n.1 - 2015 - AIA Seregno
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n.1 - 2015 - AIA Seregno
Brianza Arbitrale Periodico di informazione della Sezione A.I.A. di Seregno fondato nel 1974 da Graziano Ambrosoli -----------------------editoriale -----------------------Nell’accingermi a scrivere l’editoriale per questo numero della nostra rivista, mi sono chiesto quale argomento trattare. Alla mente mi sono venute una serie di tematiche che vanno dall’ennesimo scandalo tangenti, vedi F.I.F.A – U.E.F.A., al persistente problema della violenza nel mondo del calcio ed in particolare nel confronto degli arbitri, oppure al gravoso e difficile compito della formazione degli arbitri, funzione che in primis compete alle sezioni che, oltre a preparare gli associati sotto il profilo tecnico, regolamentare, atletico ed associativo hanno il gravoso impegno di formare persone vere. Da qui il ricordo di un piccolo racconto di Kailash Satyarthi, vincitore del Premio Nobel per la pace nel 2014 dove a chiusura del suo intervento raccontò: “Un terribile incendio scoppiò nella foresta. Tutti gli animali scappavano, compreso il leone, il re della foresta. Ad un tratto il leone vide un uccello che si precipitava verso l’incendio e gli chiese: “Cosa stai facendo?”. Con grande sorpresa l’uccello rispose: “Sto andando a spegnere il fuoco”. Il leone rise e disse: “E come pensi di poter spegnere il fuoco con una sola goccia d’acqua nel tuo becco?”. L’uccello, irremovibile, gli rispose: “Io sto facendo la mia parte”. Anche Madre Teresa aveva usato una metafora legata alla goccia d’acqua per dire che le piccole cose sono necessarie per costruire quelle grandi: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non la facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Chiudo invitandovi ad una riflessione: “Cosa può fare ognuno di noi?”. Le “prime donne” non sono capaci di essere solo un uccellino: vogliono primeggiare più che servire e se non emergono non intervengono. A.B. Santino Aceti Anno XLI – Numero 1 - Dicembre 2015 SIMONE SOZZA IN LEGA PRO! Dopo tre stagioni in Serie D, Simone approda alla CAN PRO. Con Veronica Martinelli e Andrea Zingrillo, i nostri associati che dirigeranno le gare di Lega Pro saranno tre. Simone Sozza (classe 1987), arbitro effettivo dal 18 dicembre 2004, e arbitro di CAN PRO dal primo luglio di quest’anno, dopo tre anni di CAN D. Ecco di seguito un’intervista per conoscerlo meglio e ricavarne consigli e aneddoti. Ciao Simone, da poco sei diventato arbitro di CAN PRO: quali sono i sacrifici più grandi che hai dovuto affrontare per arrivare fino a qui? Da ragazzo sono stati quelli che fanno tutti: ad esempio andare a letto presto il sabato sera quando gli amici escono. Ora è togliere tempo dedicato al lavoro e a me stesso. Si devono sacrificare diverse cose per raggiungere un obiettivo, a prescindere che sia la Lega Pro. L’importante è non pentirsi mai dei sacrifici e delle rinunce fatte ed io non mi sono mai pentito. Come prepari una gara? Una gara la preparo cercando il maggior numero di informazioni possibili sulle squadre che andrò ad arbitrare. Mi preparo mentalmente ma considero anche fondamentale l’allenamento settimanale. Come affronti la preparazione atletica e tecnica? Sulla preparazione atletica ho avuto una crescita personale molto importante. Ora l’allenamento è sempre più costante, intenso e focalizzato sul migliorare quelle che sono le mie carenze, come lo scatto, fino a qualche anno fa per me un vero e proprio tallone d’Achille. Dal punto di vista tecnico, noi arbitri di CAN PRO abbiamo la fortuna di partecipare a diversi raduni nel corso della stagione; questi ci aiutano a prepararci e migliorarci dal punto di vista tecnico e disciplinare ma soprattutto nell’assimilare alcune situazioni e comportamenti che devono diventare automatismi sul campo, “episodio-decisione”. Hai mai avuto momenti di difficoltà nei quali hai anche pensato di abbandonare l’AIA? Si, ho avuto diversi momenti di difficoltà ma pensare di abbandonare l’AIA mai. Ad esempio nel mio primo anno in Eccellenza ho avuto diverse difficoltà come un inizio di stagione disastroso a cui è seguito un infortunio alla spalla e poi un altro al ginocchio: mai comunque ho pensato di lasciare. Nonostante le difficoltà ho sempre avuto voglia di tornare in campo quanto prima e portare avanti questa mia passione. (Continua a pagina 2) IN QUESTO NUMERO La