Costa Azzurra - Turisti per Caso

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Costa Azzurra - Turisti per Caso
Diario Costa azzurra e Provenza
Sulle tracce
degli artisti
Quando: sempre
Durata: 12 giorni
Viaggio: auto
Costo a persona:
(spesa approssimativa)
Dodici giorni in Provenza per un mix di mare, monti e cultura
di Sabrina Ceccarelli
nei luoghi di Chagall, Cezanne e Renoir N
on volevamo visitare solo la classica Costa Azzurra, quella più conosciuta. L'idea era spingerci più
a ovest, per visitare le zone un po’ meno
famose, almeno per noi italiani. Il nostro
soggiorno di 12 giorni nel sud della Francia, dunque, è stato a tappe.
Abbiamo trascorso i primi cinque giorni
a Juan les Pins. Potrei definirla la Rimini della Costa azzurra, con un’alta densità di visitatori e strutture turistiche, bar,
ristoranti, discoteche. C’è un bel lungomare con le palme in stile Miami e la
spiaggia piccolina, ma molto frequentata: in alta stagione se non si arriva presto si rischia di non trovare posto. Nonostante l’affollamento, il mare è pulito.
A 2 km da Juan les Pins c’è Antibes. Il paese è affacciato sul mare, su una penisola chiamata Cap d’Antibes. Nel centro
storico ha il fascino di una cittadina provenzale, con le sue viuzze strette, i negozietti tipici, i ristorantini sul porto, dove
si possono trovare ottimi menu turistici
a prezzi modici e il mercato provenzale,
dove si trovano spezie, lavanda ed erbe
di ogni tipo. Nonostante sia considerata una meta Vip, anche grazie al porto,
600 euro
x t r f o i c e h
io...
turista
per caso
L'ALTRA COSTA AZZURR
A IL SUD DELLA FRANCIA
che non t'aspetti,
fattO di cittadine d'arte,
profumi e insenature deg
ne dei caraibi.
da viSITARE IN AUTOMOBILE
E IN TRENO.
MARE
FIUME
PARCO
MONUMENTO
A51
STRADA PRINCIPALE
STRADA SECONDARIA
STATO CONFINE
Saint Paul de Vence
STATO
francia
181
s pa g n a
Piccolo centro arroccato sulle
colline, dove abitò, per qualche
tempo, Marc Chagall, pittore russo
naturalizzato francese.
e712
37
TERRA STATO TERRA CITTÀ
cannes
STRADA STATO
MARE
PALAZZO
STATO CONF.
TRACCIA PART.
Saint Paul
de Vence
STRADA CITTÀ
LAGO/FIUME
PARCO
PARCO 2
grasse
e712
Cagnes sur Mer
Aix en Provence
La villa sul mare
che fu residenza di Renoir,
conserva ancora l’arredamento
e i quadri del celebre pittore.
cannes
e80
nizza
Cagnes sur Mer
Antibes
Juan les Pins
A52
aix en provence
Oltre allo studio
di Paul Cezanne,
da visitare anche
le sorgenti termali.
marsiglia
Cassis
Les Calanques
MAR MEDITERRANEO
A57
Port Grimaud
Bormes les Mimosas
Antibes
Saint-Tropez
Il Castello Grimaldi
ospita il Museo
Picasso, dove è
possibile ammirare
le opere del pittore
spagnolo, tra cui
Les Clés d’Antibes
‘disegnato’,
appunto, su
un muro.
le Lavandou
Hyeres
Porquerolles
1
l’abbiamo trovata più economica di Juan
les Pins e molto caratteristica. è diventata, così, la nostra meta preferita per la
cena. Per gli appassionati di arte, c’è il
Museo di Picasso, in una bella struttura affacciata sul mare. Merita senz’altro
una visita.
