nelle attività; • Collaborazione agli operatori nella programmazione e gestione delle attività di tempo libero; • Supporto nella promozione delle iniziative per il tempo libero (predisposizione volantini, distribuzione, ecc…); • Supporto per l’accompagnamento di singoli beneficiari alla partecipazione alle attività di tempo libero. Area d’intervento/azioni Potenziare all’interno dei Centri Diurni – nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante Ruolo ed attività previste per i volontari I giovani affiancheranno gli operatori nell’organizzazione e nella gestione delle attività, con il compito di osservare le modalità operative, le dinamiche relazionali, i bisogni e le risorse proprie del singolo disabile, al fine di acquisire la dimestichezza e le competenze necessarie allo sviluppo degli obiettivi specifici. In questa fase si offre e si richiede ai giovani un atteggiamento massimamente interlocutorio, che permetta l’esplicitazione e il chiarimento di ogni eventuale dubbio, incertezza o perplessità, e favorisca l’assunzione di regole e stili di comportamento condivisi e consapevoli. I volontari collaboreranno come supporto alla programmazione ed alla realizzazione degli interventi previsti dal LABORATORIO ABILITANTE I volontari, saranno aiutati, dall’operatore locale di progetto a creare con i disabili un rapporto di fiducia finalizzato alla creazione di una relazione empatica. Gradualmente, se la relazione si instaurerà positivamente, verranno attivate iniziative di sostegno nell’ambito delle quali i volontari saranno impegnati secondo le seguenti azioni: 1. affiancare l'educatore nel motivare la persona disabile all'esecuzione dei compiti previsti 2. annotare su apposita scheda le difficoltà riscontrate dalla persona disabile 3. responsabilizzarsi nella gestione autonoma con il disabile di alcuni step previsti dl programma informatico Area d’intervento/azioni Favorire l’accesso alle informazioni riguardanti la disabilità attraverso l’attivazione di un Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra risorse pienamente accessibili a tutti e la produzione di materiali per utenti ed operatori Ruolo ed attività previste per i volontari Partecipare alla mappatura delle risorse documentali presenti in rete Partecipare alla stesura di materiale informativo e alla sua diffusione Creazione del materiale promozionale Collaborazione nella promozione di eventi culturali e formativi collegati all'attività del Centro di Documentazione 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 (DUE) Sede R.A.F. CENTRO DIURNO "Cascina Pellegrino" 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 (zero) 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 (zero) 12) Numero posti con solo vitto: Codice Sede 21392 N. volontari 2 2 (due) con vitto erogato secondo le modalità dell’ente. 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Monte ore annuo – 1.400 ore, con un minimo di 20 ore settimanali. 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 (cinque) 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità a flessibilità oraria, con alcune attività in orario serale e/o week end; Disponibilità a guidare i mezzi dell’ente. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Sede di N. attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Data Cognome di e nome nascit a 1 R.A.F. CENTRO DIURNO Cervasca "Cascina Pellegrino" V. Cuneo n. 35 21392 2 RACCA ERALDO C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Data Cognome di e nome nascit a C.F. 28/36 RCCRLD66D28D VIETTO 05/08 VTTGMN58M45A805M /1946 205F GERMANA /1958 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: La promozione e sensibilizzazione in materia di servizio civile ha un duplice obiettivo: da un lato quello di promuovere la cultura del servizio civile nazionale, dall'altro quello di promuovere le singole proposte di SCN previste dai progetti, in modo da collegare il progetto stesso alle comunità locali dove i volontari prestano servizio. Si struttura nel seguente modo: - Predisposizione di strumenti informativi multimediali (pagina web dedicata al Servizio Civile Nazionale) finalizzati a diffondere tra i giovani l’informazione sulle opportunità legate al Servizio Civile Nazionale. Notevole risalto è dato anche alle opportunità formative legate a quest’esperienza, e quindi ai riferimenti legislativi, utile per inquadrare l’esperienza nell’immediato. Nella pagina web sono contenuti anche i riferimenti fisici e informatici dove i giovani possano approfondire l’argomento (indicativamente 4 ore al mese di aggiornamento). - Partecipazione al T.E.S.C. (Tavolo Enti Servizio Civile), a cui aderiscono numerosi Enti di Servizio Civile del territorio regionale, che