visita del CRA e del Settore Tecnico, i raduni OTS, l’intervista doppia agli osservatori Carera e Buzzelli ed altro ancora... Brianza Arbitrale - c/o Sezione A.I.A. di Seregno, Piazzale Olimpico A.Boffi 1, 20831 Seregno (MB) - [email protected] Direttore responsabile: Santino Aceti. - Direttore editoriale: Glauco Zanellati. Redazione: Paolo Cazzaniga, Angela Cirillo, Filippo Guzzabocca, Gabriele Mariani, Stefano Galimberti, Andrea Scarano, Matteo Treve, Riccardo Trevisan. Brianza Arbitrale Pag. 2 Simone Sozza in Lega Pro! (Continua da pagina 1) Quanto è stata importante la Sezione nella tua carriera arbitrale? La Sezione è stata molto importante soprattutto nei momenti di difficoltà nei quali ho sempre potuto contare sul suo appoggio. Quello che consiglio sempre ai ragazzi è quello di frequentare la Sezione il più possibile: è un momento di confronto con gli altri, un momento di scambio di informazioni e soprattutto di crescita. Lì si possono trovare risposte importanti alle decisioni che dobbiamo prendere e di certo le persone che la frequentano sono in grado di consigliarci. C’è qualcuno che vorresti ringraziare in particolare per la tua carriera? Di persone da ringraziare ce ne sono tante. Inizierei sicuramente dai miei genitori perché è innegabile che nei primi momenti della mia carriera senza di loro non sarei potuto andare a fare le partite e gli allenamenti. Ringrazio poi il mio presidente, Aceti Santino, che ha sempre trovato le parole giuste, in particolare nei momenti difficili. Mi ha aiutato a crescere ed è sempre stato un punto di riferimento. Ci sono anche altre persone, tra cui Cristian Brasi che, visionandomi in molte occasioni, mi ha sempre sottolineato gli errori commessi permettendomi di crescere e migliorare. Che sensazioni hai avuto in queste prime partite? Sensazioni positive. È chiaro che essendo il primo anno ho moltissimo da lavorare perché mi sto affacciando ad una categoria del tutto nuova con dinamiche e situazioni completamente differenti. Come sempre lavorare sodo, fare sacrifici, impegnarsi al massimo è l’unico modo per far bene. Obiettivi per il futuro? Il mio futuro è il prossimo allenamento e la prossima partita. Non mi sento di guardare più in là perché penso che l’arbitraggio vada vissuto partita dopo partita con l’obiettivo esclusivo di crescere, di migliorare e imparare dagli gli errori che inevitabilmente si commettono. Un consiglio per i giovani colleghi? Sembra scontato ma il mio consiglio è quello di divertirsi perché questo è il miglior modo per approcciare l’attività arbitrale. Questa è la base da cui poi deve nascere la passione del voler andare in campo, del non vedere l’ora di ricevere la designazione, di sentire nostalgia per quel profumo che è tipico dell’erba: questo è il consiglio che mi sento di dare. Coltivate la vostra passione impegnandovi e divertendovi. Intervista a cura di Filippo Guzzabocca UN “SALTO”…NAZIONALE! Marco Sicurello e Paolo Cazzaniga alla CAI, Matteo Treve in CAN D Paolo Cazzaniga Da sinistra: Matteo Treve, il presidente Santino Aceti e Marco Sicurello allo stadio di San Siro Al termine della stagione sportiva 2014/2015 la Sezione di Seregno ha potuto festeggiare il passaggio di categoria a livello nazionale di tre associati: Marco Sicurello (AE) 24 anni, residente a Desio, studente di Ingegneria Elettrica presso il politecnico di Milano è stato promosso alla CAI. Nella scorsa stagione sportiva, è stato designato per la semifinale di Coppa Lombardia tra Alzano Cene e Bustese, per l’amichevole Italia U21-Berretti Inter. Matteo Treve (AA) 27 anni, residente a Mariano Comense, dirigente amministrativo in una struttura sanitaria privata, è stato promosso alla CAN D. Designato nella scorsa stagione per la semifinale di Coppa Italia Eccellenza tra Bustese-Alzano Cene e la finale di Coppa Lombardia Promozione tra Sporting Adda Bottanuco e Bedizzolese. Paolo Cazzaniga (OA) 36 anni, residente a Seregno, impiegato tecnico nella verifica della qualità della raccolta differenziata, è stato promosso alla CAI. Visionerà gli arbitri a livello nazionale. Un grande risultato per la nostra sezione ma soprattutto per i tre neopromossi che hanno fatto un “salto”… Nazionale! Passione, sacrificio e tanta umiltà, sono questi gli ingredienti necessari per potersi togliere delle soddisfazioni che hanno in comune i nostri Seregnesi! Dopo queste tre grandi soddisfazioni la Sezione di