TRE PIANI

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tutti
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UNA CASA
A SOSPIROLO,
NEL BELLUNESE,
DIMOSTRA COME
SI POSSA APPLICARE
LA TECNOLOGIA
DEL PREFABBRICATO
IN LEGNO ANCHE PER
STRUTTURE CON
PIÙ APPARTAMENTI.
PERFINO L’ASCENSORE
È STATO INSTALLATO
SENZA BISOGNO
DI GABBIE IN
CEMENTO ARMATO,
CON PRESTAZIONI
ANTISISMICHE
ECCEZIONALI CHE SI
UNISCONO A QUELLE
DI ISOLAMENTO
TERMOACUSTICO
DI
S
ospirolo è un centro di poco più di 3.000 abitanti appena fuori
dai confini del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Un
paese dove si respira natura e i cui abitanti sanno cosa vuol dire il rispetto dell’ambiente. Non è un caso, quindi, se qui è sorta
un’interessante casa in legno, in classe energetica A ma con costi
energetici e di riscaldamento praticamente nulli. L’edificio è stato
progettato da un ingegnere, Nicola Moretti, che qui abita e ha ricavato due appartamenti, uno per i propri suoceri. Tutta in legno la
casa è stata realizzata in collaborazione con H2 Südtirolhaus, società altoatesina con una lunga esperienza in costruzioni di questo tipo. Realizzata principalmente in X-Lam, cioè con pannelli di legno
a strati incrociati con eccezionali caratteristiche di resistenza statica
e dinamica, la casa è frutto di un’attenta progettazione,
RICCARDO OLDANI
La casa di Sospirolo (Belluno)
realizzata in legno da H2 su progetto
dell’ingegner Nicola Moretti.
Si sviluppa su una cubatura di circa
1.250 m 3, con due appartementi, a
piano terra e primo piano da 250 m 2 e
una mansarda di circa 90 m 2.
Le pareti portanti esterne sono
in pannelli X-Lam da 85 mm, con un
cappotto esterno in fibra di legno da
12 cm e un rivestimento interno,
sempre in fibra di legno ad alta
densità, di 6 cm con una lastra di
cartongesso applicata direttamente.
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La struttura in legno è stata
realizzata in poco più di 4 mesi,
dal luglio al novembre 2009
curata dallo stesso ingegner
Moretti e poi sottoposta a
verifica dei tecnici di H2
per verificarne la piena fattibilità secondo i canoni
della prefabbricazione in legno. «Abbiamo iniziato nel
2007, con l’acquisto del
terreno – spiega Moretti –,
e abbiamo terminato nel
novembre 2009, ma la fase
di costruzione della struttura in legno è durata poco
più di 4 mesi. Gran parte
del tempo se n’è andata in
problemi burocratici legati
ai permessi di costruzione e
alla cubatura. Poi abbiamo
dovuto realizzare la soletta
interrata in cemento armato e solo alla fine è intervenuta H2 per la parte in legno fuori terra».
Particolarmente minuzioso
è stato l’esame del progetto da parte di H2. «Avevo
determinate esigenze – dice ancora Moretti – legate
soprattutto alle prestazioni
energetiche e allo spessore
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delle pareti che volevo per
la casa, ma anche all’ampiezza delle finestre, che
volevo ariose per garantire
un buon apporto di luce e
calore soprattutto sul lato
sud della casa».
CURA DEI DETTAGLI
Alcuni aspetti hanno richiesto minime modifiche. «Per
esempio – spiega Moretti –
inizialmente avevo previsto
porte-finestre scorrevoli su
due binari, che avrebbero
però richiesto uno spessore
dei muri perimetrali superiore a quello necessario
per l’impiego dell’X-Lam
abbinato allo strato isolante. Con i tecnici di H2 abbiamo quindi optato per un
altro tipo di serramento,
scorrevole e basculante,
che utilizza un telaio più
sottile e quindi adatto ai
muri perimetrali che avevamo scelto».
L’aspetto che ha colpito di
più Moretti è stata l’atten-
zione ai particolari, «che fa
la differenza non solo per
la qualità del prodotto finale, ma anche per le prestazioni energetiche».