Verso la campagna
Una delle tappe del nostro giro è stata
Saint Paul de Vence, il paese degli artisti, dove ha soggiornato anche Marc
Chagall. È arroccato su una collina, con
tutte le case in pietra. Sulle caratteristiche stradine si affacciano gallerie d’arte:
ce ne sono circa una quarantina. Avendo
a disposizione molti soldi, ci si potrebbe
davvero divertire. Scendendo da Saint
Diario Costa azzurra e Provenza
Il tesoro dei Catari
P
urtroppo non ci sono mai andata
nel sud della Francia, in quel
posto magico che sta tra Tolosa e
i Pirenei. Ci sono passata in treno
per andare in Spagna ma non mi
sono mai fermata. Peccato! È un
luogo estremamente interessante,
l’ex regno Visigoto, la Patria
della Linguadoca. Questa mia
lacuna è per fortuna colmata da
Annamaria e Natalia, le mie amiche
dell’associazione Aestene, che
organizzano viaggi e conoscono
bene la zona. Per capire lo spirito
della Linguadoca bisogna partire
dall’eresia che vi si sviluppò,
inaccettabile per la Chiesa tanto
d’arrivare allo sterminio: l’eresia
Catara. Ma che cosa è il Catarismo?
L’ho chiesto appunto ad Anna Maria.
“È una religione fondata sulla
Rivelazione con predilezione alla
lettura del Vangelo di San Giovanni
in quanto il suo messaggio è
quello del Cristo. Il Catarismo non
ha mai preteso altro che essere
l'autentico Cristianesimo. Persino
San Bernardo diceva di loro ”Nessun
sermone è più cristiano del loro e
la loro morale è pura”. Purtroppo
questo messaggio di purezza Catari vuole dire Puri - si è rivelato
incompatibile con l'ortodossia
romana in quanto il Catarismo
credeva in due principi creatori (uno
buono e l'altro cattivo) eterni ed
antagonisti. Questo dualismo era un
corpo estraneo per Roma che ad un
certo punto s'impegna a rigettarlo
con ogni mezzo di repressione. Dal
XI al XV secolo, e soprattutto nella
Linguadoca, migliaia di uomini e di
donne sono morti per la loro fede
catara. Eppure quello Cataro era
il più bel messaggio d'amore che
Paul de Vence andiamo a Cagnes sur
Mer. Qui c'è la casa di Pierre-Auguste
Renoir: il celebre pittore francese trascorse qui l’ultima parte della sua vita.
è una villa con vista mare immersa fra gli
ulivi. All’interno conserva ancora l’arredamento e i quadri realizzati da Renoir.
Profumi di Francia
Una delle gite che mi ha affascinato di
più è stata quella a Grasse, la città dei
profumi. Nonostante non sia un’appassionata di fragranze e belletti, mi è rimasta nel cuore. Qui si trovano molte
aziende produttrici ed è possibile anche
visitarne alcune. Siamo entrati da Fragonard, che si trova proprio nel centro del
paese. Inoltre, giusto per cogliere di sor-
l'Occidente aveva conosciuto dai
tempi apostolici... Tra Tolosa e i
Pirenei, decine di siti testimoniano
ancora del grande dramma politico
e religioso che ha lacerato la
Linguadoca medievale, si possono
ancora leggere nelle rovine i loro
messaggi. Da Roquefixade, Lastours,
Quéribus, Termes, Minerve, Foix,
Puilaurens a Puivert il castello dei
Trovatori della Corte d'Amore e
scelto per girare le scene del film
"La Nona Porta" con Johnny Deep,
fino a Montségur, ultimo baluardo
cataro dove ancora oggi viene
ricordato il massacro con una stele
e con un momento magico nella
notte del solstizio, cioè il giorno di
San Giovanni. Poi c'è Carcassonne,
città che sembra uscita dal mondo
delle favole. E Fanjeaux, culla del
catarismo. Insomma, questo può
essere un magnifico viaggio lungo i
luoghi più segreti della Linguadoca.
Un viaggio fra i ricordi di un epopea
straziante e dove si respira ancora
aria di eresie....”
Crociata contro l'eresia.
Nel 1244 cadde l'ultima fortezza,
Montségur, che si trova a 40 Km da
Rennes-le-Château. I Catari si erano
stabili nella fortezza nel 1208, dopo
due anni che Raymond de Perelha,
signore di Montségur, l’aveva
ristrutturata.