Seregno a partire dal presidente insieme a tutti i suoi associati augura a Marco, Matteo e Paolo buona fortuna per una stagione ricca di soddisfazioni come quella passata! Gabriele Mariani PROPOSTE REGIONALI Oltre agli associati promossi nelle varie categorie nazionali, la Sezione di Seregno può festeggiare anche la promozione alla Commissioni Arbitri Regionale di: Milo Magri, Gabriele Mariani ed Enrico Sparano come Arbitri Effettivi; Matteo Di Palma, Andrea Marcalini e Francesco Peschiera come Assistenti Arbitrali. Auguriamo anche a loro Buona Fortuna! JUNIOR TALENT 2015/2016: Sono stati inseriti nel progetto Edoardo Mauri ed Emanuele Miotti Brianza Arbitrale Pag.3 L’intevista doppia Aldo Carera e Mario Buzzelli: Più di trent’anni nella nostra Associazione!!! 1)Da quando sei arbitro? Carera: Dal 28 Gennaio 1984. Buzzelli: Anche io dal 28 Gennaio 1984. che coordinano l’AIA centrale ma posso basarmi su quello che ho vissuto nel mio contesto. In questi frangenti, sono mille i sentimenti che si accavallano, uno è prevalente: la voglia di ringraziare tutti quelli con cui ho condiviso questo lungo percorso. Voglio ricordare tutti con un segno di profonda gratitudine per quanto ciascuno mi ha dato. 7)Un episodio divertente che ti è successo? A: L’episodio più divertente che mi è successo è stato alquanto curioso. Mi è accaduto durante un torneo serale dove a seguito di 2)Cosa ti ha spinto a diventarlo? un’azione convulsa ho ricevuto una pallonata C: La passione per il gioco del calcio nei vari in faccia e, avendo il fischietto in bocca, ho aspetti, soprattutto riguardo la figura cominciato a sanguinare dal labbro. In dell’arbitro, spesso criticato e sempre quell’occasione mi sono trovato tutte le perso5)Cos’è cambiato nel calcio di oggi rispetto nell’occhio del ciclone ma indubbiamente ne accanto premurose e gentili, ognuno aveva a quando hai iniziato tu? importante ed indispensabile. parole di conforto e rincrescimento, qualcuno B: L’amico sig. Belluschi, a quel tempo arbitro A: Da quando ho iniziato io, ci sono stati enor- voleva portarmi in ospedale ma, dopo qualche di interregionale, mi trascinò quasi per inerzia mi cambiamenti nel gioco del calcio, tecnolominuto di spavento e una medicazione, riprena partecipare ad una lezione del corso tenuta gia, tattiche di gioco, velocità d’azione. Tutte deva l’incontro. dal responsabile del corso di allora, sig. Paolo cose che hanno reso sempre più spettacolare il Alla fine tutti contenti ed uniti a festeggiare Sironi. Mi convinse; decisi di mettermi in gioco più popolare al mondo. con salamele e patatine. gioco, di dare il mio contributo (lasciare una B: Moltissimo. Dai remoti anni ‘60/’70 in cui B: Dirigendo in prima persona una gara di traccia), per una sana attività (non certo per faceva risalto la figura carismatica dell’arbitro 3^categoria….mi ritrovo alle prese con un fini carrieristici: l’anagrafe già mi inibiva in tal con un gioco del calcio piuttosto statico, si è calciatore di stampo arcaico…lo invito a non senso): il porsi in discussione vale sempre sia passati ad un calcio molto più veloce che ha essere blasfemo, a non bestemmiare, contravnella vita personale che professionale. imposto anche agli arbitri una preparazione venendo alle norme disciplinari che prevedoatletica adeguata, al passo coi tempi. Infine, no l’espulsione. Ma mi rendo conto che il suo intercalare è insito proprio nella sua natura, 3)Quali categorie hai ricoperto sia come AE anche la tecnologia sempre più sofisticata, ha spinto il mondo arbitrale a rivedere nuove nel suo dna: su 10 parole pronunciate, più che come OA? impostazioni sia regolamentari che concernenti della metà non hanno a che spartire col vocaA: Ho iniziato tardi, a 26 anni ho diretto in il rivisto concetto di terna: ormai, è un pool di bolario della lingua italiana….della serie così 2^categoria, ai tempi era a livello CRA. Poi, persone che vanno gestite, uniformate e coese è se vi pare!!! quando ad inizio anni ’90 è stata introdotta la per il soddisfacimento di un servizio. terna nei campionati d’eccellenza per un anno Interviste a cura di Matteo Treve ho svolto il compito di assistente. Infine come 6)Il momento più bello della tua carriera OA sono arrivato a visionare arbitri CRA sino quale è stato? E il più brutto? alla categoria promozione. B: Il mio percorso non poteva avere finalità A: Il momento più bello ed emozionate della così ambiziose. L’attività agonistica come AE mia carriera è stata la designazione nel diceml’ho svolta nei campionati provinciali mentre bre 1991 per l’amichevole infrasettimanale che la mia attuale qualifica di OA mi ha permesso, la prima squadra dell’Inter, di cui sono tifoso, in precedenza, di svolgere tale funzione ha disputato sul campo della Rhodense. Ho nell’ambito dei campionati regionali. così potuto ammirare da vicino gli idoli di quel periodo, Zenga, Bergomi ed il trio tedesco Brehme, Matthaus e Klinsmann. 