Per esempio, in fase di esecuzione i tecnici di H2 hanno sigillato tutte le zone di
giunzione dei solai, dei telai
delle finestre, con un apposito nastro adesivo isolante.
Questa operazione è stata
effettuata prima della posa
del cappotto esterno, in
modo da evitare ogni possibile ponte termico. Grande
attenzione è stata posta nella collocazione delle prese
elettriche, che ove possibile
non sono state posizionate
sui muri perimetrali, ma
soltanto in quelli divisori
interni, proprio per non incidere sull’efficienza del
cappotto esterno. La posizione degli interruttori sulle
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Dettagli degli esterni dell’abitazione. Il tetto (nella
pagina a fianco) è stato eseguito con il sistema
Lightsystem Südtirolhaus, che prevede,
dall’interno verso l’esterno, la seguente
stratificazione: travi in legno lamellare (a vista),
perlinato, freno al vapore Usb Micro, uno strato di
16 cm di fibra di legno, telo al vapore Usb Classic,
listelli e controlistelli e, infine, le tegole. Il valore
di isolamento termico del tetto è U=0,23 W/m 2K.
Per quanto riguarda l’involucro esterno, invece,
la trasmittanza della parete è U=0,186 W/m 2K.
Tali prestazioni hanno consentito all’edificio di
ottenere la classificazione energetica in classe A,
secondo la normativa nazionale.
Grande attenzione è stata riservata all’inserimento
dei particolari aggettanti, come i terrazzi,
per evitare la creazione di ponti termici.
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Il legname usato per la
struttura portante e le
pareti della casa di
Sospirolo è certificato
Pefc e Fsc, due
protocolli che
attestano la
provenienza dei
materiali da colture
gestite secondo
pratiche forestali
corrette e sostenibili.
INFO
Per informazioni
sul sistema costruttivo
Südtirolhaus e sulle
abitazioni realizzabili
con questo metodo
potete contattare H2 srl,
di Norber t Hofer,
da anni specialista
di costruzioni in legno.
H2 Srl – Zona ar tigianale
39050 Nova Ponente (BZ)
n tel.: 0471.617120
n mail: [email protected]
n www.suedtirolhaus.com
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due facce della stessa parete è stata sfalsata, per evitare di creare dei buchi passanti nelle pareti e
migliorare l’isolamento
acustico.
GLI IMPIANTI
La casa si avvale poi di
un’impiantistica molto curata, con un intenso impiego dell’energia solare. Sul
tetto trovano posto un impianto solare termico,
composto da tre collettori,
e un doppio impianto fotovoltaico, per servire ognuno dei due appartamenti
con una potenza installata
da 2,88 kWp.
L’impianto solare termico si
avvale di un accumulo da
500 litri, impiegabile sia per
il fabbisogno di acqua calda
sanitaria sia per il fabbisogno del riscaldamento a
pannelli radianti a pavimento. «Abbiamo anche una
caldaia a condensazione,
ma praticamente non l’abbiamo mai accesa da quando abitiamo qui (con un inverno di mezzo quindi)»
L’impianto fotovoltaico, incentivato con il quarto conto energia, è entrato in funzione a giugno 2011 ed è
stato realizzato con moduli
Sanyo, scelti per una dimensione leggermente ridotta rispetto a quelli tradizionali che ha consentito
così di sfruttare al meglio la
superficie del tetto evitando
ombreggiamenti. Gli inverter scelti sono di Aurora, e
anche in questo caso il proprietario e progettista si dichiara particolarmente soddisfatto della produzione di
elettricità ottenuta.
La casa infine risponde ai
severi criteri richiesti per
le zone sismiche di livello
2, quindi con un rischio
medio-alto di terremoto,
tipico del Veneto.
«La struttura in legno e
pannelli X-Lam fornisce risultati eccezionali anche
da questo punto di vista –
sottolinea Moretti – ma nel
nostro caso particolare attenzione è stata rivolta alle
staffe di giunzione che uniscono le parti in legno alla
soletta in cemento, che dovevano avere determinate
caratteristiche». I legnami
utilizzati, infine, provengono tutti da colture sostenibili certificate.
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