L'architettura della Fortezza di
Montségur ha una particolarità:
durante il solstizio d'estate, i
primi raggi del sole attraversano
il loggione da parte a parte. Per
alcuni è un caso, per altri è la prova
di un culto solare, cioè pagano.
Forse altro non era che il desiderio
di essere in armonia con la natura,
ma per la Chiesa era una ulteriore
prova di disubbidienza. Comandante
della difesa di Montsegur era
Pierre-Roger Mirepoix, e il Conte
di Tolosa Raymond VII lo aiutava
inviando viveri ed acqua. Nel mese
di gennaio del 1244 due Catari,
Mattheus e Pierre Bonnet, lasciarono
la fortezza per nascondere in una
grotta il loro tesoro. Il 13 marzo
dello stesso anno tre "Parfaits"
Amiel Aicard, Hugo e Poiterin ed un
"credente", lasciarono la fortezza,
durante una tregua, mettendo in
pericolo la vita di tutti gli altri,
portando via qualcosa di molto
prezioso per loro e legato
alla "loro religione", un
tesoro spirituale. Ricordo
che i "Parfaits" erano
quelli che avevano ricevuto
il "consolament" e che
appartenevano alla Chiesa
di Dio, cioè adepti Catari.
Ma cosa avevano portato
via? Fernand Niel (il grande
studioso del catarismo,
scomparso nel 1985) si
chiede: ...manoscritti o il
Effettivamente, secondo coloro
che sono appassionati di misteri,
come me, i Catari rappresentavano
– possedevano - qualcosa che
poteva mettere in discussione
il cattolicesimo: come poteva
la Chiesa Cattolica rimanere
insensibile? Anzi doveva fare di tutto
per impossessarsene. Bisognava
prendere una decisione, l'unica
possibile era il loro sterminio. C'è
da aggiungere che in quel periodo il
movimento cataro era molto radicato
nella Linguadoca ed era diventato
ormai alternativo al cattolicesimo.
Nel 1208 in Linguadoca venne
assassinato uno dei legati pontifici.
Papa Innocenzo III bandì allora una
segreto di un nascondiglio di un
tesoro più che materiale?
Insomma un segreto da nascondere
e da non fare cadere in mani
crociate. Pierre-Roger Mirepoix
dichiarerà agli Inquisitori che lo
torturavano dopo la caduta di
Montsegur che i tre "Parfaits" erano
fuggiti affinchè la Chiesa degli eretici
non perdesse il suo tesoro e non
perdesse neanche il tesoro nascosto
nella foresta, di cui i tre "Parfaits"
conoscevano il nascondiglio.
Dopo lo sterminio e la distruzione
del castello i Crociati dovevano
recuperare qualcosa a Montségur,
ma non la trovarono mai, perché
era stata portata via quel famoso
13 marzo 1244. Forse i Templari
conoscevano a loro volta questo
segreto. E qui la storia misteriosa
continua….
Syusy
presa il turista che arriva, la città è inebriata di un profumo che si diffonde per
le strade.
In treno verso la costa
Abbiamo dedicato un giorno intero alla
visita di Nizza. Visto il traffico della Costa Azzurra, abbiamo optato per il treno,
davvero molto comodo da Juan les Pins:
siamo arrivati a destinazione dopo circa
20 minuti.
Il centro storico ricorda le città liguri, con case alte e colorate, chiese dalla cupola tonda con maioliche. Sembra un continuo mercato, con negozietti
che vendono ogni tipo di souvenir, ristorantini, rosticcerie (con tanti stuzzichini deliziosi). Da mangiare la socca (fari-
2
01
01 pret a porter
Le strade di Saint Paul de Vence
sono punteggiate da decine di gallerie d'arte.
Diario Costa azzurra e Provenza
nata). Dopo aver fatto un giro in lungo e
in largo attraversato il mercato, ammirato piazza Messena con i suoi palazzi rossi e le belle fontane, ci rilassiamo un po’
sul mare. La spiaggia non è proprio comodissima: è fatta da grossi ciottoli. Il
lungomare, tuttavia, è bello e ampio (si
perde a vista d’occhio), anche se il panorama non è dei migliori (negli anni si
sono dati a una folle urbanizzazione, cementificando persino le colline).