si riunisce periodicamente con gli obiettivi di promuovere la cultura del Servizio Civile attraverso incontri e seminari sul territorio di riferimento nonché di realizzare iniziative di informazione e ricerca (indicativamente 4 ore di partecipazione di un operatore al mese). - Disponibilità di uno sportello informativo (situato nel Settore Politiche Sociali, Ufficio Servizio Civile Nazionale) a cui i giovani possono rivolgersi per approfondimenti o chiarimenti eventuali (indicativamente 15 ore di lavoro al mese). - IN OCCASIONE DEI BANDI per la selezione dei volontari: In collaborazione con le realtà aderenti al Protocollo di Intesa per la promozione, l’elaborazione e la gestione dei progetti di Servizio Civile Volontario Nazionale, saranno inoltre attivate campagne di promozione territoriale, per promuovere le opportunità legate al servizio civile, presentare i progetti a bando e orientare i giovani nella presentazione delle candidature. In particolare, sono previste campagne stampa (comunicati stampa, interviste tv, articoli), spedizione di newsletters e di materiale informativo, coordinamento delle attività di pubblicità con depliants e manifesti all’interno dei diversi punti informativi del territorio: Centri Informagiovani, Centro Servizi per il Volontariato, Consulte dei giovani (per un totale di almeno 22 ore di lavoro, suddivise tra ideazione e preparazione grafica del materiale, invio e coordinamento tra enti). Si prevede inoltre la partecipazione ad alcuni incontri e/o manifestazioni da realizzarsi nei territori coinvolti dalla realizzazione del progetto, coinvolgendo direttamente la sede coinvolta Cervasco e Bernezzo. Gli incontri saranno rivolti espressamente al mondo giovanile e saranno svolti in luoghi di ritrovo giovanile (associazioni, scuole, gruppi informali, parrocchie…) o durante manifestazioni (fiere, concerti…), per una durata di almeno 2 ore ciascuno. Si prevede quindi, tra l’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione degli incontri, un impegno totale di 30 ore. In sintesi, si prevede di dedicare alle attività di promozione e sensibilizzazione almeno 52 ore di lavoro totale, più 23 ore di lavoro mensile per la sensibilizzazione e la comunicazione sul territorio. 18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: CRITERI del Dipartimento 19)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI’ 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI’ 22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Nessuno 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Spese per assicurazioni R.C., Infortuni, Kasko (per n. 2 volontari) Vitto (buoni pasto) per i 2 volontari = 5,16 € x 450 gg Spese benzina per auto di servizio e mezzi pubblici (per 2 volontari)= 100 € mens. ciascuno Spese materiale di consumo per realizzazione attività e pubblicizzazione Formazione specifica (costo orario x n° ore formaz. x per n. 6 professionisti) TOTALE € 100,00 € 2.300,00 € 2.200,00 € 500,00 € 2.600,00 € 7.700,00 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Partner Rete Diversabili Ambito/ Azione Attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative di sollievo al compito famigliare della cura- assistenza Apporto alla realizzazione del progetto -Organizzazione e promozione attività di socializzazione e di tempo libero per le persone disabili -Sensibilizzazione dell’istituzione scolastica e del territorio alle problematiche dell’handicap -Promozione di incontri e momenti di solidarietà tra le famiglie con figli disabili, giornate di sport, momenti di festa ecc. -Discussione di argomenti di comune interesse, passaggio di informazioni utili alla gestione del figlio disabile ecc. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Attrezzature Computer con connessione ad internet e stampante Telefoni 1 fotocopiatrice 1 stampante 1 videoproiettore Area d’intervento Tutte le aree del progetto 1 auto del Consorzio 1 mezzo attrezzato al trasporto disabili 1 programma informatico Senior Plus Locali Locale uso ufficio 2 locali per laboratori e attività varie Palestra C.D. e Istituto Comprensivo di Cervasca Piscina e centro maneggio Biblioteca della Rete Diversabili Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI Potenziare all’interno dei Centri Diurni – nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante Area d’intervento Tutte le aree del progetto Materiali Area d’intervento Materiale di cancelleria Tutte le aree del progetto Materiale vario per laboratori (creta, carta, colori, lavagna di carta ecc.) e attività riabilitative Attrezzi in uso alla palestra Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti: Nessuno 28)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: CERTIFICAZIONE Nell’ambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini del curriculum vitae: 1. Attestato di partecipazione al progetto di Servizio Civile rilasciato dall’ente proponente Provincia di Cuneo 2. Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite rilasciato dall’ente Cooperativa Sociale O.R.So. (ente terzo certificatore, accreditato presso la regione Piemonte per i servizi formativi ed orientativi) a seguito della partecipazione dei volontari al percorso di “Bilancio dell’esperienza”. Nello specifico, con riferimento a quanto indicato al punto 8.3 “Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, la dichiarazione riguarderà le seguenti capacità e competenze sociali, organizzative e tecniche acquisite e/o sviluppate dai volontari attraverso la partecipazione al progetto: Capacità e competenze sociali Cooperazione Creatività / innovazione Capacità e competenze organizzative Ricerca informazioni Orientamento al cliente / destinatario Programmazione Capacità e conoscenze tecniche Conoscenza di base del reference service Informatizzazione dei dati Breve descrizione della competenza Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il lavoro del gruppo Abilità creativa nella ricerca di soluzioni, inventiva, fecondità di idee Breve descrizione della competenza Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di informazioni Attitudine a cogliere le esigenze e i bisogni dei destinatari indirizzando la propria attività Propensione alla progettazione, preparazione e pianificazione delle attività Breve descrizione della competenza Funzionamento e utilizzo dei cataloghi della Biblioteca: cataloghi on line (Librinlinea, Opac, SBN) e cataloghi cartacei. L’impostazione della ricerca, gli strumenti da utilizzare, il rapporto con l’utenza Messa in rete delle informazioni e dati RICONOSCIMENTO: La partecipazione al presente progetto e le capacità e competenze acquisite sono riconosciute valide ai fini curriculari in virtù del Protocollo d‘Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”. Nell’ambito dell’accordo, l’ente promotore Cooperativa O.R.So. si impegna a: • favorire l'incontro degli interessi, delle disponibilità e delle competenze acquisite dai giovani con le opportunità lavorative e/o di volontariato offerte dagli enti sottoscrittori dell’accordo. A tal fine la Cooperativa predispone, realizza ed implementa uno specifico database, offrendo agli enti aderenti un servizio di preselezione dei potenziali candidati in funzione dei profili ricercati; Sottoscrivendo il Protocollo, gli enti aderenti si impegnano invece a: b) coinvolgere attivamente i giovani nella propria organizzazione e nei propri progetti attraverso prestazioni di carattere lavorativo e/o volontaristico; c) riconoscere, nell'ambito del proprio percorso di ricerca/selezione del personale, la validità di quanto rilevato dalla Cooperativa Sociale O.R.So. attraverso il percorso di “Bilancio dell’esperienza”. Si allega al progetto dichiarazione dell’ente Cooperativa Sociale O.R.So. con: • impegno a gestire il percorso finalizzato al rilascio a tutti i volontari coinvolti nel progetto della “Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite” • elenco degli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” Si allega all’istanza: • copia del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” promosso dall’ente Cooperativa Sociale O.R.So. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Per incontri e percorsi di formazione: - Provincia di Cuneo - sede centrale - Corso Nizza, 21 – 12100 CUNEO; - Provincia di Cuneo, sede Area Servizi alla persona, Via XX Settembre, 48 – 12100 CUNEO 30) Modalità di attuazione: La formazione è realizzata in proprio, presso l’Ente, con formatori dell’Ente. Per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, l’ente si avvarrà della collaborazione di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013). Nel caso di utilizzo di esperti si garantisce comunque la compresenza in aula dei formatori di formazione generale, come previsto dalla normativa di riferimento. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI’ 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale consiste in: - 2 moduli di formazione iniziale, a inizio e fine percorso; - 1 mezza giornata di formazione tecnica; - un percorso di 4 giornate di formazione: il corso si articola in 2 tranche di 2 giornate di formazione, suddivise in moduli tematici; in aula è prevista la presenza di un Tutor d'aula che si occupa di favorire il clima di scambio e di apprendimento, di aiutare la rielaborazione dei contenuti trattati, di introdurre e accompagnare il lavoro dei formatori. Tutti i moduli si rivolgono ad un numero di volontari non superiori alle 25 unità; solo nel caso di alcune lezioni frontali si prevede di aumentare il numero di partecipanti fino alle 28 unità. La formazione è condotta da formatori accreditati, in alcuni casi con la compresenza di esperti delle metodologie o delle tematiche trattate. Si utilizzano diverse metodologie: • lezione frontale, per trattare contenuti complessi e aiutare la sistematizzazione di alcune tematiche affrontate; • dinamiche non formali, nella maggior parte dei casi: lavoro di gruppo, esercitazioni, roleplay, confronto e dibattito in plenaria, analisi di testi e documenti, tecniche animative e partecipative, studio e analisi di casi. 33)Contenuti della formazione: Finalità generale della formazione iniziale è quella di introdurre i volontari all’esperienza di servizio civile, fornendo loro stimoli, spunti di riflessione, informazioni, strumenti concettuali e metodologici utili a vivere correttamente l’esperienza. Nello specifico s’intende: • illustrare il contesto teorico di riferimento (storia, legislazione, istituzioni) ed il contesto pratico del servizio (normativa vigente, diritti e doveri del volontario); • fornire elementi di conoscenza del contesto in cui si svolgerà il servizio (enti, organizzazioni, servizi; • aprire uno spazio di esplicitazione, confronto, dialogo, sui significati dell’esperienza di servizio civile; • approfondire il significato del concetto di difesa della patria, con accenni alla legislazione e a diverse esperienze (istituzionali, di movimento e della società civile); • fornire elementi di conoscenza sulla progettazione e sulla valutazione, utili a leggere la propria esperienza e valutare esiti del progetto ed apprendimenti personali. La formazione ha come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione del significato dell’esperienza di servizio civile e dell’identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi ed ai progetti da realizzare. Nello specifico, secondo quanto indicato nel documento “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013), la formazione verterà sui seguenti temi: 1. l’identità del gruppo in formazione: motivazioni, aspettative, obiettivi individuali. Confronto ed elaborazione sui significati dell’esperienza di servizio civile a partire dalle parole che usiamo; 2. dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: come si è arrivati all’obiezione di coscienza, e poi dall’obiezione di coscienza al servizio civile volontario; 3. il dovere di difesa della Patria: il concetto di Patria e di difesa civile della Patria, partendo dai principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, promozione della cultura e del patrimonio storico, artistico e promozione della pace tra i popoli; 4. il dovere di difesa della Patria - la difesa civile non armata e non violenta: cenni storici sulla difesa popolare e forme attuali di difesa alternativa, anche in merito ai movimenti e alla società civile. Cenni alla tutela dei diritti umani e alla gestione non violenta dei conflitti. 5. la normativa vigente e la carta d’impegno etico: il quadro di riferimento normativo e culturale all’interno del quale si sviluppa il servizio civile nazionale, i principi che lo ispirano 6. la formazione civica: dall’educazione civica alla “cittadinanza attiva”. Come collegare i principi teorici (principi, valori, regole che costituiscono la base della convivenza civile; funzione e ruolo degli organi costituzionali) alle azioni pratiche. 7. forme di cittadinanza: forme concrete di partecipazione individuali e collettive in un’ottica di cittadinanza attiva. Volontariato, cooperazione sociale, promozione sociale, impegno civile. 8. la protezione civile: la difesa della Patria intesa come difesa dell’ambiente e del territorio, nonché elemento di educazione e crescita di cittadinanza attiva. Prevenzione dei rischi, emergenze, ricostruzioni. Dalla prevenzione e tutela ambientale alla legalità. 9. la rappresentanza dei volontari in servizio civile: le elezioni dei rappresentanti come possibilità concreta di partecipare attivamente e assumere un comportamento responsabile. 10. presentazione dell’ente: cosa significa inserirsi in una organizzazione; caratteristiche, modalità organizzative e operative dell’ente in cui si presta servizio civile 11. il lavoro per progetti: quali elementi caratterizzano un progetto, cosa significa lavorare per progetti, l’importanza del lavoro di squadra; 12. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure: come funziona il servizio civile, ruoli e figure del sistema SCN (enti, UNSC, regioni, olp, rlea, altri volontari, ente accreditato e ente sede di progetto, il Protocollo della Provincia di Cuneo). 13. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale: diritti e doveri del volontario: presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale” - informazioni pratiche sulla gestione e sullo svolgimento del servizio, diritti e doveri dei volontari. 14. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti: la comunicazione come elemento essenziale dell’esperienza quotidiana; elementi costitutivi della comunicazione; la comunicazione nel gruppo; conflitti e soluzioni. 15. definizione degli obiettivi personali e formativi: cosa ci si aspetta di ottenere da questo anno di servizio civile, quali competenze si vorrebbero consolidare e ampliare. 34) Durata: La durata della formazione generale sarà complessivamente di 42 ore totali. Tutte le ore previste saranno realizzate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: La formazione viene realizzata presso la sede di realizzazione del progetto ed in altre sedi idonee, individuate dall’ente che realizza il progetto. 36)Modalità di attuazione: La formazione è effettuata: a) in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente; b) affidata ad altri soggetti terzi. 37)Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Formatore Luogo di nascita Data di nascita SALVAGNO Enzo Chiusa Di Pesio (CN) 15.02.1955 RACCA Eraldo Cuneo 28.04.1966 DOGLIANI Mura Busca CN) 01.01.1963 MILANO Annamaria Cuneo 03.08.1957 MASSIMO Alberto Torino 21.03.1964 VINEIS Vanda Dronero (CN) 10.07.1963 38)Competenze specifiche del/i formatore/i: AREE DI INTERVENTO/ AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO Inserimento del volontario Inserimento del volontario Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI MODULO FORMATIVO NOMINATIVO DEL FORMATORE Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego MASSIMO ALBERTO dei volontari in progetti di servizio civile Presentazione dell’ente: il ANNA MILANO Consorzio e le sue attività e le sue attività con i disabili Metodi e le tecniche degli interventi di animazione RACCA ERALDO socio-educativa DOGLIANI MAURA Potenziare Psicologia dell'handicap e all’interno dei tecniche di intervento Centri Diurni – riabilitativo nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante SALVAGNO ENZO Favorire l’accesso Gli strumenti informatici alle informazioni utilizzabili riguardanti la disabilità attraverso l’attivazione di un Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra VINEIS Vanda TITOLO DI STUDIO COMPETENZE/ ESPERIENZE Laurea in Ingegneria Esperto nell'ambito della sicurezza in luoghi di lavoro Assistente Sociale Direttore del Consorzio Educatore professionale, Responsabile di Area Esperto in organizzazione e gestione dei servizi integrativi (strutture disabili), docente corsi OSS e Educatori Assistente Sociale Responsabile di Area,esperta in organizzazione e gestione servizi territoriali di base, docente corsi OSS e supervisione tirocini AA.SS. Psicologo/Psicoterapeuta Consulente del Consorzio sugli interventi di Parental Training Responsabile Area Amministrativa del Consorzio Esperta del settore economico finanziario, gestione del personale e sull’uso delle risorse informatiche dell’ente risorse pienamente accessibili a tutti e la produzione di materiali per utenti ed operatori 39)Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali e uso di metodologie interattive quali: − testimonianze di operatori − lavoro sui casi − role play Strumenti: − dispense − fotocopie − lavagna luminosa Lo scopo è quello di fornire ai volontari una base di conoscenze e metodologie sufficienti per svolgere i loro compiti applicate a situazioni reali presentate dai formatori 40)Contenuti della formazione: La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle specifiche attività previste dal progetto e descritte al punto 8.3 Nello specifico si prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi: AREE DI INTERVENTO/ AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO Inserimento del volontario Inserimento del volontario MODULO FORMATIVO CONTENUTI TRATTATI Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile Presentazione dell’ente: il Consorzio e le sue attività con i disabili Il modulo tratterà l’informativa sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile. Il modulo presenterà ai volontari Assetto istituzionale e organizzativo del Consorzio. Informazioni su normativa nazionale, regionale e regolamenti interni. I Servizi esistenti: ruoli, metodologie professionali, documentazione interna all’Ente con particolare riguardo ai servizi per i disabili Potenziare l’accessibilità e quindi la fruizione di attività di socializzazione, di tempo libero, di servizi ed iniziative promosse dal consorzio e la RETE DIVERSABILI Metodi e le tecniche degli interventi di