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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
3.5.2006
L'architettura
ha voglia di concorsi
[Il Sole 24ORE Mercoledì 14 Settembre 2005 ]
Tariffe
Architetti PPC dell'Emilia Romagna
Ue in attesa:
onorari di architetti
e ingegneri verso
un restyling
«Architettura & Urbana Qualità»
L'Europa prende tempo sulle
tariffe professionali. Il sistema
tariffario italiano presenta alcune lacune ed è quindi opportuno
intervenire quanto prima per
rendere più chiari i termini della
contrattazione che intercorre tra
il professionista e l'utente. In particolar modo per quelle degli architetti e gli ingegneri che presentano minimi inderogabili per
alcune fattispecie di atti non
sempre facilmente individuabili.
Con queste argomentazioni il
governo italiano è finora riuscito
a rallentare la procedura di infrazione per non aver adeguato le
tariffe professionali alle regole
europee. Si tratta del secondo
tentativo fatto dal dipartimento
delle politiche comunitarie di
evitare un ricorso alla Corte di
giustizia. L'Italia, infatti, ha già
risposto una prima volta alla lettera di messa in mora inviata a luglio 2005 dal commissario al
mercato interno Charlie McCreevy.
Giustificazioni che però, in prima battuta, non sono state sufficienti. E che hanno portato a una
seconda richiesta di modifica del
regime tariffario inviata al governo italiano a fine anno. Teoricamente dopo due mesi, e quindi a fine febbraio, la stessa commissione avrebbe dovuto decidere se deferire alla Corte o meno l'Italia sulla questione.
Ma a quanto pare le argomentazioni fornite da ultimo sembrerebbero aver fatto centro, se
non altro perché le autorità europee hanno per il momento congelato la procedura e non è escluso che nelle prossime settimane
possano essere fissati degli incontri chiarificatori.
SEGUE
Il 24 marzo si è svolto a Bologna il Primo Congresso Regionale degli Architetti PPC dell'Emilia
Romagna.Il Congresso ha suscitato un grande interesse sia nelle Istituzioni invitate sia nel CNAPPC,
che ha partecipato con il Presidente Raffaele Sirica, i Vice Presidenti Luigi Cotzia, Massimo Gallione e Gianfranco Pizzolato, il Segretario Luigi Mirizzi ed i Consiglieri Nevio Parmeggiani, Pietro Ranucci e Marco Belloni, nonché 200 architetti iscritti agli Ordini della regione. Presenti anche i Presidi delle Facoltà di Architettura dell’Emilia Romagna (Cesena,Ferrara,Parma e Piacenza).
Il Coordinatore della Federazione Ordini Architetti PPC Emilia Romagna, Vittorio Foschi, ha illustrato i temi del Congresso enunciando i contenuti del “Manifesto”preliminare presentato al Congresso che attraverso le varie sessioni ha poi maturato la stesura definitiva. Alla Tavola Rotonda il Presidente della Giunta Regionale Vasco Errani ha sottolineato l'impegno della Regione sui
temi della pianificazione del territorio, della qualità urbana e della qualità architettonica. Raffaele
Sirica ha sottolineato l'importanza strategica del Congresso rispetto al ruolo che gli architetti della regione hanno nel panorama nazionale, auspicando la collaborazione fra Regione,ANCI e Federazione per qualificare i temi dell'architettura e della democrazia urbana.
Per scaricare il Manifesto
e per maggiori informazioni:
www.emiliaromagna.archiworld.it
www.archiworld.it
MANIFESTO
LA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELL'EMILIA ROMAGNA Sottolineando la centralità del ruolo sociale dell'architetto come protagonista della qualità urbana dell'architettura e della sostenibilità degli insediamenti umani. Condividendo e assumendo il diritto della collettività, delle comunità come dei singoli cittadini, alla architettura, alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione del
paesaggio urbano e rurale. Richiamando La rilevanza economica, sociale culturale indotta dalle trasformazioni territoriali e urbane. L'importanza e il ruolo primario delle istituzioni locali - regioni, province e comuni - nella promozione dei processi di conservazione, di trasformazione e di governo del territorio e delle città. La considerazione
che il paesaggio rappresenta un elemento fondamentale per il benessere dell'individuo e della società, e che la sua
salvaguardia, la sua pianificazione e la sua gestione comportano diritti e responsabilità per ciascuno. Considerando
L'evoluzione della legislazione europea, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta “Direttiva servizi”. I mutamenti in corso del quadro istituzionale del nostro paese, i cui esiti appaiono ancora confusi ed incerti. Le recenti modificazioni delle leggi quadro nazionali in materia di lavori pubblici Il difficile cammino di una positiva e condivisa
riforma delle leggi che regolano le professioni. Il manifestarsi degli effetti contradditori della riforma per la formazione universitaria, in particolare per quanto riguarda la creazione di nuove figure professionali, anche nel campo
dell'architettura, e la disordinata proliferazione di sempre nuove sedi accademiche. Le recenti innovazioni legislative regionali in materia urbanistica che hanno innescato una nuova stagione di pianificazione, dal livello territoriale a quello urbano. L'avvio del processo per la redazione della normativa regionale in materia di lavori pubblici. Il
diritto delle popolazioni di poter fruire di un paesaggio urbano e rurale di qualità e di poter svolgere un ruolo attivo
nella sua trasformazione. La necessità di azioni congiunte e consapevoli da parte dei tre attori delle trasformazioni del paesaggio urbano e rurale: la pubblica amministrazione, l'impresa, il mondo delle professioni. Riafferma La
necessità di allargare e consolidare le forme di partecipazione attiva ai processi decisionali in materia di architettura e ambiente. La centralità dei processi di partecipazione democratica nella individuazione come nella realizzazione concreta degli obiettivi dei processi trasformativi. La necessità che a questi processi concorrano in modo trasparente e consapevole una pluralità di saperi propri delle professioni intellettuali e, tra queste principalmente degli architetti. La centralità dei temi della qualità dell'architettura e dello sviluppo sostenibile in ogni decisione che
riguarda il territorio, da riconoscere e da tutelare come bene comune vitale per l'ecosistema locale e globale, per
il benessere delle comunità ed il diritto alla vita delle future generazioni. La necessità di incentivare la qualità del
progetto dell'architettura e del paesaggio attraverso processi di sperimentazione e innovazione. Promuove e sostiene La partecipazione attiva degli architetti, attraverso le istituzioni che li rappresentano, alla formazione degli
strumenti normativi e legislativi locali. La creazione di sedi di discussione e verifica dello stato di attuazione dei processi di trasformazione attivati dalla nuova legislazione regionale nell'ottica della semplificazione e dello snellimento
delle procedure. La creazione di programmi di formazione continua e delle procedure del “tirocinio”, in raccordo
con le istituzioni universitarie, per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e per l'aggiornamento professionale degli architetti. I concorsi di architettura, come strumento principale per la realizzazione di interventi di qualità, per una maggiore trasparenza degli incarichi, a sostegno dei giovani, per sensibilizzare la collettività alla cultura architettonica. Chiede L'impegno delle istituzioni ed enti locali ad assicurare il confronto con gli architetti dell'Emilia Romagna sull'insieme delle problematiche inerenti l'esercizio della professione.
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SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
Da parte dell'Italia, d'altronde,
c'è tutto l'interesse a spiegare le
proprie ragioni, cercando di salvaguardare il proprio sistema che
però l'Europa considera troppo
protezionista, nei confronti delle
categorie professionali. Il dipartimento delle politiche comunitarie, comunque, ha spiegato che
è intenzione dello stato italiano
intervenire sulla materia e se proprio di abolizione dei minimi tariffari non si parla (il governo
uscente si era sempre rifiutato
di prendere in considerazione un
intervento del genere, ma non è
escluso che la nuova maggioranza possa prenderlo in considerazione) c'è comunque ampia disponibilità a rivedere l'intera normativa che, spiega il direttore
dell'ufficio di rappresentanza italiana a Bruxelles, Armanda Bianchi Conti, effettivamente risulta
poco chiara e andrebbe rivista
quanto prima. Architetti e ingegneri, però, non sono le sole professioni al centro di procedimenti
di infrazione. Sempre a fine anno
la Commissione ha deferito l'Italia alla Corte Ue sulle riserve ai
consulenti del lavoro in materia
di elaborazione e stampa dei cedolini paga. Anche se in questo
caso la procedura è durata più di
due anni.