01
01 Antibes
Safranier, vecchio quartiere di Antibes. Foto del tpc
Paolo M
02 nizza Il principale centro della Costa Azzurra, visto
dal lungomare Quai des États Unis.
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Lusso ed eleganza
Il giorno successivo lo trascorriamo a
Cannes, elegante cittadina dove, oltre
ad alberghi belli e negozi lussuosi c’è,
naturalmente, la famosa Croisette, il
lungomare che segue “il profilo” del golfo. Ci fermiamo al porto ad ammirare i
lussuosi yacht, quindi seguiamo la strada fino a raggiungere la parte più antica
di Cannes, con viuzze e negozietti. Continuiamo a salire fino ad arrivare a una
chiesetta nella parte più alta del paese,
da dove si gode un panorama sul porto
e su tutto il lungomare. Torniamo a Juan
les Pins dove ci aspettano i fuochi di artificio. La sera ci accontentiamo di mangiare una crepes in un bar. L’ultimo giorno a Juan les Pins lo trascorriamo in tutta
tranquillità in spiaggia e la sera andiamo
a cena a Cannes.
In Provenza
La mattina raggiungiamo Aix en Provence, la capitale della Provenza, a circa 100
km da Juan les Pins. Alloggiamo presso
il Citadines Apart’hotel, prenotato a un
prezzo scontatissimo su Internet: è molto curato, ha la piscina e si trova in una
zona residenziale della città molto bella,
dove ci sono giardini e impianti sportivi.
Siamo circa a 2 km dal centro della città.
Ci fermiamo allo studio di Paul Cezanne
(potevo perdermi un altro impressionista?), che si trova in una casetta immersa nel verde, poco fuori dal centro. Tuttavia, non sono rimasta molto soddisfatta:
cinque euro per visitare una stanza dove ci sono tutti gli oggetti di Cezanne e
i soggetti che utilizzava per dipingere le
nature morte (vasi, arance, pane). Il centro della città è molto curato: grandi viali
alberati, tante fontane ed edifici eleganti. La sera ceniamo in uno dei ristorantini
che si trovano nella via principale, il corso Mirabeau.
Il giorno successivo partiamo per Bormes les Mimosas. Prima di raggiungerla, però, ci fermiamo a Cassis, paesino
da utilizzare come punto di partenza per
visitare Les Calanques, insenature bellissime, simili a fiordi, che si trovano prima di arrivare a Marsiglia. Sono possibili gite per visitare tre, cinque oppure otto
Calanques (la visita di tre costa 13 euro)
a bordo di barche di pescatori. Terminata la nostra gita visitiamo il paese, molto carino.
Riprendiamo la macchina per raggiungere Bormes les Mimomas. L’albergo
che abbiamo prenotato si chiama la Garrigue: è in una zona periferica, circondata da vigne. Facciamo un giro per la tran-
I ricordi di viaggio dei turistipercaso
02
01
01 Cap d'Antibes
03
Spiaggetta romantica di dully84. 02 Colori e profumi della Costa azzurra di dark*shine. 03 Piatti... tipici di briendinho.
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Diario Costa azzurra e Provenza
quilla località turistica di Lavandou, per
poi ritornare in albergo e rilassarci in piscina. Per cena andiamo in centro a Bormes les Mimosas, che è arroccato sulla collina, da dove si gode un bellissimo
panorama sulla costa. Il paese è delizioso, con case dai colori pastello e i balconi e le strade adornati di piante e fiori.
Tra spiagge, canali
e castelli
Il giorno successivo andiamo in cerca di
qualche spiaggia interessante. Percorriamo la strada che va da Le Lavandou
a Saint Tropez e ci fermiamo alla spiaggia di Cavaliere, dove trascorriamo qualche ora per poi riprendere la strada, direzione Saint Tropez. In città è piacevole
passeggiare lungo il porto e vedere i pittori all’opera mentre realizzano splendide tele, o camminare per le stradine
piene di negozi. Lasciamo il paese per
visitare Port Grimaud, che si trova a pochi chilometri. Si tratta di un centro urbano un po’ particolare: ci sono i canali, gli attracchi per le barche, i ponti… è
tutto estremamente curato, con case dai
colori tenui, della stessa altezza. Insomma, sembra un paese finto, costruito a
tavolino! Per la cena rimaniamo in albergo: 10 euro per carne al barbecue, contorno e gelato.