4)Come sono stati questi trent’anni Viceversa il più brutto è accaduto nell’anno nell’AIA? 2000 quando come OA ho ricevuto una lettera A: In questi trent’anni di appartenenza di sospensione di 30 giorni dal Comitato Reall’Associazione ho avuto modo di sviluppare gionale per una visionatura a loro parere negae approfondire le mie conoscenze tecniche tiva e non azzeccata. anche e soprattutto grazie alle varie persone B: Non è legata ad episodi specifici provenienche si sono succedute nel tempo, a partire dal ti dal terreno di gioco ma ad eventi che il temresponsabile del corso arbitri di allora nella po non potrà mai scalfire. Il più brutto: la prepersona dell’AB Paolo Sironi, dell’allora matura e tragica scomparsa dell’ex collega presidente AB Antonio Magni, sino ai vari Paolo Porati. I più belli: avere incontrato alcuLuciano Aceti, Genesio Cesana ed all’attuale ne persone con le quali instaurare un rapporto presidente Santino Aceti. duraturo e sincero sul quale poter sempre conB: Non sono mai entrato nei meccanismi vitali tare. Galà dello Sport Seregno 2015: Premiati Paolo Cazzaniga, Matteo Treve, Marco Sicurello e Simone Sozza Brianza Arbitrale Pag. 4 Il Settore Tecnico con Maurizio Pozzoli Maurizio Pozzoli durante la lezione Pozzoli con il Presidente Santino Aceti Il 21 settembre 2015, presso la Sezione di Seregno, si è svolta la seconda Riunione Tecnica Obbligatoria della nuova stagione 2015/2016 che ha visto come ospite speciale il Sig. Maurizio Pozzoli, componente dell’Area Formazione del Settore Tecnico. L’ospite ha esordito citando la celebre frase di Martin Luther King: “ I have a dream”. “Questo sogno deve essere lo stimolo per portare avanti i vostri obiettivi lavorando, giorno dopo giorno, fino al loro raggiungimento”. Poche parole che hanno colpito la maggior parte degli auditori presenti numerosi. Questa è stata anche l’occasione per fare la prima domanda ai neo associati della sezione: “Qual è il vostro sogno?”. Molti hanno manifestato il loro sogno di poter arbitrare in Serie A. Pozzoli ha così illustrato, tramite proiezione di immagini, alcune delle azioni salienti della finale del Mondiale in Brasile, arbitrata dal bolognese Nicola Rizzoli. “Questo è il sogno di tutti voi, questo deve essere il vostro obiettivo – ha sottolineato – I sogni non sono irrealizzabili, ce la si può fare; bisogna, però, mettere passione, gioia, coraggio e anche sacrificio in quello che facciamo. Queste sono le caratteristiche indispensabili per un arbitro che vuole fare un percorso di crescita e di maturità sia all’interno dell’associazione, sia nella vita quotidiana”. L’ospite ha proseguito affermando l’importanza della preparazione atletica, paragonando quest’ultima ad un bancomat: “Puoi prelevare solo se hai messo da parte resistenza, scatto e progressione”. Di certo, le fondamenta sono costituite dalla conoscenza del regolamento e dalla capacità di decisione in campo: come un giudice deve conoscere le leggi per poterle applicare, così un arbitro deve aver studiato a fondo il regolamento per poter gestire in campo situazioni critiche e inaspettate. Conclusa la premessa, Pozzoli ha chiesto a tutti gli associati presenti quale provvedimento tecnico e disciplinare bisognasse adottare in alcune situazioni “difficili” che precedentemente erano state proiettate. L’obiettivo è stato quello di uniformare la valutazione del medesimo episodio affinché, sia in un campo di gioco della massima categoria che in uno provinciale, si possa adottare un medesimo provvedimento. Ha poi voluto concludere con la visione di un filmato in cui Roberto Baggio, vincitore del Pallone d’Oro nel 1993, ribadì come la passione e la gioia siano stati gli ingredienti fondamentali nella sua carriera calcistica e che questi rappresentino la base di crescita sia in ambito sportivo così come nella vita quotidiana. L’incontro è terminato con l’intervento del Presidente