animazione socioeducativa Potenziare all’interno dei Centri Diurni – nello specifico il Centro Diurno Cascina Pellegrino di Cervasca interventi di prevenzione del decadimento senile attraverso la creazione di un Laboratorio Abilitante Psicologia dell'handicap e tecniche di intervento riabilitativo Favorire l’accesso alle Gli strumenti informazioni informatici riguardanti la utilizzabili disabilità attraverso l’attivazione di un Centro di Documentazione presso il Centro Diurno che offra risorse pienamente accessibili a tutti e la produzione di materiali per utenti ed operatori Il modulo tratterà i principali aspetti della metodologia animativa socio-educativa avendo cura di illustrare ai volontari le caratteristiche dell'ambito, le problematiche specifiche al territorio di competenza del progetto, gli aspetti deontologici propri del servizio sociale , le aree di criticità degli interventi sulla disabilità, le buone prassi sperimentate nel tempo rispetto agli interventi sul tempo libero. Fra gli argomenti: Il lavoro d’equipe Definizione del ruolo del volontario all’interno di un gruppo di lavoro Lavorare per “progetti” Il lavoro di rete Il modulo tratterà i principali aspetti del deficit cognitivo con particolare riguardo alle strategie relazionali consigliabili nell'approccio alla persona disabile. Si illustreranno inoltre i principi e l'uso del programma informatico SENIOR PLUS che servirà da base per le proposte che verranno utilizzate nel percorso abilitante. Fra gli argomenti: Le problematiche delle famiglie con membri disabili Il ciclo vitale della persona disabile L’approccio multifattoriale all’invecchiamento del disabile Il sistema di aspettative della persona disabile L’impatto emotivo dell’operatore e gli incidenti critici Il software SENIOR PLUS : applicazione Il modulo sarà finalizzato ad accertare ed eventualmente sviluppare le competenze informatiche dei volontari per quanto riguarda la gestione di materiale informatico e la navigazione in rete. Fra gli argomenti: Le principali piattaforme gratuite di creazione blog e microblogging: Wordpress, Blogger e Tumblr Come individuare la piattaforma blog che è più affine ai propri obiettivi Come creare il proprio progetto editoriale, scrivere un post, inserire immagini, video, audio Come condividere i contenuti del proprio blog sui principali Social Network Navigare tra i Social Media Cosa condividere, creare eventi, come invitare MODULO FORMATIVO ORE Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile Presentazione dell’ente: il Consorzio e le sue attività con i disabili Metodi e le tecniche degli interventi di animazione socio-educativa Psicologia dell'handicap e tecniche di intervento riabilitativo Gli strumenti informatici utilizzabili Totale ore 8 NOMINATIVO FORMATORE - DOCENTE MASSIMO ALBERTO 4 ANNA MILANO 32 RACCA ERALDO MAURA DOGLIANI SALVAGNO ENZO 16 12 72 VINEIS VANDA 41)Durata: La durata totale della formazione specifica sarà di 72 ore, così come dettagliato nella tabella riportata al punto 40. La formazione specifica sarà erogata come di seguito descritto, in conformità con quanto previsto dalle “Linee guida per la formazione dei giovani in servizio civile” (Decreto 160/2013): • il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; in questa parte rientra obbligatoriamente il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile”; • il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. Si precisa che la richiesta di utilizzare questa tempistica per l'erogazione della formazione specifica, deriva dal fatto che: • si ritiene utile ed indispensabile offrire ai volontari nell'arco dei primi 3 mesi dall'avvio del progetto la maggior parte delle informazioni tecniche e dei contenuti specifici necessari allo svolgimento delle attività stesse e alla conoscenze dello specifico contesto di riferimento; • si ritiene altresì utile e necessario mantenere la possibilità di riprendere e approfondire alcuni temi e contenuti della formazione specifica anche dopo il primo trimestre; ciò consente – dopo la fase di inserimento e di avvio delle attività – di riprendere alcuni contenuti alla luce dei bisogni formativi manifestati dai volontari, a seguito dell'avvio del progetto e di una maggior conoscenza del servizio e dei destinatari. In alcuni casi poi, ciò consente anche di accompagnare lo svolgersi di tutte le attività che a volte, come previsto dal cronoprogramma di attuazione, prendono avvio non dal primo mese di servizio. Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifico) predisposto: Si rinvia al sistema di Monitoraggio accreditato. Cuneo, li 28 luglio 2014 La Responsabile del Servizio civile nazionale della Provincia di Cuneo Dott.ssa Maria Maddalena Mondino