La tappa successiva è Hyeres, che dista
circa 15 Km. La parte vecchia del paese è
carina, con il castello, negozi tipici e una
bella piazza. Peccato, però, che sia tut-
Un castello pieno
di storia
Il tour in Provenza si può
completare con una visita
della città medievale
di Carcassone. Qui è
d'obbligo fare una bella
passeggiata in notturna
al castello per poter
godere appieno della
bellezza delle antiche
mura. Ancor meglio se
dalla parte del fiume, da
dove è possibile godere
di una vista a dir poco
spettacolare.
01 chez cezanne
Una visita
all'abitazione che fu
dell'artista francese
costa 5 euro.
02La luna
si desta con te
Il piccolo porticciolo
di Saint Tropez.
01
to chiuso, tranne i bar della piazza. Prendiamo qualcosa da bere e poi a letto presto, perché la mattina dopo ci aspetta
una bella gita all’isola di Porquerolles.
Luoghi incontaminati
Sull’isola c’è un solo paese (al porto), le
strade sono sterrate e si percorrono solo
in bicicletta. Al porto si possono noleggiare le biciclette per fare il giro dell’isola. Si raggiunge dalla penisola di Hyeres,
imbarcandosi al porto di Giens-La Tour
Founde con 15 minuti di traghetto.
Decidiamo di andare a piedi e di raggiungere le spiagge più vicine. Per fortuna compriamo qualche baguette prima
di arrivare in spiaggia, perché una volta arrivati a Plage troviamo solo lo spettacolo che offre la natura. La spiaggia è
lunga, il mare turchese. Dopo pranzo ci
dirigiamo verso un’altra spiaggia nelle
vicinanze: Plage d’Argent. A fine serata
ci incamminiamo verso il porto per prendere il traghetto che ci riporterà a Hyeres. L’isola ci ha sorpreso: non avremmo
mai pensato che in Costa Azzurra potesse esistere un luogo dai colori caraibici!
È la nostra ultima sera in Francia e ci concediamo un giro mondano a Saint Tropez, dove ci sono un po’ di localini nei
pressi del porto nuovo. Poi tutti a letto
perché il giorno dopo ci aspetta il viaggio di ritorno. Siamo un po’ malinconici
per la partenza: abbiamo visitato paesi, città, luoghi d’arte, spiagge, insomma, non ci siamo fatti mancare proprio
niente!
Come, dove, quanto
Tra spiagge e verde lussureggiante
Indirizzi utili
Ambasciata d’Italia a Parigi
(Rue de Varenne, 51, 75343
Parigi), tel. +33 1 49540300, cellulare di servizio per eventuali emergenze, chiamare allo 06 80256700.
Dove dormire
Aix en provence
Citadines Apart’Hotel
(Avenue Empéraire 13090)
tel. 04 42 52 56 00.
www.citadines.com/en/france/aix/jas_
de_bouffan.html.
Antibes
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All Season Antibes
(2067 Chemin de Saint Claude,
06600). A soli quattro chilometri dal
centro della cittadina.
Per una vacanza breve senza spendere troppo. Prezzo medio a notte
oscilla tra gli 80 e i 130 euro per
una doppia.
Nizza
Meyerbeer hostel&hotel (Rue Meyerbeer, 6000).
Economico, pulito, spazioso e senza
troppe pretese. 40 euro a notte con
prima colazione.
Cannes
Hôtel Le Romanesque (10 Rue du
Bateguier, 06400 Cannes). A due
passi dalla Croisette, è uno dei più
economici della zona. A partire da
50 euro a notte per una doppia, colazione esclusa.
Cosa visitare
Il museo Renoir a Cagnes surMer (19 Chemin des Collettes
06800). Il Turistapercaso Sim7, che
c’è stato, racconta che nel museo si
possono ammirare molte opere
dell’artista, tra cui “Paysage aux Collettes” del 1914 e “La ferme des Collettes” del 1915.