Mirone: “Dopo video dei giorni scorsi, difficile collaborare con Banco
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Mirone: “Dopo video dei giorni scorsi, difficile collaborare con Banco
Mirone: "Dopo video dei giorni scorsi, difficile collaborare con Banco Farmaceutico" - RIFday HOME PRIMO PIANO PROFESSIONE SANITÀ FARMACIA FARMACI MERCATO Pagina 1 di 4 SCIENZA E RICERCA LA (IN)CITAZIONE DI OGGI Mirone: “Dopo video dei giorni scorsi, difficile collaborare con Banco Farmaceutico” rifday - dicembre 02, 2015 0 Comment Roma, 2 dicembre – Un’informazione al pubblico assolutamente priva di reale fondamento, che si traduce in un vulnus all’immagine del farmacista, protagonista di una richiesta economicamente insostenibile per il paziente e incompatibile con il suo bisogno di salute. Questo, in sintesi, il duro giudizio espresso in una nota diffusa oggi da Federfarma Servizi nei confronti del video promozionale realizzato dal Banco Farmaceutico, pubblicato nei giorni scorsi sul sito de La Repubblica e all’origine di molte reazioni critiche all’interno della categoria. “Nel video, un farmacista chiede cifre esorbitanti ad alcuni utenti a cui occorrono semplici farmaci da banco” osserva Federfarma Servizi nel suo comunicato “determinando la reazione indignata delle persone coinvolte inconsapevolmente nella ripresa.” I clienti, infatti, esprimono “sentimenti fortemente negativi” – indignazione, sorpresa, sconcerto e rabbia – “che andrebbero rivolti verso chi quei prezzi inaspettatamente esosi li ha fissati, e non verso il singolo farmacista, che in quel momento si occupa di svolgere al meglio la sua attività ossia dispensare il medicinale richiesto o necessario.” Pur avendo sempre condiviso l’attività del Banco farmaceutico e “partecipato con entusiasmo alle diverse iniziative di raccolta di farmaci per i più bisognosi presso le sue farmacie socie e/o clienti, confermando la vicinanza emotiva e fattiva ai più disagiati”, federfarma Servizi nell’occasione prende le distanze: “Cogliere l’occasione di un’iniziativa benefica per trasformarla in un uno spot pubblicitario che non evidenzia la correttezza professionale del farmacista e l’affidabilità della farmacia italiana è un fine che non merita il sostegno della nostra associazione” afferma il presidente della sigla delle società di distribuzione e servizi dei titolari di farmacia, Antonello Mirone. “Le farmacie italiane lavorano al servizio dei pazienti fornendo loro consigli sanitari a titolo gratuito, assistendoli anche nelle realtà territorialmente più isolate e difficili da raggiungere, nonché svolgendo un servizio pubblico di assistenza alla popolazione ogni giorno con estrema onestà intellettuale e alta professionalità” continua il presidente di Federfarma Servizi, per poi concludere con una netta censura: in un momento delicato, alla vigilia dell’ingresso del capitale nella proprietà delle farmacie e in presenza delle massicce campagne che la GDO sta realizzando per sviluppare il business farmaceutico nelle sue superfici, “questo video promozionale realizzato dal Banco Farmaceutico non contribuisce a fare chiarezza sul ruolo assistenziale della farmacia nel panorama sanitario del nostro Paese.£ Un motivo più che sufficiente, per Mirone, per annunciare che “per Federfarma Servizi risulterà difficile sostenere in futuro iniziative che sembrano essersi svuotate della loro espressione valoriale per lasciare spazio a una forte spinta demagogica e che potrebbero indurre i cittadini a scegliere altri canali di distribuzione diversi dalla farmacia, da sempre punto qualificato di dispensazione del farmaco.” http://www.rifday.it/2015/12/02/mirone-dopo-video-dei-giorni-scorsi-difficile-collaborare-con-ba... 02/12/2015 Farmaci. Mirone (Federfarma Servizi) contro la candid camera di Banco Farmaceuti... Pagina 1 di 2 quotidianosanità.it Mercoledì 02 DICEMBRE 2015 Farmaci. Mirone (Federfarma Servizi) contro la candid camera di Banco Farmaceutico. “Colpita l’immagine del farmacista” Sebbene l’obiettivo del video fosse quello di evidenziare gli effetti del diffuso stato di indigenza sull’acquisto dei farmaci per curarsi, per Federfarma Servizi