Nel 2004 l'Ue aveva richiamato l'Italia affinché procedesse a
eliminare le restrizioni, ritenute
´ingiustificate in quanto i servizi
in questione hanno carattere esecutivo'. Per non parlare, poi, degli avvocati. Sulle tariffe dei legali
alla Commissione europea sono
in corso due procedure d'infrazione che vanno avanti parallelamente: una per l'attività stragiudiziale e l'altra per quella giudiziale. In entrambi i casi, per
l'Ue i minimi e i massimi tariffari sono stati ritenuti anticoncorrenziali.
Il Codice Appalti
Solo la concorrenza garantisce qualità
(...) I concorsi di idee e di progettazione costituiscono l'unica procedura, tra quelle contenute nella direttiva 2004/18 , che tratti specificamente di piani e progetti, ed è l'unica procedura che, a differenza delle altre, garantisce il principio di libera concorrenza tra progetti.
D'altra parte all'articolo 2, il Codice declina i seguenti principi:
«1. L'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del
presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l'affidamento deve altresì rispettare
i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza,
proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice.
2. Il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente
consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati
a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione dello
sviluppo sostenibile».
(...) In particolare, in merito all'articolo 81 del Codice dei lavori pubblici, relativo ai criteri per la scelta dell'offerta migliore, le camere sulla base di un emendamento proposto
dal Consiglio nazionale, avevano suggerito di inserire dopo il comma 3, il seguente comma: «3-bis. L'affidamento della progettazione non è compatibile con l'aggiudicazione, a favore dello stesso affidatario, degli appalti pubblici relativi ai lavori e ai servizi progettati.
Della suddetta incompatibilità deve essere data notizia nel bando di gara. Tale compatibilità è ammissibile solo per particolari motivi tecnici legati alla difficoltà della destinazione, alla complessità della messa in opera o dovuti a dimensioni eccezionali». Con l'introduzione di questa norma si riproduceva integralmente il comma 4 dell'articolo 23 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157.
Le stesse motivazioni che portarono allora a discostarsi parzialmente dalla direttiva 92/50
e in riferimento alla stessa materia, rimanevano immutate per le ragioni di inopportunità
che nella stessa figura coincidessero sia il progettista che l'esecutore; il Governo ha ritenuto di non accogliere tale emendamento.
Tuttavia va detto che l'appalto integrato, nell'attuale versione, comunque mantiene il consolidato “appalto concorso”, con concorrenza anche tra progetti; dunque il principio resta
salvaguardato, a meno delle necessarie cautele sulle garanzie per i progettisti che dovranno essere meglio definite nell'emanando regolamento. In ogni caso, va segnalato, all'articolo 112, comma 3 del Codice, un importante articolo, ripreso dalla cosiddetta “legge Urbani”, e ispirato dal Consiglio nazionale, che afferma: «Nel caso di opere di particolare pregio architettonico, al fine di accertare l'unità progettuale, il responsabile del procedimento, nei modi disciplinati dal regolamento, prima dell'approvazione del progetto e in contraddittorio con il progettista, verifica la conformità del progetto esecutivo o definitivo rispettivamente, al progetto definitivo o preliminare. Al contraddittorio partecipa anche il
progettista autore del progetto posto a base della gara, che si esprime in ordine a tale conformità». (...)
Raffaele Sirica su Il Sole 24ORE Lunedì 24 Aprile ET - Progetti e Concorsi
Le classifiche di «Time»
Tra i cento nomi che contano nel mondo c'è anche Piano
Ignazio Marino e Ginevra Sotirovic su ItaliaOggi
«Il costruttore del bellissimo», ovvero Renzo Piano, è uno dei cento uomini e donne il cui potere,
talento ed esempio morale trasformano il mondo secondo l'attesissima lista dei personaggi più
influenti pubblicata dal settimanale Time. I cento giganti della nostra epoca, leader politici,
scienziati, filantropi, innovatori e perfino terroristi, sono descritti per Time da altrettanto illustri
personaggi.
Per tracciare il profilo di Renzo Piano, che ha appena presentato a New York i piani della nuova
Morgan Library, il prestigioso settimanale americano ha incaricato un suo collega inglese, Richard Rogers, progettista del grattacielo di Lloyds di Londra, che ha collaborato con lui nella realizzazione del Centro Pompidou di Parigi e oggi ne scrive con dovizia di particolari ed assoluta
ammirazione: «Piano è un maestro assoluto della luce e della leggerezza. Non credo che esista
nessuno come lui. Non concepisce un edificio partendo da un'idea, ma lo fa crescere direttamente dal terreno. È uno degli architetti più eleganti che io conosca. È uno dei supremi architetti
moderni della sua generazione».
di Sabato 29 Aprile
Mariuccia Chiantaretto su Il Giornale di Lunedì 1 Maggio
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
CONSIGLIERI: MATTEO CAPUANI, SIMONE COLA,
VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
PASQUALE FELICETTI, MIRANDA FERRARA, LEOPOLVICE PRESIDENTE: LUIGI COTZIA
DO FREYRIE, NEVIO PARMEGGIANI, DOMENICO POVICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
DESTÀ, PIETRO RANUCCI, MARCO BELLONI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
DIRETTORE RESPONSABILE
RAFFAELE SIRICA
DIRETTORE EDITORIALE
SIMONE COLA
COORDINAMENTO EDITORIALE
FLAVIA VACCHERO
DIREZIONE E REDAZIONE
CNAPPC, VIA SANTA MARIA DELL’ANIMA, 10
00186 ROMA
TEL. [06] 6889901 R.A.
FAX [06] 6879520
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Di questo numero sono state inviate copie ai 42.600 possessori di casella
di posta elettronica ARCHIWORLD NETWORK @archiworld.it - @awn.it
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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
10.5.2006
Grandi opere,
non dimenticate le Periferie
[Avvenire Venerdì 15 Luglio 2005]
Professioni
«La prima legge
europea si farà»
Nel corso della XV legislatura,
partita ufficialmente il 29 aprile
con l'elezione dei presidenti di
Camera e Senato, la riforma delle professioni si farà. Ne sono
convinti i partiti, gli Ordini e le
associazioni. I tempi appaiono
fin troppo maturi e cinque anni
sembrano davvero sufficienti per
affrontare e superare qualsiasi
ostacolo, politico e burocratico.
Insomma, non ci sono più alibi.
Lo stesso Prodi nel corso della
campagna elettorale aveva dedicato un incontro alla Fabbrica
del programma, chiamando a
raccolta a Bologna tutti i rappresentanti delle professioni. In
quella sede avevano avuto modo
di esporre le loro opinioni, sollevando problemi, indicando possibili soluzioni. Quell'iniziativa
è stata vista come un messaggio
inequivocabile sulla volontà del
governo di centrosinistra di dare risposte concrete a 5 milioni di
professionisti. (...)
«È nostra intenzione - sostiene
Raffaele Sirica, presidente del
Cup, il Comitato unitario degli
Ordini e dei Collegi professionali - contribuire ad approvare la
prima legge europea delle professioni, una normativa, è bene
sottolinearlo a costo zero. Assumeremo pertanto un atteggiamento di massima disponibilità
nei confronti del nuovo governo,
così come è stato assunto nel
precedente esecutivo. Secondo
noi si dovrebbe partire dal testo, ampiamente condiviso, elaborato dall'allora sottosegretario al ministero della Giustizia,
Michele Vietti. L'obiettivo sarà
di dare più spessore alle attività
professionali e siamo convinti
della necessità di riformare gli
Ordini con una serie d'innovazioni come per esempio l'istituzione della formazione
SEGUE
CUP Toscana
La condivisione del sapere intellettuale
Lo scorso 28 aprile si è svolta a Firenze, presso la Sede Rai, una Tavola rotonda dal titolo:
"Conoscenza e comunicazione - Strumenti tecnologie e innovazione per il cittadino
e le professioni", organizzata da Regione Toscana e CUP della Toscana, con la partecipazione
di Fondazione Centro Studi Professione Architetto FI/PO e HUB Toscana.
Tra gli intervenuti Miranda Ferrara, Consigliere CNAPPC (Dipartimento Democrazia Urbana
e Professioni - Rapporti con il CUP) e Presidente del CUP Toscana (nella foto); Federico Gelli,
Vicepresidente Giunta Regionale Toscana (Sviluppo delle politiche di e-government);
Nicola Cariglia, Direttore Rai Firenze; Agostino Fragai, Assessore regionale federalismo,
aree metropolitane, partecipazione e libere professioni; Luca Toschi, Presidente Corso di Laurea
specialistica in Teorie della comunicazione, Firenze; Mario Preti, Presidente Fondazione Centro
Studi Professione Architetto. Hanno introdotto i progetti gli architetti Duccio Brunelli
e Luca Pregliasco, coordinatori e Fabio Martucci, HUB Toscana.