di Sezione, Santino Aceti, che dopo aver ringraziato Maurizio Pozzoli per l’impegno del Settore Tecnico circa la formazione di tutti gli associati, ha sottolineato l’importanza di avere obiettivi e la volontà per raggiungerli. Andrea Scarano La composizione del nuovo Consiglio Direttivo PRESIDENTE: Aceti Santino PRESIDENTE ONORARIO: Magni Antonio VICE PRESIDENTE AMMINISTRATIVO: Motta Davide VICE PRESIDENTE TECNICO: Sozza Simone SEGRETARIO: Martin Marco CASSIERE: Cesana Genesio DESIGNATORE OA: Romagnoni Massimo COORDINAMENTO OA: Colombo Nadia DESIGNATORI ARBITRI: Locati Andrea, Gatti Simone RESPONSABILE TUTOR: Gentile Lorenzo REFERENTE ATLETICO: Sicurello Marco REFERENTE CALCIO A 5: Brasi Marco COLLABORATORI: Galimberti Stefano, Peschiera Francesco, Valtorta Giorgio, Zanellati Glauco COLLEGIO REVISORI CONTI: Carera Aldo, Treve Matteo, Martinelli Veronica Brianza Arbitrale Pag. 5 Il CRA in Sezione con Alessandro Pizzi Nelle foto: Andrea Raspanti, Gregorio Dall’Aglio, Santino Aceti e Alessandro Pizzi - Genesio Cesana riceve l’attestato dal presidente Pizzi per i 50 anni di tessera - momenti durante la lezione tecnica Il 9 novembre e` stato ospite della nostra sezione Alessandro Pizzi, che per il terzo anno consecutivo ricopre la carica di presidente del CRA Lombardia. Dopo i saluti del Presidente sezionale Santino Aceti, la lezione tecnica è entrata subito nel vivo. Pizzi ha infatti esordito sottolineato alcune caratteristiche del movimento arbitrale lombardo, che lo collocano tra le eccellenze del panorama nazionale. Alcuni dei progetti su cui ha lavorato negli ultimi anni il gruppo dirigenziale lombardo sono stati la trasparenza (in Lombardia un arbitro viene a conoscenza del voto e del rapporto dell’osservatore in un periodo di tempo ridotto), la valorizzazione del lavoro di terna, la grande importanza riconosciuta agli assistenti arbitrali. Ciò su cui occorre ora puntare dopo questi risultati, secondo Pizzi, è una base formativa solida per l’arbitro, base che si concretizza nella Sezione. Prima di pensare a coloro che rappresenteranno la regione, cioè, occorre occuparsi di chi li forma. Solo infatti con l’aiuto e il lavoro della Sezione non si sentirà il bisogno di ambientarsi a livello regionale e nazionale e si potrà partire, quindi, avvantaggiati. Per arrivare a questo punto, però, in ogni arbitro è necessario scoprire qualità tecniche, atletiche ma non solo. “Cosa contraddistingue allora – si sono domandati gli arbitri seregnesi - un arbitro con la A maiuscola dagli altri?” Qualche suggerimento in merito è stata fornita dal Presidente Pizzi, partendo da questa frase tratta dal libro di Nicola Rizzoli: ”Una partita di calcio per un arbitro è come un’equazione a tantissime incognite: più incognite riusciamo a conoscere a priori, attraverso lo studio e la preparazione, più l’equazione sarà semplice da risolvere”. Un bravo arbitro deve essere flessibile, deve sapersi adattare ad ogni situazione in campo, ma soprattutto deve essere preparato e pronto ad ogni evenienza perché nessuna partita sarà mai uguale all’altra. Un’altra caratteristica fondamentale di un arbitro di qualità e` ciò che Pizzi ha chiamato “saper vendere bene” ogni decisione. L’esempio è quello di un arbitro che, dopo un’ammonizione corretta, fatica banalmente a rimettere nella tasca il cartellino, rischiando così di sminuire l’importanza della propria azione e la propria autorità in campo. Al contrario coloro che si mostrano pronti e decisi nel mostrare un cartellino o che prevengono eventuali scorrettezze, correndo per avvicinarsi all’azione anche quando ci siano poche possibilità che queste si verifichino, daranno valore e autorevolezza alla propria prestazione. Infine ciò che deve contraddistinguere un arbitro, in qualsiasi categoria operi, è il comportamento, sempre improntato all’etica: è importante essere corretti e far rispettare le regole sia dentro che fuori dal campo. La serata si è infine conclusa con la premiazione dell’ex presidente Genesio Cesana, che ha ricevuto dalle mani di Pizzi un attestato conferito dall’AIA per i suoi 50 anni di tesseramento. Angela Cirillo Brianza Arbitrale Pag. 6 I RADUNI SEZIONALI Foto di gruppo degli arbitri presenti al raduno di Selvino Come è ormai solito all’inizio di ogni stagione sportiva, anche quest’anno la sezione AIA di Seregno ha organizzato, nel mese di Settembre, tre raduni precampionato per permettere ai