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COMUNICATO STAMPA
a cura dei pazienti del Centro di Salute Mentale e del Centro Diurno "Casa Laurina" di Imperia
MOSTRA DI “ARTE GREZZA”
5/6 dicembre presso il Centro Polivalente di Imperia
Martedì 5 Dicembre 2007 ricorre la giornata nazionale dalla salute mentale. Per dare il giusto risalto
a tale data la Struttura Complessa Assistenza Psichiatrica Imperiese della ASL, ha deciso, anche su
richiesta di alcuni pazienti, di organizzare una Mostra di ”arte grezza” presso il Centro Culturale
Polivalente di Imperia nei giorni 5 e 6 dicembre 2007 dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
«La mostra – dichiara il dr. Giovanni Stracquadaneo, responsabile del Centro Salute Mentale di Imperia - è nata dalla richiesta spontanea di nostri pazienti che desideravano poter mostrare le loro
composizioni non soltanto a noi operatori, che peraltro ben conosciamo la loro capacità espressiva,
ma anche agli altri cittadini. E’ proprio il concetto di ri-acquisizione della cittadinanza da parte delle
persone affette da un disagio psichico che guida l’attività riabilitativa svolta dai Servizi di Assistenza Psichiatrica. In questo senso soltanto la collaborazione con le associazioni dei famigliari, con i
servizi sociali dei Comuni e con le agenzie di volontariato può consentire di portare avanti con successo la lotta contro lo stigma, che ancora circonda “la malattia mentale” e che molto spesso rappresenta l’ostacolo principale al raggiungimento di una migliore qualità di vita per i nostri assistiti.
Riappropriarsi della condizione di cittadini a tutti gli effetti è quello che desiderano le persone che ancora oggi, troppo spesso, vengono etichettate con la diagnosi di una malattia e non riconosciute in quanto individui che hanno pari dignità rispetto agli cittadini considerati “sani”.»
L’obiettivo dei Servizi che lavorano nel campo della Salute Mentale è quello di informare e
sensibilizzare la popolazione verso la necessità di non emarginare cittadini che hanno qualità e capacità umane troppo spesso misconosciute per ignoranza o pregiudizi.
SCHEDA SULL’ARTE GREZZA
L’arte grezza (in francese, Art Brut) è l’espressione di opere eseguite da persone prive di cultura artistica che estraggono tutto (il soggetto, la scelta dei materiali utilizzati, i mezzi espressivi) dalle loro stesse risorse e non da riferimenti
all’arte classica o all’arte alla moda. I creatori di queste opere, che rappresentano per noi una sorta di ‘purezza artistica’, sono i testimoni di un altro mondo, onirico e temibile.
Questi artisti sono estranei alla cultura delle ‘belle arti’, estranei ai rituali e ai luoghi che la rappresentano: scuole, accademie, mostre e circuiti di mercanti, musei, istituzioni. Ignorano tutto delle correnti artistiche, delle influenze stilistiche
e delle tecniche da usare. Sono spesso persone che vivono nell’isolamento e nell’anonimato o in una solitudine che si
potrebbe quasi definire autismo.
Nel 1945 Jean Dubuffet (1901-1985), pittore e scultore francese di fama mondiale, fu il primo a teorizzare e introdurre
il concetto di Art Brut. Con l’aiuto di altri artisti e intellettuali inizia una ricerca e una collezione di queste produzioni
artistiche. Molto prima di lui l’arte aveva già attratto l’attenzione degli psichiatri illuminati e degli intellettuali intuitivi,
tuttavia il merito essenziale di Dubuffet fu di operare una cesura epistemologica creando il termine di Art Brut (arte
grezza) e rompendo definitivamente con il concetto psichiatrico di “arte dei pazzi”. ««l cordone ombelicale che vincola
il creatore all’ospedale e all’autorità dello psichiatra. E’ così il primo a far uscire le opere dei pazienti creativi dagli ospedali e a farne uno strumento rivoluzionario in mezzo alla società: la loro semplice esistenza è sufficiente a rimettere
in questione le nozioni classiche di arte e di creatività, ma anche quelle di normale e di patologico.
Ci sono altrove esperienze consolidate di esposizioni di lavori di pazienti psichiatrici, sicuramente l’esperienza più autorevole è quella del Musée de l’Art Brut di Losanna (Svizzera).
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