Il programma della Regione Toscana per la crescita della “Società
dell'Informazione”, e-Government, ha varato nel 2003 azioni che
prevedevano il co-finanziamento di progetti a sostegno dell'inserimento in rete degli ordini e collegi.
Il CUP Toscana, nella consapevolezza del ruolo sociale ed etico
svolto dalle professioni intellettuali, ha accolto la stimolante sfida
lanciata dalla Regione di porsi come interlocutore nell'elaborazione culturale e programmatica degli ambiti progettuali previsti dal
bando regionale, affiancato dalla Fondazione Centro Studi Professione Architetto quale referente giuridico e organizzativo e da
HUB Toscana, insieme di aziende operanti nel settore della Information Technology, quale partner tecnologico.
La condivisione del sapere intellettuale degli ordini e dei livelli
di tecnologia avanzata delle imprese toscane, mirato agli obiettivi
programmatici dei progetti "Linea2", ha mostrato straordinarie potenzialità, capacità di integrazione e di elaborazione di risposte multidisciplinari e trasversali, ed in definitiva, ha mostrato, a prescindere dal risultato del bando, la capacità di elaborare una risposta
competitiva sia sul piano dei contenuti scientifici sia sul piano delle tecnologie.
Elenco e descrizione
dei progetti “Linea2”
sono scaricabili sul sito
www.archiworld.it
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SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
permanente per i professionisti
iscritti. Al ministero di Grazia e
Giustizia vedrei bene una donna,
un deputato che conosca la complessità della materia, forse una
donna riuscirà a varare una riforma che i ministri uomini non sono stati in grado di mandare in
porto».
Per Battafarano si ipotizza invece un incarico da sottosegretario con delega alla riforma delle professioni.
Il riconfermato onorevole
Mantini potrebbe invece diventare presidente della commissione Giustizia della Camera. «La
riforma delle professioni - afferma Mantini - è certamente una
delle priorità del nuovo governo,
andrebbe affrontata anticipando alcuni provvedimenti per incrementare le società tra professionisti e per giungere al riconoscimento delle associazioni professionali».
«La materia è assai complessa
- aggiunge Battafarano -, per elaborare un testo adeguato sarebbe opportuno prevedere a un
raccordo tra i ministeri di Giustizia, Università e Attività Produttive. In ogni caso non si parte da zero, il dibattito è già avanzato e non dovrebbe essere difficile arrivare a una proposta
condivisa che tenga conto delle
indicazioni già emerse dagli Ordini e dalle associazioni. Inoltre,
l'unità d'intenti della coalizione
di centrosinistra sulla riforma risulterà decisiva».
L'ottimismo, come si vede non
manca. L'unica vera incognita è
rappresentata dalla tenuta del
governo, dall'esile maggioranza
che il centrosinistra può vantare
al Senato. Proprio qui si giocherà
il destino di una riforma alla quale molti guardano da tempo come una terra promessa.
Venezia-Palermo: «Città. Architettura e società»
10. Mostra Internazionale di Architettura
La prossima Biennale di Architettura si terrà dal 10 settembre al 19 novembre 2006, diretta da Richard Burdett.
Dedicata a «Città. Architettura e società», questa edizione è focalizzata sulle tematiche chiave che le città globali,
con una popolazione superiore ai tre o quattro milioni di abitanti, attualmente affrontano: dai problemi dell'emigrazione alle incognite della crescita. Due sezioni collaterali di progetti, «Città di Pietra» a Venezia, a cura di Claudio
D'Amato Guerrieri, e «Città-Porto» a Palermo, a cura di Rinio Bruttomesso, accompagnano l'esposizione internazionale «Città. Architettura e società», ampliando i soggetti protagonisti e i territori di indagine attraverso specifici
approfondimenti tematici. Le due sezioni sono organizzate nell'ambito del progetto «Sensi Contemporanei» (promosso da Darc, ministero dell'Economia e delle Finanze e Fondazione Biennale di Venezia). «Italia 2026: invito a
VE-MA», è il titolo della mostra che inaugurerà il Padiglione Italiano all'Arsenale, c'è l'acronimo dei nomi delle città
di Venezia e Mantova. Il progetto è di Franco Purini e nasce dall'idea di integrare le zone urbane fra le due città.
Dopo le precedenti edizioni (Next, 2002 e Metamorph, 2004), che avevano visto sfilare il gran
circo delle superstar dell'architettura mondiale in un rutilante catalogo di oggetti architettonici dominati dal design virtuale, la Biennale torna alla città dell'uomo. Torna, più che a esibire oggetti, a riflettere anche sui soggetti (gli abitanti delle città), a elaborare i problemi - come ha sottolineato il suo presidente Davide Croff nella presentazione - e magari a tentare di fornire proposte e indirizzi. Torna, in fondo, a quella sua funzione originaria di «laboratorio», con un'ambizione in più: quella di «arrivare» alla fine delle manifestazioni previste, alla stesura di un documento, un «manifesto per la città del XXI secolo», dedicato al potenziale contributo delle megalopoli a un mondo più sostenibile. Per farlo si affida a Richard Burdett, londinese, architetto
e urbanista, professore alla London School of Economics e consulente per l'architettura del sindaco di Londra. Che sceglie il tema delle Metacittà, ovvero dei grandi agglomerati urbani, di quelle megalopoli in cui già vive il 50% della popolazione mondiale (in una proiezione ventennale e
in alcune aree dell'America Latina, dell'Asia, la cifra toccherà l'80%). Saranno 16 le grandi zone
metropolitane che, attraverso fotografie, grafici, filmati, modelli e progetti ci mostreranno dove stanno andando: Barcellona, Berlino, Il Cairo, Caracas, Città del Messico, Istanbul, Johannesburg, Londra, Los Angeles, Milano-Torino, Mumbai, New York, Bogotà, San Paolo, Shanghai, Tokyo.
su l'Unità di Giovedì 4 Maggio
Tre le sedi scelte dalla Biennale per l’esperienza palermitana c’è il capannone di Sant’Erasmo, che
ospita due mostre: Grande Sud, incentrata su dieci città portuali del Sud italiano (tra cui Catania, Messina, Siracusa e Trapani) e Palermo, Mediterraneo dedicata alla riorganizzazione del waterfront palermitano. A Palazzo Forcella de Seta c’è invece Local gate to the global market: quindici casi di città portuali di diversi continenti, da Rio de Janeiro alla Spagna, da Oslo alla Corea.
Alla galleria Expa i progetti vincitori del premio Portus (www.premioportus. it). «Realizzeremo
anche un convegno internazionale - dice Bruttomesso - e ci appoggeremo alla rete telematica per
fare vedere in tempo reale cosa accade a Palermo in occasione della Biennale di Architettura». Il
progetto di comunicazione è relativo ad una Web television: www.città-porto.tv trasmetterà alcuni video sulle città-porto e intanto propone un vecchio documentario sulla diga foranea di Palermo, con un occhio al passato e uno al presente, anzi al futuro dell’architettura.
su la Repubblica di Venerdì 5 Maggio
Forum Progettazione
«RESTAURO A 360°»
Felice Fava sul Corriere della Sera Economia
Il Forum, quale evento ad esclusivo indirizzo culturale,
con il patrocinio del Consiglio Nazionale Architetti PPC,
muove su tutto il territorio nazionale esperti e produttori
di soluzioni per la progettazione. Sono in corso di svolgimento 20 appuntamenti a carattere tecnico-informativo, allo scopo di sensibilizzare i progettisti sulle grandi
possibilità offerte dalla progettazione integrata e divulgare una nuova cultura progettuale. Tra i temi di discussione: certificazione energetica dell'edificio, domotica, qualità applicata alle fasi della progettazione, ecc.
I prossimi appuntamenti: 16 maggio Torino, 24 maggio
Caserta; 6 giugno Taranto; 15 giugno Bergamo; 21 giugno Treviso; 28 giugno Catania; 6 luglio Verona; 11 luglio Udine; 21 settembre Genova; 27 settembre Cagliari; 3 ottobre Roma; 12 ottobre Lamezia; 7 novembre
Trento; 14 novembre Pescara.