propri associati, in forza all’OTS, di iniziare al meglio la nuova stagione. I raduni si sono svolti in tempi e modalità diverse ma con un unico scopo: la crescita e la formazione dei giovani “fischietti” seregnesi. Per gli arbitri “futuribili” il week-end scelto per il raduno in preparazione alla nuova stagione sportiva, è stato quello del 5-6 Settembre a Selvino (BG). Gli arbitri del “Settore Giovanile Scolastico”, invece, si sono incontrati presso la sezione di Seregno il 12 Settembre e hanno trascorso un’intensa giornata tra lezioni tecniche e quiz. I “neo immessi”, ovvero gli arbitri che hanno sostenuto l’esame di ammissione lo scorso Maggio, sono stati invitati a partecipare a due serate, il 15 e il 18 Settembre, sempre presso la sezione di Seregno, nelle quali si sono dati gli ultimi utili consigli in preparazione all’esordio. Il raduno tenutosi a Selvino, un accogliente paesino ai piedi delle prealpi Orobiche, ha visto impegnati una ventina di arbitri selezionabili. Dopo il trasferimento in auto, dalla sezione di Seregno all’hotel “Harmony Suite”, e il saluto del Presidente Santino Aceti, il quale ha ricordato l’importanza fondamentale di questo raduno per poter iniziare al meglio questa stagione sportiva, si è dato inizio ai test atletici presso il centro sportivo del paese. Testata la preparazione fisica dei convocati al raduno attraverso lo sprint di 40m e lo yo-yo test, si è passati ad una lezione sul campo tenuta da Simone Sozza, vice-presidente nonché AE in organico alla CAN PRO, il quale ha illustrato i corretti posizionamenti da tenere durante le riprese di gioco e ricordato l’importanza e l’efficacia, se fatto in modo corretto, del richiamo verbale. Erano presenti al raduno altri dirigenti sezionali tra cui Simone Gatti e Massimo Romagnoni, che hanno fornito il loro prezioso contributo nei lavori svolti nel pomeriggio, sia il Sabato che la Domenica. Il raduno prevedeva ritmi serrati poiché molto denso di contenuti e attività proposte. Per prima cosa quiz e lezioni tecniche, nelle quali è emerso il ruolo fondamentale della concentrazione che, se mantenuta lungo il corso di tutta la gara, consente all’arbitro di saper prevenire eventuali situazioni che potrebbero degenerare e far perdere il con- trollo della partita. Oltre alle attività di cui si è parlato in precedenza, i giovani arbitri sono stati impegnati nella visione di video riguardanti situazioni particolari accadute in gare di LND arbitrate da colleghi dell’OTS e che hanno dovuto poi analizzare scrivendo ed esponendo delle tesine su vari aspetti dell’arbitraggio. Il lavoro di gruppo è stato utile per creare affinità tra colleghi e migliorare il lavoro in team che sarà utile per un auspicabile futuro arbitraggio con gli assistenti. Nella giornata di Domenica, dopo una breve corsetta mattutina nel parco e nelle stradine di Selvino scandita dal referente atletico Marco Sicurello, il gruppo ha consumato la colazione e si è ritrovato in aula per discutere di regolamento associativo e per ascoltare la graditissima prolusione di Alessandro Barbuto, componente CRA, che ha elencato alcune caratteristiche imprescindibili per accedere all’Organo Tecnico Superiore. In chiusura il presidente Santino Aceti ha voluto ricordare nuovamente agli arbitri presenti che la partecipazione al raduno deve essere motivo di orgoglio e rappresentare un solido punto di partenza per la nuova stagione. Nella giornata di Sabato 12 S e t t e m b r e , presso i locali della sezione AIA di Seregno, Brianza Arbitrale Pag.7 si è svolto il secondo raduno: quello destinato agli arbitri che operano a livello SGS. Seppur di una sola giornata, i temi trattati erano molti e spaziavano un po’ su tutte le sfumature del mondo arbitrale. Dopo l’illustrazione della “Circolare n.1”, si è passati allo svolgimento e alla successiva correzione dei quiz tecnici nei quali i ventotto giovani arbitri sono stati messi alla prova sulle proprie conoscenze regolamentari. Poi sono state date varie disposizioni comportamentali, riguardanti l’atteggiamento da tenere dentro e fuori dal campo, e sulle designazioni, con specifiche sui modi ed i tempi di accettazione delle gare. Si è concluso infine con una lezione tecnica sulla parte tattica dell’arbitraggio: lo spostamento e il posizionamento ideale durante le varie fasi di gioco. Grazie all’utilizzo della lavagna sono stati fatti esempi concreti, sia errati sia corretti, in