il rischio è che il farmacista sia individuato “come responsabile di una richiesta economicamente insostenibile per il paziente”, veicolando “un’informazione al pubblico assolutamente priva di reale fondamento”. “Cogliere l’occasione di un’iniziativa benefica per trasformarla in un uno spot pubblicitario che non evidenzia la correttezza professionale del farmacista e l’affidabilità della Farmacia italiana è un fine che non merita il sostegno della nostra Associazione”. Ad affermarlo è Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, in merito al video realizzato dal Banco Farmaceutico in cui, utilizzando il format della candid camera, si vede un farmacista chiedere cifre esorbitanti ad alcuni utenti a cui occorrono semplici farmaci da banco, determinando la reazione indignata delle persone coinvolte inconsapevolmente nella ripresa. “Sebbene l’obiettivo dichiarato dal Banco Farmaceutico fosse quello di evidenziare gli effetti del diffuso stato di indigenza sull’acquisto dei farmaci per curarsi, Federfarma Servizi ritiene che il contenuto del messaggio promozionale non colga l’intento prefissatosi”, spiega l’associazione. Per il presidente Antonello Mirone, infatti, “il video più che altro colpisce di fatto l’immagine del farmacista, individuandolo come responsabile di una richiesta economicamente insostenibile per il paziente e incompatibile con il suo bisogno di salute, veicolando un’informazione al pubblico assolutamente priva di reale fondamento”. Le reazioni dei pazienti nella candid camera vanno dalla sorpresa allo sconcerto, dall’indignazione verbale alla rabbia, “tutti sentimenti – per Federfarma Servizi - fortemente negativi che andrebbero rivolti verso chi quei prezzi inaspettatamente esosi li ha fissati, e non verso il singolo farmacista, che in quel momento si occupa di svolgere al meglio la sua attività ossia dispensare il medicinale richiesto o necessario. Federfarma Servizi è assolutamente consapevole delle difficoltà in cui molti versano nel nostro Paese, soprattutto in un momento di grande crisi economica come quella ancora in corso. Anche per questo ha sempre partecipato con entusiasmo alle diverse iniziative di raccolta di farmaci per i più bisognosi presso le sue farmacie socie e/o clienti, confermando la vicinanza emotiva e fattiva ai più disagiati”. L’Associazione auspica anche che “il DDL presentato dal Sen. D’Ambrosio Lettieri per la donazione di medicinali non utilizzati e la loro distribuzione da parte di organizzazioni non lucrative venga approvato, viste le finalità di solidarietà sociale che da sempre Federfarma Servizi sostiene”. “L’obiettivo di far risparmiare i cittadini – prosegue Federfarma Servizi nella nota - è da sempre condiviso dai Titolari di Farmacia italiani ed è stato mutuato dalle Aziende di distribuzione di Federfarma Servizi. Le Farmacie italiane lavorano al servizio dei pazienti fornendo loro consigli sanitari a titolo gratuito, assistendoli anche nelle realtà territorialmente più isolate e difficili da raggiungere, nonché svolgendo un servizio pubblico di assistenza alla popolazione ogni giorno con http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=34048 03/12/2015 SANITÀ DIC 32015 Video Banco Farmaceutico, da categoria timori per l'immagine dei farmacisti Gli intenti sono di mostrare quanto può essere insormontabile il prezzo di un farmaco per chi vive difficoltà economiche, ma il video del Banco Farmaceutico continua a scatenare reazioni nella categoria - preoccupata che il messaggio colpisca più che altro l'immagine del farmacista - e, dopo l'Utifar, a esprimere perplessità c'è anche Federfarma Servizi. Il video, un «esperimento sociale», condotto dagli studenti del Centro sperimentale di Cinematografia di Milano, è stato diffuso in occasione della presentazione del rapporto sulla povertà sanitaria ed è disponibile sui principali quotidiani nazionali. A essere in scena sono le reazioni dei pazienti entrati in farmacia di fronte a prezzi esorbitanti, anche oltre cento euro, per farmaci da banco per piccoli disturbi. La finalità è chiara: come si legge nel video «Fin qui abbiamo scherzato. Ma per milioni di persone 5 euro