Il Corso di Restauro è organizzato dalla Fondazione
dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano in collaborazione con il Ministero per i Beni e le
Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e ARCo (Associazione per il Recupero del Costruito).
Calendario:
mercoledì 24 maggio: «Restauro architettonico: teoria e prassi»
mercoledì 31 maggio «L'aspetto strutturale della
conservazione, parte I»
mercoledì 7 giugno: «L'aspetto strutturale della conservazione, parte II»
mercoledì 14 giugno: «Le superfici dell'architettura»
mercoledì 21 giugno: «Restauro Archeologico» «Antiche strutture e standard impiantistici»
e Finanza di Lunedì 8 Maggio
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TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
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VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
PASQUALE FELICETTI, MIRANDA FERRARA, LEOPOLVICE PRESIDENTE: LUIGI COTZIA
DO FREYRIE, NEVIO PARMEGGIANI, DOMENICO POVICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
DESTÀ, PIETRO RANUCCI, MARCO BELLONI
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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
17.5.2006
L'arte di riconvertire
al bello le città
[la Repubblica 16 Maggio 2005 ]
Lauree brevi
Venezia
Architetti
«Esclusi dalla Ue»
Premio di Architettura Portus
Architetto junior? Spiacenti, può
lavorare solo in Italia. Lo dice la
Commissione europea: servono
almeno quattro anni di studi per
esercitare la professione nei Paesi Ue. E dunque il corso di laurea
triennale, il famoso 3 del «3+2»,
non ha alcun valore fuori dai confini italiani. «Si sapeva fin da prima della riforma», minimizza il
rettore del Politecnico, Giulio Ballio. Ma la notizia si diffonde velocemente. E getta nel panico migliaia di studenti. Soprattutto
quelli che l'anno prossimo dovranno affrontare il test di ingresso per iscriversi al biennio di laurea magistrale: «Chi non lo passasse - dicono - rimarrebbe architetto junior, con la quasi certezza di non avere un titolo riconosciuto fuori dall'Italia». Il documento, redatto in aprile a
Bruxelles, non lascia alcun dubbio: «Molte confusioni sono nate
dal fatto che in almeno uno Stato
membro la qualifica triennale di
"junior architects" permette di
esercitare la professione... Ma il
percorso di studi deve essere al
minimo della durata di quattro
anni». Pochi fogli che sollevano
un mare di polemiche. Soprattutto alla luce di una recente decisione del senato accademico: dal
prossimo anno, per iscriversi al
biennio magistrale sarà necessaria una prova d'ingresso. Che vuol
dire: 700 posti per oltre 1.300
aspiranti. «E quindi - sospira una
matricola - la metà dei laureati
triennali si ritroverà esclusa e con
un titolo del tutto inutile».
Giulio Ballio cerca di fare chiarezza: «Non è vero che la laurea
triennale non serve: consente infatti di iscriversi all'albo nazionale e di sviluppare certe competenze. Del resto, abbiamo sempre
saputo che per avere un titolo europeo occorre un percorso almeno quadriennale,
SEGUE
Nel quadro delle iniziative di «Città - Porto», sezione curata da Rinio Bruttomesso
per la 10. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e nel contesto del progetto Sensi Contemporanei, viene promosso il Premio di architettura
Portus, rivolto ad architetti, paesaggisti e ingegneri under 40. Il Premio è indetto da
Sensi Contemporanei e gode del patrocinio del CNAPPC, che assicura altresì un sostegno scientifico all’iniziativa.
È previsto un montepremi complessivo di 56.000 euro. I migliori progetti saranno
esposti in una mostra che sarà allestita a Palermo nell’ambito delle iniziative della
sezione «Città - Porto» e tutte le proposte candidate, e in linea con quanto richiesto
dal bando, saranno presentate in un catalogo dedicato. Le proposte saranno valutate da una giuria internazionale, presieduta da Richard Burdett, direttore della 10.
Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Tutte le procedure del concorso saranno svolte interamente dal CNAPPC per via telematica. Il periodo stabilito per la registrazione e la trasmissione degli elaborati va
dal 26 giugno al 6 luglio 2006.
www.premioportus.it
www.archiworld.it
Dialoghi su sviluppo e competitività
di GIANFRANCO PIZZOLATO
Il degrado di molte periferie urbane, di vaste aree di particolare rilevanza paesaggistica a
causa di diffusi interventi turisitico-residenziali (spesso abusivi), la collocazione di aree produttive/industriali a forte impatto in aree particolarmente fragili dal punto di vista ambientale, spesso di straordinaria e rara bellezza, oggi obsolete, se non dismesse, sono uno
dei portati più drammatici di uno sviluppo economico e sociale tanto rapido quanto non
controllato che ha caratterizzato gli anni della ricostruzione e dello sviluppo industriale del
paese in un passato anche recente, lasciando ferite che ora occorre rimarginare ed il cui recupero può nondimeno rappresentare una straordinaria occasione di rilancio economico
e culturale per un paese alla ricerca di una nuova diversa competitività. Tali condizioni di
degrado e obsolescenza si rendono più evidenti per lo stridente contrasto con la bellezza
dei luoghi nelle aree costiere e segnatamente in quelle delle regioni del sud ed insulari. La
questione del recupero dei “waterfront” urbani di piccole, medie città è tema centrale per
il rilancio economico e sociale di intere regioni, intimamente connesso con una ritrovata/bile
vacazione turistica delle medesime e col tema della città-porto quale luogo per eccellenza della intermodalità degli scambi e delle fusioni culturali.
L'iniziativa messa in campo dalla Biennale di Venezia -Premio Portus- è di particolare interesse. Riflettere, proporre soluzioni suggestive ma fattibili, aprendo un dialogo costruttivo con il Ministero delle politiche per lo sviluppo e le Amministrazioni locali, cui spetterà
di dare concretezza a progetti, allo stato ancora utopici, ma che occorre diventino dichiaratamente pratici, progetti per lo sviluppo. Sul tema sono chiamati a confrontarsi, anzi a
definirlo, “giovani” professionisti, architetti e paesaggisti. Sette le regioni interessate con
l'attenzione volta a ritrovare in ogni realtà un fronte sul mare con aree d'intervento di non
più di 10 ettari, aree simbolo di una volta e di un riscatto.
Una giuria internazionale di alto profilo selezionerà le migliori proposte: una per regione, che verranno premiate ed esposte in una mostra collettiva a Palermo nell'ambito della sezione Biennale Sud della mostra di Venezia. Un'occasione importante, non solo per riflettere su problematiche locali, ma in genere sulle questioni connesse alle riconversioni
ambientali, sui sistemi urbani, il loro ruolo di volano economico,ma anche per mettere in
evidenza intelligenze giovani e raffinate, dando loro un proscenio adeguato.
Il CNAPPC ha voluto, con forza, sostenere tale iniziativa per diverse ragioni: -mostrare la capacità della buona architettura, attraverso il progetto urbano di reinventare “luoghi”, SEGUE
20
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
il documento della Ue è soltanto
una conferma». La pensa allo stesso modo Piercarlo Palermo, preside di Architettura: «Le preoccupazioni sono legittime, ma sul valore del titolo triennale noi siamo
sempre stati chiari». Il malumore,
però, sale. Anche fra gli insegnanti. «Questa riforma - commenta
un docente a contratto - è stata
fatta per assecondare un modello
europeo che ora ci boccia. E questo,
fino a pochi giorni fa, non lo sapeva nessuno». Di selezioni, titoli e
numero chiuso si parlerà mercoledì, quando i rappresentanti degli
studenti incontreranno il rettore.
«A questo punto - dicono -, speriamo che vengano rivisti i criteri
d'ingresso al corso biennale. Altrimenti sarà battaglia».
sul Corriere della Sera di Domenica 7 Maggio
Dialoghi su sviluppo e competitività
ridare ad essi reale valenza non solo sociale, estetica, ma soprattutto economica: ovvero la
capacità del progetto urbano di avviare un virtuoso processo di partecipazione finanziaria privata e pubblica orientata su obiettivi condivisi e sostenibili; - l'opportunità di richiamare l'attenzione del pubblico vasto sulle potenzialità che il territorio ha o avrebbe ai fini di una organica politica industriale del turismo sia di massa che di nicchia- nella gestione dei paesaggi riqualificati e valorizzati; - l'obbligo politico di offrire ai giovani progettisti una possibilità concreta di mettersi in evidenza.