modo tale da permettere ai giovani arbitri convocati di comprendere meglio l’aspetto tattico che è fondamentale durante ogni singola partita. Alla fine della giornata il Presidente Santino Aceti ha congedato i presenti augurando a tutti una stagione sportiva ricca di soddisfazioni. Nelle serate di Martedì 15 e Venerdì 18 Settembre si è svolto, presso la sezione AIA di Seregno, l’ultimo dei tre raduni organizzati. Questi due incontri erano riservati ai colleghi neo immessi che hanno sostenuto l’esame nell’ultima sessione di Maggio. La sezione ha organizzato questo raduno specifico per preparare i novizi ancora meglio all’esordio sul terreno di gioco e per richiamare la loro attenzione su alcune tematiche fondamentali. Nella prima serata i due relatori, Simone Sozza e Simone Gatti, hanno parlato del corretto utilizzo della piattaforma “Sinfonia4You”, ormai fondamentale per la comunicazione di eventi e l’accettazione delle gare; dell’arrivo al campo di gioco, soffermandosi in particolare sulle tempisti- Le nuove leve Lo scorso 28 Novembre, 15 candidati hanno superato l’esame e sono diventati Arbitri Effettivi: Alessandro Tiranini, Alessia Notarangelo, Alessio Boffi, Andrea D’amato, Andrea Stracquadaini, Benedetta Cutillo, Carlo Fossati, Cristian D’andrea, Davide Donadonibus, Edoardo Fossati, Giulia Collico, Giuseppe Spiezia, Marta Monguzzi, Matteo Lava, Valeria Sercis. Tutta la Sezione augura loro buona fortuna! che e il comportamento da tenere con giocatori e dirigenti; delle pratiche pre-gara e della parte riguardante lo spostamento e il posizionamento. Nella seconda serata, tenuta da Simone Sozza e Lorenzo Gentile, si è invece parlato del rapporto tra arbitro e tutor e della fase post-gara, soffermandosi in modo particolare sulla parte relativa al colloquio con l’Osservatore Arbitrale e sulla stesura del rapporto di gara, fondamentale per concludere in modo corretto la partita anche fuori dal terreno di gioco. In conclusione, tutti i raduni sono stati un’importante opportunità data ai rispettivi partecipanti per poter iniziare il campionato con “il piede giusto” e con la motivazione di poter raggiungere, solo grazie ad un impegno costante e spirito di sacrificio, i propri obiettivi arbitrali per questa nuova stagione sportiva. Riccardo Trevisan Vuoi far parte della squadra di calcio Sezionale? Chiedi a Simone Sozza Nasce...il fantacalcio arbitrale Come coinvolgere i propri colleghi associati nella vita sezionale? Questa la domanda di partenza che si sono posti i due organizzatori. La risposta è stata piuttosto immediata: oltre ai tornei di calcio al termine della stagione, oltre il polo di allenamento, oltre il calcetto balilla in sezione, serve il fantacalcio… arbitrale. È proprio così che, negli ultimi giorni di settembre, si sono aperte le iscrizioni alla prima edizione di uno dei giochi più attuali e coinvolgenti che permette di divertirsi in compagnia, sfidando i propri amici. Dopo una settimana di iscrizioni, i 16 partecipanti si sono ritrovati per due serate, nel postallenamento, per definire le rose delle proprie squadre. Due i gironi sorteggiati, partite di andata-ritorno-andata, per andare a definire i migliori 8 partecipanti che si contenderanno nel girone dei campioni il primo titolo. Inutile descrivere l’euforia dei partecipanti a questa nuova iniziativa. Ad oggi si può già tracciare un bilancio positivo di come sta proseguendo questa prima edizione: coloro che vi prendono parte, vivono attivamente il gioco, andando ad inserire per ogni giornata la propria formazione e commentando poi, il lunedi sera in sezione, i risultati delle sfide, il tutto accompagnato dal sorriso sulle labbra. È proprio questo ultimo dettaglio che permette agli organizzatori di potersi ritenere soddisfatti. In attesa di portare a termine la prima edizione e di poter effettuare considerazioni più complete, si sta già pensando a qualche altro gioco da vivere tutti insieme in sezione, perché l’arbitraggio non è solamente scendere in campo il fine settimana per la partita, ma è anche coltivare e sviluppare relazioni con i propri colleghi. Un ringraziamento particolare va poi al presidente di sezione che ha permesso l’organizzazione di tutto quanto sopra descritto, in collaborazione con il responsabile delle attività ricreative, agli organizzatori per l’impegno profuso, e a tutti i partecipanti, che hanno e stanno dimostrando massima