possono essere 50. Le famiglie povere possono spendere meno di 16 euro in medicinali. Quasi 80 euro in meno di chi povero non è. I poveri molto spesso sono costretti a rinunciare alla salute». Ma, quello che non piace alla categoria, è che ciò che passa - aveva puntato il dito qualche giorno fa Eugenio Leopardi, presidente dell'Utifar, - è il messaggio di un farmacista «che consiglia per un mal di testa un prodotto da 57 euro». Ora, «a tutela della farmacia italiana", scende in campo anche Federfarma Servizi, secondo cui il «contenuto del messaggio promozionale non coglie l'intento prefissatosi». Il video, è l'intervento di Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, «più che altro colpisce l'immagine del farmacista, individuandolo come responsabile di una richiesta economicamente insostenibile per il paziente e incompatibile con il suo bisogno di salute, veicolando un'informazione al pubblico assolutamente priva di reale fondamento». Mentre «non evidenzia la correttezza professionale del farmacista e l'affidabilità della farmacia». E aggiunge: «L'obiettivo di far risparmiare i cittadini è da sempre condiviso dai titolari ed è stato mutuato dalle Aziende di distribuzione di Federfarma Servizi. Le farmacie lavorano al servizio dei pazienti fornendo loro consigli sanitari a titolo gratuito, assistendoli anche nelle realtà territorialmente più isolate e difficili da raggiungere, nonché svolgendo un servizio pubblico di assistenza alla popolazione ogni giorno con estrema onestà intellettuale e alta professionalità». Per altro, continua, «in un momento in cui da un lato i capitali stanno cercando di entrare in farmacia per trasformarla in un semplice esercizio commerciale piegato alle logiche di mercato e dall'altro la grande distribuzione organizzata pretende di allargare il proprio business millantando presunti risparmi per i cittadini nel settore farmaceutico, questo video promozionale realizzato dal Banco Farmaceutico non contribuisce a fare chiarezza sul ruolo assistenziale della farmacia nel panorama sanitario del nostro Paese». Federfarma Servizi, continua, «è assolutamente consapevole delle difficoltà in cui molti versano nel nostro Paese, soprattutto in un momento di grande crisi economica come quella ancora in corso. Anche per questo ha sempre partecipato con entusiasmo alle diverse iniziative di raccolta di farmaci per i più bisognosi presso le sue farmacie socie e/o clienti, confermando la vicinanza emotiva e fattiva ai più disagiati. L'Associazione auspica anche che il Ddl presentato dal Senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri per la donazione di medicinali non utilizzati e la loro distribuzione da parte di organizzazioni non lucrative venga approvato». Tuttavia, aggiunge Mirone, «cogliere l'occasione di un'iniziativa benefica per trasformarla in un uno spot pubblicitario che non evidenzia la correttezza professionale del farmacista e l'affidabilità della farmacia è un fine che non merita il sostegno della nostra Associazione». Francesca Giani Farmaci. Mirone (Federfarma Servizi) contro la candid camera di Banco Farmaceuti... Pagina 2 di 2 estrema onestà intellettuale e alta professionalità”. Per Federfarma Servizi, “in un momento in cui da un lato i capitali stanno cercando di entrare in Farmacia per trasformarla in un semplice esercizio commerciale piegato alle logiche di mercato e dall’altro la grande distribuzione organizzata pretende di allargare il proprio business millantando presunti risparmi per i cittadini nel settore farmaceutico, questo video promozionale realizzato dal Banco Farmaceutico non contribuisce a fare chiarezza sul ruolo assistenziale della Farmacia nel panorama sanitario del nostro Paese. Per tali motivi per Federfarma Servizi risulterà difficile sostenere in futuro iniziative che sembrano essersi svuotate della loro espressione valoriale per lasciare spazio ad una forte spinta demagogica e che potrebbero indurre i cittadini a scegliere altri canali di distribuzione diversi dalla Farmacia, da sempre punto qualificato di dispensazione del farmaco”. http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=34048 03/12/2015