Da tempo il CNAPPC insiste nella politica tesa alla divulgazione del metodo del concorso di idee e di progettazione come procedura privilegiata di avviamento alla costruzione
delle opere pubbliche e non: elemento procedurale atto a garantire un reale confronto tra
costi e benefici, e la preventiva “valutazione allargata” delle stesse che non a caso abbiamo voluto chiamare democrazia urbana.
Tuttavia, non vi è dubbio, la procedura ha bisogno di riconsiderazioni, anche importanti, che non sarà inutile riepilogare:
1. ridurre gli oneri di investimento dei concorrenti;
2. ridurre i costi di gestione della procedura stessa per le Amministrazioni;
3. garantire alle comunità locali una fase di valutazione più allargata, ovvero non ristretta
all'ambito della giuria tecnica, prima di procedere alle scelte definitive da avviare all'appalto;
4. riconvertire sulle procedure concorsuali la “finanza di progetto” ovvero il coinvolgimento
dell'investimento privato.
Verso tali obiettivi-anche di contenimento economico-va l'utilizzo delle procedure “on
line” per le quali il CNAPPC ha dato il suo supporto tecnico-scientifico per garantire la tutela della segretezza, la snellezza e l'affidabilità.
Sulle tematiche connesse alla valutazione delle proposte, al ruolo e composizione delle
giurie, sulla cosiddetta valutazione allargata o partecipata delle scelte e del loro impatto
occorre riflettere seriamente, anche abbandonando radicati tabù.
Gianfranco Pizzolato, Vice-presidente CNAPPC
Triennale di Milano
«Good N.E.W.S»
2o Master internazionale
notizie dall'architettura
per architetti under 35. Buone
Nell’ambito della «Festa per l’Architettura», martedì 16 maggio si apre alla Triennale «Good
Proroga termini
Per incarico del Royal Institute of
Dutch Architects (BNA) e della
Regione I dell'UIA il Berlage Institute di Rotterdam organizza il secondo Master internazionale, che
si terrà ad Almere, Paesi Bassi, dal
21 al 26 agosto 2006.
Il termine per fare pervenire le richieste di candidature (presso la
sede della sezione italiana UIA >
CNAPPC - Via di Santa Maria dell'Anima, 10 - 00186 Roma - Tel.:
06.6889901, o per posta elettronica, in formato DOC o PDF, all'indirizzo: [email protected])
è stato ulteriormente prorogato
alle ore 17.00 del giorno 23 maggio 2006.
La partecipazione è consentita solo ad architetti abilitati all'esercizio della professione.
per scaricare il bando:
www.archiworld.it
N.E.W.S.», una mostra che rilancia le grandi domande della cultura progettuale. Un'esposizione organizzata come un imponente atlante della memoria, che mescola reperti storici e archeologici, trattati, cartografie urbane, vedute di città, opere d'arte, progetti, ma
anche le pixel-cities di E-Boy e i flussi digitali. Per capire come cambia il mestiere di costruire.
Chiara Somajni su Il Sole 24ORE di Domenica 14 Maggio
L'architettura dalla pietra al computer
I curatori Fulvio Irace e Italo Rota hanno selezionato oltre mille immagini e oggetti. Tra le
tante curiosità una striscia dei Simpson che sfottono l'archistar Frank Gehry. «Non abbiamo voluto - spiegano i curatori - far vedere esempi dell'architettura dello star system degli ultimi anni, ma allestire un fondale, o meglio un atlante, dei grandi temi che fanno dell'architettura una parte essenziale della nostra vita contemporanea».
Sebastiano Brandolini su la Repubblica di Domenica 14 Maggio
Triennale, la capanna primitiva gareggia con un «super-Gehry»
Irace, docente, studioso e curatore di Good N.E.W.S.: «Eravamo partiti dall'idea di "rappresentare" l'architettura, quindi avremmo dovuto parlare di segni, disegni e modelli. Invece
abbiamo finito col chiederci cosa significhi rappresentare l'architettura e, soprattutto, se i
metodi tradizionali, o quelli più moderni, siano in grado di riassumerne in qualche modo
la complessità». Per tentare di dare risposta a questi interrogativi (e a molti altri, ad esempio: cosa vuol dire fondare una città, costruire una casa o quali sono le origini dell'architettura?) è stato ideato un percorso attraverso 8 stanze o esperienze: Proporzioni, Ombre,
Origini, Oggetti come microarchitetture, Cupole, Città, Allegorie e Ritratti.
Marco Vinelli sul Corriere della Sera di Lunedì 15 Maggio
"Good N.E.W.S. Temi e percorsi dell'architettura" - Aperta alla Triennale di Milano fino al 20 agosto - Catalogo Electa
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
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CONSIGLIERI: MATTEO CAPUANI, SIMONE COLA,
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PASQUALE FELICETTI, MIRANDA FERRARA, LEOPOLVICE PRESIDENTE: LUIGI COTZIA
DO FREYRIE, NEVIO PARMEGGIANI, DOMENICO POVICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
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21
SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
24.5.2006
I sogni della città
la politica e gli architetti
[la Repubblica Mercoledì 21 Dicembre 2005]
Triennale
Appuntamenti
Si premia
l'architettura
di qualità
Taranto: Committenza e Lavori Pubblici
L'industria del Nord e il settore
pubblico del Sud investono nella
buona architettura. Emerge dal
bilancio di quello che è successo
negli ultimi tre anni in Italia.
A quattro giorni dall'assegnazione della medaglia d'oro all'architettura italiana Fulvio Irace, responsabile della divisione architettura in Triennale e membro
della giuria internazionale di questo secondo Oscar dell'architettura, fornisce qualche prima anticipazione. Una delle tendenze più
eclatanti di questo ultimo triennio
è il fatto che l'industria sia ritornata a investire nell'architettura di
qualità.
Vengono fatti alcuni esempi: le
distillerie Nardini e il nuovo stabilimento della Ferrari a Maranello che giovedì riceverà un premio speciale per la committenza.
Una menzione d'onore la riceverà
il gruppo di elettrodomesti Smeg
a San Girolamo di Guastalla, per
gli uffici progettati da Guido Canali, un'opera giudicata di grande
"eleganza e rilievo".
«L'industria del Nord ha scoperto il tema della qualità ambientale. Mentre in questa stessa
area geografica le opere pubbliche
sono molto latitanti» commenta
Irace. Le opere pubbliche sono,
invece, una realtà della provincia
italiana. Nei piccoli centri della
Toscana e del sud Italia sono state fatte piccole, ma significative
opere come biblioteche, mediateche, sistemazione di piazze, pedonalizzazione di aree. (...) Un
grande sviluppo è stato registrato
nel campo dell'edilizia residenziale monofamiliare, soprattutto
nel sud e particolarmente in Sicilia. Sono piccole residenze, prime e seconde case. Si tratta generalmente di famiglie che hanno
investito per farsi la casa. SEGUE
Si terrà martedì 6 giugno a Taranto il Seminario dal titolo «Sostenibilità delle tecnologie di processo
riguardanti la committenza nell'ambito dei L.L.PP.», coordinato da Francesco Suraci, Associato di
Tecnologia dell'Architettura - Dipartimento Arte Scienza e Tecnica del Costruire, Università degli
studi “Mediterranea” di Reggio Calabria. Obiettivi e finalità del Seminario:
- Definire il processo edilizio visto come quella catena di azioni e di relazioni (tecnologie di processo) che portano dall'idea progettuale all'opera compiuta e alla sua gestione, e ne affronta l'attuale
assetto: tanto le recenti modifiche del quadro normativo, quanto il dato per cui il progettista non è
più - come in passato - figura in grado di seguire e controllare le singole fasi che conducono alla
realizzazione dell'opera, rendono necessario che l'intero processo sia progettato. Devono così essere definiti con precisione sia i compiti dei protagonisti del processo, di tutte quelle figure, cioè,
che contribuiscono alla realizzazione dell'opera, sia gli adempimenti e i controlli che caratterizzano
ogni singola fase.
- “Disegnare” nuovi possibili “scenari” nell'ambito del processo programmatorio mettendo a fuoco
il nuovo ruolo della Committenza pubblica nel quadro dell'attuale apparato normativo perseguendo
l'esigenza di "Qualificare la Committenza" e definire il significato anche culturale che può e deve
assumere oggi l'opera pubblica.