disponibilità, sportività e rispetto delle regole del gioco, rendendo il tutto molto più piacevole e coinvolgente. Stefano Galimberti Brianza Arbitrale Pag. 8 Inghilterra 1891 Il calcio sembra sia nato proprio in Inghilterra. Qui sono state disputate le prime partite ed è grazie ai marinai inglesi che questo sport si è diffuso ad inizio novecento anche nel nostro paese. E di aneddoti del calcio di un tempo, di quei tempi pioneristici, in Inghilterra se ne tramandano a bizzeffe. Il 24 dicembre del 1891, ad esempio, sul campo di Woodington, un villaggio di falegnami nel nord dell’Inghilterra, la squadra locale era impegnata per la decima giornata di campionato contro i Vigili del Fuoco della vicina Leyleham. Il campo di giuoco era proprio nel centro del paese, nel parco cittadino dove spesso suonava la banda del paese e dove i bambini, con le vacanze estive, passavano i loro pomeriggi pescando nel piccolo laghetto. La gara era inchiodata sull’1-1 quando David Parrington, centrocampista e volontario dei Vigili del Fuoco di Leyleham, perse palla sulla mediana aprendo al veloce contropiede del Woodington. Bryan Bailey era solo lanciato verso la porta, con un abile pallonetto scavalcò il portiere dei pompieri e si arrestò a guardare il pallone rotolare in rete. Ma la palla si arrestò poco prima dell’area di porta. Qualcosa l’aveva fermata. Bailey fece un passo e vide che il pallone si era appoggiato ad una pacchetto natalizio: proprio così, una piccola scatola avvolta nella carta da pacco, con un bel filo di spago e un fiocco rosso. L’arbitro, Robert Mac Parsons di Greenhills, patria dei mi- gliori allevatori del nord dell’Inghilterra, non sapeva che pesci pigliare. Era la prima volta che gli capitava. Il pallone fermato da un oggetto estraneo. Poi decise di fischiare ed interrompere il gioco. Si portò sul pallone. Si chinò per raccoglierlo ma quando stava quasi per prenderlo tra le mani, vide che poco più in là, al vertice dell’area di porta, c’era un piccolo orsacchiotto di peluche. Fece due passi verso l’orsacchiotto. Il pupazzetto aveva un cartoncino legato al collo: “Per il piccolo Montgomery Burns, Springfield, Stati Uniti. Buon Natale”. Raccolse l’orsacchiotto ma mentre rialzava lo sguardo ecco che vide un altro piccolo pacchetto poco più in là, sulla linea di porta. Sembravano proprio tanti piccoli doni di Natale uno in fila all’altro. L’arbitro chiamò i due capitani e insieme si misero a seguire quella striscia di regali disseminati sul terreno di gioco… sul campo per destinazione… fino ad arrivare alla rete di recinzione. La rete era stata divelta, come abbattuta da qualcuno o da qualcosa. La striscia di regali proseguiva sul prato accanto al campo di giuoco, fino al piccolo laghetto del parco cittadino. Tutti, arbitro, giocatori, spettatori rimasero stupiti quando sulla riva del lago, sconsolato, notarono un uomo con una lunga barba bianca, vestito di rosso, che guardava preoccupato nel laghetto. Poco più in là, dopo il gazebo sotto cui suonava la banda del paese, quattro renne brucavano nel prato. La slitta di Babbo Natale era precipi- tata nel laghetto, quello posto proprio al centro del parco di Woodington. I calciatori dei Vigili del Fuoco di Leyleham si adoperarono subito per recuperare la slitta. Tra i calciatori del Woodington ed il pubblico tanti erano i falegnami e corsero nelle loro botteghe a prender assi, chiodi, seghe e martelli. L’arbitro radunò subito le renne. In men che non si dica tutto fu accomodato. Gli spettatori avevano ormai raccolto tutti i regali dispersi per il campo di giuoco e per il parco. Sul calar del sole Babbo Natale risalì sulla propria slitta e partì in direzione dell’Atlantico… doveva finire le sue consegne. Ormai si era fatto buio. La gara venne sospesa. Robert Mac Parsons fece un dettagliato rapporto alla federazione inglese, che lo inoltrò all’International Football Association Board. Dopo un mese circa venne pubblicata una circolare ufficiale i cui contenuti possono essere così sintetizzati: “Punto primo: in caso di contatto del pallone con un oggetto estraneo l’arbitro deve fermare il gioco e, accantonato l’elemento di disturbo, lo riprende con una propria rimessa nel punto in cui si t r o v a v a i l p a l l o n e a l mo m e n t o dell’interruzione. Punto secondo: è vietata la disputa di qualsiasi gara nei giorni 24 e 25 Dicembre. Buon Natale!” Qualche “scatto” sui campi... Paolo Cazzaniga