Maggiori informazioni e testi (relativi anche al Seminario «La gestione delle OO.PP.: dalla programmazione al collaudo, con particolare riferimento alla verifica del progetto preliminare e alla validazione del progetto esecutivo» in programma il 24 maggio a Caserta):
www.archiworld.it
Incontri
Sondrio: nuove regole per il mestiere di architetto
L’Ordine degli architetti della provincia di Sondrio ha organizzato, il 18 e 19 maggio, un incontro
dal titolo «Nuove regole per il mestiere di architetto, i principi della professione nel quadro di riferimento europeo e regionale». Tra gli intervenuti, i Consiglieri del CNAPPC Luigi M.Mirizzi,
Gianfranco Pizzolato, Simone Cola e Marco Belloni. Il presidente del CNAPPC Raffaele Sirica nel
suo intervento ha toccato il tema della qualità dell’architettura in Italia: «Noi dobbiamo puntare alla qualità architettonica. In un incontro con l'ex ministro Tremonti mi diceva che c'è stato troppo
monetarismo. Ora è necessario guardare a quanto fatto in Francia e Spagna. Dobbiamo mettere in
moto un processo virtuoso». Da qui la difesa dell'Ordine a «tutela dei cittadini. Noi siamo una magistratura di secondo grado e giudichiamo il comportamento dei nostri iscritti, prendendo provvedimenti disciplinari contro chi trasgredisce». Il presidente si è poi soffermato sul concetto di «democrazia urbana», ovvero «opportune consultazioni nella comunità e intreccio virtuso fra architettura e urbanistica. Come normalmente avviene in Europa, per realizzare il diritto fondamentale dei
cittadini a un ambiente di qualità duraturo. Le nostre società e i loro responsabili devono, per l'architettura, associare poteri decisionali, professionisti, imprese, utilizzatori e cittadini».
Carlalberto Biasini su Il Giorno di Sabato 20 Maggio
Architetti e progetti di qualità per la Sicilia
Presso la sede del Quotidiano di Sicilia si è tenuto nei primi giorni di maggio un Forum con Rino La
Mendola, presidente della Consulta regionale Ordini architetti della Sicilia. La Mendola ha tracciato
un bilancio di questi due anni di presidenza, in cui la Consulta ha concretizzato gran parte degli
obiettivi individuati in occasione del 3° congresso regionale, celebrato ad Agrigento nel 2003. Tra i
temi trattati nel Forum: i lavori pubblici e le leggi, la crescita organica delle città, la Formazione e i
giovani. I prossimi obiettivi della Consulta: l'organizzazione di due importanti eventi che si terranno
in Sicilia nel 2007, come il sesto congresso nazionale degli architetti italiani, che si celebrerà a Palermo nel mese di giugno 2007 e che costituirà una fondamentale tappa di avvicinamento al congresso internazionale che si terrà a Torino nel 2008. L'assise nazionale sarà preceduta, nel marzo
del 2007, dal quarto Congresso regionale degli architetti siciliani.
Giovanna Naccari su Il Quotidiano di Sicilia di Sabato 6 Maggio
21
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
«Parliamo di piccole opere in piccoli centri, da Cefalù a Poggibonsi,
che dimostrano una certa vitalità
dell'architettura locale e che dimostrano anche una grande qualità artigianale». Fa da contraltare la
scomparsa del settore pubblico dal
campo della edilizia economico
popolare. Ci sono pochissimi esempi di investimento pubblico sui
quartieri e sulle residenze popolari. Salta agli occhi anche la mancanza di grandi edifici pubblici.
Sembra che l'istituzione fatichi a riconoscersi nell'architettura come
uno strumento di identità.
È stato invece Arata Isozaki, uno
dei membri internazionali della
giuria, ad insistere nel voler assegnare un premio speciale al restauro del grattacielo Pirelli con
l'idea che in futuro venga data più
attenzione in Italia proprio alla tematica del restauro. «Il fatto che l'Italia sia tornata a restaurare un
edificio che ha avuto una disavventura, in un certo senso è anche
una glorificazione di questo passato, ma significa anche uno sprone verso il futuro» spiega Irace. Solo giovedì sapremo chi avrà avuto
l'onore dell'oro. (...) A parte i fuoriclasse conosciuti all'estero come
Piano o Fuksas, esiste una classe
professionale di quarantenni bravi. Li chiamano "architetti di provincia, regionali", non in senso dispregiativo, ma perché si riallacciano alla tradizione più autentica
italiana, quella della scuola di Roma, di Milano, di Venezia. Si tratta
di una nuova generazione di architetti che, magari mancano di
una forte connotazione teorica e
ideologica, ma che però hanno una
scioltezza tecnica che le generazioni precedenti non avevano. I
potenziali Renzo Piano dei prossimi anni? «Sì, a patto che si impegnino e che ci siano committenti in
grado di scommettere sulla qualità
dell'opera come un valore che paga in termine di visibilità».
Rosa Tessa su la Repubblica A&F di Lunedì 22 Maggio
Milano
Evento
«Cina. Così vicina. Così lontana»
Centenario di
Carlo Scarpa
Il convegno si terrà alla Triennale di Milano mercoledì 7 giugno alle
ore 11 nell’ambito della Festa per l’architettura. Nel corso della giornata, architetti di fama internazionale discuteranno sul tema dell’architettura contemporanea cinese. La Cina si è affacciata prepotentemente alla ribalta della scena internazionale non solo per la sua
espansiva politica economica, ma anche per la forte volontà di occupare un ruolo centrale nel paesaggio architettonico del mondo globalizzato. Sorretto dall'economia, lo slancio pianificatorio cinese sta
investendo in maniera e in scala sorprendenti territori agricoli e metropoli consolidate, cogliendo nel ridisegno delle città e in occasioni
come le prossime Olimpiadi, lo spunto per una riflessione sull'assetto dell'architettura urbana del XXI secolo. A tale sviluppo la cultura europea sta dando un notevole contributo e sempre più numerosi sono
gli studi professionali del vecchio continente che in Cina stanno trovando una sorta di nuova frontiera. Il convegno, che sarà diretto e moderato dal prof. Paolo Caputo, vuole fare il punto su questa situazione, mettendo a confronto le esperienze di diversi soggetti. Hanno accettato l’invito a discutere sull’argomento Paul Andreu, Augusto Cagnardi (Studio Gregotti Associati International), Yung Ho Chang e
Meinhard von Gerkan.
La recente inaugurazione dell´Ara Pacis di Richard Meier corona un decennio
che ha visto rinascere l´architettura e le opere pubbliche a Roma. (...) E Roma
si appresta a sfoderarne un bel numero: tante da porla oggi al centro di un interesse europeo nel campo dell´architettura e dell´urbanistica. L´esempio di Roma ci mostra con evidenza che il problema del rilancio delle opere pubbliche
e della trasformazione delle città non è riducibile allo schema massimalista dello scontro tra Soprintendenze e progettisti: non sono i lacci e laccioli dei beni
culturali ad aver provocato un così lungo stallo. Io credo che le Soprintendenze svolgano un ruolo fondamentale che fa la differenza (in meglio) tra le nostre città e quelle del resto d´Europa. (...) Credo tuttavia che a partire da questo irrinunciabile riconoscimento dobbiamo cominciare ad entrare nel merito
dell´operato delle Soprintendenze e riconoscere, come per il lavoro dei progettisti, dove sia la qualità e dove l´inaccettabile approssimazione. In quest´ultima categoria, purtroppo, devo annoverare l´incredibile intervento perpetrato a danno del Colosseo, dove un intervento sciatto, mirato a costruire dentro
il primo percorso anulare del monumento una libreria e uno sconfinato spazio espositivo, ha portato per la prima volta in duemila anni alla chiusura di tutto il primo rango delle arcate monumentali. Un´incredibile rete nera maschera alla vista esterna la realizzazione interna di volumi e surfetazioni di varia natura. Per anni si è discusso della necessità della messa in sicurezza del monumento, del suo adeguamento ad una funzionalità attuale (quella di primo monumento del mondo) diversa da quella per la quale era stato realizzato duemila anni fa. Ma anziché fare di tutte queste necessità la più straordinaria occasione di dibattito progettuale del pianeta, anziché avviare il più importante
Concorso di architettura del mondo sul tema, la Soprintendenza ha gestito la
cosa con la disinvoltura di un intervento abusivo, di quelli in attesa di condono. Attendiamo con fiducia la rimozione e la riconsegna alla giusta dimensione culturale che il clima romano ha finalmente ripristinato.
Il 2 giugno di 100 anni fa
nasceva Carlo Scarpa,
l'architetto del ‘900 italiano forse più noto nel
mondo.
Per questo il 2, 3 e 4 giugno l'Italia, per iniziativa
del Comitato paritetico
tra Stato e Regione del
Veneto, lo celebra con
una sequenza di manifestazioni che non hanno
precedenti nel nostro
Paese intorno a un architetto contemporaneo.
Nella «Tre giorni con
Carlo Scarpa» saranno
aperti al pubblico tutti i
«Luoghi Scarpiani» d'Italia, compresi quelli che,
come le case private, di
norma risultano inaccessibili. In ognuno di questi
luoghi il pubblico sarà
invitato a scoprire, anche
tramite visite guidate,
l'inconfondibile “impronta” lasciata dall'architetto veneto.
Ad essere aperti saranno
non solo i Musei cui
Scarpa ha dato il suo
inconfondibile apporto,
da Castelvecchio a Verona, al Correr e alle Gallerie dell'Accademia a Venezia, a Palazzo Abatellis
a Palermo, senza dimenticare la Gipsoteca Canoviana di Possagno e
il Museo Revoltella di
Trieste.
Forse ancora più interessanti, perché meno noti,
saranno luoghi come la
Sala Consiliare della Provincia di Parma o i numerosi monumenti funerari che affiancano il più
noto complesso monumentale Brion. Da non
perdere sarà anche l'apertura di numerose case private quali Casa
Scatturin a Venezia, Casa Ottolenghi a Bardolino, Casa Gallo a Vicenza
e Casa Veritti a Udine. I
luoghi coinvolti da questo percorso saranno 30.
Paolo Desideri su la Repubblica di Giovedì 11 Maggio
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Roma: le arcate del Colosseo
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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
31.5.2006
L'architetto
si è riscoperto etico
[ItaliaOggi7 di Lunedì 2 Maggio 2005]
Parma
Inarcassa
Più cura per
la sicurezza
antincendio
Giovani architetti crescono
Si è concluso il 9 maggio a Parma
il quarto corso nazionale sulle
´Problematiche di prevenzione incendi e di ingegneria della sicurezza antincendio', organizzato
dal locale collegio dei periti industriali, con la collaborazione dei
Consigli nazionali degli architetti,
degli ingegneri, dei geometri e dei
periti industriali, e con il patrocinio del dipartimento dei Vigili del
fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile.
Questo quarto corso si è reso
necessario per l'approfondimento e il completamento dei precedenti, che hanno riscontrato grande successo nei partecipanti data
l'importanza degli argomenti e la
grande competenza dei relatori,
fra i quali Antonio La Malfa, comandante dei Vigili del Fuoco della provincia di Parma, il quale ritiene ´Il rapido e continuo progresso tecnologico che si è registrato in questi ultimi anni nei sistemi produttivi richiede sempre
maggiore attenzione alle problematiche della sicurezza'.
Nel campo della sicurezza antincendio sono state intensificate
ovunque le sperimentazioni sui
materiali e sistemi soventemente
impiegati nelle attività a rischio;
oggi sono conosciuti molti elementi che influenzano il processo
di combustione, ma altrettanti sono quelli per i quali ancora non si
hanno certezze e che possono influenzare sensibilmente l'evoluzione di un incendio nell'ambiente e le sue relative dannose conseguenze. Con i risultati fino a oggi ottenuti sono stati individuati
sofisticati modelli di calcolo che
vengono continuamente aggiornati sulla base delle nuove conoscenze; inoltre, lo sviluppo dei sistemi informatici ha consentito
di sfruttare al meglio
Cresce l'esercito di giovani architetti e ingegneri che si affacciano al mondo del lavoro. Che però
devono accontentarsi di un basso livello retributivo e fare i conti con un'elevata barriera all'inserimento stabile nel mercato professionale. A fine 2005, infatti, secondo i dati Inarcassa,
il numero degli ingegneri e architetti iscritti alla Cassa di previdenza ha superato quota 123
mila (69.130 architetti e 54.050 ingegneri), con un incremento del 7% rispetto alla fine del 2004.
E un rapporto iscritti/pensionati che è passato da 10,1 nel 2004 a 10,7 nel 2005.
Il reddito medio annuo degli architetti, però, rimane sulla soglia dei 25 mila euro, mentre
quello degli ingegneri non arriva a quota 40 mila. Fino a 30 anni, tra l'altro, i professionisti guadagnano all'incirca 10 mila euro se architetti e 15 mila se ingegneri. Arrivati alla soglia dei 40
anni, tuttavia, la situazione non si evolve: i giovani architetti arrivano a percepire 20 mila euro, mentre gli ingegneri vanno dai 30 ai 40 mila euro all'anno. Il delicato quadro del rapporto tra i giovani professionisti e l'inserimento nel mondo del lavoro è emerso nel corso del 3°
congresso nazionale Inarsind, che si è tenuto ieri e si conclude oggi a Milano. E in particolare durante l'intervento di Paola Muratorio, presidente di Inarcassa, dal titolo «Oltre l'Europa:
ingegneri e architetti tra liberalizzazione e tutela», che ha fatto il punto sullo stato dell'arte delle due professioni e ha presentato proposte al neonato governo.
L'analisi dei redditi. Conseguenza del costante afflusso di giovani professionisti è la crescita del monte redditi complessivamente prodotto da architetti e ingegneri. Secondo l'analisi,
svolta da Inarcassa sui professionisti iscritti che hanno presentato la dichiarazione nel 2004,
infatti, si è registrato un incremento del monte redditi pari al 12% in termini nominali e al 10%
in termini reali. I livelli medi di guadagno, però, sono contenuti, scontando la giovane età (sotto i 40 anni) di oltre il 50% degli iscritti a Inarcassa.
Gabriele Ventura su ItaliaOggi di Venerdì 26 Maggio
Il centenario di Carlo Scarpa
In occasione del centenario della nascita di Scarpa in trenta luoghi sparsi in tutt'Italia si terrà dal 2 al 4 giugno una
«tre giorni» di dibattiti, esposizioni e visite per far conoscere la sua opera, tutta dedicata alla ricerca della bellezza
in architettura. Gran parte dell'archivio di Carlo Scarpa (disegni e progetti) è in possesso del Maxxi, il futuro Museo
dell'arte contemporanea di via Guido Reni e a Roma si terrà la mostra «Carlo Scarpa, disegni mai visti. Lo spazio
dell'abitare», con 40 disegni inediti e una rassegna d'immagini d'autore delle opere realizzate. L'iniziativa sarà
ospitata dal museo Christian Andersen di via Mancini al Flaminio. La mostra è arricchita da una selezione di foto
d'autore delle opere in mostra tratte dalla fototeca Carlo Scarpa del Cisa (Centro internazionale studi d'architettura
di Vicenza).
A Bologna invece si potranno visitare lo showroom Gavina e a Brescia la Stele commemorativa in Piazza della Loggia, a Firenze le Gallerie e il Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, che Scarpa spogliò dagli arredamenti ottocenteschi mentre a Genova sarà aperta la Tomba Galli a sant'Ilario, a Palermo Palazzo Abatellis.
Le visite nei luoghi scarpiani del Nordest
Da venerdì 2 a domenica 4 giugno, l'itinerario prevede l'accesso ai seguenti musei, luoghi pubblici e privati:
Belluno (provincia): Chiesa del villaggio ENI a Borca di Cadore, Tomba Lazzari a Quero. Treviso (provincia): Gipsoteca Canoviana a Possagno, Complesso monumentale Brion a San Vito d'Altivole. Trieste: Museo Revoltella.
Udine: Casa Veritti, Tomba Veritti, Tomba Zilio. Venezia: Aula Manlio Capitolo al Tribunale di Venezia, Ca' Foscari,
Casa e studio Scatturin, Fondazione Masieri, Fondazione Querini Stampalia, Gallerie dell'Accademia, Museo Correr,
Tomba Capovilla. Verona e provincia: Museo di Castelvecchio, Banca Popolare di Verona e Novara, Casa Ottolenghi
a Bardolino. Vicenza: Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio Casa e studio Gallo, Casa per
appartamenti.
Per informazioni e prenotazioni: Call center Civita: 02.43353522, oppure:
www.cisapalladio.org
www.carloscarpa.it
www.darc.beniculturali.it
A Venezia la Fondazione Querini Stampalia organizza due visite guidate al cantiere dell'area restaurata dall'architetto veneziano e oggetto, per i prossimi mesi, di un importante intervento di conservazione. L'appuntamento è per
venerdì 2 e sabato 3 giugno alle ore 10.30. Ogni gruppo potrà avere un massimo di 25 partecipanti ed è necessaria la prenotazione al numero 041.5234411.
22
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
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le informazioni acquisite e di introdurre in commercio specifici
software la cui attendibilità è stata adeguatamente comprovata.
Il corso appena concluso si è
posto lo scopo di fornire un utile
contributo per approfondire le
nozioni che stanno alla base delle scelte tecniche che vengono decise nel settore della sicurezza antincendio. Oggi, infatti, i tecnici si
dedicano con maggiore attenzione e spirito critico alla lettura delle varie disposizioni legislative e
effettuano riflessioni mirate; tale
circostanza è resa evidente dalle
considerazioni che vengono svolte nelle richieste di deroghe quando in una determinata attività
soggetta ai controlli di prevenzione incendi non è possibile rispettare integralmente la specifica regola tecnica di prevenzione incendi. (...)
Dal dibattito è emerso che la
prevenzione incendi è ormai diventata una vera e propria dottrina e con l'avvento delle nuove direttive europee si rende necessario adattare le norme esistenti di
questo delicato settore; ciò significa che il tema della prevenzione
si deve affrontare in una nuova
ottica così come specificato nel
corso appena concluso.
Il rapporto annuale sulla sicurezza in Italia è una delle iniziative che il Cnpi porta avanti con
convincimento per alimentare
sia la previsione che la prevenzione del rischio incidente. Da
questi rapporti annuali emerge
che la cultura degli italiani in merito alla sicurezza sta crescendo,
anzi è senz'altro più densa di
quella analizzata all'inizio dell'anno 2000, ma si presenta cambiata con un diffuso senso di ripiegamento impaurito di fronte
agli eventi, quasi che l'aumento
di educazione alla sicurezza facesse alzare anche le soglie di
percezione dei rischi.
su ItaliaOggi di Venerdì 26 Maggio
Professione
«Architetti ignorati, ecco i risultati»
Gli architetti chiamano, nessuno risponde. Una classe politica disattenta
o un gap culturale incolmabile? “Forse l'uno e l'altro e allora, se veramente oltre alle belle parole spese in questi mesi, i politici vogliono fare rinascere il territorio riminese, serve il nostro aiuto. Conoscenza, competenza, esperienza il volto nuovo che si vuole dare alla Rimini dei prossimi vent'anni non può prescindere da un progetto condiviso, anche con
dei professionisti che pensano l'abitare e il costruire”. Marco Zaoli, presidente dell'Ordine degli Architetti di Rimini, raccoglie la proposta
lanciata alcuni giorni fa da Confindustria e Collegio costruttori nel convegno “Rimini creattiva”. «La pensiamo nello stesso modo - aggiungeOccorre progettare la città che vogliamo e noi siamo pronti a partecipare a questa svolta. Ma è da tempo che il nostro Ordine si è messo in
gioco, offrendo le proprie idee anche a chi si è candidato per governare il futuro. Una proposta inascoltata che ci delude soprattutto ma ci
preoccupa perché può volere significare che si continuerà a progettare chiusi in una stanza, senza il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali, di quei creativi che possono rendere più belli e vivibili gli
anni che vivranno i nostri figli». (...)
sul Corriere Romagna di Giovedì 25 Maggio
«Per costruire bene serve il concorso»
Il numero dei concorsi di progettazione è in aumento in tutta Italia. Anche se siamo ancora, naturalmente, abbondantemente sotto la media
europea, lo strumento del concorso di progettazione dimostra di essere particolarmente indicato per i lavori pubblici (ma anche privati) sia
sotto il profilo architettonico che urbanistico. Di questo si è parlato in
Comune a Trento. Un pubblico formato di amministratori e segretari comunali, di tecnici pubblici e liberi professionisti ha discusso del presente
e delle prospettive dello strumento del concorso. (…) Un giovane partecipante ad un concorso di progettazione scriveva: «Quello che in primo luogo mi interessa è avere la possibilità, come architetto, di partecipare ai processi sociali, di potervi intervenire e proporre degli spunti per possibili soluzioni: e mi pongo criticamente questa domanda: cosa mi può impedirmi di partecipare ai concorsi? Perché mi si limita se
sono troppo giovane, o troppo vecchio, troppo grande o troppo piccolo, perché il nostro studio ha un computer in più o uno meno… Mi sembra incredibile che la cultura architettonica si sia potuta trasformare fino a questo punto in cultura di mercato. La nostra partecipazione ai concorsi va vista in questa prospettiva; vogliamo partecipare alla discussione» . Allora ciò che veramente conta nell'organizzare concorsi è che,
nel perseguire ogni doveroso e auspicabile tentativo di sperimentazione
per migliorarne le procedure, non si perda di vista il principio fondante della partecipazione aperta. Questo è l'auspicio che, anche dalla limitata ma importante esperienza trentina, finora sembra emergere.
Roberto Bortolotti sul Corriere dell'Alto Adige di Sabato 27 Maggio
La medaglia d’oro a Renzo Piano
Renzo Piano ha vinto alla Triennale la Medaglia d'oro dell'Architettura
italiana per l'High Museum of Art del Village of the Arts di Atlanta. «I premi vanno ai giovani - ha scherzato Piano -, per me sono di consolazione
o, al massimo, di incoraggiamento». «Il progetto di Atlanta è d'arte e urbanistica insieme, perché una parte della sua qualità sta nel trovare un
luogo urbano in una città di automobili che non è urbana. E c'è anche la
mia idea del pezzo per pezzo, che è una vecchia abitudine, perché parto
dal pezzo che poi crea l'organismo, non tralasciando il valore etico,
estetico, sociale dell'opera». Premi speciali sono andati anche alla Committenza Ferrari Spa Progetto Massimiliano Fuksas e per l'Opera Prima
a IaN+ per i laboratori Università degli Studi di Roma. Premiati, fra gli altri, anche Benedetto Camerana e Giorgio Rosental, Corvino + Multari e
Renato Sarno, Italo Rota e Cino Zucchi.
sul Corriere della Sera di Giovedì 25 Maggio
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
CONSIGLIERI: MATTEO CAPUANI, SIMONE COLA,
VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
PASQUALE FELICETTI, MIRANDA FERRARA, LEOPOLVICE PRESIDENTE: LUIGI COTZIA
DO FREYRIE, NEVIO PARMEGGIANI, DOMENICO POVICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
DESTÀ, PIETRO RANUCCI, MARCO BELLONI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
DIRETTORE RESPONSABILE
RAFFAELE SIRICA
DIRETTORE EDITORIALE
SIMONE COLA
COORDINAMENTO EDITORIALE
FLAVIA VACCHERO
Concorsi
Waiting rooms
Ideas Spring
Competition
4th edition
Ideas Spring Competition
concorso internazionale di
idee, giunto alla quarta
edizione, si rivolge in particolare alle Università Europee, per sottolineare il
prestigio di Domus Academy come isituzione di
fama internazionale. Ideas
Spring Competition 2007
ha l'obiettivo di promuovere lo sviluppo di progetti innovativi per rendere
vivibili gli “spazi di attesa”
all'interno della città. Gli
“spazi d'attesa” sono parcheggi, punti di incontro,
strisce pedonali, zone per
breve o lungo tempo morte. Possono essere private o pubbliche, aperte o
chiuse, ma hanno in comune il fatto di essere abbandoonate, senza una
propria identità e qualità.
L'obiettivo del concorso è
quello di trasformare questi momenti di attesa in
momenti piacevoli. I progetti dovranno pervenire a
Domus Academy entro il
15 settembre.
Primo premio: 75% di
sconto sul prezzo di iscrizione (13.000 Euro + 20%
VAT) al Master in Urban
Management and Architectural Design di Domus
Academy.
Secondo premio: 50% di
sconto sul prezzo di iscrizione (13.000 Euro + 20%
VAT) al Master in Urban
Management and Architectural Design di Domus
Academy.
Premio di partecipazione:
20% di sconto sul prezzo
di iscrizione (13.000 Euro
+ 20% VAT) al Master in
Urban Management and
Architectural Design di
Domus Academy.
Tutte le riduzioni verranno
applicate all'anno accademico 2007.
www.domusacademy.com
www.archiworld.it
DIREZIONE E REDAZIONE
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TEL. [06] 6889901 R.A.
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